N°32
Bulletin d’information
de l’Association
franco-italienne Machiavelli
MACHIAVELLI
NOTIZIE
EDITO
Cari aderenti
Prima della chiusura dell’anno scolastico facciamo insieme una
retrospettiva sulle attività culturali organizzate dalla nostra
associazione .
Molti aderenti hanno assistito alla conferenza sull’emigrazione e la
canzone popolare a lei legata, ricordo di momenti difficili ma
importanti nella storia del nosto paese. Rocco Femia, capo
redattore della conosciuta rivista “Radici”, con spontaneità e
bravura, ha cantato,“in diretta”, alcune canzoni d’amore ma anche
canzoni del lavoro e di protesta che ci hanno fatto tornare
indietro nel tempo.
Non possiamo certamente dimenticare l’intervento di Antonella
Capra, la sua competenza, professionalità e passione nell’illustrarci
l’importanza dei dialetti italiani TRA LINGUA E DIALETTO LA
NUOVA LETTERATURA ITALIANA, questo era il titolo. Malgrado
la complessità del tema abbiamo apprezzato la chiarezza di
Antonella che ci ha spiegato e fatto capire l’esigenza di alcuni
scrittori come Camilleri, Fois... di introdurre frasi e parole del
loro dialetto nelle loro opere.
Nel mese di febbraio Paolo Menduni, il nuovo insegnante della
Machiavelli, ci ha fatto conoscere Fabrizio d’Andrè. Paolo con
entusiasmo e competenza ci ha presentato d’André cantautore e
poeta italiano che nelle sue opere ha cantato prevalentemente
storie di emigranti, ribelli, prostitute e persone spesso ai margini
dalla società. I suoi testi sono considerati dei veri e propri
componimenti poetici e come tali inseriti in molte antologie
scolastiche.
Infine Magali Germain ha diretto il coro dell’associazione i
Cant’uccelli al centro culturale Bellegarde. Un vero successo che
corona la tenacia, la maestria e la pazienza di Magali nel
trasmetterci l’amore per la canzone tradizionale popolare, frutto
della ricerca di Giovanna Marini, ricercatrice etnomusicale e
folkloristica.
Ringrazio tutti gli aderenti che hanno
partecipato numerosissimi alle nostre attività
culturali, un grazie speciale ai nostri aderentistudenti e agli insegnanti che ci permettono con
la loro presenza nei corsi di far vivere
l’associazione.
La Machiavelli non potrebbe funzionare senza il
supporto
dei
membri
del
consiglio
d’amministrazione grazie a tutti per il vosto
impegno.
Non dimenticate la FESTA di FINE ANNO per
un saluto “culinario” 20 giugno alle 18.....
buone vacanze
Stefania
Sommaire
Storia
p. 2
Galileo Galilei
p. 3
Letteratura Gomorra p. 4 - 6
Radio Machiavelli
p. 7
Gastronomia
p. 8
Association culturelle franco -italienne Machiavelli
3 rue de Sologne - 31500 Toulouse
Rens. : 06.16.03.97.21
Responsable de la publication : Stefania Tamburini
Maquette : Martine Dumont
MACHIAVELLI
Machiavelli Notizie – Maggio 2009
1
STORIA
Genevieve e i suoi tesori segreti
Si chiamava Pietro della Valle,
detto « il pellegrino ». Era
nato negli ultimi anni del 500.
Era
soprattutto
un
avventuriero : nel corso di
dodici anni di viaggi fra
Turchia, Persia ed India
scopre il caffè, studia la
musica dei Dervisci Indi,
decifra i caratteri cuneiformi
di Persepolis, fa l’analisi del
sistema delle caste in India.
Impara la lingua turca e persiana durante i
suoi viaggi.
Poi scrive la storia di questi dodici anni,
sotto forma di lettere : ed incontra un tale
successo che il suo raconto viene tradotto in
francese, inglese ed olandese. E chiamato
dal Papa per lavorare presso di lui…
Lui, si chiamava Vanini, Giulio
Cesare. Era nato, anche lui,
negli ultimi anni del 500 nel
regno di Napoli. Poi frequenta
i libertini della Corte a Parigi
e scrive nel 1616 un libro di
filosofia materialista sotto la
forma di dialoghi ; dedicato a
un fedele di Maria dei Medici.
