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Sommario
4Editoriale
Tim Whiteman
6 Accordo Stato-Regioni
Un’anomalia tutta italiana
Lorenzo Perino
Aprile 2013
Orsa Maggiore International
Direttore Responsabile
Pier Angelo Cantù
[email protected]
Direttore Editoriale
Gerhard HiIlebrand
[email protected]
Collaboratori
Renata Bernardini, Federica Cantrigliani,
Roberto Catana, Livio Corrado, Marta Lucani,
Berlinda Nadarajan, Ambrogio Paolini,
Lorenzo Perino, Mauro Potrich,
Francesco Maria Spini, Tim Whiteman, Jo Wood
Grazie a
Carlo Berti, Roberto Carboni, Cristina Ferramola,
Rhona Lombardo, Sonia Filippa, Sabrina Rodiani
Grafica e Impaginazione
Nello Stucchi - Agrate Brianza
tel. 039 650689
Direzione e Redazione
via Carlo Amati, 12 - 20052 Monza
tel. 039 2848605 - fax 02 836432
Sede Legale
Via Marconi 4/B - 20062 Vaprio d’Adda
Pubblicità e Ufficio Stampa
L’Involucro - Divisione Comunicazione e Marketing
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P.le De Agostini 1 - 20146 Milano
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Stampa
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Registrazioni
Tribunale di Monza,
n° 1946 del 20/03/2009
Camera di Commercio di Milano
r.i. n.o 06405990968 del 16/03/2009
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n.o 17890 del 02/01/2009
Comunicazione
Art. 10 legge 675196.
I dati personali contenuti negli archivi della casa
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sono utilizzati esclusivamente per le attività
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quaIsiasi momento l’aggiornamento o la
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Responsabile: Emanuela Pirola e Gerhard HilIebrand.
Testi e foto a riproduzione vietata
senza consenso della casa editrice.
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Tel. 02 93581873 - Fax 02 93581880
[email protected] - www.italia.org/it
2
8Riflessioni
Le zone oscure dell’accordo sulla formazione
Ambrogio Paolini
11eLearning
Nuove frontiere nella formazione alla sicurezza
Livio Corrado e Gerhard Hillebrand
15Safety
Sistemi di protezione e dispositivi anticaduta
Mauro Potrich e Roberto Catana
18Safety
Distribuite il carico!
Renata Bernardini
20 Buone prassi
Sbarco in quota. Parliamone
Mauro Potrich
24Plac
Facciamo chiarezza
Roberto Catana
27 Speciale Mercato
Nessun dorma
Pier Angelo Cantù
38Indagini
Conoscere per prevenire
Renata Bernardini
40Awards
A Gehard Hillebrand il premio
alla carriera Iapa 2012
Pier Angelo Cantù
42 Cover story
Stairway to heaven
43 IPAF news
54 Centri di Formazione IPAF
58Produttori
60 Soci IPAF
64Contatti
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Editoriale
Ipaf Italia
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L
e prospettive in Italia sono tutt’altro che
rosee. L’attuale crisi economica generale e l‘incerta situazione finanziaria stanno
causando un forte taglio dei costi in molti
settori, tra cui quello dell‘accesso aereo. Nonostante ciò, il 2012 è stato un anno molto intenso e produttivo per IPAF in Italia. Con una scelta
innovativa, IPAF Italia è stata costituita a maggio
come associazione nazionale. Questo passaggio
aiuterà la posizione di IPAF in Italia e le sue attività
formative nel promuovere l’uso sicuro ed efficace
dei mezzi di sollevamento aereo nel nuovo contesto normativo.
Tim Whiteman
CEO, International Powered Access
Federation
www.ipaf.org
Nel mese di novembre 2012, IPAF Italia è stata
certificata ISO 9001 dal TÜV. Questa certificazione rafforza l’associazione nel suo delicato e complicato iter per ottenere l’accreditamento in tutte
le regioni chiave italiane. IPAF è impegnata a fare
del suo meglio per fornire, oltre all’accreditamento, anche il necessario sostegno e il supporto ai
suoi Centri di formazione approvati.
Questi risultati non sarebbero possibili senza gli
sforzi di un gruppo entusiasta e motivato a supporto, cioè i partner di servizio e i volontari che
collaborano con IPAF Italia. I nostri ringraziamenti e l’apprezzamento vanno al Consiglio nazionale e al Gruppo di lavoro per la formazione e in particolare ai presidenti di questi gruppi, tra i
più attivi della Federazione in senso più ampio.
L‘immagine di IPAF come autorità riconosciuta per il settore dell’accesso aereo sta crescendo
e si rafforza. I soci e i Centri di formazione hanno contribuito a questo movimento globale
per l’uso sicuro di mezzi di accesso aereo, attraverso la partecipazione ai nostri programmi
di formazione e alle iniziative di sicurezza organizzate in eventi come il Summit IPAF ed Europlatform, o alle manifestazioni come Ambiente Lavoro, SAIE e MADE Expo.
Il 2013 sarà un altro anno impegnativo e stimolante per le strategie, gli sforzi e le procedure
atte a garantire la posizione di IPAF in Italia. Speriamo di poter contare sempre sul sostegno
dei nostri membri: il nostro obiettivo è quello di continuare a promuovere l’uso sicuro ed efficace dei mezzi di accesso aereo, ovunque.
4
abbiamo a cuore
la tua sicurezza
Piattaforme aeree, carrelli telescopici, ragni, sollevatori a colonna
e a braccio, autogru, carrelli elevatori
Nel noleggio di mezzi di sollevamento aereo,
la sicurezza è una responsabilità
Accordo Stato-Regioni
Un’anomalia
tutta italiana
IPAF Italia e l’accreditamento regionale per la formazione
all’uso di macchine “pericolose”
Lorenzo Perino
L
’approssimarsi della data di
entrata in vigore dell’Accordo
Stato Regioni del 22 febbraio
2012 sulla formazione all’uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro
(12 marzo 2013) sta facendo emergere sempre più i numerosi problemi applicativi di questa norma
e gli operatori di mercato coinvolti
mostrano una crescente preoccupazione. Tale preoccupazione non
è del tutto ingiustificata, poiché in
alcuni casi adempiere a quanto richiesto risulta quasi impossibile,
ma soprattutto privo di una giustificazione pratica e sostanziale.
In particolare, mi riferisco al fatto
che sostanzialmente gli estensori
del provvedimento, per i soggetti
privati, hanno previsto l’obbligo di
accreditamento regionale al fine di
poter erogare la formazione
applicando forzatamente
le stesse regole pensate per gli istituti
6
scolastici, alla formazione macchine. Evidentemente la cosa non ha
possibilità di funzionare.
IPAF Italia, in fase di estensione del
provvedimento, ha portato al Ministero del Lavoro la propria istanza di
semplificazione della materia, proponendo l’istituzione di un Registro
Nazionale Unico dei formatori e l’elaborazione di una serie di caratteristiche, anche
severe, che ciascun ente avrebbe
dovuto possedere per poter esserne iscritto. Per esempio l’affidabilità
del legale rappresentante, la solidità
economica, le sedi organizzate sul
territorio e un programma formativo
completo (e magari certificato ISO).
Ovviamente la proposta non è stata
neanche presa in considerazione,
perché avrebbe significato privare
le Regioni del controllo diretto di
tutta la formazione erogata (anche
se, secondo noi, avrebbero potuto
conservare tale potere comunque).
I riflessi anomali dell’accordo
Quindi, la situazione venutasi a
creare è praticamente la seguente: aziende di produzione, distribuzione, noleggio e utilizzo di
macchinari (anche molto grandi
e pericolosi, come PLE, gru, sollevatori telescopici, eccetera) si
sono trovate costrette a calarsi
nei panni dell’istituto scolastico, con tutte le problematiche che
que-
Accordo Stato-Regioni
sto comporta: aule,
accessibilità
disabili
(che comunque non
potrebbero manovrare
moltissimi macchinari in
quanto è richiesta idoneità fisica), postazioni
informatiche, visibilità
per i visitatori esterni ed
altro. Ma l’aspetto che
dimostra quanto i due
mondi abbiano difficoltà a incontrarsi è che
per l’Accordo e per le
Regioni, la formazione
debba essere erogata
all’interno della scuola,
intesa come aula più
eventuali aree attrezzate, mentre per il Testo
Unico Sicurezza la formazione dovrebbe essere fatta preferibilmente sul luogo di lavoro.
Chiunque abbia una
minima esperienza di formazione
all’uso in sicurezza di attrezzature
di lavoro sa benissimo che essa
deve avvenire, per essere davvero
efficace, sul luogo in cui il lavoratore svolge la propria prestazione
lavorativa, naturalmente rispettando
tutto quanto prescritto in termini di
sicurezza dei luoghi. L’applicazione
pedissequa di una legge pensata
per un altro ambito può essere definita un “mostro” normativo in grado di fagocitare tutto quello che incontra e generare danni importanti
al tessuto produttivo, già messo a
dura prova dalla crisi economica di
questi ultimi anni. Oltre a questo,
l’estrema complessità degli adempimenti, diversi da Regione a Regione, complica in modo assurdo la
vita ai soggetti che operano su tutto
il territorio nazionale, obbligandoli a
fare 20 accreditamenti in 20 Regioni dotate di 20 norme locali diverse,
spesso in contrasto l’una con l’altra.
Meno male che dovremmo essere
in Europa: non siamo in grado neanche di avere uniformità normativa
all’interno del territorio nazionale…
Il risvolto dei fondi pubblici
Ulteriore aspetto da considerare
è che le regole restrittive per l’ac-
creditamento regionale per la formazione sono state introdotte per
sottoporre a controlli stringenti i
soggetti che erogano formazione
finanziata, ovvero beneficiano di
fondi pubblici. E in questi casi ben
si comprendono le regole stringenti
e le formalità previste, ma nel caso
della formazione sull’uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro non
è detto che vengano erogati fondi
e comunque si potrebbe prevedere l’adozione delle regole per chi
voglia beneficiare di fondi pubblici,
se e quando questi saranno previsti
o stanziati. Nel frattempo, però, le
aziende hanno bisogno di poter lavorare e i lavoratori di essere formati
da docenti esperti dotati di competenza tecnica specifica.
La scelta di IPAF Italia
Alla luce di questo quadro normativo poco edificante, IPAF Italia
ha comunque scelto la strada più
difficile e cioè quella dell’accreditamento regionale, in primo luogo
in Lombardia, dove faticosamente
stiamo giungendo in dirittura d’arrivo. Seguiranno la Provincia di Trento e quella di Bolzano (dove per fortuna gli organi preposti funzionano
in modo più efficiente), il Piemonte,
la Liguria e l’Emilia Romagna. Poi
si procederà con una valutazione
dell’eventuale opportunità di ottenere ulteriori accreditamenti regionali sulla base delle istanze provenienti dai Centri di formazione IPAF
e le prospettive di mercato.
Alcune Regioni più avvedute, si
sono rese conto della mancanza di
senso del già citato “mostro” normativo creato, soprattutto alla luce
delle numerose richieste di accreditamento ricevute da parte di aziende di produzione, che sulla base
delle regole regionali non avrebbero
potuto, neanche volendo, ottenere
quanto richiesto.
Ci risulta che in alcune Regioni siano in fase di elaborazione regolamenti volti alla semplificazione normativa, mirati in pratica a eliminare
l’obbligo di accreditamento per la
formazione macchine riducendolo a
un’autorizzazione (previa verifica di
alcuni requisiti richiesti dall’Accordo
22 febbraio 2012).
Noi tutti ci auguriamo che sempre
più Regioni prendano coscienza di
questi aspetti applicativi e si ravvedano sulla via del 12 marzo 2013,
fermo restando un’attività di controllo a garanzia della qualità della
formazione che nessuno intende
eliminare
■
7
Riflessioni
Le zone oscure dell’accordo
sulla formazione
La libera concorrenza nell’erogazione dei percorsi formativi
Ambrogio Paolini
I
l potere delle singole Regioni ha scaturito il paradosso
di una normativa nazionale
frammentata. Per chi volesse
operare sull’intero territorio questo
è un vero rompicapo. Ciò che è
in linea con la norma in una Regione, può non esserlo a cinque
chilometri di distanza. Un centro
8
di formazione accreditato potrebbe non erogare i suoi corsi in una
struttura decentrata (presso un
cliente ad esempio) oltre il confine del suo territorio di riferimento.
Nel concetto di Europa Unita, che
peraltro soggiace a un’unica direttiva UNI riguardo alla formazione,
l’Italia si presenta con la solita matassa di burocrazia, esercizio di
potere e norme azzeccagarbugli.
Un esempio di presenza invasiva
riguarda invece il potere che viene lasciato alle ASL. In pratica,
in quasi tutte le Regioni, l’ASL
fungerà da organismo di controllo a monte, nel validare strutture
e programmi formativi che vengono organizzati e deciderne la
compatibilità. Nulla da eccepire:
una delega legittima, trattandosi
di prevenzione degli infortuni. Le
stesse ASL sono delegate anche
al controllo a valle, cioè verificare
sul luogo dove vengono esercitate
queste attività formative se tutti i
canoni sono rispettati: volumetria
dell’aula, numero dei presenti,
pertinenza dei contenuti, eccetera
(teniamo presente che la follia del
legislatore prevede anche che gli
attestati debbano essere rilasciati su un particolarissimo tipo di
carta di una precisa grammatura,
pena la sua inefficacia). Anche in
questo caso potremmo non avere
nulla da eccepire: questi controlli,
quando effettuati con trasparenza, andrebbero a sanare alcune
depravazioni divenute consuetudine, soprattutto in merito all’ottenimento di crediti formativi per
RSPP (convegni fantasma organizzati in fiere di settore, aule strapiene o stradeserte, commercio di
attestati fasulli).
Quello che piace poco è che alle
ASL verrà ancora consentito organizzare ed erogare attività formative ufficiali (e sappiamo poi
che numerosi soggetti pubblici
continueranno a svolgere attività
private di docenza nei giorni di
ferie, solitamente gestiti da partite
iva intestate alle mogli o alle suocere, quando va bene). L’aspetto
inquietante della faccenda riguarda la reale libera concorrenza
all’interno di un quadro finalmente
normato per l’effettuazione delle
attività di formazione alla sicurezza. Già l’accordo pre accredita discrezionalmente alcuni organismi
senza accertarsi nella sostanza
circa le loro competenze in materia di formazione specifica; ma
confrontarsi sul mercato con un
soggetto che controlla a monte e
a valle chi può fare cosa e inoltre
eroga formazione direttamente (e
indirettamente), pare francamente
una situazione non priva di evidenti conflitti d’interesse
■
. DIVISIONE NOLEGGI
. DIVISIONE FORMAZIONE SICUREZZA PLE
. DIVISONE MANUTENZIONE INDUSTRIALE
DIVISIONE NOLEGGI
Piattaforme:
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• pat.B[17÷22m]
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• Forbice[8÷26m]
• Telescopiche[6÷10m]
- GirevoliTelescopiche[16÷48m]
- GirevoliArticolate[11÷43m]
- Ragni[14÷50m]
Auto grù:
- Carrate[30÷220ton]
- Cingolate[50÷60ton]
Elevatori:
- Frontali[1,5÷5ton]
- Telescopici
• Fissi[2,3÷10ton]
• Girevoli[3÷6ton]
Movimento Terra:
- Minitrasportatori
- Miniescavatori
- Minipale
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- Motocompressori
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quindi se anche l’impresa più ardua viene improvvisamente considerata molto semplice.
eLearning
Nuove frontiere nella
formazione alla sicurezza
Le aziende e le persone che si occupano di igiene e sicurezza
sul lavoro, hanno sempre applicato una regola fondamentale:
“mente sana in corpo sano”
Livio Corrado e Gerhard Hillebrand
A
nessuno degli attori della
sicurezza è mai venuto in
mente che per fare davvero sicurezza si possa
prescindere da due cardini fondamentali; macchine e attrezzature di lavoro conformi alle norme
generali e specifiche e personale
formato, informato e addestrato
sull’uso di queste. Tralasciamo la
parte riguardante la rispondenza
normativa delle macchine, non
perché di secondaria importanza,
e riflettiamo sul secondo aspetto
cardine, genericamente definito
formazione.
Diciamo genericamente poiché è
ormai chiaro come questa fase di
implementazione della sicurezza
sia evoluta da una semplice apposizione di cartelli ammonitori,
a un processo formativo vero e
proprio, volto a far comprendere
agli operatori l’importanza di aver
condiviso e capito il perché è necessario fare alcune azioni e non
farne altre. Frasi come “percezione della sicurezza” – “consapevolezza” “addestramento” “familiarizzazione” – sono lo strumento
per diminuire i rischi di infortunio.
Quindi, quando nelle nuove regole su come fare formazione, abbiamo letto la possibilità di usare
modalità e-learning, a molti di noi
addetti ai lavori, è salito un brivido,
una preoccupazione, quella di utilizzare un metodo che non fosse
efficace agli scopi.
11
eLearning
Cosa prevede l’accordo
Tutti noi addetti alla sicurezza
manifestiamo perplessità quando
esce una nuova norma: l’accordo
Stato Regioni sulla formazione delle attrezzature del 22.2.2012 che,
salvo proroghe sarà già in vigore
quando leggerete queste righe,
sembrava minare con la possibilità di fare formazione in e-learning
la buona riuscita di tutti i momenti
formativi che si sarebbero svolti da
quella data in poi. Abbiamo voluto
farci carico di approfondire senza
pregiudizi, con un’analisi fredda,
tecnica e ponderata, la questione.
Il primo aspetto valutato è che la
formazione e-learning è una possibilità, non un obbligo, e per altro è possibile solo per un certo
tipo di formazione, quella teorica
generale. Il punto 3.3 dell’Accordo spiega come devono essere
fatti i corsi, con un buon grado di
dettaglio. Proprio perché i metodi di formazione devono essere il
più possibile afferenti alle modalità a cui i discenti, di ogni ordine
e grado, sono abituati, e dato che
l’uso di PC e di apparecchi elettronici tipo Smartphone è ormai
una prassi comune, penso possa
essere un buon metodo. Molti dei
nostri discenti non sono più abituati a stare seduti ad ascoltare
qualcuno che parla di ”cose che
loro sanno già” e che “loro sono gli
esperti” e non il docente. Per noi è
stato necessario fare dei corsi di
comunicazione e gestione dell’aula – che ricordiamo volentieri – che
ci hanno dato qualche strumento
in più.
