Capitolo 7
Equilibrio nel modello a prezzi
flessibili
Giuseppe Celi 2005
Il piano della lezione
 Equilibrio di pieno impiego
 Il modello in azione: shock dal lato della
domanda
 Il modello in azione: shock dal lato della
offerta
 Cicli economici reali
Giuseppe Celi 2005
Equilibrio di pieno impiego
 Nella lezione precedente si è visto come, sotto l’ipotesi classica
di prezzi e salari flessibili, l’equilibrio che si determina nel
mercato del lavoro garantisce che il PIL sia uguale alla
produzione potenziale (Y=Y*)
 Abbiamo anche individuato le componenti della domanda
aggregata definendo le relative funzioni di comportamento
 Cosa assicura che la domanda aggregata sia uguale al prodotto
potenziale?
 La risposta va trovata nel ruolo determinante del tasso di
interesse reale nel riequilibrare il sistema economico
Giuseppe Celi 2005
Il flusso dei fondi mutuabili attraverso
i mercati finanziari
 Per comprendere come il tasso di interesse reale porti in
equilibrio domanda aggregata e PIL potenziale dobbiamo
analizzare il mercato dei fondi mutuabili, ossia quel mercato in
cui il tasso di interesse funziona come prezzo
 Nei mercati finanziari confluiscono i flussi di risparmio
provenienti dalle famiglie e i flussi di fondi richiesti dalle imprese
per finanziare i propri progetti di investimento
 Quando i flussi in entrata (risparmi) eguagliano quelli in uscita
(investimenti), l’offerta di fondi mutuabili è uguale alla domanda
nei mercati finanziari e questo implica che la somma di tutte le
componenti della spesa aggregata è uguale al PIL reale
Giuseppe Celi 2005
Equilibrio nel flusso dei fondi
mutuabili
 Per dimostrare come l’equilibrio nel mercato dei fondi mutuabili
implichi l’eguaglianza tra offerta aggregata e domanda aggregata
partiamo dall’ipotesi che Y = Y* = E, ossia che il PIL sia al suo
livello potenziale e che, per il principio del flusso circolare, il Pil reale
sia uguale alla domanda aggregata :
Y* = Y = C + I + G + NX
Questa eguaglianza può essere riscritta lasciando al secondo
membro solo gli investimenti:
Y*- C - G – NX = I
Giuseppe Celi 2005
Equilibrio nel flusso dei fondi
mutuabili
 Sottraendo e aggiungento le imposte T nel primo membro
dell’espressione precedente, si ha:
(Y* - C - T ) + (T - G ) – NX = I
dove:
(Y* - C – T ) rappresenta il risparmio privato
(T - G ) rappresenta il risparmio pubblico
– NX rappresenta l’afflusso di capitale
proveniente dall’estero
Giuseppe Celi 2005
Il flusso dei fondi attraverso i
mercati finanziari
Giuseppe Celi 2005
Perché importazioni meno esportazioni lorde
equivalgono ad un afflusso di capitale? il caso degli
Stati Uniti
Giuseppe Celi 2005
Equilibrio nel flusso dei fondi
mutuabili
 I tre termini al primo membro dell’equazione precedente
rappresentano le tre componenti del flusso di offerta di risparmio
che viene convogliata nei mercati finanziari. Insieme
costituiscono l’offerta complessiva di fondi mutuabili, mentre la
domanda di fondi mutuabili è rappresentata dagli investimenti I.
 Il prezzo dei fondi mutuabili è il tasso di interesse. Questo
prezzo garantisce che vi sia equilibrio tra domanda e offerta di
fondi. Eventuali squilibri tra offerta e domanda di fondi mutuabili
sono risolti da variazioni del tasso di interesse
Giuseppe Celi 2005
Tasso di interesse ed equilibrio nel
flusso dei fondi mutuabili
Giuseppe Celi 2005
Tasso di interesse ed equilibrio nel
flusso dei fondi mutuabili
 Come mostra il grafico precedente, un eventuale eccesso di
risparmio rispetto alla domanda di fondi da parte delle imprese
sarà colmato da un abbassamento del tasso di interesse: per
invogliare le imprese ad acquisire fondi in prestito, le istituzioni
finanziarie praticheranno tassi di interesse inferiori a quelli di
mercato (underbidding). Al diminuire di r aumenterà il numero di
progetti di investimento che le imprese ritengono profittevoli e
meritevoli di essere intrapresi
 Il processo di aggiustamento avrà termine in corrispondenza del
livello di r che garantisce l’equilibrio tra offerta e domanda di
fondi mutuabili, cioè l’equilibrio tra offerta di risparmio e
domanda di investimenti
Giuseppe Celi 2005
Soluzione del modello
 Deriviamo formalmente il tasso di interesse reale di equilibrio del
sistema. Prendiamo in considerazione le tre espressioni per le
determinanti dell’offerta di risparmio. La somma di queste tre
compenenti costituisce l’offerta di risparmio totale
Risparmio privato:
Y* - C – T = [1 – t – (1 – t)Cy]Y* – C0
Risparmio pubblico:
T – G = tY* – G
Ris. internazionale: – NX = IMyY *+ Xrr – XfYf – X0 – Xrrf
 Nota bene: la curva dell’offerta di risparmio totale è inclinata positivamente:
un aumento del tasso di interesse reale interno r attira capitali esteri nei
mercati finanziari interni (si osservi l’equazione del risparmio internazionale)
Giuseppe Celi 2005
Soluzione del modello
 La domanda nel mercato dei fondi mutuabili si deriva
semplicemente dalla funzione di investimento:
I = I 0 – Ir r
 L’equilibrio si determina nel punto in cui offerta e domanda di
fondi si bilanciano, ossia nel punto in cui la curva di offerta del
risparmio totale interseca la curva di domanda di investimenti:
{[1 – t – (1 – t)Cy ]Y* - C0} + (tY* - G ) + (IMyY *+ Xrr –
– XfYf – X0 – Xrrf ) = I0 – Irr
Giuseppe Celi 2005
Soluzione del modello
 La precedente espressione può essere riscritta raggruppando
nel primo membro i termini che dipendono da Y*, i termini
costanti e i termini che dipendono da fattori internazionali e
spostando nel secondo membro i termini che contengono r:
 {1 –[ (1 – t)Cy – IMy]Y* – (C0 + I0 +
(Ir + Xr) r
G ) – (XfYf + X0 + Xrrf ) = –
 Risolvendo questa espressione per r, otteniamo il tasso di
interesse reale di equilibrio:

C
r
0
 
  
 
 I 0  G  X f Y f  X   0  X   r r f  1  1 1  t C y  IM y Y *
Giuseppe Celi 2005
I r  X   r 
Il modello in azione
 Il modello che abbiamo costruito ci permette di determinare non
soltanto la posizione di equilibrio corrente del sistema economico
ma ci consente anche di valutare, con il metodo della statica
comparata, che tipo di impatto la politica economica e le variazioni
dell’ambiente economico esercitano sull’equilibrio e sulle sei variabili
macroeconomiche fondamentali descritte in precedenza.
 Tre delle sei variabili chiave discendono direttamente dal modello:
PIL reale, tasso di interesse reale e tasso di cambio reale. La
derivazione del tasso di inflazione verrà illustrata successivamente.
Il tasso di disoccupazione non è rilevante in quanto nel modello a
prezzi flessibili il sistema economico è sempre in grado di
mantenere il pieno impiego. Il mercato azionario è, come si è visto,
strettamente correlato alla spesa in investimenti
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: variazioni
della politica fiscale
 Partiamo da una situazione di equilibrio e supponiamo che i
responsabili della politica economica decidano di aumentare gli
acquisti pubblici. Qual è l’impatto di G sulle componenti
della domanda aggregata?
 Consumi. L’effetto sulla funzione del consumo è nullo:
C = C0 + Cy (1 – t)Y
C = 0
 Investimenti. L’effetto sulla funzione di investimento avviene via
tasso di interesse: quest’ultimo aumenta in seguito ad un
aumento di G provocando una riduzione di I :

