Prot. N. 86/A10
Lamezia Terme 12.01. 2015
Criteri di valutazione
(ALLEGATO AL POF)
PREMESSA
Delibera del Collegio Docenti del n. 10 del 15.12.2014
Delibera del Consiglio di istituto del n. 82 del 15.12. 2014
Criteri di valutazione
PREMESSA
«La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente,nella
sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni
scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. […]
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e
attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di
autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia
di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con
raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere
coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell'offerta formativa, definito dalle
istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del D.P.R. n. 275/99.
[…]
Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie un’informazione tempestiva circa il processo di
apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico,
avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti
offerti dalle moderne tecnologie.
La valutazione nel primo ciclo dell'istruzione è effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e
11 del D. Lgs. n. 59/2004, e successive modificazioni, dagli articoli 2 e 3 della legge n. 169/2008,
nonché dalle disposizioni del Regolamento (D.P.R. n. 122/2009).
I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti
all'obbligo d'istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.» (cfr.
art. 1 del D.P.R. n. 122 cit.)
1
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La Legge n. 53/2003 e le Indicazioni nazionali (IN) hanno distinto la valutazione in tre
tipologie alle quali si aggiunge il momento della certificazione delle competenze:
1. Valutazione esterna obbligatoria a cura del servizio nazionale (INVALSI) per le classi II e
V scuola primaria. La partecipazione alla rilevazione nazionale degli apprendimenti degli
studenti, come previsto dall’art. 1, comma e del D. Legge 7 settembre 2007, n. 147,
convertito, con modificazioni, dalla Legge 25 ottobre 2007, n. 176, rientra, anche ai sensi
dell’art. 51 c. 2 della legge 35/2012, nell’attività ordinaria d’istituto. In tal modo, la scuola
potrà ottenere informazioni sugli apprendimenti distinti per ciascuna classe e comparabili
con la situazione del sistema nel suo complesso. Compito dell’istituto nazionale di
valutazione (INVALSI) è quello di rilevare gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e
agli obiettivi previsti dalle Indicazioni nazionali 2012, promuovendo, altresì, una cultura
della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo
superamento delle prove.




2. Valutazione interna che è di competenze degli insegnanti, ai quali spettano le
responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi
strumenti, nel quadro dei presenti criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche
intermedie e le valutazioni periodiche e finali (apprendimento e comportamento) dovranno
essere coerenti con gli obiettivi e traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel
curricolo di Istituto e saranno così strutturate:
Valutazione iniziale o diagnostica;
Valutazione in itinere o formativa;
Valutazione intermedia o sommativa (I quadrimestre);
Valutazione finale o sommativa (II quadrimestre).
3. La valutazione per la certificazione finale costituito dall’Esame di Stato conclusivo del I
ciclo, le cui modalità di svolgimento, caratterizzate da un intreccio tra valutazione dell’Istituzione
scolastica e valutazione nazionale, stanno ad evidenziare l’intenzione di un controllo assiduo da
parte dello Stato sui processi formativi attivati nelle Scuole ed in quest’ottica va visto l’Esame
stesso situato al termine del ciclo scolastico con una funzione sommativa generale.
4. La certificazione delle competenze che deve avvenire sulla base dei traguardi fissati a livello
nazionale. In ragione di ciò il curricolo dovrà essere finalizzato alla maturazione delle competenze
previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo e dovranno essere progettati percorsi
per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze, prestando particlare attenzione
a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità,
atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente
propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Ciò detto si coglie come la valutazione deve essere necessariamente strutturata come un processo
sistematico e continuo fondato su criteri precisi, condivisi e soprattutto approvati collegialmente.
Essa deve sia misurare le prestazioni dell’alunno, l’efficacia degli insegnamenti e la qualità
dell’Offerta Formativa, che fornire le basi per un giudizio di valore che consenta di prendere
migliori decisioni sul piano pedagogico (valutazione diagnostica e valutazione formativa) e sul
piano sociale (valutazione sommativa, che è certificativo-comunicativa).
In relazione alla valutazione interna degli apprendimenti le nostra istituzioni scolastica è intervenuta
ad individuare modalità e criteri condivisi di valutazione degli alunni (D.P.R. 275/99, art. 4).
2
Partendo dall’accezione specifica del termine criterio, che è usato per indicare ambiti specifici di
osservazione selezionati al fine di osservare l’apprendimento degli alunni e le fasi del loro sviluppo,
Il Collegio dei docenti ha inteso definire alcuni criteri articolati in indicatori e descrittori.
Al contempo i suddetti criteri di verifica e di valutazione dovranno diventare per i Consigli di
Classe regole da rispettare nelle pratiche valutative. In tal senso, criteri e modalità di verifica
diverranno un modello operativo la cui funzione sarà quella di fornire orientamenti certi ai docenti
del nostro Istituto impegnati nelle attività di verifica e valutazione. All’interno di detto modello
operativo sarà possibile distinguere i seguenti elementi:
 l’ambito e l’oggetto da valutare (l’insegnamento o l’apprendimento, i progressi degli
alunni, i comportamenti in classe o nei gruppi, ecc.);
 i soggetti responsabili dei diversi momenti legati alle pratiche valutative, le fasi della
valutazione (iniziale o diagnostica, in itinere o formativa, finale o sommativa);
 le procedure (scelta degli obiettivi, predisposizione delle prove di verifica,
monitoraggio, lettura e interpretazione dei dati, espressione del giudizio, ecc.);
 i tempi, ossia i periodi e le scadenze da rispettare in ordine ai rilevamenti dei dati e
alla comunicazione dei giudizi (affissione all’albo della scuola, consegna dei
documenti ufficiali alle famiglie, ecc.);
 gli strumenti da utilizzare nel processo valutativo (schede di vario tipo, chek-list di
rilevazione, foglio elettronico, diario di bordo, ecc.).
Finalità della valutazione
La valutazione, secondo quanto definito nelle Indicazioni Nazionali, deve assumere una preminente
funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al
miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione
tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del
percorso scolastico,promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità
educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni. La valutazione, dunque, costituisce uno degli
elementi più rilevanti di ogni sistema di istruzione e formazione, grazie alla quale è possibile
monitorare e seguire il percorso di crescita e maturazione dell’alunno rispetto alla destinazione di
scopo propria della scuola pubblica e quindi del nostro Istituto comprensivo (obiettivi e finalità da
raggiungere durante la permanenza a scuola dell’alunno dai 3 anni ai 14 anni). Tra questi obiettivi
rientrano:
 l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (sapere),
 la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (saper fare)
 la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti
(saper essere).
Inoltre, la Scuola è tenuta a valutare anche le competenze cosiddette trasversali e di cittadinanza
attiva, che attengono, oltre che agli obiettivi cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti
cioè al comportamento sociale, o area socio – affettiva e relazionale e al comportamento di lavoro.
