novembre 2008
C’è posta per Babbo Natale
Santa Claus in tour nelle filiali della nostra Bcc
per un dicembre di festa, conoscenza, familiarità
LA BANCA
La crisi si vince
puntando sul locale
a pag. 8
IL CONVEGNO
Tra due fiumi: la storia
economica del territorio
a pag. 15
SOLIDARIETÀ
Il progetto del Vispe
diventa una mostra
a pag. 24
Editoriale
DI LIDIO CLEMENTI
Il sistema cooperativo vince la crisi globale
approdo per i risparmiatori, le famiglie e le imprese. La croIn questi anni siamo quasi sempre andati in controtendenza,
naca ha sancito la bontà del sistema cooperativistico, come
restando ancorati ai valori di solidarietà, mutuo soccorso e
avrete anche modo di leggere nelle pagine interne di questo
cooperativismo che hanno animato, sin dalle origini, la
nostro giornale. I commentatori si sono buttati a studiare e ad
nostra Banca. Mentre intorno a noi le lucciole della finanza
argomentare i perché del successo del nostro modo di intenbrillavano ogni giorno più forte e molti istituti di credito prodere e interpretare il ruolo di banca.
ponevano e sostenevano prodotti dell’ingegneria finanziaria,
Le altre banche, e lo vediamo tutti sui muri delle nostre città
noi siamo sempre rimasti vicini all’economia reale. E prendee sui giornali, oggi sposano i nostri
vamo decisioni che in molti, all’esterno,
messaggi di sempre: localismo, attendicevano di non capire. Come due anni
zione al risparmiatore, disponibilità nei
fa, quando come consiglio di amminiLe altre banche,
rapporti allo sportello. Ma se per loro
strazione abbiamo deliberato di non
oggi, sposano
questi sono slogan di marketing, per
vendere titoli al di sotto di un determinoi sono l’essenza stessa del nostro
nato rating. In anni in cui in troppi
messaggi che sono
impegno quotidiano, del lavoro che i
hanno sperticato le lodi della globalizzanostri da sempre
nostri dipendenti svolgono tutti i giorni
zione e dei mercati internazionali, noi
allo sportello, nel rapporto con ciascuparlavamo di “glocale”, cioè il globale a
no di noi: Soci e clienti dell’unica banca
casa nostra, e ci siamo detti sempre orgolocale dell’Altomilanese e del Varesotto.
gliosi di essere una banca locale. Motto che, sono certo, avreE il miglior modo per dare risposte all’onda di crisi che è
te avuto modo di vedere nella campagna pubblicitaria che,
intorno a noi, è continuare sulla strada di sempre, restando
mentre scrivo, abbiamo pianificato su molte testate del nostro
un punto di riferimento certo per la voglia di intraprendere e
Varesotto e del nostro Altomilanese.
di fare impresa delle nostre aziende e dei nostri imprenditori
E in queste settimane, in cui la crisi dei mercati globali, pare una risoluzione ai problemi delle nostre famiglie. In altre
tendo dall’America si è allargarta fino a tirare nel suo gorgo
parole: tenere i piedi per terra, come abbiamo sempre fatto e
anche il nostro Paese, noi, come tutte le altre Bcc d’Italia,
offrire risposte, non facili chimere.
siamo rimasti quello che eravamo: solido e sicuro porto di
3
Panoramiche
SOMMARIO
COPERTINA
Babbo Natale nelle filiali della nosta Bcc
Santa Claus, accompagnato da un elfo, sarà in tour negli sportelli della
nostra banca per regalare tanti sorrisi ai più piccoli e raccogliere le letterine in vista del 25 dicembre. Dal 9 dicembre fino al 20, di fronte agli
sportelli di San Giorgio S/L, Canegrate, Castellanza, Cassano
Magnago, Parabiago, Legnano, Varese, Samarate, Villa Cortese,
Dairago, Somma Lombardo, Busto Arsizio, Olcella, Bodio Lomnago,
Castano Primo, Busto Garolfo e Buguggiate sarà possibile fare una
fotografia insieme con Babbo Natale.
LA VOCE
La crisi finanziaria si vince
puntando sul localismo
La parola agli esperti
15
“Tra due fiumi”: l’incontro
tra Sergio Zaninelli, Pietro
Cafaro e Gianni Borsa
20
novembre 2008
Appunti
Iniziative, manifestazioni e tutte
le news sul panorama italiano
del Credito Cooperativo
14
La struttura
Canton, il nuovo
vicedirettore generale
Chi è, la sua storia
21
Il convegno
Interventi sul territorio
impegno di prima linea
6
La banca
8
DI ALBERTO MORANDI
24
Anno nuovo
Tutte le inizitive
messe in campo
in attesa del 2009
Solidarietà
Il punto sulla situazione
a Mutoyi, dove è sorto
il nuovo ospedale pediatrico
26
Sportello
Pensa in grande
e Primo conto
28
Territorio
La penultima tappa dei concerti
nelle chiese a Vanzaghello
29
Cinema
Taglio del nastro per l’Academy
dedicata ad Antonioni
30
Eventi
Pierino e il lupo, sold out
a Somma e Olgiate Olona
32
Mondo Soci
Tutte le news dal PsT
e dall’associazione Ccr
La Voce
Bimestrale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate
22
4
Scuola
Itis Bernocchi di Legnano
il primo appuntamtno
con le scuole del territorio
novembre 2008
Redazione e grafica: Eo Ipso - Legnano
Anno V n° 5
Stampa: Arti Grafiche Baratelli - Busto Arsizio
Direttore Editoriale: Alberto Morandi
Editore: Spinnaker
Direttore Responsabile: Chiara Porta
Registrazione del Tribunale di Milano n°163 del 15-03-2004
Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quando, nel 2002,
abbiamo ridato vita al Progetto Soci che, tra varie trasformazioni e tantissime iniziative, ci ha accompagnato in
questi anni. La sfida, lo ricordo come se fosse ieri, l’abbiamo lanciata all’assemblea del 2003, la prima sotto il
tendone allestito a Busto Garolfo. “Il nostro obiettivo dicevo- è di diventare un punto di riferimento per il territorio, sostenere progetti, associazioni e gruppi locali.
Portare i valori della nostra banca in tutte le comunità
umane di riferimento”. E devo dire che ci siamo riusciti.
Se è vero, come è vero, che oggi la nostra Bcc è assai più
conosciuta di allora ed è un punto di riferimento importante per numerose realtà e iniziative. Talmente numerose da averne perso il conto, come ben sanno i lettori del
nostro notiziario on line che caratterizza il rinnovato sito
della nostra Bcc e tutti voi, amici de La Voce. Entrambe
queste iniziative, sito e Voce, rientrano nel lavoro fatto in
questi anni dal Progetto Soci, a fianco delle feste, delle
manifestazioni, della ponderosa opera di beneficenze e
sponsorizzazioni che ben conoscete e, dall’inizio di quest’anno, delle “nostre” iniziative, come la rassegna di concerti d’organo, giusto per citarne una. Dalla presa di
coscienza della vastità delle iniziative che oggi vengono
seguite, è nata l’esigenza di una nuova mutazione di pelle
del Progetto Soci, già trasformato in Progetto Soci e
Territorio. Così, da
oggi abbiamo coinvolto nel lavoro
anche altri consiglieri, stabilendo aree di
competenza,
per
meglio seguire tutti i
grandi progetti e permettere al neonato
Progetto Interventi
sul Territorio di essere più vicino, attento
e disponibile verso le
centinaia di associazioni che guardano
alla nostra Banca con
fiducia e attenzione.
DI LUCA BARNI
La nostra missione:
concretezza e fiducia
Chi fa buoni propositi
per il nuovo anno e
chi, da sempre, si esercita in buone pratiche.
Distinguere è importante, perché si stanno
moltiplicando i praticanti del nuovo sport:
la corsa alla rassicurazione bancaria. La Bcc
non si passa una mano
di vernice dorata, perché quello che ha fatto
è sempre stato trasparente. Così, nel 2009, la
Bcc continuerà a lavorare secondo il principio di “originare per gestire” e non
“originare per distribuire”. Nello specifico, la differenza tra
sta nel fatto che, nel primo caso, la banca concede un finanziamento ad un cliente e lo gestisce direttamente fino alla
scadenza, assumendo in toto il relativo rischio imprenditoriale. E ciò comporta un’attenta analisi del merito creditizio
e un accompagnamento del cliente per tutto il periodo del
finanziamento. Totalmente differente è “originare per distribuire”: pratica nella quale la banca non presta troppa attenzione al rischio che assume, per il semplice motivo che il
rischio viene spostato su soggetti terzi che, a loro volta, continueranno a traslarlo su altri soggetti con l’emissione di
obbligazioni. Così sono nate le cosiddette “obbligazioni
strutturate”, vendute a risparmiatori che, ignorando a quali
crediti si riferissero, le acquistavano solo per l’alta redditività. Così, negli Usa, è nata la crisi in cui si dibatte il mondo.
Noi, questi pericoli, al risparmiatore non li facciamo correre.
Di più: stiamo lavorando a un apposito progetto di consulenza finanziaria dedicata. Attività delicata, perché dei soldi
del risparmiatore si tratta, e che prevede una personalizzazione spinta dell’analisi, che è differente da cliente a cliente,
e che da sempre è il modus operandi della nostra Bcc. Poi
pensiamo ai giovani, che il risparmio devono ancora
costruirselo: in questo caso, la nostra apertura di credito
verso le nuove generazioni sono i Piani di Accumulo.
Insomma: chi fa e chi promette. Per noi buona la prima.
5
APPUNTI
GIOVANI INDUSTRIALI
I COSTI DELL’ENERGIA
LE RISPOSTE DELLA BCC
“Cara energia”: hanno giocato
sul doppiosenso i giovani industriali
di
Confindustria
Altomilanese per la loro assemblea annuale che, tenutasi nel
mese di ottobre a Legnano, ha
rappresentato la prima “uscita
pubblica” del neo direttore
generale della Bcc di Busto
Garolfo e Buguggiate, Luca
Barni. Un’assemblea in cui le
cose sono state dette senza peli
sulla lingua, invocando un ripensamento sul tema dell’energia
nucleare e lanciando un grido di
allarme per il caro prezzi, che
deve a tutti i costi essere calmierato. «Avere a disposizione fonti
di energia affidabili e sicure, a
costi ragionevoli, è diventato
strategico -ha detto il presidente
del gruppo giovani, Franco
Massari-. Oggi, nei bilanci di
molte nostre società la voce relativa al consumo energetico ha
assunto un peso rilevante e in
alcuni casi ha raggiunto percentuali consistenti di incidenza sul
costo totale del prodotto. È giunto il momento di prendere delle
decisioni strategiche per il nostro
futuro. Ripensando alle scelte del
passato, come quella di non
sfruttare il nucleare; investendo
per rendere più efficaci ed efficienti le fonti tradizionali e proseguendo nella sperimentazione
di nuove soluzioni che permettano un risparmio energetico e che
siano compatibili con l’ambiente». E proprio sui temi del risparmio energetico e dello sviluppo
sostenibile la nostra Bcc è impegnata in prima linea, con il suo
mutuo verde che, pensato sia per
i privati sia per le aziende, premia le scelte in linea con questa
filosofia.
6
APPUNTI
«Sono le banche locali a starci più vicine»
60 SECONDI
Bcc Vita contro
le incertezze del mercato
PRODOTTI FATTORE 4,23%
Indagine di Confindustria Altomilanese: difficoltà nei rapporti per i grandi gruppi bancari
Un plauso all’operato della banca locale, quindi
della nostra Bcc, è arrivato dagli industriali di
Confindustria Altomilanese. In una conferenza
stampa a inizio novembre, infatti, il presidente
Corrado Bertelli e il direttore Alberto Duvia
hanno illustrato l’indagine promossa tra gli associati sul rapporto con il sistema bancario. Delle
550 aziende aderenti all'associazione hanno
risposto in 228, per confermare la difficoltà di
rapporti che le grandi banche mostrano nei confronti delle aziende e il rinnovato clima di collaborazione che invece si instaura con le banche
locali. Nel dettaglio, nel 30% dei casi le aziende
di Confindustria Altomilanese «hanno confermato una restrizione nella concessione del credito, in particolare da parte delle banche di grandi
dimensioni, mentre il comportamento delle
“banche locali” sembra essere stato meno stringente - si legge nella nota dell'associazione -.
Particolarmente penalizzata è risultata l'erogazione di credito sui cosiddetti “fidi di lavoro”,
soprattutto alle imprese più deboli. Molto più
diffuso, avendo toccato il 71% delle aziende
intervistate, risulta essere l'aumento del costo del
denaro a seguito di più elevati spread applicati
sui tass». Passando a commentare la situazione
attuale, il presidente Bertelli va in controtendenza: «Quello che stiamo vivendo - ha detto - non
«S
lo definirei uno tsunami di recessione, quanto un
riequilibrio dei mercati a fronte di un'onda di
crisi. Certo, ci sono settori che soffrono più di
altri, come il tessile, ma c'è anche chi cresce».
