MATERIA S.R.L. – Società unipersonale
36060 Romano d’Ezzelino. (VI) – Via Roma,107
Tel. 0424/510794 – 37810 – Fax 0424/510196
Partita IVA: 02424830244 – Email: [email protected]
Sito: www.materia.biz
Nuovo nucleo di
combustione a legna
Progettato e realizzato da Materia S.r.l.
KUBILAY 18
Il più potente: fino a 42kW
KUBILAY 8
versatile per le medie
abitazioni
Visita la nostra
SALA ESPOSIZIONE
(foto esempio – Kit serpentine solo optional)
Certificazioni Europee
Eseguite presso i laboratori RRF (il più importante istituto tedesco di certificazione
per il raggiungimento degli standard europei richiesti su emissioni dei fumi, rese
termiche e sicurezza).4 510794
EN 13229 – DINplus, Art. 15 Austria
BimSchV di Germania
LRV di Svizzera
Upgrade nella combustione della
legna e dei derivati da vegetali secchi
1
MATERIA Srl
Materia nasce nel 1992, giovane di spirito, ma con una consolidata esperienza e
conoscenza del settore alle spalle. Lo scopo di Materia è di creare un servizio di
qualità, personalizzato e progettato in base alle esigenze del cliente.
La filosofia di Materia è il rispetto dell’ambiente, in tutte le sue forme, dalla scelta di
materiale biocompatibile all’utilizzo di procedure non inquinanti.
E’ con questo spirito che Riccardo Dissegna, il fondatore di Materia, e i suoi
collaboratori, realizzano prodotti, prototipi e sviluppano soluzioni pratiche che
tengono in considerazione la base tecnologica esistente tra le aziende fornitrici.
Il nostro lavoro è quello di valutare gli ambienti dove viene utilizzato il prodotto,
capire le esigenze dell'utente finale e proporre le soluzioni diversificate e ottimizzate
nel rapporto costi e risultati effettivi.
KUBILAY 18 -8
nuovi nuclei di combustione a
legna

Dati tecnici :
 Modelli
 KUBILAY 18 KUBILAY 8
-Alta resa termica (> 80%)
-Possibile Doppio flusso di scarico CO2
-Mantenimento delle braci (fino a 30 ore) k18
-Mantenimento delle braci (fino 25 ore) k8
-Refrattario alluminato riflettente
-Progettazione e personalizzazione
-Girofumi in ghisa a scambiatore metallico
-Aumento della potenza e della resa per unità di combustibile
-Aumento del delta termico T1-T2 nucleo di combustione/fumi
-Densità della struttura riscaldante (peso/dimensioni)
-Dimensioni massime della camera di combustione:
H=850 x P=820 x L=540 k18
-H=850 x p=670 x L=540 k8
-Dimensioni controporta: 500 x 500
2
Alternativa di collegamento con caldaia tedesca Juraflux.
La caldaia Juraflux ha caratteristiche che si trovano su libretto allegato
alla presente.
kubilay 18 +girofumi normale+ Juraflux
CARATTERISTICHE TECNICHE :
kW in acqua 10 a kilovat in aria 32 di massima.
la caldaia produce kw aggiuntivi in funzione a modifiche nella camera di combustione.
I kilowATT reali possono essere calcolati solo da esperti fumisti e idonee apparecchiature.
Soluzione juraflux + girofumi medio e serpentina da 40 cm
3
modello girofumi semplice
 Modello
 GIROFUMI Air System
-kW nominali 20 in aria
-kW massimi variabile
-Peso 230 kg. senza rame
-Dimensioni H=1.900 x L=700 x P=330 o variabili
-Uscita fumi diam. 200 mm – 180mm – 160 mm
Girofumi ad aria ( Air
System)
 Modello
 GIROFUMI Water System
-kW nominali 4,9 in acqua
-kW massimi variabile
-Peso 258 kg. con rame
-Dimensioni H=1.900 x L=700 x P=330 o variabili
-Uscita fumi diam. 200 mm – 180 mm – 160 mm
-Note: senza attacchi idraulici e senza valvole che
devono essere proposti dal termotecnico del cliente
Nell’imballo si allega scheda tecnica delle valvole consigliate
dall’azienda con schema.
