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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO
24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5
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ANNO 105° - N. 2 - FEBBRAIO 2016
UNA DOMANDA CHE GLI ADULTI
DOVREBBERO SEMPRE PORSI
Quale futuro
si sta costruendo
per le nuove
generazioni?
VITA PARROCCHIALE
LO HA RIBADITO PAPA FRANCESCO NEL SUO MESSAGGIO PER IL PERIODO DI PREPARAZIONE ALLA PASQUA
È questa l’occasione più propizia
per rendere fruttuoso l’Anno Santo
«Nella Bolla di indizione del
alla famiglia e ai giovani. A propoGiubileo ho rivolto l’invito affinché
sito della famiglia, viene detto che
la Quaresima di questo anno giubiessa «è il centro naturale della vita
lare sia vissuta più intensamente,
umana e della società. Siamo preoccome momento forte per celebrare
cupati – asseriscono insieme Papa
e sperimentare la misericordia di
Francesco e il Patriarca Kirill – della
Dio». Sono le parole con le quali inicrisi della famiglia in molti Paesi.
zia il messaggio per il periodo della
Ortodossi e cattolici condividono la
preparazione alla Pasqua del 2016
stessa concezione di famiglia e sono
scritto da Papa Francesco: messagchiamati a testimoniare che essa è
gio nel quale il Santo Padre, ad un
un cammino di santità (...). La famicerto punto, indica nella Quaresima
glia si fonda sul matrimonio, atto
ora in corso «un tempo favorevole
libero e fedele di amore di un uomo
per poter finalmente uscire dalla Papa Francesco e il Patriarca Kirill mentre firmano la “di- e di una donna. È l’amore che sigilla
chiarazione congiunta” che è stata diffusa dopo il loro storipropria alienazione esistenziale co incontro all’Avana.
la loro unione ed insegna loro ad acgrazie all’ascolto della Parola e alle
cogliersi, reciprocamente come doopere di misericordia», le quali «ci ri- con il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus- no. Il matrimonio è una scuola di amore e
cordano che la nostra fede si traduce in sia Kirill, e dall’altro lato con il suo viaggio di fedeltà. Ci rammarichiamo – attestano
atti concreti quotidiani, destinati ad aiu- nel Messico “più difficile” e insidioso, do- ancora Papa Francesco ed il Patriarca Kitare il nostro prossimo nel corpo e nello po una visita al santuario della Madonna rill – che altre forme di convivenza siano
spirito». «Se mediante le opere corporali di Guadalupe, che è il luogo mariano più ormai poste allo stesso livello di questa
tocchiamo la carne di Cristo nei fratelli e visitato al mondo.
unione, mentre il concetto di paternità e
Durante il “vertice” che, nel principa- di maternità come vocazione particolare
nelle sorelle, bisognosi di essere nutriti,
vestiti, alloggiati, visitati – sono sempre le aeroporto dell’isola di Cuba, li ha visti dell’uomo e della donna nel matrimonio,
affermazioni tratte dal documento di Jor- l’uno di fronte all’altro, il Vescovo di Roma santificato dalla tradizione biblica, viene
ge Mario Bergoglio – quelle spirituali (di e Pontefice della cattolicità e il Patriarca estromesso dalla coscienza pubblica».
opere), consigliare, insegnare, perdonare, di Mosca e di tutta la Russia si sono parA non pochi commentatori sono parammonire, pregare toccano più diretta- lati “come fratelli” ed hanno sottoscritto se rilevanti pure le affermazioni, inserite
mente il nostro essere peccatori. Le opere una dichiarazione congiunta ricchissi- nella “dichiarazione congiunta” di Papa
corporali e quelle spirituali non vanno ma di nuove prospettive. In essa si parla Francesco e del Patriarca Kirill, a propoperciò mai separate». La loro “riscoperta” delle questioni che da quasi mille anni sito dei giovani. «Voi – dicono il Vescovo
– tanto auspicata dal Pontefice con origi- dividono cattolici e ortodossi, si fa rife- di Roma ed il Patriarca di Mosca e di tutni italo-argentine – resta “un modo per rimento a tante drammatiche situazioni ta la Russia – avete un compito: di non
risvegliare la nostra coscienza spesso as- che i cristiani devono affrontare in diver- nascondere il talento sotto terra, ma di
sopita”, in particolare davanti al dramma se parti del mondo, si rimette in primo utilizzare tutte le capacità che Dio vi ha
piano il problema della libertà religiosa, dato per confermare nel mondo le verità
della povertà.
A rendere più “speciale” la Quaresi- ma si evidenziano altresì aspetti al centro di Cristo, per incarnare nella vostra vita
ma di questo Anno Santo straordinario della pastorale quotidiana.
i comandamenti dell’amore di Dio e del
Molti commentatori non hanno tra- prossimo. Non abbiate paura di andare
della Misericordia ha contribuito in maniera rilevantissima lo stesso Papa Fran- lasciato di rimarcare alcuni passaggi della controcorrente difendendo la verità di
cesco nei giorni scorsi, da un lato con lo “dichiarazione congiunta” riferiti – con si- Dio, alla quale odierne norme secolari sostorico incontro del 12 febbraio all’Avana gnificativa convergenza di osservazioni – no lontane dal conformarsi sempre. Dio
vi ama ed aspetta da ciascuno di voi che
siate suoi discepoli ed apostoli».
Al santuario della Madonna di
Guadalupe affluiscono ogni anno più di
venti milioni di pellegrini, di tutte le età e
di tutte le categorie sociali. L’apparizione
Saranno complessivamente una quarantina i partecipanti al pellegrinaggio
nel XVI secolo della Virgen Morena all’inche la Parrocchia di San Martino ha deciso di promuovere in collaborazione con
dio Juan Diego fu un evento che lasciò un
l’agenzia Ovet. Nelle passate settimane, la voce è... corsa, e così sono arrivati ad
solco profondo nella religiosità e nella culinfoltire il gruppo anche iscritti residenti in altri paesi. Il viaggio, come noto, si
tura messicana e anche dell’America Latisvolgerà dall’1 all’8 aprile, subito dopo Pasqua; esso prevede visite a tutte le
na. In fondo, è quello che Papa Francesco
località legate alla vita di Gesù, con Gerusalemme come base per le escursioni
auspica scaturisca anche dall’Anno Santo
degli ultimi giorni.
della Misericordia che si sta vivendo.
Saranno una quarantina i partecipanti
al pellegrinaggio di aprile in Terra Santa
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IL NEMBRO febbraio 2016
VITA PARROCCHIALE
GLI EVENTI RELIGIOSI IN CALENDARIO SINO ALLA DOMENICA DELLE PALME
Queste le celebrazioni
durante la Quaresima
Come luogo del Quaresimale,
quest’anno è stata scelta la chiesa di Santa Maria in Borgo. In essa, per tre venerdì,
ci sarà la Lectio divina, con riflessioni sul
passo del Vangelo previsto nelle domeniche immediatamente successive a ciascuno di questi appuntamenti, in aggiunta,
naturalmente, a momenti di preghiera.
Negli altri venerdì della Quaresima sono
stati collocati appuntamenti religiosi di
tipo diverso.
Al momento della messa in stampa
di questa edizione de Il Nembro si stava
ancora valutando di attuare, tra il 4 e il
5 marzo, anche a Nembro, la “24 ore per
il Signore”, auspicata da Papa Francesco,
anche come occasione per favorire l’accostamento al Sacramento della Confessione
in particolare da parte dei giovani. In pratica: se si attuerà la “24 ore per il Signore”,
dalla sera del 4 marzo, dopo il Quaresimale, ci sarà, in Santa Maria, l’adorazione
eucaristica, pure notturna, sino alla sera
del giorno successivo, con in più, naturalmente, la possibilità di Confessioni.
Dopo il rito dell’imposizione delle
Ceneri in tutte le Messe del mercoledì
10 febbraio, le celebrazioni quaresimali
a Nembro sono entrate nel vivo venerdì
12 febbraio, con una celebrazione penitenziale o comunitaria, e nel pomeriggio
di domenica 14 febbraio, con un ritiro
Sopra: la chiesa di Santa Maria, che quest’anno
è stata scelta come luogo delle predicazioni del
periodo quaresimale.
A sinistra: l’imposizione delle Sacre Ceneri nel
primo giorno di Quaresima.
spirituale, svoltosi nel pomeriggio, presso
l’auditorium “Giovanni XXIII”.
Il calendario delle prossime celebrazioni è il seguente:
Venerdì 19 febbraio: ore 20,30, in
Santa Maria, Lectio divina (Quaresimale),
animata da laici e con riflessioni di don
Santino Nicoli, arciprete;
Venerdì 26 febbraio: ore 20,30, in
Santa Maria, Lectio divina, animata da laici e con riflessioni di don Agostino Salvioni;
Quest’anno è capitata all’inizio della Quaresima anche l’annuale Giornata mondiale del malato. Nel
pomeriggio dell’11 febbraio nella chiesa di S. Maria in Borgo è stata celebrata la Messa, con l’amministrazione anche del sacramento dell’Unzione degli infermi a coloro che hanno chiesto di riceverlo.
Venerdì 4 marzo: ore 20,30, in
Santa Maria, Lectio divina (Quaresimale)
animata da laici e con riflessioni di mons.
Martino Lanfranchi;
Venerdì 11 marzo: ore 20,30, Via
Crucis per le vie del paese,
Venerdì 18 marzo: ore 20,30, Via
Crucis (drammatizzazione della Passione), con gli adolescenti;
Lunedì 21 marzo: ore 20,30, in Santa Maria, Confessioni per gli adolescenti
e giovani.
A tale data si sarà già entrati nella
Settimana Santa: il programma, a partire
dalla Domenica delle Palme, sarà pubblicato sull’edizione de Il Nembro, che uscirà
in quel weekend.
Con la Quaresima sono iniziati anche
i nuovi orari della catechesi degli adulti, prevista ogni martedì. Gli incontri sono fissati per le ore 15 e per le ore 20,30
presso l’auditorium “Giovanni XXIII”; e
per le ore 20,30 presso l’auditorium di via
Kennedy.
Nello scorrere del tempo la celebrazione del Quaresimale ha subìto cambiamenti radicali. In epoche lontane c’erano
predicatori, chiamati anche “quaresimalisti”, che andavano di chiesa in chiesa, di
anno in anno, per pronunciare i loro sermoni. Questo accadeva anche nella Parrocchia di Nembro, dove però, per quel
tempo, fu introdotta, nel periodo quaresimale, una sorta di catechesi ancorata
ad un dialogo tra due sacerdoti: uno che
poneva le domande, l’altro che dava le
risposte. La chiusura ufficiale del Quaresimale avveniva al Lunedì dell’Angelo, al
mattino; e in tale circostanza la plebana
si presentava supergremita.
IL NEMBRO febbraio 2016
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CRONACHE
FOLTA LA PARTECIPAZIONE AL PELLEGRINAGGIO ORGANIZZATO DALL’ORATORIO
In cammino per il Giubileo
Nel programma della “Settimana di
San Giovanni Bosco” di questo 2016, in aggiunta a molteplici iniziative di varia matrice, è stato inserito il pellegrinaggio giubilare dell’Oratorio con riferimento all’Anno
Santo straordinario della misericordia,
attualmente in corso. Ecco il progetto:
andare a piedi da Nembro al santuario
della Madonna della gamba a Desenzano
di Albino, identificato come chiesa giubilare per il Vicariato Albino-Nembro; ragazzi
e famiglie, ma anche tutti i desiderosi di
vivere tale esperienza, in cammino insieme lungo un tracciato agevole e sicuro (la
pista ciclabile che costeggia il Serio), prima
di deviare verso il centro storico di Albino
per arrivare alla meta; e qui, celebrazione
della Messa; in più, a rito ultimato, possibilità, per gli orientati a usufruirne, di
consumare il pranzo al sacco in ambienti
dell’Oratorio di Desenzano, prima del rientro a Nembro.
Questi nel periodo della Quaresima
gli impegni per ragazzi e adolescenti
Dopo la “Settimana di San Giovanni
Bosco”, con il pellegrinaggio giubilare del
quale si parla in queste stesse pagine, e
dopo la... pausa con le animazioni del periodo di Carnevale, presso l’Oratorio sono
stati varati progetti anche per la Quaresima: progetti focalizzati sulle diverse età. I
bambini delle classi elementari (o della
scuola primaria) sono stati impegnati nella distribuzione nelle case di un libretto
con preghiere per le famiglie, da recitare quotidianamente nelle settimane di
preparazione alla solennità della Pasqua.
Gli alunni delle scuole medie inferiori,
insieme ai rispettivi catechisti, sono stati
mobilitati in attività volte ad una più approfondita conoscenza della vita e dell’opera del Beato don Luigi Palazzolo, che,
per quanto fece nel corso della sua esistenza, fu anche soprannominato “il cenciaiolo della carità”. Anche i ragazzi della
prima media di Nembro si sono messi in
moto per partecipare al Convegno missionario diocesano dei ragazzi posto in
calendario per la domenica 21 febbraio
a Bergamo (come viene spiegato in altra spagina). Gli adolescenti sono invece
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IL NEMBRO febbraio 2016
all’opera per preparare, in una loro elaborazione, una “drammatizzazione” della
Passione di Gesù che sarà proposta o in
Santa Maria o nel Cineteatro “San Filippo
Neri” venerdì 18 marzo, nell’antivigilia
della Domenica delle Palme.
Anche a Nembro si raccolgono iscrizioni per le Giornate mondiali della
gioventù che, con la presenza del Papa,
si svolgeranno dal 24 luglio al 3 agosto
a Cracovia, in Polonia. L’invito è rivolto in
particolare a giovani tra i 17 e i 25 anni.
Nel programma del viaggio è prevista una
visita ad Auschwitz. Gli interessati sono
pregati di rivolgersi al direttore dell’Oratorio, don Matteo Cella. La quota è stata
fissata in 390 euro. Le iscrizioni vanno fatte entro e non oltre la fine di febbraio.
Prosegue, naturalmente in questo
periodo pure la preparazione ai Sacramenti dell’iniziazione cristiana. In questo 2016, nella Parrocchia di San Martino,
i bambini che si stanno preparando alla
prima Confessione sono 70, quelli che si
avviano ad accostarsi alla prima Comunione sono 98, i ragazzi che riceveranno
la Cresima sono 89.
Il progetto è stato pienamente attuato. Come? Anch’io ho deciso di parteciparvi, almeno per buona parte. Nella
mattinata della domenica 24 gennaio,
poco prima dell’ora stabilita per la partenza (9,30) mi reco all’Oratorio. Quando
vi arrivo, constato che c’è poca gente, fa
abbastanza freddo. Il cielo è in buona misura coperto da nuvole. Il sole fa fatica a
farsi largo. Va e viene. La speranza è che si
apra una bella giornata. Anche tra gli organizzatori si respira un certo scetticismo.
«Mah?!, chissà se verranno?!» sembra si
domandino in molti: «Con questa stagione, con ’sto tempo, con il freddo che fa...!».
E, invece, in un battibaleno, poco
prima dell’ora x, l’Oratorio si riempie di
gente: ragazzi, famiglie intere, con i loro
bambini più piccoli nel passeggino, zii,
nonni, persone di ogni età. Si coglie un
diffuso desiderio di condividere... l’avventura di una “marcia” di edificazione spirituale, di crescita nella Fede. Si può dire
che la “sfida” lanciata da don Matteo Cella
è stata raccolta.
Il direttore dell’Oratorio di Nembro esorta tutti i convenuti a riunirsi sul
terrazzo che sta davanti all’ingresso del
salone “Don Giuseppe Adobati”. Spiega
dettagliatamente il programma, stilato
pensando a San Filippo Neri – il Santo
titolare dell’Oratorio di Nembro – il quale ai “suoi” ragazzi diceva: «State buoni,
se potete!». San Filippo Neri tutte le sere,
meditando e pregando, a Roma, faceva
l’itinerario delle sette chiese. Anche per
il pellegrinaggio giubilare dell’Oratorio di
Nembro, in questo 2016, si è disegnato
un “cammino” in sette tappe. Per aiutare ogni “pellegrino” a viverlo bene è stato
approntato – e distribuito a tutti – un libretto del pellegrino.
Don Matteo Cella riferisce pure perché la cornice esteriore del pellegrinaggio
è stata connotata da alcuni segni: i sandali, la conchiglia, il bastone, una sacca, il
mantello; e... un cuore. Accenna altresì ai
piedi di... ognuno, “preziosi” per camminare nella vita.
Esauriti tutti i preliminari, il pellegrinaggio si mette in movimento. Quanti
i partecipanti? In un numero più vicino ai
trecento che ai duecento. Davanti a tutti,
la Croce, portata a turno da ragazzi. Si va
verso il luogo della seconda “tappa”, ai
VITA PARROCCHIALE
Nelle foto: alcuni momenti e aspetti del pellegrinaggio giubilare svoltosi il 24 gennaio, da
Nembro a Desenzano al Serio.
“Saletti”. Nel gruppone c’è gioia, c’è entusiasmo. Questi sentimenti resisteranno
sino alla fine dell’esperienza. Ad un certo
punto io mi stacco, e mi porto in anticipo al “ponte romano” di Albino. Mentre
attendo che, lungo il percorso stabilito,
sopraggiungano i pellegrini nembresi,
cerco i punti più adatti per scattare, al
momento propizio, qualche foto. Ed ecco
che, nel rispetto della “tabella di marcia”,
i pellegrini arrivano. Il corteo, mantenu-
to abbastanza “ordinato” da don Matteo
Cella, dalla zona del “ponte romano” di
Albino si dirige verso il Santuario della
Madonna del Pianto, per la quarta tappa,
quella contrassegnata, come “segno”, dalla sacca: «Porta con te un buon bagaglio
di esperienza!». Rapidamente la chiesa
si presenta del tutto affollata. Molti sono
costretti a sostare in piedi, perché i banchi disponibili e tutte le sedie predisposte
sono stati completamente occupati. Vengono letti alcuni episodi della vita di San
Filippo Neri. C’è raccoglimento. Si ascolta
con attenzione. Una preghiera e un canto
concludono la sosta. Il pellegrinaggio si
rimette in marcia verso Desenzano...
Nella chiesa giubilare, a mezzogiorno, l’arciprete don Santino Nicoli e don
Matteo Cella hanno concelebrato la Messa. Al momento dell’offertorio sono stati
portati all’altare tutti i “segni” connotanti
il cammino da Nembro ad Albino, “segni”
desunti dalla tradizione dei pellegrinaggi.
All’altare è stato portato però pure un cuore, quale simbolo del grande amore per il
Signore che San Filippo Neri ha avuto in
tutta la sua esistenza. A Messa ultimata,
chi lo ha voluto, si è fermato per il pranzo
al sacco. Quella dell’Oratorio é stata, per
Nembro, la prima esperienza di celebrazione giubilare comunitaria, compartecipata. I ragazzi, con la loro folta adesione
hanno dato l’esempio. Ora... a chi tocca?
