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EDIZIONE DI CREAZZO
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n. 516 - Venerdì 30/10/2015 - Direttore Responsabile: Sandro Scalabrin - Redazione: Pierluigi Quagli - Grafica&Pubblicità: Gruppo Sedici - Montecchio Maggiore - tel. 0444491163 - Reg. Tribunale di Vicenza n. 1160 del 26/11/07
RICORRENZA DEL 4 NOVEMBRE
L’Amm.ne Comunale invita la cittadinanza alla cerimonia commemorativa del IV Novembre, mercoledì 4 Novembre 2015 alle
ore 10.30 presso il Parco della Rimembranza, in Piazza Roma
Creazzo. Seguirà alle ore 11,00 presso la Sala Mostre di Palazzo del Colle l’inaugurazione della mostra “Nevio Manoan” sui
reperti della Prima Guerra Mondiale allestita a cura della signora Carla Gianello. L’esposizione proseguirà fino all’8 novembre
2015 con i seguenti orari di apertura: mattino 9.00/12.00 pomeriggio 15.00/19.00. Ingresso libero.
Il Sindaco Dott. Stefano Giacomin
AUGURIO DI NOVEMBRE
L’amore solo è più forte del peccato, più forte della morte (Jack
London)
Cari amici, che la morte incomba nella nostra vita e nella vita
di tante persone accanto a noi - vicine e lontane non importa
è un fatto che ci colpisce di più mano a mano che la nostra
vita e la storia umana progrediscono. Ma cosa significa progredire? In che cosa consiste il vero progresso? Riflettevo sul
versetto 12 del Salmo 30: “Tu hai mutato il gioia il mio pianto,
hai sciolto le mie gramaglie e mi hai cinto di allegrezza”. Mi
chiedevo: come uscire dalla tomba in cui le paranoie personali
o le situazioni sociali imprigionano le persone e i popoli, se
non attraverso la solidarietà e l’incontro con persone nuove,
ossia “diverse”, “altre”? Spesso, negli ultimi tempi, è probabile che abbiamo indossato “gramaglie” che ci impediscono nei
movimenti (del pensiero, soprattutto), che rendono la nostra
vita e la storia umana un luogo di scontri più che di incontri,
sorprendenti, creativi e fecondi di vita. Nel romanzo di uno
scrittore svedese così ho trovato scritto: “Per chi non era connesso con niente c’era solo la morte eterna” (Per Olov Enquist,
Il viaggio di Lewi, Iperborea, 2004, p. 78). Credo che questo
sia un mondo oggi per combattere a favore della vita e contro
la morte (“eterna”). C’è, in effetti, già troppa solitudine e troppa tristezza in giro che non vale la pena che ci affatichiamo a
portarne delle altre, isolandoci nelle nostre (presunte) identità
e nelle nostre (necessarie, secondo noi) autocommiserazioni. I
giorni di novembre, dediti alla memoria dei defunti, mi spronano a domandarmi, perciò, se, finché vivo, sono “vivo”. Nel
libro dedicato alla Prima guerra mondiale, Paolo Rumiz così
chiosa: “I morti sono vivi, sono tra noi. Solo che noi non li
sappiamo sentire, perché noi siamo i veri morti, ombre ripiegate sulle nostre miserie, i nostri cellulari, le nostre carriere” (P.
Rumiz, Come cavalli che dormono in piedi, Feltrinelli, 2014,
p. 106). Mentre, parlando della questione epocale dei migranti e dei profughi, un prete di Roma ha detto: “L’accoglienza
dell’altro nasce da una piena accoglienza di sé stessi, per cui
non ci si preoccupa più delle aspettative degli altri, non si vive
più nell’ansia di prestazione, non si ha paura del giudizio, ma
si è liberi di seguire la propria strada, le proprie aspirazioni, i
propri desideri: una vita che respira di libertà può spalancare le
porte a tutti”. Per essere vivi, e quindi anche aperti, accoglienti, occorre, sì, essere liberi. Concludo questi brevi, ma spero
densi, spunti di riflessione offrendovi - in sintonia con ciò che
scritto fin qui - una bellissima poesia di Roberta Dapunt (“orazione della mente”): Proteggimi dal dimenticare, proteggimi
dal non sapere, / dal non aver sentito, ascoltato, visto, guardato. / Favorisci in me il pensiero, non sia mai ferito. / Possa lo
spazio che ho dentro la testa essere scontento, / perché troppo
vuoto anche nell’ultimo giorno. // Proteggimi dalle camere
buie, dall’ordine perfetto nella mente, / niente passi oltre queste mie pareti, tutto m’irrompa. / Siano gli occhi e le orecchie
il varco tra me e l’esterno, / rimangano le infelici domande e
le risposte. / La volontà mi sia stendardo./ Riparami dal nulla,
difendimi dal non essere, / meglio la morte, meglio la morte
(Roberta Dapunt, Le beatitudini della malattia).
