Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
“J. M. Keynes”
Via Bondanello, 30 - 40013 CASTEL MAGGIORE (BO)
Tel. 0514177611 - Fax 051712435
C.F. 92001280376 - e-mail: [email protected]
web: http://keynes.scuole.bo.it
Castel Maggiore: Liceo Scientifico - Ist. Tecnico settori Economico e Tecnologico
Bologna: Ist. Tecnico Commerciale Casa Circondariale - Via del Gomito, 2 – 40127 – BO
ISTITUTO di ISTRUZIONE SECONDARIA
SUPERIORE
“John Maynard Keynes”
a.s. 2010-2011
1
INDICE
capitolo
titolo
pagina
1
La nostra storia ed il contesto ambientale
3
2
Finalità
4
3
Organigramma-Calendario scolastico-Ricevimento Docenti_Coordinatori classe
6
4
Offerta formativa
14
5
Nuovo obbligo scolastico
16
6
Ampliamento offerta formativa
17
7
Aspetti organizzativi della didattica
22
8
Formazione personale Docente ed ATA
33
9
Organizzazione Sicurezza
34
10
Settore economico :
-amministrazione,finanza e marketing,
-relazioni internazionali per il marketing
35
11
Settore tecnologico: indirizzo costruzioni, ambiente e territorio
36
12
Liceo scientifico con programma ministeriale
37
13
Liceo scientifico con scelta opzionale lingua francese
37
14
I.G.E.A: quadro orario per classi 2-3-4-5
38
15
E.R.I.C.A.: quadro orario per classi 2-3-4-5
38
16
Geometri - PROGETTO CINQUE: quadro orario per classi 2-3-4-5
39
17
Liceo Scientifico –PNI: quadro orario per classi 2-3-4-5
39
18
Liceo Scientifico- BILINGUISMO: quadro orario per classi 2-3-4-5
39
19
Educazione agli adulti: Progetto Sirio ITC e progetto pluriclasse
40
20
Educazione agli adulti :Progetto Sirio: corso serale geometri
42
21
Protocollo di accoglienza alunni non italofoni
44
22
Elenco Progetti
50
23
Regolamento Istituto
54
24
Allegati al Regolamento di Istituto
68
2
1. La nostra storia ed il contesto ambientale
L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore J. M. Keynes di Castel Maggiore è stato istituito con Decreto
Provveditoriale prot. N° 958/A22 del 28 aprile 199 7 ed attuato dal primo settembre 1997 in base ad una scelta
di razionalizzazione della rete scolastica che ha portato alla formazione di un’unica istituzione scolastica,
aggregando diversi indirizzi di studio:
• Tecnico Commerciale (IGEA, ERICA) ,
• Liceo Scientifico ( con mini sperimentazioni : P.N.I e bilinguismo) ,
• Professionale Commerciale: indirizzo economico aziendale e turistico
• Tecnico per geometri ( progetto cinque ).
• Progetto Sirio- educazione agli adulti ( attivato dal 1996 presso la Casa Circondariale “G. Dozza” di
Bologna);
• Tecnico per Geometri serale-Progetto Sirio ( attivato dall'a.s. 2006-07 );
Dall'a.s. 2009-2010 l’indirizzo geometri e l’indirizzo professionale, presenti nella sezione associata di S.Pietro in
Casale, sono stati trasferiti nella sede centrale di Castel Maggiore.
L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore J. M. Keynes contiene in sé il patrimonio di ciascuna delle scuole
che lo compongono, scuole di lunga tradizione ed esperienza professionale che dallo scambio delle rispettive
esperienze, ricevono un arricchimento per le loro specificità formative. Per la pluralità di offerta formativa
proposta, l’Istituto Statale di Istruzione si pone come centro formativo, culturale e di aggiornamento per i giovani
del territorio.
Esso è inserito nella cintura bolognese, fa parte dell’ambito territoriale n. 04 e rappresenta l’unica istituzione
scolastica superiore e rivolge la sua Offerta Formativa ad un’area che comprende 06 Comuni.
Nel territorio sono presenti centri di aggregazione culturale e associativa che operano in collaborazione con Enti
Locali; sono inoltre presenti diverse Scuole Secondarie di 1° grado ubicate in sei differenti Comuni ed anche
nelle prima periferia di Bologna.
Dal punto di vista economico nel territorio sono presenti aziende del settore terziario, aziende artigiane e piccole
imprese che hanno rapporti commerciali anche con l’estero, che negli ultimi anni hanno assorbito mano d’opera
extra-comunitaria, in conseguenza dell’intensificazione del processo immigratorio che ha interessato il territorio.
Di conseguenza è aumentato il numero di allievi di origine extra-comunitaria.
Con la riforma approvata il giorno 4 febbraio 2010 , l’Istituto si è visto trasformare il “ vecchio” indirizzo
tecnico in due settori: ECONOMICO e TECNOLOGICO .
Pertanto le classi prime frequenteranno i nuovi indirizzi che l’ Istituto offre :
1.
•
•
2.
•
del settore ECONOMICO, con un biennio comune e le seguenti articolazioni in due indirizzi che
gli alunni potranno scegliere dal terzo anno:
Amministrazione, finanza e marketing (ex IGEA);
Relazioni internazionali per il Marketing (ex ERICA)
del settore TECNOLOGICO, con l’indirizzo :
Costruzioni,ambiente e territorio (ex geometri).
Per quanto riguarda la sezione LICEO SCIENTIFICO, gli alunni potranno optare per:
•
•
LICEO SCIENTIFICO
LiCEO SCIENTIFICO con scelta opzionale della lingua francese (02 ore settimanali)
Gli alunni delle classi 2^, 3^, 4^ e 5^, continueranno a frequentare i corsi del vecchio ordinamento del tecnico
con RIDUZIONE del monte ore settimanale, rimane inalterato, invece, il monte ore settimanale per le classi del
Liceo come indicato nelle pagine successive.
3
2. Finalità
L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore (I.I.S.S.) J. M. Keynes, all’interno delle finalità generali del sistema
formativo, completa la formazione dell’uomo e del cittadino costruendo:
competenze culturali generali
competenze culturali specifiche
competenze professionali
Queste competenze sono richieste dalla realtà socio-economica e culturale attuale e contestualmente sono in
grado di promuovere e sviluppare le tendenze culturali e socio-economiche di lungo periodo in una prospettiva
non solo locale.
Questa finalità risponde ai bisogni individuali di educazione ed alle esigenze formative che emergono dallo
sviluppo culturale, sociale ed economico. Questi bisogni e queste esigenze devono essere riferiti anche ad adulti
che vogliano reinserirsi nel sistema formativo.
I bisogni individuali di formazione, intesa come sintesi di istruzione ed educazione, in una società fortemente
complessa, caratterizzata da un pluralismo di modelli e di valori si possono sintetizzare nella richiesta di:
• orientamento allo studio ed al lavoro previsto dall’obbligo formativo
• integrazione all’interno della scuola
• integrazione tra scuola e realtà sociali, culturali ed economiche del territorio
• curricoli scolastici flessibili.
Si evidenziano quindi come finalità generali:
•
•
valorizzare le doti e gli interessi di ciascuno creando un clima di lavoro positivo
valutare gli studenti con rigore ed equità valorizzando l’impegno personale
L’I.I.S.S. J. M. Keynes si dà il compito di realizzare una formazione efficiente per soddisfare i bisogni
individuali. L’ azione formativa dell’ I.I.S.S. J. M. Keynes ha come destinatari sia i giovani tra adolescenza e
prima giovinezza, sia gli adulti.
L’I.I.S.S. J.M.Keynes, di conseguenza, individua alcune aree di intervento fondamentali:
a) Il passaggio da un ordine di scuola ad un altro
b) Integrazione all’interno della scuola
c) Integrazione tra scuola e realtà socio-economiche
a) Passaggio da un ordine di scuola ad un altro
Questa azione si concretizza in tre aree di intervento che realizzano la richiesta di orientamento allo studio ed al
lavoro previsto dall’obbligo formativo:
• Accoglienza al momento dell’inserimento nell’istituto
• Orientamento nel corso del percorso scolastico
• Continuità tra scuola secondaria di 1° grado e di 2° grado; tra 1° biennio e 2° biennio; tra scuola
secondaria e università o mondo del lavoro
b) Integrazione all’interno della scuola
L’I.I.S.S. Keynes riconosce l’esistenza di un livello di integrazione di base costituito dal reciproco rispetto tra le
persone e che tale rispetto deve permeare la vita scolastica. L’I.I.SS.. Keynes riconosce come particolarmente
rilevanti due azioni di integrazione:
b1) Integrazione dei diversamente abili
Per gli studenti diversamente abili operano in affiancamento ai docenti curricolari, docenti di sostegno ed
educatori con specifiche competenze nell’ambito di quanto previsto dalla vigente legislazione in materia di
4
integrazione scolastica, offrendo un importante momento di reciprocità nell’apprendimento e nell’acquisizione
di nuove competenze e di importante confronto per tutta la comunità scolastica al fine di promuovere verso la
disabilità, che direttamente o indirettamente coinvolge tutti, un atteggiamento che impone la sfida più importante:
la consapevolezza e l’accettazione del limite, che corrisponde, poi, al suo superamento.
L’Istituto, per favorire il processo d’integrazione, promuove progetti specifici ( vedi progetti area integrazione
alunni disabili) e, nei percorsi educativi individualizzati, attiva progetti integrati in collaborazione con altre scuole
del territorio (Istituto Agrario “A. Serpieri”), con Centri di Formazione Professionale, Associazioni ed Enti del
territorio.
Inoltre, l’Istituto con l’intento di promuovere il benessere e il “ successo formativo” di tutti gli alunni con disabilità,
si attiene all’applicazione dell’Accordo di Programma Territoriale, consultabile sul sito stesso della scuola
nell’Area Diversabilità.
Infine, particolare attenzione è riservata alle situazioni relative ai D.S.A.. In tale settore, l’Istituto investe risorse
sia umane (esiste un referente per tutta l’area ed un gruppo di lavoro apposito) che economiche per attivare
percorsi didattici personalizzati nel rispetto delle norme vigenti e con finalità socio educative in termini di
integrazione scolastica e superamento del disagio.
b2) Integrazione linguistica e socio-culturale per studenti non perfettamente italofoni
Per gli studenti giunti da paesi stranieri e che non parlano/scrivono perfettamente in italiano, oltre alla
necessaria attivazione di specifici corsi di allineamento alla lingua italiana, occorre favorire un’integrazione nel
tessuto socio-culturale ed economico nel quale vengono a trovarsi dopo l’allontanamento dal paese d’origine.
A questo proposito dall’anno scolastico 2004-2005 l’I.I.S.S. Keynes si è dotato di alcuni strumenti per costruire
un ambiente accogliente per gli studenti stranieri non italofoni che sempre più spesso si iscrivono alla scuola
superiore, avviando un profondo ripensamento a livello didattico e utilizzando al meglio le risorse di flessibilità
organizzativa che l’autonomia scolastica consente.
A tal fine è stata creata una Commissione Intercultura, nominata dal Collegio Docenti e composta da almeno un
docente di ogni indirizzo, il cui compito è quello di favorire nella scuola l’affermarsi di questa nuova sensibilità e
di seguire tutte le fasi di inserimento degli allievi stranieri nella vita scolastica, lavorando anche in stretto
rapporto con gli Enti Locali e le realtà del territorio; inoltre la scuola ha approvato un Protocollo di Accoglienza
degli alunni stranieri non italofoni che stabilisce le modalità di iscrizione, i criteri per l’assegnazione alle classi,
criteri di valutazione, le attività per favorire il loro inserimento nella classe. Da questo a.s. l’ istituto aderisce al
Protocollo di Accoglienza Provinciale, inserito in dettaglio a pag .39 ,tale protocollo prevede, laddove si consideri
necessaria, la stesura di un Piano Educativo personalizzato, redatto dai Consigli di Classe, in cui si individuano
concrete modalità di semplificazione e facilitazione linguistica per ogni disciplina, attraverso metodologie flessibili
o percorsi individualizzati di alfabetizzazione (condotti da docenti esperti, alfabetizzatori e facilitatori linguistici
esperti, volontari, convenzione con Centri Territoriali Permanenti, ecc.).
Tramite questi strumenti, l’I.I.S.S. Keynes vuole favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che
prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione e promuovere un circuito comunicativo fra scuola
e territorio per affrontare i temi dell’integrazione e della società multietnica nell’ottica di un sistema formativo
integrato.
c) Integrazione tra scuola e realtà socio-economiche
Nel Piano dell’Offerta Formativa attuato anno per anno l’I.I.S.S. J. M. Keynes offre agli studenti la possibilità di
entrare in contatto con istituzioni, associazioni ed altre realtà del territorio (con iniziative quali l’alternanza
scuola-lavoro, attività culturali realizzate in collaborazione con enti e associazioni, progetti integrati) mirando ad
una formazione culturalmente globale, all’apertura di possibili sbocchi professionali e ad una sempre maggiore
sensibilizzazione degli studenti verso la realtà sociale e culturale di un territorio che assume sempre pi i
connotati di area metropolitana.
Particolare attenzione assume in questa direzione l’adesione del nostro istituto ai Piani territoriali di zona
mediante i quali si realizzano attività relative all’educazione alla Salute e al superamento del disagio in
collaborazione con enti e istituzioni del territorio e finalizzati ad attività di formazione e prevenzione.
5
Eliminato:
¶
3. Organigramma Istituto
Dirigente Scolastico: Santi Spadaro
Collaboratori DS : Patrizia Montanari, Salvatore Merchionne
Dirigente dei servizi amministrativi : Gianna Magnoni
Referenti corso SIRIO ITC: Anna Grazia Zampiccinini, Francesca Cusati
Referenti corso serale SIRIO : Anna Chiara Caselli, Procaccio Arianna
FUNZIONI STRUMENTALI
Gestione del POF: Giovanna Calzolari
SERVIZI AGLI STUDENTI:
Area orientamento: Linda Grassi
Area integrazione alunni disabili: Simona Ferioli
Area intercultura-Integrazione alunni stranieri, lotta alla dispersione e superamento disagio : Anna
Chiara Caselli
Area organizzazione e gestione in relazione a progetti dell’area informatica: Pamela Gallio
Area nuove tecnologie e sviluppo informatico: Daniela Volta
Area alternanza Scuola-Lavoro ed Ed.stradale : Marsilio Marta
Area lingue straniere: Antonietta Merli
Referente sede associata c/o Casa Circondariale: Anna Grazia Zampiccinini
Area Ed. salute : Beatrice Masella
Dipartimenti e Coordinatori
Dipartimento n. 1 – storia dell’arte-Storia e Filosofia: Prof.ssa Corradi
Dipartimento n. 2 – matematica – fisica: Prof.ssa Gozza
Dipartimento n. 3– italiano – latino: Prof.ssa Badini
Dipartimento n. 4 – italiano – storia e storia dell’arte: Prof.ssa Filippeschi
Dipartimento n. 5 – lingue straniere: Prof.ssa Merli
Dipartimento n. 6 – econ.az.le, geografia -trattamento testi-economia politica , diritto:
Prof.ssa Montanari
Dipartimento n. 7 – scienze e chimica: Prof.ssa Natalini
Dipartimento n. 8 – educazione fisica: Prof.ssa Negroni
Dipartimento n. 9 – sostegno alunni disabili: Prof.ssa Ferioli
Dipartimento n. 10 – costruzioni –topografia – estimo – impianti: Prof. Cremona
Dipartimento n. 11 – Religione Cattolica: Prof.Melegari
Responsabili laboratori/palestre a CASTEL MAGGIORE
Laboratori informatica - Prof.ssa Volta
Laboratori linguistici – Prof.ssa Gallio
Laboratori di chimica e scienze –Prof.ssa Natalini
Laboratorio fisica – Prof.Landi
Laboratorio fotografia – Prof.ssa Ferioli
Aula speciale disegno – Prof.ssa Boni
Palestra – Prof.ssa Negroni
Laboratorio topografia/ costruzioni– Prof. Cremona
Laboratorio informatica (Sede Dozza)– Prof.ssa Rescio
6
COORDINATORI DI CLASSE
classi Docenti
LICEO
1GL
2GL
3GL
4GL
5GL
Cavalazzi
Villani
Riccioli
Corradi
Badini
1HL
2HL
3HL
4 HL
5 HL
Natalini
Amabile
Gallio
Volta
Miglioli
10
classi
ITC
Docenti
1AM
2AE
3AE
4AE
5AE
5BE
1C/G
2CI
3CI
4CI
5CI
Farolfi
2AG
Sirugo
4AG
Masella
5AG
Filippeschi
Merli
Grassi
Natale
Piazzati
Nardella
Caselli
Marsilio
11
classi Docenti
ITG
3
Trentini
Cremona
Calzolari
Classi
ITCDOZZA
Docenti
1/2AS
1/2BS
3/4/5AS
3/4/5BS
Pasquali
3AGS
Guidotti
4AGS
Zampiccinini 5AGS
Cusati
3
Classi
Docenti
ITG-SERALE
Di Fresco
Procaccio
Caselli
3
CALENDARIO SCOLASTICO 2010-2011
Per un totale di 200 giorni di lezione
Inizio delle lezioni :Martedì 14 settembre 2010
Termine delle lezioni: sabato 11 giugno 2011
Festività di rilevanza nazionale:
- tutte le domeniche;
- il 1° novembre, festa di tutti i Santi;
- l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
- il 25 dicembre, S. Natale;
- il 26 dicembre;
- il 1° gennaio, Capodanno;
- il 6 gennaio, Epifania;
- il 9 aprile, lunedì dell’Angelo;
- il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
- il 1° maggio, festa del lavoro;
- il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica;
- la festa del Santo Patrono; (30 novembre 2010)
Sospensione delle lezioni:
- il 2 novembre 2010, giornata di commemorazione dei defunti;
- vacanze natalizie: 24, 27, 28, 29, 30, 31 dicembre 2010 e 3, 4, 5, 7, 8 gennaio 2011
- vacanze pasquali: 21, 22, 23, 26 e 27 aprile 2011
Sospensione attività didattiche deliberate dal consiglio di istituto in data 29 giugno 2010
- 29 novembre 2010
- 22, 23, 24, 25, 26 febbraio 2011 (corsi di recupero intermedi)
- 3 e 4 giugno 2011
7
CORSI DIURNI: SCANSIONE ORE LEZIONI e numero ore settimanali
1^
8-9
2^
9-9.55
3^
intervallo
9.55-10.50
10.50-11.10
4^
5^
11.10-12.05
12.05-13.00
INDIRIZZI
classi
ECONOMICO e TECNOLOGICO
1^
n.ore
settimanali
32
LICEO
1^
27
LICEO P.N.I e BILINGUISMO
I.G.E.A.-E.R.I.C.A.
2^-3^-4^- Come da
5^
vecchio
ordinamento
2^-3^-4^ 32
I.G.E.A
5^
35
E.R.I.C.A.
5^
36
GEOMETRI
GEOMETRI
2^
4^
5^
33
32
36
CORSO SIRIO – GEOMETRI
SERALE
2^
4^-5^
25
28
6^
13.00-14.00
CORSO SERALE: SCANSIONE ORE LEZIONI
1^
17.40-18.30
2^
intervallo
3^
4^
intervallo
5^
6^
18.30-19.20 19.20-19.30 19.30-20.20 20.20-21.10 21.10-21.20 21.20-22.10 22.10-23.00
N.B. con recupero della riduzione secondo progetto POF
Orari ricevimento:
Dirigente
scolastico
Collaboratori
Dirigente
D.S.G.A
Solo su
appuntamento
Solo su
appuntamento
tutti i giorni
11.00 - 13.00
Segreteria
didattica
Tutti i giorni
10,00- 12,00
Mercoledì
15-17
Segreteria
amministrativa
tutti i giorni
10.00 - 12.00
martedì
15 - 17
studenti:
10,45-11,00
e 13,30
8
DIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
Con propria delibera il Collegio dei docenti ha stabilito di suddividere l’anno scolastico in quadrimestri.
1° quadrimestre: inizio il primo giorno di calendario scolastico e termine al 31 gennaio 2011;
2° quadrimestre : inizio il 1 febbraio e termine l’ultimo giorno di calendario scolastico.
Rapporti con le famiglie
•
•
•
•
•
•
•
Libretto giustificazione assenze
Verifica assenze on-line
Registro elettronico
Ricevimenti individuali con i docenti
Ricevimenti generali ( dicembre e marzo)
Comunicazioni tramite sito web
Comunicazioni per scioperi ed assemblee sindacali del personale
In caso di proclamazione di sciopero del personale docente, il Dirigente informerà tempestivamente le
famiglie (comunicato con firma di presa visione) .
In caso di assemblea sindacale, vista la dichiarazione degli interessati, il Dirigente informerà le famiglie degli
allievi comunicando eventuali variazioni di orario
Alla segreteria Didattica genitori e studenti possono richiedere i seguenti documenti:
certificato di iscrizione (per borse di studio, ecc..)
•
certificato di frequenza (per borse di studio, ecc..)
•
certificato di voti
•
certificato di promozione con o senza debito
certificato di superamento dell’ Esame di Stato conclusivo
•
• certificato di attestazione dei giudizi (per gli esami di maturità prima del 1999)
• certificato di idoneità
Presso la Segreteria Didattica si possono avere informazioni e presentare le domande per
• fornitura gratuita o semi-gratuita dei libri di testo,
assegni di studio nei tempi e scadenze indicate dalla Regione Emilia Romagna
•
Il libretto delle riammissioni i va ritirato, da parte dei genitori di minori, prima dell’inizio delle lezioni.
9
RICEVIMENTO INDIVIDUALE DOCENTI su appuntamento
COGNOME E NOME
ORARIO
1.
AIELLO FRANCESCO
(A020 IMPIANTI)
VENERDI‘ ORE 9,55 – 10,50
2.
AMABILE FABRIZIA
(A346 INGLESE)
SABATO ORE 11,10 – 12,05
3.
AMADUCCI MARIA RITA
(A346 INGLESE)
VENERDI‘ ORE 11,10 – 12,05
4.
BADINI CATERINA
(A051 LETTERE E LATINO)
VENERDI‘ ORE 9,55 – 10,50
5.
BAGOLINI ELENA
(A042 INFORMATICA)
6.
BONI DONATELLA
(A025 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE)
7.
BOZZA GIOVANNI
(A038 FISICA)
8.
CALZOLARI GIOVANNA
(A047 MATEMATICA)
9.
CARAVITA SERGIO
(AD02 SOSTEGNO)
SABATO ORE 11,10 – 12,05
MERCOLEDI’ ORE 13,00 – 14,00
GIOVEDI‘ ORE 12,05 – 13,00
VENERDI‘ ORE 9 - 9,55
GIOVEDI‘ ORE 13,00 – 14,00
10. CASELLI ANNA CHIARA
(A050 MATERIE LETTERARIE)
GIOVEDI‘ ORE 11,10 – 12,05
11. CAVALAZZI SABRINA
(A047 MATEMATICA)
GIOVEDI‘ ORE 12,05 – 13,00
12. CILIBERTO MARIA CARMELINA
(A048 MATEMATICA)
MERCOLEDI’ ORE 9,00 9,55
13. CORRADI CARLA
(A037 FILOSOFIA E STORIA)
14. CREMONA LUIGI
(A072 TOPOGRAFIA)
SABATO ORE 8.00-9.00
LUNEDI’ ORE 9,55 – 10,50
15. CUSATI MARIA DOMENICA
(A017 DISCIPL. EC. AZ.LI)
SABATO ORE 09,55 – 10,50
16. DAL POZZO PIER GIORGIO
(A058 ESTIMO)
VENERDI‘ ORE 12,05 – 13,00
17. DE MATTEIS DANIELA
(A060 SCIENZE)
18. DI FRESCO SILVIA
(A050 ITAL-STORIA)
Casa Circondariale
VENERDI‘ ORE 11,10 - 12,05
19. DURANTE COSMO
(A072 TOPOGRAFIA)
LUNEDI’ ORE 19,30 – 20,20
20. FARINI CLAUDIA
(A246 FRANCESE)
VENERDI‘ ORE 9,55 – 10,50
21. FAROLFI CATHERINE
(A060 SCIENZE)
GIOVEDI ORE 9.00-9.55
10
22. FERIOLI SIMONA
(AD02 SOSTEGNO)
MARTEDI’ ORE 9,55 – 10,50
23. FILIPPESCHI ALBA ROSA
(A050 MATERIE LETTERARIE)
MARTEDI’ ORE 9,55 – 10,50
24. FINIGUERRA MICHELINA
(A013 CHIMICA)
MARTEDI’ ORE 9,00 – 09,55
25. FIORE RAYMOND ROGER
(A032 CONVERSAZIONE INGLESE)
MARTEDI’ ORE 12,05 – 13,00
26. GALLIO PAMELA
(A346 INGLESE)
27. GALLOTTA MARIO
(A019 DIRITTO)
VENERDI‘ ORE 11,10 - 12,05
SABATO 0RE 13.00-14.00
28. GALLUCCI FRANCESCA
(A051 LETTERE E LATINO)
MARTEDI’ ORE 9,55 – 10,50
29. GOZZA MARIA GRAZIA
(A049 MATEMATICA E FISICA)
MARTEDI’ ORE 9,00 – 09,55
30. GRASSI LINDA
(A246 FRANCESE)
31. GUGLIELMI STEFANIA
(A346 INGLESE)
32. GUIDOTTI GABRIELLA
(A048 MATEMATICA APPLICATA)
VENERDI‘ ORE 09,00 - 09,55
SABATO 0RE 13.00-14.00
Casa Circondariale
33. HAUCK DORIS CAROLINE
(CONVERS. TEDESCO)
GIOVEDI’ ORE 11,10 – 12,05
34. ILLUMINATI ALESSANDRA
(A346 INGLESE)
Casa Circondariale
35. LAMBERTINI CLAUDIA
(A017 ECONOMIA AZ.LE)
VENERDI‘ ORE 11,10 - 12,05
36. LANDI ETTORE
(A049 MATEMATICA EFISICA)
VENERDI’ ORE 12.05-13.00
37. MAGLI GIUSEPPE
(A346 INGLESE)
VENERDI ORE 12.05-13.00
38. MARSILIO MARTA
(A048 MATEMATICA APPLICATA)
VENERDI’ ORE 09.55-10.50
39. MASELLA MARIA
(A030 EDUCAZ. FISICA)
LUNEDI’ ORE 09,55 – 10,50
40. MAZZINI ANGELA
(A051 LETTERE E LATINO)
VENERDI’ ORE 09.55-10.50
41. MELEGARI FRANCO
(R.C. RELIGIONE)
SABATO ORE 09.50 – 10,55
42. MERCHIONNE SALVATORE
(A017 DISCIPL. EC. AZ.LI)
43. MERLI ANTONIETTA
(A546 TEDESCO)
VENERDI‘ ORE 12,05 - 13,00
VENERDI’ ORE 12.05 – 13,00
44. MIGLIOLI ORNELLA
(A037 FILOSOFIA E STORIA)
SABATO ORE 09,55 – 10,50
45. MITRA MARIA GRAZIA
(A025 – A061 – ARTE)
MERCOLEDI’ ORE 9,00 9,55
46. MONTANARI PATRIZIA
(A017 DISCIPL. EC. AZ.LI)
GIOVEDI’ ORE 13,00 – 14,00
47. NARDELLA MARIA ILARIA
(A446 SPAGNOLO)
MARTEDI’ ORE 9,55 – 10,50
48. NATALE NICOLA
(A019 DIRITTO)
MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05
11
49. NATALINI EMANUELA
(A060 SCIENZE)
50. NEGRONI SANDRA
(A030 EDUCAZ. FISICA)
51. NICOTRA GIOVANNI BATTISTA
(A060 SCIENZE)
LUNEDI’ ORE 11,10 – 12,05
MERCOLEDI’ ORE 11,10 - 12,05
VENERDI‘ ORE 13,00 - 14,00
52. PALESTINI VALERIA
(AD01 SOSTEGNO)
GIOVEDI’ ORE 9,55 – 10,50
53. PARISE MARIA CRISTINA
(AD03 SOSTEGNO)
GIOVEDI’ ORE 11,10 – 12,05
54. PASQUALI MARCO
(A050 MATERIE LETTERARIE)
MERCOLEDI’ ORE 9,00 - 9,55
55. PIAZZATI MARTARELLO FRANCESCO
(A050 MATERIE LETTERARIE)
56. PIZZELLA ROSA
(A246 FRANCESE)
57. PROCACCIO ARIANNA
(A016 COSTRUZIONI)
58. PURIN MARIA PIA
(CONVERS. FRANCESE)
MARTEDI’ ORE 9,55 – 10,50
Casa Circondariale
VENERDI‘ ORE 19,30 – 20,20
MERCOLEDI’ ORE 9,55 - 10,50
59. RESCIO SERENA
(A075 TRATTAMENTO TESTI)
LUNEDI’ ORE 12,05 – 13,00
60. RICCIOLI ANITA
(A049 MATEMATICA E FISICA)
LUNEDI’ ORE 09,00 – 09,55
61. SALOMONI WILLIAM
(A030 EDUCAZ. FISICA)
GIOVEDI‘ ORE 11,10 – 12,05
62. SAMPIERI CECILIA
(A047 MATEMATICA)
LUNEDI’ ORE 11,10 – 12,05
63. SANZ DIEZ DE ULZURRUN LORETTA
(CONVERSAZIONE SPAGNOLO)
SABATO ORE 11,10 – 12,05
64. SAVINO LOREDANA
(A016 COSTRUZIONI)
MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05
65. SCANZANO GIOVANNI
(A047 MATEMATICA)
GIOVEDI‘ ORE 20,20 – 21,10
66. SCHIAVO STEFANO
(R.C. RELIGIONE)
MERCOLEDI’ ORE 9,00 - 9,55
67. SGURA DAMIANA
(A346 INGLESE)
MERCOLEDI’ ORE 11,10 – 12,05
68. SIRUGO ELISA
(A246 FRANCESE)
SABATO ORE 13.00-14.00
69. TOLLARDO CRISTINA
(A039 GEOGRAFIA ECONOMICA)
70. TOMASI PAOLO
(AD01 SOSTEGNO)
MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05
MERCOLEDI’ ORE 13,00 – 14,00
71. TRENTINI MARIA GEMMA
(A050 MATERIE LETTERARIE)
MARTEDI’ ORE 09,55 – 10,50
72. VALOTTA MARIA GRAZIA
(supplente MARSILIA FRANCESCA)
(A016 COSTRUZIONI)
MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05
73. VILLANI IRENE
(A051 LETTERE E LATINO)
MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05
74. VOLTA DANIELA
(A051 LETTERE E LATINO)
LUNEDI’ ORE 9,55 – 10,50
75. ZAMPICCININI ANNA GRAZIA
(A019 DIRITTO)
MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05
12
.
