MANUTENZIONI STRADALI 2012
FOGLIO CONDIZIONI ESECUTIVE
FOGLIO CONDIZIONI ESECUTIVE
Art. 1 – Oggetto dell’appalto
I lavori che formano oggetto del presente Foglio Condizioni Esecutive sono quelli contenuti nell’allegato Computo Metrico
Estimativo che si intende parte integrante del presente Foglio.
La consistenza complessiva, così come quella di ogni fornitura, ha carattere indicativo e l’Amministrazione si riserva la
facoltà di introdurre, all’atto esecutivo, quelle varianti che riterrà più opportune senza che la ditta possa trarne argomento per
chiedere maggiori compensi e prezzi diversi da quelli contenuti nel computo entro i limiti previsti dalla legislazione vigente.
Art. 2 – Modalità per la valutazione dei lavori
I lavori sono compensati a misura, secondo i prezzi di computo. I prezzi assegnati alle singole voci devono intendersi
comprensivi, oltre che della fornitura e posa dei materiali citati, se non esclusi esplicitamente in esse, di tutti gli oneri
connessi tra i quali i seguenti:
- sorveglianza del cantiere;
- responsabilità per furti o guasti di tutti i materiali ed oggetti presenti nel cantiere fino alla regolare consegna delle opere;
- approntamento di tutti i servizi e dispositivi necessari per assolvere gli obblighi di legge sulla sicurezza del cantiere;
- allontanamento dei materiali rimossi e non più utilizzabili fino alla più vicina discarica autorizzata;
- predisposizione di idonea protezione alle sovrastrutture stradali;
- conservazione in luogo protetto ed idoneo dei materiali fino alla loro definitiva collocazione in opera;
- ripristino delle opere eventualmente danneggiate prima della consegna dell’opera.
Art. 3 – Osservanza dei regolamenti
La Ditta aggiudicataria dei lavori è tenuta all’osservanza di tutte le norme contenute nel Capitolato Generale d’Appalto
approvato con Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici in data 19 aprile 2000, n. 145, alle norme espresse sul presente
Foglio ed all’osservanza dei Regolamenti sulla direzione, contabilità e collaudo dei lavori.
Inoltre la Ditta è obbligata ad osservare tutte le norme legislative e regolamentari in materia di assicurazione sociale nonché
al pagamento dei contributi messi a carico dei datori di lavoro.
La ditta dovrà, prima dell’inizio dei lavori, predisporre il Piano Operativo di Sicurezza (POS) da mettere a disposizione delle
autorità competenti.
La Ditta deve eseguire in proprio le opere ed i lavori compresi nel contratto; è ammesso il subappalto, previa autorizzazione
specifica dall’Amministrazione e solo nel caso tale ipotesi sia stata esplicitata nell’istanza di partecipazione all’appalto e
comunque nei limiti previsti dalla legislazione vigente.
Art. 4 – Tempo utile e penale
I lavori dovranno essere portati a termine improrogabilmente entro il TRENTESIMO giorno lavorativo dalla data
dell’avvenuta consegna dei lavori.
La penale prevista per il ritardo nel compimento dei lavori oltre il termine fissato è stabilita nello 0,1% dell’importo di
contratto per ogni giorno di ritardo ingiustificato, oltre le spese di sorveglianza, con il limite del 10% dell’importo
complessivo dei lavori.
Art. 5 – Sospensione e ripresa dei lavori
Qualora cause di forza maggiore, condizioni climatiche od altre simili circostanze speciali impedissero in via temporanea il
procedere dei lavori,il direttore dei lavori potrà ordinare la sospensione dei medesimi disponendone la ripresa quando siano
cessate le ragioni che determinarono la sospensione.
I motivi e le condizioni che hanno determinato la sospensione dei lavori dovranno essere riportati su un verbale redatto dal
direttore dei lavori, sottoscritto dall’appaltatore e dovrà essere inoltrato al responsabile del procedimento entro cinque giorni
dalla data della sua compilazione.
Non appena siano venute a cessare le condizioni che hanno determinato la sospensione dei lavori, il direttore dei lavori
dispone l’immediata ripresa degli stessi procedendo in contraddittorio con l’appaltatore, alla redazione di un verbale di
ripresa che dovrà essere inoltrato al responsabile del procedimento entro cinque giorni dalla data della sua compilazione.
