PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA
PREMESSA
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Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo alle Scuole della Comunità Ebraica di Milano è
elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.107, recante la “Riforma del Sistema
Nazionale di Istruzione e Formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
Il Piano è stato elaborato sulla base degli indirizzi generali e le scelte di gestione e di amministrazione;
Il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 13 gennaio 2016;
Il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 25 gennaio 2016;
Il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge;
Il Piano è pubblicato nel portale unico dei dati dell’Istituto.
PRIORITÁ STRATEGICHE
CONTESTO E VALORI
Le Scuole della Comunità Ebraica di Milano conciliano la pluralità delle proposte e degli insegnamenti più attuali
con l'approfondimento dell'ebraismo, che deve essere fondamento morale e regola di vita. Si devono poter mettere
a confronto la cultura italiana ed europea con quella ebraica, per rappresentarsi nel mondo come cittadini
consapevoli e competenti; la scuola si propone di formare cittadini consci dei doveri e dei diritti nel contesto in cui
vivono, attivando un'educazione alla vita civile e democratica secondo gli insegnamenti ebraici.
Le Scuole della Comunità ebraica hanno un'organizzazione integrata verticalmente e offrono un progetto educativo
unitario, che ha consequenzialità e coerenza dall’Asilo Nido fino alla Scuola Secondaria di secondo grado. La
peculiarità educativa dell'Istituto è quella di fornire agli studenti una chiara consapevolezza della loro identità
attraverso la trasmissione della memoria storica del popolo ebraico, dei valori della religione e le relative regole di
vita della tradizione, della cultura e della lingua ebraica. Essendo presenti nuclei di origine e tradizioni diverse, la
scuola deve istituire con le famiglie rapporti improntati alla collaborazione e al rispetto reciproco; soprattutto è
fondamentale trovare una linea che soddisfi tutti, nel solco della tradizione dell'Ebraismo Italiano e nell'osservanza
della Legge.
FINALITÀ GENERALI
Le Scuole della Comunità Ebraica si propongono di formare cittadini responsabili, consapevoli dei propri diritti e
doveri, integrati nel contesto in cui vivono, ma consci della propria identità e con un forte legame con il Sionismo e
con Israele, dove una gran parte degli studenti, a scuole ultimate, si reca a studiare o sceglie di vivere.
Per il raggiungimento di questo importante obiettivo, le Scuole hanno come finalità imprescindibile quella di
conciliare la pluralità delle proposte educative e degli insegnamenti più attuali con l'approfondimento dello studio
della cultura e delle regole della vita ebraica, che diventano fondamento morale e regola di vita. Lo studio parallelo
della cultura italiana/europea e di quella ebraica e la scoperta di quanto la prima affondi le sue radici nella seconda
rivestono una primaria importanza.
FINALITÀ EDUCATIVE
 Promuovere il pieno sviluppo della persona e la formazione del cittadino secondo i principi della
Costituzione ponendo l’alunno al centro del progetto didattico – educativo, sviluppando in lui la
consapevolezza delle proprie attitudini e fornendogli una preparazione solida per affrontare il
proseguimento degli studi.
 Fornire agli allievi gli strumenti per costruire una propria interpretazione del mondo e della realtà.
 Far acquisire abilità e competenze per poter comprendere, tradurre ed elaborare codici e linguaggi multipli.
 Aiutare a sviluppare il senso di responsabilità, la capacità di aderire agli impegni assunti, l’autonomia e il
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senso critico.
Rendere coscienti della propria identità ebraica e acquisire gli strumenti per un approccio alla vita e alla
cultura ebraica nei suoi vari aspetti.
Rendere il gruppo classe e la comunità scolastica luoghi fondamentali per la crescita dei ragazzi, favorendo
con il dialogo e il confronto non solo lo sviluppo sociale, ma anche quello cognitivo.
OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE SULLA BASE DELLE PRIORITÀ E DEI TRAGUARDI DEL RAV
Risultati scolastici
 Utilizzare prove strutturate di verifica per classi parallele o per singola classe a livello intermedio e finale, a
partire dalla scuola primaria.
 Monitorare formalmente i progressi individuali per individuarne le carenze e programmare sportelli e
recuperi in itinere per gli studenti della scuola secondaria.
 Dati gli esiti difformi tra le classi e le differenze tra corsi liceali e tecnici, si intendono elevare i segmenti con
performance inferiori.
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
 Ridurre la variabilità dei risultati, in particolare per la matematica, sia in terza media, sia nel biennio della
secondaria di secondo grado.
 Elevare il livello degli allievi, con attività di potenziamento, per aumentare di almeno il 5% il numero delle
eccellenze.
 Garantire l’acquisizione delle competenze in maniera uniforme con attività ad hoc di rinforzo e
potenziamento; verificare i risultati con modelli adeguati.
Competenze chiave e di cittadinanza
 Formalizzare l'osservazione dei comportamenti, individuando indicatori specifici ed elaborando questionari
ad hoc.
 Condurre a un maggiore rispetto dell'altro, dei beni e degli spazi comuni con moduli didattici ad hoc e
l’osservazione dei comportamenti individuali.
 Sviluppare percorsi integrati di educazione alla legalità, anche in verticale tra ordini di scuola.
Risultati a distanza
 Fornire agli studenti gli strumenti culturali atti alla continuazione di un percorso di studi universitario.
 Migliorare la percentuale di successo dei Diplomati provenienti dall'Istituto in modo da ridurre al di sotto
del 20% la dispersione universitaria.
 Verificare gli esiti formativi a distanza. Formalizzare strumenti di rilevazione appropriati con la
collaborazione degli studenti.
PIANO DI MIGLIORAMENTO - AZIONI CONCRETE DA PROGRAMMARE NEL TRIENNIO
A seguito delle analisi effettuate, nel Rapporto di Autovalutazione sono emerse priorità specifiche sulle quali
concentrare l’attività per il triennio 2015/18.
1) Curricolo, progettazione e valutazione
 Elaborare e utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi per competenze, in linea con quanto
suggerito a livello ministeriale. Elaborare i criteri e costruire rubriche valutative. Utilizzare strumenti di
rilevazione degli esiti (prove strutturate periodiche, modelli di certificazione di competenza).
 Elaborare prove intermedie e finali per Secondaria di Primo e Secondo grado.
 Rivedere le prove strutturate della scuola Primaria.
2) Ambiente di apprendimento
 Migliorare costantemente le aule e gli spazi comuni in termini funzionali, di sicurezza e di estetica, anche
con il potenziamento dell’ICT.
 Completamento lavori di ristrutturazione negli ambienti della Scuola Secondaria di Secondo grado.
 Completamento della rete; acquisto hardware per tutti gli ordini di scuola.
 Adeguamento aule informatica.
 Rendere funzionante lo spazio adibito ad aula docenti della scuola primaria.
 Manutenzione delle strutture e dei servizi.
 Adeguamento spazi comuni (mensa, palestra, impianti).
3) Inclusione e differenziazione
 Potenziare la programmazione e il confronto tra insegnanti di sostegno di tutti gli ordini.
 Formalizzare il GLI di Istituto con la partecipazione della Comunità.
 Rafforzare le procedure di passaggio tra ordini.
 Potenziare i progetti-ponte per le situazioni più gravi.
 Creare momenti di condivisione di strategie e metodi educativi.
 Raccogliere e condividere materiali e strumentazioni per la didattica inclusiva.
4) Continuità e orientamento
 Creare gruppi di docenti per accompagnare gli studenti nel passaggio tra i vari ordini di scuola.
 Portare a sistema azioni di orientamento esistenti e consolidarle.
 Monitorare gli esiti nel passaggio di ordine per realizzare azioni di potenziamento e orientamento facendo
emergere inclinazioni individuali.
 Definire e manifestare le procedure di passaggio di indirizzo.
 Somministrare agli studenti test attitudinali con funzione orientativa.
 Realizzare e implementare gradualmente un sistema di rilevazione degli esiti universitari e lavorativi
individuali mediante piattaforma dedicata.
 Costruire una piattaforma di placement per rilevare i livelli di occupabilità e corrispondenza al titolo
conseguito e l’iter dei percorsi universitari per un biennio dal termine del conseguimento del diploma.
5) Orientamento strategico e organizzazione della scuola
 Obiettivi prioritari - individuazione delle priorità e loro condivisione interna e esterna.
 Condividere gli obiettivi prioritari definiti dal gruppo di lavoro con le componenti interne.
 Condividere con gli stakeholder gli obiettivi prioritari.
 Comunicare gli obiettivi attraverso strumenti formali (sito della Scuola).
 Gestione delle risorse economiche - assegnazione delle risorse per la realizzazione delle priorità.
 Individuazione di macro aree progettuali organizzate per moduli e assegnazione di un budget definito.
 Organizzazione delle risorse umane - individuazione di ruoli di responsabilità e definizione dei compiti per
il personale.
 Individuazione di figure di staff a presidio di aree funzionali rilevanti (progettazione/pof, orientamento,
inclusione, alternanza scuola-lavoro, tecnologie...) e relative forme di riconoscimento.
 Controllo dei processi - uso di forme di controllo strategico e monitoraggio dell'azione intrapresa dalla
scuola per il conseguimento degli obiettivi.
 Individuazione di milestones per le macro aree progettuali.
 Definire modalità di monitoraggio dei percorsi attivati con il coinvolgimento degli stakeholder.
 Elaborare gli strumenti per il controllo di gestione e la verifica delle azioni progettuali.
6) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
 Definizione di un mansionario specifico per il personale ATA con indicazione di compiti e procedure.
 Ridefinire il piano di lavoro ATA con individuazione precisa dei compiti e del carico di lavoro, in
collaborazione con gli uffici amministrativi della Comunità.
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 Definire procedure per la digitalizzazione progressiva dei servizi amministrativi.
 Individuazione di funzioni di supporto alla progettazione, ai processi educativo-didattici e organizzativi per
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docenti dal profilo ad hoc.
Pianificare attività formative.
7) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
 Promuovere la partecipazione della scuola a reti scuole presenti sul territorio.
 Individuare partners per reti di scuole finalizzate a progetti specifici.
 Promuovere la partecipazione della scuola a strategie formative locali.
PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA
La scuola ha predisposto il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello
studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di
apprendimento specifici per ogni disciplina. A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di
apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione
all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento
dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche.
Il curricolo è predisposto in ottica verticale, secondo tre assi culturali:
Per ciascuna delle tre aree sono state individuate le competenze essenziali:
Sulla base delle competenze essenziali, sono stati elaborati traguardi formativi e obiettivi disciplinari per ogni
segmento scolastico dell’Istituto.
Gli obiettivi didattici trasversali comuni a tutte le discipline si riferiscono allo sviluppo delle capacità e alla
acquisizione di abilità, conoscenze e competenze che ciascun alunno dovrà progressivamente raggiungere nell’arco
del suo percorso formativo. Essi si riassumono in cinque macro obiettivi:
 Competenze comunicative;
 Capacità di affrontare e risolvere problemi;
 Metodo di studio;
 Autonomia;
 Orientamento.
In sintesi, nell'arco del percorso scolastico, gli alunni dovranno sviluppare capacità di osservazione e di descrizione,
di comprensione dei messaggi verbali e non verbali, competenze comunicative, capacità logico-critiche, capacità di
problematizzare e di progettare. L’attività didattica si propone di essere formativa e orientativa. Riguardo
all’aspetto formativo, la scuola si propone di sviluppare il senso di responsabilità, la consapevolezza rispetto alle
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conseguenze di azioni, scelte, impegni e la capacità di far riferimento a criteri di condotta, a principi interiorizzati, 5
a valori morali e a regole di vita condivise; educare al rispetto delle persone, delle cose e delle norme che regolano
la convivenza scolastica; sollecitare l’autonomia, come capacità di esprimere giudizi, di operare scelte, di prendere
iniziative, di assumersi impegni e di sapersi organizzare. Riguardo all’aspetto orientativo, la scuola intende fornire
a ciascun alunno il bagaglio di conoscenze, abilità e competenze necessarie per acquisire consapevolezza delle
proprie capacità, interessi e attitudini per orientarsi nella realtà mutevole che lo circonda e per affrontare
consapevolmente la prosecuzione degli studi. La scuola intende offrire anche gli strumenti per sviluppare la capacità
di rapportarsi costruttivamente con gli altri e con l’ambiente circostante; di operare scelte consapevoli orientate al
miglioramento continuo del proprio contesto di vita.
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA COMPLESSIVA
La Scuola Ebraica di Milano accoglie allievi dalla primissima infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, in un
percorso unitario e coerente. I settori sui quali si articola l’attività della scuola sono i seguenti:
ASILO NIDO
L'Asilo Nido Guido Moshè e Fernanda Jarach è nato nei primi anni Novanta per offrire anche ai bambini più piccoli
un ambiente comunitario, garantendo un'atmosfera ebraica. L'Asilo è inserito in un grande complesso scolastico,
insieme agli altri ordini, ed è accreditato presso il Comune di Milano. Il Nido accoglie i bambini dai 12 ai 36 mesi di
età, che possono frequentare con orario part time o a tempo pieno. La cucina interna garantisce qualità e freschezza
ai pasti kasher serviti ai bambini. La kasherut è sotto la diretta responsabilità del Rabbino Capo. Il progetto educativo
si propone di migliorare sempre di più la qualità del quotidiano: ogni esperienza - cognitiva, fisica o emotiva - vissuta
dai bambini è considerato molto importante. Esso inoltre, valorizza attentamente l'esperienza di ogni bambino,
rispettandone i tempi e i bisogni. Il compito dell'educatore è quello di accogliere il bambino, sostenendolo nelle
conquiste operate tramite il gioco e accompagnandolo nella scoperta delle proprie capacità. In questo modo è
possibile favorire lo sviluppo di una personalità autentica e originale, punto di partenza per una socialità serena e
fiduciosa. La realizzazione di giochi per i bambini parte da un’attenta osservazione delle loro inclinazioni e dal
piacere di condividere con lui la scoperta di materiali nuovi con cui sperimentare il mondo.
Le attività che vengono proposte quotidianamente spaziano dalla manipolazione, musica e travasi con materiali
diversi ai primi disegni con pastelli e pennarelli per arrivare alla pittura e ai collage.
Inoltre, in un ambiente appositamente attrezzato, i bimbi giocano con cerchi, coni e palloni; si misurano con piccoli
percorsi per un armonico sviluppo dello schema corporeo.
SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’infanzia “Sally Mayer” si propone come contesto educativo sereno dove ciascun bambino si sente
protetto e sostenuto nello sperimentare le proprie potenzialità. La progettazione didattica ha inizio sempre
dall’osservazione e dall’ascolto, ponendo la massima attenzione allo sviluppo globale del bambino, alla costruzione
delle sue competenze individuali, di natura sia cognitiva sia affettiva e relazionale e alla sua formazione come
individuo appartenente alla tradizione e alla cultura ebraica.
La Scuola dell’Infanzia comprende quattro sezioni omogenee per età, dotate di un computer e organizzate in angoli
di esperienza ben riconoscibili, che favoriscono l’autonomia, la concentrazione, il gioco strutturato e progettuale e
l’interazione positiva tra i bambini. Le aule si affacciano su due ampi atrii in cui si svolgono varie attività comuni.
Sono presenti, inoltre, due laboratori, per lavori in piccolo gruppo, una palestra per la psicomotricità, un ampio
giardino completamente rinnovato, con una sabbiera, strutture ludiche e un orto e una biblioteca multimediale,
frequentata regolarmente dai bambini accompagnati dalle loro morot/insegnanti.
Piano di studi/Giornata educativa
La quotidianità alla Scuola dell’Infanzia è pensata nel rispetto dei tempi e delle esigenze del bambino. L’intero arco
della giornata è scandita da routines, in modo tale che ogni momento sia comprensibile ai bambini e gradualmente
prevedibile. La giornata scolastica è organizzata nel seguente modo:
 Ingresso (8.15-9.00)
 Preghiere del mattino
 Attività in sezione, nei laboratori o in palestra (Venerdì attività prevalentemente dedicate alla preparazione
della Kabalat Shabbat, al racconto della Parashà e alla produzione di challòt).
 Merenda, giochi in salone o in giardino
 Preparazione al pranzo e pranzo (11.30-12.30 per le sezioni dei 3 e dei 4 anni e 12.30-13.30 per la sezione dei
5 anni)
 Prima uscita (12.30-13.00 per la sezione dei 3 e 4 anni; 13.30 per la sezione dei 5 anni –Venerdì uscita per
tutti 12.30-13.00)
 Riposo e/o attività in sezione o nei laboratori
 Merenda, giochi in salone o in giardino
 Seconda uscita (15.45-16.15)
Durante la giornata a scuola le attività e i laboratori sono condotti dalle insegnanti di sezione o dalle insegnanti
specialiste in Ebraico-Ebraismo, Psicomotricità, Inglese e Musica.
Alle sezioni dei bambini di quattro e cinque anni sono proposti anche laboratori multidisciplinari dedicati, per
esempio, al teatro, alla musica o alle arti circensi. I laboratori, condotti da professionisti esterni, rinforzano il
progetto educativo quotidiano di sezione e rispondono a bisogni specifici del gruppo classe.
Spazi/sedi della Scuola dell’Infanzia
I locali della Scuola dell’Infanzia sono così suddivisi:
 4 aule organizzate al loro interno in “centri d’interesse”
 2 grandi spazi comuni
 1 laboratorio per l’ebraico e l’ebraismo
 1 laboratorio per la psicomotricità
 1 biblioteca da condividere con gli altri ordini di studio
 1 palestra in comune con la Scuola Primaria
 2 mense
 1 teatro con palcoscenico attrezzato, in comune con gli altri ordini di studio
 3 bagni
 1 angolo del giardino della scuola dedicato alla Scuola dell’Infanzia e attrezzato con giochi adatti
SCUOLA PRIMARIA
La Scuola Primaria “Alessandro da Fano” persegue finalità educative progettate secondo i seguenti obiettivi:
 Fornire agli allievi gli strumenti per costruire una propria interpretazione del mondo e della realtà.
 Acquisire abilità e competenze per poter comprendere, tradurre ed elaborare codici e linguaggi multipli.
 Sviluppare il senso di responsabilità, la capacità di aderire agli impegni assunti, l’autonomia e il senso critico.
 Essere coscienti della propria identità ebraica e acquisire gli strumenti per un approccio alla vita e alla
cultura ebraica.
 Rendere il gruppo classe e la comunità scolastica luoghi fondamentali per la crescita dei ragazzi, favorendo
con il dialogo e il confronto non solo lo sviluppo sociale, ma anche quello cognitivo.
Al fine di offrire modalità di apprendimento sempre più stimolanti e attraenti per gli allievi, la scuola si avvale di
diversi laboratori, attrezzati a misura di bambino: un moderno laboratorio di scienze, un laboratorio di arte e
manipolazione, un laboratorio di informatica e un laboratorio di lingue ed educazione musicale.
Tempo Scuola e Schema Orario per tutte le classi:
Lunedì, Martedì, Mercoledì e Giovedì dalle 8.15 alle 16.30 - Venerdì dalle 8.15 alle 13.15
Lezioni: 8.15 – 13-15 / 14.30 – 16.30 - Mensa: 13.15 – 14.30
SPAZI PRIMARIA:
Laboratori
Al fine di offrire modalità di apprendimento sempre più stimolanti e attraenti per gli allievi, la scuola si avvale di 45
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diversi laboratori, attrezzati a misura di bambino. Un moderno laboratorio di SCIENZE, ad uso esclusivo dei bambini
della Scuola Primaria, è uno “spazio dell’agire”, dello sperimentare, dell’osservare attraverso materiali strutturati a
questo scopo (microscopi, provette, bilance…) e, soprattutto, opportunità di venire a contatto con la concreta realtà
dei fenomeni scientifici analizzati. Un laboratorio di ARTE e MANIPOLAZIONE dove, oltre al lavoro delle classi, alcuni
volontari esterni possono, su richiesta degli insegnanti e previo accordo con le famiglie e comunicazione al Consiglio
d'Istituto, portare la propria competenza nelle classi, organizzando laboratori su diversi argomenti. Un laboratorio
di INFORMATICA, a disposizione degli alunni con un parco macchine che consente un collegamento rapido e un
utilizzo funzionale degli strumenti.
Gli insegnanti dell’area scientifica hanno il compito di:
1. studiare le possibilità applicative della multimedialità nella didattica
2. esaminare materiali didattici e svilupparne di propri
3. cooperare con altri docenti della scuola o di scuole distanti (Rete)
4. coinvolgere classi o gruppi di alunni in attività non sistematiche e trasversali che richiedono l’uso della
multimedialità
Inoltre portano alla conoscenza dell’utilizzo di Internet e guidano gli alunni ad un accesso sicuro e didatticamente
motivato all'esplorazione del Web. I docenti valutano e scelgono le opportunità offerte dalle TIC per
l'individualizzazione dell'apprendimento, anche in presenza di situazioni di handicap. Un laboratorio di LINGUE che
consente un costante rapporto “peer to peer” tra tutor e allievo. L’insegnante ha la possibilità di monitorare
simultaneamente i progressi di tutti gli allievi che, a loro volta, sono costantemente sollecitati a comunicare con il
docente, con i compagni e a prendere consapevolezza dei loro miglioramenti nella pronuncia. Attraverso il Pc
dell’insegnante gli alunni possono vedere sui loro monitor anche delle videocassette, DVD e CD e tutto il materiale
strutturato a loro proposto. Il laboratorio linguistico permette agli studenti di portare avanti, parallelamente allo
studio della grammatica, anche un approfondimento mirato della lingua “reale” e della pronuncia dei vari paesi di
lingua inglese. Un laboratorio di EDUCAZIONE MUSICALE con dotazione di computer per l'ascolto di musica e
strumenti per l'accompagnamento alle canzoni.
La mensa
Gli allievi e i docenti, nei giorni di tempo prolungato, possono usufruire del servizio mensa, che offre pasti di carne
o parve. Il pranzo è un luogo di acquisizione delle regole alimentari e un importante momento di socializzazione: il
rispetto consapevole delle norme di kasherut e la recita corale e guidata delle benedizioni dopo il pasto
rappresentano un momento formativo significativo nel percorso ebraico.
Sala Teatro
L'aula magna dell'Istituto è strutturata come sala teatrale e dotata di due palcoscenici, uno attrezzato per danza e
recitazione, l’altro corredato da una postazione gradinata per il coro.
Il giardino e la Succà
La scuola è circondata da un magnifico giardino. A seguito di una recente ristrutturazione sono stati installati una
pista di salto in lungo e un campo da calcetto, nel quale si svolgono i tornei promossi dagli insegnanti di Scienze
Motorie; inoltre è stata eretta una nuova Succà.
Altre dotazioni
La Scuola dispone di due palestre con spogliatoi (1 maschile e 1 femminile) e di una biblioteca fornita di computer,
supporti informatici e collegamento internet. Le aule sono dotate di una postazione computer con LIM,
videoproiettore mobile e accesso a internet.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La finalità della Scuola Secondaria di primo grado “Mario Falco” è quella di porre l’alunno al centro del progetto
didattico – educativo per sviluppare in lui la consapevolezza delle proprie attitudini, fornire una preparazione solida
per affrontare il proseguimento degli studi, accompagnarlo nell’elaborare il senso della propria esperienza e della
propria appartenenza ebraica, promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione di una
solida cultura di base. In tal senso l’attività didattica delle discipline si propone di essere formativa e orientativa.
Riguardo all’aspetto formativo, la scuola si propone di sviluppare il senso di responsabilità, la consapevolezza
rispetto alle conseguenze di azioni, scelte, impegni e la capacità di far riferimento a criteri di condotta, a principi
interiorizzati, a valori morali e a regole di vita condivise; educare al rispetto delle persone, delle cose e delle norme
che regolano la convivenza scolastica; sollecitare l’autonomia, come capacità di esprimere giudizi, di operare scelte,
di prendere iniziative, di assumersi impegni e di sapersi organizzare. Nello specifico vengono perseguiti i seguenti
obiettivi educativo- comportamentali:
 rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, rifuggendo da atti di vandalismo e di violenza verbale o fisica
 accettazione di sé e degli altri, in particolare della diversità di appartenenza etnica e/o sociale, di abilità, di
opinioni
 presa di coscienza delle regole e rispetto delle stesse
 assunzione di un atteggiamento collaborativo e responsabile nei confronti dell’istituzione, della comunità dei
pari e del lavoro scolastico
 acquisizione di autonomia personale nell’uso del materiale scolastico e nella pianificazione ed esecuzione del
compito richiesto
 sviluppo delle capacità di scegliere e comprendere le motivazioni di atteggiamenti più o meno consoni
all’ambiente scolastico e di accettare le conseguenze delle proprie scelte
Riguardo all’aspetto orientativo, la scuola intende fornire a ciascun alunno il bagaglio di conoscenze, abilità e
competenze necessarie per acquisire consapevolezza del proprio essere, delle proprie capacità, dei propri interessi
e delle proprie attitudini e per orientarsi nella realtà mutevole che lo circonda e affrontare serenamente e
consapevolmente la prosecuzione degli studi. Inoltre fornisce gli strumenti per sviluppare la capacità di confrontarsi
e di rapportarsi costruttivamente con gli altri e con l’ambiente circostante e operare scelte consapevoli, ispirate al
dialogo, alla collaborazione e alla solidarietà e orientate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. Gli
obiettivi didattici trasversali comuni a tutte le discipline si riferiscono allo sviluppo delle capacità e alla acquisizione
di abilità, conoscenze e competenze che ciascun alunno dovrà progressivamente raggiungere nell’arco del triennio;
essi sono esplicitati nelle specifiche programmazioni annuali e si riassumono in cinque macro obiettivi: competenze
comunicative, capacità di affrontare e risolvere problemi, metodo di studio, autonomia, orientamento. Nell'arco
del triennio, gli alunni dovranno sviluppare:
 capacità di osservazione e di descrizione: saper osservare la realtà circostante, riconoscendone gli elementi
che la costituiscono, saper descrivere un’esperienza indicandone le fasi salienti e il significato globale
 capacità di comprensione dei messaggi verbali e non verbali, di comprendere il senso globale di un
messaggio, i dati analitici e gli elementi principali
 competenze comunicative per esprimersi correttamente dal punto di vista ortografico, morfologico,
sintattico e logico; possedere un lessico ricco ed appropriato; usare adeguatamente diversi linguaggi,
utilizzando la terminologia specifica; migliorare le capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione
 capacità logiche per riconoscere e analizzare i rapporti fra gli elementi di un insieme (relazioni temporali,
spaziali, causali, di quantità e di qualità); collegare e sintetizzare le conoscenze acquisite; usare
operativamente la logica induttiva- deduttiva
 capacità critiche per rielaborare personalmente i contenuti appresi, riflettere e confrontare le proprie con
quelle degli altri, fruire dei messaggi dei mass-media in maniera critica, saper riconoscere e correggere i
propri errori, consolidare la stima di sé e saper formulare e motivare i giudizi
 capacità di analizzare una situazione problematica e proporre soluzioni; essere in grado di predisporre
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materiali e strumenti per realizzare un progetto; saper trovare soluzioni operative nuove (stesso problema,
soluzioni diverse); saper organizzare il proprio lavoro; saper usare gli strumenti necessari in modo
sistematico e adeguato; acquisire un metodo di studio e di lavoro produttivi
capacità creative per collegare in modo originale argomenti diversi, proporre soluzioni personali, elaborare
in modo originale le conoscenze acquisite anche trasferendole in nuovi contesti.
Orario delle lezioni
LUNEDÌ E GIOVEDÌ: 8 ORE
MARTEDÌ E VENERDÌ: 6 ORE
MERCOLEDÌ: 7 ORE
I ora: 8:10 – 9:00
I ora: 8:10 - 9:00
I ora: 8:10 - 9:00
II ora: 9:00 - 9:50
II ora: 9:00 - 9:50
II ora: 9:00 - 9:50
III ora: 9:50 - 10:40
III ora: 9:50 - 10:40
III ora: 9:50 - 10:40
Intervallo: 10:40 - 10:50
Intervallo: 10:40 - 10:50
Intervallo: 10:40 - 10:50
IV ora: 10:50 - 11:40
IV ora: 10:50 - 11:40
IV ora: 10:50 - 11:40
V ora: 11:40 - 12:30
V ora: 11:40 - 12:30
V ora: 11:40 - 12:30
VI ora: 12:30 - 13:20
VI ora: 12:30 - 13:20
VI ora: 12:30 - 13:20
intervallo pranzo 13:20 - 14:25
intervallo pranzo breve 13:20 - 13:35
VII ora: 14:25 - 15:15
VII ora: 13:35 - 14:25
VIII ora: 15:15 - 16:05
PIANO DEGLI STUDI
Materia
M
Italiano
6
Storia
2
Geografia
2
Matematica
4
classe
aII
t
e6
r2
i
2
e
4
Scienze
2
2
2
Inglese
3
3
3
Spagnolo
2
2
2
Tecnologia
2
2
2
Arte e immagine
2
2
2
Musica
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
Ebraico
3
3
3
Ebraismo
3
3
3
TOTALE
35
35
35
I
III
5
3
2
4
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SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Nel 2010 la Scuola Secondaria di secondo grado “Comandante Federico Jarach” ha recepito la riforma Gelmini,
pur mantenendo le caratteristiche fondamentali dell’ebraicità, nel rispetto dell’autonomia prevista dalla riforma
stessa. Attualmente tre sono gli indirizzi di studio presenti:
Liceo Linguistico
Il profilo culturale del Liceo Linguistico è definito dalla presenza delle lingue straniere e dalla metodologia che ne
caratterizza l’insegnamento, inserendolo in una solida preparazione, assicurata per tutto il corso di studi dalle
componenti artistico-letteraria, storico-filosofica e matematico-scientifica. L’insegnamento delle quattro lingue
(inglese, francese, ebraico e spagnolo) è finalizzato sia all’acquisizione di competenze linguistiche e comunicative
orali e scritte, sia all’incontro con patrimoni di storia, letteratura e civiltà. Obiettivo dell’indirizzo linguistico è
favorire una disposizione alla sintesi e all’analisi per un approccio critico ai testi e, mediante lo studio comparato
delle diverse letterature, sviluppare le capacità di collegamento che completano una formazione prettamente
umanistica, arricchita da competenze moderne, integrate dalle discipline scientifiche. Durante le lezioni di lingua
l’uso della lingua straniera è pressoché esclusivo. Inoltre, è da sempre caratteristica della scuola la presenza di
insegnanti madrelingua di conversazione inglese, francese ed ebraica. La componente artistica, presente nella
Storia dell’Arte, rafforza l’identità dell’indirizzo sviluppando la sensibilità estetica e la conoscenza delle varie civiltà.
L’indirizzo consente i seguenti sbocchi professionali o di proseguimento degli studi: accesso a qualsiasi facoltà
universitaria, accesso a scuole per traduttori e interpreti, impiego nei settori delle pubbliche relazioni e
della comunicazione.
Liceo Scientifico - Scienze Applicate
Finalità dell’indirizzo è quella di fornire agli allievi una preparazione sia in ambito scientifico (fisico, matematico,
biologico e chimico), sia in ambito umanistico (letterario, storico, filosofico e artistico), che permetta loro di avere
un bagaglio culturale e un approccio logico e sistematico ai problemi e di poter scegliere il loro futuro con la
consapevolezza di aver acquisito metodi di analisi e capacità programmatiche fondamentali sia per affrontare gli
studi universitari di qualunque facoltà sia, in seguito, per svolgere qualsivoglia lavoro. Caratteristica dell’indirizzo,
rispetto alla sua versione tradizionale, è l’enorme ampliamento operativo e “laboratoriale” nello studio delle
scienze - con particolare attenzione a saperi oggi molto richiesti sul mercato tanto delle conoscenze che del lavoro
- combinato con un altrettanto ampliato orizzonte informatico e tecnologico.
Istituto Tecnico Economico - Amministrazione, Finanza E Marketing - Relazioni Internazionali.
Finalità dell’indirizzo tecnico è quella di fornire agli allievi sia l’acquisizione di competenze culturali che consentano
di frequentare con successo corsi di studi superiori in Italia o all’estero presso facoltà come Economia e
Giurisprudenza, che sono la naturale continuazione del quinquennio di scuola superiore, sia gli strumenti
teorico/pratici che permettono di comprendere e operare nella realtà economica e sociale che ci circonda.
Il diplomato di questo modernissimo indirizzo di studi sarà in possesso di una specifica conoscenza delle regole di
amministrazione e conduzione che vigono all’interno dell’azienda moderna e del commercio globalizzato ed è in
grado di affrontare le sfide professionali imposte dal mondo contemporaneo, grazie alla conoscenza dell’inglese,
del francese e dell’ebraico, alla competenza informatica, e all’utilizzo degli strumenti tecnico/commerciali. A partire
dal secondo biennio, e fino alla fine del ciclo, l’indirizzo acquista ancora maggiore respiro con l’approfondimento
delle Relazioni internazionali - anche oltre il puro dato economico e, dunque, in senso giuridico-politico - e nell’uso,
tra teoria e pratica, delle nuove tecnologie.
Dall’anno scolastico 2010/2011 le classi fanno riferimento al Quadro Orario previsto dalla normativa vigente a cui,
nell’ambito dell’autonomia, sono state aggiunte ore di Ebraismo e Lingua Ebraica e Spagnolo per il Linguistico. I due
Licei e l’Istituto Tecnico hanno un monte ore che viene svolto per la maggior parte separatamente; per alcune
materie, però è stata scelta l’opzione dei ‘gruppi articolati’, che permette di salvaguardare gli aspetti positivi che
avevamo individuato nella nostra vecchia sperimentazione. Le materie in cui gli allievi non sono divisi per l’indirizzo
a cui sono iscritti sono, generalmente: Lingua e letteratura italiana, Lingua e cultura inglese, Lingua e cultura ebraica,
Scienze Motorie e Sportive, per un totale di 12 ore. Per realizzare la massima trasparenza e informazione nei
confronti delle famiglie vengono impiegati i seguenti strumenti:







