ANNO XIV N. 5
Ottobre 2008
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NOTIZIARIO DELLA PRO LOCO “LE CONTRÀ’” - SANGUINETTO - ccp. n° 18535377
Dir. resp. Prof. Stefano Vicentini, Dir. Michele Chiaramonte, Redazione. interno Castello, Aut. Tribunale VR n° 1125/3569, 29/07/94 - Spedizione in A.P.-70% - D.C.VR
“Un Castello di Sapori”
Il maltempo rovina la festa Purtroppo l’aver spostato la data di
svolgimento della manifestazione Un Castello di Sapori non ci ha portato
fortuna: si sperava che anticipandola di qualche settimana si potessero
trovare delle belle serate ancora calde e invece il tempo non è stato dalla
nostra parte: pioggia, vento e freddo hanno fortemente compromesso lo
svolgimento della festa, che era tra l’altro iniziata bene con la serata del venerdì con l’orchestra di Sergio Cremonese; anche il pomeriggio di sabato
era iniziato bene con una buona partecipazione di fans al karaoke con Patrizia e all’incontro con Marco Masini ma purtroppo verso le ore 18 un forte
temporale ha rovinato la serata: il concerto si è tenuto ugualmente ma la
folla di gente che ci si attendeva non è arrivata: per tutto il giorno sono stati
in molti a chiamare ovunque in paese per avere informazioni sul meteo o
per sentire se il concerto fosse stato annullato ma non avendo certezze
non sono partiti; peccato perchè si poteva ripetere il pienone del 2005. La
domenica non è stata certo migliore, i mercatini e la commedia dialettale
sono stati annullati, poche le presenze alla festa, ma comunque, quei pochi
erano tutti desiderosi di assaggiare e di acquistare i rofioi i veri protagonisti
della festa; anche con il forte maltempo siamo invece riusciti a salvare la
festa del Giorno del ritorno che pur con qualche disdetta è riuscita bene:un
grazie vada in primis a Piero Pistori, ma anche al Dott. Sandro Perini, al
Dott. Silvano Guerra e all’Ing. Dante Ambrosi che con grande entusiasmo
ci hanno aiutato nell’organizzazione. Purtroppo il maltempo non ci ha ripagati del notevole sforzo organizzativo, lasciandoci invece una grossa
delusione e un bilancio decisamente in negativo. Un ringraziamento infine
doveroso come sempre, a tutte le signore che per diversi giorni si sono
rese disponibili nella preparazione dei rofioi e a tutti coloro che si sono impegnati nell’allestire e smontare le strutture e in cucina nei giorni di festa.
VENDITA ROFIOI Nei giorni 25 ottobre, 22 novembre e 20
dicembre, dalle ore 10.00 alle 12.00, ci sarà la vendità dei tradizionali
dolci di Sanguinetto “i Rofioi” presso l’area fieristica dietro il castello.
Il Premio Castello... 60 anni fa
Vedere i carissimi onorevoli nomi del Premio Castello di sessant’anni
fa, tra cui Giulio Accordi (presidente del comitato organizzatore), Lionello Fiumi (presidente di giuria) e Giulio Nascimbeni (primo premio
per la poesia), suscita una certa profonda emozione. Questo è un
bellissimo reperto, una scheda che ci ricorda la longevità dell’evento
che ha distribuito per molti anni premi e riconoscimenti di attività letterarie notevoli nella narrativa per i ragazzi.
Ripeschiamo volentieri anche i “frammenti” (così vengono chiamati)
di “2 Novembre” del premiato Giulio Nascimbeni: “Sui morti cadono/ come una favola stanca/ la pioggia e le campane./ Il grido
degli uccelli migratori/ pazzi nel cielo”.
Vita del Paese
2
Carmencita come un Kolossal
Zeffirelli porta le luci del grande schermo in Arena
Al terzo rombo del gong la scena si apre: una folla silenziosa zampetta come
formiche nella piazza di Siviglia, perfettamente ricostruita nelle scene di Zeffirelli per lo spettacolo “Carmen”, opera lirica in quattro atti musicata da Georges Bizet (1838-1875), su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Fin
dall’esordio il melodramma appare come un capolavoro del cinema, ricco di
personaggi perfettamente coordinati nei movimenti anche nel semplice passeggiare, popolato di animali veri, di fanfare che sembrano prese direttamente
dalle rievocazioni storiche e in una scenografia mozzafiato che si distende
docilmente sul naturale profilo delle gradinate dell’Arena di Verona. Sembra
d’essere davanti al grande schermo e a tutte le trovate sceniche che tale
situazione comporta, ma i personaggi sono a tutto tondo, non ci sono amplificazioni sonore: solo naturalezza e genuinità. Bellissimi gli affreschi di vita che
Zeffirelli ci regala, magistrali le interpretazioni: i personaggi minori incantano
non meno della passionale Carmen. È una storia dalle tinte forti quella cui si
assiste, una novella tragica in cui si alternano amore e gelosia, il tutto in una
situazione che ruota attorno a quel carismatico perno che è la gitana Carmencita. Ella fa innamorare di sé il soldato Don Josè portandolo alla diserzione per
poi dirigere le proprie attenzioni verso il torero Escamillo. La volubile Carmen,
che incanta lo spettatore con il suo virtuosismo canoro e che trascina dietro
di sé schiere di uomini e ballerini gitani fino a sfilare nell’ultima scena tra il
popolo festante per la corrida, è l’unico motore dell’azione: è lei a scatenare
l’amore e la gelosia. Ma il melodramma prevede un finale impietoso ed è così
che la bella zingara è vittima dell’ossessione amorosa di Josè, che, in un cre-
scendo di tensione che si lascia percepire anche da chi non conosce la lingua
francese in cui è scritto il libretto, pugnala Carmen, lasciandola morire proprio
alle porte dell’arena che acclama il torero Escamillo. Se è vero che la scena
e le dinamiche canore e recitative suscitano una grande ammirazione, non
va dimenticato che esse assumono rilevanza grazie al movimento impresso
dalla musica dell’orchestra. Sono i musicisti a suggerire l’approssimarsi della
famosa Habanera de L’amour est un oiseau rebelle e del Couplets Toreador,
facendo immediatamente canticchiare il pubblico prima ancora che siano gli
attori ad aprir bocca. E ancora, è l’orchestra ad introdurre l’atmosfera delle
scene, a far percepire la tensione o il rilassamento. Il risultato spettacolare
è dunque da attribuirsi alla perfetta armonia del complesso, in cui nessun
cantante sembra un semplice cantante, nessun ballerino sembra solo un balCristina Malvezzi
lerino e la musica è ben altro che mera musica.