Secondo le IN nella scuola del primo ciclo sono i traguardi per lo sviluppo delle competenze che
costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze attese ed essi, nella loro scansione
temporale, sono prescrittivi.
Cosa verifichiamo
a) La verifica degli apprendimenti
La verifica costituisce un momento di rilevazione che deve essere il più possibile oggettivo e
quantitativamente misurabile. Deve essere strutturata in modo da risultare costante, regolare e
programmata su tutte le componenti e le attività del processo formativo.
La verifica didattica deve garantire:
3
 il continuo adeguamento dei processi di insegnamento – apprendimento alle richieste
degli allievi, alle reali possibilità, alle loro diversità;
 la promozione di stili di apprendimento diversi;
 il potenziamento delle capacità sviluppando le diversità e riducendo la dispersione;
 l’accertamento del pieno sviluppo dei poliedrici aspetti della personalità;
 la registrazione dei progressi nell’apprendimento e nel comportamento;
 la misurazione del grado di conoscenze, competenze e capacità raggiunte.
b) La tipologia degli strumenti di verifica
 Colloqui / interrogazioni, opportunamente integrati da osservazioni sistematiche
significative;
 Questionari;
 Prove scritte soggettive (prove descrittive);
 Prove scritte oggettive o strutturate (test di profitto);
 Prove scritte semistrutturate;
 Esercitazioni grafiche.
La verifica su tutte le componenti del processo formativo deve misurare la coesione, la
collaborazione, la disponibilità, l’incisività, la tempestività e l’apertura ai bisogni.
La strutturazione delle prove di verifica dovrà garantire la presenza dei seguenti elementi:
⇒ precisione, cioè la prova dovrà essere costruita con l’intento di accertare il raggiungimento di
obiettivi ben definiti;
⇒ validità, cioè la prova dovrà essere costruita in modo da osservare le abilità da accertare;
⇒ attendibilità, cioè la prova dovrà essere riproducibile.
I risultati delle verifiche, anche orali, andranno comunicati agli alunni, in ottemperanza all’art. 22
della legge 241/90 ( accesso ai documenti amministrativi anche parziali e interni) e al Regolamento
sulla Valutazione n. 122/09.
c) Quando (collocazione temporale della valutazione) e come verifichiamo
La verifica si articola in tre momenti
1. Valutazione esterna (INVALSI)
Date e modalità da definirsi a cura dell’INVALSI
2. Valutazione interna
 Valutazione iniziale o diagnostica : I test d’ingresso, definiti in sede di dipartimenti
disciplinari, si svolgeranno contemporaneamente nelle classi parallele nei primi giorni di
scuola e serviranno per individuare il livello di partenza degli alunni, ad accertare il
possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero nelle pause didattiche
ed a definire le fasce di livello da inserire nei piani di lavoro di classe. Le risultanze delle
prove sarà utilizzata non per valutare il profitto, ma per accertare abilità e rilevare
prerequisiti; lo scopo è quello di acquisire informazioni non solo sul singolo allievo, ma
sull’intera classe; il loro svolgimento infatti è solo in funzione del recupero delle abilità non
possedute.
 Valutazione in itinere o formativa è finalizzata a cogliere informazioni analitiche e
continue sul processo di apprendimento. Essa favorisce l’autovalutazione da parte degli
studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica
o predisporre interventi di riallineamento/potenziamento. Non prevede nessuna forma di
classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in
senso positivo e compensativo. La valutazione formativa avverrà a conclusione delle UDA.
4
 Valutazione intermedia/finale o sommativa consente un giudizio sulle conoscenze e
abilità acquisite dallo studente nei due periodi quadrimestrali adottati dal Collegio dei
Docenti. Pertanto, i Consigli di classe e interclasse avranno sistemi di riferimento omogenei
sia per elaborare le prove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi.
 (Fine I quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta
con compilazione della scheda personale relativa al 1° quadrimestre notificata alle famiglie
entro febbraio;
 (Fine II quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta
per valutare abilità, conoscenze, competenze acquisite alla fine dell’anno, con compilazione
della scheda personale relativa al 2° quadrimestre notificata alle famiglie nel mese di giugno.
Considerando che la verifica e la valutazione delle competenze parte prima di tutto dall’analisi delle
performance esplicitate nei descrittori, Le prove di verifica formativa e sommative
comprenderanno, le seguenti tipologie di prove:
 Prove non strutturate (stimolo aperto, risposta aperta): le risposte non sono univoche e
non sono predeterminabili. Sono le prove tradizionali quali l'interrogazione, il riassunto, il
tema, la relazione, l'articolo etc.
 Prove strutturate (stimolo chiuso, risposta chiusa): le risposte sono univoche e
predeterminabili. Le prestazioni possono essere misurate con precisione. Sono anche
chiamate prove oggettive di verifica1[2]. Sono i quesiti: vero/ falso, corrispondenze, scelta
multipla, completamento.
 Prove semi strutturate (stimolo chiuso, risposta aperta): le risposte non sono univoche
ma sono in grande misura predeterminabili grazie ai vincoli posti negli stimoli. Le
tipologie, con alcune eccezioni, sono le stesse delle prove non strutturate.
 compito autentico (o di realtà): la valutazione viene estesa a nuove situazioni problema.
3. La valutazione per la certificazione finale nel mese di giugno si svolgono gli esami di Stato
conclusivi del I ciclo di istruzione secondo quanto deliberato in seno al Collegio dei Docenti
tenuto conto della data fissata per la prova nazionale INVALSI.
4. La certificazione delle competenze: al termine della scuola primaria e della scuola secondaria
di I grado è prevista la certificazione delle competenze, che descrive e attesta la padronanza delle
competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del
secondo ciclo. Nelle Indicazioni Nazionali si legge che: solo a seguito di una regolare
osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione,
al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli
che verranno adottati a livello nazionale. In mancanza di detti modelli nazionali la scuola
adotterà propri modelli di certificazione delle competenze.
Le famiglie verranno informate dei livelli di apprendimento e di maturazione raggiunto dai loro
figli, in incontri all’uopo programmati (riunioni scuola famiglia), colloqui individuali e
quadrimestralmente (Febbraio, Giugno).
(*) Si riporta, di seguito, lo schema EQF con l’indicazione dei primi 4 livelli; il terzo è lo standard
europeo per la qualifica professionale, mentre il quarto lo è per il diploma o baccalaureato.
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LIVELL
I
Nel EQF, le conoscenze Nel EQF, le abilità sono
sono descritte come teoriche descritte come cognitive
e/o pratiche
(uso del pensiero logico,
intuitivo e creativo) e
pratiche (che implicano la
destrezza manuale e l’uso di
metodi,
materiali,
attrezzature e strumenti)
Nel EQF la competenza è
descritta in termini di
responsabilità
e
autonomia.
