REGOLAMENTO D’ISTITUTO Revisione testo 30 marzo e grafica 5 maggio 2013 Indice TITOLO I – CONSIGLIO DI ISTITUTO E GIUNTA ESECUTIVA Art. 1 Composizione Art. 2 Attribuzione del consiglio di Istituto e della Giunta Esecutiva Art. 3 Insediamento Art. 4 Elezioni del Presidente del Vicepresidente e della Giunta Esecutiva Art. 5 Convocazione Art. 6 Formazione dell’Ordine del Giorno Art. 7 Svolgimento della seduta Art. 8 Votazioni Art. 9 Verbalizzazione Art. 10 Pubblicità degli atti 5 5 6 6 6 6 6 7 8 8 TITOLO II – COLLEGIO DEI DOCENTI Art. 1 Composizione, competenze e convocazione Art. 2 Ordine del giorno Art. 3 Validità della riunione Art. 4 Verbale Art. 5 Svolgimento delle sedute Art. 6 Votazioni e deliberazioni 9 10 10 10 11 11 TITOLO III – CONSIGLIO D’INTERSEZIONE/ INTERCLASSE /CLASSE Art. 1 Consigli d’Intersezione nella Scuola dell’Infanzia Art. 2 Composizione e convocazione Art. 3 Attribuzioni Art. 4 Consigli di Interclasse nella Scuola Primaria Art. 5 Composizione e convocazione Art. 6 Attribuzioni Art. 7 Consigli di Classe nella Scuola Secondaria di primo grado Art. 8 Composizione e convocazione Art. 9 Attribuzioni 12 12 12 12 12 13 13 13 14 TITOLO IV – COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 1 Composizione Art. 2 Convocazione 15 15 1 TITOLO V – CRITERI GENERALI ORGANIZZATIVI Art. 1 Criteri formazione classe 1.1 Criteri generali Iscrizione e formazione delle sezioni nella Scuola dell’Infanzia 1.2 Criteri specifici per la sezione L 1.3 Criteri generali per la formazione classi prime Scuola Primaria e Secondaria di primo grado 1.4 Criteri per l’ammissione alla classe prima della Scuola Primaria 1.5 Modalità per la formazione delle classi prime della Scuola Primaria 1.6 Criteri Iscrizione e inserimento alunni in corso d’anno Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado 1.7 Criteri iscrizione e inserimento alunni in corso d’anno Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado 1.8 Criteri di ammissione alla classe in caso di domande eccedenti e presentate oltre I termini stabiliti per legge 16 16 16 17 17 18 19 19 Art. 2 Vigilanza alunni 2.1 Scuola dell’Infanzia (Plesso Rodari) 2.2 Scuola dell’Infanzia (Plesso Via Argentina) 2.3 Scuola Primaria 2.4 Scuola Secondaria di primo grado 2.5 Vigilanza degli alunni in caso di sciopero 20 21 22 26 27 Art.3 Disciplina ritardi, entrate uscite fuori orario, assenze e giustificazioni 3.1 Scuola dell’Infanzia – Assenze 3.2 Scuola Primaria – Ritardi all’entrata e/o uscite 3.3 Scuola Primaria – Entrate posticipate – Uscite anticipate – Assenze mensa 3.4 Scuola Primaria – Deleghe per uscite fuori orario 3.5 Scuola Primaria – Assenze e giustificazioni 3.6 Scuola Secondaria di primo grado – Ritardi all’entrata – Ingressi posticipati – Uscite anticipate 3.7 Scuola Secondaria di primo grado – Assenze e giustificazioni Art. 4 Comportamenti da tenere in caso di infortuni Art. 5 Somministrazione di farmaci a scuola Art. 6 Trattamento dati personali e privacy 27 27 28 28 28 29 29 30 30 31 TITOLO VI – ACCESSO E UTLIZZO DELLE AULE SPECIALI/ LABORATORI Art. 1 Regolamento d’uso delle risorse strumentali e strutturali – Scuola dell’Infanzia Art. 2 Regolamento d’uso delle risorse strumentali e strutturali – Scuola Primaria Art. 3 Regolamento d’uso delle risorse strumentali e strutturali – Scuola Secondaria di primo grado Art. 4 Regolamento interno relativo alle attività di Scienze Motorie e Sportive Scuola Secondaria di primo grado 33 33 36 TITOLO VII – ACCESSO AL PUBBLICO 41 38 TITOLO VIII – CRITERI PER LA PROGRAMMAZIONE E L’ATTUAZIONE DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE 2 Art. 1 Tipologie Art. 2 Destinazione Art. 3 Durata dei viaggi e periodi di effettuazione Art. 4 Iter procedurale per l’organizzazione dei viaggi d’istruzione Art. 5 Criteri per organizzare eventuali attività per i non partecipanti ai viaggi d’istruzione Art. 6 Compiti Docenti Referenti Art. 7 Contributi degli alunni Art. 8 Accompagnatori Art. 9 Gestione amministrativa 42 43 43 44 44 44 45 45 45 TITOLO IX – REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ATTUATIVO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI PREMESSA Art. 1 Provvedimenti disciplinari: principi generali Art. 2 Comportamenti che configurano mancanze disciplinari Art. 3 Sanzioni disciplinari Art. 4 Procedimento per irrogazione di sanzioni Art. 5 Impugnazioni Art. 6 Organo di garanzia 47 47 48 49 50 50 51 TITOLO X – USO DEL CELLULARE 52 TITOLO XI – REGOLAMENTO DELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI Art. 1 Principi e ambiti di applicazione 53 Art. 2 Acquisti, appalti e forniture 53 Art. 3 Procedura di contrattazione per l’acquisizione in economia di lavori, servizi e forniture sotto soglia comunitaria (Art. 125 del Codice Appalti) 54 Art. 4 Procedura di selezione per l’affidamento diretto (B) 54 Art. 5 Procedura di selezione per acquisti superiori ad euro 2.000,00 e fino ad euro 20.000,00 (iva esclusa) 55 Art. 6 Procedura di selezione acquisti superiori a euro 20.000,00 (iva esclusa) 56 Art. 7 Contratto 56 Art. 8 Verifica delle prestazioni 57 TITOLO XIII – CRITERI E PROCEDURE DI SCELTA DEL CONTRAENTE NEI CONTRATTI DI PRESENTAZIONE D’OPERA ASSEGNATI AD ESPERTI ESTERNI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 58 3 TITOLO I – CONSIGLIO DI ISTITUTO E GIUNTA ESECUTIVA Art. 1 Composizione Il Consiglio d’Istituto dell’I.C. "E. Medi", eletto secondo le norme vigenti, è composto da 19 membri: 8 docenti, 8 genitori, 2 rappresentanti del personale ATA e dal Dirigente Scolastico. Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva, composta da un docente, un rappresentante del personale ATA e da due genitori. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, che svolge anche funzioni di segretario della Giunta stessa. Le competenze sono quelle indicate nel D.lgs. 297/1994 (artt. 8, 10), nel D.I. 44/2001, nel D.P.R. 275/99 oltre a quelle espressamente menzionate nel presente Regolamento. Art. 2 Attribuzioni del Consiglio di Istituto e della Giunta Esecutiva I compiti e le funzioni del Consiglio d'Istituto sono definiti dall'art. 10 del D.lgs. 297/1994 e dagli artt. 2, 3, 4, 5 del DPR 275/99 come modificato dai DPR 156/99 e 105/01, nonché, per la parte contabile, dal D.I.44/2001: elabora e adotta gli indirizzi generali del POF e determina le forme di autofinanziamento; approva il Programma Annuale entro il 15 dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento; verifica lo stato di attuazione del Programma entro il 30 giugno; approva le modifiche al Programma Annuale ; approva, entro il 30 aprile, il Conto Consuntivo predisposto dal DSGA e sottoposto dal DS all'esame del Collegio dei Revisori dei Conti; stabilisce l'entità del fondo per le minute spese (art.17 comma 1 del D.I. 44/2001); ratifica i prelievi dal fondo di riserva effettuati dal DS entro 30 giorni; delibera sulle attività negoziali di cui all'art. 33 comma 1 del D.I. 44/2001; determina i criteri e i limiti delle attività negoziali che rientrano nei compiti del DS (art.33 comma 2). Fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: adozione del Regolamento d’Istituto; nomina annualmente i membri dell'Organo di Garanzia nelle componenti docenti e genitori; criteri generali per la programmazione educativa; criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione; 4 promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dall'istituto; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto e sull'espletamento dei servizi amministrativi; esercita competenze in materia d'uso delle attrezzature e degli edifici scolastici; delibera sulle modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie, su proposta del Collegio dei Docenti; si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal T.U., dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza. I compiti e le funzioni della giunta Esecutiva sono i seguenti: predispone la relazione sul Programma Annuale; propone il Programma Annuale da approvare in sede di Consiglio d'Istituto; propone eventuali modifiche al Programma Annuale da approvare in sede di Consiglio d'Istituto. Art. 3 Insediamento Nella prima seduta il Consiglio di Istituto, convocato e presieduto dal Dirigente Scolastico, elegge il proprio Presidente, l’eventuale Vicepresidente e i membri della Giunta Esecutiva. Art. 4 Elezioni del Presidente del Vicepresidente e della Giunta Esecutiva Il Presidente è eletto, mediante votazione segreta, fra i rappresentanti dei genitori, membri del Consiglio stesso. All'elezione partecipano tutte le componenti del Consiglio d'Istituto. È considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei componenti aventi diritto al voto. Qualora non si raggiunga la maggioranza assoluta nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti. Il Consiglio di Istituto può deliberare di eleggere anche un Vicepresidente, da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio stesso; risulterà eletto il membro che ha ottenuto la maggioranza relativa dei votanti. Nella prima seduta il Presidente nomina un segretario e si accorda con i consiglieri sulle modalità di designazione del segretario per il triennio. Art. 5 Convocazione Il Consiglio di Istituto è convocato in seduta ordinaria dal suo Presidente, e si riunisce nei locali della sede dell’Istituto Comprensivo. Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio di Istituto su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva o della maggioranza qualificata, stabilita nei due terzi dei Consiglieri, o del Collegio dei Docenti. La convocazione deve essere effettuata ai singoli 5 componenti con comunicazione di posta elettronica, mediante l'affissione all'Albo di apposito avviso e/o pubblicazione sul sito internet dell’Istituto con un preavviso di: almeno 5 giorni per le sedute ordinarie; almeno 3 giorni per le sedute straordinarie; almeno 1 giorno per le sedute urgenti. La convocazione urgente può essere disposta solo dal Presidente della Giunta Esecutiva, anche telefonicamente e successivamente integrata da comunicazione scritta. Per le convocazioni della Giunta Esecutiva valgono le stesse modalità. La convocazione deve contenere l'Ordine del Giorno degli argomenti da discutere, deve indicare se trattasi di seduta straordinaria, deve indicare il giorno, l'ora e il luogo della riunione. I membri del Consiglio assenti devono darne comunicazione. Coloro i quali non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive, decadono dalla carica a norma dell’art.29 del D.P.R. 416/74 e vengono surrogati con le modalità previste dall’art. 22 del D.P.R. medesimo. Per la validità delle riunioni è richiesta la presenza di almeno 10 Consiglieri. Art. 6 Formazione dell’Ordine del Giorno L’ordine del giorno della convocazione viene redatto dal Presidente del C.d.I. in collaborazione con il Dirigente Scolastico, su proposta della Giunta Esecutiva. Ciascun Consigliere può presentare, in apertura di seduta, una proposta di aggiornamento o una mozione sull'ordine del giorno con carattere d’urgenza; queste sono verbalizzate e approvate o respinte dai Consiglieri. Possono altresì presentare richieste di aggiornamento dell'ordine del giorno, che debbono essere inviate per iscritto al Presidente, almeno tre giorni prima della riunione: il Collegio dei Docenti il Comitato dei Genitori l'Assemblea dei Genitori l’Assemblea del personale ATA dell’Istituto. Le richieste di aggiornamento dell'ordine del giorno, proposte al Presidente secondo le procedure di cui sopra, sono poste in votazione in apertura di seduta, verbalizzate ed approvate o respinte punto per punto dai membri del Consiglio. L’ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente dell’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. Il Consiglio di Istituto non può deliberare in merito ad argomenti che non siano contenuti nell'ordine del giorno. A conclusione di ogni seduta del C.d.I. i singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell’O.d.G della riunione successiva. Art. 7 Svolgimento della seduta In apertura di ogni seduta il Presidente procede alla verifica della presenza del segretario verbalizzante e, in caso di assenza, nomina un sostituto. Il Presidente ha il compito di porre in discussione tutti e solo gli argomenti all’Ordine del Giorno, così come elencati nell’avviso di convocazione. Aggiunta all’Ordine del Giorno di argomenti con carattere d’urgenza possono essere apportate all’inizio della seduta con l’approvazione della maggioranza qualificata dei componenti del Consiglio (due terzi dei voti validamente espressi). 6 La discussione dei singoli argomenti posti all’Ordine del Giorno può essere preceduta da una relazione introduttiva del Presidente o di un suo incaricato, ovvero di un componente del Consiglio di Istituto o della Giunta Esecutiva, nel caso di autoconvocazione. Alle sedute del Consiglio possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio. I genitori possono assistere alle sedute previa richiesta scritta al Presidente dell'Organo inoltrata almeno 1 giorno prima della seduta del Consiglio stesso, onde permettere la verifica dell'effettiva sussistenza dei requisiti e presentarsi muniti di documento di riconoscimento. Il pubblico non può intervenire nei lavori del Consiglio se non attraverso mozioni scritte, relative all'O.d.G., consegnate al Presidente o ai loro rappresentanti eletti in seno al Consiglio. Tali documenti saranno allegati al processo verbale. La pubblicità delle sedute è rapportata alla disponibilità di spazio. Nella eventualità di una estesa volontà dei genitori, docenti di assistere alle sedute del Consiglio, si studierà come regolamentarne la presenza nella maniera più estesa possibile. Non è ammesso il pubblico quando vengono discussi argomenti concernenti persone. Qualora il comportamento del pubblico non consenta l’ordinato svolgimento dei lavori, il Presidente dispone la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del Consiglio, a titolo consultivo, gli specialisti delle unità socio-sanitarie del territorio e gli esperti esterni che, a vario titolo, operano nella scuola. Il Consiglio può inoltre invitare, per fini conoscitivi e consultivi e per particolari problemi che li riguardino, i rappresentanti delle Amministrazioni Locali, dell’Amministrazione Scolastica, di enti pubblici e privati e di organizzazioni sindacali - anche su iniziativa del Presidente in accordo con la Dirigenza Scolastica - al fine di approfondire l’esame di problemi riguardanti la vita e il funzionamento della scuola. Essi hanno diritto di parola solo se espressamente invitati, ma non di voto. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, qualora non eletto, è invitato a partecipare alle riunioni del Consiglio, senza possibilità di voto, per la trattazione degli argomenti di carattere amministrativo – contabile. Art. 8 Votazioni Le votazioni si effettuano in modo palese, per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti. La votazione è segreta nel caso riguardi persone. In tal caso le votazioni si fanno a scrutinio segreto su scheda. Prima del voto si può chiedere la verifica del numero legale. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l'adunanza, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza relativa dei voti validamente espressi salvo nei casi previsto diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, salvo nei casi in cui il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti. 7 Art. 9 Verbalizzazione Di ogni seduta del C.d.I. a cura del Segretario è redatto un processo verbale che viene letto e approvato nella seduta successiva del C.d.I. Il verbale deve dare conto della legalità della seduta, indicando data, ora e luogo della riunione, chi assume la presidenza e chi svolge le funzioni di segretario, l’avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nominativi dei presenti e degli assenti. Il verbale deve quindi riportare un riassunto della discussione e i risultati delle votazioni. È facoltà di ogni consigliere far mettere a verbale le proprie dichiarazioni, proposte e osservazioni. Il verbale, fatto pervenire ai componenti del Consiglio con la convocazione del successivo incontro, è approvato nella seduta successiva. Il verbale approvato deve essere firmato dal Presidente e dal Segretario in tutte le sue pagine e riportato su apposito registro a pagine numerate e timbrate. I verbali numerati e approvati sono depositati in Direzione a disposizione di chiunque ne faccia richiesta. Il D.S.G.A. redige il verbale delle riunioni della G.E. in qualità di segretario della stessa. Il verbale è approvato a maggioranza assoluta nella successiva riunione della Giunta Esecutiva e firmato dal Presidente e dal Segretario. Bozza del verbale è custodita in apposito registro e può essere consultata nei giorni antecedenti alla seduta. Art. 10 Pubblicità degli atti La pubblicità degli atti del Consiglio d’Istituto, disciplinata dall’art. 43 del D.Lvo n.297/94, deve avvenire mediante affissione all’albo della copia integrale delle delibere adottate dal Consiglio stesso entro il termine massimo di 10 giorni dalla relativa seduta del Consiglio. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio di segreteria dell’I.C. e per lo stesso periodo sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato. 8 TITOLO II – COLLEGIO DEI DOCENTI Art. 1 Composizione, competenze e convocazione. Il Collegio dei Docenti è composto dagli insegnanti a qualunque titolo in servizio nell’Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Il Collaboratore vicario sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento. Le competenze del Collegio dei Docenti sono le seguenti: elabora e delibera il Piano dell'Offerta Formativa (POF), a norma dell'art. 3 del D.P.R. 275/1999; delibera la proposta del Dirigente Scolastico circa il Piano delle Attività; identifica e attribuisce le Funzioni Strumentali per la realizzazione del POF, a norma dell'art. 33 del CCNL 2006/2009; definisce, nell'esercizio dell'autonomia organizzativa attribuita alle Istituzioni scolastiche dall'art. 5 del D.P.R. 275/1999, le Commissioni di sostegno alla FS e le Commissioni indipendenti; designa i tutor dei docenti nell’anno di formazione; formula proposte al DS per la formazione e la composizione delle classi, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio d'Istituto; delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi; valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica; programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni disabili; sentiti i Consigli di Interclasse o di Classe, provvede all'adozione dei libri di testo - secondo le indicazioni e nei limiti finanziari fissati per legge - e provvede alla scelta dei sussidi didattici; adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione in conformità dell'art.6 “Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo” del D.P.R. 275/1999; promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell'istituto; elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto; elegge, nel suo seno, i docenti che fanno parte del Comitato per la Valutazione del Servizio del personale docente; si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal Testo Unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza. Competenze e attribuzioni del collegio vanno armonizzate con le disposizioni del D.lgs. 165/2001 come integrato dal D.lgs. 150/2009. Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il calendario proposto dal Dirigente Scolastico nell’ambito del Piano delle Attività e approvato dal Collegio. Il Collegio dei docenti è, comunque, in via ordinaria, convocato con comunicazione scritta del Dirigente 9 Scolastico, notificata ai docenti almeno 5 giorni prima della data della riunione. Nella circolare stessa deve essere indicato l’Ordine del Giorno, l’ora di inizio e quella presunta di conclusione della riunione collegiale. Il Collegio può essere altresì convocato in seduta straordinaria con un preavviso comunque non inferiore alle 24 ore, nel caso in cui il Dirigente ne ravvisi la necessità, o su richiesta di almeno un terzo dei componenti del Collegio. Art. 2 Ordine del giorno La comunicazione dell’O.d.G. deve essere data con almeno 5 giorni di preavviso. In caso di sopravvenuti problemi urgenti, l’O.d.G. può essere integrato con comunicazione scritta anche il giorno prima. Il Collegio, anche su iniziativa di un solo componente, può deliberare l’inserimento di uno o più punti all’O.d.G. per la seduta stessa, previa approvazione di un terzo del collegio, o per la seduta successiva. Contestualmente alla convocazione del Collegio, laddove è possibile, la circolare è accompagnata da proposte di delibere da sottoporre al Collegio preparate dal Dirigente e dalla documentazione necessaria alla trattazione dei punti all’ordine del giorno. Art. 3 Validità della riunione Perché la seduta del Collegio sia valida è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti. Tutte le assenze relative all'intera seduta o parte di essa devono essere comunicate e autorizzate dal DS e/o dovranno essere, comunque, giustificate. Le sedute del Collegio sono, di norma, prioritarie su qualsiasi altra attività del personale docente. Art. 4 Verbale Come da delibera del Collegio dei Docenti Unitario n. 4 del 14 febbraio 2011 (pt. 2 all’O.d.G.) i Collegi Unitari e di Ordine si avvalgono di un sistema di registrazione vocale durante lo svolgimento delle sedute. Il Segretario del Collegio, designato di norma dal Dirigente Scolastico tra i collaboratori, sovrintende alla stesura del processo verbale, che deve esplicitare i punti principali della discussione e contenere le deliberazioni e gli atti della riunione. La citazione testuale degli interventi dei singoli sarà riportata su esplicita richiesta dell’interessato che presenterà al segretario memoria scritta del proprio intervento da inserire a verbale. Il verbale viene votato per approvazione nella seduta immediatamente successiva del Collegio. La copia del verbale da approvare, una volta redatta, è pubblicata sul sito dell’Istituto nell’area riservata docenti 30 giorni dopo la seduta del Collegio dei Docenti e comunque almeno cinque giorni prima della seduta successiva perché sia visionata e letta. Osservazioni e proposte di eventuali rettifiche vengono avanzate in sede di approvazione dello stesso, tramite dichiarazione verbale o scritta che verrà letta e approvata. 10 Art. 5 Svolgimento delle sedute La direzione della discussione è di competenza del Dirigente Scolastico che, dopo ogni votazione, ne proclama al Collegio l’esito. Durante la seduta è richiesto un comportamento che consenta a tutti un’attiva partecipazione ai lavori. I lavori del Collegio si aprono con l’approvazione del verbale della seduta precedente. E’ possibile richiedere di modificare la successione dei punti all’O.d.G. La richiesta viene accolta se approvata con maggioranza relativa. Le comunicazioni del Dirigente Scolastico, così come i temi o i quesiti posti dai membri del Collegio in relazione al punto “Varie ed eventuali”, conclusivo della seduta, sono di norma soggetti a discussione, ma non a delibera nella seduta stessa. Art. 6 Votazioni e deliberazioni Di norma le votazioni avvengono per alzata di mano. Si ricorre alla votazione segreta quando è prevista dalla normativa, e, comunque, tutte le volte in cui si tratti di singole persone o di casi personali. La votazione per alzata di mano è soggetta a controprova, con la richiesta dei contrari e degli astenuti. Ogni membro del Collegio può fare una dichiarazione di voto (o dei motivi dell’astensione), che in ogni caso non è obbligatoria. In caso di votazione segreta, le schede bianche o nulle saranno equiparate a voti di astensione. Una proposta di delibera è approvata: se votata all’unanimità; se votata a maggioranza. Il voto degli astenuti non ha mai valore ai fini della determinazione della maggioranza. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Conclusa la votazione il Presidente proclama i risultati della stessa. Fatti salvi i diritti della libertà didattica previsti dalla legge, le deliberazioni del Collegio vincolano tutti i docenti a partecipare alla loro attuazione secondo le modalità previste. 11 TITOLO III – CONSIGLIO D’INTERSEZIONE/ INTERCLASSE/CLASSE Art.1 Consigli di Intersezione nella Scuola dell’Infanzia Nella Scuola dell’Infanzia dell’Istituto sono costituiti i Consigli di Intersezione. I Consigli di Intersezione si riuniscono al fine di coordinare le attività educative secondo scadenze annualmente stabilite dal Collegio dei Docenti Unitario nel Piano delle Attività, salvo eventuali successive modifiche per sopraggiunti motivi. Art. 2 Composizione e convocazione Il Consiglio di Intersezione, presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, è formato dal gruppo docenti e dai rappresentanti eletti dai genitori. La convocazione spetta al Dirigente Scolastico che, sentiti l’insegnante coordinatore di plesso, stabilisce anche gli argomenti all’Ordine del Giorno. Le convocazioni straordinarie sono indette sempre dal Dirigente Scolastico: su propria iniziativa e con proprio Ordine del Giorno; su iniziativa di almeno un terzo dei componenti con Ordine del Giorno presentato dagli stessi. L’avviso scritto di convocazione deve essere inviato, di norma, almeno cinque giorni prima della data della riunione. Di dette riunioni viene redatto, a cura del segretario, un processo verbale che viene proposto e approvato dal Consiglio nella riunione successiva. Il verbale è custodito nel plesso dal coordinatore. Art. 3 Attribuzioni Il Consiglio di Intersezione dura in carica un anno ed ha i seguenti compiti: formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all'azione educativa e didattica; verificare almeno ogni bimestre l'andamento complessivo dell'attività didattica; agevolare ed estendere i rapporti reciproci fra docenti, genitori, alunni; esprimere il parere di competenza in merito all'adozione dei libri di testo; esprimere il parere circa l'insegnamento alternativo alla Religione Cattolica. Art.4 Consigli di Interclasse nella Scuola Primaria Nella Scuola Primaria dell’Istituto sono costituiti i Consigli di Interclasse. I Consigli di Interclasse si riuniscono al fine di coordinare le attività educative secondo scadenze stabilite, all’inizio di ogni anno, dal Collegio dei Docenti Unitario nel Piano delle Attività, salvo eventuali successive modifiche per sopraggiunti motivi. Art. 5 Composizione e convocazione Il Consiglio di Interclasse, presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, membro del Consiglio, può articolarsi: in forma assembleare, sola presenza dei docenti; 12 in forma assembleare docenti e rappresentanti dei genitori, uno per classe; per classi parallele o singole classi con la presenza del/i rappresentante/i dei genitori (per discutere l’andamento e la situazione a livello generale della/e classe/i, informare sui progetti, attività inerenti gli alunni, le uscite didattiche e i viaggi di istruzione e per la valutazione dei libri di testo). La convocazione spetta al Dirigente Scolastico che, sentito l’insegnante coordinatore di plesso, stabilisce anche gli argomenti all’Ordine del Giorno. Le convocazioni straordinarie sono indette sempre dal Dirigente Scolastico: su propria iniziativa e con proprio Ordine del Giorno; su iniziativa di almeno un terzo dei componenti con Ordine del Giorno presentato dagli stessi. L’avviso scritto di convocazione deve essere inviato, di norma, almeno cinque giorni prima della data della riunione. Le sedute sono presiedute dalla Dirigente o dalla collaboratrice di plesso. Funge da segretario un membro del Consiglio delegato dal Presidente. Il verbale delle sedute assembleari, firmato dal Presidente e dal segretario e contenente la sintesi degli argomenti trattati e le proposte finali, deve essere approvato dal Consiglio nella riunione successiva, trascritto su apposito registro e custodito nel plesso dal collaboratore. Il verbale degli incontri dei consigli di interclasse per classi parallele (con genitori o soli docenti) sono invece inseriti nei rispettivi registri di classe. Art. 6 Attribuzioni Il Consiglio di Interclasse dura in carica un anno ed ha i seguenti compiti: formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all'azione educativa e didattica (tra cui progetti, laboratori, visite guidate, viaggi d’istruzione o altri interventi per gli alunni); verificare almeno ogni bimestre l'andamento complessivo dell'attività didattica (progetti laboratori …) agevolare ed estendere i rapporti reciproci fra docenti, genitori, alunni; esprimere il parere di competenza in merito all'adozione dei libri di testo; esprimere il parere circa l'insegnamento alternativo alla Religione Cattolica. Art.7 Consigli di classe della Scuola Secondaria di primo grado Nella Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto sono costituiti i Consigli di Classe. I Consigli di Classe si riuniscono al fine di coordinare le attività educative secondo scadenze annualmente stabilite dal Collegio dei Docenti Unitario nel Piano delle Attività, salvo eventuali successive modifiche per sopraggiunti motivi. Art. 8 Composizione e convocazione Il Consiglio di classe, presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, è formato dal gruppo docenti e dai rappresentanti eletti dai genitori. Alle sedute possono partecipare o solo i docenti per l’attività di verifica e valutazione degli alunni (prescrutini e scrutini), o docenti e rappresentanti dei genitori, secondo tempi e modalità stabilite dal Collegio dei Docenti Unitario. 13 La convocazione spetta al Dirigente Scolastico che, sentito il docente coordinatore di plesso, stabilisce anche gli argomenti all’Ordine del Giorno. Le convocazioni straordinarie sono indette sempre dal Dirigente Scolastico: su propria iniziativa e con proprio Ordine del Giorno; su iniziativa di almeno un terzo dei componenti con l’Ordine del Giorno presentato dagli stessi. L’avviso scritto di convocazione deve essere inviato, di norma, almeno cinque giorni prima della data della riunione. Ciascun Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente Scolastico, che può delegare a presiederlo il docente coordinatore della classe o altro docente che faccia parte del Consiglio stesso. Il verbale delle sedute, firmato dal coordinatore e dal segretario designati dal Dirigente Scolastico e contenente la sintesi degli argomenti trattati e le proposte finali, nonché le valutazioni degli alunni a seguito delle attività di scrutinio, deve essere approvato dal Consiglio nella riunione successiva, trascritto su apposito registro e custodito in Presidenza. Art. 9 Attribuzioni Il Consiglio di Classe dura in carica un anno ed ha i seguenti compiti: formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all'azione educativa e didattica; verificare almeno ogni bimestre l'andamento complessivo dell'attività didattica; agevolare ed estendere i rapporti reciproci fra docenti, genitori, alunni; esprimere il parere di competenza in merito all'adozione dei libri di testo; esprimere il parere circa l'insegnamento alternativo alla Religione Cattolica. Le riunioni del Consiglio di Classe vengono programmate all'inizio di ogni anno scolastico e incluse nel Piano delle Attività. 14 TITOLO IV – COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 1 Composizione Il Comitato di Valutazione del Servizio, ai sensi dell'art. 4 del D.P.R. 417, è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è composto da membri eletti dal Collegio dei Docenti. I suoi componenti sono 4 membri effettivi e 2 membri supplenti. Art. 2 Convocazione e attribuzioni Il Comitato per la Valutazione del Servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico: in periodi programmati per la valutazione del servizio richiesto dai singoli interessati a norma dell'art. 66 del D.P.R. 417/74; a conclusione dell'anno scolastico, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi dell'art. 58 del D.P.R. 417/74; ogni qualvolta se ne presenti la necessità. 15 TITOLO V - CRITERI GENERALI ORGANIZZATIVI Art. 1 Criteri formazione classi 1.1 Criteri generali Iscrizione e formazione delle sezioni nella Scuola dell'Infanzia Possono iscriversi, i bambini che compiono i tre anni di età, entro il 31 dicembre 2013, termine stabilito dal M.I.U.R., attraverso formale richiesta cartacea. Si precisa, inoltre, che possono essere iscritti anche le bambine e i bambini che compiranno i 3 anni di età entro il 30 aprile 2014; la frequenza della scuola per questi ultimi può iniziare da settembre 2013 ma con il solo turno antimeridiano e senza mensa e a condizioni che ci sia disponibilità di posti. A partire dal compimento del terzo anno, gli alunni anticipatari potranno frequentare l’intero orario scolastico, compresa la mensa. Nella formazione dei gruppi classi l'apposita Commissione, designata dal Collegio dei Docenti in data 27 settembre 2012 opererà seguendo i seguenti criteri: 1. sesso (equilibrata presenza di bambini e bambine); 2. provenienza (equilibrata presenza di bambine e bambini che non parlano la lingua italiana); 3. presenza di bambini diversamente abili; 4. omogeneità dell’età degli alunni ad eccezione della sezione L; 5. a parità di condizione, per i bambini con iscrizione fuori termine, viene considerata la data più vicina a quella di scadenza, stabilita dal M.I.U.R.; 6. in caso di domande eccedenti e presentate oltre i termini stabiliti per legge avranno la precedenza: a) bambini di 5 anni; b) bambini di 4 anni; c) bambini di 3 anni. 7. i bambini provenienti dall’asilo-nido verranno equamente distribuiti, dietro indicazioni delle insegnanti stesse, fra le sezioni di nuova formazione. 1.2 Criteri specifici per la sezione L Nel caso di richieste eccedenti per la sezione L al momento dell'iscrizione, si procederà per sorteggio. I posti disponibili per i bambini di 3 anni saranno annualmente stabiliti in base al numero di alunni già frequentanti e alle nuove iscrizioni dei bambini di 4-5 anni. 1.3 Criteri generali per la formazione classi prime Scuola Primaria e Secondaria di 1° Criteri comuni ai due ordini di scuola: 1. i due ordini di scuola hanno una Commissione per la formazione delle classi; 2. i gruppi classe devono risultare omogenei tra loro per numero, per sesso, per provenienza ed eterogenei all’interno per livelli di apprendimento; 3. gli alunni diversamente abili sono inseriti in classi in cui non ci sono particolari situazioni problematiche; 16 4. i casi di alunni con difficoltà di apprendimento e comportamento vengono inseriti in modo equo tra le classi; 5. gli alunni ripetenti sono inseriti nella stessa sezione, salvo gravi motivazioni verificate dal Dirigente Scolastico nel corso dell’anno precedente o motivate per iscritto dal Consiglio di Classe o dalla Famiglia; 6. i gemelli ed i fratelli sono inseriti in classi diverse, previo accordo con le insegnanti della scuola dell'Infanzia nella Scuola Primaria e previo accordo con le famiglie nella Scuola Secondaria di Primo Grado; 7. gli alunni, i cui genitori insegnano, vengono iscritti in classi diverse da quelle in cui operano i genitori. 1.4 Criteri per l’ammissione alla classe prima della Scuola Primaria L’iscrizione al primo anno della scuola primaria avviene esclusivamente in modalità on-line ed è: 1. obbligatoria per coloro che compiono il 6° anno di età entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento 2. anticipata e facoltativa per coloro che compiono il 6° anno entro il 30 Aprile dell’anno successivo Hanno diritto alla frequenza tutti i bambini residenti. Il requisito di residenza documentato è valido se presentato ad inizio anno scolastico di riferimento (entro il 1° settembre). 1.5 Modalità per la formazione delle classi prime della Scuola Primaria 1. Nella formazione dei raggruppamenti iniziali si terranno globalmente presenti le seguenti variabili: sesso; semestre di nascita; periodo di frequenza della Scuola dell’Infanzia (da 2 a 3 anni o per meno di 2 anni); eventuali indicazioni dell'équipe psico-pedagogica. 