Passato questo scoglio, abbiamo
voluto entrare nel merito, cercare
le proposte sul mercato e analizzarle. Nella ricerca di strumenti
e-learning ovviamente abbiamo
trovato di tutto: piattaforme di formazione senza nessun criterio di
rispondenza normativa, ma anche
di buon senso; portali su cui è
possibile installare qualsiasi cosa,
meglio se colorata e con sottofondi musicali in linea con le ultime
hit parade, scoprendo che i motivi
12
musicali di sottofondo erano giornalmente aggiornati con le mode
del
momento;
aspetto di fondamentale importanza. Dopo un
primo momento
di sconforto, siamo passati oltre.
Ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012 sulla
formazione,
le
piattaforme e-learning devono: • essere interattive;
• offrire una comunità virtuale
e strumenti di
feedback;
• mettere a disposizione
degli
utenti
di ogni corso
almeno un etutor online (formatore con possesso di esperienza triennale di
docenza in materia di tutele della salute e sicurezza sul lavoro);
• prevedere delle prove di autovalutazione distribuite lungo il
percorso formativo;
• dare presenza agli atti dell’azione formativa;
• memorizzare i tempi di fruizione
(e tenerli archiviati);
• dare prova che l’intero percorso
sia stato realizzato (report completo del percorso formativo);
• far sì che la durata della formazione sia validata dal tutor del
corso;
• rendere disponibile l’accesso ai
contenuti secondo un percorso
obbligato;
• se prevista la verifica finale in
presenza, ciò deve essere fatto.
In particolare si deve offrire all’utente di ogni corso:
• schema riassuntivo contenente
i dati principali del corso (titolo,
ente formatore, responsabile
del progetto formativo, CV docenti, obiettivi, struttura, durata,
argomenti delle unità didattiche,
modalità di valutazione dell’apprendimento);
• assistenza tramite l’accesso alla
regole di utilizzo del corso e a
una “chat” in tempo reale con
uno o più e-tutor qualificati (durante l’orario d’ufficio indicato
nel corso, per gli altri orari è disponibile un sistema di invio di
messaggi);
• comunità virtuale tramite “chat”
per tutti gli utenti del corso;
• verifica finale di apprendimento
per ogni tipologia di corso (anche dove non prevista dall’Accordo Stato Regioni, per garantire l’efficacia formativa);
• report completo del percorso
formativo svolto dall’utente con
l’elenco degli argomenti del corso e i risultati dei test di verifica;
• verbale di verifica preimpostato
per lo svolgimento dell’esame
finale in presenza, dove previsto.
eLearning
Se queste sono le caratteristiche,
ben venga allora la possibilità di
formazione e-learning.
Una ulteriore riflessione
Molte persone sono lavoratori autonomi, che hanno poco tempo
purtroppo per fare formazione e
quindi è utile aiutare loro a prepararsi, magari con un dispositivo
quando più comodo, con dei vantaggi concreti, ad esempio:
• blocchi somministrabili in modo
distribuito nel tempo;
• possibilità di interrompere il corso in qualsiasi momento;
• possibilità di ripetizione a piacere;
• possibilità di rinviare la formazione anche all’ultimo minuto;
• gestione del turnover di personale;
• qualità e contenuti uniformi nel
tempo e sul territorio;
• nessuna interruzione dell’attività
professionale in blocco (richiesta da 35 persone in aula);
• certezza della fruizione al 100%
da parte dell’utente dei contenuti ai sensi di legge;
• possibilità di rivedere i contenuti
garantendo l’efficacia della fruizione del corso;
• minor impatto ambientale per
aziende certificare Iso14000
(hanno obiettivi ambientale da
raggiungere);
• possibilità garantita per un immediato assolvimento degli
obblighi normativi (per i neoassunti la formazione è diventata obbligatoria entro i 60 giorni
dall’assunzione).
In buona sostanza, per quanto
attiene la formazione circa l’uso
di piattaforme elevabili, dato che
per piattaforme con e senza stabilizzatori sono previste 10 ore di
formazione, di cui 4 teoriche e 6
di pratica, ecco che diventa un
passo quasi obbligato organizzare la formazione anche attraverso
le modalità descritte. Il momento formativo tecnico, può essere
svolto a piacere, e con l’attestato
del superamento, entro un tempo
limite di circa un mese, poter fare
in una giornata completa le altre
6 ore di formazione con tutto il
tempo della verifica dell’apprendimento (che a norma dell’accordo
non deve far parte della formazione). Questo momento insieme
concorrerà a fare gruppo e consentire il corretto trasferimento di
ogni informazione e sensibilità utili
e opportune
■
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dispositivi anticaduta
Quali sono quelli da utilizzare correttamente sulle piattaforme
di lavoro elevabili
Mauro Potrich e Roberto Catana
F
ino a qualche anno fa
si poteva osservare che
molti operatori non utilizzavano alcun dispositivo
per prevenire le cadute a bordo
delle piattaforme di lavoro aeree,
in quanto la presenza dei parapetti veniva da loro interpretata come
sufficiente protezione al rischio di
caduta, molte volte generato da
una sottovalutazione dei rischi.
IPAF, sempre in prima linea nella
promozione dell’uso in sicurezza
delle piattaforme di lavoro elevabili
e nell’individuazione di prassi operative sicure, in collaborazione con
gli enti pubblici che si occupano
di sicurezza e con i costruttori, ha
analizzato gli incidenti per caduta
da parte di utilizzatori di piattaforme di lavoro aeree, cercando di
individuarne le cause e soprattutto come evitarli.
Perché si rischia di cadere
Tralasciando le cadute causate dal
comportamento di chi si arrampica incautamente sui parapetti o
che utilizza dispositivi quali scale
o altro per alzare il piano di calpestio, una delle possibili cause di
caduta da piattaforme a braccio
(o semoventi o del tipo autocarrato) riguarda il cosiddetto “effetto
catapulta” che potrebbe avvenire
per l’improvviso movimento del
braccio a causa dell’urto del carro durante il movimento, o per
urto con altri mezzi di movimentazione o per incastramento del
braccio che poi improvvisamente si libera o altre cause similari.
In questo caso, la piattaforma di
lavoro subisce un improvviso e
violento sobbalzo che potrebbe
provocare l’uscita dell’operatore
dal parapetto della piattaforma.
La caduta potrebbe avvenire anche a causa di un guasto del
livellamento della piattaforma,
del sistema idraulico di azionamento dei movimenti del
braccio o per calo o cedimento degli stabilizzatori.
Dopo aver analizzato questo
e considerato che la maggior
parte dei costruttori prevedono in piattaforma a dei
punti di aggancio dimensionati per una forza di 3
kN idonei solo per dispositivi di trattenuta, e non di
10 kN come richiesto per
i punti di ancoraggio di dispositivi anticaduta, IPAF ha
individuato in una combinazione di cordino regolabile (EN354)
abbinato ad una imbracatura per
il corpo (EN361) il sistema più idoneo. Queste considerazioni hanno portato alla pubblicazione della
linea guida IPAF H1. Recenti approfondimenti effettuati da gruppi
di lavoro che hanno visto sempre
la partecipazione di IPAF e da test
effettuati in vari contesti, hanno
portato all’integrazione del cordino regolabile con un dissipatore di
energia (EN355) in considerazione
15
Safety
del fatto che, in particolari condizioni, nelle piattaforme a braccio
esiste il rischio residuo dell’uscita
dal cestello che potrebbe essere
causato, ad esempio, da un guasto del sistema di livellamento del
cestello stesso. Questo ha portato, a fine 2012, a rivedere la linea
guida IPAF H1, inserendo anche la
possibilità di utilizzo di un cordino
munito di dissipatore.
Quali dispositivi sono previsti
Fatte queste premesse, vediamo
di individuare quali potrebbero
essere i dispositivi idonei a comporre un sistema atto a prevenire
efficacemente la caduta da una
piattaforma di lavoro elevabile:
• moschettone/connettore conforme alla norma EN362;
• cordino regolabile di collegamento conforme alla norma
EN354 (utilizzabile su piattaforme di lavoro a sviluppo verticale in quanto, in questo caso,
non si può presentare l’effetto
16
“catapulta”);
• cordino regolabile con assorbitore di energia intergrato, conforme alla norma EN355 (da
utilizzare su piattaforme di lavoro a braccio);
• imbracatura anticaduta dotata di attacchi sternali e dorsali
conforme alla norma EN361.
Sono stati introdotti recentemente
sul mercato anche cordini di collegamento combinato con linea
flessibile verticale/orizzontale conformi alla norma EN353-2. La norma 353-2 prevede che la funzione
di assorbimento di energia possa
essere incorporata o integrata al
sistema stesso. Per prevenire la
caduta, il sistema deve essere regolato alla minore lunghezza possibile, in modo da evitare il rischio
di cadere oltre il parapetto e per
non superare la portata del punto
di ancoraggio. La lunghezza massima del sistema non deve superare i 2 metri (come previsto dalla
normativa).
Tra i sistemi di collegamento citiamo anche il dispositivo anticaduta retrattile EN360 del quale si
sta diffondendo l’utilizzo in quanto permette la massima libertà di
movimento e che blocca immediatamente in posizione in caso
intervento. L’utilizzo di tale dispositivo, in alternativa al cordino regolabile, deve essere attentamente valutato in base alla tipologia
di piattaforma di lavoro utilizzata,
alle condizioni operative e alle informazioni contenute nel libretto
di istruzioni del fabbricante del dispositivo stesso e del fabbricante
della macchina; in particolar modo
va verificato che il dispositivo retrattile sia omologato anche per
l’impiego orizzontale e su spigoli
(riportato sul manuale di utilizzo).
La scelta del dispositivo
In conclusione, la scelta del dispositivo di protezione per preve-
nire le cadute da indossare durante l’utilizzo di piattaforme di lavoro
elevabili deve essere fatta tenendo in considerazione vari fattori da
individuare in sede di valutazione
dei rischi che, ricordiamo, è responsabilità del datore di lavoro,
così come è responsabilità dello
stesso datore di lavoro individuare idonei dispositivi di protezione
individuale e fornirli ai lavoratori
(articolo 77 del D.Lgs. 81/2008).
Alcuni tra gli elementi da tenere in
considerazione sono:
• la resistenza, la posizione e il
numero di punti di ancoraggio
per il sistema (la norma EN280
prevede per le piattaforme di
lavoro 3 kN, solo per dispositivi di trattenuta, mentre per
l’utilizzo di sistemi anticaduta
la norma riguardante i punti di
ancoraggio prevede a oggi 10
kN e 12kN nella norma in fase
di approvazione);
• le dimensioni della piattaforma
di lavoro;
• le indicazioni contenute nel libretto di uso e manutenzione
del fabbricante del dispositivo e
del fabbricante della macchina;
• le condizioni operative e le condizioni del luogo di lavoro;
• le possibili interferenze con altri
mezzi;
• la possibilità che si verifichi l’effetto “catapulta”.
Safety
Nel caso esistesse la possibilità
che gli occupanti possano rimanere sospesi a causa della caduta
all’esterno della piattaforma o a
causa di un guasto del sistema di
livellamento, è indispensabile prevedere nel piano di emergenza il
recupero, che deve essere effettuato il più rapidamente possibile,
poiché in caso di sospensione
inerte l’operatore potrebbe subire
gravi danni al sistema cardiocircolatorio.
Ulteriori informazioni riguardo
all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale da utilizzare con
le PLE possono essere reperite
nel sito www.ipaf.org dove è
possibile scaricare la linea guida
H1; nel sito del D-A-CH-S www.
bauforumplus.eu/D-A-CH-S.
absturz.O.html dove è possibile scaricare un documento riguardante i DPI contro le cadute
dall’alto durante l’uso di PLE a
braccio
■
Norme di riferimento riguardanti i DPI anticaduta
Si ricorda che i dispositivi di protezione individuale citati nell’articolo sono dispositivi di
3ª categoria, che richiedono obbligatoriamente l’addestramento e sono soggetti a controlli
e verifiche da effettuarsi secondo le istruzioni del costruttore del dispositivo.
EN 354:2010
Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute. Cordini.
EN 355:2002
Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto. Assorbitori di energia.
EN 358:2000
Dispositivi di protezione individuale per il posizionamento sul lavoro e la prevenzione delle cadute dall’alto.
Cinture di posizionamento sul lavoro e di trattenuta e cordini di posizionamento sul lavoro.
EN 360:2002
Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto. Dispositivi anticaduta di tipo retrattile.
EN 361:2002
Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto. Imbracature per il corpo.
EN 362:200
Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto. Connettori.
EN 363:2008 Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute. Sistemi individuali per la protezione contro le cadute.
EN 365:2004
Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto. Requisiti generali per le istruzioni per l’uso,
la manutenzione, l’ispezione periodica, la riparazione, la marcatura e l’imballaggio.
EN 353-2:2004 Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto.
Dispositivi anticaduta di tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile.
17
Safety
Distribuite
il carico!
IPAF prosegue nella sua inarrestabile opera di
sensibilizzazione sull’utilizzo delle piastre di appoggio
Renata Bernardini
A
d alcuni potrà sembrare
il “tormentone” di questi
anni, ma la questione del
corretto uso delle piastre
di appoggio sotto gli stabilizzatori
di PLE a braccio, é e rimane una
delle colonne portanti della comunicazione IPAF in tema di cultura
della sicurezza. Perché se è vero
che la piattaforma di lavoro mobile
elevabile è un mezzo sicuro e stabile, è altrettanto vero che se non
viene posizionata correttamente,
può rischiare di ribaltarsi. L’esperienza e le recenti segnalazioni di
incidenti, hanno infatti dimostrato
che la maggior parte dei casi di
ribaltamento dipendeva da una
mancata percezione del rischio legato al terreno sconnesso. L’area
del piede fissato allo stabilizzatore
di una PLE è relativamente piccola
e di conseguenza genera elevate pressioni al suolo. La maggior
parte dei terreni, sterrati e lastricati, nonché le aree in macadam,
non sono in grado di sopportare
queste pressioni e quindi spesso
occorre prevedere una base di
appoggio per ridurre la pressione
ad un livello accettabile.
Pertanto si raccomanda di usare
sempre piastre di appoggio sotto
i piedi degli stabilizzatori indipendentemente dalle condizioni apparenti del terreno.
18
Safety
Un test per la verifica
Una volta valutato correttamente il
terreno e posizionati centralmente
gli stabilizzatori della PLE sulle piastre di appoggio dalla dimensione
corretta, è possibile effettuare un
test di sicurezza attraverso alcuni
step:
1) Utilizzando i comandi da terra,
estendere il braccio fino a raggiungere la lunghezza massima
possibile di estensione su un
piano orizzontale.
2) Se possibile, ruotare lentamente il braccio di 360 gradi. In questo modo verrà applicata sulle
singole piastre di appoggio dei
martinetti, una dopo l’altra, quasi il massimo della forza.
3) Ispezionare le singole piastre di
appoggio per individuare se la
piastra di appoggio è sprofondata nel terreno o ha ammaccato il terreno.
4) Se si individuano tracce di affossamento della piastra di appoggio, aumentare la dimensione della piastra di appoggio e
ripetere i passi 1 e 2.
5) Se non si riscontra alcuna traccia di affossamento, procedere
per azionare la PLE come desiderato.
6) Controllare costantemente le
piastre di appoggio durante il
funzionamento – per individuare
eventuali segni di affossamento
o deformazione della piastra di
appoggio. In questo caso terminare di utilizzare la PLE ed
eseguire una nuova valutazione delle condizioni del terreno
e valutare se è necessario im-
piegare piastre di appoggio più
larghe.
La tabella di conversione
Per determinare la corretta dimensione delle piastre di appoggio, IPAF offre un utile strumento,
di facile e immediato utilizzo, la
“Tabella di conversione”.
Una volta verificata la consistenza
del terreno e inserito il peso lordo
della PLE, il convertitore mostra
l’area minima delle piastre di appoggio e individua le dimensioni
minime delle stesse richieste a
seconda dei diversi tipi di suolo e
consistenza. La tabella di conversione è scaricabile dal sito:
www.ipaf.org/spreaders
■
19
Buone prassi
Sbarco in quota
parliamone
Facciamo il punto della riflessione cominciata lo scorso anno
su queste pagine
Mauro Potrich
N
ell’edizione 2012 di
IPAF Informazione è
stata affrontata per la
prima volta la tematica dell’utilizzo delle piattaforme
di lavoro elevabili per effettuare
lo sbarco in quota. Con la pubblicazione di quell’articolo, IPAF
si proponeva di porre l’atten-
20
zione sulla diffusione di questa
modalità di utilizzo non previsto
delle piattaforme di lavoro elevabili che rispondono alla norma
EN280 e sulla necessità di chiarire questi aspetti.
Il datore di lavoro che deve far
effettuare dei lavori in quota che
comportano anche l’accesso
alle superfici o alla struttura,
quali ad esempio installazioni di
linee vita, antenne/ripetitori, pannelli solari, manutenzioni eccetera, si trova di fronte a una scelta
che molte volte non risulta così
facile, sia per le implicazioni legate alla sicurezza che a quelle
relative agli aspetti economici.
Buone prassi
Sicurezza, prima di tutto
Per quanto riguarda gli aspetti riguardanti la sicurezza l’articolo
111, comma 2, del D.Lgs. 81/2008
prevede che il datore di lavoro
scelga il tipo più idoneo di sistema di accesso ai posti di lavoro
temporanei in quota in rapporto
alla frequenza di circolazione, al
dislivello e alla durata dell’impiego. Lo stesso articolo prevede
che il sistema di accesso adottato
consenta l’evacuazione in caso di
pericolo imminente e che il passaggio da un sistema di accesso
a piattaforme, impalcati, passerelle e viceversa non comporti rischi
di caduta. Tra i sistemi di accesso si possono individuare scale,
ponteggi, piattaforme di trasporto
o ascensori da cantiere; in alcuni
casi il datore di lavoro individua
nella piattaforma di lavoro elevabile l’attrezzatura idonea, non tenendo in debita considerazione
che tale attrezzatura di lavoro non
è prevista per l’utilizzo di trasporto e sbarco di persone in quota
(come un ascensore da cantiere),
ma può essere usata esclusivamente per eseguire le lavorazioni
rimanendo all’interno della cesta
della piattaforma di lavoro.