Quando suonava
la sirena (7^ puntata)
Nella foto del 1991 sono
rappresentati un gruppo
di impiegati alla fine di una
riunione sindacale; una
parte del settore impiegatizio aveva aderito ad un
sindacato autonomo. Chi
è in possesso di fotografie riguardanti la fabbrica
è pregato di inviarle al Peagno per una eventuale
pubblicazione.
Gieffe
Gruppo Pensionati L’Ancora
Terminata la stagione estiva, diamo il resoconto delle nostre attività.
Ottime le tre serate in Arena, grazie al tempo che è stato clemente ed
all’ausilio dell’Università del Tempo Libero con il quale abbiamo potuto
assistere agli spettacoli con la modica somma di dieci euro. Bella serata
anche al Teatro Romano con il balletto folcloristico “I Cosacchi del Kuban”.
E’ stata invece deludente la serata del “Tombolone di Ferragosto” per la
scarsa partecipazione. Dispiace, perché queste manifestazioni hanno uno
scopo benefico, si fanno per raccogliere fondi per la nostra Chiesetta dei
frati; era una bella serata, il chiostro del convento molto accogliente, ottimo
il risotto che ci ha preparato il nostro valente cuoco Mario Poli (Mao), vino
e rofioi a volontà. Il ricavato è stato di 250 euro.. Ottimo il soggiorno a Igea
Marina, tempo bellissimo e non si è ammalato nessuno. Ora riprendiamo
le nostre attività: dal 2 Ottobre è iniziata la Ginnastica Dolce, nei soliti giorni
di lunedì e giovedì dalle 17,30 alle 18,30.
FESTA DEL PENSIONATO - Il 26 ottobre festa del Pensionato, alle ore
10,30 Santa Messa, animata dalla Schola Cantorum Claudio Montemezzi di Caselle di Nogara. Seguirà nella vicina Sala S.Giorgio il pranzo
con una ricca lotteria, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza..
ALTRE DATE IMPORTANTI - Martedì 11 Novembre, castagnata alla
Casa di Soggiorno per Anziani. Lunedì 22 Dicembre, sempre alla Casa
di Soggiorno per Anziani, festa degli auguri.
CAPODANNO 2009 - Sicilia Sciaccamare: 5 giorni all’Hotel Cala Regina, cenone di Capodanno e possibilità di effettuare qualche escursione
facoltativa. Per migliori informazioni telefonare al n. 0442-81647
La responsabile del gruppo - Maria Cavallini
Cultura
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Il Coro “El Castel” in Germania
Vieni con noi all’Università del tempo Libero
Importante tournèe del nostro coro a Solingen, capoluogo della Westfalia. Il coro El Castel, qui ritratto sotto il ponte ferroviario più alto d’Europa che unisce le città di Solingen e Wuppertal, ha proposto il suo
repertorio nella Chiesa Cattolica della città insieme al coro ospitante
“Aufderhohe” ed alla corale della colonia italiana presente a Solingen. I cori tedeschi ed il pubblico presente hanno accolto con grande
entusiasmo la nostra esibizione. Molto interessante è stata la visita
alla fabbrica di acciai speciali e dei dintorni della città. Altri importanti
appuntamenti attendono il coro: Novara, Carignano, vicino a Torino
ed in Novembre a Roma per le celebrazioni dell’anno Paolino.
Sono cominciate sabato 18 ottobre le lezioni dell’Università del Tempo Libero, anno accademico 2008-2009, che si svolgono regolarmente tutti i mercoledì nel Convento di S. Maria delle Grazie. Il programma, in collaborazione col Comune, con la biblioteca e il gruppo
CIF, prevede incontri con vari esperti, con visite guidate in giornata e
valorizzazione del nostro territorio. Buon “anno scolastico” a tutti! 22
ottobre ore 15 - Bonifica Valli Grandi - Emigrazione fine ‘800 (dott.
Federico Melotto) 29 ottobre ore 15 - Un sogno lungo 800 chilometri:
Santiago di Compostela (prof. Franco Remo) 5 novembre - ore 15
Costituzione europea (avv. Mattia Magrassi) 12 novembre (orario da
definire) Monza: Villa Reale e Museo del Duomo 19 novembre ore
15 La poesia del Novecento: la guerra tra mito e realtà (prof. Dante
Clementi) 26 novembre ore 15 - Caratteristiche della pittura veneta
(prof. Claudio Rambaldi) 3 dicembre (orario da definire) Palazzo Barbaran - Vicenza: Mostra su Andrea Palladio 500 anni 10 dicembre
ore 15 - Storia della matematica: il pi greco (prof. Sandro Pistori) 17
dicembre ore 15 - Il cancro: testimonianza di un’esperienza vissuta
(sig.ra Rosa Noci- dott. Pierluigi Pavan) 23 dicembre (martedì) ore
15 - Aspettando il Natale (Don Bruno Fasani di Verona Fedele)
Gieffe
Un grest dipinto di azzurro!
Dal 30 giugno al 27 Luglio 2008, nella Scuola Materna di Sanguinetto, 90 bambini insieme alle loro travolgenti animatrici, hanno intrapreso una mitica avventura con i simpaticissimi Puffi. L’iniziativa, che ha
avuto vita con l’Assessore Luigina Rinco, rappresenta per il paese di
Sanguinetto una grande risorsa per i bambini dai 3 agli 8 anni, che vivono un’importante esperienza di condivisione senza mai tralasciare
il divertimento. Il gioco, momento imprescindibile nella crescita di ogni
bambino, è lo strumento che ha vivacizzato questo Grest, ottenendo
così da sempre grande successo. Anche le animatrici, soddisfatte di
vivere questa opportunità sono state orgogliose di contribuire a mantenere questa tradizione.
Ilaria De Fanti - Arianna Dionisi
Col GAM che ci accompagna... é una cuccagna
DOMENICA 23 NOVEMBRE
GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO
Alla Santa Messa delle ore 10,30 sono invitate a partecipare
tutte le associazioni con il proprio labaro.
Ritrovo dalle ore 10.00 cortile interno Castello
system
Tecnologia per il benessere climatico
Riscaldamento
Climatizzazione
Geotermia
Energie alternative
Idrocomfort System s.r.l. Via Labriola, 4 - 37054 Nogara (VR)
tel. 0442 510511 fax 0442 538455 www.idrocs.it [email protected]
Anche quest’anno il G.A.M., capitanato dall’irriducibile Giorgio Soliman, si è recato
alla scoperta di luoghi meravigliosi lungo i percorsi del “Vicentino” Monte Cimone.
