Regolamento di disciplina IC Montaldo
ISTITUTO COMPRENSIVO MONTALDO
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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA degli alunni dell’Istituto Comprensivo Montaldo
PREMESSA
La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca informata ai valori democratici e volta alla
crescita della persona in tutte le sue dimensioni.
Secondo il nostro POF, i principali compiti assegnati alla scuola sono:
 Formazione della persona in tutti i suoi aspetti: psicofisico, socio-affettivo, cognitivo.
 Arricchimento e ampliamento dell’offerta formativa secondo una strategia tesa ad
offrire a tutti il massimo delle opportunità e possibilità e che renda in grado tutti gli
alunni di raggiungere il proprio successo formativo
 Progressiva conquista dell’autonomia, del metodo di studio e dell’interesse per la
cultura come valore personale.
 Consapevole partecipazione alla vita democratica in un clima di amicizia, tolleranza,
lealtà e rispetto reciproco.
 Piena integrazione di tutti gli alunni, con particolare riguardo agli alunni con bisogni
educativi speciali, interpretando la diversità come valore.
 Costante contributo agli scambi interpersonali e interculturali.
La socializzazione si sviluppa in collaborazione con la famiglia, con il gruppo dei pari e
con la società nel suo complesso, attraverso i messaggi che la scuola trasmette e le norme
condivise che regola.
È fondamentale che scuola e famiglia si pongano ancora più strettamente in dialogo circa
la rispettiva consapevolezza e corresponsabilità educativa, per individuare nuove forme di
un patto educativo.
È in tale direzione che intendiamo impegnarci, in una sorta di “contratto formativo” che
riunisca genitori ed insegnanti, nella specificità e nel rispetto dei ruoli, in una “comunità
educante”.
Il seguente Regolamento di disciplina si pone come documento che racchiude i doveri che
accompagnano le possibilità del vivere all’interno della scuola come comunità educante
insieme agli altri.
Responsabilità dei docenti è tenerne conto nel lavoro quotidiano con gli alunni, secondo
modalità operative dettate dalla peculiarità delle diverse fasi evolutive.
Corresponsabilità dei genitori è condividere le coordinate educative enunciate e
coadiuvare i docenti per la loro completa realizzazione.
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Regolamento di disciplina IC Montaldo
OBIETTIVI DEL REGOLAMENTO
 Tutelare i diritti ed esplicitare i doveri degli alunni e delle altre componenti della scuola.
 Definire che cosa la scuola si impegna a fare per il rispetto dei diritti e dei doveri.
 Chiarire la funzione di ciascuno nell’esercizio del controllo e gli strumenti a disposizione da
adottare per esercitarlo
 Definire i comportamenti che configurano mancanze disciplinari e relative sanzioni.
 Definire gli organi competenti a comminare le sanzioni.
DIRITTI E DOVERI
Diritti degli alunni
1) Essere ascoltato
2) Essere valorizzato
3) Essere rispettato per le proprie idee, esperienze, capacità, debolezze e fragilità
4) Essere informato delle norme che regolano la vita della scuola
5) Poter partecipare in un clima sereno ad ogni momento della vita della scuola
7) Essere accolto nel rispetto della vita culturale e religiosa della comunità di appartenenza
8) Avere una valutazione trasparente e tempestiva
9) Ricevere una formazione culturale qualificata che rispetti e valorizzi la personalità di ciascuno
anche attraverso l’orientamento.
Doveri degli alunni
1) Adottare comportamenti che consentano il regolare svolgimento delle attività didattiche
2) Rispettare tutto il personale e gli alunni della scuola
3) Mantenere un comportamento corretto con tutti evitando situazioni o giochi che creino
conflitto o possano arrecare offesa e danni alle persone, alle cose, alle attività scolastiche
4) Utilizzare un linguaggio adeguato all’ambiente scolastico evitando espressioni volgari e
turpiloquio
5) Osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento d’ Istituto
6) Utilizzare in modo corretto le strutture, la strumentazione tecnica, i sussidi didattici e tutto il
patrimonio della scuola
7) Essere responsabili nel mantenere pulito ed accogliente l’ambiente scolastico
8) Partecipare alla vita della scuola in modo responsabile
9) Rispettare i divieti relativi all’uso di cellulari e all’uso improprio di strumenti digitali quali
smartphone, tablet, computer
10) Assolvere assiduamente gli impegni di studio.
