Como Cronaca
Sabato, 18 febbraio 2012 25
Pubblicazioni. Provincia e Camera di Commercio
I
l Lario: terra d’arte, cultura
e sport. Luogo d’attrazione e
transito per i suoi panorami
suggestivi, ma anche
privilegiato condensato di
sapori, tappa insostituibile per
gli amanti della buona cucina.
Basta saper dove cercare. “Il
gusto in un bel posto. Alla
scoperta dell’enogastronomia
del Lago di Como”, testi di
Davide Paolini, è l’ultima
“bussola” realizzata da
Provincia di Como e Camera di
Commercio per accompagnare
i turisti tra le prelibatezze
del territorio. Miele, dolci,
formaggi, olio, birra, vino,
pesce, salumi… davvero per
tutti i gusti… “… il territorio del
lago di Como – spiegano Paolo
De Santis e Achille Mojoli,
rispettivamente presidente
della Camera di Commercio
e assessore al Marketing
Territoriale della Provincia
di Como – vanta una varietà
gastronomica che nulla ha da
invidiare a quella paesaggistica.
Ma se sono note a tutti le
magnifiche ville neoclassiche
che abbelliscono le rive lariane,
i monumenti romantici e quelli
dell’architettura razionalista,
pochi conoscono i prodotti
tipici e le specialità legate
alle antiche tradizioni degli
abitanti del nostro lago e
delle valli circostanti. Questa
pubblicazione ha lo scopo di
stimolare la curiosità di turisti
e viaggiatori per guidarli alla
scoperta dei sapori del lago
di Como, delle specialità
gastronomiche, unite a consigli
sui luoghi da visitare e ad un
elenco dei produttori e prodotti
di nicchia…”
Il breve viaggio, condensato in
un libretto di una novantina
di pagine, che affianca la
presentazione di prelibatezze
nostrane a luoghi suggestivi del
Lario - parte dal miele lariano,
miele dalle caratteristiche
organolettiche particolari che
gli derivano dall’essere frutto
di un territorio, quello della
fascia prealpina, caratterizzato
da inverni rigidi, ma mitigato
dai laghi. Condizioni che
favoriscono la produzione
di miele d’acacia o robinia,
castagno, tiglio, melata,
millefiori. Per non parlare del
più raro, e di nicchia, miele
d’alta montagna, lampone,
rododendro e alianto.
Numerosi i produttori in
provincia: dalla zona prealpina,
al Triangolo Lariano, al
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Il Lario, terra
d’arte, cultura,
sport, ma anche
privilegiato
condensato
di sapori
canturino e alla bassa comasca.
Seconda tappa di questo
cammino enogastronomico
sono i dolci. Impossibile
transitare sul Lario senza
farne la conoscenza. I dolci
del lago di Como sono legati
alle tradizioni religiose o
familiari e per la maggior parte
appartengono alla famiglia dei
pani lombardi o dei lievitati.
Ne citiamo solo alcuni,
consapevoli dell’impossibilità
di esaurirli tutti. La guida cita
il masigott, dolce tipico di
Erba e il braschin, focaccia
tipica della cucina povera degli
avanzi, tipica di Garzeno, e
con loro anche altri prodotti
che contraddistinguono i vari
territori della provincia. Si va
dalla meascia o miascia della
zona di Tremezzo, detta anche
turta del paisan, un pane
raffermo ammollato nel latte e
arricchito da frutta, uvetta, uva
fresca, scorza di limone, farina
gialla, rosmarino, olio e uova;
al pan mataloc di Bellagio, altro
membro della famiglia dei pani
dolci lombardi, considerato
una volta il dolce di Natale
del lago. Spostandosi nel
Triangolo Lariano a Canzo si
gustano i nocciolini, biscotti
simili a piccoli amaretti. Nella
vicina Longone da segnalare
il dolce Segrino, torta che ha
vinto premi internazionali ed è
dedicata all’omonimo laghetto.
Un accenno finale non poteva
mancare al dolce tipico di
Como, la resta, la pagnotta
ornata con il classico ramo
d’ulivo.
Dal dolce al formaggio il
passaggio è breve. Il lago di
Como ha un’antica tradizione
nell’allevamento di capre
e mucche, tanto che la sua
cucina ne ha beneficamente
risentito utilizzando latte e
formaggi per la creazione di
piatti tipici del territorio. Tra
i formaggi da citare il latteria
che arriva dal Triangolo
Lariano ed è prodotto con
latte vaccino parzialmente
scremato, ed il lariano
d’alpeggio che giunge, appunto,
dagli alpeggi della provincia.
Impossibile non citare anche
lo zincarlin, termine dialettale
con cui si identifica una ricotta
aromatizzata e stagionata
di latte vaccino o caprino,
proveniente dall’Alto Lario, ma
anche dalla Valle Intelvi e dalle
Alpi Lepontine; il caprino di
Caslino, prodotto di nicchia a
base di latte crudo di capra, e la
casoretta del Bisbino, formaggio
ottenuto con latte vaccino
intero, tipico della Val d’Intelvi.
Anche qui la distribuzione è
articolata da nord a sud del
territorio.