pagelle dopo lo scrutinio (l’anno scolastico è stato diviso in due quadrimestri)
libretto alunno
lettere alle famiglie
colloqui con i genitori da parte degli insegnanti (in orario settimanale)
colloquio con i genitori che lavorano in due pomeriggi all’anno (uno in ciascun quadrimestre)
colloqui con il coordinatore di classe (su richiesta del genitore o del coordinatore)
incontri con la Presidenza (negli orari stabiliti su richiesta della Presidenza o della famiglia)
La scuola sta sempre più incrementando l’informazione tramite internet, per permettere ai genitori di ricevere
direttamente nella loro casella di posta elettronica il testo delle circolari e delle comunicazioni che vengono lette o
consegnante in classe. È stato potenziato e migliorato l’ambiente “Scuola online”, introducendo il registro di classe
con la specifica degli argomenti delle lezioni, un sistema per monitorare assenze e giustificazioni, per trasmettere
compiti o avvisi e per la prenotazione automatica dei colloqui con gli insegnanti, e altro
ORARIO DELLE LEZIONI
Orario
Lun. -Giov.
Venerdì
I
8,10-9,00
8,10-9,00
II
9,00-9,50
9,00-9,50
III
9,50-10,40
9,50-10,40
Intervallo
10,40-10,50
10,40-10,50
IV
10,50-11,40
10,50-11,40
V
11,40-12,30
11,40-12,30
VI
12,30-13,20
12,30-13,20
Intervallo
13,20-13,35
VII
13,35-14,25
VIII
14,25-15,15
13.20-14.10
PIANO DEGLI STUDI
LICEO SCIENTIFICO Opzione scienze applicate 1° biennio
1°
anno 4
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura straniera 1
3+1
Lingua e cultura straniera 2 (ebraico)
3
Storia, Storia ebraica e Geografia
3+1
Storia e Storia ebraica
Filosofia
Matematica
5
Informatica
2
Fisica
2
Scienze naturali* (con laboratorio)
3 (2+1)
Disegno e Storia dell’arte
2
Scienze motorie e sportive
2
Ebraismo
2
Totale spazi orari alla settimana
33
* Biologia, Chimica, Scienze della Terra
2°
anno 4
3+1
3
3+1
2° biennio
3°
4°
anno 4
anno4
3
3
2
2
5°
anno4
3
2
4 (3+1)
2+1
2
4
2
3
5
2+1
2
4
2
3
5
2+1
2
4
2
3
5
2
2
2
2
2
2
33
2
2
34
2
2
34
2
2
34
4
2
2
45
11
LICEO LINGUISTICO
Lingua e letteratura italiana
Lingua latina
Lingua e cultura straniera 1*
Lingua e cultura straniera 2*
Lingua e cultura straniera 3*
Lingua e cultura straniera 4
Storia, Storia ebraica e Geografia
Storia
Storia Ebraica
Filosofia
Matematica/informatica
Matematica
Fisica
Scienze naturali**
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Ebraismo
Totale in ore alla settimana
1° biennio
1°
anno 4
2
3+1
4+1
3+1
2
3+1
2°
anno 4
2
3+1
4+1
3+1
2
3+1
3
2° biennio
3°
4°
anno4
anno4
5°
anno 4
4+1
3+1
3+1
2
4+1
4+1
3+1
2
4+1
4+1
3+1
2
2
1
2
2
1
2
2
2
2
2
2
2
2
36
2
2
2
2
2
2
37
2
2
2
2
2
2
36
4°
anno
4
3+1
3
3
anno
5°
anno
4
3+1
3
3
2
3
2
2
2
2
34
2
2
34
* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua.
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra.
PIANO DEGLI STUDI dell’ISTITUTO TECNICO
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura straniera 1*
Lingua e cultura straniera 2*
Lingua e cultura straniera 3
Storia e Storia ebraica
Storia
Storia ebraica
Matematica
Geografia
Diritto ed Economia
Diritto
Scienze integrate**
Fisica
Chimica
Informatica
Economia Aziendale
Economia Aziendale e Geopolitica
Relazioni internazionali
Tecnologie e tecniche della comunicazione
Scienze motorie e sportive
Ebraismo
Totale spazi orari alla settimana
1° biennio
1°
anno 4
3
3
3
2+1
2°
anno 4
3
3
3
2+1
4
4
3
2
3
2
2
2° biennio
3°
anno 4
3+1
3
3
2
1
3
2
1
3
2
2
2
2
5
2
2
2
2
35
5
2
2
2
2
35
6
3
3
2
2
2
2
2
2
2
37
* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
2
2
2
2
37
2
2
34
45
13
AUTONOMIA E FLESSIBILITÀ (D.L. 59/97 art. 21 e Legge n. 107/2015)
Come concesso dalle norme vigenti, la scuola attiva spazi di autonomia e flessibilità al fine di inserire, nella
programmazione curricolare, contenuti afferenti alle finalità specifiche della scuola:
Ebraico ed Ebraismo
Collegio Rabbinico
Viaggio in Israele
Potenziamento ore di lingua




Ebraico ed Ebraismo
L'Istituto Scuole della Comunità ebraica di Milano fonda le sue priorità sulla formazione dell’identità ebraica,
naturalmente integrata con l’educazione europea e la didattica italiana, e sul senso di appartenenza al popolo
ebraico. Nell’ambito dell’autonomia offre, quindi, agli studenti di ogni ordine e grado la possibilità di acquisire le
45
conoscenze utili a definire e consolidare questo progetto educativo identitario e di arricchirlo imparando la cultura, 15
la lingua, la storia e le tradizioni ebraiche. Tali insegnamenti sono organizzati in modo verticale: iniziano dal Nido e
dalle scuole dell'Infanzia e Primaria, proseguono e si intensificano nella Scuola Secondaria di primo e di secondo
Grado.
Gli obiettivi principali sono:
 prendere coscienza della propria identità
 seguire e comprendere le parti fondamentali di una Tefillà (preghiera) recitata insieme
 conoscere le norme ebraiche della vita quotidiana e dei giorni di festa
 saper mettere in pratica l’insieme delle norme studiate
 conoscere i tratti essenziali delle vicende del popolo ebraico e delle relazioni con la storia dei gruppi
umani
 acquisire un approccio ai testi della tradizione scritta e orale
 saper porre domande e ragionare sulle possibili risposte date dai Maestri
 creare o incrementare il rapporto con la terra d’Israele e con la realtà israeliana
 prendere coscienza dei punti di contatto e delle differenze fra la cultura ebraica e quella del mondo
circostante
Attività finalizzate (attività diversamente distribuite nei vari ordini)
 la Tefillà (preghiera) quotidiana, preceduta dalla Netilat Yadaym (abluzione delle mani)
 l’uso per i maschi di Kippà (durante la giornata scolastica) e degli zizit (durante la Tefillà)
 le Berachot (Benedizioni sul cibo) alla merenda,
 la Birkat Hamazon (benedizione dopo i pasti) ogni giorno dopo il pranzo,
 la Kabalat Shabat (benedizioni e canti per l’entrata del Sabato) ogni venerdì;
 il racconto della Parashat Hashavua (le sezioni settimanali della Torà), con approfondimenti e
insegnamenti di etica ebraica.
 la celebrazione delle ricorrenze del calendario ebraico che, nel corso dell’anno, avviene attraverso la
riproduzione dei riti e delle usanze, la comprensione dei significati, dei simboli e delle storie ad esse
collegate, oltre all’apprendimento delle canzoni, le recite e le rappresentazioni.
Le altre aree formative saranno perciò utili per potenziare le linee di continuità:
 Interiorizzare regole sociali viste alla luce della “halachà, norme di vita” (competenza trasversale)
 Conoscere personaggi e periodi storici (Storia)
 Conoscere musiche tradizionali e popolari (Ebraico, Ed. Musicale)
 Esprimersi attraverso drammatizzazione, attività manuali, attività grafico pittorica (Animazione
Teatrale, Educazione all’Immagine)
 Capacità di analisi del testo (Lingua)