Il libro viene condannato e
Vanini deve fuggire dalla
capitale e viene a Tolosa sotto la protezione
di Adrian de Monluc, denunciato e poi
condannato dai Capitouls e purtroppo
bruciato il 9 febbraio 1619.
Per quanto riguarda il botanista siciliano
Paolo Boccone, nato nel 1633, professore alla
celebre Università di Padova, comincia i suoi
studi sulla flora europea e percorre l’Europa
intera per continuare le sue ricerche. I suoi
contributi sulla tossicologia saranno salutati
dalla comunità scientifica. I suoi studi saranno stampati a Parigi, Londra, Amsterdam.
Ma, infine, un avventuriero, un botanista, un
filosofo : qual’è il raporto ? In effeti un rapporto c’è e bellissimo. Tutti e tre e tanti altri italiani
del 600, come Galileo, Malpighi, Campanella, Maignan, Cantelli, Batista, artisti, scienziati, hanno
tramandato alla storia i loro lavori; questi tesori che, grazie a tanti collezionisti e « passatori »,
sono arrivati fino a noi nel XXI° secolo.
Possiamo ammirarli alla Biblioteca di Tolosa grazie a Genevieve Bessis e la sua equipe molto
dinamica che l’aiuta a presentare in modo molto appassionato come Tolosa è stata al centro degli
scambi, dei viaggi di uomini (e donne) aperti al mondo, visionari e curiosi di tutto.
Questa mostra “Collections italiennes à l’âge baroque, trésors de la bibliothèque de Toulouse” è visibile fino al 16 maggio 2009. Ci sono anche conferenze, un concerto e film da vedere :
bibliothèque d’études et du patrimoine rue du Périgord – Toulouse.
Martine Dumont
Machiavelli Notizie – Maggio 2009
2
STORIA
Scoprire GALILEO GALILEI
Nasce a Pisa il 15 febbraio 1564, da Vincenzo
Galilei e Giulia Ammannati, uno dei maggiori
pensatori e scienziati di tutti i tempi, Galileo
Galilei, il padre della fisica e astronomia moderna.
Dapprima frequenta l’università di Pisa, poi studia
filosofia e medicina a Firenze, ma ben presto
abbandona la medicina e si dedica agli studi di
matematica, fisica e astronomia.
condanna l'ipotesi copernicana e ammonisce Galileo
a non pubblicizzare tali dottrine. Galileo comunque,
convinto dell’indipendenza della scienza dalla fede,
sostiene con ancor più vigore e decisione le sue
tesi e dottrine copernicane nel Saggiatore (1623)
e poi nel Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo
(1632), ambedue opere fondamentali al pensiero
scientifico moderno.
Mentre ancora studente alla Sapienza, osserva nel
duomo di Pisa un lampadario che oscilla e scopre
così
la
legge
dell'isocronismo
del
pendolo nel 1583; inventa
poi la bilancia idrostatica
per la determinazione
del peso specifico nel
1586. Dal 1589 al 1592
insegna
matematica
all'università di Pisa e in
seguito all'università di
Padova dal 1593 al 1610.
È
Il
periodo
più
affascinante
e
produttivo della sua vita
tanto che inventa il
compasso, costruisce il
telescopio (e con esso
scopre la costituzione
della Via Lattea, le
montuosità della Luna, le
macchie solari, le fasi di
Venere e di Mercurio, i quattro satelliti di Giove, e
l'anello di Saturno), il cannocchiale e il
termoscopio,
tutte
scoperte
astronomiche
fondamentali che rivela in Sidereus Nuncius
(1610), libretto scientifico scritto in latino.
