LA MORALE GIUDAICA
MISTERO DEL SANGUE
E IL
1
VII.
A strappare del
tutto la
maschera
I'avere nel precedente articolo
gaai
al giudaismo moderno,
messe a nudo le teorie
contenute ne'
libri talmudici, teorie oltre
lerate, atroci:
ma
perche niuno
ogm
empie, so-lawisi die esse sieno pe' ^rin-
si
<lin
i
d-i de' giorni nostri lettera morta, giovera passar dal
teorie a quello de'
r
i.
i
liltri
veramente
iudei professino
insegnano.
E
mostrando
fatti,
alia
in pratica
qui non ispenderemo
i
campo
del
quanto
i
sole
loro
vanamente tempo e
parole per far chiaro e palese ci6 che gia
che
luce
tutti
sanno, cioe
giudei sono sempre in opera di angariare e spogliare
ma
i;
piuttosto
ijiivmo a provare
ci
quello che
i
niolti
e che altri penano a credere e perfidiano a
vogliam
dire,
il
Da quattro
d<>p(>sixioni
capi noi
giuridii-lK'
vinti e confessi
di
r
r'li.i.
I'.-.l.-;
mistero
di
di-1
s;mgue.
dedurremo
1'nttf
le
nostre prove, cioe: dallo
da giudei con-
iniian/i ai trilmnali
omicidii e infanticidii,
comnn^si a scopo
ione; dalle riv.-la/ioni di Rabbini convertiti alia nosfra
da documonti
storici e (inalmcntc
dalla
t-'stimoniaii/a
tra<li/iinale.
Unanlo
pi-r
al
aa-Miiio
primo capo,
ritual-
in
fra
jrli
Italia,
altri
Mania, llavicra. rnuh'-ria. Litiiania
i
(|iiii<l
[irpcedcnto pag. 145.
prn.-.-^!
l-'rancia.
e
(iitti
a
Spairna.
Polonia, per
nulla
V70
I.
diiv
.n.'xj
.1.-"
(!<' (|ii;tli. difi-i
nri-iit;ili,
.-
ininuta ivla/ionc
dagli slrs>i
atti
pin
; t
Ml
MOKAI.I.
A
soltanto
li;ist-i-;i
<-i
I.Al
nni snim. qu.-sto nostro periodicu
non pur
tr;itt;i
storie
il;ille
innriiliri de' tribunali
UM;I
di<-"
contemporanf',
m;i
'.
Del processo di Trento esiste una copia autentica ncirli Archivii segreti del Vaticano, donde il nostro periodico estras>.la sua relazione; una seconda nella Palatina di Vienna, e forse
una terza nella Biblioteca N;i/ionale
Per quello poi che riguarda
n>sai r'ecente, poichk rimonta
dorne
gli atti nell'anzidetta
come
il
di Parigi.
processo di Damasco,
appena
al 1840,
di.
data
ognuno puo
ve-
Biblioteca di Parigi, o leggerli per
noi facemmo, nel secondo volume
deir opera
Laurent sugli affari della Siria 2
Or bene, se raffrontinsi i due processi, nel primo de'quali
sou otto e nel secondo sedici i rei convinti e confessi, oltre a
listeso,
ticH'oricntalista
Imon numero
.
di testimoni, tutti
giudei, vedrassi
vide, le confession! e le testimonianze
ill
rito e all'iiso del
con maravi-
distanza di quattro secoli che
la
come, malgrado
li'lia
sangue
Rimandando pertanto
cristiano
si
li
di-
deposte in essi quanto
corrispondano a capello.
lettore, cui
prendesse vaghezza di
sopra accennate, qui ne riferiremo soltanto le conclusioni, e sono le seguenti:
1
Dai due processi comparati insieme risulta con evidenza
il
leggerli, alle fonti piu
die Tassassinio
ma
comandato
e
come
gi;i
le stesse
a
di
un cristiano non solamente e riputato
a'
lecito,
giudei dalla legge talmudico-rabbinica, sic-
vcilcmmo nel precedente
parole del
Talmud
articolo, in cui
riportammo
e dei dottori ebrei.
2 Lo scopo del detto assassinio non e solamente far onta
Oisto e danno al cristianesimo, sebbene anche a quest-
miri
ma
;
((^lebrare
1
degnamente
le
due
un dover
feste del
religiose, qual e
Purim
e della Pasqua.
Veggasi Civ. Call, serie il.* vol. VIII. l\. \. nella Cronaca sotto
rubrica
*
e soprattutto adempiere
la
Roma.
Relation historique des affaires de Syrie depuis
ACHILLE LAURENT, membre de
la SocjV/4 orienlale.
rdrissima, perclie fatta scomparire dai giudt-i.
1840
jtisqu'en
1842 par
Quest'opera e divenuta oggi
!i
llamas..
1'.
Tommavn.
in
6886
,-i
la
:
-:nl,-h.-
sij,,.|-,'
,'|-;uio
RO
MIST1
!!.
I
iJ'stallli,
con quell' assaSBfflio COS8 iiratissima
a
;
sranuava!
im-ntr-'
^iud.'i.
i
f.i|||t> i[l|r||i
il
c|Vi|,-Y;i!l<
rl|i-
ill
i
ui.-Hloria di
I>j<
:i;i.
del
altri
irimlri
ni;i
JUT
si
far nso dr|
pun
I'l-sfp
!
nil
<li
rt;i,
s;ni^ii-
li
Le aiimeUe, giudaicamenta
inassiine
di
IIHH|<
(|in>]|;i
aiiiiiiaiii'r;ii.'
U-sli-
que' cri^liani clilirM coiKtsc.Miti cd aniici
ma n
i:-iiiil-i.
a'
i
;
inaiipiansi p<-r L.-n
'Jiirsto
ndla
iiitrodurrc
d-" li^liuuli, mi
LiioiTii
d-i:li
j>asta
]<>' di
soli
<lai
all"
a/.iiui.
saii^ut' ci'istiano
il
BaDj
;m?ii
x,-ti.
i
con
-
ijin-l
1'iirim
<|.-1
I'M
!(
ll'
l'i->li
(,- ( .si
pi-r
rimli-i.
del solo piuln
s'irivt<
il
.'
s.-tt.-
.
d.-li' ;ii-iifll(i.
i-.^alansi u.-llc
<Tistiaini,
sangue
<li
;
<
iju;il-:
viml essere
Piisqiiiili
cui iininuhi/ionc scnsi
la
4
iion
niMiini
.1,-'
liinciiillo Crisli;nit) cli- noil ;illi;i olfr'p;i^>;iln
<li
j-t'tto
jx<i
p,T
priMvssati,
cristijirm,
^li:i
av\
1'uriiii.
t'aiiiiLilia.
ili
cui
insaputa d-lla nin^lii-
o fresco o mauulato e
ridotto iu polvtTe.
i.
di
ia
altr'>i
d.-v.'
1-^li
ccua
u.-lla
saii^uc m-1 vim.
ipi.d
mensa
ncdiriH- aridi*' la
un>srn alia
-li.
ipialrh**
'
7
s;inrin>
11
Ho
a
uii^liore e
(coiur
l)ic,
alia
-svinii
8
al
(
tau:liu//ati
II
'.'
sii.ii.-
.
liidt-i
di
il
saii^uc di
ad
|.;i
a
Inrtmv
a
allri
a
iiH'inlim a
,|i
fa
I'auciullo
Tn-nto
s
(
jiiu
Hal>-
il
n-' jriurni piu
iisi,
I'ar.'