La partenza, giovedì 12 giugno, ha visto radunarsi una cinquantina di ragazzi appartenenti alle classi 5° elementari, 1^ e 2^ media oltre al gruppo animatori composto da due collaboratrici del gruppo GEA ed altri quattro volonterosi giovani nati nel
1990: Ilaria De Fanti, Arianna Dionisi, Alberto Pecchio e Giacomo Taccon. Lungo
l’arco delle quattro giornate a Tonezza del Cimone (VI) i ragazzi hanno occupato
il loro tempo tra escursioni e la costruzione di oggetti preistorici che sono poi stati
presentati ai genitori nella giornata conclusiva di Domenica 15 giugno.
P.S.: Arianna, Ilaria, Alberto e Giacomo ringraziano i ragazzi per aver loro
fatto passare meravigliose notti in bianco.
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Speciale “Giorno del ritorno”
Ritornare è ricordare
14 settembre... siam tornati
A GIULIO NASCIMBENI, CON AFFETTO
QUANTE BRAVE PERSONE DA RICORDARE ...
Nell’occasione del “Giorno del ritorno” a Sanguinetto... un’assenza carica di tristezza: non è più con noi Giulio Nascimbeni, che dei ritorni –quelli reali, in macchina, da Milano al paese, ma anche quelli ideali, pensati,
sognati, ricordati, sottintesi in tante sue pagine– aveva fatto un’arte, una
necessità non secondaria, forse addirittura, senza esagerare, una ragione di vita. Quanto importante fosse per lui il legame con il suo paese può
essere compreso anche solo da un dato apparentemente marginale. A
Milano, al “Corriere della Sera”, dove per lunghi anni fu responsabile di
quelle pagine culturali che erano il sismografo
più autorevole della cultura italiana, con quei
colleghi che avevano nomi prestigiosi di Afeltra, Montale, Buzzati e tanti altri, dovette parlare tanto e con tanto affetto del suo paese, che
qualcuno disse (e la battuta divenne un mito del
“Corriere”): “Sanguinetto è insomma l’ombelico
del mondo”. Accennavo prima ai ritorni “ideali”
a Sanguinetto: intendo quelli della sua scrittura. E non solo quelli espliciti di certe pagine
memorabili in cui rievocava, come in un’epica
dolcissima ed elegiaca, i piccoli ma straordinari
eventi del paese (ricordo quel “Nuovo cinema
Sanguinetto” che raccontava la nascita e i fasti
del Politeama Roghi); il richiamo a Sanguinetto
era implicitamente presente anche in tanti suoi articoli, in recensioni, in
interviste in cui, se occorreva tratteggiare un paesaggio, un’atmosfera
di particolare sapore, un modo o una misura del dire e dell’intendersi,
noi sentivamo che sotto quelle immagini c’erano paesaggi, cose, figure, parole che lui aveva colto e imparato nel nostro paese. Forse con
questo attaccamento a Sanguinetto è stato coerente e “giusto” anche il
fatto che qui egli abbia chiuso i suoi giorni. Del morire, e del morire in un
paese, Giulio nella sua giovinezza, quando amava coltivare la scrittura
in versi, aveva detto una cosa bellissima e assolutamente toccante. In
una sequenza di brevi liriche (contenute nella raccolta “Pianura”, del ’52)
che intitolava “Paese” leggiamo questo verso: “Amarti è dare nome alla
morte di ogni uomo”: nella densa concisione di questo verso ci diceva
che la “pietas” semplice e autentica della comunità paesana si esprime,
senza clamori, in quel “dare amore” che esclude ogni indifferenza, che è
il sigillo sicuro di una vera partecipazione umana.
Giulio Galetto
Carissimi, sono ancora io, la Rita, anche quest’anno “ritornata” tra i miei
compaesani. E’ di nuovo il “Giorno del Ritorno” ed, inevitabilmente, il “giorno del ricordo”. Ricordo di “cose”, come dicevo l’anno scorso, ma anche
soprattutto di “persone”. Ognuno di noi “migrà” ha nello scrigno del proprio
cuore le immagini di alcuni che hanno influito in modo profondo sulla loro
vita, spesso semplici, non eclatanti, ma comunque significative e, quindi, straordinarie ed esemplari. Sono vite nate proprio nella quotidianità e
nell’ordinario: tuttavia ve le riporto con valore di testimonianza, in quanto
mi hanno colpito e mi sono apparsi eccezionali percorsi di vita. La prima
persona che vorrei ricordare è Lucia Ferrarini: nubile per scelta, dotata di
umile e saggia sapienza, tutta dedita alla famiglia e alla casa, ma anche e
soprattutto alla sua Chiesa e alla sua parrocchia. Alimentava la sua formazione con la preghiera e la messa quotidiana, ha insegnato catechismo (la
“dottrina”, si diceva allora), ha indirizzato l’anima di molti bambini e ragazzi di Sanguinetto. Poi ricordo Raffaella Cavaler Marcucci, mia preziosa
amica per tutta la vita: gentile, cordiale, semplice e soprattutto saggia, caratterizzata da una ricca umanità e da una rispettosa riservatezza. E’ stata
specchio di virtuosa fedeltà al marito, spesso lontano a lungo da casa per
motivi di lavoro: madre di tre figli, li ha curati amorevolmente (anche con
eroico coraggio, nell’occasione della perdita tragica di una figlia). E’ stata
insegnante di Scuola Media. Vive ancora nel mio cuore Bianca Pivatelli
Camiletti che vendeva la verdura fresca, raccolta diligentemente nell’orto
di casa. Nel suo quotidiano impegno aperto e generoso, poi rivolto alla
vendita del pane, ha colto il significato vero del lavoro, che deve essere
anzitutto un “servizio sociale”, a favore del prossimo. Vicino a casa mia
abitava, poi, Lisetta Brighenti Guzzo, donna forte e coraggiosa che, lontana per molti anni -circa sedici- dal marito, trattenuto in Africa orientale,
prima per lavoro poi come prigioniero di guerra, ha sempre conservato
una fedeltà assoluta, un amore che ha vinto anche il lungo silenzio (non
ebbe per molto tempo più sue notizie), grazie alla profonda fede in Dio. Un
accenno è doveroso anche per Elisa Meritani, già ampiamente commemorata dagli amici ed allievi attraverso alcune giornate ed un fascicolo di
memorie, per merito del CIF locale. E come non ricordare la cara, dolce
Carla Poletti Nascimbeni, sposa e compagna, fedele ancella ed intelligente interprete delle esigenze del suo Giulio. Temperamento pacato,
sguardo mite, sorriso fiducioso e sereno, era un porto sicuro per gli affanni quotidiani del marito, impegnato nella dura professione del giornalista.