1
- conoscenze generali di - abilità di base necessarie - lavorare o studiare sotto
base
per
svolgere
compiti supervisione diretta in un
semplici
contesto strutturato
2
- conoscenze pratiche di - abilità cognitive e pratiche - lavorare o studiare sotto
base in un ambito di lavoro di base necessarie per supervisione diretta con
o di studio
utilizzare le informazioni una certa autonomia
rilevanti al fine di svolgere
compiti e risolvere problemi
di routine utilizzando regole
e strumenti semplici
3
- conoscenze di fatti,
principi, processi e concetti
generali, in un ambito di
lavoro o di studio
- una gamma di abilità
cognitive
e
pratiche
necessarie per svolgere
compiti e risolvere problemi
selezionando e applicando
metodi, strumenti, materiali
e informazioni di base
assumersi
la
responsabilità
dello
svolgimento di compiti
sul lavoro e nello studio
- adattare il proprio
comportamento
alle
circostanze per risolvere
problemi
- conoscenze pratiche e
teoriche in ampi contesti in
un ambito di lavoro o di
studio
- una gamma di abilità
cognitive e pratiche
necessarie per creare
soluzioni a problemi
specifici in un ambito di
lavoro o di studio
- autogestirsi all’interno
di linee guida in contesti
di lavoro o di studio
solitamente prevedibili,
ma soggetti al
cambiamento
- supervisionare il lavoro
di routine di altre
persone, assumendosi
una certa responsabilità
per la valutazione e il
miglioramento delle
attività di lavoro o di
studio
4
d) Chi valuta
6
In virtù dell’adozione di un curricolo verticale si realizzerà un’interpretazione collegiale dei risultati
in un’ottica diacronica, integrata (relativa a tutti gli aspetti della personalità), collegata alla:
Valutazione delle verifiche formative effettuate dai docenti di sezione, di classe;
Valutazione delle verifiche sommative effettuate dai docenti di sezione, di classe;
Valutazione delle competenze effettuate dai docenti di classe.
Inoltre, sarà cura di ogni docente formare gli alunni all’autovalutazione, intesa come un risultato
intenzionale ed efficace di un processo educativo vitale, ponendosi accanto ad essi nel modo più
costruttivo per stimolarne l’impegno, facendo individuare loro le cause degli insuccessi e prendere
iniziative coerenti e non di comodo. Tutto ciò al fine di far acquisisce all’alunno consapevolezza di
quelli che sono i suoi processi cognitivi di autoregolazione e di autogestione nell’apprendimento e
nello studio (metacognizione).
I docenti nell’attivare i processi di valutazione tenderanno ad utilizzare i vantaggi ed a contenere gli
svantaggi tipici delle tre differenti tipologie di verifica (prove non strutturate, prove strutturate,
prove semi strutturate):
 PROVE NON STRUTTURATE
 svantaggi
effetto alone (condizionamento a valutazioni negative o positive precedenti)
effetto contrasto (condizionamento a standard ideali di prestazione)
effetto stereotipia (condizionamento ad opinione generalizzata originaria)
effetto pigmalione (condizionamento a predizioni)
 Vantaggi
verificare i livelli più alti di competenze, quali analisi, sintesi, valutazione, attivare non
soltanto la memoria riconoscitiva (o passiva) ma anche quella rievocativa (saper mettere in
relazione anche critica i nodi concettuali appresi)
verificare l'abilità di produrre testi di vario tipo
verificare l'abilità di riformulare, riorganizzare, riutilizzare i materiali di studio in situazioni
nuove, stabilendo le relazioni tra conoscenze in ambiti diversi, collegando le conoscenze
accumulate nell'enciclopedia dello studente.
 PROVE STRUTTURATE
 svantaggi
Non sono adatte a verificare livelli alti e complessi di apprendimento
Le risposte giuste potrebbero essere dovute al fattore caso
I tempi necessari per la costruzione sono lunghi rispetto alle prove tradizionali.
 Vantaggi
La correzione è semplice e veloce.
La misurazione è oggettiva.
L'ambiguità interpretativa risulta controllata.
Non presentano il rischio dell'effetto alone, contrasto e stereotipia ( ricordati al punto "prove
non strutturate")
Lo studente è facilitato nell'autovalutazione.
Non comportano situazioni di sfiducia da parte degli studenti.
 PROVE SEMI STRUTTURATE
 Vantaggi
Le prove tradizionali possono essere uno strumento insostituibile di valutazione ad alcune
precise condizioni, se valutiamo ciò che abbiamo insegnato, se aumentiamo il grado di
strutturazione degli stimoli, se stabiliamo precisi criteri per la valutazione, se definiamo gli
standard di misurazione ed i relativi punteggi. In breve se le trasformiamo in prove semi
7
strutturate. Le prove semi strutturate uniscono i pregi delle prove oggettive e di quelle
tradizionali.
Cosa valutiamo
Per esprimere una precisa valutazione degli apprendimenti di ciascun alunno, si attuerà la
rilevazione delle abilità riferendole alle seguenti due aree di valutazione, nell’ambito delle quali
sono stati definiti specifici indicatori individuati facendo riferimento alle indicazioni di Bloom:
1. Area cognitiva
2. Area metacognitiva
Valutazione nell’area cognitiva
Secondo la tassonomia delle categorie formali dell’apprendimento intellettuale, si valutano:
Livello 1 - Conoscenza
Livello 2 - Comprensione
Livello 3 - Applicazione
Livello 4 - Analisi
Livello 5 - Sintesi
Certamente una tappa determinante nel processo di valutazione è costituita dalla misurazione
dei risultati. Tuttavia i docenti terranno bene a mente la distinzione fondamentale tra
valutazione e misurazione. La misurazione si riferisce alla rilevazione dei vari livelli di
apprendimento, mentre la valutazione esprime il giudizio qualitativo rispetto ad una
determinata misurazione effettuata. Per poter valutare è cioè necessario raccogliere una serie
d'informazioni, di effettuare una serie di misurazioni, attraverso le quali giungere alla
formulazione del giudizio qualitativo.
La valutazione nella Scuola dell’Infanzia
Per valutazione non si intende soltanto quella relativa ai processi cognitivi e relazionali degli alunni
ma, per la fascia d’età che interessa la scuola dell’infanzia, una rilevanza particolare assume
l’ambiente educativo come insieme di spazi, tempi e materiali.
L’ambientazione didattica fa da ponte fra il bambino, le conoscenze e i saperi. L’insegnante osserva
per comprendere lo stile di apprendimento di ogni bambino e di conseguenza propone una serie di
attività per dare modo ad ognuno di utilizzare l’approccio che gli è più congeniale. Per questo
ordine di scuola vengono adottate schede di valutazione dei processi di crescita e maturazione.
La valutazione nel 1° ciclo d’istruzione
[Riferimenti normativi]
Ai sensi del comma 622 dell’art. 1 della legge n. 296/2006, l’obbligo di istruzione è assolto
mediante la frequenza obbligatoria della scuola per almeno dieci anni, in modo da consentire, una
volta conseguito il titolo di studio conclusivo del 1° ciclo, l'acquisizione dei saperi e delle
competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni degli Istituti di istruzione secondaria
superiore. Conseguentemente l'età per l'accesso al lavoro è elevata da quindici a sedici anni.
Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica (trimestrale o
quadrimestrale) ed una valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia al
comportamento.
La valutazione nella Scuola Primaria
Secondo le disposizioni di cui all’art. 3 della legge n. 169 cit. e all’art. 2 del D.P.R. n. 122 cit., per
gli alunni della Scuola Primaria la valutazione periodica e finale viene espressa con voto in decimi
riportato anche in lettere ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione
raggiunto dall’alunno.
8
La valutazione degli apprendimenti acquisiti, nonché le decisioni relative alla promozione alla
classe successiva, vengono adottate dal docente o collegialmente dai docenti contitolari della classe.
La valutazione del comportamento dell'alunno è espressa, sempre dal docente o collegialmente dai
docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio da riportare nel documento di valutazione,
formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei docenti.
Per l’I.R.C. la valutazione continua ad essere espressa con giudizio sintetico.
La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale
dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla
famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo.
L'eventuale non ammissione alla classe successiva avrà carattere di eccezionalità e dovrà essere
motivata. La decisione di non ammissione deve comunque essere assunta all'unanimità.
Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia stata deliberata in presenza di carenze
relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la Scuola dovrà inserire una
specifica nota al riguardo nell’apposito documento di valutazione e trasmetterlo alla famiglia
dell’alunno.
Al termine del quinto anno di Scuola Primaria non è previsto un esame finale di licenza, bensì il
rilascio di una certificazione dei livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di
sostenerne i processi di apprendimento.
Griglia di valutazione degli apprendimenti della Scuola Primaria
PRIMO QUADRIMESTRE
SECONDO QUADRIMESTRE
10 = OTTIMO
Metodo di lavoro
Autonomo e sicuro
Autonomo, organico e accurato
Ritmo
Rapido
Rapido
Partecipazione
Vivace, spontanea e attiva
Propositiva
Impegno
Produttivo e sempre costante
Produttivo, sempre costante e curato
9= DISTINTO
Metodo di lavoro
Autonomo e sicuro
Autonomo e organico
Ritmo
Veloce
Veloce
Partecipazione
Vivace e attiva
Vivace, spontanea e attiva
Impegno
Produttivo e costante
Produttivo e sempre costante
8 = BUONO
Metodo di lavoro
Autonomo
Autonomo e abbastanza organico
Ritmo
Regolare
Regolare
Partecipazione
Attiva
Attiva
Impegno
Abbastanza attiva
Abbastanza attiva
7 = DISCRETO
Metodo di lavoro
Parziale
Adeguato
Ritmo
Piuttosto regolare
Regolare
Partecipazione
Non sempre attiva
Non sempre attiva
Impegno
Superficiale e discontinuo
Superficiale
6 = SUFFICIENTE
Metodo di lavoro
Disorganico
Parziale
Ritmo
Lento
Lento
Partecipazione
Discontinua e da sollecitare
Discontinua
Impegno
Incostante
Incostante
5 = INSUFFICIENTE
Metodo di lavoro
Inadeguato e difficoltoso
Inadeguato
Ritmo
Lento e difficoltoso
Lento
Partecipazione
Passiva
da sollecitare
9
Impegno
Scarso
Scarso
Griglia di valutazione Crescita sociale
PRIMO QUADRIMESTRE
10 = OTTIMO
Rapporto con gli altri.
Collaborativo, corretto e paritario.
Rispetto delle regole.
Consapevole e sistematico.
9= DISTINTO
Rapporto con gli altri
Collaborativo e corretto.
SECONDO
QUADRIMESTRE
Generoso, disponibile e
responsabile.
Consapevole, sistematico e
persuasivo.
Responsabile, disponibile e
sereno.
Consapevole e sistematico.
Rispetto delle regole
8 = BUONO
Rapporto con gli altri
Consapevole.
Rispetto delle regole
7 = DISCRETO
Rapporto con gli altri
Rispetto delle regole
6 = SUFFICIENTE
Rapporto con gli altri
Rispetto delle regole
5 = INSUFFICIENTE
Rapporto con gli altri
Rispetto delle regole
Generalmente corretto
Corretto, disponibile e
positivo
Corretto
Non sempre collaborativo
Discontinuo e non sempre consapevole
Più collaborativo
Piuttosto consapevole
Poco collaborativo e discontinuo
Parziale e poco controllato
Poco collaborativo
Parziale
Discontinuo e conflittuale
Da sollecitare
Discontinuo
Da sollecitare
Corretto e disponibile
N.B.: Per gli alunni delle classi 1e e 2e, in età evolutiva e ai primi passi dell’approccio con il
sapere, non verranno attribuiti voti inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente
l’autostima e la fiducia in sé, mentre per gli alunni delle classi successive viene dato come voto
di insufficienza massimo il cinque.
Valutazione del comportamento
GIUDIZIO SINTETICO DESCRITTORI
(da
riportare
nel
documento
di
valutazione)
OTTIMO
SEGNALAZIONI NEI
CONSIGLI DI CLASSE ED
ALLE FAMIGLIE
L’alunno
dimostra:
partecipazione Nessun tipo di richiamo.
costruttiva, positiva e attiva all’interno
della classe, è corretto, responsabile e
rispettoso delle strutture e degli oggetti
scolastici, delle regole e degli altri
L’impegno nel portare a termine in modo
affidabile gli impegni presi, la
consapevolezza del proprio dovere e il
rispetto delle consegne sono impeccabili.
La frequenza è regolare.
10
DISTINTO
BUONO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
L’alunno dimostra: un comportamento
corretto, responsabile e rispettoso delle
regole e degli altri. L’impegno nel portare
a termine
gli impegni presi, la
consapevolezza del proprio dovere e il
rispetto delle consegne sono molto
adeguate. La frequenza è regolare.
L’alunno dimostra: un comportamento
quasi sempre
rispettoso delle regole e corretto nel
rapporto con gli altri. L’impegno nel
portare a termine gli impegni presi, la
consapevolezza del proprio dovere e il
rispetto delle consegne sono adeguati. La
frequenza non è sempre regolare.
L’alunno dimostra: un comportamento
non sempre
rispettoso delle regole e poco corretto nel
rapporto con gli altri. L’impegno nel
portare a termine gli impegni presi, la
consapevolezza del proprio dovere e il
rispetto delle consegne non sono
adeguati. La frequenza non è regolare.
L’alunno dimostra: comportamenti che
manifestano un rifiuto sistematico delle
regole, gravi mancanze di rispetto degli
altri. Assenza di impegno e scarsa
consapevolezza del proprio dovere. La
frequenza è saltuaria.
Nessun tipo di richiamo
Richiami solo verbali
Richiami verbali e scritti
Richiami
verbali,
comunicazioni
scritte
alla
famiglia,
convocazioni
di
consigli di classe straordinari
Giudizio riportato nel documento di valutazione:
Livello di partecipazione alla vita della classe. Capacità di portare a termine in modo affidabile gli
impegni presi. Capacità di utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della Scuola, contribuendo
a rendere più accogliente l’ambiente scolastico. Capacità di mostrare disponibilità nei confronti dei
compagni e del gruppo assumendo ruoli positivi. Utilizzare proficuamente le risorse personali
assumendo in modo responsabile i propri doveri di alunno. Assumere atteggiamenti corretti e
rispettosi del regolamento di istituto e delle regole della classe.
