Anno 3 - Numero 7 - Luglio 2006
Periodico dell’Associazione Culturale Albatros
CASTELLUCCIO RIVINCE IL PALIO
a Santa Maria Addobbo e Corteo
Palio Madama Margarita
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UN PALIO DIVERSO
di Mario Di Nardo
Dopo un’estenuante attesa di una settimana si è finalmente proclamato il vincitore del
Palio 2006 con l’assegnazione del Rione Margarita al Rione Castelluccio
mentre il Rione Nobile è stato assegnato al Rione Santa Maria della Vittoria.
L’atmosfera gioiosa della manifestazione è stata però rattristata dall’incidete accorso
alla cavalla del Rione Borgo che dalle prime visite effettuate sul posto dal veterinario
presentava una sicura frattura all’arto posteriore destro ed una sospetta all’arto
anteriore destro. Faccio i miei più sinceri auguri alla cavalla Bambola ed ai proprietari
Il lavoro dei rioni semplicemente grandioso; nel
mezzo di una notte ci siamo ritrovati in borghi
incantati fra dame, cavalieri, popolani, armigeri e
vecchi mestieri, immersi nella magica atmosfera
di un vivo e suggestivo scenario cinquecentesco, il
posto dove il tempo sembra essersi fermato. La
domenica mattina i Castellani si sono svegliati al
suono dei musici dei cortei storici: 300 figuranti
suddivisi dapprima in cinque raggruppamenti
destinati poi ad un unico e maestoso corteo storico. La bellezza e l’eleganza dei tessuti unita alla
particolarità dei soggetti hanno ancora una volta
affascinato le migliaia di persone accorse per assistere all’evento.
Ma perché un palio diverso? Diverso forse perché
gestito e organizzato diversamente; diverso forse
perché per la prima volta si è vista una vera Piazza
del Palio; diverso forse perché per la prima volta
si è visto un corteo di palazzo degno della
Madama; diverso forse perché per la prima volta
si è vista una cerimonia all’altezza dell’evento;
diverso forse perché si sono creati dei punti di
ristoro; diverso forse perché la giuria addobbo e
corteo ha visitato 20 giorni prima dell’evento il
paese; diverso forse perché per la prima volta alla
giuria addobbo e corteo, 20 giorni prima del palio,
gli è stato fornito tutto il materiale riguardante la
manifestazione; diverso forse perché la giuria
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Palio Madama Margarita
dendo sul campo di gara assolvendo in pieno la
loro funzione di giudici; diverso forse perché, tra
i quattro massari ha regnato un accordo e una
tranquillità senza precedenti, a tal punto da programmare una manifestazione in comune per
festeggiare il rione vincitore; diverso forse perché
la giuria addobbo e corteo ha consegnato al primo
priore in buste chiuse e siglate le relazioni e le
valutazioni in merito all’addobbo e corteo alla
addobbo e corteo non ha ricevuto pressioni da
nessuno; diverso forse perché la giuria addobbo e
corteo è stata divisa in due gruppi effettuando dei
doppi passaggi incrociati nei rioni, obbligando
così i figuranti a ripetere due volte le scene a
beneficio dello spettatore; diverso forse perché le
relazioni dei rioni sono state consegnate alla giuria addobbo e corteo 10 giorni prima del palio;
diverso forse perché i giudici di campo non hanno
fatto gli spettatori ma, al contrario, hanno svolto il
proprio compito senza pressione alcuna e quindi
decidendo liberamente ed obbiettivamente, scen-
“La Piazza”
Periodico dell’Associazione Culturale Albatros
Vicolo Giustini, n. 10
00024 Castel Madama (Roma) - tel. 0774/449849
Anno 3, n. 6 - Giugno 2006
Registrazione del Tribunale di Tivoli n. 4/2004 del 14/04/04
Direttore Responsabile: Rino Sciarretta
Capo Redazione: Carla Santolamazza
Redazione: Enrico Cascini, Federico Chicca,
Fausta Faccenna, Alberto Grelli, Ivano Moreschini,
Paolo Muzi
Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero
Veronica Moro, Gualtiero Todini, Roberto Bontempi,
Mario Di Nardo, Ilaria Teofani, Ivano Chicca, Federico
Chicca, Aurora Fratini, Tonia Rocchi, Flavia De Bellis
Per la pubblicità rivolgersi al 3490063355
Grafica ed impaginazione: Salvatore De Angelis
Stampa: Quaresima, via Empolitana km 3,400 - Castel Madama
Chiuso in redazione il 17/07/2006 - Tiratura 1.300 copie
SitoWeb: www.lapiazzacastelmadama.com
E-mail: [email protected]
LA REDAZIONE SI RIUNISCE TUTTI I LUNEDÌ
DALLE ORE 18 ALLE 20
SOMMARIO
• Un Palio diverso
pag.
3
• L’Estate Culturale
»
6
• Il GAL Aniene Tiburtino
»
8
• Referendum
»
10
• Il Presidente del Consiglio Comunale
»
11
• Notizie in breve
»
12
• Ricordo di Massimo
»
13
• Comunità Montana
»
14
• Non solo musica
»
16
• Inserto Palio
»
17
• Vicovaro
»
25
• Sambuci
»
31
• Tivoli
»
33
• Spunti di storia dei Collicelli
»
34
• Tradizioni popolari
»
36
• Centro Anziani
»
37
• Danza
»
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Il giornale viene diffuso anche nei paesi di Vicovaro, Mandela, Sambuci, Tivoli
Palio Madama Margarita
presenza dei massari con l’incredulità di quest’ultimi; se gestire il tutto con trasparenza, naturalezza, imparzialità ma soprattutto con la testa vuol
dire diverso allora sì, è stato un Palio diverso. Un
palio diverso anche per le disperate esternazioni
di qualche PREDICATORE ALLO SBANDO
SPODESTATO DAL PROPRIO TRONO, diverso
anche per i tanti GUFI appollaiati in piazza e per
le tante VIPERE pronte a colpire (mi scuso con i
gufi e con le vipere se le ho paragonate a tali persone) cercando di ostacolare in tutti i modi, a
volte anche sporchi, il lavoro del Comitato organizzatore; ma un palio diverso anche per la sempre presente e ormai famosa vecchia malattia
(L’INVIDIA) che ahimè, continua inesorabile la
sua strage di nuove e vecchie vittime ora anche
coalizzate fra di loro. Qualcuno, non ben definito
tra le due specie animali sopra citate o forse
appartenente ad entrambe, rimprovera la scarsa
considerazione, da parte sia del comitato Palio
che da parte dei Massari, del regolamento; sì è
vero, in qualche occasione quel tanto decantato
regolamento, è stato messo da parte e sostituito da
decisioni prese e suggellate da una stretta di mano
fra Massari, Sindaco e Primo Priore, ma questo
perché? Perché è chiaro ed evidente che il tanto
sacro regolamento (sacro chiaramente quando fa
comodo sempre alle citate specie animali), è
ormai un documento obsoleto ma soprattutto
incompleto che di fatto regola ben poco.
Per concludere permettetemi un nota personale:
volevo precisare che il Primo Priore è stato eletto
ad unanimità dai Massari, dai membri del
Comitato Palio e dai rappresentanti dell’allora
amministrazione Comunale (quel famoso cappello a cilindro indossato anche dallo scrivano poco
attento alle decisione della sua coalizione). Per
quanto riguarda i compiti, il Primo Priore non “s’è
limitato solo a far muovere i vari figuranti come
ad una rappresentazione teatrale”, ma proprio
come in una rappresentazione teatrale ha interpre-
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tato il suo ruolo assumendosi tutte le responsabilità che gli competevano, cercando di risolvere
ogni problematica presentata, ma senza parteggiare per nessun gruppo d’attori considerando tutti
interpreti di una grande opera teatrale come è il
Palio. Certamente gli errori, le sbavature e l’insicurezza sono stati fedeli compagni d’avventura
ma, questo è il prezzo che paga ogni noviziato.
Concludo infine copiando fedelmente quanto già
letto su un altro mensile locale: “con questa
manifestazione Castel Madama e i castellani
hanno dimostrato e dimostrano di essere qualcosa di grande e di meritare qualcosa di più” …
parole sante! giusto appunto, il comitato palio ha
iniziato a dare a Castel Madama e ai castellani
qualcosa di più, certo non è stato facile, ma coraggio ragazzi la salita più ripida è stata fatta, con
persone giuste al posto giusto la strada sarà sempre pianeggiante.
Un sentito grazie ai Massari, al Sindaco, alla ProLoco, alla sempre presente compagnia teatrale
“Quelli che…continuano”, agli sponsor e a tutte
quelle figure che hanno interfacciato con la manifestazione (forze dell’ordine, protezione civile,
croce rossa, rangers d’Italia, dipendenti comunali,
ecc.) ma soprattutto un grazie a quei quattro battaglioni di concittadini che per mesi hanno stoicamente lavorato giorno e notte per raggiungere
quei risultati ammirati e apprezzati da tutti. In
ultimo volevo ringraziare i “grandi ragazzi e
ragazze” del Comitato Palio, insieme abbiamo
condiviso preoccupazioni e fatiche ma, alla fine,
anche la grande soddisfazione di vedere realizzato un progetto comune. Uno stragrande personale
grazie a Ben Ur, per avermi aiutato e consigliato
semplicemente e fraternamente in tutto.