Questo è quanto prevede la normativa EN280, norma tecnica
armonizzata riguardante le piattaforme di lavoro mobili elevabili,
la cui osservanza consente al costruttore di soddisfare i requisiti di
sicurezza della Direttiva 2006/42/
CE (Direttiva Macchine). La citata
norma non tratta e quindi non copre i pericoli derivanti dall’accesso
o l’uscita dalla piattaforma di lavoro a livelli diversi dalla posizione di
accesso che è individuata a terra
o sul telaio.
Per effettuare lo sbarco in quota
non è quindi possibile utilizzare
una piattaforma di lavoro elevabile
certificata conforme alla EN280,
ma è indispensabile utilizzare una
piattaforma di lavoro per la quale
il costruttore ha previsto tale utilizzo in modo esplicito sul proprio
manuale di uso e manutenzione e
che abbia considerato tutti i rischi
aggiuntivi derivanti dalle operazioni generiche di sbarco e risalita
sulla piattaforma di lavoro e non
vi siano rischi residui inaccettabili. Alcune volte la mancanza di
un esplicito divieto dell’accesso
e dell’uscita dalla piattaforma di
lavoro a livelli diversi da quello di
accesso da terra nel manuale,
viene interpretato dall’utilizzatore
come un’implicita autorizzazione
allo sbarco in quota. Alcuni libretti
di uso e manutenzione in circolazione, non contribuiscono a fare
chiarezza. Considerata l’importanza di questo tema e le richieste dei propri associati, IPAF Italia
attraverso il proprio comitato tecnico, ha effettuato nel corso del
2012 un’analisi delle norme e della
legislazione specifica, sia nazionale che europea, e ha promosso
alcuni seminari specifici durante le
manifestazioni Ambiente e Lavoro
di Modena 2012, SAIE di Bologna
2012 e VIATEC di Bolzano 2013,
coinvolgendo relatori esperti e
componenti di gruppi di lavoro
internazionali, quali il D-A-CH-S,
seminari che hanno avuto sempre
una larga partecipazione, anche
da parte di organismi di controllo,
segno che il tema è molto sentito.
La situazione in Italia e cosa
succede in Europa
Questo è l’attuale approccio allo
sbarco in quota nella normativa
nazionale:
• Lo sbarco in quota si può effettuare solo con apparecchi di
sollevamento certificati anche
per il trasferimento di persone
in quota.
• La norma UNI EN 280 (norma
armonizzata) non prevede lo
sbarco in quota e non considera i rischi durante l’accesso
o l’uscita dalla piattaforma di
lavoro a livelli diversi.
• Se il fabbricante prevede nel
Manuale d’Uso lo sbarco in
quota, dovrà preventivamente
“Certificare” la sua macchina
facendo intervenire l’Organismo Notificato.
In Inghilterra lo sbarco in quota
viene trattato dalla BS8460 (Norma inglese di buone prassi per
l’uso sicuro delle PLE) dove, premettendo che le PLE sono specificamente progettate per il sollevamento di persone, in una posizione
dove è possibile svolgere il lavoro
dalla piattaforma di lavoro e poi
tornare al livello di partenza e non
sono destinate al trasferimento di
persone da un livello all’altro o per
lo sbarco uscendo dalla piattaforma di lavoro in quota, si precisa
che lo sbarco in quota può essere
effettuato solo quando una rigorosa valutazione dei rischi effettuata
nell’ambito della pianificazione del
lavoro indica in maniera ineludibile
21
Buone prassi
che questo è il sistema più sicuro e più efficace di accesso a un
luogo di lavoro particolare, dopo
aver valutato tutte le altre possibili attrezzature più specifiche per
tale accesso. L’allegato B della
stessa norma elenca gli elementi da considerare per la scelta
dell’attrezzatura idonea e fornisce
indicazioni utili alla redazione di un
piano operativo di sicurezza per
effettuare lo sbarco in quota dalla
piattaforma di lavoro.
Anche la BGI 720, linea guida
sull’utilizzo in sicurezza delle piattaforme di lavoro elevabili pubblicata dall’associazione dei costruttori di strutture metalliche tedesca
tratta lo sbarco in quota, ammettendolo solo ed esclusivamente
quando non vi sono alternative
praticabili con altre attrezzature a
causa della complessità della costruzione e l’utilizzo della piattaforma rimane l’alternativa dimostrata
più sicura anche se non prevista
dal costruttore. Nella pubblicazione è comunque precisato che tale
utilizzo va valutato caso per caso,
per lo specifico cantiere, dopo
avere effettuato una rigorosa valutazione dei rischi documentata che prenda in considerazione
tutti gli ulteriori rischi, le forze dinamiche applicate all’attrezzatura e preveda tutte le misure di
protezione collettive e individuali
necessarie. La linea guida raccomanda anche la consultazione del
costruttore della PLE. Entrambe le
linee guida pongono la massima
attenzione alla formazione specifica dei lavoratori addetti.
I lavori del D-A-CH-S
Anche il D-A-CH-S, gruppo di
lavoro internazionale formato da
esperti provenienti dalla Germania, Austria, Svizzera e Alto Adige
(regione autonoma), con lo scopo
di redigere regolamenti standardizzati internazionali per sistemi
di protezione contro le cadute
dall’alto nei lavori in quota, ha preso in esame l’argomento. Dopo
aver affrontato varie tematiche
riguardanti l’uso dei DPI anticaduta, le linee vita, lavori esposti in
22
siti naturali difficili, il D-A-CH-S ha
infatti deciso di affrontare questa
tematica, anche a seguito dell’analisi delle più frequenti cause di
incidenti mortali nei cantieri. La
considerazione che la progettazione e l’esecuzione di opere edili
sempre più complesse richiedono
lavorazioni da eseguire in luoghi di
lavoro in quota non sempre raggiungibili con le attrezzature tradizionali, è stato un ulteriore spunto
per il gruppo di lavoro.
Il risultato è un documento recentemente pubblicato anche in
lingua italiana, in cui l’approccio
è il medesimo adottato nelle linee guida citate. Partendo dalla
considerazione che i manuali dei
costruttori prevedono di salire e di
uscire dal cestello di lavoro solo in
posizione di riposo, lo sbarco in
quota e la risalita sulla piattaforma
di lavoro possono essere effettuati
solo in casi eccezionali e solo se
indispensabile per effettuare le
lavorazioni previste e la configurazione architettonica della costruzione non consente altre modalità
operative, e che operare in altro
modo risulterebbe più pericoloso.
Viene comunque precisato che
uscire dal cestello in posizione
elevata è attuabile solo se una valutazione dei rischi documentata e
specifica evidenzia questo modo
di lavorare come il più sicuro e più
idoneo per accedere al luogo di
lavoro in quota, in quello specifico
cantiere.
La riflessione ufficiale prende in
esame tutti gli elementi da considerare per una corretta e completa valutazione dei rischi e per la
redazione di procedure operative
specifiche e pubblica un esempio di documento da redigere e
completare nel caso di utilizzo di
PLE per lo sbarco in quota, da ritenersi comunque un’eccezione e
da valutare attentamente caso per
caso.
Ovviamente, in quanto utilizzo
non previsto dal fabbricante, la
responsabilità della valutazione di
tutti i rischi, la scelta dell’attrezzatura, la scelta dei DPI più idonei,
la redazione di procedure di lavoro specifiche in considerazione
del lavoro da eseguirsi e del luogo, la definizione delle procedure
di soccorso ed evacuazione e la
formazione del lavoratori addetti
è sotto la completa responsabilità
del datore di lavoro.
Per questo motivo il suggerimento
è quello di coinvolgere, in questa
valutazione, anche il costruttore
della piattaforma di lavoro elevabile che si prevede di utilizzare.
IPAF Italia, nel suo costante impegno della promozione dell’uso in
sicurezza delle PLE auspica che
quanto adottato in altri paesi europei ed evidenziato dal lavoro effettuato dal D-A-CH-S, del quale
condivide i contenuti, possa essere preso in considerazione anche
dagli enti nazionali e locali preposti alla sicurezza e alla sorveglianza nei luoghi di lavoro, consci della
problematica e del crescente utilizzo delle piattaforme elevabili per
lo sbarco in quota che, seppur
vietato, è sempre più diffuso.
Naturalmente, a questo auspicio
si accompagna l’ulteriore desiderio che che ciò si possa concretizzare con una circolare specifica.
NB: il documento D-A-CH-S in
lingua italiana è consultabile su
w w w.bauforumplus .eu/absturz
■
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Plac
Facciamo chiarezza
Tre categorie diverse di mezzi per il lavoro in quota con
specifici riferimenti normativi
Roberto Catana
C
erchiamo di definire un
po’ più nei dettagli le
caratteristiche e l’ambito normativo in cui sono
contemplate. Le Piattaforme di
Lavoro Elevabili Autosollevanti su
Colonna (PLAC), le Piattaforme
Sospese Temporanee (PST) – e
le Piattaforme di Trasporto (PT)
24
sono a tutti gli effetti attrezzature
di lavoro che portano in quota il
lavoratore per consentirgli di effettuare lavorazioni dalla piattaforma stessa, o come nel caso della
Piattaforma di Trasporto, trasportano persone e materiali nei vari
piani definiti, nei cantieri mobili
temporanei.
Ambiti di applicazione
normativa
Queste attrezzature di lavoro non
rientrano in quelle indicate nell’accordo Stato/Regioni del 22 febbraio 2012, in attuazione dell’articolo
73 comma 5, del D.Lgs 81/2008
e s.m.i., ma sottostanno all’appli-
Plac
cazione del comma 7 dell’articolo
71 e del comma 4 dell’articolo 73
del medesimo decreto. La situazione lascia però spazio al dibattito. Possiamo infatti constatare
che in alcune occasioni si è avuto modo di discutere sul rapporto di somiglianza o parentela tra
una PLAC, una PST e una PLE in
quanto, al punto 1.0. dell’allegato
III dell’accordo Stato/Regioni del
22/02/2012 sopra citato troviamo
scritto testualmente:
“Fermi restando gli obblighi di formazione e addestramento specifici previsti dall’articolo 73, comma
4 del D.Lgs. n. 81/2008, l’utilizzo
di PLE con caratteristiche diverse
da quelle esplicitamente considerate nel presente allegato, richiede
il possesso, da parte dell’operatore, di almeno una delle abilitazioni
di cui al presente allegato.”
Questo passaggio sembra chiarire che è quindi possibile che in
alcune occasioni e per alcune categorie di macchine ritenute simili
alle piattaforme mobili elevabili,
oltre che all’attuazione di quanto previsto dall’Art. 73 comma 4,
‘’ ….obbligatorietà del datore di
lavoro di fare si che per ogni at-
trezzatura di lavoro messa a disposizione dei lavoratori, gli stessi
ricevano una specifica e adeguata
formazione e uno specifico addestramento sull’utilizzo dell’attrezzatura stessa…..’’ vi sia la necessità di conseguire almeno una delle
abilitazioni indicate nell’allegato III
dell’accordo sopracitato.
L’offerta formativa IPAF
IPAF da tempo ha sviluppato uno
specifico modulo formativo per
utilizzatori di PLAC, già in uso in
USA, Inghilterra e in altri paesi europei. Questo percorso di formazione prevede una durata minima
di cinque ore tra teoria e pratica,
sulla base della specifica attrezzatura, finalizzato all’utilizzo in sicurezza della PLAC.
Tra le numerose competenze che
vengono prese in esame, viene
dato ampio spazio anche alla capacità di usare le corrette procedure d’emergenza e i sistemi di
evacuazione della PLAC per consentire la loro operazione in un
caso di emergenza, alla capacità
di verificare l’idoneità delle condizioni del terreno, di verificare la
presenza di tutti i componenti di
sicurezza e di tutte le protezioni,
il corretto posizionamento di sfili
a parete e di piani di appoggio, la
capacità di eseguire controlli giornalieri pre-uso.
La formazione teorica e pratica
termina, al conseguimento degli
obiettivi, con il rilascio della Carta PAL. Sempre per la categoria
delle PLAC, IPAF organizza anche corsi di formazione e addestramento per tecnici installatori e
percorsi specifici per chi volesse
diventare istruttore di PLAC
■
25
Speciale Mercato
Nessun dorma
Uno sguardo sul mercato italiano del sollevamento aereo:
schiacciati tra un’economia stagnante e la necessità di reagire
in maniera organizzata, ecco cosa dicono alcuni costruttori e i
protagonisti del noleggio di casa nostra*
a cura di Pier Angelo Cantù
A
lbert Einstein sapeva
bene che il pericolo di indugiare nel pessimismo
porta all’immobilismo, ed
è proprio questa sfiducia operativa
a trascinare individui e società verso il fallimento. Alla tentazione di
mollare tutto si reagisce, per non
disperdere il valore costruito negli
anni e per continuare a esserci nel
futuro. Certo, la crisi globale che
stiamo ancora attraversando sta
mettendo sempre più a dura prova tutto il sistema imprenditoriale,
creando a fatica nuovi assetti. Le
aziende hanno dovuto fare scelte
molto difficili, anche con risvolti
umani talvolta delicati.
Tagliare tutti i costi possibili o rivoltare le proprie strategie non è
stato sempre sufficiente. Questo
lungo periodo di congiuntura ha
portato a galla alcune contraddizioni della società capitalista,
27
Speciale Mercato
sempre più schiava dei mercati
finanziari, che non possono più
essere considerate parte di una
logica futura. Il ruolo delle banche
quale polmone a sostegno dell’economia è venuto gradualmente
a mancare: gli istituti di credito
hanno reagito all’incapacità di
gestire gli affidamenti chiudendo
i rubinetti della liquidità, portando a galla una certa propensione
a bruciare denaro generato con
economia reale, in operazioni di
finanza irreale, talvolta surreale, se
non fosse che la ricaduta, pesantissima, riguarda poi la collettività,
dato che i salvataggi delle strutture finanziarie messi in campo dagli
Stati significano, in ultima analisi,
maggior peso fiscale e minori risorse a sostegno dell’economia
produttiva. E poi la corruzione,
pubblica e privata, l’incapacità
manageriale diffusa, la frammentazione societaria, la burocrazia e
le inefficienze della Pubblica Amministrazione. Non sarebbe nostro compito parlarne, ma anche
in questo caso le ricadute pesanti
riguardano le aziende, colpite da
un sistema industriale ormai asfittico, almeno per ciò che riguarda
l’economia interna, in cui quasi
nessun settore mostra la capacità
di saper invertire la rotta.
Chi si ferma è perduto
Posto che nello scenario economico esterno è complicato influire
direttamente (lo si è visto in maniera traumatica anche nei riflessi
dell’ultima tornata elettorale) e posto che le necessità dei “mercati”
sembrano soffocare sul nascere
la creazione di nuovi equilibri di
sistema, non resta che guardare
dentro alle aziende stesse, e capire come sia ancora possibile mettere mano a ulteriori nuove strategie e, nuovamente, alla struttura
organizzativa, per continuare a
pensarsi quali soggetti attivi nei
mesi a venire (parlare di anni sem-
28
bra ormai poco realistico).
Il settore del sollevamento aereo,
parlando in generale di costruttori
e noleggiatori, colpito duramente
soprattutto dalla crisi dell’edilizia
e delle costruzioni, ha fortunatamente altri segmenti target in cui
rimboccarsi le maniche e provare
a ristabilire qualche relazione ancora proficua. In questo articolo ci interessa il mercato italiano:
per i produttori significa vendere
macchine sul nostro territorio (o
rivolgere tutte le energie altrove);
mentre per i noleggiatori significa
mettere in circolo mezzi di lavoro
e soggiacere a nuovi dettami normativi che se da un lato innalzano il livello di sicurezza, dall’altro
generano costi poco assorbibili
ed erogare servizi in un mercato
di riferimento che può essere provinciale, regionale o nazionale. E
talvolta anche internazionale, perché se è vero che le grandi società
di noleggio straniere non mettono
piede “nello stivale” perché considerato un territorio privo di regole
Speciale Mercato
precise di sistema (e anche
poco appetibile per volumi
in caduta libera e difficoltà
congenite a esigere i crediti), è altrettanto vero che
alcuni dei più grandi noleggiatori nazionali stanno
pensando di traslocare,
almeno parzialmente, in
qualche luogo dove l’economia sembra più florida,
ad esempio il nord Africa e
la Turchia, aree dove lo sviluppo economico sembra
essere quello che ha guidato l’Italia nei primi anni
Sessanta. Uscendo dalle
nostre congetture, abbiamo voluto sentire direttamente il parere di qualche
protagonista di questo
mercato.
I dilemmi
del costruttore
“Noi di Airo stiamo affrontando
con determinazione questo lungo
periodo, andando a cercare le risposte in strategie rinnovate, ma
sempre strettamente legate all’identità che ci anima da quasi 35
anni – ci dice Roberto Ferramola,
CEO dell’azienda di Luzzara (RE)
che produce mezzi di sollevamento molto apprezzati, soprattutto
all’estero, per le loro caratteristiche – Queste risposte le abbiamo trovate ancora una volta nel
servizio al cliente, nella cura della
progettazione e nella realizzazione di prodotti capaci di differenziarsi per la qualità, in un mercato
che sembra tristemente saturo.
Insieme abbiamo cercato di trarre
esperienza da questa situazione,
riversandola nella gestione delle
attività di ogni giorno, per uscirne più forti e competitivi di prima.
Alcune scelte sono state dolorose, altre ci stanno dando ragione.
Poi abbiamo migliorato molto la
nostra capacità di comunicare il
valore complessivo dell’azienda e
30
di ogni singolo aspetto dei nostri
servizi e dei prodotti su cui stiamo
puntando. Una maggiore vicinanza coi nostri clienti, con i rivenditori, i noleggiatori è il rinnovato punto
di partenza per continuare ad avere la certezza di capire le esigenze
più profonde, da trasferire poi sulle piattaforme aeree che costruiamo e sull’assistenza che diamo”.
