Mostre tematiche
itineranti
Centro Missionario
PIME Milano
Per la promozione della cultura missionaria
e dell’educazione alla mondialità.
Mostre tematiche itineranti
proposte dal Centro Missionario PIME di Milano
AREE TEMATICHE
Personaggi & eventi
Liberi di credere – Editto di Costantino
Padre Fausto Tentorio “Tatay Pops”
Martiri del nostro tempo “Beati i perseguitati per causa mia”
Beato Vismara “La vita buona del Vangelo”
Madre Teresa “La mistica dei poveri”
Sociale
Il Mondo in casa
Giusti dell’Islam
Uova Marce - Huai Dan. I dissidenti della nuova Cina
Mai più schiave
Area geografica
Cina Perduta nelle fotografie di Leone Nani
Educazione e didattica
Giro girotondo, gioca il mondo
Il Mondo a fumetti
Contatti e prenotazioni
[email protected]
tel. 02 43 822 326
[email protected] tel. 02 43 822 317
Il corrispettivo richiesto per le mostre contribuirà a sostenere
le iniziative dei Missionari del PIME
www.fondazionepime.org
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Mostre tematiche itineranti
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SEZIONE: PERSONAGGI
“Liberi per credere” è una mostra fotografica promossa
in occasione dei 1700 anni dell’Editto di Milano,
conosciuto anche come Editto di Costantino, è stata ideata e
realizzata da Popoli, mensile internazionale dei gesuiti, e
Mondo e Missione, in collaborazione con l’Arcidiocesi di
Milano.
Corredata da testi descrittivi, la mostra accompagna il
visitatore in un viaggio ideale attraverso le principali
situazioni in cui oggi la libertà religiosa è minacciata, senza
però trascurare i luoghi, reali e simbolici, di convivenza e
dialogo.
È così possibile approfondire situazioni come quelle della
Nigeria, dell'Egitto e del Pakistan, dove sono soprattutto i
cristiani a essere nel mirino dei fondamentalisti, ma anche
conoscere più da vicino i casi Myanmar, India e Cina, dove
sono anche altre minoranze religiose a essere oppresse,
nonché riflettere sulle sfide poste dal crescente pluralismo
culturale in Europa.
La mostra si articola in 18 pannelli cm 100 x 70 in alucubon
“Beati i perseguitati per causa mia”: questa scomoda frase del
Vangelo continua ad essere attuale anche oggi, nel terzo millennio
cristiano. I martiri - «oscuri testimoni di una Speranza», per usare
un’intensa espressione del priore di Tibhirine, Christian de Chergé sono coloro che, con la loro donazione estrema, testimoniano la
fedeltà al Vangelo della Croce, un amore a Cristo più forte della
morte.
I martiri di oggi sono al centro della mostra fotografica che la
redazione di Mondo e Missione propone come strumento di
animazione missionaria per la Quaresima e la Giornata dei Martiri.
Una galleria di 12 storie di martirio del nostro tempo, dai monaci di
Tibhirine a mons. Luigi Padovese, massacrato nel giugno 2010 in
Turchia, a padre Fausto Tentorio assassinato nelle Filippine.
La mostra è costituita da 20 pannelli cm 70x100.
Accompagna la mostra video di 18 minuti con immagini, brevi filmati e testimonianze sui
personaggi descritti nella mostra e sul senso cristiano del martirio.
Il video può essere utilmente proposto in contemporanea con la mostra oppure come
introduzione a una serata sul tema.
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“Tatay Pops”: questa mostra è stata realizzata per fare memoria della
testimonianza missionaria di padre Fausto Tentorio, ucciso nelle
Filippine il 17 ottobre 2011 e sostenere l’azione di quanti proseguono
il suo impegno in favore dei tribali.
La mostra ripercorre rapidamente, con l’ausilio di brevi frasi e di
splendide fotografie, in larga parte dell’archivio Pime, la vicenda, gli
ideali e il senso della missione di padre Fausto tra la popolazione
tribale manobo dell’Arakan Valley, nell’isola di Mindanao, nella
parte sud delle Filippine: l’annuncio di un Vangelo di liberazione
integrale all’uomo, la lotta per la giustizia, l’impegno per la tutela
delle terre e della cultura dei manobo.
La mostra è costituita da 15 pannelli cm 70x100.
Accompagna la mostra un breve video con interviste, immagini, brevi filmati e testimonianze
sull’impegno di padre Fausto Tentorio.
Il video può essere utilmente proposto in contemporanea con la mostra oppure come
introduzione a una serata sul tema.
“La vita buona del Vangelo” si inserisce in un “pacchetto” di
iniziative volte a far conoscere la figura, l’opera e il messaggio di
padre Clemente Vismara, missionario del PIME in Birmania per 65
anni, proclamato beato il 26 giugno 2011.
Punta a presentare, in modo semplice e non banale, alcuni tratti del
beato abbinando testi autografi di padre Vismara e sue foto d’epoca.