Giuseppe Celi 2005
I = I 0 – Ir  r
 I = – Ir  r
Il modello in azione: variazioni
della politica fiscale
 Esportazioni nette. L’effetto sulle esportazioni nette avviene via
tasso di interesse e via tasso di cambio: l’aumento di G provoca
un aumento del tasso di interesse, un apprezzamento del
cambio reale e, conseguentemente, una riduzione di NX:
NX = Xf Yf + X 0 – X r r + X r rf – IMy Y
NX = – (X r  r )
 PIL reale. Il PIL reale non varia perchè il PIL potenziale non
varia:
Giuseppe Celi 2005
Y  Y *  0
Il modello in azione: variazioni della
politica fiscale
 Riassumiamo gli effetti di un aumento di G in termini di
variazioni:
Y  I  G  NX
 Dato che
Y  0 , si ha che:
0  I r r  G  X   r r
 L’impatto di
G sul tasso di interesse reale di equilibrio è
quindi:
Giuseppe Celi 2005
G
r 
Ir  X r
Il modello in azione: variazioni
della politica fiscale
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: variazioni della
politica fiscale
 La figura precedente illustra l’impatto dell’aumento degli acquisti pubblici
sull’equilibrio del flusso di fondi:
 un aumento di G implica una riduzione del risparmio pubblico e
conseguentemente uno spostamento a sinistra della curva di offerta di
risparmio totale;
 l’ eccesso di domanda di fondi per gli investimenti sull’offerta di risparmio
provocherà un innalzamento del tasso di interesse;
 l’aumento di r da un lato ridurrà la domanda di investimenti (spostamento a
sinistra lungo la curva di domanda di I), dall’altro indurrà un afflusso
(parzialmente compensatorio della riduzione del risparmio) di capitali
dall’estero (spostamento a destra lungo la curva di offerta di risparmio
totale). La nuova posizione di equilibrio sarà in alto a sinistra.
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: variazioni della
politica fiscale
 Una volta calcolata la variazione del tasso di interesse di
equilibrio, è facile derivare l’impatto di G sul resto
dell’economia andando a sostituire la variazione di r* nelle
funzioni di comportamento delle altre componenti della
domanda aggregata. Le variazioni che intervengono nel sistema
economico saranno quindi pari a:
Y  0
C  0
G  G
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: variazioni
della politica fiscale
 Ir
I   I r r 
G
Ir  X  r
 X r r
NX   X   r r 
G
Ir  X  r
r
   r r 
G
Ir  X  r
Giuseppe Celi 2005
Tasso di interesse, tasso di cambio
e afflusso di capitali
 Guardando la
figura, si capisce
come una
riduzione del
risparmio pubblico
generi un aumento
del tasso di
interesse, un
apprezzamento
del cambio reale e
(attraverso una
riduzione di NX)
un aumento della
componente
estera del
risparmio totale
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: cambiamenti
dell’ottimismo degli investitori
 Partendo sempre da una situazione di equilibrio iniziale,
chiediamoci questa volta cosa succede al sistema economico
se gli imprenditori, spinti da aspettative ottimistiche circa il
futuro, decidano di aumentare la spesa in beni di investimento.
Si tratta quindi di valutare l’impatto di una variazione della
componente Io della funzione di investimento. Dal meccanismo
di riequilibrio che si determina nel flusso di fondi, possiamo
dedurre che gli investimenti varieranno anche in virtù di un
aumento di r:
I  I 0  I r r
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: cambiamenti
dell’ottimismo degli investitori
 Mentre l’aumento di
r non avrà effetti su consumi e acquisti
pubblici, esso avrà un impatto sulle esportazioni nette (una
riduzione di NX) via apprezzamento del tasso di cambio. Dato
che l’impatto sul reddito è nullo (perché Y=Y*), si avrà che
I  NX  ( I 0  I r r )  ( X   r r )  0
 da cui è facile derivare la variazione del tasso di interesse di
equilibrio:
I 0
r 
Ir  X r
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: cambiamenti
dell’ottimismo degli investitori
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: cambiamenti
dell’ottimismo degli investitori
 La figura precedente mostra che il boom degli investimenti
sposta verso destra la curva di domanda di fondi mutuabili
generando un innalzamento del tasso di interesse reale di
equilibrio. Possiamo notare come la spesa in investimenti non
aumenti dello stesso ammontare dell’incremento di Io perché
l’innalzamento del tasso di interesse spiazza una parte degli
investimenti. L’incremento nella domanda di fondi mutuabili è
finanziato attraverso il canale estero: l’aumento del tasso di
interesse provoca un apprezzamento del tasso di cambio, una
riduzione di NX e quindi un afflusso di capitali stanieri. La figura
che segue illustra le ripercussioni internazionali di un boom degli
investimenti interni.
Giuseppe Celi 2005
Cambiamenti dell’ottimismo degli
investitori: le ripercussioni internazionali
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: cambiamenti
dell’ottimismo degli investitori
 Anche in questo caso, una volta calcolata la variazione del
tasso di interesse di equilibrio, è facile derivare l’impatto di I 0
sul resto dell’economia andando a sostituire la variazione di r*
nelle funzioni di comportamento delle altre componenti della
domanda aggregata. Le variazioni che intervengono nel sistema
economico saranno quindi pari a:
Y  0
C  0
G  0
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: cambiamenti
dell’ottimismo degli investitori
  r I 0
   r r 
Ir  X r
 X   r I 0
NX   X   
Ir  X  r
I 0
X   r I 0
I  I 0  I r
  NX 
Ir  X  r
Ir  X r
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: perturbazioni
internazionali I
 Supponiamo che la perturbazione proveniente dall’estero
consista nell’aumento improvviso del tasso di interesse reale
estero; sia espressa, cioè, da  rf . Tale variazione ha un
impatto immediato sul tasso di cambio:

   r r  r f

e quindi sulle esportazioni nette:
NX   X   r ( r  r f )
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: perturbazioni
internazionali I
 In altri termini, si determinerà un deprezzamento del tasso di
cambio reale e un conseguente aumento delle esportazioni
nette. L’aumento delle NX, a sua volta, ridurrà l’afflusso di fondi
provenienti dall’estero per finanziare gli investimenti interni e
questo determinerà una traslazione verso l’alto della curva di
offerta totale di risparmio nel diagramma del flusso dei fondi.
 La nuova posizione di equilibrio sarà localizzata in alto a sinistra
rispetto a quella precedente; sarà contrassegnata, quindi, da un
più alto tasso di interesse interno. La figura che segue riporta
l’impatto della variazione del tasso di interesse estero
sull’equilibrio interno
Giuseppe Celi 2005
L’impatto di un aumento dei tassi di interesse
all’estero sull’equilibrio del flusso di fondi
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: perturbazioni
internazionali I
 Qual è l’impatto della perturbazione proveniente dall’estero sulle
componenti della domanda aggregata?
 Consumi e acquisti pubblici non sono interessati dallo shock in
quanto non influenzati dall’aumento di rf, dal deprezzamento di
ε e dall’aumento di r.
 Le esportazioni nette, come si è visto, sono invece influenzate.
Ma anche gli investimenti subiranno delle ripercussioni dovute
ad una variazione del tasso di interesse interno: l’aumento di
quest’ultimo determinerà una riduzione di I.
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: perturbazioni
internazionali I
 Come al solito, dal punto di vista algebrico, si può determinare
la variazione del tasso di interesse reale di equilibrio interno r
partendo dalle ripercussioni della variazione iniziale r f sulle
componenti della domanda aggregata nell’identità del reddito
nazionale (assumendo l’invarianza del PIL perchè Y=Y* ):
I  X  0
 I r r  X   r ( r  r f )  0
X   r r f
r 
Ir  X r
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: perturbazioni
internazionali I
 Anche in questo caso, una volta calcolata la variazione del
tasso di interesse di equilibrio, è facile derivare l’impatto di r f
sul resto dell’economia andando a sostituire la variazione di r* e
di rf nelle funzioni di comportamento delle altre componenti della
domanda aggregata. Le variazioni che intervengono nel sistema
economico saranno quindi pari a:
Y  0
C  0
G  0
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: perturbazioni
internazionali I
X   r r f
I   I r
Ir  X r
f
r
I


