Università degli Studi della Basilicata
Documento di valutazione del rischio D.Lgs. 81/08
Scheda informativa MACCHI NE
10/ 04/ 2015
rev.1
PERICOLO
Scheda
Mac/ 6
COMPRESSORE
TIPO
CONDIZIONI DI RISCHIO
PxD=R
La mancanza di adeguate protezioni o la loro rimozione da parte
dell’operatore può comportare schiacciamento delle dita dovuto al
contatto con organi di trasmissione del moto.
La mancanza di adeguate protezioni o la loro rimozione da parte
dell’operatore può comportare cesoiamento delle dita dovuto al contatto
con organi di trasmissione del moto..
Schiacciamento
A1
2x3=6
Cesoiamento
A2
Taglio
A3
Impigliamento
A4
Trascinamento
A5
NO
Urto, Puntura
A6
NO
Abrasione
A7
NO
Intrappolamento
A8
2x3=6
NO
Capelli, abbigliamento o altro potrebbero restare impigliati in parti in
movimento seguendo il moto delle stesse
1x3=3
NO
A causa della eventuale presenza di materiali depositati o di cavi in
prossimità della macchina
Scivolamento, Inciampo e Caduta
A9
Proiezione di Fluido ad Alta pressione
A10
Proiezione di Materiale solido
Perdita di stabilità della macchina o sue
parti
A11
Contatti diretti e indiretti
B1
Fenomeni elettrostatici
B2
NO
Radiazioni termiche ed altri fenomeni
Influenze esterne sugli equipaggiamenti
elettrici
Spruzzi metallici da cortocircuiti
B3
NO
B4
NO
B5
NO
Bruciature e scottature
C1
NO
Danni alla salute per cause ambientali
C2
NO
Perdita dell'udito ed altri effetti psicologici
D1
Interferenze con la comunicazione verbale
D2
Vibrazioni
D3
A12
2x2=4
NO
Proiezioni di trucioli e frammenti.
Lo scorretto posizionamento della macchina può causarne il
ribaltamento
Potrebbero verificarsi incidenti in caso di errato collegamento della
macchina o di non corretto isolamento di cavi e parti in tensione.
In caso di motori particolarmente rumorosi.
In caso di motori particolarmente rumorosi e durante l’utilizzo dell’aria
compressa.
USB – Servizio Prevenzione e Protezione
3x3=9
3x2=6
2x4=8
2x2=4
2x2=4
NO
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Scheda Mac/ 6
Archi elettrici
E1
NO
Laser
E2
NO
Sorgenti di radiazioni ionizzanti
Macchine utilizzanti campi magnetici ad
alta frequenza
Raggi infrarossi ed ultravioletti
Da contatto o inalazione di fluidi, gas,
nebbie, fumi e polveri
Per esplosione o incendio
E3
NO
E4
NO
F2
NO
Posizioni errate o sforzi eccessivi
Inadeguatezza con l'anatomia manobraccio o piede-gamba
Mancato uso di dispositivi di protezione
individuali
G1
NO
G2
NO
G3
Il mancato uso dei DPI può comportare danni dovuti al rumore.
4x2=8
Inadeguatezza della illuminazione locale
G4
L’assenza di illuminazione adeguata può indurre gli operatori ad
osservare la lavorazione da posizioni o con modalità potenzialmente
pericolose.
4x2=8
Eccessivo o scarso impegno mentale,
tensione, ecc.
G5
Errori umani
G6
Accumulo di energia in caso di interruzione
di energia elettrica
Guasti all'alimentazione di energia
Proiezioni di parti di macchina o fluidi
Guasti o disfunzioni
comando e controllo
Errori di montaggio
sul
sistema
E5
F1
4x1=4
NO
Anche in presenza di istruzioni adeguate e di macchine realizzate in
modo ergonomicamente corretto è sempre possibile il verificarsi di errori
umani
H1
2x2=4
NO
I1
I2
di
NO
Se l’oggetto da trattare rilascia polveri o se il compressore viene
utilizzato per togliere la polvere.
NO
Eventuali rotture meccaniche possono essere causa di proiezione di
parti di macchina. In caso di rottura del pressostato potrebbero
verificarsi delle esplosioni.
1x4=4
I3
NO
I4
NO
Ripari
L1
NO
Dispositivi di sicurezza
L2
Dispositivi di avviamento e di arresto
L3
In caso di rottura del pressostato potrebbero verificarsi delle esplosioni.
1x4=4
NO
La mancanza di adeguati segnali di sicurezza per informare gli operatori
dei rischi può essere causa di incidenti
Marcature e segnali di sicurezza
L4
Dispositivi di informazione o di allarme
Dispositivi di sezionamento delle fonti di
alimentazione di energia
L5
NO
L6
NO
Dispositivi di emergenza
L7
La mancanza di un dispositivo di emergenza facilmente accessibile,
riconoscibile, azionabile, ecc. può essere causa di serie conseguenze in
caso di incidente
Mezzi di movimentazione /manipolazione
L8
dei pezzi da lavorare
Equipaggiamenti e accessori per la
Devono essere a disposizione degli operatori gli strumenti necessari per
L9
regolazione e/o la manutenzione in
il corretto uso e la manutenzione al fine di evitare errori o tentativi di
sicurezza della macchina
intervento con attrezzature non adeguate
Equipaggiamenti di evacuazione gas, ecc.
L10
Legenda
A= Di natura meccanica
B= Di Natura Elettrica
C= Termici
D= Generati da rumore e vibrazioni
E= Generati da radiazioni
F= Generati da materiali e sostanze trattate, utilizzate o scaricate
G= Generati dalla non applicazione dei principi ergonomici sulle macchine
H= Combinazioni di pericoli
I= Causati da guasti alla alimentazione di energia, rotture di parti di macchina ed altri problemi funzionali
L= Causati da temporanea perdita e/o scorretto posizionamento dei mezzi/misure di sicurezza
USB – Servizio Prevenzione e Protezione
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2x3=6
4x3=12
NO
2x3=6
NO
Scheda Mac/ 6
Prescrizioni, misure protettive collettive ed individuali, proposte di protocolli operativi

