11-12 / 09
http://www.samaritani.ch
oggi
L’Avvento nel calore
della famiglia
04 | L a formazione
dei formatori
11 | Caso di sincope,
come trattare il paziente
14 | R
iutilizzo dell’oro contro
la cecità
20 | S ezione Agno, ricordo
dalle Gare 09
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E
ditoriale
Editoriale
Quel complimento
che motiva
Ammetto che di questo numero della
rivista mi piacciono in particolare gli
scritti di Gery Meier e della sostituta
segretaria centrale e futura segreteria
centrale Regina Gorza. C’è qualcosa
di molto vero nei loro scritti, qualcosa
che tutti noi viviamo nella vita di tutti
i giorni, ma alla quale forse non prestiamo più attenzione. Semplicemente «subiamo». Per «andare avanti»,
come si suol dire, sia nel lavoro che
a casa, ci vuole anzitutto una cosa:
la motivazione. «Siamo motivati anche e soprattutto dalle persone che
ci circondano» – scrive Regina Gorza
– «quelle che ricevono le nostre prestazioni: colleghi di lavoro, familiari,
amici e soci della Sezione». Ora mi
chiedo, ma da dove arriva la motivazione? Dove la si trova? Chi ce la
procura o… ce la distrugge? Proprio a
questo riguardo e in questi giorni ho
letto un pensiero di Patrizia Speroni,
collega di un’emittente radiofonica
ticinese, che parla dei complimenti.
Ma sappiamo ancora cos’è, in questa società ultra-modernizzata e ultra
rapida e super efficiente…, cos’è un
semplice complimento? Per un’azione ben fatta, una lettera scritta correttamente, una lezione ben impartita? O altro…Scrive Speroni: «Spesso
un complimento è, per chi lo riceve,
un’iniezione di ottimismo, un incentivo a far meglio, una gratificazione che
sod­disfa l’umano desiderio di piacere
e di essere apprezzati. Eppure – continua – fare un complimento sincero
pare essere cosa ardua, in contesti in
cui l’invidia e la competizione fagocitano il riconoscimento del merito
altrui». E conclude: «dovremmo preferire di gran lunga la soddisfazione
di parole espresse con semplicità al
rimpianto di parole non dette».
Complimenti a voi tutti Samaritani per quel che fate!
Reportage
04 | Formazione dei formatori
L’importanza del certificato 1 della FSEA
per l’attività di formazione continua nelle
Sezioni Samaritane.
Ricette di successo 07 | Nonostante tutto…
Gli utili consigli di Gery Meier per trovare
nuovi stimoli nel lavoro in Sezione.
Buono a Sapersi
11 | Caso di sincope
Florian Marti ci insegna come trattare ed
assistere una persona svenuta.
Panorama
14 | Oro contro la cecità
L’iniziativa della Croce Rossa permette di
salvare dalla cecità molte persone in Africa
e Asia.
Sezioni/Associazione
18 | Calendario ASSTM
L’Associazione Sezioni Samaritane del
Ticino e Moesano pubblica i suoi
appuntamenti.
Sezioni/Associazione
19 | Sezioni si raccontano
La Sezione di Agno alle Gare Samaritane,
il Convegno di Locarno e Blenio che incontra
le scuole.
Sommario
Sommario
Sommario
03
Mara Zanetti Maestrani
oggi samaritani 11-12/ 09
Reportage
04
Gli istruttori della FSS che seguono nel contempo il corso FSEA a Nottwil.
Visita al corso FSEA della Federazione svizzera dei Samaritani a Nottwil
Formazione dei formatori
La Federazione svizzera dei
Samaritani è riconosciuta
nell’offerta del corso 1 FSEA per «Preparare, animare e
valutare corsi per adulti».
Questo riconoscimento è
stato assegnato dalla stessa
Federazione svizzera per la
formazione continua (FSEA).
La redazione di Olten ha visitato un corso a Nottwil per
istruttori della FSS che contemporaneamente conseguiranno il Certificato FSEA.
Dal 2008 la Federazione svizzera dei Samaritani (FSS) è riconosciuta quale organizzazione che
offre il corso 1 FSEA. La FSS ha
nel frattempo rilasciato più di 80
certificati 1 FSEA, secondo quanto ha confermato Sylvia Peissard,
specialista del Settore Formazione
e Consulenza dell’Organizzazione
centrale (OC), formatrice OC FSS
e tra l’altro, dal maggio 2008 pure
responsabile per la certificazione
FSEA ed EduQUA.
Cosa fornisce il corso 1 FSEA ai
partecipanti? Perché frequentarlo?
Per rispondere a queste domande,
Testo e foto: Dominik Senn
La monitrice Laura Moell tratta il tema «Gestione dei conflitti II».
oggi samaritani 11-12 / 09
Un grande impegno
Il grande impegno e la motivazione di tutti i partecipanti erano da
subito molto evidenti e chiaramente percettibili. La classe seguiva
l’istruzione con grande concentrazione. Le nozioni impartite in poco
tempo dai competenti istruttori
erano davvero tante. Nonostante
ciò l’armonioso e metodico cambio
delle varie tematiche trattate – sempre supportate da esempi pratici –
ha reso l’assimilazione dei concetti
più semplice per i partecipanti. Il
momento «clou» era la messa in
scena di una lite (con giochi di ruolo, in gruppo) eseguita prima senza
e poi con mediazione. Ne è quindi
seguita una discussione d’assieme
ed una valutazione finale.
Riconoscimento ufficiale
«I partecipanti – ha raccontato
Sylvia Peissard – sono tutti affermati monitori di corso e monitori
di Sezione, provenienti dalle Asso-
Reportage
abbiamo seguito a Nottwil una
parte del corso, in particolare il
blocco denominato «Gestione dei
conflitti» (livello 2). Gli istruttori
erano Sylvia Peissard, Laura Moell
e André Roggli. I contenuti di questo Modulo della durata di 7 giorni (senza contare il tempo dedicato allo studio personale) sono in
particolare la comunicazione, la
didattica, la dinamica di gruppo,
la gestione dei conflitti, la conduzione e la didattica/controllo delle
competenze (tutti livelli II).
05
La responsabile del corso Sylvia Peissard e Daniel Kiser.
ciazioni cantonali di tutta la Svizzera. In generale dimostrano delle
buone competenze sociali e personali come pure un grande piacere
nell’insegnamento e nell’apprendimento». Tutte queste persone non
hanno mai risparmiato del loro
tempo libero per impegnarsi a favore dei Samaritani. Tuttavia, esse
hanno dovuto apprendere che il
loro knowhow, le loro conoscenze
nella formazione valgono purtroppo poco nell’economia privata. «Il
riconoscimento ufficiale ha invece
attribuito alla formazione il suo
giusto e dovuto valore sociale ed
economico» – ha detto Sylvia Peissard – «Ora la formazione è riconosciuta ufficialmente e può essere
impiegata sia a livello personale che
professionale, tornando pure utile
infatti in diverse carriere». Inoltre
adempie ai requisiti di qualità di
eduQua.