Per la sospensione disposta nei casi, modi e termini indicati dal primo comma del presente articolo, non spetterà
all’appaltatore alcun compenso aggiuntivo.
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Per tutta la durata della sospensione dei lavori il tempo trascorso sarà sospeso ai fini del calcolo dei termini fissati nel
contratto per l’ultimazione dei lavori.
Qualora la sospensione o le sospensioni, se più d’una, avessero una durata complessiva superiore ad un quarto del tempo
totale contrattualmente previsto per l’esecuzione dei lavori o quando superino i sei mesi complessivi, l’appaltatore può
richiedere lo scioglimento del contratto senza indennità.
Art. 6 – Certificato di ultimazione dei lavori
Non appena avvenuta l’ultimazione dei lavori, l’appaltatore darà comunicazione formale al direttore dei lavori che, previo
adeguato preavviso, procederà entro quindici giorni dalla ricezione della comunicazione alle necessarie operazioni di verifica
dei lavori eseguiti in contraddittorio con l’appaltatore redigendo il certificato attestante l’avvenuta ultimazione in doppio
esemplare.
Le modalità di compilazione e le disposizioni relative al certificato di ultimazione dei lavori dovranno essere analoghe a
quelle prescritte per il verbale di consegna dei lavori.
Nel caso di lavorazioni di piccola entità, che non pregiudichino la funzionalità delle opere, non ancora completate
dall’appaltatore, il certificato di ultimazione dei lavori assegnerà a quest’ultimo un termine perentorio, non superiore a
sessanta giorni, per l’esecuzione delle necessarie modifiche o sistemazione delle opere stesse; trascorso inutilmente questo
termine il certificato di ultimazione lavori redatto sarà privo di efficacia e si dovrà procedere alla predisposizioni di un nuovo
certificato di ultimazione lavori che potrà essere redatto soltanto dopo l’effettiva esecuzione degli interventi richiesti.
Art. 7 – Pagamenti
Il pagamento verrà effettuato in un’unica soluzione alla redazione dello stato finale.
Lo stato finale sarà compilato ed il collaudo avrà luogo entro trenta giorni dalla data di ultimazione dei lavori.
Art. 8 – Obbligo di tracciabilità dei pagamenti
L’appaltatore deve rispettare gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari previsti dall’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n.
136. L’appaltatore trasmette al Comune gli estremi identificativi del conto corrente dedicato, anche in via non esclusiva, alle
commesse pubbliche, e le generalità e i codici fiscali delle persone delegate ad operare sul conto stesso, ai sensi del citato art.
3, comma 7, L. 136/2010.
In particolare l’appaltatore è obbligato a registrare tutti i movimenti finanziari relativi all’appalto oggetto del presente Foglio
sul conto corrente dedicato comunicato al Comune che, salvo quanto previsto dall’art. 3, comma 3, L. 136/2010, devono
essere effettuati esclusivamente tramite lo strumento del bonifico bancario o postale, ovvero con altri strumenti di pagamento.
L’appaltatore prende atto che il contratto sarà risolto di diritto nel caso di mancato utilizzo del bonifico bancario o postale
ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni.
Per rendere operativa la risoluzione è sufficiente l’apposita notifica dell’inadempienza.
Art. 9 – Lavori non previsti
Occorrendo lavori non previsti dal presente Foglio, la ditta aggiudicataria ha l’obbligo di eseguirli e l’Amministrazione li
valuterà con i prezzi di contratto ed in mancanza di questi con nuovi prezzi da determinare secondo le norme dell’art. 136 del
DPR 554/99.
Art. 10 – Esecuzione d’ufficio
In caso di inadempienza da parte della ditta assuntrice degli obblighi stabiliti dal presente Foglio, o dal Capitolato Generale
d’Appalto approvato con il DM n. 145/2000, l’Amministrazione avrà la facoltà di procedere d’ufficio a rischio della Ditta
assuntrice stessa, oppure rescindere il contratto mediante notifica ai sensi dell’art. 134, comma 3, del D.lgs. 163/2006
“Codice dei Contratti”.