r
 
X   r r f   r r f  r r
Ir  X r
Ir  X r
f
 X r
I
X


r
NX 
X   r r f  X   r  r f  r  r
Ir  X r
Ir  X r
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: perturbazioni
internazionali I
 Come si vede nell’espressione algebrica per la variazione del
tasso di cambio, quest’ultima sarà proporzionale alla differenza
tra la variazione di r e e la variazione di rf
 In conclusione, in seguito alla variazione di rf il PIL non
cambia. Il tasso di interesse interno aumenta, ma meno di
quello estero, circostanza che porta ad un deprezzamento del
tasso di cambio. Tale deprezzamento fa aumentare le NX nella
stessa misura della diminuzione di I. In altri termini, le
esportazioni nette (attraverso il loro effetto su r) “spiazzano” gli
investimenti
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: perturbazioni
internazionali II
 Supponiamo, ora, che la perturbazione proveniente dall’estero
consista in un calo di fiducia nella valuta nazionale. In altri
termini, gli operatori sul mercato dei cambi hanno aspettative
negative circa il valore di lungo periodo del tasso di cambio (si
aspettano un ε0 più elevato) e desiderano disinvestire il loro
denaro dalla valuta interna (al tasso di cambio e al tasso di
interesse correnti). Questa perturbazione è espressa da  0 .
 Le ripercussioni sul tasso di cambio corrente saranno
immediate, ma saranno in parte attenuate dall’aumento del
tasso di interesse interno:
   0  r
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: perturbazioni
internazionali II
 Anche in questo caso, infatti, il deprezzamento del cambio
provocherà un aumento di NX e, per questa via, una riduzione
dell’offerta di capitali provenienti dall’estero e quindi un aumento
di r. Gli effetti sull’economia sono del tutto simili a quelli relativi
ad un aumento dei tassi di interesse all’estero analizzati in
precedenza.
 Nel diagramma del flusso dei fondi, anche in questo caso
l’equilibrio si sposterà in alto a sinistra.
 Le componenti della domanda aggregata interessate dallo
shock saranno, come in precedenza, le esportazioni nette e gli
investimenti
Giuseppe Celi 2005
L’impatto di un calo di fiducia nella valuta
nazionale sull’equilibrio del flusso di fondi
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: perturbazioni
internazionali II
 Dal punto di vista algebrico, la variazione del tasso di interesse
di equilibrio è ricavabile, secondo la procedura che conosciamo,
dalle variazioni che intervengono nell’identità del reddito
nazionale:
I  X  0
 I r r  ( X   0  X   r r )  0
X   0
r 
Ir  X r
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: perturbazioni
internazionali II
 Le variazioni che intervengono nel sistema economico saranno
quindi pari a:
Y  0
C  0
G  0
 Ir
I 
X   0
Ir  X r
I r  0
r
 
X   0   0 
Ir  X  r
Ir  X  r
 X  r
I r X   o
NX 
X   o  X   o 
Ir  X  r
Ir  X  r
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: shock dal lato
dell’offerta
 Quando analizziamo shock dal lato dell’offerta, le ripercussioni che
intervengono nell’economia sono più complesse rispetto a quelle
analizzate in precedenza. In questo caso, l’effetto sulla produzione non
è neutrale.
 Supponiamo che lo shock sia rappresentato dall’aumento del prezzo
del petrolio. In questo caso, le tecniche produttive ad alta intensità di
capitale ed energia diventano troppo costose ed improduttive.
 L’economia viene quindi sollecitata a modificare i processi produttivi a
vantaggio di tecniche ad uso intensivo di altri fattori come il lavoro.
 L’efficienza del lavoro E nella funzione di produzione diminuisce e
questo comporta una riduzione del PIL potenziale
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: shock dal lato
dell’offerta
 In questo caso, le variazioni che intervengono nell’identità del
reddito nazionale sono più profonde:
C  I  NX  Y *
 Sostituendo l’equazione di comportamento di ciascuna
componente del PIL nella precedente espressione e risolvendo
per  r , otteniamo la variazione del tasso di interesse di
equilibrio:
C

*
*
(
1

t
)