Bertelli mette al bando il pessimismo, parla di
«cauta fiducia», ma prospetta un mutamento
radicale nel corso del 2009. «Saranno le aziende
più virtuose a sopravvivere e a uscire rafforzate
da questa congiuntura», dice. Le aziende, in altre
parole, che sono capitalizzate: «Come si fa a presentarsi alle banche a chiedere finanziamenti se
si ha solo 20mila euro di capitale sociale e un giro
d'affari di qualche milione di euro? - dice -. È
ovvio che le banche non si fidano e chiedono
garanzie sui beni dell'imprenditore». Il messaggio ai "suoi industriali" è chiaro: bisogna investire nella propria azienda, dotarla di capitali e non
depauperarla degli utili. Di più: «Le aziende
devono avere dei piani di sviluppo seri e concreti - continua -. È finita l'epoca delle imprese che
restano vive solo perché fanno girare fatturato. Il
sistema si deve rafforzare e questa crisi contribuirà a farlo». Si va verso quella che Bertelli definisce «una forte selezione», al termine della
quale le aziende «più virtuose prenderanno i
clienti delle aziende che verranno eliminate dal
mercato. E non prevediamo crisi di lavoro, ma
molti spostamenti da un'impresa all'altra".
PROPOSTE
Confartigianato sprona il Governo
iamo in una fase d’emergenza che impone risposte straordinarie anche sul fronte
dell’applicazione degli studi di settore». Così gli
artigiani della provincia di Varese, che in una
nota diramata all’inizio di novembre mettono
l’accento sulla capacità «degli studi di settore di
rappresentare corretteamente la realtà delle
imprese» tanto da imporre «interventi correttivi degli strumenti di accertamento fiscale».
La normalità economica fotografata dagli
studi di settore, infatti, è basata su dati del
2006 o precedenti e, continua la nota, «rappresenta un quadro economico che diverge
profondamente dai risultati che le imprese
stanno conseguendo». Entro marzo 2009 si
riunirà in via straordinaria la “Commissione
degli esperti sugli studi di settore” che dovrà
adottare le opportune soluzioni per consentire agli operatori economici di affrontare con
la necessaria chiarezza gli adempimenti relativi alla dichiarazione dei redditi del 2008. «Le
ipotesi in campo vanno da interventi selettivi
per adeguare gli studi alla crisi fino alla
richiesta di ridurne la valenza probatoria -sottolineano gli artigiani-. Inoltre, una volta presentate le dichiarazioni dell’anno 2008, sarà
analizzato concretamente l’impatto della crisi
sui singoli settori e dall’analisi potranno scaturire ulteriori correttivi che permettano, in
fase di selezione delle posizioni da controllare, l’eliminazione di quelle per le quali lo studio non è più rappresentativo». Sempre all’inizio di novembre, Cesare Fumagalli, segretario generale di Confartigianato, ha presentato
al Governo le prime e «necessarie» misure di
intervento per sostenere le Pmi a fronte della
crisi finanziaria. La prima riguarda un intervento che consenta agli imprenditori di compensare i crediti di qualsiasi natura vantati nei
confronti della pubblica amministrazione con
i debiti verso la stessa, a qualunque titolo
siano dovuti: «Uno strumento concreto -spiegano da viale Milano- che offrirebbe liquidità
immediata alle nostre imprese. La PA italiana
è un “pessimo pagatore”, tra i peggiori
d’Europa con tempi medi nei confronti delle
imprese private fornitrici di servizi che arrivano a 135 giorni, contro una media europea
che non supera i 65 giorni». Tra le altre misure presentate da Confartigianato la riassicurazione dei Consorzi Fidi e la ripatrimonializzazione degli stessi da parte delle Regioni.
Federcasse in Parlamento
Il Credito Cooperativo alla commissione
finanza della Camera. Nell’ambito dell’analisi del sistema del credito nell’attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali, Alessandro Azzi e Franco Caleffi,
rispettivamente presidente e direttore
generale di Federcasse, sono stati ascoltati il
23 ottobre dai parlamentari della commissione Finanze della Camera. Azzi e Caleffi
hanno illustrato ai deputati la realtà del
panorama delle Bcc e Casse Rurali, puntando l’attenzione sulle particolarità normative
e organizzative che fanno delle Bcc un segmento specifico del sistema bancario italiano. In particolare, Azzi ha centrato la sua
discussione sulle tutele e garanzie che le Bcc
garantiscono a Soci e clienti, attraverso l’azione congiunta del Fondo di garanzia dei
depositanti e del Fondo di garanzia degli
obbligazionisti; una tutela individuale di
103mila euro per depositante e possessore
di obbligazioni emesse dalle Banche di
Credito Cooperativo e che, a breve, sarà
ulteriormente estesa attraverso l’operatività
del Fondo di garanzia istituzionale del
Credito Cooperativo, previsto entro i primi
mesi del 2009.
Bcc Vita contro le incertezze del mercato. Lo scorso 7 novembre, la compagnia assicurativa del movimento del
Credito Cooperativo ha presentato
“Fattore.4,23%”, un prodotto che
amplia la famiglia dei “Rivalutabili con
Garanzia”, dedicato ai clienti che sono
alla ricerca di una duplice certezza:
capitale garantito direttamente dalla
compagnia e tasso di interesse annuale che consenta di incrementare il
risparmio di anno in anno. La particolarità del prodotto riguarda la possibilità di investire sui mercati finanziari
avendo garantito il capitale maturato
per tutta la vita. Fino al 10 marzo del
2013, “Fattore.4,23%” garantirà un
rendimento fisso del 4,23% annuo sul
capitale investito (ricapitalizzato di
anno in anno). Nella seconda fase, il
montante maturato sarà trasferito
nella gestione separata “Bcc Vita
Garantita”, mantenendo la massima
garanzia di capitale e un rendimento
minimo certo del 2,5% (rivedibile al
termine dell’ottavo anno). Il nuovo
prodotto è disponibile in tutti gli sportelli della nostra Bcc con un taglio
minimo di 5.015 euro.
GIANNI
LETTA
Il sottosegretario alla presidenza
del Consiglio, dallo scorso mese
di luglio, sta lavorando per dare i
natali al progetto di riforma delle
authority. Secondo il settimanale
«Mondo», Letta avrebbe sfilato
ai ministri Renato Brunetta
e Roberto Calderoli
la commissione di riforma
per Consob, Antitrust, Agcom,
Autorità per l’energia, Isvap,
Covip e Bankitalia. Un’impresa
già messa in campo dal nipote,
Enrico, ma andata in fumo
CESARE
GERONZI
«Le banche di Credito Cooperativo
sono le prime della classe
per solidità nel retail».
È quanto emerso dallo studio
“Le principali società italiane”,
stilato da Mediobanca, presidente
Cesare Geronzi, e diramato
alla fine del mese di ottobre.
Secondo l’indagine, le Bcc vantano
il miglior rapporto tra patrimonio di
vigilanza e attività di rischio
ponderato pari al 15,2 per cento
contro una media del 10,4%
FORMAZIONE PROGETTO DIDONE PER 25 NUOVI JR. CONSULTANTS
Agrileasing a fianco della crescita tunisina
Progetto Didone: ossia collaborazione fattiva tra Italia e Tunisia. A un anno di
distanza dall’apertura dell’ufficio di rappresentanza di Banca Agrileasing a Tunisi,
ha preso il via l’importante progetto a cui
hanno partecipato 25 giovani tunisini laureati o laureandi in economia, legge e
ingegneria al fine di preparare dei “junior
consultants” del territorio che operino con
professionalità nel Paese di origine. La
prima parte del progetto si è svolta in aula:
otto lezioni nella sede di rappresentanza di
banca Agrileasing e che hanno illustrato ai
partecipanti gli scenari economici internazionali, l’analisi del contesto locale italiano
e tunisino, fino alle relazioni commerciali
tra i due paesi. La seconda parte si è svolta in Italia dal 20 al 24 ottobre. I ragazzi
sono stati in visita ad alcune realtà del
movimento del Credito Cooperativo,
prima di partecipare a un convegno di
studi all’Università di Urbino sulla cooperazione del credito, fino all’ultimo appuntamento che si è tenuto a Roma nella sede
di Federasse. Si è trattato di un progetto di
formazione non solo culturale, ma soprattutto umana. Agli studenti, al termine dell’incontro nella sede nazionale del Credito
Cooperativo, sono stati consegnati i diplomi di partecipazione al progetto: ricordo
dell’impegno per un cammino comune
che, in futuro, avrà sicuramente sviluppi.
7
LA BANCA
LA BANCA
L
La crisi finanziaria si vince puntando sul locale
a vera forza è nel territorio.
È attraverso un profondo
legame con gli imprenditori
che operano direttamente a livello locale e con la vicinanza alle
famiglie che si combatte la crisi
finanziaria. Il crollo delle borse
che ha fatto sobbalzare l’intero
sistema economico internazionale, ha trovato nella filosofia che
muove le Bcc una risposta immediata. Una risposta, però, non
determinata dall’emergenza di
porre rimedio a una preoccupazione dilagante, quanto una precisa scelta politica che ha sancito,
da oltre un secolo a questa parte,
il
successo
del
Credito
Cooperativo.
A dirlo non è solo il tredicesimo rapporto sul Sistema Finanziario italiano realizzato dalla Fondazione
Rosselli, ma sono anche le associazioni di categoria di industriali ed
artigiani e gli stessi risparmiatori
che, cercando un’ancora di salvataggio alla crisi, si sono rivolti ai nostri
sportelli. La paura di perdere tutto
ha fatto rivalutare quel concetto di
“locale” che era stato messo un po’
in soffitta. E già si inizia a parlare di
“terza ondata”.
Dopo le grandi fusioni del credito
avvenute intorno al 2005, dopo la
crisi di liquidità e la sofferenza sui
mutui che ha caratterizzato l’estate
del 2007, il crollo delle borse interna-
zionali dell’autunno 2008 ha portato
a rivalutare la dimensionalità rapportata al business. Una dimensionalità che è sempre più strettamente
connessa al territorio e di questo territorio vuole essere espressione.
L’imprenditore, così come il rispar-
miatore, ha assistito alle grandi
fusioni tra istituti di credito recependo un concetto simile a quello della
grande distribuzione. Ovvero, la
proposta può sembrare anche più
conveniente, ma si perdono tutte
quelle garanzie e rassicurazioni che
si hanno invece con il tradizionale
“negozio sotto casa”. Trattandosi di
risparmi, la lontananza tra banca e
famiglia si è sempre più fatta sentire,
scollando in un certo senso quel rapporto di fiducia reciproca che deve
esserci tra un cliente e la “sua”
banca.
Altro elemento di valutazione sono
gli investimenti che un istituto di
credito fa: economia reale o finanza?
Borsa o imprenditore? Chi conosce e
opera per il suo territorio non ha
dubbi: sa le potenzialità di un’idea
ed è disposto a investire su chi dimostra di avere capacità imprenditoriali. È disposto, quindi, a dare linfa
vitale alle imprese affinché queste
possano portare ricchezza sul territorio; è pronto a intervenire in sostegno delle famiglie perché è consapevole del ruolo che queste svolgono.
Davanti a questi indirizzi, il territorio risponde. La testimonianza diretta arriva dall’incremento degli
impieghi che le 440 Bcc italiane
hanno registrato nell’ultimo triennio: più 39%. Un incremento che si
inserisce in un quadro generale che
ha visto nel periodo giugno 2007 giugno 2008 una crescita del 12,3%
degli impieghi, coprendo un quota
di mercato del 7,2%.
Un trend positivo è stato registrato
anche dalla Federazione Lombarda
delle banche di credito cooperativo,
che nei soli primi sei mesi del 2008
ha rilevato un incremento nella raccolta del 10% e una crescita del 16%
negli impieghi, in rapporto al primo
semestre
dell’anno
scorso.
Aumentata anche la presenza capillare sul territorio: gli sportelli Bcc in
Lombardia sono passati da 661 a 694,
raccogliendo oltre 140mila soci
(rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente l’incremento è di 9
punti percentuali). «Numeri che ci
fanno capire che c’è una crescita di
fiducia da parte dei risparmiatori nei
confronti del Credito Cooperativo osserva il presidente della nostra
Bcc, Lidio Clementi-. Una fiducia
che, anche nel momento del picco
della crisi finanziaria che è stato
registrato tra la fine di settembre e
l’inizio di ottobre, non è venuta
meno». La nostra Bcc è stata infatti al
centro di un massiccio interesse
all’indomani del crollo delle borse:
in soli cinque giorni, 10 milioni e
736mila euro di risparmi sono stati
spostati dagli sportelli delle grandi
banche nel “porto sicuro” del
Credito Cooperativo di Busto
Garolfo e Buguggiate. «Una testimonianza concreta di fiducia -sottolinea
il vice presidente vicario della nostra
Bcc, Ignazio Parrinello-. Un segnale
importante che ci conferma quali
debbano essere il nostro ruolo e i
nostri compiti: sempre al fianco del
territorio, delle imprese che qui operano e delle famiglie che lo abitano».