Gli spazi della didattica (I dati riportati si riferiscono a settembre 2010)
Nella sede , oltre alle tradizionali aule, sono presenti laboratori e aule speciali nelle quali si svolge una
parte della attività didattica
Quantità
1
1
5
2
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
Tipologia aula
Docente referente
auditorium
Tecnici
palestra
Negroni
laboratori di informatica
Volta
laboratori multimediali (informatici e linguistici
Volta-Gallio
laboratorio di fisica
Landi
laboratorio linguistico
Gallio
aula musica
Ferioli
laboratorio di chimica e scienze
Natalini
aula da disegno
Boni
aule proiezione
Tecnici
aula di geografia
Tollardo
biblioteca
Masi
laboratorio fotografico
Ferioli
aula di topografia
Cremona
Aule polivalenti (sostegno, bilingue)
I laboratori di informatica sono stati utilizzati e sono utilizzabili su richiesta di enti ed associazioni, sulla base di
convenzioni.
Gli studenti hanno a disposizione 1 aula per attività organizzate e gestite da loro. Questa aula attrezzata con
una postazione informatica.
13
4. Offerta Formativa
Indirizzi
Settore Economico
Dopo un biennio
comune
Amministrazione,
Finanza
e Marketing
Relazioni Internazionali
per il Marketing
Settore Tecnologico
Costruzioni, ambiente
e territorio
Liceo Scientifico
Con programma
ministeriale
Con scelta
opzionale
Lingua Francese
Il nostro Istituto offre del settore ECONOMICO dopo un biennio comune, due indirizzi :
•
•
Amministrazione, finanza e marketing (ex IGEA) ,
Relazioni internazionali per il Marketing (ex ERICA)
Del settore TECNOLOGICO : l’indirizzo
•
Costruzioni,ambiente e territorio (ex geometri).
Per quanto riguarda la sezione LICEO il nostro Istituto offre:
LICEO SCIENTIFICO programma ministeriale
LICEO SCIENTIFICO con scelta opzionale della lingua francese
Inoltre l ’Istituto opera in collaborazione con Centri di formazione, per la realizzazione di progetti integrati
(Alternanza Scuola-Lavoro e IFTS)
L’attività formativa svolta nell’Istituto si propone il successo formativo dell’alunno, cioè:
•
•
lo sviluppo della persona in coerenza con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione
nazionale (elevamento obbligo di istruzione, transizione scuola di base/scuola superiore, orientamento,
integrazione, educazione alla salute, alla legalità, ecc)
la realizzazione dei profili culturali e professionali, sulla base dei criteri nazionali previsti per gli
indirizzi presenti nell’Istituto
Il raggiungimento di questi traguardi avviene attraverso l’acquisizione delle conoscenze e competenze previste
dalle materie scolastiche indicate nei curricoli (liceo, settore economico,settore tecnologico) recupero,
potenziamento, approfondimento delle conoscenze e competenze indicate nei profili
• attività formative complementari coerenti con le finalità e gli obiettivi del sistema di istruzione nazionale e
funzionali alla realizzazione dei profili culturali e professionali (anche in collaborazione con soggetti
esterni).
Le attività proposte dagli studenti e finanziate dai fondi degli studenti sono assunte nel Piano della Offerta
Formativa.
14
SCELTE ORGANIZZATIVO-GESTIONALI
L’assetto organizzativo complessivo funzionale alla progettazione e gestione del Piano della Offerta Formativa
ha come principi ispiratori la collegialità, la responsabilità e la valorizzazione delle professionalità.
La realizzazione delle attività formative avviene impiegando risorse umane
• Interne (docenti, personale tecnico in servizio presso l’Istituto di Istruzione Superiore J. M. Keynes)
• Esterne (docenti universitari, docenti di Centri di Formazione, personale di altre scuole, esperti,
personale di enti locali, esperti di associazioni, personale Aziende Sanitarie, personale dell’Azienda
Regionale per protezione dell’Ambiente, personale di aziende pubbliche o private) .
Le risorse finanziarie per la realizzazione della offerta formativa provengono da
• Finanziamenti a carico del bilancio di istituto
• Finanziamenti ministeriali
• Finanziamenti regionali
• Finanziamenti di enti locali
• Finanziamenti da privati
• Contributi volontari dei genitori
I progetti presentati da enti locali, università, associazioni, altre scuole, privati vengono presi in considerazione
se sono coerenti con la finalità primaria dell’I.I.S. J. M. Keynes
Per la realizzazione del Piano della Offerta Formativa, il consiglio di Istituto individua come strumenti
privilegiati la costituzione di reti tra soggetti istituzionali (enti locali, altre istituzioni scolastiche, centri di
formazione, centri risorse, ecc...) e la stipula di convenzioni e contratti.
Il processo di rinnovamento della scuola, avviato negli ultimi anni, ha cancellato il significato tradizionale di
“attività didattica” e lo ha sostituito con nuove idee-guida: “sistema di istruzione”, “autonomia didattica e
organizzativa” e “offerta formativa”.
Con “sistema di istruzione” si indica che più soggetti (scuole, centri di formazione, aziende, enti, associazioni)
contribuiscono, ciascuno per la propria parte, a formare il giovane. In collaborazione con tali soggetti l’I.I.S.S.
J.M. Keynes attua progetti per la realizzazione dell’obbligo scolastico e formativo, per l’orientamento, per
l’arricchimento delle professionalità, per i corsi post-diploma, per i corsi IFTS, per l’educazione degli adulti, per
le attività (individuate dal Collegio Docenti) tese allo sviluppo della persona ed integrative o complementari al
curricolo nazionale
L’autonomia si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di formazione (educazione e
istruzione) mirati allo sviluppo della persona, adeguati al contesto sociale, economico e culturale nel quale si
trova la scuola, ai bisogni-domande delle famiglie e alle caratteristiche specifiche degli allievi. Quanto progettato
e realizzato, ovviamente, deve essere coerente con gli obiettivi generali del sistema di istruzione, garantire
comunque, la libertà di insegnamento, il pluralismo culturale e rispettare le diverse opzioni metodologiche,
anche di gruppi minoritari valorizzandone le varie professionalità.
L’I.I.S.S. KEYNES provvede e alla realizzazione di interventi di educazione, formazione, istruzione per lo
sviluppo della persona tenendo conto:
1. DEL CONTESTO :culturale , sociale ed economico
2. DELLA DOMANDA delle famiglie
3. DELLE FINALITA’ DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE
4. DELLA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
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5. Nuovo obbligo scolastico
La Legge 27 dicembre 2006, n. 296, art 1 comma 622 ha innalzato l'obbligo di istruzione a dieci anni.
Nel documento tecnico, allegato al Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139,
sono indicate le competenze chiave di cittadinanza attese al termine dell'istruzione obbligatoria.
L’art. 64, comma 4bis, della Legge 6.8.2008 n. 133 consente di assolvere l'obbligo di istruzione, oltre che nei
percorsi scolastici, anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al Capo III del decreto
legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e - fino alla completa messa a regime delle disposizioni contenute nel
predetto decreto - anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui all’Accordo
del 19.06.2003 realizzati da strutture formative accreditate ai sensi del Decreto Ministeriale 29 novembre
2007.
I saperi e le competenze di base ,per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione (10 anni di scuola), fanno
riferimento ai quattro assi culturali:
COMPETENZE di BASE
asse dei
padronanza della lingua italiana:
linguaggi
-Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicativa verbale nei vari contesti
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi
comunicativi
padronanza della lingua straniera
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed
operativi
Altri linguaggi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole
del patrimonio artistico e letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali
asse
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed
matematico
algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando
invarianti e relazioni
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
asse
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla
scientificorealtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di
tecnologico
sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel
contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
asse storico
comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
sociale
dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione , a tutela
della persona, della collettività e dell’ambiente.
- Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico
per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
Con l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, all’alunno viene rilasciato il certificato delle competenze di
base.
16
6. Ampliamento offerta formativa
L’istituto offre agli studenti vari progetti, ma alcuni sono consolidati da anni:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Orientamento in entrata
Orientamento in uscita
Continuità
Alternanza Scuola-Lavoro
Gruppo sportivo sci
La rete “Storia e Memoria
Progetto Comenius
Centro sportivo scolastico
Un aiuto in matematica
Musical
Coro Kappa
Laboratorio fotografico
ECDL
Alfabetizzazione per studenti non italofoni
Certificazioni in lingua straniera (inglese-francese-tedesco-spagnolo)
Corso di lingua francese
Sportello di prima accoglienza (SPA)
Attività alternative all’insegnamento della R.C.
Biblioteca
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
L’istituto organizza :
•
•
•
Giornate di scuola aperta
Attività di pubblicizzazione con manifesti e volantini
Pubblicità tramite sito web
Inoltre sono previste varie attività:
Programmazione con i referenti delle scuole secondarie di 1° grado per consolidare il modello di orien tamento
I consigli di classe iniziali potranno programmare (anche col supporto di esperti esterni, CIOP, psicologa, ecc):
• Attività per tutti gli studenti finalizzate alla conferma della scelta o al ripensamento sul corso di studi
intrapreso
• Attività di orientamento attraverso le discipline al fine di chiarire ai ragazzi quali abilità e quali
competenze sviluppa lo studio all’interno del curricolo previsto dal corso di studio scelto
• Nuclei tematici di interesse generale ( a cui concorrono le discipline dell’area comune ciascuna per le
proprie competenze )
• Nuclei tematici specifici ( alla cui realizzazione concorrono le discipline specifiche di indirizzo
• Attività di potenziamento attraverso l’uso delle tecnologie informatiche impiegate per costruire ipertesti
sui temi pluridisciplinari per il potenziamento delle competenze e il rafforzamento delle motivazioni
• Attività di recupero, per gruppi all’interno della classe o per classi aperte, secondo modalità da definire in
base ai bisogni e alle disponibilità di risorse ( personale docente, finanziamenti, logistica, supporti
audiovisivi )
Nella prima settimana dell’anno scolastico di attività agli alunni classi prime viene svolta l’accoglienza così
strutturata:
- Presentazione dell’indirizzo scelto
17
- Orientamento interno.
- Primo percorso di educazione alla convivenza civile
- Patto educativo
- Test (di interessi, cognitivi, ecc)
Nel corso della prima settimana possono essere previste attività propedeutiche mirate a potenziare le abilità di
studio e a favorire il successo scolastico articolate in
Modulo sul metodo, per addestrare alle tecniche di ascolto, lettura e scrittura. Attività affidata ai dicenti della
classe che utilizzano le proprie discipline per lavorare sul metodo: questo modulo si può sviluppare sia in orario
curricolare che in orario extracurricolare.
Laboratori e attività di compensazione e recupero, con realizzazione di attività finalizzate a far focalizzare agli
alunni i propri punti deboli e i propri punti forti e a trovare le strategie adeguate a trasformare l’insuccesso in
successo formativo.
In itinere:
Monitoraggio: avviene soprattutto a livello di C. di Classe dove necessaria la segnalazione dell’insuccesso
disciplinare e l’indicazione del tipo di intervento e dove possibile la verifica della positiva ricaduta sulla attività
didattica di classe e del grado di recupero individuale.
Dialogo con coordinatore e/o docenti della classe:
Dialogo con esperti dello Sportello Prima Accoglienza.
Al termine della attività di accoglienza alunni incontro dei docenti del C. di classe con i genitori degli alunni delle
classi prime per :
Presentare l’istituto.
Patto educativo
Organizzazione interna
Presentazione del POF.
In itinere:
Colloqui individuali con i singoli docenti e\o il coordinatore/trice di classe per una informazione continua sul
grado di inserimento, l’opportunità della scelta, la situazione didattica, gli interventi da attivare.
Sportello di consulenza e aiuto psicologico.
ORIENTAMENTO IN USCITA per le classi 4e e 5e:
Orientamento universitario e al mondo e al mercato del lavoro
Incontri-conferenze con docenti di aree diverse.
Esperienze lavorative e stage estivi
Partecipazione a laboratori aperti presso le sedi universitarie limitrofe
Seminari sulla nuova disciplina giuridica del mercato del lavoro( cosiddetta Legge di riforma Biagi )
CONTINUITA’
Nel passaggio tra scuola superiore di 1° grado e sc uola superiore di 2° grado si auspica la formazione di gruppi
di lavoro tra docenti dell’I.I.S.S. Keynes e scuole del territorio finalizzati a costruire percorsi didattici condivisi
relativi ad abilità e competenze.
Nel passaggio dal biennio al triennio possono essere previste attività di continuità per potenziare le abilità e le
competenze, [e di orientamento nello sviluppo di quelle ritenute indispensabili per favorire
il successo scolastico e per facilitare l’inserimento nel triennio.
Sono da prevedere attività atte a potenziare ulteriormente il metodo di studio, attività creative per sviluppare la
conoscenza di s e delle proprie attitudini.
18
Per tutte le classi del triennio si possono prevedere attività da svolgere attraverso le discipline, per sviluppare le
abilità e favorire il raggiungimento degli obiettivi caratterizzanti il curricolo di studio scelto, favorendo le
integrazioni al curricolo stesso attraverso:
Potenziamento della conoscenza delle lingue straniere;
Potenziamento delle competenze informatiche;
Addestramento alla ricerca con il supporto della biblioteca ( per le classi 4e )
Attività. di potenziamento dell’area scientifica, mediante attività laboratoriali
Nuclei tematici su attività musicali, teatrali, cinematografiche e di lettaratura.
Lavoro di ricerca anche in forma seminariale ( classi 5e )
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Da anni l’ Istituto partecipa ai progetti di “Alternanza Scuola-Lavoro” che vede coinvolti tutti gli Istituti Tecnici per
Geometri della Provincia di Bologna, l’‘Ente di formazione I.I.P.L.E. (Istituto istruzione professionale lavoratori
edili) e la Provincia di Bologna.
Le finalità e gli obiettivi globali sono i seguenti:
• assicurare ai giovani l’acquisizione,. oltre che di competenze di base, di conoscenze tecniche spendibili
nel mondo del lavoro,
• offrire periodi di apprendimento in situazione lavorativa per maturare competenze richieste nel mondo
del lavoro,
• far sperimentare un periodo di apprendimento mediante un’esperienza di lavoro come parte integrante
del percorso formativo personalizzato, volto alla realizzazione del profilo educativo, culturale e
professionale del corso di studi e degli obiettivi generale e specifici di apprendimento
Inoltre, gli alunni hanno l’opportunità di cimentarsi in esperienze lavorative mediante stage estivo (tirocinio
formativo di orientamento al lavoro) che da anni l’Istituto organizza stipulando apposite convenzioni con le
aziende ed enti del territorio.
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Tale progetto per promuovere iniziative rivolte a favorire ed ampliare le attività ludico-motorie e sportive,
all’interno del mondo della scuola, che possano rappresentare un momento di crescita umana, civile e sociale e
possano inoltre fornire i dovuti contributi di prevenzione e rimozione del disagio giovanile nei suoi vari aspetti.
Attività proposte:
• Avviamento pratica sportiva: tornei interni di pallavolo e calcetto
• Progetto sci: soggiorno in montagna con allenamenti e gara di istituto
• Nuoto, pattinaggio, Freesbee, difesa personale
• Corsa campestre ed atletica leggera
• Giornata dello sport
• Partita di calcio con sezione Dozza
• Giochi sportivi studenteschi: fase provinciale per corsa campestre ed atletica leggera
• Dama e scacchi
LA RETE “STORIA-MEMORIA”
La scuola aderisce alla rete “storia e memoria” promuovendo la partecipazione della società civile agli eventi
della seconda guerra mondiale promossa dal Liceo Scientifico “E.Fermi” di Bologna che coordina15 Istituti
secondari di 2° grado e due istituti secondari di 1° grado della Regione Emilia-Romagna.
Costituita nel dicembre 2005,si propone di creare un reciproco sostegno tra le scuole aderenti per la
sperimentazione di nuovi percorsi didattici miranti a realizzare con maggior successo gli obiettivi formativi delle
discipline, grazie anche al coinvolgimento ed al supporto di istituti di ricerca ed associazioni culturali e
professionali presenti sul territorio.
19
PROGETTO COMENIUS
La nostra scuola
è stata selezionata dalla CEE assieme ad un istituto tedesco e uno francese.
Il progetto ha durata biennale e ha come obiettivo la conoscenza dell'altro inteso come diverso perchè
straniero,porta il seguente titolo " connaitre nos différences pour plus de tolérance", conoscere le nostre
differenze,un'opportunità per una maggiore tolleranza.
Il partenariato multiculturale prevede la mobilità di docenti e studenti verso i paesi membri.
UN AIUTO IN MATEMATICA
Tale progetto, che si svolge da novembre a fine maggio, coinvolge gli alunni del biennio per una/ due ore
settimanali ed ha come obiettivi:
• il recuperare e/o potenziare le abilità di base
• il consolidare le abilità acquisite.
MUSICAL
Alla realizzazione del progetto possono partecipare tutti gli allievi dell’Istituto, per fare una esperienza artistica
complessa, ma nello stesso tempo stimolante. Infatti gli allievi si possono cimentare nella realizzazione di
:scenografie, costumi, luci, attrezzeria, Direzione di scena e regia.
L’impegno si può quantificare in un incontro settimanale, con esibizione finale
CORO KAPPA
Il progetto è rivolto a tutti gli studenti dell’Istituto e prevede un impegno settimanale di circa una ora, con
esibizione finale ed ha i seguenti obiettivi :
• far avvicinare gli studenti alla musica, in particolare classica
• approccio al canto corale
LABORATORIO FOTOGRAFICO
Il progetto è dedicato agli alunni diversabili, ma esteso a tutti gli alunni dell’istituto.
Ha come finalità generale :
• favorire l’integrazione tra gli studenti
• realizzare le foto di classe
ECDL
Tale progetto, con gestione del test center in collaborazione con AICA e ITIS Belluzzi ,
è rivolto a tutti gli studenti ed ha i seguenti obiettivi:
• preparazione e svolgimento sessioni d'esame
• Preparazione agli esami per la patente europea del computer
ALFABETIZZAZIONE PER STUDENTI NON ITALOFONI
Il progetto si rivolge agli alunni non italofoni, sia di prima alfabetizzazione sia a quelli che hanno già raggiunto un
buon livello nella conoscenza della lingua italiana, ma che hanno ancora bisogno di un supporto per poter
migliorare le loro competenze riguardo alla lingua italiana per lo studio. I corsi di alfabetizzazione sono svolti sia
dai Docenti interni che da Docenti esperti.
CERTIFICAZIONI IN LINGUA STRANIERA(inglese-francese-tedesco-spagnolo)
Il progetto si prefigge l’organizzazione di corsi di preparazione alle tipologie di test della University of Cambridge
per i livelli B1 (PET) e B2 (First Certificate) per la lingua inglese, per il livello B1 (DELF) per la lingua francese.
CORSO DI LINGUA FRANCESE
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi prime che ne fanno richiesta, ed ha i seguenti obiettivi:
• Comprendere /esprimersi con correttezza grammaticale e lessicale, in forma semplice scritta/orale in L2
richiesta e non prevista dal corso autorizzato dalla Riforma
• Approfondire la lingua francese L2 studiata nelle ore curriculari
• Favorire l’approccio interculturale grazie anche alla presenza di docente madrelingua
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SPORTELLO DI PRIMA ACCOGLIENZA (SPA)
Progetto le cui finalità generali dello Sportello di Prima Accoglienza (SPA) sono
• la prevenzione del disagio e dei comportamenti a rischio fra gli /le alunni/e
• la lotta alla dispersione scolastica
ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Nel modulo di iscrizione la famiglia può scegliere tra le seguenti 4 opzioni:
A .attività didattiche e formative :
• Area Umanistica
• Area Tecnica
• Area Scientifica
• Area Linguistica
B. attività di studio e/o di ricerca individuale con assistenza del personale docente
C. libera attività di studio e/o di ricerca individuali senza assistenza di personale docente
D. Non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica
Nel caso la famiglia scelga l'opzione A, l'istituto organizza in base all’area scelta, l’attività di studio
BIBLIOTECA
A) Aperture antimeridiane, pomeridiane, serali
B) Servizi offerti:
1. Prestito dei libri,riviste,audiolibro
2. Informazione e documentazione
3. Consulenza bibliografica e promozione alla lettura
4. Promozione dell’arte e al gusto della cultura e del sapere in tutte le sue forme perchè
LIBERAMENTECREIAMO
C) Attività proposte: eventi (anche interculturali), conferenze, mostre, tavole rotonde, presentazione di libri ed
incontro con l'autore, COLONNALES, dama e scacchi, borse di studio, concorsi vari, uso critico di filmati e siti
internet, far conoscere i musei ...del territorio e non solo, inaugurazione della biblioteca, lezioniconcerto,CONCORSO AFORISMI ED.2010/2011, ricerca su personaggi storici del territorio, formazione
musicale (e non solo) "DOC'S", gare di lettura, PLANETARIO MOBILE DIGITALE, spettacoli...OVVERO
QUALSIASI IDEA CHE PROMUOVA la CREATIVITA’, l'INGEGNO e la CULTURA in genere.
NOVITA’: Il MERCALIBRO: punto “offerta-vendita-dono” di libri, riviste e
Cd
"fuori catalogo"
Per il dettaglio fare riferimento al PROGETTO BIBLIOTECA
21
7. Aspetti organizzativi della didattica
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (ai sensi del DPR 235/2007)
La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione della persona, l’interazione
sociale e la crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva
collaborazione con la famiglia, pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire un patto educativa
con i genitori mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli.
La Scuola si impegna a:
creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione
dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la
lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;
realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel POF
in base all’autonomia scolastica, tutelando il diritto di apprendere;
procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo, nel rispetto dei criteri stabiliti dagli organismi
didattici della Scuola, chiarendone sempre le modalità e motivandone i risultati in tempi didatticamente
adeguati;
incoraggiare gli studenti gratificando il loro processo di formazione;
comunicare regolarmente alle famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio,
oltre che ad aspetti inerenti il comportamento;
prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, cos da favorire l’interazione
pedagogica con le famiglie;
assicurare lo svolgimento di attività di sostegno, recupero, consolidamento e arricchimento, anche in orario
extracurricolare.
La Famiglia si impegna a:
favorire un processo di crescita positiva ed un sereno sviluppo psicofisico, nel rispetto dell’autonomia educativa;
instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza
valutativa;
tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le comunicazioni
inviate dalla scuola (cartacee o su web), partecipando con assiduità alle riunioni previste;
far rispettare l’orario di ingresso a scuola ai propri figli, limitare le uscite anticipate ed entrate in ritardo ai casi
effettivamente indispensabili, giustificare sempre la assenze, anche con il certificato medico per assenze
superiori ai cinque giorni (festivi compresi);
garantire una frequenza assidua alle lezioni;
verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli impegni di studio e le regole
della scuola;
intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal proprio figlio a carico di
persone, arredi, materiali didattici, anche con il recupero e il risarcimento del danno.
