UNITRE (UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’)
SEDE AUTONOMA DI C/MARE DI STABIA
Tel.e fax :0818717510 e-mail:[email protected]
Al Presidente della Repubblica
Sen. Giorgio Napolitano
Al Presidente Consiglio dei Ministri
Dr. Matteo Renzi
Al Ministro dell’Economia e Finanze
Dr. Pier Carlo Padoan
Alla Ministro dello Sviluppo economico
Dr.ssa Federica Guidi
Al Ministro del Lavoro
Dr. Giuliano Poletti
Al Presidente di Confindustria
Dr. Giorgio Squinzi
Oggetto: Come creare posti di lavoro.
Sette milioni di ITALIANI sperano in un lavoro perché il lavoro non è solo il mezzo per sussistere
ma la rugiada che acquieta le passioni, che attutisce i dolori, che in tutte le circostanze della vita, dà
un conforto ed una speranza.
Ogni giorno, a tutte le ore, sentiamo il politico o il nominato di turno che parla di crescita e di
lavoro. I nostri Governanti, pur parlandone, non hanno capito niente della crescita a partire dalle
più alte cariche dello Stato. “Per la crescita bisogna tagliare le tasse” e non dare un surrogato
come ha specificato la Corte dei Conti. Attualmente siamo il paese che paga più tasse nel mondo.
Solo tagliando le tasse si può creare il lavoro.
Il primo comma dell’art.1 della Costituzione Italiana recita: “L’Italia è una Repubblica democratica
fondata sul lavoro.” E noi dell’Unitre diciamo:
- il lavoro è la legge del nostro essere, il principio vivente che spinge innanzi uomini e nazioni,
- i primi istitutori del Cristianesimo nobilitarono il comune obbligo del lavoro col loro esempio,
- il lavoro soggiogò la terra e redense l’uomo dalle barbarie, talchè non v’ha passo nella civiltà che
sia mosso senza di esso,
- tutti devono lavorare o con le mani o con la testa,
- il lavoro è uno dei più efficaci educatori del carattere. Ridesta e tiene in disciplina l’obbedienza, la
temperenza, l’attenzione, lo studio, la perseveranza e nello stesso tempo comunica all’uomo grazia
ed abilità per la sua speciale vocazione, e capacità e destrezza nel dar passo alle consuete faccende
della vita,
- ogni classe, ogni condizione sociale ha debito di lavorare. Tutti hanno un proprio compito da fare
nella loro condizione di vita e non prendersi solo gli stipendi. In questo mondo la vita dell’uomo è
in gran parte una vita di lavoro. Ogni uomo degno di essere chiamato tale dovrebbe essere disposto
e capace al lavoro. L’onesto operaio capisce che il lavoro è necessario al suo sostentamento, ma è
ugualmente necessario agli uomini di qualunque condizione e in tutti i rapporti della vita. Come si
fa a conservare il rispetto sociale, l’onoratezza e la responsabilità quando ci troviamo di fronte a
persone, che parla di crescita, quando a fine mese prende stipendi equivalenti a quello di
centocinquanta operai messi assieme senza aver niente prodotto? Come possono parlare di
crescita queste persone che non hanno affatto buona condotta e sono scialacquatori ,imprevidenti e
viziosi?
Quale ricetta costoro hanno dato per creare la crescita? Abbiamo la peggiore legge
sull’apprendistato al mondo perché il nostro Stato è formato da partiti politici che non sono altro
che un’accolta d’individui i quali con l’opera loro abbiano per iscopo il loro interesse personale,
vedere per ultimo Expo, il Mose ecc.,e che sono amalgame di persone che, su per giù si
equivalgono e, su per giù, sono altrettante sette. E’ stato detto ieri a Napoli “Adesso tocca alle
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imprese dare i posti di lavoro” E’ la più grande idiozia mai sentita. E’ da stupido pensare ad una
cosa simile cioè credere che i lavori per i giovani e per i settemilioni che lo chiedono, deve tutto
provenire dalla Confindustria e dai servizi, senza sapere che lo Stato Italiano ma i nostri governanti
non ci arrivano, potrebbe creare posti di lavoro a costo zero e naturalmente senza “tangenti”.