Il Certificato 1 FSEA
Ogni anno quasi due milioni di persone partecipano a corsi o eventi di
formazione continua. Le necessarie nozioni specialistiche vengono
loro impartite da circa 60 000 tra
monitori, formatori, formatori per
Alcuni partecipanti seguono attentamente un gruppo che inscena una discussione.
oggi samaritani 11-12 / 09
Reportage
06
adulti e formatori d’azienda, di cui
solamente uno su sei (in media) ha
però ricevuto un’adeguata istruzione metodologica e didattica.
Fintanto che tutte queste formazioni non sono certificate, per gli
adulti desiderosi di formazione resta la difficoltà di valutare in modo
oggettivo la qualità della formazione stessa e dei formatori (conoscenze metodologiche e didattiche).
Mancano pure indicazioni a sapere
se una formazione è riconosciuta o
meno da altre Organizzazioni per
la formazione degli adulti.
Conformità federale
Proprio per questa ragione, la Federazione svizzera per la formazione continua (FSEA) ha sviluppato
una formazione professionale a
moduli, assieme ad altre istituzioni
ed associazioni per la formazione
continua. E questa porta all’ottenimento del Certificato 1 FSEA.
Esso vale come formazione di base
e dà accesso ai settori professionali della formazione degli adulti. Il
Certificato 1 FSEA è conforme al
Modulo 1 del Certificato federale
di formatore.
Il Modulo 1 «Gestione di corsi
ed eventi per adulti» porta al Certificato 1 FSEA. Questo conferma
che chi l’ha ottenuto, è in grado
di «preparare, animare e valutare
corsi per adulti nella propria disciplina, utilizzando concetti, piani
didattici e materiali già esistenti».
La struttura a moduli del corso offre quale vantaggio ai partecipanti
il fatto di poter tenere conto delle
loro prestazioni, delle loro formazioni e formazioni continue come
pure delle loro esperienze vissute
finora nella formazione di adulti.
«eduQua»
In relazione al Certificato di qualità svizzero per le istituzioni di formazione continua «eduQua» della
Confederazione e dei Cantoni, il
Certificato 1 FSEA assume poi un
significato particolare: gli istruttori e gli insegnanti nella formazione
continua ricevono infatti accanto
alle loro competenze specifiche,
anche competenze metodologiche e
didattiche. Ciò diventa vieppiù interessante anche per i datori di lavoro che, sempre più spesso, ne fanno
esplicita richiesta nei loro bandi di
concorso.
Altre informazioni su contenuti
e scopi della formazione si trovano
sul sito www.samaritani.ch (Formazione > Formazione dei quadri).
oggi samaritani 11-12 / 09
Cosa mi da il corso FSEA?
Stefan Lüthi (28 anni), Samaritani Buochs
(NW), macchinista, soccorritore
Stefan Lüthi
«Il mio capo conosce il corso FSEA e sa della
sua utilità in un’azienda, ad esempio in situazioni di conflitto oppure nella formazione dei
primi soccorsi verso i colleghi. Posso impiegare questa formazione sia nel mio lavoro,
sia nei Posti samaritani che nei corsi aziendali. Inoltre sono attivo a tempo parziale in
un servizio di soccorso privato e frequento
regolarmente delle formazioni continue».
Daniel Kiser (37 anni), Samaritani Berikon
(AG), specialista di depuratori
Daniel Kiser
«In principio sono dell’idea che nessuna formazione continua significhi pausa… anzi.
Ogni anno frequento delle formazioni e ciò
grazie al permesso del mio datore di lavoro,
la KVL Limmattal, un’azienda di smalitimento di rifiuti certificata ISO che fa parte
dei cinque impianti di depurazione più grandi del Canton Zurigo. In futuro mi piacerebbe accompagnare la formazione dei giovani,
nella mia azienda.
Kathrin Jenny (44 anni), Samaritani Küss­
nacht (SZ), capo venditrice
Kathrin Jenny
«Come Samaritana, vorrei proseguire nella
mia formazione quale formatrice FSS. Parallelamente, a livello professionale sono impegnata in un’azienda e in particolare nella
consulenza e nella conduzione della gestione
di progetti. Il corso FSEA mi permette, tra
qualche anno, di applicare le mie conoscenze sia nelle attività coi Samaritani che nel
lavoro, in particolare nella formazione degli
adulti».
Beat Keller (26 anni), Samaritani Pizol (SG),
Ingegnere informatico
Beat Keller
«A dire la verità, nel mio lavoro il corso FSEA
non mi aiuta più di quel tanto; di più mi torna forse utile nella mia qualità di ufficiale
dell’Esercito. Quello che mi interessa di più è
un’attività di formazione nell’ambito dell’Associazione cantonale quale istruttore FSS. Ciò
mi permette di avere interessanti aperture
verso altre Associazioni e Sezioni Samaritane
all’insegna di un’arricchente rete di contatti e
della creazione di sentimenti di camerateria.
Gabriela Gick (37 anni) Samaritani Ibach
(SZ), Ingegnere informatico
Gabriela Gick
«Personalmente ho allargato il mio orizzonte nella tematica, a volte molto teorica,
della metodologia e della didattica. Quale
formatrice nei corsi BLS-AED in una grossa
azienda, dispongo ora di nuove prospettive
nella formazione di adulti. Spero inoltre che
il Certificato 1 FSEA mi apra nuove porte e
già mi rallegro per il mio impegno ancora
maggiore per i Samaritani».
Ricetta di successo no.23
A volte, il lavoro in Sezione
può veramente «dare sui nervi», può stressare duramente.
Forse conoscete questi sentimenti. Vi chiedete poi, in fondo, perché fate ancora tutto
quel che state facendo per la
Sezione; magari senza ottenere né considerazione, né stima e nemmeno una parola di
ringraziamento. Al contrario:
sentite solo critiche e frasi del
genere «però si poteva magari…», oppure «perché non si è
fatto così e cosà…»…
Allora, in questi casi, si arriva al punto che pure voi dovete di nuovo essere motivati nel vostro lavoro in Sezione (vedi Ricetta di successo n.18).
Nonostante tutte le critiche, bisogna
continuare ad impegnarsi per la Sezione, essendo coscienti dell’importanza e della bontà del lavoro che
prestate. Dovete orientarvi verso
il successo e prendere le necessarie
forze e gli stimoli per nuovi progetti.
Questo perché in cuor vostro sapete
nostante ciò, continuate a fare, e
che sicuramente torneranno tempi
qualcosa di buono si muoverà!
migliori. E ciò vi permette di conti- – le persone più generose possono
nuare anche in futuro ad adoperarvi
essere seriamente demotivate da
per la causa samaritana e ad essere
persone con limitate capacità di
motivati!
vedute…nonostante ciò, restate
generosi e di larghe vedute!
Nonostante tutto….
– anche se vi sforzate di dare sempre
– alcuni membri della Sezione sono
il vostro meglio, raccogliete solo inmagari irragionevoli, inaffidabili ed
gratitudine… nonostante ciò contiegoisti… vogliate loro bene nononuate a dare il vostro meglio!
stante tutto!