Don Maurizio
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Pensioni
pensionati
Assegni nucleo familiare
italiani
Disoccupazione
Dichiarazione dei redditi
I.M.U. - TASI - TARI - I.S.E.E. - EBAV
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Il Comitato Centro Storico di Creazzo, indice, per il giorno Lunedì 9 Novembre 2015 alle ore 20,00 in prima convocazione,
alle ore 21,00 in seconda convocazione una pubblica riunione,
presso la sede del Palazzo del Colle, in Piazza Roma a Creazzo per
eleggere il nuovo Direttivo. Tutte le persone di buona volontà e
interessate che il Comitato prosegua l’opera intrapresa a titolo
di volontariato e senza fini di lucro, sono invitate a partecipare.
Le Finalità del Comitato sono:
- Farsi portavoce, presso gli organi comunali, dei problemi degli
abitanti della zona collinare.
- Farsi promotore di iniziative per la salvaguardia dell’ambiente
- Organizzare incontri o iniziative che tendano a migliorare i
rapporti con gli abitanti della collina e collaborare con la Parrocchia di S. Ulderico, gli Organi Comunali e Associazione Proloco di Creazzo.
In attesa di incontrarci numerosi, porge cardiali saluti.
per il Comitato Centro Storico, Maria Pia Cattani
“LIBRIAMOCI” LEGAMBIENTE - SCUOLE CREAZZO
Dopo l’iniziativa di Puliamo il Mondo, prosegue la collaborazione tra Legambiente e le Scuole di Creazzo. Nei giorni compresi
tra il 26 e il 31 ottobre (settimana scelta per sensibilizzare alla
lettura le nuove generazioni da parte del MIUR), Legambiente
Gruppo Ovest Vicentino, con la collaborazione di alcuni Genitori e Insegnanti porterà, attraverso divertenti e significative
letture i temi Ambientali all’interno di ben 8 classi della Scuola
primaria Ghirotti. “Un libro è un giardino che puoi custodire in
tasca”. (Proverbio cinese)
Legambiente Gruppo Ovest Vicentino
RIATTO STRADA CHIESA E POGGIAN
Convocazione Giunta. L’anno milleottocentoottantotto addì
2 Giugno nell’ufficio Comunale radunatasi la Giunta nelle
persone dei Signori: Suppiej Cav. Giorgio Sindaco, Cardini
Giacomo Assessore, Borgo Francesco Assessore, Giaconi Pellegrino Supplente coll’intervento del sottoscritto Segretario
per la trattazione del seguente Oggetto 1° Comunicazione
dell’accettazione del Sig. Scola Dr. Giovanni del compenso
di Lire 1300 per l’occupazione dei fondi nel riatto della strada Chiesa. Prima di entrare in argomento il Sig. Presidente
comunica alla Giunta che ricorrendo domani la Festa Nazionale dello Statuto avrebbe disposto di solennizzarlo erogando
Lire 20.00 stanziate in Bilancio a tale scopo, a cui ne aggiunge altre 20 come offerta particolare del Sindaco a beneficio di
otto famiglie estratte a sorte fra 40 ritenute le più miserabili
del Comune, ripartendo così Lire 5.00 per ciascuna.Preso atto
la Giunta del suesposto il Sig. Presidente entrando in oggetto
riferisce che in base alla deliberazione Consigliare 20 Febbraio
ultimo scorso sulla facoltà accordata alla Giunta di trattare e
convenire col Sig. Scola Dr. Giovanni in via conciliativa sul
prezzo dei fondi da occuparsi pel riatto della strada obbligatoria
che dal piano mette alla Chiesa e Poggian come da relativo
Progetto definitivamente approvato, e con autorizzazione di
stabilire il contratto anche con aumento fino alle Lire 1450.00
dal prezzo di perizia che è di Lire1294.65, vennero presi degli
accordi col detto Sig. Scola che per l’occupazione dei fondi
come sopra avrebbe accettato il compenso di Lire 1300.00
come lo prova una sua apposita lettera di cui si dà lettura, e
quindi invita la Giunta a pronunciarsi. La Giunta visto che
malgrado la concessione s’è potuto combinare con notevole
vantaggio del Comune, approva senza osservazioni ad unanimità per alzata il compenso convenuto col Sig. Scola pel motivo di cui sopra, salvo formale contratto di compravendita , di
cui resta incaricato il Sig. Sindaco. (continua)
Tratto dall’Archivio Comunale di Creazzo da Silvano Faggionato.