Doveri degli adulti che operano nella scuola
Le componenti che operano a diverso titolo nella scuola si impegnano ad assicurare:
1) un ambiente e un clima di ascolto favorevole alla crescita integrale della persona ed un
servizio educativo didattico di qualità
2) iniziative concrete per il recupero di situazioni di svantaggio e per la prevenzione della
dispersione scolastica
3) la salubrità e la sicurezza degli ambienti che devono essere adeguati a tutti gli alunni, con
particolare attenzione ai disabili
4) la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica di base, compatibilmente con le
risorse economiche della scuola
5) servizi di sostegno e promozione in collaborazione con Servizi Sociali, ASL, e altre agenzie
formative del territorio.
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Regolamento di disciplina IC Montaldo
Doveri dei genitori
I genitori, al fine di rinforzare l’azione educativo-formativa della scuola, si impegnano, nei
confronti dei figli a:
1) far frequentare regolarmente le lezioni
2) far rispettare gli orari delle lezioni e il Regolamento d’Istituto
3) prendere regolarmente visione di ogni comunicazione e valutazione scolastica annotata sul
Libretto delle Comunicazioni scuola-famiglia o sul diario, apponendovi tempestivamente la
propria firma
4) seguire l’attività didattica e di studio dei figli
5) collaborare con i docenti e la Presidenza per il buon andamento delle attività scolastiche nel
rispetto dei propri ruoli.
6) seguire le indicazioni del Patto di corresponsabilità educativa sottoscritto
7) interagire positivamente con la scuola là dove venga espressamente richiesto il loro
intervento
8) sostenere i figli perché assumano gradualmente senso di responsabilità nei confronti degli
impegni di studio
9) segnalare con tempestività e in qualsiasi momento dell’anno eventuali problematiche utili
agli insegnanti per conoscere il ragazzo nella sua globalità.
PREVENZIONE
Nella comunità scolastica i disagi relazionali, le mancanze in genere, vanno affrontati facendo
ricorso a metodi motivazionali quali il dialogo, l’esempio, il lavoro collaborativo e non
esclusivamente attraverso interventi punitivi.
Le situazioni di “rottura” della convivenza civile potranno essere risolte mediante:
 la ricerca continua e tenace del dialogo, del consenso e della mediazione
 il coinvolgimento dei diretti interessati (alunni e adulti) per favorire il ristabilirsi delle
relazioni educative.
La comunità scolastica e la famiglia dovranno impegnarsi per:
 far maturare nei ragazzi la consapevolezza che la conoscenza e il sapere contribuiscono allo
sviluppo della persona e alla costruzione di un benessere sociale
 ricercare le strategie educative atte a far crescere negli alunni una precisa ed attiva
motivazione al lavoro scolastico.
Strategie ed interventi di prevenzione
Realizzazione di progetti finalizzati alla prevenzione, alla individuazione e soluzione di problematiche
individuali e/o di classe.
PROVVEDIMENTI E SANZIONI per gli alunni
Provvedimenti disciplinari
Premesso che:
• la responsabilità disciplinare è personale
• nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre
le proprie ragioni
• in nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
Si puntualizza che i provvedimenti disciplinari devono
• avere finalità educativa
• tendere al rafforzamento del senso di responsabilità individuale
• non essere lesivi della persona
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• essere preceduti da interventi educativi preventivi
• essere tempestivi ed avere una durata limitata nel tempo
• essere proporzionati all’infrazione
• essere ispirati al principio della riparazione del danno
• essere convertibili, se possibile, in attività in favore della comunità scolastica, tenendo conto
anche della situazione personale e familiare dell’alunno
• tradursi in un arricchimento personale dell’ alunno.