Protezione di tutti gli organi in movimento contro i contatti accidentali.

Se vi è la possibilità di proiezione di frammenti, schegge, ecc. utilizzare schermi di protezione o occhiali protettivi .

Divieto di rimuovere le protezioni e i dispositivi di sicurezza.

Divieto di dirigere mai il flusso dell'aria né verso se stessi né verso altri.

Mascherina per l’utilizzatore se le lavorazioni producono polveri.

Dispositivi di protezione meccanici ed elettrici presenti, idonei e attivati.

Organi di azionamento manovrabili solo in modo intenzionale.

Pulsante di arresto in emergenza facilmente accessibile, riconoscibile, azionabile, ecc.

Illuminazione idonea alla lavorazione.

Posizionamento stabile della macchina.

Esplicito divieto di operazioni di pulizia o manutenzione delle macchine in moto affisso vicino alla macchina.

Eventuali marcature attestanti la conformità a leggi vigenti (CE, ecc.) della macchina devono essere chiaramente visibili e
apposte in modo da non potersi cancellare.

Idonea cartellonistica per la macchina con l’indicazione dei pericoli e dei mezzi di protezione personale da utilizzare.

Corretto collegamento elettrico della macchina ed efficace isolamento di cavi e parti in tensione.

Utilizzo e manutenzione periodica come da libretto di uso e manutenzione. Verificare che le attrezzature siano in buono stato
di conservazione, in particolare che siano integre le tubazioni flessibili, i dispositivi di sicurezza (pressostato e valvola di
sicurezza sul compressore), quelli di controllo ed indicazione (manometri), quelli di connessione ed intercettazione (giunti,
attacchi, valvole), quelli di scarico dell'aria, quelli silenziatori, ecc.

Le attrezzature devono essere adeguate ai lavori da effettuare, in particolare che rendano minimi gli effetti del rumore
generato (apparecchi silenziati) e siano dotate di dispositivi smorzatori delle vibrazioni trasmesse al corpo dell'operatore.

Non venga fatto uso improprio dell'aria compressa (per pulire indumenti o parti del corpo, per rimuovere la polvere da superfici
polverose, per accelerare lo svuotamento di recipienti, ecc.).

Condotti, cavi e tubazioni di alimentazione disposti e mantenuti in modo da non creare ostacolo, intralcio o inciampo e da non
risultare esposti a rischio di rottura o di danneggiamento meccanico per usura fisica o chimica.

Gli utensili di volta in volta adoperati (fioretti, scalpelli, ecc.) correttamente fissati ed assicurati all'apparecchio per evitarne
sfilamenti accidentali.

Gli elementi rotanti non altrimenti proteggibili di determinate apparecchiature (trapani, avvitatori e simili) non presentino parti
salienti o in rilievo, che possano esaltare il rischio di presa e impigliamento, oltreché di lesioni da contatto.

Gli apparecchi con utensile tipo mola o disco abrasivo (smerigliatrici, troncatrici, sbavatrici, ecc.) siano dotati di cuffia di
protezione e dei prescritti elementi di fissaggio dell'utensile all'albero.

Utilizzare solo ed esclusivamente prolunghe di corrente della sezione indicata sul libretto istruzioni originale. E’ preferibile,
comunque, utilizzare solo prolunghe d'aria (unendo tra loro quanti tubi-spirale desideri) in quanto sono più sicure (possono
essere bagnate senza problemi, etc).

Libretti e documentazioni di legge a disposizione degli organi di controllo.