Così, nel 1632 viene convocato a Roma davanti al
tribunale dell'Inquisizione e, sottoposto a
logoranti
interrogatori,
è
costretto ad abiurare le
proprie dottrine, teorie e
convinzioni -tuttavia, volgendo
lo sguardo ai suoi fautori
sussurra "eppure si muove!". Il
processo culmina nel 1633 e
Galileo, riconosciuto colpevole
di eresia, viene condannato
all'ergastolo, pena commutata
in arresti domiciliari ad Arcetri
(Firenze), dove viene sempre
assistito da sua figlia Virginia
Galilei che entra in convento e
assume il nome di suor Maria
Celeste. Qui Galileo Galilei
continua le sue ricerche e
verifica le proprie ipotesi,
mettendole a fuoco nel Dialogo
delle nuove scienze (1638).
Intanto le sue scoperte vengono accolte con
entusiasmo dal papa Paolo V e dalla Curia Vaticana;
ben presto, però, sin dal 1612, gli aristotelici che
difendono il sistema tolemaico o geocentrico
(sistema che ha la Terra al centro dell'universo) si
oppongono alle teorie di Galileo e al sistema
copernicano o eliocentrico (sistema che postula la
mobilità della Terra intorno al Sole) in quanto
pensano che contraddicano direttamente la Bibbia
nella sua costituzione dell'universo e siano dunque
contrarie alla fede. Nel 1616 il Santo Uffizio
Machiavelli Notizie – Maggio 2009
È solamente nel 1757 che la Congregazione del
Sant'Uffizio riabiliterà la figura di Galileo
riconoscendo vere le teorie galileiane. Finalmente
nel 1992 Papa Giovanni Paolo II, che ha chiesto nel
1979 la revisione del "Caso Galilei", ritira la
condanna della Chiesa cattolica allo scienziato;
pubblicamente riconosce la validità e verità
scientifica delle teorie di Galileo Galilei e chiede
scusa, da parte della Chiesa, per avere
ingiustamente condannato non solo il fondatore
della scienza moderna ma indiscutibilmente una
delle menti più brillanti, geniali e serie dello scorso
millennio.
(Venerdì di Repubblica)
3
LETTERATURA
GOMORRA DELENDA EST
Le minacce di morte proferite contro Roberto Saviano
dalla Camorra Napoletana
dopo l'uscita del suo libro
“Gomorra” hanno partecipato, senza dubbio, al
successo di questo libro, come del film che Matteo
Garrone ne ha tratto. Tuttavia l'ampiezza di questo successo si spiega non solo dalla virulenza della
denunzia della violenza camorrista atroce, ma anche perchè mette chiaramente in evidenza dei
fenomeni più segreti e tanto più pericolosi sui piani
economico e sociale: cosi' la Camorra sarebbe sia
l'orrore assoluto, oggetto di avversione per le nostre società, che la verità, spinta fino al limite, del
sistema economico ultraliberale attuale.
La violenza atroce della Camorra è evidentemente
la prima ragione della denunzia di R. Saviano. E
questa violenza che, con l'assimilazione della Camorra alla città biblica di Gomorra, dà al libro il
suo titolo. Un prete, Don Peppino Diana, che aveva
iniziato una lotta contro questa "forma di terrorismo" incompatibile con la fede cristiana
fu eliminato freddamente. Un suo amico Cipriano,
scrisse un testo nel quale denunziava il "potere di
morte" della Camorra e concludeva con: "E giunto il
tempo che smettiamo di essere una Gomorra".
La Campania, paese della Camorra, è la regione
d'Italia dove si conta il più grande numero di morti
assassinati: fra il 1979 e il 2005 la guerra di clan
per controllare il traffico della droga ha fatto
3600 morti. Questa violenza omicida si incontra
quasi continuamente nel libro. Ma è illustrata, in
modo significativo e spaventoso, in talune scene
nelle quali le vittime sono giovani e innocenti. La
prima vittima giovane è Emanuele. Certo faceva
rapine con amici. Ma viene ammazzato come un
criminale pericoloso dai carabinieri.
Machiavelli Notizie – Maggio 2009
Poi un'operaia cinese Zhang Xiangbi fu ammazzata:
aveva respinto le proposte di un camorrista! Dopo
la morte atroce di Gelsomina: aveva frequentato un
camorrista che aveva tradito il suo primo clan:
torturata, uccisa, bruciata in una macchina.
Un camorrista viene decapitato con una sega circolare.perché aveva aiutato un altro camorrista ferito, il padre di R. Saviano è picchiato violentemente.