“Più che di driver per traghettare questa crisi, preferisco parlare
di una serie di plus che da fanno
parte del nostro DNA – gli fa eco
Roberto Marangoni, general manager di JLG Italia – Grande attenzione al cliente grazie a una customer satisfaction sempre attenta e
sensibile alle sue necessità, indipendentemente dalle dimensioni;
una gamma di prodotto ampia,
articolata e tecnologicamente
all’avanguardia; servizi finanziari
modulabili a seconda delle possibilità economiche delle aziende e,
non ultimo, il post vendita. La situazione generale richiede minore
rigidità, con offerte sempre più
versatili e soluzioni di noleggio tay-
lor made. Il costante rinnovo delle
flotte, si traduce sicuramente in
una maggiore qualità e sicurezza
per il cliente. Anche la capacità di
servizio, da intendersi soprattutto
nell’erogazione di corsi di formazione, porterà il noleggio a risollevarsi ed è sempre questo il nostro
principale mercato sbocco”.
“Stiamo concendrando gli sforzi
per sviluppare una forte rete distributiva all’estero – spiega Luigi
Fucili, Amministratore Delegato di
Oil & Steel – Ma gli stessi criteri di
crescita riguardano anche l’Italia. I
nostri partner, attuali e futuri, potranno vendere tutti i nostri prodotti e i nostri servizi, nell’ottica di
una relazione fidelizzata di valore
condiviso e rispetto dei reciproci
business. La nostra rete sarà seguita, ascoltata e supportata, al
fine di rendere sempre più competitiva la loro efficacia commerciale e generare una partnership
forte”. “La globalizzazione ci spinge ad aumentare la nostra qualità
per necessità – aggiunge Giovanni Tacconi, direttore commercia-
Speciale Mercato
le – La ricerca spasmodica della
qualità, che perseguiamo attraverso un’organizzazione sempre
più efficiente, è oggi una necessità se si vuole competere a livello
mondiale. Oil & Steel è consapevole di cosa significa progettare e
costruire prodotti che devono essere apprezzati in qualsiasi Paese
del mondo. Accettare la sfida della competizione globale, significa
avere il pieno controllo di tutta la
filiera: dalla selezione dei fornitori
a tutti i processi di lavorazione e
test. Mettere sul mercato prodotti
che mantengano inalterate le loro
prestazioni e l’affidabilità nel tempo, è una richiesta dei mercati
emergenti e delle aree in crescita,
che pretendono macchine costruite con estremo rigore”.
Appare chiaro che per i costruttori,
gli sforzi hanno l’obiettivo di incontrare più direttamente i clienti possibilmente di persona o attraverso
forti partnership, principalmente
all’estero, soprattutto nei paesi
emergenti e in quelli industrializzati, che stanno trascinando gli altri
fuori dal difficile pantano. A parte
qualche caso, la partecipazione a
fiere generaliste o di settore, di
scarso valore relazionale, non
fornisce più quel ritorno adeguato agli investimenti richiesti. Soprattutto nel mercato
italiano, risulta evidente che
quegli eventi fieristici in cui si
partecipava per tradizione o
inerzia, ora vanno totalmente
ripensati, anche se il fronte
dell’offerta apare tutt’altro che
incoraggiante.
2008, periodo boom in cui la flotta
complessiva è cresciuta a dismisura, gonfiando in modo artefatto
il portafoglio dei costruttori e drogando i numeri globali di mercato,
con riflessi sulla qualità dei servizi
e grande pressione sui canoni. Un
po’ di pulizia è stata fatta, ma il
mercato italiano del noleggio non
è ancora ai livelli di quelli esteri,
come ci conferma Marzia Giusto, Amministratore Delegato di
una delle più importanti società
di noleggio italiane, la Nacanco.
“Avendo la fortuna di potermi confrontare spesso con noleggiatori
di grande caratura a livello europeo – dice Giusto – quello che ho
sempre percepito è la grande professionalità. Noi siamo anni luce
dietro a loro. Fare il noleggio è un
mestiere difficile dove ci vogliono
grandi capacità economico/finanziare, ma anche doti professionali
e manageriali. L’azienda di noleggio, nel senso stretto del termine,
non si può improvvisare, è frutto
di un controllo quasi maniacale di
quello che si fa ogni giorno, sotto
tutti in punti di vista. Il noleggio in
Italia fatica a decollare anche per
questo, oltre al fatto che Intraprendere un’attività di noleggio in
Italia e tutto fuorchè facile. Grande
capitale investito, grande impegno
finanziario, poca certezza sugli incassi, sistema giudiziario lento e
poco efficace, tutto ciò non aiuta
di certo”.
“Partendo dal presupposto che
siamo partiti per ultimi in Europa
– afferma Mauro Mollo, titolare
dell’omonimo gruppo piemontese
– in Italia di strada ne dobbiamo
ancora fare parecchia. Pensiamo
al mercato francese e inglese, iniziato negli anni 80 con leggi ad
hoc: il nolo oggi rappresenta ormai l’80 per cento della copertura del mercato interno. Visitavo le
aziende inglesi di noleggio alla fine
degli anni ’80, realtà che già allora
occupavano 1.500 addetti e fatturavano l’equivalente di 250 milioni
di euro. Noi siamo in tanti, troppi
e ancora tutti molto piccoli. Certo
– aggiunge Mollo – servirebbero
leggi strutturali importanti, come
quelle francesi di alcuni decenni
fa, quando il governo, per evitare
che le imprese continuassero a indebitarsi acquistando macchine di
Cosa auspicano
i noleggiatori
Il noleggiatore, almeno in teoria, non dovrebbe vivere il problema di incontrare il cliente
personalmente e con costanza, anche se ciò non avviene
più quotidianamente, come
nei tempi d’oro tra il 2002 e il
31
Speciale Mercato
proprietà, mise una pesante tassa
sul possesso di quei beni. Cosa
accadde nel breve? Le imprese si
liberarono delle loro macchine di
proprietà, divennero solide risparmiando sugli acquisti, investirono
nel loro core business (terreni per
costruire, ad esempio) e per l’utilizzo di macchine operatrici si
rivolsero alle società di noleggio,
che divennero così importanti e
strategiche in poco tempo”.
In questo Mollo ha sicuramente
ragione: il governo francese varò
in seguito leggi a tutela del settore, con barriere di ingresso, identità normativa dei noleggiatori, incentivi e tutele sull’appropriazione
indebita. Bastarono le pressioni di
tre aziende forti a cambiare le norme a favore. In Italia ciò non appare possibile, nessuno se ne è mai
fatto realmente carico. “Nel lungo
periodo, prima o poi occorrerà
unirci e formare gruppi sempre più
34
forti e capillari – conclude Mollo –
Magari ci penserà qualche gruppo straniero. Diventare grandi,
aumentare i propri volumi in termini sia di fatturato che di forza
di acquisto, ridurre i costi, creare
nuove sinergie, non può che fare
bene al mercato e all’impresa. Io
vedo solo questa strada davanti”.
Puntare sulla qualità e
sfruttare le nuove norme
“La sopravvivenza in un mercato
di crisi dipende dalle scelte strategiche dell’azienda e dal suo
rapporto con la clientela. Trovare
soluzioni possibili e azioni da compiere per contrastare gli eventi recessivi di questi ultimi anni non è
di facile soluzione, la cosa certa è
che non bisogna rimanere passivi
di fronte alla crisi”. Chi parla è Carlo Berti, contitolare dell’azienda di
noleggio di Concorezzo, alle porte
di Milano, fondata dal padre Piero qualche decennio fa, da pochi
mesi anche Centro di formazione
IPAF. “La mia azienda ha elaborato
un piano strategico con i seguenti obbiettivi: cura del cliente, con
particolare attenzione alla qualità
del ciclo completo di servizio erogato sotto forma di consulenza
attiva presso il cantiere; rapido e
ben organizzato service, per ridurre al minimo i tempi di fermo macchina; formazione del personale
del cliente; valutazione costante
all’inserimento di nuove attrezzature per l’accesso aereo, con caratteristiche tecniche di massima
specializzazione, in maniera tale
da non doversi confrontare con il
solito mercato del noleggio all’ingrosso, fatto solo da tariffe sotto
costo. Un’analisi costante del ciclo
di servizio offerto, identificando
nei vari momenti di contatto con
il cliente i punti di maggior gratifi-
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Speciale Mercato
cazione e le eventuali mancanze,
è il nostro faro guida”. Piero Berti
pensa che “saranno le nuove normative a portare sicuramente a un
ridimensionamento delle strutture
dei noleggiatori poco organizzati;
in particolar modo si perderanno per strada le ditte individuali,
in quanto la gestione attenta alle
nuove norme implica risorse umane ed economiche di rilievo e con
specializzata professionalità”.
Già, nel nostro Paese sono entrate
in vigore norme strette per elevare qualità e sicurezza. Anche per
Michele Bimonte della Lift Level
di Città Sant’Angelo (PE) le nuove
normative creeranno uno spartiacque tra offerta professionale
e improvvisata. “Ma ci deve dare
una mano anche una più severa
attività di controllo sul territorio:
la valorizzazione delle aziende di
noleggio impegnate nella sicurezza non è un riconoscimento
automatico del mercato, che anzi
cerca scorciatoie di prezzo. La regolamentazione è importante, ma
lo è parimenti il declassamento di
aziende accertate come meno rigorose”.
Pierluigi
Guarneri,
fondatore
dell’omonimo Gruppo e AD di
Eurotecno, storico e importante
noleggiatore di Cremona, ritiene
che se usate bene da tutti e fatte
rispettare dalle istituzioni, le nuove
norme saranno un contributo per
la crescita del settore noleggio e
contribuiranno anche un aumento
del livello qualitativo degli utilizzatori finali.
Il Gruppo Guarneri, fra i primi a interpretare l’evoluzione dell’offerta
formativa, è oggi uno dei pochissimi noleggiatori a disporre di una
struttura formativa accreditata: la
sua Formamentis, dopo due anni
di sforzi e una battaglia a colpi di
carte bollate e certificazioni, ha
finalmente ottenuto il riconoscimento per poter operare a pieno
titolo come soggetto formatore
nel nuovo assetto regolamen-
36
tato, a tutto campo. “Il mercato
del noleggio italiano – conferma
Guarneri – è ancora penalizzato
dalla presenza eccessiva di un’offerta poco professionale e priva
di quelle competenze necessarie
per far crescere il mercato della
domanda. E’ davvero difficile te-
nere duro e credere nel futuro, ma
l’ottimizzazione delle risorse, la riduzione dei costi e il conseguente mantenimento del processo di
innovazione e sviluppo, sono le
strade che riteniamo inevitabili se
vogliamo continuare a esserci nel
mercato di domani”
■
* le riflessioni sul mercato del noleggio italiano, integrate da ulteriori
stralci delle interviste effettuate e nuovi contributi, proseguono
quotidianamente su www.rentalblog.it
IPAF ha pubblicato il nuovo “Powered Access Rental Market Reports
for Europe and the US”. L’edizione 2012 può essere prenotata su
www.ipaf.org/reports
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Indagini
Conoscere per
prevenire
Primi risultati della banca dati IPAF sugli incidenti in quota
Renata Bernardini
I
l progetto è stato
avviato
l’anno
scorso: IPAF
ha creato una
5
banca
dati
specifica sugli incidenti in
4
quota. L’iniziativa nasce dal3
la consapevolezza
della
mancanza di
2
un sistema di
raccolta e di
valutazione
1
dei dati relativi
agli incidenti
gravi che in0
teressano le
piattaforme
aeree. L’idea è
stata proprio
quella di creare un database comune, da condividere con tutti gli operatori della
filiera, utile a IPAF per analizzare e
individuare eventuali tendenze comuni e suggerire possibili azioni di
intervento per migliorare la situazione a livello mondiale. A un anno
dall’avvio, si guarda con soddisfazione all’iniziativa.
«Il primo anno del progetto – com-
38
Incidenti mortali da genn. a sett. 2012
menta Tim Whiteman, direttore
generale IPAF – sta apportando
risultati significativi e ci permette
di migliorare i nostri programmi di
formazione. Ci sono più di 1,5 milioni di piattaforme di lavoro mobili
elevabili in tutto il mondo e, per
quanto ogni caso di morte sia una
tragedia, i mezzi di accesso aereo
continuano a essere uno stru-
mento molto sicuro per il lavoro in
quota».
I risultati 2012
Tra le segnalazioni che sono pervenute a IPAF nei vari paesi del
mondo nel 2012 si sono verificati
31 incidenti mortali legati all’uso
di PLE, dovuti principalmente a:
Indagini
Causa – incidenti mortali da genn. a sett. 2012
8
7
6
5
4
3
2
1
0
1b V-mount
3a Scissor
3b Boom
Electrocution
Entrapment
2
0
5
0
0
3
caduta dalla piattaforma (9), folgorazione (8), ribaltamento (6),
intrappolamento (4), cause meccaniche/tecniche (4).
Circa la metà degli incidenti mortali registrati (16) riguardavano
piattaforme a braccio (3b).
Undici incidenti mortali interessavano unità montate su veicoli (1b)
e quattro piattaforme a pantografo (3a). Guardando invece all’ubicazione geografica degli incidenti
mortali, circa due terzi (20) hanno
avuto luogo negli Stati Uniti, il Paese dove la piattaforma aerea trova
il suo massimo mercato di utilizzo.
Tre incidenti sono stati registrati invece nei Paesi Bassi, due nel
Regno Unito e i restanti sei rispet-
Fall from
platform
1
1
5
tivamente in Australia, Austria,
Canada, Singapore, Spagna e
Svizzera.
Rispetto alla fase di start up, sono
inoltre state introdotte alcune importanti novità. «Abbiamo integrato nuove funzioni – spiega Chris
Wraith, responsabile tecnico IPAF
– E’ stato aggiunto un pannello interattivo che consente alle società
che inviano mensilmente il loro resoconto di registrare e monitorare
gli incidenti occorsi al loro personale.
A partire dal 2013 verranno inoltre raccolti anche i dati relativi agli
incidenti su piattaforme di lavoro
auto sollevanti su colonne».
Sarebbe molto motivante e utile,
Overturn
0
2
3
Mechanical
technical
4
0
0
per IPAF Italia, poter mettere a
disposizione questo patrimonio
di esperienze e di dati raccolti a
livello mondiale, condividendolo a
livello istituzionale con l’INAIL, un
progetto “nel cassetto” cui iniziare
a lavorare in futuro.
Date anche voi il vostro contributo per accrescere la sicurezza del
settore! Inviateci le vostre segnalazioni!
Naturalmente i dati raccolti sono
trattati in modo confidenziale e
vengono utilizzati solo per analizzare cause, tipologia e frequenza
degli incidenti.
www.ipaf.org/accident
■
39
Awards
100
95
A Gehard Hillebrand il
premio alla carriera Iapa 2012
75
25
5
Il giusto riconoscimento per un lungo e intenso impegno
nel settore del sollevamento
0
Pier Angelo Cantù
Gerhard Hillebrand col premio (tra Marta Lucani, Tim Whiteman e Murray Pollok)
“
In un Paese che spesso si contraddistingue per frammentazione, personalismi e difesa
dell’interesse particolare, quello che Hillebrand ha fatto, attraverso
IPAF, per la cultura d’uso dei mezzi
di accesso aereo, è quasi miracoloso anche per la stessa Federazione.
Se oggi IPAF in Italia è un soggetto
rispettato e conosciuto, il merito è
di chi ne ha trasmesso i valori senza
mettersi mai in primo piano. Molte associazioni che operano nei medesimi
settori produttivi a cui si rivolge IPAF
non hanno mai avuto la medesima
credibilità: IPAF, per mezzo dell’instancabile lavoro di Gerhard, non si è
mai compromessa con interessi “altri”
che ne potevano offuscare l’efficacia”.
Questo è solo uno stralcio della lunga motivazione che ha supportato il
premio alla carriera assegnato al responsabile di IPAF Italia durante la
cerimonia IAPA 2012 a Roma.
40
Conosco Gerhard da undici anni e,
nelle mie diverse funzioni, è sempre
stato ed è ancora per me un punto di
riferimento, da cui attingo esperienza
e competenze e a cui presto con altrettanta generosità un aiuto pratico.
Nei momenti difficili, che hanno caratterizzato soprattutto gli ultimi anni,
Gerhard si è distinto per capacità di
guardare al positivo, trovando nuove
energie per portare sempre avanti i
progetti, suoi e dei suoi referenti.
Il premio alla carriera è un riconoscimento doveroso a chi ha accompagnato la nascita e l’evoluzione tecnica di queste moderne soluzioni per il
lavoro aereo, dando impulso alla loro
diffusione e al loro corretto utilizzo.
Con instancabile energia per generare interesse e attrattiva attorno alle
piattaforme aeree, Gerhard ha stimolato persone competenti a lavorare
con lui, con l’attenzione sempre rivolta alla sicurezza della persona umana
■
100
95
75
25
5
0
Cover story
Stairway
to heaven
La foto di copertina 2013 è un eccellente esempio di
applicazione dei più idonei criteri di sicurezza
N
oleggiata a caldo presso Berti Piattaforme
Aeree di Concorezzo
su committenza della
più importante e storica società
lombarda di costruzione e posa
di insegne luminose, la macchina
ha lavorato per qualche giorno nel
cantiere di un’importante società
di assicurazioni a Milano. A edificio ultimato, si trattava di applicare l’insegna pubblicitaria nel punto
più alto. I tecnici di Berti compiono un sopralluogo, riscontrando
la necessità di arrivare fino a 53
metri di altezza, da una notevole
distanza che in diagonale variava
dai 20 ai 30 metri. “L’unica possibilità era optare per la piattaforma
più alta che abbiamo in gamma,
la Wumag WT 850” spiega Carlo
Berti “un mezzo che arriva fino
a 84 metri in altezza con sbraccio orizzontale di 30 e portata
massima del cestello di 450 kg,
aspetto molto importante perché
dovevamo salire con 3 persone
e ogni singola lettera”. In fase di
sopralluogo i tecnici valutano gli
accorgimenti di posizionamento:
l’accesso al cantiere e la portata
del suolo nel punto preciso di stabilizzazione, a ridosso dell’edificio
più basso. L’uso della macchina
viene inserito in un apposito POS,
predisposto in collaborazione con
il responsabile della sicurezza
nel cantiere. “La parte posteriore avrebbe dovuto stabilizzare su
un largo marciapiede: verificato
che non passassero condutture
importanti, si è optato di stabilizzare su piastre di ripartizione di
42
acciaio, ciascuna dello spessore
di 6 centimetri e del peso di 300
kg. in modo da distribuire il carico
su 4 metri quadrati di superficie.