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Amministrazione
L’ESTATE CULTURALE DELLA NUOVA GIUNTA
di Ivano Moreschini
Abbiamo fatto una chiacchierata con
il nuovo Assessore alla Cultura,
Pistoia Armando, per farci illustrare
le iniziative dell’Estate Culturale a
Castel Madama. La novità deriva dal
cambiamento dell’Amministrazione,
con la vittoria del centro-sinistra che
si è avuta il 28 e 29 maggio scorsi.
Per questo eravamo curiosi di capire
quali saranno le linee portanti della
politica culturale della nuova amministrazione, le continuità ed i rinnovamenti che saranno proposti.
Afferma l’Assessore Pistoia: “Una delle priorità della nuova
Giunta è stata di ricostruire un rapporto con le associazioni
presenti sul territorio, in particolare con alcune di loro che
erano state poste in secondo piano da parte della giunta di
centro-destra, per vari motivi. Per questo il sindaco ed io
abbiamo voluto un incontro con tutte le associazioni, che si
è tenuto il 23 giugno scorso. Dall’incontro sono scaturite le
proposte che l’Amministrazione si è preoccupata di coordinare in un programma complessivo. Il tentativo è quello di
caratterizzare la politica culturale, ma a partire dalle esigenze e dalle aspettative delle associazioni presenti nel paese”.
In effetti l’Assessore Pistoia ci consegna la copia di un programma dell’estate culturale di “Castellestate 2006”, che
pubblichiamo.
L’Assessore continua affermando che: “Pensiamo di rivedere il regolamento della Consulta delle associazioni, e di
aggiornare l’albo degli iscritti, cosa che non è stata più fatta
da tempo. Inoltre, dopo questo primo programma fatto
necessariamente in fretta, visti i tempi brevi dalle elezioni,
pensiamo da settembre di invitare le associazioni, ma
anche i privati a proporre il loro programma, tramite un
manifesto. A quel punto potremo lavorare su un programma
annuale, impostando meglio il tutto. Tra l’altro per l’autunno
ci aspetta anche il ventennale del gemellaggio con
Oudenaarde, che vorremmo festeggiare bene, insieme ai
belgi, ma anche agli spagnoli de La Roda de Andalucia”. La
discussione passa poi più nel particolare, e l’assessore illustra alcune idee: “ Pensiamo di formare alcuni laboratori per
svolgere diverse attività: disegni, scenografia, lavorazione
di tessuti, ceramica, non fini a se stesse, ma legate per
esempio al Palio.
Da un confronto comune e continuo possono nascere o
accrescersi delle vere e proprie professionalità. Pensiamo
inoltre di acquistare materiali, come palchi, gazebo, ecc.
che servono per le varie iniziative, anche delle associazioni, piuttosto che affittarli. Un’altra idea per il futuro è quella
di proporre rappresentazioni teatrali di livello, insieme a
quelle dei gruppi presenti nel paese. Questo perché non
siano momenti staccati, ma perché possano servire da stimolo ai gruppi locali stessi.
Un altro impegno importante è quello di una ricognizione
degli ambienti già destinati alle varie attività, per provare
insieme alle associazioni ad utilizzarli in modo più adatto.
Sarà necessario anche, vista la scarsità di personale
comunale, avere dei punti di riferimento nelle associazioni
per la gestione degli spazi, mettendo in chiaro le relative
responsabilità”.
Chiediamo all’assessore invece notizie sui servizi culturali
del Comune, cioè la Biblioteca, l’Archivio Storico e le proposte di Museo. “Sull’archivio storico la Giunta ha rinnovato l’incarico alla Dr.ssa Flavia de Bellis, e ci sarà a breve
un incontro con il Comune di Vicovaro per definire meglio
la convenzione per la gestione associata. Per la biblioteca
sono state avanzate delle richieste di contributo alla
Provincia ed alla regione per audiovisivi e radio frequenze.
Rispetto alle proposte museali, c’è in piedi un progetto per
il Museo “Vulpiani”, che è curato da un gruppo di studio,
una cooperativa che ha presentato il progetto. Manterremo
la continuità con questo progetto, che era stato varato
dalla Giunta di centro-destra. C’è inoltre nella finanziaria
regionale un contributo di Euro 30.000,00 per un Museo
della passamaneria (i cordoni), sul quale dobbiamo ancora ragionare”.
L’assessore conclude la chiacchierata ritornando ai riferimenti generali della politica culturale: “Vorremmo caratterizzare Castel Madama con eventi culturali che si ripetono e
che abbiano una durata nel tempo. Mi piacerebbe che fossero dei percorsi di approfondimento partecipati: gli eventi di
Castellestate servono anche a ritrovare degli spazi di incontro, per uscire di casa, superare l’insofferenza che spesso si
nota nei rapporti interpersonali.
Pensiamo anche che sia importante aprire degli spazi al
privato, senza cadere nella sterile polemica che così
potrebbe avere un rientro economico. Un esempio in questo senso è il progetto Agorà-cultura in piazza, una settimana di musica di genere e una mostra permanete di
fotografia da tenersi in Piazza Mazzini. Il progetto è stato
proposto dalla Birreria “San Michele aveva un gallo” e
l’amministrazione lo ha accolto e patrocinato, come può
fare con altri del genere.”
Amministrazione
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Le manifestazioni culturali, sportive e ricreative previste nel programma “Castellestate 2006” rappresentano la volontà dell’amministrazione comunale di avviare una collaborazione con le associazioni, con il mondo giovanile, con gli operatori culturali ed
economici per offrire alla comunità locale e agli ospiti l’opportunità di conoscere e dare valore alle attività dei molti soggetti che
contribuiscono ad elevare la qualità della vita e la crescita socio-culturale del paese. “Castellestate” può migliorare ancora sia
come proposte, sia come coinvolgimento di altre e nuove energie culturali sociali ed economiche, a condizione che la sua programmazione sia sempre più partecipata. Un augurio a tutti noi di trascorrere piacevoli momenti di incontro e di relax.
P R O G R A M M A D A S A B AT O 2 2 L U G L I O
Sabato 22 Luglio
Via Cavour, ore 20.00
FESTA DEI QUATTRO RIONI
IN ONORE
DEL RIONE VINCITORE
“PALIO
MADAMA MARGARITA 2006”
Domenica 23 e Martedi 25 Luglio
Campetto polivalente, ore 21.00
“STATI D’AGITAZIONE SONORA”
ASS. CULTURALE RH MUSICA LIBERA
Mercoledì 26 Luglio
Parco Oudenaarde, ore 21.30
FESTA DI S. ANNA E
FESTA DEI NONNI
SERATA DANZANTE
IN COLLABORAZIONE CON ASS. PRO LOCO
Sabato 29 luglio
Parco Oudenaarde, ore 21.30
SERATA DANZANTE
IN COLLABORAZIONE CON ASS. PRO LOCO
Domenica 30 Luglio
Castello Orsini, ore 21.30
PRESENTAZIONE ED INIZIO
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
Sabato 5 Agosto
Parco Oudenaarde, ore 21.30
SERATA DANZANTE
IN COLLABORAZIONE CON ASS. PRO LOCO
Domenica 6 Agosto
Castello Orsini, ore 21.30
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
Sabato 12 Agosto
Vicolo Francescaccia, ore 21.30
MUSICA E POESIA ...GUARDANDO LE STELLE
di Giancarlo e Valerio Iori
Domenica 13 Agosto
Castello Orsini, ore 21.30
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
Sabato 19 Agosto
Parco Oudenaarde, ore 21.30
SERATA DANZANTE
IN COLLABORAZIONE CON ASS. PRO LOCO
Domenica 2O Agosto
Cartello Orsini, ore 21.30
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
Sabato 26 Agosto
Parco Oudenaarde, ore 21.30
SERATA DANZANTE
IN COLLABORAZIONE CON ASS. PRO LOCO
Domenica 27 Agosto
Castello Orsini, ore 21.30
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
Sabato 2 Settembre
Via Cavour, ore 21.00
FESTA DEI DONATORI DI SANGUE
Sabato 2 Settembre
Cartello Orsini, ore 21.30
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
Domenica 3 settembre
Castello Orsini, ore 21.30
CHIUSURA
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
Sabato 9 Settembre
Vicolo Francescaccia, ore 21.30
Teatro -”LA GIARA”
di Luigi Pirandello
ASSOCIAZIONE TEATRALE “FUCINA D...”
Domenica 10 Settembre
Campetto Polivalente, ore 19.00/21.00
“5a SUPERCOPPA LUIGI SISTI”
APERTURA TORNEO DI CALCIO A 5
Domenica 17 Settembre
Campetto Polivalente. ore 19.00/21.00
“5a SUPERCOPPA LUIGI SISTI”
FINALI E PREMIAZIONI TORNEO DI CALCIO A 5
Da Lunedì 18 a Domenica 24 Settembre
Castello Orsini, ore 18.00
MOSTRA DI PITTURA
“QUANDO L’ARTE È DONNA”
Opere di Smeralda Giordano
Sabato 23 e Domenica 24 Settembre
FESTA DI SAN MICHELE ARCANGELO
23/09 - Piazza Dante, ore 21.00 - Spettacolo
Musicale e Fuochi Pirotecnici
24/09 - Banda Musicale per le vie del paese Processione del Santo Patrono
Sabato 23 Settembre
Castello Orsini, ore 18.00
11° CONCORSO
“UNA FAVOLA PER I BAMBINI”
PREMIO SUOR LIBERATA SCARDALA
Sabato 30 Settembre
Parco Oudenaarde, ore 21.00
ESIBIZIONE ARTI MARZIALI
Dimissioni del Segretario dei D.S.