2. La Commissione terrà conto delle indicazioni e delle informazioni fornite dai docenti della Scuola dell’Infanzia (apprendimento, comportamento, situazione familiare …). 3. Si procederà secondo il seguente metodo: si suddivideranno tutti gli iscritti in due gruppi in base al sesso; all'interno di ciascun gruppo si procederà alla formazione, via via successiva, di tanti sottogruppi; quante sono le variabili sopra indicate; si otterrà una ramificazione i cui esiti finali verranno equamente suddivisi nei gruppi iniziali; da ultimo, con la collaborazione dei docenti della Scuola dell’Infanzia si riequilibrerà l'omogeneità delle sezioni, tenendo contemporaneamente conto: 1. delle variabili di cui al punto 1; 2. dei dati rilevabili dalle schede compilate dalla Scuola dell’Infanzia; 3. soprattutto delle osservazioni dei docenti della Scuola dell’Infanzia che gli alunni provenienti dalle diverse scuole siano di norma divisi, mantenendo tuttavia all’interno del gruppo iniziale almeno un compagno della stessa scuola; 17 4. nel limite del possibile e fatti salvi prioritariamente i criteri sopra descritti, si potrà tenere conto di eventuali particolari esigenze avanzate dai genitori entro la data del 15 giugno. 4. Il Dirigente Scolastico formerà le classi sulla base: delle proposte della Commissione di cui sopra; della corretta applicazione dei presenti criteri. 5. L’abbinamento del gruppo-classe con la sezione avverrà per estrazione a sorte. Ovvero si sorteggerà per ogni gruppo-classe la lettera della sezione a cui sarà abbinata. 6. Nel primo periodo di scuola il Dirigente Scolastico potrà approvare alcune modifiche (scambi di alunni tra sezioni parallele, spostamenti degli alunni tra le due scuole, tempo pieno e tempo normale) una volta valutate le motivate e gravi richieste delle famiglie, avendo cura di salvaguardare comunque i criteri sopra indicati. 7. Nel corso dell’anno che precede la formazione delle classi e anche l’anno scolastico successivo si programmano, secondo il calendario stabilito nel progetto “Continuità”, incontri tra i docenti della scuola dell’Infanzia e le docenti delle classi quinte della Scuola Primaria (future prime), sia per uno scambio di informazioni sugli alunni che dovranno frequentare la classe prima, sia per conoscere il tipo di lavoro svolto nelle sezioni della Scuola dell’Infanzia. 8. Suddivisione equilibrata dei bambini nati nei mesi tra settembre, ottobre, novembre e dicembre e di quelli anticipatari. 1.6 Criteri Iscrizione e formazione classi prime Scuola Secondaria di primo grado L’iscrizione alla Scuola Secondaria di primo grado viene effettuata esclusivamente in modalità online. Nella formazione dei gruppi classi l'apposita Commissione, designata dal Collegio dei Docenti in data 27 settembre 2012, procederà nel seguente modo: attraverso un colloquio con gli insegnanti delle classi quinte della Scuola Primaria, esaminerà in particolare di ciascun alunno proveniente dalle classi quinte: a) il rendimento scolastico (conoscenze, abilità e competenze già possedute); b) il comportamento sociale in classe con i compagni e con gli insegnanti; c) capacità, stili cognitivi, attenzione e attitudini evidenziati dall'alunno nel corso della scuola primaria; d) ambiente sociale di provenienza, abitudini e risorse della famiglia e interessi extrascolastici; e) ogni altro elemento che gli insegnanti della Scuola Primaria riterranno utile segnalare alla Scuola Secondaria di primo grado per una formazione equilibrata delle classi. stilerà la scheda informativa (Profilo formativo in entrata della Scuola Secondaria di 1°grado); suddividerà, sulla base delle informazioni acquisite, gli alunni in 5 fasce di livello: 18 I FASCIA: II FASCIA: III FASCIA: IV FASCIA: V FASCIA: abilità/competenze eccellenti abilità/competenze da potenziare abilità/ competenze da consolidare abilità/ competenze da recuperare abilità/competenze ancora da acquisire (9- 10) (8) (7) (6) (5-4) provvederà alla ripartizione degli alunni delle cinque fasce nei gruppi classe tenendo presente i criteri del comma 1.3; proporrà i gruppi classe al D.S. che, verificata la corretta applicazione dei criteri e della procedura sopra elencata, nel mese di luglio, in data da definire, attribuirà tramite sorteggio, i gruppi-classi alle sezioni corrispondenti. 1.7 Criteri Iscrizione e inserimento alunni in corso d'anno Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado Gli alunni che si iscrivono in corso d'anno vengono inseriti, previa valutazione della disponibilità di posti, dalla Commissione Formazione Classi del rispettivo Ordine in accordo con il D.S. nelle classi ritenute più idonee. Le competenze degli alunni stranieri soggetti all'obbligo scolastico saranno valutate dalla Commissione Intercultura, delegata con delibera del Collegio dei Docenti del 27 settembre 2012, secondo i criteri stabiliti dalla normativa vigente e dal Protocollo Accoglienza. Gli alunni saranno successivamente inseriti nelle classi su indicazione della Commissione Intercultura, della Commissione Formazione Classi e con autorizzazione del D.S. 1.8 Criteri di ammissione degli alunni alla classe in caso di domande eccedenti e presentate oltre i termini stabiliti per legge (in ordine di priorità). Con delibera n°29 del 6 dicembre 2012 (Approvazione POF) il Consiglio d’Istituto ha stabilito: 1. iscrizione nei termini previsti; 2. disponibilità dei genitori a cambiare la scelta del tempo scuola; 3. alunni domiciliati nel Comune di Porto Recanati con un solo genitore; 4. alunni residenti nel Comune di Porto Recanati; 5. alunni residenti nell’ambito territoriale dell’Istituto Comprensivo con estensione ai paesi confinanti (Grotte, Montorso ecc.); 6. esigenze lavorative dei genitori; 7. fratelli e sorelle degli alunni frequentanti l’I.C. “E. Medi”; 8. fratelli e sorelle degli alunni frequentanti il tempo scuola richiesto dai genitori; 9. alunni non residenti nell’ambito territoriale dell’Istituto, ma con genitori che lavorano vicino alla sede richiesta; 10. alunni diversamente abili, non residenti in ambito territoriale, ma in paesi confinanti. A parità di condizioni si procederà al sorteggio. 19 Art. 2 Vigilanza alunni Considerato che: sugli insegnanti grava l’obbligo di vigilanza sugli alunni minori; la vigilanza deve essere continua dal momento dell’inizio delle lezioni fino al loro termine; tale obbligo deve essere correlato per contenuto e modalità in modo inversamente proporzionale all’età e al normale grado di maturazione degli allievi. Vista la delibera del Consiglio di Istituto del 16/12/2008 (Patto educativo di Corresponsabilità); si dispone per i tre Ordini di Scuola dell'Istituto quanto riportato nei commi 2.1, 2.2, 2.3, 2.4. 2.1 Scuola dell'Infanzia (Plesso Rodari) Il portone d'ingresso è vigilato dalle ore 8.45 alle ore 10.45 da personale esterno alla scuola (convenzione tra istituto Comprensivo e A.U.S.E.R. -volontariato, per cui è previsto un rimborso spese). Tale servizio potrà essere prestato anche durante il seguente orario: 10.45 – 11.45 / 14.30 – 15.30, previo accordo tra A.U.S.E.R e D.S.G.A. Nel rimanente orario, escluso il servizio prescuola, la vigilanza dell'ingresso, viene effettuata dai collaboratori scolastici secondo le turnazioni di lavoro. Pre-scuola ore 7.45 – 8.00 Il servizio viene assicurato dai collaboratori scolastici. I bambini vengono accolti nel salone d'ingresso. Il servizio viene attivato solo in presenza di richieste dell'utenza effettuate all'inizio dell'anno scolastico. Entrata ore 8.00 -9.30 I bambini che usufruiscono del servizio trasporti, vengono accompagnati nelle proprie sezioni dai Collaboratori Scolastici. I bambini che arrivano con i genitori vengono accompagnati nelle proprie sezioni dai genitori medesimi. Alle ore 9.30 il cancello della scuola viene chiuso. Si può accedere oltre l'orario solo con autorizzazione. Prima uscita ore 12.00 – 12.30. I bambini che non usufruiscono del servizio mensa vengono accompagnati, per essere poi presi dai genitori, da una insegnante per classe nel salone d'ingresso della scuola fino alle ore 12.15; dalle ore 12.15 alle ore 12.30 la sorveglianza viene effettuata da 2 insegnanti (1 per ala). Rientro pomeridiano ore 13.00 – 13.30 20 I bambini che non hanno usufruito del servizio mensa ma che intendono effettuare il rientro pomeridiano, vengono accompagnati dai genitori nelle proprie sezioni. Prima uscita ore 15.00 I bambini che usufruiscono del servizio trasporti vengono accompagnati dai Collaboratori Scolastici allo scuola-bus. Uscita ore 15.30 – 16.00 I genitori prendono i bambini nelle sezioni che li accolgono. 2.2 Scuola dell'Infanzia (Plesso Via Argentina) Pre-scuola ore 7.45 – 8.00 Il servizio viene assicurato dai collaboratori scolastici. Entrata ore 8.00 -9.30 I bambini che usufruiscono del servizio trasporti, vengono accompagnati nella sezione dai collaboratori Scolastici. I bambini che arrivano con i genitori vengono accompagnati nella propria sezione dai genitori medesimi. Si può accedere oltre l'orario solo con autorizzazione. Prima uscita ore 12.00 – 12.30 I bambini che non usufruiscono del servizio mensa rimangono in classe con una insegnante nell'attesa di essere prelevati dai genitori. Rientro pomeridiano ore 13.00 – 13.30 I bambini che non hanno usufruito del servizio mensa, ma che intendono effettuare il rientro pomeridiano, vengono accompagnati dai genitori nella sezione. Prima uscita ore 15.00 I bambini che usufruiscono del servizio trasporti vengono accompagnati dai Collaboratori Scolastici allo scuola-bus. Uscita ore 15.30 – 16.00 I genitori prendono i bambini nella sezione. 21 2.3 Scuola Primaria Pre-scuola ore 7.40 - 7.55 Il servizio pre-scuola potrà essere assicurato solo con il contributo dell’Ente Locale o gestito dall’Ente stesso. Entrata ore 7.55 - 8.00 Gli alunni, accompagnati fino al portone dai genitori, anche quelli che usufruiscono del servizio prescuola, entrano dall’ingresso principale. Solo gli alunni che utilizzano il servizio scuolabus entrano dalla porta di entrata lato sud-est. La fase di entrata è controllata dai collaboratori scolastici che accolgono gli alunni al portone d’ingresso principale e a quello laterale, lato sud-est, riservato al solo ingresso degli alunni che usufruiscono del servizio scuola-bus. I collaboratori al suono della campanella delle ore 7.55 sono dislocati lungo i corridoi per vigilare e assistere il passaggio degli alunni nei rispettivi piani e/o corridoi di servizio fino all’entrata degli stessi nelle proprie aule. I docenti in servizio si trovano in classe alle ore 7.55, cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, al fine di assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni. Alle ore 8.00 hanno inizio le lezioni. Durante l'attività didattica Gli insegnanti devono garantire una costante vigilanza sugli alunni e sul loro comportamento per tutto il periodo di tempo in cui questi sono loro affidati, come da obbligo di servizio. Il personale ausiliario ha il dovere di vigilare sugli alunni loro affidati, singoli alunni o intere scolaresche, qualora l’insegnante richieda espressamente la loro presenza per brevi periodi e motivi urgenti o in casi di particolare necessità (ad esempio ai cambi d’ora o quando, per qualsiasi evenienza, venga a mancare la presenza dell'insegnante). Spostamenti interni Gli spostamenti delle classi dalle aule ai laboratori o in palestra ecc. devono avvenire sotto la vigilanza dell'insegnante. Gli alunni devono fare il percorso ordinatamente e in silenzio, senza correre o arrecare disturbo alle altre classi. Cambio dell’ora o di turno Gli insegnanti al cambio dell’ora o del turno si recheranno il prima possibile nell’aula in cui è programmata la lezione successiva, consentendo a sua volta al docente, che è in attesa del proprio cambio, di recarsi nella classe di competenza; qualora il docente abbia terminato il servizio, attende il collega che lo deve sostituire. I docenti del tempo pieno, del turno pomeridiano, si trovano cinque minuti prima dell’orario di servizio. Per favorire il cambio di turno e per garantire la continuità della vigilanza sugli alunni, i docenti, che entrano in servizio a partire dalla seconda ora in poi sono tenuti a farsi trovare al suono della campanella davanti all’aula interessata per consentire un rapido avvicendamento dei docenti. 22 In caso di assenza del docente dalle lezioni In mancanza dell'insegnante di classe, assente per qualunque motivo, e fino al momento in cui entrerà in servizio l'insegnante supplente, il personale collaboratore scolastico debitamente informato, deve provvedere alla vigilanza degli alunni sino al momento della normalizzazione della situazione. In mancanza di un supplente, su disposizione della collaboratrice di plesso, gli alunni verranno distribuiti, con l’aiuto dei collaboratori scolastici, nelle varie classi. Nella scuola primaria si provvede alla sostituzione del docente mediante l’utilizzo di insegnanti in compresenza; qualora questi non siano a disposizione, si ricorre a docenti disponibili a pagamento. In mancanza anche di quest’ultima condizione, la classe scoperta viene suddivisa in gruppi affidati a più classi. In caso di assenza dell’insegnante del turno pomeridiano, la sorveglianza durante e subito dopo la mensa è affidata al docente contitolare del turno precedente, il quale, se disponibile, protrae il servizio fino alle ore 14.00, ora in cui entra il docente che sostituisce l’insegnate assente. Il prolungamento di orario della docente sarà recuperato durante le ore di contemporaneità o della programmazione. Intervallo antimeridiano ore 10.15 - 10.30 La responsabilità della sorveglianza degli alunni durante l’intervallo della mattina è affidata ai docenti in servizio nella classe nell’ora che precede la ricreazione. Durante tale periodo gli alunni possono consumare la merenda, avendo cura di gettare i rifiuti negli appositi contenitori della raccolta differenziata, usare i servizi e giocare; non è consentito agli alunni spostarsi in altri spazi diversi da quelli stabiliti dagli insegnanti di classe: aula o padiglione antistante ad essa. I collaboratori scolastici vigileranno gli alunni nel corridoio di propria competenza e nei bagni, in modo da evitare che si rechi danno alle persone e alle cose e che si stazioni nei bagni più del tempo necessario. Intervallo all’esterno L’intervallo si può svolgere anche nelle aree esterne della scuola. Il docente che porta gli alunni per la ricreazione della mattina all’esterno dell’edificio, al fine di evitare incidenti, controlla la messa in sicurezza dell’area dove vuole far sostare i suoi alunni (presenza di buche, alberi abbattuti, lampioni crollati…) e, per migliorare la vigilanza, comunica in modo dettagliato i confini dello spazio entro cui gli alunni possono sostare e giocare sotto la sua vigilanza. Si accerta inoltre che i rifiuti della merenda siano gettati negli appositi contenitori educando i bambini a mantenere l’ambiente pulito. Gli alunni devono restare nei luoghi assegnati alla vista dell'insegnante ed è vietato far giocarli nell’area dell’orto e del frutteto scolastico. Qualora gli insegnanti prolunghino la sosta nelle aree esterne, debbono aver cura di rimanere lontano dagli edifici scolastici al fine di non disturbare le classi che hanno ripreso le attività in aula. In caso di comportamenti scorretti l’insegnante potrà sospendere l’intervallo. Intervallo post-mensa ore 13.00 - 14.00 23 Valgono le indicazioni dell’intervallo antimeridiano. Nell’intervallo post-mensa è possibile uscire dai locali scolastici solo dopo le ore 13.15, poiché fino a quell’ora transitano gli scuola-bus. Il cancello esterno la scuola primaria dovrà essere chiuso dai collaboratori scolastici prima dell’inizio dell’intervallo antimeridiano, ore 10.10, e prima di quello post-mensa, ore 13.10. Mensa ore 12.15 Preparativi Il suono della campanella delle ore 12.05 stabilisce per le classi del tempo pieno il termine delle lezioni antimeridiane. Le insegnanti danno disposizioni per il riordino dell’aula, il lavaggio delle mani ed infine la formazione della fila. L’insegnante del turno successivo prende in consegna il gruppo classe e lo accompagna a mensa intorno alle ore 12.15. La classe lascia l’aula e raggiunge in modo ordinato i locali della mensa. Gli alunni, che saltuariamente non usufruiscono del pranzo scolastico, vengono accompagnati alle ore 12.15 all’uscita della scuola dall’insegnante dell’ultima ora e vengono dati in consegna ai genitori o a delegati con autorizzazione. Gli stessi devono rientrare a scuola alle ore 14.00, all’inizio delle lezioni pomeridiane. Per questi alunni non è previsto un servizio scuola-bus, devono pertanto essere ritirati e riaccompagnati a scuola dai genitori. Valore educativo e comportamento a mensa Il momento della mensa ha una funzione educativa, sociale e civica, e costituisce un’opportunità di educazione al gusto con possibilità di accostarsi a cibi diversi ed è anche occasione per favorire un’alimentazione più varia e per avvalersi di una corretta educazione alimentare. Gli insegnanti pertanto invitano gli alunni ad assaggiare ogni pietanza e a conoscere i diversi alimenti. Il comportamento durante il pranzo deve sempre essere improntato al rispetto delle persone, degli ambienti e del cibo. Gli insegnanti vigilano affinché gli alunni si comportino correttamente, mantengano un tono di voce moderato, lascino il locale in ordine e non sprechino il cibo. Durante la mensa nessuno può consumare cibi portati da casa. Assenza saltuaria dalla mensa o pasto in bianco Gli alunni che normalmente fruiscono del servizio mensa, e saltuariamente intendono non avvalersene, devono portare la mattina l'autorizzazione scritta dai genitori sull’apposito libretto. Al mattino, entro le ore 9.00, un addetto del personale mensa provvede a rilevare le presenze degli alunni e degli insegnanti per il pranzo e comunica al “Centro cottura” il numero dei pasti da consegnare per il pranzo della giornata e le eventuali diete in bianco per gli alunni in caso di momentanea indisposizione. Gli alunni indisposti presentato al docente la richiesta sottoscritta dai genitori sul diario. La vigilanza sugli alunni nei periodi di mensa e di dopo mensa è affidata ai docenti in servizio in quella frazione temporale. 