COMPORTAMENTI CHE CONFIGURANO MANCANZE DISCIPLINARI E RELATIVE
SANZIONI
I docenti, nella fase di accoglienza, condividono con le famiglie e con gli alunni il Patto di
Corresponsabilità Educativa che sarà sottoscritto dalle parti.
I docenti illustrano successivamente agli alunni il Regolamento di Disciplina, che verrà presentato
ai genitori nelle prime assemblee di classe, chiariscono i comportamenti ritenuti inaccettabili e ne
discutono i motivi e le ragioni.
SCUOLA PRIMARIA
1. Sono considerate mancanze disciplinari da parte degli alunni della scuola primaria i
seguenti comportamenti:
a) Non rispettare l’orario scolastico in entrata e/o in uscita;
b) Presentarsi alle lezioni dopo un’assenza senza la giustificazione;
c) presentarsi alle lezioni ripetutamente sprovvisti del materiale scolastico;
d) spostarsi senza motivo o senza chiedere autorizzazione ai docenti nell’aula e
nell’edificio;
e) giocare o chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi
inopportuni durante le attività scolastiche;
f) non eseguire i compiti assegnati continuativamente, senza giustificazione dei
genitori;
g) portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività o pericolosi;
h) sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali;
sottrarre materiale scolastico o personale;
i) tenere comportamenti pericolosi per sé e per gli altri;
j) tenere comportamenti irrispettosi e violenti tramite parole, gesti, azioni nei riguardi
degli insegnanti, compagni, personale operante nella scuola;
k) ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto dagli
insegnanti.
Sarà inoltre cura degli insegnanti verificare con i genitori eventuali responsabilità degli
alunni in merito a ritardi ripetuti, assenze e mancanze di firme previste.
2. Saranno applicati INTERVENTI EDUCATIVI GRADUATI, a discrezione dei docenti,
che valuteranno le mancanze in base alla gravità e/o alla frequenza .
Gli interventi previsti si articolano nel seguente modo:
a) discussione in classe sui fatti avvenuti quando ritenuto opportuno;
b) richiamo orale dell’alunno in questione;
c) allontanamento dalla classe dell’alunno e affidamento temporaneo ad altro team
docente;
d) esonero da attività ludica per il tempo stabilito dal team docente;
e) comunicazione scritta da parte dell’insegnante alla famiglia;
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Regolamento di disciplina IC Montaldo
f) convocazione dei genitori da parte del team docenti;
g) comunicazione scritta alla famiglia da parte del Dirigente scolastico;
h) convocazione dei genitori ad un colloquio con il Dirigente scolastico.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Il Regolamento di Disciplina della Scuola secondaria di primo grado si ispira alle indicazioni
contenute nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria, di cui al D.P.R.
24/06/1998, n. 249, con integrazioni del D.P.R. 21/11/2007,n. 235.
NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI ALUNNI
1. Gli alunni devono presentarsi a scuola con i libri, i quaderni e tutto l’occorrente per le
attività programmate.
2. E’ obbligatorio avere con sé sempre il libretto scolastico personale.
3. Gli alunni devono mantenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti di tutta
la comunità scolastica.
4. Gli alunni devono presentarsi a scuola con abbigliamento decoroso e adeguato al contesto
scolastico.
5. Ripetuti ritardi o assenze non adeguatamente giustificate verranno segnalate al Dirigente
scolastico che provvederà ad avvertire la famiglia.
6. Eccessivi ritardi non giustificati costituiscono elemento di rilievo disciplinare che incide
sulla valutazione del comportamento.