Lo studente si impegna a:
prendere coscienza dei personali diritti e doveri;
rispettare, ambienti, attrezzature;
interagire correttamente con compagni e personale della scuola;
usare un linguaggio ed un atteggiamento consoni ad un ambiente educativo;
adottare un comportamento corretto e adeguato alle diverse situazioni;
rispettare i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio curricolo ;
essere cooperativi nei gruppi di compito, di livello ed elettivi;
adottare sempre comportamenti adeguati alla salvaguardia della propria ed altrui sicurezza;
frequentare con regolarità le lezioni;
rispettare gli orari delle lezioni;
rispettare il Regolamento di Istituto.
Il presente Patto è stato approvato dal Consiglio di Istituto in data 02 luglio 2008, delibera n°12/20 08.
22
Programmazione (obiettivi, contenuti, metodi dell’insegnamento)
L’I.I.S.S. J.M. Keynes intende la programmazione come il momento fondamentale della organizzazione
dell’attività didattica a livello di:
• singolo docente
• dipartimenti disciplinari (gruppo di docenti che insegnano la stessa materia o materia affini)
• Consiglio di Classe.
Nel rispetto degli obiettivi previsti del sistema formativo nazionale, lo scopo della programmazione si
concretizza in un progetto dinamico e flessibile che dia la possibilità di adottare soluzioni adeguate al contesto
in cui si opera.
Sono parte integrante della programmazione anche le indicazioni di:
• modalità dell’intervento didattico
• informazione sullo svolgimento dell’intervento didattico
• verifica dell’apprendimento
• recupero delle carenze di contenuto e di abilità o competenze tramite Sportelli didattici o corsi di
recupero delle conoscenze e abilità di base
Ferme restando la flessibilità e l’adeguatezza della programmazione ai diversi contesti, l’I.I.S.S. J.M. Keynes
garantisce l’unitarietà delle modalità di attuazione della programmazione attraverso procedure comuni.
La sequenza di queste procedure si articola nelle seguenti fasi:
• analisi della situazione di partenza (conoscenze, abilità operative, competenze)
• definizione degli obiettivi didattici, di ciascuna materia, concordati negli incontri di dipartimento (stesse
materie o materie affini)
• definizione degli obiettivi didattici, trasversali fra le materie scolastiche, concordati
nei Consigli di
Classe
• selezione e organizzazione dei contenuti
• specificazione delle metodologie di insegnamento/apprendimento
• definizione dei criteri e delle modalità di verifica e di valutazione.
Questa articolazione illustrata agli studenti, perchè la conoscenza preventiva del percorso didattico funzionale
al raggiungimento degli obiettivi e perchè favorisce un maggior coinvolgimento degli alunni nel processo di
apprendimento.
Particolarmente importanti sono le riunioni di dipartimento in cui i docenti delle singole discipline elaborano,
attraverso il confronto e la ricerca, le strategie didattiche ed hanno, quindi, la funzione di definire la
programmazione disciplinare, stabilendo anche i livelli minimi di competenza necessari ad uno studente per
poter accedere alla classe successiva.
Funzionamento dei consigli di classe
La programmazione didattica ha il suo punto centrale nel consiglio di classe che individua ed attua
• gli obiettivi educativi comportamentali
• gli obiettivi didattici trasversali
• valuta il processo educativo della classe e dei singoli alunni nel modo più individualizzato possibile nel
quadro di finalità e percorsi educativi fissati dal collegio dei docenti.
Il Consiglio di classe:
• accerta i livelli di partenza dei singoli alunni
• elabora il profilo della classe creando gli opportuni collegamenti con la scuola media (per le classi prime)
e con i consigli delle classi precedenti (per le classi seconde, terze, quarte, quinte)
• assume informazioni sulla preparazione pregressa desunte dai risultati ottenuti negli anni precedenti e/o
opportune prove di ingresso
• stabilisce gli obiettivi trasversali comportamentali e cognitivi che riguardano:
23
a) la partecipazione intesa come interazione dinamica tra alunni/docenti/istituzione scolastica,;
b) l’impegno dell’alunno nello studio;
c) il/i metodo/i di studio comuni,
d) gli obiettivi cognitivi comuni a tutte le discipline o per aree disciplinari
e) concorda i comportamenti da tenere nella classe in relazione alla realizzazione degli
f)
obiettivi fissati
g) organizza l’attività didattica per l’attuazione degli obiettivi disciplinari specifici definendo collettivamente la
distribuzione del lavoro della classe per quel che concerne lo studio domestico, le verifiche sommative , le
attività didattiche integrative o complementari
h) decide la partecipazione della classe a particolari progetti didattici cercando di muoversi in una ottica
interdisciplinare
i) decide i criteri e i metodi di valutazione e valuta la necessità di interventi di recupero e di sostegno e li
attua coerentemente alle decisioni del collegio dei docenti
l) esamina i risultati didattici della classe e dei singoli alunni che saranno periodicamente comunicati alle
famiglie secondo le indicazioni del collegio docenti.
•
stabilisce le Visite guidate ed viaggi di istruzione all’interno della propria programmazione didattica
annuale . Gli obiettivi e i contenuti delle visite e dei viaggi sono parte integrante della programmazione
delle materie scolastiche attinenti colla visita o col viaggio. Per questo motivo i loro risultati sono oggetto
di misurazione.
Le visite guidate ed i viaggi di istruzione sono una delle modalità di svolgimento dell’attività didattica.
Il Consiglio di classe, trasformato in gruppo operativo come previsto dagli accordi di programma, elabora ed
attua i piani educativi personalizzati per gli alunni disabili eventualmente presenti nelle classi.
Misurazione e valutazione
Misurazione e valutazione sono i due momenti distinti nei quali l’insegnante certifica, sulla base di obiettivi e
criteri dichiarati, i risultati ottenuti dallo studente
La misurazione ha lo scopo di controllare i risultati di apprendimento dello studente tramite prove.
Si applica pertanto alle singole prove che si richiedono allo studente. I docenti, per una corretta misurazione,
esplicitano agli studenti gli obiettivi di cui si intende verificare il grado di raggiungimento. Misurazione e prove di
verifica sono, pertanto, correlate tra loro.
Le prove di verifica sono rivolte a misurare conoscenze, abilità operative, competenze, che costituiscono le tre
grandi aree dell’apprendimento.
Con conoscenze si intendono:
•
nozioni
•
riconoscimento e conoscenza di fenomeni, sistemi, principi.
Le abilità operative si riferiscono alla produzione ed applicazione delle conoscenze
L e competenze sono “ciò che, in un contesto dato, si sa fare (abilità), sulla base di un sapere (conoscenze) per
raggiungere l’obiettivo atteso e produrre nuove conoscenze”
Si utilizzano due tipi di prove di verifica dell’apprendimento: verifica formativa e verifica sommativa.
Verifica formativa: ha come scopo il controllo, nel corso di un periodo prestabilito, del processo di
apprendimento dello studente; si attua nel corso delle unità didattiche o dei moduli; è semplice; circoscritta sia
per quanto riguarda gli obiettivi, sia i contenuti; avviene in tempi vicini a quelli dell’acquisizione dei contenuti. Alle
verifiche formative va attribuito la funzione di indicatore di trend dell’apprendimento.
Verifica sommativa: ha come scopo il controllo di competenze/abilità o conoscenze acquisite dagli studenti al
termine di una parte significativa del loro percorso di apprendimento rispetto a standard prestabiliti. Ha le
seguenti caratteristiche: è complessa; è articolata su più obiettivi; avviene al termine del periodo di acquisizione
dei contenuti; è oggettiva (nei limiti dell’umano possibile).In sede di misurazione di verifiche dell’apprendimento
si considerano solo ed esclusivamente i risultati.
Con il termine risultato si intende il rapporto tra:
obiettivi e standard minimi di apprendimento
le prestazioni richieste agli studenti.
24
Ogni docente stabilisce, in sede di programmazione, il numero e la tipologia delle verifiche, rapportate al
curricolo di ogni disciplina
Le prove sommative devono essere in numero tale da garantire sufficienti elementi per la valutazione
intermedia (quadrimestrale) e finale.
Entro il periodo indicato dal Collegio Docenti per l’informazione infraquadrimestrale alle famiglie e relativa
all’apprendimento degli studenti, ogni docente acquisisce almeno una verifica orale e scritta o pratica (per le
discipline per le quali previsto il voto scritto o pratico)
Le modalità di svolgimento delle singole prove è scelta dal singolo docente in accordo e in coerenza con
quanto stabilito nel consiglio di classe e nei dipartimenti. Va preventivamente indicato se la prova è di tipo
formativo o sommativo.
La pianificazione delle prove sommative eviterà momenti di eccessivo carico. Il coordinatore di classe ha cura di
garantire questa condizione.
La valutazione è il processo attraverso cui si attribuisce un giudizio allo studente.
Avviene a conclusione di un periodo prefissato.
Nella valutazione, soprattutto finale, ogni insegnante nella valutazione del voto finale come giudizio terrà conto
del raggiungimento degli obiettivi specifici della disciplina (profitto) e della progressione dell’apprendimento. Per
le classi del triennio, nella attribuzione del credito scolastico il consiglio di classe terrà conto, oltre al profitto,
della complessiva, diffusa ed omogenea disponibilità al dialogo educativo da parte dello studente o studentessa.
Gli studenti sono preventivamente ed esattamente informati, soprattutto per le verifiche sommative:
•
sulle prestazioni che vengono loro richieste;
•
sulla scala di misurazione che sarà adottata (in decimi, trentesimi, punti globali, ecc.)
•
sui criteri di determinazione della soglia di sufficienza;
•
su quant’altro possa loro servire per affrontare consapevolmente la prova ed in coerenza alle richieste (a
titolo esemplificativo: gestione del tempo, analisi della traccia...);
Le prove si devono svolgere avendo presente:
• pertinenza con le attività effettivamente svolte;
• rapporto obiettivi/contenuti che si intende verificare;
• funzionalità della scala di misurazione predisposta;
Dopo ogni prova lo studente viene adeguatamente informato:
della qualità del risultato ottenuto in ordine al raggiungimento del/degli obiettivi verificati;
della attività che dovrà svolgere in caso di mancato o parziale raggiungimento del/degli obiettivi.
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CRITERI ATTRIBUZIONE VOTO CONDOTTA
Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri:
Frequenza e puntualità
Rispetto del Regolamento d’Istituto e delle sue norme disciplinari
Partecipazione attiva alle lezioni
Collaborazione con gli insegnanti e compagni
Rispetto degli impegni scolastici
Voto 10
Vivo Interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche
Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche
Ruolo propositivo all’interno della classe
Scrupoloso rispetto del Regolamento di Istituto e delle sue norme disciplinari
Ottima socializzazione
Voto 9
Per l’attribuzione del voto dovranno essere soddisfatti almeno 4 descrittori
Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche
Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche
Ruolo propositivo all’interno della classe
Scrupoloso rispetto del Regolamento di Istituto e delle sue norme disciplinari
Ottima socializzazione
Voto 8
Per l’attribuzione del voto dovranno essere soddisfatti almeno 4 descrittori
Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Costante adempimento dei doveri scolastici
Rispetto del Regolamento di Istituto
Equilibrio nei rapporti interdisciplinari
Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe
Voto 7
Per l’attribuzione del voto dovranno essere soddisfatti almeno 4 descrittori
Discontinua l’ attenzione e la partecipazione alle attività scolastiche
Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati
Non sempre corretti i rapporti interdisciplinari
Sporadici episodi di mancata applicazione del Regolamento di Istituto, quali ad
esempio ritardi, non puntuali giustificazioni nelle assenze
Una nota disciplinare o ammonimento scritto
Per l’attribuzione del voto dovranno essere soddisfatti almeno 4 descrittori
Disinteresse per alcune discipline
Discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche
Rapporti problematici con gli altri
Frequente disturbo dell’attività didattica
Frequenti episodi di mancata applicazione del Regolamento di Istituto, quali ad
esempio ritardi, non puntuali giustificazioni nelle assenze
Più note disciplinari o ammonimento scritto
Comportamento di particolare gravità ( D.M.n.5/2009 art. 4 commi 1 e 2)*
Voto 6
Voto 5
*
D.M. n. 5 /2009 Articolo 4
Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente
1. Premessa la scrupolosa osservanza di quanto previsto dall’articolo 3, la
valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di
scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del
Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di
particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle
26
studentesse e degli studenti – D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R.
235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 – nonché i
regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che
comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità
scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter
dello Statuto).
2. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in
sede di scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente
anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il
Consiglio di classe abbia accertato che lo studente:
nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma
precedente;
successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema
disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da
evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in
ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del presente Decreto.
Attività di sostegno e recupero
Il Collegio Docenti, riunitosi il 22 gennaio 2008 in considerazione della normativa vigente, ha ritenuto
obiettivi irrinunciabili: il miglioramento della qualità del processo insegnamento/apprendimento; in una maggior
responsabilizzazione degli studenti nello studio individuale e nella regolare frequenza alle lezioni; integrare le
attività di sostegno e recupero nell’ordinario percorso curricolare; potenziare nella fascia obbligatoria del biennio
le attività di orientamento – riorientamento.
Ha pertanto deliberato di adottare i seguenti criteri, tempi e modalità per la programmazione e svolgimento
delle attività di sostegno e recupero.
Le attività di sostegno hanno lo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico responsabilizzando gli studenti
rispetto agli obiettivi didattici prefissati; innalzare il livello qualitativo del percorso formativo; avvicinare il livello di
insegnamento a quello degli apprendimenti.
Sostegno in itinere durante l’ordinario orario di lezione con recupero degli apprendimenti sulle parti di
programma svolte, per la riformulazione delle strategie tese all’approfondimento e al consolidamento di abilità e
competenze. Si svolgerà in periodi concordati in sede di Consiglio di Classe
Sportello di sostegno pomeridiano sul “metodo di studio” attivato per le classi del biennio e tenuto da
Docenti della classe individuati dal cdc. Lo sportello si svolgerà per dieci settimane con frequenza settimanale di
1 ora ½ a giorno fisso.
Le attività di recupero hanno lo scopo di prevenire i debiti scolastici colmando tempestivamente le lacune
evidenziate in sede di scrutinio. Tali attività, organizzate in modo strutturato dalla Scuola, devono essere
affiancate da un impegno di studio individuale dello studente per raggiungere gli obiettivi formativi stabiliti dai
Docenti.
Le attività di recupero si articolano in tre momenti:
·
Corsi di recupero dopo gli scrutini intermedi deliberati dai consigli di classe che individuano, in sede di
scrutinio intermedio , le discipline e gli studenti destinatari del corso la cui frequenza è obbligatoria. I corsi si
svolgeranno da febbraio ad aprile e il calendario
delle attività verrà comunicato successivamente dal Docente delegato.
·
Corsi di recupero dopo gli scrutini finali per gli studenti la cui promozione verrà “sospesa” dal cdc per
la presenza di debiti formativi. Il calendario dei corsi e delle verifiche finali sarà deliberato dal Collegio Docenti in
Marzo e comunicato alle famiglie.
27
Criteri di promozione scrutini giugno
In sede di scrutinio finale ogni docente propone un voto accompagnato da un giudizio motivato (in forma scritta
nel caso di insufficienza).
Il cdc, sulla base delle proposte di voto dei singoli docenti che tengono conto di tutti gli elementi di valutazione
relativi all’intero anno scolastico, e precisamente:
• voto di condotta
• conoscenze, abilità, competenze;
• Impegno e partecipazione all’attività didattica;
• Raggiungimento dei livelli di soglia per ogni singola materia;
• Impegno e risultati ottenuti nelle attività di recupero al termine del primo quadrimestre;
delibera la promozione, la non promozione o la sospensione del giudizio finale.
La promozione è deliberata in caso di esito finale positivo in tutte le discipline (valutazione almeno sufficiente
in ogni disciplina e nella condotta), in tal caso lo studente è “ammesso alla frequenza della classe successiva”.
Per tale valutazione si terrà conto:
• voto di condotta (non inferiore a 6/10)
• Dei risultati di profitto ottenuti nelle discipline oggetto di studio, con il raggiungimento almeno degli
obiettivi minimi;
• Delle attitudini e delle capacità dello studente nell’organizzazione dello studio individuale;
• Dell’impegno dimostrato dallo studente nell’assolvere ai doveri scolastici;
• Dei risultati conseguiti con la frequenza a eventuali corsi di recupero e/o sostegno in itinere organizzati
dalla scuola;
• della progressione nell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza;
• Dalla regolarità dimostrata nel frequentare le lezioni e le altre attività scolastiche;
• Dall’atteggiamento complessivo mantenuto nei confronti della vita scolastica e degli impegni ad essa
connessi;
• Di ogni altro elemento utile a valutare impegno, e risultati ottenuti dallo studente.
La non promozione è deliberata per gli studenti che presentano un voto di condotta inferiore a 6/10 oppure
gravi e numerose insufficienze che non permettono di individuare le premesse per una ripresa attraverso le
attività di recupero estive, al fine di un inserimento positivo dello studente nelle attività scolastiche della classe
successiva. Oppure nel caso in cui lo studente, a prescindere dal numero di insufficienze, abbia una
preparazione complessiva ritenuta inadeguata per affrontare con profitto la classe successiva. In tali casi lo
studente è dichiarato “non ammesso alla frequenza della classe successiva”. La valutazione complessiva di
non promozione terrà conto:
• voto di condotta (inferiore a 6/10)
• Del numero e della gravità delle insufficienze registrate nel corso dell’intero anno scolastico;
• Dei miglioramenti conseguiti nel profitto rispetto ai risultati del primo quadrimestre;
individuale;
• Delle attitudini e capacità dimostrate dallo studente nell’organizzare lo studio
• Dell’impegno dimostrato dallo studente nell’assolvere ai doveri scolastici;
• Dai risultati conseguiti con la frequenza ai corsi di recupero e/o sostegno in itinere;
• Dalla regolarità dimostrata nel frequentare le lezioni e le altre attività scolastiche;
• Dall’atteggiamento complessivo mantenuto nei confronti della vita scolastica e degli impegni ad essa
connessi;
• Di ogni altro elemento utile a valutare impegno, e risultati ottenuti dallo studente;
La delibera di non promozione deve essere accompagnata da una articolata motivazione individualizzata per
ogni studente
La sospensione del giudizio è deliberata dal cdc per gli studenti che evidenziano difficoltà in alcuni ambiti e
materie ritenute superabili attraverso i corsi di recupero estivi e l’impegno personale dello studente nello studio
autonomo.
Come criterio generale il Collegio ritiene di indicare in tre il limite massimo del numero dei debiti formativi che lo
28
studente può contrarre in caso di sospensione del giudizio, non limitando comunque l’autonomia del cdc che
può decidere caso per caso in funzione dell’interesse dello studente.
Nella valutazione di sospensione del giudizio il cdc terrà conto:
• Del numero e della gravità delle insufficienze registrate nel corso dell’intero anno scolastico;
• Dei miglioramenti conseguiti nel profitto rispetto ai risultati del primo quadrimestre;
• Delle attitudini e capacità dimostrate dallo studente nell’organizzare lo studio individuale;
• Dell’impegno dimostrato dallo studente nell’assolvere ai doveri scolastici;
• Dai risultati conseguiti con la frequenza ai corsi di recupero e/o sostegno in itinere;
•  Dalla regolarità dimostrata nel frequentare le lezioni e le altre attività scolastiche;
• della progressione nell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza;
• Dall’atteggiamento complessivo mantenuto nei confronti della vita scolastica e degli impegni ad essa
connessi;
• Di ogni altro elemento utile a valutare impegno, e risultati ottenuti dallo studente.
La delibera di sospensione del giudizio deve essere accompagnata da una articolata motivazione
individualizzata per ogni studente.
In caso di sospensione del giudizio il cdc motiverà per ogni disciplina insufficiente le carenze dello studente e
invierà alla famiglia comunicazione degli interventi di recupero organizzati dalla scuola con le indicazioni
operative per lo studio individuale delle altre discipline risultate insufficienti.
Criteri per scrutini settembre
In sede di seconda convocazione dello scrutinio finale (settembre) ogni docente propone un voto accompagnato
da un giudizio motivato (in forma scritta nel caso di insufficienza).
Il cdc, sulla base delle proposte di voto dei singoli docenti che tengono conto di tutti gli elementi di valutazione
relativi all’intero anno scolastico, e precisamente:
• conoscenze, abilità, competenze;
• impegno e partecipazione all’attività didattica;
• raggiungimento dei livelli di soglia per ogni singola materia;
• impegno e risultati ottenuti nelle attività di recupero al termine del primo quadrimestre;
• frequenza ai corsi di recupero estivi assegnati
• della progressione nell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza;
• risultati conseguiti nella verifica finale di settembre;
delibera la promozione, o la non promozione dello studente alla classe successiva.
La promozione è deliberata in caso di esito finale positivo in tutte le discipline (valutazione almeno sufficiente
in ogni disciplina), in tal caso lo studente è “ammesso alla frequenza della classe successiva”. Per tale
valutazione si terrà conto:
• della progressione apprendimento rispetto ai livelli riscontrati nella 1^ sessione di giugno
• dei risultati di profitto ottenuti nelle discipline oggetto di studio, con il raggiungimento almeno degli
obiettivi minimi;
• delle attitudini e delle capacità dello studente nell’organizzazione dello studio individuale;
• dell’impegno dimostrato dallo studente nell’assolvere ai doveri scolastici;
• della regolarità dimostrata nel frequentare le lezioni e le altre attività scolastiche;
• dell’atteggiamento complessivo mantenuto nei confronti della vita scolastica e degli impegni ad essa
connessi;
• di ogni altro elemento utile a valutare impegno, e risultati ottenuti dallo studente:
• della regolare partecipazione ai corsi di recupero estivi organizzati dalla scuola;
• del risultato positivo conseguito nella/e verifica/e finale/i di settembre, in termini di conoscenze e
competenze.
La non promozione è deliberata per gli studenti che presentano gravi e numerose insufficienze che non
permettono un inserimento positivo dello studente nelle attività scolastiche della classe successiva. Oppure nel
caso in cui lo studente, a prescindere dal numero di insufficienze, abbia una preparazione complessiva ritenuta
29
inadeguata per affrontare con profitto la classe successiva. In tali casi lo studente è dichiarato “non ammesso
alla frequenza della classe successiva”. La valutazione complessiva di non promozione terrà conto:
• del numero e della gravità delle insufficienze registrate nel corso dell’intero anno scolastico;
• dei miglioramenti conseguiti nel profitto rispetto ai risultati del primo quadrimestre;
• ·delle attitudini e capacità dimostrate dallo studente nell’organizzare lo studio individuale;
• dell’impegno dimostrato dallo studente nell’assolvere ai doveri scolastici;
• ·nell’assolvimento di debiti formativi relativi all’anno scolastico precedente;
• della regolarità dimostrata nel frequentare le lezioni e le altre attività scolastiche;
• dell’atteggiamento complessivo mantenuto nei confronti della vita scolastica e degli impegni ad essa
connessi;
• di ogni altro elemento utile a valutare impegno, e risultati ottenuti dallo studente;
• del risultato negativo conseguito nella/e verifica/e finale/i di settembre, in termini di conoscenze e
competenze.
• Della mancata progressione apprendimento
La delibera di non promozione deve essere accompagnata da una articolata motivazione individualizzata per
ogni studente
Criteri attribuzione credito scolastico Art 12 Reg. DPR 323/98 e D.M. 452/98
In conformità degli artt. 11 e 12 del Regolamento ex DPR 323 e successive modificazioni ed integrazioni, i cdc
nell’attribuzione del credito scolastico terranno in considerazione i seguenti elementi:
• Profitto inteso come media dei voti
• Assiduità di frequenza, interesse ed impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo e a tutte
le attività didattiche, compreso l’insegnamento della religione cattolica (RC) o attività alternativa(AA)
• Crediti derivanti da attività integrative e complementari organizzate dalla scuola ed inserite nel Pof
• Crediti formativi
• Integrazione del credito per gli anni precedenti
1
2
3
4
5
Punteggio
Frequenza, interesse Attività integrative e Crediti formativi
Integrazione
complementari
punteggio
minimo da media Impegno, RC-AA
voti
0,3 (medi)
0,3 per ogni attività
0,3 per ogni attività
____________
0,6 (alti)
1,6 (eccellenze)
L’allievo anche in presenza di una attività potrebbe non raggiungere il punteggio minimo necessario per ottenere
il punteggio massimo della banda (0,6 arrotondato a 1), in quanto solo con un minimo di due attività (0,3*2) o
con un riconoscimento do 0,6 da parte del cdc per impegno ed interesse raggiungerebbe il massimo punteggio
ammesso dalla media dei voti.
In presenza di debito/i formativo/i verrà assegnato in ogni caso il punteggio minimo di banda.
CREDITO SCOLASTICO (attività integrative e complementari)
Contribuiscono a formare il credito scolastico in senso stretto tutte le attività integrative e complementari
previste dal Pof , che non siano curricolari, con attestato finale di frequenza da cui risulti la frequenza ad
almeno il 75% degli incontri (es. teatro)
CREDITO FORMATIVO
Ai fini della attribuzione del credito formativo sono valutabili le esperienze acquisite al di fuori della scuola (sono
pertanto escluse le attività degli stage estivi di borse di studio-lavoro) di appartenenza in ambiti e settori della
società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale (attività artistiche,
culturali, sportive, di volontariato, di solidarietà, di lavoro)
Tali esperienze devono essere:
• coerenti con gli obiettivi formativi e didattici del consiglio di classe
• rilevanti qualitativamente e quantitativamente in relazione al tempo ad esse dedicato e l’impegno
profuso.
30
DOCUMENTAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
Volontariato ed attività sociali: la documentazione per la richiesta del credito deve consistere in una
attestazione proveniente da Enti, associazioni e istituzioni riconosciute ai sensi della legge 266/91
(volontariato) , della Legge 49/87 (Organizzazioni Non Governative) e dal Decreto legislativo 460/98
(ONLUS, Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale) presso le quali lo studente ha prestato la propria
attività coerentemente con l’attività 1 di volontariato e sociale dell’Ente, Associazione, Istituzione per almeno 80
ore annuali2 Tali attestazioni devono contenere: denominazione dell’Ente, Associazione o Istituzione;
autocertificazione riguardante l’iscrizione ai registri regionali di competenza e, per gli enti ecclesiastici, della
tenuta separata delle scritture contabili per le attività riconosciute come ONLUS (Decreto legislativo 460/98, art.
10 lettera a). c. 1. La documentazione riguardante volontariato presso parrocchie o gruppi scout è considerata
valida solo se i suddetti enti sono in possesso dei requisiti sopra citati.
