Data: 20 luglio 2014
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Messaggero Estate
DOMENICA 20 LUGLIO 2014 MESSAGGERO VENETO
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Somaglino: «Cerchiamo
di non celebrare le guerre»
L’attore udinese ieri in scena per l’apertura con “Histoire du Soldat”
«Attraverso l’arte è possibile cogliere le continue mutazioni dell’Europa»
il programma di oggi
“Ruedis” (danza) e la Camerata Salzburg
- Alle 11 Piazza Diacono ospiterà il primo appuntamento
di “Mittel-Figura” con la compagnia della Repubblica
slovacca Divadlo Piki, riferimento del teatro di Figura
del Centro-Europa che presenterà “Storie di mucche”,
una favola dolcissima di boschi e animali, in lingua
italiana.
- Alle 11.30 alla Sala di San Francesco il concerto “La
lacrima e il sorriso” con l’Ensemble del Conservatorio
Tomadini di Udine su musiche di Fukushima, Zanettovich
e Saint-Saëns.
- Alle 17, l’atteso appuntamento che riprende la
tradizione itinerante di Mittelfest: le vie cittadine
saranno percorse dalle biciclette dei primi del Novecento
di “Ruedis_ruote di confine”, coreografia in prima
assoluta di Marta Bevilacqua per Arearea, un progetto
con sei danzatori (Marta Bevilacqua, Luca Campanella,
Roberto Cocconi, Valentina Saggin, Anna Savanelli, Luca
Zampar), tre musicisti (Leo Virgili, Gabriele Cancelli e
Marko Lasic) e sette biciclette per raccontare la Grande
Guerra su due ruote.
- Alle 17 anche il primo appuntamento con
“Mittel-Museo”: la visita guidata
oggi sarà al Museo Archeologico
“Fortini antichi erano all’intorno
di Cividale”.
- Alle 18 alla Chiesa di Santa Maria
dei Battuti un atteso debutto
teatrale: dal dramma “FaustIn &
Out”, serrato confronto tra il
Faust di Goethe e un feroce caso di
cronaca austriaco firmato nel
2010 dal Premio Nobel per la
letteratura Elfride Jelinek, trae
origine il progetto dell’Accademia
degli Artefatti Sketches, diretto
dal regista Fabrizio Arcuri.
- Alle 19.30 nella Chiesa di San
Francesco risuoneranno le
esecuzioni di una delle migliori
formazioni internazionali,
Camerata Salzburg
eccezionalmente diretta dal violoncellista Enrico Bronzi
nel concerto Wiener klassik und moderne su musiche di
Mozart, Haydn, Schubert, Schönberg, Webern.
- Alle 21 “Little Nemo”, primo dei due appuntamenti con
l’acrobazia coreografica di Danza Verticale, ideata da
Wanda Moretti. Le performer della compagnia Il Posto
danzano in verticale, appese alle funi sfidano la forza di
gravità
Alle 22.30 in Piazza Diacono, con la scoppiettante
commedia musicale “Sciantose”, eccentriche e dive del
microfono (Storia di canzonette e di guerre mondiali)
scritto e diretto da Giorgio Umberto Bozzo, una prima
assoluta che unisce in scena l’attrice Ariella Reggio con il
trio delle Sorelle Marinetti per raccontare lo stato
d’animo degli italiani nel primo ’900 attraverso la
canzonetta leggera.
- Alle 22 nel Chiostro di San Francesco le musiche di Chick
Coreo risuoneranno grazie all’Udine Jazz Collective
coordinato da Glauco Venier
Massimo Somaglino protagonista della prima di Mittelfest (F. Phocus Agency)
◗ CIVIDALE
L’inaugurazione del Mittelfest ieri a Cividale; il saluto del sindaco
Balloch; Torrenti, Calabretto e Rossi; e l’Ensemble di Ottoni del Tomadini
A.C.R.F.
Soltanto sette strumenti e una
voce che racconta. La storia del
diavolo e del soldatino, con i solisti dell'Orchestra del Verdi di
Trieste (Stefano Furini, Angelo
Colagrossi, Marco Masini, Matteo Rivi, Massimiliano Morosini, Domenico Lazzaroni, Fabian Perez Tedesco) e Massimo
Somaglino, ha dato l’abbrivio ieri al Mittelfest 23, intitolato Segnali che proverà a raccontare,
attraverso la musica, la prosa e
la danza, «una geografia dell'arte», quella fragile, del nostro
tempo.
«Il russo Igor Stravinskij che
compose nel 1918 Histoire du
soldat, vicenda da leggere, recitare e danzare, su libretto in
francese di Charles-Ferdinand
Ramuz, aveva pensato a una
messa in scena per così dire in
economia», spiega lo stesso Somaglino. Si tratta infatti di un intreccio teatrale che comprendeva dei balletti, una musica da camera e un racconto per bambini per pochi musicisti, una coppia di danzatori, e un attore.
Una messa in scena considerata
povera per il tempo e che avrebbe garantito allo spettacolo di girare il più possibile. Fa pensare
che oggi, quei pochi previsti da
Stravinskij, siano invece considerati un lusso. Amara la considerazione sullo stato dell'arte e
della cultura dell'attore udinese, voce narrante di Histoire, e
regista di Trê zovini', (in scena
per Mittelfest, venerdì), ancor
più dolorosa la riflessione sulla
situazione internazionale: «A
cento anni esatti dall'attentato
di Sarayevo e dall'esplosione
che ridisegnò la storia, i soldati
lontani da casa continuano a desiderare di tornare dalle loro famiglie e gli uomini non hanno
imparato niente. La cronaca di
questi giorni da Gaza, dice, è agghiacciante».
- Il teatro e più in generale la
cultura allora cosa sono chiamati a fare?
«Intanto, devono stare attenti
a non celebrare la guerra. Histoire du soldat apre Mittelfest per
una felice intuizione di Franco
Calabretto. È l’incipit di una cartografia spettacolare che più di
sempre registra le tensioni e le
trasformazioni in cui vive l'Europa, non clamorose come quelli che condussero alla Prima
guerra mondiale ma ugualmente intense, drammatiche, destabilizzanti al punto d'aver investito i fondamenti della nostra
cittadinanza, i nostri comportamenti, le nostre scelte, i nostri
valori. Per me il soldato del racconto è l'esempio di un resistente, uno che cerca nonostante
tutto di non perdere se stesso.
Se la sua storia riguarda l’umanità in genere e, in particolare,
l’impossibilità dell’uomo di
sfuggire al proprio destino, il violino è la voce di un personaggio tradito, la voce scelta da Stravinskij per denunciare l’ingiustizia di tutti i conflitti».
Fabiana Dallavalle
FAUGLIS
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Somaglino: «Cerchiamo di non celebrare le guerre