Gli stabilizzatori anteriori, posizionati sulla strada asfaltata, lavoravano invece sui classici piani di
appoggio in teflon omologati e
in dotazione. Il rischio principale
riscontrato era infatti quello dello
sprofondamento sul marciapiede.
L’operatore a terra, persona con
esperienza ventennale e profondo
conoscitore della macchina, ha
fatto una prova di sbraccio a vuoto, prima di far salire gli addetti e
l’operatori in cesta”
■
IPAF news
Largo ai giovani!
Job Access: il talent scout IPAF per l’industria dei mezzi mobili
dell’accesso aereo
L
’obiettivo è sicuramente
quello di sensibilizzare i
più giovani verso un’attività
- quella del lavoro in quota
- di cui spesso non conoscono gli
skill professionali e le opportunità.
E’ un problema trasversale, diffuso e condiviso da molti paesi.
È nato così in Germania il progetto
Job Access, un’idea stimolante e
ambiziosa, per cercare di attirare
i giovani verso questo mondo, in
modo simpatico e divertente. Job
Access verrà lanciato in questa
accezione durante il Bauma a Monaco, dal 15 al 21 aprile.
I giovani che entreranno a visitare
lo stand IPAF a Monaco saranno
invitati a sottoporsi a un breve
quiz interattivo. Sullo schermo,
su uno sfondo giallo e nero che
caratterizza la grafica IPAF, il quiz
“Clever&Safe” si configura come
un intrigante tour di scoperta attraverso un percorso guidato sui
temi legati alla sicurezza.
L’utilizzo di una grafica spiritosa
e di slogan brillanti lo rende piacevole e curioso per chi si siede
al computer e inizia il viaggio virtuale. “Teste jetzt dein Wissen”
- con queste prime parole “ora
metti alla prova le tue conoscenze”, inizia l’enigmatica avventura
che, in un labirinto di domande e
risposte interattive, condurrà alla
totalizzazione di un determinato
punteggio chiarificatore sul grado
di conoscenza del ragazzo e sulla
sua conseguente necessità di formazione.
Il test è per il momento disponibile
solo in tedesco, ma ne è prevista a
breve la traduzione anche in altre
lingue. Del resto, anche in fatto di
attenzione alla formazione profes-
sionale, la Germania ha molto da
insegnare
■
43
IPAF news
Guida di buona prassi
per PLE
Prevenzione degli infortuni causati da intrappolamento e
schiacciamento degli operatori nella piattaforma
I
produttori di piattaforme di
lavoro mobili elevabili (PLE)
sono da tempo impegnati ad
affrontare in modo attivo il
problema del rischio di intrappolamento dell’operatore che se non
viene opportunamente affrontato
può causare gravi incidenti anche letali. Con iniziative individuali
e collettive tramite IPAF e tramite
i rappresentanti del Comitato del
Consiglio dei produttori di piattaforme di lavoro elevabili (Manufacturers of Elevating Work Platforms
Council, MEWPC), un gruppo di
lavoro dell’AEM, hanno contribuito alla creazione di linee guida per
la formazione, la valutazione e la
pianificazione dei lavori in quota.
Hanno inoltre creato o approvato
diversi tipi di dispositivi integrati e
accessori post-vendita in sinergia
con l’Health & Safety Executive
(ente per la salute e la sicurezza
nel Regno Unito).
Le PLE attualmente in vendita sul
mercato europeo, compresi i dispositivi aggiuntivi installati sulle
singole unità, devono essere conformi alla Direttiva Macchine. Molti
produttori hanno approvato l’impiego di vari dispositivi di protezione sulle loro attrezzature, e sono
state intraprese azioni mirate volte
ad assicurare che i sistemi complementari alla PLE approvati soddisfino nella loro totalità i requisiti
44
della Direttiva.
Naturalmente
spetta alle singole imprese di
costruzione
o
società di noleggio scegliere,
tra le diverse misure approvate,
le più adeguate
per le specifiche attrezzature e habitat di
lavoro. L’uso di
un
dispositivo
di
protezione
rimane comunque soggetto a
un’approfondita valutazione,
da parte dell’utilizzatore della
macchina,
dei rischi legati
all’ambiente di
lavoro.
Stabilire un unico metodo di riduzione dei rischi applicabile a tutte
le eventualità non sarebbe certo
una buona strategia per garantire
la sicurezza degli operatori, occupanti e astanti, delle PLE.
IPAF propone delle linee guida
relative alla valutazione dei rischi
e offre corsi di formazione per i
responsabili destinati a supervisionare l’impiego delle PLE nei ri-
spettivi luoghi di lavoro.
Le informazioni in proposito sono
reperibili all’interno della Guida di
buona prassi pubblicata in sette
lingue e in un’edizione separata
per gli Stati Uniti.
La versione italiana è liberamente
scaricabile cliccando:
www.ipaf.org/it/pubblicazioni/
■
IPAF news
La Carta PAL
intelligente
L’uso non controllato di piattaforme aeree e la mancata
tracciabilità nell’utilizzo delle macchine nei cantieri ha le ore
contate
M
olti sono ancora i
mezzi che vengono
“presi in prestito” da
colleghi di lavoro non
adeguatamente formati. Al di là
degli obblighi formativi, la prassi può generare problematiche
contrattuali o diatribe nell’identificazione di chi ha procurato un
danno.
La Smart Card IPAF PAL (Powered Access Licence) apre nuove
possibilità per controllare l’accesso alle macchina e migliorare
la sicurezza nel sito di lavoro. Un
mezzo di sollevamento potrà infatti essere impostato per un utilizzo
autorizzato solamente a operatori
addestrati e possessori di car-
46
ta PAL. I responsabili di cantiere
possono designare gli operatori
autorizzati a utilizzare PLE specifiche. Possono anche tenere
traccia di chi ha utilizzato quale
macchina, per quanto tempo, ed
evitarne l’uso fraudolento.
Il sistema è composto da due parti: la scheda (carta) e il lettore (che
sarà posto sul mezzo). Identificatore univoco, la Smart Card PAL
consente ai noleggiatori di attrezzature e agli utenti di accedere ai
dettagli di formazione degli operatori attraverso un data-base remoto e sicuro. La scheda funziona
con sistemi IT in grado di soddisfare i requisiti di sicurezza definiti
da IPAF. I lettori di schede utilizzati
per leggere la Smart Card PAL e
vengono montati sulle PLE. Una
semplice programmazione impedisce così l’uso non autorizzato
secondo le esigenze individuali.
Naturalmente, il rilascio delle
Smart Card e l’uso dei lettori di
schede, sarà facoltativo, su richiesta. La Carta PAL così configurata continuerà a riportare i dati
dell’operatore nella parte anteriore: nome del titolare della carta e
fotografia; data di scadenza e categorie di macchine che il titolare
è abilitato a utilizzare. Sul retro ci
sarà la firma del titolare e un logo
IPAF stampato in ologramma.
Inoltre, i gestori della sicurezza
nei cantieri possono controllare se
la Carta PAL è valida utilizzando
l’apposito strumento di verifica
su: www.ipaf.org
“Come la tecnologia smartcard
verrà utilizzata dipenderà dalle
specifiche esigenze di imprenditori e società di noleggio” afferma
Giles Councell, direttore operativo
di IPAF. “Noi mettiamo a disposizione questa tecnologia per chi ne
vuole sfruttare il potenziale al fine
di migliorare la sicurezza”
Coloro che desiderano già avere
le Carte PAL Smart rilasciate a
operatori qualificati, possono richiederle ad IPAF, con un piccolo costo aggiuntivo, attraverso il
sistema on-line già previsto per i
Centri di Formazione IPAF.
In futuro, la Smart Card PAL potrebbe anche essere utilizzata in
combinazione con il data-base di
IPAF news
formazione IPAF, per monitorare
la familiarizzazione alla macchina e come diario elettronico di
esperienza dell’operatore. Se un
operatore si muove con la PLE da
un luogo a un altro o consegna la
macchina per un turno successivo, il suo datore di lavoro potrebbe
utilizzare il sistema per controllare
la formazione e la familiarizzazione dei successivi operatori.
Il datore di lavoro può anche tenere un registro di lavoro informatico
della formazione e degli interventi
per ogni singolo dipendente.
“Il sistema ha un grande potenziale e le richieste sono già numerose” spiega Councell. “IPAF ha
sempre posto la sicurezza come
priorità assoluta e la Smart Card
PAL è un altro passo in questa direzione.”
■
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DI SINGOLI PARTICOLARI
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47
IPAF news
Una federazione…
Florida
Gli International Awards for Powered Access (IAPA) e il Summit
IPAF si terranno il 26 marzo a Miami, Florida (USA)
È
la prima volta che il summit
IPAF e gli IAPA si tengono
negli Stati Uniti, patria delle piattaforme aeree, e la
lista degli oratori per il Summit è
davvero notevole. Durerà un’intera
giornata e si dividerà tra la conferenza plenaria e numerosi piccoli
seminari aperti a tutti i delegati. I
temi affrontati spazieranno dall’ispezione alla manutenzione dei
mezzi, dalla segnalazione degli
incidenti all’educazione alla sicurezza. La conferenza plenaria riunirà tutti i delegati per fornire loro
preziose indicazioni e contribuire
così a rendere l’industria dei mezzi
mobili di accesso aereo più professionale e sicura.
48
Ron DeFeo, Presidente e Direttore Generale di Terex, terrà l’intervento generale. Tra gli oratori confermati ci sono Michael Kneeland,
Presidente e Direttore Generale
di United Rentals e Sérgio Kariya,
Amministratore Delegato del reparto noleggio di Mills Estruturas
e Serviços de Engenharia SA in
Brasile. La conferenza sarà tenuta
in lingua inglese con interpretazione simultanea in spagnolo, portoghese e italiano. L’evento degli
International Award for Powered
Access (IAPA), che vede alcuni
operatori italiani soci IPAF tra le
nomination (CTE e Blue Lift), cena
di gala e cerimonia di premiazione, si terrà la sera stessa presso
l’Hotel Hilton Downtown di Miami.
Per la cena di gala si prevedono
più di 450 ospiti provenienti da
tutto il mondo. Il summit IPAF e gli
IAPA 2014 si svolgeranno invece
nel Regno Unito.
www.iapa-summit.info
■
News
Una nuova
guida per la
valutazione dei
rischi
I
PAF accoglie con favore e
compiacimento il volume
“Statement of Best Practices for Workplace Risk
Assessment and Aerial Work
Platform Equipment Selection”,
frutto della sua collaborazione
con le associazioni ARA (American Rental Association), AEM
(Association of Equipment Manufacturers) e SAIA (Scaffold &
Access Industry Association).
La guida raccoglie informazioni e consigli di best
practices sulla corretta valutazione dei rischi nei
luoghi di lavoro e sulla scelta della tipologia di
mezzi mobili per il lavoro aereo più adeguati oggi
a disposizione sul mercato. E’ stata scritta e prodotta con specifico riferimento al mercato americano e agli standard ANSI.
“Prima di utilizzare una piattaforma aerea – suggerisce Tim Whiteman, CEO IPAF – pensa a
come vorresti utilizzarla e a cosa potrebbe andare
storto. Questo significa fare una valutazione dei
rischi. E’ il modo migliore per gestire la prevenzione degli incidenti. Questo nuovo documento offre
ai manager utili indicazioni su come strutturare la
valutazione dei rischi”.
IPAF è convinta che la valutazione del rischio sia
di fatto un must che si impone prima di iniziare
qualsiasi lavoro in quota, fondamentale ai fini della
prevenzione degli incidenti. I Centri di Formazione
autorizzati IPAF e AWPT (American Work Platform
Training, consociata IPAF negli USA) hanno messo a punto un corso che prepara i manager e i
supervisori a coordinare la sicurezza nell’utilizzo
in cantiere di varie tipologie di piattaforme aeree.
Il corso include argomenti cruciali per la sicurezza
in quota: la fase di analisi iniziale prima di utilizzare
la macchina, l’ispezione quotidiana, la protezione
dalle cadute, la percezione del pericolo e la prevenzione.
Per ulteriori dettagli sul corso PLE per manager:
www.awpt.org/a4m. La guida sulla valutazione
dei rischi è scaricabile gratuitamente nella sezione
Pubblicazioni www.awpt.org e www.ipaf.org
■
49
News
Rental Blog,
visibilità e molto altro
R
ental Blog (www.rentalblog.it) ha superato la quota di 4mila visitatori mensili e del
migliaio di iscritti! Il primo portale multiservizi dedicato al noleggio italiano, con i suoi
post quotidiani, affascina un numero crescente di
persone in cerca di notizie, curiosità e approfondimenti sul noleggio professionale e sui fenomeni sociali della condivisione di beni e servizi. Rental Blog
è una realtà della Rete: dinamica, moderna e strettamente collegata col mercato. Gestita da uno staff
di giornalisti e di consulenti di aziende noleggio operanti in ogni settore, il blog mette a disposizione delle
aziende anche soluzioni semplici ed economiche di
visibilità, integrate da servizi più articolati: seminari
formativi specifici; affiancamento nella comunicazione e nel marketing; gestione di blog aziendali; analisi
di mercato; supporto nella consulenza legale e organizzativa e molto altro.
In collaborazione con IPAF, Rental Blog dedica spazio alle tematiche della sicurezza nel settore del sollevamento aereo e ha realizzato nel 2012 una ricerca approfondita sul mercato italiano del noleggio di
piattaforme aeree, ancora disponibile.
Per informazioni sugli spazi di visibilità e segnalazioni di notizie da pubblicare, contattate l’ufficio stampa
di Rental Blog:
Federica Cantrigliani, 347 1257642
[email protected]
■
50
News
In agenda
Appuntamenti da non perdere
Q
uesti gli eventi cui IPAF sarà presente nei
prossimi mesi.
Tenetevi aggiornati consultando il sito:
www.ipaf.org/events
EXPOEDILIZIA
Roma - 22 marzo
SUMMIT E IAPAS
Miami - 25 / 26 marzo
BAUMA
Monaco di Baviera - 15 / 21 aprile
GIS
Piacenza - 26 / 28 settembre
EUROPLATFORM
Istanbul - 3 ottobre
AMBIENTE LAVORO Bologna - 16 / 19 Ottobre
in concomitanza con il nuovo SAIE
ECOMONDO
Rimini - 6 / 9 Novembre
I nuovi Multicar: compatti, maneggevoli e potenti
• Potente motore turbodiesel IVECO a bassi
consumi con 107 kW (145 PS), ecologico e a
normativa Euro 5/EEV
• P.T.T. sino a 7,5 t, carichi utili sino a 2,7 t e
massa rimorchiabile sino a 3,5 t
• Trazione 4 x 2 o 4 x 4, passo corto e lungo
• Tre punti d’attacco per interscambiabilità
eccellente delle attrezzature applicabili
• Motore VW 2-litri con 75 kW (102 PS) e
consumi bassissimi
• Filtro particelle e a normativa Euro 5/EEV
• Ottima visibilità ed ergonomia
• opzionalmente con trazione integrale 4 x 4
• Autocarro o portattrezzi
• Sospensioni indipendenti sull‘asse anteriore
per un Comfort di guida ottimale
• Solo 1,30 m di larghezza – ideale per sentieri
e piste ciclabili
• Guida dinamica e sensibile fino a 60 km/h
raggio di sterzata di soli 4,75 m
• Capacità di trasporto fino a 2,8 t carico utile
(peso totale autorizzato di 5 t)
• Motore VW 2-litri con 75 kW (102 PS) e
consumi bassissimi; normativa EURO 5/EEV
MIEP175x120.indd 1
25/02/13 09:34
51
News
Il Gruppo Vismara lancia
l’app del sollevamento
I
l noleggiatore ticinese
Vismara SA dimostra
ancora saper essere “al
passo coi tempi” e sviluppare soluzioni Innovative.
Dopo aver conseguito nel
2012 la prestigiosa certificazione IPAF Rental Plus, l’azienda di Lugano ha sviluppato VISMARA UP, la prima
APP ticinese nel mondo del
sollevamento e del noleggio. La nuova applicazione è dedicata ai moderni smartphone ed è disponibile nella
doppia versione per iPhone e per Android. Uno strumento utile, ludico ed
efficace, scaricabile gratuitamente,
che permette di ottenere informazioni
sull’azienda e, soprattutto, di consultare il parco macchine disponibile, valutando con precisione quale autogru
o quale piattaforma elevabile possa
rispondere alle singole specifiche
esigenze. Per ogni mezzo è possibile
visualizzare foto e caratteristiche tecniche. Per il noleggio delle piattaforme
elevabili la verifica viene fatta attraverso una “Check List” molto accurata,
che indica se la PLE a disposizione
risponde a tutti i requisiti necessari
e se la preparazione dell’operatore è
ottimale per un intervento “in sicurezza”. Altro fiore all’occhiello dell’app è
la “Home Tool Box”, utile per veloci
calcoli matematici. Da ultimo, ma non
meno importante, la possibilità attra-
NOLEGGI
www.cminoleggi.com
Corso Piemonte, 2
tel: 011 2979596
52
San Mauro Torinese (TO)
[email protected]
verso un semplice “form” di richiedere
un preventivo in tempo reale.