Tiziana Bergamelli
IL NEMBRO febbraio 2016
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VITA PARROCCHIALE
NELLA VICINIA DELLA QUALE È PROTETTORE
Onorato San Faustino
Tra sabato 13 e domenica 14 febbraio, nella zona di San
Faustino, è stata celebrata la festa della ricorrenza annuale del
titolare della chiesa della Vicinia. Parecchia la gente che ha affollato il tempio in coincidenza con la Messa celebrata nello stesso
alle ore 17 del sabato. Piuttosto scarsa è risultata invece l’adesione alla processione, che ha preceduto il rito eucaristico, con
partenza dalla zona del Villaggio Crespi Alto. Eppure anche quello della processione è un momento assai significativo e importante, perché vede il simulacro del Santo passare (portato a spalla) tra le case della zona della quale è il “protettore” speciale. La la ricorrenza del trentennale della scomparsa di don Giuseppe
speranza è che nel futuro l’adesione anche a questo momento Adobati, il quale, dopo essere stato direttore dell’Oratorio, fu a
sia più sentita. Intanto la Vicinia, dopo avere reso omaggio, a fine lungo coadiutore parrocchiale impegnato in loco. Nelle foto: mogennaio, alla memoria di don Michele Magni, si sta preparando menti della processione e della Messa del 13 febbraio.
a ricordare don Giuseppe Adobati, del
quale il 31 marzo ricorrerà il trentennale ANNOTATI UNDICI DECESSI, NESSUN BATTESIMO E NESSUN MATRIMONIO RELIGIOSO
della morte. Il locale gruppo degli “amici” animatori delle iniziative sta studiando programmi adeguati, con riferimento
pure alla ricorrenza del cinquantenario
Nel corso del mese di gennaio all’a- LE OFFERTE – Ecco anche il quadro delle
dell’ampliamento della chiesa dedicata a
San Faustino, la quale venne riconsacrata nagrafe della Parrocchia di San Martino, offerte che sono pervenute alla Parrocchia
nella primavera del 1967, ma cominciò in Nembro, sono stati registrati undici de- di San Martino, nelle modalità e presso le
ad essere utilizzata sin dall’autunno del cessi. Non sono stati celebrati matrimoni sedi consuete.
Agli Uffici parrocchiali: euro 6.099,
1966. Man mano emergeranno novità a religiosi. Non ci sono stati nemmeno battale riguardo, verranno riferite su queste tesimi. Domenica 10 gennaio, nella ricor- così ripartiti: dal C.I.F. (Centro italiano
pagine. Per ora ci si sta impegnando per renza del Battesimo di Gesù, un buon femminile) per l’utilizzo della sede, euro
numero di famiglie con bambini battez- 500; dal gruppo degli “Amici di San Fauzati nel corso del 2015 hanno partecipato stino”, euro 500; da N.N., per la benedialla Messa delle ore 18 in plebana: Mes- zione della casa, euro 100; da N.N. euro
sa, al termine della quale è stata scattata 3.000; N.N. euro 30; N.N. euro 1.000; dal
una foto ricordo messa a disposizione, in Centro Anziani, per l’utilizzo dell’Auditodono, degli intervenuti, e ritirabile presso rium “Giovanni XXIII”, euro 600; offerte
gli Uffici parrocchiali. Battesimi sono stati fatte presso il presepio allestito nella chieNella domenica 20 marzo – Feamministrati domenica 7 febbraio; se ne sa di San Sebastiano, euro 156; dalle apsta delle palme –, si svolgerà, come
darà notizia (con foto) nella prossima edi- passionate del gioco della tombola, euro
già negli anni passati al culmine della
zione de Il Nembro.
213. Al Fondo di solidarietà “mons. AlQuaresima, la raccolta alimentare proEcco
gli
undici
nembresi
che
sono
do Nicoli”: euro 200, da parte di N.N. Al
mossa dalla Caritas parrocchiale e dal
deceduti
nel
mese
di
gennaio:
Italo
BriSantuario dello Zuccarello: euro 70, così
Centro in ascolto. Essa avrà luogo nella
gnoli,
di
anni
91,
deceduto
nel
giorno
di
ripartiti: N.N. euro 20; N.N. euro 50. Per
mattinata. Vi verranno impegnati, in
Capodanno;
Giovanni
Acerbis,
di
anni
80,
le poltroncine del rinnovato Cineteatro
particolare, i ragazzi che frequentadeceduto
il
4
gennaio;
Cesare
Zandonella,
“San Filippo Neri”, euro 1.800, per dodino la seconda media, e che in quedi
anni
81,
deceduto
il
5
gennaio;
Lucia
ci nuove intestazioni: di queste ben dieci
sto 2016 riceveranno la Cresima. Nei
Mencarelli,
di
anni
92,
deceduta
il
9
gensono state “opzionate” da una sola pergiorni immediatamente antecedenti
naio;
Mario
Pulcini,
di
anni
94,
deceduto
sona, che ha offerto 1.500 euro, ma che
la raccolta, gli stessi ragazzi provvedel’11
gennaio;
Giuseppe
Valoti,
di
anni
67,
ha voluto restare nell’anonimato. Da N.N.
ranno a distribuire, porta a porta, i vodeceduto
l’11
gennaio;
Amalia
Carnevali,
sono arrivate – in due momenti diversi –
lantini con le indicazioni concernenti
di
anni
45,
deceduta
il
15
gennaio;
Palmianche le offerte – ciascuna di 150 euro –
le modalità dello svolgimento dell’inina
Gritti,
di
anni
84,
deceduta
il
17
gennaper altre due poltroncine. Questa idea sta
ziativa, oltre alle indicazioni circa i tiio;
Roberto
Carrara,
di
anni
73,
deceduto
andando avanti positivamente, arrecando
pi di alimenti dei quali c’è particolare
il
17
gennaio;
Pieranna
Bonaguidi,
di
anrisorse utili, e anche significative.
richiesta e necessità per l’aiuto alle
ni
88,
deceduta
il
22
gennaio;
Arturo
MaA tutti coloro che hanno dato, per le difamiglie povere e bisognose.
daschi, di anni 75, deceduto il 31 gennaio. verse finalità vanno sentiti ringraziamenti.
In gennaio sui registri parrocchiali
Domenica 20 marzo
raccolta di alimenti
per i poveri
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IL NEMBRO febbraio 2016
EVENTI
TEMATICHE DI COSPICUO SPESSORE AL CENTRO DELLA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO NEL VICARIATO ALBINO-NEMBRO
Ecco che cosa vuol dire
essere “capaci di carità”
I
l cristiano è colui che ama
(...). Noi impariamo ad
amare perché siamo stati
amati da Dio (...). Il cristiano
che sperimenta l’amore di
Dio, ne diventa testimone;
testimone dell’amore di carità, dell’amore di Dio, che non
esclude l’amore umano, ma,
anzi, lo esalta (...). La carità
non è l’elemosina (...). La
carità è l’amore stesso di Dio
(...). Parlare di carità significa
entrare nel mondo dell’amore di Dio (...). La carità è più
grande della misericordia
(...). L’amore di carità pervade
tutta l’esistenza (...). La misericordia è quell’amore (...) Il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, tra don Santino Nicoli (vicario locale per la zona Albinoche sviluppa la sua potenza, a Nembro, e arciprete di Nembro) e don Michelangelo Finazzi (parroco di Fiobbio). La foto è stata scattata il 21
volte eroica, di fronte alle mi- gennaio, in occasione dell’incontro del Pastore della diocesi con gli impegnati negli ámbiti caritativi nelle quattordici parrocchie del Vicariato Albino-Nembro.
serie umane: miserie materiali (i bisogni), miserie relazionali (i rap- dei suoi ventotto Vicariati (tre dei quali ta come «occasione di ascolto di espeporti), miserie culturali (l’ignoranza, che definiti entro l’area del capoluogo della rienze, di riflessioni e di delineazione di
è una grande povertà), miserie spirituali provincia). Quella attualmente in corso è prospettive, di dialogo per quanti – pre(il peccato, che è la più grande di tutte le la sua quinta visita pastorale a carattere sbiteri, religiosi consacrati, diaconi, laici
miserie) (...). La misericordia è l’amore che vicariale. Focalizzata sul tema – appun- – donano tempo, energie, cuore, intellisi dispone a una risposta nei confronti di to – della carità (nella scia della Lettera genza, competenza, nei diversi ámbiti
ogni miseria umana (...). Il soggetto della pastorale per il 2015/16 intitolata Donne e della vita dell’uomo: la famiglia, le relavita cristiana è la comunità (...). Il prete uomini capaci di carità), essa ha avuto tra zioni significative, l’educazione, il lavoro,
lo sviluppo sociale, la salute, la scuola, il
è al servizio della comunità (...). La vita Nembro ed Albino la sua ottava tappa.
ella mattinata di giovedì 21 gen- mondo delle fragilità e dei bisogni, la culindividuale è importantissima, perché la
naio, a Nembro, nella Casa della tura e la comunicazione, la cittadinanza e
comunità è fatta di persone; ma (...) le
comunità e negli ambienti attigui, la politica».
diverse storie (individuali) nell’esperienza
opo pensieri di saluto al vescovo
cristiana tendono a diventare una comu- il vescovo ha presieduto incontri con i
ed a tutti gli intervenuti da parnità, che esprime, a propria volta, le sue sacerdoti in ministero nelle quattordite di don Santino Nicoli, vicario
povertà (...); però (...) ha anche una poten- ci parrocchie del Vicariato. Sempre a
Nembro, presso la casa dell’arciprete, si è locale per il Vicariato Albino-Nembro,
zialità d’amore che è impressionante!».
escate qui e là, sono, queste, alcune svolto il pranzo a mezzogiorno. Nel tardo nonché arciprete di Nembro, i lavori
delle “indicazioni” ed “osservazioni pomeriggio (ore 19), nel cineteatro dell’O- dell’assemblea, coordinati da don Mipreliminari” con le quali il vescovo ratorio di Albino, come già accennato, ha chelangelo Finazzi, parroco di Fiobbio,
di Bergamo, nella serata di giovedì 21 avuto luogo l’assemblea vicariale degli sono cominciati con la lettura (da parte
gennaio, alle ore 20,30 circa, ha iniziato impegnati (“animatori” ed “operatori”) di cinque “portavoce”, via via succedutisi
il suo intervento, nel cineteatro dell’Ora- negli organismi ecclesiali caritativi del- al microfono) della relazione, redatta da
torio di Albino, per il momento culmi- le diverse parrocchie, con la possibilità Marco Zucchelli (integralmente pubblicanante, e conclusivo, della propria visita di partecipazione (alla medesima assem- ta anche sulle pagine dell’edizione de Il
pastorale nel Vicariato Albino-Nembro. blea), però, pure dei volontari mobilitati Nembro di gennaio), contenente una paDa quando (primi mesi del 2009) si tro- nei gruppi e nelle associazioni laiche (di noramica delle attuali realtà caritative del
va nella terra di Sant’Alessandro, sulla servizio alle persone e di attività socio-so- Vicariato Albino-Nembro ed alcune procattedra che fu di San Narno, monsignor lidaristiche) desiderosi di essere presenti poste operative per l’immediato futuro:
Francesco Beschi (di origine bresciana, all’evento.
relazione che diversi giorni prima era stan un testo proposto dopo il momen- ta inviata al vescovo affinché egli potesse
nato nell’agosto del 1951) già quattro
to di preghiera e di raccoglimento che prenderne una approfondita conoscenza.
volte, con altrettante, diverse, tematiche
ha aperto la riunione, assai affollata, è A monsignor Francesco Beschi erano stain primo piano, ha percorso l’intero ter(Continua a pagina 8)
ritorio diocesano, sostando in ciascuno stato spiegato che la stessa era stata idea­
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IL NEMBRO febbraio 2016
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EVENTI
IN UN AMPIO DISCORSO IL PASTORE DELLA DIOCESI HA RISPOSTO AD UNA SERIE DI INTERROGATIVI
Come possono gruppi ed associazioni
dar vita ad un’autentica comunità?
(Segue da pagina 7)
te spedite per tempo
pure cinque domande
(anch’esse pubblicate
su Il Nembro dello scorso mese) riguardanti
altrettante questioni
ritenute di particolare
rilevanza ed attualità.
Tali cinque domande, al termine della
presentazione
della
relazione-base o introduttiva, sono state lette
(sempre da voci via via
diverse) intercalate da una decina di altri
quesiti lì per lì affiorati dagli “operatori”
ed “animatori” (negli ámbiti caritativi)
presenti all’assemblea; tra gli “interroganti” si sono ascoltati pure sacerdoti e laici
arrivati ad Albino da Nembro. E così si è
esaurita la prima parte della serata.
a seconda parte – avviatasi dopo
una breve pausa, con un buffet offerto nei locali del vicino Oratorio
– è stata interamente occupata dal discorso “conclusivo” del vescovo, il quale, dopo le puntualizzazioni accennate
nell’avvio di questa cronaca, ha risposto
praticamente a tutte le domande fattegli,
sviluppando nel suo intervento otto tipi
di tematiche.
proposito del “passaggio” – ipotizzato in uno dei quesiti sottopostigli –,
nelle attività pastorali caritative in
senso lato, da un “noi” di gruppo ad un
“noi” di Chiesa, il vescovo ha rimarcato,
anzitutto, che «la Chiesa è ricca di questi
“noi” di gruppi, i quali nascono, a volte,
da una intenzione», o dal “carisma” (che
è un dono di Dio), o anche da intuizioni
“profetiche” (con la profezia da intendersi, però, non come volta ad “alimentare” il
gruppo stesso, ma a produrre benefici per
tutti). Si passa dal “noi” di gruppo al “noi”
di Chiesa – ha chiarito monsignor Francesco Beschi – «nel momento in cui il gruppo supera l’“autoreferenzialità”», ossia
si rende conto, il gruppo, che l’importante non è il suo “autoalimentarsi”, il suo
crescere in se stesso, ma il generare “solidarietà diffusa”. Nel contesto di questa
tematica il vescovo ha trattato pure della
gratuità (che – ha precisato – «è pensare
agli “interessi” degli altri, non pensare al
L
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IL NEMBRO febbraio 2016
proprio “interesse”, ed è – la gratuità –
rinunciare al “potere”, a qualsiasi forma
di “potere”»). Il vescovo si è soffermato
altresì sulla opportunità di ripensare, di
“rielaborare” le esperienze che si fanno, anche quelle più semplici (come l’organizzazione di una festa); e di “narrarle”
agli altri (le proprie esperienze).
onsignor Francesco Beschi ha
confidato di essersi trovato “in
imbarazzo” di fronte all’idea,
prospettatagli, di varare «un “direttorio
della carità” sul modello del già esistente
“direttorio per la liturgia”». Affrontando
la specifica problematica ha fatto riferimento alla scala della vita, una “scala”
che va in giù, con i gradini della salute,
della serenità, del rapporto con il prossimo e con l’ambiente, ma, specialmente,
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con il gradino della relazione con Dio: «Senza la relazione con Dio
la “scala” non sta in
piedi; questa è la priorità delle priorità». «Un
“direttorio della carità”
deve poter tenere presenti i quattro gradini
della “scala della vita”», ha scandito il vescovo, rammentando
che su siffatte problematiche «si potrebbe
attingere benissimo ai
documenti del Sinodo diocesano».
ell’occuparsi de “i ministeri e la
corresponsabilità” – “ministeri
che sono i servizi che si realizzano
nella comunità o servizi che la comunità
rende all’umanità” – il vescovo, evidenziato che “l’Eucarestia la fa la comunità, e il
prete la presiede”, ha spiegato: «”Presiede” non vuol dire che (il prete) fa tutto;
non vuol dire che comanda su tutto, ma
che “tiene insieme tutto”», oltre che con
la personale autorevolezza, con l’autorità
che gli è riconosciuta. Monsignor Francesco Beschi ha aggiunto: «In tutto vi è una
ricchezza di responsabilità (...). Bisogna
proprio crescere nella corresponsabilità, che non significa scaricare la propria
responsabilità sugli altri, ma assumersi la
propria responsabilità da parte di ognu-
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EVENTI
no. Ognuno di noi ha una
responsabilità grandissima;
ed è quella di aver ricevuto
il “dono di Dio”». Il vescovo
ha voluto ribadire una esortazione già più volte fatta in
altre circostanze: «La propria
“responsabilità” non diventi
una “riserva di potere”».
Ma ha pure fatto presente
che «in tutti i servizi occorre
un po’ di competenza (da
rispettare); e che le competenze vanno costruite nel
tempo e per tempo (in vista
del turnover), senza mai di- Nelle foto di queste due pagine, vari momenti e aspetti dell’incontro svoltosi nella serata del 21 gennaio nel
cineteatro dell’Oratorio di Albino. Nella mattinata dello stesso giorno, a Nembro, il vescovo ha avuto incontri con
menticare l’importanza di i sacerdoti impegnati nel Vicariato.
una costante reciproca collall’ipotesi della ricerca di soluzioni
borazione e comprensione, nello spirito dell’infanzia gestite dallo Stato – ha sticompartecipate per sbloccare i promolato – con l’auspicio di un rinvigorito
di una “carità vissuta”».
assando al quarto dei temi inseriti apporto da parte delle singole comunità
blemi connessi alla gestione econella traccia del suo intervento – cointeressate direttamente – ad andare nomica delle scuole paritarie dell’inassai articolato, con continue pun- avanti nell’impegno “anche di fronte a fanzia operanti nel Vicariato, monsignor
tualizzazioni e precisazioni, non conden- difficoltà di natura economica ed a tagli Francesco Beschi ha riservato un capitosabili adeguatamente in questa sede – il di risorse”. Trovandosi nel “grande tema letto a sé nella sua esposizione. Ha detto
vescovo ha collocato i Centri di ascolto dell’educazione” monsignor Francesco di aver apprezzato il proposito delle parparrocchiali tra “i servizi più importanti in Beschi non ha tralasciato di rivolgere at- rocchie, che hanno loro scuole dell’infanassoluto”: luoghi nei quali nell’“ascoltare” tenzioni anche all’Oratorio: «Dire Ora- zia, di “lavorare sempre più in rete”.
si fa vera “accoglienza”, partendo da «mo- torio significa dire concreto esercizio di Quello della “sostenibilità economica” –
tivazioni con caratteristiche che sono pro- carità; significa dire organizzazione della ha osservato il Pastore della diocesi – è
prie di una comunità cristiana: la fede, la carità, sotto il profilo educativo (...). Io «un problema non di poco conto (...). Un
gratuità, l’amore». Il Pastore della diocesi credo che questo strumento sia ancora territorio oggi – sono parole del vescoha sollecitato questi Centri – per evitare molto valido, nonostante tutte le diffi- vo – deve diventare capace di esprimere
il rischio di cadere in un puro assisten- coltà che troviamo».
delle risorse che permettano di garantire
zialismo – ad essere più significativi in
una serie di servizi, che una volta erano
quello che già fanno – per altro in forme
garantiti dallo Stato. Ritengo che lo Stato
assai benemerite –, «creando» – a tale ridebba ancora non rinunciare al discorso
guardo – «rapporti con il territorio, con le
dei servizi della solidarietà sociale. Però è
istituzioni pubbliche, con tutte le realtà»
anche vero che dobbiamo un pochettino
(scuole, ospedali, punti assistenziali, luouscire da certe passività (...). Non sto qui
ghi culturali).
a parlarvi del welfare di comunità, che,
on riferimento alle scuole paritarie
comunque, secondo me, è una strada da
dell’infanzia in attività sull’area del
percorrere».
oi cristiani dovremmo essere
Vicariato (otto su un totale di dieci
veramente degli interpreti con– scuole dell’infanzia – esistenti nel terrivinti della “soggettività della
torio sono collegate a parrocchie) monsifamiglia”!»: così monsignor Francesco
gnor Francesco Beschi ha sottolinea­to con
Beschi ha introdotto, nell’incontro del 21
vigore che esse sono «una scelta pastoragennaio ad Albino, uno dei temi che più
le (...), una scelta di Chiesa, che ha a che
gli stanno a cuore. Ha poi detto: «Noi rifare con l’annuncio del Vangelo (...); sono
teniamo la famiglia un valore? E allora
nate dalla comunità (...)», da comunipromuoviamo le condizioni concrete pertà che “a volte, hanno affrontato anche
ché venga riconosciuto il valore della fagrossi sacrifici” per dotarsene. Da siffatte
miglia! (...). La famiglia deve essere protaconstatazioni il vescovo – nell’esprime(Continua a pagina 10)
re “grande rispetto” anche per le scuole
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IL NEMBRO febbraio 2016
9
EVENTI
IN PRIMO PIANO DURANTE LA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO ANCHE I PROBLEMI DELLE SCUOLE PARITARIE PER L’INFANZIA
Per le famiglie è il momento
di riscoprire le alleanze educative
(Segue da pagina 9)
gonista, altrimenti rischiamo di fare delle
nostre famiglie delle belle culle, dove ci
si vuole molto bene, ma famiglie che, dal
punto di vista educativo, fanno una fatica
immensa, e dal punto di vista sociale non
contano niente (...). “Soggettività della
famiglia” anche nella Chiesa! – ha insistito il vescovo – (...). Noi dobbiamo cercar
di proporre qualche cosa che convinca i
nostri figli, i nostri nipoti, prima che i nostri parlamentari! (...). La prima strada è
la testimonianza (...) di quello che la Fede
in Cristo rappresenta». Occorre “un clima
familiare nelle nostre comunità!”. Bisogna «vivere
la comunità come una
famiglia (...), rispettosa,
non invadente (...). Ma
abbiamo necessità anche
di qualche scelta legislativa, sia a livello nazionale sia a livello locale, che
sostenga la famiglia!». Citando un noto proverbio
africano – “per educare
un bambino ci vuole un
villaggio” –, monsignor
Francesco Beschi ha auspicato il rilancio, la riscoperta delle “alleanze educative”: quelle che, per
far crescere bene le nuove generazioni,
senza proclamarlo, mettevano in campo,
in continuità, la “mamma” e il “papà”,
l’“insegnante”, il “parroco”, il “curato” e
il “vicino di casa”; insomma, e, appunto,
tutto “il villaggio”.
migranti, i “richiedenti asilo”,
l’“accoglienza diffusa”: ecco l’ottavo –
ed ultimo – tema trattato dal vescovo
nel suo intervento nel cineteatro di Albino,
nella serata del 21 gennaio. «Le migrazioni – ha puntualizzato monsignor Francesco Beschi – appartengono al mondo contemporaneo: i nostri padri sono emigrati.