.saii^iif,
allri
tartti
iin'inlu-u.
flu-
!'"
uiiudaifa.
--d
poi
;i
urrisi a pnut:i di spilli,
al rito
<l.-l
i'aiiciulli
\it-iif
a<-(
i.'ii
d*lla circ(nri-
\.-i|n>iuo.
.-llicacia
unstri
appimln
<-<>u\
o crm-ili^si.
/iandio
mm.' appiv^,,
rio-iva
cristiaim sia accoi
d.'irauiiua
ccistiano S.T\.'
ovduta DecessiUi
il
si
tonnenti, cuiin-
i
Siiuoiiciuo
saiiLiU"'
liaiubiiio
tin
salut-
prulinm
bimbo muoia Ira
il
pi-oc.-^,,
so anni), qiuiiulo
alia
all" iuiKio-nt.-
d-l
1'asqua.
PiTrln'-
ritu
dp'
vccchio di
-
n-l
aH'.'i-iiiava
r
M(>s.
saTili<-io
il
li-
laiui^rlia
cara iM-iifdi/im.
i-ln-
(Oh
!
vTsan-
pas(|iial'
coil
iin-doiiiio nr.
pT
Irani.
smuiua dilip-u/a
i
LA MOHAI.i:
't~'2
colto, custodifo
liiilibino
d;il
piccole dosi alle sinagoghn pin
Ji
ti-irovaghi muriiti di
attesta
come
v<>mliito a
di-1 luciiro,
vic.ino,
per
certificate dello stesso
1111
e qualmente quel sangue sia
caro
pr-
in-//<) di ^in.l.-i
Rabbino; il quale
vero sangue ni-
stiano.
11
L'uso rituale e
il
mistero del sangue sol
si
trova scritto
nei codici orientali, mentre negli occidentali venne soppresso
per tema dei governi cristiani, e sostituito dalla pratica e trail
ixione orale.
12 Finalmente il detto rito e generale presso gli ebrei
osservanti della lor legge (talmudica), e rimonta ai primi secoli del cristianesimo.
Tali sono in sostanza le confessioni
e degli altri giudei esaminati in gran
di Trento e di
Damasco;
che a leggere per disteso
coli pubblicati,
numero
e chi volesse
il
concordi dei Rabbini
ne' due process!
accertarsene non ha
primo processo nei molti
come dicemmo,
dal
fasci-
nostro periodico e con-
volumi poc' anzi citati in nota 1 e il secondo nelFanzidetta opera del Laurent e negli stessi giornali di quel
tenuti nei
;
tempo, che
tutti piii
o
men ne
riferirono gli atti
2
.
VIII.
Una conferma di quanto dicesi nei citati processi, e in altri
che per brevita omettemmo, trovasi eziandio nelle rivelazioni
fatte dai Rabbini convertiti. Non intendiamo parlare di un
Drack e
daismo
di
alia
un Goschler, zelantissimi sacerdoti passati dal giuvera fede di G. C., ne di un Fra Sisto da Siena
domenicano, anch'egli ex Rabbino, i quali, pur dirliKiniiulo
che le tradizioni giudaiche tengono essere cosa meritoria perSe ne vegga anche un sunto nei Bollandisti.
marzo sotto il di 24 dell' istesso mese.
i
IX
Non parliam
*
perche
in
essi
poi dei recenti processi di Tisza-eszlar e di Xnntcn,
gl'impntati giudei riuscirono a scappare per la nuiplia rotta.
Direin solo, che avendo letto gli
disteso
teii/a
Atti de' Santi vol.
3 di
torn.
diillii
Vt'rniid
fiili-lis,
dell'oro giudaico
!
atti del
processo di Xauien, riportati [>er
non potemmo rimanerci dall'esclamare
po-
II
I
Seguitaiv
studio
a
i
istiani
viMiiiv
ii:il
sovercbiaiiK'nt.'
ucrid.'i
lii:i.
a
i
non Misritaiv cmitm
particolari, prr
ii
in- d'gli imtichi loro correligionai
!<
b<-llo
i,
d
d-' quail
-vano la conversion*'.
\i|.
pronirar
i-d
MISTERO
Cil-'ivmo piuttosto raulorita di tn> altri Habbini con\'i
ti>i :1
cri>tian'siinn, cioc-
di
<la
l.-ofito
ill
Paolo
Nb-dici, di
o NVolito monaco nioldavo;
di
>|.-r;inx;i
Giovanni da
quali
i
inos.si
li-
1-Y-ltre
che
\ti\\
conv.Ttire gli ebrei, dal d<'sidrio di giovare
fuora alia luce del giorno il iuist-n d-l
a* cristiani. trassero
Paolo Medici, n'lla sua opera intitolata
S;HIL:II'.
st
imii d'^li
*
fltrei
conienno
Giovanni da
ciulli crisiiani;
8
sangue cristiano
Rivolazioni
i
gioii
a
tradntti-
sotto
il
rijiroduttf in
in-
iacevano del
inistero
sue
nelle
di pubblica
ra-
greco e pubblicate nel 1834
e ilnuliii<>nte
Prof. X. F. S. e pubblicate a Prato
H
titolo
segiu'iito
sangue cristiano nei
non
occ. Ai iiostri Icttori
inolto che ne riporto annostro periodico nel 1882: laonde, per non ripeteiv il
detto, qui basN-ra soltauto ricordare che 1' ex-Rabbino
p.-r
li-
v.-ntura uscito di nu'nti'
il
il
i.
quel prc/i<sissiniu scritto, oggi divc-nuto assai
in
scbi-tt:iiiifnt' cunfi-sMi
d.-lla
])rima
!:
spiega
moderna Sinagoga
rid ebraici della
(
gimli-i
il
lingua moldava e rose
dal
italiano
in
INS::
ii. -1
poscm
i
Romania da Giovanni De Giorgio,
di
Napoli
e Teoflto ne
scritte in
INO;;,
ri'-l
;
dichiar6 solenncnifiilc
I-Vltiv
Milano Tuso che
nan/i al pot'-sta di
Hiti e co-
frequenti uccisioni del fan-
lo
BUe
!
sua
il
suiiiiiinario
rit<>
cm\ .Tsinn.-,
.'
1'uso ch'i-gli
1'aro,
si-
a\<-va fatto del sangiii- cri>tiano.
<-<-nf'iini inirabilin-nl' concordaiiu con
1-
dc;
/ioni di allri rabbini c giudei processati in Tn-nto, in lain;
An/i
riv.-la/ioni dfll"
!
:appaiiu
all'alto
ini<t"ri d' ini.piita.
(p.
il
I'
1
",
ci
'
A
v.-lo
l-:-li.
s.-niij-u.'.
s.-n/a
i
,
^-
vol.
V,
i
<
rapitnlo
d.-l
flu
1
-
VIII,
nulla di
Tip.
|i.
Bnrri
iHi e
18
oltre,
nosti'i
citato o]m>.
JUT tanto tci
cliiaro nc trapi-l
poluto c..nx.T\ar<
rum
|u-.
cnpriva agli occbi
cln>
ii-l
-i.nif >ia^i
>pi-L:a
BegretO d-l
il
rx-Habbino Moldavo vaiino piu
egg.
i
pi'l
?7
;ii
i
I.