Conoscere la geografia e la storia dello Stato d’Israele (Geografia, Storia)

Educazione ambientale (incontri con il KKL – Fondo Nazionale per Israele)
Infanzia:
Il progetto di ebraico ed ebraismo si pone come obiettivo prioritario l’arricchimento dell’identità ebraica
del bambino mediante la trasmissione della tradizione ebraica, dei suoi valori e della sua storia, con
l’insegnamento delle Mitzvot (precetti), del significato delle Feste, della recitazione delle preghiere
quotidiane, delle benedizioni sui cibi e l’apprendimento degli elementi di base della lingua ebraica.
Nell’ambito della scuola dell’infanzia, e in supporto alle insegnanti di sezione, operano una referente per
l’ebraismo, che cura e monitora lo svolgimento dei relativi progetti e interviene anche come specialista in
sezione, e una morà/insegnante specialista di ebraico e di ebraismo che lavora con piccoli gruppi nel
laboratorio di ebraico.
La referente, inoltre, dà il proprio contributo alla preparazione delle Feste ebraiche durante l'anno, e alla
preparazione dello Shabbat, ogni venerdì tramite il racconto settimanale della Parashà, la realizzazione
delle challot e la cerimonia della Kabbalat Shabbat con canti e benedizioni.
Primaria:
All’insegnamento dell’ebraismo sono dedicate 3 ore settimanali in I e II e 2 ore settimanali in III, IV e V, con
l’insegnante specialista e altre 3 ore con l’insegnante di classe, che si dedica all’approfondimento delle
feste e di altri argomenti legati alla tradizione ebraica; l’educazione ebraica permea quindi l’insegnamento
di tutte le materie ed è fondamentale il lavoro interdisciplinare. L’ebraismo non è solo studio, ma anche
un modo di vivere.
Le Mizvot, i precetti che regolano la vita ebraica, costituiscono una grande realtà di esperienza formativa.
Gli allievi acquisiscono un bagaglio di nozioni e vivono con intensità, gioia e partecipazione i vari momenti
di vita ebraica nella Scuola e fuori di essa. Un’importanza particolare ha lo studio delle fonti tradizionali.
Questo metodo permetterà agli allievi di avere un primo contatto con il linguaggio ed il modo di ragionare
della tradizione ebraica e di sviluppare il loro spirito critico. Il programma di Storia Ebraica prevede la
trattazione dei periodi storici principali, dando particolare rilievo alla Storia antica e, negli ultimi due anni,
alla storia contemporanea, con particolare riferimento al Sionismo e alla Shoà.
Scuola secondaria di primo grado per tutto l’arco del Triennio, si svolgono settimanalmente 3 ore di lingua ebraica
e 3 ore di Ebraismo, termine che include storia ebraica, religione, tradizioni e regole della vita ebraica.
Scuola secondaria di secondo grado le ore di Ebraismo sono sempre 2 alla settimana, svolte nei tre indirizzi presenti
nell’Istituto: Liceo Scientifico-Scienze applicate; Liceo Linguistico e Istituto tecnico-Relazioni internazionali per il
Marketing.
Il numero di ore dedicate all'insegnamento della lingua e della cultura ebraica varia a seconda dell'indirizzo scelto:
al Liceo Scientifico esso viene impartito per 3 ore settimanali durante il primo biennio e per 2 ore
settimanali negli anni successivi; al Liceo Linguistico la lingua ebraica costituisce la terza lingua straniera e rientra
nella seconda prova dell’Esame di Stato; il suo insegnamento si articola su 3 ore settimanali alle quali si
aggiunge un'ora di conversazione per tutto il quinquennio; all’Istituto tecnico la lingua ebraica
costituisce la terza lingua straniera e il suo insegnamento viene impartito per 3 ore alla settimana in tutto il
quinquennio.
L'insegnamento della storia ebraica viene svolto, in tutti e tre gli indirizzi sincronicamente, in aggiunta alle lezioni
curricolari di Geostoria, che risultano incrementate un'ora rispetto al quadro nazionale: il Liceo Scientifico scienze
applicate e il Linguistico prevedono 4 ore di Geostoria al primo biennio e 3 ore negli anni successivi; l'Istituto Tecnico
RIM, invece, prevede 3 ore di Geostoria per tutto il quinquennio.
Approfondimento delle Materie Ebraiche: “Collegio Rabbinico”
Nel rispetto del monte ore indicato dalla legge sull'autonomia scolastica (D.L. 59/97 art. 21), il Collegio Docenti della
Scuola Secondaria di secondo grado ha deliberato di fornire agli allievi che ne fanno richiesta un approfondimento
dello studio delle Materie Ebraiche, in special modo Torà, Halachà e Talmud. Il progetto prevede che gli allievi
interessati seguano delle lezioni dedicate durante le ore curricolari di Ebraismo con insegnanti diversi da quelli
assegnati alla loro sezione e delle lezioni supplementari in orario extra-curricolare, che verranno attestate da un
certificato di frequenza e profitto. Alla fine dei cinque anni di corso, agli allievi verranno riconosciuti come superati
alcuni esami del primo anno del Collegio Rabbinico. Insegnante referente: Rav Alfonso Arbib.
Soggiorno in Israele (Classi Seconde, Secondaria di Secondo Grado)
Il progetto prevede che gli allievi della seconda superiore trascorrano un periodo di studio in Israele visitando i
luoghi più significativi dal punto di vista storico. Gli obiettivi che ci si propone di raggiungere con questo viaggio
sono molteplici: migliorare la conoscenza della lingua ebraica; approfondire la comprensione della realtà israeliana;
approfondire diversi aspetti della storia ebraica.
Contenuti e metodi: soggiorno in un campus a Gerusalemme insieme agli insegnanti accompagnatori e sotto la
sorveglianza di madrichim, che avranno anche il compito di organizzare attività di gruppo. Visita a Yad Vashem
propedeutica al viaggio ad Auschwitz che verrà proposto in quarta superiore; visite guidate a Gerusalemme,
Massada, Neghev, Galil e altri luoghi, organizzate da un tour operator locale, con guida in italiano o in ebraico.
45
17
Tempi di attuazione: circa diciassette giorni fra dicembre e gennaio. Insegnante referente: Prof.ssa Ruth Zarhi.
Potenziamento dell'insegnamento delle lingue, incluso l'italiano.
Nel rispetto del monte indicato dalla legge sull'autonomia scolastica (D.L. 59/97 art. 21), la Scuola secondaria di
primo grado impartisce settimanalmente 10 ore di lettere (6 di italiano e 4 di storia e geografia nelle classi I^ e II^;
5 di italiano e 5 di storia e geografia nelle classi III^) e ha attivato l'insegnamento dello Spagnolo come seconda
lingua comunitaria per 2 ore settimanali in tutto il triennio; questa scelta crea continuità con l'insegnamento
dello Spagnolo come quarta lingua nel Liceo Linguistico. Tutte le lingue insegnate in questo indirizzo di studi sono
accompagnate da un'ora settimanale di conversazione con docenti madrelingua; la lezione settimanale di
conversazione in lingua Inglese interessa anche il Liceo Scientifico e l’Istituto Tecnico.
ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
MACRO-AREE DI PROGETTO
La scuola propone macroaree di progetto che afferiscono alle priorità strategiche generali ed educative più sopra
espresse. Per tali macroaree, volte a raggiungere i traguardi sotto elencati, sono individuate figure di staff a presidio
di aree funzionali rilevanti.
SHOAH
Obiettivi: Trasmettere la memoria della Storia e del passato, i valori della tradizione, della religione, della Legge
ebraica e fornire agli studenti una chiara coscienza della loro identità, facendo riferimento a valori etici, morali,
culturali e religiosi profondi e antichi, che sono percepiti come valori fondanti e imprescindibili da tutti gli
stakeholder coinvolti (famiglie, Ente gestore e docenti).
 La Shoà e i Giusti tra le Nazioni (Scuola Primaria)
 Attività sulla Shoà (Secondaria di primo grado)
 Polonia - Auschwitz (Classi Quarte - Scuola secondaria di secondo grado):
o Viaggio d’istruzione
 Cerimonia nel giorno di Yom Hashoah (classi Quinte- Scuola secondaria di secondo grado)
 Un dialogo per la memoria (Scuola secondaria di secondo grado)
TEATRO
Obiettivi: Fornire agli allievi gli strumenti per costruire una propria interpretazione del mondo e della realtà e far
loro acquisire abilità e competenze per poter comprendere, tradurre ed elaborare codici e linguaggi multipli.
 Laboratorio teatrale (Scuola Primaria)
 Laboratorio teatrale (Scuola secondaria di primo grado)
 Laboratorio teatrale in lingua francese (Scuola secondaria di secondo grado)
AREA SPORTIVA
Obiettivi: Sviluppare il senso di responsabilità, la puntualità nell'adesione agli impegni assunti, l’autonomia e il
senso critico, favorendo altresì con il dialogo e il confronto non solo lo sviluppo sociale, ma anche quello cognitivo.
 Mini Olimpiadi per le prime e le seconde classi, Torneo Intersezione multisport per le terze, quarte
e quinte classi. (Scuola Primaria)
 Progetto Multisport (Scuola secondaria di primo grado e primo Biennio e primo anno del secondo biennio
secondaria di secondo grado)
 Torneo interclasse di Basket e Uni Hoc (primo biennio secondaria di secondo grado)
 Progetto vela (classi III, secondaria di secondo grado)
 Progetto Difesa Personale/Krav Maga (secondaria di secondo grado)
 Lo sci a scuola (V secondaria di secondo grado)
 Corso di Orienteering (IV secondaria di secondo grado)
PROGETTO POTENZIAMENTO SCIENTIFICO (matematica, fisica e scienze naturali)
Obiettivi: Elevare i segmenti con performance inferiori, riducendo la variabilità dei risultati nel settore della
matematica ed elevando il livello degli allievi con attività di potenziamento per innalzare di almeno il 5% i risultati
delle performance e il numero delle eccellenze; fornire agli studenti gli strumenti culturali atti alla continuazione di
un percorso di studi universitario, migliorando la percentuale di successo dei diplomati in modo da ridurre al di
sotto del 20% la dispersione universitaria.






Progetto “First in Math” per le strategie di calcolo mentale e risoluzione problemi (Scuola Primaria e
Secondaria di 1° grado);
Progetto “Orto” per l’ampliamento delle conoscenze in ambito scientifico-naturalistico (Scuola Primaria)
Olimpiadi di matematica (Liceo Scientifico)
E.C.D.L. (Dalla I alla IV scientifico, alcune classi del linguistico e del tecnico)
Olimpiadi di fisica (IV e V Scientifico)
La scuola nella rete mondiale ORT: opportunità e progetti didattici.
PROGETTO ORIENTAMENTO
Obiettivi: accompagnare gli studenti nel passaggio tra i vari ordini di scuola, consolidando azioni di orientamento
esistenti e monitorando gli esiti nel passaggio di ordine per realizzare azioni di potenziamento e orientamento per
far emergere inclinazioni individuali durante:

Il passaggio dalla Scuola primaria alla secondaria di primo grado
Finalità: favorire il passaggio degli allievi da un ordine di studi all'altro, stimolando la curiosità dei ragazzi
e attivando un confronto sereno e positivo tra genitori e insegnanti. Articolazione: open day per gli
allievi, che potranno visitare gli spazi della scuola, conoscere la Preside e gli insegnanti, assistere e, se
possibile, partecipare ad alcune attività organizzate con gli studenti della scuola secondaria di primo
grado. Incontro per l'informazione e il confronto tra dirigenti, genitori e insegnanti.

Il passaggio alla Scuola secondaria di secondo grado.
Finalità: stimolare e potenziare negli allievi il processo di conoscenza di sé, delle proprie attitudini e dei
propri interessi in vista degli studi successivi.
Articolazione: a) attività inserite nella programmazione disciplinare e mirate alla conoscenza di sé e alla
definizione dei propri interessi; b) incontri, visite, dibattiti con i docenti e gli studenti della Scuola
secondaria di secondo grado nei mesi di novembre e dicembre; c)“Una lezione alle superiori”: gli
studenti della Scuola secondaria di primo grado frequentano, a rotazione, una lezione caratterizzante
ciascuno dei tre indirizzi di studio inerenti il Piano dell'Offerta Formativa della Scuola secondaria di
secondo grado (dicembre-gennaio).

L’orientamento post-diploma
Obiettivi: favorire negli studenti una scelta più consapevole e ragionata dell'università, attraverso la
diffusione di informazioni sulle possibilità di proseguire gli studi in Europa, in America e in Israele.
Contenuti e metodi: il progetto prevede incontri, interni o esterni alla scuola, con la partecipazione di
professori e operatori universitari rappresentativi delle diverse Università europee (Unitour) e israeliane
(University Day). In ogni occasione utile, viene fornito materiale informativo per aumentare negli
studenti la consapevolezza delle loro scelte future. In collaborazione con la Provincia di Milano (progetto
Esagono) si effettuano anche test orientativi e sportelli di ascolto individualizzati. Sempre all'interno del
percorso di orientamento si è svolta la prima edizione di Speed career, evento in cui vari professionisti
hanno presentato la loro esperienza lavorativa.

Alternanza scuola- lavoro

Anche l'alternanza scuola-lavoro, con l'offerta di stage in diversi tipi di aziende, rientra nell'offerta per
l'orientamento. Insegnanti referenti: Proff. Keret (per Israele), Maknouz, Kamkhagi (Alternanza ScuolaLavoro, Progetto Esagono, Unitour, offerte di eccellenza e Learning week).



Nel corso del triennio sono previsti stage esterni e interni all'Istituto. Questi ultimi consistono in forme
di collaborazione con le strutture della Comunità Ebraica: alcuni studenti sono stati impiegati nella
redazione del Bollettino della Comunità; altri hanno svolto attività di assistenza in orario pomeridiano
presso la Scuola Primaria. Gli stage esterni sono stati svolti presso l'AO San Giuseppe e l'agenzia Indiana
Production (che gestisce le emittenti radiofoniche Virgin Radio e Radio 105): gli studenti si sono occupati
di data entry, comunicazioni interne e gestione dei flussi documentari.
Per i prossimi anni scolastici si profilano nuove possibilità di collaborazione: i professionisti che hanno
partecipato agli incontri “Speed Career” si sono resi disponibili ad accogliere gli studenti nelle loro start
up, che lavorano nei settori dell'informatica e della comunicazione.
Da tre anni, l'Istituto di Ricerca Mario Negri accoglie, nei mesi estivi, un solo studente che affianca un
ricercatore nello svolgimento delle sue attività scientifiche; costui, in qualità di tutor, redige la relazione
finale relativa al servizio prestato.
ATTIVITÀ SPECIFICHE DEI SINGOLI PROGETTI
PROGETTO SHOÀ
[Primaria]
Particolare rilievo e cura ha da sempre la trattazione della Shoà, per approntare percorsi didattici adatti all’età della
scuola primaria e alle implicazioni emotive dei bambini di una scuola ebraica, gli insegnanti sono stati formati presso
Yad Vashem, il Museo della Shoà di Gerusalemme.
Dal punto di vista didattico si vuole ribadire l'importanza di partire dalla positività di storie conclusesi con il ritorno
delle vittime alla vita e alla costruzione di una nuova famiglia. Per tutte le fasce di età degli studenti, ma in
particolare per le classi della primaria che ancora non affrontano gli aspetti più atroci della Shoà, questa
metodologia emerge come indispensabile per attivare il sentimento di fiducia nei confronti dell'umanità e sicurezza
che anche il periodo più buio può portare ad una nuova luce. Inoltre, fondamentale, si vuole in tal modo
salvaguardare il forte impatto emotivo che storie più indicibili potrebbero avere sui nostri bambini, precludendone
l'ascolto.
Musica e Shoah
Il presente lavoro è pensato per le classi quinte della scuola primaria. L’argomento sarà trattato nel momento in cui
in storia verrà affrontato il periodo della Shoah. Si ascolteranno principalmente brani tratti dal repertorio di musica
klezmer, canzoni yiddish/sefardite e chassidiche analizzando (eventualmente anche cantando) i brani: "Oifn
pripetshok", “Choson kala mazel tov", "Zog nit kaimol".
[Secondaria di primo grado]
 Conoscere le proprie radici, essere consapevoli del proprio posto nella società, del dovere di testimoniare
e di combattere il pregiudizio.
 Risorse umane: alunni di Terza, insegnanti, esperti esterni, testimoni. Le proposte si articolano in diversi
momenti dell'anno, a seconda della disponibilità degli esperti.
 Risorse economiche: il seminario è gratuito.
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

Monitoraggio e verifica: osservazione delle dinamiche della classe, discussioni, produzione di una relazione
finale.
Referente: prof.ssa Serio.
Polonia - Auschwitz [Classi Quarte, Scuola secondaria di secondo grado]
 Il viaggio, organizzato in stretta collaborazione con la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica
Contemporanea (nella persona di Marcello Pezzetti, esperto di rinomanza nazionale e internazionale sugli
argomenti relativi alla Shoah in particolare al campo di Auschwitz), si propone come primo obiettivo quello
di offrire agli studenti un approccio approfondito e significativo ai luoghi e alle vicende dello sterminio degli
Ebrei d’Europa, messo in atto nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Viene privilegiata, rispetto ad altre
analoghe esperienze già sperimentate in passato, una più meditata e mirata dimensione conoscitiva, pur
non trascurando la fortissima e necessaria componente emotiva e identitaria, del tutto coerente con gli
obiettivi educativi fondamentali della nostra scuola.
 Contenuti e metodi: visita guidata della Cracovia ebraica, dall’insediamento medioevale alla persecuzione
nazista nel sistema concentrazionario di Auschwitz-Birkenau. Le visite dei luoghi sono precedute,
accompagnate e seguite da lezioni e spiegazioni intese a offrire agli allievi una costante integrazione e
“messa in prospettiva” della loro attuale esperienza nel più generale contesto della storia ebraica
contemporanea (emancipazione, antisemitismo moderno, Sionismo, nascita e storia dello Stato di Israele,
i rapporti tra la Diaspora e Israele, etc.). Non si escludono, anno per anno, piccole varianti organizzative
dettate dall’opportunità e dall’eventuale offerta di collaborazione da parte di nuovi partners.
 Tempi di attuazione: quattro giorni, fra marzo e aprile.
 Insegnanti referenti: Prof.ssa Prof. Mino Chamla e Ruth Keret.
Un dialogo per la memoria [Scuola secondaria di secondo grado]
 Dall’anno scolastico 2007-2008 gli allievi di IV superiore si incontrano con i loro coetanei dell’Istituto Elsa
Morante di Limbiate per confrontarsi sulle tematiche legate alla Shoah. L’esperienza si è rivelata sempre
fruttuosa e importante per i nostri ragazzi, non solo dal un punto di vista conoscitivo, ma anche per il
confronto su esperienze e vissuti ancora così drammaticamente attuali.
 Obiettivi: sviluppare negli allievi la capacità di confrontarsi con l’esterno sugli snodi storici più cruciali per il
popolo ebraico; accrescere le proprie conoscenze sulla Shoah.
 Contenuti e metodi: lavoro seminariale di preparazione all’incontro (lezioni, visione di film, dibattiti, ecc.)
che ha luogo nel Giorno della Memoria (27 gennaio). A Yom ha–Shoah gli allievi di Limbiate ricambiano la
visita venendo ad assistere alla cerimonia preparata dalle nostre classi Quinte.
 Insegnante referente: Prof. Mino Chamla
PROGETTO TEATRO
Laboratorio teatrale [Scuola Primaria]
Il progetto teatrale “Facciamo finta che...” ha l’obiettivo di favorire la consapevolezza emotiva degli alunni nei
confronti di se stessi e degli “altri” attraverso il gioco psicodrammatico e sociodrammatico. Il teatro sarà uno spazio
per liberare le diverse potenzialità espressive dei bambini, indirizzare le loro energie in un percorso di crescita
personale, entrare in contatto con quelle “parti di sé” che a causa di inibizioni personali o sociali spesso vengono
fatte tacere. L’obiettivo comune sarà quello di progettare, attraverso la condivisione e la socializzazione, la messa
in scena di un saggio finale.
Ogni classe sarà coinvolta in giochi sociometrici, di relazione, di creatività, di role-playing mutuati dalle
diverse
tecniche teatrali (mimo, narrazione, danza e clownerie). I percorsi tematici di ogni laboratorio variano di classe in
classe in considerazione dello sviluppo psicofisico di ogni bambino e del gruppo.
Ogni laboratorio si dividerà in tre fasi di intervento ben distinte tra loro:
· 5 ore di esercizi sullo spazio e giochi di ruolo per creare un gruppo coeso e collaborativo.
· 5 ore di esercizi volti alla scoperta della voce e della mimica del corpo.
· 7 ore di improvvisazioni per elaborare lo spettacolo finale.
Laboratorio teatrale [Scuola secondaria di primo grado]
 Finalità: sperimentare linguaggi non verbali favorendo l'espressione gestuale; approfondire e migliorare le