– quello che fate, è e sarà insignifi– l’onestà vi rende vulnerabili… concante… nonostante ciò, continuate
tinuate nonostante ciò ad essere
a fare!
onesti!
– siete irritati continuamente dal Nonostante tutto: «Non c’è gioia più
comportamento negativo di certe grande nella vita, che quella di aver
persone… nonostante ciò, non sie- contribuito, assieme ad altre persone,
ad aver mosso qualcosa».
te obbligati ad arrabbiarvi!
– molti soci della Sezione pensano
in modo negativo, sono critici solo Grazie di cuore a tutti i funzionari delle
per il gusto di esserlo e soprattutto Sezioni per il loro importante e signifiostacolano ogni cosa… nonostan- cativo lavoro che, di anno in anno, viete tutto, agite e comportatevi in ne prestato a favore delle Sezioni stesse
modo positivo; nonostante tutto, e delle Associazioni.
rispettate queste persone!
Gery Meier, Capo Marketing
– quello che di buono fate oggi,
[email protected]
domani è già dimenticato… no-
Ricette di successo
Nonostante tutto…
07
Potrebbe esserci l’azione di Natale 1 …
Per ulteriormente migliorare la comunicazione mi permetto lanciare ai
comitati di Sezione, tramite un… «incarico», l’azione di Natale 1.
Il comitato della Sezione prepara un
documento riassuntivo (una paginetta) sull’attività svolta durante l’anno;
tale riassunto dovrebbe contenere:
• le ore d’istruzione eseguite durante
l’anno (per es. 365 ore d’istruzione
suddivise in dieci aggiornamenti
mensili)
• le ore d’istruzione eseguite nei corsi
e a quanti partecipanti
• i servizi offerti alla popolazione
(menzionare chi ne ha beneficiato)
• il numero dei Posti Samaritani eseguiti, ev altre attività
L’invio di questo documento dovrebbe essere effettuato entro la fine della
prima settimana di dicembre a: tutti i
Samaritani attivi e passivi della vostra
Sezione, tutti i partner della vostra
regione (144, 118, 117, associazioni
sportive e ricreative), alle Autorità
comunali e regionali, alle Autorità
ecclesiastiche, ai media locali e regionali, ecc.
Concludendo la vostra lettera
d’invio con i migliori auguri di Natale
potrete allegare una polizza di versamento quale «Azione di Natale»
volontario alla Sezione, per l’acquisto di materiale tecnico. Samaritani
«spronate» il comitato della Sezione
in questa azione.
Ricordate di non allegare la polizza
di versamento a chi vi sostiene regolarmente, inoltre tutti i gruppi sopra
elencati ricevono regolarmente da
parte vostra la rivista «oggi Samaritani»? Pensateci.
Renato Lampert,
Vicepresidente della FSS
oggi samaritani 11-12 / 09
I partner della FFS
FLAWA Urgens
FLAWA Urgens è un bendaggio protettivo autoadesivo che offre una protezione naturale da
acqua, grasso e sostanze chimiche. E’impermeabile, non incolla pelle e peli, è adatto per
bendaggi sulle estremità, è molto semplice da
applicare, assicura una protezione efficiente e
un fissaggio ideale.
08
Modo d’uso :
1. Disinfettare la ferita
2. Applicare la compressa
3. Tagliare la quantità, togliere le linguette
di protezione
4. Applicare la protezione, far aderire con
una leggera pressione
5. Tagliare le eccedenze con la forbice
6. Affi nché FLAWA Urgens sia fissato in
modo sicuro, applicare sulla fi ne della fasciatura una striscia di protezione
Contenuto :
– 1 m di protezione
– 6 compresse vulnerarie
7. Per togliere la protezione: rotolarla su se
stessa
Ringraziamo FLAWA SA e TCS
per la buona collaborazione!
I partner della FFS
09
COOLDOWNCLUB TCS
Idea regalo per Natale :
Offrite la sensazione
di sicurezza del TCS
Il prossimo Natale, sorprendete i vostri figli o nipoti con
un regalo sicuro e intelligente.
L’adesione al Club giovanile
del TCS – COOLDOWN CLUB
– offre, oltre a un’assistenza
professionale in caso di panne,
molti altri vantaggi. In questo
modo, per esempio, i giovani
risparmiano fino a CHF 150.–
sulla formazione obbligatoria
in 2 fasi per l’ottenimento della licenza di condurre.
to un grosso buco nel portamonete.
Esperienze dimostrano che i costi di
un guasto oscillano mediamente sui
CHF 300.–. I pattugliatori del TCS
sono presenti anche in caso d’incidente. In questo modo si procede al
trasporto del veicolo accidentato e
il TCS garantisce la mobilità degli
occupanti. Elemento importante di
quest’offerta: i giovani non devono
possedere un’automobile propria per
richiedere un aiuto in caso di panne.
Tutto ciò vale infatti per ogni veicolo
al quale ci si è messi al volante.
Soccorso in caso di panne e incidente
Grazie al COOLDOWN CLUB,
i giovani restano mobili. L’offerta
speciale di CHF 60.– annuali per i
giovani tra i 16 e i 25 anni apre loro
le porte a tutta una gamma di prestazioni TCS: prima di tutto al soccorso professionale in caso di panne,
che offre assistenza, per esempio, in
presenza di problemi alla batteria, di
chiavi perse, spezzate o dimenticate
nel veicolo chiuso, ma anche se si è
rimasti a secco, fatto il pieno con
il carburante sbagliato o in caso di
altri guasti ancora. Soprattutto tra
i giovani, una panne provoca subi-
Formazione in due fasi: imparare la
sicurezza dai professionisti
Oltre a un’assistenza di prima qualità
in caso di panne, i giovani approfittano di numerosi altri vantaggi. Quale regalo di benvenuto, essi ricevono
così un buono del valore di CHF 50.–
che può essere utilizzato per la formazione in due fasi o per altri corsi di
guida per la sicurezza. Quali membri
del COOLDOWN CLUB, essi hanno
il privilegio di beneficiare del premio
di membro del TCS e risparmiare
ulteriori CHF 50.– per ogni giornata d’insegnamento. Ciò significa che
la formazione in due fasi risulta di
CHF 150.– meno costosa. Inoltre,
presso il TCS i giovani imparano dai
professionisti. Su piste dalle infrastrutture moderne, istruttori con provata
esperienza mostrano ai neoconducenti
ciò che li attende nel traffico stradale.
Il costo della vita scende
Appartenendo al COOLDOWN
CLUB si ottengono ancora altri vantaggi: CHF 10.– di sconto sul contrassegno autostradale, CHF 6.– su
un libretto ETI, un ribasso del 50 %,
fino al 31.12. 2009, sull’assicurazione di protezione giuridica nel traffico dell’Assista TCS, fino al 50 % di
sconto sui collaudi di auto, per esempio il controllo di un veicolo d’occasione. A tutto ciò si aggiungono
vantaggi per i membri presso partner: prezzi del carburante ribassati
da Tamoil e BP, CHF 4.– di sconto
su ogni biglietto per il cinema presso
Pathé, il 25 % di sconto sui prodotti
informatici «Hewlett Packard (HP)»
e molto altro ancora.