MORALE
A
'.II
Cotcsto segreto d-l
cri^tiani.
conosciuto da
ma
tutti gli ebrei,
I'AICA
s;in^ii.'.
dai
vatory del mistero del sangue
,
K;ik;mi Mottori) o
soli
rabbini, e dagli scribi e farisci, che pero
non e
di<v,
i-^li
si
chiamano consernono
e nel capitolo
(p.
aggiunge che questi solo a voce lo comunicano ai pjnlri di
famiglia i quali lo tramandano a quel flgliuolo che conoscono
piu capace del segreto, atterrendolo con orrende minacce dallo
.
;
svelarlo
suo:
E
altrui.
Quarido
qui conta
io pervenni,
come a
rivelasse
lui lo
dic'egli,
all'
eta
di
il padre
13 anni, mio
padre, presomi in disparte, da solo a solo, dopo avermi istruito
e sempre piu inculcate 1'odio contro i rristiani, come cosa
da Dio comandata,
ad ammax/urli e raccoglierne
lino
il
sui-
gue... Figlio mio, mi disse, (dandomi un bacio) ti ho fatto il
piu intimo mio -confldente ed un altro me stesso; e messiiini
una corona in capo, mi die la spiegazione del mistero, e e
giunse, esser
mandata
quello
cosa sagrosanta, rivelata da Dio, e comesso a parte
agli ebrei; e che quindi io era stato
del segreto piu imporlante della religione ebraica.
Seguono poscia
a
gli scongiuri e le
ove avesse violate
lui fatte,
il
minacce
di maledizione
segreto, non che
il
precetto
non comunicarlo neppure alia madre, ne alia sorella, ne ai
fratelli, ne alia futura moglie, ma soltanto a quello de' suoi
di
figliuoli,
che
di custodire
mandasi
di
paresse piu zelante, piu savio e piu capace
1
E cosi questo mistero di sangue trasegreto
gli
il
.
padre
in flglio n'no alia piu tarda posterita.
poi al signiflcato del mistero, IVx-Hnhbino Teoflto ce lo
megiio d'ogni altro, dicendo:
I
che forse Gesu, flgliuolo di Maria
1'aspettato Messia.
col
sangue
II
de' cristiani
all'eterna dannazione
fasso! Quindi si
1
2
.
Op.
cit.
Op.
cit.
p. 34-36.
c.
di
piivhe, dicon
sj.i
o Rabbini dubitano
Xa/aivt. sin v.-nuiKMit.'
essi,
che ammazziamo
;
conscpu-Fiza degmi
noi ci salvoromo
e cosi
d<'ijli
BfUggiremo
'ivdi di
C.;ii-
ha per legge principale che ogni giudt'o d*\v
un cristiano, se vuol conseguire
;niiinazzare in vita sua
snl ute 2
Kakam
Quanto
3, p.
20.
<-!i.-
II
cllf
I'
n.nr.Tma qnanlo di<-.'iniii'> rid pivrrd'-nt.'
invixjon,. i|f' .TMiani
\'\\*n dd In
lol'o:
essi
tra
ii'vssirio
ii<
jttM-ch.'-
liinciiilli
\vriiini.
xano
l>;i
li
qin-1
in
la
Dal
M'^a
<-li.>
inntivo
liirniM
(
hi
li
Iiinof.-ii/a
^i'ri'r;iliin'iili'
'.n^i
ji;irl;i
i
li
att.-sla.
<-i
in s\iruitn v.'dn-ino.
inllitti
da' uind-i inartu-
I'u
Santita incarnata.
'
dd
'd
Todio tradixional-
<
c nvsriuti
i^tniiti
n.-l
rln-
dopo aver esposta
RaMtini danno di pa;v,vhi pa>si
',
la
lom
Mid.'i
i
jjiiira-
lattc,
in
jrhotto e nclla Sin;i
Al cpialf priipusitn T-M.iito,
die
nn altrn
sani^nc crisliano, conn-
rmin a Ci-isto ed a's'L na-i snni. odio stillato lor col
\.-iiuoiiu
n--
a^l" innocfiiti,
r
t-ui
amnmx-
rappresentare 1ft
<v\-Haliliino, che sap<-a
siijijili/ii
s]iin^' allo spar^iiiKMito
d'tto T.-olito
i
me^io
un
come
storia.
Cristo;
JM-SI'I
li
V.M|- ch.'.oltiv alia sii|n-rslixi>FH> ri'li^ios-i.
si
di
', son pin content!
bambini; perchft sono iinmc.Mili
narrandoci
d.-tti,
iird>i<>nj
!
Tcolito
-l.r'i, dir.-
o in tutto idcntici a qm-lli. <>nd'
jiartc
riata
il
i
C.risto.
(lic'v;i;
<-li<'
aiiti-ntica
pcrll-tl;!
('.i-si'i
!'-
col sini^iif Mostr<:
s;iiitilic;u-'
I'aspia. jicciocch.'- possano
in-lla
IM-II
(ili
;niiiii;i/./are
(juindi
ionc
ration'-, p'ivhf'-
l;i
dollo vittiinc pr<'t<'ris(-;insi
;idiilti.
]Mi(iiKi
(|ii;iii(lo
<'
^nivivsimi rischi.
pivtiMidoiio
sr-lt;i
ll;i
jiii-li
salva/ion-
rti-nia
pin oss'rvanti
i
rito
Bpecialmente Hdlle ffeotedel l'iiriiu> drlla
jj-imlci
i
;i
all"
adrinpiiiU'lllo
.irlii'
-i
;IVV.MI^;MIO
i
cili
>pnnin>nsi
cln'
|ii;i.
<
pd
i>
anrli.-
(|iii
cri^!i;ini
Mil
ilmudica, un dovere di coscienza, un
I
rdiijiosn Hpiilalo da' ijiudd
ddl'anillia
Di
arli.
,-
ddla
.-tin
M!
I!
I
la
falsa
in-
santa
<l-lla
n'H' inti-nio di voler giustiflcare coll'autoritA divina
nialva^ita, riid'isro le ornMidc lii^t.-ininir
>.it;inica
Munitanu contro Crislo,
ndl.- rn>tiv feste
i>iu
soli-nni. o
la
l.
V-r^in'.
tant.-
jliaim adduvxM. S.MIII ci'istiano .-ntra in
i
<'li-
Sanli. niassinn'
nial.-dixioni
fast di un
che
>1
-
ipi.-Kti,
a\\.--n;icii,
'
raci-ia.L'-li
i-rf.^i
accoglienze, tuttavia
n.-l-
d'- lanciai^li dietro qoesto be) complimento, in
1
M.
ih. cap.
*
M.
il).
1
Id.
it..
c.
2,
;ip.
8,
p.
1.
p.
33.
19.
p.
20, Jl.
LA
MOHAI.I-:
inmlo pero da non essere udito:
<-in>.\I
S<vml;inn sulhi t>stn
cristiano e nolla sua casa e famiglia tutto
lanni, lc
<lis^Ta/.it>,
sogni che sono
E
e famiglia.
le
di qn<
in;il;itti<-.
ma-
i
acridonti, le persecuzioni e gli orridi
irli
stati, sono o siano per essere nella mia
questo, soggiugne Teoflto, si deve dir per legge,
<
e guai a chi nol dice! l Che se un ebreo si abbatte tra via
nel funebre corteggio di un cristiano, dee: dire
Oggi uno,
domani veder ne possa due 2
:
.