Lavoro: Attestazione della azienda presso cui si è svolta l’attività lavorativa per almeno 20 giorni lavorativi o
almeno 100 ore unitamente alla fotocopia della busta-paga o della documentazione ufficiale da cui risulti il
versamento dei contributi previdenziali a carico dell’azienda versati per la prestazione d’opera 3 (se non dovuti
bisogna indicare la norma che non prevede il versamento). Periodi di lavoro multipli di 20 giorni lavorativi o di
140 ore sono considerati ulteriori periodi 4
Attività sportive: la certificazione agonistica deve avvenire su carta intestata della società sportiva con timbro
e firma originali del presidente o del vice .
Attività artistiche: per la musica il superamento di un esame al Conservatorio5 o la frequenza per almeno
80 ore annuali all’attività di una Filarmonica.
Lingue straniere: la certificazione, relativa al superamento di un esame all’estero attestante il livello raggiunto,
deve essere convalidata dalla autorità diplomatica o consolare
La certificazione europea in lingue rilasciata da Enti Certificatori deve riportare il livello europeo delle abilità
conseguite .
ECDL Il superamento di due dei sette moduli previsti per il rilascio della licenza o il conseguimento del diploma
finale ECDL.
Frequenza di Corsi “Orientamento alla Sicurezza” svolti presso l’IIPLE di Bologna, al termine dell’attività
didattica.
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DELLE BORSE DI STUDIO-LAVORO
Assegnazione alle classi:
1. classi quarte;
2. classi terze: in caso di eccedenza del numero di borse rispetto al numerodi alunni disponibili delle classi
quarte;
3.classi quinte: in caso di eccedenza del numero di borse rispetto al numerodi alunni disponibili delle classi
quarte e terze e compatibilmente con gli esami di Stato;
4. classi seconde: in caso di ulteriore eccedenza del numero di borse disponibili e compatibilmente con le
richieste delle aziende.
1
Corsi attivati da Enti, Associazioni ed istituzioni qui richiamate non possono essere considerati “attività”
2 L’anno di riferimento quello scolastico
3 Il periodo di svolgimento della attività deve essere compresa nei dodici mesi precedenti la presentazione della
documentazione
4 es. 40 giorni lavorativi sono pari a due attività
5
L’esame deve essere gi superato all’atto della presentazione della documentazione e deve essere stato
sostenuto nel periodo compreso nei dodici mesi precedenti la presentazione della documentazione
6 L’esame deve essere gi superato all’atto della presentazione della documentazione e deve essere stato sostenuto
nel periodo compreso nei dodici mesi precedenti la presentazione della documentazione
7 Gli esami devono essere gi superati all’atto della presentazione della documentazione e devono essere stato
sostenuti nel periodo compreso nei dodici mesi precedenti la presentazione della documentazione. Idem per il
rilascio della diploma finale
31
Assegnazione agli alunni:
che hanno dato disponibilità in base al periodo, dando la priorità a chi non ha mai fatto esperienza
precedentemente,
in base ad una graduatoria che tenga conto dei voti del 1 quadrimestre e della promozione .
tenendo conto delle richieste delle aziende (residenza, e, competenze
specifiche)
N. B.:
La scelta della sede, da parte degli alunni, avverrà, a livello globale, in senso orizzontale (es.: i primi in
graduatoria sceglieranno per primi, i secondi dopo e così via). A parità di condizioni si proceder al sorteggio;
Per eventuali borse disponibili c/o l’ANFFAS prevista una selezione in base ad un corso di formazione a cura
dell’Ente. Gli alunni che non dovessero superare tale corso possono sempre accedere alle altre borse secondo i
criteri suddetti. Gli alunni delle classi seconde accedono alle borse di studio dopo aver
valutato la disponibilità anche degli alunni che hanno gi fatto l’esperienzain passato.
32
8. Formazione personale Docente ed ATA
La formazione in servizio del personale rientra tra gli elementi costitutivi della progettazione e gestione della
offerta formativa e è rivolta sia al docenti, sia al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario in servizio
presso l’I.I.S.S. J.M. Keynes.
In particolare la formazione dei docenti ha come obiettivo l’aggiornamento in
• Metodologie didattiche
• Nuove tecnologie didattiche
• Ambiti disciplinari
• La formazione del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario ha come obiettivo l’aggiornamento in
• Nuove competenze professionali
• Sicurezza
All’interno delle linee programmatiche della formazione si attuano i seguenti corsi di formazione:
1. Aggiornamento tecnologie informatiche docenti: alfabetizzazione software e uso della rete interna
2. Progetto ECDL: corsi preparatori per sostenere esami ECDL per il personale del Keynes
3. Altri corsi relativi alla professionalit docente
4. Corsi di aggiornamento in ambito disciplinare
ORGANI E PROCEDURE
Il Consiglio di Istituto stabilisce gli indirizzi generali per le attività dell’I.I.S.S.: J. M. Keynes e le scelte generali di
gestione e di amministrazione.
Gli organismi e le associazioni anche di fatto dei genitori e degli studenti formulano pareri e proposte.
Il Collegio dei Docenti elabora il Piano dell’O. F. sulla base degli indirizzi generali e delle proposte.
Il Consiglio di Istituto adotta il Piano.
Il Dirigente scolastico, con i collaboratori e le Funzioni Strumentali all’offerta formativa attiva i necessari rapporti
con gli enti locali e le realtà territoriali per promuovere tutte le iniziative volte alla realizzazione del POF.
Il Dirigente scolastico, con i collaboratori e le Funzioni Strumentali all’offerta formativa , individua i modelli della
verifica dell’azione svolta, anche mediante azioni di monitoraggio.
33
9. Organizzazione Sicurezza
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.):
Arch. Andrea Vittuari
Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (S.P.P.):
Dott.ssa Magnoni Gianna
D.S.G.A.
Prof. Natalini Emanuela
Responsabile Laboratorio Chimica/Scienze
Prof. Landi Ettore
Responsabile Laboratorio Fisica
Prof.ssa Gallio Pamela
Responsabile Laboratori Linguistici
Prof.ssa Volta Daniela
Responsabile Laboratori Informatica
Prof.ssa Negroni Sandra
Responsabile Palestra
Sig. Lambertucci Vittoriano
Assistente Tecnico area informatica
Sig.ra Selmi Patrizia
Assistente Tecnico area scientifica
Sig.ra Barbieri Ombretta
Collaboratore Scolastico
Sig.ra Chiarini Simonetta
Assistente Amministrativo
Medico Competente (M.C.): Dott.ssa Tatiana Franco
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.): Sig.ra Selmi Patrizia
Referente esterno : Prof. Caselli Giuseppe
Responsabile cassette Pronto Soccorso: Sig.ra Galavotti Natalia
Addetti al Servizio
di Pronto Soccorso
Cappelletti Sabrina
Chiarini Simonetta
Galavotti Natalia
Maserati Maria Teresa
Addetti al Servizio
di Prevenzione incendi
Barbieri Ombretta
Binnekade Elisabeth
Montagnini Antonella
Stagni Gian Carlo
34
Di seguito sono riportati i quadri orario settimanali dei “nuovi” indirizzi e dei corsi già presenti nell’istituto.
Per i “nuovi “indirizzi il corso è quinquennale e si divide come segue: 1° biennio , che comprende il primo ed il
secondo anno , ed in un 2° biennio , che comprende il terzo ed il quarto anno di corso che col quinto anno
costituiscono un percorso formativo unitario.
10. Settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing
PROFILO CULTURALE: si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad ampie aree:
l’economia,l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo.
DISCIPILNE
5° anno
1°BIENNIO
2°BIENNIO
1^
2^ 3^ 4^
5^
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze integrate( Scienze della terra e Biologia)
2
2
Scienze integrate:Fisica
2
Scienze integrate :Chimica
2
Geografia
3
3
Informatica
2
2
2
2
Seconda lingua comunitaria
3
3
3
3
3
Economia Aziendale
2
2
6
7
8
Diritto
3
3
3
Economia Politica
3
2
3
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
Religione cattolica o attività alternative
Totale ore settimanali
2
1
1
1
1
1
32
32
32
32
32
10. Settore Economico : Relazioni Internazionali per il Marketing
DISCIPILNE
1°BIENNIO
2°BIENNIO
5° anno
1^
2^
3^
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
3
3
3
Seconda lingua comunitaria
3
3
3
Terza lingua straniera
3
3
3
Economia Aziendale e geo-politica
5
5
6
Diritto
2
2
2
Relazioni internazionali
2
2
3
Tecnologie della comunicazione
2
2
Matematica
4
4
Diritto ed economia
2
2
Scienze integrate( Scienze della terra e Biologia)
2
2
Scienze integrate:Fisica
2
Scienze integrate :Chimica
Geografia
2
3
3
Informatica
2
2
Seconda lingua comunitaria
3
3
Economia Aziendale
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Totale ore settimanali
32
32
32
32
32
35
11. Settore Tecnologico : “Costruzione Ambiente e Territorio”
PROFILO CULTURALE : si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove
interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di
progettazione e di organizzazione.
DISCIPILNE
1°BIENNIO
2°BIENNIO
5°anno
1^
2^
3^
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze integrate( Scienze della terra e Biologia)
2
2
Scienze integrate: Fisica
3
Complementi di matematica
1
1
Progettazione, costruzioni e impianti
7
6
7
Geopedologia, Economia ed Estimo
3
4
4
Topografia
4
4
4
Gestione del cantiere e Sicurezza dell'ambiente di lavoro
2
2
2
laboratorio fisica (biennio)
3
2*
Scienze integrate : Chimica
3
laboratorio chimica(biennio)
3
2*
Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica
3
laboaratorio
3
2*
Tecnologie informatiche
3
laboratorio
2*
Scienze e tecnologie applicate
3
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
32
32
32
32
ore di laboratorio
Totale ore settimanali
6
32
* Attività di laboratorio con compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
36
12. Liceo Scientifico con programma ministeriale
PROFILO Culturale: dà una valida preparazione scientifica ed umanistica. Favorisce l’acquisizione di
conoscenze e metodi propri della matematica, della fisica , delle scienze naturali . Guida lo studente ad
approfondire a e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per
seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica.
DISCIPILNE
1°BIENNIO
2°BIENNIO
5° anno
1^
2^
3^
4^
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
3
3
3
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
5^
Matematica *
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali ( Biologia, Chimica, Scienze della Terra)
2
2
2
3
3
Disegno e storia dell'arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
27
27
30
30
30
Totale ore settimanali
*con informatica al primo biennio
14. Liceo Scientifico con scelta opzionale della lingua francese: due ore
settimanali oltre l’orario
DISCIPILNE
1°BIENNIO
2°BIENNIO
5°anno
5^
1^
2^
3^
4^
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
3
3
3
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
Matematica *
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali ( Biologia, Chimica, Scienze della Terra)
2
2
2
3
3
Disegno e storia dell'arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
27
30
30
30
Lingua francese (scelta opzionale)
Totale ore settimanali
*con informatica al primo biennio
2
27+ 2
N.B. E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera,di una disciplina non linguistica(CLIL) compresa
nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli
insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse
annualmente assegnato.
37
Per le classi seconde, terze e quarte dei corsi : I.G.E.A. , E.R.I.C.A. e GEOMETRA il numero delle ore
settimanali è stato portato a 32 ore. Per le classi quinte degli stessi corsi, il numero delle ore settimanali
rimane inalterato. Per l’indirizzo LICEO le ore di tutte le classi seconde, terze, quarte e quinte, non ha
subito alcuna riduzione.
14. IGEA
DISCIPLINE
2^
3^
4^
Lingua e letterarura italiana
4
5
3
5^
3
Storia
2
2
2
2
Prima lingua straniera
3
3
3
3
Matematica e informatica
4
-
-
-
Scienza della materia e laboratorio
4
-
-
-
Scienza della natura
3
-
-
-
Elementi di diritto ed economia
2
-
-
Seconda lingua straniera
3
3
3
3
Matematica applicata
-
4
3
3
3
2
3
2
6
9
9
Geografia economica
Economia aziendale e laboratorio
Diritto
2
3
3
Economia politica
3
2
3
Scienze delle finanze
Trattamento del testo e della parola
3
Ed.Fisica
2
2
2
2
Religione/Materia alternativa
1
1
1
1
32
32
32
35
Totale ore settimanali
15. ERICA
DISCIPLINE
2^
3^
4^
Lingua e letterarura italiana
4
4
4
5^
4
Storia
2
2
2
2
Ed.giuridica economica
2
Prima lingua straniera
4
4
4
5
Seconda lingua straniera
4
4
4
5
4
3
4
Terza lingua straniera
Matematica e informatica
4
-
-
-
Scienza della materia
4
-
-
-
Scienza della natura
3
Storia dell'arte e del territorio
Matematica applicata
-
-
-
-
2
2
2
3
3
3
Geografia generale ed antropica
2
2
2
Elementi di Leg.Economico aziendale
4
5
6
2
Trattamento del testo e della parola
2
Ed.Fisica
2
2
2
Religione/Materia alternativa
1
1
1
1
32
32
32
36
Totale ore settimanali
38
16. Geometri - PROGETTO CINQUE
2^
3^
4^
5^
Lingua e letterarura italiana
4
3
3
3
Storia
2
2
2
2
lingua straniera
3
2
2
2
Matematica e informatica
5
3
3
2
Fisica e laboratorio
3
-
-
-
Chimica e laboratorio
3
-
-
-
Elementi di diritto ed economia
2
2
2
2
3
3
4
4
4
5
Topografia, fotogrammetria
4
4
5
Impianti
2
2
3
Geopedologia, estimo,economia
4
4
5
2
DISCIPLINE
Geografia,scienze e laboratorio
4
Disegno e CAD
3
Disegno e progettazione
Costruzioni, sicurezza nei cantieri
2
Ed.fisica
2
2
2
Religione/Materia alternativa
1
1
1
1
33
32
32
36
Totale ore settimanali
17. Liceo Scientifico- PNI
2^
3^
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
4
4
3
4
Lingua e cultura latina
5
4
4
3
Lingua e cultura straniera
4
3
3
4
Storia
2
2
2
3
2
3
3
DISCIPLINE
Filosofia
Matematica
5
5
5
5
Fisica
3
3
3
3
Scienze
2
3
3
2
Disegno e storia dell'arte
3
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
28
31
31
32
Totale ore settimanali
18. Liceo Scientifico- bilinguismo
2^
3^
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
4
4
3
4
Lingua e cultura latina
5
4
4
3
Prima Lingua straniera
4
3
3
3
Seconda lingua straniera
4
3
3
3
Storia
2
2
2
3
2
3
3
3
3
3
2
3
3
Filosofia
Matematica
4
Fisica
Scienze
2
3
3
2
Disegno e storia dell'arte
3
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
30
31
32
32
Totale ore settimanali
39
EDUCAZIONE AGLI ADULTI
19. IL PROGETTO SIRIO indirizzo commerciale presso la Casa
Circondariale “G.Dozza”
Il progetto Sirio nasce nell’ambito della Direzione generale per l’Istruzione Tecnica come corso rivolto
agli adulti per favorire il rientro nel sistema formativo di persone che hanno abbandonato, per vari
motivi, il percorso scolastico regolare.
Gli studenti che terminano il quinto anno, una volta superato l’esame finale, conseguono un diploma
tecnico – commerciale che permette loro l’accesso all’università.
L’orario scolastico si articola su cinque giorni settimanali ed è organizzato tenendo conto delle esigenze interne
dell’Istituto di pena..
Questo corso, pur dando ampio spazio alle materie professionali, lascia comunque l’opportunità per un discorso
di tipo culturale generale.
FINALITA’
Nella situazione specifica, vale a dire il carcere, cioè “un mondo a parte”, gli insegnanti dell’IIS KEYNES hanno
valutato che la funzione primaria dell’esperienza scolastica sia quella di stabilire una relazione di confronto,
scambio, discussione rispetto sia agli argomenti teorici, sia a quelli relativi al mondo esterno; la scuola quindi
un’occasione per “tornare nel mondo” con maggiori capacità di analisi e giudizio.
PROFILO
In tutte le materie, oltre all’impegno per l’acquisizione delle conoscenze fondamentali, si lascia dunque ampio
spazio alla discussione sia entrando strettamente nel merito, sia affrontando problemi di attualità oggetto di
interesse comune o relativi alle rispettive visioni del mondo. A livello formativo generale questo contribuisce ad
una maggiore coscienza di sé e delle proprie opinioni, e sviluppa l’abitudine ad argomentare le proprie
affermazioni.
Relativamente al profilo professionale si punta alla formazione di un lavoratore consapevole dei processi
aziendali, dotato di strumenti interpretativi in particolare sulla gestione finanziaria ed economica e con alcune
competenze a livello informatico.
INSERIMENTO NELLE PLURICLASSI CON VALUTAZIONE DEI CREDITI FORMATIVI
Per assicurare il proseguimento del percorso formativo anche agli studenti che per l’esiguo numero non
costituirebbero una classe, sono formate delle classi con alunni di livelli scolastici diversi (pluriclassi) con il
riconoscimento delle competenze acquisite sulla base dei seguenti criteri:
Gli studenti che dichiarano esperienze di lavoro di durata almeno annuale e che, nel caso di studenti stranieri,
abbiano frequentato corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana documentati e/o documentabili sono inseriti
nelle classi 2e;
Gli studenti che dichiarano frequenze a percorsi scolastici, di durata almeno biennale e differenti rispetto al
corso a cui chiedono l’iscrizione, sono inseriti nelle classi 3e, previa prova di verifica scritta e /o colloquio orale;
Gli studenti che sono in possesso di titoli di studio di scuola superiore o universitaria possono essere iscritti
alle classi 4e o 5e previa frequenza, all’inizio dell’anno scolastico di percorsi integrativi inerenti le discipline
caratterizzanti il corso Sirio, come indicato nell’ O.M. 87/04.
DIDATTICA
Gli obiettivi sotto descritti sono comuni a tutte le discipline e vengono modulati a seconda dei livelli di partenza
del singolo studente e della classe frequentata
Obiettivi di tipo cognitivo: abitudine a comunicare in modo adeguato e coerente, a consultare i libri di testo, ad
esercitarsi nel prendere appunti; capacità di riassumere in modo coerente, sapendo cogliere i concetti principali,
capacità di produrre testi scritti abbastanza corretti e coerenti, capacità di esprimere giudizi motivati.
Obiettivi comportamentali: impegno regolare, partecipazione attiva, rispetto delle persone, dell’ambiente, delle
regole concordate e delle scadenze, capacità di organizzare il materiale scolastico.
40
Criteri di valutazione: Considerate le difficoltà oggettive e la specificità del progetto Sirio, i docenti ritengono che
la valutazione debba essere abbastanza flessibile. Si terrà conto dei livelli di partenza, dell’interesse, della
partecipazione, della puntualità nelle scadenze e dei progressi conseguiti. La misurazione andrà da 1 a 10.
Metodo di lavoro: i consigli di classe si avvarranno di tutti i metodi di lavoro ritenuti efficaci: lezioni frontali,
interattive, lavori di gruppo, utilizzo di ogni supporto multimediale a disposizione (audiocassette, video cassette,
calcolatrici, PC)
CREDITI SCOLASTICI
Per quanto riguarda l’attribuzione del credito scolastico dalla 3° classe per accedere all’esame di St ato i Consigli
di Classe terranno in considerazione i seguenti elementi:
• Profitto inteso come media dei voti
• Assiduità di frequenza, interesse ed impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo e a tutte le
attività didattiche
• Crediti derivanti da attività integrative e complementari organizzate dalla scuola ed inserite nel Pof ( ad
esempio teatro, corsi CEFAL…)
Crediti formativi: sono valutabili le esperienze acquisite all’interno del carcere in ambiti e legati alla formazione
della persona e alla crescita umana, civile e culturale (attività artistiche, culturali, sportive, di volontariato, di
solidarietà, di lavoro) organizzati da altri soggetti diversi dalla scuola.
Gli studenti possono avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica per 1 ora settimanale
• il monte ore è uguale a quello della terza classe
PROGETTO PLURICLASSE
DESTINATARI: gli studenti della Casa Circondariale di Bologna che hanno titolo per accedere alla frequenza
alla quarta del Corso Sirio (promossi negli anni precedenti, idonei per titolo pregresso, idonei per accertamento
delle competenze).
OBIETTIVI: assicurare il proseguimento del percorso formativo anche agli studenti che, per l’esiguo numero, si
vedrebbero altrimenti privati della possibilità di proseguire nella frequenza scolastica per il raggiungimento del
diploma.
ARTICOLAZIONE
• Accoglienza nella terza classe di tutti gli adulti riconosciuti idonei a frequentare non solo la terza
classe, ma anche la quarta
• organizzazione modulare della didattica: ogni insegnante nei consigli di classe di programmazione
specifica come organizzare la sua attività
• flessibilità del lavoro di classe che tenga conto di diversi livelli di scolarizzazione degli allievi
• accertamento delle competenze in ingresso e documentazione in uscita di quelle acquisite
Per l’attuazione di questo progetto i consigli di classe (tranne gli scrutini) si svolgono collegialmente per il
biennio ed il triennio (senza suddivisione di classi e di sezioni).
41
20. Progetto Sirio: Corso Serale Statale per Geometri
Il corso e’ destinato a:
• occupati o in cerca di occupazione
• adulti che hanno interrotto percorsi scolastici e desiderano conseguire il diploma di geometra.
Discipline
2^
3^- 4^
5^
Italiano-Storia
7
4
4
Lingua straniera(inglese)
3
2
2
Matematica
4
3
2
Fisica
2
Scienze
5
Diritto
2
2
Costruzioni,Disegno e progettazione
4
7
8
Topografia
4
3
Impianti
2
3
Geopedologia, Economia ed estimo
4
4
Totale ore annue
25
28
28
FINALITA’
Il corso serale SIRIO per geometri stato attivato presso l’Istituto Keynes dall’a.s. 2006-07 con lo scopo di
affrontare il problema del lifelong-learning, o rientri formativi in et adulta, e permettere agli studenti lavoratori di
completare la loro identità professionale. La filosofia del corso quella di superare i modelli e le metodologie
rigide applicati all’utenza diurna, realizzando un percorso flessibile che valorizzi l’esperienza di cui sono portatori
gli studenti-lavoratori del serale, e che integri il loro sapere e la loro cultura di partenza, stimolando e
incoraggiando la ripresa degli studi per un rientro nel percorso formativo con successo.
IL CORSO
Il corso serale per geometri articolato su un progetto SIRIO per adulti. Il corso, in origine quinquennale, viene
proposto su tre anni con inserimento diretto senza esame di ammissione al terzo anno o successivi, previa
valutazione dei crediti scolastici e lavorativi presentati dallo studente. Dopo parere favorevole della
Commissione, lo studente-lavoratore viene inserito direttamente al terzo anno e vengono predisposti dei
percorsi individuali di recupero per le discipline (o parte di esse) non conosciute.
LA DIDATTICA
Ogni studente è assegnato ad un docente tutor con cui organizzerà un piano di studio modulare personalizzato
in base alle discipline da seguire, orari di lezione concordati, presenze per le verifiche orali e scritto/grafiche. In
ogni classe saranno nominati tutor per gruppi di 7/8 corsisti; i tutor definiscono la posizione del corsista con un
incontro individuale e predispongono un percorso personalizzato in cui sono indicati i crediti attribuiti dalla
scuola, i debiti da saldare, le materie da seguire divise in moduli secondo la programmazione del docente. Il
piano personalizzato dovrà essere redatto dal tutor entro fine settembre – primi di ottobre in 3 copie (cdc,
corsista, ufficio didattica). I docenti delle varie discipline concorderanno con ogni corsista i moduli di recupero e
le date per le verifiche che saranno formali e verbalizzate. Il tutor viene informato dei debiti saldati che saranno
ratificati in sede di scrutinio 1° quadrimestre. Ne llo scrutinio finale si delibera la promozione e si certificano i
moduli superati.
Durante il corso lo studente-lavoratore recupererà le discipline mancanti alla sua preparazione (relative al
biennio), ed anche in questo caso sarà supportato dal tutor con cui concorderà il percorso di recupero. Il
recupero dei debiti dovrebbe avvenire entro gennaio per permettere nel 2° quadrimestre lo svolgimento dei
moduli relativi al 3° e 4° anno per tutti i corsist i. In caso di mancato saldo il debito rimane e la possibilità di saldo
data nel 2° quadrimestre previo accordo. L’attività didattica coadiuvata da supporto informatico (teledidattica)
con materiali on-line inseriti dai docenti e scaricabili dai corsisti per un continuo aggiornamento anche non in
presenza. Il rapporto con i docenti viene regolarmente mantenuto anche per e-mail per un contatto costante e
personalizzato.
Le lezioni si svolgeranno con unità di 50’. I Docenti recuperano i 10’ mancanti di ogni lezione mediante:
1) Sportelli didattici per gli studenti.
2) Supplenze.
3) Produzione di materiale didattico.
42
LA MODULARITA’
L’insegnamento modulare prevede la scansione del programma in una serie di segmenti didattici omogenei.
Ogni modulo rappresenta una parte significativa ed unitaria dell’intero percorso formativo e consente di
perseguire precisi obiettivi cognitivi verificabili, documentabili e certificabili.
Ogni modulo prevede:
• presentazione del modulo e sua organizzazione in unità didattiche;
• collegamento con altri moduli del percorso formativo;
• obiettivi che si intendono raggiungere in termini di conoscenze, competenze e abilità;
• verifiche formative per orientare il percorso di apprendimento;
• verifiche sommative per la certificazione delle competenze;
• eventuale fase di recupero per colmare lacune esistenti;
• attribuzione dei crediti e relativa certificazione.
La didattica modulare personalizzata permette un percorso formativo individuale valorizzando al massimo le
esperienze e conoscenze pregresse. Per ogni disciplina si prevedono 3 / 4 moduli (2 / 3 per le discipline oggetto
di debito curando le parti di programma propedeutiche agli studi successivi). Ogni modulo completato
positivamente verrà certificato dal cdc.
CRITERIO DI PROMOZIONE
Al termine dell’anno scolastico il consiglio di classe valuta per ciascuno studente il superamento dei debiti
assegnati all’inizio dell’anno, e il risultato didattico ottenuto nei diversi moduli svolti in ciascuna disciplina
dell’anno in corso. L’ammissione all’anno successivo verrà deliberata dal cdc nel caso in cui lo studente abbia
recuperato almeno il 75% dei debiti di partenza, e abbia conseguito profitto positivo in almeno sette discipline
sulle dieci del curricolo (o un numero proporzionale in caso di crediti). Il profitto nella singola disciplina si
considera positivo quando lo studente ha conseguito risultati positivi in almeno il 75% dei moduli svolti dal
docente. La media dei voti verrà calcolata solo sulle materie effettivamente frequentate dallo studente, quindi le
materie oggetto di credito non verranno considerate nel calcolo del credito scolastico.