4
Girofumi ad acqua (Water System)
Descrizione
Il presente trovato riguarda uno scambiatore di calore a giro di fumi,
particolarmente adatto per il recupero energetico dei fumi di scarico della
combustione.
Come è ben noto, il risparmio energetico costituisce uno dei parametri
fondamentali che influiscono sulla progettazione degli impianti termici, sia
civili, che industriali.
Uno dei metodi utilizzati per poter realizzare il risparmio energetico è
quello di recuperare il calore ancora presente nei fumi di scarico della
combustione tramite uno scambio termico con un fluido da riscaldare.
Fra i vari metodi di recupero energetico è molto diffuso quello che abbina
ad un condotto dei fumi di scarico della combustione, provenienti da un
caminetto domestico o da una caldaia per il riscaldamento di un edificio,
un dispositivo di scambio termico posto a contatto con la superficie calda.
Una comune realizzazione di tale dispositivo comprende una serpentina
percorsa dal fluido da riscaldare che viene avvolta sul condotto di scarico
dei fumi.
A titolo di esempio si cita il documento brevettuale n.VI......., nel quale la
serpentina avvolge esternamente la cappa radiante, lambita dai fumi della
combustione, di un caminetto/caldaia.
All’atto pratico, negli apparecchi di scambio termico fra due fluidi la
quantità di calore che si trasmette, dipende oltre che, ovviamente,
dall’ampiezza della superficie di scambio, anche da altri fattori, fra i quali,
in particolare, dal verso reciproco dei flussi termici, da quello che cede
calore, diminuendo di temperatura, a quello che assorbe calore,
aumentando di temperatura.
Scopo del presente trovato è la realizzazione di uno scambiatore di calore
a giro di fumi che operi con un rendimento termico più elevato rispetto ai
prodotti consimili di tipo noto.
.
5
Sulla tavola x1 è rappresentato lo scambiatore che comprende un corpo
centrale su cui è ricavata l’entrata dei fumi e l’uscita dei fumi raffreddati
nel percorso.
Il sistema, brevettato, permette di ottenere 4 zone di scambio di calore ;
le due zone sovrapposte, normalmente utilizzano lo scambio inverso
prevalente nella zona alta nei casi in cui la depressione della canna
fumaria è nella norma.
Nel caso suddetto la possibilità di usufruire di una colonna verticale
permette al nucleo di calore K18 di poter esprimere il massimo della resa
termica dovuto oltre che al flusso dei fumi anche al volume stesso
dell’elemento di scambio completamente in metallo.
In caso di particolari situazioni lo scambiatore viene applicato con un solo
senso dei fumi a “U” senza utilizzare il sistema contrapposto; In tal caso
la ditta Materia consegna il disegno tecnico relativo al girofumi singolo e
alla lunghezza del tubo scambiatore in acciaio per compensare il nuovo
sistema senza diminuire le prestazioni complessive del sistema.
Le serpentine, in questo caso ,saranno solo due, più lunghe in proporzione
alla potenza della macchina e senza saldature centrali.
Anche con il girofumi ad aria è possibile utilizzare lo stesso sistema vedi
disegno sottostante.
6
Tav. X1; Kubilay 18 con viste
7
Tav. X2; Kubilay 18 con vista frontale
La lettera D indica la direzione dei flussi dei fumi.
La lettera I indica la serpentina in rame che avvolge (L) il tubo di acciaio
di alto spessore nel quale scorre il fumo di scarico.
La lettera N indica le ispezioni per pulire il girofumi.
La lettera C indica l’uscita fumi alla canna fumaria.
Descrizione vista frontale:
A - Entrata aria combustione;
B - Struttura in ghisa;
C - Uscita fumi in canna;
D - Senso dei fumi frecce;
E - Pannelli refrattari;
F - Canali d’aria interni a refrattari;
G - Canale aria porta;
H - Uscita fumi canna fumaria;
I - Serpentina in rame;
L - Tubo in acciaio;
M - Porta con doppio vetro;
N – Ispezioni;
8
Il Kubilay 8 si differenzia dal 18 per la sola profondità della camera di
combustione
Tav. X3; Kubilay 18 esploso, forma dei refrattari
Legenda
E1
E2
E3
E4
E5
E6
E7
Cupola refrattaria
Piano d’appoggio in refrattario
Pannello destro (vista
macchina) laterale
Pannello fondo
Tubi quadri
Pannello uscita fumi laterale
Pannello refrattario con doppia
uscita fumi
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MANUALE DI ISTRUZIONE PER IL
FUNZIONAMENTO/UTILIZZO DI :
NUCLEO
KUBILAY 18 e
MATERIA –
Kubilay 8
MATERIA S.R.L.