Le migrazioni hanno sempre occupato la
Storia (...). In questi ultimi cinque anni un
milione di italiani sono emigrati (...). La
“migrazione” non è un’emergenza: è un
“fatto strutturale”». Da qui l’importanza di
conoscere il fenomeno nella sua portata, in tutti i suoi aspetti. Monsignor Francesco Beschi, fornendo dati, ha illustrato
la situazione che si è venuta a configurare
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IL NEMBRO febbraio 2016
L’incontro del 21 gennaio ad
Albino è stato aperto dalla
lettura di un’ampia relazione
sulla situazione attuale delle
realtà caritative nel Vicariato
Albino-Nembro. Nella presentazione del documento si
sono alternate al microfono
cinque persone, provenienti
da varie parrocchie.
nella Bergamasca, spiegando in particolare quello che la diocesi di Bergamo, con
sue strutture, nei tempi più recenti, ha
fatto per i “rifugiati”, per gli “ultimi immigrati”, i “richiedenti asilo”. «Ne abbiamo
1.500», ha precisato il vescovo, in gran
parte accolti in edifici della Chiesa bergomense, la quale ha così compiuto «ciò
che a un cristiano è richiesto dal Vangelo». Dopo aver delineato la situazione in
tutte le sue numerose, delicate e complesse componenti, e dopo aver detto che, in
ampia misura, tra gli “ultimi rifugiati”
nella Bergamasca, «non ci sono famiglie»
– però si tratta, pur sempre e comunque
di persone in cerca di un’accoglienza, almeno temporanea – il vescovo ha affermato: «Io credo che ragionare su questi
temi con una “conoscenza diffusa” sia
la premessa per una “accoglienza diffusa”». Ha indicato in un progetto concreto,
da definire con l’aiu­to della Caritas diocesana e dell’Ufficio migranti della Curia,
e che sia compatibile con
le possibilità della singola
comunità orientata a realizzarlo, il punto di partenza per ogni iniziativa
locale. Quanto al proseguimento dell’impegno stesso, monsignor Francesco Beschi, nel concludere il
suo discorso nel cineteatro di Albino, ha
osservato che il problema «più che nell’avere una abitazione da rendere disponibile, sta nel come una comunità cristiana
si prende in carico tre o quattro persone
umane. Questa è la maturazione! Io credo
– sono ancora parole del vescovo – che le
risorse non siano solo materiali; ma siano soprattutto spirituali e morali. E le
abbiamo!».
ra sabato 23 e domenica 24 gennaio
sui temi al centro della visita pastorale di monsignor Francesco Beschi
tra Nembro e Albino, si sono sviluppate,
in gran parte, anche le omelie delle Messe che i sacerdoti in ministero nel Vicariato sono andati a celebrare, “in missione”,
ossia in comunità parrocchiali diverse
(anche se pur sempre entro i confini del
Vicariato) da quelle nelle quali sono incardinati.
T
CRONACHE
IN OCCASIONE DELLA “GIORNATA” PARROCCHIALE ANNUALMENTE DEDICATA ALL’ISTITUZIONE SITUATA IN BERGAMO ALTA
Il Seminario “raccontato” da chi
in esso è impegnato ogni giorno
Nel fine settimana della messa in distribuzione di questa edizione de Il Nembro (sabato 20 e
domenica 21 febbraio) viene celebrata localmente la annuale Giornata per il Seminario. Un grazie
sentito va al nembrese don Stefano Siquilberti (ordinato sacerdote
nel 2015 ed ora quotidianamente
impegnato proprio entro l’istituzione che
si trova in Bergamo alta) di aver accettato
l’invito ad illustrare, nella nota qui di seguito pubblicata, il valore e l’importanza
dell’evento.
Quando mi è stato chiesto dalla redazione de Il Nembro di scrivere un articolo per la Giornata del Seminario, mi
sono domandato che cosa potrebbe interessare ai lettori su una realtà che, tutto
sommato, si conosce già, ma per la quale
penso restino delle curiosità e degli interrogativi a cui rispondere. In queste righe proverò a soddisfarne almeno alcuni.
Il Seminario di Bergamo si trova in
Città alta; questa grande struttura, composta da molti edifici, accoglie in sé i ragazzi che frequentano le classi dalla prima Media alla sesta Teologia (università):
in totale, 168 ragazzi, adolescenti, giovani. Ma che cosa ha di specifico questo luogo? È solo una scuola? No, è molto di più!
Come forse già molti sanno, i ragazzi
vivono in Seminario e qui vanno a scuola
tutta la settimana, tornando a casa il sabato e la domenica (a parte una volta al mese,
quando si fermano per qualche attività).
Che senso ha questa esperienza? Perché si vive tutta la settimana in Seminario
e, soprattutto, cosa si fa? Per rispondere
a queste domande mi servo di un’immagine: mi piace vedere il Seminario come
una palestra nella quale ci si allena per
seguire Gesù, con molti altri amici; l’allenamento richiede regolarità, costanza e
fatica, insieme alla capacità di variare gli
esercizi per tenersi in forma. Chi entra in
Seminario desidera essere un ragazzo generoso; e si chiede, attraverso il costante
allenamento quotidiano nell’ambito della
scuola, della preghiera e della vita comunitaria, ricca di molto divertimento e gioco, se la strada del sacerdozio è il modo
per realizzare tale suo desiderio.
I ragazzi, in questo cammino e in
questa ricerca, non sono soli: sono guidati
ed accompagnati da preti che la Chiesa di
Bergamo mette a disposizione dei seminaristi, per aiutarli a vivere questa espe-
rienza nel migliore dei modi e a
verificare quello a cui il Signore li
chiama. Tra questi preti ci sono
anch’io: il mio ruolo è quello di
educatore di 1ª e 2ª Media; questo incarico consiste nell’introdurre i ragazzi di 1ª Media alla
(per loro) nuova esperienza in Seminario, seguendoli anche negli
aspetti più pratici (mantenere l’ordine
nel dormitorio, e nelle aule per lo studio,
provare ad insegnare loro un metodo di
studio); ma pure nel curare i rapporti con
le famiglie, nel cercare di creare tra i ragazzi un clima di amicizia. Per la 2ª Media
l’impegno è quello di rendere i ragazzi
ancor più autonomi e responsabili nel
gestire il proprio tempo e i propri spazi,
mettendosi in ascolto delle prime avvisaglie della pre-adolescenza.
Sono contento di essere stato chiamato ad occuparmi di questo servizio nel
Seminario diocesano, perché riconosco
la responsabilità che ho nei confronti di
questi ragazzi negli anni della loro crescita; e mi rendo conto di come in questo
ruolo, oltre a dare io qualcosa, stia io stesso ricevendo molto, in termini di fiducia
e dialogo.
Spero che ancora qualcuno di Nembro, oltre a chi c’è già, possa venire in
Seminario, a vivere questa esperienza
unica e speciale.
Don Stefano Siquilberti
ORGANIZZATI A LIVELLO DIOCESANO PRESSO L’ISTITUTO PALAZZOLO IN BERGAMO
La figura del Samaritano quest’anno al centro
dei Convegni missionari per ragazzi e per adulti
Nel fine settimana dell’uscita di questo Nembro (sabato 20
e domenica 21 febbraio) sono stati calendarizzati anche il 92°
Convegno missionario diocesano generale e il 13° Convegno missionario diocesano dei ragazzi, entrambi ambientati, con programma separati, ma in certi momenti anche convergenti, presso
l’Istituto Palazzolo, nella Parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna, in Bergamo. Nel pomeriggio del sabato 20 febbraio, alle
ore 15, in particolare per gli adulti, nell’auditorium situato in via
Palazzolo 66, in Bergamo, è stata fissata una conferenza di Padre
Giulio Albanese sul tema: I briganti ci sono ancor oggi, ovunque:
da Gerusalemme a Gerico. L’economia che uccide i poveri e ruba la
speranza. Nella mattinata della domenica 21 febbraio, ancora
per gli adulti, con inizio alle ore 8,45, è stata collocata una meditazione biblica guidata dal Vescovo di Bergamo monsignor
Francesco Beschi, imperniata sulla figura del buon Samaritano:
figura che è stata scelta come emblematica per entrambi i Convegni. Per i ragazzi, nella mattinata della domenica 21 febbraio,
sono state invece programmate attività, con ascolto di testimonianze di missionari, in sedi diverse. Per adulti e ragazzi è stato
poi stabilito un ritrovo alle ore 11,10 nella Piazza Pontida, scelta
quale punto di partenza verso la basilica di Sant’Alessandro in
Colonna, per la Messa. Anche per la prima parte del pomeriggio
della stessa domenica sono state ideate attività e riunioni separate per adulti e per ragazzi (ascolto di testimonianze, assunzioni di
impegni, animazioni e così via) prima del momento conclusivo
per tutti (alle ore 16,30), con il mandato missionario, in vista
degli impegni da portare avanti nelle diverse comunità parrocchiali. «A che ora passa il Samaritano?» è lo slogan adottato per i
Convegni missionari di questo 2016; Convegni scanditi pure dalle
parole: responsabilità, misericordia, gratuità.
IL NEMBRO febbraio 2016
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VITA PARROCCHIALE
ANNULLATO PER IL MALTEMPO IL CORTEO TRADIZIONALE
NEL CENTRO DEL PAESE
Coriandoli e... pioggia
«A Carnevale... ogni scherzo vale», dice un vecchio proverbio. Qualche volta però anche il Carnevale stesso subisce
degli scherzi non proprio...
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IL NEMBRO febbraio 2016
simpatici. In questo 2016, dopo settimane e settimane di
bel tempo, proprio negli ultimi
giorni del Carnevale è arrivata
la pioggia. E così è stato annullato il corteo (da Viana all’Oratorio) che era stato previsto
per il pomeriggio di domenica
7 febbraio. Se ne sono andati...
a quel paese tutti i preparativi ed i progetti che erano stati
fatti attorno al tema Gulp! Un
mondo di fumetti, scelto per il
Carnevale di quest’anno. La...
rinuncia si è però fermata al
corteo, alla parte più spettacolare del Carnevale nembrese.
In realtà le feste di Carnevale si
sono tenute egualmente, con
animazioni e intrattenimenti nel salone “Don Giuseppe
Adobati”, svoltisi nei pomeriggi
sia della domenica 7 febbraio
sia del martedì 9 febbraio. La
partecipazione, in entrambe le
occasioni, è risultata notevole.
CRONACHE
IN CALENDARIO NEI PROSSIMI GIORNI AL “MODERNISSIMO” E AL CINETEATRO “SAN FILIPPO NERI”
Tre serate per un lungo viaggio
tra i problemi delle migrazioni
Con aggancio al progetto In the name
of, e riuniti sotto il titolo La sfida dell’incontro - Ero straniero e mi avete ospitato,
sono in programma per i prossimi giorni
tre appuntamenti di rilevante spessore.
Nella loro organizzazione si sono impegnati l’Associazione Gherim, le Acli, l’Oratorio, con il patrocinio della Parrocchia,
del Comune, dell’Ufficio diocesano per
i Migranti, della Biblioteca e di altri enti
e gruppi. Il calendario degli incontri è il
seguente.
Giovedì 25 febbraio, alle ore 20,45,
al “Modernissimo”, Padre Renato Kizito Sesana presenterà il suo libro Accogliere gli stranieri - Non siamo padroni a
casa nostra. Missionario comboniano e
scrittore, Padre Kizito Renato Sesana è
nato a Lecco nel 1943. Diplomatosi perito tecnico, per un po’ ha lavorato alla
“Moto Guzzi”. Poi è entrato tra i Comboniani. Ordinato sacerdote nel 1970, per
qualche tempo è stato direttore della
rivista Nigrizia, prima di partire per l’Africa, dove per decenni ha prodigato una
intensa attività a tutto campo. Per questo suo impegno ha ricevuto numerosi
riconoscimenti, tra i quali, nel 2012, uno
della Regione Lombardia, motivato dalla sua particolare dedizione ai problemi
della pace tra i popoli.
Mercoledì 2 marzo, alle ore 20,45,
presso il Cineteatro “San Filippo Neri”
si svolgerà una serata con il titolo Viaggio
verso le migrazioni. Parlerà Bruno Goisis,
presidente della Comunità Ruah. Ci sarà
anche una testimonianza con foto-racconto di Paolo Moretti intitolato: Rampa
di lancio, verso...
Mercoledì 16 marzo, sempre presso il Cineteatro “San Filippo Neri”, con
inizio alle ore 20,45, don Davide Rota, superiore del Patronato San Vincenzo, terrà
una conferenza sul tema: L’accoglienza a
casa nostra.
Come si può notare, si tratta di iniziative che mettono a fuoco – con interventi oltremodo autorevoli – una serie di
temi e problemi che in questo periodo sono molto in evidenza: temi e problemi di
fronte ai quali è importante avere le più
adeguate conoscenze. I promotori delle
varie iniziative confidano perciò in una
adeguata adesione.
A settembre pellegrinaggio delle ACLI a Roma
I Circoli Acli di Nembro e di Prezzate stanno organizzando un pellegrinaggio
giubilare a Roma per il periodo dal 17 al 21 settembre, in occasione dell’Anno
Santo della Misericordia. Nel programma è prevista la partecipazione all’Angelus
del Papa di domenica 18 settembre, e all’udienza generale del Sommo Pontefice di
mercoledì 21 settembre. In aggiunta alle visite alle Basiliche ed ai principali monumenti di Roma, ci sarà una visita ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina. Il viaggio
sarà effettuato solo se si raggiungeranno i 40 partecipanti. Avverrà in pullman gran
turismo. La quota è stata fissata in 600 euro, più un eventuale supplemento di 90
euro per la camera singola.
Le iscrizioni, con il versamento di un anticipo di 150 euro, vanno effettuate
entro il 31 marzo presso il Circolo Acli di Nembro, via Mazzini 9 (telefono 035.52
38 77), nelle mattinate del mercoledì e del giovedì, e nella serata (ore 19-20) del
venerdì di ogni settimana.
Il 23 febbraio conferenza di Massimo Cacciari
Il dramma dell’umanesimo è il tema
che nella serata di martedì 23 febbraio, alle ore 20,30, all’auditorium “Modernissimo”, verrà sviluppato da Massimo Cacciari, il quale sarà a Nembro per
una conferenza promossa nell’ambito
del Corso di filosofia 2015/16 allestito
da Noesis. Per l’accesso all’auditorium di
Piazza della Libertà sono state previste
prenotazioni.
Per informazioni, telefonare in Biblioteca (035 471 370).
NEL MESE DI MAGGIO, CON DUE DIVERSI VIAGGI, ORGANIZZATI DALL’ANTEAS (UNIVERSITÀ PER LA TERZA ETÀ)
Gite a Chioggia ed Este e nel golfo del Tigullio
Mentre si sta avviando alla conclu- partecipazione è stata stabilita in 65 euro. motonave, per visitare località note come
sione anche l’anno accademico 2015/16, Nei giorni 30 e 31 maggio ci si recherà Camogli, Portofino, San Fruttuoso, Santa
il gruppo di Nembro dell’Anteas ha messo invece nel Golfo del Tigullio, con spo- Margherita Ligure ed altri centri di granin cantiere due viaggi, con mete Chioggia stamenti, oltre che in pullman, anche in de interesse turistico ed ambientale. La
ed Este e il Golfo del Tigullio. La
quota base di partecipazione, per
visita a Chioggia ed Este avrà luopersona, è stata fissata in 160 eugo il 18 maggio; nella mattinata
ro, più un eventuale supplemento
ci sarà la sosta a Chioggia; nel
di 40 euro per la camera singola.
Nel pomeriggio di sabato 13 febbraio, nella zopomeriggio ci si sposterà ad Este.
Per prenotazioni, iscrizioni e detna tra il villaggio Crespi Alto e San Faustino, area nei
Ci saranno guide che illustrerantagliate informazioni, ci si può ripressi della chiesa, è stato smarrito un braccialetto in
no storia e monumenti delle due
volgere alla sede della Federaziooro bianco Tennis, con brillantini. Chi lo avesse trovalocalità. Nella zona di Chioggia
ne pensionati Cisl, in via Mazzini,
to e intende ridarlo a chi lo ha smarrito, può rivolgersi
verrà consumato il pranzo, in un
2, in Nembro. Gli interessati sono
agli Uffici parrocchiali. Il gesto sarà molto apprezzato.
ristorante prestigioso. La quota di
pregati di farsi avanti per tempo.
Smarrito un braccialetto
IL NEMBRO febbraio 2016
13
VITA PARROCCHIALE
PRIMA DELL’INIZIO DEL “CAMMINO” DEL PERIODO QUARESIMALE, PARTICOLARMENTE DENSO DI PROPOSTE EDUCATIVE
“Crespi-Zilioli”: tutti in maschera
per le... Olimpiadi di Carnevale
Nella prossima estate, come noto, in
Brasile si svolgeranno le Olimpiadi. Alla
scuola dell’infanzia Crespi-Zilioli hanno
pensato di... anticiparle, con una edizione riveduta e adattata alle esigenze della
istituzione; e di collocarne lo svolgimento nel periodo del Carnevale. Il giorno
più importante, a tale riguardo, è stato
il venerdì 5 febbraio, quando per tutti
– alunni ed educatrici – era tassativo (o
quasi) mettersi in maschera. Le Olimpiadi, si sa, sono basate su gare, su prove di
abilità o di velocità nel far fronte a determinate situazioni e nel superare certi
ostacoli e difficoltà, di vario tipo. In una
scuola dell’infanzia è stato giocoforza
pensare a “prove speciali”, adatte all’età
dei concorrenti ed all’ambiente.
Lo “scenario” per ciascuna di siffatte gare è stato creato in ambienti diversi.
Prima del... via, ai concorrenti è stata data
una coccarda da usare per la... raccolta
delle “medaglie” via via ottenute; “medaglie”, nel caso specifico, costituite da palline colorate, valide anche come attestazioni della personale mobilitazione nelle
diverse “discipline” via via profilatesi. Nella concretezza i piccoli alunni (“piccoli”
in senso lato, ossia includenti “grandi”,
“mezzani”, “neo-arrivati”) hanno dovuto
cimentarsi in gare come queste: risolvere indovinelli (riguardanti i... protagonisti
dei cartoni animati, oppure – per i bambini più grandicelli – tematiche più complesse); partecipare ad una staffetta con
in mano un piatto “bucherellato” pieno di
coriandoli, cercando di... perderne il meno possibile (dei coriandoli); fare, senza
14
IL NEMBRO febbraio 2016
sprechi, travasi di farina bianca, di farina
gialla, di sabbia o di ceci; realizzare braccialetti con “pezzettini” di carta colorata.