Alla fine di una travagliata segreteria conclusasi con l’eccezionale successo delle elezioni
politiche di aprile e di quelle amministrative di maggio 2006, Ivano Chicca si è dimesso
dalla carica di segretario dei D.S. il 9 giugno scorso, prima dell’insediamento della nuova
Amministrazione. Rimasto in carica, se pur dimissionario, fino alla conclusione della trattativa per la formazione della nuova Amministrazione che vede i D.S. presenti con il
Presidente del Consiglio, due assessori alla Giunta Comunale di cui uno Vicesindaco e un
assessore all’Unione dei Comuni, Ivano Chicca lascia il suo incarico, avendo constatato di
non poter più rappresentare i nuovi equilibri che sono scaturiti all’interno del Direttivo
all’indomani delle elezioni amministrative.
Il Direttivo in carica ora dovrà individuare una nuova guida del Partito che lo traghetti fino
al prossimo Congresso Nazionale che si terrà in autunno.
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GAL Aniene
IL GAL ANIENE TIBURTINO
SI METTE IN MOSTRA
di Ivano Moreschini
Un evento promozionale per far conoscere i prodotti tipici ed enogastronomici d’Europa. È “Gusti
d’Europa”, evento che si è svolto alla Fiera di
Roma dall’8 all’11 giugno scorsi, e che ha visto la
partecipazione del Gal Aniene Tiburtino, e delle
Comunità Montane dell’Aniene e dei Monti Tiburtini, Prenestini e Sabini. Soprattutto il Gal, una
sigla che sta per Gruppo di azione locale, ha messo
tutto il suo impegno per costruire uno stand per la
promozione dei prodotti tipici di questa vasta zona
che comprende i territori delle due Comunità Montane. C’erano il Cesanese di Olevano romano
DOC, le olive di Castel Madama, i diversi tipi di
olio d’oliva DOP, cioè a denominazione di origine
protetta, che stanno nascendo nelle nostre vallate.
Ed uno degli obiettivi della manifestazione era
proprio quello di fornire informazione per diffondere la conoscenza dei marchi europei che offrono
garanzie ai consumatori sulla qualità dei prodotti.
Alcune di questi sigle, come la DOC (denominazione di origine controllata) ci sono ormai familiari, ma altre si stanno affermando solo da poco,
come la IGP, che sta per indicazione geografica
protetta, ovvero la IGT, indicazione geografica
tipica. Non sono solo delle definizioni burocratiche: rappresentano il tentativo di risposta dell’Europa alla sfida globale che soprattutto gli Stati
Uniti portano ai mercati alimentari. Una risposta di
qualità, che valorizzi le produzioni locali, aiutan-
GAL Aniene
dole a trovare un mercato abbastanza ampio per
sopravvivere. In alternativa alla cultura dei fast
food, o peggio, alla diffusione incontrollata degli
OGM: è anch’essa una sigla, ma sta per Organismi
geneticamente modificati, cioè quel modo di fare
produzione di prodotti alimentari massiccia utilizzando le manipolazioni genetiche, che a partire
dagli Usa invade i mercati e che potrebbe avere
ricadute poco chiare sulla salute umana.
Ovviamente non si sentiva aleggiare questo pericolo nell’atmosfera festosa di “Gusti d’Europa”,
che ha tenuto insieme degustazioni e convegni
sulla certificazione di qualità, con espositori provenienti da tutta l’Europa, per un totale di 8.000
metri quadrati di prodotti esposti.
Il Gal Aniene Tiburtino è stato rappresentato dalla
propria struttura di animazione, che in questi
quasi due anni di attività del Gal Aniene si è ormai
stabilizzata, permettendo a diversi giovani del territorio di fare una significativa esperienza. C’è
stata inoltre la presenza nei convegni del presidente Bruno Proietti e di alcuni membri del consiglio
d’amministrazione del Gal Aniene Tiburtino,
come Giuseppe Sparvoli, rappresentante della
Confcooperative, ed Alberto Clementelli, della
Lega delle cooperative. Ricordiamo infatti che i
Gal sono formati da enti pubblici e da privati,
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soprattutto associati, e hanno come compito quello di valorizzare le aree rurali, attraverso l’utilizzo
di fondi della comunità europea: e “Gusti d’Europa” è stato un tipico esempio del ruolo di una Gal.
Infine, occorre accennare al fatto che il Gal Aniene Tiburtino ha varato il proprio sito internet,
www.galanienetiburtino.it, sul quale si possono
trovare informazioni e bandi per le gare d’appalto
e per le concessioni di contributi.
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Politica
GLI ITALIANI FERMANO
LA RIFORMA DI BERLUSCONI
di Ivano Moreschini
Non sono bastate le due giornate di caldo afoso del 25
e 26 giugno a fermare la voglia degli italiani di dire un
chiaro No alla riforma della Costituzione voluta da
Berlusconi. Nonostante le aspettative di bassa affluenza, dovute alla complessità della legge e soprattutto al
caldo, ben il 53,6 degli aventi diritto al voto si è recato alle urne. Questa volta invece ha prevalso il No, con
il 61,7% dei voti, con il Sì fermo al 38,3%.
A Castel Madama il voto contrario alla riforma di
Berlusconi è ben 11 punti sopra la media nazionale:
oltre il 72% di voti, cioè più di 2100 persone hanno
trovato il tempo e soprattutto la voglia di fermare la
cosiddetta “devolution” di Berlusconi e Bossi.
Il referendum è stato quindi percepito come un
momento importante, e la reazione popolare contraria
forse è dovuta a più fattori. Ne propongo alcuni, senza
pretesa di completezza, invitando magari i lettori interessati ad intervenire sul giornale su queste materie.
Prima di tutto è passata tra la gente l’idea che la riforma di Bossi mirasse a dividere l’Italia. Lo dimostra
senza dubbio il dato dell’Italia Meridionale, con il
74,8% di No, ma forse ancora di più il dato della
Sicilia, che con il 69,9% manda un chiaro segnale a
Berlusconi sul livello di gradimento delle proposte
leghiste in quella terra, dove il centro-destra non smette mai di vincere nelle altre elezioni. Peraltro il Sì non
ha sfondato neanche al Nord, dove ha ottenuto i
migliori risultati in Veneto, con il 55,3%, ed in
Lombardia, con il 54,6%: e sono le uniche Regioni in
cui ha vinto.
Il secondo fattore è l’attualità dei valori e dei principi
di una Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza
e dalla fine del regime fascista. È evidente che il tentativo di cancellare quelle radici non ha in Italia una
base di consenso sufficiente, anche in settori della
popolazione che non si riconoscono nel centro-sinistra. I poteri del Primo Ministro, così come li disegnava la riforma bocciata, evocano ancora in Italia i ricordi dell’”uomo forte”, che hanno portato al regime
fascista ed al disastro della seconda guerra mondiale.
Il terzo motivo è forse più legato alla contingenza politica: dopo lo rincorsa di Berlusconi alle politiche, che
ha ridotto lo svantaggio che i sondaggi gli accreditavano, la nascita del governo Prodi, la sconfitta del centro-destra alle Amministrative di fine maggio, la scarsa presenza televisiva sul referendum hanno portato un
calo di tensione nell’elettorato del centro-destra.
Cosa accadrà ora? Le riforme costituzionali, dopo
questo voto, usciranno dall’agenda della politica
italiana?
Le ragioni per le quali si è cominciato a parlare di
riforme in Italia sono ancora tutte in campo: l’esigenza di istituzioni che rispondano meglio ai bisogni dei
cittadini; la sfida della competizione economica mondiale, che può essere affrontata solo con uno Stato più
efficiente; il cambiamento del sistema politico, accelerato dalle riforme elettorali; il venir meno dei partiti
che avevano dato vita alla Costituzione del 1948; il
diverso ruolo dell’Italia nel contesto internazionale
dopo il crollo dell’Unione Sovietica; il progresso della
costruzione dell’Europa.
Quello che però non sembra venir fuori, in questa
lunga fase di transizione che si è aperta a partire dal
1992, è una sufficiente omogeneità culturale e di valori tra le nuove forze politiche che sono emerse da questo passaggio, che permetta di trovare una diversa sintesi che sia in grado di aggiornare i valori ed i principi fondativi del patto costituzionale alle nuove esigenze della società italiana. La continua delegittimazione
reciproca, e lo scarso consenso che dimostrano gli
elettori alle scelte fatte in modo unilaterale sulle regole del gioco, che riguardano tutti, non hanno permesso finora un dialogo proficuo su questi temi.
Finora nella storia d’Italia c’è voluta sempre una
crisi forte per introdurre modifiche costituzionali
importanti: l’Italia unita si trovò ad essere regolata dallo Statuto piemontese, quale stato-guida
del Risorgimento, tra mille mugugni, dei cattolici e del Meridione; il fascismo edificò con la violenza uno Stato totalitario, pur mantenendo in
piedi lo stesso Statuto piemontese; l’Assemblea
Costituente del 1946 fu indetta con le forze
anglo-americane che occupavano il paese.
Saremo capaci di cambiare in modo condiviso le
nostre regole in un periodo “normale”?
