Carissime sorelle,
alle ore 6, di questa terza domenica di Pasqua, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, il
Cristo risorto ha introdotto nell’intimità della sua casa di luce e di pace, la nostra sorella
VALENTE MARIA Sr GEMMA
nata a Simbario (Catanzaro) il 13 febbraio 1920
Sr Gemma ha vissuto la vita paolina nella gioia e perfino in uno «stupore crescente» per quanto il
Signore andava realizzando in lei e attorno a lei. Aveva espresso in molteplici occasioni il senso di
meraviglia per il dono della vocazione paolina e il desiderio di «vivere con entusiasmo, senza rimpianti,
rinnovando ogni giorno e fino all’ultimo respiro la fedeltà alla Congregazione e l’amore incondizionato
alle superiore».
Entrò in Congregazione nella casa di Roma, il 17 gennaio 1943, dopo una fitta corrispondenza
con il Fondatore che nel 1941, le scriveva: «Il Signore le chiede qualcosa? Ascolti ciò che Gesù le farà
sentire. Tutto, solo, sempre per il Paradiso». Nel 1942, il Primo Maestro la invitava ancora a crescere
nell’amore al Maestro Divino: «Formi il suo cuore all’amore di Gesù misericordioso verso le umane
miserie. Le mando a parte un libretto, “Donec formetur Christus in vobis”. Lo legga adagio, poco per
giorno, meditando. Gesù le parlerà al cuore…».
Sr Gemma visse il tempo di formazione e il noviziato a Roma, dove emise la prima professione, il
19 marzo 1945. Si dedicò poi alla diffusione capillare nella comunità di San Benedetto del Tronto. Nel
1951, subito dopo la professione perpetua, era già superiora della comunità di Foggia. Dopo un tempo di
esperienza libraria a Udine, fu chiamata ad aprire la comunità di Pordenone della quale fu anche la
prima superiora. Lei stessa ricordava che il primo alloggio, offerto dal Comune, era una casa pericolante
nella quale, quando pioveva, si era costrette ad aprire l’ombrello.
Nel 1968, fu chiamata al servizio di superiorato a Belluno e in seguito a Rimini. Era una superiora
semplice, amabile, gioiosa, accogliente, sempre preoccupata del bene di ogni sorella. In famiglia aveva
ricevuto lezioni di musica e godeva quando poteva suonare la fisarmonica o il pianoforte per rallegrare
le feste e sollevare il clima comunitario. In seguito, risiedette nelle comunità di Udine e Livorno e nel
1987, le venne affidato ancora il compito dell’accoglienza come superiora della comunità di Rocca di
Papa, nei Castelli romani. Allietava la casa con la sua presenza dolce e gentile e con la bellezza dei fiori
dai mille colori e profumi.
Nel 1993, venne trasferita nuovamente a Livorno dove è vissuta per quasi vent’anni, donandosi nei
lavori vari e nel servizio della portineria e del centralino. Conservava in cuore i momenti intensi vissuti
accanto a Maestra Tecla e volentieri testimoniava la gioia dei primi tempi di vita paolina quando la Prima
Maestra l’aveva accompagnata personalmente nel cammino della vita religiosa. Confidava: «Mi è sempre
stata come “mamma buona”, capace di ascolto profondo. Come mamma che perdona, incoraggia, sa
intuire e scolpire in me massime incancellabili. Un ricordo semplice, ma prezioso: essendo io superiora e
non sapendo in certe occasioni come agire, se rimproverare o meno, avevo chiesto a lei come fare, e mi
aveva risposto: “Se c’è l’offesa di Dio, sii intransigente, severa, ma se non c’è offesa di Dio, lascia
passare, perdona, perdona sempre”. Non dimenticherò mai la sua bontà fatta di dolcezza, sveltezza,
laboriosità, gioia e vero amore di Dio. Bontà, sincerità, comprensione ma anche fermezza».
Dall’anno 2011, Sr M. Gemma si trovava nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano: i
suoi occhi luminosi hanno testimoniato, fino alla fine, l’abbandono e la gioia di appartenere al
Signore e alla Congregazione. In questi ultimi giorni un’insufficienza renale ha affrettato l’incontro
con il suo Maestro, con le persone che sulla terra ha tanto amato e anche con il fratello, don
Domenico, indimenticabile sacerdote paolino.
Con affetto.
Sr Anna Maria Parenzan
Superiora generale
Roma, 19 aprile 2015.
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