Art. 11 – Oneri a carico della Ditta
Resta contrattualmente convenuto che nei prezzi dell’offerta presentata dalla Ditta si intenderanno comprese le spese per:
fornitura dei materiali, il loro trasporto in cantiere, gli eventuali imballi e la loro posa in opera con maestranze
qualificate, compresa manovalanza, mezzi d’opera, ponteggi, sollevamenti, ecc. e la pulizia al termine dei lavori;
il risarcimento dei danni a persone o relativamente a cose in dipendenza dell’esecuzione dell’opera;
il pagamento, senza diritto di rivalsa, delle spese di contratto, trascrizioni, carte bollate, ecc. (art. 9 Capitolato
generale d’Appalto).
Art. 12 – Validità dei prezzi
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I prezzi si intendono fissi ed invariabili per tutta la durata dei lavori.
Art. 13 - Prescrizioni tecniche
FRESATURA DI STRATI IN CONGLOMERATO BITUMINOSO CON IDONEE ATTREZZATURE.
La fresatura della sovrastruttura stradale per la parte legata a bitume, per l'intero spessore o parte di esso dovrà
essere effettuata con idonee attrezzature, munite di frese a tamburo, funzionanti a freddo, munite di nastro
caricatore per il carico del materiale di risulta.
Le attrezzature dovranno essere perfettamente efficienti e funzionanti e di caratteristiche meccaniche,
dimensioni e produzioni approvate secondo la "direttiva macchine", D.P.R. 24 luglio 1996, n. 459. Sia il piano
fresato che le pareti dovranno, prima della posa in opera dei nuovi strati di riempimento, risultare perfettamente
puliti, asciutti e uniformemente rivestiti dalla mano di attacco in legante bituminoso.
POZZETTI DI SCARICO DELLE ACQUE STRADALI
I pozzetti per lo scarico delle acque stradali saranno costituiti da manufatti prefabbricati in calcestruzzo di
cemento di tipo monoblocco muniti di sifone incorporato.
Salvo contrarie disposizioni della DL avranno dimensioni interne di cm 40x40x50. La copertura sarà costituita
da una griglia in ghisa lamellare, classe C250, asole ad ampio deflusso.
Le griglie continue in ghisa sferoidale dovranno essere costruite secondo le norme UNI EN 124, classe di
resistenza C250, con le asole ad ampio deflusso disposte su due file, marchiata a rilievo con norme di
riferimento, marchio fabbricante, classe di resistenza e sigla dell'ente di certificazione. La griglia avrà una
larghezza di cm 30 e una lunghezza di cm 75.
II tubo di scarico sarà in PVC , del diametro di cm 10-12.
I pozzetti saranno posti in opera su sottofondo in calcestruzzo; la superficie superiore del sottofondo dovrà
essere perfettamente orizzontale e a quota idonea a garantire l'esatto collocamento altimetrico del manufatto
rispetto alla pavimentazione stradale.
CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATI UNICO E DI USURA
II conglomerato sarà costituito da una miscela di pietrischetti, graniglie, sabbia, additivi (secondo le definizioni
riportate nell'articolo 1 delle norme CNR sui materiali stradali - fascicolo IV/1953), mescolati con bitume a
caldo e steso in opera mediante macchine vibrofinitrici e compattato con rulli gommati e lisci.
Inerti - I requisiti di accettazione degli inerti impiegati nei conglomerati bituminosi per strati unici e di usura,
dovranno essere conformi alle prescrizioni contenute nel fascicolo 4 delle norme CNR 1953. Per il
prelevamento dei campioni destinati alle prove di controllo dei requisiti di accettazione così come per le
modalità di esecuzione delle prove stesse valgono le prescrizioni contenute nel fascicolo 4 delle norme
CNR 1953, con l'avvertenza che la prova per la perdita di peso sarà fatta con il metodo Los Angeles
secondo la norma B.U. CNR n. 34 (28-03-1973) anziché con il metodo DEVAL.
L'aggregato grosso (pietrischetti e graniglie) dovrà essere ottenuto per frantumazione ed essere
costituito da elementi sani, duri, durevoli, approssimativamente poliedrici, con spigoli vivi, a superficie
ruvida, puliti ed esenti da polvere o materiali estranei.