GIUDIZIO DI PROFITTO in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
Prime e seconde classi
VOTO
Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di 10
comprensione e di analisi precisa e approfondita, applicazione sicura e autonoma
delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e
ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale
creativa ed originale
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di 9
analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni
matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e ben
11
articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di 8
analisi precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in
situazioni sempre più complesse, esposizione chiara e precisa, capacità di sintesi
appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili
Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale 7
di semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche
senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza
precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici
Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi 6
elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi
errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente
ordinata seppur guidata
GIUDIZIO DI PROFITTO in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
Terze, quarte e quinte classi
LIVELLO DI PROFITTO
Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di
lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente,
applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove,
esposizione rigorosa, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di
rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma organizzazione delle
conoscenze acquisite
Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura,
capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e
autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e
ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali
Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione
precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più
complesse, esposizione chiara, precisa e articolata, capacità
di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili
Conoscenza corretta de nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di lettura e
scrittura, capacità di comprensione/analisi puntuale, applicazione sostanzialmente
sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note,
esposizione chiara
e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici
Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e
scrittura, capacità di analisi/comprensione elementare, applicazione delle nozioni
matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma
sostanzialmente ordinata seppur guidata
Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari ma tali da consentire un
graduale recupero, abilità di lettura e di scrittura ancora incerte ma in graduale
miglioramento rispetto alla situazione di partenza, capacità di comprensione scarsa e di
analisi esigua o inconsistente, applicazione delle nozioni matematiche non sempre
corretta e con errori, esposizione ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale
Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari, abilità di
lettura e di scrittura da recuperare, capacità di comprensione scarsa e di analisi
12
VOTO
10
9
8
7
6
6 con
presenza
di
carenze
5
inconsistente o inesistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con
gravi errori, esposizione gravemente scorretta, frammentata e confusa, povertà
lessicale
La valutazione nella Scuola Secondaria di 1° grado
Secondo le disposizioni di cui all’art. 3 della legge n. 169 cit. e all’art. 2 del D.P.R. n. 122 cit., per
gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado la valutazione periodica e finale dei livelli di
apprendimento degli alunni e del comportamento, la certificazione delle competenze da essi
acquisite, nonché la valutazione dell’esame finale del 1° ciclo, vengono espresse dal Consiglio di
classe con voto in decimi riportato anche in lettere.
Per l’I.R.C. la valutazione continua ad essere espressa con giudizio sintetico. La valutazione viene
registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) nei modi e
nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata
da un colloquio esplicativo.
Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti
dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Infatti, l’art. 11 del decreto legislativo n.
59/2004 e i richiamati articoli 2 e 14 del Regolamento parlano espressamente di “orario annuale
personalizzato”. A riguardo è opportuno precisare che tali riferimenti devono essere interpretati per
la scuola secondaria di primo grado alla luce del nuovo assetto ordinamentale definito dal D.P.R. 20
marzo 2009 n. 89 (in particolare dall’art. 5). L’intera questione della personalizzazione va,
comunque, inquadrata per tutta la scuola secondaria nella cornice normativa del D.P.R. 275/99 e, in
particolare, degli artt. 8 e 9 del predetto regolamento. Pertanto devono essere considerate, a tutti gli
effetti, come rientranti nel monte ore annuale del curricolo di ciascun allievo tutte le attività oggetto
di formale valutazione intermedia e finale da parte del consiglio di classe
Validità anno scolastico 2013/14 ( CM n. 20/11)
ORE settimanali
Totale Annuo
30
30 x 33 settimane = 990 ore
25%
Limite Max consentito per validità A.S.
248 ore
In merito l’I.C. comunicherà all’inizio dell’anno scolastico ad ogni studente e alla sua famiglia il
relativo orario annuale personalizzato e il limite minimo delle ore di presenza complessive da
assicurare per la validità dell’anno; pubblica altresì all’albo della scuola le deroghe a tale limite
previste dal collegio dei docenti (*).
Si segnala inoltre la necessità di dare, secondo una periodicità definita autonomamente da ciascuna
istituzione scolastica e comunque prima degli scrutini intermedi e finali, informazioni puntuali ad
ogni studente e alla sua famiglia perché sia loro possibile avere aggiornata conoscenza della
quantità oraria di assenze accumulate.
Tuttavia l’articolo 14, comma 7, del Regolamento prevede che “le istituzioni scolastiche possono
stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e
straordinarie deroghe al suddetto limite [dei tre quarti di presenza del monte ore annuale]. Tale
deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze
non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione
degli alunni interessati”.
In ragione di ciò l’I.C. per casi eccezionali, stabilisce le seguenti motivate deroghe al suddetto
limite.
13
Le deroghe saranno previste solo nei seguenti casi:
Il Consiglio di Istituto mediante delibera n ha
adottato le seguenti tipologie di assenze in deroga documentate:
- gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
VALIDITA’ - terapie e/o cure programmate;
- partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni
anno
riconosciute dal CONI;
scolastico
per deroga - adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che
in caso di
considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce
assenze
l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989
superiori ai sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane,
¾ delle ore sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987);
previste nel - motivi personali e/o di famiglia (provvedimenti dell’autorità giudiziaria,
piano di studi convocazioni del giudice per eventi relativi allo studente o alla famiglia, gravi
(comma 10 patologie e lutti dei componenti del nucleo famigliare entro il II grado, rientro nel
art. 2 D.P.R paese d’origine per motivi legali).
122 del 22- I minuti dei permessi di ingresso posticipato ed uscita anticipata, concessi dalla scuola
06-2009)
per tutto l’anno o per lunghi periodi, per motivi eccezionali di trasporto o familiari, non
vanno conteggiati nel computo delle assenze.
Tali deroghe sono comunque soggette alla valutazione del consiglio di classe che dovrà
valutare che le assenze effettuate, anche in deroga al monte ore, non pregiudichino,
comunque, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.”
Scrutinio finale e assenze
Va, infine, ricordato che l’art. 14, comma 7, del Regolamento prevede in ogni caso che “Il mancato
conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta
l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di
ciclo.”
Di tale accertamento e della eventuale impossibilità di procedere alla valutazione per l’ammissione
alla classe successiva o all’esame si dà atto mediante redazione di apposito verbale da parte del
consiglio di classe.
La valutazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di classe,
concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei/decimi, la non
ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.
