Le verifiche e la manutenzione
su impianti fumari e di ventilazione
WIT Wöhler Institute of Technology
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Le verifiche e la manutenzione
1
La sede italiana di
Wöhler – Kutzner & Weber – Ass. Europea ESCHFOE
La sede italiana delle ditte Wöhler Italia, divisione Kutzner & Weber, nonché
dell’Associazione Europea Spazzacamini ESCHFOE è situata in un edificio
storico,
risalente al 1298 a Bolzano
in Corso
Libertà 93
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Le verifiche
e la manutenzione
2
Al ns. centro corsi è possibile fare esercitazioni pratiche individuali
Il centro corsi WIT presso ditta Ecopoint, Via Mantova 19, 37045 Legnago VR
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Le verifiche e la manutenzione
3
Di cosa parleremo nel corso:
1. Cosa è una canna fumaria
2. Le verifiche dell’impianto fumario
3. La pulizia dell’impianto fumario
4. Le verifiche del sistema di ventilazione
5. La pulizia del sistema di ventilazione
6. La pulizia del canale di cappe da cucina
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4
La responsabilità
Ogni ditta installatrice o di manutenzione deve sempre consegnare gli impianti
sicuri in tutte le loro funzioni, come indicato dal codice civile e penale:
Codice civile art. 2050:
Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un'attività pericolosa, per
sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non
prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno.
Codice penale art. 40:
Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a
cagionarlo
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5
Cosa è una canna fumaria
La canna fumaria è un componente dell’edificio che è soggetta al rispetto
delle disposizioni della direttiva 89-106-CEE.
La canna fumaria deve essere realizzata:
1.
Con materiali marcati CE
oppure
2.
Per i materiali senza norma di marcatura CE il produttore deve fornire
un certificato con il quale dichiara:
a. Le caratteristiche tecniche del prodotto secondo le modalità
specifiche indicate dalla norma UNI EN 1443/2005
b. La certificazione di aver eseguito tutte le verifiche come previste
dalla norma UNI 1443/2005.
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6
Cosa è una canna fumaria
La canna fumaria è l’assemblaggio di elementi prefabbricati e certificati secondo
normative europee.
La canna fumaria è una canna fumaria solo quando:
1. Se realizzata dopo il 2005 se è convalidata da una targa fumi
2. Per gli impianti termici realizzati prima del 2005 quando è accompagnata da
un altro documento che convalidi la canna fumaria attraverso il
collegamento di un generatore di calore, cioè attraverso la dichiarazione di
conformità
3. Per gli apparecchi non rientranti negli impianti termici e realizzati prima del
2005 quando esiste la relazione tecnica per altri generatori
4. Per le canne fumarie prima del 2005 se esiste un progetto di un tecnico
abilitato
Se manca una delle condizioni di cui sopra non si parla di canna
fumaria ma di un semplice foro verticale nell’edificio, cioè di asola
tecnica o canale tecnico!
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Chi può posare una canna fumaria?
Per cui la posa stessa degli elementi che compongono una canna fumaria non
rientrano nella installazione dell’impianto termico e potrà essere realizzato da
ditte che hanno capacità tecniche specifiche nell’edilizia ed impiantistica.
Il collegamento del generatore alla canna fumaria richiede invece l’abilitazione
specifica:
1. Per un generatore di un impianto a gas serve la lettera E del D.M. 37/08
2. Per un generatore di un impianto a combustibile liquido o solido (caldaie,
termocaminetti e le stufe o caminetti quando rientrano nella specifica del
D.M. 311) serve la lettera C del D.M. 37/08
3. Per un generatore non rientrante negli impianti termici si chiederà la
specifica competenza tecnica alla ditta che esegue il collegamento, perché
l’installazione rientra nelle attività pericolose di cui all’art. 2050 del codice
civile.
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Le verifiche delle canne fumarie
1.
Dichiarazione di conformità: controllare se esiste una dichiarazione
di conformità dell’impianto termico realizzato prima del 2005
2.