relazioni con la propria classe; superare blocchi emotivi, osservarsi e collaborare senza pregiudizi, inventare
e proporre idee originali.
Articolazione: 8 ore per la prima e le seconde, 15 per le terze.
Risorse umane: insegnanti e specialista esterno.
Risorse economiche: a carico delle famiglie, comprese nella retta di iscrizione.
Monitoraggio e verifica: osservazione dell'insegnante presente durante il laboratorio e, per le terze,
spettacolo finale.
Referente: prof.ssa Meucci.
Laboratorio teatrale in lingua francese [Scuola secondaria di secondo grado]
 Il progetto rivolto alle classi IV Tecnico e Linguistico, nato dall'esigenza di affiancare e integrare la lezione
frontale con un laboratorio teatrale di lingua francese, è stato co-finanziato per tre anni (2011/2014) dalla
Fondazione Cariplo e dalla Fondazione Scuola. Il progetto coinvolge un’equipe di insegnanti guidati dalla
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professoressa Vanessa Kamkhagi. Gli studenti progettano, promuovono e mettono in scena uno spettacolo 21
diretto dal regista Sacha Oliviero e ispirato a un’opera letteraria francese; lo spettacolo partecipa al LAIV
ACTION, un festival che propone tutte le rappresentazioni delle scuole lombarde vincitrici del bando della
Fondazione Cariplo. Questo progetto rappresenta, quindi, un’occasione per approfondire un testo
letterario e affinare l’espressione linguistica e anche un’opportunità di confronto con scuole diverse.
 Il progetto, dal punto di vista didattico, ha lo scopo di orientare gli studenti allo studio e all'attività creativa;
migliorare la pronuncia e l’espressione scritta in lingua francese attraverso la riscrittura teatrale di un’opera
letteraria e attraverso la creazione di inviti personalizzati; approfondire a livello letterario, sociale, culturale
e storico l’opera da mettere in scena, sviluppando le competenze di analisi critica. Più in generale, il
progetto stimola al lavoro di gruppo, al miglioramento della consapevolezza di sé e degli altri e all'approccio
ludico-creativo e multidisciplinare dello studio.
 Insegnante referente: Prof.ssa Vanessa Kamkhagi.
PROGETTO AREA SPORTIVA
Scuola dell’infanzia
Progetto di psicomotricità: gli obiettivi della pratica psicomotoria si realizzano attraverso attività motorie,
ludiche ed espressive corporee, che costituiscono modalità comunicative privilegiate dal bambino, agite
e vissute, con l’adulto e con i pari, per attivare un progressivo approfondimento della conoscenza del sé,
delle proprie potenzialità simboliche e cognitive. Una delle peculiarità dell’intervento psicomotorio
consiste nella non separazione dei diversi campi evolutivi, di conseguenza le proposte terranno sempre
conto della globalità dei bambini ai quali si proporranno attività psicomotoria in palestra e attività di
manualità fine e di giochi fonologici svolti nelle sezioni o in laboratorio a medio e piccolo gruppo. Con i
bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia si affronterà un percorso inerente l’avviamento al
gesto grafico. Tale percorso prevede proposte di attività corporee e grafiche che avranno lo scopo di
favorire la coordinazione occhio-mano, la scioltezza e lo scorrimento dell’attrezzo grafico e la gestione
dello spazio grafico.
[Scuola Primaria]
 L’Educazione Motoria è materia curricolare e viene praticata da ogni classe un’ora alla settimana. L’attività

viene svolta all’interno di una cornice ludica, concorre alla formazione della persona e tiene conto
dell’evoluzione del bambino. La lezione è strutturata come processo ciclico in cui sono presenti momenti di
progettazione, esecuzione e verifica prevedendo il coinvolgimento diretto dei bambini in ogni fase; inoltre
propone stimoli costituiti da ostacoli che ogni bambino supera secondo le sue capacità.
L’obiettivo “educativo-didattico” dell’educazione motoria è conseguire una base motoria più ampia
possibile ed il movimento è al pari degli altri linguaggi, totalmente integrato nel processo di maturazione
dell’autonomia personale.
 Obiettivi trasversali: durante le lezioni si tiene conto dell’importanza di un lavoro interdisciplinare
differenziato secondo le esigenze di ogni singola classe al fine di migliorare la trasferibilità delle informazioni
e affinare la reazione stimolo e risposta appropriata. Nelle classi quinte si sottolinea una preparazione
specifica che prepara i bambini all’acquisizione dei prerequisiti fondamentali per la scuola secondaria di
primo grado e volta ad affrontare al meglio le prove valutative (i test d’ingresso) che vengono effettuate
all’inizio del nuovo ciclo di studi.
Progetto Multisport [Scuola secondaria di primo grado e primo triennio secondaria di secondo grado]
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Il Progetto, promosso dai Proff. Pedrotti e Pessina, offre l'opportunità agli alunni della scuola secondaria di
potenziare l'area motoria praticando una o più attività sportive. Esso prevede un percorso di avviamento
ai principali giochi di squadra (basket, pallavolo, calcio a 5, tennis, pallamano, ultimate, Unihoc), di
avviamento all'atletica leggera e ai giochi non convenzionali strutturato in 20 lezioni di due blocchi ciascuna
(50 min. + 50 min.) che hanno luogo di mercoledì pomeriggio presso la sede dell'Istituto. Alle lezioni si
aggiungono anche delle partite e/o tornei amichevoli disputati contro squadre provenienti da altre scuole
presenti sul territorio. Gli studenti possono scegliere una singola disciplina oppure lavorare su diverse
proposte all'interno dello stesso ciclo di lezioni. Il progetto, che rende la scuola un centro di interesse e un
luogo di aggregazione per tutti gli studenti, migliora le capacità comunicative stimolando gli studenti
all'espressione non verbale, crea occasioni di confronto con studenti di altre scuole, stimola il
miglioramento dell'autostima attuando una didattica differenziata e, all'occorrenza, individualizzata
attraverso la quale ognuno può trovare un ambito di realizzazione delle proprie possibilità.
Torneo interclasse di Basket e Unihoc [primo biennio Secondaria di secondo grado]
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Lo scopo è quello di insegnare a conoscere e rispettare le regole del gioco, controllare e orientare i
movimenti del corpo in funzione di uno scopo, progettare e portare a termine uno schema di gioco e una
strategia di gara, imparare a competere e a confrontarsi con l'avversario in modo rispettoso e corretto. Le
partite si svolgeranno prevalentemente durante le ore di Scienze Motorie e anche durante altre ore
curricolari nel mese di marzo. Insegnanti referenti: Prof. Giuseppe Pedrotti, Elena De Nisco.
Progetto vela (classi Terze, Secondaria di secondo grado)
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Attraverso la scoperta e la ricerca della cultura marinara, della navigazione, della barca e del suo
funzionamento, ci si propone di instaurare dei corretti modelli di vita sportiva e di sviluppare una sana
coscienza ambientale. Il progetto mira anche ad approfondire tematiche afferenti alla biologia, all'ecologia,
alla meteorologia, alla geografia, alla storia e alla fisica. Esso si articola in 5 lezioni curricolari nei mesi di
marzo/aprile e in un'uscita in barca a vela di una giornata sul lago di Como. La proposta consente agli alunni
di conoscere le attrezzature e il funzionamento di un'imbarcazione, di governare per la prima volta a una
barca a vela, di comprendere l'importanza della sintonia e della coordinazione tra i membri di un
equipaggio. Insegnanti referenti: Prof. Giuseppe Pedrotti, Elena De Nisco.
Progetto Difesa Personale/Krav Maga (secondaria di secondo grado)
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L’obiettivo principale del progetto è quello di dare agli alunni maggiore sicurezza in se stessi,
determinazione, autocontrollo, capacità di problem solving e di prendere decisioni in modo rapido ed
efficace, spirito di gruppo, tonificazione e miglioramento della forza esplosiva, capacità di trasformare una
difficoltà in un punto di forza, capacità di leggere il fallimento come occasione di crescita e miglioramento.
Il progetto si articola in 5 lezioni curricolari nei mesi di marzo/aprile e comprende una formazione teorica
e delle esercitazioni pratiche sui primi rudimenti di difesa personale. Insegnanti referenti: Prof. Giuseppe
Pedrotti, Elena De Nisco, Loris Pessina e Carla Sleiter coadiuvati da esperti di difesa personale individuati
dal responsabile della Sicurezza delle Scuole della Comunità Ebraica.
Lo sci a scuola (V secondaria di secondo grado)
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Il progetto si prefigge di far conoscere, attraverso un percorso didattico appropriato, lo sci e gli sport
invernali per superare eventuali pregiudizi legati alla presunta pericolosità di tali attività motorie. Il
progetto comprende una prima fase, che si articola in 5 lezioni curricolari, costituita da esercitazioni volte
a migliorare la coordinazione, a stimolare l'osservazione attenta e il rispetto della natura, a migliorare la
sensibilità ecologica; la seconda fase consiste in un'uscita didattica (marzo) nel corso della quale sono
previste 2 ore di lezione di sci strutturate per livelli di capacità e tenute da Maestri della Federazione Italiana
Sport Invernali. Insegnante referente: Prof. Loris Pessina, Carla Sleiter.
Corso di Orienteering (IV secondaria di secondo grado)
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L’orienteering è un'attività di orientamento in ambiente naturale (boschivo, montano o collinare) originario
dei paesi scandinavi; lo scopo è quello di acquisire la capacità di decidere, sulla base delle proprie capacità
fisiche, quale sia il percorso più veloce e vantaggioso per raggiungere punti prefissati, utilizzando una
bussola e particolari carte topografiche. La pratica di questa attività attiva le risorse motorie, psico-motorie,
intellettive e caratteriali; permette di sviluppare la capacità di osservazione e di analisi, la capacità
decisionale, l'autonomia e altre abilità quali l’orientamento, l’organizzazione spaziale e la coordinazione
dinamica generale. Gli allievi più interessati al progetto potranno essere introdotti all’orienteering sotto
forma di disciplina sportiva agonistica. Il progetto si svolge in 2 fasi, tra settembre e novembre: la prima 45
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durante le ore curricolari, nelle quali si conoscerà lo sport e si approfondiranno le parti teoriche; la seconda
fase consiste in un'uscita didattica di una giornata durante la quale gli studenti, seguiti da istruttori
qualificati, metteranno in pratica quanto appreso partecipando a una gara di orienteering. Insegnanti
referenti: Prof. Loris Pessina, Carla Sleiter.
PROGETTO POTENZIAMENTO SCIENTIFICO (matematica, fisica e scienze naturali)
Olimpiadi di matematica (Liceo Scientifico)
 Obiettivi: diffondere tra gli studenti l’interesse per la matematica e fornire loro la possibilità di misurarsi su
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problematiche che non rientrano nella normale programmazione scolastica. Dare agli alunni che superano
la prima fase l’opportunità di confrontarsi con studenti di altre scuole.
Il progetto è di portata nazionale, include più di 1500 scuole superiori ed è curato dalla Scuola Normale di
Pisa in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e l’Unione Matematica Italiana; si struttura
in diverse fasi: i giochi di Archimede si svolgono a novembre (nelle sedi delle varie scuole), le gare provinciali
di selezione si svolgono a febbraio, le olimpiadi nazionali a maggio; l'ultima fase è costituita dalle olimpiadi
internazionali. L'Istituto propone 5 ore di preparazione al test in ogni classe coinvolta e 2 ore di attuazione
del test (prima fase). Insegnante referente: Prof.ssa Dany Maknouz.
E.C.D.L. (Dalla I alla IV scientifico, alcune classi del linguistico e del tecnico)
 Le nuove generazioni fanno un utilizzo sempre più diffuso – ma sempre meno strutturato, organizzato e
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approfondito – dello strumento informatico. Si intende pertanto superare tali limiti e rendere lo studente
consapevole delle potenzialità dei principali software e delle ricadute positive in termini di capacità di
comunicazione, di gestione di calcoli e dati, di elaborazione congrua di informazioni multiple. Il progetto
prevede l’inserimento all’interno del programma curricolare di matematica (all’indirizzo Scientifico) e di
informatica (al Tecnico e al Linguistico) di un corso preparatorio per il superamento degli esami Ecdl
Advanced (European Computer Driving Licence Advanced). In ciascun anno scolastico verrà affrontato uno
dei quattro moduli Ecdl Advanced (Powerpoint, Excel, Word e Database), in modo che gli alunni possano
completare la certificazione all’interno del proprio percorso di studio. Il progetto prevede la fornitura di
tutto il supporto necessario, sia economico sia organizzativo, affinché i test siano effettuati al meglio; per
gli studenti che non superassero la prova nella prima sessione d'esame, la scuola offre il supporto per un
secondo test. Nel corso di tutto l’anno scolastico gli allievi verranno preparati per l’esame e, se necessario,
le insegnanti forniranno ore supplementari in orario extrascolastico.
Insegnante referente: Prof.ssa Dany Maknouz.
Olimpiadi di fisica (IV e V Scientifico)
 Obiettivi: diffondere tra gli studenti l’interesse per la fisica. Dare agli studenti che superano la prima fase
l’opportunità di confrontarsi con studenti di altre scuole. Il progetto è di portata nazionale; è curato dalla
AIF (Associazione Italiana per l'insegnamento della Fisica) in collaborazione con il Ministero della Pubblica
Istruzione e la Società Italiana di Fisica e consiste di tre fasi nazionali più una internazionale: la gara d'Istituto
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si svolge a dicembre a scuola (2 ore); le gare locali di selezione sono febbraio (una mattina); la gara nazionale
si svolge a Senigallia ad aprile; alla gara internazionale partecipano i vincitori della gara nazionale.
Insegnante referente: Prof. Mario Brociner.
La scuola nella rete mondiale ORT: opportunità e progetti didattici.
World ORT è un'agenzia scolastica internazionale a cui la scuola ebraica di Milano è affiliata da diversi anni;
l'organizzazione offre percorsi di formazione permanente all’avanguardia nell’uso della tecnologia
finalizzati allo sviluppo di competenze utili alla formazione di sé, al lavoro e alla vita. World ORT offre agli
studenti la possibilità di partecipare a diversi Summer Camp residenziali all'estero (es. c/o Weizmann
Institute di Rehovot) insieme a ragazzi coetanei provenienti da Israele e dal resto del mondo. Le interazioni
tra i nostri studenti e quelli di altre scuole ORT, nel corso dell’anno, non si sono limitate alle esperienze
residenziali all’estero, ma sono state sviluppate anche ‘virtualmente’, attraverso progetti online portati
avanti dai diversi ordini di scuola: i bambini della scuola primaria sono stai coinvolti nel progetto Sinai,
orientato allo scambio di messaggi in inglese con coetanei di una scuola londinese; i ragazzi della secondaria
di primo grado hanno aderito a Virtual Math e FirstinMath, due progetti a distanza per il potenziamento
della matematica, sempre in inglese; gli alunni della secondaria di secondo grado hanno partecipato al
progetto CPS (Collaborative Problem Solving) prodotto da Pearson America, che si focalizza sulle due aree
di maggior interesse delineate dagli standard europei PISA 2015: lo sviluppo del problem solving
collaborativo e delle competenze scientifiche. Gli studenti inseriti nel progetto, abbinati con degli studenti
israeliani, si sono trovati per 8 incontri a ricercare le cause e le possibili soluzioni per risolvere i problemi di
inquinamento di un immaginario ecosistema, “Animalia”, colpito da una inspiegabile moria di pesci. Gli
studenti hanno dovuto selezionare e gestire i dati forniti, valutandone l’attendibilità e la pertinenza,
scambiare informazioni tra loro e formulare ipotesi e proporre soluzioni.
Accanto ai progetti sopra descritti, la scuola ebraica, in tutti i segmenti, propone diverse attività che afferiscono
alle priorità generali ed educative più sopra espresse e integrano le azioni per raggiungere i traguardi espressi
nelle macroaree di progetto. Di seguito le attività previste sono descritte nei diversi settori
SCUOLA DELL’INFANZIA
Progetto di inglese
“LearnEng” è un progetto innovativo per l’insegnamento della lingua Inglese, proposto da un team d’insegnanti
madrelingua. L’approccio, di tipo ludico-didattico, è basato sull’uso creativo dei cinque sensi con una metodologia
assimilabile al CLIL (Method Content and Language Integrated Learning) e si pone il duplice obiettivo di focalizzarsi
tanto sulla disciplina insegnata quanto sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi della lingua straniera. Si
tratta di un metodo didattico di full immersion, che punta alla costruzione di competenze linguistiche e abilità
comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari. Attraverso
attività didattiche multidisciplinari, basate su esperienze quotidiane concrete quali il gioco, le attività manuali, le
canzoni e il divertimento, il bambino apprende la lingua Inglese con le stesse modalità naturali con le quali impara
la propria lingua madre. L'insegnamento della lingua Inglese è previsto in tutte le sezioni della Scuola dell'Infanzia.
Progetto di musica
L’attività con l’insegnante di musica intende avvicinare i bambini al ritmo, ai suoni e alle produzioni musicali.
Durante l’anno sono proposti momenti di ascolto, canzoni per bambini oltre che alcune inerenti le feste, utilizzo di
semplici strumenti musicali.
Progetto di arti circensi “A scuola con il circo”
Proposto nella sezione dei 5 anni, offre ai bambini un percorso pedagogico alternativo, finalizzato allo sviluppo delle
potenzialità psico-motorie e creative, in un’ottica di inclusione. Il progetto si propone di sviluppare sia le capacità
di motricità globale e fine sia le capacità di espressione artistica per educare alle emozioni, alla comunicazione e
alla creatività. Il percorso è condotto da un educatore del Maccabi.
Progetto “I bambini incontrano gli anziani: due generazioni a confronto”
Grazie alla sinergia di diversi attori del fare scuola e della rete di sostegno agli anziani della nostra Comunità,
quest’anno le morot, in accordo con la responsabile della Residenza Anziani della Comunità Ebraica di Milano,
hanno pensato di presentare ai bambini un percorso di avvicinamento e valorizzazione della figura dell’anziano.
Il progetto mira a promuovere nei bambini il senso dell’importanza dell’anziano come:
 maestro di vita, risorsa preziosa, depositaria di racconti, insegnamenti e tradizioni antiche che vanno
custodite come memorie uniche e inestimabili che costituiscono il nostro passato, parte del nostro presente
e un monito fondamentale per il nostro futuro
 persona spesso in condizione di solitudine, bisognosa di affetto e di cure.
Un venerdì al mese i bambini della classe dei 5 anni si recheranno in visita alla Residenza Anziani, in cui verranno
organizzati dei momenti significativi in cui bambini e anziani saranno i protagonisti. Attraverso la narrazione e la
presentazione dei “giochi di un tempo” e la celebrazione della Kabalat Shabbat, le diverse generazioni troveranno
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un momento di vicinanza nella storia personale e nella tradizione ebraica.
Ai bambini verrà spiegata l’importanza di prendersi cura di queste persone, andandole a trovare, portando loro un
sorriso e la qualità del nostro tempo.
SCUOLA PRIMARIA
Per approfondire le varie attività curricolari e per offrire ulteriori opportunità di formazioni, conoscenza e momenti
di aggregazione, ogni anno gli insegnanti organizzano vari tipi di uscite didattiche a classi singole o parallele. I
referenti di ciascuna attività sono i docenti di classe, ove non altrimenti indicato.
Laboratori teatrali (Insegnanti di classe e specialista)
Visite guidate a musei e mostre
Luoghi di interesse scientifico
Luoghi di interesse geografico e storico
Oasi protette
Laboratori grafico – pittorici
Viaggi d’istruzione in città d’arte e di interesse culturale, per la durata di alcuni giorni a discrezione del team
docenti, per le classi quinte
Viaggi d’istruzione da svolgersi in giornata
Spettacoli musicali interattivi e ogni altra opportunità culturale in itinere che possa integrare la
programmazione annuale (Insegnanti di classe e specialista)
Attività con Istituzioni cittadine
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Incontri con scuole e agenzie del territorio
Le classi ospitano coetanei delle Scuole Primarie del territorio che si propongono per visitare la nostra
Scuola nell’ambito dei programmi di Religione e Alternativa, per conoscere la religione e la cultura Ebraica.
Solitamente queste visite vengono programmate con gli alunni delle classi IV e V, per una maggior
possibilità di confronto in un ambito di colloqui fondati su basi consolidate e una migliore esposizione di
fronte agli invitati. Dopo una prima accoglienza, le classi esterne visitano i locali della nostra scuola e della
Sinagoga, dove vengono presentati i concetti fondamentali dell’ebraismo. La Scuola solitamente offre una
merenda conviviale per favorire la conoscenza tra gli studenti, al di là della visita formale.
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Collaborazione con l’Università
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Continua la collaborazione della nostra Scuola con gli Atenei milanesi, accogliendo studenti che desiderano
compiere il loro tirocinio o attuare osservazioni e ricerche educativo-didattiche nelle nostre classi, con il
costante monitoraggio dei professori tutor di riferimento.
Progetti ASL di educazione sanitaria
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Annualmente vengono presi in considerazione i percorsi di educazione sanitaria proposti dalla ASL alle
scuole e riguardanti tematiche inerenti la salute dei bambini e delle loro famiglie. La classe quinta segue un
“Programma di educazione sessuale – Lo sviluppo del corpo umano e la procreazione” che si svolge in
cinque incontri di cui due con le famiglie e tre con i ragazzi. Tali incontri sono concordati o con un
Consultorio di riferimento o con una Dottoressa di fiducia contattata dagli insegnanti.
Il progetto “prove di evacuazione” (D. Lgs. 81/08 ex 626)
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Ha lo scopo di far prendere coscienza ai ragazzi dei rischi presenti a scuola e di contribuire alla formazione
di una coscienza civica consapevole. Il piano di evacuazione dell'istituto prepara gli allievi della scuola ad
abbandonare ordinatamente l'edificio, nel caso in cui, in seguito ad una situazione di pericolo o ad un
evento straordinario ciò si rendesse necessario. Nel corso di ogni anno scolastico vengono, generalmente,
effettuate due prove di evacuazione: una programmata ed una a sorpresa. Lo stesso progetto viene
riproposto in tutti gli ordini di scuola.
Progetto monitoraggio classi prime
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Per la precoce individuazione di eventuali D.S.A. al fine di approntare tempestivi interventi di rinforzo.
Progetto Biblioteca
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Gli alunni possono accedere ad una biblioteca interna alla scuola che, oltre al servizio di prestito dei libri,
offre anche uno spazio piacevole dove realizzare laboratori didattici e attività ludiche che avvicinano i
bambini al mondo dei libri e stimolano l'interesse per la lettura come piacere ed arricchimento. Vengono
stabilite regole tra la bibliotecaria e gli alunni relativamente alle modalità di utilizzo degli spazi e della cura
dei libri, con la finalità di renderli responsabili nell’utilizzo di un patrimonio comune. In alcune classi è
presente una piccola biblioteca di classe, gestita interamente dai bambini sul modello della biblioteca della
scuola, con catalogazione dei libri, prestito a casa, un bibliotecario a rotazione e momenti dedicati alla
lettura individuale silenziosa.
Conoscere la Shoà
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Particolare rilievo e cura ha da sempre la trattazione della Shoà, per approntare percorsi didattici adatti
all’età della scuola primaria e alle implicazioni emotive dei bambini di una scuola ebraica, gli insegnanti
sono stati formati presso Yad Vashem, il Museo della Shoà di Gerusalemme.
Lo sportello di ascolto psicologico
 Nelle classi della Scuola Primaria la psicologa è chiamata anche per interventi preventivi di costruzione del
gruppo classe, di avviamento alla convivenza civile e democratica ed eventualmente, su richiesta dei
docenti, anche per monitorare eventuali situazioni di disagio e apportare il proprio contributo per risolvere
momenti difficili.
Progetto di arti circensi “A scuola con il circo”
 proposto nella classe prima offre ai bambini un percorso pedagogico alternativo, finalizzato allo sviluppo
delle potenzialità psico-motorie e creative, in un’ottica di inclusione. Il progetto si propone di sviluppare sia
le capacità di motricità globale e fine sia le capacità di espressione artistica per educare alle emozioni, alla
comunicazione e alla creatività. Il percorso è condotto da un educatore del Maccabi.
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Educazione stradale/educazione alla legalità
Finalità: rispetto delle regole nella guida di biciclette e ciclomotori; presa di coscienza delle proprie responsabilità
nei confronti di se stessi e degli altri sulla strada. Articolazione: 6 ore nei mesi di marzo e aprile. Risorse umane:
coinvolgimento di un agente di polizia locale. Risorse economiche: gratuita. Monitoraggio e verifica: prova di un
percorso per dimostrare di saper leggere le indicazioni e i cartelli stradali. Referenti: prof. Pedrotti, prof.ssa De
Nisco.
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“Presi nella rete”
Il progetto è promosso e patrocinato dalla Polizia Locale di Milano. Poiché i ragazzi si trovano coinvolti sempre più
spesso in situazioni potenzialmente rischiose connesse alla navigazione in rete, l'ufficio Educazione Stradale del
Comune di Milano propone un ciclo di incontri per illustrare le potenzialità e i rischi del web, dei social network,
della posta elettronica, degli smartphone. Finalità: fornire agli alunni gli strumenti utili a muoversi nell web in
sicurezza. Risorse umane: coinvolgimento di un agente di polizia locale. Risorse economiche: gratuita. Referenti:
prof. Pedrotti, prof.ssa De Nisco.
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Educazione all’affettività (classi terze)
Finalità: favorire la conoscenza di sé dal punto di vista fisico e psicologico, affrontare le problematiche legate
all'ambito relazionale e affettivo, mettere in relazione affettività e sessualità, imparare a rispettare la propria
sessualità e quella dei compagni. Articolazione: 6/8 ore con esperti esterni e numero variabile di ore con gli
insegnanti di scienze e di italiano. Risorse umane: esperti esterni. Risorse economiche: gratuita. Modalità di verifica:
monitoraggio dei comportamenti e delle dinamiche emergenti. Referente: Prof.ssa Caputo.
Kangourou di matematica
Finalità: aumentare la diffusione della cultura matematica di base e sviluppare lo "spirito" matematico degli
studenti attraverso la risoluzione di problemi stimolanti per migliorare l'apprendimento della matematica.
Articolazione: la competizione ha carattere internazionale e ha luogo nello stesso giorno in tutti i paesi del mondo.
Risorse economiche: a carico delle famiglie. Risultati attesi: i primi classificati dell'Istituto di ogni categoria ricevono
un attestato di merito e un libro, mentre tutti gli altri ricevono un attestato di partecipazione. Referente: prof.ssa
Morpurgo.
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Kangourou della lingua inglese/ Wallaby (classi terze)
Il progetto intende rinforzare le abilità linguistiche e la motivazione degli studenti facendoli partecipare a un
concorso di lingua inglese. I partecipanti vengono scelti in base al merito, escludendo gli studenti bilingui. Le fasi di
selezione sono tre: il primo test (questionario a risposta chiusa e a tempo definito a cui segue una listening) viene
somministrato presso la sede della scuola; gli elaborati vengono corretti automaticamente e valutati dal
Dipartimento di Matematica dell’Università Statale di Milano. I primi 100 concorrenti classificati a livello regionale
sono ammessi alla semifinale, che si tiene presso le sedi del British Institute; la finale si svolge a Ravenna. Agli alunni
che hanno partecipato al concorso viene consegnato un attestato di partecipazione. Risorse economiche: a carico
delle famiglie. Referente: prof.ssa Careri.
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Compiti amici (tutte le classi del triennio)
Finalità: costituire un supporto mirato agli alunni con problemi di apprendimento (DSA, BES, H) nella realizzazione
dei compiti casalinghi, nell'acquisizione di metodo di studio e di strategie specifiche e personalizzate in inglese,
matematica e italiano. Articolazione: un pomeriggio alla settimana, 3 ore. Risorse umane: esperti esterni/interni, in
contatto con gli insegnanti curricolari. Risorse economiche: in parte a carico delle famiglie, in parte a carico della
Fondazione per la Scuola. Referenti: prof.ssa Eliana Feyer.
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Progetto Beth Hamidrash
Finalità: approfondimento di materie ebraiche, in particolar modo studio dei testi di Halakhà, Mishnà e Talmud.
Il corso ha come scopo quello di discutere alcune tematiche che non vengono affrontate nel percorso curricolare.
Secondo il numero di partecipanti, il corso può essere diviso su due livelli. Articolazione: 2 ore extra-curricolari a
settimana, su partecipazione volontaria. Risorse umane: 1 / 2 docenti interni. Risorse economiche: gratuito.
Modalità di verifica: breve esame a fine corso. Referente: Prof. Daniele Cohenca.
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CLIL
E` l’acronimo di “Content and Language Integrated Learning”, ovvero “Apprendimento integrato di lingua e
contenuti”. Si tratta di un percorso formativo che prevede l’insegnamento in lingua straniera di discipline non
linguistiche. Da diversi anni l’approccio Clil viene utilizzato per progetti multidisciplinari che coinvolgono materie
quali matematica, scienze, tecnologia e storia, svolti in inglese. Insegnante referente: Prof.ssa Evelyn Careri.
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Uscite didattiche
Finalità: vivere esperienze fuori dalla scuola con i propri compagni e gli insegnanti, visitando mostre, eventi e luoghi
diversi coerenti con le attività di studio. Articolazione: uno o più giorni nel corso dell'anno. Risorse umane:
insegnanti accompagnatori. Risorse economiche: a carico delle famiglie. Referente: prof.ssa Shasha.
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SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Educazione alla salute (Biennio)
L’O.M.S., nei suoi più recenti studi, ha stabilito che “essere in salute” significa raggiungere uno stato di benessere
psico-fisico e sociale. La scuola propone una serie di interventi mirati al potenziamento delle life skills, abilità che
ogni individuo dovrebbe possedere per vivere una situazione di benessere. Contenuti e metodi: lavori di gruppo,
autovalutazione, torneo interclasse di calcio (squadra maschile) e pallavolo (squadra femminile). Tempi di
attuazione: durante le ore di scienze motorie e sportive nel corso dell’intero anno scolastico. Insegnante referente:
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Prof.ssa Elena De Nisco.
CLIL
CLIL è l’acronimo di “Content and Language Integrated Learning”, ovvero “Apprendimento integrato di lingua e
contenuti”. Si tratta di un percorso formativo che prevede l’insegnamento in lingua straniera di discipline non
linguistiche. In questo anno scolastico. Insegnanti referenti: Prof.sse Vanessa Kamkhagi ed Emma Strengacci.
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Londra -Summer School
Ogni estate uno studente di seconda superiore viene scelto per partecipare alla WORLD ORT English & Science
Summer School a Londra: un corso di una decina di giorni a cui partecipano circa 30 ragazzi provenienti dalle scuole
ORT di tutto il mondo. Il corso è costituito da lezioni intensive di lingua inglese all’Hampstead School of English; a
queste si aggiungono attività culturali, educative e ricreative di argomento scientifico-tecnologico e visite guidate
alla scoperta della città di Londra. Lo studente prescelto mette a disposizione dei compagni l'esperienza fatta
organizzando e gestendo alcuni incontri pomeridiani di conversazione inglese destinati ai compagni più giovani e
finalizzati a migliorare le competenze di questi nel colloquio in lingua inglese.
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Viaggio in una capitale europea (classe v)
Obiettivi: arricchire la personalità degli studenti attraverso il contatto con una realtà sociale, economica e culturale
diversa; sviluppare, attraverso la conoscenza diretta di città straniere, i comportamenti che favoriscono il senso di
appartenenza alla comunità europea; responsabilizzare gli alunni nella fase di scelta e di organizzazione
dell’itinerario del viaggio. Acquisire conoscenze dirette della realtà geografica, storica, sociale, artistica, culturale
ed economica della città scelta, attraverso la sua osservazione diretta. Applicare lo studio della lingua parlata nel
Paese scelto (o dell’inglese). Contenuti e metodi: durante la fase di preparazione gli studenti si impegnano
personalmente nella ricerca di materiale illustrativo (cataloghi, mappe, ecc.) e nella stesura di un itinerario con i
punti di interesse della città (monumenti, musei, parchi, ecc.). Tempi di attuazione: il viaggio avrà una durata
massima di 5 giorni e si effettuerà nel mese di marzo; il Consiglio di Classe si riserva di decidere anno per anno
l’opportunità della sua attuazione. Insegnante referente: Prof.ssa Deborah Vitta.
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INCLUSIONE degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Strategie di intervento a favore dei soggetti con Bisogni Educativi Speciali – BES
I Bisogni Educativi Speciali -BES- C.M.8 del 6 marzo 2013 comprendono 3 grandi categorie:
 Disabilità certificata - DiVersamente Abili - DVA - legge 104/1992
 Disturbi Evolutivi Specifici, cioè sia i Disturbi Specifici dell’Apprendimento DSA - legge 170 del 2010,
sia altri Disturbi Evolutivi Specifici (disturbo del linguaggio, della coordinazione motoria,
dell’attenzione e dell’iperattività ...)
 Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale e/o disagio familiare o psicologico.
 Il punto di partenza dell'opera educativa è l'allievo, quindi l'intervento dell'insegnante aspira ad offrire a
ciascun alunno i sostegni che potrebbero essergli utili per compensare i bisogni rilevati per quanto riguarda
sia l'apprendimento, sia l'ambito emotivo-relazionale, e gli stimoli per sviluppare le proprie potenzialità.
 ll lavoro di équipe pedagogica parte dall’osservazione degli alunni, anche con l’ausilio prove oggettive e
strutturate, e rende flessibile ed individualizzato l'itinerario educativo-didattico, utilizzando modalità
mirate.
 Al fine di garantire le stesse opportunità formative e didattiche a tutti i suoi alunni, la Scuola è impegnata
nella realizzazione di percorsi individualizzati e personalizzati. Per tutti i bambini con BES. la scuola attiva
risorse materiali, professionali ed umane atte promuovere la piena inclusione nella vita scolastica. Infatti,
è possibile garantire una crescita armonica ed un sano sviluppo della personalità, solo inserendo il soggetto
in una fitta rete di relazioni affettive e in un clima di accoglienza e sostegno, in grado di ascoltare le sue
difficoltà e di sviluppare le sue potenzialità.
L’INCLUSIONE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA

L’osservazione sistematica del bambino nella sua globalità si configura come metodo elettivo per
monitorare, raccogliere dati e intervenire sul processo di crescita del soggetto nelle varie aree di sviluppo
(fisica, intellettiva, motoria, affettiva, relazionale e comunicativa), che, strettamente correlate, concorrono
a costituire in modo armonico la personalità.
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Ogni bambino possiede modalità individuali e uniche per l’acquisizione delle tappe di sviluppo; possono
cambiare i tempi d’acquisizione, che dipendono dall’interazione di fattori ambientali e predisposizione
genetica. Per questo, un passo fondamentale per promuovere lo sviluppo armonico del bambino è
l’inclusione, nel lavoro educativo, di strategie, anche preventive, che possono aiutare a individuare
precocemente gli specifici punti di forza e di debolezza, su cui eventualmente e/o precocemente
intervenire.
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Con questa finalità, nell’anno scolastico 2012-2013, è stato realizzato il progetto pilota “La salute
psicomotoria”, che ha coinvolto le sezioni dei bambini di tre e di quattro anni. Tale progetto, promosso
dall’Associazione Medica Ebraica in collaborazione con la Fondazione Villa Santa Maria di Tavernerio
45
(Como), il Centro di Be’er Sheva, diretto dalla Dott.ssa Marina Norsi, e l’Università Ebraica di Gerusalemme, 29
rientra negli accordi siglati in campo medico, tra Stato D’Israele e Regione Lombardia, nel 2011.
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Per quanto concerne l’area linguistica, da alcuni anni viene effettuata un’indagine per osservare, nei
bambini di cinque anni, le competenze meta fonologiche, con l’obiettivo di prevenire eventuali futuri disagi:
il riscontro di difficoltà in tale ambito costituisce, infatti, un indice predittivo di possibili disturbi
nell’apprendimento della lettura e della scrittura e consente così di progettare tempestive e adeguate
modalità di intervento didattico.

Un’attenzione specifica viene posta nell’offrire significative proposte educative per ogni bambino, quindi
anche per coloro che presentano difficoltà di adattamento o di apprendimento. In particolare, la presenza
di bambini in situazione di handicap prevede la realizzazione di percorsi – costruiti in stretta collaborazione
tra i Servizi territoriali di Neuropsichiatria Infantile di riferimento, gli insegnanti di classe e sostegno e gli
educatori, quando presenti – che, valorizzandone le risorse, ne favoriscano l’effettiva integrazione.
L’intervento logopedico
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La presenza di una logopedista è volta a prevenire e affrontare, in modo adeguato e opportuno,
problematiche relative al linguaggio e alla comunicazione. Alla Scuola dell’Infanzia è necessario identificare
il più precocemente possibile eventuali problemi del bambino e fornire occasioni ambientali, quali il
rinforzo delle competenze genitoriali, la formazione degli insegnanti e degli educatori e la creazione di
progetti mirati all’organizzazione di spazi per giochi motori, linguistici o di training sulla comunicazione,
determinanti nella scelta di un percorso educativo.

L’esperto di problemi di linguaggio, nella finestra temporale dai 3 ai 5 anni del bambino, ha il compito di
formare e informare chi interagisce con il bambino proponendo progetti di prevenzione primaria. Formare
gli operatori della scuola in questo senso significa rinforzare la scuola nel suo ruolo di prima agenzia
educativa, punto di riferimento irrinunciabile per la famiglia.
INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DVA ALLA SCUOLA PRIMARIA

L’inclusione degli alunni DVA richiede la coordinazione fra competenze e ruoli diversi. Pertanto, la scuola
crea intorno al bambino un team di supporto avvalendosi della collaborazione dell’insegnante di sostegno,
degli insegnanti di classe, degli operatori socio-sanitari che hanno in carico il bambino e della famiglia. Con
quest’ultima, interlocutrice privilegiata, l’équipe pedagogica stabilisce rapporti di confronto e condivisione
dei percorsi e delle scelte operative per offrire al bambino l’aiuto personalizzato che richiede.

In classe, l’inclusione del bambino è garantita dalla sua partecipazione all’interno del gruppo, dalla
programmazione di compiti e provvedimenti specifici, dal rispetto dei suoi tempi e ritmi di apprendimento
e dall’uso di speciali supporti materiali strutturati e non, giochi, schede e sussidi. Si propongono, inoltre,
attività educative informali e si garantiscono sperimentazioni, laboratori, attività psicomotorie e di
cooperative learning. La presenza di postazioni informatiche dotate di software specifico, assicura un
approccio multimediale congeniale agli alunni poiché permette loro di esplorare una pluralità di linguaggi,
affrontando le difficoltà presenti.
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La scuola, partendo dalla diagnosi medica e funzionale, seguendo il Curricolo, in accordo con gli insegnanti
di classe, elabora un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) adeguato alle abilità e alle competenze
raggiunte dal bambino. Tali informazioni vengono integrate da un’osservazione in classe che permette di
valutare come egli sia in grado di lavorare e partecipare alla vita di gruppo. In base ai risultati degli esiti
formativi evinti dal loro accurato monitoraggio, si procede ad eventuali aggiustamenti del progetto per
ottimizzare gli interventi e attuare percorsi migliorativi.