Per attribuire il voto di condotta al singolo alunno ogni Consiglio di Classe dovrà prendere in
considerazione i seguenti elementi:
- partecipazione attenta e costruttiva al lavoro didattico quotidiano e alle attività ed iniziative
proposte anche fuori dai locali dell’Istituto ( viaggi di istruzione, progetti extracurriculari, lezioni
con interventi di esperti e specialisti, ecc.);
- diligenza nello svolgimento dei compiti, rispetto degli impegni di studio;
- comportamento regolato dalla consapevolezza di appartenere ad una comunità, conformato al
rispetto delle norme che ne regolano la vita e l’attività (regolamento d’istituto e di classe);
- frequenza costante e regolare e puntualità alle lezioni.
Il Collegio Docenti, assumendo come obiettivo interdisicplinare e come fondamento e fine ultimo di
ogni attività didattica la formazione di un’etica della responsabilità, della solidarietà, del rispetto
14
degli altri e di un corretto esercizio della libertà, ai fini di uniformare le modalità della valutazione,
che verranno utilizzate da tutti i Consigli di Classe per l’assegnazione del voto di condotta, delibera:
 L’assegnazione della valutazione insufficiente avverrà nel rispetto del D.M. 5 del 16
gennaio 2009, secondo il quale “ la valutazione insufficiente del comportamento, in sede di
scrutinio intermedio e finale, non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da
un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in
ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed
educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di
classe deve tenere in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti
realizzati dallo studente nel corso dell’anno, in relazione alle finalità di cui all’articolo 1 del
rubricato Decreto. Pertanto, la comminazione del voto di insufficienza nel comportamento
avverrà:
 in presenza di comportamenti di particolare gravità, riconducibili alle fattispecie per le quali
lo Statuto delle studentesse e degli studenti – D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R.
235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 Luglio 2008 – e per le quali il
regolamento d’istituto prevede l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino
l’allontanamento temporaneo dell’alunno dalla comunità scolastica per periodi superiori a
15 giorni ( art 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto ) “;
 in presenza di comportamenti che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del
Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni
(comma 1 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio; comma 2 Gli studenti sono tenuti ad avere nei
confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro
compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi; comma 5 Gli
studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e
a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della
scuola).
 Inoltre, il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume
nella carriera scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre
adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia
ordinari che straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale.
 Gli indicatori riportati nella seguente griglia, quale espressione dei criteri per la valutazione
del comportamento:
Griglia di valutazione del comportamento
10
o
o
o
o
o
o
o
9
o
o
o
o
o
o
o
Pieno e consapevole rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche.
Scrupoloso rispetto delle norme disciplinari del Regolamento d’Istituto e delle
disposizioni di sicurezza.
Regolare e approfondito svolgimento delle consegne scolastiche
Interesse e partecipazione costanti alle attività scolastiche
Ruolo propositivo all’interno della classe
Buona capacità di socializzare e di lavorare in gruppo
Frequenza puntuale e assidua
Pieno rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche
Rispetto delle norme disciplinari del Regolamento d’Istituto e delle disposizioni di
sicurezza
Regolare svolgimento delle consegne
Interesse e partecipazione alle attività scolastiche
Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe
Equilibrio nei rapporti interpersonali
Frequenza regolare
15
8
 Frequenza discontinua e/o ritardi frequenti senza validi motivi documentati
OPPURE
 Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche
 Rispetto non sempre regolare delle norme del Regolamento d’Istituto e/o del
Regolamento di disciplina (ritardo nella consegna delle giustificazioni, negligenza nella
consegna di materiali scuola-famiglia e nell’utilizzo del libretto)
 Svolgimento non sempre puntuale delle consegne
 Partecipazione discontinua alle attività scolastiche
 Ammonizioni verbali da parte del Consiglio di Classe o di un insegnante per invitare ad
un comportamento più corretto
 Presenza sul registro di classe di una o qualche nota disciplinare relativa ad episodi
scorretti non gravi
 Atteggiamento non sempre collaborativo verso i compagni e/o gli insegnanti
7
Violazione significativa del Regolamento di Disciplina (Art.1.2, I, lettere a, b, c, d; II, a;
III,a)
OPPURE
o Rispetto non costante degli altri e delle Istituzioni scolastiche
o Saltuario svolgimento delle consegne
o Disinteresse per alcune discipline; partecipazione selettiva alle attività scolastiche
o Note disciplinari relative a comportamenti scorretti (senza sospensione)
o Una nota relativa a un episodio di comportamento scorretto e/o offensivo nei confronti
di compagni, insegnanti, personale della scuola (senza sospensione)
o Disturbo delle lezioni
o Rapporti problematici con compagni, insegnanti, personale della scuola
o Numerose assenze e/o ritardi senza validi motivi documentati
6
o Violazione grave del Regolamento di Disciplina (Art.1.2, I, lettere d, e; II, a, b; III,a, b)
OPPURE
o Scarso rispetto per gli altri e le Istituzioni scolastiche
o Inadeguato svolgimento delle consegne
o Disinteresse per le attività scolastiche
o Più note disciplinari relative a comportamenti scorretti o danneggiamenti di strutture o
arredi scolastici
o Una sospensione dalle lezioni per non più di 15 giorni per gravi o reiterate infrazioni
disciplinari
o Rilevanti episodi di comportamento scorretto e/o offensivo nei confronti di compagni,
insegnanti, personale della scuola
o Continuo disturbo delle lezioni
o Funzione negativa all’interno della classe
o Superamento del numero consentito di assenze e/o ritardi senza validi motivi
documentati
o Numerose assenze non giustificate
Presenza di 6 elementi su 10
5
(*)
Violazioni del Regolamento di Disciplina che abbiano portato all’irrogazione di una
sanzione disciplinare (ai sensi dell’art. 7, c. 2 del DPR 122/2009).
INOLTRE
o Insufficiente rispetto per gli altri e per le Istituzioni scolastiche
o Episodi particolarmente gravi che possono configurare varie tipologie di reato
(minacce, atti vandalici, bullismo, ecc.) e possono comportare pericolo per chi frequenta
la scuola
o
o
16
Episodi particolarmente gravi che offendono la persona e il ruolo professionale del
personale della scuola e/o la persona degli studenti
o Numerose note disciplinari relative a comportamenti gravemente scorretti
o Inesistente svolgimento delle consegne
o Completo disinteresse per le attività scolastiche
o Assiduo disturbo delle lezioni
o Ruolo negativo all’interno della classe
o Superamento del numero consentito di assenze non giustificate
o Numerosi ritardi senza validi motivi documentati
o una sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni (**). Fermo restando che se,
successivamente alla irrogazione della sanzione di natura educativa e riparatoria
prevista dal regolamento disciplinare, l’alunno dimostri apprezzabili e concreti
cambiamenti nel comportamento (tali da evidenziare un sufficiente livello di
miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità
educative di cui all’articolo 1 del D.M. n. 5 del 16 gennaio 2009) è possibile per il
Consiglio di classe rivalutare la posizione dell’alunno e farlo rientrare nell’ambito
della valutazione sufficiente del comportamento.