Amministrazione
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
di Ivano Chicca
Il primo adempimento che lo Statuto Comunale
prevede, dopo la convalida degli eletti, è l’elezione del Presidente del Consiglio, a significare l’importanza che questa figura riveste dal punto di
vista istituzionale. Importanza messa in risalto dal
Sindaco nella presentazione del punto in
Consiglio Comunale:
“Sono convinto che i cittadini abbiano grosse
aspettative di cambiamento nei nostri confronti:
si aspettano onesta, giustizia, soluzione di problemi piccoli e grandi; si aspettano democrazia,
informazione, trasparenza. Non vendette, rancori,
ripicche, reciproche accuse tra i due schieramenti. Per me non è questa una carica di facciata, un
sopramobile, ma un incarico fondamentale nel
riportare correttezza, trasparenza, democrazia
nel comune di Castel Madama …. Una figura che
stimoli i cittadini (ma anche i consiglieri, il sindaco e gli assessori impegnati nelle cose quotidiane) alla ricerca del bene comune, all’affermazione dei valori generali anche organizzando
incontri, convegni, approfondimenti, con l’apertura e il confronto con altre realtà”.
E per far seguire alle parole i fatti ha attribuito a
questa figura competenze che vanno oltre quanto
previsto dallo Statuto e in particolare:
Tenuta dell’Albo delle Associazioni;
Rapporti con la Consulta delle Associazioni e con
gli Istituti di Partecipazione;
Delega all’informazione: Rapporti con i
soggetti territoriali,
cura del nuovo portale web del Comune,
pubblicazione online
delle delibere di
Consiglio e di Giunta
e delle determine;
Cura dell’immagine
Il Presidente Mauro Cascini
del Comune;
Organizzazione di
convegni ed assemblee per conto dell’Amm.ne;
Rapporti con Enti Pubblici;
Centro ascolto dei cittadini; Attivazione di apposito capitolo di bilancio per sostenere le iniziative
di competenza.
Nel Consiglio d’insediamento della nuova Amministrazione, del 9 giugno scorso, è stato eletto
alla carica di Presidente del Consiglio Comunale il
neoconsigliere Mauro Cascini dei D.S. L’elezione
ha visto il voto favorevole di tutta la maggioranza,
mentre la minoranza si è astenuta per questioni
procedurali seppur avesse espresso valutazioni
positive nei confronti della persona.
Al neo Presidente abbiamo chiesto come intende
espletare questa nuova funzione. Ci ha risposto
che come prima cosa occorrerà capire come questa nuova figura dovrà rapportarsi con il Sindaco,
la Giunta, i consiglieri e più in generale con i cittadini. Bisogna capire come potrà espletare le proprie funzioni lavorando di concerto sia con la
Maggioranza che con la Minoranza. Questa figura potrà avere un ruolo solo se questa Amministrazione di CentroSinistra dimostrerà di credere veramente nelle istituzioni, nella democrazia
e nella trasparenza degli atti. Da parte sua c’è
tanta passione e tanta voglia di imparare a lavorare. Un periodo di rodaggio sarà inevitabile, ma se
verranno confermati i presupposti che hanno portato alla nomina del Presidente del Consiglio i
risultati non tarderanno ad arrivare. Fra le primissime iniziative da prendere c’è la revisione dei
regolamenti comunali che debbono essere ancora
adeguati al T.U. del 2000 e allo Statuto, si pensi
che il regolamento del Consiglio Comunale risale
al lontano 1993.
Facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro a
Mauro Cascini neo Presidente del Consiglio.
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NOTIZIE BREVI
SOSPENSIONE DEL RILASCIO / RINNOVO
DEL LIBRETTO SANITARIO NELLA REGIONE LAZIO
In data 30 Maggio 2006 sul BUR n. 15 della REGIONE LAZIO con
Deliberazione n. 230 del 21 Aprile 2006 è stata approvata la sospensione del Rilascio/rinnovo del libretto di idoneità sanitaria previsto
dalla Legge 283/1962.
Il libretto di idoneità sanitaria continuerà ad essere rilasciato solo ai
soggetti, residenti nel Lazio che prestano attività lavorative, nel settore alimentare, in altre regioni ove il libretto è ancora richiesto.
Le Aziende UU.SS.LL. attraverso i Dipartimenti di Prevenzione,
dovranno incrementare le attività di verifica dell’attuazione pratica
dell’autocontrollo alimentare e della formazione del personale nell’ambito della produzione alimentare.
SONO IL PRESIDENTE DEL COMITATO DEI GENITORI, LA SIG. GIANNA SALINETTI
Da dodici anni faccio parte del Comitato, prima come collaboratrice, e da cinque anni come presidente dello stesso. Avendo lavorato in stretto contatto con l’allora Presidente Ramona Pompili, c’è
stata una continuità nelle varie problematiche della scuola:
i vari atti vandalici che hanno messo a dura prova l’andamento scolastico;
la presunta chiusura del plesso “Sales”, che ha coinvolto non solo il Presidente Gianna Salinetti
ed il vice presidente Ramona Pompili, ma tutti i genitori dei vari gradi di scuola;
la Commissione mensa.
I nostri rappresentanti in questo ultimo anno e mezzo sono stati esclusi dai controlli della refezione
scolastica. Infatti i genitori eletti nell’anno scolastico
2005-2006 non hanno mai effettuato controlli.
CASTEL MADAMA: NUMERI UTILI
Hanno preso parte a qualche incontro tra Comitato, Amministrazione Comunale e precedenti
Comune: 0774-45001
rappresentanti mensa: Frosini Maurizio, Mariella
Carabinieri: 0774-447002
Santolamazza e Piselli Lidia.
Vigili Urbani: 0774-447305
Si è riusciti ad avere un regolamento con la possiOspedale Tivoli: 0774-335086
bilità di poter entrare nei refettori. In questi ultimi
mesi stiamo affrontando un problema che riguarda
Farmacia: 0774-447001
il plesso Sales: il Provveditorato non ha assegnato
Vigili del Fuoco: 115
l’organico per la formazione di una terza sezione
Servizio Guardia Medica: 118
per la scuola dell’infanzia.
Croce Rossa Italiana: 0774-531934 / 531938
Come componenti del consiglio d’Istituto ci
Protezione Civile: 0774-4500243
siamo attivati insieme al dirigente scolastico e
come comitato dei genitori, facendo una raccolta
Biblioteca Comunale: 0774-4500209
di firme che è stata consegnata al Provveditorato.
U.S.L. RM/G - Tivoli - Prenotazioni 800986868
Con l’occasione voglio ringraziare tutti i genitori
Per pagamento Ticket
ed i collaboratori per la fiducia e per il lavoro
CCP N. 52577616 – Azienda U.S.L. ROMA G
svolto insieme.
sulla causale mettere C.F. ASL 04733471009
Ricordo
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C’era tanta gente
di Gualtiero Todini
Perché al funerale di Massimo c’era tanta
gente? C’era più gente di quanta ognuno di noi
se ne aspettasse; e ce ne aspettavamo tanta.
Perché questo concorso di popolo? Tanti, che
non stavano dentro al corteo, ne aspettavano
il passaggio. Alla domanda “Perché c’era tanta
gente?” ho sentito che altri hanno cercato di
rispondere, prima di me che cercherò di
rispondere adesso.
Io ho ascoltato, ho riflettuto e mi sono fatto
un’idea. Questa: Massimo era una persona che
apparteneva un po’ a tutti; era cortese; era
discreto; non alzava mai la voce.
Massimo: una persona seria, di parola.
Massimo: poche chiacchiere; contano i fatti.
Pur disponendo di una buona penna, non la
usava volentieri; ma, se costretto, accettava
il confronto, anche aspro; e lo affrontava
ragionando pacatamente e sul difficile filo
dell’ironia; l’ironia, quell’arma potente e
disarmante in mano alle persone timide, che
affidano le loro “possibilità persuasive” alla
purezza del ragionamento.
Massimo: una persona arguta, una arguzia che in
lui, acuto osservatore, si era manifestata subito.
Eccolo che, bambino di pochi anni, assiste a un
incontro fra la madre (“la maestra Angelina”) e
alcune colleghe: la maestra Ada, la maestra
Olga. A un certo punto Angelina, accennando
alle “pastarelle”, fa: “Ada, Olga, su, prendetene un’altra”. E la maestra Ada: “Veramente
ne ho prese già due”. E Massimo: “Veramente,
se ne prendi un’altra, sono cinque!”.
Ma — da grande — Massimo è generalmente
una persona mite: lo è sempre con i “gemelli”, i due ex-discoli Alessandro e Stefano,
anche quando a un padre qualunque sarebbe
scappata la pazienza ...
E, così, pazientemente, sorbisce il caffè “ultrazuccherato”, perché i gemelli facevano a gara
a chi gli ci metteva l’ultimo chucchiaino; e se li
guardava con affettuosa comprensione. Mentre
Carla li fulminava con gli occhi ...
Quello che colpisce di Massimo “in opera” è la
precisione nei lavoretti che esegue: il taglio di
una siepe, il rattoppo di una cortina, l’impianto di un minisistema di annaffiamento,
disegnare sul pavimento la Rosa dei Venti.
Tutte piccole opere d’arte che io gli ho visto
realizzare nella “pace di Ortona”. È qui, nella
casa di Torre Mucchia a Ortona, dove noi,
come ogni anno, lo stavamo aspettando, che
Massimo trascorreva le sue ferie, insieme a
Carla: un luogo per tutti e due, Massimo e
Carla, ricco di dolci memorie. Li ricordo quando qui, a Torre Mucchia, nelle tiepide serate
estive, cantavano in coro “Addio, Lugano
bella...”. Era il loro inno alla vita.