Suggeriamo alcuni lavori, che lo Stato italiano dovrebbe promuovere, per sistemare milioni di
giovani e non aspettare la grazia della Confindustria che, giustamente, se non vende,non assumerà
mai. Eccone alcuni:
1)Verificatori impianti di climatizzazione
L’art. 1 del decreto 10 febbraio 2014 (G.U. n.55 del 7-3-2014) del Ministero dello sviluppo
economico recita: “A partire dal 1° giugno 2014, gli impianti termici sono muniti di un
“libretto di impianto per la climatizzazione”. E fin qui tutto bene. Ma, chi deve controllare questi
libretti? O vogliamo fare come quei Sindaci che misero la targhetta del Comune sulla camicia dei
dipendenti ed andarono a chiedere soldi ai cittadini? Non avete idee chiare. Bisogna preparare i
giovani a questo lavoro e siamo sicuri che ne occorrono circa duecentomila.
Già la legge 9 gennaio 1991 n.10 impose ai Comuni con popolazione superiore a 40 mila abitanti ed
alle provincie per i restanti comuni di effettuare controlli sulla combustione e sulla conformità delle
conduzioni e manutenzioni di impianti termici (caldaie, bruciatori, canne fumarie) allo scopo di
risparmiare energia e salvaguardare l’ambiente. Tali controlli non possono però essere effettuati
dalle stesse imprese che installano gli impianti e ne curano la manutenzione, ma devono essere
svolti da tecnici verificatori di impianti termici che, per conto dell’ente pubblico, analizzano i
fumi e accertano il corretto funzionamento di tali impianti. La stessa legge ha dato l’incarico
all’ENEA di preparare questi verificatori. In oltre 23 anni quanti tecnici ha formato l’ENEA? Si
possono contare sulla punta delle dita. Con il nuovo decreto, andato in vigore il 1 giugno, occorre
una doppia preparazione ed alla fine si potrebbero sistemare oltre 200 mila persone. Essi sarebbero
a costo zero, dato che per ogni visita alle caldaie o agli impianti di condizionamento, da aziende
riconosciute, si farebbero versare 5 o 6 euro al Comune o all’addetto del Ministero dello Sviluppo.
1) Raccolta degli oli esausti : Basta leggere l’art. 47 del decreto legislativo 22/1997
(cosiddetta legge Ronchi) nel quale si parla dell’istituzione di un Consorzio le cui risorse
finanziarie (comma 9) sono costituite:
a) dai proventi delle attività svolte dal Consorzio
b) dalla gestione patrimoniale del fondo consortile;
c) dalle quote consortili
d) da contributi di riciclaggio a carico dei produttori e degli importatori di oli e grassi vegetali e
animali per uso alimentare destinati al mercato interno, determinati annualmente, per
garantire l'equilibrio di gestione del Consorzio, con decreto del Ministro dell'ambiente, di
concerto con il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato.
Perché il "decreto Ronchi" ha voluto istituire questo Consorzio?. La risposta è rinvenibile nel fatto
che gli oli vegetali esausti rappresentano un rilevante fattore di danno ambientale.
Tale danno non può essere genericamente liquidato con il fatto che l'olio vegetale esausto è
biodegradabile; infatti, esso produce negativi impatti diretti sull'ambiente ovunque si presenti in
elevate concentrazioni. Il che ripropone il grande elemento di valutazione del fenomeno dei rifiuti,
dovuto alla consistenza dei relativi flussi, poiché tali oli esausti (la cui produzione annua ammonta a
circa 150.000 tonnellate di derivazione industriale e a circa 480.000 di derivazione domestica)
interferiscono con i processi di trattamento di depurazione delle acque reflue (indispensabili per
garantire l'integrità dei corpi idrici e delle falde e, quindi, dell'intero sistema idrico ed idraulico
nazionale). Inoltre si continua a riavviare l'olio vegetale usato alle preparazioni alimentari (come
spesso hanno scoperto i NAS) correndo il serio rischio di vederli rientrare nel ciclo alimentare
umano come oli nuovi, a dispetto del carico cancerogeno che recano.
Cosa ha fatto questo consorzio? Niente! Quanti soldi si sono spesi? Miliardi e certamente se ne
spendono ancora, basta conoscere il politico che è dietro il funzionamento di questo consorzio.
Come possiamo creare posti di lavoro? E’ semplice!!!
Raccogliere casa per casa, azienda per azienda gli olii esausti e usarli direttamente nel bruciatore del
generatore di vapore. L’olio esausto ha un potere calorifico di 35 MJ/Kg pari a circa 8300 Kcal/Kg,
superiore anche ai carboni più antichi (antraciti) e avvicinandosi molto al metano, che raggiunge le
nostre case e le industrie, che ha un potere calorifico di 8500 Kcal./Normalmetrocubo.