Controllare la presenza della targa riportante: per compressori di vecchia fabbricazione (prima della marcatura CE) nome o
ragione sociale del costruttore, luogo e anno di costruzione, temperatura e pressione di progetto, numero di matricola, data
dell'ultima prova effettuata in sede di costruzione; per compressori semplici di nuova fabbricazione marcatura CE, pressione
massima di esercizio, temperatura massima e minima di esercizio, capacità del recipiente, nome o marchio del fabbricante,
tipo e identificazione del recipiente, le ultime due cifre dell'anno in cui è stata apposta la marcatura CE; per altri compressori
marcatura CE con numero distintivo dell'Organismo notificato responsabile del controllo della produzione, nome e indirizzo del
fabbricante, anno di fabbricazione, tipo, serie o numero di identificazione della partita, numero di fabbricazione, limiti
essenziali massimi e minimi ammissibili e, a seconda del tipo di attrezzatura, informazioni supplementari atte a garantire
condizioni d’uso sicure quali volume, dimensione nominale della tubazione, pressione di prova ecc.)
 Richiedere al fabbricante documentazione conforme. Per compressori di vecchia fabbricazione: istruzioni per l’uso; libretto
matricolare, contenente i dati di targa, l'indicazione dei fluidi di esercizio, le certificazioni e le verbalizzazioni delle operazioni e
verifiche eseguite nonché un disegno del recipiente e le dichiarazioni rilasciate dal costruttore. Per compressori “semplici” di
nuova fabbricazione: istruzioni per l’uso; progetto di fabbricazione dettagliato del recipiente; informazioni sui materiali utilizzati,
sui procedimenti di saldatura utilizzati, sui controlli effettuati e tutte le informazioni pertinenti relative alla progettazione dei
recipienti. Per gli altri compressori: foglio illustrativo con informazioni riguardo a montaggio, assemblaggio, messa in servizio,
impiego, manutenzione e controlli dell'utilizzatore; dati di targa, se necessario documentazione tecnica, disegni e schemi
necessari alla comprensione delle istruzioni, eventuali indicazioni sui pericoli di un uso scorretto e sulle caratteristiche
particolari della progettazione rilevanti per la vita dell’attrezzatura.
DPI: maschere antipolvere, cuffie antirumore, visiere paraschegge
Normativa di riferimento
DPR 547/55 – artt.29, 41, 42, 46, 47, 48, 49, 55, 69, 75, 76, 77, 167
USB – Servizio Prevenzione e Protezione
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Scheda Mac/ 6
PRESCRIZIONI DI LEGGE
In base alle pressioni di progetto ed alla capacità, i recipienti in pressione vengono suddivisi in 3 classi (D.M. 21/05/1974):
• classe a):
o VxP<8.000 l*atm, recipienti soggetti alla sola verifica in sede di costruzione, nessun obbligo per l'utente;
• classe b):
o classe a) in serie, recipienti soggetti alla verifica in sede di costruzione e di primo o nuovo impianto, l'utente
deve fare la denuncia di primo o nuovo impianto all'ISPESL che provvederà al collaudo;
• classe c):
o VxP>8.000 l*atm, recipienti soggetti alle verifiche di cui al punto b) e soggetti a verifiche periodiche, a carico
dell'utente gli stessi obblighi di cui al punto b), mentre l'USL., ex PMP, ex ENPI provvederà, d'ufficio, a
successivi controlli periodici.
Il compressore deve essere provvisto di carter completo di protezione delle pulegge, delle cinghie, dei volani e delle parti ad
elevata temperatura; tale carter deve essere pieno o grigliato con maglie strette su tutti i lati accessibili; detti elementi devono
anche essere protetti contro le polveri di cantiere in modo da evitare inconvenienti di funzionamento (art. 41, D.P.R. 547/55).
Sulla macchina, o a portata di mano, deve essere installato un interruttore per l'immediato arresto in caso di bisogno (art. 52,
D.P.R. 547/55).
I comandi non devono avere parti sporgenti che possono permettere l'azionamento involontario (artt. 52 e 77, D.P.R. 547/55).
I motocompressori devono essere provvisti di una valvola di sicurezza tarata per la pressione massima di esercizio (art. 167,
D.P.R. 547/55).
I motocompressori devono essere provvisti di un dispositivo di arresto automatico del motore al
pressione massima di esercizio e quindi occorre verificarne l'efficienza (art. 167, D.P.R. 547/55).
raggiungimento
della
Per controllarne la regolarità di funzionamento, i motocompressori sono normalmente dotati di manometri ed eventuali
termometri che devono essere collocati e mantenuti in modo che le loro indicazioni siano chiaramente visibili al personale
addetto all'apparecchio; va inoltre controllata l'efficienza dei dispositivi di protezione contro gli eccessi di pressione (art. 234,
D.P.R. 547/55).
Tutte le macchine immesse sul mercato dopo il 21.09.96 devono essere dotate di marchio CE e conformi alle norme
armonizzate secondo la "Direttiva macchine" (D.P.R. 459/96).
USB – Servizio Prevenzione e Protezione
pag.4/ 4
Scheda Mac/ 6
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