Targa identificativa della canna fumaria: controllare se esiste una
targa della canna fumaria come richiesto dalle norme UNI TS 112782008 art. 6 e UNI EN 1443-2005
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Le verifiche delle canne fumarie
Se manca una di queste condizioni la ditta installatrice ha le seguenti
possibilità:
1. Informare l’utente che la canna fumaria non è certificata e di chiedere
all’impresa che la ha posata di applicare l’apposita targa identificativa
prevista dalla legislazione vigente
2. Se l’impresa che ha realizzato la canna fumaria non è più reperibile
oppure l’installazione risale a prima del 2005 e non è mai stato installato
un generatore di calore, si dovrà informare l’utente che la canna fumaria
non è certificata e che deve provvedere a mezzo di appositi tecnici di farla
verificare, i quali provvederanno ad apportare l’apposita targa identificativa
3. Non richiedere alcuna certificazione, essendo consapevole di
assumersi la responsabilità totale anche della canna fumaria
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Le verifiche prima dell’allacciamento
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
La ditta installatrice prima di allacciare il generatore di calore alla
canna fumaria dovrà eseguire i seguenti controlli (UNI 10845, UNI
7129 ecc.):
La presa visione (foto) della targa fumi (o dei certificati se prima del
2005)
Le dimensioni (diametro o sezione ed altezza) e si esegue un
dimensionamento secondo UNI 13384 o secondo le indicazioni del
produttore del generatore di calore
Il comignolo e la parte terminale della canna fumaria (distanze e zona di
riflusso) come da UNI 7129
Gli accessori necessari per ridurre le emissioni, come per esempio il
registro di tiraggio
Gli accessori di sicurezza, come gli sportelli di manutenzione, gli
scarichi di condensa ecc.
Le caratteristiche strutturali con visione interna (videoispezione) ed
esterna secondo UNI 10845
La tenuta o permeabilità ai fumi secondo UNI 10845
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Esempio di targa o placca fumi
(come richiesto da UNI EN 1443 e UNI TS 11278)
Un esempio della targa fumi tratto da UNI TS 11278:
3
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Come si legge la designazione
della targa o placca fumi
Nella placca fumi raffigurata era riportata la seguente designazione:
UNI EN 1443
- T200 P1 W 3 O(25)
Questa designazione corrisponde alle seguenti caratteristiche:
T200 Temperatura massima di funzionamento 200°C
P1
Classe di pressione con prova a 200 Pa e perdita max. 0,006 l/s m2
(ca. 0,2 m3/h m2), adatto per caldaie a flusso forzato e tiraggio naturale
W
adatto per il funzionamento a secco ed ad umido
3
Adatto per tutti i combustibili gassosi, liquidi e solidi
O
adatto solo per combustibili non soggetti all’obbligo di resistenza al fuoco
di fuliggine, per es. adatto per il gas
(25) Distanza di sicurezza in mm da materiali combustibili, p. es. 25 mm
Questa canna fumaria potrebbe andare bene per un generatore a gas o pellet,
mentre è vietato collegare un generatore a combustibile solido o liquido.
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Come si legge la designazione dell’inox
La designazione del tubo inox per avere le stesse caratteristiche sono:
(UNI EN 1443
UNI EN 1856-1
- T200 P1 W 3 O 25)
T200 P1 W V2 50050 O 25
T200 Temperatura massima di funzionamento 200°C
P1
Classe di pressione con prova a 200 Pa e perdita max. 0,006 l/s m2
W
adatto per il funzionamento a secco ed ad umido (vale solo per
combustibili gassosi e liquidi)
V2
Adatto per tutti i combustibili gassosi, liquidi e solidi
50
Inox AISI 316 L
050 Spessore di parete 0,5 mm
O
adatto solo per combustibili non soggetti all’obbligo di resistenza al fuoco
di fuliggine, per es. adatto solo per il gas
25
Distanza di sicurezza in mm da materiali combustibili, per es. 25 mm
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Requisiti minimi per canne fumarie inox
(UNI TS 11278)
Caratteristiche min.
Temperatura
Tenuta
Classe
Resistenza
al fuoco di
fuliggine
Cappa cottura senza ventil.
T 80
N1
V1…V3
NO
Cappa cottura con ventil.