Egli, come ha detto il figlio Enrico, ha cominciato a morire sette anni prima
della sua stessa morte, quando è mancata la sua cara sposa Carla. Un
ultimo pensiero va proprio a Giulio Nascimbeni (Giulietto, in paese, per
distinguerlo dal nonno Giulio, importante e stimato medico). Vorrei ricordare il periodo in cui lui, ventunenne, ha avviato me, dodicenne, alla “nobiltà”
della scrittura, facendomene scoprire alcuni segreti. La nostra conoscenza, poi amicizia, è iniziata nel 1944; era stato per otto anni compagno di
scuola di mio marito Stellio al ginnasio-liceo “Cotta” di Legnago, creando
amicizia e stima. Prezioso “artigiano” e cultore della “Parola” in tutta la sua
vita professionale, negli ultimi tempi è stato costretto alla solitudine e al
silenzio, dovendo rinunciare proprio alla “Parola”, il suo più prezioso strumento. Chissà, come dice il poeta, anche per lui può essere accaduto che
tristemente “al tacito morir di un giorno inerte...dei dì che furono l’assalse il
sovvenir”. Insomma, non dimentichiamoci di tutte queste “brave” persone
della nostra amata Sanguinetto.
Rita Crivellari Spiazzi
E’ stato ripescato da un vecchio
Peagno questo “Me ricordo...”.
Farà certamente piacere ai “migrà” che riconosceranno luoghi
e persone rievocati da una nostra concittadina.
ME RICORDO...
Quando entro in Castèl guardo
in su, par schivàr le “schìtare” dei
colombi. ‘Na olta no l’era mia così,
gh’era altri oseleti! Le rondene in
primavera le fasea el niàl tra i veci
muri... i merli i se scondea in fossa
a sercàr tra i àlbari da magnàr... le
passarine, invese, le volava basse
par vedar de catàr i avansi dele
merende da poareti. A òlte me par
de vedar el cortìl sensa i fareti...
qaundo ognu zugo el gh’avea el so
posto! Soto i pòrteghi partea le do
squadre de “Bandiera”, la “mare”
l’era la piera in fondo al scalòn
de Zupini. Davanti ala Maria Rossi, dove el cortiìl el se strenze, se
zugava a “tamburini” e a “madama
Dorè”. Sul bastòn de fèro che sarava l’arco dela porta, tuti i zugava a
far iequilibristi, sercandpo sempre
de scansàr quei compagni che, invese, i saltava dai scalini fin sui cùgoli de casa Rossi. El quadrato tra i
du scaloni l’era el pòsto par i “quatro cantoni”. Se se fermava solo
par dar ‘na sbirciadina dala finestra
del’Asilo, che l’era bassa e la parea
zo in cantina e po’ se riprendea a
zugar con più fià de prima. Quanti
sbrissioni zo dal scalòn ò fato, magari de scondòn dala maestra, parchè la “Faèla” no la volea mia e la
disea che podèene ronparse el gropòn! Dòpo, piàn piàn, coi ani, quei
zughi i s’à fermà: te te sentavi sui
scalini a guardàr i buteleti e te vedei che ghe n’era de cambià. Te te
scambiavi sorisi e paroline a bassa
voce e te capei che i ani i passa e
no te gh’avei più òia de zugàr. Me
ricordo anca i “rientri” par prepararse ai esami de Amissiòn. Erimo
un grupeto de birbanti che volea
sfrutàr la testa bòna par ciapàr chel
tòco de carta che nela vita el podea
vegnerne bon. Ié ricordo tuti in fila,
i me compagni, dal primo al’ultimo,
come fusse alora: Antonioli Gilberto, el fiol dela Clara “Cula”, amica
de me mama; Bissoli Rosalisa,
la fiola del nostro maestro; Dionisi Gaeatno, so papà l’era Piero
Sengìn; Ferrarini Norberto, fiol dei
Valisa; Guareschi Sandro, che so
papà el laorava al Stabilimento;
Lodi Elisabetta, che tuti i ciamava
Efrina, la me amica del cor; Natalini
Gianfranco, de lu me ricordo solo
che l’era el neodo del Ceo; Tarocco
Ferdinando, detto Nandino Pàncoli; mi, che tuti i me conosea parchè
era la fiola dela Wanda Ciceto; e,
par ultimo, Zuccato Alberto, deto
el Zucatìn. Adéso basta coi ricordi
parchè qua dentro gh’è tanta gente
che a Sanguinè l’è vegnua dòpo o
l’è ‘nda via e dei nostri béi ani no
la sa gnente. Ognuno l’a fato la so
strada, a Sanguinè o lòntan da qua,
ma el bruto l’è che tanti i n’a lasà,
portà via dal mal, che senza guèra,
tanta gente l’à portà soto tèra! Cari
butèi e butèle del ‘37, l’è sempre
bèlo trovarse insieme a ricordar el
tempo che fu. Ognuno gh’a la so
storièla, ognuno gh’à le so ilusiòn
scornè. Ma la nostra clase l’è sempre forte: 60 ani, gente, i’è tanti! Ma
i me par pochi se penso ala Bedoni, a Tògno scarpàr, ala Pinòti o ala
Ceconi! Lori ié ‘ndà pian, la vita i
l’à visua giorno par giorno, senza
prèsia. Noaltri, invese, la generaziòn de mèzo, emo corso sempre
par rivàr prima, par èsar al paso coi
tempi. Adèsso basta!... Se lasemo
con l’impegno de catarse ancora a
un festìn come questo. E alora ve
digo... arrivederci a presto.
Clara Tebon
Sanguinè, 26/10/1997. Festa del
60° Compleanno.
