Consiglio della Facoltà di Ingegneria
Senato Accademico
11 maggio 2010
12 maggio 2010
REGOLAMENTO IN FASE DI REVISIONE.
DOCUMENTO AGGIORNATO DISPONIBILE DAL 31 LUGLIO 2015
REGOLAMENTO DIDATTICO
DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INDUSTRIALE
TITOLO I
FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO
Art. 1 – Finalità
1. Il Corso di Laurea in Ingegneria Industriale afferisce alla Classe L-9 e rappresenta la trasformazione
ai sensi del DM 16 marzo 2007, art.1 del Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica.
2. Il Corso di Laurea in Ingegneria Industriale afferisce alla Facoltà di Ingegneria.
3. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento Didattico di Ateneo (RDA), disciplina
l’organizzazione didattica del Corso di Laurea per quanto non definito dal predetto Regolamento.
Art. 2 - Obiettivi formativi, percorso formativo e sbocchi professionali
Il Corso di Laurea intende formare un profilo di ingegnere industriale con solide competenze di base
ad ampio spettro in campo industriale, al fine di permettere sia un diretto collocamento nel mondo
del lavoro sia una agevole prosecuzione del percorso di studi su vari indirizzi di Laurea Magistrale, in
particolare nel campo dell’ingegneria biomedica, dell’ingegneria chimica, dell’ingegneria informatica e
dei sistemi e dell’ingegneria gestionale. La preparazione è volta alla creazione di un profilo
fortemente interdisciplinare, dotato anche di fondamentali competenze di base nel campo
dell’ingegneria dell’informazione.
Conformemente a quanto previsto dalla definizione generale della Classe di Laurea di riferimento, i
laureati del Corso di Laurea di Ingegneria Industriale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma
devono:
• conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze
di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi
dell’ingegneria;
• conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze dell’ingegneria, sia in
generale sia in modo approfondito relativamente alle aree della meccanica, della chimica e
dell’ingegneria biomedica, nelle quali sono capaci di identificare, formulare e risolvere i problemi
utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati;
• essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi,
processi;
• essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne ed interpretarne i dati;
• essere capaci di comprendere l’impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisicoambientale;
• conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche;
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• conoscere i contesti aziendali ed e la cultura d'impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e
organizzativi;
• conoscere i contesti contemporanei;
• avere capacità relazionali e decisionali;
• essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua
dell'Unione Europea, oltre l'italiano;
• possedere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.
Infine, un aspetto non trascurabile della formazione è finalizzato a sviluppare una particolare
sensibilità ai fattori etici e sociali.
Nell’Allegato 1 sono riportati in modo schematico, sulla base di una matrice di descrittori, le
competenze che dovranno essere conseguite attraverso la frequenza dei singoli corsi.
I laureati della classe svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, quali la progettazione, la
produzione, la gestione ed organizzazione, l’assistenza delle strutture tecnico-commerciali, sia nella
libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche.
I principali sbocchi occupazionali sono:
• industrie meccaniche ed elettromeccaniche; aziende ed enti per la conversione dell’energia; imprese
impiantistiche; industrie per l'automazione e la robotica; imprese manifatturiere in generale per la
produzione, l'installazione ed il collaudo, la manutenzione e la gestione di macchine, linee e reparti di
produzione, sistemi complessi;
• industrie del settore biomedico e farmaceutico produttrici e fornitrici di sistemi, apparecchiature e
materiali per diagnosi, cura e riabilitazione; aziende ospedaliere pubbliche e private; società di servizi
per la gestione di apparecchiature ed impianti medicali, di telemedicina; laboratori specializzati;
• industrie chimiche, alimentari, farmaceutiche e di processo; aziende di produzione, trasformazione,
trasporto e conservazione di sostanze e materiali; laboratori industriali; strutture tecniche della
pubblica amministrazione deputate al governo dell'ambiente e della sicurezza;
• imprese manifatturiere; imprese di servizi e pubblica amministrazione per l’approvvigionamento e
la gestione dei materiali, per l’organizzazione aziendale e della produzione, per l’organizzazione e
l'automazione dei sistemi produttivi, per la logistica, per il project management ed il controllo di
gestione, per l’analisi di settori industriali, per la valutazione degli investimenti, per il marketing
industriale;
• aziende per la produzione e trasformazione dei materiali metallici, polimerici, ceramici, vetrosi e
compositi, per applicazioni nei campi chimico, meccanico, elettrico, elettronico, delle
telecomunicazioni, dell’energia, dell’edilizia, dei trasporti, biomedico, ambientale e dei beni culturali;
laboratori industriali e centri di ricerca e sviluppo di aziende ed enti pubblici e privati;
• imprese manifatturiere; imprese di servizi e pubblica amministrazione dotate di strutture complesse
per la progettazione, realizzazione e messa in opera di sistemi automatici che integrino componenti
meccanici, informatici, sensori e apparati di misura, sistemi di trasmissione dati e sistemi di
attuazione.