T 80
P1
V1…V3
NO
Gas senza ventilatore
T 140
N1
V1…V3
NO
Gas con ventilatore
T 140
P1
V1…V3
NO
Gasolio senza ventilatore
T200
N1
V2…V3
SI
Gasolio con ventilatore
T 200
P1
V2…V3
SI
Legna senza ventilatore
T400
N1
V2…V3
SI
Legna con ventilatore
T 400
P1
V2…V3
SI
Pellet senza ventilatore
T200
N1
V2…V3
NO
T 200
P1
V2…V3
NO
Apparecchio
Pellet con ventilatore
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Gli spessori per canne fumarie certificate Vm
(UNI TS 11278 prevede per AISI 316 minimo 0,6mm o 1,0mm)
Materiali
Alluminio
99%
Inox
AISI 316
L o Ti
Inox
AISI 904
Acciaio
vetrificato o
porcellan.
Cappa cottura – secco (D)
0,5 mm
0,6 mm
0,6 mm
0,8 mm
Cappa cottura – umido (W)
0,5 mm
0,6 mm
0,6 mm
0,8 mm
Gas – secco (D)
0,5 mm
0,6 mm
0,6 mm
0,8 mm
Gas – umido (W)
NO
1,0 mm
0,6 mm
NO
Gasolio – secco (D)
NO
0,6 mm
0,6 mm
0,8 mm
Gasolio – umido (W)
NO
NO
0,6 mm
NO
Legna – secco (D)
NO
1,0 mm
0,6 mm
0,8 mm
Legna – umido (W)
NO
NO
NO
NO
Pellet – secco (D)
NO
1,0 mm
0,6 mm
0,8 mm
NO
NO
NO
NO
Apparecchio
Pellet – umido (W)
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Se la canna fumaria non è adatta?
Se La canna fumaria non è adatta al generatore scelto la ditta installatrice ha
le seguenti possibilità:
1. Scegliere un altro generatore di calore che sia più adatto
2. Intervenire sulla canna fumaria con le modalità previste dalla norma UNI
10845 e della norma d’installazione, per es. UNI 7129/08:
a. Intubamento
b. Installazione di una canna fumaria esterna
c. Sigillare la canna fumaria esistente (risanamento)
d. Aumento dell’altezza canna fumaria
e. Sostituzione del comignolo
f. Installazione di un registro di tiraggio
g. Installazione di un iniettore di tiraggio
h. Altri accorgimenti
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Intubamento di una canna fumaria
Per l’eventuale intubamento si dovrà seguire le prescrizioni generali dell’art.
7.4.1 e per l’intubamento in pressione anche quelle specifiche dell’art. 7.4.2.
La norma prevede:
•
•
Cavedio in materiali non combustibili ed
usato esclusivamente per l‘intubamento di
camini o canne fumarie (no cavi elettrici o
tubi del solare)
Camera di raccolta con sportello ispezione
In più solo per l’intubamento in pressione:
• Ventilazione con aspirazione aria dal canale
o apertura inferiore e superiore e spazio
libero 2 o 3 cm intorno al tubo interno
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UNI 7129: Le novità sulla canna fumaria
1. Dimensionamento secondo UNI EN 13384-1,
UNI EN 13384-2, UNI 10640 o UNI 10641
2. Canne collettive non ramificate (UNI 13384-2)
anche per caldaie tipo B
3. Possibilità di allacciamento anche di due
caldaie dello stesso piano, svasati secondo
UNI 13384-2
4. Nel caso di intubamento per caldaie
atmosferiche è possibile montare anche un
iniettore di tiraggio sul comignolo se viene
assicurato che nel caso di mancato
funzionamento dello stesso sia interrotto il
gas. Attenzione: questi dispositivi funzionano
solo se la canna fumaria è a tenuta!
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Il dimensionamento di una canna fumaria
Per il dimensionamento l’installatore dovrà verificare altezza, diametro,
isolamento e materiali della canna fumaria, nonché le caratteristiche
dell’apparecchio da installare (fabbisogno di tiraggio e potenza termica).
Con questi dati si consiglia fare un dimensionamento con uno dei programmi
sul mercato oppure fornite dalle case costruttrici di canne fumarie. Il
dimensionamento di canne fumarie collettive, collettive ramificate o multiple
saranno eseguite da un progettista.