L’Associazione Culturale Albatros e la Redazione de “La Piazza”, partecipano al
dolore di Carla Santolamazza e della sua famiglia per la scomparsa del caro
MASSIMO ROCCHI
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Comunità Montana
IX COMUNITÀ MONTANA
a cura di Fausta Faccenna
IN VOLO
SULLA IX COMUNITÀ MONTANA DEL LAZIO
È stato appena pubblicato il documentario “In
volo sulla IX Comunità Montana del Lazio”. Il
video, su supporto DVD, della durata di 30 minuti raccoglie immagini e descrizioni dei 18 Comuni
appartenenti all’Ente che con questo filmato ha
inteso proseguire nell’opera di promozione dello
sviluppo turistico ed economico della Sabina
Romana e dell’area dei Monti Prenestini, realizzando un importante strumento di conoscenza del
territorio montano.
residente nell’area metropolitana di Roma, con
particolare attenzione alla presenza di castelli, rocche e palazzi baronali.
Il filmato, che si avvale di riprese aeree, offre
immagini spettacolari, panorami pregevoli e la
descrizione delle molteplici ricchezze artistiche,
storiche e culturali che connotano un territorio,
ancora poco conosciuto anche al vasto pubblico
L’opera, al di là del valore divulgativo, ha l’ambizione di voler suscitare nelle popolazioni locali la
consapevolezza del valore dell’identità culturale
dei nostri paesi e delle comuni radici che rendono
unico ed originale l’intero contesto.
La realtà che emerge dal video è quella di un
territorio costruito da una storia antichissima, da
tradizioni enogastronomiche ed artigianali peculiari, da usi e costumi dei suoi abitanti che ne
fanno una meta turistica e culturale di rilievo
nazionale.
L’identità rappresenta, infatti, una carta vincente
nella sfida del mercato globale che caratterizza il
nostro tempo. Il vivere locale che entra nel vivere globale vivifica i valori della dignità umana e
restituisce una propria identità culturale e sociale
alle popolazioni che avvertono una certa marginalità dei propri vissuti e delle proprie abitudini
di vita.
Da tempo, ormai, è convinzione condivisa quella
della ricchezza culturale del territorio comunitario. Tale convinzione ha sostenuto i molteplici
interventi che la Comunità Montana ha realizzato
nel campo della conoscenza e valorizzazione del
proprio patrimonio storico e ambientale finalizzati alla creazione di nuove opportunità di crescita
nel settore dei servizi turistici, dell’accoglienza e
dei prodotti tipici, della gestione dei beni culturali
e ambientali.
Segretario Dr. Mario Mascetti
IX COMUNITÀ MONTANA
Sede: Via Acquaregna n. 90 - Tivoli
tel. 0774-314712-3 - fax 0774-330915
www.comunitamontanativoli.org
Comunità Montana
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CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE
DI MANIFESTAZIONI CULTURALI
Come è ormai prassi consolidata, anche quest’anno la Comunità Montana ha inteso promuovere e
sostenere economicamente la realizzazione di
manifestazioni culturali finalizzate alla promozione di specificità del territorio attraverso un bando
pubblico con scadenza 28 aprile 2006.
Sono pervenute 34 domande e sono stati premiati
i 12 migliori progetti che si sono contraddistinti
per la qualità dell’offerta turistico-culturale, per il
coinvolgimento e la ricaduta territoriale, per la
presenza di patners internazionali e il carattere
sovracomunale delle iniziative proposte.
I destinatari del bando per il finanziamento sono
stati Comitati, Pro-loco, Complessi bandistici,
Confraternite, Gruppi Folcloristici e associazioni
onlus in genere, aventi come scopo sociale preminente lo svolgimento di attività di carattere turistico-culturale e di valorizzazione del territorio
con sede legale in uno dei 18 Comuni appartenenti alla Comunità Montana.
Pur nella loro diversità le iniziative proposte sono
di notevole pregio; rammarica dover constatare
che alcune domande non sono state ammesse a
valutazione per carenza della documentazione
richiesta dal bando.
A ciascuno dei vincitori verrà assegnato un contributo di Euro 3.000,00.
Segretario Dr. Mario Mascetti
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Musica
NON SOLO MUSICA!
di Paolo Muzi
Domenica 30 giugno presso il castello orsini l’associazione “Rho musica libera” in collaborazione con la
Provincia di Roma ha organizzato una manifestazione di sostegno al popolo del chiapas. L’incontro è
stato animato da un dibattito, una mostra fotografica
e dalla proiezione di filmati sui recenti sviluppi della
situazione messicana. All’incontro erano presenti il
vice presidente del consiglio provinciale Nando
Simeone, il presidente dell’Associazione culturale
“Rh musica libera” Alberto Grelli, Fabiola Giacinti
rappresentante dell’associazione di cooperazione
con i ribelli messicani “Ya basta” e Simona Granati
realizzatrice della mostra sui campi del EZLN.
Il dibattito ha evidenziato come popolazioni che combattono per difendere i propri diritti le proprie terre e le
proprie radici, abbiano associato alla lotta di resistenza un messaggio politico importante: lottare per un
mondo migliore, dove il valore è rappresentato dalle
persone e dalla libertà popoli rispetto al capitale. Al
fine di sostenere concretamente tali popolazioni erano
disponibili alcuni prodotti locali e materiale informativo
e pubblicitario.
Ma le iniziative dell’associazione culturale “Rh musica
libera” non si fermano qui; grazie anche al patrocinio
del Comune di Castel Madama e alla collaborazione
con l’associazione culturale “Albatros” è infatti in pro-
gramma, per il 23-24-25 luglio, una serie di eventi che
verranno ospitati nel campetto delle scuole elementari e negli spazi verdi adiacenti. Il programma prevede
per domenica 23 l’esibizione della band romana “radici nel cemento” mentre il lunedì sarà una giornata
audio-visiva con mostre fotografiche e proiezioni (cui
probabilmente seguirà un piccolo spettacolo teatrale).
La serata conclusiva di martedi organizzata in collaborazione con l’associazione Costa della Forma vedrà
l’intervento del jazzista di fama internazionale
Maurizio Gianmarco. Gli organizzatori assicureranno
un punto ristoro attrezzato con la disponibilità di panini caldi, tanta birra e dessert.
Alla manifestazione prenderanno parte anche altre
associazioni (quali commercio equo terzo mondo,
carta, Ya basta, emergency) ed esponenti dell’artigianato locale.
Tutti coloro che intendano collaborare con l’associazione per la realizzazione dell’iniziativa possono contattare gli organizzatori al numero 349.6767593.
L’Associazione Albatros e la redazione de “La
Piazza”
salutano i lettori
e danno appuntamento a settembre per il prossimo numero
BUONE VACANZE A TUTTI
Rione Castelluccio
Anno Domini
MMVI
Rione Santa Maria
Anno Domini
MMVI
Rione Empolitano
Anno Domini
MMVI
Rione Borgo
Anno Domini
MMVI
Vicovaro
25
Il Consiglio Comunale del 28 Giugno
di Roberto Bontempi
Discussione accesa sulle variazioni di Bilancio 2006.
Nominati i rappresentanti del nuovo Consiglio della Comunità Montana
Seduta ordinaria del Consiglio
Comunale di Vicovaro il 28 giugno. Ben 11 i punti all’Ordine
del giorno. Approvato all’unanimità il verbale della seduta precedente, si è poi passati a discutere il rendiconto di gestione per
l’anno 2005.
L’assessore Schiavetti ha sottolineato l’avanzo di 108.000
euro che potrà essere impiegato
per interventi straordinari di
varia natura. Il consigliere di
minoranza Sirini si è appoggiato agli appunti mossi al conto
consuntivo da parte dell’Organo
di revisione, chiedendo alla
maggioranza di tenerli in considerazione. I consiglieri di minoranza, alla votazione del punto, si
sono astenuti. La discussione più “calda” si è
avuta, però, sulla ratifica di una deliberazione
della Giunta riguardante alcune variazioni di
bilancio. Ancora l’assessore al Bilancio,
Schiavetti, ha preso la parola rimarcando la necessità di queste variazioni in seguito all’approvazione della Finanziaria regionale avvenuta nell’aprile scorso, quindi successivamente al bilancio
comunale. Schiavetti ha parlato di nuovi contributi provenienti dalla Regione (tra gli altri, 25.000
Euro per le iniziative del Sabellico, 15.000 Euro
per il turismo, 4.000 Euro per gli anziani e
180.000 Euro in tre anni per un parcheggio) e
anche dalla Provincia (per la prevenzione e il contrasto al disagio giovanile). Il consigliere Sirini,
rilevato con soddisfazione un calo di 18.000 euro
delle consulenze, ha chiesto spiegazioni sull’eccessivo aumento delle spese della CISPEL (una
società regionale che, dal 1997, ha un contratto
con il nostro comune per il recupero ICI e
TARSU), e sul mancato inserimento, già in fase di
previsione, di un importo adeguato per la pulizia
del paese, passato da 0 a 20.000 Euro solo in fase
di variazione. Schiavetti ha giustificato l’aumento
di spese con la CISPEL per l’impegno del comune di versare, entro il 2006, i 40.000 euro spettan-
ti alla società, evitando in tal modo di dover pagare degli interessi. Per quanto riguarda le spese per
la pulizia, Schiavetti ha lamentato la penuria della
casse dell’Unione dei comuni, che in passato avevano aiutato in maniera decisiva questo aspetto
evidenziando comunque come nel Bilancio
approvato sia stato inserito un nuovo fondo per il
decoro urbano di 12.500 euro. Anche il consigliere Bontempi è voluto intervenire sul tema della
pulizia del paese, facendo notare come, nonostante un incremento della spesa, ad esso non sia
seguito il previsto miglioramento dell’efficienza
del servizio. Lo stesso Bontempi ha stigmatizzato
una cattiva gestione dell’occupazione del personale, anche negli uffici comunali, dove, a suo
avviso, c’è un numero eccessivo di capi-area a
fronte di una riduzione del numero complessivo
degli impiegati. Il sindaco prima e l’assessore
Laura Solitari poi, hanno riconosciuto dei rallentamenti, di ordine burocratico, nella mancata partenza della raccolta differenziata porta a porta, dal
momento che la situazione della costituenda isola
ecologica è ancora in fase di stallo: entrambi si
sono detti comunque fiduciosi di una risoluzione
del problema entro l’anno. Solitari ha poi aggiunto che, qualora entro il mese di agosto la situazione non dovesse ancora essersi sbloccata, ha già
deciso, in accordo con l’AMA, l’istituzione di
26
Vicovaro
una domenica ecologica al mese per Vicovaro ed
una, a rotazione, per gli altri paesi della Valle
Ustica, in modo da offrire ai cittadini un luogo
per smaltire i loro rifiuti ingombranti. Riguardo
l’occupazione, sia Schiavetti che Thomas si sono
detti preoccupati per il rallentamento del passaggio del personale LSU dalla Comunità montana
all’ACEA, rallentamento causato da questioni
burocratiche. Il sindaco ha comunque detto di
aver scritto una lettera all’ACEA facendo pressioni affinché questo passaggio di consegne
avvenga in tempi ragionevoli. Anche in questa
votazione la minoranza si è astenuta.