Il prete Don Peppino viene ammazzato. Due giovani,
Giuseppe e Romano, che volevano rendersi indipendenti sono uccisi in un agguato. Un uomo politico
locale e altre persone sono ammazzati e gettati
dentro un pozzo: i camorristi lanciano all’interno
una bomba a mano "alla mandragonese". Queste
scene che scandiscono la progressione del libro
confermano la parola "terrorismo" utilizzata da
Don Peppino. E' veramente una cultura di morte:
nessun interdetto, nessuna legge religiosa o morale
pare capace d'impedire questa violenza. Per i camorristi gli omicidi e il fatto di definirsi come dei
cristiani non sembrano incompatibili!
Certo questa violenza è onnipresente e particolarmente atroce. Ma, per R. Saviano, è, prima di tutto, subordinata agli interessi economici considerevoli dei clan e alle loro strategie di sviluppo che
sono molto intelligenti, molto razionali, e dunque
terribili, cioè tanto preoccupanti quanto la violenza
stessa.Del resto, il Direttorio (struttura "composta da imprenditori e boss rappresentanti di diverse famiglie camorristiche dell area nord di Napoli") “rappresentava il reale potere dell'organizzazione più delle batterie di fuoco dei settori militari".
4
LETTERATURA
Insieme causa e conseguenza della violenza: il
traffico di armi. La Camorra gestisce "una grossa
fetta del mercato internazionale di armi", divenendo "il giudice dello stato di salute dei diritti
dell' Uomo in Occidente", capace di fornire armi
sia ai guerriglieri che agli eserciti regolari, particolarmente delle mitragliatrici Kalashnikov AK47.
Molto spesso legato alla violenza, il traffico della droga è
molto importante per l' economia dei clan. Degli "impreditori molto intelligenti hanno
organizzato in modo ragguardevole il mercato della cocaïna
più redditizio di quello dell'eroina. Hanno contribuito a
fare di Napoli-Scampia il più
grande supermercato della
droga, una meccanica di precisione nella quale è molto difficile entrare. Quanto al numero
di spacciatori, è il più importante in Europa (nel mondo, il
quinto !): sono parecchie migliaia. I prezzi sono
evidentemente molto bassi !
Più insidiose sono la produzione e la commercializzazione dell' abbigliamento. Anche in questo settore economico la razionalizzazione è estrema per
abbassare i termini e i costi della produzione. I
lavoratori sono stranieri, specialmente cinesi. Ma
questo settore utilizza anche un personale di alta
qualità che ha lavorato prima nell' alta moda come
Pasquale. Questo settore produce falsi di eccellente qualità. E, progressivamente, i falsi non possono essere distinti dalla produzione "normale". I
clan penetrano il mondo dell' alta moda. E, peraltro
"I clan secondiglianesi avevano creato una rete
commerciale diffusa in tutto il mondo, in grado di
acquistare intere filiali di negozi e cosi di dominare il mercato dell'abbigliamento internazionale".
Machiavelli Notizie – Maggio 2009
Forse ancora più importante sul piano economico è
la presenza di clan nei settori dell' edilizia e dei
lavori pubblici. Nel mezzogiorno tutto nasce dal
cemento. Non esiste impero economico nel mezzogiorno che non veda il passaggio nelle costruzioni.
E il mestiere più semplice per far soldi nel più
breve tempo possibile". E in particolare il clan dei
"Casalesi"(parola creata a partire dalla città di
Casal di Principe) è ricchissimo: "l'intera potenza economica del castello delle
famiglie Casalesi tra beni
immobili, masserie, azioni,
liquidità, ditte edili, zuccherifici, cementifici, usura,
traffico di droga e di armi,
si aggira intorno ai trenta
miliardi di euro".
Naturalmente i Casalesi
controllano tutto il settore
dell' edilizia nella Campania.
Ma le imprese Casalesi si
estendono anche nel Nord (
Toscana, Umbria, Venezia). Per farla breve "la
Costituzione dovrebbe mutare. Scrivere che si
fonda sul cemento e sui costruttori".