Altra novità 2013 dell’azienda è la
struttura organizzativa, ora diversificata per singola unità di business. Il
Gruppo Vismara è oggi un interlocutore in grado di offrire tutte le soluzioni
di sollevamento pesante e trasporto
speciale, logistica e noleggio di mezzi
per il lavoro in quota, rispondere allle
necessità di manutenzione di Piattaforme di Lavoro Elevabili, con soluzioni adeguate per le necessità ordinarie
e straordinarie, nonché Centro di Formazione ad ampio raggio, eccellenza
per la crescita dei manager clienti e
potenziali
■
www.ipaf.org/it
Centri di Formazione IPAF
Anagrafica aggiornata al 28 febbraio 2013
Centri di Formazione IPAF
in Italia e Canton Ticino (CH)
Airo by Tigieffe Srl
Via Villasuperiore, 82
42045 Luzzara (RE)
Tel: 0522 977 365
Fax: 0522 977 015
[email protected]
www.airo.com
SAVOI Srl
Via Canton Chiesa 6
13874 Gifflenga (BI)
Tel 0161 857923
Fax 0161 857930
[email protected]
www.savoiponteggi.it
Centro Formazione e Ricerca
Merlo Srl
Via Maestri del Lavoro, 1
12010 San Defendente
di Cervasca (CN)
[email protected]
www.cfrm.it
Centri Satellite
Alimak Hek Srl
53034 Colle di Val d’Elsa (SI),
Tel: 057790341
Fax: 0577903503
[email protected]
www.alimakhek.com
Asimov Srl
Corso Piemonte, 51
Autoporto Pescarito
10099 San Mauro Torinese (TO)
Tel. 011/ 223 68 62
Fax. 011/ 274 96 76
[email protected]
www.asimovsrl.it
BERTI PIATTAFORME AEREE Srl
Via Giacomo Brodolini 2
20863 Concorezzo (MB)
TEL 0396040040 FAX 0396040807
[email protected]
www.piattaformeberti.com
Bigman Srl
Loc San Marziale, 45/a
39040 VARNA (BZ)
Tel: 0472970330
Fax: 0472970331
[email protected]
www.bigman.it
Centri Satellite
Edilrental Roma Srl
via Achille Vertunni 76
00155 ROMA
Tel 062279423
Fax 0622709540
[email protected]
www.edilrental.it
Massucco T Srl
Via Genova, 122
12100 CUNEO
Tel 0171 402735
Fax 0171/401685
[email protected]
www.massuccot.com
M.G.A di Scarsi Maurizio & c Srl
Via Pernigotti 7/A
15070 Belforte Monferrato (AL)
Tel 0143/80169
Fax 0143/81798
[email protected]
www.mgacarrelli.com
54
Camillo Vismara
Via La Stampa, 21
CADRO-6952 CANOBBIO (TICINO)
Tel: 0041 091 9417559
Fax: 0041 091 9427188
[email protected]
www.vismara.ch
Centro Edile Srl
Via Manderi Int. Colabeton
50013 San Donnino (FI)
Tel 055 8961302
Fax 055 8961303
[email protected]
www.centroedilefirenze.it
Aerotecnica Spa
Via Del Colle, 66
50047 Calenzano (FI)
Tel: 055 8876431
Fax: 055 8825824
[email protected]
www.aerotecnica.it
Bragato Marco Srl
ss Briantea, n.5
22032 Albese (CO)
Tel: 031 360063
Fax: 031 360510
[email protected]
www.bragatomarco.com
Maugeri Macchine Srl
Strada Provinciale, 13 n.12,
95040 Mora S. Anastasia (CT)
Tel: 095 7133002
Fax: 095 7135440
[email protected]
www.maugerimacchine.it
Tecnoeleva Srl
S.P. 231 Km 3,674,
70032 Bitonto (BA)
Tel: 080 3748888
Fax: 080 874 8999
[email protected]
www.tecnoeleva.it
Ciemme Srl
Via Lambro 8
20831 Seregno (MB)
Tel: 0362942215
Fax: 0362994299
[email protected]
www.ciemme-noleggio.it
www.ipaf.org/it
Centri di Formazione IPAF
Anagrafica aggiornata al 28 febbraio 2013
Cofiloc.10 Srl
Via dell’industria, 1/3
20882 Bellusco (MB)
Tel 039 6022086
Fax 039 6883350
[email protected]
www.cofiloc.com
Colorfer Spa
Via Lombardia, 11
24060 Telgate (BG)
Tel: 035 83561
Fax: 035 832946
[email protected]
www.colorfer.it
CO.ME.T Officine Srl
Via Castelfranco, 46 fraz tivoli
40017 San Giovanni in Persiceto
(BO)
Tel 051 6878721
Fax 051 799902
[email protected]
www.officinecomet.com
CTE Spa
Via Caproni, 7
38068 Rovereto (TN)
Tel: 0464485050
Fax: 0464485099
[email protected]
www.ctelift.com
Elevo Srl
Via nigarzola, 10
24040 Lallio (BG)
Tel 035 6221242
Fax 035 690052
[email protected]
www.elevo.it
Elevateur Srl
Via Facente, n. 88
80035 Nola (NA)
Tel: 081 5122519
Fax: 084 8214144
[email protected]
www.elevateur.it
Formamentis
Via San Pedrengo, 31/C
26022 Sant’Abramo in Castelverde
CREMONA
Tel 0372 800980
Fax 0372 800989
[email protected]
www.formamentis.co
Format Srl
Via Guelfo Civinini, 23
00141 ROMA
Tel 0697606986
Togliere fax
[email protected]
www.format-srl.com
General Car Sas
Via per Gallarate, 50/B
21010 Besnate (VA)
Tel: 0331-275700
Fax: 0331-273397
[email protected]
www.generalcar.va.it
GM Srl
Colata Boccardo
16128 GENOVA
Tel: 010 2362220
Fax: 010 2091299
[email protected]
Haulotte Italia Srl
Via Lombardia, 15
20098 San Giuliano Milanese (MI)
Tel: 02 989701
Fax: 02 9897025
[email protected]
www.haulotte.it
Hinowa Spa
Via Fontana
37054 Nogara (VR)
Tel: 0442539100
Fax: 0442539075
[email protected]
www.hinowa.com
www.ctelift.com
ECO Certificazioni Spa
Via Mengolina, 33
48018 Faenza (RA)
Tel: 0546624911
Fax: 0546624922
[email protected]
www.ecocertificazioni.eu
www.ipaf.org/it
FPM System Sas
di Palmieri Francesco & C
Via Emilia, 155
47822 Santarcangelo di Romagna (RN)
Tel: 348 5318345
Fax: 0541 744844
[email protected]
www.fpmsystem.it
ICE Istituto Certificazione
Europea Spa
Palazzo del Vescovo – Via G.
Garibaldi, 20
40011 Anzola dell’Emilia (BO)
Tel: 051736700
Fax: 051736701
[email protected]
www.ice.bo.it
55
Centri di Formazione IPAF
Anagrafica aggiornata al 28 febbraio 2013
Centro satellite ICE:
FP Srl
Via Romana, 27
42028 Poviglio (RE)
Tel: 0522 969756
Fax: 0522 969315
[email protected]
www.benelligru.it
Nacanco Spa
Via Glenn Curtiss 13
25018 Montichiari (BS)
Tel: 199 177 155
Fax: 030 9675998
[email protected]
www.nacanco.it
Imer International
Via san Francesco d’assisi , 8
46020 Pegognaga (VR)
Tel 0376 554011
Fax 0376 554011
[email protected]
www.imergroup.com
Noleggio Lorini Srl
Via Madonnina, 16
25018 Montichiari (BS)
Tel: 030 9650555
Fax: 030 9659679
[email protected]
www.noleggiolorini.com
JLG Industries Italia Srl
Via Po, 22
20010 Pregnana Milanese (MI)
Tel: 0293595210
Fax: 0293595845
[email protected]
www.jlg.com
Nolo Rico Srl
Via I° Maggio n. 34,
47043 Gatteo Mare (FC)
Tel: 0541 778707
Fax: 0541 778707
[email protected]
www.nolorico.it
Lift Level Srl
Via R. Nasuti, 28
65013 Citta’ Sant’Angelo (PE)
Tel: 0859506349
Fax: 0859500315
[email protected]
www.liftlevel.com
Mollo Srl
Corso Canale 110
12051 Alba (CN)
Tel: 0173 444876
Fax: 0173 444842
[email protected]
www.mollofratelli.com
56
Nova Rent Srl
Via S. pellico, 20
30020 Marcon (VE)
Tel 041 4567529
Fax 041 4567191
www.novarentsrl.com
[email protected]
NO.VE Srl
Zona Industriale,
00015 Monterotondo Scalo
(ROMA)
Tel: 069004545
Fax: 069069565
[email protected]
www.novesrl.co
Oil & Steel Spa
Via Giuseppe Verdi 22, S. Cesario
sul Panaro (MO),
41018 S. Cesario sul Panaro (MO)
Tel: 059 936 811
Fax: 059 936 413
[email protected]
www.oilsteel.com
O.MEC Srl
Via Enrico Mattei 30/A,
60125 ANCONA
Tel: 07157898
Fax: 07157898
[email protected]
www.omec.it
Ormet Spa
Via Campardone,7
31014 Colle Umberto (TV)
Tel. 0438 430171
Fax 0438 430115
www.ormet.it
[email protected]
P.A.F. Piattaforme Aeree
Formazione Srl
Via dei Ponticelli trav. 1 – n. 2/4,
25040 Corte Franca (BS)
Tel: 030 9884084
Fax: 030 984515
[email protected]
Palazzani Industrie Spa
Via del Pavione 4,
25050 Paderno Franciacorta (BS)
Tel: 0306857073
Fax: 030657079
[email protected]
www.palazzani.it
www.ipaf.org/it
Centri di Formazione IPAF
Anagrafica aggiornata al 28 febbraio 2013
Parmiani Noleggi Srl
Via del Buon Consiglio,115,
23020 Montagna In Valtellina (SO)
Tel: 0342 217179
Fax: 0342 512789
[email protected]
www.parmianinoleggi.it
UP Service Srl
Strada Statale 131 km 15.500
09026 San Sperata (CA)
Tel: 07091660707173
Fax: 0709166068
[email protected]
www.upserviceitalia.it
SAS GROUP Spa
Via Agricoltura s/n,
15067 Novi Ligure (AL)
Tel: 0143 329896
Fax: 0143 329897
[email protected]
www.sasautorgru.it
[email protected]
Gianfranco Savani Srl
Via San Antonio, 24,
33050 Lavariano (UD)
Tel: 0432 767016
Fax: 0432 767016
[email protected]
www.gs-savani.com
www.ipaf.org/it
Savis Service Snc
Corso Umbria, 35,
10099 San Mauro Torinese (TO)
Tel: 011 2237049
Fax: 011 19666842
[email protected] www.savis.it
Tecnoalt Srl
Via della Magliana, 880/a
00148 ROMA
Tel: 066552266
Fax: 0665670842
[email protected]
www.tecnoalt.it
SE.I Servizi Industriali Srl
Via Louis Braille 12
39100 BOLZANO
Tel. 0471/923168
Fax 0471/923169
[email protected]
www.seiservizindustriali.it
Top Car Srl
Via Marco D’antona, 2/4
23892 Bulciago (LC)
Tel: 031 876570
Fax: 031 876571
[email protected]
www.topcarsrl.com
SETIF di Catana Roberto
Via Molise, 12
36015 Schio (VI)
Tel 0445576489
Fax 04451712001
[email protected]
www.setif.it
Venpa Sud Srl
Strada Rospano Zona 1
74015 Martina Franca (TA)
Tel: 080 4837696/90
Fax: 080 4837691
www.venpasud.it
[email protected]
[email protected]
www.venpasud.it
Tecman Srl
Via 1° Maggio, 25
23873 Missaglia (LC)
Tel: 039 9201161
Fax: 039 9201387
[email protected]
www.noleggi.tecman.it
Tecnamac Industriale Srl
Strada dei confini, 8
5100 TERNI
Tel: 0744 811431
Fax: 0744 813754
[email protected]
www.tecnamac.it
Vernazza Autogru Srl
Via Renata Bianchi, 90
16152 GENOVA
Tel: 01041011
Fax: 0104101237
[email protected]
www.vernazzautogru.it
Ogni mese si uniscono
ad IPAF nuovi
Centri di Formazione.
L’elenco aggiornato su:
www.ipaf.org/it
57
Produttori
Anagrafica aggiornata al 28 febbraio 2013
Produttori soci IPAF in Italia e nel mondo
Airo by Tigieffe Srl, Italia
Tel: 0039 522 977 365
[email protected]
www.airo.com
Dinolift Oy, Finlandia
Tel: 00358 2 762 5900
[email protected]
www.dinolift.com
Haulotte Mexico S.A. de C.V.
Tel: 0052 7773217923
[email protected]
www.haulotte.com.mx
Alimak Hek Manufacturing BV,
Paesi Bassi
Tel: 0031 135148662
E-mail: [email protected]
www.alimakhek.com
Electroelsa Srl, Italia
Tel: 0039 577 913401
[email protected]
www.electroelsa.com
Haulotte NL BV, Paesi Bassi
Tel: 0031 162670707
[email protected]
www.haulotte.nl
Alimak Hek SL, Spagna
Tel: 0034 948151109
E-mail: [email protected]
www.alimakhek.com
GEDA-Dechentreiter GmbH & Co KG,
Germania
Tel: 0049 906 9809 0
[email protected]
www.geda.de
Alimak Hek Srl, Italia
Tel: 0039 57790341
[email protected]
www.alimakhek.com
Barin Srl, Italia
Tel: 0039 495971300
[email protected]
www.barin.it
Beijing Jingcheng Heavy
Industry Co Ltd, Cina
Tel: 0086 10 61539210
[email protected]
en.jchic.com/
Bluelift Srl, Italia
Tel: 0039 541 75 68 72
[email protected]
www.bluelift.it
Braviisol DM Srl, Italia
Tel: 0039 71 7819090
[email protected]
www.braviisol.com
Bronto Skylift, Finlandia
Tel: 00358 207927111
[email protected]
www.bronto.fi
Böcker AG, Germania
Tel: 0049 23897989-0
[email protected]
www.boecker-group.com
Camac SA, Spagna
Tel: 0034 937771050
[email protected]
www.camacsa.com
CELA Srl, Italia
Tel: 0039 30 98840884
[email protected]
www.cela-it.com
CTE Spa, Italia
Tel: 0039 464485050
[email protected]
www.ctelift.com
Genie Europe, Regno Unito
Tel: 001 01572 767887
[email protected]
www.genieindustries.com
Genie Industries Ibérica SL, Spagna
Tel: 0034 93 572 53 80
[email protected]
www.genieindustries.com
GS IND. e COM EQUIPAMENTOS
HIDRÁULICOS LTDA
Tel: 0055 1934213541
[email protected]
www.gsplatforms.com
GSR Spa, Italia
Tel: 0039 541397811
[email protected]
www.gsrspa.it
Haulotte Argentina
Tel: 0054 3327452191
[email protected]
http://www.haulotte.com
Haulotte France, Francia
Tel: 0033 472880570
[email protected]
www.haulotte.com
Haulotte Do Brasil
Tel: 0055 11 4208 420
[email protected]
www.haulotte.com.br
Haulotte Group, Francia
Tel: 0033 477292424
[email protected]
www.haulotte.com
Haulotte Hubarbeitsbühnen GmbH,
Germania
Tel: 0049 763380692-10
[email protected]
www.haulotte.de
Haulotte Singapore Pte Ltd
Tel: 0065 654 66 179
[email protected]
www.haulotte.sg
Hinowa Spa, Italia
Tel: 0039 442539100
[email protected]
www.hinowa.com
Holland Lift International BV,
Paesi Bassi
Tel: 0031 229285555
[email protected]
www.hollandlift.com
Hunan Runshare Heavy Industry Co Ltd
Tel: 0086 731 84083599
[email protected]
www.runshare.com.cn
Hunan Sinoboom Heavy
Industry Co Ltd, Cina
Tel: 0086 731 8525 2828
[email protected]
www.sinoboom.com
Imer International Poggibonsi (SI), Italy
Tel: 00 39 0577 97341
Fax: 00 39 0577 983304
[email protected]
www.imergroup.com
Ihimer Spa, Italia
Tel: 0039 376554011
[email protected]
www.itecolift.it
JC Bamford Excavators Ltd,
Regno Unito
Tel: 0044 1889 590312
[email protected]
www.jcb.com
JLG - Cat Alliance Latin America
Tel: 001 717 552 6582
www.jlg.com
JLG France, Francia
Tel: 0033 553883170
[email protected]
www.jlg.com
JLG Industries (UK) Ltd,
Regno Unito
Tel: 0044 870 200 7700
[email protected]
www.jlgeurope.com
Co.Me.T officine Srl
Tel 051 6878721
www.officinecomet.com
[email protected]
Haulotte Ibérica SL, Spagna
Tel: 0034 902886455
[email protected]
www.haulotte.es
JLG Industries, Inc, Stati Uniti
Tel: 001 877 554 5438
www.jlg.com
Custom Equipment, Inc, Stati Uniti
Tel: 001 262-644-1300
[email protected]
www.customequipmentlifts.com
Haulotte Italia Srl, Italia
Tel: 0039 2 989701
[email protected]
www.haulotte.it
JLG International NL,
Paesi Bassi
Tel: 0031 23 565 5665
[email protected]
www.jlgeurope.com
58
Produttori
Anagrafica aggiornata al 28 febbraio 2013
JLG Latino America,
Tel 0055 (19) 3936-8870
www.jlgbrasil.com.br
[email protected]
Oil & Steel Spa, Italia
Tel: 0039 59 936 811
[email protected]
www.oilsteel.com
Skyjack Inc, Canada
Tel: 001 519 837 0888
[email protected]
www.skyjack.com
King Highway Products Ltd,
Regno Unito
Tel: 0044 1858 467 361
[email protected]
www.skyking.co.uk
Oil and Steel UK Ltd,
Regno Unito
Tel: 0044 1604 750092
[email protected]
www.oilandsteel.co.uk
Skyjack UK Ltd, Regno Unito
Tel: 0044 1691 676235
[email protected]
www.skyjack.com
OMME LIFT A/S, Danimarca
Tel: 0045 75 34 13 00
[email protected]
www.ommelift.dk
Snorkel
Tel: 001 785 989 3000
www.snorkelllifts.com
Maber Costruzioni Srl, Italia
Tel: 0039 444660871
[email protected]
www.maber.eu
Manitou BF, Francia
Tel: 0033 240091011
[email protected]
www.manitou.com
Manitou Brasil Manipulação
de Cargas Ltda
Tel 0055 1184540700
www.manitou.com
[email protected]
Outreach Ltd, Regno Unito
Tel: 0044 1324 889000
[email protected]
www.outreachltd.co.uk
Palazzani Industrie Spa, Italia
Tel: 0039 306857073