“RACCOLTA TAPPI” – AIUTIAMO L’UNITALSI
Sede CGIL CREAZZO
Sede Lega SPI Vicenza Ovest
l
COMITATO CENTRO STORICO
CREAZZO - RINNOVO DIRETTIVO
Da anni l’edicola di Manuela Celin (via Pasubio) si pone l’obiettivo di aiutare l’ U.N.I.T.A.L.S.I per l’acquisto di nuove carrozzine per i disabili. Tappo dopo tappo siamo riusciti a cambiare
ben 20 carrozzine! Ora l’obiettivo è ancora più grande: l’acquisto di un nuovo pulmino per il trasporto delle persone anziane
e dei portatori di disabilità. La raccolta avviene presso l’edicola. Sarà nostra cura consegnare i tappi a un incaricato dell’
U.N.I.T.A.L.S.I. Ogni tappo ci avvicina alla meta. Contiamo
sul vostro aiuto. GRAZIE!
Manuela
perche’ spendere di piu’?
SPI
l
LUNEDI 9.00 - 12.00 Previdenza fisco Federconsumatori Martedi 14.00 - 17.00 Previdenza fisco
mercoledi 9.00 - 12.00 Previdenza fisco 16.00 - 19.00 Previdenza fisco EBAV
GIOVEDI 9.00 - 12.00 Previdenza fisco FederconsumatorI VENERDI 9.00 - 12.00 Previdenza fisco
Creazzo - Viale Italia 215 – tel. 0444 522429 [email protected]
S.MARCO
ONORANZE
FUNEBRI
di Serraino
preventivi gratuiti e senza impegno
tel. 0444 - 276095 (24 ore su 24)
Piazzetta S. Marco, 3 - Creazzo
RINGRAZIAMENTO
Noi nipoti di Cattani Italo, Gastone e Gianpaolo Mauro Katy
vogliamo ringraziare l’assistente domiciliare mandata dagli assistenti sociali del Comune di Creazzo per l’assistenza che la signora Marisa ha prestato a nostro zio per tanti anni.
Grazie Marisa sappiamo bene che il tuo compito non è stato facile visto il carattere difficile di nostro zio. Grazie ancora a te all’
assistente sociale Laura Addondi e la signora Carmela Maresca
che fino all’ultimo ci sono stati vicini e sempre disponibili
Ancora grazie per la professionalità di tutto lo staff comunale.
Gianpaolo, Mauro e Katy Cattani
CARTELLONISTICA: OLMO, QUO VADIS?
Letti gli articoli sul “Il Punto “ del 16/10 e del 23/10, riguardanti
l’apposizione nei cartelli d’ingresso al territorio comunale: Creazzo “Comune antitransgenico“, espongo le mie considerazioni: chi stabilisce la priorità in materia di segnaletica stradale? È
rispondente , allo scopo per il quale viene collocata? In base a
quali dati ISTAT? (quali produzioni , la quantità, il numero degli
agricoltori…). Se guardo l’ISTAT anno 1995 (prima dell’evento
“broccolo”) trovo: Altavilla Vicentina e Sovizzo centri agricoli,
ma Creazzo: centro industriale! Il nostro Comune ha una superficie agricola di quanti ettari? (zona E:E1,E2,E3) quanto in %?