E
poi di rito che ogni buon giudeo, osservante della legge,
maledica tre volte
giorno tutto il popolo cristiano, pregando
Dio a volerlo disperdere 3 e che nelle cerimonie pasquali su noi
il
;
riversi tutto
il
Finalmente
calice della sua giudaica bile
il
4
.
terzo motivo di tanta sete di sangue cristiano e
hisogno che i giudei ne hanno pei loro usi superstiziosi, qiuili
sono primieramente i sortilegii, le cabale e le fattucchierie a
il
cui sono addetti; in secondo luogo la cura di certe infermita
piu laide, nelle quali
i
Kakam, o
Rabbini, aspergono di sangue
cristiano gl'mfermi; e da ultimo 1'uso che se ne fa nella cir-
concisione,
nel matrimonio,
nella penitenza e nella morte. 5
Nella circoncisione vien impiegato non liquido
ma
coagulato
e ridotto in polvere per cicatrizzare la ferita del neonato cir-
conciso
6
,
e nel matrimonio per condire con la cenere di co-
tone o lino imbevuto di sangue cristiano un uovo sodo, che il
Rabbino divide per meta tra gli sposi, recitando una preghiera,
il
che
cui senso e
virtii di
ammazzare
due sposi possano conseguire
cristiani, o almeno di poterli sempre
la
questi
i
in-
7
gannare e impadronirsi delle loro ricchezze e dei loro sudori.
Nel tempo poi della penitenza, che ricorre il 9 luglio in m--
1
Id.
ib.
3
Id. ib.
3
Id.
Pranaitis,
ib.
il
c.
5,
p. 25.
cap. 5, p. 24.
cap. 2, p. 37;
e I'istesso
confermano
4
Leggansi coteste maledizioni pasquali
Jud. cap. 18, p. 4i6. Edit. Basileae 1580.
5 Id.
Op. cit. cap. VII, p. 26 e segg.
8
7
il
Chiarini,
Teofito,
il
Medici ecc.
Id.
ib.
p.
28.
Id.
ib.
p.
27.
nell'
opera di BUXTORF., Synag.
II.
I.
iio
li
MI
I'leni^aleMlliie.
inaiii.'iare
UH UOVO 8OdO COOditO COD
immre mi
e|.re<.
mi
<
pone
IM'I
tmto
il
seno
sul
bianco
il
mi
di
]n'.
dicendo
mnrto,
i|il
061
d.'tt;i
Kakanu pivndendo
il
saiiirne cristiann
di
bimi.
.'_Mii
l;i
di
M<>\
uii
renere^ e
<[M'lla
parole di
le
I
'
chi'
d;i
-I-
:
sopra
:
tutte le iniquiti'i
di
voi saniriie nioiido, 6 sarete inundati
*.
oiTcmla profanazione
Clustr.-nv
In
san^Mf
>Mp-rsti/iosa
!
Eppure serve anch'essa a mo-
crol'n/;i
de' giudei
del
neiroilic;i.-i;i
<-ristiano.
ed essendo cosi frequente il bisogno ch' essi hanno
da stupire che se lo procaccino per
o cuinprandolo da povera gente, che a caro pre//.
Posto
cio,
del nostro sangue, sark
v;irie
vie,
ne vendo loro qualche oncia, facendosi s;d;iss;ue, come s;ip]ii;uii(> essere di frequente avvemito; ONTeroscannamln di celato
qu:il-hi-
<
massime bambino, da
ri>ii;uio,
lor
comprato o rapito?
IX.
Ma
avra a prestare intera fede alle rivelazioni dellYx-
si
Rabbino Moldavo? Sarebbe cosa irragionevole il metterle in
forso, e piu ancora il negarle, e ci6 per incite ragioni. Priperche chi
]iii-r;iin. nte,
le scrive
e un testirnone che conosce
come
colui che fu egli stesso Rab-
a menadito quanto ci rivela,
bino,
imparo
fin
dairinfanzia cotesti misteri, e adulto ad altri
gl'insegn6. Secondamente, perche egli
tro la propria nazione,
medesimo
confessa,
In terzo luuirn,
fatto
In
rivtiani.
ii'-'
del
1
it.
p.
29.
di
luo^o.
BOStaOZa,
-;uiu:Me mstiaiin.
.
ris<-hi
per dehito
(juarto
qiiantn alia
fitati JIT
I.I.
uso frequente
<ii
cristiano.
san-jiif
perche non ignorava che con quests sue
volta s'indu-se a farle
CMni-i.n!;ui(
non depone soltanto con-
contro se stesso, avendo, com'egli
esponevasi a manifesto
velazioni
1'ii^n
ma
rim
^
dnvi
della
pt-n-ln'-
fii"'<
vita:
e
fusrien/.
le
quantu
infi-ssioni
8U6
al
e
per
ri-
ti,
."irita
ri\-'la/ioni
mistero e
falte
da
al-
giudei
di jiartirnhu-e in (jiielle di
!
I.
fito
c-
MoMAI.I.
A
nun ima pin rhiara
si-
una piu
noti/.ia
iniriiit;!
DAI
'.II
spi.-u-a/ion.- d-l
mi-<trn>
di-1
d-ir uso a che serve. Oltrerh.'-
ha-
sta l'gg.-n> ii suo opiiscolo per accertarsi ch'egli scrive m.
da persuasione, da pentimento e da zelo, e non gi& da veruua
passione di odio e di vendetta, tanfe la sobrieta e semplicita
,
del suo stile alieno
da ogni esap-ra/ione, e fln anco da ogni
ornato e figura rettorica, tale insomnia che molto ritrae della
brevita, semplicita e chiarezza della storia
im-nte le sue rivelazioni
d;i
sappiamo,
v<-nino;
che mettono
lo studio
mata
di tutte le
Alle
giiuN'i
i
fare UIKJ
in
gi-iin ivt;ita
e flam-
opere che tornano a loro danno e disdoro.
aggiungere
dell' <'\-K;il>liin<>
una giovane ebrea
quelle di
dal Sig. Conte
rili'i'ite
non v-ennero contraddette, che noi
si scomparvero dal commercio per
irrefragabili rivelazioni
di
piace
ma
evangelira. Final-
Moldavo
ci
20 anui,
di
Durfort-Civrac, distinto viaggiatore,
il
quale percorse la Siria per raccogliere testimonianze intorno
alFassassinio del P. Tommaso. Egli Tebbe dalla bocca stessa della
giovane
ebr-;i. cliiamata Hon-Noiid, e
mani passarono a quelle
cui
comunicolle per
Conte Ratti-Menton console francese
al Sig.
del piu volte
in
l'tti-ra
Damasro,
citato
<lalli>
orientalista
Adiille Laurent, che pubblicolle nella detta opera sugli Atl'ari
della Siria
*.
Aleppo, racconta che, quand'era appt-na settenne, recatasi da Lattakhieh ad Antiochia, vennele
v-duto nella casa ebrea, in cui alloggiava, Tatroce spettacolo
Ben-Noud, nativa
di
due
di
fanciulli appesi pei piedi al soffltto di
una camera, Tun
li
de' quali poteva avere un cinque e 1'altro un dodici ;mni
<'l;'i.
Atterrita da quosta vista, corse piangendo a darn- part*1
zia; la qualc
alia
1<>
disse che
era una bagatHla. una gasti-
gatoia data a due bimbi impertinenti; e per distrarne 1'aMfnxione, inviolla al bazar. Al suo ritorno i due corpi erano scomjiarsi;
ma
ella
ben vide per
raini, che
vaso
giH-.