Il corso prepara alla professione di
Ingegnere chimico
Ingegnere biomedico e bioingegnere
Ingegnere industriale e gestionale
•
•
•
Art. 3 – Ammissione
1. Come previsto dall’Ordinamento Didattico vigente l’accesso al in Ingegneria Industriale è
consentito attraverso apposite prove di ammissione che attestino un’adeguata formazione
personale.
2. Annualmente, considerati i requisiti ai sensi dell’art. 2 comma 1 lettera a) e b) della Legge 264 del 24
agosto 1999, l’Ateneo, sentito il Consiglio di Facoltà, propone al Ministero dell’Università e della
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Ricerca il numero massimo di posti disponibili per quell’anno accademico. Successivamente
all’approvazione ministeriale, con apposito decreto, il Rettore pubblica il numero di posti assegnati
dei quali una parte è riservata a studenti extra comunitari residenti all’estero.
Le prove di ammissione sono articolate in una prova scritta e in una prova orale per la cui
determinazione si rinvia al bando di ammissione annualmente pubblicato.
Fino alla concorrenza dei posti messi a disposizione per il Corso di Laurea in Ingegneria Industriale
l’ammissione avverrà secondo un ordine di graduatoria stabilito in base ad un punteggio totale
riportato in centesimi.
Il punteggio totale minimo per l’idoneità al Corso di Laurea in Ingegneria Industriale è di 50,0
punti su 100.
3. In ottemperanza a quanto previsto nell’art. 6, comma 1, del D.M. 270 del 22 ottobre 2004, gli
studenti iscritti con un obbligo formativo dovranno assolverlo nel primo anno di corso. A tal
proposito verranno istituite attività didattiche integrative da svolgersi all’inizio delle lezioni e con
frequenza obbligatoria per gli studenti in debito. Tali attività integrative saranno impartite da
docenti designati dall’Ateneo. La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche integrative
verrà effettuata alla fine dell’attività stessa. Nel caso in cui uno studente non riesca a colmare il
proprio debito in occasione della verifica a fine attività dovrà dimostrare di averlo colmato
nell’ambito della valutazione dei corsi corrispondenti. L’iscrizione al secondo anno richiede il
superamento dell’obbligo formativo.
E’ prevista, oltre alla prova di ammissione del mese di settembre (come da bando annuale) una
prova di pre-ammissione nel periodo aprile–agosto, che potrà svolgersi anche al di fuori della sede
centrale.
Art. 4 - Organizzazione didattica
1. Il Manifesto del Corso di Laurea in Ingegneria Industriale è strutturato in un percorso formativo
unitario, di durata triennale, per un totale di almeno 180 Crediti Formativi Universitari (CFU)
necessari per il conseguimento della Laurea suddivisi tra i corsi di insegnamento comuni, i corsi di
insegnamento a scelta ed l’esame di Laurea.
2. Il Corso di Laurea in Ingegneria Industriale è finalizzato alla formazione di un ingegnere industriale
caratterizzato da una solida preparazione di base in ambito sia teorico che ingegneristico ed
organizzato ai fini dell’acquisizione della flessibilità mentale e dei metodi di studio e di lavoro
necessari per:
• svolgere l’attività di ingegnere di Primo Livello nei diversi settori del sistema industriale;
• essere in grado, specialmente, di affrontare ed approfondire le conoscenze specialistiche
previste dalla Laurea Magistrale di proprio interesse.
Il percorso didattico prevede un tronco comune di 17 esami, che consente l’iscrizione ai Corsi di
Laurea Magistrale, ed un insieme di 3 materie a scelta dello studente che possono consentire di
completare le conoscenze per accedere al livello superiore di studi.