A questo punto il Consiglio ha svolto le votazioni
per l’elezione dei nuovi rappresentanti per il
Consiglio della Comunità montana, rinnovatosi in
seguito ai recenti appuntamenti elettorali. Per la
maggioranza sono stati eletti Fiorenzo De Simone
(confermato) e Santino Gentili (al posto di Luigi
UN MESE IN... BREVE
a cura di Roberto Bontempi
UN RICORDO DELLE VITTIME
DELL’INCIDENTE DI RONCI
Quinto anniversario del tragico episodio
dell’elicottero precipitato
Era il 19 giugno del 2000 e, in località Ronci, non
lontano dalla via Tiburtina in territorio vicovarese,
avvenne uno degli eventi più tragici che la nostra
storia recente ricordi: un elicottero dei Vigili del
fuoco, impegnato in una ricognizione alla ricerca
di alcune persone disperse, toccò accidentalmente
un cavo dell’alta tensione e precipitò al suolo.
Nell’incidente persero la vita quattro Vigili del
fuoco ed un volontario della protezione civile dell’associazione paracadutisti Giannino Caria di
Roma. Per il quinto anno Vicovaro ha voluto rendere omaggio a queste vittime innocenti con una
Pagani), mentre la minoranza ha confermato
Gianni Sirini.
Il Consiglio ha poi discusso l’opportunità di aderire al Coordinamento nazionale degli enti locali per
l’Africa, per promuovere l’informazione sul continente africano e proporre interventi di cooperazione, e al Comitato “Nairobi 2007”, per sostenere
economicamente il Global Social Forum del prossimo gennaio. La minoranza si è nuovamente astenuta. Gli ultimi sei punti hanno riguardato l’opportunità di alienazione di altrettanti terreni dal
demanio civico. Dopo una discussione molto tecnica sulla congruità o meno della percentuale del
5% per rimuovere il vincolo, e sulla possibilità
legislativa di richiedere una nuova perizia, il
Consiglio ha approvato all’unanimità questi ultimi
punti. Grazie a questo provvedimento il Comune
potrà disporre di più di 40.000 Euro da investire in
interventi di interesse collettivo.
cerimonia svoltasi sul luogo del disastro. Nella
mattinata del 19 giugno il parroco don Benedetto
ha celebrato una messa e le autorità civili hanno
deposto una corona di fiori. Buona la partecipazione della cittadinanza che ha avuto a disposizione anche un servizio navetta per raggiungere
una zona non proprio a portata di mano.
Alla triste manifestazione hanno preso parte, oltre
al Sindaco di Vicovaro, Thomas e vari membri del
consiglio e dell’Amministrazione comunale,
anche i familiari delle vittime.
Presenti, tra gli altri, anche rappresentanze dei
Vigili del Fuoco, della Guardia Forestale, i
Carabinieri di Vicovaro e Licenza e numerosissime associazioni di volontariato locale: la
Croce Rossa di Vicovaro, il Soccorso alpino
di Licenza, i Rangers di Castel Madama, i
distaccamenti FVRS di Vicovaro e Arsoli, il
VPCP di Pisoniano e il neo-costituito Centro
Operativo di Vicovaro (COV), alla sua prima
uscita ufficiale.
Tutti uniti nello stesso dolore.
Vicovaro
ANCHE VICOVARO DICE “NO”
ALLA RIFORMA
DELLA COSTITUZIONE
Bassa la percentuale dei votanti.
Il “no” vicino al 70%
Il 25 e 26 giugno i cittadini italiani sono stati
chiamati ad esprimere la loro opinione sulle
modifiche alla Parte II della Costituzione approvata dal precedente governo con un referendum
confermativo.
A Vicovaro la percentuale dei votanti è risultata
leggermente inferiore rispetto a quella nazionale
(1526 votanti su 3134 aventi diritto vale un
48.6% inferiore al 52.3% italiano).
L’affermazione del “no” è stata però ancora più
schiacciante, 69.3% (1059 preferenze) superiore
al dato nazionale (61.7%). Per il “si” solo 451
voti che valgono una percentuale di 29.3%, inferiore al 38.3% italiano.
VIVE LA FRANCE!
Gemellaggio: alcuni cittadini di Saint-Cheron
ospiti di famiglie vicovaresi per un week-end
Un nuovo capitolo del gemellaggio tra Vicovaro e
Saint-Cheron è stato scritto nel primo fine settimana di luglio.
Una delegazione composta da XX cittadini del
paese francese, tra cui il sindaco è stata ospitata
da diverse famiglie vicovaresi. I cittadini francesi, accolti da un aperitivo in piazza padre Pietro
la mattina del 30 giugno, hanno partecipato, nel
pomeriggio dello stesso giorno, all’inaugurazione della ex chiesa di Santa Maria ed hanno poi
preso parte ad una cena organizzata dal comitato
per il gemellaggio. Il sabato successivo, gli ospiti transalpini hanno cenato in piazza san Pietro
27
dove c’era la sagra della pagnotta e durante la
cena hanno potuto seguire, con l’entusiasmo che
gli è proprio, anche le gesta della loro squadra di
calcio impegnata nel vittorioso incontro con il
Brasile. Il giorno successivo, la domenica, i
nostri “gemelli” hanno avuto occasione di visitare alcuni dei posti più belli di Roma, per poi partire l’alba di lunedì 3 luglio.
Per tutti coloro che hanno vissuto l’esperienza
dell’ospitalità è stata un’occasione per stringere
legami ancora più intensi con questi nostri amici
d’oltralpe.
SAGRA DELLA PAGNOTTA
Due serate di festa con il prodotto
più caratteristico del nostro paese
Il pane protagonista a Vicovaro. Sabato 1° e
domenica 2 luglio, a partire dal tardo pomeriggio
fino a mezzanotte inoltrata, la Pro loco del nostro
paese, con il contributo e il patrocinio dell’assessorato al turismo del Comune, ha allestito la
XVIII edizione della “Sagra della pagnotta vicovarese e dei prodotti tipici locali”.
In piazza San Pietro sono stati allestiti degli stand
gastronomici nei quali si è potuto degustare l’ottimo pane vicovarese condito con l’olio tipico
delle nostre colline e alcuni dei prodotti tipici
della tradizione.
Le due serate sono state dedicate alla felice
accoppiata musica e cibo: il sabato, succulenta
cena in piazza a prezzi popolari e spettacolo del
gruppo perugino “La macchina del kapo”; domenica, salsicce alla brace e musica da ballo di
“Quelli che…”.
La sagra è stata arricchita dalla presenza, il sabato, della delegazione francese di Saint-Cheron: i
nostri gemelli transalpini hanno mostrato di gradire molto il cibo locale, e come biasimarli…
28
Vicovaro
INAUGURTA LA EX CHIESA
DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE
di Roberto Bontempi
Sarà museo tematico della Valle Ustica e sala congressi
Terminati i lavori di ristrutturazione e restauro, il
30 giugno è stata inaugurata la ex chiesa di Santa
Maria delle Grazie di Vicovaro. La chiesa, costruita nel XIII secolo su ruderi romani, fa parte di un
convento francescano da tempo in disuso, ed ha
assunto la forma attuale in seguito agli interventi
della metà del Seicento.
Essa, non più officiata da molti anni, sorge vicino
al cimitero del paese e, dalla metà dell’Ottocento, è stata usata come sacrario ed edificio per
il culto funebre. Adesso l’edificio sarà utilizzato
come museo tematico della Valle Ustica e sala
congressi.
La ristrutturazione è stata condotta dalla ditta specializzata Lattanzi di Roma, che ha vinto una gara
d’appalto tra 15 imprese indicate dalla
Soprintendenza e si è potuta realizzare grazie a tre
diversi contributi: il primo, del 2002, derivante
dall’accordo di programma Stato/Regioni; il
secondo, del 2003, proveniente dalla Provincia e il
terzo, del 2004-2005, dalla Regione Lazio, per un
totale di 774.000 euro (il Comune ha partecipato,
nella seconda fase, con 120.000 Euro).
A progettare e dirigere i lavori sono stati gli
architetti Colanera e Acquaviva, ma hanno seguito da vicino le varie fasi della ristrutturazione
anche gli architetti Cipolloni e Centroni.