Per poter realizzare un progetto efficace, la Scuola Primaria si propone di valorizzare la continuità educativa
attraverso un adeguato raccordo tra i diversi ordini scolastici. Durante l’anno scolastico pertanto, le équipes
pedagogiche organizzano incontri con i docenti degli altri ordini. Questi momenti di confronto sono
finalizzati ad organizzare un lavoro mirato e condiviso, il più possibile adeguato alle reali esigenze
dell’alunno.
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Gli insegnanti di sostegno arricchiscono la loro formazione attraverso corsi d’aggiornamento, seminari e
stages su una molteplicità di metodologie e tematiche riguardanti la disabilità.
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All’interno della scuola, in momenti specificamente dedicati, possono essere attivate terapie indispensabili
per la gestione di particolari disturbi dello sviluppo e della comunicazione. A tal fine, gli insegnanti
interessati saranno coinvolti in attività formative con gli specialisti del settore.
INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI O ALTRI BES ALLA SCUOLA PRIMARIA
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Nell’ambito degli interventi messi in atto per favorire l’inclusione, si inseriscono le azioni rivolte agli alunni
con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o con altri Disturbi Evolutivi Specifici (DES). All’inizio della
prima classe vengono somministrate prove di prerequisito per l’individuazione precoce di difficoltà di
apprendimento, in collaborazione con la logopedista della scuola. Dall’esito di tali prove di screening si
procede alla formazione di laboratori linguistici mirati al rafforzamento delle competenze risultate deboli.
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Alla fine della classe prima, viene somministrato ai bambini segnalati dagli insegnanti un test di valutazione
delle competenze meta fonologiche (in continuità con quanto esperito nella Scuola dell’Infanzia). Nelle
classi successive alla prima vengono utilizzate prove di valutazione per monitorare e seguire gli sviluppi
individuali.
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Poter individuare precocemente eventuali problematiche di apprendimento rappresenta un traguardo
importante proprio in una fase estremamente delicata dello sviluppo del bambino, sia perché consente agli
insegnati di attuare strategie più adatte ai bisogni dei propri alunni, sia perché un tempestivo invio del
bambino alle strutture sanitarie specialistiche permette, in caso la diagnosi di DSA o di altro DES venga
confermata, di intervenire anche in sede terapeutica.
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I bambini con B.E.S, secondo le indicazioni della Legge n. 170 dell’8 Ottobre 2010 e della Direttiva
Ministeriale del 27 Dicembre 2012 e la successiva C.M. dell'8 marzo 2013 che estendono il diritto alla
personalizzazione del percorso di apprendimento a tutti gli alunni in difficoltà, hanno diritto a beneficiare
di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica: tali strumenti sono utilizzati
in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale.
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È prevista dalla LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 e successivo Decreto 5669 del 12 luglio 2011, la
predisposizione di un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P) ovvero un “patto formativo” che va condiviso
con la famiglia, per chiarire le linee generali del percorso di insegnamento/apprendimento individuale, sulla
base delle indicazioni acquisite con la diagnosi. Con la C.M. 8 marzo 2013 il PDP si può predisporre anche
per i bambini con B.E.S. non in possesso di una diagnosi, giustificandolo con una relazione del team dei
docenti. È necessario che anche i genitori firmino il PDP per una maggiore trasparenza e condivisione del
patto formativo.
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-La scuola, nell’ambito dell’autonomia di cui al D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, e gli insegnanti, nell’ambito della
libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione, sono liberi nell’individuazione delle modalità di
insegnamento più idonee a corrispondere alle necessità di ciascun allievo, ivi compresi gli strumenti
compensativi e dispensativi per gli allievi con DSA.
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Nella scuola è presente un insegnante referente dei Bisogni Educativi Speciali che fornisce un servizio di
counseling agli insegnanti e ai familiari degli allievi, finalizzato all’individuazione, alla prevenzione e
all’adozione di aiuti specifici da impiegare in ambito didattico- educativo per facilitare l’apprendimento
degli alunni in difficoltà.
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Il lavoro degli insegnanti è supportato dall’intervento di una logopedista. La presenza di un logopedista
all’interno della Scuola è volta a prevenire, affrontare e sostenere in modo adeguato problematiche
relative, alla comunicazione, al linguaggio e alle strategie di apprendimento, aiutando le insegnanti a
delineare il profilo di sviluppo del singolo bambino.
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A Scuola è presente uno Sportello d'Ascolto Psicologico: è un servizio finalizzato alla promozione del
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benessere ed alla prevenzione del disagio. Si tratta di un libero spazio d’ascolto rivolto a genitori ed 31
insegnanti che sentono la necessità di fare una consulenza nel totale rispetto della riservatezza. In questo
spazio l’intervento della psicologa non ha finalità diagnostiche né terapeutiche ma di sostegno ed
orientamento. In presenza di dinamiche relazionali che possono creare disagio, la psicologa può intervenire
sui gruppi classe in collaborazione con i docenti o su un singolo alunno su richiesta della famiglia. La Scuola
collabora con i Servizi Sociali della Comunità.
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Obiettivi, finalità, strumenti e metodi per l’inclusione sono dettagliatamente descritti nei Piani annuali
inclusione, elaborati dal Gruppo di Lavoro Inclusione - GLI - ed approvati dal Collegio Docenti. (vedi
allegato…)
INCLUSIONE alla Scuola Secondaria di Primo e Secondo grado
Obiettivo della Scuola Ebraica è promuovere il diritto allo studio e alle pari opportunità per ogni allievo, anche per
i diversamente abili, personalizzando l’offerta educativa con attenzione al singolo alunno e al gruppo. Stimolare
l’apprendimento e migliorare i processi cognitivi di ognuno per potenziare il livello generale delle conoscenze.
Favorire l’integrazione e l'inclusione di ogni alunno nel gruppo classe.
In linea con le ultime disposizioni di legge a favore degli alunni con problemi di apprendimento, la scuola secondaria
di Primo e Secondo grado, in continuità con tutti gli altri ordini delle Scuole della Comunità ebraica di Milano,
accoglie gli alunni che presentino una diagnosi di disabilità (Legge 104/92), o una certificazione DSA (Disturbi
Specifici di Apprendimento secondo la Legge 170/2010) o un BES (Bisogno Educativo Speciale come descritto nel
recente DM del 27 dicembre 2012) e mette in atto quanto richiesto dalla normativa per realizzare la loro “presa in
carico” da parte della scuola e l’effettiva integrazione di ogni allievo in un percorso di studi che sia a misura della
sua specifica situazione.
A differenza di qualche anno fa, sono diminuiti i casi di alunni certificati per i quali sia richiesto un Piano Educativo
individualizzato (PEI) e la presenza di un insegnante di sostegno titolare con gli altri docenti della classe della
programmazione, attuazione e verifica degli interventi didattico- educativi previsti dal piano individualizzato. Ora
l’integrazione degli alunni con DSA e BES è affidata a tutti i docenti dei consigli di classe in cui è inserito l’allievo, i
quali, dopo un’iniziale fase di analisi della situazione, mettono a punto un Piano Didattico Personalizzato (PDP)
finalizzato a mettere l’alunno nella condizione di realizzare i propri obiettivi formativi attraverso l’adozione di
misure compensative e dispensative idonee al proprio specifico disturbo o situazione socio-culturale. Dall’anno
scolastico 2013-2014, infatti, la nostra scuola, pur aderendo come sempre agli obiettivi generali ed educativi definiti
a livello nazionale, si propone di attuare un’effettiva politica di inclusione dei singoli alunni in modo che eventuali
problematiche, più o meno durature e/o invalidanti, non ne precludano il successo formativo. Per assicurare la
giusta attenzione, richiesta anche per legge, agli alunni che presentino una certificazione H – DSA – BES, la scuola
offre il supporto di una referente interna che coordini le diverse necessità di genitori, allievi e consigli di classe,
quando coinvolti in situazioni certificate. Grazie a questo canale dedicato viene recepita e trasmessa più
velocemente l’eventuale segnalazione di situazioni di disagio e/o di difficoltà degli alunni, così come la presa in
carico da parte dei docenti delle certificazioni consegnate alla scuola dalla famiglia.
LA CONTINUITÀ
Asilo nido- Scuola dell’infanzia – Scuola primaria
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La Scuola dell’Infanzia si pone in continuità con il Nido nel sostenere i bambini nei loro processi di
apprendimento e di crescita, attuando uno scambio comunicativo costante finalizzato alla creazione di stili
educativi coerenti.
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Si pone in continuità con la Scuola Primaria prevedendo un sistema di rapporti interattivi, ponendo
attenzione alla coerenza degli stili educativi e abituando i bambini all’ascolto e al confronto anche
attraverso il rispetto di alcune importanti regole e anticipando alcune conoscenze proprie della Scuola
Primaria.
Il “progetto continuità” tra la Scuola Primaria e gli altri ordini di Scuola prevede momenti di raccordo pedagogico,
curricolare ed organizzativo atti a promuovere la continuità del processo educativo; si esplica in:
 Raccolta di dati relativi alle competenze cognitive, alle capacità relazionali, alla sfera emotiva che evidenzi
le effettive capacità/difficoltà dell’alunno, validi come punto di riferimento per i passaggi agli ordini
scolastici successivi
 Coordinamento dei curricoli dei diversi ordini di scuola, che abbiano come finalità il raggiungimento di
un’autonomia pratica come capacità di gestione del proprio sapere, l’acquisizione di competenze, abilità,
sistemi di padronanza delle strutture delle varie discipline, l’alfabetizzazione culturale (imparare ad
imparare)
 Progettazione nella pratica di lavori comuni, attraverso
 attività di confronto e collaborazione incrociata tra insegnanti dei diversi ordini per concordare
prerequisiti e obiettivi comuni e per un proficuo scambio di informazioni che tenga conto delle abilità
cognitive degli alunni, delle capacità di relazione e dei bambini svantaggiati nelle classi di passaggio
 incontri degli alunni con i futuri insegnanti
 incontri ed eventuali attività in comune per le classi di passaggio dalla Scuola dell’infanzia alla Scuola
Primaria
 partecipazione degli alunni delle classi quinte ad alcune lezioni della Scuola Secondaria di Primo
Grado
 conoscenza dei percorsi didattici adottati dai diversi ordini
 individuazione dei referenti per il raccordo con gli altri ordini
 incontro tra gli insegnanti e i bambini dell’ultimo anno della nostra Scuola dell’Infanzia e gli iscritti
alla Prima Primaria provenienti da scuole esterne
 continuità del percorso educativo/formativo a favore degli alunni diversamente abili
 Formazione delle classi
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Scuola Primaria: le classi vengono formate da una Commissione, composta dai seguenti membri: le
insegnanti della classe uscente della Scuola dell’Infanzia, un insegnante della Scuola Primaria non coinvolto
con le prime classi, un rappresentante dei non docenti, un genitore delegato dal Consiglio d’Istituto, non
coinvolto nelle prime classi, e la Coordinatrice Didattica, se non coinvolta direttamente, o la Vicaria in sua
vece. La logopedista presenta i risultati degli screening effettuati durante la Scuola dell’Infanzia.
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La Commissione segue determinati criteri:
 analisi del profilo elaborato dalle insegnanti del team della nostra Scuola dell’Infanzia, con particolare
riferimento alle abilità cognitive e alla socializzazione
 analisi dei profili dei bambini provenienti da altre scuole
 equilibrio tra il numero di maschi e femmine
 equilibrio tra gli “anticipi”
 equilibrio delle provenienze linguistiche
 inserimento mirato e consapevole degli alunni diversamente abili e con disagio
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Scuola Secondaria di Primo Grado: le insegnanti della Scuola Primaria collaborano ai lavori della
Commissione Formazioni Classi Prime della Scuola Secondaria di Primo Grado.
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analisi del profilo elaborato dalle insegnanti di scuola primaria
esiti finali della scuola primaria
equilibrio tra il numero di maschi e femmine
equilibrio tra gli “anticipi”
equilibrio delle provenienze linguistiche
inserimento mirato e consapevole degli alunni diversamente abili e con disagio
LA VALUTAZIONE
È lo strumento di controllo dei processi di apprendimento, di verifica dei traguardi che lo studente deve aver
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raggiunto, di monitoraggio dell’efficacia delle azioni messe in atto dalla scuola per favorire per lo sviluppo delle 33
competenze. Ha finalità formativa, poiché aiuta gli allievi a prendere consapevolezza delle conoscenze, abilità e
competenze acquisite e, dunque, concorre ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi. Ha per oggetto non
solo gli esiti, ma anche il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli
alunni. E` oggetto di adeguata informativa per le famiglie, tramite la pagella del quadrimestre, integrata
costantemente da colloqui con i docenti e da eventuali comunicazioni redatte su supporto cartaceo e online.
SCUOLA PRIMARIA
Verifica e valutazione della strategia attuata:
 in itinere
 finale
La validità di una modalità di intervento è data dalla sua rispondenza agli obiettivi di apprendimento previsti
Verifica e valutazione dell’alunno
 la verifica è adeguata al programma svolto
 ogni bambino viene valutato per i reali progressi conseguiti durante il suo percorso didattico ed
educativo
 ogni alunno viene guidato ad una autovalutazione affinché diventi consapevole delle proprie capacità
e del proprio percorso didattico ed educativo
SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO
La valutazione effettuata dalla Scuola si diversifica a seconda che sia effettuata durante o alla fine del processo
formativo ed è suddivisa in:
Valutazione diagnostica. Si attua attraverso i colloqui iniziali e le prove di ingresso, si propone di accertare le
competenze in relazione al possesso di conoscenze e capacità ed è utilizzata dai Consigli di Classe per stendere
la programmazione didattico – disciplinare annuale.
Valutazione formativa: fornisce indicazioni sullo svolgimento del processo educativo, interessa brevi tratti di
percorso, si occupa di un limitato numero di obiettivi, registra il livello di progresso degli studenti e consente
di organizzare strategie di recupero in itinere. Sono strumenti di valutazione formativa: test, esercitazioni in
classe, controllo dei quaderni, domande poste alla classe durante o dopo una spiegazione…..
Valutazione sommativa: valuta l’esito del processo di apprendimento per formulare un giudizio sull’allievo
che tenga conto del risultato di tutte le attività svolte (anche della verifica intermedia)
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Procedure e strumenti di valutazione
La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni viene effettuata mediante l’attribuzione di voti
numerici, riportati in lettere sui documenti di valutazione. La valutazione del comportamento è espressa con voto
numerico, anch’esso espresso in lettere. Le modalità di verifica sono di vario tipo: orali, scritte, pratiche, a carattere
strutturato, semi strutturato, non strutturato, osservazioni occasionali e sistematiche.
Al fine di garantire maggiore completezza di percorso valutativo e di attribuzione di voto, le prove di verifica
sommativa quadrimestrale e finale saranno non meno di TRE (tra scritte, orali, pratiche) per ogni quadrimestre e
per ogni materia.
Allo scopo di assicurare l’omogeneità e la trasparenza della valutazione, sono adottati comuni criteri per
l’assegnazione dei voti, per la individuazione della corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e competenza.
Criteri per l’attribuzione del giudizio di disciplina periodico e finale
Al fine di rendere omogeneo il sistema di valutazione nei metodi e nella traduzione in codice numerico si utilizza la
scala dei voti da 1 a 10 (art. 2-legge 169/2008). I criteri di attribuzione dei voti sono indicati dalla seguente scheda:
Indicatori generali di riferimento della valutazione in decimi
10
Competenze pienamente consolidate. Conoscenze complete, approfondite e arricchite da integrazioni personali.
L’alunno comprende, applica, spiega concetti, procedimenti e strategie in modo sicuro e pienamente corretto; è
autonomo in situazioni di apprendimento complesse e nuove
9
Competenze pienamente acquisite. Conoscenze complete e approfondite. L’alunno comprende, applica, spiega
concetti, procedimenti e strategie in modo sicuro e corretto; è autonomo in situazioni complesse di apprendimento
8
Competenze acquisite. Conoscenza completa dei contenuti. L’alunno comprende, applica, spiega concetti,
procedimenti e strategie in modo complessivamente sicuro e corretto; è autonomo in semplici situazioni di
apprendimento
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Competenze complessivamente acquisite. Conoscenza discretamente approfondita di buona parte degli argomenti
proposti. L’alunno comprende, applica, spiega concetti, procedimenti e strategie in modo abbastanza corretto; è sicuro
e autonomo in situazioni semplici e/o guidate di apprendimento
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Competenze essenzialmente acquisite. Conoscenza essenziale dei contenuti. L’alunno comprende, applica, spiega
concetti, procedimenti e strategie in modo essenzialmente corretto; è parzialmente sicuro e autonomo in situazioni
semplici e/o guidate di apprendimento
5
Competenze non del tutto acquisite. Conoscenze degli argomenti essenziali frammentarie e/o superficiali. L’alunno
comprende, applica, spiega concetti, procedimenti e strategie se guidato/stimolato; non è sempre sicuro e autonomo
nelle situazioni di apprendimento
4
Competenze non acquisite. Conoscenze molto superficiali e lacunose. Abilità scarsamente esercitate.
3,2,1 Assenza totale di conoscenze, competenze e abilità.
 L’impegno, l’interesse e la partecipazione dimostrati e i progressi rispetto alla situazione di partenza
concorrono alla formulazione del giudizio quadrimestrale delle singole discipline.
 In sede di scrutinio i voti sono proposti dai singoli docenti e traducono concretamente un giudizio motivato
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e articolato. Il giudizio relativo ad ogni disciplina è desunto da un congruo numero di elementi e si riferisce
ad una valutazione complessiva del raggiungimento dei livelli di competenza, dell’impegno, interesse e
partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto alla fine dell’anno tiene altresì
conto delle valutazioni espresse in sede di primo quadrimestre, nonché delle verifiche intermedie e degli
interventi di recupero eventualmente effettuati.
Nell’ambito dell’arrotondamento per la valutazione si farà altresì riferimento a considerazioni più generali
relative all’acquisizione di un metodo di lavoro, ai risultati di percorsi formativi di recupero, ad atteggiamenti
e comportamenti cognitivi richiesti dallo specifico disciplinare: metodo, impegno, ricerca, continuità nel
lavoro, creatività.
I Consigli di Classe, acquisite le proposte di singolo voto e i relativi giudizi, in sede di scrutinio deliberano il
voto finale per ogni singola disciplina relativamente ad ogni singolo alunno e procedono al giudizio finale di
ammissione-non ammissione alla classe successiva e/o agli esami di licenza
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
 Nella verifica e valutazione l'Istituto Scuole della Comunità ebraica di Milano tiene in considerazione la
legislazione adottata a livello nazionale e provinciale nei casi di DSA (Disturbi specifici di apprendimento),
legge 104 e BES. In presenza di certificazione ufficiale, i docenti applicano gli strumenti compensativi (fra
cui si citano a titolo esemplificativo: tavola pitagorica; tabella delle misure, tabelle delle formule;
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calcolatrice; registratore; computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi
vocale, commisurati al singolo caso) e le misure dispensative nei confronti degli studenti, in tutti i momenti
di lavoro in classe e di valutazione.
Nella scuola secondaria di primo e secondo grado, in tutti i casi specifici in cui venga certificata da parte di
un medico neuropsichiatra la necessità che l’alunno/a segua un programma per obiettivi minimi, gli
insegnanti adottano nella loro programmazione questo criterio di individualizzazione nella definizione dei
traguardi di minima a livello di contenuti da svolgere e di competenze da sviluppare. Tutti gli insegnanti
operano affinché l’alunno/a sia messo/a in condizione di seguire la stessa programmazione di classe
attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà diagnosticate, in modo che non
sia precluso a nessuno il diritto allo studio e il conseguimento del diploma finale del corso intrapreso.
Nei confronti degli alunni disabili si procede, di norma, a valutazioni differenziate, tenendo conto degli
obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).
L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009) prevede che, in sede di esame 35
45
conclusivo del primo ciclo di istruzione, le prove siano adattate in relazione agli obiettivi del PEI.
Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del
conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili ai
programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo
valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione (art. 9 dpr 122/2009).
Per le prove di esame (art. 318 del Testo Unico - D.Lvo 297/1994) sono predisposte prove equipollenti e
tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte.
Valutazione degli alunni con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)
 Nel caso di alunni con Dsa regolarmente certificati, il Consiglio di classe compila un Piano Didattico
Personalizzato (PDP) nel quale vengono indicati gli strumenti compensativi e dispensativi e i criteri di verifica
e valutazione utilizzati e concordati con la famiglia, nonché i criteri di valutazione per le prove d’esame
(legge 170/2010).
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Procedure e criteri per l’attribuzione del giudizio sul comportamento
La valutazione del comportamento, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione
complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o
all'esame conclusivo del ciclo (dpr 169/2008 art.2).
 La valutazione del comportamento dell'alunno si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile
basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella
conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la
convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare.
 Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento influisce sulla valutazione del profitto, fermo
restando che distrazioni, ripetute assenze, disordine, poca cura del rispetto dei tempi di
consegna influiscono sul rendimento scolastico.
 Il giudizio sul comportamento viene proposto dal docente che nella classe ha il maggior numero di ore di
insegnamento. In caso di disaccordo prevale la maggioranza.
 Gli indicatori utili alla formulazione del giudizio sono: regolarità della frequenza scolastica; puntualità nella
presenza; riconoscimento- consapevolezza- rispetto-condivisione di regole sociali nei diversi contesti
relazionali e situazioni educative; conoscenza, rispetto di sé e degli altri e progressiva consapevolezza e
rispetto dei ruoli; attivazione di atteggiamenti di relazione positiva; capacità di autocontrollo sia nelle
condotte emotivo- relazionali che nel comportamento di lavoro; responsabilità e rispetto delle cose proprie
ed altrui e degli ambienti comuni; correttezza e adeguatezza delle condotte.
I criteri che informano la proposta di voto di comportamento per gli alunni della scuola secondaria di primo grado
sono esposti nella tabella seguente:
10
Alunno corretto e responsabile, rispettoso delle norme che regolano la vita dell'Istituto e
consapevole dei propri doveri. Atteggiamento collaborativo e costruttivo all'interno della classe,
non limitato ad una correttezza solo formale
9
Alunno corretto e responsabile, rispettoso delle norme che regolano la vita dell'Istituto, delle
persone e degli strumenti di lavoro e consapevole dei propri doveri.
8
Alunno con comportamento a volte poco collaborativo nei rapporti con compagni, insegnanti e
altre figure operanti nella scuola, che assume comportamenti non sempre rispettosi delle
regole, quali ritardi e/o assenze, e distrazioni che comportino richiami durante le lezioni.
7
Alunno con comportamenti poco rispettosi o di conflittualità con adulti e coetanei, di mancanza
di osservanza delle regole dell'Istituto, di partecipazione al dialogo educativo e di rispetto delle
persone e delle attrezzature.
6
Alunno con frequenti e consapevoli comportamenti irrispettosi e di conflittualità con adulti e
coetanei e/o mancanze disciplinari anche gravi, annotate sul registro e delle quali siano stati
messi al corrente il Consiglio di classe, l'ufficio di direzione e la famiglia.
5
Alunno che abbia manifestato comportamenti di particolare ed oggettiva gravità, al quale sia
stata irrogata una sanzione disciplinare ai sensi del Regolamento d'Istituto (redatto in base
all'art. 4 del DPR 24 giugno 1998 n° 249) e che non abbia dimostrato apprezzabili cambiamenti
nel comportamento anche a fronte dei percorsi educativi e formativi attuati.
Criteri di ammissione alla classe successiva ovvero agli esami
Per ammettere uno studente alla classe successiva il Consiglio di Classe valuta i seguenti elementi:
 frequenza per il numero di giorni previsti dalla normativa per la validazione dell’anno scolastico (3/4
dell’orario annuale, dpr 122/2009)
 considerazione di eccezionalità di caso, in deroga al criterio precedente, su proposta motivata del Consiglio
di Classe
 presenza di una generale positività degli esiti scolastici che si traduce in risultati sufficienti in tutte le materie
e nel comportamento e in un soddisfacente sviluppo del processo di maturazione, considerati
rispettivamente il percorso scolastico compiuto dall’allievo con riferimento alla media annuale dei voti di
disciplina, e il giudizio dei risultati riferiti al conseguimento degli obiettivi formativi indicati nella valutazione
del livello globale di maturazione.
L’ammissione all’Esame di Stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità
dell’anno scolastico, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna
disciplina o gruppo di discipline valutate con attribuzione di voto unico secondo l’ordinamento vigente
(dpr169/2008 art.3) e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (dpr169/2008 art.2)
In presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, si può deliberare
l’ammissione, inserendo una specifica nota sulla scheda, tenuto conto di:
 progressione rispetto ai livelli di partenza
 eventuali situazioni di svantaggio (malattia, problemi familiari, vicissitudini personali, inserimento a scuola
in corso d’anno, recente immigrazione …)
 risultati conseguiti in attività di recupero e intervento personalizzato
 impegno e motivazione dimostrati
Criteri di non ammissione alla classe successiva ovvero agli esami
Il Consiglio di classe procederà alla non ammissione dell’alunno alla classe successiva o all’Esame di Stato nei
seguenti casi:
 frequenza insufficiente a validare l’anno, senza che sussistano elementi di eccezionalità da valutarsi caso
per caso
 grave e documentata insufficienza comportamentale
 insufficienza in alcune discipline, giudicata rappresentativa di carenze nella preparazione complessiva la cui
gravità sia tale da non rendere proficua la frequenza alla classe successiva
 presenza di carenze gravi, giudicate non colmabili con interventi integrativi, né con lo studio autonomo e
corrispondente valutazione di positività di fermare per consentire tempi più lunghi di apprendimento
L’eventuale decisione di non ammissione alla classe successiva o all'esame è, comunque, assunta a maggioranza da
parte dei componenti del consiglio di classe.
Criteri di valutazione prove d’esame
Prova scritta di lingua italiana
 Pertinenza alla traccia
 coerenza e coesione del testo
 Pertinenza lessicale in relazione alla tipologia del testo
 Correttezza morfologica e sintattica
 Correttezza ortografica
Prova scritta di lingua straniera:
 Comprensione della traccia d’esame/ dei quesiti
 Correttezza linguistico-strutturale e lessicale (strutture, funzioni, lessico)
 Originalità e autonomia
 Rielaborazione personale
Prova scritta di matematica
 Conoscenza degli elementi propri della disciplina
 Applicazione di proprietà e relazioni
 Correttezza formale e di calcolo
 Capacità di risoluzione dei problemi
 Uso del linguaggio scientifico e simbolico
Criteri per lo svolgimento del colloquio pluridisciplinare d’esame
Il colloquio, condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice, dovrà consentire di
valutare la maturazione globale dell’alunno e l'acquisizione di capacità di collegamento interdisciplinare e di
rielaborazione personale delle esperienze scolastiche. Per le discipline grafiche, tecniche ed espressive, saranno
predisposte cartelline, in cui sarà stata raccolta la documentazione delle parti significative dell'apprendimento;
Criteri di valutazione del colloquio
 Capacità di orientarsi rispetto alle conoscenze acquisite
 Padronanza delle conoscenze e consapevolezza e delle abilità connesse
 Capacità di esposizione
 Competenza lessicale
 Capacità di collegamento
 Capacità di rielaborazione personale
 Controllo emotivo
45
37
Criteri per la formulazione del giudizio finale
La valutazione dell’esame finale del ciclo è effettuata mediante attribuzione di voti numerici espressi in decimi,
tenendo conto di:
 media dei voti in decimi, ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità
superiore per frazione pari o superiore a 0,5
 corrispondenza tra gli esiti delle prove d’esame e l’iter scolastico
 preparazione culturale generale
 capacità espositive ed espressive
 abilità nel fare collegamenti tra le conoscenze
 capacità di rielaborazione e di approfondimento
 livello globale di maturazione (in particolare autonomia, responsabilità, impegno)
A chi non superi le prove verrà attribuito il giudizio di ‘non licenziato’.
La valutazione finale dell'esame è espressa con un voto in decimi.
Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione
degli alunni (dpr 122/2009)
Criteri per la formulazione del giudizio orientativo (classi terze)
Il consiglio di classe, nei primi giorni del mese di gennaio, esprime un consiglio orientativo che ha lo scopo di aiutare
l’alunno e la sua famiglia nella scelta della scuola superiore. Per la formulazione del giudizio orientativo i docenti
realizzano
 osservazione sistematica nel triennio
 analisi dei giudizi e delle valutazioni nelle singole discipline;
 riflessione sui risultati raggiunti e individuazione punti di forza;
 riflessione su temi, discussioni fatte dai ragazzi in materia;
 analisi dei colloqui fatti con i ragazzi in occasioni informali;
 visita alle scuole superiori dell’istituto
 analisi delle attitudini rilevate dai docenti stessi;
 analisi degli interessi e delle motivazioni ad apprendere desunte dall’osservazione dei ragazzi stessi
 analisi dei dati raccolti ed elaborazione dei consigli orientativi in sede di Consiglio di Classe.
Nell’esprimere il consiglio orientativo i Consigli di Classe tengono conto di:
 attitudini ed interessi manifestati nel corso del triennio
 atteggiamento nei confronti delle attività scolastiche generali e specifiche
 autonomia nel lavoro
 metodo di studio acquisito
 competenze disciplinari, trasversali e metacognitive acquisite
Il consiglio orientativo viene consegnato alle famiglie dal docente coordinatore nei primi giorni di gennaio.
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Criteri per la valutazione del comportamento mediante l'attribuzione di un voto numerico
Il D.M.137/2008, art. 2 comma 3 (convertito in Legge 169/08, art. 4) prevede che la valutazione del comportamento
concorra alla determinazione della media dei voti ai fini dell’ammissione alla classe successiva: “a decorrere
dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è effettuata mediante l'attribuzione di un voto
numerico espresso in decimi. La valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal
consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la
non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo”. Il Collegio dei Docenti della Scuola
Secondaria di Secondo Grado ha deliberato i seguenti criteri per la valutazione del comportamento:
 rispetto delle norme e dei regolamenti (rispetto delle persone, dei ruoli, delle regole, delle cose);
 correttezza formale e autocontrollo durante le lezioni e disponibilità nei rapporti personali con adulti e
compagni;
 regolarità nella frequenza;
 rispetto delle consegne e delle scadenze (puntualità e precisione nell’assolvimento dei compiti e nello studio
delle lezioni, puntualità nel materiale scolastico adeguato, presenza in occasione di verifiche,
precedentemente stabilite)
interesse e impegno (partecipazione alle attività didattiche e al dialogo educativo).