HANNO DETTO
LIDIO
CLEMENTI
C’è una crescita di fiducia
da parte dei risparmiatori
nei confronti del Credito
Cooperativo: fiducia che, anche
nel picco della crisi finanziaria,
non è mai venuta meno
IGNAZIO
PARRINELLO
Siamo consapevoli di quali
sono i nostri compiti e il nostro
ruolo: sempre al fianco
del territorio, delle imprese
che qui operano e
delle famiglie che lo abitano
ROBERTO
SCAZZOSI
Da sempre la nostra banca
investe solo sul locale. Prendiamo
il rischio dove lo conosciamo,
operiamo per lo sviluppo
economico e non vendiamo
prodotti finanziari complessi
PRESS BOX
8
9
LA BANCA
Già in corso nelle settimane precedenti, tra lunedì 6 e venerdì 10 ottobre, la “fuga” dei risparmiatori dagli
sportelli delle grandi banche si è
fatta più massiccia: in totale, sono
state 234 le persone che hanno spostato i loro conti dai grandi istituti di
credito a alla nostra Bcc. Una
“migrazione” che ha interessato
soprattutto le banche on line (48%
dei nuovi correntisti, per un incidenza di poco superiore ai 5 milioni di
euro, pari al 35,9% del denaro trasferito) e i colossi italiani del credito.
Da un punto di vista geografico, il
fenomeno si è fatto sentire di più
nelle grandi città: Varese, dove sono
stati spostati 32 risparmiatori per un
totale di quasi 2,63 milioni di euro,
Legnano con 19 nuovi correntisti e
1,49 milioni di euro di raccolta e
Busto Arsizio, 16 risparmiatori per
1,37 milioni di euro: queste tre città
da sole rappresentano il 31,6% dei
nuovi correntisti e il 51,13% del flusso di denaro che nei giorni si è spostato. Ma il fenomeno è stato registrato un po’ dovunque nelle 18 filiali della Bcc. Chi sono questi risparmiatori? L’11% dei nuovi correntisti
ha spostato un capitale fino a 25mila
euro; il 19% ha aperto conti con
somme tra i 25mila e i 50mila euro; il
29% ha risparmi tra i 50mila e i
100mila euro; il 18% tra i 100mila e i
250mila euro; e il 23% sopra i
250mila euro. Nel 23% dei casi si è
trattato di lavoratori dipendenti, nel
65% liberi professionisti o imprendi-
LA BANCA
HANNO DETTO
LUCA
BARNI
In un particolare momento di crisi
il risparmiatore cerca sicurezza e
fiducia. Si rivolge così alla banca
locale, quella che vede tutti i
giorni sotto casa, che sa ancorata
al territorio e all’economia reale
ADALBERTO
TOMASELLO
tori e per il 12% dei casi pensionati.
«In un particolare momento di crisi,
in cui la logica dei grandi gruppi
salta e i guadagni derivati dall’ingegneria finanziaria mostrano tutti i
loro limiti, il risparmiatore cerca
sicurezza e fiducia -commenta il
direttore generale della nostra Bcc,
Luca Barni-. Così, naturalmente, si
rivolge alla banca locale, quella che
vede tutti i giorni sotto casa, che sa
ancorata al proprio territorio e ad
una politica di gestione profondamente legata all’economia reale e
non alla finanza». «Del resto, da
sempre la nostra banca investe solo
sul locale -fa eco il vice presidente
della nostra Bcc, Roberto Scazzosi-:
noi prendiamo il rischio dove lo
conosciamo, operiamo per lo sviluppo economico del nostro territorio e
non vendiamo prodotti finanziari
complessi. Sicuramente facendo
guadagnare qualcosa di meno al
risparmiatore, ma altrettanto certamente non facendo correre i rischi
che sono sotto agli occhi di tutti».
La sicurezza è garantita da indicatori come il leverage, l’effetto “leva”,
ovvero il rapporto tra indebitamente
finanziario netto e patrimonio netto
che misura il debito di un banca
rispetto ai soldi che “possiede”. Nel
caso della Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate è 1/1. Poi il coefficiente
che garantiamo di persona e attrapatrimoniale, ossia il rapporto patriverso la nostra storia, fatta di 111
monio netto/totale attivo, che da 8
anni a fianco dell’economia della
in su è considerato sicunostra zona -chiosa il
ro da Banca d’Italia: Le obbligazioni Bcc presidente Clementi-.
Mediobanca ha 17,7; la sono prodotti sicuri Come consiglio di amminostra
Banca
15,7.
nistrazione siamo da
«Coefficienti di stabilità garantiti dalla Storia sempre attenti a quello
e di sicurezza, in linea
che proponiamo ai nostri
con quelli di Mediobanca, da sempre
correntisti. Così, ad esempio, due
sinonimo di solidità, che dimostrano
anni fa abbiamo deliberato di non
come noi siamo ancorati alla finanza
vendere titoli al di sotto di un deterreale e non alla finanza di carta»,
minato rating. Una scelta che qualaggiunge ancora Luca Barni.
cuno non ha capito, ma che la magCosì le obbligazioni del Credito
gior parte dei nostri correntisti ha
Cooperativo di Busto Garolfo e
apprezzato. E che ha pagato».
Buguggiate sono «prodotti sicuri,
Il crollo delle borse ha infatti messo
Fondamentale è il rapporto di
conoscenza che lega un istituto
bancario alla zona in cui opera.
Il sostegno alle imprese è un
trampolino vitale per garantire
futuro anche alle famiglie
CARLO
CRUGNOLA
Non c’è alcun pericolo per i
risparmiatori. La crisi ha portato a
rivalutare il rapporto “umano”
tra cliente e banca, tra chi investe
nelle imprese del territorio e chi
invece preferisce la finanza
PRESS BOX
10
11
LA BANCA
a nudo le scelte incaute che erano
state fatte in passato. La nostra Bcc si
è rivelata un albero dalle profonde
radici, dove non solamente i risparmiatori trovano riparo, ma la stessa
impresa può trovare un partner affidabile e fidato. Anche se «non c’è
alcun pericolo per i risparmiatori,
come è stato detto anche dallo Stato
attraverso gli interventi che ha
fatto», sottolinea Carlo Crugnola,
responsabile Area Finanza della Bcc,
la vicinanza al territorio è emersa
ancora di più in questo momento di
difficoltà. Tra gli “effetti” che la crisi
ha avuto all’interno di molti istituti
LA BANCA
di credito, c’è stata una «maggiore
ritorio sostenendo così l’impresa
“umanizzazione” di chi sta allo
locale». Questa scelta è stata sottolisportello: ai clienti vengono proposti
neata anche dalla Fondazione
prodotti meno rischioRosselli; nel 13esimo
si, nella consapevolez- La Fondazione Rosselli rapporto sul Sistema
za che il momento è criFinanziario
italiano
tico -osserva Crugnola- ha proposto il binomio (diramato a inizio otto. Del resto, sono molte
bre) ha infatti proposto
banca-territorio
le banche che fanno i
il binomio banca-terriquale paracadute
soldi con la finanza; ma
torio quale importante
sui rischi del credito paracadute contro il
facendo così, prima o
poi scoppia la bolla:
rischio del credito.
occorre ricordarsi sempre che alla
L’esposizione dell’istituto bancario
fine di tutto c’è l’economia. Ed è l’eviene oggi affrontato utilizzando al
conomia che deve essere alimentata
meglio due tipi di informazione:
dalle banche. La Bcc investe nel terquella formale, su cui si basa il
modello Basilea 2, e quella informale, che si raccoglie sul territorio. Ma
sono le informazioni “informali” a
garantire il legame con il locale. Un
legame che permette alle banche di
intervenire anche e soprattutto in
momenti di difficoltà.
La flessione che sia gli imprenditori
sia gli artigiani hanno registrato
anche nella congiunturale del terzo
trimestre 2008 non lascia ben sperare
nel futuro. In calo vengono dati fatturato e ordinativi, valori che hanno
avuto un riflesso anche sul mondo
dell’occupazione, portando a una
modesta contrazione dei livelli di
manodopera. A fronte di una possibilità di recupero, che è stata però
rinviata
dal
Centro
Studi
Confindustria al 2010, la crisi del
mercato finanziario e l’allungamento dei termini medi di incasso dei
crediti commerciali hanno indebolito la situazione finanziaria di molte
imprese. Davanti ad una crescita del
ricorso al credito bancario, ancora
una volta è determinante la conoscenza le vicinanza al territorio delle
stesse banche. «Fattori che ci pongono su un piano privilegiato», ricorda
Adalberto Tomasello, direttore commerciale della nostra Bcc. Le richieste, che le piccole e medie imprese
stanno presentando a diversi livelli,
di avere un accesso al credito privilegiato e agevolazioni alla crescita,
trovano nella Bcc un partner naturale. «In un momento di particolare
difficoltà, come può essere questo,
diventa determinante il rapporto di
conoscenza e di fiducia che lega un
istituto bancario alle imprese del territorio -aggiunge il direttore commerciale-. Il sostegno all’economia
reale è un trampolino vitale per
garantire futuro non solamente a chi
opera direttamente sul territorio, ma
anche alle famiglie che in questa
determinata area vivono». Il futuro
passa dalla conoscenza e dalla condivisione degli obiettivi. In una
parola, dalla cooperazione. E la
nostra Bcc non è mai venuta meno al
ruolo che lo statuto le prescrive:
essere promotrice di sviluppo, di
solidarietà e di sostegno. Un mes-
saggio che in molti hanno recepito.
Se, infatti, la ripresa passa dal localismo, il concetto di localismo deve
essere rivisto e integrato con nuove
funzioni per dare risposte sempre
pronte e puntuali ai problemi più
attuali. «Il sistema delle banche di
credito cooperativo sta giocando un
ruolo propulsivo fondamentale in
qualità di pilastro di un’economia di
base e linfa per il progresso delle
imprese locali», conclude il direttore
generale Barni. Perché, è giusto
ricordarlo, gli impieghi delle Banche
di Credito Cooperativo rappresentano il 21% del totale dei crediti alle
imprese artigiane.
PRESS BOX
12
13
IL CONVEGNO
NIZIATIVE
Canton siede al secondo piano
La nostra storia è tra due fiumi
Nominato vicedirettore generale, si occuperà della Direzione Servizi. Giunto in Bcc nel Duemila,
un anno dopo la fusione, si è occupato di amministrazione e sistemi di pagamento prima della
nomina al Risk management: «Sono molto emozionato; anni di trasformazioni e soddisfazioni»
Sergio Zaninelli e Pietro Cafaro (moderatore Gianni Borsa) hanno discusso sul nuovo volume
edito dalla nostra Bcc. Un incontro brillante e ricco di spunti che ha ripercorso la nascita del
credito nel nostro territorio e si è spinto fino alla conclusione naturale: «Il localismo cresce»
G
ià responsabile dell’area Controlli
interni, Feliceangelo Canton è il
nuovo vice direttore generale
della nostra Bcc. A lui il consiglio di
amministrazione ha affidato la responsabilità dell’intera Direzione Servizi. Che
significa: l’area Amministrazione e personale e l’area Organizzazione e Sistemi. La
Direzione Affari, che comprende le aree
Mercato, Crediti e Finanza, continua a far
riferimento al direttore generale della
banca, Luca Barni. «Questa nomina è per
me una grande soddisfazione -commenta
il neo vice direttore generale Canton-. Un
riconoscimento nei confronti del lavoro
che ho finora svolto: un’attività che ho
cercato di condurre in modo chiaro, trasparente e corretto». Cinquantaquattro
anni appena compiuti, Canton è entrato
nella nostra Bcc nell’agosto del 2000, giusto l’anno immediatamente successivo a
14
quello della fusione tra il Credito
Cooperativo di Busto Garolfo e quello di
Buguggiate. Vanta una lunga esperienza
all’interno degli istituti di credito: ha iniziato nel 1973 in forza al Credito Italiano,
dove si è occupato di contabilità e controllo di gestione, per poi passare al ruolo
di direttore amministrativo dell’area
Finanza e, successivamente, entrare nello
staff del capo contabile dell’Unicredit. Nel
passaggio in Bcc ha sostanzialmente
mantenuto gli ambiti di competenza,
entrando a far parte dell’area
Amministrazione e Sistemi di pagamento. Nel 2005, è stato nominato responsabile dell’area Controlli interni e del Risk
management, compiti che ha mantenuto
fino a poche settimane fa, quando è passato alla vice direzione generale della
banca. «Sotto il profilo operativo, posso
dire che in questi anni ho portato la mia
esperienza in una banca che ha affontato
un importante cammino di crescita -spiega Canton-. Dal 2000 ad oggi, infatti, la
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha vissuto una grande espansione, dettata dagli
impulsi dati dal consiglio di amministrazione, che ha sempre voluto valorizzare
le competenze e le conoscenze del personale. In pochi anni abbiamo aperto
diverse filiali, guardando molto all’esterno per trovarne le giuste guide, ma non è
mai venuta meno la particolare attenzione alle risorse interne, al fine di sviluppare percorsi di carriera». E se sul suo “tesoro umano” la Bcc ha investito molto, questo 2008 è stato l’anno del raccolto. Così,
oggi, ai vertici della Banca ci sono due
persone che incarnano proprio questo
tipo di cammino: il direttore generale,
Luca Barni, e il ne-nominato vice direttore
generale, Feliceangelo Canton.
«S
e delle tante banche locali nate
sul finire del diciannovesimo
secolo solo una, la nostra, ha
tagliato il traguardo del terzo millennio
un motivo ci sarà pure»: così il presidente
della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate
Lidio Clementi nell’introdurre la presentazione del primo volume di “Tra due
fiumi”, la storia economica e del credito
da fine Ottocento a metà Novecento, nel
territorio compreso tra il Ticino e l’Olona.