Nel contesto di un tale tour de force
non sono mancate, naturalmente, tappe
“riposanti”, come quella che consentiva di
ammirare un cartone animato “carnevalesco”, interpretato da una della “figure”
oggi più in auge tra gli esponenti delle
nuovissime generazioni.
“Grandi” e “mezzani” si sono trovati
impegnati – venerdì 5 febbraio – tanto
al mattino quanto al pomeriggio. I più
piccoli, al pomeriggio, hanno avuto la
possibilità di fare il solito “riposino”. Per
tutti, al momento della merenda, c’erano in abbondanza “chiacchiere” ed altre
leccornie.
Il Carnevale ormai è stato archiviato.
Anche per la Quaresima, presso la CrespiZilioli è stato varato un itinerario, un percorso in più tappe riunite sotto il titolo
Il fiore che profuma di bontà. Per ogni
classe è stato preparato un grande cartellone, recante un maxi fiore caratterizzato
da sei petali, di settimana in settimana,
nel “cammino” verso la Pasqua, ciascuno
dei petali del “grande fiore” sarà occupato
VITA PARROCCHIALE
da disegni sulla base di spunti tratti o da
un brano del vangelo oppure da qualche
frase assai significativa.
In questa attività si è ritenuto di cercar di coinvolgere anche le famiglie; in
pratica, i bambini, a casa, in forma più
limitata (utilizzando materiale che è stato
messo a loro disposizione in una busta),
con l’aiuto dei rispettivi genitori, sono
stati invitati a ripetere ciò che, per loro,
è stato progettato entro le singole classi
della scuola.
Si sa che in altri tempi, durante la
Quaresima, adulti ed esponenti delle
nuove generazioni si imponevano rinunce, “piccoli sacrifici”: come il non consumare dolci, il non fumare, il non andare
al cinema, il non vedere la televisione.
Non mancano persone che anche attualmente si impongono sacrifici del tipo indicato, o altri. Ora queste persone sono
sempre di meno.
Per i bambini, alla Crespi-Zilioli sono stati proposti nel segno del periodo
quaresimale cristianamente inteso, dei
piccoli impegni volti a facilitare la loro
formazione; la loro crescita anche sul piano umano. Tra gli “impegni” proposti ai
piccoli per il periodo della Quaresima sono stati inseriti i seguenti: raccontare agli
amici tutto ciò che, man mano, si viene a
sapere sulla figura di Gesù; chiedere, almeno qualche volta, alla mamma ed al
papà, di recitare insieme una preghiera;
cercar di conoscere sempre meglio, e di
sorridere sempre di più, anche agli amici
o coetanei con i quali, di solito, si fa un
po’ fatica ad andare completamente d’ac-
cordo; cercar di fare al più presto la pace
con i coetanei e le coetanee con i quali si
era litigato; non perdere l’occasione di dire una buona parola ad un coetaneo che
si ritiene stia sbagliando nei suoi comportamenti; cercar di stare vicino e fare compagnia ad un coetaneo che appare triste
o in difficoltà.
Naturalmente, pure nei giorni di
Carnevale e nelle prime settimane della
Quaresima si è andati avanti, presso la
Crespi-Zilioli, nella attuazione del progetto didattico che, per il 2015/16, ha come
titolo “Io come un albero”. Nella fase attuale è in corso l’esame delle diverse parti
di una pianta, con il tentativo di stabilire analogie e raffronti con... la persona
umana.
Mentre va avanti l’anno scolastico
2015/16, si pensa, entro la direzione della
scuola materna Crespi-Zilioli all’anno scolastico 2016/17. Dopo il buon esito dell’open day, nella sua innovativa impostazione, si stanno raccogliendo le iscrizioni
dei... futuri alunni. E l’auspicio è che esse
si facciano sempre più numerose, mentre
la scuola – dal canto suo – si sforza di migliorare sempre di più il proprio servizio
alle famiglie.
Le foto di queste pagine sono state
fatte tutte in occasione delle “Olimpiadi
di Carnevale”.
IL NEMBRO febbraio 2016
15
CRONACHE
SU INIZIATIVA DEL C.I.F. NEL POMERIGGIO DI DOMENICA 6 MARZO, NEL SALONE “DON GIUSEPPE ADOBATI” ALL’ORATORIO
“Festa della donna” con due Cori
impegnati in brani di due epoche diverse
In adempimento di quello che è ormai diventato un suo quattro voci. Per quanti li vissero, sarà l’occasione propizia per
impegno vivamente sentito, anche in questo 2016 il gruppo di ricordare... bei tempi passati.
Nembro del C.I.F. (Centro italiano femminile) si è attivato per
Per l’ingresso alla manifestazione sarà chiesto agli adulti
organizzare un momento di gioioso incontro, aperto a tutti, in un contributo di 3 euro; bambini fino a dodici anni potranno
occasione della “Festa della donna”. La ricorrenza verrà eviden- avere invece l’accesso gratis. Non mancherà una gustosa meziata con un paio di giorni di anticipo (rispetto all’8 marzo, data renda per rendere ancora più piacevole l’incontro che è stato
della “Giornata” annuale). L’incontro si svolgerà infatti nel po- pensato quale momento da vivere insieme, in allegria, da parte
meriggio (ore 15) di domenica 6 marzo nel salone “Don Giu- di giovani e meno giovani. Ci sarà anche la suspence... del sorseppe Adobati” dell’Oratorio, che anche negli anni passati ha teggio dei numeri fortunati, destinati ad avere premi. Insomma:
più volte accolto eventi di egual tipo. L’evento di questo 2016 so- nulla è stato tralasciato per favorire una massiccia adesione. La
stanzialmente consisterà in un concerto con la partecipazione di speranza è che la... risposta sia in sintonia con l’attesa.
due Cori: il Coro TU (della Terza UniversiLE PRIMULE OFFERTE DAVANTI ALLE CHIESE IN CAMBIO DI ELARGIZIONI
tà) dello Spi Cgil di Bergamo, e la Polifonica del Centro Anziani di Albino, diretti
da Laura Saccomandi. I due complessi
verranno accompagnati al pianoforte dal
maestro Adriano Norbis.
Le aderenti al gruppo nembrese del chiese di Nembro, in coincidenza con le
Nella prima parte del concerto verranno eseguiti alcuni madrigali rinasci- C.I.F., affiancate dalle iscritte alMesse prefestive e festive, sono state
mentali e due “notturni” mozartiani volti la locale sezione dell’Azione
offerte primule (simbolo della
a rimarcare fascino e contraddizioni della Cattolica, in occasione della
primavera che sboccia, della
donna, le gioie, le incertezze, le delusioni Giornata nazionale per la
Natura che si risveglia e ridell’innamoramento. Il repertorio della vita, promossa dalla Confenasce) in cambio di libere
seconda parte della manifestazione mu- renza episcopale italiana, si
oblazioni. La risposta è stasicale sarà costituita da canzoni apparte- sono impegnate anche per
ta più o meno in linea con
nenti alla tradizione, assai note, tratte un concreto sostegno e la
quella degli anni passati.
anche dalle colonne sonore di film che tutela dell’esistenza umaComplessivamente sono staebbero grande successo negli anni ’50; na in tutte le età. Tra sabato
ti raccolti 2.121 euro, che sono
canzoni riproposte, nella circostanza, a 6 e domenica 7 febbraio, davanti alle stati destinati e devoluti alla base di Alzano Lombardo del Centro di aiuto alla
vita, impegnato in particolare a favore
Assemblea dei soci dell’Avis per un bilancio del 2015 di mamme in grave difficoltà con i loro
bambini e di donne che, pur tra tanti diPer la mattinata della domenica dalla zona di via Nembrini, ove si trosagi e problemi, intendono portare avanti
21 febbraio è stata indetta l’annuale vava, al centro del paese (nello spazio
la loro gravidanza in atto.
assemblea dei soci della locale sezione retrostante al “Modernissimo”). L’inauSi coglie questa occasione per ricordell’Avis (Associazione nazionale italia- gurazione del rinnovato monumento è
dare
che il gruppo di Nembro del C.I.F.,
na dei donatori di sangue): sezione che avvenuta con una manifestazione che
nella
sua sede in via Carso (davanti
è tra le più “anziane” e nutrite della ha visto l’adesione di rappresentanze
all’ingresso
del Centro Daina) prosegue
di sezioni avisine di parecchie località
Bergamasca.
il
suo
servizio
di raccolta e di ridistriL’assemblea, con inizio alle ore 9, della provincia di Bergamo.
buzione
ai
bisognosi,
di cose e oggetti
Va detto che l’Avis, nell’intento di
si svolgerà nella sede del sodalizio, che
utili
alle
famiglie,
in
particolare per i
si trova entro la Casa della comunità, promuovere i propri ideali (di tutela
bambini:
carrozzine,
lettini,
seggioloni,
attigua al sagrato della plebana. Du- della salute, di stimolo alla solidariee
poi
indumenti
e
anche
biancheria
però
rante l’incontro verrà illustrato dal pre- tà) sta sempre più facendo sentire la
ancora
in
buon
stato.
La
sede
del
C.I.F.
è
sidente, Walter Stancheris, il bilancio propria presenza nei campi più diversi,
aperta
ogni
martedì
mattina
dalle
ore
9
(sotto tutti gli aspetti) di quanto è stato dallo sport alle iniziative culturali e soalle ore 11,30 ed ogni ultimo sabato del
fatto nel corso del 2015; saranno altresì ciali. Per esempio, a Nembro, ha dato
mese, dalle ore 9,30 alle ore 11. Un sentidelineati gli impegni che si intendono appoggio al restauro del monumento ai
to ringraziamento va a quanti hanno già
Caduti, situato in Piazza Italia e all’orgaaffrontare nell’anno in corso.
sostenuto e vorranno o cominciare o conIl 2015 è stato importante per l’A- nizzazione insieme ad altre associazioni
tinuare a sostenere quest’opera, che via
vis nembrese. In coincidenza con il 65° di un viaggio (nel prossimo maggio) di
via si va rivelando sempre più preziosa,
anniversario della fondazione della studenti delle medie nei luoghi della
specialmente in questo periodo di diffusa
sezione, come noto si è attuato il trasfe- “Grande Guerra”. (Di questo viaggio si
difficoltà, a causa della crisi economica
rimento del monumento al donatore parla anche in altra pagina).
che continua a far sentire i suoi effetti.
Sempre generosi i Nembresi
nella “Giornata per la vita”
16
IL NEMBRO febbraio 2016
CRONACHE
NEL CORSO DEL “RANCIO SOCIALE” DEL GRUPPO DEGLI ALPINI DI NEMBRO
Molto elogiato il progetto di portare
ragazzi sui luoghi della “Grande Guerra”
Confermata ufficialmente nel corso
della annuale “cena sociale”, è stata salutata con grande favore la notizia – anticipata già sul Nembro di gennaio – che
nei giorni 19, 20 e 21 maggio gli Alpini
del Gruppo di Nembro accompagneranno
due terze classi della scuola media “Enea
Talpino” in visita a luoghi della “Grande
Guerra” 1915-1918. Varato verso la metà
dello scorso anno, il progetto, insieme alle
“penne nere” vede impegnati il G.A.N., il
C.A.I. locale e la sezione Avis di Nembro.
Dopo le prime titubanze, l’idea ha trovato
crescenti consensi ed ora è avviata a piena attuazione. Man mano emergeranno,
si daranno le indicazioni aggiornate sugli
sviluppi dell’iniziativa, indubbiamente di
grande spessore e forte significato.
Il “rancio sociale” annuale – come lo
definiscono gli Alpini – ha avuto luogo nella serata del sabato 23 gennaio. I partecipanti erano circa centoquaranta. Tra i presenti, anche le autorità, con il sindaco di
Nembro Claudio Cancelli, ed il presidente
provinciale dell’A.N.A. (Associazione nazionale Alpini), Carlo Macalli, i quali hanno
rivolto un saluto ai convenuti ed hanno
rimarcato l’importanza di quanto, nei diversi ambiti, gli Alpini stanno facendo.
Nel corso della serata è stata ascoltata con vivo interesse, e molto apprezzata,
la relazione con la quale Vincenzo Carrara, capogruppo degli Alpini nembresi,
ha illustrato ciò che è stato fatto nel corso del 2015 ed ha delineato i programmi
di massima per il 2016. Nelle parole di
Vincenzo Carrara, naturalmente, non è
mancato il ricordo di quanti, nel corso del
2015, “sono andati avanti”; ma sono stati
rammentati anche tutti gli scomparsi. Si è
appreso che pure nel 2016 si svolgerà la
Vincenzo Carrara con Pierino Moretti, nel momento della premiazione dell’alfiere del Gruppo
nembrese dell’A.N.A.
sagra alpina nel mese di luglio. Vincenzo Carrara ha espresso l’auspicio di una
assidua frequentazione della sede del
Gruppo, al “Camporotondo”, da parte di
tutti i tesserati e degli amici che ne hanno
la possibilità: sede che è il “cuore pulsante” del Gruppo, perché in essa vengono
ideate, progettate, e poi portate avanti le
diverse iniziative.
Nel corso della serata è stato premiato, “con tanta riconoscenza”, Pierino
Moretti, l’alfiere che porta il gagliardetto
del Gruppo di Nembro in tutte le diverse
manifestazioni attuate nel corso dell’anno nella Bergamasca. Hanno allietato
l’incontro conviviale, con una serie di esecuzioni musicali, alcuni componenti della
Fanfara di Scanzo. In chiusura del “rancio
sociale” (e dei vari momenti che hanno
connotato la serata) c’è stato il sorteggio
dei biglietti fortunati nella sottoscrizione
a premi promossa per l’occasione.
La dirigenza del Gruppo Alpini sentitamente ringrazia quanti sono intervenuti
all’appuntamento ed esprime gratitudine
alla Parrocchia, all’Oratorio (e al suo direttore) che hanno messo a disposizione
l’ambiente (il salone “Don Giuseppe Adobati”) nel quale esso ha avuto svolgimento.
IL COMITATO DI GESTIONE ELETTO A DICEMBRE È AL LAVORO IN VISTA DI NUOVE INIZIATIVE
Al Centro Anziani già scelta la località
per le vacanze al mare nella prossima estate
Al Centro Anziani, anche se ci troviamo ancora nel pieno inverno, già si sta
pensando alle vacanze estive. Per il soggiorno al mare si è ritenuto di puntare
su una località nuova. L’attenzione si è
fermata su Rodi Garganico, nella Puglia,
in particolare sull’Hotel Royal Gates. Il periodo sarà quello dal 3 al 17 settembre.
La quota è stata fissata in 830 euro, con
l’eventuale supplemento di 170 euro per
coloro che intendono usufruire di una camera singola. Il viaggio verrà effettuato
con un autobus Gran Turismo. Lungo l’itinerario è prevista una sosta per il pranzo.
Le prenotazioni vanno fatte entro il 15
giugno, con il versamento, come caparra,
di 250 euro; il saldo della quota andrà effettuato entro il 30 luglio.
In Puglia, a Torre Canne, si trova
pure la località nella quale i Nembresi
che fanno riferimento al Centro si recano per le cure termali. Il periodo scelto
per questo 2016 è quello che va dal 22
maggio al 5 giugno. Ci sono ancora alcuni posti disponibili per quanti desiderano
approfittarne. In questo caso – cioè per
le cure termali – il viaggio verrà fatto con
la “Frecciarossa”, treno ad alta velocità.
Per quanti lo desiderano, c’è però la possibilità anche del viaggio in aereo con il
versamento in più di 120 euro a persona
(rispetto alla quota totale stabilita, e già
più volte indicata).
Il nuovo Comitato di gestione del
Centro Anziani, eletto il 3 dicembre scorso (allorché, è stato eletto pure il gruppo
o collegio dei revisori dei conti, formato
da Luca Moretti, Giuseppe Ravellini ed
Emanuele Suardi) è al lavoro per tenere
l’istituzione attiva e via via più operativa;
a tale scopo ha invitato anche tutti i soci
ad avanzare idee e proposte, magari con
il personale impegno, per nuove iniziative
e per nuovi progetti.
Il tesseramento per il 2016 sta andando avanti bene. La quota per l’adesione è stata confermata in 6 euro. E sono
state confermate – tramite la convenzione da tempo in atto – tutte le agevolazioni connesse alla tessera per gli acquisti
presso i negozi e gli esercizi commerciali nembresi che hanno aderito a questo
programma.
Proseguono con il consueto successo
i pomeriggi domenicali danzanti, dalle
ore 15 alle ore 18, presso il salone della
cascina solidale situata in via Kennedy.
Questi appuntamenti risultano sempre
assai affollati, con parecchia gente che arriva anche da fuori paese.
IL NEMBRO febbraio 2016
17
CRONACHE
MESSO IN LUCE AL CONVEGNO “LA NONA PORTA”
Il ruolo dell’educatore
nell’epoca di Internet
Nell’impostazione della edizione di
quest’anno (la XIX) del convegno “La nona porta”, periodicamente indetto nel
ricordo del compianto dottor Enzo Daina, c’era la novità del raggruppamento dei lavori nella sola mattinata del 29
gennaio. Erano previste due relazioni,
però, per una improvvisa indisposizione,
il prof. Vittorio Robiati Bendaud, non é
potuto intervenire; e così tutto il tempo
dell’incontro è stato lasciato a disposizione della professoressa Francesca Nodari,
filosofa, direttrice scientifica della Fondazione “Filosofi lungo l’Oglio”, la quale
lo ha ottimamente utilizzato parlando di
problematiche di vivo interesse e grande attualità. Il rapporto non tematizzato
tra maestro e allievo: la chance dell’educazione; questo era il tema affidato alla
relatrice, la quale ha iniziato dicendo che
il fenomeno della globalizzazione, fonte
dell’abbattimento di tutte le barriere, e
il sempre più utilizzo di Internet e delle
più avanzate tecnologie – utilizzo spesso
fatto anche in modo improprio – hanno
portato ad una accelerazione esasperata
dei tempi, ed anche nella percezione di
quanto accade, lasciando così all’uomo
Serie di mostre di Paolo Facchinetti
È questo, un periodo particolarmente intenso per il
pittore nembrese Paolo Facchinetti. Resterà aperta sino al
5 marzo la mostra personale che egli ha in corso a Bergamo, alla galleria Viamoronisedici Spazioarte: mostra che è
stata l’occasione per la pubblicazione anche di un corposo
catalogo delle opere dell’artista nostro compaesano. Fino al
22 aprile Paolo Facchinetti sarà presente, con un’altra sua
“personale”, anche allo “Studio Ponti” di Milano; titolo della
rassegna Di luci e d’ombra. Sempre a Milano Paolo Facchinetti sarà tra i protagonisti dell’edizione 2016 di Affordable
Art Fair, in programma dal 17 al 20 marzo, al “Superstudio”. Tra maggio e giugno
Paolo Facchinetti terrà una “personale” anche a Firenze, alla OnArt Gallery.
18
IL NEMBRO febbraio 2016
del XXI secolo una sensazione di paura,
la sempre più marcata consapevolezza
di essere “limitato”, “finito”, nella propria
esistenza. Da qui scaturisce il suo sforzo
per cercar di far fruttare al massimo il
tempo di cui dispone. Ma con questo corre il rischio, nemmeno tanto remoto, di
trovarsi disorientato. In un siffatto contesto la figura del maestro, il quale non solo
trasmette conoscenza, ma educa, lasciandosi anche mettere in discussione dalle
domande del suo allievo, diventa ancora
più importante: il Maestro intrattiene con
l’Allievo un dialogo, costruisce con lui una
relazione, un rapporto di responsabilità; lo rende consapevole di aver bisogno
dell’Altro, che lo convoca perché l’allievo
è “convocato” è l’“eletto”; ma l’allievo, libero, può scegliere di rispondere, di accettare oppure no.