Associazioni
Brevi dall’ultimo bimestre
a cura di Lia Sgarbi
19 Settembre - Nell’Auditorium “Montemezzi” del Conservatorio di Verona si è tenuto il concerto di presentazione dell’incisione realizzata dai vincitori del Concorso Zinetti 2OO8: un Duo di musicisti coreani che
hanno iniziato la carriera come “bambini prodigio”, la signora, pianista, il marito violinista, in possesso di
una tecnica degna di Tartini e Paganini. Al termine dell’applauditissimo concerto, gli invitati hanno ricevuto
in omaggio una copia del CD. L’organizzazione è dovuta all’Assessorato alla Cultura della Provincia, alla
Fondazione Salieri e al nostro Assessorato alla Cultura, cui,dobbiamo essere grati per il dono di questa
preziosa esperienza, anche perché si è assunto l’onere del trasporto di meno di venti persone, con un
pullman di capienza molto superiore. 20 Settembre - Inaugurazione della nuova ala aggiunta alla Casa di
Soggiorno per Anziani : al piano-terra una sala
polivalente, al primo la palestra, al secondo,
locali ad uso di magazzino. E’ stata celebrata dal Parroco la S. Messa, animata dal Coro
“El Castel”, alla presenza degli Ospiti, dei loro
familiari, delle Autorità nelle persone del Sindaco e dei componenti la Giunta comunale,
dell’Assessore regionale alle Politiche Sociali
dr. Stefano Valdegamberi, del Comandante
della Base Aeronautica, del M.llo del Comando
Carabinieri; presenti anche Funzionari bancari
e Presidenti delle Associazioni locali; l’Assessore della Regione ed il Sindaco hanno tenuto
discorsi di felicitazioni per l’avvenimento e di lode per la Presidente Franca Lanza che, ringraziando, ha
auspicato un sempre maggior sviluppo della Casa che gestisce con tanta dedizione, informando il pubblico
che il progetto della festa è nato da un’idea di Dino Troiani della Pro Loco. Tale Associazione ha organizzato
la cena sociale che ha concluso la serata. 2 Ottobre - Festa dei Nonni nella Casa di Soggiorno per Anziani,
organizzata dal CIF con il Gruppo Adolescenti e Bambini, guidato dalla sig.ra Giorgina Bronzato, che ha
presentato canzoni, recite, coreografie sull’onda della musica curata dal sig. Garbini, con la partecipazione
della moglie sig.ra Patrizia, cantante dalla voce di straordinaria estensione. Nella nuova sala, gremita di
Ospiti e di pubblico esterno, si è trascorso un pomeriggio di cordialità, allegria e serenità ed anche di sentimenti patriottici, con il canto dell’Inno nazionale accompagnato dallo sventolìo di bandierine tricolori , che
ha aperto e concluso la festa, unendo nonni e giovanissimi nel comune omaggio alla nostra Storia.
El dialeto
a cura di
Giuseppe Vaccari
Ciascuno di noi che usa il dialetto, nel suo inconscio, è convinto di parlare
la lingua autentica ed è pronto a reagire negativamente di fronte ad ogni
parola diversa, ad ogni pronuncia nuova che gli capita di ascoltare e
le condanna come forme strane e per nulla genuine. Ognuno poi, pur
sapendo che nei comuni limitrofi ci sono diverse inflessioni e proprietà
linguistiche varie che suonano strane al suo orecchio, giudica queste
diversità come difetti ed irride a quelle abitudini linguistiche in nome di
una pretesa e convinta superiorità del proprio linguaggio e del proprio
modo di esprimersi. In realtà quello che chiamiamo el dialèto, come
fosse un’ unica lingua, è un insieme complesso
e sfaccettato che interessa una piccolissima
area geografica e varia da paese a paese, da
contrada a contrada, da via a via, spesso da
famiglia a famiglia. Per fare un esempio, la paletta
della spazzatura, in una famiglia che abitava in
Convento era detta sgravoiàra, da un’altra, sempre
del Convento, invece sgaiovàra e a cento metri di
distanza la stessa cambiava ancora e diventava
la scaveiàra: è evidente che si tratta della stessa
parola pronunciata in maniera diversa, senza
che si possa dire quale sia la versione autentica
e originaria. Non parliamo poi delle consonanti
esse e zeta, séola e zéola, che contrappongono,
grossomodo, paese a campagna, e furono in
passato motivo di una nota polemica, quella dei pisonsini, di cui gli
anziani conservano ancora l’eco. All’interno poi del territorio regionale,
il Veneto, che per un verso consideriamo unitario sia sotto l’aspetto
linguistico che culturale, si registrano differenze tali che ce lo fanno
apparire molto variegato e diviso in molteplici aree linguistiche.Se el
veneziàn, el padoàn, el visentìn, el rovigòto, el veronese, tanto per stare
alle maggiori espressioni dell’area Veneta, sono affini, riconducibili alla
stessa matrice culturale, ciascuna di queste ha la sua particolare identità
5
UNA NORMA
DA PRECISARE
PER TUTTI I DONATORI
AVIS
Una norma in vigore da tempo prevede che i soci, che non effettuano
donazioni per un periodo superiore
ai due anni senza giustificato motivo,
vengano cancellati dall’elenco dei
donatori attivi. Siccome l’applicazione pratica di questa norma suscita
qualche rimostranza da parte degli
interessati, invitiamo tutti coloro che
per qualsiasi motivo di salute non
possono donare a darne comunicazione al direttivo entro novembre, in
modo da essere temporaneamente
sospesi, anziché cancellati. Ricordiamo comunque che coloro che sono
stati cancellati, se, dopo gli opportuni accertamenti clinici, riprendono a
donare, continuano ad essere iscritti
al gruppo comunale senza bisogno
di alcuna formalità. Questa regola,
introdotta per il buon funzionamento delle sezioni, rimane comunque
un fatto marginale che non deve far
perdere di vista il fine primario del
volontariato, che è quello del dono
generoso e disinteressato.
Direttivo AVIS
che la rende una lingua diversa, e al suo interno presenta poi divisioni e
variazioni legate alla evoluzione della storia, della geografia, della politica,
tanto che per il solo territorio veronese gli studiosi parlano di dialetti ed
individuano otto aree linguistiche chiaramente distinte. E’ un’illusione
dunque l’idea di un dialetto omogeneo ed uniforme, espressione di un
ampio territorio, sempre uguale a se stessa nel lessico, nella pronuncia,
nella grammatica, nell’inflessione: caratteristica del dialetto è proprio
quella di essere una lingua viva, parlata, e quindi soggetta a variare nello
spazio, nel tempo e nella società. Da un punto di vista grammaticale,
per fare un esempio concreto, nella nostra area per il presente si può
dire sia parlemo che parlema e per l’imperfetto le desinenze parlavene,
parlavimo, parlavino si equivalgono e si possono
scambiare ma ciascuno usa la forma che più gli
è consona per tradizione familiare, quella che gli
sembra la più autentica e la più genuina. Da un
punto di vista storico, tralasciando la rivoluzione
dovuta ai mezzi di comunicazione di massa, nella
pronuncia è scomparsa la consonante “fh” che
suonava come una effe aspirata (fhapa è diventata
zapa, zappa, una parola ormai in estinzione); la
consonante d in molte parole è diventata z sonora
(dèro/ zèro, zero; dóeno/zóeno, giovane; garda/
garza, garza); alcune abbreviazioni si sono perse:
pe è diventato pié, piede, ‘nemo, ‘nar sono diventati
‘ndemo, ‘ndar, voci del verbo andare. Sotto il
profilo lessicale, invece, come succede per tutte
le lingue vive, molti termini vengono usati sempre meno finché vanno
completamente dimenticati (e qui la lista potrebbe essere lunghissima:
arzàra, oggetto logoro, borozól, orzaiolo, caciòla, berretto, ficheto, tuffo,
maturlàn, mattacchione, mostrièl, ragazzino capriccioso, ecc.). Ben
venga dunque l’italiano che ha unificato la comunicazione nazionale ma
non dimentichiamo il dialetto: usiamolo e conserviamolo il più possibile
perché non è una cenerentola di cui vergognarsi ma costituisce un
patrimonio culturale di grande valore e l’espressione di una civiltà.