Per quanto riguarda l’olio,
l’olio del lago di Como è
un extravergine d’oliva dal
profumo intenso e dal sapore
fruttato che rievoca sfumature
della mandorla e del carciofo.
Le aree di produzione sono
quelle di Bellagio, Ossuccio,
Lenno, Tremezzo, Griante,
Varenna-Perledo e Gravedona.
Qui le olive vengono raccolte
a mano e subito macinate a
pietra e spremute a freddo.
Tra i prodotti enogastronomici
della provincia di Como con i
natali più recenti c’è anche la
birra, amata da giovani e meno
giovani. Per quanto riguarda
il vino che il Lago di Como sia
terra di vino è cosa nota; le
viti, infatti, insieme agli ulivi,
furono introdotte in questa
zona sin dai Romani. Tra i vini
comaschi da segnalare spicca
il domasino bianco o rosso
IGT Terre Lariane, il cui nome
prende origine dal termine
con cui venivano anticamente
chiamati i vini provenienti
dal territorio sovrastante il
comune di Domaso. Domaso
è appunto uno dei principali
centri produttivi dell’IGT Terre
Lariane, in virtù della sua
posizione e delle caratteristiche
del terreno. L’IGT terre Lariane
prende forma in vini bianchi
realizzati con vitigni di Verdese
bianco, Chardonnay, Pinot
bianco, Riesling, Sauvignon,
Trebbiano toscano; e vini rossi
come uve Barbera, Cabernet
Sauvignon, Merlot, Marzemino,
Croatina, Savignonese e
Schiava.
Il viaggio tra le prelibatezze
del lago si prosegue con il
pesce¸ come non citare il
tipico missultin, un tempo
piatto povero, riserva di cibo
per l’inverno, composto da
agoni essiccati. Tra le ricette
tipiche del lago a base di pesce
da segnalare il classico risotto
al pesce persico, o l’alborella,
solitamente fritta od in
carpione. O ancora il lavarello
con burro e salvia, il cavedano
nella versione patè, la zuppa
di pesce della Tremezzina,
con luccio, trotelle, cavedano,
bottatrice e persico.
Un accenno dedicato anche
ai salami, ricordando che il
salame Brianza ha ottenuto
il riconoscimento della DOP
ed è prodotto unicamente in
quell’area compresa tra Milano,
Como, Lecco e Monza Brianza.
Un ultimo accenno, per
concludere questa abbuffata
di sapori, viene dedicato ai
giacimenti gastronomici da
preservare: vere e proprie
“leccornie”: gli asparagi di
Rogaro, la castagna lariana,
la patata bianca comasca, la
cipolla di Brunate e il pane di
Como. (m.ga.)
Inaugurazione
1° marzo
La “Tullio Cairoli” e la “Galleria
Gruppo Como” al S. Anna
“Pro memoria”
e la collana “iVitali”
M
artedì 14 febbraio, l’associazione “Tullio Cairoli” ha
inaugurato negli spazi del Day - Hospital Oncologico
dell’Ospedale Sant’Anna di S. Fermo la “Galleria Gruppo
Como”, che raccoglie opere di autorevoli esponenti dello scenario
artistico comasco. Presenti i lavori di Carla Badiali, Alvaro Molteni,
Aldo Galli, Mimmo Totaro e Giovanni Colombo, generosamente
donati dagli artisti e da collezionisti. Il nome “Gruppo Como”
rimanda al Gruppo che, costituito negli anni ’30 dai più importanti
intellettuali comaschi, fra i quali Rho, Radice, Badiali, Terragni e
Lingeri, ha contribuito alla nascita dell’Astrattismo e Razionalismo.
Presentando questa prima raccolta sintetica di opere rappresentative
dell’arte comasca, ricca di intuizione, tensione e ricerca,
l’associazione “Tullio Cairoli” si propone di trasmettere a pazienti e
visitatori “l’emozione che suscita il bello”, sentimento fondamentale
in qualunque momento della vita, soprattutto nel difficile percorso
della malattia.
“Inaugurando la Galleria – spiega la dott. ssa Monica Giordano,
presidente dell’associazione “Tullio Cairoli” - festeggiamo i 92 anni di
Alvaro, che ha dato inizio a questa raccolta. L’Associazione desidera
esprimere la propria gratitudine agli artisti, ai collezionisti e a tutti
coloro che hanno generosamente contribuito alla realizzazione di
tutto questo”.
G
iovedì 1 marzo alle 20.30,
presso la sala conferenze
dell’Accademia Aldo
Galli di Como (via Petrarca
9), si terrà l’incontro con lo
scrittore Andrea Vitali, Diego
Minonzio, direttore de “La
Provincia” e Antonio Bozzo,
giornalista del Corriere
della Sera, per presentare in
anteprima “Pro-memoria”, il
sesto volume della collana
“iVitali”.
Il libro raccoglie un lungo racconto di Andrea Vitali e 35 opere
su carta di Giancarlo Vitali. Come per gli altri titoli, il volume
è realizzato anche in tiratura limitata di 35 copie, ciascuna
arricchita da un disegno originale.
L’incontro, organizzato in collaborazione con Accademia Aldo
Galli, sarà introdotto da Salvatore Amura, AD dell’Accademia
Galli, e da Glauco Peverelli, presidente di Parolario. L’ingresso
è libero.
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