24 Uscita tempo normale ore 12.30 tempo pieno ore 16.00 Al suono della prima campanella (ore 12.25 tempo normale e ore 15.55 tempo pieno) gli insegnanti curano la preparazione degli alunni per l’uscita e aspettano con i propri alunni in classe e/o nella zona del proprio padiglione il segnale di uscita. Al suono della seconda campanella (ore 12.30 tempo normale e ore 16.00 tempo pieno) gli alunni accompagnati dagli insegnanti escono ordinatamente dai rispettivi padiglioni secondo il seguente ordine: classi prime, classi seconde, classi terze, classi quarte e classi quinte. Le classi ubicate al piano superiore del padiglione B raggiungono l’uscita principale scendendo dalle scale poste di fronte la biblioteca. Gli alunni che usufruiscono del servizio scuolabus provenienti dal padiglione B (piano superiore e piano terra) escono per raggiungere gli scuolabus dalla porta posta sul lato sud-est della scuola, ubicata in fondo al corridoio della bidelleria. Gli altri alunni provenienti dai restanti padiglioni si recano agli scuolabus dalla porta collocata nel corridoio centrale della scuola (lato sud – ovest). Le insegnanti che nel loro percorso verso l’uscita principale passano di fronte l’uscita per gli scuolabus, raggiunta tale uscita, lasciano gli alunni che usufruiscono del servizio scuolabus ai bidelli posti di fronte la porta e proseguono verso l’uscita principale, dove consegnano i restanti alunni ai genitori o altre figure con delega. Mentre le insegnanti, che non incontreranno nel loro percorso l’uscita per gli scuolabus, consegnano prima del suono della seconda campanella gli alunni che usufruiscono del servizio scuolabus ai bidelli dislocati nei corridoi con il compito di accoglierli e accompagnarli verso l’uscita preposta. Ritardo genitori all’uscita I genitori o gli adulti delegati sono tenuti alla massima puntualità. Qualora si trovassero impossibilitati, sono tenuti ad informare tempestivamente la scuola. In caso di ritardo dei genitori, l’insegnante rimane con l’alunno, avendo cura di contattare il genitore. Trascorsa un’ora di attesa e nel caso di mancato reperimento dei genitori, l’insegnante contatta i carabinieri. 25 2.4 Scuola Secondaria di Primo Grado. Pre-scuola ore 7.45 Gli alunni che usufruiscono del servizio trasporti, entrano a scuola dal corridoio sez. D e vengono accolti e sorvegliati nello spazio retrostante la sala insegnanti dai Collaboratori Scolastici e da una unità di personale esterno volontario dell’Associazione “Anni d’Argento” fornito dal Comune dalle ore 7.45 (arrivo del primo pulmino) sino alle ore 8.10. Entrata ore 8.10 Gli alunni che non hanno usufruito del servizio trasporti entrano nell’edificio scolastico al suono della prima campana (ore 8.10), vigilati lungo il tragitto di accesso alle aule dal personale Collaboratore Scolastico. I docenti, al suono della prima campana, entrano nelle aule ad attendere gli alunni. Le lezioni iniziano al suono della seconda campana (ore 8.15). Durante l'attività didattica Gli insegnanti devono garantire una costante vigilanza sugli alunni e sul loro comportamento per tutto il periodo di tempo in cui questi ultimi sono loro affidati, come da obbligo di servizio. Il personale ausiliario ha il dovere di vigilare sugli alunni loro affidati, singoli alunni o intere scolaresche, qualora l’insegnante richieda espressamente la loro presenza per brevi periodi e motivi urgenti o in casi di particolare necessità (ad esempio ai cambi d’ora o quando, per qualsiasi evenienza, venga a mancare la presenza dell'insegnante). Spostamenti interni Gli spostamenti delle classi dalle aule ai laboratori o in palestra ecc. devono sempre avvenire sotto la vigilanza dell'insegnante. Gli alunni devono fare il percorso ordinatamente e in silenzio, senza correre o arrecare disturbo alle altre classi. Intervallo ore 11.10 - 11.20 La sorveglianza durante l'intervallo è effettuata dagli insegnanti, dai collaboratori scolastici e regolamentata da un orario interno. Uscita ore 13.15 Gli insegnanti dell’ultima ora devono obbligatoriamente accompagnare tutti gli alunni fino alla pertinenza scolastica perimetrata (primo cancello). Da questo punto i genitori subentrano nell'obbligo di vigilanza e hanno l'obbligo di garantire la loro presenza al momento dell'uscita dei propri figli da scuola (come previsto dal PEC). 26 Gli alunni che usufruiscono del servizio trasporti saranno sorvegliati e accompagnati alla fermata degli autobus, che dovranno essere parcheggiati e non in situazione di dinamicità, situata nell'area retrostante la scuola, dal personale collaboratore scolastico che vigilerà fino alla partenza dei mezzi. Vigilanza in caso di assenza del docente dalle lezioni In mancanza dell'insegnante di classe assente per qualunque motivo, e fino al momento in cui entrerà in servizio l'Insegnante supplente, il personale Collaboratore Scolastico deve provvedere alla vigilanza degli alunni sino al momento della normalizzazione della situazione. Tutti i docenti accoglieranno altresì gli alunni affidati in occasione della suddivisione delle classi per assenza docente e segneranno sul registro la loro presenza; si ricorda che saranno responsabili dei medesimi. 2.5 Vigilanza degli alunni in caso di sciopero In caso di sciopero, sia il personale docente sia il personale collaboratore scolastico, hanno il dovere di vigilare su tutti gli alunni presenti nella scuola, rientrando tale servizio tale servizio tra le misure idonee a garantire i diritti essenziali dei minori (Parere del Consiglio di Stato del 27/01/1982). Art 3 Disciplina ritardi, entrate uscite fuori orario, assenze e giustificazioni 3.1 Scuola dell'Infanzia – Ritardi - Assenze Gli alunni potranno essere ammessi al solo turno pomeridiano solo in casi eccezionali e giustificati e per non più di n° 6 eventi nell’arco dell’anno scolastico. Le assenze che si prolungano per più di 5 giorni debbono essere giustificate e accompagnate da certificazione medica che attesti l'idoneità del bambino a frequentare le lezioni. In caso di assenze prolungate per motivi di famiglia il genitore dovrà preventivamente comunicarle per iscritto alla segreteria didattica, che provvederà ad informare le insegnanti di classe. Nel caso di prolungata assenza (30 gg. continuativi), senza preavviso alla Segreteria didattica, si provvederà al depennamento dell'alunno e alla eventuale sostituzione con altro alunno in lista di attesa. 3.2 Scuola primaria – Ritardi entrate e/o uscite Gli alunni ritardatari, entro e non oltre i 10 minuti rispetto al regolare orario di ingresso, verranno ammessi in classe dall’insegnante di turno che ne annota il ritardo nel registro. Eventuali ritardi oltre i 15 minuti devono invece essere opportunamente motivati dai genitori, che accompagnano i figli fino all’ingresso e giustificano il ritardo sottoscrivendo il modello delle entrate o uscite fuori orario fornito dai collaboratori scolastici. Ogni volta che i genitori o gli adulti delegati non si presentano puntuali all’uscita il ritardo sarà registrato e dovrà essere giustificato dal genitore su apposito modello. 27 Ripetuti ritardi in ingresso e in uscita saranno comunicati al Dirigente Scolastico che adotterà gli interventi necessari. 3.3 Scuola primaria - Entrate posticipate – Uscite anticipate – Assenza mensa Gli ingressi e le uscite fuori orario o l’assenza dalla mensa dovranno essere, di norma, giustificate secondo le seguenti modalità: a- le richieste per un solo giorno saranno sottoscritte dai genitori sul “libretto personale dell’alunno delle assenze e comunicazioni” e presentate dall’alunno direttamente all’insegnante di turno; b- in caso di uscita anticipata non prevista, il genitore o il delegato autorizzato che ritira l’alunno compila e firma il modulo delle entrate/uscite fuori orario fornito dai collaboratori; b- le richieste che abbiano carattere di continuità nel tempo dovranno essere richieste per iscritto al Dirigente Scolastico; Collaboratori scolastici Il collaboratore scolastico accompagna in aula l’alunno che entra fuori orario, in caso di uscita anticipata, si reca in classe, informa il docente, preleva l’alunno e lo consegna solo a persone autorizzate. In entrambi i casi verifica che il ritardo o l’uscita anticipata sia giustificata per iscritto, sul libretto personale delle giustificazioni e, in mancanza di giustificazione scritta, fa compilare e sottoscrivere al genitore il modulo delle entrate e uscite fuori orario. 3.4 Scuola primaria - Deleghe per uscite fuori orario L’uscita anticipata è permessa solo se l’alunno viene ritirato da un genitore o da altra persona maggiorenne munita di valido documento di riconoscimento, già formalmente delegata su richiesta e autorizzata dal D.S. I genitori possono richiedere in segreteria il modulo di delega che dovrà essere compilato dal genitore e riconsegnato completo di fotocopia del documento di identità. La delega sarà valida per tutto il corso di studi della primaria, salvo variazioni. 3.5 Scuola primaria - Assenze e giustificazioni Ogni assenza deve essere giustificata al rientro dell’alunno a scuola utilizzando il libretto personale delle assenze e comunicazioni. Le giustificazioni di assenze per malattia oltre i cinque giorni devono essere accompagnate da certificato medico. L'alunno sprovvisto della regolare giustificazione sarà riammesso in classe, ma dovrà produrre il documento il giorno seguente; in caso contrario verranno contattate le famiglie. I genitori, che prevedono per i propri figli assenze prolungate per motivi familiari o di salute, dovranno comunicarle anticipatamente - nel limite del possibile - agli insegnanti e si dovranno informare di eventuali avvisi dati in assenza del figlio. E' attuato un monitoraggio mensile delle assenze e nel caso in cui esse superino i 20 gg. e si configurino come assenze prolungate non segnalate, il Dirigente Scolastico effettuerà gli opportuni accertamenti ed informerà le autorità competenti dell’inadempimento dell’obbligo scolastico (E.L.). 28 Docenti L’insegnante della prima ora annota sul registro le assenze dalle lezioni e dalla mensa, i ritardi, le uscite anticipate, controlla le giustificazioni degli alunni rientrati dopo le assenze e verifica che eventuali giustificazioni non prodotte il giorno precedente siano state portate. Sarà compito dell’insegnante di turno annotare sul registro uscite o entrate fuori orario. Tutti i modelli di entrata e uscita fuori orario e le giustificazioni delle assenze prodotti dai genitori sono conservati dagli insegnanti. 3.6 Scuola Secondaria di Primo Grado - Ritardi all’entrata- Ingressi posticipati - Uscite anticipate Ritardi all'entrata Gli studenti devono rispettare con la massima puntualità l’orario delle lezioni. In caso di ritardo, entro e non oltre i oltre i 10 minuti rispetto al regolare orario di ingresso, lo studente potrà accedere alla classe, il Docente avrà cura di segnalare il fatto sul registro di classe (R.). Eventuali ritardi oltre i 10 minuti, devono essere opportunamente motivati con giustificazione scritta nell'apposito libretto, vistata dall'insegnante della prima ora e regolarmente segnalata sul registro di classe. Qualora non venga presentata la giustificazione, l’alunno viene comunque accolto ma si informa subito la famiglia del ritardo. I reiterati ingressi in ritardo sono sanzionati secondo quanto previsto nel presente regolamento. Ingressi posticipati - Uscite anticipate Sono consentiti ingressi posticipati nel corso delle ore di lezione successive alla prima. Gli alunni dovranno produrre giustificato motivo, tramite libretto e/o essere accompagnati dal genitore. Uscite anticipate Gli alunni devono essere prelevati da uno dei due genitori, o da altra persona maggiorenne delegata preventivamente, all'inizio dell'anno scolastico, alla quale gli alunni devono essere affidati. La suddetta delega può essere preventivamente sottoscritta all'inizio dell'anno scolastico in segreteria didattica alla presenza del genitore. I Docenti dovranno segnalare sul registro di classe l'uscita anticipata dell'alunno. 3.7 Scuola Secondaria di Primo Grado -Assenze a) Ogni assenza deve essere giustificata qualunque ne sia la causa; b) La giustificazione dell'assenza sarà accettata solo se prodotta sull'apposito libretto che l'insegnante provvederà a controfirmare e a prenderne nota sul registro. Il “Libretto personale” delle assenze e comunicazioni, consegnato ai genitori degli alunni di scuola secondaria, all’inizio dell’anno scolastico, costituisce un importante documento ufficiale di comunicazione scuolafamiglia di cui gli alunni devono sempre essere provvisti; c) Le assenze saranno giustificate dal Docente della prima ora; 29 d) Le assenze che si prolungano per più di 5 giorni debbono essere giustificate sull'apposito libretto e accompagnate da certificazione medica che attesti l'idoneità dello studente a frequentare le lezioni; e) In caso di assenze prolungate per motivi di famiglia il genitore dovrà preventivamente comunicarle per iscritto alla segreteria didattica, che provvederà ad informare il coordinatore di classe; f) E' attuato un monitoraggio mensile delle assenze e nel caso in cui esse superino i 20 gg. e si configurino come assenze prolungate non segnalate, come sopra indicato, il Dirigente Scolastico effettuerà gli opportuni accertamenti ed informerà le autorità competenti dell’inadempimento dell’obbligo scolastico (E.L.). Art. 4 Comportamenti da tenere in caso di infortuni Nei casi di infortuni (lesioni, traumi) o malesseri gravi riportati dagli alunni della propria classe durante l'orario di servizio, il docente si comporterà nel seguente modo: dare in custodia gli alunni della propria classe richiedendo l'intervento dei colleghi e del personale ausiliario eventualmente presente; prestare il primo soccorso; attivare la squadra di primo soccorso presente nella scuola; informare dell'accaduto il D.S. e/o Vicario, e/o Collaboratore; chiamare, se si ritiene necessario, il numero 118 e l'intervento specialistico esterno; avvisare la famiglia sempre, indipendentemente dalla gravità dell'accaduto; compilare ed inviare in Segreteria la relazione sull'accaduto, scritta e firmata dal docente in servizio di vigilanza al momento dell'infortunio/malessere affinché la segreteria possa compilare la denuncia infortuni e comunicare l’evento all'Assicurazione convenzionata con l'Istituto. Art. 5 Somministrazione di farmaci a scuola I farmaci a scuola devono essere somministrati nei casi autorizzati dai Servizi di Pediatria delle Aziende Sanitarie, dai Pediatri di libera scelta e/o dai Medici di medicina generale, tramite documentazione recante la certificazione medica dello stato di malattia dell’alunno e la prescrizione specifica dei farmaci da assumere avendo cura di specificare se trattasi di farmaco salvavita o indispensabile. L’autorizzazione viene rilasciata su richiesta dei genitori degli studenti che presentano ai medici la documentazione sanitaria utile per la valutazione del caso. Nel rilasciare le autorizzazioni i Medici dovranno dichiarare: 1. L’assoluta necessità; 30 2. La somministrazione indispensabile in orario scolastico; 3. La non discrezionalità da parte di chi somministra il farmaco, né in relazione all’individuazione degli eventi in cui occorre somministrare il farmaco, né in relazione ai tempi, alla posologia e alle modalità di somministrazione e di conservazione del farmaco; 4. La fattibilità della somministrazione da parte di personale non sanitario. Inoltre deve contenere in modo chiaro e leggibile: 1. Nome e cognome dello studente; 2. Nome commerciale del farmaco; 3. Indicare se trattasi di farmaco salvavita o indispensabile; 4. Descrizione dell’evento che richiede la somministrazione (nel caso di farmaci al bisogno e per i quali occorre una adeguata formazione del personale della scuola); 5. Dose da somministrare; 6. Modalità di somministrazione e di conservazione del farmaco; 7. Durata della terapia. La famiglia compilerà e consegnerà al Dirigente Scolastico il modulo richiesto, predisposto dall’Ufficio di Segreteria, unitamente all’autorizzazione rilasciata dai Servizi di Pediatria delle Aziende Sanitarie, dai Pediatri di libera scelta e/o Medici di Medicina Generale, nonché i farmaci prescritti in confezione integra da conservare a scuola per tutta la durata del trattamento, dando il proprio consenso alla somministrazione dei farmaci in orario scolastico da parte del personale della scuola. Nel caso in cui la somministrazione venga effettuata dalla famiglia, il D.S. autorizza l’accesso a scuola per il tempo strettamente necessario alla somministrazione del farmaco. Il Dirigente Scolastico, acquisita la richiesta della famiglia unitamente all’autorizzazione rilasciata dai Medici: valuta la fattibilità organizzativa; acquisisce la disponibilità del personale scolastico a somministrare i farmaci. L’autorizzazione del medico e della famiglia ha durata strettamente legata al periodo di trattamento indicato dal Medico sulla documentazione. Resta comunque prescritto il ricorso al SSN di Pronto Soccorso nei casi in cui non sia possibile applicare il Piano Individuale di intervento o che questo risulti inefficace. Art.6 Frequenza scolastica degli alunni in condizioni post-traumatiche Gli alunni che abbiano riportato lesioni con limitazioni funzionali e che abbiano la necessità di portare, durante le ore di frequenza scolastica, ingessature, tutori rigidi o altri ausili terapeutici, potranno essere accolti purchè non sussistano serie controindicazioni rispetto alle attività normalmente svolte a scuola. L’ammissione alla frequenza dovrà sempre tener conto dell’organizzazione e della disponibilità del personale scolastico in grado di dare puntuale assistenza al bambino con limitate capacità di movimento, al fine di non compromettere la sicurezza del minore interessato e della comunità tutta. 