3. Le attività formative proposte dal Corso di Laurea in Ingegneria Industriale, l’elenco degli
insegnamenti nonché i relativi obiettivi formativi specifici, i CFU assegnati a ciascuna attività
formativa e le eventuali propedeuticità, l’elenco dei docenti impegnati nel Corso di Studio, e gli
insegnamenti tenuti da professori o ricercatori inquadrati nei relativi settori scientifico-disciplinari e
di ruolo presso l’Ateneo, sono definiti annualmente dal Consiglio di Facoltà.
Prima dell’inizio dell’anno accademico, sono resi noti i programmi degli insegnamenti nonché il
calendario degli appelli di esame, attraverso la Guida dello Studente pubblicata sul sito
www.unicampus.it.
4. Tutte le attività formative, sia quelle frontali in aula che quelle semestrali in laboratorio, prevedono
la frequenza obbligatoria per almeno il 70%. I CFU corrispondenti a ciascuna attività didattica sono
acquisiti dallo studente previo superamento di un esame secondo le modalità stabilite dal successivo
art. 5. Il credito formativo universitario è l’unità di misura del carico di lavoro che lo studente deve
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sostenere per superare l’esame. Il CFU, equivalente a 25 ore di lavoro dello studente, è articolato
come segue:
-8 ore per le lezioni frontali;
-12 ore per laboratori didattici;
-25 ore per tirocini formativi e per la preparazione della tesi di Laurea.
5. L’attività didattica è organizzata per ciascun anno di corso in due semestri, che hanno inizio nei
mesi di settembre e di marzo.
6. Le attività di ricerca a supporto delle attività formative che caratterizzano il profilo del Corso di
Laurea sono consultabili presso il sito web della Facoltà di Ingegneria dell’Università Campus BioMedico di Roma, a cui il Corso di Laurea in Ingegneria Industriale fa riferimento.
7. La frequenza ai corsi è obbligatoria.
8. Il numero minimo di studenti necessario per l’attivazione di uno dei corsi a scelta è fissato
annualmente dalla Giunta di Facoltà.
9. Nel caso in cui il Manifesto preveda l’articolazione in curricula del percorso formativo, l’attivazione
di ogni singolo curriculum sarà subordinata all’attivazione di almeno il 50% dei relativi
insegnamenti.
10. La Facoltà può istituire attività con attribuzione di crediti che possono essere utilizzati per integrare
deficit curriculari.
Art. 5- Esami e verifiche
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Per ciascuna attività formativa è prevista, alla fine del periodo di svolgimento dell’attività stessa,
una verifica dell’apprendimento attraverso esami di profitto finalizzati a valutare e quantificare,
con un voto espresso in trentesimi, il conseguimento degli obiettivi dei corsi, certificando il grado
di preparazione individuale degli studenti. Per le attività formative articolate in moduli la
valutazione finale del profitto è comunque unitaria e collegiale. Con il superamento dell’esame, lo
studente acquisisce i CFU attribuiti all'attività formativa in oggetto.
Le modalità dell'accertamento finale sono indicate prima dell’inizio di ogni anno accademico dal
docente responsabile dell'attività formativa attraverso la Guida dello Studente pubblicata sul sito
www.unicampus.it.
Contemporaneamente viene comunicato il programma dell’insegnamento, conforme agli obiettivi
formativi previsti nell’Allegato 1. Le modalità con cui si svolge l’accertamento devono essere le
stesse per tutti gli studenti e rispettare quanto stabilito all’inizio dell’anno accademico.
Gli eventuali accertamenti in itinere non devono apportare turbative alla didattica degli altri
insegnamenti e non possono essere sostitutivi degli accertamenti previsti al comma 1.
Gli esami di profitto possono essere effettuati esclusivamente nei periodi a ciò dedicati e
denominati Sessioni d’esame. I momenti di verifica non possono coincidere con i periodi nei quali si
svolgono le lezioni, né con altri che, comunque, possano limitare la partecipazione degli studenti a
tali attività. Le date degli appelli dei singoli esami di profitto sono fissate dai docenti, con il
coordinamento della Giunta di Facoltà, in modo da facilitare la partecipazione degli studenti a detti
esami. La prenotazione dello Studente agli appelli degli esami di profitto avviene per via
informatica sul portale della Segreteria Studenti che gestisce, in modo interattivo, il percorso di
ogni Studente e l’offerta didattica.
Le prove di verifica del profitto diverse dagli esami si terranno di norma, come gli esami, a
conclusione del corso e si risolveranno in un riconoscimento di “idoneità” riportato sul libretto
personale dello studente.