Aperto a tutti, il convegno “La nona
porta” pure nella recente edizione ha visto
una rilevante partecipazione di persone,
docenti universitari e anche di studenti, in
particolare dell’Università di Pavia.
Nelle foto: la professoressa Francesca
Nodari e una veduta della sala del convegno, presso il Centro Daina, in via Carso.
CRONACHE
NELLA SERATA DEL 5 MARZO NEL CAPANNONE DI VIA VASVECCHIO
Alla ribalta l’“Enea Salmeggia”
per i quarant’anni della “Persico”
Con quello in cartellone per la serata
di sabato 5 marzo, ore 21, si concluderà
la serie dei tre concerti (di diversa impostazione) che la “Persico stampi” ha voluto
organizzare – nel contesto anche di altre
iniziative – in occasione del quarantennale
della propria attività. Presso il capannone
di via Vasvecchio – sede anche dei due
precedenti appuntamenti – questa volta
(sabato 5 marzo) sarà sul palco l’orchestra
Enea Salmeggia, nella formazione ensemble. Ospite d’onore della serata sarà il
popolarissimo Massimo Lopez. Come già
riferito, la serie dei tre appuntamenti (con
ingresso libero per tutti) è stata inaugurata dal Coro Anghelion, il 9 gennaio. Sabato
13 febbraio si è esibita l’orchestra a fiati
(corpo bandistico) di Albino, sotto la direzione del maestro Savino Acquaviva, con
Massimo Bartoletti come tromba solista,
con Mattia Lecchi alla fisarmonica, e con
Sevil Yalcin come “voce folkloristica”. The
Orient Express era il titolo del concerto,
basato su un repertorio assai vario, offerto con estrema versatilità. C’era il timore
che, nella circostanza, il pubblico risultasse scarso, a causa della coincidenza con la
serata conclusiva del Festival di Sanremo
e con la partita di calcio Juventus-Napoli.
Invece il vastissimo capannone è risultato
egualmente molto affollato. In apertura
alla serata – come già aveva fatto il 9 gennaio – ha parlato Pierino Persico, che ha
delineato ulteriori dettagli della nascita e
della crescita dell’azienda che ha avviato.
Egli si è soffermato in particolare sulle difficoltà che via via si sono dovute affrontare
per conquistare nuovi mercati, per stare al
passo con i tempi nell’adeguamento tecnologico, per essere sempre pronti in rapporto alle tendenze emergenti ed alle attese
della clientela, via via fattasi sempre più internazionale. Nelle sue parole, e nel modo
nel quale le ha pronunciate, si è avvertita
la vera “passione” che egli ha per il suo lavoro, anche adesso che si trova affiancato
dai figli nella conduzione dell’azienda.
Per marzo, in aggiunta al concerto
con l’orchestra Salmeggia, sono previste
anche alcune mostre di design, di grande
interesse. Sabato 13 febbraio la “storia”
della “Persico stampi”, e in particolare del
suo fondatore, è affiorata anche da una
bella e simpatica composizione in dialetto bergamasco, che è stata recitata prima
dell’inizio delle esecuzioni musicali. Nelle
foto: momenti della serata.
Molti consensi per la rassegna
di spettacoli teatrali per bambini
Ha incontrato molti consensi l’iniziativa Palcoscenico junior, rassegna di
spettacoli teatrali per bambini. Dopo i
due proposti a gennaio, sono in cartellone
Da dieci anni il Bazar organizza
“spedizioni” da Nembro alla Scala
La serata di lunedì 7 marzo (nella consueta sede dell’auditorium delle Scuole
medie), al Bazar della musica, sarà l’occasione, da un lato, per definire i dettagli
delle “spedizioni” di quest’anno (21 marzo e 13 aprile) nel capoluogo lombardo, e,
dall’altro, per tracciare un bilancio dei dieci anni dell’iniziativa di andar da Nembro a vedere spettacoli alla Scala di Milano. Complessivamente oltre 250 persone,
almeno una volta, hanno partecipato a questi viaggi. Al Bazar si sta organizzando
pure la partecipazione alla rappresentazione dell’opera Turandot di Giacomo Puccini, in programma per il 4 marzo nel teatro “Gianandrea Gavazzeni” di Seriate.
altri tre appuntamenti. Ecco il calendario:
21 febbraio: Un treno carico di filastrocche, con la Fondazione Aida (spettacolo
adatto per bambini e ragazzi dai 4 ai 10
anni); 13 marzo: Tramando, con il Teatro
Baracca (spettacolo adatto per bambini e
ragazzi dai 3 agli 8 anni); 10 aprile: Pam,
parole a matita, con Luna e Giac (spettacolo adatto per bambini e ragazzi dai 3
ai 10 anni). Le rappresentazioni, presso il
Cineteatro “San Filippo Neri” hanno inizio
alle ore 16,30. I prezzi variano a seconda
dell’età dei piccoli spettatori. Informazioni dettagliate si trovano sul sito dell’Oratorio e del “San Filippo Neri” (Cineteatro).
Continuano con successo, nelle modalità
più volte segnalate, anche le proiezioni di
film di grande interesse.
IL NEMBRO febbraio 2016
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20
IL NEMBRO febbraio 2016
CRONACHE
MENTRE IL “MATTONE” CONTINUA A CONFIGURARSI COME IL BENE-RIFUGIO PIÙ SICURO
Come sta andando a Nembro
il mercato immobiliare?
Nelle più recenti settimane si sono
fatti di nuovo insistenti, nei discorsi dei
politici e nei commenti dei mass media,
i riferimenti alla “crisi economica” ormai
da tempo in atto. Si è sentito parlare di
“crescita” che non solo non si consolida
ma che anche rischia di bloccarsi e sfumare del tutto. La nuova congiuntura
non positiva viene spiegata alla luce della
situazione internazionale, dei rallentamenti nello sviluppo della Cina e dei Paesi
emergenti, dell’andamento del mercato
del petrolio e così via. Le Borse hanno subito scossoni in serie, con i titoli bancari
al centro delle tempeste, in particolare in
Italia. I risparmiatori si sono chiesti come
tutelare i loro gruzzoli. Si è fatta più forte
l’attenzione per i beni-rifugio. E tra questi è tornato in assoluta evidenza il benerifugio per eccellenza, ossia il mattone.
Si sono fatte via via più ricorrenti
le voci di una ripresa, sia pure lenta, del mercato immobiliare. Nella
concretezza, come vanno, davvero, le cose, a questo riguardo, in
Italia? E a Nembro? La domanda è
stata rivolta in particolare a Stefano
Ravellini, che con la sua agenzia è
sovente presente (attraverso pagine
pubblicitarie) su Il Nembro. «Sì, in
effetti qualche cosa si sta muovendo, molto cautamente, ma si sta
muovendo...» è la risposta. Stefano
Ravellini ha una lunga esperien-
Stefano Ravellini nel suo ufficio in via Mazzini,
a Nembro.
za nel settore. Vi opera ormai da più di
trent’anni (dal 1982) e da più di quindici
anni (dal 1999) ha il suo ufficio nel cuore
del centro storico, in via Mazzini. «D’altra
parte – spiega ancora Stefano Ravellini –
ci sono tutte le condizioni per una ripre-
sa del mercato delle case. Il momento è
buono. I prezzi sono assai più contenuti
rispetto al passato. Le banche accordano
mutui a tassi più che accessibili. Ci sono
agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni
che, di solito, si attuano quando si acquistano immobili non nuovi. Investendo in
Borsa, non si sa mai come può andar a
finire. Un immobile, invece, resta sempre
qualcosa di concreto...».
A Nembro e nei dintorni ci sono buone
occasioni?
«Le buone occasioni non mancano
mai – risponde ancora Stefano Ravellini
–; ed è pure ampio l’orizzonte delle scelte, sia per il nuovo sia per l’usato».
Tra quanti si rivolgono a lei, ci sono persone di tutte le età?
«In prevalenza, come è naturale, si
tratta di giovani e di persone nel pieno
della vita. C’è chi sta per mettere su
famiglia e c’è chi deve cercare una
casa più grande, e quindi vende
quella che ha... Le situazioni sono le
più diverse. Ma in genere, si riesce
a trovare la soluzione confacente
per ogni caso. L’importante è che,
davvero, e finalmente, la “ripresa”,
della quale tanto si parla, arrivi sul
serio e che anche il mercato immobiliare ritrovi un buon fermento.
Per chi vuole comprare casa, o migliorare quella che ha, questo, ripeto, è il momento propizio!».
SECONDA EDIZIONE DELLA RASSEGNA “ARTE, MUSICA, EMOZIONI”
Commedie in dialetto in scena al “Modernissimo”
Dopo i consensi ottenuti con quella dello scorso anno,
l’associazione Gherim ha pensato di allestire la seconda edizione della manifestazione denominata “Arte, musica, emozioni”, costituita dalla rappresentazione al “Modernissimo” di
spettacoli in dialetto bergamasco. Calendarizzata tra questo
periodo invernale-primaverile e il prossimo autunno, la manifestazione è stata basata complessivamente su cinque appuntamenti. Dopo quello fissato per la serata del 13 febbraio,
con la Compagnia stabile di prosa “Carlo Bonfanti” - Città di
Treviglio (spettacolo intitolato Vinsanto), il programma prevede i seguenti spettacoli:
5 marzo: Öna cà dè ’mpustùr, con la compagnia dialettale
“La combricola Gino Gervasoni” di Gazzaniga;
19 marzo: Chè faméa!, con la compagnia teatrale dialettale
“Isolabella” di Villongo Sant’Alessandro;
8 ottobre: L’è töt ü manicomio, con la compagnia stabile “Il
teatro del Gioppino” di Zanica.
22 ottobre: Chiave per due, con la compagnia teatrale
“Franco Barcella” di San Paolo d’Argon.
Tutte le rappresentazioni in cartellone avranno inizio alle
ore 20,30. Per l’ingresso agli spettacoli del 5 e del 19 marzo, e
dell’8 ottobre (così come è avvenuto per quello messo in programma per il 13 febbraio) il costo del biglietto è stato fissato in
6 euro. Allo spettacolo del 22 ottobre sarà possibile accedere ad
offerta libera: il ricavato della serata andrà a beneficio dell’Associazione italiana per la lotta alla miastenia e alle malattie immunodegenerative. Sono stati comunque previsti Voucher cumulativi. Per qualsiasi informazione si può telefonare al numero
035 41 27 207 o contattare [email protected]. L’intera iniziativa ha
il patrocinio del Comune di Nembro.
IL NEMBRO febbraio 2016
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VITA PARROCCHIALE
PIÙ SONTUOSO DEL SOLITO LO SHOW ORGANIZZATO
IN OCCASIONE DEL CARNEVALE
“Gran varietà”
alla Casa di Riposo
È risultato più... sontuoso
e partecipato del solito lo show
che ogni anno viene organizzato presso la Casa di Riposo, in
aggiunta al “ballo in maschera”
del martedì prima dell’inizio
della Quaresima, negli ultimi
22
IL NEMBRO febbraio 2016
giorni del Carnevale. Dalla Corrida, richiamante la “storica”
gara tra “dilettanti allo sbaraglio”, che fu condotta in televisione (oltre che alla radio) da
Corrado (Mantoni), si è passati
ad un... “Gran varietà”, sul modello delle kermesses che in altri tempi erano di prammatica,
al sabato sera, nei programmi
del principale canale della
emittente di Stato per il piccolo
schermo. Oltre ai gruppi ed ai
soliti, appartenenti al coro “Saranno famosi”, propostisi come
cantanti, si sono affacciate alla
ribalta formazioni di danzatrici
in sgargianti costumi. Introdotti da una briosa presentatrice
(foto qui accanto), tutti i protagonisti della... “super-rivista”
saliti sul palcoscenico hanno
raccolto applausi senza fine dal
numeroso pubblico presente,
formato da ospiti della Casa di
Riposo e da loro parenti. A tutti
coloro che si sono dati da fare
per il buon esito della manifestazione (animatori, volontari,
personale interno all’istituzione e così via) va un sentito ringraziamento. Nel pomeriggio
di sabato 6 febbraio nel “salone delle feste” della Casa di Riposo, si sono vissuti momenti
di genuina allegria.
VITA PARROCCHIALE
IL NEMBRO febbraio 2016
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SGUARDI AL PASSATO
RIEVOCAZIONI CHE OFFRONO SPUNTI PER RIFLESSIONI E CONFRONTI
Cent’anni fa sul
Nel calendario del 1916 l’inizio della Quaresima era colloca- bresi: Oreste
to nella data dell’8 marzo. Nella sua edizione uscita il 6 febbraio “Bonèra” Fronti,
di cent’anni fa il Nembro, rimarcando la temperie che allora di Viana, padre
si stava vivendo – quella del primo conflitto mondiale – pose di quattro «bimbi in tenera età», e Stefano Piazzalunga. Di altri
vigorosamente un interrogativo: ci si poteva, in quel contesto, due nembresi, Giorgio Brissoni e Patrizio Tagliaferri, «da parecabbandonare a baldorie ed a feste tra coriandoli e stelle filanti? chio tempo» mancavano notizie. Nel periodo natalizio parecchi
LA GUERRA E IL “CARNOVALE” – Quello – allora – ormai dei Nembresi arruolati erano rientrati per una breve licenza; per
imminente – così iniziava l’articolo di fondo o editoriale del il 12 gennaio e per il 7 febbraio erano però stati indetti ulteriori
mensile della Parrocchia intitolata a San Martino – «è il primo reclutamenti.
Carnovale che si affaccia dacché alle frontiere d’Italia romba
“MUTUO SOCCORSO FEMMINILE” – A causa della guerra
il cannone, con migliaia di bocche orribili; dacché esplodono in atto era stata sospesa all’asilo la tradizionale “festa dell’albero
bombe e granate, mitragliatrici sparano e proiettili fischiano di Natale”. Alcune nobildonne, guidate da Giulia Morbio Crespi,
nell’aria; dacché la criniera delle
vollero tuttavia, e comunque, il 12
Alpi che recinge la Patria è una
gennaio, portare doni ai bambini.
selva di baionette luccicanti al sole
In quell’ora segnata da sempre
sulle candide nevi. L’anima nostra
nuove difficoltà si configurava via
– si faceva presente sul Nembro
via più evidente l’importanza della
del febbraio del 1916 –, l’anima
“Società di mutuo soccorso femmidell’Italia, è lassù: a combattere
nile” che a Nembro era stata foncon chi combatte, a soffrire con chi
data nel 1905: in dieci anni, oltre a
soffre ad agonizzare con chi spira,
diffondere «lo spirito di reciproca
a sostenere quelli che il piombo
carità cristiana», essa aveva dispennemico prostra al suolo, a raccosato a famiglie in difficoltà sussidî
gliere i brandelli di vite umane che
per un ammontare di 7.196,85 lile granate disperdono. L’anima
re, mantenendosi inoltre un fondo
nostra è lassù; curva sui piccoli cidi cassa di 1.057,59 lire. Le nuove
miteri, abbracciata alle rozze croci
iscritte alla “Società” risultavano in
che le mani pietose dei soldati sucostante aumento.
perstiti hanno piantato sui caduti,
VENTIMILA COMUNIONI IN
dovunque una tomba si è aperta a
PIÙ – Dai consuntivi dei dodici
raccogliere l’eroe per l’ultimo sonmesi allora appena trascorsi scano. (...)». Dopo aver così delineato
turì che nella Parrocchia di San
lo scenario bellico incombente
Martino, in quel tempo formata
su tutti, l’editoriale del Nembro si
da poco più di cinquemila fedeli,
rendeva incalzante con domana fronte delle 252mila fatte nel
de come le seguenti: «Chi si sente
1914, nel 1915 erano state distriUna delle innumerevoli tavole con le quali Achille Beltrame
nell’animo l’audacia di insultare (1871-1945) illustrò, sulla “Domenica del Corriere”, momenti ed buite 272mila Comunioni, delle
al sangue che scorre a torrenti, di aspetti della Grande guerra 1915-18.
quali 39mila nella chiesa di San
sorridere al dolore ed al lutto che
Nicola e 10mila nella chiesa di
si accumulano sulle nostre case? Saremo noi sì poco serii da ab- Sant’Antonio a Gavarno (zona non ancora eretta in comunità
bandonarci ai balli, ad una gioia sguaiata, mentre si assiste ad ecclesiale autonoma). Nel gennaio di cent’anni fa, sempre nelun così terribile sconvolgimento di uomini e cose? (...)». L’arti- la Parrocchia di San Martino, furono registrati 18 battesimi (13
colo si concludeva con questo auspicio: «Noi speriamo che in di bambini, 5 di bambine) ed altrettanti decessi: quest’ultimi,
fondo all’anima nostra ci sia la coscienza che queste non sono purtroppo, quasi tutti – tranne due: 16 su 18 – di infanti e di
le giornate del tripudio, ma bensì del raccoglimento e della pre- fanciulli in ancora tenera età.
ghiera». E infatti nei giorni 5, 6, 7, marzo del 1916, negli ultimi
DAI CAMPI ALLE FABBRICHE – Con il lavoro agricolo nel
tre giorni del “Carnovale” di cent’anni fa si tenne un triduo con 1915, sul territorio nembrese, in aggiunta ad altro, vennero procelebrazioni in suffragio dei defunti.
dotti 464,50 quintali di frumento e 1.944,50 quintali di grano«TRENTA MILIONI AL GIORNO» – Sempre nell’edizione del turco o melicone. Nel gennaio del 1916 negli stabilimenti del
Nembro del febbraio 1916 si segnalava che la guerra allora in paese l’attività si era mantenuta “intensa”. Erano però anche
corso costava all’Italia trenta milioni di lire al giorno. Per la co- circolate voci su una possibile, imminente, “crisi”, a causa del
pertura delle spese connesse al conflitto era stato lanciato un progressivo venir meno della disponibilità di materie prime e
“prestito nazionale”, con “cartelle” che rendevano un interesse del “prezzo esagerato” del carbone. Il quadro sanitario locale,
annuo del 5 per cento. Nel mese di gennaio in paese era arrivata nel gennaio 1916, era risultato “ottimo” per le persone adulte;
la conferma della tragica morte, in combattimenti, di due nem- tra i bambini e i ragazzi, invece, infieriva la “tosse asinina”.
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IL NEMBRO febbraio 2016
CRONACHE
MENTRE AUMENTANO I BISOGNI DI FRONTE AI PROGETTI PER TRASFORMARE L’ISTITUZIONE
IN UN CENTRO DI SERVIZI ALLA COMUNITÀ
Casa di Riposo: assemblea per rilanciare
le attività dei soci sostenitori
Quando, parecchi anni or sono, la Casa di Riposo venne eletta in Fondazione
R.S.A. Onlus, nella nuova impostazione
della istituzione che ha sede nella zona
di San Nicola, si fece spazio – anche statutariamente – ad un’Associazione o Comitato di soci sostenitori, volta/o a tenere costantemente viva l’attenzione della
cittadinanza nembrese nei confronti del
luogo ove trovano adeguata accoglienza
ed assistenza coloro che ne hanno particolare bisogno nell’età avanzata o per le
situazioni che stanno vivendo.
Un rappresentante o delegato del
Comitato dei soci sostenitori partecipa
regolarmente, con diritto di parola, alle
riunioni del Consiglio di amministrazione della Casa di Riposo di Nembro.
A siffatto apporto, negli anni scorsi i
soci sostenitori hanno voluto aggiungere
anche un aiuto effettivo, concretizzandolo specialmente nella messa a disposizione della Casa di Riposo – ogni dodici mesi, in coincidenza con il periodo natalizio
– di attrezzature o altre cose delle quali
avevano via via notizia che c’era urgenza,
ma mancavano i mezzi per acquisirle. I
soci hanno sempre raccolto i fondi necessari in varie forme: o con gazebo collocati
al mercato del giovedì, o con la organizzazione di lotterie/sottoscrizioni (favorite
da doni messi a disposizione dai commercianti locali), o in altre maniere (non
escluse le dirette, personali elargizioni).