31 In ogni caso, la frequenza a scuola per tali minori è subordinata alla presentazione del certificato del Pediatra curante dove venga specificatamente evidenziato che l’alunno è in grado di poter frequentare la scuola anche in condizioni post-traumatiche. Art .7 Trattamento di dati personali e privacy Con riguardo alle regole contenute nel Codice della Privacy - DLgs n 196/03, ex art.13, l'Istituto ha redatto un'informativa sul trattamento dati personali specificandone gli usi per le finalità istituzionali della scuola, relative all’istruzione ed alla formazione degli alunni, e, a quelle amministrative ad esse strumentali, così come definite dalla normativa vigente (R.D. n. 653/1925, D.Lgs. n. 297/1994, D.P.R. n. 275/1999, Legge n. 104/1992, Legge n. 53/2003 e normativa collegata). Il documento viene firmato dal genitore all'atto dell'iscrizione del figlio. Ai sensi dell’art. 10 del codice civile e degli artt. 96 e 97 legge 22.4.1941, n. 633, Legge sul diritto d'autore, l’Istituto ha redatto una liberatoria che informa le famiglie e chiede il consenso per il trattamento dati di fotografie e riprese video per scopi connessi con l’attività didattica. Il documento esplicita le finalità e le modalità del trattamento svolto, la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati e l’ambito di comunicazione e diffusione dei dati. Il Codice prevede che il trattamento dei dati richiesti avvenga esclusivamente con il consenso espresso del genitore o del tutore legale del minore in forma preventiva, esplicita, libera e documentata per iscritto in modo da essere inequivocabile. Con il consenso il genitore, o chi per esso, esprime di fatto la propria autorizzazione al trattamento dei dati per l’inserimento, A SCOPO DIDATTICO, di foto e video in occasione di mostre, rappresentazioni teatrali e/o musicali, concorsi e progetti didattici a livello locale, provinciale, regionale, nazionale, europeo. L’Istituzione scolastica, quale titolare e responsabile del trattamento, informa che i dati personali autorizzati dal consenso del genitore, con la presente liberatoria saranno trattati nel rispetto della vigente normativa e degli obblighi di riservatezza. Il consenso viene richiesto all’atto di iscrizione e si ritiene valido per tutto il percorso scolastico del figlio. Per qualsiasi altra iniziativa, di diversa natura, sono richieste specifiche liberatorie. 32 TITOLO VI - ACCESSO E UTILIZZO DELLE AULE SPECIALI/LABORATORI Art. 1 Regolamento d'uso delle risorse strumentali e strutturali - Scuola dell'Infanzia Le strumentazioni multimediali vengono conservate nell'apposito armadio blindato, situato nell'atrio del plesso “G. Rodari”. Le attrezzature sportive vengono utilizzate attraverso una turnazione regolamentata all'inizio di ogni anno scolastico; il materiale viene conservato in una stanza apposita. La macchina fotocopiatrice è posizionata in una stanza provvista di porta blindata. Plesso “G.Rodari”: lo spazio interno comune è costituito dal salone d'ingresso. Tale spazio viene utilizzato sia dall'esperto esterno per l'attività motoria, sia dalle insegnanti per attività di intersezione e di gioco libero o organizzato. Onde evitare sovrapposizioni, per entrambi i casi, l'utilizzo di tale spazio viene programmato ogni inizio di anno scolastico, in base ad una turnazione delle sezioni. Lo spazio esterno è costituito dal giardino della scuola e da un'area di terra laterale all'edificio utilizzata come orto. L'uso del giardino è subordinato alla sua messa in sicurezza onde evitare infortuni e sempre con la vigilanza dei docenti; l'uso dell'orto è previsto solo per piccoli gruppi e sotto la vigilanza dei docenti. Plesso via “Argentina”: gli spazi interni, comuni alla scuola primaria, utilizzabili sono: aula educazione motoria, l'utilizzo è programmato ogni inizio di anno scolastico, in base ad una turnazione dei due ordini di scuola; aula biblioteca, previa richiesta; aula informatica, previa richiesta; aula musica, previa richiesta. Lo spazio esterno è condiviso, quando se ne ravvisano le condizioni, dai due ordini di scuola ed è subordinato alla sua messa in sicurezza. Art. 2 Regolamento d'uso delle risorse strumentali e strutturali - Scuola Primaria Biblioteca Accesso alla biblioteca - gli insegnanti possono accedere individualmente o con la scolaresca nell’aula per visionare libri da prendere a prestito per la biblioteca di classe o per svolgere attività varie di ricerca e lettura. E’ vietato l’accesso agli alunni senza la supervisione dell’insegnante ed è vietato fare la ricreazione nel locale. Il docente al termine della visione e/o lettura dei testi ripone tutti i libri consultati 33 sugli scaffali da cui erano stati presi (condizione indispensabile per mantenere la biblioteca in ordine secondo i criteri di catalogazione in uso). L’insegnante che sosta solamente e/o usufruisce dei libri di testo è responsabile del materiale presente e registra la sua presenza nell’aula compilando il registro sito nell’aula (giorno, orario, classe e firma). Gli insegnanti che fruiscono regolarmente della biblioteca informano i colleghi esponendo sulla bacheca della bidelleria e fuori della porta principale dell’aula una nota con classe, giorni e orario di utilizzo. Prestiti - è attivo il servizio di prestito libri ai soli insegnanti, i quali possono prelevare libri per uso didattico o per costituire la biblioteca di classe, che sarà gestita dall’insegnante stessa e sotto la sua responsabilità. L’insegnante, in accordo con la responsabile Biblioteca, comunica l’elenco dei libri presi in prestito e si fa garante della restituzione e buona cura degli stessi entro la fine dell’anno scolastico. Sala video L'aula è a disposizione di intere classi o gruppi di alunni. L’accesso è vietato agli alunni non accompagnati dai docenti. L’insegnante, che porta la propria classe all’aula video, accede solo dalla porta che dà direttamente allo spazio video (porta di destra) ed è responsabile di tutta l’attrezzatura e materiale presente nell’aula e nella comunicante biblioteca. Verifica prima dell’utilizzo l’efficienza degli impianti di sicurezza e delle attrezzature. Vieta agli alunni la libera consultazione dei libri della biblioteca e vigila che non utilizzino senza permesso il materiale presente nel locale. Gli alunni devono prestare la massima attenzione muovendosi con cautela e mantenendo un comportamento tranquillo e controllato sia nel prendere posto che durante le attività. E’ fatto assoluto divieto di bere e/o mangiare nell’aula. Terminato di utilizzare l’aula il docente verifica di lasciare le sedie e il materiale utilizzato in ordine e prima di uscire compila il registro delle presenze sito nell’aula (giorno, orario, classe e firma). Qualsiasi anomalia dell’apparecchiatura video viene al più presto segnalata alla coordinatrice di plesso. Laboratorio di Informatica L’aula può essere utilizzata dai gruppi-classe nelle ore programmate dai singoli docenti o quando non sono previste attività con gli alunni. E’ severamente vietato l’accesso all’aula ad alunni non accompagnati da docenti. Gli insegnanti vigilano affinché gli alunni facciano un uso appropriato dell’attrezzatura informatica rispettando e facendo rispettare le seguenti regole: non installare programmi, sistemi operativi autonomamente o modificare le impostazioni; accendere e spegnere correttamente i computer; non inserire nessun tipo di password che non sia già prevista per l’uso dei pc del laboratorio; non aprire, spostare, eliminare dati e cartelle altrui; non salvare file sul desktop. Terminato di utilizzare il laboratorio il docente verifica di lasciarlo nelle migliori condizioni e firma il registro delle presenze (giorno, orario, classe e firma). 34 Ogni anomalia di funzionamento riscontrata nelle apparecchiature deve essere al più presto segnalate alla coordinatrice di plesso e in segreteria all’ufficio acquisti. Locali educazione Motoria – Scuola Primaria L’insegnante responsabile delle attività Gioco – Sport della Scuola Primaria predispone all’inizio dell’anno, in accordo con gli insegnanti, un calendario settimanale delle attività di educazione motoria per tutte le classi. Il calendario viene affisso sulla bacheca della bidelleria e sulle porte d’ingresso dei locali di educazione motoria. Le attività di Educazione Motoria sono tenute dall’insegnante di classe o da un esperto esterno qualificato, qualora siano attivi progetti di educazione motoria in collaborazione con associazioni, enti, federazioni ... Norme generali per gli insegnanti: l’insegnante di classe anche quando le attività di motoria sono condotte da un esperto esterno non si assenta dalla palestra e rimane con gli alunni per tutta la durata della lezione; l’insegnante o l’esperto, nel caso sia quest’ultimo a condurre l’attività, è responsabile del corretto uso degli attrezzi o materiale sportivo utilizzato; Palestrina (aula polivalente, interna alla Scuola Primaria) gli insegnanti possono accedere all’aula di educazione motoria nei giorni e negli orari concordati nel calendario settimanale o quando non ci sono attività programmate; l’attrezzatura e il materiale sportivo per l’attività è riposto nell’archivio; chi conduce l’attività di motoria, l’insegnante di classe o l’esperto, è responsabile dell’attrezzatura sportiva utilizzata e può chiedere per l’allestimento e il riordino dell’attrezzatura sportiva la collaborazione del personale ausiliario; Palestra (esterna alla Scuola Primaria, in condivisione con la Scuola Secondaria di primo grado) gli insegnanti possono accedere alla palestra per attività di motoria solo nei giorni e negli orari esposti nel calendario settimanale delle attività di educazione motoria; la palestra è aperta e chiusa a chiave da un collaboratore scolastico; all’inizio della lezione su richiesta dell’insegnante o dell’esperto il collaboratore può mettere a disposizione l’attrezzatura sportiva sotto chiave; al termine delle attività di motoria l’insegnante che ha condotto la lezione è tenuto a riporre il materiale e l’attrezzatura sportiva utilizzata negli appositi spazi, mentre il collaboratore scolastico richiude l’attrezzatura sottochiave; in caso di necessità l’insegnante, tramite il citofono presente in palestra, può comunicare con i collaboratori scolastici della Scuola Secondaria e chiedere la loro presenza e/o assistenza. Norme per gli alunni: gli alunni che per motivi di salute non potranno partecipare alle lezioni dovranno portare giustificazione sottoscritta dal genitore o accompagnata da certificato medico. 35 gli alunni devono indossare un abbigliamento adeguato all’attività e, una volta giunti in palestra, devono togliersi le scarpe con cui sono entrati per calzare un paio di scarpe da ginnastica con suola pulita. In mancanza di questi requisiti non potranno effettuare l’attività motoria; gli alunni portatori di occhiali devono aver cura di toglierli prima delle attività, si devono lasciare a casa collane, orecchini, anelli o bracciali. Aula di musica – Scuola Primaria L’aula è allestita con materiale didattico musicale di proprietà dell’esperto esterno di Musica che annualmente vi tiene le lezioni con le classi che aderiscono al progetto di Musica. Le lezioni settimanali sono organizzate secondo un programma esposto sulla bacheca della bidelleria e sulla porta dell’aula. Gli insegnanti e gli alunni possono accedere all’aula solo in presenza dell’esperto o con il suo consenso. Aule esterne l’edificio scolastico Orto didattico e frutteto Area esterna alla scuola, ubicata nella parte nord-est del cortile dell’Istituto. L’orto e il frutteto sono delimitati da una recinzione. Ogni classe che vi svolge attività è responsabile della porzione di orto che occupa e dell’attrezzatura utilizzata che deve essere riposta pulita e in ordine nell’apposito deposito. La chiave del rubinetto dell’acqua, dopo l’attività, deve essere riposta in bidelleria. Gli alunni durante la ricreazione non possono accedere nell’area (giocare con i sassi del vialetto o estirpare frutti, fiori o foglie…). Gli alunni possono accedervi solo se accompagnati dagli insegnanti. Le insegnanti istruiscono e vigilano gli alunni sul corretto uso dell’attrezzatura dell’orto. Aula verde Area esterna alla scuola facente parte del giardino dell’Istituto frequentato dagli alunni durante la ricreazione. La vasta area verde che è composta dalle principali associazioni vegetali presenti nella nostra regione è delimitata da recinzione e vi si accede dall’esterno solo dal parcheggio pulmini retrostante la scuola secondaria di secondo grado. L’Aula Verde è di fatto un laboratorio di scienze a cielo aperto a disposizione di tutti gli insegnanti dell’Istituto per lezioni dal vivo sul mondo vegetale e le sue caratteristiche. L’aula è dotata di un tabellone informativo con mappatura delle aggregazioni vegetali. Gli insegnanti che vi accedono per lezioni o per trascorre la ricreazione con gli alunni informano gli alunni di non strappare rami e non lasciare rifiuti a terra. Art. 3 Regolamento d'uso delle risorse strumentali e strutturali - Scuola Secondaria di Primo Grado Sala video L'aula è a disposizione di intere classi o gruppi di alunni, l'accesso è consentito rispettando le seguenti regole: 36 verificare prima dell’utilizzo l’efficienza degli impianti di sicurezza e delle attrezzature; è severamente vietato l’accesso agli alunni non accompagnati da docenti o da personale autorizzato; è SEVERAMENTE VIETATO agli alunni toccare e/o manomettere le attrezzature elettroniche presenti (es: videoproiettore, videoregistratore, lettore DVD, computer, interruttori accensione, ecc.); gli alunni devono prestare la massima attenzione muovendosi con cautela e mantenendo un comportamento tranquillo e controllato sia nel prendere posto che durante le attività. rispettando gli arredi (poltroncine ecc.); è fatto assoluto divieto di bere e/o mangiare; terminato l’utilizzo dell’aula si avrà cura di lasciare la medesima pulita e in ordine. Laboratorio scientifico E’ severamente vietato l’accesso agli alunni non accompagnati da docenti. Il docente che utilizza il laboratorio deve: verificare prima di ogni esercitazione l’efficienza degli impianti di sicurezza e delle attrezzature; in presenza di esercitazioni a rischio chimico o fisico esigere l’utilizzo di particolari protezioni; utilizzare durante le esercitazioni le sostanze in quantità minima; raccogliere gli scarti e smaltirli in considerazione dell’incompatibilità tra le stesse sostanze e il materiale del recipiente raccoglitore; non usare fornelli a gas o ad alcool; conservare in luogo chiuso e inaccessibile ai minori le sostanze pericolose; non immagazzinare sostanze incompatibili; lasciare libere le scaffalature almeno a 60 cm dal soffitto, cioè non riempite di materiale; segnalare sempre al Dirigente Scolastico e/o al responsabile della SPP ogni esigenza di sicurezza degli impianti ed attrezzature. Laboratorio di Informatica L’aula può essere utilizzata dai gruppi-classe nelle ore programmate dai singoli docenti e preventivamente concordate. Evitare di disturbare chi la utilizza. L’aula è disponibile per i singoli docenti quando non è utilizzata dai gruppi classe. E’ severamente vietato l’accesso all’aula ad alunni non accompagnati da docenti. Né i docenti né gli alunni dovranno istallare programmi, sistemi operativi o modificare le impostazioni. Rispettare le corrette procedure di accensione e spegnimento dei computer. Non inserire nessun tipo di password che non sia già prevista per l’uso dei pc del laboratorio. E’ assolutamente vietato aprire, spostare, eliminare dati e cartelle altrui. Non salvare file sul desktop. I docenti sono responsabili per quegli alunni che non rispettano le regole. 