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oggi samaritani 11-12 / 09
Segretariato centrale della FSS e Servizio vendita
Attualità dalla Federazione
Orari di apertura durante le feste
natalizie e di fine anno
Il giorno 8 dicembre, per motivi organizzativi (formazione
per i collaboratori), il Segretariato centrale e il Servizio
vendita rimarranno chiusi
tutto il giorno.
Lo shop rimane chiuso per inventario nei giorni 14 e 15 dicembre
2009. Dal 16 dicembre in poi, riaprirà e sarà attivo come d’abitudine. Per casi urgenti sarà attivato
un picchetto di servizio dalle ore
11 alle 12.
Feste di Natale e di fine anno
Il Segretariato centrale e il Servizio
vendita saranno chiusi da mezzogiorno del 24 dicembre 2009 fino
al 3 gennaio 2010 compreso.
Lo shop sarà raggiungibile per
comande urgenti martedì 29 dicembre dalle 8 alle 12, grazie ad
un servizio di picchetto. Le forniture avverranno il giorno stesso.
Il Segretariato centrale augura a
tutti delle Felici Feste e ringrazia
per la fiducia accordata nel 2009.
10
FSS
La campagna per la ricerca sulle malattie genetiche rare
«Telethon» torna il 4 e 5 dicembre,
una donazione che conta!
I prossimi 4 e 5 dicembre torna
a livello nazionale la campagna
di raccolta di fondi «Telethon»,
un’azione di solidarietà in aiuto
alle persone residenti in Svizzera purtroppo colpite da malattie
genetiche rare come, ad esempio,
le malattie neuromuscolari, la
mucoviscidosi o la sindrome di
Martan. Nel nostro Paese sono oltre 20 000 le persone, soprattutto
giovani, colpite da malattie rare
che provocano vari gradi di andicap. L’obiettivo di «Telethon», con
i fondi raccolti ogni anno grazie
alla generosità della popolazione, è quello di sostenere la ricerca scientifica e clinica nell’ambito
di queste patologie, come pure di
aiutare concretamente le persone
affette da queste malattie, sia a
livello sociale che nella loro vita
pratica quotidiana.
In tutta la Svizzera, in occasione della due giorni di «Telethon»,
si svolgono oltre 500 manifestazioni di sensibilizzazione della popolazione alle quali partecipano
oggi samaritani 11-12 / 09
10 mila volontari che registrano
migliaia di promesse telefoniche in
oltre 30 ore di maratona telefonica, televisiva e radiofonica. Il tutto
all’insegna di un grande slancio di
solidarietà. Lo scorso anno è stato
possibile raccogliere oltre 3,1 milioni di franchi.
Sul sito www.telethon.ch si possono trovare altre informazioni utili
nonché l’elenco delle varie manifestazioni organizzate in tutta la Svizzera.
In Ticino si può contattare il
Comitato «Telethon» della Svizzera italiana, casella postale 4518, 6904 Lugano, telefono
091 941 10 20 o fax 091 941 10 21.
Donazioni sono possibili sul
Conto corrente postale 10-16-2
con polizza di versamento, oppure telefonando al numero gratuito
0800 850 860 oppure ancora via
Internet al sito citato sopra. Le
donazioni saranno possibili dalle
18 di venerdì 4 dicembre fino alla
mezzanotte di sabato 5 dicembre.
m.z.
Piacevoli confronti
d’opinione
Cosa fa sì che, tutti i giorni, svolgiamo con gioia sia il nostro lavoro,
sia le mansioni domestiche che le
cariche a titolo di volontariato e
che, ancora, assumiamo sempre
con impegno e nuova motivazione pure nuovi compiti? Assieme
al contenuto e al significato medesimo di questi compiti, siamo
motivati anche e soprattutto dalle
persone che ci circondano; quelle,
insomma, che ricevono le nostre
prestazioni: colleghi di lavoro, familiari, amici e soci della Sezione.
A queste persone siamo legati
da interessi comuni, assieme ci rallegriamo dei successi o condividiamo le conseguenze degli insuccessi.
In poche parole, con loro dividiamo
la nostra vita quotidiana. A volte
sperimentiamo pure diversità di
vedute e di opinioni. Per appianare
queste divergenze ci vuole fiducia,
apertura mentale e anche un po’ di
coraggio. Quanto prima cercheremo di parlarne assieme e tanto più
presto questo «peso dallo stomaco» svanirà. Queste discussioni,
questi confronti, se svolti con chiarezza, obiettività e lealtà possono
addirittura rivelarsi piacevoli.
In questo modo permettiamo
lo sviluppo di soluzioni e di cambiamenti comuni. Tutto ciò ci può
portare lontano, ci rafforza a livello di personalità e soprattutto di
comunità.
Viviamo e percepiamo la nostra
professione come pure il volontariato come un «dare» e un «ricevere».
Ambedue ci procurano contatti sociali ed amicizie; di questo aspetto
bisogna avere molto riguardo.
Regina Gorza,
Sostituta segretaria centrale FSS
Caso di sincope
Buono a sapersi
Come assistere una persona
svenuta
Una persona su quattro è colpita almeno una volta nella
vita da sincope, anche detta
collasso circolatorio o svenimento. Le probabilità che un
samaritano debba assistere
un paziente che ha subito una
sincope sono quindi elevate.
Generalmente si tratta di un
malore lieve che non richiede
l’intervento del medico, ma
talvolta può essere il sintomo
di una malattia grave. Con un
esempio concreto, spieghiamo come prendersi cura del
paziente nel modo più appropriato.
Foto: SSB
11
E’importante cercare le cause della sincope.
Florian Marti
In occasione di una fiera a Zurigo, i
due samaritani in servizio al posto
sanitario ricevono una chiamata:
una donna è svenuta ed è necessario il loro intervento. Si precipitano
quindi sul luogo dell’accaduto, dove
trovano un’anziana signora che è
stata sistemata nella posizione laterale da alcuni presenti. La donna è
in grado di rispondere alle domande dei samaritani in modo chiaro e
soddisfacente.
Valutazione delle possibili cause
La paziente potrebbe essere inciampata. Nel caso presente la donna non
ricorda però come ha fatto a ritrovarsi per terra. Normalmente dopo
una caduta ci si ricorda di aver perso
l’equilibrio, ad esempio inciampando
in un cavo. Mentre si cade si cerca
inoltre di sorreggersi e di proteggersi. In questo caso non è necessario
l’intervento del medico, a meno che
la persona sia ferita o subisca di frequente simili incidenti.
Un’altra importante causa di malessere o addirittura di perdita di
coscienza può essere l’ipoglicemia.