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Gli strumenti utili per le verifiche di camini
+
Tiraggio, tenuta scarico fumi, apertura di ventilazione
Videoispezione
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Prova di tenuta
21
Videoispezione delle canne fumarie
Per la videoispezione l’industria offre sistemi compatti
1. Telecamere a testa fissa (particolarmente adatte per carichi fumi di
modeste misure (p.es. scarico fumi Ø80…120 mm, dall’alto max. 20 m o
dal basso ca. 6 m )
2. Telecamere a testa ruotabile 180x360° ed aspo di spinta per
videoispezione dall’alto (ca. 30 m) o dal basso (ca. 15 m) di canne fumarie
da ca. Ø80….250 mm
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Videoispezione delle canne fumarie
Esistono anche sistemi componibili
3. Telecamere sistema componibile con avvolgicavo
per videoispezione dall’alto
Telecamere sistema componibile con aspo di
spinta per videoispezione dall’alto e dal basso
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23
La registrazione della videoispezione
La registrazione può essere eseguita
multimediarecorder o registratore incorporato
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con
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registratore
esterno
24
Il rapporto della videoispezione
•
Prima di lasciare l’impianto controllare l’esito delle foto e dei filmati registrati
direttamente sui rispettivi monitor
•
Scaricare le foto e i filmati nel PC ed inserirli in un modulo di verifica canne
fumarie e documentarle adeguatamente, indicando cosa si è visto
sull’impianto
Tratto verticale
perfettamente verticale
e senza segni di
deterioramento
Alla profondità 0,7 m
dal comignolo c‘è
un‘ostruzione completa
dovuta ad un nido
Alla profondità 3,7 m si
nota una giunzione tra
due blocchetti senza
sigillante
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25
La prova di tenuta delle canne fumarie
L’installatore dell’apparecchio deve accertare la tenuta della canna fumaria ad
ogni installazione di apparecchio di combustione, come previsto dalla
legislazione vigente (UNI EN 1443) usando il metodo della UNI 10845.
La prova di tenuta va eseguita sempre, sia su installazioni nuove che di
sostituzione del generatore o nel caso di intubamento e risanamento.
Nel caso di canne fumarie tonde (inox) l’industria offre appositi strumenti ed
accessori che permettono l’analisi di tenuta senza dover andare sul tetto con
notevole risparmio di tempo e denaro. In questo caso la prova di tenuta si
esegue in meno di 60 minuti.
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26
La prova di tenuta delle canne fumarie
Tappare tutte le uscite della canna fumaria con gli
appositi tappi o soffietti. Sulle canne fumarie inox o
sull’intubamento si potrà usare anche comodi soffietti
telescopici che evitano di dover andare sul tetto:
• Inserire il soffietto telescopico e spingerlo verso l’alto
fino nel comignolo con l’aspo di pulizia
• Eventualmente si può controllare la spinta anche con
la telecamera fissata al soffietto terminale
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27
La prova di tenuta delle canne fumarie
La prova di tenuta:
1. Collegare l’analizzatore di tenuta al soffietto o tappo sonda
2. Impostare il tipo di tenuta prevista (tipo N, P o H) a
seconda delle esigenze e della placca fumi
3. Attivare la misura automatica e l’analizzatore si fermerà da
solo quando è terminata l’analisi
4. Inserire i dati di altezza e diametro
5. Stampare l’esito della prova e
controllarle l’esito sulla stampa
Inserimento dati
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Esito della prova
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28
La verifica della sufficiente ventilazione
La ventilazione di locali dove sono installati generatori di calore atmosferici
devono avere le aperture di ventilazione opportunamente calcolate dal
produttore oppure dall’installatore.
In alcuni casi è importante controllare la sufficiente ventilazione e visto il tempo
molto breve per queste verifiche consigliamo eseguirle sempre per una
maggiore sicurezza.
Si deve controllare che l‘apertura di ventilazione sia libera e per questa verifica
visiva può essere comodo uno specchietto telescopico come quello indicato qui
sotto
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29
La verifica della sufficiente ventilazione
L’efficienza della ventilazione del locale si potrà controllare attraverso la misura
della caduta di pressione che deve essere inferiore a 4,0 Pa come da norma UNI
EN 13384:
1. Accendere il generatore di calore e tutti i ventilatori
o altri generatori nell’unità abitativa (caldaia a gas
tipo B).
