Medicina sociale …
Prof. Giovanna Tassoni
Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata
Concetto di salute
Concetto di salute dell’Organizzazione mondiale
della Sanità (OMS)
“uno stato di completo benessere fisico, mentale e
sociale, e non semplice assenza di malattia o
difetti”
Salute come concetto dinamico:
“Salute è una condizione di armonico equilibrio
funzionale, fisico e psichico, dell’individuo
dinamicamente inserito nel suo ambiente naturale
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e sociale”. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata
Concetto di salute
Concetto di salute dell’Organizzazione mondiale
della Sanità (OMS)
“uno stato di completo benessere fisico, mentale e
sociale, e non semplice assenza di malattia o
difetti”
Salute come concetto dinamico:
“Salute è una condizione di armonico equilibrio
funzionale, fisico e psichico, dell’individuo
dinamicamente inserito nel suo ambiente naturale
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Obiettivo della Conferenza di Alma
Ata
Il raggiungimento per tutta la popolazione mondiale entro il
2000 di un livello di salute che permetta di condurre una vita
socialmente ed economicamente produttiva
Salute:
Salute come investimento sociale ed
economico.
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Affermazioni operative di Alma Ata
1)La promozione della salute comprendente il raggiungimento
della massima fiducia di esso e della collettività
2) la partecipazione attiva non delegata la correzione delle
disuguaglianze in termini di salute tra i popoli e all'interno di una
nazione
Dichiarazione di Djakarta
“La salute è un diritto umano inalienabile, essenziale per lo sviluppo
sociale ed economico di qualunque popolo”
La promozione della salute è l’elemento essenziale per l’ottenimento di
questo obbiettivo
Salute unico diritto definito fondamentale dalla
Costituzione italiana.
La Repubblica italiana tutela come fondamentale
diritto dell’individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure per gli indigenti” (art. 32 comma1)
“nessuno può essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
La legge non può in ogni caso violare i limiti imposti
dal rispetto della persona umana” (art 32 comma 2)
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I determinanti della salute
-impronta genetica
-i comportamenti individuali
-l’assistenza sanitaria
-le condizioni socio-ambientali
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La salute di una persona dipende quindi da una molteplicità di
situazioni e di livelli di responsabilità:
1)responsabilità individuale circa i comportamenti e gli stili
di vita
2) responsabilità familiare
3)responsabilità della comunità in cui esso vive circa le
politiche sociali ed educative, sanitarie
Fattori di salute
1) Fattori positivi
-persona
Ambiente
Comportamento
2) Fattori negativi
- Genetici
- -ambientali
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-Istituto -comportamentali
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Fattori di rischio
Probabilità di insorgenza di
malattia
Basati su studi
epidemiologici
Suddivisi in
-predisponenti
Precipitanti
rinforzanti
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Fattore causale: la sua presenza
determina l‘evento
• 1)Necessario
• 2) Sufficiente
• 3) Concausa
Criteri per la determinazione della
causalità
•
•
•
•
1)
2)
3)
4)
Plausibilità biologica
Gradiente causa-effetto
Forza dell’associazione
Rischio relativo
Plausibilità biologica
Deve esistere un rapporto tra il
fattore in considerazione
(presenza, effetto etc) e le
caratteristiche biologiche della zona
d’azione
Gradiente causa-effetto
• All’aumentare di intensità del fattore
causale deve aumentare in maniera
proporzionale l’effetto che esso determina
Forza di associazione
Rischio relativo=rapporto tra
tasso di incidenza negli esposti
e tasso di incidenza nei non
esposti
Tasso di incidenza=numero di
nuovi eventi verificatisi in un
determinato periodo di tempo
in una data popolazione diviso
il tempo di osservazione
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(persone-anni)
Rischio relativo RR
RR>1 probabile
associazione causale
RR=1 assenza di
associazione
RR<1 riduzione di
frequenza di malattia
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Specificità di associazione
Rischio attribuibile:
differenza tra il tasso di
incidenza negli esposti e il
tasso di incidenza nei non
esposti
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Indicatori di rischio
Età
Sesso
Razza
etc
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Modello eziologico
Monocausale
Pluricausale
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Evoluzione della malattia
1)regressione del
rischio
2) Persistenza del
rischio
3) malattia
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Diseguaglianze sociali nella
salute
Sopravvivenza e qualità della vita
sono in relazione con l’ambiente
fisico e sociale
Diseguaglianze nei fattori di rischio
Lo stato socioeconomico ha una
rilevante influenza sui determinanti
della salute, tra cui comportamenti a
rischio
Diseguaglianze di mortalità
A parità di età il rischio di morire è
più alto tra i meno istruiti, nelle classi
sociali più disagiate etc
Lo stato socioeconomico ha una
rilevante influenza sui determinanti
della salute, tra cui comportamenti a
rischio
Le disuguaglianze nella salute
all’interno di una nazione
Quale che sia l’indicatore di posizione sociale
impiegato - l’istruzione, la classe sociale, le
caratteristiche dell’abitazione - il rischio di
mortalità cresce in ragione inversa delle risorse
sociali di cui gli individui dispongono.
G. Costa, M. Cardano, M. Demaria, Torino, storie di salute in
una grande città. Città di Torino, Ufficio di statistica,
Osservatorio socioeconomico torinese, 1998.
Classe sociale
Dirigente
Imprenditore
Libero prof.
CM impiegatizia
PB con dipend.
PB senza dip.
Classe operaia
RR
1
1,16
1,43
1,46*
1,47*
1,93*
2,21*
Laurea
RR
211
1.00
90
1.00
Media Sup. n. 526
RR
1.18
244
1.60*
Media Inf.
RR
n.
64
71
1.10
185
1.27
1.00
1088
1.62*
298
1.72*
148
1.80*
285
1.60*
n.
1313
2.06*
451
2.16*
191
1.96*
548
2.17*
Senza Tit. n.
RR
216
2.71*
34
2.57*
27
3.26*
44
3.60*(1)
Element.
RR
n.
23
1.00
Organizzazione Mondiale della Sanità – Regione
Europea - Health 21, 1999 (1)
A parità di ricchezza nazionale, quelle società che si
mettono al servizio dei loro cittadini e li mettono in
grado di svolgere un ruolo utile in termini sociali,
economici e culturali saranno più sane di quelle la cui
popolazione si trova ad affrontare l’insicurezza,
l’esclusione e la deprivazione.
Le disuguaglianze nella salute
Il termine disuguaglianza ha una
dimensione morale ed etica. Si riferisce a
differenze che sono evitabili e non
necessarie, oltre che inique e ingiuste
M. Whitehaed, The concepts and principles of equity and
health, WHO, Regional Office for Europe, Copenhagen,
2000.
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