È stato scelto il titolo “La vita buona del Vangelo”, che riecheggia il
tema degli Orientamenti pastorali per il 2011-2020, perché ben si
presta a riassumere il senso della vita e dell’opera di padre Clemente,
il quale ha mostrato concretamente la gioia dell’essere cristiani e il
cambiamento positivo che la fede in Gesù innesca nella vita delle
persone e dei popoli, sia dal punto di vista spirituale, sia in termini di
sviluppo umano integrale (dignità, diritti…).
La mostra si articola in 17 pannelli cm 70x100 in forex o in appositi telai.
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“Madre Teresa, la mistica dei poveri” è una mostra fotografica
realizzata dalla redazione di Mondo e Missione in occasione del
centenario della nascita della Beata Madre Teresa di Calcutta (26
agosto 1910). La mostra presenta fotografie sulla vita e l'opera di
Madre Teresa e delle Missionarie della Carità, abbinate a frasi della
Beata, attinte da suoi libri e tratte dal volume di Gloria Germani,
Teresa di Calcutta, una mistica tra Oriente e Occidente.
La mostra è pensata come strumento di animazione missionaria agile
ed efficace dal punto di vista comunicativo.
La mostra si articola in 15 pannelli cm 70x100 in forex o in appositi
telai.
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SEZIONE: SOCIALE
Il Mondo in casa. Se si vuole provare a
immaginare che cosa sarà l’Italia nei prossimi
anni occorre venire qui, periferia ovest di
Milano. Un paese, Baranzate. E una strada, via
Gorizia. Casermoni tirati su senza troppa
lungimiranza negli anni Sessanta. Quasi tremila
immigrati su una popolazione di undicimila,
precisamente il 26,5 per cento. Un terzo europei
dell’Est, un terzo africani, un terzo asiatici, ma
anche molti latinoamericani.
Baranzate è il Comune con il più alto tasso di
immigrati in Italia; quello dove in una strada convivono 72 nazionalità diverse; quello in cui un
bambino su due ha almeno un genitore straniero.
Certo, le difficoltà non mancano. E neppure i pregiudizi. Ma via Gorizia non è un ghetto. Anche
perché la presenza degli immigrati sta assumendo sempre più una dimensione familiare. Genitori
con figli, che spesso vivono gli stessi problemi e aspettative delle famiglie italiane: il lavoro, la
scuola, servizi sanitari, occasioni di aggregazione... Sono loro i protagonisti di questa mostra.
Che racconta le famiglie immigrate a Baranzate oggi. E l’Italia del futuro.
La mostra si articola in 34 pannelli cm 100 x 70 in alucubon (alluminio 3 mm)
È disponibile anche in poster in due formati: 100x70 e 70x50
Accompagna la mostra una cartelletta con dieci schede di approfondimento sul fenomeno
migratorio in Italia e in particolare sulla dimensione familiare di tale fenomeno. Con possibilità
di incontri di approfondimento.
I giusti dell’Islam. Tra i circa ventiduemila nomi dei «Giusti tra le
nazioni» censiti dallo Yad Vashem, il memoriale della Shoah a
Gerusalemme, figurano anche quelli di settanta musulmani. Persone
che, in nome di valori islamici, si diedero da fare per salvare la vita ad
alcuni ebrei durante la persecuzione nazista.
Con questo loro gesto hanno ricordato che la frase del Talmud “Chi
salva una vita salva il mondo intero” compare anche nel Corano.
Attraverso i suoi 25 pannelli, la mostra racconta alcune di queste
storie. Parla di due bosniaci, tre albanesi, due diplomatici turchi e un
iraniano che con il loro coraggio salvarono alcune decine di ebrei.
La mostra si articola in 25 pannelli cm 70x100 in forex.
Accompagna la mostra un libretto, realizzato da PIMEdit Onlus per offrire, a chi lo desidera, la
possibilità di approfondire l’argomento.
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Huai Dan - Uova Marce è una mostra dedicata ai dissidenti
cinesi. Oltre vent'anni dopo il massacro di piazza Tiananmen (4
giugno 1989), il rispetto delle libertà fondamentali e la democrazia
in Cina rappresentano ancora mete da raggiungere. Ma assistiamo a
un segnale importante: sta crescendo il numero di dissidenti e degli
attivisti che si battono per questi obiettivi.
Delle vicende di queste persone si viene a conoscenza, di solito,
soltanto quando vengono arrestate. Ma, mentre negli Usa o in altre
parti d'Europa diversi dissidenti cinesi sono abbastanza noti (alcuni
di essi sono stati premiati, proposti al Nobel per la pace o insigniti di
riconoscimenti «alternativi»), in Italia - salvo rare eccezioni - essi
costituiscono un «popolo invisibile» ai media e, di conseguenza,
all'opinione pubblica.
La mostra si articola in 42 pannelli con testi e foto a colori, formato 70 x 100 cm in forex.
Viene proposta in tre versioni: a) completa (42 pannelli); b) media (32 pannelli);
c) piccola (22 pannelli).