Confermiamola con i dati, questa cartellonistica! E, a proposito di
dati , quanto costa al cittadino? E dove andrà collocata? Abbiamo
la zona collinare contrassegnata dalla De.CO. Creazzo “Zona tipica broccolo fiolaro” e poi le vie d’ingresso al territorio comunale
sono varie: dalla Rivella, a via Valscura, via Carpaneda, via Molini, via Spino…per le zone agricole. E poi c’è l’ingresso principale
da Vicenza: via Carducci e via Ponte Storto (S.R.11), e, sarebbe
l’assurdo, in quanto in zona D1, D2 (insediamenti industriali..
commerciali…) di Olmo, e qua, sorge il problema. Se si trovano i
“soldi” per determinate cose, lo si deve fare anche per ripristinare
la segnaletica sparita: Olmo (comune di Creazzo), sostituita con
la sola denominazione “Creazzo” (data retro cartelli 2003). Ciò
comporto un’incongruenza con la segnaletica della SP34 e dell
SR11, in quanto da Altavilla Vicentina o da Verona per Vicenza
è presente l’indicazione Olmo o Creazzo loc. Olmo, viceversa non
esiste. 6 , sono i segnali di direzione in rotatoria con via S. Marco.
( Olmo, quo vadis , se il cartellone non ce l’hai!!!) Olmo è inserito
nei tabelloni delle fermate autobus linea 14 ( e nel libretto orari
), nella pubblicità dei supermercati Famila e Prix (dispensata in
tutto il veneto). La relativa documentazione è stata consegnata
presso il nostro Comune, confidando che prevalga il buon senso:
“le cose giuste, al posto giusto”, in quanto, la collocazione della segnaletica stradale, risponde a dei criteri di uniformità sul territorio
nazionale…e non per convinzioni personali.
Silvana Fortuna
BANDO ALLOGGIO E.R.P.
Fino al 03.11.2015 il Comune di Creazzo raccoglierà le nuove
domande di alloggio di edilizia residenziale pubblica, bando
2015. Il modulo è disponibile presso l’Ufficio Interventi Sociali,
tel. 0444338240, apertura al pubblico: lunedì e mercoledì ore
10.00 - 12.30, giovedì ore 16.00 - 18.00. Possono presentare la
domanda, i residenti nel Comune di Creazzo e coloro che svolgono attività lavorativa esclusiva o principale nel Comune.
L’ass.re Carmela Maresca Assessore agli Interventi Sociali del
Comune di Creazzo: “l’anno 2015 si può considerare un anno
fortunato per quanto riguarda le nuove assegnazioni, che in totale sono state n. 3. Sembra un piccolo numero, ma si deve valutare che non c’è un grande turnover negli alloggi e.r.p. e dare
anche una sola risposta positiva ad una necessità di alloggio a
canone economicamente più vantaggioso rispetto ai canoni di
mercato, nel momento economico in cui siamo, è importante e
di reale sollievo per il nucleo familiare.” Lo scorso anno, bando
2014, sono pervenute n. 60 domande. I richiedenti sono soprattutto anziani soli o in coppia, genitore unico con figli, nuclei
familiari con reddito minimo.
Assessorato agli Interventi Sociali del Comune di Creazzo
tel. 0444338240, fax 0444338299
La vignetta di Marco legumi
ARCI NUOVA ASSOCIAZIONE
piazza del comune 14/b
Recapito telefonico: 0444.522030
[email protected]
Dal LUNEDì al Venerdì 17.30-20
Sabato (solo a settembre e ottobre) 16-17.30
Sono aperte le iscrizioni ai vari corsi che si
terranno prossimamente a Creazzo.
Informatica
Corsi combinati: Windows+Word+Internet;
Windows+Word+Excel; Windows+Word+Excel+Internet.
Corsi singoli:
Internet Base
Corso di Linux
Photoshop base
Costruzione siti web
Apple iPad
GIARDINAGGIO
Basato su teoria e pratica, in base alle tradizioni e alle più moderne tecniche organiche e sostenibili. Definizione del programma dettagliato anche
in base alle esigenze dei partecipanti.
FOTOGRAFIA
Principi e tecniche per ottenere immagini creative con la macchina
fotografica sfruttando funzioni e impostazioni a seconda della situazione.
STORIA DELL’ARTE
Corso che si propone di accompagnare gli studenti in un viaggio alla scoperta dell’arte, ripercorrendone la storia dall’antichità ai nostri giorni.
Conoscere i luoghi, personalità ed artisti che hanno cambiato la storia.
BALLO
Corso base di Ballo liscio, sala e social mix. Rivolto a tutti coloro che
vogliono accostarsi al ballo inteso come divertimento.
MEMORIA
Un corso pratico, utile e divertente. Avrai facili tecniche per ricordare
quello che decidi di ricordare e ti stupirai di potere ottenere tanti miglioramenti in così poco tempo.
LINGUE: CORSI INTENSIVI
Inglese, Francese, Tedesco, Arabo, Russo, Spagnolo, Portoghese, Cinese, Giapponese.