2. Passare all‘esterno il capillare attraverso l‘apertura
di ventilazione
3. Collegare l‘analizzatore o il micromanometro e
procedere con la misura su 3 cicli di 60 secondi,
aprendo e chiudendola una finestra o porta
4. La caduta di pressione tra finestra chiusa ed
aperta non deve superare 4,0 Pa con uno
strumento con risoluzione 0,1 Pa
Max.
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Le verifiche e la manutenzione
4,0 Pa
30
L’esito della verifica della ventilazione
Controllare il grafico escludendo le punte che sono dovute alla chiusura ed
apertura della finestra o della porta
X
1,8 Pa
X
Controllare contemporaneamente il rigurgito con:
• Analizzatore CO ambiente per il combustibile solido
• Indicatore rigurgito per il combustibile gassoso
gas
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legna
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31
Analisi di combustione e manutenzione
Attenzione agli impianti termici a legna o pellet
I termocaminetti o le termostufe a legna o pellet sono generatori di calore che
fanno parte dell’impianto termico.
Anche le stufe o i caminetti possono far parte dell’impianto termico e in questo
caso bisogna vedere i casi previsti nel D.M. 311 all’allegato 1 art. 14.
Tutti i generatori di calore a legna o pellet (combustibili solidi) dell’impianto
termico devono essere inseriti nell’libretto d’impianto, si deve fare l’analisi di
combustione e devono essere sottoposti alla manutenzione ed alle e verifiche
previste dalla legislazione con cadenza 12 mesi (UNI 8634-3 e D.M. 311)
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32
Analisi di combustione e manutenzione
Attenzione agli impianti termici a legna o biomassa
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33
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34
Le verifiche su legna e pellet
Esempio di verifiche dell’allegato G dei termocaminetti
Verifica visiva
Come da
costruttore
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
(
)
Rigurgito
x
x
x
x
x
x
x
Stampa analisi e
verifiche
x
CO in ambiente
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Le verifiche e la manutenzione
tiraggio
35
Le verifiche particolari per le stufe
Esempio di verifiche dell’allegato G per delle stufe a legna e pellet
Con analizzatore di combustione
automatico l’analisi si può eseguire
con le modalità della DIN EN 15378 o
DIN 4792 (in preparazione UNI
10389.2)
0,1 Pa
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36
Le verifiche della manutenzione
Allegato G
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37
Dal controllo della
documentazione si può
controllare lo stato iniziale
e le operazioni necessarie
Verifica secondo art. 3.4
della norma UNI 7129.01
caldaie B: vedi UNI 7129
caldaie C: secondo le
istruzioni del produttore
Verifica visiva
Verifica strumentale
come descritto
(escluso coibentazioni
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38
Esempio:
non posso vedere, senza ricorrere ad una telecamera, se il generatore di
calore scarica i fumi in un camino, canna fumaria o a parete, però non
ho nessun rigurgito ed anche il tiraggio è sufficiente
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39
Particolari delle centrali termiche
In vigore dal 29.4.2006 e per
tutti i combustibili liquidi, solidi
e gassosi
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40
Le verifiche particolarità per la canna fumaria
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41
Le verifiche particolarità per la canna fumaria
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Cosa significa per le canne fumarie
1. È vietato l’intubamento in pressione anche con
caldaie a condensazione
2. La canna fumaria di caldaie a condensazione deve
essere grande….oppure……deve avere un iniettore
di tiraggio sul comignolo
3. È vietato l’intubamento con tubi senza marcatura CE
4. È vietato l’intubamento con materiali che siano
combustibili, autoestinguenti ecc, (attenzione alla
plastica delle caldaie a condensazione!)
5. Nel caso di più caldaie si deve prevedere un
collettore, una serranda di chiusura e un registro di
tiraggio per ogni caldaia
6. Il canale da fumo deve avere un registro di tiraggio
se la caldaia non dispone di propria regolazione del
tiraggio
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43
La pulizia dell’impianto fumario
La pulizia dell’impianto fumario deve essere eseguito periodicamente per evitare
i depositi di fuliggine, creosoto o depositi duri sulle pareti delle canne fumarie
che potrebbero incendiarsi.