6
Sport / Compleanni
Uno sparo per Ambodivona
Si è svolta, con larga partecipazione di pubblico,
la manifestazione “Uno sparo per Ambodivona”,
evento sportivo collegato alla missione di solidarietà
di don Raffaello Serafini in Madagascar. Nei campi
di proprietà del sig. Narciso Ferrarini, a Levà di sopra di Correzzo, si sono svolte le gare nell’ultima
domenica di luglio. Il ricavato dell’evento, che ha
visto anche un mercatino, è stato di 3.090 euro che
vanno devoluti in beneficenza per il “Progetto Salomè”. Un grazie a tutti i cacciatori e ai referenti del
progetto. Nella foto i primi tre classificati: il vincitore sig. Ongaro e i sigg. Mantovani, insieme a don
Gli organizzatori
Raffaello Serafini. Appuntamento al prossimo anno.
MISSIONE MADAGASCAR “PROGETTO SALOMÈ” 3^ parte
Oggi, come si presenta la situazione? La Chiesa Cattolica sta soffrendo a causa di restrizioni imposte dal Presidente dell’Isola. Ad esempio, per il giorno delle Palme ha indetto le
elezioni regionali per impedire materialmente la processione delle palme ed i raduni dei giovani,
organizzati per la loro giornata mondiale; alla Radio don Bosco è stato soppresso un programma perché esprimeva posizioni non gradite al governo; nella nostra missione viene momentaneamente sospesa l’attività ambulatoriale perché minacciati di chiusura. Nonostante le difficoltà,
non mancano segni di speranza, che si riscontrano soprattutto in una presa di coscienza ed in
una maturazione di responsabilità da parte di giovani che si aprono al servizio degli altri.
“Associazione Progetto Salomè Onlus” - don Raffaello 0442.58015 - don Romeo 0442.20280
Pallavolo Sanguinetto rilancia una collaborazione molto importante
SANGUINETTO ENTRA NEL CONSORZIO “VOLLEY 434”
Dopo quasi 25 anni di attività la Società Pallavolo Sanguinetto continua
la propria attività aggregandosi al più
importante Consorzio di collaborazione della Bassa Veronese: il Volley
434. Il Consorzio riunisce le società
Pallavolo Cerea, Spakka Volley Villabartolomea e Griffon Volley Legnago
oltre appunto a Pallavolo Sanguinetto. Si crea quindi una “filiera di coordinamento” dell’attività pallavolistica
Le Under 16 nella stagione agonistica 2007/08
della Bassa con grandi opportunità
che si aprono per tutti i praticanti. Infatti nel Consorzio ci sono una squadra di serie B2, una serie C,
due 1^ Divisione (di cui una a Sanguinetto) e due 2^ Divisione oltre a moltissime squadre giovanili. Il
tutto abbraccia un territorio molto ampio e conta un numero di atleti che supera i 500. A dire la verità
Pallavolo Sanguinetto è stata la prima Società della Bassa che ha creduto che solo attraverso un vero
processo di aggregazione sarebbe stato possibile alimentare un movimento già florido nelle singole
Società. Infatti già nel 1998 era stato creato il Consorzio IDEAVOLLEY che ha proseguito la propria
attività fino allo scorso anno. L’attività verrà mantenuta sulla “piazza” di Sanguinetto con il minivolley
per maschi e femmine fino alla 1^ Media, l’under 16 per le ragazze fino all’anno di nascita 1993, la
squadra femminile di punta della 1^ Divisione (rinforzata con l’arrivo di interessanti giovani appunto
dal Consorzio Volley 434) e il gruppo della 3^ Divisione maschile. In particolare va ricordato che la 1^
Divisione femminile inizierà il proprio campionato a Novembre con disputa delle gare in casa il Venerdì,
per finire nell’Aprile prossimo: le gare del 2009 verranno inserite nel calendario della Pro Loco. Per
chi fosse interessato ad avvicinarsi a questo meraviglioso sport segnaliamo che i corsi di mini volley
si svolgono presso la Palestra delle Scuole Medie nei giorni di Lunedì e Mercoledì (ore 16-18) e sono
rivolti a ragazzi e ragazze che frequentano la 3^, 4^, 5^ Elementare e 1^ Media.
Per info: Loris Sganzerla tel. 347.7701401.
SPORT ED ESERCIZI PER TUTTI! A cura dell’Assessorato allo Sport
Sono pronte a ripartire le attività di tutte le società sportive e delle varie
associazioni locali. Ecco il riepilogo, con i punti di riferimento per eventuali contatti: Associazione Basket Sanguinetto, attività agonistica e non
per bambini, ragazzi ed adulti; si tiene nella palestra delle scuole medie
da settembre. Contattare il sig. Massimo Moschetta (348.6701528) - Associazione Calcio Sanguinetto, attività agonistica e non per bambini,
ragazzi ed adulti. Per informazioni ed iscrizioni contattare il sig. Maurizio Perezzani. - Corso di difesa personale ed anti-aggressione con
l’associazione NOI, dedicato a tutti; si terrà ad ottobre con un ciclo di
10 lezioni. Per informazioni contattare il Sig. Massimo Tosco. - Per la
danza, l’Associazione Free Body Studio organizza corsi per bambini e
ragazzi dai 4 ai 7 anni (Danza Classica propedeutica), dagli 8 ai 12 anni
(Classica e Jazz Dance), e dai 12 anni in poi (Modern Jazz, Hip Hop e Vi-
Grazie sostenitori del Peagno
Martini Giorgio
Rezzato (BS)
Ambrosi Giorgio
Frecce Tricolori
Berti Gian Franco
Frecce Tricolori
Chiavelli Giorgio
Frecce Tricolori
De Carli Gino
Frecce Tricolori
Ferrarini Giuseppe
Frecce Tricolori
Franceschetti Federico
Frecce Tricolori
Milanese Tiberio
Frecce Tricolori
Paladini Guerrino
Frecce Tricolori
Veronesi Giuseppe
Frecce Tricolori
Zane Enzo
Frecce Tricolori
Scarpolini Martino Romano Albano Laz. Roma
Un particolare ringraziamento al Gruppo Alpini
per la gentile concessione dell’uso delle tende
alla festa “Castello di Sapori”.