Questa condizione può verificarsi
quando il soggetto non mangia da
molto tempo oppure quando un
diabetico ha iniettato troppa insulina. In tal caso, quando si riprende
è sufficiente offrire al paziente dello
zucchero o qualcosa da mangiare
perché le sue condizioni migliorino rapidamente. Se lo stato di incoscienza persiste è indispensabile
chiamare il personale sanitario professionale e nell’attesa sistemare la
persona nella posizione stabile laterale. La nostra paziente non è però
diabetica e dice di avere mangiato
varie volte nel corso della giornata. La causa più probabile del suo
malore è dunque un collasso circolatorio, anche detto svenimento o
sincope.
Primi soccorsi in caso di sincope
La sincope è definita come una
transitoria perdita di coscienza e
del tono posturale, a causa di una
oggi samaritani 11-12 / 09
Possibili cause della sincope
➤ Ipotensione ortostatica: malessere o svenimento quando si passa troppo rapidamente dalla posizione sdraiata a
quella eretta oppure in seguito a prolungata stazione eretta
Buono a sapersi
➤ D
ilatazione riflessa dei vasi sanguigni e rallentamento della frequenza cardiaca. Il riflesso è causato ad esempio
da uno spavento (vista del sangue), un dolore o una forte emozione. Tipica dei soggetti giovani (sincope
vasovagale)
12
➤ Anomalie del ritmo cardiaco, embolia polmonare, patologie cardiovascolari (sincope cardiaca)
➤ Ipovolemia: diminuzione del volume di sangue in circolazione con conseguente riduzione dell’apporto ematico
al cervello
➤ Patologie cerebrovascolari
➤ Lista non esaustiva…
improvvisa e temporanea riduzione
dell’apporto di ossigeno al cervello. Di conseguenza chi subisce una
sincope cade per terra. Nella posizione orizzontale l’irrorazione del
cervello aumenta e la persona riacquista rapidamente coscienza. Per
aiutarla si può sollevarle le gambe,
in modo che il sangue affluisca ancora più rapidamente al cervello. Se
dovesse tuttavia persistere lo stato
di incoscienza è indispensabile porre il soggetto nella posizione laterale. Nel caso presente questo non è
però necessario: la donna si è ripresa dallo spavento iniziale e sta già
molto meglio. Bisogna ora decidere
come procedere.
Che cosa fare in seguito
A questo punto i samaritani non
sanno ancora di preciso che cosa è
accaduto, e forse la paziente necessita di altre cure. Dato che però si
sente già meglio si può raggiungere
con calma l’infermeria dove si sta
più tranquilli. La signora è quindi
invitata a sdraiarsi o a sedersi e le
a)
b)
a) Un elettrocardiogramma normale ha un ritmo regolare; b) nella fibrillazione atriale
il ritmo è irregolare e l’efficienza della pompa cardiaca può essere ridotta.
oggi samaritani 11-12 / 09
vengono misurati i parametri vitali – almeno la pressione arteriosa e
il polso. In seguito le chiedono che
cosa è successo esattamente per
cercare di stabilire la causa della
sincope.
Le possibili cause
In linea di massima tutte le cause
entrano in considerazione. Soltanto
la sincope vasovagale è poco probabile in quanto non è stato constatato nessun fattore scatenante.
In base alla situazione non è dato
tuttavia escludere alcuna delle altre
cause (vedi riquadro «Possibili cause della sincope»).
Bisogna consigliare alla paziente
una visita medica?
Sì. La paziente non è mai svenuta
prima e sono perciò necessari degli esami approfonditi. La sincope
può anche essere il segnale di una
patologia grave. Le probabilità di
morte nell’anno successivo a una
sincope cardiaca, ad esempio, sono
del 25%. Il medico predisporrà sicuramente un elettrocardiogramma (ECG). Generalmente si riesce
tuttavia ad accertare la causa della
sincope soltanto nella metà dei casi
circa. Nel caso di sincopi ripetute,
per le quali sono già stati eseguiti
gli accertamenti, i pazienti spesso
rinunciano alla visita medica. Vi
si può rinunciare anche nel caso di
sincope vasovagale.
La visita medica dovrebbe avvenire entro breve tempo, ma non
è necessario precipitarsi dal medico. I samaritani propongono alla
paziente di sdraiarsi per qualche
istante e le offrono una tisana. La
misurazione regolare della pressione sanguigna e del polso forniscono
La sincope vasovagale
Nella sincope vasovagale i vasi
sanguigni periferici si dilatano
e una grande quantità di sangue
si raccoglie nelle gambe. Di conseguenza, l’apporto di sangue al
cervello è insufficiente e il soggetto sviene. Spesso lo svenimento è causato da un forte dolore o
da un’emozione intensa. Prima di
perdere coscienza il paziente avverte sintomi quali sudorazione
fredda, annebbiamento della vista o vertigini. I soggetti affetti
da questo tipo di sincope sono di
solito giovani. In caso di sincope
vasovagale si può rinunciare a ulteriori accertamenti purché questa
non si verifichi spesso e il paziente
non si ferisca cadendo.
L’esempio più tipico è quello di una
persona che sviene alla vista del sangue oppure quando deve sottoporsi
a un prelievo di sangue all’ospedale.
Tanti giovani perdono i sensi a un
concerto quando entra in scena il
loro beniamino.
La sincope è un disturbo che i
samaritani incontrano con una certa frequenza. Il suo trattamento è
generalmente molto soddisfacente.
Spesso con un’assistenza più o meno
prolungata al posto samaritano si
può evitare l’intervento del medico
e anche se il paziente dovrà assolutamente recarsi dal dottore avrà
almeno potuto riprendersi bene. In
entrambi i casi è di solito molto grato per l’aiuto ricevuto.
co. La consultazione non è tuttavia
indispensabile nel caso di sincope
vasovagale.
Fonti:
Forum Médical Suisse, 2008;
8(49):957–960
Neurologie, MLP Duale Reihe,
Karl. F. Masuhr, Marianne Neumann;
Thieme Verlag, 2007
Innere Medizin, Gerd Herold, 2007
Buono a sapersi
ai samaritani indicazioni sullo stato
della paziente, e nello stesso tempo
questa ha la sensazione di trovarsi
in buone mani.
13
Attenzione
Una sincope (collasso circolatorio,
svenimento) può anche essere il sintomo di una malattia grave e deve
perciò essere indagata da un medi-
Test ortostatico
Dopo 10 minuti a riposo in posizione supina il soggetto si alza per altri 10 minuti. Ogni 1–2 minuti si misurano la
pressione arteriosa e il polso e si rileva lo stato del paziente. a) Normalmente il valore massimo (pressione arteriosa
sistolica) rimane costante o diminuisce leggermente. Il valore minimo (pressione arteriosa diastolica) e il polso aumentano. b) In caso di disturbi del sistema neurovegetativo la pressione
arteriosa
diastolica
e il polso diminuiscono
Posizione
supina
Posizione
eretta
anch’essi. La circolazione non può essere mantenuta e subentrano sintomi come vertigini, annebbiamento della vista
PA sistolica
o addirittura sincope.