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Indice
Parte generale....................................................................... 3
Combustibili permessi ............................................................. 4
Comandi ............................................................................... 8
Manutenzione e pulizia ......................................................... 10
Materia S.r.l.
[11]
1] Parte generale
Gentile cliente!
Con il montaggio del prodotto da riscaldamento scelto tra la varietà del nostro catalogo
prodotti, selezionati a livello europeo e internamente realizzati da noi “vedi nostri nuclei di
calore – KUBILAY 18/8”, lei ha scelto un apparecchio moderno ed innovativo per la
combustione ed il riscaldamento della sua casa.
Insieme al complesso tecnico dell’apparecchio, noi diamo particolare valore ai materiali, alla
lavorazione e alla robustezza che sono garanzia per un corretto funzionamento.
Ulteriori presupposti per un funzionamento ottimale sono un
montaggio regolamentare e l’osservanza delle norme di protezione
dalle emissioni.
Perché lei possa ottenere il massimo risultato sia in termini
economici che di rispetto dell’ambiente, è necessario che lei prima
legga attentamente queste istruzioni e poi proceda.
Vanno assolutamente osservate le indicazioni particolari del
costruttore inerenti ai Kubilay 18/8, per il loro funzionamento.
I nostri prodotti sono costruiti tenendo conto degli attuali standard
tecnologici. Questo significa che è permesso solo un funzionamento con porta vetro chiusa e
variabili proposte da Materia S.r.l.
1.1
Approvvigionamento dell’aria per la combustione
Con il funzionamento dell’apparecchio bisogna fare attenzione che nell’ambiente venga
introdotta aria a sufficienza. Le presenti disposizioni per l’approvvigionamento dell’aria per la
combustione non devono essere cambiate. Bisogna assicurarsi che, durante il funzionamento
dell’inserto, le condutture necessarie per l’ aria della combustione siano aperte.
1.2
Aria in entrata di convenzione
Per evitare un ristagno di calore durante il funzionamento, le griglie dell’aria in entrata
(ventilazione) devono essere sempre aperte.
1.3
Protezione antincendio al di fuori della sfera di protezione dell’irraggiamento.
Fino a 5 cm di distanza dalla copertura dell’inserto non devono esserci oggetti in materiale
infiammabile (p.e. librerie) se non diversamente dichiarato dal produttore (sistema a cappotto
isolato ).
1.4
Protezione antincendio all’interno della sfera di protezione dell’irraggiamento
Dall’apertura della zona del fuoco in avanti e di lato, deve esserci una distanza proporzionata
alla potenza della macchina/inserto. La distanza di sicurezza consigliata può variare da 1 a 2 m
dalla fonte radiante.
Materia S.r.l.
[12]
1.5
Protezione da bruciature
Tenere assolutamente conto del fatto che negli apparecchi in funzione vi sono delle superfici,
come la maniglia di comando, che scottano. Utilizzi quindi per manovrare l’inserto il guanto
protettivo e/o mano fredda.
Non si deve rimanere di fronte all’area di irraggiamento. Nel caso di aggiunta di combustibile e
quindi di apertura della porta della camera di combustione, utilizzare appositi strumenti e un
adeguato abbigliamento. Se si rimane a lungo si rischiano delle bruciature alla pelle. Non usare
abbigliamento termico alleggerito.
Tenere i bambini lontani dal nucleo di calore in funzione.
2] Combustibili permessi
I nostri prodotti sono apparecchi per la combustione a legna con camera in refrattario a bassa
ossidazione.
Deve essere impiegata solo legna combustibile , cioè tutti i tipi di legna combustibile asciutta
in forma di ciocco.
La legna asciutta è la legna tagliata a pezzi naturale, la cui umidità, riferita al peso essiccato ,
raggiunge al massimo il 20%.