Circa otfanui dopo,
a
Tripoli
1
gli
pn-sso una sua
Affaires de Syrie
t.
t.-rra
in
qu>iTist.>sso
liiup)
un
Arabi chiaiuano laghen, piono di san-
'Ii
2.
cio.'-
n<-l
ls:Ji,
pai-cntc, vide
llcn-Noutl, (linioramlo
<la
un'altaiia.
320, edit, de Paris 1846.
ov'.-rasi
aliirala\i <lalla curiiKii-i. .nir;u
I,
rlii-
to\i
mi
ila' ^iu.l.-i
jhilK-. rarqiuiviti',
e
o cinqiu-
cort.-H.' qnattro
m;i rid
i-iillV-:
il
nn^lio
loro
<li
MH-I-.-I
<li
Inronuli
\.-<--liiM,
Ah-ppo, in\ita-
ili
tral!ira\a. nilriniri^li
.|ii;ili
<
nn
in <-a-a
'
nn rrNtiano
pr
rin.nolili.'
>lla
;iir;iliili>
<
qu.Mi
nar-
il
-;il.!.
quest.-
sopra,
tappa-
li'
811*18(6880
;i\rv;iiin >jij-r;it
il
hiM-hirniio in
in- //oili,
vu<.|si
<li
tpir>i;i
'hf contifiit'
s-iiipi-'
pmv//;i dif
nii;uiil(i
il
gola con un
la
iin<>
tot;ii>
;ii
r.t-n-Nond
'
(loj,
(
,
.piiinto iiHiiam
l"-n
i
li
l
al
ali
iu[ii>
CM-M'I
ili
_n;i//i
Ii.-ii
iniiro,
Ci-istu.
iiK-nld
<'
qiii
8prlluo
JUM-
in
qi;
p;is<pia
in
irallo.
r
inill
nn-tit-n'
lin^o
desiderii*. I
mn>trario
in
iirnroinpono
in
:ill;i
crocili^Liano nn
nr>n
sjiillo
Sc
il
sojn-;i.
chc
irilantn
,
sf;ilo
!;!
i- i.
IM-HM
la
iscoj.pi
ili
in
un gal
li
un cri^tiano,
giodei pin
.i-ioni
tinii-li
piu
>ono
accani-
r.'i-iicia...
Fin qui
all.-
,si
S;IIIL:I
e lo toriiH'ntaiio
sl.:in!i'lhiti...
<-li.-
,-,
s.-lt.-
-Nuu.l, DOtessero rrM-i(ijrgore
qiii-lli
<
c;..|;i\.-r.'
il
nc'
pin
i:'iulf.-.
pin ronli.nii.' ai loro
appnnto
STVUIO
si
r.-xt,',
N>ll;i notto pr.'c.'il^nt.-
ciascnno con uno
pa
in
;it!'i)/i(.n.-.
Ii;iMiini
i
<1-1
f;i
iiioilo. rh<>
il
;icc'iin;it(
fainijj-lif
IUM-II.'
si
cil.;msi
iiros.-^ni. dic.'ndo:
Inili
ha
il.'M-i-issi-
IK-
cni
t-r.\
in;ir...
in
Tnso ch'
^imlfi
i
run
s]ii;i!nlo
ili
destinato,
vi-c.-liio
corpo dell'm-Hsu
il
p'tt;if>
jilln-si
1-" qiKili
a coi yiene
pov<>rt
s^uito die
in
cassa,
IISIITU
st;i
il
^r;il
tpifl
;i<-<piisti
tutl;i
;i\'
dissangoaineDto.
I'i^rpp.-
iin.-i
si
coltfllo,
vittium; e
!
cliinso in
sinjjiii'
la santila dolTiiso,
t-si-je
sullo sjiir;ir'. HKHiH'iito rlnIi
il
nari
.hill.-
.
tin
ch'. j>er loro
il
iini;iii<i;
nccin
nuittino
.l.-l
IM.CCJI
<l;ill;i
funifiici simi viilrro cln>
i
riov>
l;ill'
luor
corjio
ivst'i-v;ii-c,
p<T
I'l'lltti
j.u>tui-;i
in:iinhi>^'
jM'irhi'-
r;i'-iu;t
lri
!
ri\.-la/.i(.ni d'-lla
iii'Mi/iunal*'
jin
-io\ an.- .'Ln-a:
snprji
alcnn-
!
qnali a::i:inntie
LA MORALE
corrono a ni^ttrncristiano e
in
-HI).\l
piu rhiara
luce
iiiist'r<>
il
d.-l
s;mgue
suo significato.
il
X.
Ed ora
parli la storia, parli la tradizione, e ci
anch>Bsse quanto finora
non che
confession!
le
hanno
ci
e
confrrmino
rivelato gli stessi libri ebrairi
rivelazioni
',
rabbini e di altri
dei
giudei.
E
qui noi
scrittore,
si
troviamo d'innanzi non ad uno o ad altro
ci
bene a
tutto
un popolo
di storici, di aim;ilisti e di
tempo, di luogo e di nazione different!; cotalche
sarebbe cosa assurda il supporre che tutti si sieno insieme indettati a falsare i fatti a danno de' giudei. Arrogi che inolti di
scrittori di
loro sono contemporanei de'
che narrano; altri conosciprofondi della lingua e de' costumi ebrei, ed altri di una
tori
fatti
autorita storica generalmente riconosciuta.
Tali sono tra gli altri
cker, presso
i
i
Bollandisti,
il
Baronio,
il
Rhorba-
quali ricorre assai di frequehte menzione di assas-
a scopo religiose, come
ne tratta analemanno,
Daumer,
ch'egli nel suo libro intitolato Le culte de Moloch cliez les Her
breux de V antiquitd ; 1'Eisenmerger nel suo Giudaismo svelalo;
sinii e
infanticidii perpetrati da' giudei
vrdrassi in nota
il
2
.
scrittore
II
Giudaismo; Paolo Medici exdei Riti e costumi degli Ebrei; TAu-
Chiarini nella sua Teoria del
Rnhlino, nel suo trattato
La Question Juive, pubblicato
de Brouwer in Lilla; il Toussenel nel
tore dell'importante libretto,
1892 da Desclee
nel
suo
Les Jouifs rois de I'fyoque; la Cronica
S. Francesco per Damian Cornejo (lib. I, cap. I, ediz. di Madrid 1721); il Ghillany nelFopera che ha per titolo Les sacriseraflca della vita di
humaines chez les Hebreux de I'antiquilS;
Monumenti storici della Germania; Raimondo
fices
1'Antnrc
d.-i
Mart.tno nel
suo Pugio ftdei; Bartolucci n>lla sua Bibliotheca rahbinica;
il
Chaucer, poeta in.^]<'s> del secolo XV. ri'-l suo libro Les
1
Veg;asi
Mnhc
il
Civ. C. Quaderno 1022, p;ig. 145.
vedranno qui appresso m-H' Mh-nco crono-
precedente articolo
cita/ioni di
;iutcri
si
-
lettori.
logico che nu'Uiamo sotto gli oivhi dei nostri
MI
ii
r.
forbery, OVG narra
hi
tanriulli:
per mi
latin
];i
<-h,.
\y
delitto
tal
a' uniidei
riluale
omta
<-h.-
.