L'aggregato grosso potrà essere costituito da pietrischetti e graniglie anche di provenienza e natura
petrográfica diversa purché alle prove appresso elencate eseguite su campioni rispondenti alla miscela
che si intende formare, risponda ai seguenti requisiti, per strati di usura:
- perdita di peso alla prova Los Angeles eseguita sulle singole pezzature non superiore al 20%;
- indice dei vuoti delle singole pezzature, secondo CNR fascicolo IV/1953:inferiore a 0,80;
- coefficiente di imbibizione, secondo CNR fascicolo IV/1953: inferiore a 0.015;
- idrofilia, secondo le norme CNR - fascicolo IV/1953.
L'aggregato fino sarà costituito da sabbie di rantumazione e da sabbie naturali di fiume. La percentuale
della sabbie provenienti da frantumazione sarà prescritta di volta in volta dalla Direzione Lavori in
relazione ai valori di stabilità e scorrimento della prova Marshall che si intendono raggiungere, ma
comunque non dovrà essere inferiore al 50% della miscela delle sabbie. In ogni caso la qualità delle
rocce e degli elementi litoidi di fiume, da cui è ricavata per frantumazione la sabbia dovrà essere tale
che alla prova "Los Angeles" eseguita su granulato della stessa provenienza la perdita di peso non sia
superiore al 25%.
L'equivalente in sabbia dell'aggregato fino della miscela, determinato secondo la prova B.U. CNR n. 27
/30-03-1972) dovrà essere non inferiore al 55%.
Gli additivi, provenienti dalla macinazione di rocce preferibilmente calcaree o costituiti da cemento,
calce idrata, polveri di asfalto, dovranno soddisfare gli stessi requisiti richiesti per il conglomerato
bituminoso di base.
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Legante - Il bitume dovrà essere di penetrazione 60-70 salvo diverso avviso della Direzione Lavori, e dovrà rispondere
agli stessi requisiti indicati per il conglomerato bituminoso di base.
Miscele:
Strato di usura - La miscela degli aggregati da adottarsi per lo strato di usura dovrà avere una composizione
granulometrica contenuta nella seguente tabella:
Serie
Crivelli e Setacci UNI
Crivello 15
Crivello 10
Crivello 5
Setaccio 2
Setaccio 0,4
Setaccio 0,18
Setaccio 0,075
Miscela
% passante totale in peso
100
70 -7- 100
43 67
25 -r 25
12 -r 24
7 -f 15
6-7-11
Il tenore di bitume dovrà essere compreso tra il 5% e il 6% riferito al peso totale degli aggregati. Il
coefficiente di riempimento con bitume dei vuoti intergranulari della miscela addensata non dovrà superare
l'80%; il contenuto di bitume della miscela dovrà comunque essere il minimo che consenta il raggiungimento
dei valori di stabilità Marshall e compattezza citati nei paragrafi seguenti.
Il conglomerato dovrà avere i seguenti requisiti:
elevatissima resistenza meccanica e cioè capacità a sopportare senza deformazioni permanenti le
sollecitazioni trasmesse dalle ruote dei veicoli; il valore della stabilità Marshall B.U. CNR n. 30 del
15-03-1973 eseguita a 60° C su provini costipati al 75 colpi di maglio per faccia, dovrà risultare di
almeno 1200 Kg; inoltre il valore della rigidezza Marshall, cioè il rapporto tra la stabilità misurata in
Kg e lo scorrimento misurato in mm, dovrà essere in ogni caso superiore a 350; il valore di
scorrimento dovrà essere 2 t4 mm. Gli stessi provini per i quali viene misurata la stabilità Marshall
dovranno presentare una percentuale di vuoti residui tra 3% e 5%.
la densità in opera dovrà essere > 2,450 Kg/dmc.
la prova Marshall eseguita su provini che abbiano subito un periodo di immersione in acqua distillata
per 15 giorni, dovrà dare un valore di stabilità non inferiore al 75% di quello precedentemente
indicato;
elevatissima resistenza all'usura superficiale;
sufficiente ruvidezza della superficie, tale da non renderla scivolosa.