7. E’ fortemente sconsigliato portare cellulari/smartphone a scuola
8. E’ vietato utilizzare il cellulare/smartphone in ogni momento dell’attività scolastica.
9. In caso di detenzione di cellulari/smartphone/apparecchi digitali, l’alunno all’inizio della
prima ora di lezione della giornata deve sempre consegnarlo al docente, prima dell’inizio
dell’attività scolastica.
10. L’uso di eventuali altri strumenti digitali è consentito solo a scopo didattico e deve essere
concordato con il docente.
11. Chi venisse sorpreso ad usare tali apparecchi, sarà soggetto all’immediato sequestro
dell’apparecchio, la sua consegna al Dirigente scolastico, che provvederà ad avvertire la
famiglia dopo aver ammonito lo studente.
12 L’uso di apparecchi digitali per riprendere individui e situazioni, diffondendo su web filmati
o foto non autorizzati, ledendo la riservatezza e la dignità delle persone, determina non
solo gravi sanzioni disciplinari, ma fa incorrere il responsabile della diffusione in veri e
propri reati penalmente perseguibili.
13 Gli alunni devono avere cura dei locali, degli arredi e dei sussidi didattici, che sono
patrimonio di tutta la comunità. Ogni alunno è tenuto al risarcimento dei danni arrecati per
sua colpa. Nel caso fosse impossibile identificare un responsabile certo, il risarcimento sarà
effettuato in parti uguali dagli alunni che hanno usufruito degli spazi e dei servizi
danneggiati.
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Regolamento di disciplina IC Montaldo
14 Non è consentito uscire dall’aula durante le lezioni e al cambio d’ora se non autorizzati dal
docente.
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Durante gli intervalli gli alunni si recano ordinatamente ai servizi rimanendo al piano
della propria aula, sotto la sorveglianza costante dei docenti.
16. La Scuola non è responsabile degli oggetti lasciati incustoditi, come anche dello
smarrimento di valori da parte degli alunni.
17. In caso di mancata osservanza delle elementari norme di pulizia e rispetto dell’ambiente
(aule, laboratori, palestre. spogliatoi), gli alunni responsabili, dopo essere stati formalmente
ammoniti, saranno tenuti a provvedere immediatamente alla pulizia e al riordino dei locali.
18. L’uscita da scuola deve avvenire in modo ordinato con i docenti che accompagnano gli
alunni fino al portone di uscita.
19. Gli alunni possono essere lasciati andare a casa autonomamente solo se hanno consegnato al
docente coordinatore di classe l’apposita autorizzazione firmata dai genitori.
SANZIONI DISCIPLINARI PREVISTE
“I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero
dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità
scolastica”
(art.4, c.1 del D.P.R. 24 giugno 1998, n° 249).
L’Istituto Comprensivo Montaldo si ispira al principio fondamentale della finalità educativa e
costruttiva, non solo punitiva, della sanzione e alla non interferenza tra sanzione disciplinare e
valutazione del profitto (Art. 4 comma 3 DPR 249/1998).
Nell’attuazione delle sanzioni occorrerà ispirarsi al principio di gradualità della sanzione, in
stretta correlazione con la gravità della mancanza disciplinare commessa.
Occorre, inoltre, sottolineare che le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee ed ispirate, per
quanto possibile, alla riparazione del danno. (Art. 4 comma 5 DPR 249/1998).
La sanzione disciplinare, inoltre, deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso
necessaria l’irrogazione della stessa (art. 3 L. 241/1990) .
Di norma le sanzioni disciplinari di allontanamento dalla comunità scolastica, al pari delle altre
informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e,
come quest’ultimo, seguono lo studente in occasione di trasferimento da una scuola ad un’altra o
di passaggio da un grado all’altro di scuola
Inoltre il cambiamento di scuola non pone fine ad un procedimento disciplinare iniziato, che segue
il suo iter fino alla conclusione.