1'Amelot de
N.r\i-h:
oiullii
l'assssiniM
CronKta
il
riferiv
Met/
<li
ill
qu.-Ilo del
n.-l
;
il
pro-
1(170;
il
Laurent die ripnrta per dist^i quello de* jriinli-i di Hania
>ori del P. Tommaso c del suo servo nelP opera Les affaires de la Syrie con F aggiunta di altri liitti <li simil gefinnlnicFit.
nere';o
1
Drumont,
il
degl'indic.-iti scrittori n'll;i
ricorda molti
jtii'-e,
il
quule, mentro citu pun-cchi
sua pregcvolissima opera,
La France
antichi rileriti dai in?d>siini
fatti
<'d altri
piu rcct-nti avvonuti in Alessandria di Egitto, a SinirnIIP'
st:intiii(ipoli.
a Tis/;i Kslar
))iiri:o,
di
quartieri
2
,
a'
quali
Galata e Pera, ad Ani-
lialata,
si
hanno pur da a^iiini/ere
non pochi avvonuti a Corfu, a Rhodes
3
Laurent
Tra
inn
i
.
che a lungo
si
che scrissero su quosto argomento
coraggioso Osservatore Catt. <li Milano,
poi
giornalisti
dVss-iv
iia
altri
nn-n/ione
ecc., di cui la
l.-tto il
occupo
dell'
uso
sott" -M-rhio
un
ne" suoi articoli del mistero
del ^MiLnn' cristiano.
Ma
jH-n-liA
nostri
i
lettori
aver possaim
elenco cronologico delle atrocita commesso da'giudei, specialiiiente sui bambini cristiani, in odio a Cristo e in osscquio alia
per averne a scopo rituale
tahuudii-a, e
ben
iiiiaino
riportarlo qui in nota,
fatti
intitolato //
di'irnjnisi-olo
]>endice
qual
Sangue
il
si
legge
iiaebetti)
e
ratio
in-ll'Ap-
cristiano, che
con
snpi-a ni'Ti/.ionaimno, con qualche aggiunta e
li-a/ii.ni. K un dorumento gia fatto di publ>lica
in
sangii--. >ti-
dai
lievi
niiridiu-
nel
H>llaiidi>ti.
dal
Prat... dip.
r.aronio e da altre fonti storiche piu innan/i aco-nna
:
sime
'
'
8
4
<
lal
t
pre/ios<> lilu-etto sulla Question
LAtRE^T. op
niu-MMNT.
cit.
Op
torn.
J,
<
Blois
baldo
fa
:
,
.
E<liz di Parigi 1846
egg. Ediz. 4* di Parigi.
p.
382 e
Elenro cronoloRico deli assassinii e
500)
4
cit.
LAURK.M-, luogo
Anno iOH. A
Juire
5, p. 342, 343, 344.
torn.
,it.
bruciare
gli
infantiriilii
pin ronosriofi
ninin.-sM da' friadfi.
Monumenta
hitloriea
Germanic
crociliso poi butteto nol liuine
ebrei colpevoli.
Un laml)ino
pii\
modi-
II
C>ntc
.
A
I.
I.Vvidrn/a
ran/a
di
n<>i
nota.<> raiitorita di
in
cit;iti
tradi/ione, la quale
in Inghilterra (Bollandisti, vol. 3
Guglielmo, fanciullo
ibid.)
ebrea, e cola crocifisso in
di
marzo, 588: e Monuin una casa
di dodici anni, e attirato
mezzo
mi lie oltraggi
a
il
di di
che meglio rappresentasse Gesii C. sulla croce, vennegli
1179.
A
A
Pasqua, e per-
ferito
il
fianco.
Glocester (Monumenla ibid.) gli ebrei crocifiggono un bambino.
Parigi (Bollundisli ibid: p. 591): il fanciullo Riccardo viene immo-
lato nel Castello di Pontoise
a
man-
prove, basterebbe a deporre contro i giud-i. K
e costante per-
a lire
A Norwich
ini'iita
1160.
in
sola,
come mai spiegare questa universale
vero,
il 14.
da
lalti.
rostanlf e universal
dalla
in
tanli
DAP
-ill
da noi im>n/.ionati pin supra, v'liirono corroborat*-
sloriri.
t;inti
<li
M.il! \I.I.
il
Giovedi Santo
:
ed e onorato
come Santo
Parigi.
1181.
A
1182.
I
Parigi (Pagi all' anno 1881, n. 15 e Holland. 2o marzo, p. 589). San
Rodberto, fanciullo, vien ucciso dagli ebrei verso le feste di Pasqua.
Pontoise
giudei a
dalla
vengono espulsi
strata,
i
Tomo 3,
p.
Presso ad Hagenau
236
un
crocifiggono
Francia.
657) accade
(Richeri
A
lo stesso a
Ada
altrove) tre fanciulli di sette anni
per
cui
(Blanca Hispania
illu-
giovanetto dodicenne,
Saragozza
Domenico del Val.
Monum. XXV, p. 32k ed
Senonensia
sono immolati
dagli
ebrei in odio di
Gesu Cristo.
A Londra (Baronio n. 42 sopra quell'anno) un fanciullo cristiano viene
martirizzato dagli ebcei e si venera nella Chiesa di S. Paolo.
1250. In Aragona (Giovanni da Lent, De Pseudo Messiis, p. 33) un fanciullo
1244.
;
di sette anni viene crocefisso circa
1255.
A
gli
il
tempo
della
Pasqua ebrea.
Lincoln (Holland, vol. 6 di Inglio, p. 494) Ugo fanciullo nibato daebrei viene nutrito fino al giorno del sacrih'zio. Molti ebrei conven-
gono da varie parti
lui tutte le
dell' Inghilterra
e
,
scene della Passione di N.
S.
lo
crocifiggono,
come
ci
rinnovando
in
narrano Mathieu Pa-
Capgrave. Weever
ci fa sapere ancora che i giudei delle principal!
rapivano fanciulli maschi per circonciderli, poscia in
onta a Cristo coronavanli di spine, flagellavanli e crociHggevanli (Laurent Les affaires de Syrie torn. 2. p. 326. Ediz. di Parigi 1846.)
ris e
citta d' Inghilterra
1257.
A
Londra
(Cluverio Epitome hist. p. 541)
un
fanciullo
cristiano
im-
molato da' giudei.
1260.
A Welssemburg
(Annal. Colmar,
Monum. XVII,
191) un fanciullo uc-
ciso dagli ebrei.
A
1261.
Pfortzeim Bade (Holland vol. 2* di aprile 838): una bambina setpoi dissanguata ed annegata.
Magonza (Baronio n. 61: Ada. Colmar. Monument. XVII, 210) un
tenne strozzata
A
1283.
:
bambino venduto dalla sua Italia agli ebrei e da questi ucciso.
A Monaco (Radeurs Bavaria sanda Tomo 2, p. 331 : Monum. XVI]
1285.
un fanciullo viene dissanguato.
ebrei. 11 popolo brucia la casa dove
1
1~<]
.
suo sangue serve di rimedio agli
gli ebrei si erano rifugiati.
11
\IIMI
1
di tulti
rristi;mi
IM^C im
\i
ii"ii
i|.-!
|iu]iuli
i-nn-iiilli
i
.-it.'i'
i
It86.
j-r inminliirli
n-ll;i
r<>t;int;
:>'
iin'spliciil.il.'.
nnlr;ito
r;illii;im
i>Mi-tru|>i><>,
Be
|';IS.IM;I.
rn-ilriv
;
nmnilr
I'l'iimn'-un
>'
<:iu
nioii.l.,.rli'-
iniiihiinciito
CotCStO sarebbe MM
\'
!
in
A Olxrwesel sul Reno (Bolland 2. vol. di aprile 697 : Monnm. XVII,
li-ironio 1S87 n. 18) Wernher quattordicenne martirizzato per tre
77:
ginrni con ripetule incisioni.