Questo test è anche adatto per le esercitazioni dei samaritani poiché è divertente e allo stesso tempo permette di
esercitarsi bene nella misurazione scrupolosa della pressione arteriosa. Bisogna preoccuparsi soltanto quando le vaPolso
riazioni della pressione e del polso si accompagnano ai sintomi summenzionati.
PA diastolica
Posizione supina Posizione eretta
10 min.
a)
PA sistolica
20 min.
Tempo
Polso
Posizione supina Posizione eretta
PA diastolica
PA sistolica
10 min.
a)
Polso
20 min.
Tempo
PA diastolica
Posizione supina Posizione eretta
PA sistolica
Polso
b)
10 min.
20 min.
Tempo
oggi samaritani 11-12 / 09
Foto: © CRS, Beatrix Spring
Panorama
14
Ghana: un infermiere esamina una donna divenuta cieca a causa di un glaucoma.
La particolare azione di aiuto ai bisognosi promossa dalla CR
Oro contro la cecità
Nel mondo ci sono 45 milioni
di ciechi. Nell’80 percento dei
casi si tratta di cecità legata
alla povertà, e chi ne è colpito è condannato a vivere
nell’indigenza. Eppure, grazie
alle donazioni di oro vecchio
e di gioielli in Svizzera, tante
persone non vedenti nei paesi
più poveri del pianeta possono
ritrovare la vista mediante un
trattamento adeguato.
I gioielli e l’oro dentale raccolti dalla Croce Rossa Svizzera
(CRS) permettono di finanziare
dei programmi di medicina
oculistica in Africa e in Asia.
Per restituire la vista a una persona bastano 50 franchi. Ma con un
mercato dell’oro aspramente conteso e la forte concorrenza dei negozianti che pagano l’oro in contanti,
per la CRS diventa sempre più difficile ricevere un numero sufficiente
di donazioni. E poiché in tempi di
crisi l’oro è considerato un valore
rifugio, la domanda ha raggiunto
livelli record.
Cambiare la tragica sorte di chi è
colpito dalla cecità
Se molti ignorano che donando
gioielli o oro dentale si può sostenere il lavoro della Croce Rossa, è
perché la CRS rinuncia deliberatamente a costose campagne pubblicitarie. I donatori sentono parlare
dell’azione «Oro vecchio per donare la vista» presso il dentista, da
amici o da conoscenti. «Una volta
informate, le persone donano volentieri. L’idea di restituire la vista
a un cieco le colma di gioia», spiega
Beatrix Spring, che coordina questa azione alla CRS fin dagli inizi.
Quasi tutti possiedono una spilla
o una catenina d’oro che non portano più da anni. Perché tenere in
casa degli oggetti che non servono?
È molto più gratificante donarli
per aiutare qualcuno.
Foto: © CRS, Monika Christofori-Khadka
Testo: Annette Godinez
Delle donne tibetane aspettano nervosamente l’anestesia preoperatoria.
oggi samaritani 11-12 / 09
Prevenzione della cecità
La CRS investe anche nella formazione di infermieri e oftalmologi.
Costruisce cliniche e le dota di medicinali e strumenti chirurgici. Degli
ambulatori oculistici mobili consentono alle famiglie che vivono in regioni discoste di accedere alle cure.
Nel 2008 la Croce Rossa ha eseguito complessivamente 14 860 operazioni di cataratta e 332 000 esami in Ghana, Togo, Nepal e Tibet.
Migliaia di bambini e di adulti hanno così potuto essere salvati dalla
cecità.
Cause della cecità legata alla
povertà
Nei paesi in via di sviluppo, la perdita della vista è causata principalmente dalla cataratta, ma può anche
Panorama
I bambini sono i più vulnerabili
Secondo stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), nel
mondo ci sono 1,4 milioni di bambini
ciechi – e ogni minuto perde la vista
un altro bambino. I neonati e i bimbi
sotto i cinque anni sono i più esposti.
I bambini ciechi non imparano né a
leggere né a scrivere e non possono
­svilupparsi fisicamente e psichicamente. Non hanno nemmeno l’occasione
di giocare. La mancanza di contatti
sociali li condanna all’emarginazione.
Nei paesi in via di sviluppo i ciechi
non dispongono quasi mai di mez-
15
Restituire la vista – un regalo di Natale che dura
nel tempo
Possiede una catenina, una spilla o un braccialetto d’oro che non porta
più? Può restituire la vista a una persona cieca inviando i suoi gioielli d’oro
o d’argento usati e i suoi denti in oro alla CRS (vedi indirizzo sotto menzionato). Il metallo prezioso viene fuso gratuitamente dalla ditta di Bienne
Cendres+Métaux, mentre i gioielli in buono stato vengono puliti e rivenduti. I
gioielli possono essere visionati e acquistati online all’indirizzo www.redcrossgold.ch, mentre il sito www.redcross.ch informa sulle vendite di preziosi. I
proventi e le offerte in denaro servono a finanziare i programmi di lotta contro
la cecità condotti dalla CRS in Africa e in Asia. Per finanziare un’operazione di
cataratta e restituire la vista a una persona cieca bastano 50 franchi.
Grazie all’oro dentale, ai gioielli e alle
offerte in denaro, la CRS può lottare
contro la cecità e le affezioni oculari.
Foto: © CRS
L’aiuto della Croce Rossa
Da più di 25 anni, la CRS è impegnata a creare servizi oculistici regionali
in Africa e in Asia, in collaborazione
con le Società consorelle e i partner
locali. Il lavoro di base è assicurato
da una fitta rete di volontari, che sensibilizzano gli abitanti delle regioni
rurali diseredate sulle malattie degli
occhi, sull’igiene e l’alimentazione,
eseguono esami della vista e procurano occhiali ai bambini ipovedenti nei
villaggi e nelle scuole. Il loro lavoro
consente di diagnosticare in tempo
molte patologie visive e di prevenire
dei casi di cecità.
Le sorelle Sew Erena e Nidiera del
Ghana
Sew Erena e Nidiera erano affette
da una cataratta congenita. Pur essendo cieche, ogni giorno dovevano
percorrere lunghi tragitti a piedi per
andare ad attingere l’acqua per la famiglia. Choco, un volontario della
Croce Rossa che lavora nella regione
settentrionale del Ghana, è riuscito a
convincere i loro genitori a farle operare. Quando è stato tolto loro il bendaggio dopo l’operazione, le bambine
hanno scoperto un mondo che non
conoscevano. La guarigione completa ha comunque richiesto tempo e
pazienza. Choco ha visitato più volte
le due sorelle per verificare che tutto
si svolgesse bene. «Sono felice che le
mie figlie possano vedere», dichiara il
padre. Oggi Sew Erena e Nidiera vanno a scuola come gli altri bambini del
villaggio.
Foto:Foto:
© Bill© Bill
Foto: © CRS, Beatrix Spring
Il documentario «Quando la povertà rende ciechi» illustra il lavoro della Croce Rossa in Ghana e presenta
l’azione «Oro vecchio per donare la
vista». Può essere richiesto gratuitamente presso la Croce Rossa Svizzera, Donare la vista, Rainmattstrasse
10, 3001 Berna. Telefono: 031 387
71 11, e-mail: [email protected].
