Rieducazione e
Apprendimento
Scolastico:
un alleanza
indispensabile
Dr.ssa Alessandra Luci
Psicologa/Psicoterapeuta – Logopedista
Cell. 338 2472150 E-mail: [email protected]
SOSdislessia, San Raffaele, Roma / SOSdislessia Firenze
www.sosdislessia.it
OMS “Innovative care for Chronic Conditions
(2002)”: ottimale gestione condizioni croniche
DSA = PERISTENTI → fattore potenziale di vulnerabilità
Persona/famiglia
P. sistema sanitario
P. Comunità (scuola)
L’assistenza ad ogni condizione cronica è più efficace se i
protagonisti della triade indicata si muovono sullo sfondo di
concezioni culturali comuni
(Ciro Rugerini, intervento Panel di aggiornamento
Consensus Conference DSA, Bologna, maggio 2010)
Introduzione CC ISS 2011
Disfunzioni neurobiologiche alla base dei disturbi
↓
interferiscono con il normale processo di acquisizione
di lettura/scrittura/calcolo
Fattori ambientali
(scuola/famiglia/contesto sociale)
↓
si intrecciano con quelli neurobiologici contribuendo a
determinare:
- il fenotipo del disturbo
- maggiore/minore disadattamento
Adattamento e
Disadattamento (Ruggerini, 2008)
Fattori esterni > Patrimonio genetico
CONTESTO: si rende
possibile o si annulla la
piena realizzazione di sé
“Stelle sulla terra”
www.illaribinto.org
Elementi Prognostici
Pentagono di Critchley (Lopez-Penge)
Capacità
cognitive
Epoca
dell’intervento
Equilibrio
psicologico
Comprensione
da parte
dell’ambiente
Atteggiamento
didattico
PARCC 2011
il DSA è un disturbo cronico, rappresenta,
infatti, una condizione che tende a
persistere oltre l’età infantile e
adolescenziale e, in quanto tale, richiede
aiuti allo sviluppo che siano protratti e
multiprofessionali
CC ISS 2011
i DSA necessitano di essere inseriti in una
cornice comune di conoscenze condivise
tra le diverse figure professionali coinvolte,
ciascuna con il proprio ruolo, nelle distinte
fasi dell’intervento
Reciprocità (Luci, 2012)
si riferisce all’equilibrio di un sistema
interattivo
La gestione ottimale dei DSA si fonda sulla
possibilità che le varie figure professionali
interessate non solo si muovano sulla base
di concezioni culturali comuni e
conoscenze condivise, ma anche, e
necessariamente, sulla possibilità che le
stesse interagiscano equilibratamente
LINEE GUIDA Decreto Attuativo 5669, 2011
6. CHI FA CHE COSA
Comunicazione della
scuola alla famiglia
…i colloqui…
Comunicazione scritta alla
famiglia … (Alessandra Luci)
Gentili ___________________________,
con la presente, in base a quanto previsto dalla legge 170/2010, dal
decreto attuativo 5669/2011, dalla Consensus Conference sui
Disturbi Specifici di Apprendimento effettuata dall’Istituto
Superiore di Sanità (2011), il Consiglio della classe ___________,
in accordo con il Dirigente scolastico dell’Istituto
___________________________________, comunica la presenza
di persistenti difficoltà negli apprendimenti di
linguaggio/motricità fine/lettura/scrittura/grafia/calcolo
dell’alunno _______________________, nonostante le attività di
recupero didattico mirato attuate dagli insegnanti nei mesi
intercorsi tra _________ - __________/20______ e consistiti in:
_______________________________________________. Si
propone, pertanto, come già comunicatoVi verbalmente in data
_____________, di consultare i Servizi Specialistici preposti al
fine di un approfondimento clinico e di consegnarne apposita
documentazione scritta al Dirigente Scolastico, affinchè il
Consiglio di Classe stesso possa provvedere all’attuazione di un
percorso didattico individualizzato e personalizzato, che
garantisca il diritto allo studio di Vostro figlio _______________.