L’8 Novembre
MIRKO GROSSI
compie 6 anni.
Tanti auguri dai nonni
Bruna e Antonio.
13 ottobre - Buon Compleanno ENRICO
Eri il nostro cucciolo
ora ti senti uomo ma
per noi resterai sempre unico
Gli zii Roberto, Daniela
Francesco, Loretta,
cugini Jessica, Jimmy, Katia,
ti augurano tanta felicità.
Buon compleanno
al nostro piccolo
LORENZO POLI
che il 19 Novembre
compie 2 anni.
Tanti auguri da mamma
Monica, papà Giovanni,
nonni e zii.
deo Dance). I corsi si tengono nella palestra delle scuole elementari. Per
informazioni ed iscrizioni contattare la sig,ra Monica Meldo al numero
348.5541841. - Ginnastica, con l’associazione NOI: corsi di ginnastica, per tutte le età, si terranno alle elementari da Settembre. Contattare
il sig. Massimo Tosco in parrocchia al numero 0442.81094. - Ginnastica
dolce con l’associazione ANCORA: i corsi per i pensionati si terranno
alle elementari da settembre. - Karate con l’Associazione Agkai Team:
corsi per bambini, ragazzi ed adulti alla palestra delle scuole elementari
da settembre a giugno. Per iscriversi, contattare il sig. Marco Poltronieri
(333.4853140). - Associazione “Pallavolo Sanguinetto”, corsi ed attività agonistica per bambini, ragazzi ed adulti. Comincia a settembre nella
palestra delle scuole medie. - Associazione Tennis Sanguinetto, corsi
ed attività agonistica per bambini, ragazzi ed adulti, agli impianti sportivi
di Sanguinetto, da settembre.
Parrocchia
CON LA PARROCCHIA... VERSO L’AVVENTO
OTTOBRE - (Corso fidanzati dal 23 ottobre al 18 gennaio 2009) Dom. 5: Ore 10,30 Apertura anno catechistico: Mandato catechisti e
ministri straordinari; ore 12 Supplica Madonna di Pompei - Dom. 12:
Ore 15 S. Rosario; ore 15,30 S. Messa dell’unzione (Don Roberto
Visentini), segue rinfresco salone San Giorgio - Dom. 19: Giornata
Missionaria - Gio. 23: ore 20,45 1° incontro Fidanzati.
NOVEMBRE Sab. 1: Solennità di TUTTI I SANTI: SS. Messe ore
9; 10,30; 18 in Duomo / AL CIMITERO ore 15 Suffragio e benedizione Defunti - Dom. 2: Commemorazione dei defunti: 9-10,30-18 in
Duomo / ore 15: S. Messa al Cimitero / ore 18: S. Messa in Duomo
(in suffragio dei parroci, curati e religiosi nati o che hanno svolto il
loro ministero a Sanguinetto) - Dom. 9: ore 10,30 Commemorazione
defunti di tutte le guerre - Gio. 6-13-20-27 incontro Fidanzati ore
20,45 - Dom. 23 ore 10,30 Solennità Cristo Re - Ultima domenica
anno liturgico. S. Messa ore 10,30 Ringraziamento. Benedizione automezzi - Dom. 30 Prima domenica di AVVENTO.
DICEMBRE - 28/11-5/12-19/12 (catechesi adulti) - 4/11-18/12 ore
20,45 incontro fidanzati - Lun. 8 Immacolata Concezione: ore 10,30
Presentazione Comunicandi Comunità.
SETTIMANA NATALIZIA - Mer. 24 (Vigilia): ore 24 S. MESSA della
NOTTE di NATALE - Gio. 25 GIORNO DI NATALE: SS. Messe orario 9-10.30-18 - Dom. 28 Festa della Famiglia: Consegna angioletti
anno 2008 - Mer. 31 ore 18 S. Messa e canto del TE DEUM per tutti
i BENEFATTORI della Parrocchia (vivi e defunti).
Chiesa quiz: le risposte ricevute
Marta Bergamini
1) La chiesa della Rotonda è in onore alla Gran Madre di Dio.
2) I frati che operarono per circa tre
secoli appartenevano all’ordine dei
Minori Francescani, e più precisamente alla famiglia dei Zoccolanti.
3) La parrocchiale è stata decorata
sia da Miolato Gaetano che ha realizzato “Il Martirio di San Giorgio”
e le stazioni della Via Crucis; sia da
Agostino Pegrassi che ha realizzato
il dipinto “La resurrezione di Cristo”.
4) So che la chiesetta di Tavanara è
dedicata a San Bartolomeo Apostolo, se, come richiede la domanda,
ce ne sono degli altri, non so veramente rispondere.
5) La patrona della chiesa di Venera
è Maria Regina:
6) Don Camillo Maria Sommariva fu
parroco dal 1819 al 1839; pertanto la parrocchiale fu eretta dopo il
1800.
7) L’oratorio della Chiesa della Rotonda fu progettato dal Pompei:
pittore, architetto e trattatista; difatti
fu anche l’autore di un trattato sugli
ordini architettonici pubblicato nel
1735.
8) La parrocchiale sorse come cappella alle dipendenze di quella di
Casaleone.
9) A Bologna onorano San Petronio,
a Firenze San Giovanni, Genova
come Sanguinetto San Giorgio.
10) Don Antonio Romagnoli fu parroco dal 1919 al 1964 cioè per 45 anni.
Gianna Ferrari De Salvo
1) La chiesa delle tre vie, conosciuta come La Rotonda di Capo di Sotto, è dedicata alla B. Vergine.
2) Nella chiesa dei Frati operarono
i Minori francescani, detti anche
“Zoccolanti”.
3) Nella parrocchiale vi sono decorazioni di Gaetano Miolato e Agostino Pegrassi.
4) L’oratorio di Tavanara è dedicato ai SS. Bartolomeo e Antonio da
Padova.
5) La patrona della chiesa di Venera è Maria Regina.
6) La parrocchiale di Sanguinetto venne eretta nei primi anni
dell’Ottocento. Don Camillo Maria
Sommariva entrò in parrocchia nel
1819 a lavori già iniziati.
7) L’oratorio delle tre vie fu progettato dal conte Alessandro Pompei.
8) Prima del Cinquecento la chiesa di Sanguinetto dipendeva dalla
pieve di Casaleone.