[email protected]
www.palazzani.it
Manitou Deutschland GmbH,
Germania
Tel: 0049 600291990
[email protected]
www.manitou.de
PB Lifttechnik GmbH, Germania
Tel: 0049 9077 9500 0
[email protected]
www.pbgmbh.de
Manitou UK Ltd, Regno Unito
Tel: 0044 1202 825331
[email protected]
www.manitou.com
Plataformas Elevadoras
JLG Ibérica S.L., Spagna
Tel: 0034 937724700
[email protected]
www.jlg.com
Mantall (Nantong) Heavy Industry Co Ltd
Tel: 0086 513 83905158
[email protected]
www.mantall.com
MEC - Aerial Work Platforms
Tel 001 559 842-1500
www.mecAWP.com
[email protected]
Mecaplús SL, Spagna
Tel: 0034 974435126
[email protected]
www.mecaplus.es
Merlo Deutschland GmbH, Germania
Tel: 0049 42139920
[email protected]
www.merlo.de
Merlo Spa, Italia
Tel: 039 0171614111
[email protected]
www.merlo.com
Merlo UK Ltd, Regno Unito
Tel: 0044 1425 480806
[email protected]
www.merlo.co.uk
Platform Basket Srl, Italia
Tel: 0039 522967666
[email protected]
www.platformbasket.com
Pop-Up Products Ltd, Regno Unito
Tel: 0044 7714155553
[email protected]
www.popupproducts.co.uk
Power Towers Leics, United Kingdom
Tel: 00 44 116 200 1757
Fax: 00 44 116 284 9243
[email protected]
www.powertowers.co.uk
Ruthmann GmbH & Co KG, Germania
Tel. 0049 02863204-0
[email protected]
www.ruthmann.de
Scanclimber Pirkkala, Finland
Tel: 00 358 10 680 7000
Fax: 00 358 10 680 7033
[email protected]
www.scanclimber.com
Multitel Pagliero Spa
Tel 0039 0175255211
www.multitelgroup.com
[email protected]
Sky Aces Srl
Tel: 0039 0535 730027
[email protected]
www.skyaces.eu
Niftylift Ltd, Regno Unito
Tel: 001 1908 223456
[email protected]
www.niftylift.com
Skyjack Brasil
Tel 055 19 3936 0136
www.skyjack.com
[email protected]
Snorkel Washington, Tyne & Wear, United
Kingdom
Tel: 00 44 845 1557 755
Fax: 00 44 845 1557 756
[email protected]
www.upright.com
Socage Srl, Italia
Tel: 0039 59 902656
[email protected]
Talleres Velilla SA (Movex),
Spagna
Tel: 0034 938493777
[email protected]
www.talleresvelilla.com
Terex Genie Germany GmbH & Co KG
Tel 00 49 4221 491 810
www.genieindustries.com
[email protected]
Terex Latino America
Tel: 0055 (11) 4082-5614
[email protected]
www.terex.com.br
Teupen Maschinenbau GmbH, Germania
Tel: 0049 256281610
[email protected]
www.teupen.com
Teupen USA Inc
Tel 00 1 704 248 9888
www.teupen.com/usa
[email protected]
Time Farsoe, Denmark
Tel: 00 45 98632433
Fax: 00 45 98632483
[email protected]
www.timeintl.dk
Youngman Group Ltd, Regno Unito
Tel: 0044 01621 745900
[email protected]
www.youngmangroup.com
Zhejiang Dingli Machinery Co Ltd, Cina
Tel: 0086 572 868 1688
[email protected]
www.chinadinli.com
59
Soci IPAF
Anagrafica aggiornata al 28 febbraio 2013
SOCI IPAF in Italia e Canton Ticino (CH)
ACAI
Viale Abruzzi, 66
20131 Milano
Tel 0229513413/175 - Fax. 0229529824
www.acaiacs.it
[email protected]
Società associata
Berti Piattaforme Aeree Srl
Via Brodolini 2,
20049 CONCOREZZO (MI)
Tel: 039 6040040 - Fax: 039 6040807
[email protected]
www.bertipiattaforme.it
Noleggiatore/Rivenditore
Aerotecnica Spa
Via del Colle 66,
50047 CALENZANO (FI)
Tel: 055 8876431 - Fax: 055 8825824
[email protected]
www.aerotecnica.it
Noleggiatore - Centro Satellite CFRM
Big Astor
Via Somalia 10811
10127 torino
Tel 011 6051743Fax 0116063924
www.bigastor.it
[email protected]
Noleggiatore - Società associata
AIAS
Via del Vecchio Politecnico 7,
20121 MILANO
Tel: 0276002015 - Fax: 0276020494
[email protected]
www.aias-sicurezza.it
Associazione
Bigman Srl
Laghetto di Varna, 13,
39040 VARNA (BZ)
Tel: 0472970330 - Fax: 0472970331
[email protected]
www.bigman.it
Noleggiatore/Rivenditore
Centro di formazione autorizzato
Airo by Tigieffe Srl
Via Villasuperiore 82,
42045 LUZZARA (RE)
Tel: 0522 977 365 - Fax: 0522 977 015
[email protected]
www.airo.com
Produttore - Centro di Formazione
autorizzato
Bluelift Srl
Località Santa Maria del Piano,
47854 MONTESCUDO (RN)
Tel: 0541 75 68 72 - Fax: 0541 72 98 00
[email protected]
www.bluelift.it
Produttore
Alimak Hek Srl
Loc San Marziale 45/A,
53034 COLLE DI VAL D’ELSA (SI), Italia
Tel: 057790341 - Fax: 0577903503
[email protected]
www.alimakhek.com
Produttore - Centro di Formazione
autorizzato
Bonfoco srl
Via Carlo Emilio Aschieri, 25/2
27100 Pavia
Tel. 0382 572985 - Fax. 0382 476 476
www.bonfoco.it
[email protected]
Noleggiatore
ANFIA
Corso Galileo Ferrari,61
10128 Torino
Tel. 0115546505 - Fax. 011545986
www.anfia.it
[email protected]
Associazione
Bragato Marco Srl
S.S. Briantea n.5,
22032 ALBESE (CO)
Tel: 031 360063 - Fax: 031 360510
[email protected]
www.bragatomarco.comA
Distributore
Centro Satellite CFRM
ASIMOV Srl
Corso Piemonte, 51
10099 Autoporto Pescarito San Mauro
Torinese (TO)
Tel 011/036.30.25 - Fax 011 274 96 76
www.asimovsrl.it
[email protected]
centro di formazione autorizzato
Braviisol DM Srl
S.S. Adriatica, 16 - Km.314,600,
60022 CASTELFIDARDO (AN)
Tel: 071 7819090 - Fax: 071 7819355
[email protected]
www.braviisol.com
Produttore
Assonolo
Via Tornabuoni, 1,
50123 FIRENZE
Tel: 055212839 - Fax: 055296890
[email protected]
www.assodimi.it
Associazione
Camillo Vismara SA
Via La stampa CADRO - CH
6952 Canobbio (TICINO)
Tel. 0041 091 9417559 - Fax/ 0041 091 9427188
[email protected]
www.vismara.ch
noleggiatore - centro di formazione
autorizzato
Baldassarre Maurizio
Via Sella di Corno,53,
62124 PESCARA (PE)
Tel: 085 4154326 - Fax: 085 4154326
[email protected]
Istruttore indipendente
C.A.M.P. Spa
Via Roma, 23,
23834 PRENANA (LC)
Tel: 0341 890117 - Fax: 0341 818010
[email protected]
www.camp.it
Produttore
Barin Srl
Via Ca’ Nave 101,
35013 CITTADELLA (PD), Italia
Tel: 0495971300 - Fax: 0499400229
[email protected]
www.barin.it
Produttore
Berni Rent Srl
Via A. Bucchi, 16
06012 Citta’ di Castello (PG)
Tel 075 8557078 - Fax 075 8557078
www.bernirent.com
[email protected]
Noleggiatore
60
Cannone Teodoro Srl
Circonvallazione per Bari
72100 Brindisi
Tel. 0831 452000 - Fax. 0831 555403
www.cannonegroup.it
[email protected]
Noleggiatore
Cantamessa Ezio
Via Giardina 6/2,
12040 PRIOCCA (CN)
Tel: 0335 8314680
[email protected]
Istruttore indipendente
Cattaneo Alberto
Via F.lli Roncelli, 48
24030 Almenno San Bartolomeo (BG)
Tel 348 2629167
[email protected]
Associato individuale
CELA Srl
Via dei Ponticelli trav. 1 – n. 2/4,
25040 CORTE FRANCA (BS)
Tel: 030 98840804 - Fax: 030 984515
[email protected]
Produttore
Centro Edile Srl
Via Manderi int. Colabeton
50010 San Donnino (FI)
Tel 055 8961302 - Fax 055 8961303
www.centroedilefirenze.it
[email protected]
Noleggiatore – Centro di formazione
autorizzato
CGT Edilizia Spa
Via Montello, 13
20814 VAREDO (MB)
Tel 0362.589901 - Fax 0362.589961
www.cgtedilizia.it
Noleggiatore
C.M.I. NOLEGGI Srl
Corso Piemonte, 2
10099 San Mauro Torinese (TO)
Tel 011 2979596 - Fax 011 2734685
www.cminoleggi.it
[email protected]
Società associata
Ciemme Srl
Via Lambro 8
20831 SEREGNO (MB)
Tel: 0362942215 - Fax: 0362994299
[email protected]
www.ciemme-noleggio.it
Noleggiatore/Rivenditore
Centro di Formazione autorizzato
CM Capraro Macchine Srl
Via Mazzini 139/141,
92100 AGRIGENTO
Tel: 092 2602050 - Fax: 092 2605118
[email protected]
Distributore/Noleggiatore
Centro Satellite CFRM
CO.GE. Noleggi Srl
Via Mazzini, 14/B,
21020 TERNATE (VA)
Tel: 0332 961606 - Fax: 0332 961891
[email protected]
www.cogenoleggi.it
Noleggiatore – Centro Satellite CFRM
Cofiloc SpA
Via Postumia Ovest 101 Fraz. Olmi,
31048 SAN BIAGIO DI CALLALTA (TV)
Tel: 04227920 - Fax: 0422892031
[email protected]
www.cofiloc.com
Noleggiatore
Cofiloc. 10 Srl
Via dell’industria, 1/3
20882 Bellusco (MB)
Tel 039 6022086 - Fax 039 6883350
www.cofiloc.com
[email protected]
Noleggiatore - centro di formazione
autorizzato
Colorfer Spa
Via Lombardia,11,
24060 TELGATE (BG)
Tel: 035 83561 - Fax: 035 832946
[email protected]
www.colorfer.it
Noleggiatore
Soci IPAF
Anagrafica aggiornata al 28 febbraio 2013
CO.ME.T Officine Srl
Via Castelfranco, 46 fraz tivoli
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel 051 6878721 - Fax 051 799902
www.officinecomet.com
[email protected]
Costruttore, centro di formazione
autorizzato
Servizi impresa Srl
Corrado - Livio
Via GB Cacciamali 61/i,
25125 BRESCIA (BS)
Tel: 030 3546000 - Fax: 030 3546800
[email protected]
www.serviziimpresa.it
Società di consulenza
Istruttore indipendente
CTE Spa
Via Caproni 7,
38068 ROVERETO (TN)
Tel: 0464485050 - Fax: 0464485099
[email protected]
www.ctelift.com
Produttore/distributore
Centro di Formazione autorizzato
ECO Certificazioni Spa
Via Mengolina, 33,
48018 FAENZA (RA)
Tel: 0546624911 - Fax: 0546624922
[email protected]
www.eco-cert.it
Organismo notificato
Centro di Formazione autorizzato
Edilnolo Centro Italia Srl
Via Benito Graziani SNC
S. Rufina di Città Ducale Rieti (RI)
Tel 0746 606669 - Fax 0746 606669
www.noleggiogrueponteggi.com
[email protected]
Noleggiatore - Centro di formazione
autorizzato
EDILWARE Srl
Via Pontida 4 località Porto d’Ascoli
63039 San Benedetto Del Tronto (AP)
Tel 0735 757382 - Fax 0735 651274
www.edilware.com
[email protected]
Edilrental Srl
Via della Prunaia, 197,
50013 CAMPI BISENZIO (FI)
Tel: 055 89914201
[email protected]
www.gruppovenpa3.it
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
Formamentis
Via San Pedrengo, 31/C
26022 Sant’Abramo in Castelverde
Cremona
Tel: 0372 800980 - Fax 0372 800989
[email protected] www.formamentis.co Societa’ di formazione- centro di
formazione autorizato
Haulotte Italia Srl
Via Lombardia, 15,
Vilanova di Castenaso,
20098 SAN GIULIANO MILANESE (MI)
Tel: 02 989701 - Fax: 02 9897025
[email protected]
www.haulotte.it
Produttore - Centro di Formazione
autorizzato
Format Srl
Via Guelfo Civinini, 23
00141 Roma
Tel 0697606986
www.format-srl.com
[email protected]
Centro di Formazione autorizzato
Hinowa Spa
Via Fontana,
37054 NOGARA (VR)
Tel: 0442539100 - Fax: 0442539075
[email protected]
www.hinowa.com
Produttore - Centro di Formazione
autorizzato
FP Srl
Via Romana, 27,
42028 POVIGLIO (RE)
Tel: 0522 969756 - Fax: 0522 969315
[email protected]
benelligru.it
Centro Satellite ICE
FPM System Sas
di Palmieri Francesco & C
Via Emilia, 155
47921 Rimini
Tel: 0541 748 165
Fax 0541 744844
[email protected]
www.fpmsystem.it
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
Furlan Ketty
Via San Martino, 130
28066 Galliate (NO)
Tel 3474355347
[email protected]
Istruttore indipendente/ ufficio eventi
IPAF Italia
General Car Sas
Via per Gallarate, 50/B,
21010 BESNATE (VA)
Tel: 0331-275700 - Fax: 0331-273397
[email protected]
www.generalcar.va.it
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
Gerhard Hillebrand
Via Matteotti 40/12,
20020 ARESE
Tel: 02 9358 1873 - Fax: 02 9358 1880
[email protected]
Consulente/Rappresentante
Edilrental Roma Srl
Via Achille Vertunni 76
00155 Roma (RM)
Tel 062279423 - Fax 0622709540
[email protected]
www.edilrental.it
Centro satellite ASIMOV
GM Srl
Colata Boccardo,
16128 GENOVA
Tel: 010 2362220 - Fax: 010 2091299
[email protected]
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
Electroelsa Srl
Via Toscana 22,
53036 POGGIBONSI (SI)
Tel: 0577 913401 - Fax: 0577 913462
[email protected]
www.electroelsa.com
Produttore
Greenline Srl
Via Cairoli, 4
28100 Novara
Tel. 0321 613030
Fax. 0321 36660
www.greenline-service.com
[email protected]
Società Associata
Elevateur Srl
Via Facente No. 88,
80035 NOLA (NA)
Tel: 081 5122519 - Fax: 084 8214144
[email protected]
www.elevateur.it
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
Elevo Srl
Via Nigarzola, 10
24040 Lallio (BG)
Tel 035 6221242 - Fax 035 690052
www.elevo.it
[email protected] Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizato
Gruppo Festa Srl
Viale Italia 2/C,
75100 MATERA
Tel: 0835 381651 - Fax: 0835 1851525
[email protected]
www.gruppofesta.it
Noleggiatore/Rivenditore
GSR Spa
Via Lea Giaccaglia 5,
47900 Rimini
Tel: 0541397811 - Fax: 0541384491
[email protected]
www.gsrspa.it
Produttore
Idea Garden di Marinoni Pierangelo
Via Libertà, 54
22070 Guanzate (CO)
Tel 031 977571 - FAX 031 977571
[email protected]
Noleggio - Società associata
ICE Istituto Certificazione Europea Spa
Via G Garibaldi, 20,
40011 ANZOLA DELL’EMILIA (BO)
Tel: 051736700 - Fax: 051736701
[email protected]
www.ice.bo.it
Organismo notificato
Centro di formazione autorizzato
Ihimer Spa
Loc. Salceto 41,
53036 POGGIBONSI (SI)
Tel: 0376554011 - Fax: 0376559855
[email protected]
www.itecolift.it
Produttore - Centro di Formazione
autorizzato
Imer International Spa
Via San Francesco D’Assisi, 8
46020 PEGOGNAGA (VR)
Tel 0376 554011
Fax 0376 559 855
[email protected]
www.imergroup.com
Produttore, centro di formazione
autorizzato
Italnoleggi Srl
Via Passanti Fiocco, 209
80040 Poggiomarino (NA)
Tel 0039 081 5283932
Fax 0039 081 5285781
[email protected]
www.italnoleggi.com
Noleggiatore
JLG Industries Italia Srl
Via Po 22,
20010 PREGNANA MILANESE (MI)
Tel: 0293595210 - Fax: 0293595845
[email protected] - [email protected]
www.jlg.com
Produttore - Centro di Formazione
autorizzato
LEXT Consulting Srl
Piazza Cavour, 3
20121 Milano
Tel 02 62619622 - Fax 02 29008924
www.lext.it
[email protected]
Studio legale
L’Involucro
Divisione Comunicazione & Marketing
della Medinlabor Srl
P. le De Agostini 1,
20146 MILANO
Tel: 0249468365 - Fax: 0243511914
[email protected]
www.linvolucro.it
Ufficio Comunicazione IPAF Italia
61
Soci IPAF
Anagrafica aggiornata al 28 febbraio 2013
Liberavventura Works
Via Caregno 37/G,
25063 GARDONE VAL TROMPIA (BS)
Tel: 0335 8339653 - Fax: 030 2524255
[email protected]
www.liberavventura.it/works
Società di formazione
Mi&P Srl - Multicar Italia & Partners
Via della Zecca, 2
40121 Bologna
[email protected]
www.miep.it
Società associata
Lift Level Srl
Via dei Fiori, 14,
65013 CITTÀ SANT’ANGELO (PE)
Tel: 0859506349 - Fax: 0859500315
[email protected]
www.liftlevel.com
Noleggiatore/Rivenditore
Centro di Formazione autorizzato
Mollo Srl
Corso Canale 110,
12051 ALBA (CN)
Tel: 0173 444876 - Fax: 0173 444842
[email protected]
www.mollofratelli.com
Noleggiatore/Rivenditore
Centro di formazione autorizzato
Maber Costruzioni Srl