TABELLA DELLE RESE TERMICHE
Apparecchi nuovi o con buona manutenzione D.P.R. 412/93 rendimenti medi
Combustibile
Potere
Calorifico
Superiore
U. M.
Rend.
Utile %
Kcal/h
Utili X
U.M.
Kcal/h Totali
X 100
Cal/Utili
Quantità
Combustibile X
1 Kg. Propano
U. M.
Propano
Metano
Gasolio
Energia elettrica
Legna
Legna secca
12.000
9.000
9.000
860
3.600
5.000
Cal/Kg.
Cal/Mc
Cal/litro
Cal/Kw
Cal/Kg.
Cal/Kg.
88
88
75
100
40
45
10.560
7.920
6.750
860
1.440
2.250
1.136
1.136
1.333
1.000
2.500
2.220
1,0
1,4
1,6
12,3
7,3
4,7
Kg.
Mc
Litro
Kw
Kg.
Kg.
SOLO LA LEGNA ASCIUTTA PUÒ BRUCIARE IN MODO SICURO!
Avanzi, ritagli, trucidi e segatura, scarti di corteccia e di tavole, così come legno multistrato e
trattato in superficie non devono essere bruciati.
Combustibile a legna ad alto rendimento
□ tronchetti di puro legno in base a din 51731; pezzi rotondi - lunghezza 32 cm diametro 10 cm c.a.
Indicazione importante: nel fuoco aumentano di volume quindi fate attenzione!
rispettate le indicazioni del produttore!
Materia S.r.l.
[13]
ATTENZIONE!
L’inserto non è un impianto per lo smaltimento dei rifiuti. La legge U.E. vieta l’eliminazione
degli scarti di lavorazione nei focolari domestici dannosi per l’ambiente e per il corretto
funzionamento e durata della stufa.
SE SI BRUCIANO SCARTI, LA GARANZIA DECADE!
IMPORTANTE !
La combustione di scarti può causare un deposito dannoso alle pareti dell’inserto e nel
condotto del camino.
Resa termica nelle moderne camere di combustione
Negli apparecchi termici tradizionali, a focolare aperto la combustione della legna non è mai
completa, ne conseguono:
□
□
rendimento limitato
inquinamento
Gli apparecchi da noi proposti invece, consentono di ottenere rendimenti molto elevati
dell’ordine anche dell’ 80% e più.
Sono infatti dotati di combustione secondaria, ovvero di sistemi che permettono di sfruttare un
fenomeno di ossidazione, realizzabile solo negli apparecchi a focolare chiuso che con
l’immissione di un flusso d’aria surriscaldata, controllato all’interno del focolare, consente di
bruciare i gas (anidride solforosa, benzopirene, monossido di carbonio, ecc….) prodotti nella
combustione primaria sviluppando:
□
□
□
significativo aumento della produzione di calore
abbattimento dell’inquinamento
riduzione di residui e ceneri
Il rendimento elevato degli apparecchi e un contenuto impatto ambientale dei fumi emessi
dipendono in modo determinante dal tipo di vegetale secco e dal grado di umidità del
combustibile che viene bruciato.
Solo l’impiego di legna appositamente preparata (tagliata, spaccata ed essiccata) secondo i
criteri descritti nella prima parte, oppure di bricchetti (prodotti solo per compressione
meccanica e senza l’uso di collanti) offre garanzie di corretto funzionamento, assenza di
inquinamento, gestione economica e ridotta manutenzione degli impianti.
Utilizzo di legna con alto tasso di umidità
Il fenomeno si svolge attraverso una serie di fasi nelle quali
si sviluppano progressivamente temperature sempre più
elevate (fino a 1300° C circa) ed è condizionato in modo
sfavorevole dalla presenza d’acqua nel legno; infatti per
eliminare quest’ultima è necessario somministrare una certa
quantità di energia calorifica che, agendo negativamente sul
bilancio termico, diminuisce il rendimento complessivo della
combustione.
Materia S.r.l.
[14]
Per motivi di salvaguardia ambientale è vietato e sconsigliato bruciare :
□
□
□
□
□
□
□
carbone
legno impregnato, rivestito, verniciato
derivati del legno (truciolare, multistrato, sandwich, ecc)
bricchetti di legno impastati con collanti e impregnanti
bricchette di carta straccia
carta in genere, cartone, riviste, rotocalchi, ecc….
rifiuti domestici (cartoni colorati, materiali sintetici, plastiche, ecc….)