Firma: Consiglio di classe e Dirigente Scolastico
Comunicazione della
scuola alla clinica
- Da quanto conosce l’alunno e per quante ore a
settimana lo vede
- Livello di lettura in termini di velocità, correttezza
e comprensione del testo scritto
- Livello di scrittura in termini ortografici, grafici, di
costruzione del testo scritto
- Livello del calcolo e dei numeri
- Livello di espressione orale
- Livello attentivo
- Rispetto delle regole
- Riconoscimento dell’autorità
- Rapporto con i pari
Comunicazione della diagnosi
all’individuo e alla famiglia
Effettuate anamnesi e valutazione (test
specifici) il clinico:
- formula la diagnosi
- definisce un progetto complessivo di
intervento
- comunica entrambi all’individuo ed alla
famiglia
Modi di affrontare le difficoltà
(Ruggerini, 2008)
il senso che gli adulti sanno
dare alle difficoltà
↓
diventa la chiave della
lettura della realtà per il
bambino!
Diagnosi
Consensus Conference 2007:
Relazione diagnostica
REFERTO SCRITTO
Il professionista sanitario redige un referto scritto
sulla valutazione attuata, indicando:
• motivo d’invio
• risultati delle prove somministrate
• giudizio clinico sui dati riportati
• Strumenti compensativi e misure dispensative
Strumenti di lettura
(Facebook, 2012)
Strumenti di scrittura
Da CINA a TAIWAN
(Google Maps) (Facebook, 2012)
•57.Attraversa
l'Oceano Pacifico a
nuoto, circa 20 ore 34
min, 165 Km
C. Darwin… (Facebook 2013)
Comunicazione della diagnosi
Dalla famiglia alla scuola:
art 3 Legge 170/2010
La diagnosi dei DSA e‘
comunicata dalla
famiglia alla scuola
di appartenenza
dello studente
Dalla sanità alla scuola:
CC ISS 2011
previo accordo con le
famiglie
il clinico stabilisce i
contatti con il
personale scolastico
ai fini di integrare
programmi educativi
e interventi specifici
RIEDUCAZIONE
D1: Raccomandazioni per attivare un
trattamento riabilitativo: Nota
(PARCC, 2011)
Riabilitazione: processo di soluzione dei problemi e di
educazione nel corso del quale si porta una persona
a raggiungere il miglior livello di vita possibile sul
piano fisico, funzionale, sociale ed emozionale, con
la minore restrizione possibile delle scelte operative
•
Obiettivi:
a)
la promozione dello sviluppo di una competenza
non comparsa, rallentata o atipica
b) il recupero di una competenza funzionale che per
ragioni patologiche è andata perduta
c)
la possibilità di reperire formule facilitanti e/o
alternative (strumenti compensativi!!!!)
D1: Raccomandazioni per attivare un
trattamento riabilitativo: Nota (PARCC, 2011)
Abilitazione: insieme degli interventi volti a
favorire l’acquisizione, il normale sviluppo e
l’utilizzo funzionale dei contenuti di
apprendimento scolastico (lettura, scrittura,
calcolo, ecc) (strumenti compensativi!!!!)
↓
insieme di interventi di tipo pedagogico-educativi
in senso lato
Legge 170/2010
Piano didattico Personalizzato:
- Strategie e metodologie didattiche
- Misure dispensative
- Strumenti compensativi
Alleanza: Rieducazione e
apprendimento scolastico
riabilit
azione
abilita
zione
personali
zzazione
Rousseau, 1755 «… la differenza
naturale degli uomini non spiega
affatto la loro disuguaglianza
sociale, è la storia che li rende
disuguali, non la loro natura»
Conclusioni (Luci, 2012)
Si tratta di un percorso complesso, che può
risultare difficile da attuarsi, ma la difficoltà
di un percorso non ci dice nulla sulla
possibilità di percorrerlo, e di percorrerlo con
successo.
L’esito è affidato alla professionalità degli
operatori coinvolti, la cui sinergia potrà
costruire quel ponte capace di portare
l’alunno o lo studente con DSA ad
apprendere, ad imparare e a conoscere…
Settembre – Ottobre 2011-2012
Articolo: “I Disturbi Specifici di Apprendimento e la
reciprocità dei ruoli professionali””
di Luci A.
“Rassegna dell’istruzione”, pp 28 – 34, Le Monnier
www.sosdislessia.it sezione Articoli
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Rieducazione e apprendimento Scolastico: un`alleanza indispensabile