Individuali o di gruppo: I corsi di lingue sono rivolti a tutti
coloro che intendono accostarsi ad una lingua straniera per la prima volta
o approfondire la conoscenza per svariati motivi.
Laboratorio linguistico: Si tratta di un pacchetto di 5 incontri
-2 ore cadauno- in cui verranno affrontati di volta in volta vari argomenti (con
diversi supporti). Il dialogo tra insegnante e partecipanti avverrà esclusivamente in lingua così da poter praticare e migliorarne l’uso. Il livello di apprendimento non è essenziale, in base alla conoscenza può partecipare alla conversazione o
trarne un beneficio dal punto di vista dell’ascolto e della comprensione.
RIPETIZIONI
Affiancamento pomeridiano post-scolastico per bambini e ragazzi della
scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Le ripetizioni possono essere singole o di gruppo.
ITAliano per stranieri
I corsi di Italiano si terranno solo ed esclusivamente il sabato pomeriggio.
Le lezioni avranno inizio a ottobre 2015.
PITTURA Per principianti ED AVANZATO
- Laboratorio di tecniche grafiche. Come muovere i primi passi nel
mondo del disegno (otto lezioni di 2 ore più uscita).
- laboratorio di acquerello “la magia del colore”. Corso di orientamento
alla tecnica (otto lezioni di 2 ore più uscita).
DIZIONE BASE ED AVANZATO
Indirizzato a coloro che intendono migliorare il rapporto comunicatiovo con
gli altri, sul piano sociale e lavorativo. Il corso in 12 lezioni da 2 ore ciascuna.
CENTRO DIURNO PARCO DORIA TESSERAMENTI
Il Centro Diurno Anziani Parco A. Doria informa che dal
1 novembre parte il tesseramento per l’anno 2016. Solita
procedura, consegna della tessera ai volontari al banco
con versamento della quota di euro 10,00 che sarà vidimata e restituita la settimana successiva.
Inoltre viene riproposta la la tradizionale S. Messa di commemorazione dei Defunti Soci e familiari presso la Basilica
di Monte Berico e successivo pranzo presso il Ristorante
Euganeos (Pd). Prenotazioni con versamento della quota
intera ai volontari al
banco bar. Volantini con orari e programma si trovano sul
tavolino. del centro. Informazioni tutti i pomeriggi al 0444340212.
Per il Consiglio Direttivo Belvedere Adriano
aiutiamo il punto di creazzo
LA TRAVE E LA PAGLIUZZA
Leggendo la lettera di Massimiliano Cattani (“Il Punto” del
23/10) in difesa del Sindaco, che avrebbe subito, secondo Cattani, un pesante attacco da parte di “Idea Comune Creazzo”, mi
sono sorti alcuni interrogativi ed ho svolto, tra me e me, alcune
riflessioni che vorrei brevemente esporre. In premessa preciso
che ritengo che chiunque svolga un ruolo pubblico, o pubblicamente visibile, deve predisporsi a ricevere non solo lodi e complimenti, ma pure critiche e, perché no, attacchi. Il discrimine,
dal mio punto di vista, è il rispetto della persona che si critica o
attacca. In politica, penso, si possono rivolgere le considerazioni
più critiche ed aspre sull’operato o le idee altrui, sempre però
rispettando colui/colei che esprime le proprie idee ed opera secondo le proprie convinzioni. Non mi sorprenderei, e non avrei
niente da ridire, se qualcuno esprimesse pareri del tutto contrari
a quelli che qui sostengo. Fa parte di quella che un tempo si
definiva dialettica democratica. Mi pare che oggi soffrano molto
sia la dialettica che la democrazia.
La lettera di Cattani mi sembra, francamente, contraddittoria.
Si apre con una critica piuttosto pesante ad un presunto attacco
personale al Sindaco e si conclude con un personalissimo attacco ad un consigliere comunale, la cui unica colpa è di essere
impegnato in politica, per la comunità, da qualche tempo. Personalmente trovo l’impegno politico per il bene comune, quando è disinteressato e non porta ad ottenere privilegi o favori, un
diritto-dovere, derivante direttamente dalla Costituzione.