Piccola cronistoria di “che cos’ è il legno” :
Il legno è una materia prima che ci è talmente familiare che risulta scontato e banale dargli
una definizione. Prodotto da un vastissimo gruppo di organismi vegetali, detti appunto
“vegetali legnosi” (gli alberi e gli arbusti).
Da un punto di vista biologico il legno è un tessuto molto complesso, composto da diversi
elementi (vasi, fibre, cellule parenchimatiche).
Esso ha una duplice funzione:
□ meccanico-strutturale: sostenere e dare forma all’organismo
□ fisiologica: garantire il trasporto della linfa all’interno dell’organismo
Chimicamente la sua composizione è la seguente:
□ cellulosa 40-50%
□ lignina 20-30%
□ altre sostanze (carboidrati, grassi, tannini, Sali minerali) 20-30%
Il legno, come ogni altro tessuto vegetale, deriva in ultima analisi dalla fotosintesi che utilizza:
 l’energia luminosa prodotta dal sole,
 l’acqua ed i sali minerali, presenti nel terreno,
 l’anidride carbonica (CO2) presente nell’atmosfera.
Materia S.r.l.
[15]
Le piante verdi sono in grado di produrre nuova sostanza organica (detta anche “bio –
massa”), liberando ossigeno (O2) nell’atmosfera.
Quando il legno si decompone il processo della fotosintesi si inverte.
Viene utilizzato ossigeno presente nell’atmosfera, vengono liberati acqua, anidride carbonica e
sali minerali, viene emessa energia.
La degradazione del legno può essere biologica o chimica.
□ La prima viene operata da organismi viventi (funghi, batteri, animali) che attraverso un
complesso processo noto come “respirazione” estraggono dal legno l’energia che serve
loro per vivere.
□ La seconda è un processo rapido e spettacolare che prende il nome di “combustione”: il
legno brucia ed in poco tempo viene emessa, sotto forma di luce e di calore, parte
dell’energia solare che era stata assorbita dalle piante in anni di lenta crescita.
Con la combustione si chiude una complessa serie di cicli naturali: i sali minerali tornano al
terreno sotto forma di ceneri; l’acqua finisce nell’atmosfera sotto forma di vapore per poi
ricadere al suolo come pioggia o neve; l’anidride carbonica torna anch’essa nell’atmosfera.
Il legno è dunque una fonte di energia:
□
□
□
□
RINNOVABILE = perché viene continuamente riprodotta in tempi brevi su scala umana,
dagli alberi e dagli arbusti che crescono utilizzando l’energia solare.
BIOLOGICA = (bioenergia) perché viene prodotta da organismi viventi (le piante).
NEUTRALE = riguardo l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera “CO 2 – neutrale”
perché la CO2 emessa con la combustione è la stessa che era stata assorbita qualche
anno prima con la fotosintesi.
PULITA = perché alla fine del processo di combustione (se esso avviene correttamente)
restano SOLO sostanze naturali ovunque abbondantemente presenti nel nostro
ambiente in concentrazioni non tossiche per gli organismi viventi.
Il legno ha numerose caratteristiche che lo rendono interessante come fonte energetica
impiegata per la produzione di calore. In particolare va sottolineato che oggi, in Italia il costo
del chilowatt termico prodotto con il legno è in assoluto il più conveniente.
Infatti:
□
il “potere calorifico” del legno, con il 15% di umidità, è elevato (legno correttamente
essiccato all’aria). Il potere calorifico è di 4,3 kWh/Kg mentre quello del gasolio è di
10,00 kWh/L. e quello del gas metano è di 9,5 kWh/m3 .
□
quindi 2,3 Kg di legno secco equivalgono ad 1 litro di gasolio e 1 m 3 di gas naturale
Attenzione!!!
Quando si acquista del legno per fini energetici bisogna sempre conoscere il suo contenuto di
umidità.
Materia S.r.l.
[16]
Importante!!!