37 Terminato di utilizzare il laboratorio fare in modo di lasciarlo pulito e ordinato. Riferire tempestivamente al responsabile eventuali anomalie di funzionamento dei computer, per permetterne, dove possibile, il ripristino immediato. Aula di Educazione Musicale - Scuola secondaria di primo grado Il docente che utilizza il laboratorio deve: verificare prima di ogni esercitazione l’efficienza degli impianti di sicurezza e delle attrezzature; lasciare libere le scaffalature almeno a 60 cm dal soffitto, cioè non riempiti di materiale; segnalare sempre al Dirigente Scolastico e/o al responsabile della SPP ogni esigenza di sicurezza degli impianti ed attrezzature. L'utilizzo degli strumenti è di esclusiva competenza dei Docenti di Ed. Musicale della Scuola Secondaria di Primo Grado. E’ severamente vietato l’accesso all’aula ad alunni non accompagnati da docenti. Art. 4 Regolamento interno relativo alle attività di Scienze Motorie e Sportive Scuola Secondaria di primo grado Uso della palestra L’accesso è consentito agli alunni in tenuta sportiva che abbia i caratteri di comodità funzionalità e decenza personale. Uso delle attrezzature della palestra L’utilizzo di tutte le attrezzature esistenti (piccoli e grandi attrezzi) deve essere autorizzato ed ordinato dall’insegnante. Le attrezzature sportive in possesso dell’Istituto devono essere salvaguardate da deterioramento e danni dovuti ad incuria ed uso improprio. Gli insegnanti di Scienze Motorie sono responsabili della conservazione delle attrezzature e del materiale individualmente assegnato. Nel corso delle lezioni ogni insegnante è responsabile del corretto uso degli attrezzi e del materiale utilizzato. Eventuali danneggiamenti volontari da parte degli alunni degli attrezzi e degli oggetti potrebbero essere addebitati al singolo, qualora sia individuato come responsabile e segnalato al Consiglio di Classe e alla Dirigenza Scolastica. Utilizzo degli spogliatoi Negli spogliatoi gli alunni dovranno comportarsi in modo civile e responsabile e saranno vigilati esternamente dal Docente che, solo in caso di necessità, potrà discretamente accedere ad essi. Gli spogliatoi vengono usati esclusivamente per effettuare il cambio dell’abbigliamento e per l’utilizzo dei servizi ad esso attigui. L’entrata nello spogliatoio e nei servizi igienici, durante la lezione deve essere autorizzata dall’insegnante. Gli alunni che si recano in palestra per l’ora di Scienze Motorie durante la prima e la quinta ora di lezione sono autorizzati a depositare gli zaini contenenti il materiale 38 didattico in vista ai bordi della palestra. Ciò per evitare spiacevoli inconvenienti che invece potrebbero verificarsi lasciando gli zaini negli spogliatoi. Abbigliamento da palestra, norme igienico-sanitarie e comportamentali Per le lezioni di Scienze Motorie della scuola secondaria di primo grado gli alunni devono portare con sé, in una apposita sacca e non nella cartella: Tuta completa o pantaloncini (non indossati a vita bassa) e maglietta (non corta) Scarpe da ginnastica con suola pulita da calzare regolarmente allacciate. Per motivi igienici gli alunni dovranno cambiarsi negli spogliatoi della palestra, in particolare, non è ammesso in palestra l’uso di scarpe calzate fuori dagli spogliatoi; alla fine dell’ora ci si dovrà spogliare degli indumenti usati durante la lezione di Scienze Motorie per indossare degli abiti puliti ed asciutti (fare particolare attenzione alle calzature che molto spesso sono maleodoranti). Non è consentito lasciare la sacca per le lezioni successive. E’ inoltre necessario portare asciugamano e sapone personali, in modo da poter rientrare in aula puliti ed ordinati, a tal fine l’insegnante lascerà il tempo necessario per tali operazioni. Durante le lezioni di Scienze Motorie è opportuno non indossare: orologi, catenine, braccialetti, anelli ed orecchini, al fine di evitare danni fisici e rotture di quanto sopra citato. Il cellulare e gli altri oggetti di valore non devono essere portati in palestra e negli spogliatoi. I docenti non sono responsabili degli oggetti personali degli alunni. Per le ragazze, in particolare, è vietato indossare calze velate, collant, gambaletti sintetici o altro abbigliamento non idoneo. I capelli lunghi vanno raccolti in modo che non diano fastidio durante i movimenti. Durante le attività fisiche e sportive, per evitare incidenti ed infortuni, è proibito masticare chewinggum e mangiare caramelle. Spostamento degli alunni da e per le aule Gli alunni si recano e tornano dalla palestra, sempre accompagnati dall’insegnante, in modo ordinato e in silenzio, senza arrecare disturbo agli alunni delle altre classi, il più sollecitamente possibile e, provvedendo a cambiarsi in tempi brevi. Sorveglianza degli alunni Ogni insegnante, per la durata delle sue lezioni, non lascia mai soli gli alunni. Se per gravi motivi l’insegnante deve lasciare la classe, non abbandona la palestra prima di aver interrotto la lezione e di aver affidato gli alunni ad un altro docente o ad un collaboratore scolastico. Durante le lezioni, nessun alunno può essere allontanato dalla palestra poiché non sarebbe sorvegliato, di conseguenza, se per validi motivi, deve allontanarsi dalla palestra per recarsi nell’edificio scolastico, l’alunno deve sempre essere accompagnato da un collaboratore scolastico. Intervallo in palestra L’intervallo in palestra è considerato attività didattica compresa nella terza ora di lezione. Di conseguenza, se la lezione di Scienze Motorie dovesse coincidere con la terza ora, l’intervallo si 39 potrebbe svolgere nell’atrio della palestra o nell’area circostante in presenza dell’insegnante. Al termine della ricreazione gli alunni vengono riaccompagnati nella propria aula. Esonero dalle lezioni di scienze motorie Richieste di esonero per 1 settimana fino a due lezioni consecutive: devono essere inoltrate direttamente all’insegnante tramite il libretto o il diario dell’alunno; devono addurre validi motivi; devono essere firmate da un genitore/legale tutore dell’alunno. Richieste di esonero oltre due lezioni consecutive: devono essere rivolte al Dirigente Scolastico (sul modulo predisposto dalla Scuola, che verrà consegnato all’alunno); devono essere firmate da un genitore /legale tutore dell’alunno; devono essere accompagnate da certificato medico. La tipologia degli esoneri è la seguente: esonero dalle attività pratiche ma non teoriche (regolarmente certificato dal Medico); esonero da particolari esercizi fisici; esonero temporaneo; esonero permanente. 40 TITOLO VII - ACCESSO AL PUBBLICO Accesso di estranei ai locali scolastici Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l'Albo d'Istituto per prendere visione degli atti esposti. L'accesso all'Ufficio di Presidenza e di Segreteria è permesso esclusivamente nelle fasce orarie prestabilite. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni. I collaboratori ne daranno immediata comunicazione al referente di plesso. Ogni intervento che richieda presenza di tecnici deve essere preventivamente concordato con il D.S. Durante l’orario scolastico: • I genitori o loro delegati non hanno accesso alle aule se non per gravi motivi e previa autorizzazione del D.S. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’Infanzia; • Eventuali materiale dimenticato a casa dagli alunni, merende, ecc. deve essere consegnato ai collaboratori scolastici presenti all’ingresso della scuola che provvederanno a consegnarlo agli alunni con sollecitudine; • L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno; • I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nei momenti di ricevimento concordati con gli insegnanti; • A causa di assenze prolungate degli alunni, i genitori possono accedere ai locali in caso di ritiro di materiale didattico previo appuntamento o accordo con l’insegnante; • Durante le ore di lezione non sono consentite telefonate da parte di genitori rivolte agli insegnanti. 41 TITOLO VIII - CRITERI PER LA PROGRAMMAZIONE E L'ATTUAZIONE DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE Premessa I viaggi d’istruzione rappresentano un arricchimento dell’offerta formativa e sono dunque attività complementari e integranti delle discipline curricolari, e unitamente alle attività cosiddette "fuori aula", costituiscono un momento metodologico alternativo alle tradizionali attività didattiche. Al fine di definire in modo coordinato i compiti e gli adempimenti delle figure coinvolte a vario titolo nell’organizzazione dei viaggi d’istruzione si impone il responsabile rispetto di regole che costituiscono il Regolamento dei viaggi d’istruzione. In materia di visite guidate e di viaggi d’istruzione o connessi ad attività sportive in Italia e all’estero la C.M. n.623 del 2/10/96 del MIUR non prescrive più regole e procedure vincolanti di derivazione ministeriale, bensì l'intera gestione, regole di progettazione, programmazione e modalità di svolgimento, viene demandata all’autonomia decisionale e nella responsabilità agli Organi di autogoverno delle singole istituzioni scolastiche.(Nota MIUR 11.04.2012. Prot. N. 2209) Art. 1 Tipologie I viaggi d’istruzione, così genericamente denominati, comprendono una vasta gamma di iniziative, che si possono così sintetizzare: 1) Viaggi d’istruzione visite guidate Per i viaggi d’istruzione, effettuati in località italiane, si sottolinea l’esigenza di promuovere negli alunni una migliore conoscenza del loro Paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e folcloristici. Detti viaggi possono altresì prefiggersi la partecipazione a manifestazioni culturali e sportive varie, ovvero a concorsi che comportino lo spostamento in sede diversa da quella dove è ubicata la scuola. Per i viaggi effettuati all’estero, nei paesi aderenti all’ U.E., la motivazione risiede nella possibilità di prendere contatti con realtà sociali, economiche, tecnologiche, artistiche diverse dalle proprie. Rientrano in tale categoria anche i viaggi finalizzati a garantire agli allievi particolari esperienze di vita nonché attività sportive. Queste ultime riguarderanno l’educazione alla salute, gli sport tradizionali nonché i cosiddetti «sport alternativi» (escursioni, settimane bianche, campi scuola). 2) Visite guidate Le visite guidate si effettuano nell’arco di una sola giornata presso complessi aziendali, mostre, musei, gallerie, località d’interesse storico – artistico, parchi naturali etc. Per le visite presso i musei, le gallerie e le mostre il numero dei partecipanti deve essere suddiviso in sottogruppi per fruire al meglio dell’esperienza. Per quanto attiene all’organizzazione di dette visite, le strutture ricettive devono essere contattate ed informate per tempo. Particolari categorie di interventi relativi all’attività scolastica al di fuori delle aule, che non rientrano nell’accezione dei Viaggi di istruzione 42 Le uscite didattiche Normalmente intese come opportunità di lezione “fuori aula” in orario scolastico. Esse si svolgono, di norma, sul territorio in cui è ubicata l’istituzione scolastica ed hanno una durata limitata alla mattinata o anche pomeridiana per le scuole che adottano il tempo scolastico prolungato. Mobilità Progetto Erasmus Nell’ambito Del Progetto Erasmus è prevista la mobilità degli alunni nei Paesi Europei coinvolti nel Progetto stesso. Art. 2 Destinazione Scuola dell’Infanzia Gli alunni della Scuola dell’Infanzia possono partecipare a uscite didattiche a piedi o con lo scuolabus nell’ambito del territorio dell’Istituto Comprensivo secondo modalità e criteri adeguati in relazione all’età dei bambini. Non si esclude la possibilità che gli spostamenti avvengano nell’ambito della Provincia e la possibilità di uno “sconfinamento” in altra Provincia allorché la località prescelta sia confinante o prossima. Scuola Primaria 1. Per gli alunni delle classi 1^ e 2^ di Scuola Primaria gli spostamenti avvengono, di norma, nell’ambito della Provincia. Non si esclude la possibilità di uno “sconfinamento” in altra provincia, allorché la località prescelta sia confinante o prossima. 2. Per gli alunni delle classi 3^, 4^ e 5^ di Scuola Primaria gli spostamenti avvengono, di norma, nell’ambito della regione. In 5^ non si esclude la possibilità di uno “sconfinamento” in altra regione allorché la località prescelta sia confinante o prossima. Scuola Secondaria di primo grado Per gli alunni delle classi di Scuola Secondaria di I grado gli spostamenti avvengono, di norma, sul territorio nazionale. Non si esclude la possibilità di mete estere, se collegate a progetti specifici di studio delle lingue straniere o progetti nell’ambito delle iniziative U.E.. Art. 3 Durata dei viaggi e periodi di effettuazione Il periodo massimo in un anno utilizzabile per le visite guidate e viaggi di istruzione è di quattro giorni per ciascuna classe. Limite che non può essere superato se non in presenza di uno specifico progetto previa delibera del Consiglio di Istituto. 43 Non è possibile compiere visite o viaggi di istruzione negli ultimi 30 giorni di scuola salvo che per le attività sportive o per quelle collegate con l'educazione ambientale. Art. 4 Iter procedurale per l’organizzazione dei viaggi di istruzione All'inizio dell'anno scolastico, entro il mese di novembre, i Consigli di Classe, Interclasse o Intersezione devono provvedere alla compilazione del modulo- proposta appositamente predisposto dall’Ufficio di Segreteria dal quale risulteranno: gli itinerari e il programma sintetico di viaggio compatibili con il percorso formativo; l’individuazione degli obiettivi culturali e didattici del viaggio; l'individuazione degli accompagnatori e di almeno un docente di riserva per ogni classe (possibilmente con attenzione all’approfondimento progettato); la scelta del periodo e la durata di effettuazione del viaggio d’istruzione; l’individuazione delle classi e del numero degli alunni partecipanti e loro percentuale (2/3 della classe minimo). La proposta del viaggio redatta dal Consiglio di Classe, Interclasse o Intersezione e consegnata perentoriamente al docente referente, sarà inoltrata al Collegio Docenti, il quale delibera il piano annuale dei viaggi d'istruzione sotto l'aspetto didattico, raccordandolo con il Piano dell'Offerta Formativa. Ulteriori proposte, sempre in raccordo con il POF, potranno essere presentate anche in corso d’anno. Il Consiglio di Istituto dovrà verificare la fattibilità del piano dei viaggi sotto l’aspetto organizzativo ed economico entro la prima metà del mese di Dicembre. Avrà poi inizio l'attività negoziale con le agenzie e con le ditte di trasporti per l'attuazione dei viaggi d’istruzione. Art. 5 Criteri per organizzare eventuali attività per i non partecipanti ai viaggi d’istruzione I non partecipanti non sono, nel modo più assoluto, esonerati dalla frequenza scolastica. Per coloro che non partecipano la scuola effettuerà didattica alternativa. Ai sensi della L. 517 del 04.08.1977 art. 7 - al Dirigente Scolastico è data facoltà, laddove ne ravveda la necessità, di modificare l'orario di servizio dei docenti nel giorno in cui la propria classe partecipa a viaggio di istruzione programmato, e gli stessi non risultino accompagnatori. Art.6 Compiti Docenti Referenti Il Docente referente del progetto dei viaggi o visite guidate: verifica che le proposte dei viaggi deliberate dai Consigli di Classe nel mese di novembre siano conformi alla normativa e corredati della documentazione prescritta; ha il compito di istruire le proposte dei viaggi e seguire l’iter nelle sue diverse fasi; è tenuto alla distribuzione e alla raccolta della modulistica inerente il viaggio; 44 si assicura che i partecipanti siano in possesso di tutti i documenti per la partecipazione. Il Responsabile dei viaggi o visite guidate: è il capofila eletto fra i Docenti accompagnatori; è la persona cui fanno riferimento gli alunni, i genitori, i docenti e la segreteria; riceve in consegna i documenti relativi al viaggio e/o visite guidate; è dotato di una somma congrua per sopperire a eventuali imprevisti. Art. 7 Contributi degli alunni Per gli alunni della scuola secondaria di primo grado ogni genitore pagherà tramite un bollettino postale. Il termine per la consegna all’Ufficio di Segreteria delle ricevute di versamento è di 10 giorni prima della data fissata per il viaggio di istruzione o visita guidata, pena la non partecipazione al viaggio. Il termine del versamento a saldo è 7 giorni prima della partenza. Le ricevute di tutti i partecipanti dovranno essere consegnate in Segreteria. Solo in caso di mancata partecipazione per motivi di salute o altre emergenze debitamente documentate, verrà rimborsato parte della somma versata compatibilmente con le indicazioni dell’agenzia di viaggi che offre il servizio. I genitori dovranno essere adeguatamente preavvisati al momento della distribuzione dei moduli di AdesioneAutorizzazione). Al fine di non gravare sul bilancio delle famiglie, in considerazione delle molteplici spese per assicurare la partecipazione alle attività scolastiche, viene stabilito un tetto annuale massimo di spesa per i viaggi d’istruzione di euro 300 eventualmente aggiornabile in considerazione dell’aumento dei costi in divenire. Per gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria le quote verranno raccolte dai rappresentanti di classe che poi provvederanno a versarle tramite un bonifico bancario dopo aver effettuato la gita. Per le guide e gli ingressi i soldi dovranno essere raccolti dalle insegnanti per poi effettuare il pagamento cash. Art. 8 Accompagnatori Il numero degli accompagnatori è stabilito in un docente ogni quindici alunni. Quando è una sola classe ad effettuare il viaggio, gli accompagnatori saranno necessariamente due. In caso di partecipazione di alunni diversamente abili il rapporto è di un insegnante di sostegno ogni due alunni. Qualora l’alunno certificato presenti problemi di deambulazione o di comportamento difficilmente controllabile, dovrà essere assicurato un rapporto 1/1. I docenti accompagnatori dovranno avere copia dell’elenco dei partecipanti, i numeri telefonici della Segreteria della scuola e dell’agenzia di viaggio. I docenti accompagnatori sono soggetti all’obbligo di vigilanza degli alunni e alla responsabilità di cui all’art. 2047 del Codice Civile, con l’integrazione di cui all’art.61 della Legge 312 dell’11/07/1980, che ha limitato la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo o colpa grave. La polizza assicurativa della scuola assicura loro la copertura per quanto riguarda gli infortuni e la responsabilità civile per la durata della visita guidata e/o del viaggio. Sarà dovere del Dirigente Scolastico controllare il numero e la disponibilità degli accompagnatori per ogni viaggio e/o visita guidata. 45 Art. 9 Gestione amministrativa Per ogni iniziativa di viaggio è prescritta l’acquisizione agli atti, secondo la disposizione della C.M. 17/03/1988 n. 74 e C.M. 14/11/1992 n.291 art.12, di: elenco nominativo degli alunni partecipanti distinti per classe; dichiarazione di consenso delle famiglie, da conservarsi a cura degli Uffici di Segreteria(Didattica); elenco nominativo degli accompagnatori e dichiarazioni sottoscritte dagli stessi circa l’impegno e la partecipazione al viaggio, con l’assunzione dell’obbligo della vigilanza; la polizza assicurativa obbligatoria ed eventualmente quella volontaria integrativa, comprensiva di R.C. per danni a terzi; preventivo di spese, con precisazione delle quote poste a carico degli alunni; programma analitico del viaggio; relazione su motivazioni culturali e didattiche poste a fondamento del progetto di viaggio; ogni certificazione, attestazione o dichiarazioni utili ad accertare la sicurezza dell’automezzo utilizzato; prospetto comparativo di almeno tre agenzie interpellate. A titolo di cautela nella scelta della ditta di trasporto è prescritta l’acquisizione agli atti secondo le prescrizioni della C.M.17/03/1988 n.74, parzialmente modificata dalle Circolari di Gabinetto n.232 dello 05/07/1989 e n. 291/1992. 