I crediti per la lingua straniera prevista tra le attività formative annualmente programmate dal
Consiglio di Facoltà sono attribuiti secondo le modalità stabilite dalla Giunta di Facoltà e
pubblicate nel sito web all’indirizzo www.unicampus.it.
I risultati degli stage/tirocini sono verificati dal tutore accademico assegnato.
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8.
I risultati delle attività svolte durante i periodi di studio all’estero sono verificati e riconosciuti dalla
competente commissione istituita dalla Giunta di Facoltà.
9. Per gli insegnamenti annualmente programmati dal Consiglio di Facoltà, l’accertamento finale di
cui al comma 1, oltre all’acquisizione dei relativi CFU, comporta l’attribuzione di un voto espresso
in trentesimi, compresa la lode, che concorre a determinare il voto finale di Laurea.
10. Le commissioni giudicatrici degli esami e delle altre prove di verifica del profitto sono nominate dal
Preside e sono composte da almeno due membri, il primo dei quali è sempre il titolare del corso di
insegnamento che svolge le funzioni di Presidente della Commissione; il secondo è un altro
Docente o Ricercatore del medesimo o di affine ambito disciplinare o un cultore della materia.
Art. 6 – Prova finale e conseguimento del titolo
1.
2.
La prova finale consiste nella discussione da parte dello studente di un elaborato scritto, preparato
sotto la guida di uno o più docenti relatori, che può essere di carattere teorico, progettuale,
sperimentale o con caratteristiche miste in uno dei settori scientifico-disciplinari del Corso di
Laurea.
La Commissione di Laurea, composta da almeno cinque membri, esprimerà la propria valutazione
sentito il relatore e tenendo conto della valutazione degli esami di profitto dello studente (v.
Allegato 1).
TITOLO II
NORME DI FUNZIONAMENTO
Art. 7– Obblighi di frequenza
1. La frequenza alle attività didattiche è obbligatoria e potrà essere accertata nelle forme ritenute
idonee dalla Giunta di Facoltà.
2. Lo studente che non abbia frequentato almeno il 70% delle ore di attività d'aula e tutte le eventuali
ore di attività di laboratorio necessarie per lo svolgimento del programma previsto può essere
escluso dalla verifica finale.
3. Lo studente non può sostenere un esame se l’attività formativa non appartiene al suo piano di studi
o se l’attività formativa non è ancora terminata.
Art. 8 – Trasferimenti da altri Corsi di Studio, da altri Atenei, e riconoscimento crediti
1.
2.
3.
L’ammissione ad anni di corso successivi al primo è consentita solo per il trasferimento da tutti i
corsi di Laurea dei settori dell’ingegneria industriale e dell’ingegneria dell’informazione, nei limiti
dei posti disponibili stabiliti annualmente dalla Giunta di Facoltà e pubblicati nel bando di
concorso.
Le domande di trasferimento presso la Facoltà di studenti provenienti da altra Università e le
domande di passaggio di Corso di studio, sono subordinate ad approvazione da parte della Giunta
di Facoltà che valuta l’eventuale riconoscimento totale o parziale della carriera di studio fino a quel
momento seguita, con la convalida di esami sostenuti e crediti acquisiti, e indica l’anno di Corso al
quale lo studente viene iscritto e l’eventuale debito formativo da assolvere.
Per ulteriore dettagli, si rinvia al Regolamento per i trasferimenti, pubblicato con decreto rettorale, nel
quale sono indicati i prerequisiti richiesti ai fini del trasferimento al II o III anno.
Ai crediti riconosciuti viene attribuito il voto già conseguito.
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Art. 9 – Piano di Studi
1.
2.
3.
Gli studenti del II anno e di anni successivi al II, sono tenuti a presentare un Piano di Studi entro i
termini indicati dalla Facoltà (Guida dello Studente pubblicata sul sito www.unicampus.it.), nel
quale indicare gli esami opzionali che intendono inserire nel proprio piano. Lo studente che
intenda seguire un percorso formativo diverso da quello proposto dalla Facoltà deve presentare un
piano di studi personale entro i termini stabiliti annualmente dalla Facoltà, nel rispetto dei vincoli
previsti dall’Ordinamento Didattico del Corso di Laurea, tenendo conto delle attività formative
effettivamente erogate e del numero dei CFU stabilito.
La Giunta di Facoltà, tenendo conto delle esigenze di formazione culturale e di preparazione
professionale dello studente e degli obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea, valuta il piano
e delibera in merito, motivando l’ eventuale mancata approvazione.