Ora, di fronte all’ormai avviato progetto di trasformare la Casa di Riposo in
un Centro di servizi socioassistenziali
aperto all’intera comunità, si è fatta più
forte l’esigenza di accentuare l’aiuto all’istituzione, coinvolgendo di più la gente, cercando maniere nuove per far arrivare alla Casa di Riposo maggiori aiuti, o
attraverso il Comitato oppure per libere
decisioni e donazioni di singole persone.
Nell’edizione de Il Nembro di gennaio s’è spiegato che alla fine del 2015,
il Comitato dei soci sostenitori, anziché
acquistare qualcosa da donare alla Casa di Riposo, ha messo il “suo” annuale
gruzzolo direttamente a disposizione degli amministratori dell’istituzione, come
“piccola goccia” da usare nell’affrontare le
spese delle programmate ristrutturazioni.
In un proseguimento di tale nuova impostazione del proprio impegno, il Comitato
Una veduta della Casa di Riposo di Nembro.
dei soci sostenitori ha pensato di cercar di
mobilitare più marcatamente la gente; e
per spiegare i propri programmi – nonché
per rinnovare e rinvigorire il proprio direttivo – ha indetto una pubblica assemblea per la serata di giovedì 3 marzo.
L’incontro avrà luogo con inizio alle ore
20,30 presso la stessa Casa di Riposo, in
via dei Frati.
Si confida vivamente in una folta
adesione, da parte di persone che portino
idee, suggerimenti, proposte per aiutare sempre di più la Casa di Riposo a mettersi al passo con le esigenze dei tempi
nuovi, secondo programmi/progetti che
su queste pagine sono già stati illustrati.
Quanto all’attività interna alla Casa,
portata avanti in particolare dal Servizio
di animazione e dai Volontari, si può qui
ricordare che, in aggiunta al pomeriggio
di spettacolo e festa di cui si parla in altre
pagine, nel periodo del Carnevale ci sono
state altre iniziative: la proiezione di un
film domenica 7 febbraio; giochi e intrattenimenti per gli anziani ospiti lunedì 8
febbraio; il “ballo in maschera” martedì
9 febbraio. Sabato 13 febbraio – alla vigilia della ricorrenza di San Valentino – si è
svolta la festa mensile dei compleanni,
secondo lo schema consueto.
Giovedì 11 febbraio, in occasione
della annuale giornata dell’ammalato,
il Coro “Saranno famosi”, che ha la sua
“base” presso la Casa di Riposo, è andato
nella Parrocchia delle Grazie, a Bergamo,
dove ora opera don Vinicio Corti, per accompagnare con canti liturgici, la Messa
nella quale è stato amministrato il sacramento della Unzione degli infermi.
Si sta lavorando per dare attuazione
anche alle diverse iniziative che ogni anno caratterizzano il periodo primaverile.
LI FESTEGGERÀ ANCHE CON UN VIAGGIO IN PROVENZA E SULLA COSTA AZZURRA
L’Aido di Nembro ha quarant’anni
Dopo l’Avis – che nel 2015 è stata in
primo piano per il raggiungimento dei 65
anni di attività in Nembro –, ecco alla ribalta, per il 2016, l’Aido, che a Nembro
esiste da quarant’anni. Per festeggiare
tale traguardo il sodalizio, in aggiunta ad
altre iniziative, ha deciso di promuovere un viaggio sulla Costa Azzurra ed in
Provenza. Sono stati scelti i giorni 15, 16
e 17 luglio. Il viaggio avrà luogo con un
pullman gran turismo. L’itinerario prevede soste, in particolare, a Valensole (la località che è considerata il cuore mondiale
della fioritura della lavanda), ad Aix en
Provence (città ricca di storia e di attrattive), ad Avignone (l’antica “città dei Papi”),
a Cannes (famosa per il suo festival del
cinema) ed in numerose altre zone ricche
di bellezze ambientali e monumentali.
La quota individuale per la partecipazione è stata fissata in 290 euro, più,
eventualmente, altri 100 euro per usufruire della camera singola. Le iscrizioni
devono essere fatte entro il 28 aprile, con
il versamento di 150 euro come anticipo;
il saldo va fatto entro il 9 giugno. Per le
iscrizioni ci si può rivolgere alla sede
dell’Aido, presso la Casa della comunità
(attigua al sagrato della plebana), aperta
tutti i giovedì dalle ore 19 alle ore 20,30.
Si possono anche contattare i seguenti
recapiti telefonici: 349 765 5890 (Lucia
Piccoli), o 334 317 4025 (Cinzia Pellicioli).
Anche del programmato viaggio in
Provenza e sulla Costa Azzurra si parlerà
nel corso della annuale assemblea dei
soci dell’Aido nembrese, che è stata convocata per le ore 18 del sabato 20 febbraio (quello della messa in distribuzione
di questa edizione de Il Nembro). L’assemblea si terrà presso la sede del sodalizio,
nella Casa della comunità.
IL NEMBRO febbraio 2016
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NELLE VICINIE
UN COLLEZIONISTA, AMICO DELL’ASSOCIAZIONE DEI VOLONTARI, HA CHIESTO ED OTTENUTO
DI POTERLO IN GRAN PARTE INSERIRE NELLA SUA RACCOLTA
Viana: il presepio con i trulli
ha fatto colpo ed ha… preso il volo
“Casettine lillipuzziaprimaverile – dovrebbe
ne”; “tende di pietra” di
essere, di fatto, reso utilizun esercito esotico, “agzabile da parte della gente
gruppate come fratellini
il parco che è stato ricavato
per mano, a due, a tre, a
nel prato situato lungo la
quattro, due uguali e gli
via Roma, in prossimità dei
altri più piccoli”; “cremlini
condomini rossi e del sururali”; nei quali “sembra
permercato. Non è escluso
non possa abitare che un
che ci sia anche un’inaugupopolo di omini”; e, poi,
razione ufficiale.
finestrelle quasi da bamNelle più recenti setbola; “il tetto buffo, simile
timane Viana ha fatto la
Una veduta del presepio che è stato esposto a Viana tra la fine del dicembre 2015
ad uno spegnitoio; al cap- e l’inizio del gennaio 2016.
sua parte, come sempre,
pello di un mago”; davanti
in diverse iniziative che
ai trulli non ci sono mai stati freni per la passione, per circa quattro mesi. E così hanno coinvolto l’intero paese, e non sofantasia. Tutti ne hanno parlato in termi- il loro presepio – come già è stato riferi- lo quello. Già si è detto dell’apporto che i
ni poetici. E anche la loro storia qualche to nell’edizione de Il Nembro dello scorso Volontari della associazione della Vicinia,
volta viene raccontata con toni fiabeschi. mese – ha raccolto incondizionati elogi. insieme ad Alpini, ad aderenti alla “ProLa scena di partenza è un grande bosco; Ha attirato visitatori da fuori paese in tezione civile”, e ad appartenenti ad altri
un signorotto vuol metterlo a coltura; va un numero superiore a quello degli anni gruppi nembresi organizzati, hanno dato
in cerca di coloni da impegnare nell’im- passati. Sono arrivati, ovviamente, tutti alla annuale raccolta per Telethon, con la
presa e li trova. Ma i coloni ad un certo i... vecchi amici dei Volontari, quelli che postazione creata a dicembre all’ingresso
punto hanno bisogno di una casa; e qui condividono la loro passione nella rievo- dell’Iper di Seriate. Nell’ultimo fine setticominciano le complicazioni. Anche nel- cazione, puntuale, ogni anno, della scena mana di gennaio pure davanti alla chiesa
le fiabe, talora, fa capolino la... burocra- della Natività. E proprio uno di questi di San Rocco, in coincidenza con le Messe
zia. Però le difficoltà vengono superate. I “amici”, un cultore della presepistica, un prefestive e festive, tramite il “miele della
coloni si fanno le loro case, anzi, le loro collezionista, ha chiesto di poter portar solidarietà”, sono state raccolte offerte da
“casedde”; e le rendono sempre più belle, via in ampia misura il presepe che nell’ul- erogare a beneficio della lotta contro la
tima decade di dicembre del 2015 e nel- lebbra, attraverso l’Aifo. Lo stesso è avveoriginali, attraenti; le rendono... trulli.
Guido Piovene quando, nel suo viag- la prima decade di gennaio del 2016, è nuto tra sabato 6 e domenica 7 febbraio,
gio in Italia (diventato... anche un libro) stato ammirato nella sede dei Volontari quando le esponenti del C.I.F. locale e
arrivò in Puglia, dalle parti di Alberobello di quartiere a Viana. In poche parole, il dell’Azione Cattolica hanno offerto prie di Martina Franca, scrisse: «Mi è parso presepio di Viana, versione 2015/16, ha... mule nella Giornata per la vita in camche le case, gli uomini e le stesse campa- preso il volo verso un altro paese della bio di somme da destinare, con il Centro
gne si fossero messi d’accordo per esem- Bergamasca: soprattutto è stata apprez- di aiuto alla vita, di Alzano, al sostegno di
plificare un’idea splendida della mente». zata l’abilità con la quale sono stati rico- mamme in difficoltà nell’allevare i propri
La “laboriosità” di un “popolo di for- struiti i trulli in miniatura e si è riusciti bambini e di donne desiderose di portare
miche” era stata sufficiente per un’impre- a creare attorno ad essi una adeguata at- avanti, anche nelle condizioni più precasa che avrebbe spaventato “un popolo di mosfera, un ambiente confacente.
rie, la loro gravidanza. In entrambi questi
I Volontari – specialmente quelli che appuntamenti le elargizioni dei vianesi
giganti”. Eppure, nel 1911, nella guida ufficiale dell’Esposizione organizzata a Roma più direttamente si sono impegnati nella sono state generose.
per il cinquantenario dell’unità d’Italia, i realizzazione dei manufatti, – sono stati,
Viana attendeva di essere, come
trulli vennero definiti, ancora, “case tro- naturalmente, molto contenti dell’atten- sempre, anche quest’anno il punto di
glodite”. Però, già allora qualcuno aveva zione rivolta alla loro attività. Raccolta partenza del corteo di Carnevale organizprogettato di avviare una adeguata tutela l’attestazione di stima, ora i Volontari zato – in aggiunta a tante altre iniziative –
di queste costruzioni e di promuovere una stanno pensando al... da farsi per il pre- presso l’Oratorio. Ma in questo 2016 ci si è
sepio del 2016/17. Certamente, prima o trovati innanzi ad un tempo con... la luna
loro valorizzazione anche turistica.
Non si sa se abbiano pensato a tutto poi, salterà fuori un’idea ancora innova- meteorologicamente “storta”. Come viene
queste cose gli aderenti all’associazione tiva. E, visti i risultati ottenuti con la rea- riferito anche in altra pagina, il corteo è
dei Volontari di Viana allorché, nell’au- lizzazione del 2015/16, ancora più forte, e stato annullato. Le feste in maschera si
tunno scorso, hanno deciso di impostare appassionato, sarà l’impegno.
sono svolte presso il salone “Don GiusepIntanto a Viana si sta andando avanti pe Adobati”. È andata così, Viana è pronta
proprio sui trulli il “loro” presepio per
il 2015/16. Di sicuro, prima di mettersi per attuare le attività consuete, con l’ag- a... riaprire le sue porte, la sua piazzetta
all’opera, hanno fatto studi e ricerche. giunta magari di qualche cosa di diverso. “Don Carlo Carminati”, nel 2017.
Matteo
Hanno lavorato poi molto bene, con vera In aprile – e comunque entro il periodo
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IL NEMBRO febbraio 2016
CRONACHE
GLI INCONTRI IN BIBLIOTECA SUL RAPPORTO TRA ARTE E VITA QUOTIDIANA
Dal Moroni al Lotto
tra... abiti e gioielli
In primo piano, quella sera,
all’inizio, c’era lui, Giovanni Battista Moroni, il pittore al quale
è dedicata la mostra, inaugurata all’inizio di dicembre e che
rimarrà allestita sino alla fine di
questo mese di febbraio presso
la Pinacoteca Carrara, in Bergamo. Nato tra il 1520 e il 1524 ad
Albino, a due passi da Nembro,
quando era ancora ragazzo egli
entrò nella bottega di Alessandro Bonvicino, detto il Moretto,
nel Bresciano, dove pare si fosse
trasferita anche l’intera famiglia.
Restò in qualche modo legato al
suo maestro finché questi (1498-1554) visse. Ma, completata la propria formazione,
Giovanni Battista Moroni svolse attività
pure autonoma, in particolare nel Trentino, negli anni dell’avvio del Concilio di
Trento (aperto nel 1545, chiuso nel 1563).
Grazie al sostegno della famiglia Madruzzo entrò sempre più in contatto con i ceti
più nobili della società, ed accanto all’arte sacra, via via più intensamente coltivò
la ritrattistica, pure quando, dalla seconda metà degli anni ’50 del secolo XVI, rientrò nella Bergamasca, e di fatto si ristabilì nella sua terra d’origine, occupandosi
anche di attività socio-politiche in senso
lato, oltre che di arte. Morì, presumibilmente, nel 1578.
Nella sua Carta del navegar pitoresco,
pubblicata nel 1660, Matteo Boschini accostò Giovanni Battista Moroni al Giorgione (Giorgio da Castelfranco Veneto, 14771510); e rammentò che Tiziano (Tiziano
Vecellio, 1490-1576), nella sua tarda età,
“molti a retrar da lui mandava” (indirizzava cioè verso Giovanni Battista Moroni parecchi di coloro che volevano farsi fare un
ritratto), e questo perché l’artista albinese
era “un gran pittor, bravo e valente”, che
“più di così” non poteva “far l’oficio”. Traducendo una composizione latina, Bortolo Belotti annotò che «di Battista Moroni è
sommo vanto il pingere, con geniale arte,
figure», e che «nessuno vincerlo giammai
potrà / nel far rivivere su tele sembianze
umane in verità stupende».
Durante la serata della quale qui si
sta parlando, Anna Zanga, nel delineare
il profilo e nel presentare le opere del pittore originario di Albino è arrivata, nella
Le foto qui riprodotte sono state scattate nel corso della serata del 3 febbraio in Biblioteca.
parte conclusiva della sua esposizione, a
trattare di uno dei suoi ritratti più famosi,
Il sarto, che dalla nostra terra fu portato a
Londra nel 1862, e che da allora soltanto
adesso, per la prima volta, dalla National
Gallery, è stato riportato a Bergamo (per
l’esposizione ormai vicina all’epilogo). E
a quel punto (della serata) l’attenzione si
è spostata dai quadri di Giovanni Battista
Moroni alle stoffe, ai tessuti. In quella
circostanza ce n’erano in gran quantità –
messi a disposizione dalla signora Silvia
Terzi, che di tessuti e stoffe ha un negozio
nel centro di Alzano Lombardo – nella “sala rovere” della Biblioteca di Piazza Italia,
sede dell’incontro. Sara Pesce ha avuto così sott’occhio parecchi spunti per trattare
degli abiti in generale, del modo di vestire
nel passato e adesso e via discorrendo. Insomma, si è concretizzata quella “messa
in luce” del rapporto tra arte e vita quotidiana, che è lo scopo della serie di manifestazioni programmate in Biblioteca in
questo periodo. Ad ogni incontro mensile
(previsto in un mercoledì) fa seguito una
visita guidata (nella domenica successiva)
ad opere, conservate presso la Pinacoteca
Carrara del pittore di volta in volta messo in evidenza.
Alle serate presso la Biblioteca è prevista la partecipazione
anche di “esperti” nel settore in
ciascuna occasione messo in luce
o l’esposizione – come è avvenuto nel caso delle stoffe, dei tessuti
– di “cose” ad esso connesse. La
visita alle opere di Giovanni Battista Moroni esposte alla “Carrara” ha avuto luogo domenica 7 febbraio
con folta partecipazione.
Nel contesto dell’iniziativa il prossimo 2 marzo (ore 20,30) in Biblioteca, con
il tema “Una donna e i gioielli”, ci sarà
un “percorso intorno a Lorenzo Lotto”
(1480-1557); nella domenica 6 marzo
sarà data la possibilità di andar a vedere sue opere alla Pinacoteca Carrara, con
una visita guidata.
Questi gli altri due appuntamenti in
calendario:
6 aprile: Velluti e liuti: percorso intorno ad Evaristo Baschenis (1617-77) ed
alla musica; domenica 10 aprile, visita
guidata alle sue opere presso la Pinacoteca Carrara;
18 maggio: Una lettera e una viola
del pensiero: percorso intorno a Pelizza da
Volpedo e ai fiori; domenica 22 maggio,
visita guidata alle sue opere presso la pinacoteca Carrara.
Per tutte le serate in Biblioteca e per
le successive “spedizioni” alla “Carrara”, il
compito della presentazione degli artisti
(via via messi a fuoco) e delle loro opere è
stato affidato ad Anna Zanga.
IN OCCASIONE DELLA “GIORNATA DELLA DONNA”
Serata in Biblioteca con il complesso Le sabbie
In occasione della Giornata della donna (8 marzo) anche presso la Biblioteca di Piazza Italia è stata indetta “una serata festosa e spensierata”, a cura di Rita
Gherardi e Sara Pesce. La “festa” si svolgerà (con un... giorno di ritardo rispetto alla
data ufficiale) mercoledì 9 marzo, con inizio alle ore 20,45. Allieterà l’incontro
(ingresso libero per tutti), con le proprie esecuzioni musicali, il complesso Le sabbie formato da Simona Brusamolino (basso), Giulia Madaschi (chitarra), Donatella
Moioli (tastiere), Elena Rigon (chitarra), Elena Santini (voce).
IL NEMBRO febbraio 2016
27
PARROCCHIA DI S. ANTONIO ABATE
ECCO CHE COSA ESSO COMPORTAVA PRESSO GLI ANTICHI EBREI
Viene dalla Bibbia un aiuto
per capire a fondo l’Anno Santo
Molte persone, in questo periodo,
mi hanno chiesto cos’è e come mai Papa
Francesco ha indetto il Giubileo della Misericordia. Cosa significa Giubileo? È una
tradizione particolare di cui parla la Bibbia: per un ebreo, ogni settimana inizia
con il giorno dedicato a Dio e alla festa, lo
shabbat, il sabato, quello che per noi “dovrebbe” essere la domenica, giorno in cui
non si lavora, si sta in famiglia e si prega
per imitare il riposo di Dio nei giorni della
creazione; poi, ogni sette volte sette anni,
cioè ogni quarantanove anni, si dedicava
un anno intero a fare più o meno la stessa cosa (cfr. Lv 25,8-13). Per iniziare l’anno
santo si suonava un corno di ariete, lo
jobel, da cui deriva il termine Giubileo.
Cosa accadeva in quell’anno? Gli
schiavi, anzitutto, venivano liberati. La
schiavitù era piuttosto diffusa, anche in
Israele: si diventava schiavi per avere perso una guerra; ma, molto più frequentemente, a causa di debiti non saldati. Allora si era costretti a lavorare gratuitamente
per il creditore fino al saldo del debito.
L’anno giubilare condonava tutti i debiti,
ridonando libertà e dignità a tutti.
Secondariamente si lasciavano le
colture a riposo: in una sorta di rispetto
verso la Natura, riconoscendone con gratitudine il valore, si evitava di sfruttare il
terreno, cibandosi con le scorte accumulate e con i frutti spontanei delle colture
a riposo.
Infine – cosa davvero strana! – tutte
le terre tornavano ai rispettivi proprietari: di fatto, quando si acquistava una
proprietà, si pagava solo per il tempo che
mancava all’anno santo, una sorta di affitto, diremmo noi oggi. Così facendo si evitava la frammentazione delle proprietà.