A questo si aggiungono il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. "Dalla fine degli anni 90 i clan
camorristici sono divenuti i leader continentali
nello smaltimento dei rifiuti."In un modo schematico i rifiuti rigettati dalle fabbriche del Nord industriale sono trasportati in Campania. Là una
quantità ragguardevole è bruciata o sepolta senz'alcuna precauzione. Naturalmente i prezzi sono
bassissimi e i rischi altissimi !
5
LETTERATURA
Nessun settore dell'economia scappa a questo
"ragno" che estende le sui ramificazioni in tutta
l'Italia, in molti paesi dell'Europa. Nessun passaggio riassume meglio questo tentacolare impero
della Camorra se non il capitolo che presenta la
quantità illimitata di merci sbarcate nel porto di
Napoli:"tutto quello che esiste passa da qui. Qui,
dal porto di Napoli"....." il buco nel mappamondo da
dove esce quello che si produce in Cina, Estreme
Oriente".. Visione mitica, insieme affascinante e
terribile !
Questa metafora del "buco" è utilizzata una seconda volta a proposito dei centri principali del
tessile "in nero": Da qui partono. Da questo buco.
Tutte le merci hanno origine oscura. E la legge del
capitalismo. Ma osservare il buco, tenerlo davanti
insomma, dà una sensazione strana. Una pesantezza ansiosa. Come avere la verità sullo stomaco."Questa metafora del buco "nero" mi pare essenziale nell'organizzazione simbolica del libro.
Questa parte "oscura" denunzia insieme l'origine
misteriosa, losca, delle merci e la minaccia che lo
sviluppo incontrollato del sistema fa pesare sugli
esseri umani, un sistema che si preoccupa solo del
profitto, o piuttosto del profitto immediato.
Peraltro i boss camorristi non hanno alcun tipo di
remora a foderare di veleni i propri paesi, a lasciare marcire le terre che circoscrivono le proprie
ville e i propri domini."Assenza totale di "responsabilità sociale a lungo termine." Per R.Saviano
questa logica pazza è quella del capitalismo, dell'
ultraliberalismo assoluto che caratterizza il mondo
attuale. Fa il ritratto di Cosimo Di Lauro, personaggio rappresentativo di questo sistema. "Cosimo
rappresenta chiaramente il nuovo impreditore del
Sistema.
Roberto Saviano
L'immagine della nuova borghesia svincolata da
ogni freno, mossa dall' assoluta volontà di dominare ogni territorio del mercato, di mettere le
mani su tutto.... Volere tutto e subito, e averlo
quanto prima. Chi dice che è amorale, che non puo
esserci vita senza etica, che l'economia possiede
dei limiti e delle regole da seguire, è soltanto colui
che non è riuscito a comandare, che è stato
sconfitto dal mercato. L'etica è il limite del perdente"...." La logica dell' imprenditoria criminale, il
pensiero del boss coincide col il più spinto neoliberismo". Ideale paradossale che formula un giovane
incarcerato:"Io voglio diventare un boss. E poi
voglio morire. Ma come muore uno vero, uno che
comanda veramente. Voglio morire ammazzato."
"La mortalità per cancro in Campania, nelle città
dei grandi smaltimenti di rifiuti tossici, è aumentata negli ultimi anni del 21 per cento".Fatto isolato
o significativo della logica di morte di un Sistema
che pare dirigersi verso un "buco nero", non avere
nessun'altra fine che un suicidio collettivo ? Verità
della Camorra ? Verità delle nostre società ? In
ogni caso, R. Saviano ha fatto la scelta della "sopravvivenza", della libertà, perciò è coraggiosa
denunzia !
Alain Leclercq
Machiavelli Notizie – Maggio 2009
6
RADIO
90.1 Mhz Qui Italia !
Parole, parole, parole e … musica !
Et oui, l’association, vous le savez, vous donne
rendez-vous deux lundis par mois à 19h (le
premier et le troisième avec rediffusion le
mardi de 11h à 12h) sur les ondes de RADIO
MON PAIS.
Nous sommes quatre, comme les mousquetaires ! Martine, la meneuse de jeu et intervenante « molto brava », Aline, Albert, précieux
collaborateur et « la voce maschia » du
groupe, enfin, Federica, « la nostra voce italiana ».