Lo studente interessato a partecipare al bando di concorso per l’Erasmus, deve presentare alla
Giunta di Facoltà il piano delle attività didattico-formative (preventivamente concordato con il
proprio docente di riferimento) che intende svolgere presso l’università straniera, con l’indicazione
di massima del periodo in cui intende svolgere l’attività all’estero.
Art. 10 – Formazione personalizzata (Tutorato, Counseling e Cappellania)
1.
Il sistema formativo dell’Università Campus Bio-Medico ruota intorno alla figura dei tutori che
collaborano alle attività didattico-formative e svolgono il loro ruolo in modo molto articolato
nell'ottica della centralità dello studente. Il tutore è una figura istituzionale universitaria (art.13 della
legge 341/90).
2. I tutori hanno una duplice funzione: da un lato integrano l’attività didattica facilitando il processo
di apprendimento dello studente aiutandolo ad acquisire una metodologia corretta nell’affrontare e
risolvere i problemi, dall’altro svolgono funzione di guida, finalizzata ad assicurare ad ogni studente
un aiuto continuo e personalizzato lungo tutto il Corso di Studi.
3. Nella Facoltà di Ingegneria dell’Università Campus Bio-Medico esistono due distinte figure di
tutore:
a. quella del “consigliere” che segue lo studente con suggerimenti e consigli durante gli anni di
studio universitario. Questa figura è imperniata non sull’insegnamento, ma sulla relazione d’aiuto ed
esplica la sua funzione in modo particolare quando lo studente, trovandosi in difficoltà, lo richiede
più o meno esplicitamente (ad esempio per difficoltà nello studio, perdita di motivazione, necessità
di un orientamento sul percorso di studio da seguire, etc.).
b. quella del “docente-tutore” al quale sono affidati gli studenti per lo svolgimento delle attività
didattiche previste. Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito didattico. Ogni
docente-tutore coordina le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che
ne condividono gli obiettivi formativi e può essere impegnato anche nella preparazione dei materiali
da utilizzare nella didattica tradizionale. Egli esercita la sua funzione in tutte le forme di didattica
interattiva previste dal programma. La didattica interattiva – a differenza della didattica tradizionale
in cui il docente trasferisce agli studenti una serie di conoscenze o abilità per poi valutarne il livello
d’apprendimento raggiunto – richiede al docente-tutore di svolgere una funzione più complessa e
articolata, nella quale ha un peso rilevante la facilitazione del processo di apprendimento, cioè
aiutare gli studenti a raggiungere gli obiettivi prestabiliti, stimolando l’approccio creativo ai problemi
in discussione.
4. Promuovere il processo di apprendimento significa portare gli studenti, attraverso una metodologia
essenzialmente maieutica, ad acquisire attivamente le informazioni o le competenze corrispondenti
agli obiettivi di un particolare corso di insegnamento utilizzando e valorizzando nella discussione in
piccoli gruppi le conoscenze e le esperienze di cui essi sono già in possesso.
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5. Su proposta della Giunta di Facoltà vengono attribuite funzioni di tutore ai docenti, ai ricercatori,
agli assegnisti di ricerca, ai dottorandi ed ai collaboratori esterni del Corso di Laurea.
6. Il servizio di Counseling realizza una rete di orientamento-sostegno rispetto alle necessità dello
studente. Offre una relazione di aiuto a quanti sono in difficoltà nel raggiungimento dei propri
obiettivi accademici, aiuta gli studenti a sviluppare strategie per migliorare la gestione delle proprie
emozioni, le capacità introspettive e relazionali. E’ gestito da professionisti con competenze
psicologiche e comunicative, sotto la supervisione del Servizio Didattico Interfacoltà.
7. La Cappellania universitaria offre formazione spirituale a tutti i membri della comunità
universitaria che lo desiderano. I cappellani sono a disposizione di quanti necessitano di consiglio e
orientamento per lo sviluppo della vita personale, relativamente ad aspetti umani e spirituali.
Art. 11 – Valutazione dell’attività didattica
La Giunta di Facoltà può attuare forme di valutazione della qualità delle attività didattiche. Per tale
valutazione la Giunta di Facoltà si avvale delle eventuali iniziative di Facoltà e/o di Ateneo
(Servizio Didattico Integrato) e può attivarne di proprie.