Il dottor Centroni è stato presente alla cerimonia
inaugurale, alla quale sono intervenuti, oltre al
sindaco Thomas, la Giunta ed altri componenti
del Consiglio comunale, anche il presidente
della Comunità montana dell’Aniene nonché
neo-assessore provinciale Luciano Romanzi, e
l’assessore regionale ai lavori pubblici Astorre.
Anche i nostri “gemelli” di Saint-Cheron hanno
partecipato all’evento.
L’assessore ai lavori pubblici del Comune di
Vicovaro, Cesare Fabri, che si è impegnato in
prima linea nel reperimento dei fondi, ha detto di
essere molto soddisfatto della conclusione dei
lavori ed ha voluto ringraziare il Sindaco, la
Giunta e l’intero Consiglio, abile nel determinare le scelte, ed anche l’ufficio tecnico, solerte nel
seguire le pratiche di propria competenza.
Fabri ci ha manifestato il desiderio di voler ripristinare il convento, ormai in abbandono, e l’area
circostante, in mano ai privati, in modo da trasformare l’intero complesso in una sede di qualche importante istituzione pubblica; inoltre, ha
aggiunto, è intenzione dell’Amministrazione
acquistare una tesi di laurea sulla ex chiesa di
Santa Maria delle Grazie elaborata da un architetto di Guidonia.
Intanto, per tutta la popolazione, c’è un luogo in
più in cui fare cultura.
Sambuci
LA NOTTE DELLE STREGHE
di Aurora Fratini
31
Tivoli
33
TIVOLI: si ristruttura la Piazza
ma non la Costituzione
di Veronica Moro
Questo mese ho voluto giocare un po’ con il termine “ristrutturazione” per introdurre due temi
importanti che riguardano la città di Tivoli: il
Referendum Costituzionale del 25 e 26 giugno
scorso e i lavori di riqualificazione di piazza
Garibaldi, iniziati il 27.
Tre giorni importanti per la nostra città che ha
visto recarsi alle urne circa il 52,22% degli aventi
diritto al voto (secondo dati forniti dal Comune
consultabili sul sito:
www.comune.tivoli.rm.it)
Infatti, nonostante il caldo e la coincidenza con
una delle più belle domeniche d’inizio stagione –
che alimentavano forti desideri di fuga dalla città,
verso il primo “bacino d’acqua” disponibile – i
tiburtini non sono mancati all’appuntamento elettorale e hanno fanno sentire chiaramente la loro
voce: la Costituzione non si tocca!!
Netta è stata infatti la vittoria dei “NO”, con il
65,97%, un dato molto vicino alla media nazionale, forse addirittura un po’ al di sopra, che è lo
specchio del volere della nostra città.
La Costituzione è un po’ come gli spaghetti, la
pizza e la nazionale di calcio: fanno parte del
nostro DNA… Va bene innovare ma stravolgere è
un’altra cosa!
La sensazione è che, se davanti alle elezioni politiche gran parte dell’Italia si sente confusa, frastornata e – comunque vada – sempre un po’ presa
in giro, forse si avverte la necessità di far rimanere integro almeno un pezzo importante della
nostra storia, passata e presente.
Subito dopo aver deciso di salvare la Costituzione, il 27 giugno si è deciso invece di dare inizio ai
lavori di riqualificazione di Piazza Garibaldi che
grazie al Comune, alla Provincia di Roma e agli
stanziamenti regionali – previsti per le città che
ospitano siti dell’Unesco – avrà a disposizione
circa 1,8 milioni di euro per rifarsi il look.
I lavori sono partiti dall’area antistante il Convitto
e si estenderanno poi a Piazza Trento, Via Boselli
fino a Via Pacifici.
Al livello estetico sono previsti interventi sulla
pavimentazione, l’eliminazione dei cavi aerei, il
rifacimento delle facciate degli edifici e la sostituzione degli elementi di arredo.
Per quanto riguarda gli aspetti logistici e l’adeguamento alle norme è prevista l’eliminazione delle
barriere architettoniche e la creazione di un percorso pedonale per non vedenti, sarà fatto inoltre un
nuovo impianto di illuminazione e saranno istallati speciali cassonetti a scomparsa per i rifiuti.
Insomma, a quanto pare, i piccoli disagi, relativi
alla circolazione, che stiamo fronteggiando garantiranno a noi tutti una gran bella piazza!
34
Archivio storico
SPUNTI DI STORIA DEI COLLICELLI
di Flavia De Bellis
È difficile immaginare oggi i Collicelli come
qualcosa di diverso da un giardino pubblico.
In effetti i Collicelli sono visti come il giardino pubblico di Castel Madama per antonomasia.
Quasi sicuramente la gran parte dei cittadini
più giovani ignora che il carattere pubblico di
questo parco urbano è una acquisizione relativamente recente.
Una bella rappresentazione dell’area è contenuta in un catasto figurato risalente al 1715 ed
oggi conservato presso l’archivio dell’Università
Agraria, che descrive tutte le proprietà sia infeudate che personali della Ecc.ma Casa Pallavicino
di Parma nel territorio di Castel Madama.
La didascalia sottostante il disegno ci spiega
che questi sono Li Collicilli del Sig.r Marchese,
collina amena, di bella veduta. Sono situati di rincontro a Castel Madama con stradoni attorno
dove quei Signori vanno a passeggiare, et in
mezzo, nel più imo vi è posta la SS.ma Croce,
dove nelle feste principali et altri temi dell’Anno
va tutto quel Popolo processionalmente con bella
gala che fa mostra a tutto Castello.
Ancora nel XVIII secolo, quindi, quello spazio era normalmente precluso alla cittadinanza
che poteva accedervi soltanto in occasione delle
feste religiose, mentre la facoltà di passeggiare a
volontà lungo gli stradoni circondati dal verde era
riservata soltanto al feudatario e alla sua corte.
Come si arriva dunque da questa condizione di
partenza a quella attuale, in cui ogni preclusione
viene abolita e al posto dei Marchesi Pallavicino,
che immaginiamo scortati dalla servitù e accompagnati da levrieri e cavalli della razza più eletta,
vediamo passeggiare liberamente mamme e bambini, anziani e badanti, ragazzi e ragazze a piedi e
in bicicletta?
I documenti dell’Archivio Storico Comunale
di Castel Madama ci aiutano a ripercorrere le
tappe di questa graduale conquista.
Il primo tentativo simbolico di riguadagnare al
pubblico l’area dei Collicelli si ha nel 1798 quando tutti i capifamiglia di Castel Madama si riuniscono sulla collinetta per eleggere i rappresentanti della comunità al governo della Repubblica che,
come in tante altre parti d’Italia, nasceva anche
qui sulla spinta della conquista napoleonica e che
prende il nome locale di Repubblica Romana
Empolitana. La funzione pubblica dei Collicelli
sopravvive però soltanto per il breve periodo del
dominio francese.
Nel 1849 Papa Pio IX, sulla spinta delle teorie
liberiste ma soprattutto delle pressioni della
Francia che lo aveva aiutato a restaurare il potere
dopo i moti risorgimentali, emana le Norme sulle
affrancazioni delle servitù di pascere,di vendere
erbe e di fidare.
In base a questa legge tutti i proprietari di
terre, una volta pagata una somma proporzionale al valore del bene e alla stima del possibile
reddito da esso derivante, potevano affrancarsi,
ossia liberarsi, dallo scomodo onere di ospitare
sulle proprie terre le bestie altrui o di lasciare
che i communisti, intendendo con ciò i membri
della communità di Castel Madama, andassero a
raccogliere liberamente legna secca per riscaldarsi o le foglie cadute in terra per confezionare
pagliericci.
Erano questi, jus pascendi e jus legnandi, antichissimi diritti goduti dalla cittadinanza e sanciti
dallo Statuto di fondazione di questo e di tanti
altri piccoli paesi simili a Castel Madama, un
insieme di dispositivi che riusciva a mantenere un
certo equilibrio sociale poiché assicurava i requisiti minimi di sopravvivenza anche ai (tanti) nullatenenti.
Anche il Marchese Angelo Tiberi, ultimo proprietario nobile del feudo, qualche anno dopo
approfitta dell’opportunità di liberarsi dagli usi
civici gravanti sulle sue terre ed inaugura la pratica di affrancazione presso il Comune e la Giunta
d’Arbitri, ma la stima del valore dei terreni, e
quindi il canone da versare per l’affrancazione,
viene da lui giudicata troppo alta. Inizia così una
causa, continuata dal figlio Francesco, che durerà
alcuni decenni e si concluderà solo nel 1891 con
una sentenza largamente a favore del Comune.
Viene però accolta la proposta del Tiberi di pagare parte del canone in natura ed è così che I
Collicelli, lo sterparo detto il Cantone, quello
sotto i Collicelli, lo sterparello detto della Mola
restano liberi e franchi al Comune (...).
In verità, già prima della sentenza definitiva la
famiglia Tiberi aveva tentato una conciliazione
Archivio storico
35
sto colle oltre di contribuire alla bellezza dell’ornato, si toglie l’inconveniente
di avere un pubblico letamajo; mentre al contrario
con tanti alberi riuniti
viene sempre più migliorata l’aria del paese.
Con l’istituzione dell’Università Agraria nel
1894 i Collicelli passano
sotto la nuova amministrazione e viene confermato il
loro carattere pubblico in
quanto terreno demaniale.