Strato unico - La miscela degli aggregati da adottarsi per lo strato unico dovrà avere una composizione
granulometrica contenuta nella seguente tabella:
Serie
Crivelli e Setacci UNI
Crivello 25
Crivello 15
Crivello 10
Crivello 5
Setaccio 2
Setaccio 0,4
Setaccio 0,18
Setaccio 0,075
Miscela
% passante totale in peso
100
65 -f 100
50 -r 80
30 -r 60
20 -r 45
7-r25
5rl5
4 -T 8
Il tenore di bitume dovrà essere compreso tra i 4% ed il 5%, riferito al peso degli aggregati. Il conglomerato
bituminoso destinato alla formazione dello strato unico dovrà possedere i requisiti appresso indicati.
La stabilità Marshall, eseguita a 60° C su provini costipati a 75 colpi di maglio per ogni faccia, dovrà risultare
in ogni caso superiore a 1000 Kg. Inoltre il valore della rigidezza Marshall, cioè il rapporto tra la stabilità
misurata in Kg e lo scorrimento misurato in mm, dovrà essere in ogni caso superiore
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a 300. Gli stessi provini per i quali viene determinata la stabilità Marshall, dovranno presentare una
percentuale di vuoti residui compresa tra il 3% ed il 6%. Il valore di scorrimento dovrà essere 2 -r 4 mm e la
densità in opera dovrà essere > 2400 Kg/dmc. La prova Marshall eseguita su provini che abbiano subito un
periodo di immersione in acqua distillata per 15 giorni dovrà dare un valore di stabilità non inferiore del
75% di quello precedente.
Controllo dei requisiti di accettazione - La Direzione dei Lavori si riserva la facoltà di controllare le
miscele, sia per i conglomerati bituminosi tipo usura che per quelli tipo
unico, dal punto di vista della deformabilità viscoplastica con prove di
carico costante (Norma provvisoria CNR). Il parametro Ji dovrà essere
definito di volta in volta a seconda del tipo di conglomerato, mentre a 40°
C per il parametro Jp viene fissato il limite superiore di 20 x 10 cmq/Ns.
Formazione e confezione degli impasti - Il conglomerato sarà confezionato mediante impianti fissi
autorizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente
funzionanti in ogni loro parte.
La produzione di ciascun impianto non dovrà essere spinta oltre la sua
potenzialità per garantire il perfetto essiccamento, l'uniforme
riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una
idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati; resta
pertanto escluso l'uso dell'impianto a scarico diretto. L'impianto dovrà
comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di
realizzare miscele del tutto rispondenti a quelle di progetto.
Il dosaggio dei componenti della miscela dovrà essere eseguito a peso
mediante idonea apparecchiatura la cui efficienza dovrà essere
costantemente controllata.
Ogni impianto dovrà assicurare il riscaldamento del bitume alla
temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della
miscelazione nonché il perfetto dosaggio sia del bitume che
dell'additivo.
La zona destinata allo stoccaggio degli inerti sarà preventivamente e
convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze
argillose e ristagni di acqua che possano compromettere la pulizia degli
aggregati.
Inoltre i cumuli delle diverse classi dovranno essere nettamente separati
tra di loro e l'operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la
massima cura.
Si farà uso di almeno 4 classi di aggregati con predosatori in numero
corrispondente alle classi impiegate.
Il tempo di mescolazione effettivo sarà stabilito in funzione delle
caratteristiche dell'impianto e dell'effettiva temperatura raggiunta dai
componenti la miscela, in misura tale da permettere un completo ed
uniforme rivestimento degli inerti con il legante; comunque esso non
dovrà mai scendere al di sotto dei 20 secondi. La temperatura degli
aggregati all'atto della mescolazione dovrà essere compresa tra 150 °C
e 170 °C, e quella del legante tra 150 °C e 180 °C, salvo diverse
disposizioni della Direzione lavori in rapporto al tipo di bitume
impiegato.
Per la verifica delle suddette temperature, gli essiccatori, le caldaie e le
tramogge degli impianti dovranno essere muniti di termometri fissi
perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L'umidità degli
aggregati all'uscita dell'essiccatore non dovrà di norma superare lo
0,5%.
L'ubicazione dell'impianto di mescolamento dovrà essere tale da
consentire, in relazione alle distanze massime della posa in opera, il
rispetto delle temperature prescritte per l'impasto e per la stesa.