Estrema povertà in Ghana: una bambina
guida un uomo cieco.
zi ausiliari e hanno costantemente
bisogno di assistenza. Spesso tocca
alle bambine accompagnare i membri
della loro famiglia, e questo a scapito
della loro scolarizzazione.
essere dovuta a un handicap visivo
non corretto. La cecità infantile è riconducibile alla denutrizione e a una
carenza di vitamina A. Quando una
cataratta si trova in uno stadio avanzato, l’unica soluzione è di operare.
Per farlo, bastano un’infrastruttura
minima e un oftalmologo con esperienza chirurgica. L’intervento dura
qualche minuto e costa solo 50 franchi per occhio. Si potrebbero quindi
aiutare numerose persone disponendo di mezzi modesti.
Ordinare gratuitamente
il film dedicato a
questo argomento
I gioielli più belli vengono rivenduti
online e in occasione di esposizioni.
Invii i suoi oggetti d’oro vecchio in una scatola al seguente indirizzo:
Croce Rossa Svizzera, Donare la vista, Rainmattstrasse 10, 3001 Berna
Conto postale: 30-4200-3
IBAN: CH43 0900 0000 3000 4200 3
Menzione: «Donare la vista»
Grazie di cuore!
oggi samaritani 11-12 / 09
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l’expliquer, mais je vous conseille de faire le test!
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Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano
Sezioni, Associazione
Primi riscontri del contratto collettivo con il Gruppo Helsana
18
Il contratto collettivo di Cassa Malati, proposto nel mese di settembre in collaborazione con il gruppo
Helsana, sta suscitando l’interesse
di molti Samaritani che, in considerazione dei ventilati aumenti dei
premi annunciati per il 2010 dalle
Casse Malati, stanno facendo le valutazioni del caso.
Sono soprattutto coloro che sono
già assicurati presso Helsana a godere della maggior soddisfazione, in
quanto, con la semplice apposizione di una crocetta sul formulario,
pervenuto con l’edizione di settembre della nostra rivista, hanno potuto beneficiare immediatamente
dei vantaggi derivanti da questo
contratto.
Vale sicuramente la pena di
considerare la proposta e chiedere
un’offerta direttamente all’Helsana, della quale vi ricordiamo il
numero di telefono dell’Helpdesk
di Bellinzona, citando il contratto
collettivo sottoscritto con i Samaritani: 043 340 81 08.
Per i dettagli, vi invitiamo a consultare il materiale inviatovi con
l’edizione di settembre.
Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano (ASSTM)
Le attività 2010 dell’Associazione cantonale
Ecco il programma delle attività, riunioni e corsi per il 2010.
Ulteriori informazioni si possono richiedere direttamente al Segretariato dell’Associazione Sezioni Samaritani Ticino e Moesano (ASSTM),
via Cantonale, 6802 Rivera, telefono
091 930 68 61 (fax 091 930 68 62).
La sede è aperta il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 15 alle 18.
oggi samaritani 11-12 / 09
Giovedì
21 gennaioRiunione orientativa per candidati
monitori
Domenica
31 gennaioTermine per l’inoltro delle candidature per
l’Assemblea dei delegati FSS a Crissier
Termine per l’inoltro delle candidature per
il Comitato cantonale
Corso base per monitori CDPC nel
Locarnese
Martedì
2 marzoCorso base per monitori CDPC nel
Luganese
Sabato
Marzo
Domenica
28 marzo
Assemblea delegati di sezione a Coldrerio
Sabato
10 aprile
Giornata d’Impulso a Olten
Domenica
18 aprile
1a giornata monitori
Sabato
1 maggio
Giornata d’Impulso a Losanna
Martedì
18 maggio
Serata formativa per monitori
Saba-lune
22-24 maggioCampo di Pentecoste Help
Heiden (AE)
Sabato
19 giugno
Assemblea dei delegati della FSS a Crissier
23 agosto-
4 settembre
Periodo della Colletta dei Samaritani
data da definire
Corso base per quadri di sezione
Saba/Dome 4/5 settembre
Gare samaritane a Schwarzenburg (BE)
Sabato
11 settembre
Giornata samaritana
Mercoledì
13 ottobreCorso per quadri di sezione
«la cassetta degli attrezzi»
Domenica
17 ottobre
2a giornata monitori
Domenica
28 novembre
Conferenza dei presidenti di sezione
Locarno
Il 27 settembre scorso, ha destato
parecchia curiosità fra i passanti, a
Locarno, la presenza di un’ambulanza della SALVA presso l’uscita
dell’autosilo davanti all’Imbarcadero. Per fortuna non si trattava
di un intervento effettivo, bensì di
uno degli esercizi svoltisi durante
il Convegno Samaritano del Locarnese e Valli a cui hanno partecipato un’ottantina di Samaritane
e Samaritani provenienti dalle Sezioni delle regione.
Il Convegno regionale è stato organizzato dalla Sezione di Locarno che
ha scelto la cornice di Piazza Grande proprio per mettere in… «piazza» i Samaritani. Per farli conoscere
meglio dalla popolazione insomma!
Operazione che è stata positiva e
che è riuscita ad interessare diversi
passanti che si sono soffermati ad
osservare i diversi esercizi.
La manifestazione si è conclusa con
Sezioni, Associazione
Un’ottantina di Samaritani al Convegno regionale
19
I partecipanti al Convegno regionale del Locarnese.
un rinfresco offerto a tutti i partecipanti. Per la cronaca il Convegno
è stato vinto da un gruppo della Sezione di Cavergno.
La Sezione di Locarno desidera
esprimere in questa occasione e
da queste colonne un particolare
ringraziamento ai monitori della
regione e al Gruppo Help dei Samaritani di Tenero, nonché alla
SALVA per essersi messa volentieri a disposizione con un’ambulanza e, non da ultimo, alla città
di Locarno per l’utilizzo del suolo
pubblico.
Ja/Lf
Blenio
Giochi istruttivi a scuola; le vincitrici del concorso di disegno
Lo scorso mese di giugno la Sezione
Samaritani del comune di Blenio si
è resa visibile alla popolazione e ai
giovanissimi fuori dalla Scuola elementare ed asilo di Olivone con una
giornata particolare organizzata
proprio per i ragazzi/e delle Scuole dell’Infanzia (SI) e delle Scuole
elementari (SE). Questa iniziativa
è stata voluta in concomitanza con
la vicina colletta estiva che, come
noto, era improntata sui primi soccorsi nelle scuole, con lo slogan
«Aiutare, un gesto di classe».