Che forte!
Alcuni storici mettono in dubbio il
fatto che davvero si applicassero delle regole così impegnative!
Quello che a noi interessa, però, è il
significato dell’anno santo espresso dalla
Bibbia: una iniziativa che vuole riaffermare il primato di Dio su ogni cosa. Tutto
ci è donato, non “possediamo” gli altri (gli
schiavi), né i frutti della terra (che sono
un dono della terra) e nemmeno i campi
da coltivare (che vanno restituiti). L’anno
giubilare vuole ribadire il senso del limite
di ogni uomo.
28
IL NEMBRO febbraio 2016
Come sarebbe bello se, anche oggi, si
riuscisse a fare qualcosa del genere! Ci sono famiglie e Paesi indebitati che vivono
in una specie di schiavitù. Pensiamo a chi
ha contratto un prestito per la casa e non
riesce a pagare le rate... Ci sono persone
senza scrupoli che sfruttano la terra fino a
spremerla, o la inquinano, presi dalla sete del guadagno, disinteressandosi di ciò
che sarà il nostro futuro se esauriamo le
risorse del pianeta. Ci sono persone che
vivono solo accumulando: fra pochi anni
l’1% della popolazione mondiale sarà più
ricca del restante 99%...!
Buon Giubileo della Misericordia e
buona Quaresima.
Don Roberto Zanini, parroco
In calendario a Lonno
Ecco le celebrazioni e gli appuntamenti in calendario nella Parrocchia di
Lonno in questo periodo.
TRIDUO DEI DEFUNTI:
– venerdì 19 febbraio: S. Messa
(ore 20,30);
– sabato 20 febbraio: S. Messa (ore
18);
– domenica 21 febbraio: S. Messe alle ore 7,30 e 10 (al termine di
quest’ultima, processione);
– venerdì 26 febbraio: S. Messa
(ore 8,30); Via Crucis (ore 20);
– domenica 28 febbraio: dopo la
S. Messa delle ore 10, incontro per i genitori dei comunicandi;
– venerdì 4 marzo: S. Messa (ore
8,30); Via Crucis (ore 20);
– giovedì 10 marzo: ore 20,30, incontro per i soci dell’Azione Cattolica;
– venerdì 11 marzo: S. Messa (ore
8,30); Via Crucis per ragazzi (ore 16);
– venerdì 18 marzo: S. Messa (ore
8,30); Via Crucis (ore 20);
– domenica 20 marzo, Domenica
delle Palme: ore 9,45 benedizione dei
rami d’ulivo; processione e S. Messa.
Così si è festeggiato il Carnevale
Queste fotografie
sono state scattate nel
pomeriggio di domenica
7 febbraio, quando
anche a Lonno, nei
locali dell’Oratorio, si
è svolta la festa per il
Carnevale, che ha visto
la partecipazione
di ragazzi e adulti
in un buon numero.
PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA
A CARNEVALE UNA SINGOLARE INIZIATIVA, CORONATA DALL’ALLESTIMENTO DI UNA MOSTRA
Bambini della scuola dell’infanzia
in… gara con i grandi pittori
Anche nella Parrocchia di Sant’Antonio di Padova, in Gavarno, sono state programmate celebrazioni ed altre iniziative
per favorire una adeguata preparazione
alla Pasqua attraverso il cammino quaresimale. Gli appuntamenti principali sono
i seguenti.
Nei venerdì 19, 26 febbraio e 4
marzo, sono state fissate celebrazioni
nella chiesa dedicata a Papa Giovanni, alle ore 20, con la Lectio divina (riflessioni sul brano del Vangelo
della domenica successiva) proposte da mons. Arturo Bellini.
Nei venerdì 11 e 18 marzo saranno all’opera con animazioni, sempre alle ore 20,
rispettivamente i ragazzi delle
scuole elementari e quelli delle scuole medie; questi appuntamenti saranno preceduti da
“Vene del povero” (connotate
come sempre nelle finalità):
“cene” con ragazzi delle elementari nel
venerdì 11, e con ragazzi delle medie nel
venerdì 18.
Sempre a Gavarno si è cercato, ancora per il periodo quaresimale, di diffondere il prima possibile la preghiera nelle
famiglie.
Tra il 10 e il 14 febbraio, secondo il
programma che era stato annunciato, è
stata celebrata la ricorrenza della Madonna di Lourdes presso la chiesa dedicata
a Sant’Antonio. Il momento culminante,
nel pomeriggio di domenica 14 febbraio,
presieduto dall’arciprete di Nembro, don
Santino Nicoli, è stato... guastato dal maltempo, nel senso che la processione non
si è potuta svolgere a causa della pioggia.
Ha comunque avuto luogo, entro la chiesa, la suggestiva funzione lourdiana, con
le candeline.
I bambini della scuola dell’infanzia
“Santi Innocenti” non finiscono mai di
stupire: in occasione del Carnevale, sotto
la guida delle loro insegnanti, i piccoli si
sono... fatti avanti come maestri nell’uso
della tavolozza. Prima hanno osservato
attentamente quadri di pittori famosi;
poi hanno tentato di imitarli, realizzando
“dipinti” ritenuti degni di essere messi in
mostra. E, infatti, con le opere dei piccoli,
nella sala attigua alla chiesa della “Rinnovata” è stata allestita una bella esposizione, che ha richiamato molte famiglie.
Dopo i commenti e le valutazioni adeguati, l’incontro si è concluso con una... pizza
consumata in compagnia.
Nelle foto in alto: due inquadrature (con... il
pubblico e senza il pubblico) della mostra dei
disegni dei bambini della scuola dell’infanzia “Santi Innocenti” allestita a Gavarno nella sala attigua alla chiesa della “Rinnovata”.
L’esposizione è stata assai ammirata, ed ha
attirato parecchie famiglie. A sinistra e sotto:
due suggestive inquadrature di momenti della
“funzione lourdiana” che si è svolta nel pomeriggio di domenica 14 febbraio nella chiesa di
Sant’Antonio di Padova, a Gavarno.
IL NEMBRO febbraio 2016
29
SPORT
UNA COMPETIZIONE ASSAI COINVOLGENTE, DALL’ESITO ESTREMAMENTE INCERTO
La “Gavarnese” (per ora) si mantiene
tra le “regine” del suo campionato
Dopo la lunga siccità, in
questo inverno 2015/16 sono arrivate le piogge: così abbondanti
che nella domenica 7 febbraio
– quando stava per finire il Carnevale e per cominciare la Quaresima – nei campionati provinciali dalla Promozione alla Terza
Categoria sono state sospese oppure subito rinviate ben undici
partite. Tra le troupes calcistiche
impantanate si è trovata anche
la Gavarnese, che avrebbe dovuto giocare a Ponteranica: ma il
campo era impraticabile. Nella
serata di quella stessa domenica
la classifica del girone C del campionato di Promozione 2015/16 presentava, nella sua parte più alta, ben sei squadre comprese nell’arco di tre punti. Ma
di queste sei compagini, tre avevano una
partita in meno rispetto alle altre. In una
situazione siffatta è assai arduo imbastire
discorsi sul tema della leadership. Di certo
c’è che il campionato (del girone C della
Promozione) è quest’anno estremamente
interessante, proprio per l’incertezza del
suo esito finale. La Gavarnese è tra le formazioni con le potenzialità per spuntarla
(verso la vetta). Nelle prossime settimane, dopo il Palazzolo (ai “Saletti”) e il Paladina (fuori casa), i “ragazzi” di mister Andrea Foresti dovranno vedersela, in casa,
con il Casazza (il 28 febbraio), fuori casa
con il San Paolo d’Argon (il 6 marzo), in
casa con il Fara Olivana (il 13 marzo), e
fuori casa con l’Adrense (il 20 marzo).
Nella fase iniziale del girone di ritorno la Gavarnese ha dimostrato di non essere proprio “negata” – ossia condannata
all’insuccesso – in occasione dei derby. Il
17 gennaio le ha buscate, fuori
casa, dalla Pradalunghese (2-1),
che, evidentemente, è un po’ la
sua “bestia nera”; però il 31 gennaio, ai “Saletti”, le ha “suonate”
all’Albino-Gandino, con legittima soddisfazione (2-0). Tra questi due impegni, la troupe verdearancione è riuscita ad inserire
un successo casalingo (1-0) sulla Stezzanese. Albino-Gandino,
Gavarnese, Pradalunghese, Lemine, Adrense, Fossati Cologno
sono le squadre che – quale più,
quale meno – vanno su e giù ai
vertici della graduatoria. A questo punto ipotizzare quale sarà
il verdetto conclusivo della “corsa” è un...
bel problema.
La squadra Juniores (della “Gavarnese Calcio”), impegnata nel campionato
allestito dalla Figc, dopo aver osservato
un turno di riposo sabato 30 gennaio,
sabato 6 febbraio ha vinto, in casa (2-0)
con la Virtus di Gazzaniga. E, in quel momento, con 30 punti, era al secondo posto della graduatoria del proprio campionato, anch’esso dall’esito estremamente
incerto.
DOPO QUELLE GIÀ ATTUATE, PARECCHIE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA
A pieno ritmo l’attività del G.A.N.
Anche se quest’anno la neve... scarseggia
Anche se su queste pagine se ne
parla soltanto saltuariamente, il G.A.N.
(Gruppo alpinistico nembrese) sta proseguendo a pieno ritmo le proprie attività.
Quello attualmente in corso è un inverno
un po’... speciale, con poca neve. Però si
va, comunque, a... cercarla dove c’è, naturale oppure artificiale. Il 20 dicembre è
stata organizzata una gita sciistica a Cervinia. La neve... genuina era poca, ma gli
aspiranti sciatori arrivati lassù da Nembro
erano molti, 88. Si sono assai divertiti sulle piste innevate artificialmente in maniera perfetta. Nei giorni 23 e 24 gennaio si
è svolta una gita in Alto Adige; il Monte
Elmo ed il Plan de Corones erano le mete.
I cinquanta partecipanti alla spedizione
hanno trascorso due giornate stupende
tra sole e... neve, su piste magnifiche.
30
IL NEMBRO febbraio 2016
In questo periodo si sta sviluppando
il Corso di sci e di snowboard per ragazzi
e adolescenti, del quale si è data notizia
anche sul Nembro dei mesi scorsi. Otto
le uscite, nei pomeriggi dei martedì, programmate con inizio dal 19 gennaio. Luogo del Corso: il Monte Pora. Sono quaranta i partecipanti a questa iniziativa,
che desta sempre molto interesse.
Ed ecco, in sintesi, gli appuntamenti
che sono in agenda per le prossime settimane.
Per il 2 marzo è prevista una gara
di sci-alpinismo notturna inserita nel Circuito orobico-bresciano denominato Sci e
luci nella notte. La località della competizione sarà Lizzola.
Per il 9 marzo è stata messa in calendario una suggestiva “Attraversata del
Monte Bianco”, con una discesa “spettacolare” del ghiacciaio che collega la Punta
Helbronner (in territorio italiano) a Chamonix (in Francia).
Il 12 marzo si svolgerà il sempre
molto atteso e partecipato Campionato
nembrese di sci alpino in notturna. Il
luogo della competizione sarà il Monte
Pora. Alla gara possono partecipare, oltre ai soci del G.A.N., tutti gli appassionati dello sci residenti in Nembro, nonché
i non Nembresi iscritti a Società sportive
con sede a Nembro. Per tutte le informazioni, su questa gara e sulle diverse iniziative qui indicate, ci si può liberamente
rivolgere al G.A.N., in via Nembrini (zona
dei “Saletti”). La sede è aperta nelle serate
del martedì e del venerdì, dalle ore 21 alle
ore 23. Telefono: 035 520 563.
SPORT
DOPO UN AMARO AVVIO DEL “RITORNO”, LA PORTABANDIERA “AZZURRA” HA RITROVATO LA GRINTA
Passo dopo passo la “Nembrese”
cerca di salire sempre più in alto
Secondo il cronista di turno la “colpa” è stata del panettone non ancora
completamente digerito; qualcuno, tra gli
spettatori, ha messo sul banco degli imputati il thè di prammatica nell’intervallo
delle partite; i più qualificati intenditori
di football hanno riconosciuto i meriti del
portiere-superman della squadra avversaria, che ha reso vani tutti i tentativi degli “azzurri” nel primo tempo del match.
Sta di fatto che al momento del ritorno
in scena per l’avvio del girone di ritorno
la “Nembrese”, ai “Saletti”, si è beccata
dal Comonte tre “pere” senza rifilargliene nemmeno una. Si è riscattata però,
subito, nella domenica successiva, quando, pur trovandosi con soli dieci uomini,
è riuscita a vincere (0-1) sul terreno del
Real Bolgare, in quell’occasione pieno di
grinta a dispetto della propria precaria
posizione in classifica. La compagine “azzurra”, sempre fuori casa, è riuscita poi a
pareggiare (2-2) con la capolista (di quel
momento), Atletico Chiuduno; e al quarto
turno (del girone di ritorno), in casa, in un
pomeriggio con tanta pioggia, grazie ad
un rigore, ha fatto proprio il bottino del
derby con il Falco di Albino.
Nella serata del 7 febbraio, dopo 19
giornate del campionato provinciale di Seconda Categoria, nel girone B, la classifica
vedeva al comando Atletico Chiuduno ed
Aurora Trescore (con 39 punti), davanti alla Nembrese e alla Tribulina Gavarno (con
36 punti ciascuna, e pronte allo “scontro
diretto” previsto dal calendario per il 14
febbraio), nonché al Falco e all’Oratorio
Albino (entrambe con 32 punti).
I “ragazzi” della squadra portabandiera della Società presieduta da Pietro
Birolini, per l’immediato futuro hanno
davanti un cammino non proprio agevole: match in casa con il Clusone (il 21
febbraio, nella domenica della messa
in distribuzione di questa edizione de Il
Nembro), e, poi, confronti con il Rovetta
(fuori casa, il 28 febbraio), con il Cene (in
casa, il 6 marzo), con la Calcinatese (il 13
marzo, fuori casa), e con il Gorlago, in casa, il 20 marzo, quando ci si troverà alla
10ª giornata, ossia i... due terzi della marcia del “ritorno”. C’è chi guarda con fiducia alla possibilità di un accesso ai playoff;
c’è chi invita alla prudenza. L’arbitro – come sempre – sarà il tempo.
Il gruppo della formazione Juniores Figc della
“Nembrese Calcio”.
Purtroppo in questo periodo è cambiato un po’ il vento nel settore giovanile: nel senso che da esso non vengono
più quasi esclusivamente note liete come
nel recente passato. C’è chi va bene, e c’è
chi balbetta.
La troupe Juniores, per esempio, ha
iniziato bene il suo girone di ritorno (il 30
gennaio), battendo (2-1) ai “Saletti” la Vertovese, per potersi mantenere nelle zone
alte della classifica. Di più: la medesima
troupe, a metà gennaio, si è guadagnata
l’accesso alla semifinale del Trofeo Bonacina, superando (2-1) la rappresentativa
di Roncola, grazie al notevole impegno
profuso. Il 6 aprile, a Cividate, per questi
calciatori ci sarà in palio l’accesso alla finale del Trofeo Bonacina.
A pieno ritmo si sono rimessi in moto
(dopo la pausa natalizia) pure gli Allievi
mobilitati nel campionato regionale Figc:
in casa hanno pareggiato (1-1) contro Speranza Agrate; in trasferta a Merate si sono
imposti con un eloquente 0-3; in casa con
il Longuelo si sono presi di nuovo l’intera
posta (2-1); e in tal maniera sono riusciti
ad attestarsi al primo posto della graduatoria del “loro” campionato. Anche nel
Trofeo Cassera questi “giovanotti”, il 10
febbraio ai “Saletti”, si sono assicurati il
passaggio alla semifinale, superando (7-0)
la troupe “Città di Dalmine”. Hanno invece cominciato male il 2016 i Giovanissimi
“regionali” Figc: sconfitti in casa dal Villa
d’Almé (0-2), fuori casa dalla Fiorente Colognola (4-1), in casa dai bresciani della
“Rigamonti” (1-6).
Anche gli Allievi Csi, purtroppo, sono stati eliminati dal Chiuduno nella semifinale del Trofeo Città di Bergamo. Una
sorte analoga è toccata agli Esordienti
Csi 2005 superati dall’Oratorio di Albino
nel doppio confronto della “loro” semifinale. Sono ripartiti bene, per fortuna, gli
Esordienti Figc, andando a vincere fuori
casa (1-2) contro la troupe dell’Oratorio di
Albino. Solo nel primo weekend di febbraio hanno iniziato il “loro” girone di ritorno
i Pulcini (a 11) del Csi. Nella medesima
data è ripartito il campionato Special a 5
con le compagini Over della “Nembrese”.
(A cura di P.V.).
IL NEMBRO febbraio 2016
31
IN MEMORIAM
I NOSTRI DEFUNTI
Mezz’ora prima di ogni funerale
viene recitato il S. Rosario
GIULIO AZZOLARI
22/1/1923 – 11/12/2015
«Ciao papà, ciao nonno, ciao bisnonno, eccoci qui a salutarti. Vogliamo farlo con un sorriso sulle labbra, consapevoli che in pochi hanno
avuto la fortuna che abbiamo avuto
noi, figli, nipoti, pronipoti, di averti avuto al nostro fianco per tanti
anni (…)». Comincia così l’estremo
saluto preparato dai suoi congiunti
per Giulio Azzolari, spentosi all’età
di 92 anni; saluto in ampia misura
qui riprodotto; saluto che continua
così: «Ci hai aiutati a crescere e accompagnati nella vita con qualche
sgridata, con qualche scappellotto,
insomma nella “modalità Giulio”,
modalità di un alpino doc. Ora ti
hanno detto che dovevi partire da
questa Terra, da questa vita che hai
amato tanto. Tale tuo amore lo dimostravi continuamente nei gesti
quotidiani; lo dimostravano le tue
mani, dipinte dal tempo e dall’instancabile, fedele lavoro della terra;
lo dimostrava il tempo da te dedicato alle persone meno fortunate. Ci
32
IL NEMBRO febbraio 2016
veniva quasi da ridere quando dicevamo: “Mio nonno a novant’anni
fa il volontario alla Casa di Riposo”.
In questi ultimi anni ti sei improvvisato cuoco, cameriere, lavapiatti,
infermiere, e soprattutto marito
premuroso. Dimostravano il tuo
amore alla vita e le tue infinite raccomandazioni: “Va piano! Quarcet
zò! Fa’ ‘l sègn dè la crus!”. Tu sapevi
quant’è grande e sfuggente il valore della vita, tu che negli anni della
guerra l’hai rincorsa! Hai dimostrato
ancora di più il tuo amore alla vita
in questi mesi di malattia, quando
hai lottato con la forza di un leone
per rimanere qui ancora un po’; lo
hai dimostrato nella grinta che mettevi nella riabilitazione (...). “La vita
è bella e misteriosa”: se questa è
solo una frase, tu ne sei stato il concreto esempio. (...) Nei momenti della tua malattia, abbiamo cercato di
rendertela meno pesante (...). Forse
la cosa più crudele di tutta questa
storia è che in questo periodo di sofferenza, tu non abbia potuto avere
accanto a te la tua amata Emilia. Ma
perdonaci, lo abbiamo fatto a fin di
bene. Sappi che per lei, tu continui
a vivere (...). Per la nonna tu sei sempre in giro (...). Ma non preoccuparti
per lei. La coccoleremo noi anche
per te. Ora, nonno, dobbiamo dire
una cosa che ti acciglierà: “Abbiate
cura di lui, è un po’ un brontolone
(...), ma è una persona buona nell’anima!” (...) Nonno, una raccomandazione, la stessa che tu hai fatto a
noi milioni di volte: A’ là bèlase, va
piano. E goditi il Paradiso! Te lo sei
meritato! Buon viaggio, nonno. Ti
vogliamo bene!».
dai nipoti. Negli anni più recenti
dedicava il suo tempo libero alla
coltura dell’orto ed a passeggiate
nei boschi. La sua scomparsa, all’età di 84 anni, ha creato un grande
vuoto nel cuore di tutti i suoi cari
ed ha destato dolore e rimpianto
tra coloro che lo hanno conosciuto.