Per l’occasione venerdì 3 ottobre nell’auditorium don Besana si è tenuta una conversazione sul tema “Un territorio fra
due fiumi” tra l’autore, Pietro Cafaro, professore di Storia economica e sociale alla
Cattolica di Milano e lo storico economico
Sergio Zaninelli, già rettore dell’ateneo di
largo Gemelli; a moderare il giornalista
Gianni Borsa, inviato a Bruxelles e
scrive, alle strategie che la Bcc elabora.
Strasburgo dell’agenzia di stampa Sir di
Una per tutte, l’unione delle aree perRoma, che ha condotto i due relatori
fezionata l’anno scorso con l’apertura
lungo il tracciato del volume, dalle condidella 18esima filiale di Somma
zioni storiche che hanno
Lombardo e che -guarportato alla fondazione
da caso- ricalca proprio
Un libro aperto
della Cassa, sino alla
il territorio indagato da
ai nuovi capitoli
svolta dell’istituto nelCafaro, quel “laboratoche l’attività
l’immediato secondo
rio naturale” di econodei nostri sportelli
dopoguerra. Storia ben
mia
che
rende
scrive ogni giorno
viva quella oggetto di
Altomilanese e Basso
conversazione, perché
Varesotto un unicum nel
capitolo non chiuso, anzi; il primo volume
panorama non soltanto lombardo ma
della storia del credito cooperativo rientra
nazionale. «Si è arrivati a confermare
a pieno titolo nelle iniziative partite oltre
che il territorio che oggi la Bcc di Busto
un anno fa, quando sono scoccati i 110
Garolfo e Buguggiate abbraccia è quelanni di vita del nostro istituto. Un libro
la porzione particolarissima e unica di
aperto, quindi, ai nuovi capitoli che, giorLombardia in cui coesistevano prima
no per giorno, l’attività dei nostri sportelli
agricoltura e manifattura, poi grande
15
IL CONVEGNO
IL CONVEGNO
industria e artigianato, l’antenato della
piccola-media impresa odierna» -ha
notato Clementi. «La costante storica
di questo territorio è aver anticipato
soluzioni in risposta a disequilibri economici -ha notato Cafaro-; non ci si
piange addosso, si agisce. Spesso quello che qui si è sperimentato è stato poi
esportato con successo. La crisi che
interessa il nostro discorso è quella
agraria
della
seconda
metà
dell’Ottocento. La povertà, le ristrettezze, qui non sono mai state subite,
anzi; si sono trasformate in occasioni
di riscatto». Che è esattamente quello
che il direttore generale Luca Barni,
nel suo saluto agli intervenuti, aveva
sottolineato: «C’è infatti qualcosa di
irriducibile, anche con il passare degli
anni, dei tanti anni che ci separano
dagli avvenimenti indagati dal professor Cafaro. È il quid del nostro territorio, della nostra gente; quell’atteggiamento che, in qualsiasi condizione, ha
guardato con progettualità al futuro.
Senza attendere, senza confidare fatalisticamente in tempi migliori, ma
dando sostanza alle proprie intuizioni». Da una debolezza una forza quindi. E debole, questa zona, lo era davvero in quel secondo scampolo di
Ottocento. «Si viveva malissimo -ha
dichiarato senza perifrasi Zaninelli-:
addirittura ai limiti della sopravvivenza per le fasce più povere che rappresentavano la quasi totalità della popolazione. Se si inquadra l’aspetto alimentazione il bilancio era in rosso: si
spendevano più energie di quante se
ne immagazzinassero». E se la difficoltà non diventa una resa ma una
sfida, ecco la risposta: le casse rurali.
«Un paradosso economico, questa istituzione che parlava di responsabilità
illimitata e solidale -ha notato Cafaro-,
figlia della grande crisi agraria di fine
secolo che mise in ginocchio l’economia dell’epoca e specchio del sentire
compendiato nella Rerum Novarum
di Leone XIII». Il credito cooperativo
rappresentava anche un canale per
l’impegno nell’ambito sociale dei cattolici, estranei invece, in forza del non
expedit, alla politica. «Non dimentichiamo poi il ruolo che i sacerdoti, i
16
mento di chiusura dello storico presidente della Cassa, Alessandro Grosso,
nei confronti delle attività artigianali ha spiegato Cafaro-. Grosso non aveva
compreso che l’agricoltura, in questo
territorio, era al tramonto: pensava che
dovesse essere ancora il nerbo dell’economia. Il risultato fu l’eccesso di
liquidità, la mancanza di impieghi,
perché pochi erano gli investimenti in
agricoltura e impossibili quelli nella
nascente attività manifatturiera». Sarà,
questa, la svolta compiuta dal successore di Grosso, Antonio Morandi, al
timone della Cassa a partire dal 1955,
anno in cui termina la prima parte dell’opera di Cafaro e che presenta una
situazione radicalmente mutata rispetto a quella di partenza. Cambiamento
rimarcato, nei suoi effetti, da Barni:
«L’agricoltura non dava da vivere?
Ecco le manifatture. La grande industria era colpita dalla crisi? Ecco degli
operai rimboccarsi le maniche per
cambiare pelle, diventare imprenditori; di se stessi ancor prima che degli
altri. Ed ecco una banca, l’allora Cassa
rurale, al loro fianco per trasformare
l’idea in realtà, per dare credito al desiderio di fare impresa e di creare ricchezza e benessere sul territorio. Uno
spirito, quello che ravvisiamo nelle
pagine di storia del libro, che non si è
smarrito». Dall’agricoltura all’indu-
stria verrebbe da dire, se Zaninelli non
insinuasse un dubbio più che legittimo
su questa lettura di comodo. «Le difficoltà a comprendere l’evoluzione dell’agricoltura non furono esclusiva del
presidente Grosso, bisognerebbe
PRESS BOX
più giovani, assumevano in queste
casse -ha sottolineato Zaninelli-. I preti
erano figure guida all’interno della
comunità ed erano una garanzia di
buona condotta e di correttezza».
Caratteristiche, queste, molto apprezzate in un’Italia che non viveva un
momento tranquillo: nel 1898 il generale Bava Beccaris cannoneggiava a
Milano la folla, l’insoddisfazione dei
ceti più deboli cresceva, e i cattolici colsero questi umori. Nasce quindi da
una felice intuizione di un gruppo di
cattolici riuniti intorno a don Giovanni
Besana la Cassa rurale di Santa
Margarita, anche se non sempre i vertici dell’istituto seppero cogliere i segni
dei tempi. «Ne è la prova l’atteggia-
17
IL CONVEGNO
IL CONVEGNO
chiedersi: quale idea dell’industrializzazione si aveva negli anni Cinquanta?
L’Italia è, oggi, un Paese costitutivamente industrializzato? È sufficiente
disporre di una struttura industriale
per dirsi tale o serve, come io credo,
una forma mentis adeguata, una forma
mentis che io, ancora oggi, non ravviso?» Dalla prospettiva storica, dai
fenomeni di lungo corso, in questo
caso, Gianni Borsa ha richiamato la
conversazione alla più stretta attualità:
«In quest’area l’economia è sempre
stata concreta; cosa abbiamo da imparare in un momento che vede certa
finanza sul banco degli imputati?».
«L’economia reale e la finanza devono
essere complementari, mai conflittuali;
nel passato, nell’Altomilanese, si era
registrato un caso di finanza spregiudicata -ricorda Cafaro-, quello della
Banca di Busto Arsizio. Sotto la guida
di Angelo Pogliani, l’istituto intraprese
una politica espansiva che lo portò al
collasso. Fu un caso isolato, ma esemplare per i rischi di una finanza speculativa, quella che basa la crescita sulla
ricollocazione. La Cassa bustese, invece, ha sempre guardato alla concretezza». Nulla di nuovo sotto il sole
comunque, se è vero come è vero che
«già i genovesi, nel ‘600, provarono a
fare denaro con il denaro, a dimostrazione della difficoltà, in alcune epoche,
nel fare crescere l’economia reale e
dando comunque l’illusione dello sviluppo», ha ricordato Zaninelli. A gettare il ponte con giorni più vicini ai
nostri il discorso generazionale, quello
che segna uno spartiacque nella storia
dell’istituto e che marca la fine del
primo volume di questa ricostruzione
storica. «Con l’avvento di Morandi alla
presidenza della Cassa cambia tutto dice Cafaro-, prevalgono gli impieghi
nel settore dell’artigianato e comincia
la lunga fase di espansione sul territorio. La seconda metà del XX secolo è
quella in cui lo sviluppo ingrana le
marce alte, le imprese sviluppano
maggiori contatti e moltiplicano l’interdipendenza. Questo significa che,
anche in ambito locale, perdono ogni
senso i confini amministrativi, la rigidità di righe tracciate spesso senza
18
un’idea, come la pubblicazione di un
libro, si parte con delle intenzioni che
possono trasformarsi. Se poi è un libro
di storia, allora, per definizione, le scoperte possono essere dietro l’angolo. E
così è stato per il nostro libro; si è pensato, insieme, un soggetto che legasse
l’istituto al territorio», ha commentato
il presidente. In questo caso, un libro
che si richiama al 110ecimo della banca
ha acquistato una valenza supplementare, il ruolo che l’istituto ha giocato in
un raggio di azione più ampio, che è
proprio quello in cui si misura oggi la
missione della Bcc. Questo a confermare che i passi mossi negli ultimi dieci
anni erano già segnati in una trama storica di respiro più vasto. «Un caso? Un
disegno? -ha concluso Clementi- In
qualità di presidente della banca,
importa sottolineare che delle tante
banche che si trovano citate nella prima
parte del libro solo una banca, nata con
una vocazione locale, locale è cresciuta
e rimasta. La nostra. Non so se sia un
disegno. Di certo non è un caso».
Qui sopra, Pietro Cafaro (a sinistra), Gianni Borsa e Sergio Zaninelli pochi minuti prima dell’inizio del convegno mentre affinano gli ultimi dettagli in vista della dibattito. Qui sotto, dall’alto, il nostro presidente
Lidio Clementi e il direttore generale Luca Barni durante i loro interventi che hanno aperto la serata. Più
sotto, il pubblico che ha assistito al convegno mentre prende posto nel salone don Besana della nostra Bcc.
L’incontro, organizzato parallelamente alla pubblicazione del libro “Tra due fiumi, il laboratorio naturale
Ticino-Olona”, ha riscosso un ottimo successo e ha interessato la platea. Una discussione accesa, vivace,
mai banale, tenuta insieme dalla professionalità di Gianni Borsa e la competenza dei due relatori.
UN CONCERTO «TRA DUE FIUMI»
abato 4 ottobre, un anno dopo. A
dodici mesi esatti dal via ai festegSgiamenti
per il cento decimo della fon-
Nelle immagini in questa pagina, Lidio Clementi, presidente della Bcc, e Luca Barni, direttore generale,
consegnano ai partecipanti del convegno “Tra due fiumi” un omaggio. Dall’alto, Clementi e Barni con
Sergio Zaninelli, Pietro Cafaro e Gianni Borsa. Nella teca consegnata ai relatori e al moderatore sono state
inserite due antiche stampe tibetane per ricordare la lotta dei monaci buddhisti contro la repressione militare nell’ex Birmania quale simbolo di libertà e di solidarietà al popolo tibetano.
alcun legame con la situazione reale
dell’economia». Da qui ci si lancia nel
cuore del secondo volume di “Tra due
fiumi”, quello che arriverà a occuparsi
dei giorni nostri, dalla crescita degli
sportelli nei comuni limitrofi a Busto
Garolfo alla sede attuale di via
Manzoni, dalla fusione con l’omologa
di Buguggiate all’unione delle aree,
attraverso i diversi presidenti che si
sono succeduti alla guida della Cassa
prima e della ribattezzata Bcc in seguito. La serata, cui sono intervenuti Soci
e correntisti, si è conclusa con un rinfresco a buffet; è stato, questo momento, l’occasione per un primo scambio
di impressioni sul volume e per le
dediche di rito dell’autore, seriamente
impegnato a firmare le tante copie che
sono state distribuite. «Quando si ha
dazione, la Bcc ha scelto di celebrare
nel modo più solenne il suo compleanno e di caratterizzare ancora una
volta un momento topico della sua
vita con la musica.
È stata infatti la grande musica sacra
la protagonista della serata di sabato:
un programma a tutto Mozart nell’interpretazione dell’ensemble Amadeus
culminato nella Messa dell’Incoronazione e passato attraverso le sonate
da chiesa del genio salisburghese. A
dirigere il maestro Marco Raimondi,
poi i sessanta elementi del coro, i 30
dell’orchestra, mentre all’organo
sedeva il maestro Enrico Raimondi.
Festa nella festa, l’anniversario della
Bcc è coinciso con il cinquantesimo di
sacerdozio del parroco don Piero
Roveda. Segno tangibile del grazie
della Banca di Credito Cooperativo al
parroco per l’impegno profuso in tutti
questi anni a favore della comunità il
nuovo leggio.
Nelle immagini, tre momenti del concerto
dell’Ensemble Amadeus. Nella foto in
alto, da sinistra, si vedono il nostro presidente Lidio Clementi e, sulla destra,
Alberto Morandi presidente del PsT.