I REFERENTI
Referente per la didattica del corso sono il Prof.ssa Caselli presente in Istituto tutte le mattine ad eccezione
del Lunedì per informazioni generali su tutti gli aspetti didattico-organizzativi.
Referente organizzativa la Prof.ssa Procaccio.
Referente amministrativo del corso la Sig.ra Cappelletti, assistente amministrativo dell’ufficio didattica, che
potrà fornire tutte le pratiche necessarie.
Si ricorda che i corsisti possono chiedere al datore di lavoro di usufruire delle 150 ore di permesso.
43
21. IL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI STUDENTI NON
ITALOFONI
.
ACCORDO QUADRO PER L’ACCOGLIENZA
(ORIENTAMENTO,ISCRIZIONE,ASSEGNAZIONE ALLE CLASSI E VALUTAZIONE)
DEGLI STUDENTI NON ITALOFONI NELLE SCUOLE SECONDARIE DI 2° GRADO.
-
•
•
•
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•
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•
Viste le norme sul diritto allo studio
art.38, DL 286 del 22.7.98 del Testo unico delle disposizioni sull'ingresso e sul soggiorno degli stranieri
art. 45, DPR 394 del 31.8.99 del Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle
disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione
art.1, DL 76 del 15.4.2005 Diritto-dovere all´istruzione e alla formazione
Viste le disposizione normative relative su iscrizione e assegnazioni delle classi degli alunni stranieri
art. 46, DPR 394 del 31.8.99 del Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle
disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione
par.1 della CM 301 del 8.9.89 relativa a Inserimento degli stranieri nella scuola dell´obbligo: promozione
e coordinamento delle iniziative per l´esercizio del diritto allo studio
par.4 della CM 205 del 26.7.90 relativa all'educazione interculturale.
CM 400 DEL 30.12.90 relativa alla “ Iscrizione degli alunni alle scuole materna, elementare,
ed´istruzione secondaria di I e II grado”
C.M. 67 del 7.3.92 relativa alla “Soppressione della ratifica ministeriale ai fini dell´iscrizione negli istituti e
scuole di istruzione secondaria di studenti provenienti dall´estero”
C.M. 5 del 12.1.94 relativa alla “Iscrizione nelle scuole e negli istituti di ogni ordine e grado di minori
stranieri privi del permesso di soggiorno”
C.M. 119 del 6.4.95 relativa alla “Iscrizione degli alunni alle scuole o istituti statali di ogni ordine e grado
- Integrazioni e modifiche”
art. 45 del D.L.286 DEL 25.7.98 , Testo unico delle disposizioni sull´ingresso e sul soggiorno degli
stranieri
C.M. 87 del 23.3.2000 relativa alla “Iscrizione dei minori stranieri alle classi delle scuole di ogni ordine e
grado”
Indicazioni operative del Documento MIUR febbraio 2006 Par. 1- Un´equilibrata distribuzione della
presenza degli alunni stranieri;Par. 2 A – Area amministrativa; Par. 2 C – Area educativo didattica
Viste le disposizione normative relative ad accoglienza e programmazione individualizzata
-
C.M. 73 del 2.3.94 - cap. 3 e 9 Dialogo interculturale e convivenza democratica: l´impegno progettuale della
scuola
Linee guida per l´accoglienza e l´integrazione degli alunni stranieri, Documento MIUR febbraio 2006
C.M. 301 del 8.9.89 - paragrafo 2 Inserimento degli stranieri nella scuola dell´obbligo: promozione e
coordinamento delle iniziative per l´esercizio del diritto allo studio
C.M. 205 del 26.7.90- paragr. 4 La scuola dell´obbligo e gli alunni stranieri. L´educazione interculturale
D.P.R. 394 del 31.8.99.- art. 45/c4 Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle
disposizioni
concernenti
la
disciplina
dell´immigrazione
e
norme...
Viste le disposizione normative relative ai Rapporti scuola e famiglia straniera
-
C.M. 122 del 28.4.92 punto f , Pronuncia del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione sulla educazione
interculturale nella scuola - paragrafo "Linee di intervento"
-
D.P.R. 394 del 31.8.99.- art. 45/c5, Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle
disposizioni concernenti la disciplina dell´immigrazione e norme...
44
-
C.M. 205 del 26.7.90 - paragr. 6, La scuola dell´obbligo e gli alunni stranieri. L´educazione interculturale
-
Documento MIUR febbraio 2006, Indicazioni operative , Par. 2 B – Area comunicativo-relazionale –Area
educativo-didattica-,Come accogliere
Viste le disposizione normative relative all’ educazione interculturale:
C.M. 205 del 26.7.90 - paragr. 6, La scuola dell´obbligo e gli alunni stranieri. L´educazione interculturale
C.M. 122 del 28.4.92 - Pronuncia del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione sulla educazione
interculturale nella scuola
- C.M. 73 del 2.3.94 - parte prima Dialogo interculturale e convivenza democratica: l´impegno progettuale
della scuola
- Documento MIUR febbraio 2006 Linee guida per l´accoglienza e l´integrazione degli alunni stranieri- Il
contesto – par. 2
- C.M. 73 del 2.3.94 - Dialogo interculturale e convivenza democratica: l´impegno progettuale della scuola
C.M. 138 del 27.4.93 - Pronuncia del CNPI su "L´educazione interculturale come prevenzione del razzismo e
dell´antisemitismo
-
Tutto ciò premesso, tra
le istituzioni scolastiche di secondo grado firmatarie dell’accordo
si conviene quanto segue
PARTE PRIMA (finalità dell’accordo, figure di riferimento e loro funzioni)
Art. 1 - finalità dell’accordo
Il presente accordo tra gli Istituti secondari di 2 grado di Bologna è nato dal confronto delle esperienze delle
scuole i cui referenti hanno partecipato al gruppo di lavoro che ne ha curato la stesura. Esso persegue la
finalità di condividere procedure e prassi di orientamento, iscrizione, assegnazione alle classi e valutazione
degli studenti non italofoni.
Art. 2 - figure di riferimento e loro funzioni
a. sono figure di riferimento per le procedure previste dal presente accordo il Dirigente Scolastico, il
Referente per gli allievi stranieri , la Commissione allievi stranieri, il Consiglio di classe.
b. il Dirigente scolastico
1. Istituisce annualmente la Commissione intercultura su delibera del Collegio Docenti, individuando il
Docente referente per gli allievi stranieri
2. Convoca la Commissione almeno una volta all’anno per l’illustrazione, condivisione e verifica delle
procedure.
3. Assicura il rispetto delle indicazioni contenute nella C M n.2 del 2010 che fissa al 30 % il tetto
massimo di stranieri per classe, valutando la possibilità di richiedere eventuali deroghe.
4. Informa i Consigli di Classe dell’inserimento in corso d’anno dell’allievo straniero (sulla base delle
proposte della Commissione), per analizzare la situazione e prendere i primi accordi di natura
didattica.
5. Assicura che i Consigli di Classe in cui sono inseriti allievi stranieri da alfabetizzare o con un grado
intermedio di acquisizione della L2 adottino percorsi educativi personalizzati;
6. Stipula con gli Operatori socio-sanitari, con gli Enti locali, con altre Istituzioni - scolastiche e non eventuali accordi di collaborazione e/o convenzioni.
7. Propone al Collegio Docenti la delibera dei criteri di assegnazione alle classi degli studenti stranieri
sulla base della normativa vigente ( art.45 DPR n 394 del 31/08/1999)
c. Il Docente referente per gli allievi stranieri
1. Coordina i lavori della Commissione Intercultura raccordandosi con la Dirigenza.
2. Coordina le azioni di sostegno linguistico e disciplinare, scolastico ed extrascolastico, raccogliendo
anche i suggerimenti e le richieste dei colleghi per l’acquisto di materiale scolastico specifico.
45
3. Predispone l’organizzazione dei contatti con gli allievi stranieri e le loro famiglie, i coordinatori di
classe, i docenti di L2 e gli eventuali tutor e mediatori culturali;
5. Monitora i progetti e le attività avviate.
6. Formalizza, se necessario, la richiesta di un mediatore interculturale.
7. Svolge funzioni di raccordo tra i CTP e l’Istituto, in particolare per l’acquisizione del titolo di studio di
scuola secondaria di 1° grado.
8. Prende eventualmente contatti con Enti locali, Servizi, altre Istituzioni per migliorare l’offerta
didattico-educativa
d. La Commissione allievi stranieri
La Commissione è un'articolazione del Collegio dei Docenti.
1. Collabora con il Docente referente per l’attuazione delle azioni previste da questo Accordo
2. Procede all’adattamento dei programmi d’insegnamento,vaglia i materiali didattici approntati nel
tempo e ne facilita la diffusione
3. Contatta le scuole medie di provenienza degli studenti stranieri per prendere informazioni sul
percorso scolastico dell’allievo;
3. Effettua i test d’ingresso per accertare il livello di competenza linguistica;
4. Propone al Dirigente Scolastico la classe d’iscrizione in base ai criteri delineati alla voce
“Assegnazione alla classe”;
5. Fornisce i primi dati raccolti al Consiglio di Classe in cui viene inserito l’allievo
e. Il consiglio di classe
1. Predispone, come illustrato nell’apposita voce, un Percorso educativo personalizzato (Pep) per
favorire l’inserimento nella classe e il successo scolastico
2. Individua, all’interno del curricolo, gli obiettivi essenziali per ciascuna disciplina, per favorire il
successo scolastico, sostenere e motivare la prosecuzione degli studi;
3. Considera come elemento di valutazione il percorso (debitamente documentato) di alfabetizzazione
e/o consolidamento della lingua italiana sostenuto dallo studente
4. Cura la socializzazione e l’interazione con i compagni
PARTE SECONDA ( informazione, orientamento, iscrizione)
Art. 3 - informazioni e orientamento
All’arrivo presso l’Istituto, lo studente e la famiglia prendono contatto con il DS o con un suo delegato
membro della Commissione Intercultura che fornisce loro le informazioni relative al percorso offerto dalla
scuola e raccoglie notizie sul precedente percorso di studi effettuato dallo studente e sulle sue aspettative.
Si accerta l’opportunità dell’iscrizione all’istituto stesso o si forniscono informazioni sull’offerta formativa
alternativa presente nel territorio.
L’attività di informazione e orientamento riguarda esclusivamente gli alunni stranieri che non provengono
dalla scuola secondaria di 1° grado italiana .
Art. 4 - iscrizione
All’atto dell’iscrizione formale, la Segreteria verifica la documentazione presentata. ( Allegato n.x) e
1. comunica gli elenchi degli studenti stranieri iscritti, completi di dati anagrafici, alla Commissione
intercultura fornendo anche recapiti telefonici utili;
2. avvisa tempestivamente il Docente Referente di qualsiasi notizia utile a favorire l’inserimento dello
studente
3. invia una scheda raccolta dati alle scuole medie di provenienza dell'allievo nel mese di maggiogiugno (Vedi allegato n xx) al fine della formazione delle classi e della organizzazione di eventuali
corsi estivi di L2
5.
segnala alla Commissione i casi di studenti non in possesso di formale documentazione scolastica (
diploma di scuola secondaria di 1° grado o titolo e quipollente comprovato da dichiarazione di valore) per
attivare la convenzione con i CTP del territorio come da allegato n.xxx. Si precisa altresì
46
che anche in caso di possesso di dichiarazione di valore è opportuno informare gli studenti e le loro famiglie
della possibilità di acquisire il titolo di studi di scuola secondaria di 1° grado attraverso apposite convenzioni
tra scuola e CTP
PARTE TERZA (assegnazione alle classi)
Art. 5 - Assegnazione alle classi
Gli allievi stranieri che si iscrivono per la prima volta in un Istituto Secondaria di 2° grado o
(a) provengono dalla scuola media frequentata in Italia e che si iscrivono alla classe prima oppure
che si trasferiscono da altra scuola superiore frequentata in Italia o
(b) si iscrivono senza avere frequentato in precedenza una scuola italiana;
• Per gli allievi individuati al punto a) viene seguita la normativa di riferimento e i criteri
generali definiti dall’Istituto, fatto salvo il diritto degli studenti a corsi e programmi
personalizzati, da concordarsi nell’ambito dei Consigli di Classe, in caso di perduranti carenze linguistiche.
• Per gli allievi individuati al punto b) la Commissione, sulla base delle disposizioni legislative (c. M.
n. 301 del 08/09/1989, C.M. n. 205 del 26/07/ 1990 e D.P.R. n. 394 del 31/08/1999 art. 45), su
mandato del Collegio Docenti, tenuto conto delle informazioni raccolte (scheda di iscrizione
e documenti allegati, colloquio con l’allievo e la famiglia ), propone l’assegnazione alla classe.
Pur privilegiando l’inserimento in una classe che corrisponda al percorso scolastico svolto
dall’allievo e all’età anagrafica, come indicato nel D.P.R. n. 394 del 31/08/1999 art. 45, l’assegnazione
deve prendere in esame le situazioni specifiche e, in base ai criteri deliberati dal Collegio Docenti, deve
tenere conto:
1. dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’allievo;
2. del corso di studi seguito dall’allievo nel Paese di provenienza;
3. del titolo di studio posseduto dall’allievo;
4. dell’accertamento delle competenze, abilità , livelli di preparazione dell’allievo;
5. del grado di conoscenza della lingua.
La Commissione Allievi Stranieri, nel decidere la distribuzione degli allievi stranieri nelle varie classi, valuta
tutte le informazioni utili sulle sezioni della stessa fascia, prende contatto con la Commissione Formazione
Classi e prende in considerazione i seguenti elementi:
1. presenza nella classe di altri allievi stranieri, per evitare una eccessiva concentrazione;
2. complessità delle classi.
PARTE QUARTA (personalizzazione dei percorsi e indicatori per la valutazione)
Art. 6 - La valutazione degli alunni stranieri
La valutazione degli alunni stranieri, e in particolare dei neo-arrivati, pone la necessità di definire sia
le modalità di valutazione e di certificazione, sia la stima dello specifico percorso di apprendimento.
La valutazione non ha solo funzione certificativa, ma anche una funzione formativa/regolativa in
grado di consentire, un continuo adeguamento delle proposte di formazione alle reali esigenze degli
alunni e ai traguardi programmati per il miglioramento dei processi e dei risultati, sollecitando, altresì,
la partecipazione degli alunni e delle famiglie al processo di apprendimento (Linee Guida del MIUR,
C.M. n 24 – 1.3.2006).
La valutazione degli alunni stranieri, soprattutto nel biennio, considera come primo elemento il
recupero dello svantaggio linguistico, poi il raggiungimento degli obiettivi trasversali e infine
l’acquisizione delle competenze minime. Nel momento del passaggio o meno da una classe all´altra
o da un grado scolastico al successivo, si fa riferimento a una pluralità di elementi fra cui la
previsione di sviluppo dell´alunno. Ogni valutazione - iniziale, in itinere, finale – è strettamente
collegata al percorso di apprendimento proposto agli alunni e , quello predisposto per gli alunni
stranieri neo-arrivati ,è necessariamente personalizzato e sostenuto da interventi specifici per
l´apprendimento della lingua italiana.
Art. 7 - Compiti del Collegio docenti e della Commissione Intercultura
47
Spetta all’Istituzione scolastica, nel rispetto della normativa nazionale, l’esercizio dell’autonomia
didattica e la responsabilità di individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni ( art 4 DPR
n 275/1999)
E’ compito del Collegio docenti (art. 45, c 4, D.P.R. n.394/99) - nel rispetto dell’ impianto
pedagogico, didattico ed organizzativo della scuola italiana dalle “Indicazioni Nazionali per i piani di
studio personalizzati” insieme alle finalità del “Profilo educativo dello studente” - provvedere al
necessario adattamento dei programmi di insegnamento e all’individuazione di specifici interventi
individualizzati o per gruppi di alunni
(art 3 L. n. 53/03).
L’adattamento dei programmi d’insegnamento, per il tramite della Commissione intercultura,
comporta l’individuazione di unità di apprendimento relative ai nuclei tematici fondanti di ogni
disciplina per gli studenti stranieri; su tali nuclei i Consigli di classe procedono ad articolare la
programmazione personalizzata utilizzando testi facilitati e individuando obiettivi minimi.
Col fine generale di facilitare l’apprendimento e/o consolidamento della lingua italiana, l’organo
collegiale preposto alla cura della didattica, attiva – in presenza di risorse finalizzate - corsi intensivi
di lingua italiana sulla base di specifici progetti. Gli eventuali interventi di educazione linguistica quali i
corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico (ITALIANO/L2), , concorreranno alla valutazione
formativa degli alunni stranieri.
Art. 8 Compiti dei Consigli di classe
A fronte della funzione dei Collegi docenti, ogni Consiglio di Classe, per poter valutare l’alunno
straniero non alfabetizzato in lingua italiana, programma interventi di educazione linguistica e
percorsi disciplinari appropriati, avvalendosi delle competenze del docente referente di settore, sulla
base della storia scolastica precedente dell’alunno e ogni altra informazione fornita dalla
Commissione Accoglienza. Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe è contenuta nel Piano di
Studio Personalizzato (PSP), punto di riferimento essenziale per la valutazione dell’alunno straniero.
Alla stesura del PSP concorrono tutti i docenti che , nell’ambito dei nuclei tematici fondamentali della
propria disciplina, concentrano l’insegnamento/apprendimento sui concetti chiave delle stesse al
fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Il passaggio
dalla lingua per comunicare alla lingua per studiare (fase ponte), condizione necessaria per prevenire
o limitare l’insuccesso scolastico a cui vanno incontro molti studenti stranieri, coinvolge tutti i docenti
in quanto esperti dei linguaggi settoriali. I Consigli di classe si confronteranno sulle strategie
didattiche da adottare per facilitare l’apprendimento dei contenuti minimi e dei linguaggi settoriali.
Art. 9 - Indicatori utili alla valutazione dell’alunno straniero da parte dei Consigli di Classe
In un contesto che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “sommativa”, i Consigli di
Classe prendono in considerazione i seguenti indicatori:
il percorso scolastico pregresso;
•
gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza;
•
i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2;
•
i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati;
•
la motivazione;
•
la partecipazione;
•
•
l’impegno;
la progressione e le potenzialità d’apprendimento.
•
L’alunno straniero sarà quindi valutato sulla base del percorso di apprendimento compiuto nella
consapevolezza che, durante i primi anni del suo inserimento scolastico, non potrà raggiungere le
stesse prestazioni richieste ai compagni italiani.
Art.10 – Formulazioni per la valutazione alunni stranieri
In sede di valutazione degli alunni stranieri si distinguono i casi di coloro che, benché già scolarizzati
in Italia, presentano ancora alcune difficoltà nell’uso della lingua italiana da quelli che invece non
hanno nessuna competenza linguistica in italiano.
1. Gli alunni stranieri,già scolarizzati in Italia, con ancora alcune difficoltà nell’uso della lingua
italiana in particolare per quanto riguarda la lingua dello studio, sono valutati considerando i
progressi in relazione alle competenze di base degli assi culturali. Per quanto riguarda la
48
valutazione del 1° Quadrimestre si adottano i cri teri stabiliti dal Collegio docenti per tutti gli
alunni.
2. Per gli alunni stranieri che non hanno nessuna competenza linguistica in italiano, sarà
adattato l’orario settimanale delle lezioni al fine di consentire loro sia la frequenza di un
corso di italiano L2 di livello elementare, ma anche l’inserimento nella classe durante le ore
delle altre discipline.
Per quanto riguarda la valutazione del 1° Quadrimes tre di questi alunni si adottano i
seguenti criteri:
• per la lingua italiana, intesa come materia curricolare, si fa riferimento alle schede di
valutazione redatte dagli insegnanti titolari dei corsi di italiano L2 e alle schede di valutazione
prodotte dal C.T.P qualora gli studenti lo abbiano frequentato;
• per le materie il cui insegnamento e apprendimento è meno veicolato dalla lingua italiana (ad
esempio, esercitazioni pratiche, disegno, educazione fisica, lingua straniera conosciuta), si
procede alla valutazione dei progressi relativamente ai nuclei fondanti delle discipline stesse;
• Per le materie per le quali non siano ancora state acquisite le competenze linguistiche che
ne permettono lo studio, laddove necessario, si ricorre a formulazioni quali “La valutazione
non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua
italiana”.
Per quanto riguarda la valutazione di fine anno scolastico, il Consiglio di Classe - tenendo
conto degli attuali orientamenti della linguistica e della pedagogia interculturale e facendo,
inoltre, riferimento alle indicazioni espresse dal MIUR in Linee Guida per l’accoglienza e
l’integrazione degli alunni stranieri, Circ. min. n.24 del 01/03/2006, che sono orientate ad una
valutazione più comprensiva e diluita in un arco di tempo più lungo, per rispettare i tempi di
apprendimento/acquisizione delle varie discipline, come dal PSP - può ricorrere alla
formulazione “La valutazione espressa fa riferimento al P.S.P. (Piano di Studio
Personalizzato), programmato per gli apprendimenti, in quanto l’alunno si trova nella fase di
alfabetizzazione in lingua italiana”.
49
22. ELENCO PROGETTI POF
Approvati dal Collegio del 12 ottobre 2010
F.S. Prof.ssa Calzolari
Denominazione progetto
1 Centro sportivo scolastico
2 Avviamento al disegno
iconografico
3 Centro studi per il progetto
europeo
4 Dall'acqua per l'acqua
5 Finanza etica
6 Storia antica
7 Incontro con l'autore
8 La bottega equo-solidale
9 Musica insieme
10 Olimpiadi della Fisica e
olimpiadi dell'informatica
11 Olimpiadi di matematica
12 Un aiuto in matematica
13 Ascom_Ascoblog
14 Sorveglianza alunni che non
si avvalgono della religione
cattolica
15 Conferenza di storia
16 Sulle regole dal libro di
Gherardo Colombo
17 Uomini liberi : Giusti e
protagonisti del dissenso. Vite
e destini tra EST e Ovest.
Percorsi di educazione alla
cittadinanza “L’Europa ed il
popolo degli zingari”
18 Progetto Eurodesk
19 Coro Kappa
20 Il Planetario a scuola
21 Biblioteca
22 Il quotidiano in classe
23 Unita’ D’Italia
1
2
3
4
Docente referente
Classi
Negroni
Melegari
Tutte
Dozza
Montanari
Calzolari
Melegari_Merchionne--Schiavo
Gallucci
Gallucci
Schiavo
Badini
Gozza
Sampieri
Gozza
Montanari
Montanari
Pasquali
Piazzati
Tutte classi quinte
1GL-2GL-1HL-2HL
tutte
Alunni interessati
Alunni interessati
Alunni interessati liceo
biennio-triennio
biennio_triennio
Alunni interessati
2AE e altre interessate
5AE
Piazzati
Merli-Calzolari
Sampieri
Natalini
Masi
Zampiccinini
Piazzati
2- AREA ORIENTAMENTO in ENTRATA ed USCITA
Denominazione Progetto
Docente referente
Accoglienza ,
Grassicontinuità,orientamento in
entrata
Integrazione con le discipline
Valotta
tecniche
Il Sistema e i servizi
Volta
informatici,Istruzioni per le
classi prime
Orientamento in uscita:
Badini-Montanari-Filippeschi_
universitario e mondo del
Calzolari
lavoro
triennio
F.S. Prof.ssa Grassi
Classi
1^C/G parte tecnologico
50
1
3- AREA INTEGRAZIONE
F.S. Prof.ssa Ferioli
Denominazione Progetto
Docente referente
Musical
Ferioli
2
3
4
Foto di classe
Laboratorio creativo
Lezioni in serra - Serpieri
Ferioli
Ferioli
Ferioli
5
Tutor amicale
Ferioli
4- AREA INTERCULTURA F.S. Prof.ssa Caselli
Denominazione Progetto
Denominazione referente
Sei più
Caselli
classi
Classi
6- ORGANIZZAZIONE E GESTIONE IN RELAZIONE A PROGETTI DELL’AREA INFORMATICA NUOVE
TECNOLOGIE E SVILUPPO INFORMATICO
Denominazione Progetto
1
Un Podcast verso l'infinito:
Radio Keynes
2
Sportello assistenza
informatica Docenti/alunni
3
ECDL
4
F.S.Prof.ssa Gallio
Docente referente
Gallio
Classi
Volta
Volta
5
Sperimentazione Registro
elettronico
Eccellenza in informatica
Volta
Gozza
6
Cl@ssi 2.0
Gallio
7- AREA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ed ED.STRADALE F.S.
Prof. ssa Marsilio
Denominazione progetto
Docente referente
Classi
1
Patentino ciclomotore e
convivenza civile
Marsilio
tutte
2
Sicurezza stradale=scelta
di vita
Marsilio
2^- 4^ tutti indirizzi
5^ che hanno aderito l’anno
precedente
3
Convivenza civile ed
educazione stradale
Marsilio
4
Borse estive-Scuola
lavoroAlternanza
tutte
Marsilio
2^-3^-4^
Cremona
4^Ag
51
8- AREA LINGUE STRANIERE
Denominazione Progetto
F.S. Prof.ssa Merli
Docente referente
Classi
Conversazione in lingua
straniera francese
Conversazione in lingua
straniera francese
Sirugo
2^CI
Farini
4^-5^CI
Certificazione in lingua
francese DELF B1
Certificazione in lingua
francese DELF B1
Sirugo
5
Gemellaggio Castel
Maggiore/Ingré
Dirigente Scolastico
6
Corso di lingua francese
Grassi
7
Conversazione in lingua
francese
Certificazione in lingua
spagnolaDELE
Conversazione in lingua
spagnola
Conversazione in lingua
inglese
Grassi
1
2
3
4
8
9
10
11
12
Certificazione in lingua
inglese (PET e FCE
Grassi
2^-3^-4^-5^ HL
Nardella
Nardella
3^-4^CI- 3^-4^HL
Amaducci
5^AE- 5^BE
Gallio
Keynes Theatre CompanyTeatro in lingua inglese
Gallio
13
Conversazione in lingua
inglese
Amabile
1^GL-1^HL-4^GL-5^HL
14
Conversazione in lingua
inglese
Magli
5^CI
15
Conversazione in lingua
inglese
Guglielmi
1^C/G
16
Concorso “JUVENES
TRANSLATORES”
17
Certificazione in lingua
tedesca
Merli
18
Conversazione in lingua
tedesca
Merli
19
Teatro in lingua francese
Sirugo
Grassi-Farini-Sirugo-Merli-NardellaAmaducci-Amabile- Caselli-Ferioli
52
9 –REFERENTE SEDE ASSOCIATA C/O CASA CIRCONDARIALE
F.S. Prof.ssa Zampiccinini
Denominazione Progetto
Denominazione referente
Classi
1
Progetto sulle mafie
Zampiccinini
2
Percorso di diritto
Zampiccinini
10- AREA ED.SALUTE F.S. Prof.ssa Masella
Denominazione Progetto
1
Sportello di ascolto
2
Ed.salute ( progetti Ausl ,
Avis )
Docente referente
Masella
Masella
Classi
Tutte
C.d.C.interessati
53
23. REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Con le modifiche apportate dal C. di Istituto
in data 11-4 2007 ,02-7-2008 , 29-11-2008,17-03-'09
Premessa
I - Diritti
Art. 1 Partecipazione
Art. 2 Libertà di espressione
Art. 3 Consultazione
II - Modalità per il funzionamento degli organi collegiali.