□
Accatastare subito i tronchetti di legna in luoghi
soleggiati e ben arieggiati per favorire la pre-essicazione
□
coprire la parte sommitale delle cataste con teli e lastre
in modo da proteggerle dalla pioggia
□
stagionare la legna almeno 2 anni se tenuta all’aperto
□
non stagionare la legna all’interno delle abitazioni
Se si lascia a lungo la legna sotto le intemperie o la si deposita non spaccata in un luogo non
protetto, freddo e mal arieggiato, essa perde una parte significativa del suo potere calorifico
(legna asfissiata).
3] Comandi
3.1
ACCENSIONE:
Preparativi per la prima messa in funzione.
Prima della messa in funzione del caminetto, la
superficie del letto di brace dell’apparecchio deve
essere pulita da eventuali residui di cenere, così
anche il vetro e la parte esterna della struttura, lo
spolvero della superficie esterna con panno non
abrasivo va fatto solo a caminetto freddo.
Qualsiasi apparecchio che venga messo in funzione,
nuovo di fabbrica, provoca una intensa emissione di
odore e fumo. Il caminetto è dotato di una vernice
protettiva che ad una certa temperature esala.
Nucleo di calore
I prodotti da riscaldamento di nuova installazione prima dell’accensione devono asciugarsi. La
prima accensione e/o collaudo viene perciò consigliata ed eseguita dai nostri operatori
specializzati.
Tirare la leva di accensione: mettere la valvola di accensione e/o registro aria primaria in
posizione “aperto”, come già sopra indicato e per i prodotti predisposti aprire anche l’asta
registro secondario che regola l’uscita dei fumi superiore.
In questo modo il percorso dei gas combustibili verso il caminetto viene accorciato, la forza
motrice del camino viene accelerata e si crea/produce la necessaria pressione di trasporto dei
fumi del camino .
Materia S.r.l.
[17]
In accensione il <REGISTRO DELL’ARIA PRIMARIA E SECONDARIA> con la maniglia di
comando (maniglia indipendente) – DEVE ESSERE SEMPRE TUTTA APERTA –
Aprire la porta fuoco e attraverso l’apertura mettere sulla base della zona fuoco, uno strato di
piccoli pezzi di legna fina sparpagliati, successivamente accatastare due ciocchi di legna da
ardere e mettere 2 accendi fuoco, preferibilmente ecologici, accesi e posizionati centralmente
verso il fondo.
Accostare leggermente lo sportello dell’inserto per evitare la formazione di condensa sul vetro
freddo. Dopo qualche minuto, chiudere lo sportello dell’inserto.
Adesso il fuoco può svilupparsi in modo vivace per formare la brace necessaria all’ulteriore
combustione/proseguimento dell’accensione.
n.b.: Ogni qual volta che si apre la porta per la carica, agire in questo modo:
1. aprire i registri (se chiusi)
2. tenere la porta leggermente fessurata prima dell’apertura completa (questo fa si che
entrando ossigeno i fumi che salgono sempre in senso circolare, vadano direttamente in
canna fumaria senza fuori uscire nell’ambiente)
3. procedere alla carica del combustibile
Richiamo: Il forte processo di de-gassificazione a causa del combustibile a legna e un
tiraggio debole (del camino), all’apertura dello sportello dell’inserto, può provocare una
fuoruscita di fumo. E’ consigliabile non aprire troppo presto lo sportello completamente
, prima che il combustibile di riempimento non sia diventato brace.
3.2
Avviamento/proseguimento dell’accensione
Leva di accensione: in posizione “APERTO”
Dopo circa 45 minuti dalla fase di accensione, quando si è formato abbastanza brace, si può
aggiungere altra legna. La brace viene sparpagliata con l’attizzatoio in modo che ci sia un letto
di brace bello largo, poi si posiziona il nuovo carico di legna sulla brace rossa.
A secondo della dimensione della camera di combustione si può inserire al massimo 3-4 pezzi
di legno (circa 3.5 kg) e/o 6-7 pezzi di legno (circa 6/7 Kg.) vengono messi in 1 – 2 strati
(non mettere la legna in piedi !)
Registri dell’aria primaria e secondaria in posizione ancora “APERTO“
Dopo circa 10 minuti dal caricamento della legna, l’aria per la combustione può essere un
adattata, chiudere fino in posizione ¾.
Motivo: il nucleo di calore adesso è in temperatura.
Raggiunta la temperatura desiderata all’interno dell’ambiente chiudere completamente i
registri, questo per il mantenimento costante del calore raggiunto ed un minor consumo.