19
INIZIATIVE
EVENTI
Un 2009
gioioso
e felice
V
N
Lettere pronte per Babbo Natale
Tour di Santa Claus
tra gli sportelli
della nostra Bcc
Bambini e famiglie
avranno a disposizione
Babbo Natale
per una foto ricordo
20
atale si avvicina, i desideri dei
bambini aspettano di essere
esauditi e il paffuto Santa Claus
ha l’agenda già piena di appuntamenti.
Ma una tappa in ciascuna delle nostre
diciotto filiali, ci ha dato la sua parola, la
farà. Tutti i bambini delle famiglie vicine
alla nostra banca sono perciò invitati a
prendere parte al “tour” del Babbo più
famoso al mondo. Si inizia martedì 9
dicembre, alla filiale di San Giorgio su
Legnano, per proseguire poi a Canegrate
e Castellanza (mercoledì 10), Cassano
Magnago e Parabiago (giovedì 11),
Legnano e Varese (venerdì 12), Samarate e
Villa Cortese (lunedì 15), Dairago e
Somma Lombardo (martedì 16), Busto
Arsizio e Olcella (mercoledì 17), Bodio
Lomnago e Castano Primo (19 dicembre),
per terminare sabato 20 a Busto Garolfo e
Buguggiate. Babbo Natale sarà a disposizione dei piccoli dalle 16 alle 18, con l’ec-
cezione di sabato 20, in cui l’orario sarà
dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Le sorprese non mancheranno, e proprio in
occasione del gran finale, nei due comuni
che danno il nome alla nostra Bcc, ogni
bambino potrà portarsi a casa un ricordo
speciale: una foto seduto sulle ginocchia
del suo beniamino. Ad accompagnare
Babbo Natale in ognuna delle sue tappe ci
sarà un simpatico elfo, suo aiutante fidato,
con una cesta colma di regali. Per un
pomeriggio, dunque, le filiali cambieranno volto, e assumeranno quello sorridente dei tanti bambini che le popoleranno
festanti. Sarà come trovarsi in un piccolo
angolo di Lapponia, nel piccolo villaggio
di Rovaniemi, nella casetta di legno in cui
Babbo Natale sta di casa. Il tutto trasposto
nella calda atmosfera della nostra banca.
E, naturalmente, nessuno se ne andrà a
mani vuote: Babbo Natale non lo permetterebbe.
isti dall’alto. Per un anno, i
calendari della Bcc di Busto
Garolfo e Buguggiate saranno
una finestra aperta sui territori del
Varesotto e dell’Altomilanese. Un oblò
aereo che restituisce la linea dell’orizzonte così com’è disegnata dall’obiettivo fotografico, che ne esalta la curvatura che l’occhio umano non percepisce.
Uno sguardo che alza la sua prospettiva
e mostra un territorio da un’angolazione inusuale, senza perdere la bussola
dei confini che delimitano le terre d’elezione della nostra Bcc. Anzi, organizza
lo spazio in maniera nuova e ne coglie
aspetti diversi, che da prospettive più
terrene sfuggono.
Dodici campanili per dodici mesi.
Scatti che coprono grandi distanze e
scoprono nuovi “link” tra le città.
Disegnano paesaggi che raccontano la
storia del nostro territorio, tra memoria e cambiamento, tra la vecchia
architettura sviluppata in orizzontale
e la progressiva tendenza a issare torri
residenziali a sentinella delle città.
Scorrendo i dodici mesi si colgono
resistenze di un passato industriale e
agricolo accanto ai segni dell’attualità,
che mischia le carte della storia per
farne nuovi paesaggi. Un guardare al
territorio che, in senso più ampio, è
missione della nostra banca: «Ciò che
ci rende differenti è il nostro saper
cogliere e interpretare il tessuto economico e sociale – spiega Lidio Clementi,
presidente della nostra Bcc -, valorizzare le sue opportunità e rispondere
alle sue esigenze. Questo calendario
ripropone il percorso del nostro sguardo, che continuamente si sposta dalla
situazione particolare al panorama
complessivo». Altre pagine, più compatte e leggere, da portare sempre con
sé ogni giorno dell’anno o da tenere in
ufficio, sono quelle delle agende Bcc.
BENEMERENZE A BUSTO GAROLFO
Si terrà sabato 20 dicembre nel
salone don Besana il tradizionale
concerto di Natale che vede la
Banda Santa Cecilia di Busto
Garolfo indiscussa protagonista. Il
concerto inizierà alle 21.
L’appuntamento è diventato un
momento atteso da tutta la cittadinanza bustese che, ogni anno, partecipa con entusiasmo alla manifestazione. Come consuetudine, la
serata avrà come sponsor la nostra
Bcc che, sempre attenta alle attività
culturali del territorio, è vicina alla
Banda Santa Cecilia sostenendola e
L’aspetto non differisce eccessivamente da quelle del 2008 che si sta per concludere, se non per la copertina, che
quest’anno si presenta di un azzurro
cielo. Per il resto mantiene la veste elegante, il dorso con spirale che la rende
pratica e maneggevole, ed è proposta
nella doppia versione: “pocket” da
viaggio, con pagine settimanali, e più
grande, a cadenza giornaliera, da mettere in borsa o sul tavolo in ufficio, per
una consultazione più approfondita.
Ma d’altra parte, quando qualcosa
funziona, perché stravolgerla? A renderla diversa e personale sarà chi la
utilizzerà, riempiendola di appuntamenti, promemoria, scrivendo giorno
dopo giorno la propria storia. Così
come la nostra Bcc, quotidianamente,
con la cura dei dettagli, dimostra di
essere davvero differente.
aiutandola: «La Bcc dimostra sempre attenzione e sensibilità -spiega
Antonio Paganini, presidente del
corpo musicale-. Proprio per questo desidero ringraziare tutti i
membri del consiglio di amministrazione che ci assicurano, nel
tempo, quel sostegno economico
che ci permette di raggiungere
risultati apprezzabili». Il programma della serata avrà differenti sfaccettature spaziando dal repertorio
classico fino a musiche prettamente natalizie terminando con la consegna delle benemerenze.
CONCERTI DI NATALE
BUSTO ARSIZIO
Il 19 dicembre nella Basilica di San
Giovanni Battista la nostra Banca
sponsorizza il concerto più importante della città. In programma
musiche di Bacalov e Piazzolla. Agli
strumenti l’Ars Cantica Choir e
l’Orchestra sinfonica Carlo Coccia.
SOMMA LOMBARDO
Il 2009 inizia all’insegna della musica a Somma Lombardo. Al Cinema
Teatro Italia di via Ugo Maspero
andrà in scena il primo gennaio il
tradizionale
concerto
di
Capodanno, di cui la nostra Bcc è
sponsor unico. Il concerto è aperto a
tutta la cittadinanza, ai clienti e ai
Soci della nostra Bcc.
21
SCUOLA
SCUOLA
I “motori” salgono in cattedra
O
Primo incontro organizzato dalla nostra Bcc nelle scuole del territorio per raccontare le attività
economiche raccolte nella collana editoriale «I motori della nostra economia». Prima tappa, l’Itis
Bernocchi di Legnano dove oltre 50 alunni hanno ascoltato una lezione molto particolare
ltre 50 studenti delle classi quinte
dell’Itis Bernocchi di Legnano
hanno partecipato con attenzione e curiosità al primo di una serie di
incontri organizzati nell’ambito dell’iniziativa editoriale «I motori della nostra
economia». Giovedì 20 novembre, infatti,
al secondo piano dell’istituto scolastico,
due “professori” particolari hanno condotto altrettante lezioni. Protagoniste in
cattedra, le aziende Gemelli di Canegrate
e Minumatic di Busto Garolfo. Le due
realtà economiche, presenti nel primo
volume della collana voluta fortemente
dalla nostra Bcc (è previsto il terzo numero per il prossimo mese di aprile), hanno
raccontato il proprio operato quotidiano,
con aneddoti e piccoli segreti del mestiere, durante una sessione di orientamento.
Dalle 10 alle 12, gli studenti dei corsi di
22
elettronica (indirizzo telecomunicazioni),
informatica e meccanica hanno assistito
alle presentazioni organizzate dalle due
aziende
del
nostro
territorio.
L’introduzione della mattinata è stata
affidata a Simone Mantovani, responsabile relazioni esterne della nostra Banca,
che ha brevemente illustrato il progetto
dei corsi nelle scuole del territorio: «In
seguito alla pubblicazione dei primi due
volumi della collana “I motori della
nostra economia” ci è sembrato naturale
portare all’interno degli istituti scolastici
le realtà imprenditoriali raccontate nel
libro, perché le giovani generazioni tocchino con mano quanto l’impresa locale
sia viva, capace di dare lavoro e, soprattutto, un futuro ai giovani». Poi è stata la
volta di Pietro Stelitano, professore
dell’Itis Bernocchi con delega all’orienta-
mento, che ha presentato Pierantonio
Pavan, amministratore delegato della
Gemelli Srl, e Giorgio Venegoni, titolare
della Minumatic di Busto Garolfo. La
prima ora di lezione è stata dedicata ai
sistemi di comunicazione a bordo di velivoli; ossia, l’opera quotidiana dell’azienda nella ricerca di sistemi elettronici che
migliorino sempre più le comunicazioni
interpersonali dove il rumore, come ha
detto Pavan, «supera la soglia del dolore».
La pratica, come sempre, ha ottenuto i
risultati cercati. Pavan ha infatti filodiffuso dei rumori “classici” di un elicottero e di un aeroplano a decollo verticale. «Parlare in situazioni del genere
diventa estremamente difficoltoso -ha
detto- e il solo ausilio di una cuffia protettrice non basta. Ci vuole molto di
più». Particolare gradito dagli studen-
ti, il dialogo tra due operatori della
portaerei italiana Garibaldi mentre si
trovavano sul ponte nelle vicinanze di
velivoli in funzione. «Grazie ai nostri
sistemi di controllo attivo del rumore ha concluso Pavan- è possibile instaurare una discussione chiara e limpida
che, facile intuirlo, è alla base delle
operazioni sia civili sia militari degli
operatori del settore».
Giorgio Venegoni, nella seconda ora
di lezione, ha puntato l’accento sulla
meccanica, fiore all’occhiello del
Bernocchi: «Purtroppo oggi è sempre
più difficile trovare meccanici specializzati. La specializzazione è merce
ormai rara. E pensare che il settore
meccanico non conosce crisi ed è sempre alla ricerca di professionalità qualificate. Noi puntiamo molto sui giovani -ha concluso-. Qualche mese fa
abbiamo assunto proprio un ragazzo
che ha terminato da poco l’Itis
Bernocchi: preparato e con voglia di
fare. Si vede che la scuola serve a dare
le basi adeguate per entrare nel
mondo del lavoro, ma purtroppo
tanti giovani desiderano sedersi die-
tro una scrivania senza sapere che il
lavoro meccanico dà moltissime soddisfazioni, sia professionali sia personali». Una giornata all’insegna dell’approfondimento, dunque, alla
quale ne seguiranno delle altre nelle
scuole dell’Altomilanese e del
Varesotto. «Si tratta di un progetto
che non è nato per caso -è il commento di Lidio Clementi, presidente della
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate-,
ma che avevamo ben in mente quando è stata lanciata la collana editoriale “I motori della nostra economia”. E
mentre stiamo dando continuità
annuale alla nostra opera editoriale,
abbiamo iniziato a portare le nostre
importanti realtà economiche all’interno delle scuole superiori del territorio. In un momento congiunturale
particolare, come quello che stiamo
vivendo, crediamo serva e sia importante che i giovani, che sono il nostro
futuro, conoscano il duro lavoro, le
sfide accettate e vinte, la tenacia e la
convinzione che hanno spinto le
nostre aziende a crescere e a far crescere la nostra economia».
Nell’immagine grande, foto di gruppo tra gli
studenti dell’Itis Bernocchi e i protagonisti della
giornata. In primo piano, da sinistra, si vedono
Simone Mantovani (relazioni esterne della
nostra Bcc), Pierantonio Pavan e Marco
Marinoni della Gemelli di Canegrate e Giorgio
Venegoni della Minumatic di Busto Garolfo. In
questa pagina, dall’alto, un momento della
lezione, Giorgio Venegoni e Pierantonio Pavan.
23
EDICOLA
G
Il Burundi si mostra in Bcc
razie ai soldi raccolti per il Vispe si
salveranno 300mila bambini l’anno: questo è il bilancio dell’iniziativa benefica lanciata lo scorso anno e conclusasi con una raccolta fondi complessiva
di 200mila euro. Per fare conoscere i risultati dell’operazione a tutti coloro che
hanno contribuito alla raccolta fondi, il
consiglio di amministrazione ha deciso di
allestire una mostra fotografica itinerante
nelle filiali proprio sul Burundi.
L’occasione è nata dal viaggio di Francesco
Ciaello e di altri professionisti che hanno
visitato recentemente il Paese africano, che
è uno dei più poveri al mondo. “Sono stato
proprio a Mutoyi”, racconta Francesco
Caiello, al ritorno dal suo viaggio. “I missionari che operano lì, mi hanno spiegato
quanto importante per la popolazione
locale sia stato l’intervento della vostra
Bcc”. I bambini del Burundi soffrono principalmente di Aids e denutrizione.