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Posa in opera delle miscele - La miscela bituminosa verrà stesa sul piano finito della fondazione dopo che sia stata
accertata dalla Direzione lavori la rispondenza di quest'ultima ai requisiti di quota,
sagoma, densità e portanza.La posa in opera dei conglomerati bituminosi verrà
effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici dei tipi approvati dalla Direzione lavori, in
perfetto stato di efficienza e elementi litoidi più grossi.
Le vibrofinitrici dovranno comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato,
privo di sgranamenti, fessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazioni degli Nella
stesa si dovrà porre la massima cura alla formazione dei giunti longitudinali
preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla
precedente con l'impiego di 2 o più finitrici. Qualora ciò non sia possibile, il bordo della
striscia già realizzata dovrà essere spalmato con emulsione bituminosa per assicurare la
saldatura della striscia successiva.
Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si dovrà procedere al taglio verticale con
idonea attrezzatura.
giunti trasversali, derivanti dalle interruzioni giornaliere, dovranno essere realizzati
sempre previo taglio ed esportazione della parte terminale di azzeramento.
La stesa dei conglomerati dovrà essere sospesa quando le condizioni meteorologiche
generali possano pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro; gli strati eventualmente
compromessi (con densità inferiori a quelle richieste) dovranno essere immediatamente
rimossi e successivamente ricostruiti a cura e spese dell'Impresa.
La compattazione dei conglomerati dovrà iniziare appena stesi dallavibrofinitrice e
condotta a termine senza soluzione di continuità.
Allo scopo di impedire la formazione di impronte permanenti, si dovrà assolutamente
evitare che i rulli vengano arrestati sullo strato caldo. La superficie degli strati dovrà
presentarsi priva di irregolarità ed ondulazioni.Un'asta rettilinea lunga m 4, posta in
qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato dovrà aderirvi
uniformemente. Saranno tollerati scostamenti dalle quote di progetto contenuti nel
limite di ± 10 mm.
Il tutto nel rispetto degli spessori e delle sagome di progetto. La miscela, verrà stesa
dopo un'accurata pulizia della superficie di appoggio, mediante energica ventilazione e
eventuale lavaggio, e la successiva distribuzione di un velo uniforme di ancoraggio di
emulsione bituminosa basico od acida al 55%, scelta in funzione della condizioni ed in
ragione di 0,5 Kg/mq. La stesa della miscela non potrà avvenire prima della completa
rottura dell'emulsione bituminosa. Nella stesa, come già detto, si dovrà porre la massima
cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante
tempestivo affiancamento di una striscia alla precedente con l'impiego di due o più
finitrici. Tale tecnica dovrà essere assolutamente osservata per lo strato d'usura. La
valutazione della densità verrà eseguita con le stesse modalità e norme indicate per la
base, ma su carote di 10 cm di diametro; dovrà essere usata particolare cura nel
riempimento delle cavità rimaste negli strati dopo il rilievo delle carote. La temperatura
del conglomerato bituminoso all'atto della stesa, sarà controllata immediatamente dietro
la finitrice, dovrà risultare in ogni momento non inferiore a 140° C.
La superficie dovrà presentarsi priva di ondulazioni; un'asta rettilinea lunga m 4 posta
sulla superficie pavimentata dovrà aderirvi con uniformità. La DL ha facoltà di valutare
il grado di regolarità ottenuto sulle superfici di rotolamento con misure di variazione di
accelerazioni trasversali e longitudinali ottenibili con strumenti ad alto rendimento tipo
ARAN.
Il tutto nel rispetto degli spessori e delle sagome di progetto.
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SIGILLATURE
I lavori di sigillatura di notevole entità, espressamente indicati come opere da valutare a parte, saranno calcolati a
metro quadrato e comprenderanno la preparazione e la pulizia delle superfici interessate, l'applicazione dei prodotti
indicati e tutti gli altri oneri e lavorazioni necessari.
SEGNALETICA STRADALE
I lavori dovranno venire eseguiti da personale specializzato e conformi alle disposizioni del codice della strada e
del regolamento d'attuazione.
II direttore dei lavori potrà impartire disposizioni sull'esecuzione dei lavori e l'ordine di precedenza da dare ai
medesimi. Gli stessi potranno essere ordinati in più volte, a seconda delle particolari esigenze varie, per esecuzioni
anche di notte, senza che l'impresa possa pretendere prezzi diversi da quelli fissati nel presente Capitolato.