Motivo: mantenimento della brace
Materia S.r.l.
[18]
3.3
Avviamento dopo il mantenimento della brace.
Prima di una nuova riaccensione, mettere i registri in posizione “APERTO” .
In questo modo la brace rimanente viene alimentata in modo intensivo con l’aria e fatta ardere
velocemente. Sulla brace si può mettere nuovamente del combustibile e regolarlo a seconda
del bisogno.
3.4
Riscaldare/Accendere nella stagione media
Prima di accendere nella stagione media (con temperature esterne relativamente alte e quindi
con un limitato bisogno di calore), controllare il tiraggio del camino: Tenere un fiammifero e un
accendino davanti allo sportello dell’inserto leggermente aperto. Se la fiamma non viene tirata
dentro l’apertura, allora bisogna prima di tutto, attraverso una forte produzione di calore (per
esempio con carta vecchia o piccoli pezzi di legno), creare una spinta nel camino.
Se questo non funziona, per motivi di sicurezza, bisogna rinunciare alla messa in funzione del
caminetto!
In queste stagioni, in cui bisogna fare i conti con un aumento improvviso delle temperature, la
quantità di combustibile andrebbe dosata per una breve accensione, in modo che la
combustione termini in breve tempo.
La riduzione dell’aria per la combustione dalla posizione “APERTO” a quella di “CHIUSO” è da
evitare se la temperatura esterna sale improvvisamente. L’aria per la combustione va regolata
in modo tale che il combustibile bruci con una fiamma visibile.
4] Manutenzione e pulizia
Il nucleo di calore va pulito almeno una volta all’anno o al bisogno, per assicurare una
combustione economica e corretta è consigliabile eseguire i lavori di manutenzione durante il
periodo primaverile/estivo.
I lavori necessari dovrebbero essere eseguiti dall’esecutore dell’installazione del nucleo di
calore.
In ogni caso è consigliabile la stipulazione di un contratto di assistenza.
Con una combustione a legna non è necessaria una rimozione quotidiana della cenere, tuttavia
di tanto in tanto deve avvenire, a seconda dell’uso, una rimozione della cenere dalla camera di
combustione.
Bisogna fare attenzione che il livello della cenere non superi l’altezza del bordo della camera di
combustione fino al bordo superiore del compartimento stagno (altrimenti crea un ostacolo
all’approvvigionamento dell’aria inferiore!)
Un certo livello di cenere serve per un mantenimento duraturo delle brace, così come per una
combustione completa del carbone vegetale fino a diventare cenere sottile.
L’allontanamento delle cenere può avvenire con una paletta con l’apparecchio freddo.
Materia S.r.l.
[19]
4.1
Cura della superficie
Superfici lavorate: pulire solo con un panno morbido – la superficie va trattata con delicatezza
(pericolo di abrasione!)
4.2
Superfici smaltate
Le superfici smaltate possono essere pulite con un panno umido.
4.3
Vetro della porta
I nostri prodotti sono provvisti di un vetro in ceramica resistente alle alte temperature.
Il vetro può essere pulito facilmente con un detergente contenente soda caustica a bassa %,
come quelli usati per lavastoviglie, ceramica, oppure con detergenti per la pulizia del vetro dei
caminetti industriali.
Nota: a secondo delle condizioni dell’apparecchio, tipo di combustibile usato e del
funzionamento, è possibile un leggero appannamento del vetro.
NON UTILIZZARE MAI LEGNA UMIDA.
Il vapore acqueo che si libera colpisce il vetro e fissa così le particelle fine di fuliggine.
Bruciare la legna possibilmente ad una certa distanza dal vetro per evitare un contatto diretto
del vetro con la fiamma.
4.4
Guasti e riparazione
Per eliminare eventuali guasti o difetti, è consigliabile incaricare la ditta installatrice.
Certi con questo ‘Manuale’ di aver dato una delucidazione completa del buon utilizzo del Vostro
prodotto da noi acquistato, restiamo a Vs. disposizione per un qualsivoglia delucidazione di
merito.
Con l’occasione porgiamo i nostri più cordiali saluti ed un ringraziamento particolare per la
fiducia accordataci.
In fede
Ditta Materia Srl
di Riccardo Dissegna
Materia S.r.l.
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