Quando vengono ricoverati viene somministrata loro una farina molto nutritiva, in
grado di ridare le forze. “La nuova ala di
pediatria permetterà di salvare molte vite”,
continua Caiello. “In ospedale si arriva a
piedi su strade sterrate, che durante la stagione delle piogge diventano fiumi.
Quando c’è un malato da ricoverare si
sposta l’intera famiglia, camminano anche
per 50 km per raggiungere Mutoyi, l’unico
ospedale rurale del Burundi. Le condizioni
sono davvero tragiche. Accadono cose per
22608/07
Il conto corrente
della solidarietà
24
noi inimmaginabili. Se ci sono parti
gemellari, le mamme sono obbligate a
scegliere tra i nati quale bambino tenere,
perchè non sono in grado di mantenerne
due. La miseria e l’Aids in questo Paese
africano uccidono”. La situazione è stata
poi ulteriormente aggravata da una guerra
interna che, sebbene ufficialmente conclusa a febbraio di quest’anno, continua a
dilaniare il territorio. A Mutoyi trovano
rifugio tutti i malati, indipendentemente
dalla loro parte politica. E’ un luogo di pace
e un rifugio dove guarire dalle ferite.
L’ospedale, in questa situazione critica, è
estremamente importante. Si tratta di un
presidio medico funzionale e all’avanguardia per la zona, basti pensare che la
vicina università del Congo manda qui i
tirocinanti in medicina a fare la pratica.
Più delle parole a volte possono fare le
immagini. Per questo la nostra Bcc ha
deciso di allestire la mostra fotografica
itinerante, che ritrae immagini di vita
del Burundi e dell’ospedale di Mutoyi:
gli scatti testimonieranno la bontà della
raccolta di fondi che è stata effettuata
nell’Altomilanese e nel Varesotto. E che
prosegue, come evidenziato nel box a
fianco. La mostra sarà inaugurata il 15
dicembre a Busto Garolfo, dove restarà
fino al 9 gennaio, per poi spostarsi a
Buguggiate, dal 12 al 23 gennaio, arrivare a Varese e da lì cominicare il giro di
tutte le filiali.
LE TAPPE DELLA MOSTRA
Busto Garolfo
dal 15-dic al 9-gen
Buguggiate
dal 12 gennaio al 23 gennaio
Varese
dal 26 gennaio al 6 febbraio
Bodio Lomnago
dal 9 febbraio al 20 febbraio
Castano Primo
dal 10 febbraio al 23 febbraio
San Giorgio su Legnano
Dall’11 febbraio al 24 febbraio
Samarate
Dal 23 febbraio al 6 marzo
Castellanza
dal 24 febbraio al 9 marzo
Dairago
dal 25 febbraio al 10 marzo
Somma Lombardo
dal 9 marzo al 20 marzo
Villa Cortese
dal 10 marzo al 23 marzo
Olcella
dall’11 marzo al 24 marzo
Cassano Magnago
dal 23 marzo al 3 aprile
Canegrate
dal 24 marzo al 6 aprile
Parabiago
dal 25 marzo al 7 aprile
Busto Arsizio
dal 6 aprile al 17 aprile
Legnano
dal 6 aprile al 17 aprile
La raccolta fondi prosegue. Con i 200mila euro raccolti nei mesi scorsi, infatti, è stato possibile ampliare il reparto di pediatria dell’ospedale di Mutoy. Ma l’attività quotidiana del presidio sanitario richiede materiale di consumo costoso e difficile da reperire in Burundi. Per questo è ancora attivo il conto corrente n° 22608/07 (operazione gratuita) su cui è possibile depositare fondi, che verranno utilizzati per sostenere l’attività dell’ospedale.
25
P
GIOVANI
DUE NUOVI PRODOTTI OFFERTI DALLA NOSTRA BCC DEDICATI AI RAGAZZI UNDER 18
Sin da piccoli li aiutiamoli a Pensare in grande
ensa in grande e Primo conto: la
nostra Bcc vicina ai giovani, al loro
futuro, alla loro crescita all’interno
della società. Dna dell’istituto, ispirare «la
propria attività all’attenzione e alla promozione della persona». Filosofia che dal 1897
accompagna ogni mossa bancaria, ogni
passo economico della Bcc di Busto Garolfo
e Buguggiate che, con il mese di dicembre,
mette sul piatto due nuove offerte bancarie,
a disposizione presso tutti gli sportelli, dedicate a bambini e adolescenti. E quale periodo migliore del Natale e delle feste in arrivo
perché genitori, ma soprattutto nonni e
nonne, offrano ai figli e nipoti un regalo
“intelligente”, che pensa al futuro e aiuta a
guardare al domani con consapevolezza e
maggiori certezze.
«Il lancio di questi nuovi prodotti -
26
spiega Adalberto Tomasello, responsabile dell’area Mercato della nostra Bccnon poteva che essere coordinato nel
periodo natalizio. È tradizione, infatti,
che genitori e nonni, quando arriva
Natale, allunghino mancette più
sostanziose. Oggi, la nostra Bcc presenta due prodotti che servono allo
scopo: dare l’opportunità di aprire un
libretto di risparmio e un conto corrente, ma soprattutto, entrare in contatto
con il mondo bancario, sviluppando
quella necessaria cultura economica e
finanziaria che, da grandi, sarà prerogativa personale».
Eccoli, dunque, i due nuovi prodotti.
“Pensa in grande”: il libretto di risparmio creato ad hoc per i bimbi dagli 0 ai
14 anni, per concretizzare, attraverso
condizioni particolarmente agevolate,
quei concetti di attenzione e promozione tanto cari alla nostra Banca.
Bambini e futuro, al centro dell’interesse della banca che ha preso come
modello il numero zero, perché ai figli,
ai nostri ragazzi, bisogna dedicare la
massima attenzione, anche in fatto di
numeri. Pensa in grande, dunque, un
libretto di risparmio attivabile senza
costi di gestione, senza costi delle operazioni e senza costi sui bolli.
La burocrazia, per un progetto così
importante, la paga la Banca. In ultimo, un tasso di interesse «decisamente
invitante, ma soprattutto ancorato
all’Euribor, che dà la certezza di avere
un tasso che non si abbassi troppo e
che resista alle oscillazioni economi-
che». Per i ragazzi dai 14 ai 18 anni,
stessa filosofia: “Primo Conto”, un
vero e proprio conto corrente per gli
adolescenti che si apprestano a diventare adulti. Anche in questo caso zero
costi di gestione, nessun onere per le
operazioni e pratiche burocratiche a
carico della Banca. Inclusi nell’offerta,
l’home banking gratuito, così mamme
e papà potranno essere sempre aggiornati sulla situazione del conto corrente
dei figli, la carta Tasca prepagata, utile
per i piccoli acquisti e le spese giovanili dei ragazzi -ricaricabile direttamente
dal sito internet della nostra Bcc- e un
tasso di interesse, come nel precedente
pacchetto,
ancorato
all’Euribor.
«Tutti i costi di attivazione e gestione
sia del libretto di risparmio sia del
conto corrente sono a carico della
banca -sottolinea Tomasello-. Questo
perché è nostro preciso interesse riuscire a infondere quella necessaria cul-
tura bancaria alle giovani generazioni
per prepararle al domani. D’altronde,
siamo una banca differente ed è anche
in queste circostanze che lo dimostriamo. Particolare da non sottovalutare,
sia il conto corrente sia il libretto di
risparmio sono tutelati dalla banca
contro il tasso di inflazione. Questo per
non permettere al capitale di perdere
valore».
Novità nelle novità, i “piani di risparmio” che, nel caso di attivazione di
Pensa in grande o Primo conto, prevedono anche una percentuale dello
0,25% in più sulla capitalizzazione del
risparmio: «I piani di risparmio -conclude il responsabile dell’area
Mercato- servono a costruire nel
tempo un piccolo capitale che, a un
certo punto, può essere smobilizzato
per delle spese importanti. Nel caso
specifico, chi aderisce a Pensa in grande o Primo conto, con un piccolo ver-
samento mensile, al compimento del
18esimo anno di età avrà messo da
parte una cifra utile per lo studio, l’acquisto della macchina, il lavoro. Le
possibilità operative di questi piani
sono molto ampie e flessibili. Inoltre, i
ragazzi fino a 18 anni che aderiscono a
un piano di risparmio possono godere
di un plus dello 0,25% rispetto alle
condizioni di partenza per l’apertura
del libretto o del conto corrente. Siamo
fermamente convinti che la cultura
bancaria deve iniziare a essere trasmessa alle giovani generazioni appena le possibilità si presentano. La
nostra forza è l’attaccamento ai valori e
alle famiglie. Trovare soluzioni per i
più giovani non è solo utile a loro, ma
anche a tutto il panorama economico
del territorio. Conoscenza e consapevolezza, soprattutto nel mondo bancario, sono alla base per disegnare un
futuro sereno».
27
TERRITORIO
T
B
Academy nel nome di Antonioni
Concerti d’organo al top
utta Vanzaghello ad applaudire il
concerto in Sant’Ambrogio del 18
ottobre; il quarto della rassegna
organistica organizzata dalla nostra Bcc
in collaborazione con le parrocchie del
territorio. Un altro successo per l’ensemble Amadeus diretta dal Maestro
Marco Raimondi, per l’occasione
dimensionata dal programma in quindici orchestrali, diciotto coristi, cinque
soli, i tre soprani Oriana Castello, Lucia
Nocerino e Lorella Zaffaroni, il mezzosoprano Barbara Brazzelli e il contralto
Maria Grazia Marra. All’organo, il protagonista di questa rassegna di musica
sacra, il maestro Enrico Raimondi. Un
patrimonio riguadagnato alla comunità
l’organo Bernasconi: realizzato, come
testimonia una scritta a matita, nel lontano 1848, lo strumento era stato interamente rifatto nel 1953 stravolgendone la
natura, da meccanico in pneumatico. Da
qui un declino che portò inesorabilmente all’oblio; per anni la comunità si
dimenticò di uno strumento che era
divenuto, nell’arco di un ventennio,
inservibile. Il restauro partì nel 1996 e si
concluse tre anni più tardi. Intervento
complesso, che non interessò soltanto lo
strumento, un colosso da 1238 canne,
ma toccò anche la balconata della basili-
28
ca perché nella complessa operazione di
smontaggio si rilevò, in più punti, la
flessione preoccupante del supporto.
Servirono tre anni a Sant’Ambrogio per
ritrovare la propria voce, che adesso la
nuova balconata può reggere in tutta la
sua possenza, quattro tonnellate e
mezzo dell’organo e 6 quintali circa
della corale. Accoglienza entusiasta da
parte del pubblico al programma proposto; i concerti per organo di Haendel
e il Gloria di Vivaldi. Un’ulteriore riprova, il successo della tappa a
Vanzaghello, della felice intuizione
avuta dalla nostra Bcc nel promuovere
la rassegna organistica e nell’individuare nell’Ensemble Amadeus i giusti
interpreti per portare la grande musica
nelle chiese.
Ultima stazione della rassegna sarà
Castellanza, sabato 31 gennaio 2009.
Nella Parrocchiale di San Giulio i 30
elementi dell’orchestra Amadeus, i
sessanta coristi e quattro soli si esibiranno in un tutto Mozart: le sonate da
chiesa nella prima parte del programma, la Messa dell’Incoronazione a concludere. Sul podio sempre Marco
Raimondi, mentre Enrico Raimondi
sarà alle tastiere.
Buona musica ancora.
Nella foto grande e nella prima qui sopra, due
momenti del concerto che si è svolto nella basilica
di Sant’Ambrogio a Vanzaghello nell’ambito della
rassegna organistica organizzata dalla nostra Bcc
nelle chiese del territorio. Più sotto, il nostro presidente Lidio Clementi (a sinistra) e Vittorio Pinciroli
(assieme alla moglie) durante l’esibizione dell’orchestra condotta dal maestro Marco Raimondi.
L’ultimo appuntamento a Castellanza il 31 gennaio.
cc protagonista al primo ciak del
neonato istituto cinematografico
Michelangelo Antonioni (ICMA)
domenica 19 ottobre. Il set, per l’occasione, era la Fondazione Bandera di
Busto Arsizio, il cast ricchissimo e
variegato nell’assortimento: nei ruoli
politici l’ex presidente del consiglio
regionale Ettore Albertoni, il sindaco
Gigi Farioli, il vice Presidente della
Provincia di Varese Gianfranco Bottini;
dal mondo del cinema, quindi nel loro
ambiente naturale, due premi Oscar,
Osvaldo Desideri per la scenografia,
Anthony La Molinara per gli effetti
speciali, il regista Renzo Martinelli e
Claudio Gabriele, amico e collaboratore
del Maestro del cinema dell’incomunicabilità. Nelle vesti di padroni di casa,
il direttore artistico del Baff Vittorio
Giacci, il presidente del Baff Gabriele
Tosi e il direttore dell’ICMA Andrea W.