Presenza di 8 elementi su 11
o
(*) comma 2 art. 7 D.P.R 122 del 22-06-2009 - La valutazione del comportamento con voto
inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale e' decisa dal consiglio di classe nei
confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi
dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e
successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilita' nei contesti di cui al
comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti:
a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998, n. 249, e successive modificazioni;
b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della
Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
(**) Tale sanzione può essere disposta anche quando siano stati commessi reati che violano la
dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone (DPR 24
giugno 1998, n. 249 così come modificato dal DPR 21 novembre 2007 n. 235 comma 9 art. 4). In
merito il Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la
Partecipazione e la Comunicazione nella nota del 31 luglio 2008 prot. n. 3602/P0 ha specificato:
l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore
a 15 giorni (Art. 4 – Comma 9).
Le suddette sanzioni sono adottate dal Consiglio d’istituto, se ricorrono due condizioni, entrambe
necessarie:
1) devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana ( ad
es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi
una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento;)
2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite
dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto. In tal caso la
durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della
situazione di pericolo.
Criteri di ammissione e non ammissione alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato
17
Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato a conclusione del 1° ciclo, gli
studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei/decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline e nel comportamento. L'eventuale giudizio di non ammissione dovrà essere assunto dal
Consiglio di classe a maggioranza.
Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato conclusivo del 1° ciclo sia
stata deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento, la Scuola dovrà inserire una specifica nota al riguardo nell’apposito documento di
valutazione e trasmetterlo alla famiglia dell’alunno.
Per l’ammissione alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato a conclusione del 1° ciclo in
presenza di insufficienze ogni Consiglio di Classe dovrà seguire i seguenti criteri:
Criteri di ammissione e non ammissione
 frequenza per almeno i ¾ delle ore previste nel piano di studi (salvo
deroga);
 Presenza di votazioni almeno sufficienti in tutte le discipline,
condotta compresa. Le deroghe espresse con il voto consiglio sono
ammesse solo in presenza di 3 materie con insufficienze lievi
(cinque) o nel caso di due materie con voto 5 e una con voto 4
AMMISSIONE alla
classe successiva
(classi seconde e terze) Nel caso di ammissioni deliberate in presenza di carenze relativamente al
raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad
inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di
valutazione ed a trasmettere quest'ultimo alla famiglia dell'alunno (comma 7
art. 2 D.P.R 122 del 22-06-2009)
AMMISSIONE agli
Esami di Stato
 frequenza per almeno i ¾ delle ore previste nel piano di studi (salvo
deroga);
 Presenza di votazioni almeno sufficienti in tutte le discipline,
condotta compresa.
NON AMMISSIONE
alla classe successiva
(classi seconde e terze)
 Voto di condotta insufficiente;
 Frequenza inferiore ai ¾ delle ore previste dal piano di studi.
 In riferimento al profitto insufficiente conseguito ed in base al
numero di materie presenti nel piano di studio:
NON AMMISSIONE
agli Esami di Stato
 Voto di condotta insufficiente.
 Frequenza inferiore ai ¾ delle ore previste dal piano di studi
 Voto insufficiente in una o più materie
Al termine dell’anno conclusivo della Scuola Secondaria di 1° grado la Scuola certifica i livelli di
apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenerne i processi di apprendimento e di
favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi.
L’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo dell'istruzione
Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo indispensabile per
l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo.
L'ammissione all'esame di Stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini
della validità dell'anno scolastico, nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un
18
unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il
giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico
compiuto dall'allievo nella Scuola Secondaria di 1° grado.
Alla valutazione conclusiva dell'esame concorre l'esito della prova scritta nazionale. I testi della
prova sono scelti dal Ministro tra quelli predisposti annualmente dall'Istituto nazionale per la
valutazione del sistema di istruzione (INVALSI).
All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova
nazionale. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel
giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.
Conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei/decimi.
Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci/decimi può essere assegnata la lode da parte della
commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità.
Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola.
Valutazione inclusiva
La valutazione degli alunni disabili
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a
valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione,
adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo
Individualizzato (PEI).
L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l’alunno con disabilità può
incidere, a seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul
valore legale del titolo di studio conseguito, in particolare, al termine del Secondo Ciclo di
istruzione.
L’articolo 9 del D.P.R. n. 122 cit. prevede che, in sede di esame conclusivo del 1° ciclo di
istruzione, le prove siano adattate in relazione agli obiettivi del PEI.
Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento
dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI
non siano riconducibili ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di
un attestato di credito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e
formazione.
Ai sensi dell’art. 318 del D. Lgs. n. 297/94 (Testo Unico), per le prove di esame sono predisposte
apposite prove scritte.
La valutazione degli alunni DSA
Ai sensi della Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 il Collegio dei docenti su proposta dei singoli
consigli di classe/interclasse adotterà forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità
formative degli studenti. Pertanto agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di
istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione,
anche per quanto concerne gli esami di Stato. Per il nostro Istituto punto di partenza di una
valutazione inclusiva degli alunni sarà l’aver ben chiaro quelle che sono le azioni del
"personalizzare", del "differenziare" e dell’"individualizzare".
Ciò detto i nostri alunni diversamente abili e con BES saranno valutati in base al PEI ed al PDP.
Infatti, i vari PDP della classe, accanto ad eventuali PEI e ad altri eventuali PDP per alunni con
DSA, dovranno raccordarsi con una progettazione e con una didattica strutturalmente inclusiva, a
ciò ovviamente dovrà associarsi una valutazione inclusiva coerente con quanto progettato. Pertanto,
collegialmente gli insegnanti dovranno definire gli elementi della Didattica Inclusiva che
costruiranno la quotidianità delle attività formative. Una quotidianità per tutti, fatta in modo da
accogliere le attività personalizzate. A questo livello si dovrà pensare all’adattamento dei materiali e
dei testi, all’attivazione della risorsa compagni di classe (apprendimento cooperativo e tutoring),
19
a varie forme di differenziazione, alla didattica laboratoriale, all’uso inclusivo delle tecnologie.
Questa progettazione di classe costituirà un valore aggiunto fondamentale per le varie
individualizzazioni - personalizzazioni di cui si è detto prima e quindi anche per la valutazione.
Il primo passo per valutare in modo inclusivo è quello di considerare la valutazione inclusiva come
un metodo di valutazione del rendimento scolastico degli alunni disabili o con BES che frequentano
classi comuni, nelle quali la politica e la prassi valutativa mirano a promuovere l’apprendimento di
tutti gli alunni. Il focus obiettivo della valutazione inclusiva dovrà essere, dunque, quello di attivare
politiche e procedure di valutazione capaci di essere un sostegno e un incentivo alla partecipazione
scolastica e all’integrazione degli alunni, ma soprattutto capaci di far si che le procedure e le prassi
di valutazione del rendimento scolastico non divengano forme di emarginazione e discriminazione
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA
SECONDARIA DI I GRADO [con riferimento alla valutazione sommativa, periodica e finale,
Esami di Stato]
Griglia di valutazione prova scritta di Italiano
GRIGLIA di valutazione della PROVA SCRITTA
INDICATORI
1. Conoscenza
1=lacunosa
DI ITALIANO
PUNTEGGIO
2=parziale 3=essenziale
20
4=
5=esauriente 6=approfondita
buona
dell’argomento
2. Proprietà
espositiva
1=deficitaria
2= limitata 3= semplice
4=
5= ricca
adeguata
6=eccellente
3. Correttezza
grammaticale
1=gravi errori
2= diffusi
errori
4= testo 5= forma
Corretto chiara e
scorrevole
6=eccellente
competenza
4=
5=completa
adeguata
6=ampia
1=deficitaria
4.