Libro delle piante dei fondi posti entro il territorio del feudo di Castel S. Angelo Madama di pertinenza dell’Ecc. ma Casa Pallavicino di Parma formato nell’anno 1715 (per gentile concessione
dell’Università Agraria di Castel Madama)
offrendo in pagamento proprio quell’area per la
quale era stato addirittura concordato e commissionato un Progetto di riduzione della piazza dei
Collicelli a pubblico Giardino. Il progetto, redatto nel 1872 dall’architetto Giorgio Datti di
Subiaco, prevedeva larghi viali fiancheggiati da
alberi lasciando larghe zone sulle scarpate del
colle coltivate ad erba. Si vuole dare al monticello esatta forma circolare e, (...) così ridotto que-
L’aspetto che il giadino
aveva prima della recente
ristrutturazione era stato
definito per la massima
parte nel periodo fascista,
quando il luogo diventa il
fulcro di tutte le attività
locali pubbliche del regime, dalle adunate alle esercitazioni premilitari, ai
comizi e alle sfilate.
Per dare maggiore solennità al tutto il Podestà
Gualtiero Fraschetti nel
1926 promuove un progetto, affidato all’Ingegnere
Allegretti, per l’esecuzione
del tempio Votivo ai Caduti
in Guerra e parziale sistemazione dei Giardini Pubblici e Viali adiacenti
comprendente oltre alla
trasformazione della Cappella di S. Michele Arcangelo in tempio Votivo,
anche una radicale e completa trasformazione dei
piazzali di accesso.
Tutti i lavori che porteranno a trasformare i
Collicelli nel luogo che abbiamo fino a poco
tempo fa conosciuto vengono eseguiti nel 1928,
con una spesa molto ingente cui il Comune
riesce a fare fronte soltanto vendendo alcuni
terreni retrostanti il tempietto, e sono dettagliatamente documentati nelle carte conservate
presso l’Archivio Storico Comunale di Castel
Madama.
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Tradizioni popolari
T RADIZIONI POPOLARI A C ASTEL M ADAMA
F ILASTROCCHE DEGLI A DULTI
selezione ed elaborazione del testo a cura di Gualtiero Todini
Dalla tesi sulle “Tradizioni Popolari a Castel Madama, 1949” di Vittorio Todini
Dopo le filastrocche che riguardavano bambini e adolescenti, questa tornata Vittorio la dedica alle filastrocche degli
adulti. In esse si riscontra che spesso la “visione del
mondo”, che ci è stata tramandata nel tempo, è nata e si è
consolidata tra vicende non sempre lusinghiere, ma anzi –
certe volte – dure, sgradevoli, ispiratrici di un pessimismo
tetragono. Nella filastrocca, che Vittorio ha raccolto e che
qui di seguito riportiamo, si snoda una filosofia del vivere
molto disincantata: se l’amico ti viene a trovare, lo fa per
chiederti qualche piacere; e, se glielo fai, rimane contento e
soddisfatto; ma, quando glielo vai a richiedere, resta così
seccato che sembra che sia tu a doverglielo restituire:
Candu l’amico te vè a trovà / cale piacere tu ja da fa’
e candu ce j ha fattu, / remane contentu e soddisfattu.
Candu ce ju va a repetì, / te biastima tutte le dì:
e pe ccantu te biastima spissu,
pare che tu ha da redà a issu.
A proposito di mariti che si assentano, ecco un’altra filastrocca sul tema. Il clima che si percepisce è leggero, sbarazzino,
scanzonato; e forse vagamente sensuale. Infatti lei dice al
compare: “Stasera ritorna, che mio marito non c’è; ci facciamo
un bel piatto di lenticchie, ti attrippi e te ne torni via”. “Stasera
ritorna”; insomma, un’abitudine:
Compà, revecce massera, / che maritimu non ce sta:
ce cocemo ‘na pigna ‘e lenticchie,
cucì t’attrippi e tenne revà.
Il tono della filastrocca che segue è senz’altro ironico nella
sua richiesta smodata, chiusa da un categorico: altro non
voglio. Già, ma che cosa si chiede? È presto detto. “La vita,
l’onore, beni da vendere, quattrini da spendere, una buona
compagnia in questo mondo e in quell’altro...”. E basta!
Signore, la vita e l’onore, / robba da venne,
quatrini da spenne, / ‘na bbona compagnia
a stu munnu e a viaru: / Signore meju no’ vojo aru.
Il pecoraio, quando è settembre, lascia gli stazzi e scende in
Maremma, verso il mare. Lascia i suoi cari, i figli e la moglie;
è a lei che si raccomanda: “Govèrnati bene!” E la moglie,
stizzita per l’abbandono, gli augura: “Che tu non possa ritornare, poiché vuoi più bene alle pecore, che a me”:
Se ti sposi un muratore, te la fa la casa bella; e ti ci fa una
finestrella, da dove tutti i giorni ti ci affacci. Se, invece, ti pigli
uno zappaterra, ti fa mangiare le toppe e, giunta la sera, ti
manda a dormire con le botte:
Candu ju pecoraru va ‘n Maremma,
dice alla moje: “Covernate bene!”.
Maritu meju, non pozza rivinine:
tu vo’ più bè alle pecore che a mene.
Se tte piji ‘n muratore, / te lla fa la casa bella,
te cce fa la fenestrella / e tutte le dì te cce va affattà.
Se tte pij ‘n zappatera, / te lle fa magnà le tòppe
e la sera co lle bbòtte / te cce manna a colecà...
Centro Anziani
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IL SORPRENDENTE ENTUSIASMO
DEGLI OVER ... CINQUANTA!
di Tonia Rocchi
Inaspettata la partecipazione ai corsi di ginnastica dolce degli iscritti
al Centro Sociale Anziani di Castel Madama con il raggiungimento di risultati eccellenti
Dopo un anno di pausa, a marzo 2006, sono ripresi al Centro Sociale Anziani i corsi di Ginnastica
Dolce, Ballo e Cesteria, che hanno visto una partecipazione massiccia di uomini e donne appartenenti a diverse fasce di età. I corsi hanno avuto la
possibile raggiungere obiettivi sempre più soddisfacenti per l’insegnante e per loro, che vedevano
sul proprio corpo i risultati benefici del movimento. Che dire poi dell’affettività e della generosità
di cui mi hanno circondata che si concretizzava
durata di quattro mesi con una frequenza bisettimanale ed hanno visto l’adesione di circa 70
iscritti, molto convinti ed entusiasti.
Tra questi, i 45 “ginnasti”
del mio corso sono stati
sempre presenti e motivati. Per nessuna ragione
avrebbero rinunciato all’appuntamento del lunedì
e del venerdì, anche quando, a volte, dovevano arrivare con i nipoti al seguito, a cui facevano da
baby-sitter. All’inizio del
corso alcuni degli “atleti”
erano incuriositi ma anche
preoccupati: è bastato
poco, però, per superare
qualunque reticenza. Era bello al mattino vederli
arrivare puntuali, se non in anticipo, con allegria e
tanta voglia di fare. Grazie alla loro volontà è stato
spesso in laute colazioni a base di caffè e dolcetti
fatti in casa!
Questa esperienza è stata molto positiva non solo,
come ho già detto, per i
risultati raggiunti a livello
fisico e psicologico dai
partecipanti, ma soprattutto per la possibilità che ho
avuto di stabilire un intenso rapporto umano con
persone lontane dalla mia
generazione. Con loro mi
sento ormai parte di una
famiglia più allargata ed
affettuosa. Sono convinta
che queste attività hanno
per la nostra comunità una
fondamentale
valenza
sociale che va ben oltre i risultati inerenti le singole discipline. Per questo mi auguro che l’esperienza venga ripetuta e potenziata.
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Danza
PINOCCHIO A PASSO DI DANZA
di Ramona Pompili
Sabato 1° luglio presso il Parco
Oudenaarde è stato rappresentato
lo spettacolo-saggio del gruppo
Arshaus danza dell’Associazione
Dedalo dal titolo “Ma quanto è vita
la vita… Cri… Cri…”.
Ha preso vita sul palco la fiaba più
tenera dei nostri ricordi d’infanzia:
Pinocchio, con musiche e testi tratti dal film di Comencini, dalle
colonne sonore di Piovani, da canzoni di Edoardo Bennato e dal car- Il gruppo Arshaus dell’Associazione Dedalo
tone animato su Pinocchio della
Walt Disney. Non deve essere stato semplice per
Nell’allestimento dello spettacolo della fiaba di
gli insegnanti Maura Vecchio, Anacleto Lauri e
Collodi non è stato trascurato nessun particolare,
Adda Seri articolare i vari livelli e generi della
danza evidenziando le potenzialità di ognuno dei
dalla cura dei costumi ai personaggi: il paziente
loro allievi.
Geppetto, il saccente Grillo, lo stesso Pinocchio,
la Fata Turchina, l’imponente e generoso
Mangiafuoco, e i perfidi Gatto e la Volpe.
In questa rappresentazione è emersa una straordinaria partecipazione: il danzatore classico
Emiliano Piccoli. Diplomato presso il Teatro
dell’Opera di Roma, danza in diversi teatri quali
l’Arena di Verona, il Teatro Verdi di Trieste; ha
lavorato per tre anni a l’Opera di Nizza, ha danzato come demi-soliste al Grande Theatre de
Bordeaux e nel Ballet de Capitale Toulouse. Lo
spettacolo è terminato con una sfilata di tutti gli
allievi, insegnanti e collaboratori della scuola,
con la sentita partecipazione del pubblico, che
ha espresso il compiaciuto apprezzamento con
uno scrosciante applauso.
Anacleto Lauri Geppetto e Fratini Giacomo Pinocchio
Maura Vecchio e Emiliano Piccoli
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Luglio - La Piazza