La periodicità della manutenzione è indicata come segue:
• Per impianti termici domestici a gas e gasolio come da D.L. 311 e UNI 8364
• Per impianti termici domestici a combustibile solido minimo una volta all’anno
come da D.L. 311 e UNI 8364
• Per le centrali termiche con la periodicità come indicata dalla ditta
installatrice e secondo il D.L. 311 e UNI 8364
I requisiti per una buona pulizia:
• Pulizia rapida
• Non sporcare gli ambienti
• Non danneggiare i materiali usati
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44
La pulizia dell’impianto fumario
I costi della pulizia:
Contrariamente a quanto accade in molti paesi dell’Europa in Italia la pulizia
dell’impianto fumario viene affidato ad una ditta specializzata soltanto quando la
canna fumaria non tira più. Con una canna fumaria intasata la pulizia diventa
molto costosa e può durare anche una giornata intera.
In Lussemburgo per esempio, dove la legislazione sulla pulizia della canna
fumaria è analoga a quella italiana, lo spazzacamino offre la pulizia periodica ogni
anno con contratto, dove il cliente paga ca. 100,00 Euro per la prima canna
fumaria e 50,00 Euro per ogni successiva canna fumaria dell’edificio, con
pagamento all’inizio dell’anno, mentre lo spazzacamino passerà a fare la pulizia
nel periodo a lui più comodo e concordato con il cliente durante l’anno.
Nel caso fosse necessaria più di una pulizia all’anno, perché l’impianto viene
usato male, l’utente viene avvisato dallo spazzacamino e la seconda pulizia avrà
un costo ridotto. Eventualmente si dovrà adattare la canna fumaria con portine di
manutenzione per facilitare le operazioni di pulizia.
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45
Per evitare di sporcare gli ambienti
•
•
•
•
•
Non entrare nelle case con scarpe sporche (eventualmente usare
soprascarpe bianche)
Stendere dei teli protettiva sul pavimento dove si cammina
Proteggere la zona di pulizia con teli
Sigillare tutte le aperture con coni, teli ecc.
Usare sempre un aspirapolvere contemporaneamente alla pulizia, ma solo
quelli con filtro a cartuccia e non quelli con un sacco, perché potrebbe
esplodere e creare danni
Pulizia con Sondaflex
e aspirapolveri
DC 500 aspirapolvere a
cartuccia Goretex®
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La scelta delle spazzole
Le spazzole devono essere del materiale e della grandezza adatti allo scopo:
1. Scelta per materiali della canna fumaria:
Canna fumaria inox:
spazzola inox o PEK
Canna fumaria muratura:
spazzola inox o PEK
Canale da fumo:
spazzola inox, PEK o Perlon
2. Scelta per tipologia di aspo o sondaflex:
Miniaspo tipo S:
spazzola con foro da 6 mm
spazzola terminale con filetto M5
Aspo M, L, XL e XXL:
spazzola con foro da 28 mm
spazzola terminale con filetto M10
Sondaflex morbida:
spazzola terminale Perlon a mezzaluna
spazzola terminale Perlon filetto M10
Sondaflex robusta
Testata con catena inox
Spazzola terminale Inox, Inox o Peron filetto M10
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47
La scelta delle spazzole
3. Scelta diametro spazzola per misura della canna fumaria:
Canna rotonda:
diametro canna fumaria più 2 fino 5cm
Canna quadrata:
diametro spazzola = diagonale canna fumaria
Canale rettangolare:
usare 2 spazzole, di cui una della diagonale e
l’altra lato corto più 2 fino 5cm
2. Scelta per durezza della spazzola:
Spazzola per miniaspo S
Perlon
Spazzola inox Ø15cm
morbida (disco identificativo grigio + bianco)
Spazzola inox Ø20-25cm
mediodura (disco identificativo grigio + verde)
Spazzola inox Ø30-40cm
dura (disco identificativo grigio + rosso)
Si consiglia sempre di avere almeno 3 spazzole per misura e se dovesse essere
necessario si possono sovrapporre una sopra l’altra e l’effetto di raschiatura
aumenta.
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Le verifiche e la manutenzione
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La pulizia del canale da fumo
La pulizia manuale:
La pulizia manuale consiste nella scovolatura del canale da fumo con spazzole
sintetiche spinte da un miniaspo oppure da sonde in acciaio.
Per i canali da fumo di stufe a pellet sarà necessario disporre di sonde molto
flessibili, perché si possono trovare tubi da 80mm e con 2-3 curve da 90°. Per
queste si useranno normalmente i miniaspi S con sonda 4,5 mm e spazzole con
foro 5 mm, nonché la spirale a molla e sfera terminale che aiuteranno
l’attraversamento delle curve.