In caso di comportamenti sanzionabili degli alunni (come: ritardi reiterati, negligenza abituale
nell’assolvimento degli impegni scolastici, comportamento inadeguato al regolare
svolgimento delle lezioni, falsificazione di firme e/o valutazioni e falsificazione di verifiche,
comportamenti scorretti rispetto ad oggetti di proprietà privata dei compagni e adulti,
comportamenti verbali irrispettosi e offensivi,comportamenti violenti, possesso e uso in
classe e durante le uscite didattiche di oggetti impropri o usati impropriamente) i docenti
provvederanno a
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Regolamento di disciplina IC Montaldo
 effettuare un richiamo verbale personale per lievi infrazioni;
 apporre una nota sul libretto con tempestiva controfirma da parte
dei genitori, se la mancanza non è grave, ma non trascurabile,
perché ripetuta;
 apporre una nota disciplinare sul registro di classe elettronico se
la mancanza è grave o per ripetuti comportamenti negativi, già
segnalati tramite i precedenti provvedimenti disciplinari, con avviso
ai genitori da parte del coordinatore di classe;
 in caso di mancanze molto gravi o se le sanzioni indicate nei punti
precedenti non hanno sortito effetto, alla terza nota disciplinare
sul registro di classe, si provvederà ad applicare le seguenti
misure:
i.
ammonizione da parte del Dirigente
scolastico;
ii.
in caso di ammonizione da parte del
Dirigente, si provvederà subito a
convocare i genitori da parte del
coordinatore o del Dirigente Scolastico;
 se tutte le misure indicate sopra non sono riuscite a
responsabilizzare lo studente, alla quarta nota disciplinare sul
registro, o in caso di comportamenti disciplinari estremamente
gravi e di preoccupante rilievo, il D.S. convocherà un consiglio di
classe straordinario per applicare un provvedimento disciplinare
sospensivo o di attività di utilità per la scuola fino al massimo di 15
giorni (periodo nel quale l’alunno sarà comunque soggetto ad
effettuare un percorso di compiti e di studio a casa, secondo un
programma concordato tra docenti e famiglia);
 In presenza di comportamenti che prefigurino situazioni di grave
pericolo per l’incolumità delle persone o pesanti violazioni della
dignità e del rispetto della persona, il provvedimento disciplinare
sarà irrogato dal Consiglio di Istituto, per provvedimenti
sospensivi superiori ai 15 giorni (ai sensi del art. 4 c.6 D.P.R.
24/6/98 n. 249 sost. dall’art. 1 del D.P.R. 21/11/2007, n. 235).
Tutte le sanzioni disciplinari suddette determinano un progressivo abbassamento del voto
di condotta in sede di scrutinio quadrimestrale e finale.
Il voto di condotta minore di 8 o la presenza di almeno tre note disciplinari sul registro di
classe determinano l’esclusione dell’alunno dalle uscite didattiche programmate.
La valutazione complessiva tiene conto anche del comportamento degli studenti quale elemento
essenziale del processo formativo e requisito di base per l’ammissione agli anni successivi ed agli
Esami di Stato.
La valutazione del comportamento concorre alla determinazione della media dei voti ai fini
dell’ammissione alla classe successiva e all’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo.
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Viene ribadita dalla normativa l’esclusione all’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo o
la non ammissione alla classe successiva per gli studenti con un voto di comportamento
inferiore a 6 decimi (art. 2, c.3 del D.Lgs. 1/09/2008. n. 137).
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla
commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico,
l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorre esplicitare i motivi
per cui “non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello
studente nella comunità durante l’anno scolastico”.
Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze che l’alunno commette durante i momenti
di interscuola, i viaggi, le visite di istruzione, ecc.
La convocazione della famiglia può avvenire:
 tramite Libretto scolastico personale
 con avviso recapitato attraverso il personale scolastico autorizzato dal Dirigente
 con avviso trasmesso attraverso posta a firma del Dirigente Scolastico.
Le sanzioni e i provvedimenti che comportino allontanamento dalla comunità scolastica sono
sempre adottati da un organo collegiale.