La segnaletica .orizzontale dovrà avvenire previa pulitura del manto stradale interessato, eseguita mediante idonee
macchine tracciatrici ed ubicata come prescritto dalla direzione dei lavori.
Tutti i sostegni metallici devono essere posti in opera su plinto di calcestruzzo dosato a q.li 2,50/mc delle
dimensioni opportune ed a giudizio insindacabile della direzione dei lavori.
La lunghezza dell'incastro sara stabilita di volta in volta dalla Direzione dei lavori, e dove occorra dovranno essere
predisposti dei fori per il passaggio di cavi elettrici.
Tutti i supporti metallici dei segnali stradali dovranno essere fissati ai relativi sostegni mediante le apposite staffe
e bulloneria di dotazione, previa verifica della verticalità del sostegno stesso. L'asse verticale del segnale dovrà essere
parallelo e centrato con l'asse del sostegno metallico. Il supporto metallico dovrà essere opportunamente orientato
secondo quanto indicato dalla direzione dei lavori.
Tutti i manufatti riguardanti la segnaletica verticale dovranno essere posti in opera a regola d'arte e mantenuti
dall'impresa in perfetta efficienza fino al collaudo.
VALUTAZIONE DEI LAVORI IN ECONOMIA
Le prestazioni in economia saranno eseguite nella piena applicazione della normativa vigente sulla mano d'opera, i
noli, i materiali incluse tutte le prescrizioni contrattuali e le specifiche del presente capitolato; le opere dovranno
essere dettagliatamente descritte (nelle quantità, nei tempi di realizzazione, nei materiali, nei mezzi e numero di
persone impiegate) e controfirmate dal direttore dei lavori.
Nel caso di lavori non previsti o non contemplati nel contratto iniziale, le opere da eseguire dovranno essere
preventivamente autorizzate dal direttore dei lavori.
L'annotazione dei lavori -in economia dovrà essere effettuata da direttore dei lavori o da persona espressamente
incaricata con le seguenti modalità:
in caso di lavori a cottimo la registrazione delle lavorazioni eseguite dovrà essere fatta sul libretto delle
misure;
in caso di lavori in amministrazione la registrazione andrà effettuata sulle liste settimanali suddivise per
giornate e provviste - le firme per quietanza dell'affidatario dovranno essere apposte sulle stesse liste di
registrazione.
Dopo l'annotazione provvisoria sul libretto delle misure o sulle liste settimanali dovrà essere redatta, su un apposito
registro, una sintesi delle lavorazioni eseguite riportando, in ordine cronologico e per ciascuna lavorazione, le
risultanze dei libretti indicando:
le partite dei fornitori a credito secondo le somministrazioni progressive;
le riscossioni e pagamenti eseguiti secondo l'ordine di effettuazione e con i riferimenti alla numerazione dei
libretti e delle fatture.
prezzo relativo alla mano d'opera dovrà comprendere ogni spesa per la fornitura di tutti gli attrezzi necessari agli
operai, la quota delle assicurazioni, la spesa per l'illuminazione, gli accessori, le spese generali e l'utile
dell'appaltatore.
Nel prezzo dei noli dovranno essere incluse tutte le operazioni da eseguire per avere le macchine operanti in cantiere,
compresi gli operatori, gli operai specializzati, l'assistenza, la spesa per i combustibili, l'energia elettrica, i
lubrificanti, i pezzi di ricambio, la manutenzione di qualunque tipo, l'allontanamento dal cantiere e quant'altro si
rendesse necessario per la piena funzionalità dei macchinari durante tutto il periodo dei lavori e dopo la loro
esecuzione.
Il prezzo dei materiali dovrà includere tutte le spese e gli oneri richiesti per avere i materiali in cantiere immagazzinati
in modo idoneo a garantire la loro protezione e tutti gli apparecchi e mezzi d'opera necessari per la loro
movimentazione, la mano d'opera richiesta per tali operazioni, le spese generali, i trasporti, le parti danneggiate, l'utile
dell'appaltatore e tutto quanto il necessario alla effettiva installazione delle quantità e qualità richieste.
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Tutti i ritardi, le imperfezioni ed i danni causati dalla mancata osservanza di quanto prescritto saranno prontamente
riparati, secondo le disposizioni del direttore dei lavori, a totale carico e spese dell'appaltatore.