Art. 4- Convocazione.
Art. 5- Verbale delle riunioni.
Art. 6 - Accesso ai verbali.
Art. 7- Programmazione delle attività degli organi collegiali.
7.1- Consiglio di Istituto.
7.2 - Collegio dei docenti.
7.3- Consiglio di classe.
III -Assemblee
Art. 8 - funzionamento generale delle assemblee
Art. 9 - Assemblea di classe degli studenti.
Art. 10 - assemblea del comitato studentesco
Art. 11 - Assemblea di Istituto.
Art. 12 - Assemblea dei genitori
IV - Sicurezza e Salute
Art. 13 - Disposizioni per la sicurezza
Art. 14 - Divieto di fumo ed uso del telefono cellulare
V- Criteri generali dell'organizzazione didattica
Art. 15 - Criteri di formazione delle classi iniziali
Art. 16 - Criteri di formulazione dell'orario delle lezioni
Art. 17 - Programmazione didattica
Art. 18 - Orari
Art. 19 - Intervallo
Art. 20 - Colloqui tra docenti e famiglie
Art. 21 - Accesso ai locali scolastici
Art. 22 - Accesso ai locali scolastici oltre l’orario delle lezioni
Art. 23 - -Utilizzo e parcheggio di mezzi propri mezzi di trasporto
Art. 24 - Ufficio didattica
VI- Comunicazioni agli alunni e ai genitori.
Art. 25 - Comunicazioni alle famiglie.
Art. 26 - Comunicazione delle assenze.
VII- Alunni.
Art. 27 - Premessa
Art. 28 - Diritti
54
Art. 29 - Comportamento.
Art. 30 - Danni alle cose.
Entrata ed Uscita dalla scuola
Art. 31 - Ingresso e uscita.
Art. 32 - Ritardi.
Art. 33 - Uscite anticipate.
Art. 34 - Casi particolari.
IX. Assenze
Art. 35 - Assenze.
Art. 36 - Riammissione alle lezioni
Art. 37 - Libretto di riammissione
X- Funzionamento della biblioteca, dei laboratori e della palestra.
Art. 38 - Criteri generali di funzionamento
XI - Disposizioni finali.
Art. 39 - Spazi per l'informazione e la pubblicazione degli atti - Accesso ai documenti.
Art. 40 - Sportello reclami.
Art. 41 - Servizio di prevenzione e protezione dagli infortuni e calamità.
Art. 42 – Pubblicità del Regolamento di Istituto.
Art. 43 - Modifiche al Regolamento.
24. ALLEGATI
1. REGOLAMENTO LABORATORI
2. REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA.
3. REGOLAMENTO PALESTRA E ATTREZZATURE SPORTIVE.
4. REGOLAMENTO VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE.
5. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
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Premessa.
Il presente regolamento, adottato ai sensi dell’articolo 10, 3 comma, del Decreto Legislativo 297 del 16
aprile 1994 e nel rispetto del DPR. 249/98 “Statuto delle studentesse e degli studenti” integrato con DPR
235/2007 parte integrante del POF (Piano della Offerta Formativa) dell'Istituto.
Fanno parte integrante dei seguente regolamento i regolamenti riguardanti aspetti specifici - quali
laboratori, biblioteca - deliberati dal Consiglio di Istituto. Oltre che al Consiglio di Istituto, l’iniziativa di
proposta per ulteriori regolamenti riconosciuta alle componenti della comunità scolastica.
Il regolamento di disciplina elaborato ai sensi del DPR 249/98 Statuto delle studentesse e degli studenti
parte integrante del seguente regolamento.
I regolamenti devono uniformarsi ai principi di libertà, tolleranza, democrazia propri della Costituzione
della Repubblica Italiana.
I.
DIRITTI
Art. 1 - Partecipazione
Le componenti della comunità scolastica (genitori, alunni, docenti, personale ATA) hanno il diritto di partecipare
alla vita della scuola.
Le forme e i modi della partecipazione avvengono nel rispetto dei ruoli e funzioni definiti per ciascuna
componente della legislazione in materia scolastica.
Alla definizione del Piano della Offerta Formativa concorrono tutte le componenti della istituzione scolastica
attraverso:
gli organi collegiali istituzionali
commissioni miste istituite su particolari argomenti
assemblee di classe di genitori o studenti
associazioni di diritto e di fatto dei genitori e degli studenti (Comitato genitori, Comitato Studentesco)
Le proposte riguardanti singole classi vanno presentate al Consiglio di classe tramite il coordinatore di classe; le
proposte riguardanti l’intero istituto vanno presentate al Collegio Docenti, tramite il Dirigente Scolastico, ed
essere approvate nel Collegio Docenti di giugno per potere essere inserite nel Pof dell’anno scolastico
successivo
Art. 2 - Libertà di espressione
Tutti i componenti della comunità scolastica hanno il diritto di esprimere liberamente dentro la scuola il proprio
pensiero. L’espressione del proprio pensiero deve essere rispettosa della libertà di espressione dell’altrui
pensiero .
L’utilizzazione delle bacheche per l’affissione di volantini, giornali murali e altro non pu essere vietata, a
condizione che i documenti esposti non siano anonimi o manifestamente offensivi e non rappresentino pubblicità
per attività a fine di lucro ; tali materiali dovranno preventivamente essere portati a conoscenza della presidenza.
Nell’ambito delle iniziative di anno in anno attivate per i progetti pu essere prevista la realizzazione del giornalino
degli studenti. Ogni articolo dovrà essere firmato ; gli alunni maggiorenni che compongono la redazione si
assumono, in solido tra loro, la responsabilità civile e disciplinare di quanto pubblicato.
E’ vietata qualsiasi forma di propaganda elettorale nei locali della scuola, fatta eccezione per la propaganda
relativa all'elezione degli organi collegiali.
Al fine di consentire una reale collaborazione tra il personale tutto, che permetta l’instaurarsi di un clima di
effettiva collaborazione, stima reciproca e solidarietà lavorativa, nell’interesse ultimo rappresentato dal
raggiungimento degli obiettivi comuni, ognuno chiamato ad un comportamento che realizzi un sistema di
relazioni sociali ed umane improntate al rispetto reciproco, alla correttezza di condotta, alla collaborazione
partecipata del lavoro, alla condivisione delle tematiche scolastiche, alla trasparenza dei rapporti e non ultimo
alla accoglienza dei saperi diversi
Art. 3 - Consultazione
Le componenti della istituzione scolastica hanno diritto ad esprimere parere consultivo su proposte di modifica
dei curricoli esistenti, su proposte di introduzione di nuovi curricoli, sulle attività integrative-complementari.
Le proposte che prevedano una rilevante modifica dell’organizzazione scolastica, sono oggetto di consultazione
da parte delle componenti genitori e studenti.
Le forme e i modi della consultazioni sono individuati dal Consiglio di Istituto.
56
II.
Modalità per il funzionamento degli organi collegiali.
Art. 4 - Convocazione.
La convocazione degli organi collegiali disposta con preavviso non inferiore ai cinque giorni rispetto alla data
della riunione, fatti salvi particolari motivi di urgenza..
La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale
Il presidente ha il potere di regolare la discussione sugli argomenti posti all'ordine del giorno e di fissare, all'inizio
della riunione, la durata massima di ogni singolo intervento.
Art. 5 - Verbale delle riunioni.
Di ogni seduta dell'organo collegiale redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su
apposito registro a pagine numerate, timbrate e siglate.
Segretario del consiglio di classe un docente nominato dal Dirigente Scolastico. Segretario del Collegio dei
docenti uno dei docenti nominati collaboratori dal Dirigente Scolastico. Il segretario del Consiglio d’Istituto viene
di volta in volta nominato dal presidente tra i docenti, il personale ATA e i genitori.
Il registro dei verbali, per consentire l'uso di sistemi di scrittura informatizzati, pu essere realizzato a fogli
staccabili da rilegare alla fine di ogni anno.
Il verbale fa fede di quanto discusso e deliberato nella riunione fino a prova di falso.
Art. 6 - Accesso ai verbali.
L'accesso ai verbali degli organi collegiali avviene senza particolari formalità da parte dei soggetti di seguito
indicati.
Studenti e genitori:possono accedere al verbale del Consiglio d'Istituto e al verbale del proprio consiglio di
classe con esclusione delle parti inerenti a giudizi e valutazioni degli alunni.
Docenti:hanno accesso al verbale del Consiglio d'Istituto, al verbale del Collegio dei docenti e al verbale del
proprio consiglio di classe.
Personale ATA: pu accedere al verbale del Consiglio d'Istituto.
Al di fuori di quanto sopra specificato valgono le norme di cui alla L. 241 del 7/8/90.
Art. 7 - Programmazione delle attivit degli organi collegiali.
Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle rispettive competenze,
allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse.
7.1 - Consiglio di Istituto.
Il Consiglio di Istituto organo collegiale di governo ed in quanto tale esercita le funzioni di indirizzo politicoamministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare, verificando la rispondenza dei risultati
dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti.
Il Consiglio di Istituto convocato dal presidente del Consiglio ad orari consoni a tutte le componenti. Il presidente
dispone la convocazione del Consiglio su richiesta del presidente della Giunta esecutiva, o a seguito della
richiesta della maggioranza qualificata dei suoi componenti.
Ciascuna riunione del Consiglio di Istituto , di norma, preceduta da una riunione della Giunta esecutiva, da
effettuarsi con congruo anticipo: la Giunta esecutiva prepara i lavori, propone le delibere e agevola l’attività del
Consiglio.
La prima riunione del consiglio di nuova nomina convocata dal Dirigente Scolastico che presiede la seduta fino
all’elezione del presidente.
Le competenze del Consiglio di Istituto sono quelle indicate dal DM n 44 del 1 febbraio 2001:
La riunione validamente costituita se risulta presente almeno la metà più uno dei componenti in carica; qualora
tale numero non venga raggiunto, il presidente potrà direttamente fissare la data della nuova convocazione e
decidere se pubblicare o meno all'albo i nomi dei presenti e degli assenti.
I Consiglieri devono avere, in tempo utile, il materiale informativo dei punti all’ordine del giorno ,per poter
consapevolmente partecipare alla discussioni del Consiglio
In caso di assenza di tutta la componente genitori, il Consiglio di Istituto presieduto dal membro più anziano.
Ogni argomento discusso può portare all'approvazione di una delibera per alzata di mano. La votazione segreta
solo quando si trattano questioni relative a persone. Le bozze delle delibere vanno preparate dalla Giunta
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Esecutiva. Le delibere sono rese immediatamente eseguibili. Le delibere devono essere affisse all’Albo OO.CC.
entro 8 giorni.
Non consentito introdurre nella discussione argomenti diversi da quelli iscritti all’ordine del giorno. In caso di
urgenza il presidente può proporre l’inserimento di punti all’ordine del giorno. L’inserimento
efficace se
approvato a maggioranza qualificata del Consiglio stesso.
Il Consiglio può decidere, a maggioranza, di invitare esperti per chiarire od approfondire argomenti gi posti
all'ordine del giorno. Detti inviti sono disposti dal presidente prima delle riunioni e devono poi essere ratificati del
Consiglio stesso.
Il Consiglio di Istituto può deliberare di effettuare incontri informali con le varie componenti di base per trattare
particolari problemi emergenti.
Il Direttore dei servizi generali e amministrativi dell'Istituto, se non eletto, invitato alle sedute del Consiglio con
facoltà consultive.
Alle sedute del Consiglio, nei limiti imposti dalla capienza dei locali e quando non si trattino questioni di persone,
possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate. Il presidente, qualora il comportamento del
pubblico non consenta l'ordinato svolgimento dei lavori, dispone la sospensione della seduta e la sua
prosecuzione in forma non pubblica. Per il mantenimento dell’ordine il presidente esercita gli stessi poteri a tale
fine conferiti dalla legge a chi presiede le riunioni del consiglio comunale.
7.2 - Collegio dei docenti.
E’ convocato dal Dirigente Scolastico secondo la programmazione annuale degli organi collegiali deliberata
all'inizio dell'anno scolastico; ogni qualvolta se ne presenti straordinaria necessità o dietro richiesta di almeno un
terzo dei suoi membri.
Nell'ambito delle competenze che gli sono proprie, come indicato nell’art. 7 del Decreto Legislativo 297 del 16
aprile 1994, il Collegio dei docenti provvede, all'inizio di ogni anno, a nominare al suo interno le commissioni e i
gruppi di lavoro ritenuti necessari per il funzionamento della scuola e per la progettazione e verifica del POF
(Piano della Offerta Formativa).
7.3 - Consiglio di classe.
Il Consiglio di Classe convocato dal Dirigente Scolastico secondo programmazione o in casi d’urgenza su
richiesta scritta e motivata di un terzo dei suoi membri o da due delle tre componenti nella loro interezza. Il CdC
si svolge secondo due modalità: in forma chiusa riservata ai soli docenti quando all'odg: la programmazione
didattica, la valutazione intermedia, lo scrutinio; in forma aperta con la partecipazione dei rappresentanti dei
genitori e degli allievi, in tutti gli altri casi. Al Consiglio di Classe aperto possono assistere gli allievi e i genitori
della classe. Il C.d.C. presieduto dal Dirigente Scolastico o, in sua assenza, da un docente nominato in via
continuativa
Il Consiglio di classe si riunisce in seduta ordinaria con tutte le componenti almeno quattro volte nel corso
dell’anno scolastico
In seno al consiglio di classe viene nominato dal Dirigente Scolastico un coordinatore di classe con i seguenti
compiti:
mantiene continui contatti con i colleghi per valutare la regolarità dell'attuazione della programmazione didattica,
l'esistenza di problemi generali di disciplina o rendimento, e quindi coordina l’organizzazione degli interventi di
recupero e /o approfondimento
coordina e controlla la distribuzione dei carichi di lavoro a casa, delle verifiche scritte( massimo una al giorno ed
in casi eccezionali due) delle altre verifiche per garantire il necessario equilibrio negli impegni degli allievi;
controlla con frequenza settimanale l’andamento delle assenze e dei ritardi degli alunni;
svolge funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne raccoglie le osservazioni e le proposte per
presentarle al consiglio di classe;
assume l'iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici e/o e-mail con la famiglia, anche per i
figli maggiorenni, redigendone un promemoria da allegare al verbale del consiglio di classe;
si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, per la convocazione di riunioni straordinarie del consiglio;
coordina lo svolgimento del progetto accoglienza nelle classi prime;
presiede l'assemblea dei genitori convocata per l'elezione dei rappresentanti dei genitori nel consiglio di classe e
illustra la normativa relativa allo svolgimento delle elezioni e al funzionamento degli organi collegiali;
raccoglie le proposte degli alunni e dei genitori relative al POF e le presenta al Consiglio di Classe .Il segretario
redige il verbale delle sedute ordinarie e straordinarie su indicazione del Presidente utilizzando la modulistica
predisposta dal Dirigente Scolastico su supporto informatico; cura la conservazione del registro dei verbali
58
assicurandosi che ogni pagina sia firmata, numerata e timbrata. Il verbale deve essere redatto entro cinque
giorni dallo svolgimento della seduta.
III.
Assemblee.
Art. 8 - Funzionamento generale delle assemblee
Allo scopo di favorire la più ampia partecipazione democratica alla vita dell’Istituto entro il mese di ottobre di ogni
anno scolastico viene costituito il comitato studentesco, formato da tutti i rappresentanti di classe e dai
rappresentanti degli studenti eletti nel Consiglio d’Istituto.
Al medesimo scopo, sempre all’inizio dell’anno scolastico, viene istituito il Comitato genitori formato da almeno
20 genitori eletti in rappresentanza dei vari indirizzi scolastici dell’istituto.
Il comitato studentesco pu essere convocato dal Dirigente Scolastico per sottoporre proposte e problemi inerenti
il comportamento degli alunni, l’organizzazione delle attività integrative e complementari e per fornire indicazioni
e informazioni in merito a particolari argomenti di interesse comune.
Per consentire la pi ampia circolazione delle idee, la partecipazione democratica e il confronto, studenti e
genitori possono riunirsi in assemblea nei locali della scuola come di seguito indicato.
Art. 9 - Assemblea di classe degli studenti.
Agli alunni consentito lo svolgimento di un’assemblea di classe al mese in orario scolastico.
L’assemblea di classe ha il limite di due ore di lezione mensili e deve essere richiesta normalmente con
preavviso di tre giorni al docente Collaboratore incaricato, salvo i casi di comprovata urgenza per i quali il limite
di richiesta si riduce al giorno precedente. La riunione non pu essere richiesta sempre per lo stesso giorno e
sempre nelle stesse ore della settimana, durante l'anno scolastico.
L’assemblea viene richiesta compilando gli appositi moduli firmati dai docenti che concedono la propria ora di
lezione e dai rappresentanti di classe.
I rappresentanti di classe coordinano l’ordinato svolgimento dell’assemblea. Nel caso l’assemblea si svolga in
modo tale da causare disturbo alle normali attivit didattiche delle altre classi o gli alunni si assentino dall’aula, il
docente in orario o il Dirigente Scolastico possono sospendere l’assemblea e fare riprendere le normali lezioni,
fatta salva l’adozione di provvedimenti disciplinari ove ne ricorrono gli estremi.
Dell’assemblea di classe verrà redatto a cura dei rappresentanti, processo verbale con la sintesi degli argomenti
trattati. Il verbale sarà consegnato in vicepresidenza entro una settimana, e comunque prima della richiesta
dell’assemblea successiva.
Durante gli ultimi 30 giorni di lezione non possono essere consentite assemblee di classe.
Art. 10 - Assemblea del Comitato studentesco
Il Comitato studentesco può riunirsi una volta al mese, per preparare i lavori dell'assemblea di Istituto e
raccogliere le firme di richiesta. Il C.S. elegge un presidente delegato a tenere rapporti con la Dirigenza.
Il Comitato Studentesco può essere convocato dal Dirigente Scolastico o dal 10% dei rappresentanti o da
almeno 2 rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto.
il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte a tutti gli organi collegiali della scuola.
Art. 11 - Assemblea di Istituto.
Agli alunni riconosciuto il diritto di svolgere un'assemblea di Istituto al mese in orario scolastico ; ulteriori
esigenze di riunione potranno essere soddisfatte solamente in orario extrascolastico.
A richiesta degli studenti le ore destinate ad assemblea possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di
ricerca, seminari, lavori di gruppo e attività di educazione alla salute.
Non sono consentite assemblee negli ultimi trenta giorni di lezione.
Alle assemblee degli studenti possono partecipare il Dirigente Scolastico e i docenti che lo desiderano.
Le famiglie vengono avvisate con congruo preavviso e con tagliando di presa visione da restituire firmato se
l'assemblea di Istituto viene svolta in locali diversi da quelli scolastici
Il Comitato Studentesco deve darsi un regolamento per il funzionamento delle assemblee che viene inviato in
visione al Consiglio di Istituto e proporre all’inizio dell’anno una calendarizzazione di massima delle assemblee.
L'assemblea convocata su richiesta della maggioranza del Comitato studentesco o su richiesta del 10% degli
studenti.
Il Comitato studentesco garantisce l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. Il Dirigente Scolastico o il
docente delegato hanno il potere di intervento in caso di comprovata impossibilità dell'ordinato svolgimento
dell'assemblea.
59
L’assemblea d’Istituto può essere articolata per indirizzo, per classi parallele, per sede o generale. Le modalità
di svolgimento sono concordate dal presidente del C.S (Comitato Studentesco) con il Dirigente Scolastico in
base ai locali disponibili e allo loro capienza, nel rispetto delle norme di sicurezza. L’assemblea ha il limite delle
ore di lezione di un'intera giornata o un numero inferiore di ore in base all'o.d.g. presentato dal C.S che deve
contenere punti riferiti alle problematiche interne all’Istituto, di attualità e di generale interesse, con lo scopo di
conseguire momenti di crescita culturale, sociale, civile ed umana degli allievi. Deve essere richiesta con un
preavviso di dieci giorni, elevato a quindici giorni se si richiede la partecipazione di estranei all'Istituzione
scolastica. Il Dirigente Scolastico comunica l’autorizzazione per lo svolgimento della Assemblea almeno cinque
giorni prima..
Per l’intera durata dell’assemblea d’istituto le lezioni sono interrotte e agli alunni non consentito trattenersi nelle
aule e negli altri spazi non assegnati della scuola; la gestione dell’assemblea affidata al comitato studentesco.
Gli alunni disabili sono tenuti a partecipare , nel limite del possibile, alle assemblee insieme ai loro educatori o
insegnanti di sostegno: nei casi in cui la partecipazione, da parte loro, sia impossibile, gli educatori o insegnanti
di sostegno possono proporre ai rappresentanti, prima dell’assemblea, una attività alternativa per l’alunno o gli
alunni disabili.
.Alle assemblee potranno intervenire, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, esperti di problemi sociali,
culturali e scientifici indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno.
Le famiglie saranno avvisate del luogo in cui si svolger l'assemblea, dell'orario di inizio e di probabile termine
della stessa. Gli allievi si recheranno autonomamente nel luogo indicato, e sempre autonomamente rientreranno
nelle loro abitazioni nel caso di svolgimento della assemblea in locali esterni l’istituto.
Art. 12 - Assemblea dei genitori
Può essere di classe o di istituto.
L’assemblea di classe viene convocata dai rappresentanti dei genitori dopo aver ottenuto l'autorizzazione della
Dirigenza per l'uso dei locali necessari. L’assemblea di istituto viene convocata se richiesta dal Comitato
Genitori o da almeno il 10% dei genitori. Qualora il numero dei partecipanti superi la capienza dei locali
disponibili, l’assemblea si dovrà spostare all’esterno della scuola.
IV:
Sicurezza e salute
Art. 13 - Disposizioni per la sicurezza.
La legislazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (D.L.vo 626/94 e C.M. 119 del 29/04/99) costituisce
un’opportunità di promozione, all’interno delle istituzioni scolastiche, della cultura della sicurezza sul lavoro.
L’Istituto , attualmente, a norma con le disposizioni ministeriali; i laboratori di Chimica, Informatica, Fisica sono
conformi alle norme di sicurezza.
In ogni vano dell’Istituto e della sede coordinata affissa una planimetria che indica il luogo in cui ci si trova e il
percorso d’esodo da effettuare in caso di pericolo.
Attraverso opportune informazioni e prove d’evacuazione, durante l’anno scolastico si mirerà a sviluppare la
cultura della sicurezza e della prevenzione fra gli operatori della scuola e gli studenti.
PIANO DI SICUREZZA
L’ Istituto dotato dei sottoelencati sistemi di sicurezza e attrezzature antincendio che permettono, in caso di
pericolo, un rapido intervento.
Idranti antincendio.
Attrezzature poste all’interno degli edifici, segnalate da cartello, erogano grandi quantit di acqua a pressione, per
questo motivo si sconsiglia l’uso a chi non ha adeguata informazione.
Estintori antincendio.
Attrezzature mobili, segnalate da cartello, ed utilizzate per piccoli focolai.
60
Luci di emergenza.
Lungo le vie di esodo e in tutti i vani nella sede centrale, sono state installate lampade a batteria che ne
permettono il funzionamento anche in mancanza di elettricit.
Allarme antincendio.
Allarme sonoro che verrà azionato dal personale appositamente incaricato.
Sede Centrale: suono di sirena.
Sede coordinata: trilli ripetuti della campana con brevi intervalli.
Piano di evacuazione.
Le due sedi sono dotate di uscite di emergenza con scale esterne. Le uscite di emergenza sono state valutate
tenendo presente il massimo affollamento in modo da sgombrare i vani scolastici nel più breve tempo possibile.
I documenti VALUTAZIONE RISCHI e PIANO DI EMERGENZA, sono a disposizione presso l’ufficio sicurezza,
per la consultazione di qualunque lavoratore e studente ne faccia richiesta.
Durante le esercitazioni, così come durante le lezioni, gli alunni devono seguire scrupolosamente le indicazioni
fornite dai rispettivi docenti e mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari per prevenire il verificarsi di infortuni.
I docenti le cui materie prevedono esercitazioni pratiche sono tenuti, prima di accedere ai laboratori per la prima
volta, a illustrare le norme di sicurezza e di prevenzione.
Alunni, docenti e personale sono tenuti a conoscere le disposizioni impartite per l’evacuazione degli edifici in
caso di calamità o incendio, così come risulta dal piano di evacuazione affisso nella bacheca della sicurezza ed
illustrato ad ogni classe dal docente coordinatore. In ogni piano esposta la planimetria generale di evacuazione,
mentre in ogni locale dell’istituto affisso lo schema per raggiungere la più vicina uscita di sicurezza.
Il materiale, le attrezzature e le uscite inerenti la sicurezza, devono essere utilizzate esclusivamente a tale
scopo; ogni abuso o uso improprio sarà segnalato dal/dalla responsabile della sicurezza dell'istituto alla
Dirigenza Scolastica che provveder per quanto di sua competenza.
Art. 14 – Divieto di fumo nei locali scolastici e uso del cellulare
In ogni locale dell'Istituto, compresi gli uffici, i corridoi e i servizi igienici, vige l'assoluto divieto di fumare agli
alunni, agli operatori scolastici e anche agli ospiti occasionali (genitori, fornitori, ecc.).
Durante le visite didattiche e i viaggi di istruzione ugualmente vietato fumare sui mezzi di trasporto e in ogni
altro locale in cui ne sia fatto espressamente divieto.
Nei confronti degli inadempienti saranno applicate dal personale nominato dal dirigente scolastico le sanzioni
pecuniarie previste dalla legge 11 novembre 1975 n. 584, integrate dalla Legge finanziaria 2002.
La mancata osservanza del divieto da parte degli alunni e degli operatori scolastici costituisce mancanza
disciplinare e come tale sanzionabile ai sensi del presente regolamento.
I docenti e tutto il personale sono tenuti a collaborare per far rispettare le presenti norme di comportamento, a
prescindere dagli specifici rapporti di insegnamento e di servizio.
E' vietato l'uso in qualsiasi forma del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici non autorizzati durante le
attività didattiche svolte in classe, in palestra, nei laboratori, nelle aule speciali e durante le visite didattiche
esterne, ad esclusione del previsto intervallo .