Per i comportamenti che procurano danno materiale e/o morale a cose o persone, la famiglia
dell’alunno o lo stesso alunno, in alternativa o in aggiunta alla sanzione prevista per il caso
specifico, saranno chiamati al risarcimento economico della persona o ente danneggiati e/o,
laddove possibile, alla riparazione del danno arrecato. In casi specifici potrà essere prevista una
riparazione del danno con attività utili alla comunità (come attività di riordino degli ambienti, in
presenza di personale che possa seguire il minore o altre attività utili compatibilmente con la
presenza di personale in servizio e secondo un progetto di recupero concordato), anche al fine di
far riflettere l’alunno responsabile sulle conseguenze del suo atteggiamento e sulla valenza
positiva che le sue azioni potrebbero avere, se ben indirizzate.
La sanzione disciplinare deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso
necessaria l’irrogazione della stessa.
Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo
studente e con i suoi genitori tale da prepararne il rientro nella comunità scolastica.
In alcuni casi, concordati dai Consigli di classe, potrà essere prevista, nei giorni di sospensione,
una parziale frequenza a Scuola, concordata con la famiglia, finalizzata ad ottenere la piena
consapevolezza da parte dell’alunno circa il comportamento sanzionato.
L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano
stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata
dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di
pericolo.
Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza,
allo studente è consentito iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO (per la scuola
secondaria)
La Legge 169/08 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º settembre 2008,
n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università) ribadisce che il voto di
comportamento concorre alla valutazione complessiva dello studente (art. 2, comma 3, legge 30
ottobre 2008, n. 169). La valutazione complessiva tiene conto anche del comportamento degli
studenti quale elemento essenziale del processo formativo e requisito di base per l’ammissione agli
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Regolamento di disciplina IC Montaldo
anni successivi ed agli esami di Stato. La valutazione del comportamento concorre alla
determinazione della media dei voti ai fini dell’ammissione alla classe successiva. Viene ribadita
dalla normativa l’esclusione dall’Esame Finale di Stato per gli studenti con un voto di
comportamento inferiore a 6 decimi.
L’insufficienza nel voto di comportamento sarà attribuita per gravi violazioni dei doveri degli
studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti e cioè nei seguenti casi:
- allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non assolve assiduamente agli impegni di
studio;
- a chi non ha nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei
compagni il dovuto rispetto;
- a chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli
istituti;
- agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici;
- a chi arreca danno al patrimonio della scuola.
Il 5 in comportamento sarà attribuito dal consiglio di classe per gravi violazioni ma, prima, al
ragazzo sarà comminata una sanzione disciplinare come avvertimento dopo il quale, se
persisteranno i comportamenti gravi, scatterà la valutazione negativa. Nella circ. min. n. 10 del 23
gennaio 2009, si precisa che il 5 in condotta si attribuisce solo in presenza di provvedimenti di
sospensione della durata di almeno quindici giorni, in conseguenza di colpe gravi. Viene messa in
luce la possibilità che agli allievi, anche se già sanzionati per un comportamento gravemente
scorretto, vengano riviste le sanzioni qualora dimostrino di aver preso coscienza e di essersi
impegnati per rimediare ai comportamenti scorretti. Nel caso contrario, qualora l’allievo non abbia
dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, rilevati dal consiglio di classe,
tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di
maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del Decreto n° 5 del 16 gennaio
2009, l’insufficienza può essere confermata anche nello scrutinio finale con tutte le conseguenze
che ciò comporta.
La recente normativa è stata via via integrata e completata da una serie di circolari ministeriali che
si sono succedute, fino alla definitiva conferma della Circ. Min. n. 50 del 20 maggio 2009.
PROCEDURA DA UTILIZZARE PER DAR CORSO ALLE SANZIONI
Il personale che opera all’interno della scuola (docenti, ATA, esperti, educatori) può inviare al
Dirigente scolastico motivata richiesta di sanzione disciplinare.