ACCETTAZIONE DEI MATERIALI
materiali e le forniture da impiegare nelle opere da eseguire dovranno essere delle migliori qualità esistenti in
commercio, possedere le caratteristiche stabilite dalle leggi e dai regolamenti vigenti in materia ed inoltre corrispondere
alla specifica normativa del presente capitolato o degli altri atti contrattuali. Si richiamano peraltro, espressamente, le
prescrizioni del Capitolato generale emanato con D.M 145/00, le norme U.N.I., C.N.R., C.E.I. e le altre norme tecniche
europee adottate dalla vigente legislazione.
Sia nel caso di forniture legate ad installazione di impianti che nel caso di forniture di materiali d'uso più generale,
l'appaltatore dovrà presentare, se richiesto, adeguate campionature almeno 60 giorni prima dell'inizio dei lavori,
ottenendo l'approvazione del direttore dei lavori. Le caratteristiche dei vari materiali e forniture saranno definite nei
modi seguenti:
dalle prescrizioni di carattere generale del presente capitolato;
dalle prescrizioni particolari riportate negli articoli seguenti;
dalle eventuali descrizioni specifiche aggiunte come integrazioni o come allegati al presente capitolato;
dagli elaborati grafici, dettagli esecutivi o relazioni tecniche allegati al progetto.
Resta, comunque, contrattualmente stabilito che tutte le specificazioni o modifiche prescritte nei modi suddetti fanno
parte integrante del presente capitolato.
Salvo diversa indicazione, i materiali e le forniture dovranno provenire da quelle località che l'appaltatore riterrà di sua
convenienza, purché, ad insindacabile giudizio del direttore dei lavori, ne sia riconosciuta l'idoneità e la rispondenza airequisiti prescritti.
L'appaltatore è obbligato a prestarsi in qualsiasi momento ad eseguire o far eseguire presso il laboratorio o istituto
indicato, tutte le prove prescritte dal presente capitolato o dal direttore dei lavori sui materiali impiegati o da impiegarsi,
nonché sui manufatti, sia prefabbricati che realizzati in opera e sulle forniture in genere.
prelievo dei campioni destinati alle verifiche qualitative dei materiali stessi, da eseguire secondo le norme tecniche
vigenti, verrà effettuato in contraddittorio e sarà adeguatamente verbalizzato.
L'appaltatore farà si che tutti i materiali mantengano, durante il corso dei lavori, le stesse caratteristiche richieste dalle
specifiche contrattuali ed eventualmente accertate dal direttore dei lavori. Qualora in corso d'opera, i materiali e le
forniture non fossero più rispondenti ai requisiti prescritti o si verificasse la necessità di cambiare le modalità o i punti
di approvvigionamento, l'appaltatore sarà tenuto alle relative sostituzioni e adeguamenti senza che questo costituisca
titolo ad avanzare alcuna richiesta di variazione prezzi.
Le forniture non accettate, ad insindacabile giudizio del direttore dei lavori, dovranno essere immediatamente
allontanate dal cantiere a cura e spese dell'appaltatore e sostituite con altre rispondenti ai requisiti richiesti.
L'appaltatore resta comunque totalmente responsabile in rapporto ai materiali forniti la cui accettazione, in ogni caso,
non pregiudica i diritti che la stazione appaltante si riserva di avanzare in sede di collaudo provvisorio.
Art. 14 – Clausole finali e trattazione dei dati personalì
Per tutto quanto sopra non espressamente specificato, si fa richiamo al vigente Capitolato Generale d’Appalto per le opere pubbliche
di competenza del Ministero dei Lavori Pubblici, approvato con Decreto 19 aprile 2000 n. 145.
Ai sensi del D.lgs. 196/2003 in materia di protezione dei dati, si informa che i dati forniti dalla ditta saranno trattato
dall’Amministrazione esclusivamente per le finalità connesse alla gara e per l’eventuale successiva stipula e gestione del contratto.
Il titolare del trattamento dei dati in questione è il Comune di Isola Vicentina nella persona del Responsabile Unico del Procedimento
Geom. Vilma Garello.
Isola Vicentina, agosto 2012
La Progettista
Geom. Vilma Garello
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3.foglio condizioni esecutive