Y

I

r

(
X


r

IM

Y
)  Y *
y
r
 r
 1  C y (1  t )  IM y

*
r   
Y 
Ir  X r


Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: shock dal lato
dell’offerta
 Lo shock negativo dal lato dell’offerta, oltre a ridurre il PIL potenziale
ed i consumi, fa aumentare il tasso di interesse reale interno
perché la diminuzione del reddito riduce l’afflusso di risparmio
privato nei mercati finanziari.
 Nel diagramma del flusso di fondi, l’equilibrio si sposta quindi in alto
a sinistra.
 L’aumento del tasso di interesse provoca una diminuzione degli
investimenti
 L’aumento del tasso di interesse induce gli stanieri a investire
all’interno e questa circostanza, in parte, attenua la traslazione
verso sinistra della curva di offerta del risparmio totale.
 L’affluso di capitali stranieri provoca un apprezzamento del tasso di
cambio ed una riduzione delle esportazioni nette
Giuseppe Celi 2005
L’impatto di uno shock negativo di
offerta
Giuseppe Celi 2005
Il modello in azione: shock dal lato
dell’offerta
 Dal punto di vista algebrico, l’effetto sulle variabili del sistema
economico può essere calcolato sostituendo, nelle funzioni di
comportamento delle variabili, la variazione del PIL e la variazione del
tasso di interesse di equilibrio. In questo modo, otteniamo:
C  C y (1  t )Y *
 1  C y (1  t )  IM y

*
I  I r 
Y 
Ir  X r


 1  C y (1  t )  IM y 
*
NX  X   r 

IM

Y

y
I

X

r
 r



 1  C y (1  t )  IM y

*
   r 
Y 
Ir  X r


Giuseppe Celi 2005
Cicli economici reali
 Ritmi discontinui nella diffusione del progresso tecnologico (l’alternarsi
di fasi di accelerazione e rallentamento nella dinamica dell’innovazione
tecnologica) sono in grado di generare cicli economici reali
(Shumpeter).
 Supponiamo che il cambiamento tecnologico si manifesti in termini di:
1) un aumento repentino dell’efficienza del lavoro;
2) un aumento improvviso della domanda di investimenti.
 Questo shock ha una componente da offerta (un aumento del PIL
potenziale Y * associato agli incrementi di produttività) ed una
componente da domanda (l’incremento degli investimenti I 0 )
 Quale sarà l’impatto complessivo dello shock tecnologico sull’equilibrio
di pieno impiego del sistema economico?
Giuseppe Celi 2005
Cicli economici reali
 Sappiamo che la variazione del tasso di interesse interno
generata dallo shock (positivo, in questo caso) da offerta è data
da:
 1  C y (1  t )  IM y

*
r   
Y 
Ir  X  r


 Mentre la variazione del tasso di interesse imputabile al boom
degli investimenti è data da:
I 0
r 
Ir  X r
Giuseppe Celi 2005
Cicli economici reali
 L’impatto combinato sul tasso di interesse di equilibrio sarà allora dato
da:
I 0
 1  C y (1  t )  IM y

*
r   
Y  
Ir  X r
Ir  X  r


 Qual è il significato di questo risultato algebrico? Per rispondere,
utilizziamo il diagramma dell’equilibrio del flusso dei fondi
 L’aumento della redditività degli investimenti fa traslare verso destra la
curva di domanda di investimento. Inoltre, l’incremento di produttività,
generando un aumento del reddito e quindi del risparmio, fa spostare
verso destra la curva di offerta del risparmio totale.
Giuseppe Celi 2005
Shock tecnologico di tipo
schumpeteriano
Giuseppe Celi 2005
Cicli economici reali
 Queste variazioni in senso espansivo sia degli investimenti che
del risparmio hanno effetti contrastanti sul tasso di interesse: il
boom degli investimenti tende ad accrescere r, mentre
l’aumento del risparmio tende ad abbassarlo.
 Supponiamo che predomini il primo effetto (la domanda di
investimento cresce maggiormante rispetto all’offerta di
risparmio). In questo caso il tasso di interesse di equilibrio salirà
 L’aumento di r determinerà un apprezzamento del tasso di
cambio e un conseguente peggioramento delle esportazioni
nette. Il risparmio, allora, sarà ulteriormente accresciuto
dall’afflusso di capitali provenienti dall’estero che andranno a
finanziare l’aumento degli investimenti
Giuseppe Celi 2005
Cicli economici reali
 Dal punto di vista algebrico, una volta calcolata la variazione del tasso
di interesse di equilibrio, è semplice misurare le variazioni delle
componenti della domanda aggregata:
C  C y (1  t )Y *
 1  C y (1  t )  IM y

X r
*
I 
I 0  I r 
Y 
Ir  X  r
Ir  X r


 1  C y (1  t )  IM y 
X   r I 0
*
NX  X   r 

IM

Y


y
I

X

Ir  X r
r
 r



Giuseppe Celi 2005
Scarica

Capitolo 7 - Scienze economiche e metodi matematici