Nella lettera ci si appella alle differenze che esisterebbero tra ciò
che accade nei Comuni e nella politica nazionale. Da una parte
il bene, dall’altra tutto il male che non deve ricadere a livello locale. Penso che chi svolge attività amministrativa e viene eletto
in liste di partito, come buona parte di coloro che ci amministrano a Creazzo, non possa dire di non fare politica e, soprattutto,
non possa fingere di essere estraneo a ciò che sostiene il proprio
partito di appartenenza. E ritengo troppo comodo, quando fa
comodo, evitare di trattare i temi di carattere generale.
Da parte dei/delle nostri/e amministratori/trici, per esempio,
non mi pare di avere colto, né in passato né di recente (ma mi
potrebbero essere sfuggite) critiche esplicite e pubbliche ad affermazioni dal forte sapore razzista provenienti da dirigenti nazionali della Lega Nord. Il rischio è sempre quello e, per carità,
può valere anche per me: vedere la pagliuzza nell’occhio altrui
e non vedere la trave nel proprio, o in quello di chi mi è politicamente alleato.
Certo, non è facile mantenere coerenza. Io stesso, pur avendoci
provato, temo di non esserci riuscito. Per quanto riguarda la delibera da cui è partito il dibattito, condivido le critiche rivolte da
“Idea Comune Creazzo”.
Le trovo, anzi, fin troppo benevole. Il testo della delibera mi
sembra un tentativo di mascherare un’idea centrale che, a mio
parere, la pervade da cima a fondo. Quella secondo cui coloro
che arrivano sulle “nostre” spiagge e nei “nostri” territori da altre parti del mondo rappresentano un pericolo da allontanare in
ogni modo, anche con la forza. Così io interpreto la richiesta di
dimissioni del ministro dell’Interno (che anch’io critico aspramente, e con lui tutto il Governo, ma per ragioni diverse, e in
parte opposte a quelle della maggioranza consiliare di Creazzo).
Ciò che nella delibera mi colpisce, oltre ad una forma di velato
razzismo, è l’incapacità di comprendere ciò che sta accadendo,
e cioè l’inevitabilità e irreversibilità del fenomeno migratorio.
Non possiamo illuderci di poter continuare ad esportare la guerra (l’Italia anche oggi è impegnata in vari fronti di guerra) e pensare che coloro che sono vittime di queste guerre non cerchino
di scappare, per tentare di approdare a lidi più sicuri, cercando
un futuro. Dovrebbe essere superfluo ricordare che partire dalla
propria terra e dai propri cari è fonte di profonda sofferenza. E
non possiamo pensare di continuare a depredare i Paesi del sud
del mondo pretendendo che coloro che li abitano accettino passivamente, se ne stiano buoni in condizioni di sfruttamento e
poi magari cacciarli quando arrivano perché non provengono
da zone di guerra.
Una voce autorevole ci ricorda periodicamente che l’ingiustizia sociale ed economica odierna è paragonabile ad una guerra,
contro i poveri e coloro che stanno peggio. Se non capiremo che
l’unica via, per affrontare seriamente la situazione che abbiamo
davanti, è quella dell’organizzazione dell’accoglienza di queste
persone, temo che andremo incontro a periodi bui, per “noi”
stessi, prima ancora che per “gli altri”. Per questo trovo sbagliata
la delibera approvata a Creazzo: perché intrisa di questa idea di
rifiuto. Sulla coerenza tra i principi e le credenze di ciascuno e le
scelte che si operano deliberando in questo modo non mi sento
certo di giudicare. Ognuno risponde alla propria coscienza.
Danilo Andriollo
CONSIDERAZIONI
Negli ultimi numeri si è parlato molto di politica: chi si è lamentato che il sindaco non ha cantato l’inno nazionale, chi si è
chiesto quale futuro abbia la politica, chi ha proposto l’indipendenza del Veneto, chi ha contestata quest’idea, chi ha detto che
dovremmo essere più accoglienti coi migranti, chi ha detto che
l’Eurozona è una truffa e finisco qui scusandomi cogli eventuali
dimenticati, ma non me ne vengono in mente altri.
Nel penultimo numero c’è addirittura che accusa due persone
di “inutile farneticare”; sarebbe stato molto più credibile se nel
contempo non ne avesse fornito un pietosissimo esempio (e mi
fermo qui altrimenti mi “toccherebbe sparare sulla Croce Rossa”, eufemismo per dire che se proseguissi mi sarebbe inevitabile
infierire).