Scovolatura con miniaspo S e aspirapolvere
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Le verifiche e la manutenzione
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La pulizia del canale da fumo
La pulizia motorizzata:
La pulizia motorizzata è la più consigliata per i canali da fumo e consiste nell’usare
una Sondaflex molto flessibile azionata da un trapano (a batteria) e con una
spazzola in testa in Perlon a mezzaluna.
Sondaflex morbida per trapano a
batteria con spazzola a mezzaluna
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La pulizia di un canale da fumo inox
con Sondaflex morbida
Le verifiche e la manutenzione
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La pulizia della canna fumaria
La pulizia manuale:
La pulizia manuale consiste nella scovolatura della canna fumaria con spazzole
sintetiche o inox spinte da un aspo M, L o XL dal basso oppure dall’alto.
La scelta dell’aspo dipende soprattutto dalla necessità di spinta verso l’alto e del
raggio di curvatura:
Aspo tipo M:
per canne fumarie da Ø100 fino 200mm e altezza ca. 10m
per canne fumarie da Ø200 fino 300mm e altezza ca. 8m
Aspo tipo L:
per canne fumarie da Ø200 fino 300mm e altezza ca. 15m
per canne fumarie da Ø300 fino 500mm e altezza ca. 10m
Aspo tipo XL:
per canne fumarie da Ø200 fino 300mm e altezza ca. 25m
per canne fumarie da Ø300 fino 500mm e altezza ca. 15m
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Le verifiche e la manutenzione
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La pulizia della canna fumaria
La pulizia manuale:
Con aspo M dal basso
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Con aspo M dall’alto
Le verifiche e la manutenzione
Con aspo L dal basso
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La pulizia della canna fumaria
La pulizia motorizzata:
La pulizia motorizzata si esegue con le Sondaflex e catena. La pulizia motorizzata
viene impiegata per eliminare depositi più consistenti come quelli del creosoto o
depositi duri, nonché per eliminare eventuali debordi d imalta prima di un
intubamento.
La pulizia motorizzata si può eseguire dal basso, dall’alto oppure dalle portine di
manutenzione.
La lunghezza delle catene viene scelta in funzione delle misure della canna
fumaria con un eccesso di lunghezza di ca. 2-5cm rispetto alle misure della canna
fumaria.
.
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Le verifiche e la manutenzione
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La pulizia della canna fumaria
La pulizia motorizzata è vietata su canne fumarie in cemento amianto.
La pulizia motorizzata viene eseguita anche su canne fumarie con resistenza
meccanica ridotta, come le canne fumarie inox, scegliendo però una velocità di
rotazione minore ed una lunghezza delle catene maggiore (4-7cm) per ottenere
più sfregamento e meno battito sulle pareti.
La pulizia motorizzata si usa al posto o dopo la pulizia chimica o la pulizia
mediante la bruciatura controllata.
Per la pulizia motorizzata viene collegato un trapano con regolatore di velocità
sulla Sondaflex, la quale viene inserita nella canna fumaria e le catene devono
staccare i depositi.
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Le verifiche e la manutenzione
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La pulizia della canna fumaria
La pulizia motorizzata:
Sondaflex robusta con testata a catena rotante
e robusto trapano con regolatore velocità
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Le verifiche e la manutenzione
Effetto pulizia mediante
rotazione della catena
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La pulizia della canna fumaria
La pulizia motorizzata:
Sondaflex robusta con testata a catena rotante
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Le verifiche e la manutenzione
Inserimento della Sondaflex
robusta
dallo
sportello
d’ispezione
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Le verifiche del sistema di ventilazione
Ogni installatore di impianto termico ad aria deve consegnare gli impianti
correttamente funzionanti e costruiti in modo da non inquinare l’aria.
Alla messa in funzione l’installatore deve assicurarsi delle caratteristiche
dell’impianto di ventilazione con misure nell’ambiente e verifiche sui canali.
1. Misure nell’ambiente:
• Misura del rumore emesso nei locali interessati con Wöhler SP 22
• Misura della differenza di pressione tra i locali particolari con Wöhler DC 100:
• Per es. tra locale fumatori e non fumatori differenza min. 5,0Pa
• Per es. differenza tra cucina e sala da pranzo min. 4,0Pa ecc.