Art. 12 - Valutazione del carico didattico
La Giunta di Facoltà attua iniziative finalizzate alla valutazione della coerenza tra i CFU assegnati
alle attività formative e gli specifici obiettivi formativi programmati. La Giunta di Facoltà si avvale
di Commissioni didattiche paritetiche per la valutazione e il monitoraggio del carico di lavoro
richiesto agli studenti al fine di garantire la corrispondenza tra i CFU attribuiti alle diverse attività
formative ed il carico di lavoro effettivo.
Art. 13 – Diploma Supplement
Ai sensi del D.M. del 16 marzo 2007 e dell’art. 11 comma 8 del D.M. 270/04 e successive
modifiche ed integrazioni, l’Università rilascia, come supplemento alla Laurea un certificato che
riporta, anche in lingua inglese, le principali indicazioni relative al curriculum specifico seguito dallo
studente per conseguire il titolo (Diploma Supplement).
Art. 14 – Borse di studio, contributi finanziari e servizi abitativi
1. Ogni anno l’Università bandisce concorsi per il conferimento di provvidenze e servizi dedicati agli
studenti iscritti presso l’Università, in possesso di determinati requisiti di merito e di reddito. I
bandi sono pubblicati sul sito web dell’Università www.unicampus.it nella pagina dedicata alle
borse di studio.
2. L’Università offre agli studenti informazioni circa collegi universitari della Fondazione RUI e
appartamenti nei pressi della sede didattica.
Art. 15 – Placement ed orientamento al lavoro
Presso la Facoltà di Ingegneria è attivo un Servizio Placement che orienta lo studente ai possibili
sbocchi professionali e favorisce il primo impiego dei neo-laureati. La Facoltà ha stipulato a tal fine
convenzioni con enti di ricerca, aziende e industrie per offrire ai propri studenti stage
professionalizzanti.
Art. 16 – Informazioni generali
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Il programma dei corsi e i testi d’esame sono consultabili sulla Guida dello Studente pubblicata sul sito
internet www.unicampus.it
TITOLO III
NORME FINALI E TRANSITORIE
Art. 17 – Informazioni generali
1. Le modifiche al presente Regolamento sono proposte dalla Giunta di Facoltà e devono essere
sottoposte all’approvazione del Consiglio di Facoltà.
2. Con l’entrata in vigore di eventuali modifiche al Regolamento Didattico di Ateneo o di altre nuove
disposizioni in materia si procede in ogni caso alla verifica e all'integrazione del presente
Regolamento.
3. Il presente Regolamento si applica a tutti gli studenti immatricolati al Corso di studi ed ha validità
sino all’emanazione del successivo regolamento. Nell’anno di prima applicazione, il presente
Regolamento si estende a tutti gli iscritti nell’anno accademico di entrata in vigore,
indipendentemente dall’anno di immatricolazione. Eventuali problematiche interpretative o
applicative derivanti dalla successione dei Regolamenti nel tempo saranno oggetto di specifico
esame da parte del Consiglio di Facoltà.
Art. 18 – Disposizioni finali
Per tutto quanto non previsto nel presente Regolamento Didattico si rinvia alle norme di Legge, allo
Statuto, al Regolamento Generale di Ateneo, al Regolamento Didattico di Ateneo.
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ALLEGATO 1
AL REGOLAMENTO DIDATTICO
DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INDUSTRIALE
Classe: L-9 - Ingegneria Industriale
Denominazione: Corso di Laurea in Ingegneria Industriale
Denominazione del corso in lingua inglese: Industrial Engineering
1. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati in Ingegneria Industriale dovranno possedere una conoscenza matura dei principi scientifici
che sono alla base dei processi di trasformazione e del funzionamento delle apparecchiature industriali.
Tale requisito è essenziale sia per poter seguire la rapida evoluzione tecnologica che caratterizza oggi il
mondo dell'industria sia per essere in grado di analizzare con competenza sistemi notevolmente
diversificati fra loro (dispositivi biomedicali, sistemi per la protezione ambientale, apparecchiature per la
generazione di energia da fonti rinnovabili ecc.).
Con questo background scientifico, il laureato in Ingegneria Industriale sarà in grado, di conseguenza,
di approfondire la propria preparazione specifica mediante lo studio di testi ed articoli specialistici e di
tenersi costantemente aggiornato nel corso della propria attività professionale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Una formazione fondata su solide conoscenze di base, accoppiate a competenze applicative garantisce
al laureato di affrontare e risolvere problemi anche relativamente complessi attraverso soluzioni
originali.