La giornata si è svolta in vari
momenti, ad iniziare da giochi per-
Elisa Nolli di Grumo, classe V.
cettivi: per l’olfatto, la vista, l’udito,
il gusto ed il tatto; si è ricomposto
un puzzle di un corpo umano smembrato dei suoi arti ed organi. C’era
anche un percorso volto ad insegnare ai bambini come si trasporta un
compagno in barella o per i più piccoli il trasporto precario di palle e
palloncini, a slalom fra i paletti e su
e giù da vari ostacoli. Gli entusiasti partecipanti hanno poi appreso
e provato a medicare una lieve ferita e a fasciarla con bende e triangoli. Ma non è tutto: questi allievi
si sono impegnati molto anche nel
raffreddare una scottatura ed han-
no perfino imparato come si chiama
l’ambulanza.
Infine hanno partecipato con
entusiasmo al concorso «Disegna i
Samaritani» e ben 6 fra loro hanno
vinto. Ecco i disegni dei primi due
premiati: nella prima categoria (SI +
I e II) si è aggiudicata il primo premio Nicole Pezzati di Campo Blenio
(allieva di I classe) e al primo posto
nella seconda categoria (classi SE
III, IV e V) la vincitrice è stata Elisa
Nolli di Grumo (allieva di V).
E tutto questo perchè? Perchè
«Aiutare, un gesto di classe!»
Nadia
Nicole Pezzati di Campo Blenio, classe I.
oggi samaritani 11-12 / 09
Agno
Sezioni, Associazione
Ricordo dell’esperienza della Sezione alle Gare
Samaritane 09
20
Durante il week-end del 12 e 13 settembre, come noto, a Rebstein, paesino del Canton San Gallo con poco
meno di 4300 abitanti situato nella Valle del Reno, si sono tenute le
Gare Samaritane svizzere e per la
prima volta la nostra Sezione ha deciso di parteciparvi.
Sono state due splendide giornate
all’insegna del buon umore, dell’insegnamento e dell’apprendimento.
Per noi Samaritani di Agno, però,
l’avventura delle Gare Samaritane è
iniziata già questa primavera: quando, infatti, il nostro presidente Serafino Bernasconi ci ha proposto di
partecipare a queste due giornate.
C’è stato subito un grande entusiasmo da parte di tutti. Volevamo
dare del nostro meglio, ma soprattutto eravamo, come sempre, «affamati» di conoscenze e così abbiamo
organizzato delle serate di preparazione ripassando i temi che di solito
risultano essere un po’ più ostici.
Finalmente eravamo pronti per partire e così la rappresentanza della
Sezione di Agno, composta da ben
14 persone, sabato 12 settembre è
partita alla volta di Rebstein.
Una volta arrivati abbiamo potuto subito constatare che tutto
era stato ben organizzato: corsa
d’orientamento e cena in comune al
sabato, Gare Samaritane e Olimpiade contadina la domenica.
Così sotto un cielo grigio ma circondati da colline ricche di vigneti
ci siamo diretti verso la partenza
della corsa d’orientamento. Con il
giusto spirito di competizione e fair
play ci siamo avventurati per il paese di Marbach: su è giù per le colline, attraverso prati e fattorie. Gli
abitanti sono stati molto accoglienti
Il gruppo di Agno che ha partecipato alle Gare Samaritane.
Contenti e soddisfatti della partecipazione.
e simpatici e noi abbiamo potuto
ammirare la regione circostante.
La mattina successiva eravamo
pronti per affrontare le gare: le stesse consistevano in sei postazioni di
lavoro. L’incidente sportivo, in bicicletta, in auto, con i roller, sul lavoro ed una postazione per effettuare
bendaggi. La particolarità è stata
che oltre alle attività pratiche c’erano anche una serie di domande teoriche sullo scheletro, il sistema muscolare e sull’apparato digerente.
Insomma delle gare veramente
complete: gli insegnamenti acqui-
siti sono stati tanti, ma alla base
di qualsiasi primo intervento resta
sempre un’attenta e dettagliata valutazione della persona che ha bisogno del nostro aiuto.
Queste Gare Samaritane ci hanno arricchito molto sia dal punto
di vista delle conoscenze che dal
punto di vista delle relazioni interpersonali. Un’esperienza che, se ne
avremo nuovamente la possibilità,
ripeteremo di sicuro e che consigliamo a tutti.
Alessia Neviani
Viganello
Ricerca di un/una monitore/trice per la Sezione
Carissimi monitori, siamo quasi in
clima natalizio e confido nello spirito del buon samaritano.
Una Sezione senza il vostro apporto non esiste. Purtroppo la Sezione Samaritani di Viganello si
trova ad un bivio: o troviamo un/a
monitore/trice oppure sono costretto a chiudere.
oggi samaritani 11-12 / 09
Se hai quindi interesse a condurci
e a prenderci per mano, non avere
paura: contatta Diego al numero
076 575 53 41. Sarò ben lieto di accoglierti tra di noi!
La Sezione di Viganello ringrazia
di cuore tutte le Samaritane e i Samaritani, di tutte le Sezioni, che fino
ad oggi e anche in futuro prestano
questa immensa opera e augura a
tutti voi ed ai vostri cari un felice
Natale ed un 2010 ricco di salute e
pieno di soddisfazioni.
Diego Suter, presidente
10 differenze – I vincitori!
Con questi fortunati premiati, ci congediamo pure da questa serie di concorso, una serie che è stata molto apprezzata e che ha riscosso un buon successo. La redazione ringrazia di cuore tutti i partecipanti per la loro costanza
e il loro entusiasmo.
Karin Schmid
Silvia Sigrist
Elsa Oppliger
Jana Enz
Cristina Colucci
Lotti Imhof
6. – 10. premio Frieda Furrer
Anni Pfyl
Erika Lorenz
Lisbeth Luchsinger
Ruth Ernst
11. – 13. premio Elfriede Burri
Mirko Greco
Barbara Gerig
1. premio
2. – 5. premio
14. – 20. premio Tiziano Conceprio
Tabea Eggmann
Léonie Wiedmer
Brigitte Leu
Martha Moosmann
Hedda Grell
Madeleine Hoffer
21. – 25. premio Daniela Maurer
Sandra Lemme
Oriana Borner
Marie-Claire Iglesias
Fabienne Schaller
Concorso
I premiati
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Impressum
«oggi samaritani»
11-12 / 09, 25 novembre 2009
Editore
Federazione Svizzera
dei Samaritani FSS
Martin-Disteli-Strasse 27
Casella postale
4601 Olten
Telefono 062 286 02 00
Telefax 062 286 02 02
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Segretario centrale: Kurt Sutter
Abbonamenti,
cambiamenti d’indirizzo
per scritto all’indirizzo citato
Prezzo d’abbonamento
Singolo abbonamento
per terzi: Fr. 33.– annuali
10 numeri all’anno
Tiratura: 5 000 copie
Redazione
Eugen Kiener, Dominik Senn
Segretariato: Karin Schmid
Telefono 062 286 02 23
Svizzera Romanda: Chantal Lienert
Ticino e Moesano: Mara Maestrani
Casa Vescovi, 6717 Dangio
Telefono e fax 091 872 17 47
[email protected]
Inserzioni
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oggi samaritani 11-12 / 09
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Edizione 11-12/09 del 25 novembre 2009