Il telefono deve essere tenuto sempre spento e riposto e per nessun motivo deve essere utilizzato. Nel caso in
cui uno studente venga sorpreso ad usarlo, il Docente tenuto a requisire l’apparecchio ed apporre una nota
disciplinare sul registro di classe. L’apparecchio verrà consegnato all’ufficio di Presidenza che provveder a
segnalare l’episodio ai genitori in caso di studente minorenne, fissando un appuntamento per il suo ritiro. La
nota disciplinare sarà comunicata dal Docente coordinatore di classe alla famiglia in forma scritta tramite l’ufficio
didattica. Lo studente maggiorenne potrà ritirare il telefono al termine delle lezioni.
In caso di infrazione ripetuta per tre volte, il C.d.C. provveder ad infliggere una sanzione disciplinare in base
all’art.3 del Regolamento di disciplina.
V.
Criteri generali dell'organizzazione didattica
Art. 15 - Formazione delle classi iniziali
Le classi prime sono formate secondo i seguenti criteri, in riferimento ai differenti corsi attivati nel ns. istituto
quali Liceo Scientifico, Tecnico Commerciale, Tecnico Geometri, . Professionale per il Turismo:
Con gli allievi provenienti dalla scuola media costituzione di fasce di merito mediante valutazione del giudizio
della scuola di provenienza con i seguenti parametri di riferimento: sufficiente; buono; distinto, ottimo;
etereogenicità riguardo al sesso .
Inserimento omogeneo del numero di ripetenti con priorità agli alunni provenienti dallo stesso c.d.c. salvo:
61
espressa richiesta della famiglia dell’interessato;
indicazione contraria e motivata dei docenti del c.d.c.;
posti disponibili in numero inferiore rispetto alle richieste ( in questo caso si procede con il sorteggio)
Inserimento omogeneo in rapporto ai casi problematici segnalati dalla scuola di provenienza
Nel rispetto dei punti precedenti, assegnazione casuale alle differenti prime classi senza tenere conto della
località o della scuola di provenienza
Per le classi successive alle prime si procede secondo le norme generali di riferimento, tenendo conto che la
previsione delle classi successive alle prime va effettuata in base al n. di classi precedenti funzionanti nello
stesso istituto nell’a.s. di riferimento, garantendo la continuità didattica agli studenti, fatte salve le direttive
emanate annualmente con apposito decreto interministeriale sugli organici e sulle modalità di attivazione delle
classi in relazione alla loro consistenza numerica, emanato a cura del M.I.U.R.
Art. 16 - Formulazione dell'orario delle lezioni
L’orario delle lezioni formulato in base ai seguenti criteri:
funzionalità con gli obiettivi didattico-formativi stabiliti dal POF
distribuzione delle ore delle diverse discipline che eviti la concentrazione delle stesse in pochi giorni e con la
prima ora di lezione equamente assegnata ai diversi docenti del c.d.c.;
ottimizzazione di impiego per laboratori e palestre
accorpamento massimo di due ore della stessa disciplina, ad eccezione di quelle che prevedono attività di
laboratorio che possono essere accorpate fino ad un massimo di tre ;
nella stessa classe la disciplina deve essere svolta in un’unica soluzione nell’arco della stessa giornata di
lezione, salvo eventuali rientri pomeridiani ( prof.le)
rispetto delle desiderata dei docenti compatibilmente con i punti precedenti, eventuale priorità viene data alle
desiderate dell’anno precedente non accolte per oggettiva impossibilità. Evitare se possibile di assegnare come
giorno libero quello maggiormente deputato alle riunioni degli organi collegiali, salvo espressa desiderata del
docente.
alternare la collocazione oraria delle differenti discipline sull’orario settimanale, consentendo una rotazione tra
prime ed ultime ore nell’arco dei differenti giorni di attività didattica
Art. 17 - Programmazione didatttica
La programmazione didattica rappresenta la cornice per lo svolgimento dell’attività didattica curricolare ed
integrativa ed ha le seguenti scadenze:
Entro 30 giorni dall'inizio delle lezioni la scuola presenta il POF
Entro 45 giorni dall'inizio delle lezioni il consiglio di classe nella completezza delle sue componenti delibera la
programmazione didattica. di classe
Entro 50 giorni dall'inizio delle lezioni i singoli docenti presentano il piano di lavoro individuale.
Entro il mese di ottobre hanno inizio i colloqui individuali degli insegnanti con i genitori.
Art. 18 - Orari
I docenti sono tenuti a trovarsi nell'aula prima dell'accesso degli alunni, a essere solleciti durante il cambio
dell’ora.
I collaboratori scolastici in servizio sono tenuti a fare rispettare gli orari di ingresso e uscita indicati e ne sono
direttamente responsabili.
Art. 19 - Intervallo delle lezioni
L'intervallo delle lezioni a tutti gli effetti attività didattica diversamente articolata; pertanto per garantire
l'incolumità degli allievi vige l'assoluto divieto di uscire dagli spazi scolastici (edificio e area scolastica). La
vigilanza affidata per gli spazi comuni (interni ed esterni) al personale ausiliario e ai docenti comandati in
servizio, inoltre i docenti della terza ora sono responsabili della vigilanza all'interno dell'aula in cui hanno
terminato la lezione.
Art. 20 - Colloqui tra docenti e famiglie.
Ogni docente destina al colloquio con le famiglie un’ora la settimana su appuntamento da richiedere
direttamente all'insegnante tramite l'allievo. Il calendario delle ore di ricevimento e l’elenco dei docenti della
classe frequentata dal proprio figlio consegnato ai genitori, per il tramite dei figli, di norma entro il primo mese di
lezione. Copia di tale calendario anche consultabile nel sito web della scuola.. Nel corso dell'anno scolastico si
sospendono i colloqui in tre brevi periodi : il 1 avviene prima del termine del 1 periodo di valutazione, il 2
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successivo alla valutazione del 1 periodo, ed il 3 si effettua da metà maggio e sino alla fine delle attività
didattiche. Nei mesi di dicembre e tra marzo ed aprile vengono organizzati i ricevimenti generali.
Art. 21 - Accesso ai locali scolastici
L’accesso a locali regolato dal Dirigente Scolastico. Le aule e gli spogliatoi, in assenza della classe, devono
essere chiusi a chiave. il docente, che svolge la lezione in locali diversi dall’aula assegnata alla classe, si
assicurerà della chiusura a chiave della porta dell'aula e/o dello spogliatoio. La scuola non risponde per i furti di
denaro e oggetti di valore lasciati incustoditi.
Art. 22 - Accesso ai locali scolastici oltre l'orario delle lezioni.
Al di fuori delle ore di lezione, su richiesta di gruppi di alunni, docenti, genitori e/o personale a.t.a., potr essere
concesso l'uso delle attrezzature e dei locali scolastici per attività di studio, culturali e ricreative previa stipula di
apposita convenzione come da art. 2 c. 4, e art.5 c.1 del D.P.R. 596/1996 a firma di soggetto maggiorenne.
Art. 23 - Utilizzo e parcheggio di propri mezzi di trasporto.
Dopo l’arrivo a scuola da parte degli alunni o del personale, l’utilizzazione dei mezzi di trasporto vietata, per
quanto riguarda gli allievi per tutta la durata delle attività didattiche, fino al momento di fare rientro in famiglia e
per quanto riguarda il personale fino al termine dell’orario di servizio. All’interno del cancello della scuola la
circolazione deve essere particolarmente prudente e tale da non causare pericolo alla propria ed altrui
incolumità ed il parcheggio deve essere limitato agli spazi consentiti, rispettando le zone riservate.
In ogni caso l’Istituto non pu essere considerato responsabile per danni a persone o a cose derivanti dalla
circolazione dei mezzi personali di alunni e dipendenti n di eventuali danni o furti ai mezzi stessi durante la
sosta.
Art. 24 - Didattica
L’ufficio didattica collabora con il coordinatore o la coordinatrice di classe e con la dirigenza scolastica nel
rendere operativa la comunicazione tra scuola e famiglia
Gli allievi e i genitori possono richiedere certificati e dichiarazioni negli orari di sportello indicati dal Consiglio
di Istituto e dalla dirigenza scolastica. Se nel corso dell’anno scolastico rendessero necessarie modifiche
nell’orario di sportello per un periodo limitato, queste saranno comunicate con anticipo ed affisse presso i locali
dell’ufficio. In tal caso non sar possibile derogare, per il periodo indicato, dall’orario indicato.
Gli allievi non possono entrare nei locali dell’ufficio didattica.
Il personale dell’ufficio didattico può chiamare, in caso di necessità, l’allievo anche al di fuori dell’orario di
sportello. Durante la esecuzione di prove di verifica scritte o orali, l’allievo non può recarsi presso l’ufficio
didattica anche se chiamato. In tal caso si intende che l’allievo si rechi presso l’ufficio didattica al termine della
prova.
I rappresentanti di classe tengono i rapporti tra ufficio didattica e classe per tutti gli atti amministrativi che
interessano l’intera classe (ad esempio autorizzazioni per visite guidate)
VI.
Comunicazioni agli alunni e ai genitori.
Art. 25 - Comunicazioni alle famiglie.
La comunicazione tra scuola e famiglia condizione indispensabile per realizzare la collaborazione necessaria
per il raggiungimento del fine comune della crescita umana, culturale e professionale degli alunni.
All'inizio dell'anno scolastico vengono consegnati ad allievi e famiglie una copia del POF, il Patto
educativo,l'orario delle lezioni, il calendario scolastico comprensivo dei giorni di chiusura della scuola deliberati
dal Consiglio di Istituto e gli orari di ricevimento dei docenti.
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Eliminato: SI
I genitori possono accedere e avere copia dei documenti inerenti l’organizzazione e la vita dell’Istituto facendone
richiesta in segreteria.
Tutte le comunicazioni di carattere generale vengono recapitate alle classi tramite i collaboratori scolastici. Il
docente in orario tenuto a leggere interamente la comunicazione alla classe, a firmare e annotare sul diario di
classe per ricevuta.
In sede di valutazione intermedia, alle famiglie degli alunni che presentano scarso impegno, modesto profitto o
comportamento non corretto, il Dirigente Scolastico invia comunicazione scritta, su indicazione del Consiglio di
classe Per i medesimi argomenti I docenti possono comunicare con le famiglie dei propri alunni anche
utilizzando il loro diario personale.
Alle famiglie degli studenti che, in sede di scrutinio di giugno, ottengono la sospensione del giudizio , il consiglio
di classe invierà, insieme ai programmi svolti nel corso dell'anno scolastico, anche la comunicazione degli
interventi di recupero organizzati dalla scuola e le indicazioni operative per lo studio individuale delle altre
discipline risultate insufficienti.
Oltre a quanto previsto nei punti seguenti gli uffici possono comunicare con le famiglie anche telefonicamente
e/o e-mail, su indicazione del Dirigente o dei docenti coordinatori di classe, per segnalare particolari problemi
disciplinari, di profitto, di salute o per verificare ritardi e assenze.
Art. 26 - Comunicazione delle assenze.
L’istituto è dotato di un sistema organizzato di registrazione delle assenze, ritardi o uscite anticipate. I genitori
possono collegarsi telefonicamente o via web con il provider che gestisce il servizio o tramite codice di accesso
per verificare la situazione dei figli.
VII.
Alunni
Art. 27 - Premessa.
Lo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 249 del 24 giugno 1998), contenente indicazioni in merito
ai diritti e ai doveri degli alunni e le norme di disciplina, parte integrante del presente Regolamento interno e si
intende integralmente richiamato. Copia dello Statuto viene consegnato ad ogni studente al momento della
prima iscrizione alla scuola, unitamente a copia del Regolamento interno.
Art. 28 - Diritti
Ogni studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale rispettosa della propria identità personale
e culturale.
Ogni alunno ha diritto al rispetto delle proprie convinzioni religiose.
Gli alunni hanno diritto a conoscere il Piano della Offerta Formativa. A tale scopo una copia del Pof affissa
all’albo di ciascuna classe.
La conoscenza da parte degli alunni della programmazione didattica (di classe e delle singole materie) concorre
a realizzare la consapevolezza dell’apprendimento individuale. Ogni consiglio di classe e ogni docente
comunica la propria programmazione agli alunni.
L’alunno deve essere informato tempestivamente sugli obiettivi da raggiungere, sulle competenze da sviluppare,
sui criteri di misurazione e valutazione adottati, sui criteri di promozione, sui criteri di riconoscimento del credito
scolastico e formativo. Le decisioni adottate dal Collegio Docenti sono diffuse a cura del Dirigente scolastico; le
decisioni di pertinenza del Consiglio di classe sono rese note a cura del coordinatore di classe.
Gli alunni hanno diritto a scegliere liberamente le attività integrative-complementari extracurricolari attivate dalla
istituzione scolastica e comprese nel Pof.
Gli alunni che hanno partecipato ad attività integrative-complementari o a progetti didattici curricolari esprimono
il loro parere sulle attività svolte. Le forme e i modi per raccogliere tali pareri sono individuati dal Dirigente
scolastico e dai responsabili delle attività e dei progetti.
Art. 29 - Comportamento.
Gli alunni devono tenere, all'interno dell'Istituto e durante qualsiasi attività didattica (viaggi di istruzione, visite
guidate, esercitazioni, ecc.) un comportamento corretto e dignitoso.. L’inosservanza di quanto disposto
rappresenta infrazione disciplinare.
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L’atteggiamento degli studenti deve essere in ogni momento rispettoso dei compagni, dei docenti, del personale
e dei beni della scuola. . L’inosservanza di quanto disposto rappresenta infrazione disciplinare
Durante le lezioni gli alunni non possono allontanarsi dall'aula se non per particolari e seri motivi previa
autorizzazione del docente in orario e non pi di un alunno per volta. Il rientro in aula deve essere sollecito.
L’inosservanza di quanto disposto rappresenta infrazione disciplinare
Gli alunni, durante il cambio delle lezioni, devono restare in aula senza causare disturbo alle altre classi.
L’inosservanza di quanto disposto rappresenta infrazione disciplinare
Non consentito recarsi nei laboratori senza la presenza dei docenti. Nei regolamenti dei laboratori, aule
speciali, palestre sono indicate i comportamenti non ammessi. L’inosservanza di quanto disposto rappresenta
infrazione disciplinare
I trasferimenti della classe dall’aula ai laboratori e alla palestra devono avvenire in modo ordinato, sollecito,
senza arrecare disturbo alle altre classi e con l’accompagnamento del docente. L’inosservanza di quanto
disposto rappresenta infrazione disciplinare
Per tutta la durata delle lezioni e durante l’intervallo vietato agli alunni allontanarsi dall’Istituto o dall'area
scolastica esterna. L’inosservanza di tale norma da considerarsi mancanza disciplinare di particolare gravità.
I comportamenti, volontari o meno, potenzialmente capaci di pregiudicare la propria e l’altrui incolumità, la
manomissione di dispositivi di sicurezza (estintori, impianti elettrici, segnaletica per l’evacuazione dell’edificio,
ecc.) e la mancata osservanza delle disposizioni relative alla prevenzione degli infortuni impartite dai docenti,
sono da considerare mancanze disciplinari di particolare gravità e come tali saranno sanzionate (fatte salve le
eventuali responsabilità penali, ove ne ricorrano gli estremi).
In caso di agitazioni studentesche le lezioni si svolgeranno regolarmente, compatibilmente con la situazione
ambientale, e i Docenti segneranno presenti solo gli studenti che seguiranno le lezioni senza interruzione per
l’intera durata della giornata. Tutti gli altri presenti nell’edificio scolastico, impegnati in altre attività non
organizzate dall’Istituto, risulteranno assenti e dovranno giustificare.
Art. 30 - Danni alle cose.
Eventuali danni alle cose saranno addebitati allo studente che li ha provocati o all’intera classe di appartenenza
(esclusi gli assenti) nel caso sia impossibile individuare il responsabile.
Nei laboratori, nelle aule speciali e nelle palestre, utilizzabili da più classi nello stesso giorno, deve essere cura
di ogni studente segnalare tempestivamente, all'inizio dell'attività didattica della propria classe, eventuali
anomalie o danneggiamenti alle attrezzature ed alle apparecchiature da utilizzare al docente e/o al tecnico del
laboratorio al fine di risalire alla classe che in precedenza ha utilizzato le apparecchiature e/o le attrezzature che
risultano danneggiate e individuare il o i responsabili del danneggiamento.
La mancata o tardiva segnalazione comporta l'addebito del danno alla classe e quindi agli allievi che hanno
utilizzato da ultimi in ordine di tempo le attrezzature e/o le apparecchiature danneggiate e che comunque sono
stati presenti nei locali ove il danno viene riscontrato.
VIII. Entrata ed Uscita dalla scuola
Art. 31 - Ingresso e uscita.
Gli alunni entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni, ad eccezione di coloro i
quali usufruiscono del servizio di pre-orario. Prima di tale orario non consentito agli alunni l'accesso ai corridoi e
alle aule.
Gli alunni che all'atto dell'iscrizione hanno scelto di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica sono
tenuti a svolgere l'ora di studio individuale o assistito nei locali assegnati rimanendovi per l'intera ora con il
docente incaricato della vigilanza. Gli allievi che hanno scelto "uscita dalla scuola" devono uscire dall'Istituto e
farvi rientro solo all'inizio dell'ora successiva.
Analogamente devono uscire dall'istituto gli alunni che terminano le lezioni in orario antimeridiano e che devono
rientrare nel pomeriggio in istituto per attività extra-curriculari regolarmente programmate ed autorizzate; il
rientro in istituto consentito all'orario di inizio delle suddette attività .
In caso di attività cui possono assistere eventuali spettatori, questi devono essere preventivamente autorizzati
ed al momento dell'ingresso in istituto dovranno depositare un documento di identità che verrà poi restituito al
momento di uscita dall'istituto previa restituzione del “pass”.
Analoga modalità del ritiro documento verrà adottata con tutti gli esterni che a vario titolo avranno necessita di
entrare in istituto
I genitori che per necessità di carattere didattico o di salute devono consegnare effetti personali agli allievi
presenti in istituto, provvedono a depositare tali effetti personali in portineria ove non appena possibile potranno
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essere ritirati dai destinatari, al cambio dell’ora o durante l’intervallo; il personale ausiliario addetto al servizio di
portineria non può in ogni caso recarsi in classe per consegnarli direttamente agli allievi .
All’atto dell’iscrizione viene consegnata alle famiglie la disposizione riguardante la normativa ministeriale
inerente lo sciopero del personale scolastico e le relative modalità per assicurare i servizi minimi previsti dalla
legge.
Art. 32 – Ritardi e entrate posticipate.
L'ingresso a scuola dopo l'inizio della prima ora di lezione e le uscite anticipate devono rappresentare dei fatti
eccezionali.
L'entrata con un ritardo fino a 10 minuti viene annotata sul registro di classe, direttamente dal docente dell'ora;
Il ritardo abituale costituisce infrazione disciplinare,
dopo il terzo ritardo nell'arco del mese si provveder a dare comunicazione alla famiglia del comportamento
dell'allievo; nel caso che lo stesso entri in ritardo nel quadrimestre per almeno sei volte, il consiglio di classe
può proporre provvedimenti disciplinari in sede di scrutinio.
La richiesta di entrata posticipata deve essere presentata al docente presente in classe al momento dell'entrata
a scuola tramite presentazione del permesso firmato dal genitore (per allievi minorenni). Tale richiesta va
annotata sul registro di classe.
Potranno essere compiuti accertamenti, anche telefonici, presso le famiglie per il controllo delle entrate ed uscite
fuori orario
L'entrata in ore successive alla prima non può essere concessa per pi di quattro volte nell'arco del quadrimestre
, non pi di tre nell'arco del trimestre e non più di cinque nell'arco del pentamestre non può essere autorizzata per
entrare in ore successive alla seconda (cio consentito entrare in ritardo, previa richiesta, al termine della prima
o della seconda ora di lezione)
In caso di ritardi preventivabili e inerenti motivi di carattere medico ( esami e visite mediche ) non necessario
utilizzare le apposite richieste dal libretto delle giustificazioni delle assenze e ritardi, ma sufficiente la
certificazione che attesti tale motivazione consegnata dai genitori al momento del rientro a scuola degli allievi
minorenni che dovranno quindi essere accompagnati per il rientro.
Art. 33 - Uscite anticipate.
Con l’esclusione di eccezionali motivi di urgenza o salute l’uscita anticipata ammessa a partire dalla penultima
ora di lezione della giornata. Sono consentite quattro uscite anticipate per quadrimestre,non più di tre nell'arco
del trimestre e non più di cinque nell'arco del pentamestre . In caso di situazioni particolari (terapie, analisi, cc.)
verranno concessi dietro richiesta della famiglia permessi speciali direttamente dal Dirigente Scolastico.
L'uscita anticipata annotata sul registro di classe dal docente dell'ora precedente quella di uscita dietro
presentazione dell'autorizzazione firmata dal collaboratore del dirigente scolastico.
Il libretto con la richiesta di uscita anticipata deve essere depositato entro le ore 08,00 presso l’ufficio dei
collaboratori del dirigente scolastico per essere successivamente restituito direttamente in classe allo studente
prima dell’intervallo, previo controllo di regolarità e relativa autorizzazione apposta dal docente collaboratore in
servizio; per gli alunni minorenni l’uscita consentita solo in presenza di un genitore o di altro parente
precedentemente delegato dai genitori la cui delega deve essere depositata in segreteria al momento
dell’iscrizione unitamente ad una fotocopia del documento del o dei soggetti delegati .
Art. 34 - Casi particolari.
In considerazione dell’ampio bacino di provenienza degli studenti dell’Istituto e dei problemi legati alla
organizzazione e agli orari dei mezzi di trasporto, si verificano ogni anno casi particolari che richiedono la
concessione di permessi permanenti di ingresso a scuola in ritardo o di uscita anticipata di alcuni minuti.
Successivamente all’adozione dell’orario definitivo delle lezioni, le famiglie degli alunni che si trovano in
condizioni di effettiva necessità devono presentare documentata richiesta specificando l’orario esatto dei mezzi
di trasporto e ogni altra utile informazione. Non verranno prese in considerazione le richieste che, in termini di
tempo, comportino vantaggi per gli alunni inferiori ai trenta minuti.
La Dirigenza, verificate le motivazioni addotte e valutata l’ammissibilità della richiesta, rilascia i permessi
permanenti annotandoli sulla prima pagina del registro di classe.
I docenti delle ore interessate dai permessi presteranno particolare attenzione affinchè non si verifichino abusi.
66
IX
Assenze
Art. 35 - Assenze.
Le assenze dalle attività scolastiche rappresentano per l’alunno una interruzione del processo di apprendimento
e per questo devono assumere carattere di eccezionalità
Gli alunni risultati assenti sono ammessi in classe dall'insegnante della prima ora purch muniti di richiesta di
riammissione firmata dal genitore o da chi ne fa le veci o dallo stesso alunno se questi maggiorenne.
Per le assenze causate da malattia di durata superiore ai cinque giorni necessario esibire il certificato medico.
Per la riammissione da assenze superiori ai cinque giorni eccezionalmente motivate da esigenze di famiglia si
potrà prescindere dal certificato medico, quando l’assenza sia stata preventivamente comunicata per iscritto alla
Dirigenza della scuola.
Art. 36 - Riammissione alle lezioni
Il docente in servizio tenuto, entro i primi dieci minuti della prima ora, a fare l'appello, controllare gli assenti del
giorno precedente, firmare le relative richieste di riammissione e prenderne nota sul registro di classe. Eventuali
alunni privi di richieste di riammissione dovranno presentarla il giorno seguente. In caso di mancata
presentazione della richiesta di riammissione nella seconda giornata di lezione, verrà contattata la famiglia dal
coordinatore di classe previa telefonata o comunicazione scritta
Art. 37 - Libretto di riammissione
Agli atti della segreteria e nell’apposito spazio sul libretto delle riammissioni va depositata la firma autografa di
coloro che sono autorizzati a richiedere la riammissione degli alunni alle lezioni. Al momento della iscrizione a
ciascun anno di corso, viene consegnato il libretto di richieste di riammissione relativo all’anno di corso per il
quale si chiede l’iscrizione. Non ammesso l’uso del libretto di riammissione dell’anno precedente. In caso di
smarrimento del libretto delle riammissioni alle lezioni i genitori, o gli stessi alunni se maggiorenni, devono
chiedere il rilascio di un duplicato rimborsandone il costo relativo. Il duplicato del libretto verrà consegnato privo
di permessi di entrata ed uscita.
X.
Biblioteca, laboratori e palestra
Art. 38 - Criteri generali di funzionamento
Il funzionamento della biblioteca, dei laboratori e delle aule speciali, disciplinato da criteri generali stabiliti dal
Consiglio di Istituto, sentito il Collegio dei docenti, con appositi regolamenti allegati al presente regolamento di
Istituto.
Il funzionamento della palestra e delle altre strutture sportive disciplinato dal Consiglio di Istituto in modo da
assicurare la disponibilità a tutte le classi della scuola, oltre che per le necessità scolastiche, anche per le attività
sportive degli alunni e degli insegnanti. Nelle ore rimaste ancora disponibili, la palestra può essere messa a
disposizione di gruppi sportivi iscritti al CONI o ad altre associazioni non aventi scopo di lucro che ne facciano
richiesta al Consiglio d’Istituto. Il regolamento della palestra e delle altre strutture sportive allegato in appendice
al presente regolamento di Istituto.
XI.
Disposizioni finali.
Art. 39 - Spazi per l'informazione e la pubblicazione degli atti - Accesso ai documenti
L'Istituto dotato di bacheche sindacali, docenti, allievi, organi collegiali e Albo di Istituto. Gli aventi legittimo
interesse possono richiedere copia dei verbali delle riunioni del Consiglio di Istituto, Collegio docenti e Consigli
di classe. La richiesta di consultazione viene soddisfatta seduta stante, le copie fotostatiche vengono rilasciate
su richiesta scritta indirizzata al Direttore dei servizi generali e amministrativi con il pagamento in marche da
bollo di ogni due pagine.
Gli alunni e i genitori possono chiedere in visione o fotocopia delle verifiche scritte, direttamente al docente
della disciplina o presentando richiesta scritta all'ufficio didattica.
67
Art. 40 - Sportello osservazioni e suggerimenti
Nell'Istituto attivato uno sportello reclami presso l'Ufficio didattica. Chiunque verifica o riscontra carenze nel
servizio può presentare reclamo in forma scritta, e-mail o fax indicando generalità ed indirizzo dello scrivente.
Reclami in forma anonima non verranno presi in considerazione. Il Dirigente scolastico, dopo le necessarie
indagini, agir in modo da rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo e risponder in forma scritta entri 15
giorni.