Mai più schiave, sono migliaia le ragazze nigeriane sulle strade
d’Italia. Le chiamano prostitute, ma sarebbe meglio dire
prostituite: costrette a vendere il proprio corpo per pagare un
debito assurdo, per salvare se stesse e le proprie famiglie. Sono
vittime di un traffico vergognoso che dalla Nigeria all’Italia si
snoda lungo le rotte di una delle peggiori schiavitù
contemporanee.
Quello della tratta di ragazze nigeriane per lo sfruttamento
sessuale è diventato, dagli anni Ottanta in poi, un business da
miliardi di dollari, fatto sulla pelle di ragazze giovanissime,
cresciute in un contesto di miseria e degrado e desiderose di una
vita migliore. Vengono ingannate da promesse fittizie, dal
miraggio di un altrove fatto di benessere e felicità: finiscono col
ritrovarsi su una strada, costrette a sopportare i peggiori abusi,
sradicate in un Paese straniero, spesso clandestine, senza
identità né dignità.
La mostra si articola in 7 pannelli cm 100 x 100 e 40 pannelli cm 40 x 30 in alucubon (alluminio
3 mm).
Accompagna la mostra un catalogo (48pp+4) formato cm 21 x 21, edizione EMI
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SEZIONE: AREA GEOGRAFICA
Cina Perduta nelle fotografie di Leone Nani
In occasione del centenario della partenza di padre
Leone Nani, missionario del Pime, per la Cina, è
stata realizzata la mostra "Cina Perduta nelle
fotografie di Leone Nani", esposta in anteprima a
Palazzo Reale di Milano.
La mostra presenta lo straordinario reportage
realizzato tra il 1904 e il 1914 da padre Leone
Nani, missionario e fotografo, in una delle regioni
più interne della Cina.
Nani è stato uno dei testimoni privilegiati della
storia di questo Paese agli inizi del Novecento e della sua difficile transizione dall'Impero alla
Repubblica. Ci ha lasciato una raccolta di fotografie unica e inestimabile, sia per il valore
storico-documentario sia per quello artistico.
Oggi questa preziosa e poco conosciuta raccolta è presentata attraverso una selezione di circa
150 immagini suddivise per sezioni: il contesto storico, la vita quotidiana, la gente e numerosi
autoritratti.
La mostra è disponibile in 2 formati.
Piccola: 39 pannelli (di cui n°34 da 42x57, n°5 da 62x82 cm) in bianco e nero seppiato con
cornice nera.
Media: 35 pannelli (di cui n°2 da 82x62, n°3 da 62x82, n°24 da 57x42, n°6 da 42x57) in bianco
e nero seppiato con cornice nera.
Grande: 150 fotografie da 45x45 in bianco e nero con cornice nera e passpartout bianco
ristampe su carta baritata da lastre originali.
Materiale didascalico per mostra:
 3 pannelli introduttivi su alluminio bilingui delle seguenti sezioni: la vita e il lavoro, la
gente, l’epoca (70x100 cm)
 1 pannello bilingue su alluminio dedicato a padre Nani missionario-fotografo (70x100 cm)
 1 pannello dedicato al Pime (70x100 cm)
 1 cartina della regione dello Shaanxi (70x100 cm)
In occasione della mostra è stato pubblicato un libro fotografico - Cina Perduta nelle fotografie
di Leone Nani (Ed Skira) - con i migliori scatti e un approfondimento delle tematiche storicoartistiche relative al personaggio e all'epoca in cui visse.
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SEZIONE: EDUCAZIONE E DIDATTICA
Giro girotondo, gioca il mondo realizzata
dall'Ufficio Aiuto Missioni del Pime vuole essere un
invito a scoprire come giocano i bambini nel mondo,
in particolare nei Paesi in cui operano i missionari del
Pime.
Passando attraverso i pannelli si può assaporare il
gusto del gioco e incontrare lo stesso sguardo
divertito che accomuna tutti i bambini della Terra
quando stringono tra le mani il loro giocattolo, anche
se si tratta di una macchinina costruita con scarti di
bottiglie e lattine, o di frecce ricavate da ramoscelli
d'albero, oppure di una macchina fotografica
realizzata con il fango.
La mostra si articola in 40 pannelli su base in alluminio, forati in alto (21 pannelli 70x50; 4
pannelli 50x70, 5 pannelli 100x70, 2 pannelli 70x100; 8 pannelli 25x70 con frasi celebri
d’autore)
Il mondo a fumetti è una mostra di vignette di Angelo Fiombo sui
temi della Mondialità, l’intercultura, la globalizzazione, i diritti e la
pace spiegata ai ragazzi attraverso il linguaggio “graffiante” del
fumetto.
Sulla mostra sono stati organizzati anche dei laboratori educativi per
una fruizione più dinamica.
Angelo Fiombo, di professione grafico, è sempre pronto a
cimentarsi, munito degli inconfondibili pennarelli, nel difficile
campo della satira. Negli anni i suoi “graffi” hanno lasciato il segno
su I.M (Italia Missionaria)
La mostra si articola in 25 pannelli 70x100 in forex.
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Contatti e prenotazioni
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Il corrispettivo richiesto per le mostre contribuirà a sostenere
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