Nell’ultimo numero viene riproposto il problema dei migranti,
anche se con discutibili accostamenti alle invasioni barbariche
dell’alto medioevo, all’invasione araba dell’Europa dell’ottavo
secolo D.C., ed all’espansionismo dell’Impero Ottomano nel sedicesimo secolo (veramente cominciato un paio di secoli prima,
l’inizio dell’espansione ottomana in Europa data 1359, con la
presa di Gallipoli, e la fase espansiva si conclude nel 1683 con
l’assedio di Vienna: nel 1699 ci fu il trattato di pace di Carlowitz,
non l’assedio di Vienna, scusate ma come ex-cultore di storia
militare ed ammiratore di Eugenio di Savoia e Montecuccoli ho
sentito il dovere di precisare).
Comunque al di là di argomentazioni che io ritengo non condivisibili, ovvero nei casi citati si trattò di espansionismo militare,
nell’attualità di migrazioni al momento pacifiche, resta un fondo
di validità: la percezione di un’invasione da parte di una parte
non indifferente della popolazione europea.
Questa è stata mirabilmente descritta da Antonio Pennacchi,
nel suo “Canale Mussolini”, romanzo che sicuramente non è
un capolavoro sotto il profilo della letteratura intesa nel senso
classico, ma che come nessun altro che io conosca rende l’idea
ELOGIO AGLI OPERATORI SANITARI
Noi, per lo più, nella vita ci sentiamo smarriti. Diciamo a noi
stessi: ti prego dio, dicci cos’è giusto. Dicci che cos’è vero. Non
esiste giustizia. Non esiste equità tra il ricco ed il povero.
Ci sentiamo stanchi di sentire le menzogne della gente, e soprattutto quelle dei politicanti. Con il tempo diventiamo un
po’ come morti, considerando noi stessi come delle vittime. E
diventiamo vittime. Diventiamo deboli. Dubitiamo di noi, di
ogni nostro princìpio. Dubitiamo delle nostre istituzioni. E dubitiamo della legge. Ma in democrazia i cittadini sono la legge.
Non i libri, non una Costituzione (quella italiana, peraltro, mai
votata dal popolo “sovrano”), non i politici che ci rappresentano. Non sono nemmeno la bandiera o i monumenti o le singole
istituzioni, poiché quelli sono i simboli di ciò che noi vorremmo
rappresentasse la giustizia sociale. Chi è religioso si affida alle indicazioni della sua fede, ed una di queste suggerisce: agisci come
se avessi fede, e la fede ti sarà data. Se dobbiamo avere fede nella
giustizia, ci basta solo credere in noi stessi. E agire con giustizia.
Ed è su quest’ultimo impulso: agire con giustizia, che propongo
ai lettori di questo giornale quanto segue. Ometterò i nomi dei
protagonisti per timore di qualche dimenticanza od omissione,
e mi riferirò ai protagonisti usando il cosiddetto linguaggio dei
fiori, che fu un modo di comunicazione piuttosto sviluppato
nell’Ottocento, per cui i fiori, i loro colori, gli allestimenti floreali venivano utilizzati per esprimere sensazioni che non sempre potevano essere pronunciate. Orbene si sa che l’ospedale di
Vicenza è un organismo enorme; dalla febbrile attività che non
s’interrompe mai. Di notte rallenta, ma non sminuisce la sua
efficienza. I degenti per ciò stesso hanno il sonno leggero, anche
perché, a volte, sono coinvolti nel prosieguo delle cure. Non
sorprende quindi che chi si sia trovato – nel corso di una delle
notti appena trascorse presso Medicina Generale 1 - Reparto di
degenza - Alta intensità, abbia incontrato un’ombra. Un degente corpulento appena ricoverato e subito avviluppato da cannule, cateteri e attrezzature elettromedicali, che sorto dal proprio
letto ha cominciato a deambulare smarrito, in preda della confusione dei propri elementi chimico costitutivi; brancolava in
corsia e tra i letti degli altri degenti spandendo il proprio sangue
ed i propri fluidi corporei e medicali per ogni dove. Il personale
medico-infermieristico, prontamente intervenuto, faceva fatica
a controllare il novello Frankenstein, espressione della paura
che ancora oggi molti nutrono per lo sviluppo tecnologico. La
“creatura”, in quanto tale causava terrore tra gli altri degenti,
veniva invece amorevolmente controllata a fatica da infermiere ed inservienti vari, ma tosto riprendeva il suo disorientato
vagare. Mai quel personale ebbe un gesto di stizza (e ce n’era ben
donde), mai una parola sgarbata, mai un atto che sminuisse la
dignità umana. Tra quei medici- Camellie japonica (=Vera eccellenza), tra quelli infermieri-Orchidee (=Totale dedizione), e
quelle infermiere- Rose gialle (=amicizia e devozione), tra quegli
inservienti- Papaveri bianchi (=Purezza, silenente e innocente,
reverente e umile) che non hanno mai dato adito a pensare
ad una Lactuca sativa (=Cuore di ghiaccio), mai s’intravvide
un Garofano giallo (=Indecisione e incertezza dei propri sentimenti). Per questo mi sia consentito d’inviare, attraverso questo
giornale, un simbolico mazzo di Viburno, ovvero un attestato
dei miei sentimenti di umana vicinanza e della mia stima. In un
veneto disertore della cittadinanza politica con le sue responsabilità: l’ideale per politicanti assetati di potere. Proprio mentre
questi ultimi ci tolgono gli strumenti politici e il lavoro, gravandoci di oneri fiscali, e mentre la loro morale non gioca alcun
ruolo. Che ci trattano da schiavi che si credono liberi mentre
in realtà diveniamo collaborazionisti, perché l’educazione alla
responsabilità non è più praticata...