Castellanza. Un taglio del nastro prima
del suono della campanella che, martedì 28 ottobre, ha visto entrare nelle
aule del liceo artistico Candiani venti
studenti che del cinema vogliono fare la
loro professione. Ambizione non peregrina da queste parti visto quanto
seminato negli ultimi anni con il Busto
Arsizio Film Festival e la Busto Arsizio
Film Commission, di cui la nostra Bcc è
socio fondatore. «Si aprono le porte di
un istituto che dialoga con il mondo del
lavoro -ha detto il presidente Lidio
Clementi-. Un’entità che sta all’interno
di un progetto ben preciso, quello della
Regione Lombardia sulla cinematografia e le tecnologie digitali. Non un istituto chiuso, ma che guarda alle possibili sinergie con le imprese e il territorio». Quindi un istituto che agisce nello
spirito che è proprio della Bcc, della rete
capillarmente diffusa a connettere tutti
i soggetti amplificandone le potenzialità. Un istituto, quello bustocco, che
nasce sotto i migliori auspici; se infatti
nel nome è scritto il destino, l’Academy
è l’unica a fregiarsi del nome di
Antonioni, che proprio qui, nel 2006,
fece la sua ultima uscita pubblica.
Occasione, quella, che impressionò il
Maestro, se la vedova, Enrica Fico, ha
autorizzato l’istituto a portarne il nome.
Di particolare rilievo, come ha accennato il nostro presidente nel proprio intervento, è stato il ruolo della Regione
Lombardia. Fra i promotori del progetto negli ambienti del Pirellone il professor Ettore Albertoni, tanto convinto
della bontà di questa istituzione da riuscire ad assicurare un finanziamento di
250mila euro. «Quando la Bcc di Busto
Garolfo e Buguggiate ha scelto di essere socio fondatore della Busto Arsizio
Film Commission, ha dimostrato di
credere in un’opportunità; che il cinema, mondo che avevamo sempre guardato da spettatori, potesse vederci protagonisti -ha concluso Clementi-.
Perché il cinema è certo il dono del
talento di personaggi come Antonioni,
ma è anche lavoro, professionalità,
impegno economico. È quindi impresa,
come le tante del nostro territorio. E
come impresa, come attività che può
trasformarsi in motore per la nostra
economia avrà sempre la Bcc al proprio
fianco».
29
TERRITORIO
Un bagno di folla
per «Pierino e il lupo»
D
oppio appuntamento con la
musica. Doppia iniziativa per
avvicinare le nuove generazioni
al pentagramma. A Somma Lombardo
prima e ad Olgiate Olona poi, è stato
proposto il concerto di «Pierino e il
Lupo», favola musicale composta da
Sergej Prokofiev e messa in scena dall’orchestra Microkosmos diretta da
Fabio Gallazzi, con la voce recitante di
Danilo Lamperti. Due occasioni che la
nostra Bcc ha voluto e sostenuto, perché
«siamo convinti che iniziative come queste assumono un significato importante:
avvicinare i giovanissimi al mondo della
musica, educarli a una cultura che non
gode dell’attenzione che merita», commenta il presidente della Bcc, Lidio
Clementi. E Pierino e il Lupo si presta ad
un pubblico giovanile. «Il fascino di questa fiaba musicale ha infatti saputo conquistare, ancora una volta, sia i bambini
sia i loro genitori», aggiunge Clementi.
Di fatto, la fantasia musicale Pierino e il
30
lupo ha reso più accessibile la musica ai
bambini. Così è stato e così avviene ogni
volta che è rappresentata. Per questo
Prokofiev prima scrisse e poi musicò una
favola, il cui testo viene recitato da un
narratore, mentre i personaggi sono di
volta in volta presentati insieme agli
strumenti e ai temi musicali che li caratterizzano: Pierino è rappresentato da un
quartetto d’archi, l’uccellino Sasha da un
flauto, Sonia l’anatra dall’oboe, il gatto
Ivan da un clarinetto, il Nonno è il fagotto, il Lupo è rappresentato dai corni e gli
spari dei cacciatori sono resi da timpani e
grancassa. La rappresentazione è stata
affidata ai professionisti dell’orchestra
Microkosmos, espressione di alcune tra
le migliori forze musicali del nostro territorio. Nata nel 2000 con l’intento di
diffondere la cultura e la pratica musicale, di promuovere la formazione tecnica
ed artistica degli strumentisti e di avvicinare i giovani e la popolazione alla
musica sinfonica, ha raggiunto un alto
livello qualitativo e artistico, confermato
da ampi consensi di pubblico e critica. La
direzione è di Fabio Gallazzi, tra i fondatori dell’orchestra, direttore anche del
coro Gospel for Joy di Castellanza e del
coro gospel Joyful Singers di
Vanzaghello, con collaborazioni importanti. La voce recitante è invece stata affidata a Danilo Lamperti, presidente del
Gruppo Teatro Tempo di Carugate, e
creatore della più ricca biblioteca elettronica di testi teatrali disponibile in Italia
ed accessibile gratuitamente dal web.
Nelle due tappe che l’opera di Prokofiev
ha fatto, doppio è stato il pubblico. Le
prove generali sono state infatti aperte
agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, raccogliendo il
plauso e curiosità dei piccoli spettatori:
Tanto che alcuni sono tornati anche alla
sera insieme ai genitori, per vedere la
rappresentazione “ufficiale”. La prima
tappa è stata fatta a Somma Lombardo: il
Teatro Italia ha aperto le porte il 23 otto-
bre. Il bis è stato concesso pochi giorni dopo, l’8 novembre, al Cinema
Teatro Nuovo di Olgiate Olona. Il successo è stato doppio. Entusiasti gli
studenti per la “lezione speciale” alla
quale hanno potuto assistere. Le
domande rivolte a Fabio Gallazzi
hanno dimostrato che l’esperienza ha
acceso delle scintille. «L’obiettivo era
far capire loro quanto la musica sia
importante e come possa incidere
nella loro vita, fino a diventare una
professione -ha osservato il maestro
Gallazzi-. Durante il concerto si è
creato un clima di felicità e di divertimento, ma anche di formazione.
Pierino e il lupo, infatti, è una favola
musicale studiata per presentare agli
ascoltatori tutte le sezioni di un’orchestra sinfonica». Soddisfatta la dirigente scolastica di Olgiate Olona,
Roberta Vignati: «Devo ringraziare la
Bcc per il sostegno dato. Per la scuola
è importante questa forma di collaborazione». Il plauso è arrivato anche
dagli amministratori comunali.
«Ringrazio la Bcc per il sostegno, che
ci ha permesso di fare questa bella iniziativa -ha detto il sindaco di Olgiate
Olona, Giorgio Volpi-. Questo è uno
degli esempi della forte collaborazione nata tra l’amministrazione comunale e la Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate, la banca del nostro territorio. Si tratta di un’occasione importante che segue un cammino nel quale
crediamo molto: educare alla vita i
giovani. La Bcc è una realtà territoriale importante con una grande sensibilità, per questo l’abbiamo scelta come
partner». E ha aggiunto Enrico
Vettori, assessore alla Cultura di
Olgiate Olona: «Non basta dare i servizi minimi indispensabili. Una
società ha futuro solo se si preoccupa
di investire risorse nell’educazione
dei giovani. È qui che si creano le basi
del nostro mondo». Risorse che, come
ricorda il direttore della Bcc, Luca
Barni, sono alla base delle «sinergie
che creiamo con il territorio. Abbiamo
fatto un focus sulla musica con un’iniziativa già realizzata prima in altri
Comuni. Ne eravamo certi: il successo
non è mancato».
Nella foto in apertura, i numerosi bambini che
hanno assistito alla rappresentazione di Olgiate
Olona. In questa pagina, alcuni momenti dello spettacolo a Olgiate Olona e Somma Lombardo; si notano il sindaco di Olgiate, Giorgio Voilpi (con il
microfono) assieme al nostro presidente Lidio
Clementi (sulla sinistra). Qui a fianco, un momento
della conferenza stampa di presentazione dell’evento e, più sopra, il nostro direttore generale Luca
Barni, mentre rilascia un’intervista a Rete 55.
31
MONDO SOCI
Quando un giardino riesce a dire più di mille parole
U
n fiore è anche sintomo di gentilezza. E la casa di risposo San
Remigio di Busto Garolfo si è scoperta più “gentile” grazie al nuovo giardino esterno che è stato inaugurato l’8
novembre. Un intervento che da tempo
stava a cuore alla direzione della residenza
sanitaria per anziani e che, con il contribuito della Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate, è diventato finalmente realtà.
Una parte dei 50mila euro che sono stati
destinati alla San Remigio dalla nostra
Banca è stata infatti utilizzata per sistemare
l’area esterna della casa di riposo pubblica,
piantumare delle viole (che nonostante la
stagione si presentavano sbocciate) e allestire un piccolo giardino roccioso proprio
davanti all’ingresso della Rsa. Un piccolo
gesto che è stato apprezzato molto dagli
ospiti della residenza per anziani, dal personale, dai familiari e dagli amministratori
dei comuni di Busto Garolfo e Canegrate.
La struttura, che è di proprietà dei due
Comuni, punta a diventare un punto di
riferimento del territorio. E «la banca è una
realtà locale che va incontro alle esigenze
del territorio», ha puntualizzato il presidente della Bcc, Lidio Clementi, in apertura della partecipata manifestazione.
«Siamo attenti soprattutto alle richieste che
arrivano da una casa di riposo dove le persone devono avere il meglio, dove gli
anziani devono poter vivere in serenità. E la
Bcc avrà sempre le porte aperte per le esigenze della casa di riposo». Al primo contributo da 15mila euro concesso all’inizio
dell’anno, la banca ha infatti voluto
aggiungere il secondo da 50mila. «Un
aiuto prezioso», ha commentato Pompea
Ruggia, presidente della Fondazione Il
Cerchio, ente che gestisce la Rsa di via
Alfredo di Dio. «Abbiamo voluto dare fin
da subito un segno chiaro e visibile della
politica che ci porta a dare attenzione alle
persone: a quelle che lavorano in questa
struttura e a quelle che ci vivono.
E il primo intervento è stato quello di
sistemare l’area verde esterna: avevamo tentato di mettere dei fiori, ma per
la mancanza di un impianto di irrigazione non riuscivano a resistere.
Adesso abbiamo messo un impianto
adeguato e abbiamo provveduto a rinverdire l’ingresso: un fiore è sempre
32
In alto, il presidente Lidio Clementi assieme a Pompea Ruggia (seconda da sinistra) presidente della
Fondazione Il Cerchio, il sindaco di Busto Garolfo, Giovanni Alli, e il sindaco di Canegrate, Valter Cassani.
Sotto, a sinistra, foto di gruppo durante la presentazione del nuovo giardino della casa di riposo San Remigio
e, a fianco, un particolare della nuova area verde che terrà compagnia agli anziani ospiti della struttura.
sintomo di gentilezza». La direzione
della Rsa ha inoltre in previsione di trasformare gli spazi esterni anche in luoghi per fare delle attività che, oltre ad
essere finalizzate ad un miglioramento
dell’estetica, potranno essere un
momento di collaborazione con il
mondo del volontariato del territorio o
di coinvolgimento degli istituti agrari
della zona.
Il contributo della Bcc servirà anche a
sostenere un progetto di animazione
destinato agli ospiti della Casa. «Buona
parte dei 50mila euro che la Bcc generosamente ha dato sono destinati a
un’iniziativa animativo-sociale, perché
crediamo nel diritto alla socialità», ha
aggiunto Ruggia. Alla cerimonia,
hanno partecipato anche gli amministratori dei due Comuni: dal sindaco di
Busto Garolfo, Giovanni Alli, accompagnato dagli assessori Pinuccia Bottini e
Carlo Oldani, fino al primo cittadino di
Canegrate, Valter Cassani, con il vicesindaco Mirko Marcolongo e l’assessore ai Servizi sociali Barbara Delfini.
Tutti a sostenere l’importanza di una
rsa come la San Remigio e l’importanza della collaborazione aperta con la
Bcc. «Ringrazio la banca per il contributo che va in favore di una struttura
importante per il territorio», ha detto
Alli. Una struttura che «sta lavorando
per garantire ai propri ospiti un servizio sempre migliore», ha concluso
Cassani.
Uno Stradivari incanta Vanzaghello
«S
iamo felici di aver contribuito al successo
della serata. Per la cultura musicale sopravvivere è
sempre più difficile. Soffre dei
drastici tagli di finanziamenti
pubblici e privati. La cultura, purtroppo, non è sentita necessaria
come il cibo o un’automobile.
Invece dovrebbe avere una priorità nell’agenda della crescita di
un territorio. Per questo motivo la
nostra Banca sostiene anche dal
punto di vista economico gli
incontri musicali di qualità,
soprattutto quando sono fruibili
da tutti, come in questo caso». Con
questo commento, il presidente
della nostra Bcc, Lidio Clementi,
ha voluto sottolineare l’importanza del concerto “Uno stradivari
per la gente”, che si è svolto sabato 15
novembre, nella sala consiliare del Comune
di Vanzaghello. La manifestazione musicale,
organizzata dall’amministrazione comunale,
ha ottenuto un enorme successo. Sala gremita, dunque, per ascoltare il duetto Matteo
Fedeli (violino) e Andrea Carcano (pia-
noforte). Suonare uno Stradivari, ha detto
Fedeli, «rappresenta l’apice per un professionista. Prima di tutto ci sono i proprietari
del violino, sempre anonimi, che devono
giudicarti all’altezza del loro tesoro. Poi c’è la
musica meravigliosa realizzata con uno
strumento unico al mondo».