1287.
A
Berna (Bolland. 2.,
1293.
A
II,
Monnm, XI,
flrema
1394.
A
130J.
A Remken
Berna (Ann. Colm.
II,
1303.
A
1401.
A Diessenhofen
tin
^li
altri
.'>';''
un
si
due
salvano a forza d'oro.
altro fanciullo svenato da' giudei.
(Ann. Colm.
lo steaso
:
:
un fanciullo ucciso come sopra.
fanciullo immolate dagli ebrei,
:><)}
<'>'>*)
degli urcisori sono pnniti
Rodolfo gtovanetto ucciso nella
di aprile)
vol.
Pasqua dagli ebrei.
129J. A Colmar (.4nn. Colm
39).
If,
Turingia (B'tronio 64) Corrado scolaro, figliuolo di un
Boldato, dissanguato con incision! alle vene.
1345. A Monaco (Riulern /?.">/ il Rcato Knrico crudelmente ucciso.
Weissensee
i
presso
Bolland.
di
WurtemUerg
<li
<<>!.
di aprile)
i'
(tloria del B. Alberto di
un fanciullo
Simont
di quatlro anni
Ilubiki
comprato
per tre (iorini e dissanguato dagli ebrei.
Oui notisi chc nel j)rM-csso fattosi per cotesto aasassinio, 1'etireo acm-ntn
che ogni sette anni tutti gli ebrei hanno bisogno di sangtie criconfesso
stiano.
a tredici
Un
che
altro rivclo
anni.
Un
che ne facevano tetcnre nnn
vivnnn pei loro
vole che
cristiano assassinato doveva esser
il
terzo disse che
ril>
rrliijioii:
si
minoro
di
servivano di quel sangue nella Pasqua
per ridttrla in pnb-frt ;
(Qurstion Jnire pug. ~>9, 60).
jxirte
e che
e n
;
trr-
6 cosa ntp-
siano state fatte dagli ebrei a dia Trento, in Moldavia, in
stanza <li molti sin-nli ed in paesi lontaniRsimi
Svizzera nei secoli Xl\ e XVIII secondo che gia si vide piii sopra.
le
stcsse
-iiiif.--
;
..iii
c
n\.-l i/ioni
:
;
1407. Onivi pure un altro fancinllo ucciso
e lo scacciamento de>;li elrei tibid
1410. In Turingia (Baronio
.'>'/)
decide Una
;
sono cacciati
gli
sommossa
ebrei per
delitti
|
[>"!.
ire
contro fan-
ciulli cristiani.
14?9
A Rovensbourg (Baronio 3i : Holland. 3 vol. di aprile 978) Luigi Von
Hrtuk, uiovanetto cristiano, viene sacrificato dai piudei menlre li B>I
suo corpo viene trovato ed
il
a tavola tra la Pasqua e la Pentecoste
:
onorato dai
cri-ti.nii.
1454. In Castiglia (Simone Ifabiki cit.) un fanciullo e fatto a pezzi ed il suo
cu>re cotto per cibo. Per questo ed altri simili delitti gli ebrei vengono
!'i cacciati dalla
:
A Torino
(ibid.)
iscannare un
Spagna nel 1459.
un gitideo e colto
nell'istante
medesimo,
in cui sta
per
f.in<-inllo.
I'rrsv. Ir^prnck
Bolland. 3* vol. di 1'iylio //;;'/ il Ueato fan.-iullo Andrea nato a Rinn, viene imraolato il 9 luglio dagli ebrei che ne raccol<
gono
il
unguu.
284
LA MnKAI.K <iII'DAICA
<|ii.'st<-
i
non neir intcnto
inline,
nuocere
di
a' giudei, *fia
<<>!
fine di
premunire i cristiani.
Noi non ricorderemo qui, per non dilungarci, la parte che
ebbero
giudei in tante persecuzioni mosse contro i cristinni
i
1475.
A
Trento
celebre martirio
il
del B.
Simoncino, di cui esistono i proche gli ebrei di Trento, rei dell' as-
cess! originali; da' quali apparisce
sassinio rituale del B. Simoncino, ne rivelarono molte altre dozzino da
loro e dai loro correligionarii
rolo, nella
ma
commessi
allo stesso
Lombardia, nel Veneto ed altrove
scopo rituale nel Ti-
in Italia,
Germania, Polo-
ecc. ecc.
A Treviso (Baronio p. 569)
dente di Trento.
1480.
si
commette
delitto simile al
tin
prece-
1480. Assnssinio del B. Sebastiano da Porto Buflole nel Bergamasco.
1480. A Motta di Yenezia (Holland, vol. 2 di aprile) un fanciullo viene irn-
molato
1486.
1490.
A
A
il
Venerdi Santo.
Ratisbona (Radero 3" 174) sei fanciulli vittime degli ebrei.
Guardia presso Toledo (Bolland. P aprile 3) un fanciullo
croce-
fisso.
1494.
A Tyrman
in Ungheria (Bolland.
2
venduto da suo padre
di quattro anni,
838) un
aprile
dissangnato.
1503. A Waltkirch in Alsazia (Bolland. vol.
2
fanciullo rubato e
830):
d'aprile
un
fanciullo
agli ebrei
per dieci fiorini, col
fosse restituito vivo dopo averne cavato sangue. Gli ebrei
patto che gli
lo uccisero dissanguandolo.
1505.
A Budweys
1520.
A
1.
138) fatto simile.
Biring (Bolland. vol. 2 aprile 839) due fanciulli dissanguati. Percio furono allora cacciati gli ebrei dall'Ungheria.
1540. A Suppenfeld in Baviera (Radero 2, 231, 3, f!9] Michele di quattro
(Efele Scriptores,
Tyrnau ed
a
anni torturato per tre giorni.
A Rave in Polonia (Simone Habiki
1547.
cit.) il
di
figlio
un sarto
sacrificato
da due ebrei.
1569.
A Witow
march!
Altri fatti
1574.
A
Giovanni
di
due
in
Lituania
di
(ibid.)
Gioachino Smerlowiez
anni venduto per due
Elisabetta di sette
il
tnartedi
crudelmente ucciso.
lui
prima
anni assassinate daldella
suo sangue vien raccolto in un vaso.
Szydlow (ibid.) un fancinllo scomparso: trovossone
Palme
A
(ibid.)
Giacomo
Leizyka, e da
simili accaduti a Bielko ed altrove.
Punia
1'ebreo
1590.
in Polonia
all'ebreo
:
domenica delle
il
sanguato con incisioni e punture.
1595. A Gostin (ibid.) un fanciullo venduto
agli
ebrei
il
cadavere dis-
per essere
dissan-
guato.
1597. Presso Sryalow
(ibid.)
un
fanciullo
ucciso. Col
BUO sangue
gli
ebrei
aspergono la nuova Sinagoga per consacrarla.
1650. A Caaden (Tenzel, gennaio 1694) un fanciullo di cinque anni e mezzo
chiamato Mattia Tillich vi e assassinatn I'll marzo. Questo storico annovera
altri
fatti
simili accaduti a
Steyermarck, Karnten,
rain ecc.
Mi
II.
1
V^')
dai maoiiK'Uani.