10 / - È corretto e responsabile in ogni circostanza.
- Partecipa alle attività didattiche con ordine e pertinenza.
9
- È disponibile alla collaborazione con compagni e adulti.
- Partecipa in modo costruttivo al dialogo educativo.
- È sempre rispettoso delle regole, delle persone e degli strumenti di lavoro.
8

- È generalmente corretto.
- Partecipa adeguatamente alle attività didattiche.
- È abbastanza disponibile alla collaborazione e al dialogo educativo.
- Rispetta quasi sempre le regole, le persone e gli strumenti di lavoro.
7
- Rispetta le regole della convivenza se controllato.
- Partecipa alle attività didattiche saltuariamente, in modo non sempre ordinato e pertinente.
- Non è sempre disponibile alla collaborazione e al dialogo educativo.
- Non sempre rispetta le regole della scuola, le persone e gli strumenti di lavoro.
6
- Assume comportamenti poco corretti.
- Partecipa alle attività didattiche in modo poco ordinato e pertinente.
- È poco disponibile alla collaborazione e agli interventi educativi.
- È poco rispettoso delle regole, delle persone, degli strumenti di lavoro.
5
- Assume ripetutamente comportamenti gravemente scorretti, pericolosi e/o violenti nei confronti degli altri.
- Non partecipa alle attività didattiche.
- Non è disponibile alla collaborazione e agli interventi educativi.
- Non rispetta le regole, le persone, gli strumenti.
- Non dimostra apprezzabili cambiamenti nel comportamento anche a fronte dei percorsi educativi e
formativi attuati.
Le entrate posticipate e le uscite anticipate influiscono comunque sul voto di comportamento, tranne
quelle giustificate da motivazioni mediche suffragate da apposito certificato o in casi eccezionali valutati
volta per volta dalla Direzione scolastica (esame della patente, rinnovo passaporto, altro)
Criteri per l'ammissione all'anno successivo e all'esame di stato
Il Collegio Docenti, in fase di valutazione:
 adotta per intero la scala decimale (1 – 10);
 considera i progressi individuali rispetto ai livelli di partenza, oltre che la partecipazione e l'impegno;
 tiene conto dei vari livelli raggiunti:
 nell'acquisizione delle conoscenze;
 nella capacità di applicazione/rielaborazione complessiva delle stesse;
 nelle abilità linguistico/espressive;
 nelle competenze acquisite in relazione agli assi culturali.

Ha convenuto che per la sufficienza siano richieste:
 la conoscenza essenziale degli argomenti,
 la capacità di applicare le conoscenze in situazioni semplici,
 l'esposizione sostanzialmente corretta.

Ha definito i seguenti criteri di valutazione:
 comprensione della richiesta e pertinenza della risposta,
 correttezza contenutistica ed espositiva,
 coerenza logica,
 riconoscimento di analogie e differenze,
 collegamenti in ambito disciplinare e pluridisciplinare,
 proprietà nell'uso del linguaggio specifico,
45
39
 rielaborazione personale e capacità critica.

La sufficienza non può prescindere dalla risposta positiva ai primi tre punti, che corrispondono al
conseguimento di due obiettivi prioritari: conoscenza e competenza comunicativa. Ai fini della valutazione
complessiva finale si tiene anche conto di:

puntualità e rispetto degli impegni;

interesse e partecipazione al dialogo educativo;
 capacità di migliorare e di recuperare;
 costanza e continuità nello studio e nel lavoro scolastico;
 determinazione nel raggiungimento degli obiettivi.

Pertanto, a decorrere dall’a. s. 2010/2011, sono ammessi allo scrutinio gli studenti che abbiano raggiunto
la sufficienza in tutte le materie e le cui assenze non superino il 25% del totale delle lezioni con le deroghe
previste dalla legge (cfr. D.P.R. N. 122/2009, art.14, c. 7).
Il giudizio di ammissione all'anno successivo viene sospeso in presenza di un massimo di tre materie
insufficienti.
Per gli studenti con giudizio sospeso, la valutazione finale sarà effettuata prima dell’inizio del nuovo anno
scolastico sulla base di prove di saldo del debito scritte, orali e pratiche opportunamente preparate dai
singoli Consigli di Classe, cui seguirà uno scrutinio integrativo (vedi O.M. 80/07). A tali prove sono tenuti a
partecipare tutti gli allievi che abbiano conseguito un debito, che abbiano o meno seguito i corsi di recupero
previsti dal Collegio Docenti.


Criteri di riconoscimento del credito formativo e attribuzione del credito scolastico per le classi del triennio

I criteri, formulati dal Collegio Docenti, sono stati fatti propri dai Consigli di Classe. A tale scopo si è fatto
riferimento per il credito formativo all'art. 12 del decreto 23 luglio 1998, comma 1, Art. 1 D.M. 452 del 1211-'98 e per il credito scolastico alla Circ. 77 del 24-3-'99, Art. 1, al D.M. 42 del 22-5-07 e successivi
aggiornamenti.

Per ottenere il riconoscimento del credito formativo, gli alunni del Triennio devono consegnare ai loro
Coordinatori di Classe, entro le scadenze stabilite, la documentazione delle diverse attività extra-scolastiche
(sport agonistico, volontariato, musica, lingue, lavoro, patente ECDL, stage estivi) e l'attestazione di enti,
associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato le varie esperienze, contenente anche una
sintetica descrizione dell'esperienza stessa; detta certificazione deve indicare la quantità delle prestazioni
(ore settimanali, mensili, annue) e, per le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all'estero, queste
devono essere legalizzate dall'autorità diplomatica o consolare.

Per quanto riguarda il credito scolastico il Consiglio di classe in sede di scrutinio finale valuta caso per
caso i sotto-indicati elementi da tenere presente per l'attribuzione:
 media dei voti, compreso il voto di comportamento
 profitto e progresso nell'apprendimento
 frequenza scolastica
 impegno, interesse, partecipazione al dialogo educativo
 partecipazione certificata ad attività integrative all'interno della scuola
 eventuali crediti formativi

Il credito formativo, di norma, non viene riconosciuto qualora lo studente, alla fine dell’anno, risulti:
 -promosso, ma con carenze sanabili con studio individuale;
 - con giudizio sospeso, sebbene le carenze risultino sanate allo scrutinio integrativo, a meno che il
risultato non sia ottimo (8-9-10)

Allo scopo di assicurare l’omogeneità e la trasparenza della valutazione, sono adottati comuni criteri per
l’assegnazione dei voti, per la individuazione della corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e
competenza.
La certificazione delle competenze
La Scuola ebraica di Milano, come scuola paritaria e come scuola particolarmente attenta alle indicazioni
provenienti dallo Stato e dall’Unione Europea, emette alla fine del secondo anno delle scuole secondarie di
secondo grado una certificazione delle competenze acquisite dall’allievo (allegato 1 al Regolamento n. 139
del 22 agosto 2007).
Tale documento, rilasciato su richiesta della famiglia, attesta il raggiungimento di competenze negli assi
fondamentali del sapere e dell’agire richieste per essere membro attivo e propositivo della società.
Gli ambiti più generali (asse dei linguaggi, matematico, tecnologico, storico sociale, digitale) si articolano in
una serie di indicatori utili per un’osservazione attenta e continuativa. La competenza viene valutata sulla
base di livelli recepiti dalle indicazioni europee.
Questa certificazione, oggetto di continua attenzione da parte dello Stato, consente di valorizzare ogni
competenza posseduta dalla persona, in una logica di apprendimento permanente, non limitato alle attività
45
strettamente didattiche, ma aperto a saperi o abilità costruiti anche al di fuori dei luoghi tradizionalmente 41
deputati alla trasmissione della conoscenza.
Questa procedura è tutt’altro che formale perché punta a fissare standard minimi nazionali che assicurino
la validità di ciò che si certifica e di conseguenza la spendibilità. La Scuola ebraica inserisce la certificazione
all’interno di un progetto di articolazione delle competenze secondo un curricolo verticale che collega
percorsi delle diverse aree dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado.
La certificazione coerentemente recepisce e fotografa il livello raggiunto in un punto avanzato del percorso
e può essere uno strumento utile per affrontare la parte conclusiva della scuola superiore, per facilitare
l’ingresso nel mondo dell’università o del lavoro e per facilitare quella mobilità geografica e professionale
tipica del nostro tempo.