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In questo modo potremmo creare 50.000 posti di lavoro la cui paga deriverebbe dal costo dell’olio
esausto che le industrie compreranno per bruciare. Inoltre: è vero che l’olio esausto è cangerogeno
ma è pur vero che bruciato, come combustibile alternativo, non arreca danni all’ambiente ed emette
appena al massimo 1,5 % di CO2 per ogni Kg. bruciato contro l’11,65% di CO2 del metano per
ogni Normalmc. bruciato e il 15,1% CO2 per ogni Kg. di gasolio bruciato.
3) Manutenzione e montaggio dei depuratori; Mannutenzione e
montaggio dei termovalorizzatori.
In Italia la maggior parte degli impianti di depurazione delle acque reflue o sono abbandonati o
fuori uso. Una volta costruiti, se costruiti pur avendo stanziati i soldi, rimangono in dotazione della
ditta che ha eseguito i lavori e poi…. Nessuno più se ne occupa. Basta leggere i giornali per capire
quanti depuratori non funzionano facendo scappare i turisti dall’Italia e di anno in anno le presenze
straniere diminuiscono (dal primo paese mondiale di presenze straniere, attualmente siamo al quinto
posto e scenderemo ancora). In Italia abbiamo bisogno di oltre 1500 depuratori con l’assunzione di
circa 150.000 persone ( non guardare il depuratore alla foce del Sarno che non funziona pur avendo
un numero elevato di dipendenti e pur avendo stanziato tanto denaro per riconvertirlo: tanto paga
Pantalone!!!!!!)
L’immondizia continua a rimanere per le strade facendo aumentare le morti tumurali, del 49% in
Campania e il nostro Governo ed i politici che lo sostengono non hanno capito lo studio eseguito
dal LEAP di Piacenza la cui conclusione ci dice che “Le caldaie a gasolio emettono polveri sottili
e dannose cento volte più di un termovalorizzatore”. In Italia abbiamo bisogno di circa 400
termovalorizzatori non grandi come quello di Acerra ma di dimensioni giuste, come quelli di
Padova, che darebbero lavoro a circa 80.000 persone.
4) Montaggio e manutenzione agli impianti eolici, agli impianti solari
termici, agli impianti fotovoltaici.
Anche per questi impianti, una volta realizzati, rimangono abbandonati. Basta fare un giro nei
luoghi dove hanno installato gli impianti eolici per rendersi conto quanti di essi non funzionano,
quanti impianti solari e fotovoltaici rimangono abbandonati. Questi signori che parlano di crescita,
hanno fatto mai una legge che da un titolo riconosciuto agli installatori di impianti solari o di
impianti eolici? Hanno pensato mai di istituire corsi per tecnici per depuratori e tecnici per
termovalorizzatori? Mai……
5) Tecnici per impianti frigo e condizionamento.
E’ stato tutto scritto in una lettera precedente al Ministo dell’Ambiente ed al Ministro dello
Sviluppo economico.
6) I Parlamentari, i Ministri,i Professori universitari, i baroni della Medicina e
tanti altri che percepiscono più stipendi mensili sono coloro che hanno risolto il
loro problema economico, ma hanno fortemente contribuito all’incremento del
debito pubblico; sono coloro che senza fatica alcuna, a fine mese, ricevono tanti
soldi e vivono nell’agiatezza: essi non sono preoccupati da pensieri economici
presenti e futuri tanto vivono nella corruzione e la corruzione accompagnata dall’ignoranza è il
più fiero flagello che possa percuotere la specie umana ed infatti nessuna opera di bene è possibile
in una nazione dove la vita pubblica è corrotta dalle radici. Ed allora : coloro che hanno due, tre,
quattro, cinque incarichi ecc., ridimensioniamoli. Un “barone” che insegna all’Università,
vietiamoci gli incarichi privati, molti in nero, portandoci al primo paese del mondo per evasione
fiscale, ed aiutiamo i giovani che sono molto più bravi di essi ma che rimangono fuori per
mancanza di appoggio politico. Si potrebbero creare oltre 100 mila posti di lavoro.
Finchè ci saranno questi parassiti noi saremo invogliati a non pagare l’IVA (l’Irpef lo tolgono di
forza dagli stipendi e pensioni) su tante cose che compreremo e diremo: viva l’evasione!!!!!!!!!
Vogliamo ricordarvi che solo diminuendo le tasse in Italia ci sarà la crescita e il
lavoro e diminuirà l’evasione.
Il Presidente dell’Unitre
Dr.Antonio Orazzo
C/mare di Stabia,9 giugno 2014
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