\iuii
rn^ii'i.
de'giorni
dri
i:T Mi:_:;it<>n
rontro
di
eTertiilliano,
rum
in
i
il
tiinuilti
(jiuil
jjiudri turono
d-gli
din; che
il
pin d-llf
'ditti
imperial!
On
Ogmmo
Synagoges ludaeo-
ricorda conn-, n
iv Sapoiv. in-nuco della nostra fede,
il
in-a iKivanta inila cristiani,
i
giudei
non gia per averli
s<-hia\
i,
farm- inac-llo. Quanti non sono aflatto di^iuni di >toria
pT
ina
lramma>Mirii
dai
n-tii-i
i
popolari
iriunsi- lino a
fontes persecution urn.
ivr.Ma
ch.-
att.-stano S. (iiuMino, Eusebio,
ci
<< ......
noi,
l;i-li
i^riora
non iirnorano
iiindfo
Bar-Cochab
tempi di Adriano
iinp.-iatore fe'ornMnla strage di cristiani, che nel tempo d< -llo
iate i giudei prestavano aiuti di danaro e di consiglio ai
Mori ed
i'h
i
il
ai
Turchi in guerra coi cristiani, che un giudeo soperche invadesse TUngheria e ass^diasseTlsola
ai
lillo Suliinano,
h^ un altro giudeiLjnosseiSelirno alia conquista di
Cipro e di altre isole del mare lonio, cli> da iriudci iurono pariin. -iit.- istii:ati
Mori a invadere la Spagna, i Russi la cattolica
di Rodi.
(
i
1655.
A Tunguch
Germania
in
(Tentzrl, *jinqno
1693) un
fanciulln
A Metz
(Procexno: Parigi 1670: Feller, giornale i~?W, 2> 428' un f.mciullo di tre anni ruhatn Hal Giudeo Raflaele Levi, e crudelmpnte astias-"
1669.
sinato.
suo cadavere
II
fu
trovato nrribilmente mutilatn.
II
ren venne arao
vivo per sentenza del Parlamenlo di Metz il 16 giiigno 1670.
1778. Di parecchi fanciulli uccisi dagli ehrei nel deoimnttavo secolo
zinne
Journal
fa
in.'ii-
15 gennaio 1778 a pag. 88 e
del 15 ottobre del medcsimn anno a pag. 258.
1803. Possiamo a luiona ragiono porre qui in primo luogo qnesta data 1803:
il
hisloriqtte et
litteraire del
poiche in quest'anno usci la prima volta alia luce il libretto di IVnfito
o Neofito. Eso vale storicamente piii di molte altre autoritn per ilimoatrare che gli ebrei sempre uaarono, usano e debbono usarc (RP pure
ono ebrei osservanti) il sangue cristiano nei loro riti.
atti del Proce9o di Damanco (Laurent; Affn\re$ de Syrie) esitta
una Icttcra di John Barcker ex-Console inglese in Aleppo dove si parla
di una povera cristiana scomparaa da Aleppo. Tutti accunavano un ebreo,
1810. Negli
d'Ancona, di averla ncannata per raccoglierne il aangce.
Yaraavia (Chiarini Teoria del Gindaismo, vol. I, peg. 355) scompare
un bambino criatiano neH'ocraaione della Pasqua ebrea.
RafTaelc
A
l^il
A Pietmburgo (Ambln)fn Her
sinato dagli ebrei per i*rnp
1839
A Damasco
alia
dici
il"_-.ii!.i
i
mil,
i
b<>ttii;lia
di
piastre perche
ai
il
ccU-l>rr
!$('> I]
un fanciullo aaat
Cosi sentenziarono quattro ^imii.
Proce.mo di t)masco pr<-\
una
A Damaaco
Stiden: Leipsig
rituale.
aangue portata
aopisca la COM.
i.
30f) si acopre
un ebreo: il quale ofTre
rent, p.
<la
proceaao aopra I'asaaaaioio del Padre To
mm a so
da
\
_'Mi
MnN.M.K I.MD.MCA
i.\
i
St;iti
(h-Lili
l-'rallima^nni.
'
I'ololiia,
I'iii'li
IL
MIMKHO MI. SANGl
d-lla Siliai:< .-a.
di'H'Aritim
rristiani
pifi
]:
<
Non pretendano diimpi'
^iinli-i
m< 'litre condannava Gristo, lavava^i
i
;i
i-:
ililpadroilir-i
Niiovo moiido.
d<-l
d' iinitaiv
Pilalo;
mani.
!
il
<pial'
prorlamaii'.
innoo'iitc del
sangue del jjiusio.
Non istieno a strombazzare su pel loro compri ^iornali
noi
<-\\<>
li calunniamo,
quando parliamo del rito e dell'uso -In
fanno del sangue cristiano. Riconoscano piuttosto il loro d-<
i
plorevole accecamento, la lor morale dcgrada/ione e 1'orrendo
abisso in cui sono caduti, flno a canccllarc dal loro cuorc non
pure la legge mosaica, ma la stessa legge di natura, e lii.
scudo della religione per giustificare delitti, che la st'
morale e religion dei barbari e seha.^i condamia. Urucino
farsi
loro
Kakam
libri, tutta farina dei
piu corrotti, depongano
i
1'ir-
genere umano non pud<-o, i-isp.'ttino
le sacre leggi della natura che condannano 1'usura, la frodc,
il furto, la
rapina, lo spergiuro e Tassassinio; e se non von Moodio contro
i';iL!ioiiovol
no abbracciare
il
legge di Gesu Cristo, abbandonino almanco
la Talmudica per tornare alia Mosaica; e allora cesseranno
di essere un pericolo pel cristiani e una vera piaga p-r lo
la
na/ioni, che lor dettero generosaiiK'iife asilo,
pane e
lilxTta.
Calangiano Cappuccino e del suo servo cristiano uccisi dagli ehrei per
benche poi grascopo rituale. Gli ebrei furono convinti e condannati
:
per danari. Quegli ebrei assassini erano
II
processo originale e negli Archivii di
ziati
nesi.
qu.isi tutti italiini e
P;iri,<;i,
pato dal Laurent nel 2. vol. des Affaires de Syrie.
1843.
Rodi, Corfu ed altrove (L'Egitlo sotlo Mehemed
A
rigi
i881.
1843} assassinio ebreo
Ad
cui
Alessandria d'Egitto
si
tutti
occuparono
i
di
1
e
Al
venne
di
Livor-
|i"i
Hamont
siain-
Pa-
:
lianibini cristiani.
'assassinio del giovane greco Fornarachi, di
giornali del 1881-1882.
II
cadavere
fu
trtu.ito
dissanguato, tutto punzecchiato, e simile a statua di cera.
A Tisza Eszlar in Ungheria una giovinetta di 14 anni e scannata nella
Sinagoga dal sacrificatore ebreo. Piii recentemente ancora nel 18'.) fu
.
I
trovato prcsso 1 'ebreo BuschofT in Xanten della Prussia Renana il cadavere del fanciullo cattolico Giovanni Hegraann senza una goccia di sangue.
la
II
Buscboff venne
processato,
potenza dell'oro ebraico
dotti dalla
per entro
cesso che
Verona
fedele, e
!
fine prestabilito di
si
puo
defihire
poi
assolto, tant' e
a
<h
no.tri
letto gli atti di
quel processo, tralo-^cra a non vcdrrvi
sfidiamo chiunque li
saharo ad of;ni patto il reo. E un pro.Mnmnncnto eterno o d' insipienza giuridica
il
o di corruzione giudaica!
ma
Abbiam
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e il mistero del sangue 1