• Misura del sufficiente ricambio d’aria mediante misura della CO2 ambiente con
Wöhler CD 210
• Misura della temperatura e dell’umidità ambiente con Wöhler FA 320
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Le verifiche del sistema di ventilazione
2. Misure nei canali di ventilazione:
• Misura della differenza di pressione tra sul filtro o scambiatori, Wöhler DC 100
• Misura della portata, temperatura e dell’umidità di mandata con Wöhler FA 320
• Videoispezione dei canali di ventilazione con Wöhler VIS 330
• Prova di tenuta dei canali di ventilazione con DP 23
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Le verifiche e la manutenzione
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Le verifiche del sistema di ventilazione
Gli impianti termici ad aria (impianti di ventilazione) sono soggetti a verifica
periodica minimo ogni 5 anni, come previsto dalla norma UNI 8364 e si deve
mantenere le condizioni igieniche nel tempo.
Per la verifica degli impianti di ventilazione si possono esegue le seguenti
verifiche:
• Videoispezione per assicurarsi delle condizioni igieniche
• Misura della portata per osservare un eventuale degrado e mancata tenuta
• Misura della temperatura, umidità e CO2 ambiente per controllare le tarature
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La pulizia del sistema di ventilazione
Gli impianti di ventilazione possono essere puliti con i sistemi già descritti per le
canne fumarie con:
•
•
•
•
La pulizia sarà eseguita attraverso le bocchette di mandata o ripresa
Sigillare le bocchette con adesivi e teli di plastica
Collegare un aspiratore per eliminare eventuali polveri della pulizia
Eseguire la pulizia meccanica con aspi e spazzole con PEK o la pulizia
motorizzata con la Sondaflex morbida o robusta a seconda dei percorsi
• Pulire il ventilatore, lo scambiatore, l’umidificatore e i filtri
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La pulizia dello scarico delle cappe da cucina
Gli scarichi delle cappe da cucina sono considerate canne fumarie e devono avere
le caratteristiche come da UNI TS 11278 e UNI 7129-2008.
Gli scarichi delle cappe da cucina devono essere mantenute per evitare gli incendi
dovuti dal grasso che si deposita all’interno. Il lavaggio del grasso è un lavoro
impegnativo e si consiglia di scegliere gli intervalli di pulizia in modo da evitare
depositi eccessivi, tenendo presente che i depositi maggiori si avranno nei primi
metri dopo la cappa.
Foto 1
Foto 2
Foto 3
Videoispezione degli scarichi da cucina, foto 1 e 2 prima della pulizia, foto 3 dopo.
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La pulizia dello scarico delle cappe da cucina
La cappa da cucina
Il ventilatore
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La cappa da cucina
Olio nella canna fumaria
Prima di iniziare con i lavori è importante coprire tutto
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La pulizia dello scarico delle cappe da cucina
La pulizia delle canne fumarie per cappe da cucina si può eseguire con diversi
metodi:
1.
2.
3.
4.
5.
Mediante sabbiatura
Mediante la pulizia al vapore
Mediante idropulitrici
Mediante il ghiaccio artificiale
Mediante la pulizia con prodotti chimici sgrassanti
Nella seguente illustrazione viene trattata la pulizia con prodotti chimici sgrassanti
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Le verifiche e la manutenzione
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La pulizia dello scarico delle cappe da cucina
Le fasi della lavorazione usando prodotti sgrassanti industriali:
Creare le aperture di
manutenzione ogni 3m
Risucchiare l’acqua di
lavaggio
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Coprire la cucina con
teli di plastica
Spruzzare
il
liquido
sgrassante sulle superfici
Lavare le superfici con spugne oppure con spazzole
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Convegno 5 giugno 2009
Centro Congressi di Montegrotto Terme PD
Convegno WIT 2009 – Studiare nel benessere
La partecipazione è gratuita
per i prenotati ci sarà l’attestato di partecipazione
Soggiorno e cena sotto le stelle da prenotare direttamente nell’albergo convenzionato
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Convegno 5 giugno 2008
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Grazie dell’attenzione
German p.i. Puntscher
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Corso pulizia canne fumarie