Via San Benedetto 14-71,
36050 BRESSANVIDO (VI)
Tel: 0444660871 - Fax: 0444660872
[email protected]
www.maber.eu
Produttore
Nacanco Spa
Via Glenn Curtiss 13,
25018 MONTICHIARI (BS)
Tel: 199 177 155 - Fax: 030 9675998
[email protected]
www.nacanco.it
Noleggiatore/Rivenditore
Centro di Formazione autorizzato
Martinelli A & M Snc
Piazza Tiepolo
06024 Gubbio (PG)
Tel 075 9220595 - Fax 075 9220595
www.autonoleggioservice.it
[email protected]
Noleggiatore
Massucco T Srl
Via Genova, 122
12100 Cuneo
Tel 0171 402735 - Fax 0171/401685
www.massuccot.com
[email protected]
Centro satellite ASIMOV
Maugeri Macchine Srl
Strada Provinciale, 13 n.12,
95040 MORA S. ANASTASIA (CT)
Tel: 095 7133002 - Fax: 095 7135440
[email protected]
www.maugerimacchine.it
Distributore - Centro Satellite CFRM
Mazzeo - Valeria
Via Silvia Pellico, 56,
20010 BOLLATE (MI)
Tel: 338 8429528
[email protected]
Istruttore indipendente
Mediapoint & Communications Srl
Corte Lambruschini, Corso Buenos Aires 8
5 piano int 6/7
16129 GENOVA
Tel: 0105704948 - Fax: 0105530088
www.mediapointsrl.it
Stampa
Meloni Alessandro
Via Abbondio San Giorgio
20145 Milano
[email protected]
Istruttore indipendente
Centro Formazione e Ricerca Merlo Srl
Via Maestri del Lavoro,1
12020 Cuneo (CN)
Tel 0171614440 - Fax 0171684101
www.cfrm.it
[email protected]
Centro di Formazione autorizzato
M.G.A di scarsi Maurizio & c Srl
Via Pernigotti 7/A
15070 Belforte Monferrato (AL)
Tel 0143/80169 - Fax 0143/81798
www.mgacarrelli.com
[email protected]
Centro satellite ASIMOV
62
Nova Rent Srl
Via S. Pellico, 20
30020 Marcon (VE)
Tel 041 4567529
Fax 041 4567191
[email protected]
www.novarentsrl.com
Noleggiatore
Centro di Formazione autorizzato
NO.VE Srl
Zona Industriale,
00015 MONTEROTONDO SCALO (ROMA)
Tel: 069004545VFax: 069069565
[email protected]
www.novesrl.com
Noleggiatore/Rivenditore
Centro di Formazione autorizzato
Novital Srl
Viale delle Industrie, 64
20041 Agrate Brianza (MI)
Tel 00 39 039881121
Fax 0039 039 651280
[email protected]
Noleggiatore
Noleggio Lorini Srl
S.S. Asolana,
25018 MONTICHIARI (BS)
Tel: 030 9650555 - Fax: 030 9659679
[email protected]
www.noleggiolorini.com
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
Nolo Rico Srl
Via I° Maggio n. 34,
47043 GATTEO MARE (FC)
Tel: 0541 778707 - Fax: 0541 778707
[email protected]
www.nolorico.it
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
Nolves Srl
Via Trentino Alto Adige, 10
30030 CAZZAGO DI PIANIGA (VE)
Tel 0618626686
Fax 0618626687
[email protected]
www.nolves.com
Noleggiatore e distributore
O.MEC Srl
Via Enrico Mattei 30/A,
60125 ANCONA (AN)
Tel: 07157898 - Fax: 07157898
[email protected]
www.omec.it
Noleggiatore/Rivenditore
Centro di formazione autorizzato
Oil & Steel Spa
Via Giuseppe Verdi 22,
41018 S. CESARIO SUL PANARO (MO)
Tel: 059 936 811 - Fax: 059 936 413
[email protected]
www.oilsteel.com
Produttore
Centro di formazione autorizzato
Ormet Spa
31014 Colle Umberto (TV)
Tel. 0438 430171
Fax 0438 430115
[email protected]
www.ormet.it
Produttore/Distributore
Centro di formazione autorizzato
Orsa Maggiore International Srl
Via Tassoni 8/10,
20052 MONZA (MI)
Tel: 039 2848605 - Fax: 039 836432
[email protected]
www.macchinecantieri.com
Stampa
Oxley Srl
Via Divisione Cuneense 41,
12020 SAN ROCCO DI BERNEZZO (CN)
Tel: 0171857036 - Fax: 0171857547
[email protected]
www.oxley.it
Distributore/Noleggiatore
Pagliero Spa
Strada Statale 114,
12030 MANTA (CN)
Tel: 0175255211 - Fax: 0175255255
[email protected]
www.multitelgroup.com
Produttore
Palazzani Industrie Spa
Via del Pavione 4,
25050 PADERNO FRANCIACORTA (BS)
Tel: 0306857073 - Fax: 030657079
[email protected]
www.palazzani.it
Produttore
Centro di Formazione autorizzato
Parmiani Noleggi Srl
Via del Buon consiglio, 115,
23020 MONTAGNA IN VALTELLINA (SO)
Tel: 0342 217179 - Fax: 0342 512789
[email protected]
www.parmianinoleggi.it
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
P.A.F. Piattaforme Aeree Formazione Srl
Via dei Ponticelli trav. 1 – n. 2/4,
25040 CORTE FRANCA (BS)
Tel: 030 9884084 - Fax: 030 984515
[email protected]
Società di formazione
Centro di Formazione autorizzato
Platform Basket Srl
Via Grande 27,
42028 POVIGLIO (RE)
Tel: 0522967666 - Fax: 0522967667
[email protected]
www.platformbasket.com
Produttore
Soci IPAF
Anagrafica aggiornata al 28 febbraio 2013
Rental Consulting
Via Cesare Battisti 37,
20041 AGRATE BRIANZA (MI)
Tel: 039 6890327 - Fax: 039 6890327
[email protected]
www.rentalconsulting.it
Formazione - Comunicazione - Marketing
Rima Spa
Via Sigalina a Mattina, 32
25018 MONTICHIARI (BS)
Tel 030 962161
Fax 030 9961397
[email protected]
www.rimaspa.com
Società associata
UP Service Srl
Strada Statale 131 km 15.500
09026 San Sperata (CA)
Tel: 07091660707173 - Fax: 0709166068
[email protected]
www.samacagliari.it
Noleggiatore/Rivenditore
Centro di formazione autorizzato
Santi Massimiliano
Via Savellon 18/F
35020 Pernumia (PD)
[email protected]
Associato individuale
SAVOI Srl
Via Canton Chiesa 6
13874 Gifflenga (BI)
Tel 0161 857923 - Fax 0161 857930
www.savoiponteggi.it
[email protected]
Noleggiatore - Centro satellite ASIMOV
SAS Group Spa
Via Agricoltura s/n,
15067 NOVI LIGURE (AL)
Tel: 0143 329896 - Fax: 0143 329897
[email protected]
www.sasautorgru.it
Noleggiatore - Centro di formazione
autorizzato
Gianfranco Savani Srl
Via San Antonio, 24,
33050 LAVARIANO (UD)
Tel: 0432 767016 - Fax: 0432 767016
[email protected]
www.gs-savani.com
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
Savis Service Snc
Corso Umbria, 35,
10099 SAN MAURO TORINESE (TO)
Tel: 011 2237049 - Fax: 011 19666842
[email protected]
www.savisservice.com
Distributore
Centro di formazione autorizzato
Scaligera Service Srl
Via L. Pasteur, 12,
37135 VERONA (VR)
Tel: 045 500072 - Fax: 045 8204504
[email protected]
www.scaligeraservice.com
Noleggiatore
SE.I. Servizi Industriali Srl
Via Braille, 12,
39100 BOLZANO (BZ)
Tel: 0471 923168 - Fax: 0471 923169
[email protected]
www.servizindustriali.it
Società di Servizi
SETIF di Catana Roberto
Via Molise, 12
36015 Schio (VI)
Tel 0445576489
Fax 04451712001
[email protected]
www.setif.it
Società di formazione
Centro di Formazione autorizzato
Sky Aces Srl
Via Agnini 47
41037 Mirandola (MO)
Tel 0535 730027
Fax 0535 730026
[email protected]
www.skyaces.eu
Produttore
Sicel Srl
S.P. 80 KM 1,5
95033 Biancavilla (CT)
Tel. 00 39 0957712041
Fax. 0039 0957712064
[email protected]
www.sicelsrl.it
Noleggiatore
Socage Srl
Strada Statale 12 n.10
41030 SORBARA di Bomporto (MO)
Tel: 059 902656 - Fax: 059 907304
[email protected]
Produttore
Sogenol Spa
Via Europa, 1
13012 Borgo Vercelli (VC)
Tel.0161/320511
Fax. 0161/320512
[email protected]
www.sogenol.it
Noleggiatore
Tecman Srl
Via 1º Maggio 25,
23873 MISSAGLIA (LC)
Tel: 039 9201161 - Fax: 039 9201387
[email protected]
www.noleggi.tecman.it
Noleggiatore - Centro di formazione
autorizzato
Tecnamac Industriale Srl
Strada dei Confini n, 8,
5100 TERNI
Tel: 0744 811431 - Fax: 0744 813754
[email protected]
www.tecnomac.com
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
Tecnoalt Srl
Via della Magliana 880/A,
00148 ROMA
Tel: 066552266 - Fax: 0665670842
[email protected]
www.tecnoalt.it
Noleggiatore/Rivenditore
Centro di formazione autorizzato
Tecnoeleva Srl
S.P. 231 Km 3,674,
70032 BITONTO (BA)
Tel: 080 3748888 - Fax: 080 874 8999
[email protected]
www.tecnoeleva.it
Distributore/Noleggiatore
Centro Satellite CFRM
TECNOSTRUTTURE Srl
Via Magellano, snc
26861 Lodi
Tel 0377 433115 - Fax 0377 432148
www.tstecnostrutture.com
[email protected]
Noleggiatore
Tecnoverde - CEI Srl
P.zza San Camillo de Lellis, 1
20124 Milano
Tel 0039 02 66984880
[email protected]
Stampa
Top Car Srl
Via Marco D’Antona 2/4,
23892 BULCIAGO (LC)
Tel: 031 876570 - Fax: 031 876571
[email protected]
www.topcarsrl.com
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
Venpa Spa
Via dell’industria 7,
30031 DOLO (VE)
Tel: 041412788 - Fax: 0415100949
[email protected]
www.gruppovenpa3.it
Noleggiatore/Rivenditore
Venpa Sud Srl
Strada Rospano 133,
74015 Martina Franca (TA)
Tel: 080 4837696 - Fax: 080 4837691
[email protected]
www.venpasud.it
Noleggiatore - Centro di Formazione
autorizzato
Tecniche Nuove Spa
Via Eritrea 21,
20157 Milano, Italia
Tel: 0239090291 - Fax: 023551535
E-mail: [email protected]
www.tecnichenuove.com
Stampa
Vernazza Autogru Srl
Via Renata Bianchi 90,
16152 GENOVA
Tel: 01041011 - Fax: 0104101237
[email protected]
www.vernazzautogru.it
Noleggiatore/Rivenditore
Centro di formazione autorizzato
Tecnoadda snc di Gandola Renzo e C.
Via Col di Lana, 9
23900 Lecco
Tel 0341 281459
Fax 0341.291485
[email protected]
www.tecnoadda.com
Ingegneria e consulenza - Società
associata
X-Consulting Srl
Via Bellaria 105,
40068 SAN LAZZARO DI SAVENA (BO)
Tel: 051462051
Fax: 051462051
E-mail: [email protected]
Pagina internet: www.x-consulting.it
Consulente – AuditorIPAF Italia
63
Contatti
Chi è IPAF?
IPAF – International Powered Access Federation – è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro, costituita
in Gran Bretagna nel 1983 e oggi molto attiva sul fronte
della sicurezza in svariati stati europei e extraeuropei.
IPAF rappresenta e tutela gli interessi degli operatori del
settore dei mezzi mobili di accesso aereo: la sua mission
è quella di affiancare i produttori di piattaforme di lavoro
elevabili e di piattaforme autosollevanti di lavoro e di trasporto, i noleggiatori, i distributori e gli stessi utilizzatori, per
raggiungere un ottimale livello di sicurezza e di produttività
nell’uso di questi mezzi.
Il programma di addestramento IPAF per gli operatori delle
piattaforme è certificato dal TÜV secondo le norme ISO
18878. Ogni anno più di 80.000 operatori vengono addestrati attraverso una rete di formazione mondiale che conta
più di 350 Centri di addestramento approvati dall’IPAF.
Agli operatori che hanno seguito con successo i corsi IPAF,
viene rilasciata la Carta PAL (Powered Access License) che
costituisce una prova inconfutabile dell’avvenuta formazione. Possono associarsi a IPAF tutti i produttori di mezzi
di accesso aereo, gli utilizzatori, i distributori, le società di
noleggio e di formazione.
I soci IPAF hanno accesso a un gran numero di informazioni utili e a un crescente insieme di servizi. Hanno inoltre
la possibilità di intervenire sulla vigente legislazione e sulle
norme che regolano l’utilizzo di mezzi di accesso aereo.
Per ulteriori informazioni su IPAF:
Tel. 02 93581873
Fax 02 93581880
[email protected]
www.ipaf.org/it
IPAF: Consiglio Direttivo, Membri del Consiglio e Responsabili dei Comitati
CONSIGLIO DIRETTIVO
COUNCIL MEMBERS
Presidente: Wayne Lawson, JLG Industries
(Europe)
Predidente Deputato: Steve Couling, Versalift Distributors
(UK) Ltd
Vice Presidente: Andy Wright, Lavendon Group plc
Direttore Generale e Amministratore
Delegato: Tim Whiteman, IPAF
Direttore :
John Ball, Height for Hire Ireland
Direttore: Andy Studdert, NES Rentals
Jan Denks Bronto Skylift
Jeff Eisenberg Riwal
Sandra Franco Alo Group
Enrique Garcia Delgado Snorkel
Phil Graysmark Genie
Robert Hinton
SpanSet
Peter Jones
Peter Jones Consulting
Teresa Kee NES Rentals
Andrew McCusker
Active Rentals
Karin Nars
Dinolift
Alexandre Saubot
Haulotte
Andrew Spencer
A-Plant
Brian Stead
Loxam Access
Mark Winfield
HSS
(i Responsabili dei Comitati sono anche
Membri del Consiglio)
RESPONSABILI DEI COMITATI
Resp. Comitato Tecnico dei Costruttori
Brad Boehler, Skyjack
Resp. Comitato Tecnico (Internazionale) PLAC
Kevin O’Shea, Mastclimbers
Resp. Comitato Tecnico (UK e Irlanda) PLAC
Cameron Reid, Harsco Infrastructure
Resp. Comitato Formazione
Carl Evans, HSS Hire Service Group
Resp. Comitato IPAF Rental+
Gordon Leicester, Facelift Access Hire
Resp. Comitato Noleggio UK
Austin Baker, AFI-Uplift
Resp. Consiglio UK
Peter Douglas, Nationwide Platforms
Resp. Consiglio Irlandese
Julie Smyth, Highway Plant
Resp. Consiglio Regionale Nord America
Kevin O’Shea, Mastclimbers
Resp. Consiglio Nazionale Soci Brasile
Marcelo Yamane, Mills Rental
Resp. Consiglio Nazionale Soci Italia
Roberto Marangoni, JLG Industries Italy
Resp. Consiglio Nazionale Soci Olanda
Martijn Kamphuis, K
amphuis Hoogwerkers
Resp. Consiglio Nazionale soci Spagna
Florencio Alonso, AP Aerial Platforms
Resp. Consiglio Nazionale soci Svizzera
Eric Hunziker, Maltech
Sedi IPAF
UK – Sede Centrale
IPAF, Moss End Business Village, Crooklands, Cumbria LA7 7NU UK
Tel: +44 (0)15395 66700 - Fax:+44 (0)15395 66084 - [email protected] - www.ipaf.org
Benelux
IPAF-Benelux
Oranjestraat 167
NL-3295 AS ‘s-Gravendeel
Netherlands
Tel: +31 (0)6 30 421 042
Fax: +31 (0)84 710 0518
[email protected]
www.ipaf.org/nl
Francia
IPAF-Bâle
Dufourstrasse 11
CH-4052 Bâle
Suisse
Tel: +33 (0)1 30 99 16 68
[email protected]
www.ipaf.org/fr
BRASIL
IPAF-Brasil
Rua Andaluz 140
13.280-000 Vinhedo
São Paulo
Brazil
Tel: +55 11 39588590
[email protected]
www.ipaf.org/pt
64
Germania
IPAF-Deutschland
Alter Schulhof 7
D-28717 Bremen
Germany
Tel: +49 (0)421 6260 310
Fax: +49 (0)421 6260 321
[email protected]
www.ipaf.org/de
ITALIa
IPAF-Italia
Piazza Cavour 3
I-20121 Milano (MI)
Italy
Tel: +39 02 935 818 73
Fax: +39 02 935 818 80
[email protected]
www.ipaf.org/it
Svizzera
IPAF-Basel
Dufourstrasse 11
CH-4052 Basel,
Switzerland
Tel : +41 (0) 61 227 9000
Fax : +41 (0) 61 227 9009
[email protected]
www.ipaf.org/
Spagna
IPAF-Iberia
Edifício Europa – 4ª planta
c/ Vía de Francia s/n
Interior Zona Franca
E-11011 Cádiz
Spain
Tel: +34 677 889 049
Fax: +34 956 290 610
[email protected]
www.ipaf.org/es USA
AWPT
225 Placid Drive
Schenectady
NY 12303
USA
Tel: +1 518 280 2486
Fax: +1 518 689 6800
[email protected]
www.awpt.org
South East Asia
IPAF-South East Asia
21 Bukit Batok Crescent
#29-73 WCEGA Tower
Singapore 658065
Tel: +65 9686 4191
[email protected]
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Sud America
IPAF-América Latina
Vitacura 2939, Piso 10
Las Condes
Santiago de Chile
Chile
Tel: (CL)+56 2 9382249
Tel: (BR)+55 11 39588590
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