Beh! Questi operatori sanitari dimostrano quotidianamente
d’essere parte integrante di un Popolo fatto di cittadini veri,
cittadini onesti, che hanno dignità e pudore, che non se ne fregano, che isolano i cialtroni, che non si fanno servi del potere
e non offrono, con comportamenti irresponsabili, alibi a chi il
potere ce l’ha solo per mandato di servizio.
ET
GAZEBO LEGA NORD
Sabato 31 ottobre la Lega Nord - Liga Veneta sarà presente in
piazza del comune con un proprio gazebo dalle ore 9.00 sino alle
ore 13.00. Con l’occasione, invitiamo amici e simpatizzanti a
presentarsi per fare quattro chiacchiere o richiedere informazioni sulla prossima manifestazione di Bologna di sabato 8 novembre e prenotare un posto in pullman mangiando insieme marroni accompagnati da vin brulè.
Lega Nord - Liga Veneta Sez. Craezzo; Massimiliano Dandrea
della storia percepita dal basso. Augurandomi che resti solamente estro artistico dell’autore, ripropongo un dialogo (mi pare a
pagina 85, ho restituito il libro alla biblioteca): “Che altro dovevano fare? Venivano da te, tale e quale gli immigrati nostri che
vengono da noi. Ma che non lo sanno pure loro che nove volte
su dieci gli si ribalta il barcone e muoiono affogati? Lei sta bene a
dirgli: “Guarda che nove volte su dieci muori”. Quello ti risponde: “Lo so, ma dieci su dieci muoio se resto a casa mia”. Questa
è la vita, ognuno si arrampica sugli specchi per cercare di tirare
avanti e migliorare. Si arrampica sugli altri, su chi si deve arrampicare se no? Gli africani guardano alla fame che hanno e devono per forza venire qua da noi, dove vuole se no che vadano?
E noi per non farci invadere gli dobbiamo affondare le carrette.
Cosa vuole che facciamo? Per la fame loro rinunciamo al benessere nostro? Ma non saremo mica scemi. Ognuno guarda al suo
interesse, non è colpa di nessuno”.
Questo dialogo, al di là dell’imprecisione che nove volte su dieci
i migranti muoiono durante le traversate (ma è un dialogo in un
romanzo, non una statistica ufficiale), secondo me ha il pregio di
rendere la percezione del problema di una parte non indifferente
dell’opinione pubblica italiana, e non solo come dimostrano i
risultati delle elezioni in Polonia.
Sono convinto che abbia ragione Luca Ciarroca, nel suo libro
“Rimetti a noi i nostri debiti”, libro che tratta del debito mondiale, quando afferma, a pagina 166, che: “Ancora le masse non
ne sono consapevoli, ma debito, austerity ed immigrati sono la
rovina dell’U.E”.
A proposito di debito credo sia molto interessante leggersi “Confessioni di un sicario dell’economia”, di John Parker, in cui viene
descritto in modo dettagliato come il meccanismo del debito
pubblico venne favorito per privare i popoli della loro sovranità:
solo questo meriterebbe un articolo a parte.
Eusebio Graziano
Tutti possono dare una mano attivamente con un un bonifico bancario, con causale “PRO PUNTO DI CREAZZO”.
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