9) S. Giorgio è patrono di Genova.
10) Don Pietro Romagnoli resse la
parrocchia dal 1919 al 1964.
Grazie alle due signore che hanno dato le risposte a “Chiesa
quiz” e che saranno invitate,
insieme al vincitore di “Calcio
quiz”, ad una prossima cena del
Peagno.
La foto nello scorso numero era
del pittore Agostino Pegrassi
(1900-1957)
7
Nuova missione di don Alessio Lucchini
DOPO IL BRASILE...IL MOZAMBICO
Essere disponibili alle richieste avanzate dal vescovo: è questo un impegno solenne che, al momento dell’ordinazione, è chiesto a ciascun sacerdote. Già nel 2005 padre Flavio Roberto Carraro aveva proposto ad Alessio una missione in Brasile: lui aveva accettato ed era partito, dopo alcuni
mesi di formazione e preparazione svolta al CUM. Questa esperienza,
valutata oggi, è stata significativa, tanto che è tornato “cambiato” come
uomo ma anche come sacerdote.Questi due anni passati in terra brasiliana lo hanno arricchito, reso una persona solare, disponibile all’ascolto
di tutti e all’aiuto delle persone; ma la cosa più importante è il fatto che è
diventato più attento a coloro che incontra, offrendo sempre un sorriso,
un abbraccio, una parola. Purtroppo però tale esperienza è terminata e la
gestione della missione è passata ai preti locali, concludendo la collaborazione della chiesa di Verona con questa realtà in Brasile. Certo, non è stato facile lasciare quella gente che molto ha lasciato nella vita di Alessio. A
questo punto si ripresenta la nuova proposta del vescovo Giuseppe Zenti,
uguale a quella di prima: ancora una missione, ma stavolta in Africa, nello
stato del Mozambico. Alessio, dopo aver visitato questa realtà nei mesi di
maggio e giugno, è tornato esprimendo il suo “sì” per la nuova occasione
di evangelizzazione. Tra circa un mese, a novembre, ripartirà dunque per
l’Africa meridionale: andrà nella parrocchia di Namahaca, a circa 4 ore di
strada da Nampula, una delle città principali del Mozambico. Raggiungerà don Silvano, che si trova là già da un anno e che è stato suo compagno
di Seminario; sono infatti
diventati preti insieme nel
2001. Attualmente è in fase
di preparativi, si sta occupando di cose burocratiche
e personali; la partenza
non è ancora stata decisa
ma il saluto è vicino. I più
sentiti auguri di Buona Missione dai tuoi familiari, dagli amici e dalla comunità
fedele di Sanguinetto.
Luisa, Luigi, Tamara Lucchini
Casa della Gioventù, quando il caldo vien meno
Eccoci, anche quest’ anno ci risiamo. Con il termine dell’estate dobbiamo
abbandonare per qualche mese la spiaggia, il mare e gli ombrelloni. Ma è
necessario ricordare che il divertimento non corrisponde necessariamente
ed esclusivamente ad uno stile di vita balneare e che ci si può facilmente
divertire anche quando il caldo e l’afa vengono meno. Rimanere allegri
anche nel periodo meno caldo dell’ anno: chi più dei bambini e dei ragazzi
può riuscire in questo intento inizialmente un po’ arduo per ciascuno di noi?
Anche il nostro piccolo paese, ovviamente, dispone del luogo perfetto per
poter trascorrere delle piacevoli e allegre giornate: la Casa della Gioventù.
Sono infatti iniziate le attività dell’anno 2008/09, organizzate dal circolo
NOI come, ad esempio, la “Caccia al Tesoro” del 7 settembre, vinta da
Facchinetti Sara, Peloso Luca e Beltramini Marco. A questa fantastica prima giornata organizzata dalla Casa della Gioventù seguiranno altre piacevoli domeniche pomeriggio, tra le quali vi ricordiamo: “Castagnata per
i Ragazzi” il 9 novembre - “Santa Lucia” il 14 dicembre - “Befana” il
6 gennaio. Ma la Casa della Gioventù rimarrà aperta tutti i sabato sera e
domenica pomeriggio dall’1 ottobre fino al 31 maggio 2009. Il divertimento
non sarà solo per i giovanissimi; vi informiamo infatti che continua la “Tombola” del sabato sera. L’appuntamento è per le seguenti date: • 8 novembre • 29 novembre • 20 dicembre. Il circolo NOI è un gruppo costituito di
soli volontari, i quali hanno scoperto quanta gioia possa scaturire dal semplice gesto di donare un po’ del proprio tempo e della propria attenzione al
fine di rallegrare i compaesani di ogni età. Sono sempre molto gradite le
adesioni di nuovi volontari che abbiano voglia di contribuire anche soltanto
con un piccolo aiuto. Un saggio disse infatti: “ Con i fili d’erba si intreccia
una corda che tiene fermo un elefante”. Per adesioni, chiamare Mariella
al numero 393.7120501 Le volontarie del circolo Noi
Informazioni commerciali
Ricordi di
Scuola:
Classe IV
elementare
anno
scolastico
1947/48
Con il consueto impegno dedicato alla ricerca di un miglioramento continuo della qualità, della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti a
soddisfare i bisogni della clientela, Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise metterà a disposizione nei prossimi mesi un nuovo e
competitivo prodotto. Si tratta di un’assicurazione per i titolari dei prestiti
personali e mutui, la cosiddetta CPI (Creditor Protection Issurance); è una
polizza multigaranzia, sia danni che vita, abbinata ad un prestito personale o ad un mutuo che tutela il cliente beneficiario nel caso si verifichino
determinati eventi quali:
- decesso dell’assicurato
- invalidità permanente totale da infortunio e da malattia
- malattia grave
- inabilità temporanea totale al lavoro
- perdita involontaria dell’impiego dovuta a giustificato motivo
- ricovero ospedaliero.
Si ricorda inoltre che sono in collocamento obbligazioni emesse dalla Banca a tasso variabile indicizzate a tassi di mercato.
Per ricevere maggiori informazioni rivolgersi in filiale.
Siamo presenti con 12 sportelli nel territorio veronese
ed in particolare nella vicina Concamarise
via Capitello, 36 - Tel.0442 398411
Grafica: studio Barbon - 333.3772111 - e-mail: [email protected]
AI GRUPPI: Consegnare il prossimo materiale entro il 10 dicembre - 2008 - - Dir. Michele Chiaramonte - Tel. 335.5388177 - Tel. Fax 0442.38156 e-mail:[email protected] - Dir. resp. prof. Stefano Vicentini 349.5723815 - e-mail: [email protected]
Tempo libero
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Un Castello di Sapori