46 TITOLO IX - REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ATTUATIVO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI. (D.P.R. 24.06.1998 N. 249 - D.P.R. 21/11/07 N. 235) Premessa Il regolamento di Disciplina della Scuola Secondaria di 1° grado "E. Medi" si ispira allo Statuto delle studentesse e degli studenti, D.P.R. n. 249/1998 ed alle successive modifiche introdotte con il D.P.R. n. 235/2007. Esso, inoltre, si integra con il Patto Educativo di Corresponsabilità che prevede disposizioni sui diritti e doveri nel rapporto tra questa istituzione scolastica, gli alunni e le famiglie, al fine di condividere i nuclei fondanti dell'azione educativa. Gli alunni devono rispettare le istituzioni e le regole del vivere civile, devono inoltre osservare i doveri scolastici e le norme che regolano la vita della comunità scolastica: rispetto nei confronti dei docenti, dei compagni e di tutti gli operatori della scuola; assolvimento degli impegni scolastici; osservanza delle norme e delle regole che tutelano la sicurezza e la salute e che assicurano il regolare andamento della scuola; utilizzo corretto delle strutture, delle attrezzature, dei sussidi e dell'arredo; il comportamento deve essere tale da non arrecare danni a persone e cose. Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. La sanzione disciplinare è finalizzata al recupero dello studente. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di Classe, potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale comportamento "anomalo" in una strategia di recupero o inserimento più generale. La successione delle sanzioni non è, né deve essere automatica: mancanze lievi possono rimanere oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati. La convocazione dei genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare, ma come mezzo di informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero: tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile dal singolo docente o dal Consiglio di Classe. Art. 1 Provvedimenti disciplinari: principi generali La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia. Essa influirà sulla valutazione del comportamento prevista dal DPR n. 122/2009, fermo restando che nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione degli apprendimenti. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Quando possibile si convertirà la sanzione disciplinare in attività a favore della comunità scolastica che consenta la riparazione del danno, favorisca la crescita del senso di responsabilità ed 47 induca lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica degli episodi verificatisi nella scuola. L'onere per la riparazione di un danno al patrimonio scolastico sarà posto a carico della famiglia dell'alunno o degli alunni coinvolti qualora ne sia accertata la responsabilità. Qualora non si riesca ad individuare il responsabile del danno materiale, anche per connivenza della classe, risarciranno il danno le famiglie della classe esclusi eventuali assenti. Art. 2 Comportamenti che configurano mancanze disciplinari 1. I comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari sono infrazioni dei doveri degli studenti e del corretto funzionamento dei rapporti all'interno della comunità scolastica. 2. Per tali comportamenti sono previsti appositi provvedimenti, che tendono a far riconoscere ai responsabili la violazione delle norme causate dai loro gesti, ad impedirne la ripetizione, a favorire la correzione di atteggiamenti scorretti ed, infine, ad ottenere la riparazione del danno. 3. La trasgressione delle regole comporterà l'applicazione di provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità dell'infrazione, all'entità del danno provocato, alla recidività; i provvedimenti saranno presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo degli stessi. 4. I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari: a. Mancanza ai doveri scolastici: frequenza irregolare, ritardi abituali, assenze ingiustificate. Mancato assolvimento degli impegni di studio: non rispettare le consegne, non portare i materiali necessari, negligenza ricorrente, disturbo all’attività scolastica. b. Mancanza di rispetto anche formale, nei confronti del D.S., dei docenti, del personale della scuola, dei compagni, delle Istituzioni. Comportamenti irriguardosi ed offensivi verso gli altri attraverso parole, gesti o azioni. c. Mancata osservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza stabilite dalla scuola con i propri Regolamenti e Circolari interne: utilizzo improprio del cellulare, senza specifica autorizzazione del Docente, utilizzo di videocamere, Mp3, falsificazione di firma, comportamento inadeguato nei bagni, negli spogliatoi, nei corridoi, durante l'accesso e l'uscita dalla scuola e negli spostamenti interni ed esterni alla scuola. Ogni altro comportamento inadeguato e/o scorretto durante lo svolgimento delle attività scolastiche ed extrascolastiche organizzate dalla scuola (es. sottrarre beni o materiali a danno dei compagni, del personale scolastico e dell'istituzione scolastica). d. Comportamento recante danno al patrimonio della scuola e utilizzo scorretto delle strutture, delle attrezzature, dei sussidi didattici e degli arredi, mancato rispetto dell'ambiente scolastico (es. mancanza di mantenimento della pulizia dell'ambiente a cura del singolo e/o della classe, incisione di banchi/porte, danneggiamento colposo, causato per inosservanza delle regole, delle attrezzature di laboratorio, scritte sui muri). e. Comportamento configurabile come reato: reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (minacce, ricorso alla violenza all'interno di una discussione/atti che mettono in pericolo l'incolumità altrui, utilizzo di termini gravemente offensivi della dignità altrui, propaganda e teorizzazione della discriminazione nei confronti di altre persone, lancio di oggetti contundenti, reati di natura sessuale), oppure atti di grave violenza o connotati da una 48 particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale e pericolo per l'incolumità delle persone (introduzione nella scuola di alcolici, tabacco e/o droghe, violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati, incendio, allagamento. Art. 3 Sanzioni disciplinari Agli alunni che tengono comportamenti configurabili come mancanze disciplinari sono inflitte le seguenti sanzioni: MANCANZE DISCIPLINARI A B TIPOLOGIA SANZIONI ORGANO COMPETENTE 1. Sanzioni diverse dall'allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica Mancanze disciplinari di cui Richiamo verbale privato o in classe Insegnante anche all'art. 2 comma 4, lettera a diversa Ammonizione scritta sul registro di classe e riportato sul diario alla famiglia di classe C Mancanze disciplinari di cui all'art. 2 comma 4, lettera a, b Ammonizione scritta sul registro di classe controfirmata da D.S. e riportato sul diario alla famiglia Insegnante anche di classe diversa, contro firmata dal DS o dal Docente collaboratore D Mancanze disciplinari di cui all'art. 2 comma 4, lettera b, c, d Ammonizione scritta sul registro di classe con convocazione anche immediata della famiglia per un colloquio. Nei casi valutati dal Docente come meno gravi, la convocazione è richiesta direttamente dall'insegnante coordinatore, mentre nei casi più gravi o di reiterazione dal D.S. 2. Sanzioni che comportano l'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino a un periodo di 15 giorni (Art. 4 - comma 8 del D.P.R. 235/07) E Mancanze disciplinari gravi o reiterate di cui all'art. 2 comma 4, lettera a, b, c, d Sospensione da attività specifica o da una o più visite guidate o viaggi di istruzione La decisione viene assunta con delibera del Consiglio di classe F Mancanze disciplinari gravi o reiterate di cui all'art. 2 comma 4, lettera b, c, d Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza La decisione viene assunta con delibera del Consiglio di classe G Mancanze disciplinari gravi o reiterate di cui all'art. 2 comma 4, lettera b, c, d Sospensione con allontanamento dalla comunità scolastica La decisione viene assunta con delibera del Consiglio di classe 3. Sanzioni che comportano l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (Art. 4 - comma 9 del D.P.R. 235/2007) H Mancanze disciplinari di cui all'art. 2 comma 4, lettera e Sospensione per un periodo superiore a 15 giorni Consiglio di Istituto 4. Sanzioni che comportano l'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico (Art. 4 - comma 9 bis del D.P.R. 235/2007) 49 I Mancanze disciplinari di cui all'art. 2 comma 4, lettera e Sospensione dalle lezioni fino al termine dell'anno scolastico Consiglio di Istituto 5. Sanzioni che comportano l'esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di stato conclusivo del corso di studi (Art. 4 - comma 9 bis e 9 ter del D.P.R. 235/2007) L Mancanze disciplinari di cui all'art. 2 comma 4, lettera e Sospensione dalle lezioni fino al termine dell'anno scolastico con esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di stato conclusivo del corso di studi Consiglio di Istituto Art. 4 Procedimento per irrogazione di sanzioni 1. Le note apposte sul registro di classe per mancanza ai doveri relative alla frequenza e all'impegno, oggetto di comunicazione scritta alla famiglia, dovranno essere riportate firmate dai genitori. In caso di mancata controfirma fatta pervenire in tempi adeguati, il Docente coordinatore provvederà a contattare, anche per vie brevi, la famiglia. 2. Prima di irrogare una sanzione di allontanamento dalla comunità scolastica occorre che lo studente possa esporre verbalmente o per iscritto e successivamente alla presenza dei genitori, le proprie ragioni. Lo studente ha diritto di essere ascoltato dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori o da un docente di classe, anche congiuntamente. 3. Per le sanzioni che comportano l'allontanamento dalle lezioni e che devono essere quindi comminate da un Organo Collegiale, va data comunicazione dell'avvio del procedimento ai genitori anche attraverso vie brevi (comunicazione telefonica, convocazione verbalizzata, lettera a mano). 4. Il provvedimento di allontanamento dalla comunità scolastica viene assunto dal Consiglio di Classe presieduto dal Dirigente Scolastico o dal Consiglio di Istituto. L'adunanza è valida con la presenza di metà più uno degli aventi diritto e il provvedimento va preso con la maggioranza dei voti favorevoli. 5. L'Organo Collegiale viene convocato nel più breve tempo possibile o in occasione del primo Consiglio utile. 6. Nella deliberazione della sanzione, deve essere specificata dettagliatamente la motivazione che ha portato al provvedimento. 7. La comunicazione del provvedimento disciplinare assunto viene data alla famiglia dello studente dal Dirigente Scolastico, in forma scritta e annotata sul registro di classe. Art. 5 Impugnazioni 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori dell'alunno coinvolto, entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento disciplinare, all'apposito "Organo di garanzia", istituito presso l'Istituto ai sensi dell'art. 5, secondo comma, D.P.R. 249/98, e come disciplinato dal Regolamento di modifica dello Statuto D.P.R. n. 235/2007. 2. L'Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni. 3. Qualora l'O.G. non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. 50 Art. 6 Organo di garanzia 1. L'O.G. è designato annualmente dal Collegio dei Docenti per la componente docenti. Le elezioni dei componente dei genitori avviene nell’ambito delle elezioni per i rappresentanti di classe che si tengono ogni anno scolastico nel mese di ottobre. Esso è composto da: a. Dirigente Scolastico (o vicario) che ne assume la presidenza b. n° 2 rappresentanti dei docenti (sono esclusi i membri del C. di I.) c. n° 2 rappresentanti dei genitori (sono esclusi i membri del C. di I.) d. n° 4 membri supplenti, due per la componente docenti, due per la componente genitori. 2. I membri supplenti sostituiranno i titolari in caso di una motivata impossibilità a partecipare o per i casi di incompatibilità di giudizio. 3. L'O.G., in composizione perfetta, dovrà esprimersi, a maggioranza, in merito all'impugnazione, non oltre 10 giorni dalla data di presentazione del ricorso. 4. La convocazione dell'Organo di Garanzia spetta al Dirigente Scolastico non oltre i 5 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo, lo stesso provvede a designare di volta in volta, il segretario verbalizzante. 5. L'avviso di convocazione va fatto pervenire ai membri dell'Organo, per iscritto, almeno 3 giorni prima della seduta. 6. Ciascun membro dell'Organo di garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del voto è palese. Non è prevista l'astensione. 7. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente assumere tutti gli elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo, finalizzata alla puntuale considerazione dell'oggetto all'ordine del giorno. 8. L'esito del ricorso va comunicato per iscritto all'interessato. 9. Nel caso in cui l’Organo di Garanzia decida la non pertinenza della sanzione, tale provvedimento è immediatamente revocato; si provvede con notifica scritta ad informare la famiglia dell’alunno interessato e il Consiglio di Classe. Inoltre, gli atti già emessi e ratificanti il provvedimento disciplinare, devono essere annullati. 51 TITOLO X - USO DEL CELLULARE L'uso dei cellulari e di altri dispositivi elettronici da parte degli studenti, durante lo svolgimento delle attività didattiche è vietato. Il divieto deriva dai doveri sanciti dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n. 249/1998) e dalle indicazioni della nota ministeriale n.30 del 2007 recepite nel Regolamento d'Istituto. Durante la permanenza a scuola ogni alunno deve, per motivi di particolare urgenza o gravità, utilizzare il telefono degli Uffici. La violazione di tale divieto configura un'infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola ha individuato le seguenti sanzioni disciplinari applicabili: 1. se l'alunno viene scoperto dal docente o dal personale con il cellulare acceso si procede all'acquisizione temporanea dell'apparecchio allo scopo di evitare che il minore commetta delle irregolarità; 2. qualora l'alunno si rifiuti di consegnare il cellulare, il docente ne prenderà atto riferendo al Dirigente Scolastico e/o al fiduciario di plesso anche ai fini di una sanzione disciplinare più severa, fatte salve le prerogative del codice penale; 3. il cellulare da ritirare dovrà essere prima spento dall'alunno stesso; 4. il cellulare sarà riconsegnato al termine dell’attività didattica della giornata all’alunno e al contempo si informerà telefonicamente la famiglia dell’accaduto; 5. per l'alunno recidivo sarà comminata la sanzione di allontanamento dall'attività didattica; La Direttiva ministeriale del 30 novembre 2007 n.104 ribadisce le norme precedenti e conferma che la diffusione in internet, o tramite MMS, di immagini, foto, e filmati che riguardano tutte le attività scolastiche, i compagni di scuola, i docenti, il personale tutto, comporta la violazione della legge sulla privacy, pertanto il docente che scopre un alunno in fase di videoripresa informa immediatamente il Dirigente Scolastico o il suo collaboratore del fatto allo scopo di verificare se esistano o meno gli estremi della violazione della privacy. Il divieto di utilizzare il telefono cellulare, durante le attività di insegnamento e di apprendimento, vale anche per il personale docente e ATA come già previsto con circolare ministeriale(n. 362 del 25agosto 1998). 52 53 TITOLO XII - REGOLAMENTO DELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI Art. 1 Principi e ambiti di applicazione L'istituzione scolastica può svolgere attività negoziale per l’acquisto di beni e/o per la fornitura di servizi, al fine di garantire il funzionamento amministrativo e didattico nonché la realizzazione di specifici progetti. Il Dirigente Scolastico svolge l’attività negoziale nel rispetto delle deliberazioni del Consiglio d’Istituto assunte ai sensi dell’art.33 del D.I. N.44. 1. L’attività contrattuale si ispira ai principi fondamentali di economicità, efficacia, efficienza, trasparenza, tempestività e correttezza, concorrenzialità e pubblicità. 2. Ove i principi indicati pregiudichino l’economia e l’efficacia dell’azione ed il perseguimento degli obiettivi dell’Istituto, gli organi competenti, con provvedimento motivato, potranno avvalersi del sistema ritenuto più congruo, nel rispetto delle norme vigenti. Art. 2 Acquisti, appalti e forniture 1. 2. 3. 4. 5. Gli acquisti, appalti e forniture sono effettuati nell’ambito del Programma Annuale approvato dal Consiglio di Istituto. L’attività gestionale e contrattuale spetta al Dirigente Scolastico, in qualità di legale rappresentante dell’istituzione scolastica nel rispetto delle deliberazioni assunte dal Consiglio di Istituto. L’affidamento di acquisti, appalti, e forniture è eseguito attraverso indagini di mercato o consultazione dell’elenco degli operatori economici in possesso dei requisiti di idoneità morale, capacità tecnico professionale ed economico finanziaria. L’albo degli operatori economici è tenuto a cura dell’incaricato degli acquisti ed è aggiornato periodicamente come previsto dal Disciplinare per l’iscrizione all’Albo dei Fornitori allegato al presente regolamento. E’ fatta salva l’adesione al sistema convenzionale previsto dall’art.26 della Legge n. 488 del 23/12/1999 e successive modifiche ed integrazioni (CONSIP). A tal proposito la L. n.488/1999 – Art. 26, commi 3 e 3 bis – prevede che: “le amministrazioni pubbliche possono fare ricorso alle convenzioni Consip o altrimenti, per beni e servizi comparabili con quelli oggetto delle medesime convenzioni, utilizzarne il parametro qualità/prezzo come soglia massima per gli acquisti eseguiti al di fuori della piattaforma Consip, anche quando vengono utilizzate procedure telematiche ai sensi del DPR 4 aprile 2002, n.101”. Si evince pertanto che, per i beni e servizi oggetto di convenzione, è possibile procedere in maniera autonoma solamente previo confronto con i parametri qualità e prezzo offerti nelle convenzioni medesime. Copia della stampa delle convenzioni sarà tenuta agli atti. Altra possibilità di individuare ditte 54 6. fornitrici è quella del Mercato Elettronico per l’accesso al quale è indispensabile essere il possesso di firma digitale. L’acquisizione dei beni e servizi sotto soglia comunitaria è effettuata in base ad uno dei seguenti criteri: dell’offerta economicamente più vantaggiosa che tenga conto oltre che del prezzo, di altri diversi fattori ponderali quali l’assistenza, la qualità, la garanzia, la funzionalità e l’affidabilità o di altri criteri stabiliti dal mercato; dal miglior prezzo di mercato nel caso di beni che non richiedano valutazioni specifiche e qualora non sia indicato nella richiesta dell’istituto. Art. 3 Procedura di contrattazione per l’acquisizione in economia di lavori, servizi e forniture sotto soglia comunitaria (art. 125 del codice appalti) 1. Le acquisizioni di forniture di beni e servizi disciplinate dal presente Regolamento possono essere effettuate con le seguenti modalità: a. amministrazione diretta: l’Istituto organizza ed esegue i servizi per mezzo di personale dipendente utilizzando mezzi propri o appositamente acquistati o noleggiati ed acquisendo direttamente eventuali beni che dovessero rendersi necessari; b. affidamento diretto: per importi di spesa fino a € 2.000,00 con esclusione dell’IVA è consentita, a cura del Dirigente Scolastico, la trattativa con un unico soggetto; c. cottimo fiduciario: procedura negoziata in cui le forniture di beni e servizi vengono affidate a soggetti esterni e possono presentare una offerta solo gli operatori economici invitati dall’Istituto. Art. 4 Procedura di selezione per l’affidamento diretto Per contratti inferiori alla soglia di €. 