La conoscenza dei principi fisici e l'abilità nel formalizzare matematicamente i problemi mediante
semplici modelli matematici costituiscono gli strumenti essenziali per svolgere con competenza e
sufficiente rigore la propria attività professionale. Una caratteristica essenziale che il percorso formativo
tende a sviluppare è una mentalità da ingegnere in grado di cogliere gli elementi essenziali del problema
e di apportare le approssimazioni lecite.
Infine, il laureato deve essere capace di interpretare e correlare in maniera corretta i dati sperimentali
disponibili.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato in Ingegneria Industriale deve essere in grado di svolgere autonomamente un'accurata ricerca
bibliografica per disporre dello stato dell'arte sul problema che è chiamato a risolvere.
Deve, inoltre, essere capace di scegliere le soluzioni più adatte sulla base delle informazioni (specifiche
di progetto) disponibili ed eventualmente proporre campagne di sperimentazione in laboratorio o su
impianti pilota.
Tali capacità vengono stimolate e sviluppate in maniera distribuita lungo il percorso formativo che lo
studente segue. In particolare nelle esercitazioni numeriche e di laboratorio, nelle prove d'esame che
generalmente consistono nella soluzione di problemi e nella preparazione dell'elaborato finale.
Le implicazioni etiche e sociali trovano spazio in appositi corsi previsti nei tre anni di studi.
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Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato in Ingegneria Industriale deve essere in grado di comunicare ad altri i dati del problema, le
proprie idee e le soluzioni proposte. Tenendo conto che gli interlocutori possono essere specialisti del
settore o persone di formazione molto diversa, la chiarezza di esposizione deriva dalla chiarezza con cui
il laureato ha presente le informazioni ed i dati del problema che intende comunicare ovvero dalla
conoscenza profonda con cui sono noti i termini della questione.
Le abilità comunicative riguardano non solo le comunicazioni orali ma anche, e specialmente, le
relazioni scritte che richiedono ordine nella sequenza dei concetti da esporre e, ovviamente, un buon
uso della lingua italiana o straniera.
Queste abilità sono stimolate e sviluppate nel corso degli studi mediante le prove scritte degli esami e,
specialmente, mediante la preparazione dell'elaborato finale di Laurea.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato deve essere in grado di svolgere ricerche bibliografiche e di organizzare la ricerca di dati e di
altre informazioni.
Deve essere capace di leggere e capire testi in italiano ed in inglese, anche relativi a tematiche
innovative. Questa capacità è assicurata dalla conoscenza dei principi chimico-fisici che stanno alla base
delle tecnologie e della matematica richiesta per descrivere i fenomeni in gioco.
Conoscenze richieste per l’accesso (D.M. 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Il numero di studenti previsto per il corso di studi in Ingegneria Industriale è programmato in funzione
delle risorse didattiche che possono essere utilizzate per la loro formazione ed in funzione delle
richieste del mondo del lavoro.
Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria
superiore ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo.
L’accesso al corso di studi avviene mediante una prova di selezione consistente in un test a risposte
multiple ed in un colloquio orale con lo scopo di saggiare l’attitudine dei candidati per gli studi che
intendono intraprendere.
I requisiti minimi richiesti per l’accesso al Corso di Laurea consistono nella conoscenza degli argomenti
di matematica, fisica, chimica e biologia normalmente sviluppati nelle scuole medie superiori. Si
richiedono, inoltre, doti di analisi e di sintesi che consentano la corretta comprensione verbale di un
testo e la capacità di individuare relazioni logiche.
Il possesso dei requisiti minimi viene accertato nella prova di selezione.
Nel Regolamento didattico saranno specificate le modalità di verifica.
E' previsto il riconoscimento di crediti per l'acquisizione di conoscenze ed abilità professionali
certificate individualmente secondo la normativa vigente in materia nonché di altre conoscenze ed
abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione
abbia concorso l'università. Il numero massimo di CFU riconoscibili è fissato a 12.
Prova finale (D.M. 270/04, art 11, comma 3, lettera d) e conseguimento del titolo
La Laurea triennale in Ingegneria Industriale si consegue dopo aver superato una prova finale
consistente nella preparazione e presentazione di una tesi di Laurea originale che può essere di carattere
teorico, progettuale, sperimentale o con caratteristiche miste. Alla preparazione della prova finale
vengono assegnati n. 3 CFU.
L’elaborato finale deve essere redatto in lingua italiana o, in casi particolari, e comunque secondo le
modalità previste dalla Giunta di Facoltà, in lingua inglese. Nel caso di un elaborato finale redatto in
lingua inglese va predisposto anche un riassunto in lingua italiana.