I familiari di Annibale Valoti ringraziano sentitamente tutti coloro che
si sono uniti al loro dolore, condividendo il loro lutto.
ANNIBALE VALOTI
7/8/1931 – 6/2/2016
In conseguenza di una malattia che
dallo scorso ottobre lo costringeva
ad una continua degenza in casa,
nella zona di via Manzoni, è mancato all’affetto dei suoi congiunti
Annibale Valoti.
Originario di Pradalunga, venne a
stabilirsi a Nembro, dalle parti (inizialmente) di via Garibaldi, quando, insieme alla moglie, rientrò
dalla Svizzera, dove era emigrato
per lavoro. Operaio tessile, è stato
poi occupato alla “Reggiani” sino
all’età della pensione. Sposatosi con Angiolina Carobbio, vide il
proprio focolare domestico allietato dalla nascita di tre figlie. Era
orgoglioso dei suoi cinque nipoti,
ai quali dedicò sempre tante attenzioni e tanto tempo, specialmente
dopo essersi trovato libero da impegni di fabbrica.
Apparentemente burbero, nella sostanza sapeva essere capace di grandi gentilezze e di tanto affetto, con
tutti i suoi congiunti, a cominciare
PIETRO VEDOVATI
30/12/1934 – 3/12/2015
All’età di ottant’anni ha chiuso la
sua esistenza Pietro Vedovati, al
quale i suoi congiunti hanno voluto
rendere l’estremo saluto con questi
pensieri: «Ciao papà, ti ricorderemo
tutti per la tua solarità e per la tua
gioia di esistere. Nonostante la vita
ti abbia inflitto grandi sofferenze e
dolori, tu hai continuato ad amarla,
affrontandola con il sorriso. Questa
tua forza ci sarà di esempio. Il tuo
ricordo resterà per sempre nei nostri cuori. Tutti i tuoi cari».
IN MEMORIAM
GIOVANNI ACERBIS
13/8/1935 – 4/1/2016
La foltissima partecipazione ai suoi
funerali, celebrati nella plebana di
San Martino, ha dimostrato nella
maniera più eloquente quanto fosse conosciuto, benvoluto e stimato,
anche per le sue qualità e per gli
impegni che aveva assunto e portato avanti, Giovanni Acerbis, spentosi all’età di 80 anni. La sua famiglia
ha voluto rendergli l’estremo saluto
con questi pensieri: «Troppo in fretta ci hai lasciato, caro papà. Non
ci hai dato nemmeno il tempo di
renderci conto che la tua malattia
era già molto avanzata. Giorno per
giorno tu hai lottato con quella forza e con quella tenacia che sempre
ti hanno contraddistinto nel corso
della tua esistenza. Ma, purtroppo,
nulla si è potuto fare, se non l’accompagnarti con tanto amore e
dolore nel tuo ultimo viaggio terreno. Tutti ci siamo prodigati nell’assisterti costantemente: la mamma,
noi figli, i nipoti, le sorelle, tuo
fratello, gli amici, tutto il personale
dell’assistenza domiciliare. Abbiamo condiviso la tua sofferenza, da
te sopportata con dignità, con forza
e con coraggio. La tua è stata una
vita dedicata al lavoro ed alla famiglia. Sei sempre stato presente in
ogni circostanza. Ogni decisione importante l’abbiamo sempre presa
insieme. Ma avevamo ancora tante
cose da imparare da te! Soprattutto
avevano bisogno di te i tuoi nipoti, che tu tanto hai amato. Hai trascorso momenti difficili, di dolore,
in particolare per la perdita di un
figlio. Ma hai saputo superarli, questi momenti, ed infondere coraggio
anche alla mamma, e rasserenarla.
Ora che non ci sei più, avvertiamo
molto la tua mancanza. Ci rendiamo conto del vuoto che hai lasciato
e di quanto è difficile stare senza
te. Ma la morte non è un mistero;
è solo una lontananza momentanea, perché ti rivedremo ancora; e
questo amore che ci unisce è forte,
e non finirà mai. Sei stato per tutti noi esempio di vita cristiana». I
familiari di Giovanni Acerbis sono
grati a tutti coloro che hanno voluto
partecipare al loro lutto.
MARIO PULCINI
23/12/1921 – 11/1/2016
All’età di 94 anni, dopo un’esistenza
interamente vissuta nella piena dedizione alla propria famiglia ed al
lavoro, si è spento, in conseguenza
di una malattia che da non molto
tempo lo affliggeva, Mario Pulcini. Abitava nella zona della “Case
Fanfani”, in via Roma. Era nato e
per un certo tempo aveva avuto la
sua abitazione dalle parti di “cima
Nembro”. Nell’età giusta si formò
una famiglia, sposando Angela Signori. Dalla loro unione sono nati
un figlio e quattro figlie. Nel passare degli anni Mario Pulcini si era
trovato attorniato da sei nipoti e
da sei pronipoti. Era un uomo dal
carattere apparentemente brusco,
però aveva un cuore grande e, oltre
che con i suoi congiunti tutti, lo dimostrava specialmente proprio nei
riguardi dei nipoti e dei pronipoti,
con alcuni dei quali condivideva,
anche in età avanzata, la passione
per il football. Per un certo periodo andò a lavorare in Svizzera;
poi riuscì a trovare un posto alla
“Laminal”. Ma per lui, di solito, le
“giornate” non si esaurivano con
le otto ore in fabbrica. Era un abilissimo artigiano, un calzolaio che
alla sera, e pure negli altri momenti
liberi, non solo riparava le scarpe,
ma anche le confezionava su misura per coloro che avevano speciali
esigenze. Le sue realizzazioni in
questo ambito erano davvero delle “opere d’arte”. Gli piaceva camminare. Subito dopo il pranzo era
solito uscire per una passeggiata,
che lo rasserenava. Naturalmente,
nello scorrere del tempo, il peso
degli anni anche per Mario Pulcini
si è fatto sentire. Ma egli ha sempre
cercato di reagire con vigore: fino a
quando, purtroppo, il suo cuore ha
cessato di battere presso l’ospedale
di Alzano, dove era stato ricoverato.
È andato a riunirsi alla moglie che
già nel 1980 lo aveva preceduto
nell’Aldilà. I familiari di Mario Pulcini sono fortemente grati a quanti
hanno partecipato al loro lutto, con
attestazioni di cordoglio, con visite,
o con la presenza ai funerali del
proprio congiunto scomparso.
PALMINA GRITTI
14/1/1932 – 17/1/2016
«Dopo una vita vissuta con amore
insieme ai suoi cari, trasmettendo a
chi le è stato vicino i valori autentici
dell’onestà e della generosità, la nostra cara Palmina ci ha lasciati per
raggiungere colui che ha sempre
amato. La vogliamo ricordare felice,
attorniata da tutto l’amore e l’affetto della sua famiglia»: così hanno
voluto rendere omaggio a Palmina
Gritti, spentasi all’età di 84 anni
da poco compiuti, i suoi congiunti,
che, nella loro testimonianza, hanno aggiunto: «Da lassù proteggici e
continua ad essere sempre nostra
guida ed esempio».
IL NEMBRO febbraio 2016
33
IN MEMORIAM
I SUOI FAMILIARI IN QUESTO PERIODO
HANNO AVVIATO UN SITO SU INTERNET
A quarant’anni dalla scomparsa
del geometra Renato Savoldi
Il 6 febbraio scorso si sono compiuti i quarant’anni dalla improvvisa e
prematura scomparsa del geometra
e commendator Renato Savoldi,
che fu una figura di spicco, non soltanto a Nembro e nella Bergamasca. Nel suo ricordo sarà celebrata
una Messa nel pomeriggio (ore 16)
di venerdì 26 febbraio presso la
cappella che la famiglia Savoldi ha
nel cimitero di Nembro. In questa
ricorrenza quarantennale, oltre a
promuovere la realizzazione, e la
distribuzione tra gli amici, di una
cartolina recante un’immagine del
geometra Renato Savoldi, colto in
un momento della sua sempre intensa attività, nonché una sua assai
documentata biografia (pur nella
sintesi dell’esposizione), la famiglia Agazzi-Savoldi ha pensato di
avviare nella rete di Internet il sito
www.savoldi-agazzi.it, a cura di Dario Agazzi e su progetto informatico
di Giuseppe Tilli. Il sito si presenta
già molto attraente e ricco di documenti interessanti.
Discendente dei Savoldo nobili Urcei, Renato Savoldi nacque a
Bergamo il 29 giugno 1918. Era il
figlio primogenito del pittore ed
affreschista Nicola Savoldi, il quale
a Nembro era impegnato nel settore del commercio dei legnami e
in quello dell’industria dei laterizi; sulla sua attività artistica sono
stati pubblicati saggi in diversi volumi. Renato venne alla luce dalle
nozze di Nicola Savoldi con Maria
Dionisia Bena, sposata in seconde
nozze. I due coniugi ebbero anche
una figlia, Edsilde. I Savoldi nobili
Urcei appartenevano ad un casato
patrizio con origini nel Bresciano,
ad Orzinuovi: casato conosciuto sin
dal 1300. Aveva radici in questo casato pure il pittore Giovanni Gerolamo Savoldo. Anche Renato Savoldi,
RINGRAZIAMENTO
All’età di 45 anni, per il progressivo
aggravarsi della malattia che l’aveva
colpita, il 15 gennaio è deceduta Amalia Carnevali. Alla redazione del Nembro è stato portato, con preghiera di
pubblicazione, quanto segue: «Impossibilitati a farlo con tutte le persone,
i familiari ringraziano quanti, in
questo difficile anno, sono stati vicini
ad Amalia con una presenza e una
disponibilità tangibili, nel più totale
silenzio, adoperandosi in ogni modo
possibile per rendere più sopportabile
ad Amalia questo momento. Davvero,
dobbiamo confermare che Amalia
non è stata sola! Grazie a tutti».
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IL NEMBRO febbraio 2016
per un certo periodo, guidato dal
padre, studiò pittura. Poco prima
dello scoppio della seconda guerra
mondiale venne arruolato. Andò a
prestare servizio militare nel Friuli
Venezia Giulia, dove conobbe Mafalda Zanin (nata nel 1926, morta
nel 2010), poi diventata sua moglie.
Mafalda Zanin era una donna colta, appassionata di letture e viaggi.
Mentre era in grigioverde (soldato)
a Udine, Renato Savoldi, studiando
da privatista, si diplomò geometra.
Nel contesto degli eventi di quel periodo diventò partigiano nella Brigata Osoppo. Rientrò a casa insignito di una Croce di guerra. A Nembro
aprì uno studio professionale, con
il quale sviluppò un notevole lavoro, aperto anche al di là del settore
specifico abbracciato. Nella Bergamasca e a Roma Renato Savoldi,
con il dinamismo e l’intelligenza
che lo contraddistinguevano, fu occupato in ambiti pubblici molteplici: fu consigliere nazionale e per tre
anni anche segretario del “vertice”
dei geometri italiani; per nove anni
fece parte del Comitato permanente della Federazione internazionale dei geometri; fu vicepresidente
della Comunità della Valle Seriana;
entrò nel Consiglio di amministrazione dell’Istituto Case Popolari; si
impegnò nei direttivi di altri enti;
fondò e fu presidente dell’Azienda
autonoma di soggiorno di Selvino.
Giornalista pubblicista, Renato Savoldi collaborò a diverse testate; già
in gioventù aveva scritto e pubblicato novelle. A Nembro presiedette
la Polisportiva. Dopo l’elezione di
Angelo Giuseppe Roncalli al soglio
pontificio, diede il suo apporto, pur
nella massima discrezione, allo sviluppo di Sotto il Monte. Nel 1967,
da Giuseppe Saragat, allora capo
dello Stato, ebbe l’onorificenza di
commendatore. Appassionato di
viaggi come la moglie, documentò
i suoi itinerari in foto, diapositive,
pellicole (perché allora c’erano solo quelle). Seguiva con attenzione
i fermenti culturali, mosso da una
fervida curiosità di conoscere. Si
spense quando era nel pieno della sua carriera ed aveva 57 anni.
È sepolto a Nembro, nella cappella della sua famiglia. Nel 1957 fu
duramente provato dalla tragica
morte della sua primogenita, Maria
Antonietta, che all’età di 9 anni, in
via Roma, venne investita e uccisa
da un camion mentre stava tornando a casa da scuola. Nel suo ricordo
Renato Savoldi varò subito un “premio della bontà”, che col passar dei
decenni ha avuto altre impostazioni sino a concretizzarsi nella Fondazione che adesso, annualmente,
eroga borse di studio, periodiche o
saltuarie, ad universitari nembresi.
IN MEMORIAM
ANNIVERSARI
Sempre vivi nei cuori dei loro cari
e nel ricordo della comunità
ERMINIA PICENNI
12/1/1932 - 16/2/2011
Una Santa Messa
è stata celebrata.
CARLO GRITTI
14/7/1929 - 27/2/1986
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Maria
il 25 febbraio alle 9.
FRANCO CARRARA
29/12/1923 - 18/3/2006
Un Ufficio funebre
sarà celebrata
nella chiesa di S. Maria
l’11 marzo alle 7,30.
ENRICO CORTINOVIS
26/11/1940 - 21/2/2007
Una Santa Messa
sarà celebrata nella
chiesa di S. Faustino
il 21 febbraio alle 9,30.
TERESA MORONI
BATTISTA MORETTI
9/10/1910 - 9/3/1986
2/11/1906 - 23/1/1993
Una Santa Messa sarà celebrata
nella chiesa di S. Maria il 10 marzo alle 9.
GIUSEPPINA CARRARA
12/12/1931 - 13/2/2015
Una Santa Messa
è stata celebrata.
PIERINA VALOTI
14/3/1946 - 25/2/2008
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Rocco
il 27 febbraio alle 18.
AGNESE BERGAMELLI
12/2/1937 - 24/2/1993
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Maria
il 25 febbraio alle 9.
ANGELO GRIGIS
MARGHERITA FACCINI
11/4/1910 - 22/2/1978
10/6/1915 - 6/3/1999
Un Ufficio funebre sarà celebrato
nella chiesa di S. Maria il 1° marzo alle 7,30.
Quel vincolo che resta sempre forte
La mancanza di spazio ha impedito, nell’edizione de Il Nembro dello
scorso mese, di fare un’adeguata presentazione dei presepi e degli alberelli decorati allestiti sulle tombe in coincidenza con il periodo natalizio. Ce n’erano di veramente belli e significativi, soprattutto tra i presepi.
Questa propensione viene da lontano. Già parecchi anni fa su un quotidiano nazionale comparve una nota che metteva in luce tutte le valenze
di questo gesto. A Nembro, dai primi sporadici casi si è passati ad un...
radicamento diffuso della tradizione. Queste scelte indicano quanto sia
sovente profondo il vincolo tra chi resta e chi passa all’Aldilà; vincolo
che viene ribadito ed evidenziato soprattutto nelle maggiori ricorrenze,
quando più si sente l’assenza di chi non c’è più, ma in qualche maniera
si cerca di risentire vicino e compartecipe. Sono uno specchio di siffatto
vincolo pure i ricordi di defunti che mensilmente compaiono in questa
pagina. Si fa memoria di persone decedute solo pochi anni fa; ma anche
di persone scomparse decenni or sono. Eppure il legame resta; ed è importante rimarcarlo.
IL NEMBRO febbraio 2016
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GLI ORARI DELLE SANTE MESSE
A NEMBRO
Arciprete don Santino Nicoli
035.522.192
331.88.27.316
PREFESTIVE E FESTIVE
Al sabato
Plebana San Faustino
San Nicola
Viana
Don Giuseppe Belotti
035.520.064
333.40.22.503
ore 18
ore 17
ore 17
ore 18
Alla domenica
Plebana
ore 7 - 9 - 10,30 - 18
(ore 17, adorazione eucaristica e Vespri)
Viana
ore 8 - 10
San Nicola
ore 8,30
(ore 17 nel periodo invernale)
San Faustino ore 9,30
Casa di Riposo ore 9,30
San Vito
ore 10,30 (nelle prime tre
Zuccarello
Trevasco
Lunedì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Martedì
Santa Maria ore 7,30 e ore 9
Casa di Riposo ore 15,30
San Faustino ore 17
Viana ore 18
Don Roberto Zanini
L’interno della chiesa di Santa Maria dove,
quest’anno, si svolge il Quaresimale.
A GAVARNO
ore 7,30
Ogni giorno alle 18 vespro in S. Maria
San Giovanni XXIII ore 18
FESTIVE
Sant’Antonio
ore 7,30
San Giovanni XXIII ore 10
NEI GIORNI FERIALI
FESTIVE
Parrocchiale
ore 7,30 - 10
NEI GIORNI FERIALI
Parrocchiale
ore 18
(tranne il sabato, ore 9)
AI LETTORI – Rispetto a quanto qui indicato per i
giorni e per gli orari delle Messe, in particolare nella
Parrocchia di San Martino in Nembro, sono possibili
sospensioni o variazioni secondo i programmi stabiliti all’inizio dell’anno pastorale, oppure per cause
sopravvenute. Anche per gli orari di altre celebrazioni
ed iniziative varie, indicati sulle edizioni mensili del
giornale, sono ovviamente sempre possibili variazioni
all’ultimo momento, decise nelle sedi di competenza.
NUMERI TELEFONICI UTILI
Uffici Parrocchiali
Tel. 035.520.858
aperti ore 8-12
Fax 035.522.330
e-mail:[email protected]
Oratorio035.520.420
Scuola Materna Crespi-Zilioli
035.520.838
Scuola Materna di Gavarno
035.520.398
Redazione de Il Nembro035.520.858
Santuario Zuccarello
035.521.444
Lonno - Parroco
035.51.54.15
035.520.565
[email protected]
035.515.415
Durante le Messe delle ore 7,30 e delle 9
e il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 17
sarà presente un sacerdote in plebana
per le Confessioni.
PER LE EMERGENZE
PREFESTIVE
A LONNO
Sabato
Santa Maria
035.520.420
Parroco di Lonno347.77.86.243
Giovedì
Santa Maria
San Nicola
Zuccarello
Viana
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Don Matteo Cella
Monsignor Arturo Bellini
San Giovanni XXIII ore 18 (da lunedì a venerdì)
ore 17,30 adorazione eucaristica (sab)
Sant’Antonio
ore 18 (mercoledì)
Venerdì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
035.523.545
Vicario parrocchiale
dell’Unità pastorale
Mercoledì
Santa Maria ore 7,30
Messa per i ragazzi in tutte le Vicinie
alle ore 16,30
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 16 (dal 31 marzo)
ore 18
Monsignor Martino Lanfranchi
Don Agostino Salvioni
035.521.557
331.27.74.414
domeniche del mese)
ore 16 (sospesa dall’8 dicembre
al 3 aprile)
ore 16 (la 4ª domenica del mese)
NEI GIORNI FERIALI NEL PERIODO
NORMALE (settembre-maggio)
TELEFONI DEI SACERDOTI
Casa di Riposo
035.521.105
A.V.I.S. (giovedì h. 19-20,30)
035.521.996
Centro di Primo Ascolto
320.625.5750
e-mail:[email protected]
aperto lunedì ore 17,30-19,30,
mercoledì e giovedì ore 9,30-11,30
C.I.F. - Centro Italiano Femminile
e-mail:[email protected]
aperto tutti i martedì ore 9-11,30
e l’ultimo sabato del mese ore 9,30-11
Nelle emergenze, se non sono
direttamente rintracciabili i sacerdoti,
rivolgersi all’Oratorio (035.520.420)
oppure al sacrista (035.521.519).
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Febbraio - Oratorio San Filippo Neri di Nembro