Notre petite équipe a le souci de vous informer de l’actualité italienne à Toulouse : conférences, expositions, cinéma, théâtre, littérature, etc et de vous rappeler les diverses activités culturelles de notre association.
Ainsi avons-nous, à la radio, prolongé et commenté
les
conférences
passionnantes
d’Antonella Capra et de Paolo Menduni : la
première sur l’apport des dialectes dans la
littérature italienne contemporaine, la seconde sur les marginaux dans l’œuvre du chanteur Fabrizio de André, si populaire en Italie
et si méconnu en France mais devenu enfin
familier au public français. Merci Paolo !
Notre « inspiration« dépend donc, le plus
souvent, de l‘actualité immédiate, sociale ou
culturelle.
N’oubliez pas d’écouter les
émissions de Radio Machiavelli
sur Radio Mon Païs
90.10 FM
er
1 et 3e lundi de chaque mois
de 19h00 à 20h00
Machiavelli Notizie – Maggio 2009
De plus, nous cherchons chaque fois que cela
est possible à établir un pont entre l‘Italie et
la France. Ainsi, le procès d’AZF a-t-il été
l’occasion, pour Albert, de nous rappeler les
terribles événements de Seveso.
Enfin, nous essayons de porter un point de vue
français sur l’actualité italienne et, inversement, un regard italien sur la France et même,
si possible, sur Toulouse. Et notre chère Federica est, évidemment, une collaboratrice de
choix ! Ainsi dernièrement, avons-nous commenté l’article élogieux de la « Reppublica »
sur Toulouse « capitale de la lumière », puis
donné la parole à Federica qui a exposé son
point de vue : très intéressant, vous vous en
doutez !
Bref, vous le voyez, nous essayons de vous
donner nos « impressions » franco-italiennes
du moment (qui sont toujours très passionnées lors de nos réunions préparatoires !)
Mais, les amateurs de musique italienne ne
sont pas oubliés, bien au contraire : les pauses
musicales sont nombreuses et volontairement
variées, et Federica est devenue notre spécialiste : que de chanteurs nous fait-elle découvrir !
Alors, qu’attendez-vous pour nous rejoindre ?
A bientôt donc, le premier et le troisième
lundi de chaque mois, sur « radio mon pais »
90.10 Mhz.
Aline Puel
7
GASTRONOMIA
ZALETTI
(Veneto)
250g di farina di mais,
100g di farina di mais bianca,
2 cucchiai di frumento,
330g di uva passa,
330 g di zucchero,
10 uova,
1,5 l di latte,
100g di burro,
3 limoni,
1 baccello di vaniglia,
sale
Portate a ebollizione 1 l di latte con un pizzico di sale e la vaniglia ; togliete quest’ultima e
versate a pioggia le due farine di mais mischiate e setacciate. Mescolate con cura, poi togliete dal fuoco e unite 250g di zucchero e il burro ; quando tutto si sarà ben amalgamato
fate riposare per un paio d’ore.
Nel frattempo preparate la crema pasticcera : in una casseruola dai bordi alti mescolate
4 tuorli d’uovo con lo zucchero rimasto. Quando quest’ultimo si sarà sciolto amalgamate poco alla volta la farina di frumento, poi sempre mescolando unite ½ l di latte bollente e la
scorza grattugiata di 1 limone.
Mettete la casseruola al fuoco e portate a bollore senza smettere mai di mescolare ; spegnete dopo 3 minuti di bollore e lasciate raffreddare. Incorportae al composto di farina le
uova, una alla volta, la scorza grattugiata dei limoni, la crema pasticcera fatta raffreddare
e l’uva passa fatta ammollare in acqua tiepida e poi scolata, asciugata e infarinata.
Distribuite il composto sulla piastra del forno imburrata, formando degli ovali o dei dischetti (di circa 5 cm di diametro) abbastanza spessi. Fate cuocere in forno caldo per circa
mezz'ora.
Serviteli tiepidi e spolverati con zucchero a velo.
Buon appetito!
Machiavelli Notizie – Maggio 2009
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Numero 32 - Machiavelli