Il voto finale di Laurea, espresso in cento decimi, è attribuito dalla commissione ufficiale di Laurea sulla
base del curriculum e del punteggio conseguito in sede di dissertazione. E’ previsto il conferimento
della lode a giudizio unanime della Commissione.
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La Commissione per la prova finale degli esami di Laurea, ai sensi dell’art.25 del Regolamento didattico
di Ateneo, è nominata dal Preside ed è composta da un numero di membri dispari non inferiore a
cinque.
Il voto minimo per il conseguimento della Laurea è 66/110.
Per l’ammissione alla prova finale lo studente deve aver conseguito tutti i crediti formativi previsti
dall’Ordinamento Didattico per le attività diverse dalla prova finale, 30 giorni prima della data
dell’esame di Laurea.
Il superamento con esito positivo della prova finale concorre al conseguimento dei crediti necessari per
l’ottenimento del titolo.
Lo studente è ammesso all’esame di Laurea con votazione pari alla media ponderale sui CFU dei voti
registrati. La votazione “30 e lode” corrisponde a 31 nel computo descritto.
Per essere ammesso alla sessione di Laurea, è condizione irrinunciabile la presentazione della seguente
documentazione nei termini previsti dal calendario di seguito riportato:
- almeno 3 mesi prima dell’inizio del periodo indicato per la seduta dell’esame di Laurea a cui lo
studente intende partecipare, presentare al Preside domanda di attribuzione del tema dell’elaborato.
Tale domanda deve essere presentata su apposito modulo predisposto dalla Segreteria di Presidenza
della Facoltà di Ingegneria. La domanda deve essere sottoscritta anche dal docente di riferimento della
Facoltà che guiderà lo studente nella preparazione dell’elaborato.
- almeno 20 giorni prima dalla data di Laurea, presentare alla Segreteria Studenti la domanda,
indirizzata al Rettore, per essere ammesso all’esame di Laurea. Alla domanda deve essere allegata una
dichiarazione, sottoscritta dal docente di riferimento della Facoltà, che attesti che lo studente sta
preparando l’elaborato, con l’indicazione esatta del titolo; per esigenze organizzative, il titolo
dell’elaborato non potrà più essere modificato. Copia di tale domanda dovrà essere contestualmente
presentata presso la Segreteria di Presidenza della Facoltà di Ingegneria.
- almeno 10 giorni prima della data di Laurea, lo studente deve consegnare:
in Segreteria di Presidenza di Ingegneria:
- una copia dell’elaborato finale in formato elettronico
in Segreteria Studenti:
- almeno una copia cartacea dell’elaborato finale firmata;
- due cd rom non riscrivibili contenenti il file degli elaborati finali in formato pdf firmati con inchiostro
indelebile dallo studente e dal docente di riferimento insieme al modulo per il deposito dell’elaborato
finale su supporto ottico;
- il libretto universitario;
- il badge di riconoscimento;
- dichiarazione che attesti che lo studente non ha libri in prestito (da richiedere presso la Biblioteca)
- autorizzazione alla comunicazione dei dati;
- modulo di richiesta della pergamena di Laurea;
- ricevuta del versamento tassa per il rilascio della pergamena di Laurea;
- ricevuta di compilazione questionario Almalaurea.
in Biblioteca:
- Invio on-line dell’abstract (ita/ing) SISTEMA ALTEA
In caso di rinuncia a sostenere l’esame di Laurea, lo studente deve presentare alla Segreteria Studenti la
domanda di partecipazione ad una seduta di Laurea successiva. Rimane valida la dichiarazione del
docente di riferimento presentata al Rettore e al Preside.
Per ogni anno accademico sono previste, di norma, quattro sedute di esame di Laurea, da tenersi nei
mesi di Luglio, Ottobre, Dicembre e Febbraio.
Può essere prevista anche una seduta straordinaria nel mese di Maggio e rivolta agli studenti che
abbiano, comunque, terminato gli esami di profitto entro il 31 Marzo dell’a.a. in corso. I laureandi nella
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sessione straordinaria non sono tenuti a pagare l’iscrizione per l’ anno accademico successivo, ma una
somma annualmente determinata.
Le sessioni di Laurea sono previste nei seguenti periodi:
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Luglio:
Ottobre:
Dicembre:
Febbraio:
Maggio:
II decade
ultima decade
II decade
ultima decade
ultima decade (sessione straordinaria)
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (DD.MM. 16 marzo 2007).
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