Art. 41 - Servizio di prevenzione e protezione dagli infortuni e calamità
Nell'Istituto opera un servizio di prevenzione e protezione con i seguenti compiti:
redazione ed aggiornamento del piano di esodo, redazione ed aggiornamento del piano di valutazione dei rischi,
organizzazione delle prove di evacuazione, informazione a personale ed allievi sulle norme e sui dispositivi di
prevenzione e protezione, organizzazione delle squadre di pronto soccorso e lotta antincendio, organizzazione
dei corsi di aggiornamento per il personale, controllo della segnaletica e della cartellonistica di informazione.
Art. 42 - Pubblicità del regolamento di Istituto.
Il presente regolamento rimarrà esposto all'albo dei docenti e degli studenti e sarà consegnato ad ogni famiglia
degli studenti unitamente a copia dello Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 249/98).
Art. 43 - Modifiche al regolamento.
Ciascun membro del Consiglio d'Istituto può proporre modifiche, soppressioni e aggiunte agli articoli di questo
regolamento, le quali dovranno essere approvate con la maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio in
carica.
Per quanto non direttamente previsto nel presente regolamento, si fa riferimento alla normativa vigente.
24. ALLEGATI ALREGOLAMENTO DI ISTITUTO
REGOLAMENTO LABORATORI
1. LABORATORI DI CHIMICA E FISICA
Art.1 (accesso)
L’acceso ai laboratori di chimica e fisica consentito dopo prenotazione da parte dell’insegnante su apposito
registro, sul quale viene anche annotata l’esperienza da svolgere. In questo modo il tecnico può curare sia la
preparazione del materiale e delle attrezzature, sia il loro stato dopo che l’esperienza stata svolta. Nel
momento in cui la classe accede al laboratorio l’insegnante firma il registro.
Gli allievi possono accedere ai laboratori di chimica e fisica solo se accompagnanti dal docente o dal tecnico.
Art. 2 (procedure e sicurezza)
Nei laboratori di chimica e fisica le esperienze vengono di solito svolte per gruppi numerati da 1 ad un massimo
di 6. I banchi dei laboratori sono anch’essi numerati da 1 a 6 in modo che ogni studente lavori nel banco
corrispondente al numero del proprio gruppo.
Gli allievi sono tenuti a rispettare le procedure di lavoro e le norme di sicurezza distribuite dai docenti ad inizio
anno scolastico e relative ai comportamenti che devono essere osservati nel corso delle esperienze
scientifiche. Tali procedure e norme sono allegate al presente regolamento e ne fanno parte integrante.
Nei laboratori obbligatorio indossare il camice e gli occhiali protettivi
La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare.
Art. 3 (comportamento)
Nei laboratori di scientifici non si possono consumare vivande e bevande.
.Nei laboratori scientifici, oltre alle norme di sicurezza generali, vanno osservate scrupolosamente le norme di
sicurezza specifiche ed indicate nei locali.
La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare.
2. LABORATORI DI INFORMATICA
Art. 1 (accesso)
Gli allievi sia singolarmente che per classe possono accedere ai laboratori di informatica, solo in presenza di un
docente, che firmerà un apposito registro
La inosservanza di quanto indicato al comma precedente rappresenta infrazione disciplinare
Art. 2 (configurazioni)
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Le configurazione della rete locale e dei computer sono di pertinenza esclusiva dei tecnici autorizzati dalla
dirigenza scolastica.
fatto divieto ad alcun altro componente della comunità scolastica modificare le configurazioni della rete o dei
computer.
La inosservanza di quanto indicato ai commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare
Art. 3 (software)
L'installazione di software di qualsiasi natura di pertinenza dei tecnici autorizzati dalla dirigenza scolastica.
fatto divieto ad alcun altro componente della comunità scolastica installare software.
La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare
Art. 4 (account)
Agli studenti iscritti all'I.I.S.S. Keynes viene creato un account personale sul sistema informatico di istituto. Tale
account consente agli alunni di fruire dei seguenti servizi utilizzabili come supporto alle attività didattiche
casella di posta elettronica personale sul server di istituto spazio personale sui dischi di rete accessibile solo con
identificazione spazio per la costruzione di una pagina web wiki di istituto.
Art .5 (accesso ai servizi internet)
Gli allievi possono accedere ai servizi internet: sotto la diretta responsabilità dei docenti presenti in laboratorio e
tramite account dei docenti stessi
La inosservanza di quanto indicato al comma precedente rappresenta infrazione disciplinare
Art. 6 (utilizzo stampanti)
Gli allievi possono utilizzare le stampanti sotto la sorveglianza dei docenti e per materiale inerente alle attività
didattiche.
La inosservanza di quanto indicato al comma precedente rappresenta infrazione disciplinare
Art. 7 (comportamento)
Nei laboratori di informatica non si possono consumare vivande e bevande.
Gli allievi sono tenuti a rispettare le indicazioni, date da docenti e tecnici, relative all’utilizzo delle attrezzature
collocate nei laboratori.
Nei laboratori di informatica, oltre alle norme di sicurezza generali, vanno osservate le norme di sicurezza
specifiche ed indicate nei locali.
La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare.
3. LABORATORI LINGUISTICI
Art. 1 (accesso)
L’accesso ai laboratori linguistici regolato da orari predisposti dalla dirigenza scolastica (o suo delegato) ad
inizio o in corso d’anno scolastico
Gli studenti possono accedere ai laboratori linguistici solo se accompagnati dl docente.
Il piano di accesso ai laboratori redatto tramite apposito elenco che deve rimanere nel raccoglitore sulla
cattedra.
Art. 2 (sicurezza)
Nei laboratori linguistici, oltre alle norme di sicurezza generali, vanno rispettate le norme specifiche di sicurezza
segnalate nei locali. In particolare è’ vietato correre per non incespicare o danneggiare la canaline elettriche
poste sul pavimento.
La inosservanza di quanto indicato al comma precedente da parte degli studenti rappresenta infrazione
disciplinare
Art. 3 (Comportamento)
Nei laboratori linguistici non si possono consumare cibi o bevande.
All’interno dei laboratori linguistici lo studente tenuto ad occupare la postazione di lavoro assegnata
Lo studente deve evitare bruschi strappi ai cordoni delle cuffie, danni ai cavi, forzature ai tasti o allo sportello
del drive o del registratore.
E’ vietato rimuovere la cassetta audio dal registratore se non su specifica richiesta del docente.
Ogni studente tenuto a verificare, all’inizio della permanenza in laboratorio, la propria postazione ed a
segnalare al docente eventuali anomalie o danni.
La inosservanza di quanto indicato ai commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare
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AULE SPECIALI
(disegno, geografia, topografia, laboratorio fotografico, sale proiezione)
Art. 1 (accesso)
L’accesso alle aule speciali regolato da orari predisposti dalla dirigenza scolastica (o suo delegato) ad inizio o
in corso d’anno scolastico
Gli allievi possono accedere alle aule speciali per svolgere attività didattiche previste dal POF, secondo gli orari
e le modalità indicati per i medesimi dalla dirigenza scolastica
La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare
Art. 2 (comportamento)
Nelle aule speciali non si possono consumare vivande e bevande.
Gli allievi sono tenuti a rispettare le indicazioni, date da docenti o tecnici relative all’utilizzo delle attrezzature
collocate nelle aule stesse.
Nelle aule speciali, oltre alle norme di sicurezza generali, vanno osservate le norme di sicurezza specifiche
indicate nei locali o dai docenti e tecnici.
La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare.
REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA.
Art.1 - Accesso
All’inizio di ogni anno scolastico vengono stabilite le fasce orarie di accesso alla biblioteca. Esse saranno rese
note mediante affissione alla porta dell'aula e con apposita comunicazione alle classi.
Art.2 - Utenti
Potranno accedere al prestito del materiale librario, esclusi quindi gli audiovisivi e le attrezzature: gli insegnanti,
gli alunni, il personale ATA, i genitori degli alunni.
Art.3 - Prestito e consultazione
Manuali, vocabolari, enciclopedie, grandi atlanti, collane e pubblicazioni speciali non saranno concessi in
prestito, ma potranno essere consultati esclusivamente nelle fasce orarie di apertura della biblioteca.
Il prestito avverrà solo previa compilazione dell’apposita scheda.
La durata del prestito di 30 giorni.
Tutti i testi presi in prestito devono essere restituiti entro la fine dell'anno scolastico.
In caso di smarrimento o danneggiamento di un libro preso in prestito, il prestatario risultante dalla scheda
dovrà ricomprarne una copia e consegnarla alla biblioteca oppure rimborsare alla scuola la somma pari al costo
corrente dell'opera. In caso di impossibilità a reperire il libro smarrito dovrà essere rimborsata una somma pari al
costo di un'opera simile per contenuti e per veste tipografica, a giudizio del bibliotecario e del Dirigente.
6. REGOLAMENTO PALESTRA E ATTREZZATURE SPORTIVE.
Art. 1 - Utilizzazione della palestra
La palestra e le altre strutture sportive sono utilizzate per le lezioni di educazione fisica e per le esercitazioni
inerenti le attività del gruppo sportivo scolastico. Le attrezzature sportive in possesso dell'Istituto devono essere
salvaguardate da deterioramento e danni dovuti ad incuria ed uso improprio.
Art. 2 - Attrezzature
Il sub consegnatario della palestra (docente responsabile) responsabile della conservazione degli ambienti,
delle attrezzature e del rispetto delle norme di sicurezza
Nel corso delle lezioni ogni insegnante responsabile del corretto uso dei piccoli e grandi attrezzi e del riordino e
della custodia del materiale utilizzato.
I danni alle attrezzature che si dovessero verificare, anche soltanto per usura e normale uso, vanno segnalati al
sub consegnatario che ne prender nota per possibili riparazioni o sostituzioni.
Il controllo, lo stato d'uso e il normale utilizzo degli spogliatoi e servizi annessi, demandato al docente di
educazione fisica in servizio ed al personale ausiliario che cura la pulizia dell'impianto e ne riferisce al sub
consegnatario.
Durante l’intervallo i docenti di educazione fisica devono provvedere a chiudere a chiave le porte di ingresso
delle palestre.
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Art. 3 - Utenti esterni - responsabilità I responsabili dei gruppi estranei all'Istituto che usufruiscono dell'impianto sono tenuti a sottoscrivere una
dichiarazione di assunzione di responsabilità per danni che dovessero derivare a persone o cose.
Art. 4 - Accesso alla palestra
E' fatto divieto fare entrare gli alunni e gli estranei all'Istituto nei locali della palestra senza la presenza di un
insegnante della materia o del responsabile della società sportiva.
L’accesso alla palestra consentito solo con le scarpe da ginnastica destinate esclusivamente ad essere
utilizzate all’interno della struttura. Gli spogliatoi vanno tenuti chiusi a chiave durante lo svolgimento delle lezioni
per evitare furti dagli indumenti e dalle borse depositate. La chiave degli spogliatoi custodita dall'insegnante di
educazione fisica.
Art. 5 - Comportamento
Gli alunni, durante le lezioni, non potranno allontanarsi senza il formale consenso dell’insegnante.
L’uso improprio delle strutture e delle attrezzature, oltre a comportare il rimborso degli eventuali danni cagionati,
comporterà l’adozione di provvedimenti disciplinari.
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REGOLAMENTO DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE, VISITE GUIDATE.
Art. 1 - Premessa.
Le visite guidate e i viaggi di istruzione presuppongono, in considerazione delle motivazioni culturali, didattiche e
professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, una precisa programmazione didattica e
culturale predisposta fin dall’inizio dell’anno scolastico e si configurano come esperienze di apprendimento e di
crescita della personalità degli alunni e rientrano tra le attività integrative della scuola.
Art. 2 - Accompagnatori.
Gli accompagnatori dei viaggi di istruzione sono individuati dal CdC tra i docenti della classe, preside compreso,
con preferenza per i docenti delle discipline coinvolte dal programma di viaggio.
Fatto salvo il numero minimo di accompagnatori previsto dalla vigente normativa (uno ogni quindici alunni), le
visite guidate e i viaggi di istruzione possono essere effettuati solo se almeno uno degli accompagnatori fa parte
del consiglio della classe. In caso di presenza di allievi disabili il CdC dovrà prevedere la presenza del docente
di sostegno o dell'educatore.
Art. 3 - Partecipanti alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione.
La partecipazione degli alunni alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione obbligatoria; gli allievi che non
partecipano all'attività sono tenuti a frequentare le lezioni. Eventuali assenze dalle iniziative programmate
devono avere carattere di eccezionalità ed essere giustificate.
In ogni caso non possono essere organizzati ed autorizzati viaggi di istruzione che non prevedono la
partecipazione di almeno i tre quarti degli alunni della classe.
Oltre agli studenti e ai rispettivi accompagnatori, consentita la partecipazione ai viaggi di istruzione, nei limiti
delle disponibilità dei posti e a totale loro onere e responsabilità e senza recare pregiudizio alla migliore riuscita
delle attività programmate, alle seguenti categorie di persone:
genitori degli allievi;
personale docente e ATA dell'Istituto, compatibilmente con le esigenze di servizio.
Art. 4 - Durata dei viaggi di istruzione.
I viaggi di istruzione hanno, preferibilmente durata massima di 2 giorni per le classi prime ; di 3 giorni per le
classi seconde, di 5 giorni classi terze, quarte e quinte con aggiunta eventuale di un giorno festivo. In casi
eccezionali scrupolosamente documentati e motivati, quali ad esempio i soggiorni di studio a carattere linguistico
o l’opportunità di costituire un gruppo di partecipanti non eccessivamente esiguo, il CdC potrà proporre di
utilizzare un maggiore numero di giornate.
Gli scambi con l'estero ed i soggiorni studio potranno avere durata fino a due settimane secondo la
programmazione del CdC.
Art. 5- Organizzazione.
Nelle riunioni convocate all’inizio di ogni anno scolastico (ottobre) i consigli di classe, nell’ambito della
programmazione didattica, individuano la meta del viaggio di istruzione che intendono proporre. L'ufficio
didattica, in collaborazione con la commissione viaggi provvede alla richiesta di preventivi "provvisori" affinchè i
CdC nella loro formulazione completa (docenti, allievi, genitori) possano in novembre deliberare per una
proposta definitiva.
In dicembre gli allievi dovranno versare un acconto per l’adesione al viaggio di istruzione.
Non appena acquisiti i preventivi dei viaggi deliberati e gli altri elementi previsti dalle C.M. sui viaggi di istruzione,
il Dirigente scolastico dar esecuzione al Programma annuale individuando le agenzie più convenienti per lo
svolgimento dei viaggi e provveder alla conferma delle prenotazioni.
Almeno 15 giorni prima della partenza, gli allievi verseranno la quota a saldo e l’ufficio didattica comunicherà
alle famiglie i programmi dettagliati e gli estremi degli alberghi individuati.
Non potranno in alcun modo essere autorizzati viaggi di istruzione che non presentino i requisiti stabiliti dal
presente regolamento e dalla vigente normativa.
Le visite didattiche sono programmate, ove possibile, fin dall’inizio dell’anno scolastico e approvate dai consigli
di classe.
Il docente proponente le visite didattiche, non appena in possesso di tutti gli elementi necessari e comunque con
anticipo di almeno sette giorni rispetto alla data di effettuazione, deve provvedere a compilare l’apposito modulo
di richiesta indicando la classe, la data di effettuazione, l’ora di partenza e di ritorno, il mezzo di trasporto
richiesto, il nome dei docenti accompagnatori e la sintetica motivazione della visita.
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Gli alunni e le rispettive famiglie devono essere preventivamente informati, a cura del docente coordinatore di
classe e del docente proponente, nell’ambito delle sedute del C.d.c., dell’eventuale costo a loro carico per
l’effettuazione della visita (costo per mezzi di trasporto ; biglietti di ingresso a mostre, fiere, convegni, musei,
rappresentazioni teatrali ;.costo per le prestazioni di una guida, ecc.) .
Non potranno essere autorizzate iniziative non deliberate dai consigli di classe o con richieste formali presentate
oltre i termini indicati.
Non in alcun modo consentito ai singoli docenti e agli studenti interessare individualmente le agenzie, o altri
operatori turistici, per acquisire preventivi e programmi di viaggio, anche ad evitare sovrapposizioni.
Nell'organizzazione e nell'effettuazione dei viaggi di istruzione e delle visite guidate devono essere
rigorosamente rispettate le norme ministeriali alle quali si rimanda per quanto non espressamente indicato nel
presente regolamento.
Il piano annuale delle gite e dei viaggi di istruzione viene reso noto a tutte le componenti scolastiche con
apposita circolare del Dirigente Scolastico al fine di favorire la più ampia informazione in proposito ed anche
l’eventuale partecipazione, a richiesta, del personale A.T.A., come previsto dalle disposizioni ministeriali su gite
e viaggi di istruzione.
Art. 6 - Comportamento degli alunni e vigilanza dei docenti.
Le norme ministeriali relative ai viaggi di istruzione non consentono tempi morti nel programma del viaggio ; gli
alunni devono quindi essere sotto il controllo dei docenti accompagnatori in ogni momento della giornata.
I docenti, sui quali incombono l’obbligo di vigilanza e le responsabilità previste dall’art. 2048 del c.c. e dall’art. 61
della legge 312/1980, riferiranno al CdC ogni atteggiamento irregolare o indisciplinato tenuto dagli alunni per i
provvedimenti del caso.
I docenti dovranno inoltre vigilare affinchè durante il viaggio di istruzione non abbiano a verificarsi eccessi di
alcun genere (alcol, fumo, uso di droghe, atti di offesa a cose e/o persone) e mettere in atto tutti gli accorgimenti
per attuare ogni forma di prevenzione senza rinunciare in nessun caso al proprio ruolo educativo.
Comportamenti non corretti da parte dei singoli verranno sanzionati a norma del presente regolamento ;
comportamenti non corretti da parte di tutta la classe pregiudicano lo svolgimento delle uscite e dei viaggi di
istruzione nel successivo anno scolastico.
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
(DPR 249/98 integrato dal DPR 235/2007 e dal D.M.5/2009)
Art. 1 – Comunità scolastica
La Scuola luogo di formazione che integra l'azione educativa del genitore mediante lo studio, l’acquisizione
delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La vita nella comunità scolastica si basa sulla libertà di
espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la
compongono, quale che sia la loro et e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 – Diritti degli studenti
(Vedi art. 28 Regolamento di Istituto)
Art. 3 – Doveri
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio
Gli studenti, in quanto corresponsabili della propria formazione, nello svolgimento di attività scolastiche, sia in
ambiente scolastico sia extra-scolastico (lezioni esterne, visite guidate, viaggi di istruzione, stage ecc.) debbono
osservare le indicazioni dei docenti, degli operatori scolastici, dei collaboratori esterni.
Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere sempre un
atteggiamento corretto e rispettoso, anche formale, nelle parole e nelle azioni, nei confronti del Dirigente
Scolastico, dei docenti, dei compagni, del personale scolastico e di qualsiasi persona con cui vengano a
contatto.
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti.
Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, le attrezzature e i sussidi didattici e a comportarsi
nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
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Art. 4 – Responsabilità Disciplinare
I regolamenti dell’Istituto individuano i comportamenti che si configurano come infrazioni disciplinari con
riferimento ai doveri elencati nell’art. 3.
La responsabilità disciplinare personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere
stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni (sono ammessi testimoni).
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto di ogni
singola disciplina.
Non infrazione disciplinare la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui
personalità.
Mancanze disciplinari
I comportamenti contrari ai doveri di cui all’art.3 e al Patto educativo di corresponsabilità configurano mancanze
disciplinari. In particolare, costituiscono mancanze disciplinari i seguenti comportamenti:
Ritardi
Assenze non giustificate
Mancanza del materiale didattico occorrente
Mancato rispetto delle consegne per il lavoro domestico
Mancato rispetto delle consegne per il lavoro a scuola
Disturbo delle attività didattiche
Uso del cellulare o di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche
Sporcare gli ambienti scolastici
Uso di linguaggio irrispettoso verso gli altri
Danneggiare volontariamente materiali, arredi o strutture
Uso di linguaggio offensivo verso gli altri
Esercitare violenze psicologiche verso gli altri
Esercitare violenze fisiche verso gli altri
Commettere reati o azioni di compromissione dell’incolumità altrui)
In caso di mancanze disciplinari gli organi di cui all’art. 6 valutano l’opportunità di infliggere le sanzioni di cui
all’art. 5
Art. 5 - Sanzioni disciplinari
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al
mantenimento di un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio della
rieducazione , della riparazione del danno o dello svolgimento di attività in favore della comunità scolastica.
Le sanzioni sono:
a) richiamo verbale :
-ritardi
- assenze non giustificate
-mancanza del materiale didattico occorrente
b) consegne da svolgere in classe:
-mancato rispetto delle consegne per il lavoro domestico
c) consegne da svolgere a casa ( attività di ricerca , approfondimenti, riflessione):
-aver tenuto un comportamento negligente durante lo svolgimento dell'attività scolastica
d) richiamo scritto sul registro di classe e lettera di convocazione alla famiglia :
-per uso del cellulare o di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche
-uso di linguaggio irrispettoso ed offensivo verso, docenti , compagni e personale della scuola
- disturbo attività didattiche
e) richiamo scritto sul registro ed esclusione dalle attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola
(viaggi di istruzione – stage – ecc.) :
- comportamento non corretto che evidenzia scarsa responsabilità con i compagni ed il personale della scuola
f) richiamo scritto sul registro e pulizia degli ambienti scolastici durante l'intervallo :
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- sporcato arredi ed ambienti scolastici
g) richiamo scritto sul registro e risarcimento danno :
-danneggiamento volontario ed in modo irreparabile di materiali, arredi e/o strutture della scuola
- danneggiamento volontario di oggetti dei compagni
- furti di oggetti di valore dei compagni
h) allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a quindici giorni :
-atteggiamento scorretto ed irrispettoso nelle parole o nei fatti nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti
,del personale scolastico e di qualsiasi persona con cui vengono a contatto
i) allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo superiore a quindici giorni:
- se ha commesso reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana( minaccia, violenza privata,
percosse, ingiurie, reati di natura sessuale)
- se ha provocato volontariamente reati tali da rendere inagibili i locali scolastici ( incendi, allagamenti ,
manomissione cancelli ingresso istituto)
l) allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico
- se lo studente, rientrato dopo l'allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a quindici
giorni , ha continuato a commettere gli stessi reati.
- se gli interventi attuati per l'inserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante
l'anno scolastico non hanno dato risultati positivi
m) allontanamento fino al termine delle lezioni dalla comunità scolastica con esclusione dallo scrutinio
finale o non ammissione all’esame di Stato
-se lo studente stato allontanato dalla comunità per più periodi superiori a quindici giorni
- se lo studente, rientrato dopo l'allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni
, ha continuato a commettere gli stessi reati.
- se gli interventi attuati per l'inserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno
scolastico non hanno dato risultati positivi
Nei periodi di allontanamento deve essere previsto un percorso didattico con lo studente, per preparare il
rientro nella comunità scolastica e non interrompere il processo di apprendimento.
Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni deve essere previsto , in coordinamento con la famiglia
dello studente e, ove necessario , con i servizi sociali un percorso di recupero educativo mirato all'inclusione ,
alla responsabilizzazione ed al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
Art. 6 - Organi competenti
Il Docente e/o il Dirigente Scolastico sono competenti per mancanze lievi ( ritardi, assenze non giustificate,
mancanza di materiale didattico, mancato rispetto delle consegne per il lavoro domestico, mancato rispetto delle
consegne per il lavoro a scuola)
Il Dirigente Scolastico competente in prima istanza per le mancanze relative la sicurezza.
Il C.d.c. nella sua composizione completa, competente per le sanzioni relative alle mancanze di cui ai punti (
disturbo attività didattiche, uso del cellulare o di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche, uso di
linguaggio irrispettoso ed offensivo verso gli altri,sporcare gli ambienti scolastici)
Il CdI è competente per le sanzioni che comportano l’allontanamento dalla classe per periodi superiori ai 15
giorni e per quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato. Tali
sanzioni vengono inflitte per reati che violino la dignità e il rispetto della persona o vi sia pericolo per l’incolumità
delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere
della situazione di pericolo. Nei casi gravi di recidiva, atti di violenza grave o comunque connotati da una
particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un
reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico, la sanzione è
costituita dall’allontanamento con l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato
conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine delle lezioni.
Gli organi competenti deliberano dopo aver preventivamente sentito a propria discolpa lo studente interessato
che può farsi assistere dai genitori, testimoni o insegnanti. Allo studente può essere offerta la possibilità di
convertire la sospensione dalle lezioni con attività a favore della comunità scolastica
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Le sanzioni per mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame, compresi quelli di qualifica, sono
inflitte dalla commissione d'esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 7 - Consiglio di garanzia e ricorsi
Il Consiglio di Istituto nomina un consiglio di garanzia composto da , Dirigente scolastico che lo presiede, due
insegnanti ed un rappresentante personale ATA designati dal CDI, uno studente nominato dal CS, un genitore
. Il consiglio di garanzia dura in carica tre anni.
Al consiglio di garanzia vanno rivolti i ricorsi contro le delibere dei Consigli di Classe in tema di sanzioni
disciplinari agli studenti, anche in caso di sospensione dalle lezioni . I ricorsi debbono essere inviati al consiglio
entro 15 giorni dalla comunicazione della sanzione e il consiglio assume la relativa delibera entro i 10 giorni
successivi. In caso di ricorso al consiglio di garanzia, i provvedimenti disciplinari sono sospesi dalla loro
applicazione fino al pronunciamento del suddetto organo. L’organo di garanzia, su richiesta degli studenti o di
chiunque vi abbia interesse, decide anche su conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito
all’applicazione del Regolamento di disciplina.
Art. 8 - Modalità applicative
Le procedure relative all'irrogazione della sanzione disciplinare debbono concludersi entro 30 giorni
dall'avvenuta contestazione. Superato tale limite temporale il procedimento estinto.
Nell’erogare la sanzione disciplinare l’organo competente terrà conto: dell’età e della personalità
dello
studente, della gravità dell’infrazione, della reiterazione dell’infrazione.
Fermo restando ci che prevede l'art. 5 nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento dalla scuola, il
C.d.c. provvede ad indicare le modalità di contatto tra lo studente e i docenti e tra lo studente e la classe.
Art. 9 - Norme finali
Il presente regolamento parte integrante del regolamento interno e della carta dei servizi della scuola. Eventuali
modificazioni sono deliberate a maggioranza assoluta dal Consiglio di Istituto, sentito il parere del collegio
docenti e consultati i rappresentanti dei genitori e degli studenti. Del presente regolamento e dei documenti
fondamentali della scuola fornita copia agli studenti al momento dell'iscrizioni.
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POF IN CORSO D`OPERA_BIS_con_logo.rtf