Il Dirigente scolastico deve dar corso all’istruttoria entro due giorni dal momento in cui si verifica
il fatto, acquisendo tutti gli atti istruttori, comprese le eventuali dichiarazioni scritte dell’alunno
e/o dell’adulto che propone la sanzione. Il Dirigente scolastico riunisce il Consiglio di classe, là
dove è prescritto, dando contestuale avviso alla famiglia.
Il Dirigente scolastico, chiamato ad emettere la sanzione, deve concludere il procedimento entro
cinque giorni dalla data dell’evento. La delibera deve essere inviata in copia alla famiglia entro due
giorni dalla sua ratifica.
L’irrogazione della sanzione può essere disposta solo dopo che siano state espletate tutte le
procedure indicate ai punti sopra riportati.
DISPOSIZIONI EDUCATIVE, ORGANIZZATIVE E DI SICUREZZA
Il personale scolastico è autorizzato a sequestrare agli allievi oggetti pericolosi o ritenuti estranei
all’attività scolastica. Nei casi particolarmente gravi, l’oggetto viene consegnato al Dirigente
scolastico che convoca la famiglia dell’alunno per la restituzione dell’oggetto stesso e per un
momento di riflessione educativa sull’episodio.
In presenza di danni alle cose, la sanzione deve prevedere, nel provvedimento applicativo, il
ripristino della situazione originaria preesistente o il risarcimento, da parte della famiglia del
responsabile, di eventuali danni arrecati agli arredi, alle strutture scolastiche, alle cose personali,
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valutando opportunamente la situazione finanziaria della famiglia e ponendo la stessa, su richiesta,
nella condizione più favorevole a risarcire il danno.
Per comportamenti eccezionalmente gravi che abbiano riflessi di carattere penale, il Dirigente
scolastico può allontanare l’alunno dalla scuola, dando contestuale e motivato avvio alla procedura
di cui al punto precedente.
ORGANO DI GARANZIA INTERNO ALLA SCUOLA
Contro le sanzioni disciplinari che prevedono la sospensione dalle lezioni è ammesso ricorso da
parte dei genitori degli studenti, entro 15 giorni dalla comunicazione, all’Organo di Garanzia
interno alla scuola.
In caso di diretto coinvolgimento di un membro dell’Organo di Garanzia, lo stesso sarà sostituito
da persona appartenente alla medesima categoria e designato dal Dirigente scolastico tra i membri
della Giunta esecutiva.
Le riunioni dell’Organo di Garanzia si svolgono a porte chiuse e sono verbalizzate da uno dei
componenti in un apposito registro, custodito dal Dirigente Scolastico. L’Organo di Garanzia
acquisisce tutti gli atti istruttori, verbali e deposizioni.
L’Organo emette un provvedimento definitivo.
L’Organo di Garanzia è costituito da quattro membri del Consiglio d’Istituto (due genitori eletti,
un docente della scuola secondaria e, in caso di assenza di quest’ultimo, un suo sostituto e il
Dirigente scolastico). I componenti vengono designati dal Consiglio d’Istituto.
ORGANO DI GARANZIA REGIONALE
La competenza a decidere sui reclami contro le violazioni dello Statuto è attribuita al Direttore
dell’Ufficio Scolastico Regionale. La decisione è subordinata al parere vincolante di un Organo di
Garanzia Regionale presso l’ Ufficio Scolastico Regionale. Il termine per la presentazione del
reclamo è di 15 gg., decorrenti dalla comunicazione della decisione dell’Organo di Garanzia della
scuola. Entro il termine perentorio di 30 gg. l’Organo di Garanzia Regionale deve esprimere il
proprio parere.
Approvato dal Consiglio di Istituto
Genova, il 18/11/2015
Il Dirigente Scolastico
Prof. Francesco BERTOLINI
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ex art. 3, c. 2 D. Lgs. n. 39/93
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