Articolazione,
coesione e
coerenza
dell’esposizione
3= sporadici
errori
2=parziale 3= elementare
5. Elaborazione 1=inconsistente 2=confusa 3=nozionistica 4=
discreta
personale e
capacità critica
Misurazione Voto
Descrittori
30 – 29
10 Pieno e lodevole raggiungimento degli
obiettivi
28 – 26
9 Pieno e completo raggiungimento degli
obiettivi
25 – 23
8 Completo raggiungimento degli obiettivi
22 – 20
7 Complessivo raggiungimento degli obiettivi
19
6½ Adeguato raggiungimento degli obiettivi
18
6 Raggiungimento degli obiettivi essenziali
17 – 16
5½ Obiettivi essenziali appena raggiunti
15 – 14
5 Raggiungimento parziale degli obiettivi
13 – 11
4 Lacunoso raggiungimento degli obiettivi
10 – 8
3 Mancato raggiungimento degli obiettivi
7– 5
2 Non si evidenziano elementi accertabili
4– 0
1 Non si evidenziano elementi accertabili
Punti:……./30
5=autonoma 6=originale e
e motivata
creativa
Giudizio sintetico
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Più che sufficiente
Sufficiente
Quasi sufficiente
Mediocre
Non sufficiente
Grave insufficienza
Preparazione nulla
Rifiuto
VOTO ……………
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA PER LE VERIFICHE DELLE CLASSI
PRIME, SECONDE E TERZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
LINGUE COMUNITARIE (INGLESE E FRANCESE)
La verifica non costituirà una fase particolare ma sarà un momento pervasivo di tutte le attività e
coinvolgerà costantemente gli alunni.
21
Le prove, ovviamente, saranno strutturate in modo pertinente alle competenze da acquisire e
Verifiche orali
Verifiche scritte
 Corretta associazione tra grafemi e
fonemi
 Riconoscimento degli schemi intonativi
di semplici enunciati
 Efficacia comunicativa nell’uso delle
funzioni linguistiche
 Capacità di interazione
 Comprensione del testo
 Correttezza orto-morfosintattica
 Uso corretto delle funzioni e delle strutture
linguistiche
 Padronanza lessicale
secondo la successione di esercizi graduati, in modo da permettere a ciascun alunno di affrontare la
prova in base alle proprie conoscenze e capacità.
Nella valutazione delle verifiche si terrà conto dei seguenti criteri:
La valutazione delle verifiche orali e scritte sarà espressa in decimi secondo le griglie seguenti:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE VERIFICA ORALE*
INDICATORI
Corretta associazione tra grafemi
e fonemi
Riconoscimento degli schemi
intonativi di semplici enunciati
Efficacia comunicativa nell’uso
delle funzioni linguistiche
Capacità di interazione
Completa
Buona
Sufficiente
3
2
2
Non
sufficiente
2
2
2
1
1
3
2
2
1
2
2
1
1
GRIGLIA DI VALUTAZIONE VERIFICA SCRITTA*
INDICATORI
Comprensione del testo
Correttezza orto-morfosintattica
Uso corretto delle funzioni e delle
strutture linguistiche
Padronanza lessicale
Completa
Buona
Sufficiente
3
2
3
2
2
2
2
1
2
Non
sufficiente
2
1
1
2
2
1
1
N.B.
* Qualora se ne ravvisasse la necessità, il docente si riserva la possibilità di utilizzare il ½
22
punto (0,50) anche se la valutazione intermedia e finale sarà espressa con voto numerico
intero arrotondato per eccesso o per difetto.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
Indicatori di matematica
Numeri
Spazio e figure
Relazioni e funzioni
Dati e previsioni
PROVA SCRITTA: CRITERI
1. Conoscenza degli elementi specifici della disciplina.
2. Applicazione di regole, formule e procedimenti.
3. Identificazione delle procedure di risoluzione dei problemi.
4. Utilizzo del linguaggio specifico e simbolico.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
VOTO
DESCRITTORI
Conoscenza degli
Applicazione di
Identificazione
Utilizzo del
elementi specifici
regole, formule e
delleprocedure di
linguaggio
delladisciplina
procedimenti
risoluzione
grafico e
deiproblemi
simbolico
Conosce gli elementi Applica le regole, Identifica in
L’utilizzodel
10
specifici della
le
maniera rigorosa linguaggio grafico
disciplina in modo
formule e i
tutte
e
completoe
procedimenti
le procedure di simbolico
è
approfondito.
in maniera corretta risoluzione
dei rigoroso
e consapevole.
problemi
Conosce
gli
elementi
Applica
le
regole,
Identifica tutte le
L’utilizzo del
9
specifici della
le
procedure di
linguaggio grafico
disciplina in modo
formule e i
risoluzione dei
e
completo.
procedimenti
Problemi.
simbolico è
in maniera corretta.
appropriato
Conosce gli elementi Applica le regole,
Identifica quasi
L’utilizzo del
8
specifici della
le
tutte le
linguaggio grafico
disciplina in modo
formule e i
procedure di
e
soddisfacente.
procedimenti in
risoluzione dei
simbolico è
maniera corretta
problemi
appropriato
Conosce gli elementi Applica le regole,
Identifica le
L’utilizzo del
7
specifici della
le
principali
linguaggio grafico
disciplina in modo
formule e i
procedure di
e
quasi completo.
procedimenti in
risoluzione
simbolico è
maniera corretta.
dei problemi
adeguato.
Conosce gli elementi Applica le regole,
Identifica alcune
L’utilizzo del
6
23
specifici della
disciplina in modo
essenziale.
5
Conosce gli elementi
specifici della
disciplina in modo
frammentario.
4
Conosce gli elementi
specifici della
disciplina in modo
lacunoso.
le
formule e i
procedimenti in
maniera
sostanzialmente
corretta.
Applica le regole,
le
formule e i
procedimenti in
maniera incerta.
Le regole, le
formule e i
procedimenti
risultano in
massima parte non
applicate.
24
procedure di
risoluzione dei
problemi.
linguaggio grafico
e
simbolico è quasi
sempre adeguato
Identifica solo
poche
procedure di
risoluzione dei
problemi.
Le procedure di
risoluzione dei
problemi sono
improprie.
L’utilizzo del
linguaggio grafico
e
simbolico è
approssimato
L’utilizzo del
linguaggio grafico
e
simbolico è
inappropriato.
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criteri valutazione don milani - IC Don Lorenzo Milani