2.000,00, IVA esclusa, per i quali può quindi ritenersi consentita la trattativa con un unico soggetto, ai fini di una maggiore garanzia di trasparenza si ritiene opportuno effettuare un’indagine di mercato attraverso la richiesta di preventivi. Allo scopo di identificare la soglia (al di sopra o al di sotto dei 2.000,00 EURO) non è consentito frazionare artificiosamente il valore dei contratti, ad esempio attraverso una divisione in lotti dell’acquisto dei beni o della fornitura dei servizi. Ulteriore deroga alla procedura in questione si realizza allorché non sia possibile acquistare da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento dell’Istituto perché la ditta è titolare di marchio o produce il prodotto desiderato (c.d. “caso dell’unico fornitore” che legittima la trattativa diretta con tale unico fornitore). 55 Art. 5 Procedura di selezione per acquisti superiori ad €. 2.000,00 e fino ad €. 20.000,00 (iva esclusa) Per importi di spesa oltre € 2.000,00 e fino a € 20.000,00 IVA esclusa, il Dirigente, pur in assenza di un obbligo giuridicamente rilevante, al fine di salvaguardare i canoni basilari del Codice, delle direttive europee, di assicurare il perseguimento del miglior rapporto qualità-prezzo, e nello stesso tempo di garantire la snellezza operativa dell’azione amministrativa, procede con gara informale tra almeno tre operatori economici individuati sulla base di ricerche di mercato ovvero dall’elenco dei fornitori: l’offerta, salvo diversa disposizione contenuta nella lettera di invito, può essere consegnata, mediante fax o per via elettronica entro il termine indicato nella richiesta di preventivo; la procedura è valida anche qualora pervenga una sola offerta; l’aggiudicazione viene effettuata in base a uno dei criteri stabiliti nell’art.2, comma 6. La procedura di selezione, per acquisti superiori a € 2.000,00 dovrà essere caratterizzata dai seguenti principi: 1. il procedimento di gara deve arrivare alla sua conclusione senza interruzioni nei tempi stabiliti nella lettera di richiesta dell’offerta. Di norma le offerte non possono essere rinegoziate; 2. nella fase di presentazione delle offerte, al fine di garantire la massima concorrenza, queste devono essere mantenute riservate. Aperti i plichi, da una commissione di almeno tre persone facenti parte della Giunta Esecutiva o nominate dal Dirigente Scolastico, esse divengono pubbliche; 3. prima della scelta del contraente vanno decisi i criteri che verranno utilizzati e, ove possibile, gli stessi saranno indicati nella richiesta di preventivo; 4. per consentire la massima partecipazione alla gara è opportuno, quando si indicano nella lettera d’invito, specifici marchi o denominazioni di prodotti, prevedere anche l’utilizzazione della dicitura “…o equivalenti”; 5. la procedura è valida anche qualora pervenga una sola offerta. Oltre a quanto stabilito dall’art. 34 del già citato regolamento di contabilità, si stabiliscono di seguito i requisiti soggettivi nonché le modalità per la scelta del contraente e per la presentazione delle offerte: 1. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. Prima di trasmettere la lettera di ordinazione, si provvederà a richiedere all’INPS (INAIL) il DURC (documento unico di regolarità contributiva). Il Durc che ha validità di 3 mesi, se scaduto, sarà da richiedere nuovamente prima di procedere al saldo della fattura. Nella richiesta di preventivo si espliciterà che la scuola non può avere rapporti con ditte non in regola con i versamenti dei contributi. 2. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse (Attraverso una ricerca effettuata sul sito di EQUITALIA). Infatti, per ottemperare al D.M. N.40 del 18 gennaio 2008, concernente ”Modalità di attuazione dell’art. 48-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973 n.602”, prima di effettuare, a qualunque titolo, il pagamento di un importo superiore ad €. 10.000,00, è necessario verificare se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di 56 pagamento per un ammontare complessivo pari almeno ha detto importo e, in caso affermativo, non si procede al pagamento, segnalando la circostanza all’agente della riscossione competente per territorio, al fine dell’esercizio dell’attività di riscossione delle somme iscritte a ruolo. Esula da tale obbligo il caso in cui si proceda, per ragioni di economicità, ad emettere un solo mandato su più fatture. Il Dirigente Scolastico, di volta in volta, indicherà, ove possibile, nella lettera d’invito i criteri che saranno utilizzati per la scelta del contraente a seconda delle caratteristiche dei beni da acquistare o dei servizi che dovranno essere forniti. Si potrà utilizzare il criterio del “prezzo più basso” o “dell’offerta economicamente più vantaggiosa”. Nella lettera d’invito dovrà essere previsto il termine di presentazione delle offerte. Sarà opportuno prevedere l’imperatività di tale termine, collegando espressamente la sanzione dell’esclusione dal procedimento dell’offerta pervenuta tardivamente. Inoltre, deve essere specificata la modalità di presentazione dell’offerta. Questa potrà essere presentata a mezzo fax, per acquisto di modico valore, oppure, su esplicita richiesta, in busta chiusa, indirizzata al Dirigente Scolastico dell’Istituto. In quest’ultimo caso, la busta deve riportare, oltre all’indicazione del mittente, la dicitura “CONTIENE PREVENTIVO DI SPESA PER LA FORNITURA DI _____________________”. Il referente degli acquisti predispone il prospetto comparativo delle offerte, che verrà approvato dal Dirigente Scolastico e D.S.G.A., sulla base del quale sarà scelta la ditta a cui trasmettere l’ordine. E’ fatto comunque salvo l'esercizio del diritto d'accesso agli atti della procedura e della graduatoria nei limiti di cui alle Leggi 7 agosto 1990, n. 241 e 31 dicembre 1996, n. 675 e successive modificazioni ed integrazioni. Art. 6 Procedura di selezione acquisti superiori ad €. 20.000,00 (iva esclusa) Per importi di spesa superiori a € 20.000,00 IVA esclusa, l’affidamento avviene mediante la procedura di cottimo fiduciario nel rispetto della trasparenza e della rotazione previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei individuati sulla base di indagini di mercato o tramite l’Albo dei Fornitori. I preventivi da far pervenire in busta chiusa, devono rispettare il termine indicato nell’invito e devono essere redatte secondo le indicazioni riportate nell’invito che verrà formulato sulla base di specifiche contenute nel decreto o determina a contrarre dal Dirigente Scolastico. Le specifiche afferiscono, di massima, ai seguenti elementi: l’oggetto della prestazione; le caratteristiche tecniche e la qualità del bene o del servizio richiesto; le modalità di fornitura del bene o di prestazione del servizio; le garanzie richieste; le penalità; 57 il criterio di aggiudicazione nonché tutti quegli altri elementi che si rendono necessari per la particolarità del bene o del servizio da acquisire; quant’altro ritenuto necessario per meglio definire la natura del bene o della prestazione richiesta. La procedura è valida anche qualora pervenga una sola offerta. L’aggiudicazione viene effettuata in base a uno dei criteri stabiliti nell’art.2, c. 6. Art. 7 Contratto Conclusasi la procedura di selezione, il Dirigente Scolastico provvede all'affidamento dell'incarico mediante lettera di ordinazione che assume la veste giuridica di contratto. Sarà sempre in forma scritta e conterrà il termine, il luogo di consegna, l’intestazione della fattura all’istituzione scolastica e le condizioni di fornitura quali ad es.: porto franco all’indirizzo ……., (se diverso ad es. succursale); le spese di imballo, di bollo, di registro, di trasporto, viaggio, scarico e tutte quelle inerenti e conseguenti, nel presente e nel futuro, alla fornitura, a carico della ditta fornitrice; termine di pagamento. Art. 8 Verifica delle prestazioni Tutti i servizi e le forniture di beni acquisiti nell’ambito del presente regolamento, ai sensi dell’art.36 del D.I. 44 del 1/2/2001, sono soggetti ad attestazione di regolare esecuzione od a collaudo. Il collaudo o l’attestazione di regolare esecuzione sono eseguiti direttamente dall’Istituto. La verifica è eseguita dal personale individuato dal Dirigente Scolastico a seconda della tipologia del bene o servizio acquisito. Le operazioni di collaudo devono concludersi entro 60 giorni dalla consegna delle forniture o servizi. Del collaudo sarà redatto apposito verbale. 58 TITOLO XIII- CRITERI E PROCEDURE DI SCELTA DEL CONTRAENTE NEI CONTRATTI DI PRESTAZIONE D'OPERA ASSEGNATI AD ESPERTI ESTERNI PER L'ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA VISTE le norme sull'autonomia scolastica di cui alla Legge n.59/1997 ed al DPR n.275/1999; VISTO il Decreto Interministeriale n.44/2001, art.33, secondo comma, con il quale è attribuita al Consiglio d'Istituto la competenza a determinare i criteri ed i limiti per lo svolgimento dell'attività negoziale da parte del Dirigente Scolastico; VISTO il Codice dei contratti pubblici di cui al Decreto Legislativo n.163/2006; RITENUTA competenza dell'istituzione scolastica e del D.S. che legalmente la rappresenta, stipulare contratti di prestazione d'opera con esperti esterni per particolari attività ed insegnamenti, al fine di garantire l'attività formativa, nonché la realizzazione di specifici programmi di ricerca e sperimentazione (DI n.44/2001, art.40, comma1), allorché non sia reperibile tra il personale interno la specifica competenza o la disponibilità necessaria allo svolgimento delle attività connesse all'attuazione del POF. RITENUTO il C.d.I. organo atto a deliberare sulle modalità ed i criteri per il conferimento di incarichi di collaborazione a soggetti esterni per la realizzazione di iniziative, attività ed insegnamenti previsti dal Piano dell'Offerta Formativa che richiedono specifiche competenze professionali; SI STABILISCE che il C.d.I., sentito il Collegio Docenti, disciplina nel regolamento d'istituto le procedure ed i criteri di scelta degli esperti, al fine di garantire la qualità della prestazione, nonché il limite massimo dei compensi attribuibili in relazione al tipo di attività e all'impegno professionale richiesto. REGOLAMENTO ART.1: L'istituzione scolastica, al fine di garantire l'arricchimento dell'attività formativa, può avvalersi della collaborazione di esperti soggetti a contratti di prestazione d' opera. ART.2: I contratti di collaborazione possono essere considerati prestazione occasionale o collaborazione coordinata e continuativa. ART.3: La presenza di esperti a titolo di volontariato (senza richiesta di compenso) è vincolato a una o più delle seguenti condizioni: occasionalità della presenza autorizzazione del DS , previa consultazione dei coordinatori di classe e dell’equipe pedagogica o di altro organo interessato informazione preventiva alle famiglie informazione preventiva resa al soggetto esterno della mancata copertura assicurativa per il tempo di permanenza nei locali scolastici; Al di fuori delle predette condizioni si ritiene necessaria la deliberazione del Collegio dei Docenti, del 59 C.d.I. e di una convenzione sottoscritta dal D.S. nella quale si disciplina il rapporto volontario di collaborazione. ART.4: La presenza di esperti a scuola in orario curricolare sarà affiancata dalla presenza del docente della classe o del gruppo classe. In orario extracurricolare l'esperto deve conoscere le vigenti norme sulla sicurezza e sulla vigilanza degli alunni indicate nel regolamento d'istituto. Per quanto concerne il comportamento degli alunni, si precisa che l'esperto condivide con gli insegnanti della classe le responsabilità educative nei confronti dei minori: i genitori saranno informati che l'alunno deve rispettare l'autorità del personale esperto ed attenersi alle indicazioni organizzative dello stesso. ART.5: La proposta di collaborazione finalizzata all'arricchimento dell'offerta formativa deve essere formulata dagli Organi Collegiali della scuola e deve essere coerente con gli orientamenti e le finalità del POF. ART.6: La qualità della prestazione viene verificata attraverso la richiesta di presentazione di un curriculum vitae da parte degli esperti interessati e nella formulazione dei criteri di selezione dell'esperto si terrà conto dei seguenti requisiti: possesso del diploma o della laurea specifica per l'insegnamento richiesto; abilitazione all'insegnamento nella disciplina richiesta; esperienze pregresse di prestazione d'opera nell'istituto valutate positivamente; competenze riferibili alla fascia d'età degli alunni destinatari del progetto; disponibilità ad accettare i vincoli di orario della scuola; esperienze professionali pregresse. ART.7 : Sulla base di tali criteri stabiliti il D.S. pubblica un bando per l'individuazione del contraente; tale atto deve avere evidenza pubblica ovvero viene affisso all'albo ufficiale della scuola e pubblicizzato sulla pagina web dell'istituzione scolastica. ART.8: Il bando dovrà contenere: l'ambito disciplinare di riferimento; il numero di ore richiesto dall'attività da sviluppare nel progetto; la durata dell'incarico; le modalità ed il termine di presentazione delle domande di partecipazione; i criteri di selezione. ART.9: Per la valutazione delle domande di partecipazione e dei relativi curricola il D.S. valuterà in collaborazione con il D.S.G.A. e i referenti del progetto. Nell'ipotesi di partecipazione di un unico aspirante, è comunque necessario valutarne l'idoneità. ART.10: La graduatoria, approvata dal Dirigente, è pubblicata all'albo della scuola ed al sito web della stessa. ART.11: I partecipanti alla selezione per l'affidamento dell'incarico hanno diritto di accesso agli atti della procedura e della graduatoria secondo la vigente normativa ( Legge 7 agosto 1990,n.241). ART.12: Conclusasi la procedura di selezione, il D.S. provvede all'affidamento dell'incarico mediante stipulazione di contratto di prestazione d'opera. Il DSGA, delegato dal Dirigente all'espletamento dell'attività contrattuale, procede alla stesura del contratto. Il Direttore SGA, prima della stesura del contratto si accerta della posizione giuridica e fiscale dell'esperto individuato come destinatario del 60 contratto d'opera. ART.13: I soggetti aggiudicatari dovranno uniformare la loro attività alle indicazioni nazionali vigenti e gli indirizzi stabiliti nel POF e produrre, se richiesta dalla scuola, relazione dell'attività svolta. ART.14: Gli esperti potranno partecipare agli organi collegiali interessati allo sviluppo del progetto, limitatamente al tempo di discussione dello stesso nell'ordine del giorno. ART.15: Se nella conduzione dell'iniziativa emergessero problemi specifici legati al prestatore d'opera, gli insegnanti li comunicheranno al D.S., che può sospendere l'incarico di collaborazione. ART.16: Nel caso in cui le attività con esperti esterni comportino il pagamento di un contributo da parte delle famiglie, tale somma sarà pagata tramite bollettino postale intestato alla scuola. ART.17: Per il pagamento delle attività scolastiche finalizzate all'ampliamento dell'offerta formativa condotte da esperti esterni, l'istituzione scolastica potrà usare parte del fondo del contributo economico volontario delle famiglie, come previsto dalla Legge Bersani n.40 del2007. L'uso del sopracitato contributo economico volontario delle famiglie è però condizionato dal C.d.I. che, con delibera, deve vincolare il contributo o parte di esso all'arricchimento dell'offerta formativa e far rientrare le somme disponibili nel capitolo di spesa Famiglie vincolati. Tali erogazioni volontarie delle famiglie sono detraibili dall'imposta sul reddito nella misura del 19% a condizione che esse vengano espressamente finalizzate alla realizzazione delle attività del POF e che i pagamenti vengano effettuati tramite banca o ufficio postale. ART.18: L'attività contrattuale destinata all'affidamento di incarichi ad esperti esterni è improntata al criterio della trasparenza e pertanto copia dei contratti conclusi con l'ordinaria contrattazione deve essere affissa all'Albo della scuola e pubblicata sul sito web della stessa. ART.19: Il D.S.G.A. provvede alla tenuta della documentazione sulle attività negoziali dell'istituto scolastico. ART.20 : Il rilascio delle copie della documentazione in favore dei membri del C.d.I. e degli altri organi collegiali è gratuito e subordinato ad una richiesta nominativa e motivata. 61