L’epopea dell’auto sulle strade del territorio
Una Bugatti Brescia del 1922, una Peugeot del
1930 e altre 60 auto rigorosamente d’epoca si
sono ritrovate lo scorso 12 ottobre alla prima edizione del Trofeo Barbarossa Challenge, dedicato
alla memoria di Angelo Renato Chiapparini
(famoso pilota legnanese)
e organizzata a fianco della
quinta tappa del Challenge
della Solidarietà, che ha
percorso le strade di mezza
Lombardia. A fianco della
manifestazione c’era la
nostra Bcc che, oltre a
sostenere l’evento, ha visto
alcune delle filiali sparse sul
territorio tramutarsi in
“tappe” per la gara di
“navigazione e regolarità”. «Davanti agli sportelli di Villa Cortese, Canegrate, Busto Garolfo e
Castano Primo -spiega Orazio Mondo, presidente della scuderia legnanese- sono state organizzate le postazioni per i timbri speciali. Del resto la
Bcc si è dimostrata attenta alla nostra proposta e
disponibile nel sostenerla. Per questo non possia-
mo che ringraziare i suoi vertici». Per Lidio
Clementi, presidente della nostra Bcc, «questa
manifestazione si è mossa lungo i binari della passione e della solidarietà: gli stessi che ci hanno
guidato nei nostri ormai 111 anni di storia come
banca del territorio». La
competizione amatoriale
ha preso il via dal parcheggio del tribunale di
Legnano per arrivare,
dopo 108 chilometri e
quattro prove speciali, al
maniero della contrada La
Flora, in via Novara a
Legnano. Gli equipaggi
d’epoca hanno toccato i
comuni di San Giorgio su
Legnano, Canegrate, Ravello e Villastanza,
Ossona, Furato, Busto Garolfo, Arconate,
Buscate, Castano Primo, Turbigo. Sosta doverosa
a Galliate, città natale di Achille Varzi, grande
pilota del passato, prima di attraversare anche
Cameri, Bellinzago, Oleggio, Busto Arsizio,
Magnago e Villa Cortese.
MONDO SOCI
GARA CICLISTICA
SOMMA LOMBARDO
Oltre 112 ciclisti delle categorie
Elite e Under 23 hanno preso
parte alla 52esima edizione del
GP di Somma Lombardo, punto
di riferimento per il ciclismo
prealpino. Domenica 12 ottobre, a tagliare il traguardo per
primo è stato un ligure,
Pierpaolo Negri, che ha percorso i 57 chilometri di tracciato in
tre ore, 43 minuti e 25 secondi.
Con lui sul podio, Fausto
Fognini (secondo) ed Emanuele
Mosche (terzo). Enzo Papa
(nella foto), consigliere della
nostra Bcc, era presente al
momento delle premiazioni: «È
un onore essere qui in rappresentanza di tutta la nostra Banca
-ha detto-. Sostenere una grande manifestazione come questa
e sostenere lo sport in generale
fa parte della politica sociale del
Credito Cooperativo. Il Gp
Somma, con i suoi organizzatori, porta avanti quei valori per
uno sport sano, pulito, trasparente capace di dare risalto ai
giovani atleti, molti dei quali
sono diventati campioni delle
due ruote». La nostra Banca,
infatti, per la prima volta è stata
main sponsor dell’evento che, in
52 anni di storia, è diventato
punto di riferimento per il ciclismo pre-professionistico non
solo italiano. Al via molte squadre provenienti dalla Svizzera,
da San Marino, dalla Russia. Per
Silvio Pezzotta, presidente del
Comitato organizzatore, la partnership con la nostra Bcc «è solo
il punto di partenza per una collaborazione che proseguirà nel
futuro».
33
CCR
MONDO SOCI
Commercio, una storia locale
«C
inque lustri che hanno dato
lustro alla città di Busto
Arsizio». Questo il claim che
ha dato vita, il 25 settembre, ai festeggiamenti del Comitato commercianti del
centro cittadino (Cccc) che ha festeggiato,
in piazza Santa Maria, i 25 anni di attività.
Nato nel 1983, il Comitato ha voluto
ricordare questo importante appuntamento premiando chi ha dato il via
all’avventura. Commosso il saluto e il ringraziamento al primo presidente del
Comitato, Alberto Ceccuzzi, che ha
riscosso l’applauso sentito di colleghi e
amici. Tra i partecipanti alla manifestazione, Gigi Farioli, sindaco di Busto
Arsizio, Gianfranco Bottini, vicepresidente della Provincia di Varese, Luciana
Ruffinelli, in rappresentanza della regione
Lombardia, e una delegazione della
nostra Bcc, guidata dal presidente Lidio
Clementi. La nostra Banca ha voluto
sostenere la manifestazione convinta dell’importanza «del tessuto dei commercianti per lo sviluppo di una comunità ha commentato Clementi-. E qui a Busto
Arsizio gli operatori del centro cittadino
sono un punto di riferimento importante
IN BREVE
Musica in raduno
Il 18 ottobre, a Somma
Lombardo, nell’ambito della
manifestazione “La Provincia in
musica”, il corpo musicale “la
Cittadina” ha organizzato il tradizionale raduno bandistico che
ha visto la partecipazione delle
bande musicali di Angera,
Cassano Magnago, Castiglione
OLona e Mornago. La Banca ha
sponsorizzato la kermesse.
Dairago, nuovo forno
per la materna
La Rossetti Martorelli ospita
165 bambini tra i 3 e i 6 anni. La
cucina aveva bisogno di un
nuovo forno per poter garantire
adeguate cotture agli alimenti.
La nostra Bcc ha messo a disposizione della scuola i soldi
necessrai per l’acquisto di un
nuovo e moderno forno e di un
nuovo sistema di aspirazione.
34
e un vero motore propulsivo di decine e
decine di iniziative, che contribuiscono a
vivacizzare il centro cittadino e a farne un
punto di riferimento anche per chi giunge
da fuori città». Durante la serata si sono
svolte anche le premiazioni di “vetrina a
tema”, cncorso organizzato durante i
Mondiali di ciclismo, vinto da Gianfranco
Piran davanti alla cartolibreria Boragno.
La giuria del premio era composta dall’assessore allo Sport di Busto Arsizio,
Ivo Azzimonti, dal presidente dell’Ascom
(associazione commercianti), Francesco
Dallo e dall’ex ciclista Bruno Ghirardi.
Alessandro Busti poeta da Büsti
Nella foto in alto, l’ingresso della tensostruttura installata in piazza Santa Maria dove si è svolta la festa per i
25 anni del Comitato commercianti del centro cittadino di Busto Arsizio. Qui sopra, a destra, la delegazione
della nostra Bcc presente alla manifestazione e, a sinistra, foto di gruppo dei commercianti.
U
Garolfo; ed è stata l’occasione per presenn poeta in Bcc. Alessandro Busti, direttare una poesia particolare. Innanzitutto
tore della filiale di Cassano Magnago, è
in dialetto. «È stato sempre parlato in
stato premiato al primo concorso di poesia
casa, dai nonni fino ai miei genitori. E
indetto dalla Pro loco di Busto Garolfo, nella
quando sentivo un nuovo vocabolo, me
sezione composizioni in dialetto milanese e
lo annotavo per poterlo
lombardo. La sua “Ul
imparare e non far traBirulossu”, un bel fotomontare una lingua caratgramma che ferma uno dei
teristica del luogo», spiepanettieri storici di Busto
ga. In secondo luogo, il
Garolfo, è stata inserita tra
tema scelto. «Per le mie
le prime sette poesie che
scritture prendo spunto
hanno partecipato al condalla vita quotidiana:
corso, meritandosi il plauso
abito vicino al Villoresi e
della giuria e del pubblico.
il canale rientra in diverse
Appassionato della scritcomposizioni -continua-.
tura, «a scuola Italiano era
Questa volta ho deciso di
la mia materia preferita»,
Mauro Zanzottera (sin) e Alessandro Busti
soffermarmi su una figuconfessa, non appena ha
ra storica del paese: un panettiere che
un ritaglio di tempo si cimenta in qualche
tutti ricordano e tutti hanno apprezzato,
componimento. Ma mai nessuno, fino
la bottega è infatti chiusa da qualche
all’estate scorsa, era stato presentato in un
mese». E superando un’iniziale timidezconcorso pubblico. L’occasione è arrivata
za, Busti ci ha poi letto la sua poesia.
proprio dal suo paese di residenza, Busto
H
Aperitivi in concerto, decima candelina
a preso il via domenica 9 novembre
la decima edizione degli “Aperitivi
in concerto”, manifestazione musicale di
pregio e qualità messa in campo dal
Comune di Legnano. Tra le novità dell’edizione 2008, gli incontri serali delle
giornate di giovedì 27 novembre e di
giovedì 4 dicembre, che hanno accompagnato il pubblico nell’ascolto consapevole di due capisaldi della letteratura
musicale: il quartetto opera 132 di
Beethoven e le variazioni Goldberg di
Bach, che sono stati in seguito eseguiti il
30 novembre e il 7 dicembre. Altra
novità, la location delle conferenze e di
uno dei concerti - quello del 16 novembre - che si sono svolti nella Sala della
Musica della scuola di musica Jubilate
(istituto Tirinnanzi) che ha da poco inaugurato la sede associativa in via Abruzzi
a Legnano, in zona Oltrestazione. «La
scelta di collaborare all’organizzazione
degli Aperitivi, con l’associazione musicale Jubilate e l’orchestra da camera
Città di Legnano Franz Joseph Haydn ha spiegato l’assessore alle attività culturali di Legnano, Maurizio Cozzi - testimonia la nostra volontà di valorizzare
realtà che operano ad alto livello sul territorio. Come sempre, la qualità della
proposta è garantita anche grazie ad esecutori di caratura internazionale. Un
grazie alla Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate, che anche per il 2008 è partner della nostra iniziativa».
«S
Nella foto, da sinistra, Claudio Martino (dirigente del settore cultura del Comune di Legnano), Simone Mantovani
(relazioni esterne della nostra Bcc) e Daniele Balleello (direttore dell’orchestra Città di Legnano).
Anche la Bcc alla Maratona di New York
C’era anche la nostra Bcc il 2 novembre scorso a New York. Gianfranco
Sommaruga, del collegio sindacale, e il
Socio Luigi Barni
hanno partecipato alla maratona
più famosa del
mondo, portando
nella Big Apple, la
Grande Mela, il
verde e il blu, i
colori del Credito
Cooperativo. «Mi
ha impressionato
la quantità di persone rimasta accampata sul prato per quattro ore in attesa
della partenza», ricorda Sommaruga.
«Subito dopo il via, straordinario il
colpo d’occhio del Verrazzano bridge,
colmo di runner». Entusiasta anche
Luigi Barni che,
dopo aver provato la maratona nel
2007, si è ripresentato quest’anno con rinnovato
vigore. «Correre a
New York è meraviglioso -ricorda
il Socio-. Si passa
tra due ali di folla
e tutti ti incitano e ti salutano. Una
sensazione indescrivibile e che tutti
dovrebbero provare».
Dicembre di musica e teatro per il Ccr
iamo molto soddisfatti della partecipazione avuta per il primo concorso di
fotografia organizzato dal Ccr. Oltre 40 persone hanno preso parte al premio. Un risultato
inatteso che ci fa ben
sperare per il futuro di
questa
iniziativa».
Sergio Rondanini, presidente dell’associazione Circolo culturale
ricreativo della nostra
Bcc, è soddisfatto dell’iniziativa che, il 30 novembre, ha decretato i
vincitori del concorso “Altomilanese e
Varesotto, così vedo il nostro territorio”. Nel
momento in cui andiamo in stampa ancora
non sappiamo chi si è aggiudicato i premi. Nel
prossimo numero de «La Voce» tratteremo con
attenzione l'argomento, con una galleria fotografica della cerimonia di premiazione. Nel
frattempo, il Ccr ha in cantiere alcune iniziative. Su tutte, i concerti del
5 e 12 dicembre. Nel
primo, la compagnia
“Amici
del
circolo
Redaelli” di Busto Arsizio
si esibirà nel salone don
Besana a Busto Garolfo,
nella pièce “Il diavolo e
l’acqua santa”. A Buguggiate (12 dicembre inizio alle 21), si esibirà il gruppo Ars Nova, già
conosciuti al pubblico della nostra Bcc. «Come
nostra abitudine -precisa Rondaninidiamo molto spazio alle attività culturali, sia
per valorizzare l’opera intellettuale del nostro
territorio sia per tenere alta la tradizione dei
nostri luoghi, aiutandola a essere conosciuta da
chi ancora non ha avuto il piacere di scoprirla».
Il Ccr per il Capodanno 2009 organizza un
viaggio in Provenza. Dal 30 dicembre al 2
gennaio il tour toccherà le più belle località
di questa regione affascinante, Aix en
Provence, Avignone, Nimes e Arles.
ASSOCIAZIONE CCR
viaggi, concerti e compagnia
per informazioni e prenotazioni
rivolgersi allo 0331.560211
(ogni giovedì dopo le 21)
oppure al 333.3402169
e-mail: [email protected]
355
www.eoipso.it
NOVEMBRE-DICEMBRE 2008: LA NOSTRA CAMPAGNA PUBBLICITARIA
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