FABBISOGNO DI ORGANICO
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA
Scuola
dell’Infanzia
a. s.
a.s
a.s.
2016-17
2017-18
2018-19
Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le
loro caratteristiche
POSTI COMUNI
8
8
8
Non si prevedono variazioni del numero di sezioni
SOSTEGNO
1
1
1
Non sono ancora definiti i dati dei nuovi ingressi
55 h
55 h
55 h
SPECIALISTI *
Non si prevedono variazioni del numero di attività
*Specialisti di ebraico, ebraismo, inglese, musica, psicomotricità
SCUOLA PRIMARIA
a. s.
a.s.
2016-17
2017-18
2018-19
POSTI COMUNI
12
14
14
Si prevedono variazioni del numero di classi
SOSTEGNO
3
3
3
Sono previste diminuzioni nel triennio per passaggi
59 h
59 h
59 h
Non si prevedono variazioni del numero di attività
Scuola
Primaria
SPECIALISTI *
a.s.
*Specialisti di ebraico, ebraismo, inglese, musica, motoria
Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le
loro caratteristiche
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe di
concorso /
sostegno
a. s.
a.s.
a.s.
Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le
loro caratteristiche
2016-17
2017-18
2018-19
A028
10 h
10 h
10 h
Invariato numero studenti.
A030
10 h
10 h
10 h
Invariato numero studenti.
A032
10 h
10 h
10 h
Invariato numero studenti.
A033
10 h
10 h
10 h
Invariato numero studenti
A039
10 h
10 h
10 h
Invariato numero studenti.
A043
2e4h
2e4h
2e4h
Invariato numero studenti.
A059
1 e 12 h
1 e 12 h
1 e 12 h
Invariato numero studenti.
A345
15 h
15 h
15 h
Invariato numero studenti.
A445
10 h
10 h
10 h
Invariato numero studenti.
AC46
15 h
15 h
15 h
Invariato numero studenti.
Ebraismo
3
3
3
Invariato numero studenti.
AD00
2h
2h
2h
Invariato numero studenti.
Motivazione: indicare il piano delle classi previste e
le loro caratteristiche
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Classe di
concorso /
sostegno
a.s.
a.s.
a.s.
2016-17
2017-18
2018-19
A017
18 e 2h
18 e 2h
18 e 2h
Invariato numero studenti.
A019
17 h
17 h17h
17h
Invariato numero studenti.
A025
10 h
10 h
10 h
Invariato numero studenti.
A029
14 h
14 h
14 h
Invariato numero studenti.
A037
2 e 1h
2e1h
2e1h
Invariato numero studenti.
A038
15 h
15 h
15 h
Invariato numero studenti.
A039
1e3h
1e3h
1e3h
Invariato numero studenti.
A042
1
1
1
Invariato numero studenti.
A047
1e 1 h
1e 1 h
1e 1 h
Invariato numero studenti.
A049
1e9h
1e9h
1e9h
Invariato numero studenti.
A050
2 e 16 h
2 e 16 h
2 e 16 h
Invariato numero studenti.
A051
4h
4h
4h
Invariato numero studenti.
A060
2e2h
2e2h
2e2h
Invariato numero studenti.
A061
6h
6h
6h
Invariato numero studenti.
A246
1e2h
1e2h
1e2h
Invariato numero studenti.
A346
2e1h
2e1h
2e1h
Invariato numero studenti.
A446
10 h
10 h
10 h
Invariato numero studenti.
AC46
18 e 8 h
18 e 8 h
18 e 8 h
Invariato numero studenti.
AD01
8h
8h
8h
Invariato numero studenti.
AD02
6h
6h
6h
Invariato numero studenti.
C031
5h
5h
5h
Invariato numero studenti.
C032
8h
8h
8h
Invariato numero studenti.
C03C
5h
5h
5h
Invariato numero studenti.
Ebraismo
16 h
16 h
216 h
Invariato numero studenti.
b. Posti per il potenziamento
Tipologia (es. posto comune
primaria, classe di concorso scuola
secondaria, sostegno…)*
n. docenti
Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e
alla progettazione del capo III)
Docente scuola primaria
1
Sdoppiamento classe numerosa
Ebraismo (secondaria di I e II grado)
6
Collegio Rabbinico (priorità strategiche e finalità generali)
A042
1
Compiti amici (potenziamento metodo di studio – inclusione).
A047
1
Compiti amici (potenziamento metodo di studio - inclusione).
A446
1
Compiti amici (potenziamento metodo di studio - inclusione).
A346
1
Compiti amici (potenziamento metodo di studio - inclusione ).
A051
1
Compiti amici (potenziamento metodo di studio - inclusione).
A345
1
Compiti amici (potenziamento metodo di studio - inclusione).
C032 (secondaria di II grado)
1
Potenziamento lingua inglese per percorsi CLIL
c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri
come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015
Tipologia
n.
Assistente amministrativo
3
Collaboratore scolastico
8
Assistente tecnico e relativo profilo
1 informatico
1 laboratorio
scienze
Altro
//
45
43
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
Attività formativa
Personale coinvolto
Priorità strategica correlata
Corso in collaborazione con
l’Università Bicocca di Milano, per la
realizzazione del Curricolo Verticale
delle Scuole della Comunità e l’avvio
di un progetto finalizzato alla
valutazione del corpo docente
Corso
di
pronto
intervento
pediatrico
Gruppo educativo della Scuola
dell’Infanzia
Adeguamento normativo e programmatico della
scuola alle richieste ministeriali
Gruppo educativo della Scuola
dell’Infanzia
Prevenzione e tutela del bambino
Corso “Disprassia in età evolutiva”,
tenuto dagli operatori del gruppo
AIDEE di Milano e di Seregno
Gruppo educativo della Scuola
dell’Infanzia
Tematiche di prevenzione primaria
Gruppo educativo della Scuola
dell’Infanzia
Approfondimento di una specifica area di sviluppo
dell’età evolutiva nella fascia d’età 3-6 per prevenire
e intervenire, mediante la progettazione di percorsi
educativi specifici, eventuali difficoltà prassiche del
bambino
Osservazione sistematica del singolo bambino per
prevenire, riconoscere e intervenire precocemente sui
punti di forza e di debolezza rilevati nelle diverse aree
di sviluppo
Ebraismo:
Incontri periodici col Prof. Shmuel
Wygoda,
dell'Università
di
Gerusalemme, per la compilazione
di un curricolo di ebraismo per le
classi
3°/4°/5°
primaria;
si
introdurrà un nuovo approccio di
studio del Chumash (Pentateuco).
Al progetto lavora un gruppo di
docenti della scuola primaria,
di cui fanno parte tre specialisti
di ebraismo e tre insegnanti di
classe.
Il Chumash è lo studio testuale della Torà in lingua
ebraica. La priorità del corso è quella di analizzare,
verso per verso, alcune parti del libro di Bereshit
(Genesi), compilando delle schede che corrispondono
a Unità di studio, che possono rappresentare una o
più lezioni in classe. Ogni scheda contiene il titolo
dell’Unità, gli obiettivi, i concetti da enfatizzare, le
abilità da sviluppare, i commentari al testo con
relativi obiettivi, le proposte didattiche e infine i
metodi di valutazione.
Corso di formazione con la
Professoressa Monducci per la
valutazione
d'istituto
per
approntare
il
Piano
di
Miglioramento.
Aggiornamenti organizzati dall’USP
di Milano e Provincia o da altri Enti
accreditati, soprattutto per quanto
concerne gli adeguamenti dei piani
di studio alle indicazioni del
Ministero della Pubblica Istruzione.
Al corso partecipa un gruppo di
docenti della scuola primaria,
della secondaria di primo e
secondo grado e le dirigenti
scolastiche.
Gli aggiornamenti vengono
seguiti dall’intero personale
docente della scuola primaria e
della scuola dell’infanzia.
Adeguamento normativo e programmatico della
scuola alle richieste ministeriali
Incontri periodici organizzati dai
docenti specialisti di ebraismo, sulla
didattica delle feste ebraiche e
progetti sull'etica ebraica, volti alla
preparazione dei programmi che si
svolgeranno durante l’anno.
Gli incontri vengono seguiti
dall’intero corpo docenti della
scuola primaria.
Corso
d’aggiornamento
e
approfondimento sul tema della
disprassia condotto dalla Dott.ssa
Risoli.
Corso B.E.S.
Corso sull'utilizzo dei devices digitali
(pc, lim, tablet).
Il
corso
viene
seguito
dall’intero personale docente
della scuola primaria.
Gli insegnanti si dedicano da sempre a seguire con
attenzione corsi proposti da enti e scuole per gli
aggiornamenti relativi all’inclusione scolastica di
bambini con bisogni educativi speciali, ai disturbi
specifici dell’apprendimento e alle nuove tecnologie
applicate alla didattica, nonché alle novità in campo
di insegnamento delle lingue straniere
Questi incontri permettono di approfondire aspetti
delle feste e ricorrenze ebraiche dal punto di vista
didattico, proponendo racconti, aneddoti e curiosità
che possano essere integrati alle spiegazioni in classe.
Questi appuntamenti permettono ai docenti di classe
di formarsi, grazie all’esperienza degli specialisti, per
affrontare al meglio la spiegazione di diversi aspetti
della religiosità e renderli di facile fruizione per i
bambini.
Corso nell'ambito del continuo aggiornamento del
corpo docente riguardo a quanto di nuovo nel campo
delle Difficoltà di Apprendimento e Relazionali.
Docenti neo assunti.
Docenti.
Inclusione e differenziazione.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane.
Corso sul protocollo informatico.
Corso sull'approccio didattico CLIL.
Innovazione della didattica (es.
flipped classroom)
ATA, direzione scolastica.
Docenti in possesso dei
requisiti richiesti dalla legge.
Docenti.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane.
Potenziamento offerta formativa.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane.
ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE
L’istituto si avvale di diversi laboratori per dare la possibilità agli studenti di imparare e studiare attraverso
attività particolari e progettate su misura per ogni materia.
 LABORATORIO DI SCIENZE: è possibile trovare un’attrezzatura adeguata per svolgere ogni tipo di
esperimento, attraverso materiali strutturati quali microscopi, provette, bilance, etc, dando agli alunni
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l’opportunità di venire a contatto con la concreta realtà dei fenomeni scientifici analizzati.
 LABORATORIO DI INFORMATICA: è a disposizione degli alunni con un parco macchine che consente un
collegamento rapido e un utilizzo funzionale degli strumenti. I bambini si confrontano con programmi che
riguardano la logica, altri che si occupano di ritmi e suoni, altri ancora che riguardano lettura e scrittura.
L’indicazione metodologica è quello di inserire il programma computerizzato nel più ampio itinerario delle
attività didattiche. Inoltre i docenti portano alla conoscenza dell’utilizzo di Internet e guidano gli alunni ad
un accesso sicuro e didatticamente motivato all'esplorazione del Web. Nell’anno 2015/16 la scuola ha
avviato un progetto per le classi quinte volto a coinvolgere in prima persona i ragazzi nella scoperta di
internet, per renderli consapevoli delle potenzialità che esso offre e dei pericoli che si possono incontrare.
Il progetto si basa sull’utilizzo di un blog creato appositamente per gli alunni,
 LABORATORIO DI ARTE E MANIPOLAZIONE: offre la possibilità di accogliere alcuni volontari esterni che
possono, su richiesta degli insegnanti e previo accordo con le famiglie e comunicazione al Consiglio
d'Istituto, portare la propria competenza nelle classi, organizzando laboratori su diversi argomenti.
Nell'anno scolastico 2013/14 è stato svolto un progetto per la costruzione di un plastico in terracotta sulla
città di Roma nell'antichità. Nell'anno 2014/15 lo stesso laboratorio ha visto la costruzione di diversi plastici
di ambientazione dell'uomo primitivo. In altri casi si sono svolti laboratori di découpage e fiori di carta.
 LABORATORIO LINGUISTICO: consente un costante rapporto “person to person” tra tutor e allievo.
L’insegnante ha la possibilità di monitorare simultaneamente i progressi di tutti gli allievi che, a loro volta,
sono costantemente sollecitati a comunicare con il docente, con i compagni e a prendere consapevolezza
dei loro miglioramenti nella pronuncia. Attraverso il Pc dell’insegnante gli alunni possono vedere sui loro
monitor anche delle videocassette, DVD e CD e tutto il materiale strutturato a loro proposto.Il laboratorio
linguistico permette agli studenti di portare avanti, parallelamente allo studio della grammatica, anche un
approfondimento mirato della lingua “reale” e della pronuncia dei vari paesi di lingua inglese.
 LABORATORIO TEATRALE: uno spazio per liberare le diverse potenzialità espressive dei bambini, indirizzare
le loro energie in un percorso di crescita personale, entrare in contatto con quelle “parti di sé” che a causa
di inibizioni personali o sociali spesso vengono fatte tacere. L’obiettivo comune sarà quello di progettare,
attraverso la condivisione e la socializzazione, la messa in scena di un saggio finale.In particolare, il progetto
“Facciamo finta che...” ha l’obiettivo di favorire la consapevolezza emotiva degli alunni nei confronti di se
stessi e degli “altri” attraverso il gioco psicodrammatico e sociodrammatico. Ogni classe viene coinvolta in
giochi sociometrici, di relazione, di creatività, di role-playing mutuati dalle diverse tecniche teatrali (mimo,
narrazione, danza e clownerie). I percorsi tematici di ogni laboratorio variano di classe in classe in
considerazione dello sviluppo psicofisico di ogni bambino e del gruppo. Ogni laboratorio si divide in tre fasi
di intervento ben distinte tra loro:
 5 ore di esercizi sullo spazio e giochi di ruolo per creare un gruppo coeso e collaborativo.
 ·5 ore di esercizi volti alla scoperta della voce e della mimica del corpo.
 7 ore di improvvisazioni per elaborare lo spettacolo finale.
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
Infrastruttura/ attrezzatura
Rendere funzionante lo spazio
adibito ad aula docenti della
scuola primaria.
Adeguamento aule informatica:
migliorare funzionamento degli
strumenti
Acquisto e/o manutenzione
hardware per tutti gli ordini di
scuola. (LIM, PC di classe e nei
diversi laboratori)
Completamento lavori di
ristrutturazione negli ambienti
della Scuola Secondaria di
Secondo grado.
Potenziamento wireless.
Postazioni pc per gli studenti
della secondaria di II grado.
Messa a norma laboratorio di
scienze.
Aula sostegno
Motivazione, in riferimento alle priorità
Fonti di finanziamento
strategiche del capo I e alla progettazione del
capo III
Permettere ai docenti della scuola primaria di trovare Ente privato
un luogo principe per il lavoro personale e di team, un
luogo ove trovare strumentazioni informatiche
adeguate alla preparazione del lavoro nelle classi,
nonché spazio di incontro e scambio.
Permettere alle classi di lavorare con strumenti Ente privato
all'avanguardia, per perseguire quei risultati ottimi a
cui si vuole tendere anche in ambito informatico
Permettere alle classi di lavorare con strumenti Ente privato
all'avanguardia, per perseguire quei risultati ottimi a
cui si vuole tendere anche in ambito informatico
Migliorare aule e spazi comuni.
Ente privato
Migliorare aule e spazi comuni.
Privati
Scuola
Privati
Scuola
Privati
Scuola
Privati
Scuola
Migliorare aule e spazi comuni.
Inclusione e differenziazione
e
Fondazione
e
Fondazione
e
Fondazione
e
Fondazione
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a
questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso
individuate e richieste.
SERVIZI E DOTAZIONI
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
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



le Sinagoghe
la mensa
lo Sportello di Ascolto Psicologico
Scuola on line
Laboratori e aule dedicate
Sala Medica
Sala Teatro
il giardino e la Succà
altre dotazioni
Le Sinagoghe
La Scuola è dotata di due Sinagoghe: in quella superiore si tengono le Tefillot quotidiane alle ore 7.30 e
alcune lezioni di ebraismo attinenti ai rituali; la sinagoga del piano inferiore è dedicata anche alle cerimonie
di Bar Mizvà. Da diversi anni la Scuola si adopera affinché queste ultime si svolgano all’interno della
struttura piuttosto che in sinagoghe esterne: sovrapponendosi in parte all'orario scolastico, il Bar Mizvà
diventa uno strumento didattico e di socializzazione molto rilevante perché coinvolge anche gli studenti
coetanei delle sezioni parallele, oltre che le famiglie.

La mensa
Gli allievi e i docenti, nei giorni di tempo prolungato, possono usufruire del servizio mensa, che offre
pasti di carne o parve. Il pranzo è un luogo di acquisizione delle regole alimentari e un importante
momento di socializzazione: il rispetto consapevole delle norme di kasherut e la recita corale e guidata
delle benedizioni dopo il pasto rappresentano un momento formativo significativo nel percorso
ebraico.

Lo sportello di ascolto psicologico
La scuola, insieme alla famiglia, è la principale agenzia di formazione e di socializzazione dell’individuo
e uno dei perni su cui far leva per promuovere il benessere integrale (fisico, psicologico, relazionale)
dei nostri ragazzi. A questo scopo è istituito uno Sportello d’Ascolto Psicologico finalizzato a valorizzare
l’individuo nella sua interezza e a stimolarne la crescita sia cognitiva che emozionale; lo Sportello è
dedicato prioritariamente ai ragazzi, ma è aperto anche ai genitori e agli insegnanti. Tali le principali
finalità:
educare alla salute e prevenire il disagio e l'abbandono scolastico
promuovere negli studenti la motivazione allo studio e la fiducia in loro stessi
formare e riqualificare il personale docente
entrare in dialogo con i genitori.




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Scuola on line
“Scuola on line” è un registro informatico accreditato consultabile via internet; oltre alle valutazioni
nelle singole discipline, il registro riporta le assenze e le giustificazioni, gli argomenti delle lezioni svolte
e le valutazioni intermedie/finali. Esso consente anche l'assegnazione dei compiti, la prenotazione dei
colloqui con i docenti, la comunicazione di note disciplinari e di avvisi.

Laboratori e aule dedicate
Il laboratorio di Scienze è dotato attrezzature e strumentazioni moderne e aggiornate; è a disposizione
degli insegnanti di Scienze che, con il supporto di un tecnico di laboratorio, eseguono esperimenti di
fisica, chimica e biologia pertinenti agli argomenti affrontati a lezione. In questo modo gli studenti
possono apprendere attraverso l'osservazione dei fenomeni e verificare anche in via sperimentale
quanto hanno appreso.
La scuola svolge parte delle lezioni di lingue straniere in un laboratorio linguistico dotato di
strumentazione digitale che permette agli studenti di svolgere esercizi di ascolto utili a migliorare gli
aspetti fonetici e a migliorare le dinamiche di interazione. Per sviluppare e consolidare le competenze
digitali e aggiornare la didattica alle moderne e nuove richieste in ambito informatico, la scuola si è
dotata di due laboratori informatici, uno dei quali multimediale completamente rinnovato, arredato
ad isole dotate di quattro postazioni con un computer per allievo, di lavagna interattiva e di possibilità
di videoconferenze.
A questi tre laboratori si aggiungono l'aula video, appositamente attrezzata per la fruizione di materiali
multimediali e l'aula di disegno.



Sala Medica
La Scuola è dotata di una Sala Medica presidiata a tempo pieno da un operatore sanitario che si occupa
degli interventi di primo soccorso.

Sala Teatro
L'aula magna dell'Istituto è strutturata come sala teatrale e dotata di due palcoscenici, uno attrezzato
per danza e recitazione, l’altro corredato da una postazione gradinata per il coro.

Il giardino e la Succà
La scuola è circondata da un magnifico giardino. A seguito di una recente ristrutturazione sono stati
installati una pista di salto in lungo e un campo da calcetto, nel quale si svolgono i tornei promossi
dagli insegnanti di Scienze Motorie; inoltre è stata eretta una nuova Succà.

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47
Altre dotazioni
La Scuola dispone di due palestre con spogliatoi (1 maschile e 1 femminile) e di una biblioteca fornita
di computer, supporti informatici e collegamento internet. Le aule sono dotate di una postazione
computer con videoproiettore mobile e accesso a internet e LIM.

ORGANIGRAMMI
SCUOLA PRIMARIA E INFANZIA
Dirigenza Scolastica e Collaboratori:
Coordinatrice Didattica: Claudia Bagnarelli
Vicaria: Diana Segre
Referente Bes: Daniela Fuchs
Direttore Ebraismo: Rav Alfonso Arbib
Referente Ebraismo: Moria Maknouz
Specialisti:
Specialista Ebraico: Tova Kaminski, Galit Tzarno
Specialista Ebraismo: Moria Maknouz, Nurit Richetti, Johanna Bekhor, Shmuel Heskia.
Specialista Psicomotricità: Rachele Ajò
Specialista Musica: Silvia Cucchi
Specialista In Inglese: Federica Anchieri E Referente “Learneng”
Specialista Educazione Motoria: Carla Sleiter
Specialista Teatro: Mario Razzino
Area Gestione:
Segreteria Scolastica: Irit Mazar
Area Realizzazione: Referenti Scuola dell'Infanzia
Ordine materiale scolastico e smistamento: Tania Klein, Moria Maknouz, Silvia Orlando;
Orario: Lia Cabibbe, Anna Fubini, Moria Maknouz;
Registro (archivio progetti annuali delle sezioni): Lella Ajò , Claudia Reschini;
BES: Claudia Reschini;
POF: Francesca Fallati;
Contatti scuole per tirocinio: Marta Vicentini.
Area Realizzazione: Referenti Scuola Primaria
Ebraismo: Olga Saltiel, Moria Maknouz.
Lingua Ebraica: Tova Kaminski, Galit Dzarno.
Lingua Inglese: Federica Anchieri, Claudia Bagnarelli.
Orario: Sandra De Castro.
Materiale: Carla Sleiter, Elisabetta Nolli.
Gite: Doris Slucki, Elinor Zabichi, Martina Degli Agosti.
Strumentazione Informatica: Tova Kaminski.
Responsabile laboratorio informatica: Elena Catella, Sandra De Castro, Elisabetta Nolli.
Area Ricerca e Progettazione: Commissioni di lavoro
Curricolo: Claudia Bagnarelli, Diana Segre, i docenti interessati delle varie aree.
RAV e PDM: Claudia Bagnarelli, Diana Segre, Daniela Fuchs, Elisabetta Nolli, Elena Catella, Chiara Brambilla, Moria
Maknouz, Francesca Fallati.
PTOF: Claudia Bagnarelli, Diana Segre, Daniela Fuchs, Elisabetta Nolli, Elena Catella, Chiara Brambilla, Moria
Maknouz, Francesca Fallati.
Gruppo GLI: Daniela Fuchs, Rosa Fazzina, Chiara Brambilla, Martina Degli Agosti, Elena Catella, Silvia Cucchi, Elinor
Zabichi, Elisabetta Nolli, Claudia Reschini, Rachele Ajò, Tania Klein, Francesca Fallati, Lia Pesaro, Lia Cabibbe.
Invalsi: Doris Slucki, Elisabetta Nolli, Daniela Fuchs.
Prove oggettive: per Italiano: Doris Slucki, Olga Saltiel, Rosa Fazzina, Chiara Brambilla, Elisabetta Nolli. Per
(Matematica) Elena Catella, Martina Degli Agosti, Sandra De Castro.
Figure Specialistiche:
Logopedista: Manuela Spizzichino
Sportello Psicologico: Sandra Goldin
Sicurezza: Doron
Pronto Intervento: Elena Guidarelli, Carla Sleiter
ORGANIGRAMMA SCUOLA SECONDARIA
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Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico.
Piani inclusività Infanzia/Primaria e Secondaria di I e II grado
Curricolo
N.B.: La Carta dei Servizi e i Regolamenti dell’Istituto sono pubblicati a norma di legge e visionabili sul sito web
dell’Istituto nella sezione Amministrazione Trasparente o in altra area dedicata.
PIANO ANNUALE INCLUSIONE A.S. 2015/16 - 5776
RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA
Direttiva Ministeriale emanata dal Miur il 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”
La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla
certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità
educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES).
Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali?
La Direttiva afferma che l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile
esplicitamente alla presenza di deficit e quindi di certificazione. In ogni classe ci sono alunni che presentano
una richiesta di speciale attenzione per varie ragioni.
I BES comprendono tre grandi sotto-categorie:
- Disabilità certificata (legge 104/1992)
- Disturbi Evolutivi Specifici. Con “disturbi evolutivi specifici” si intende oltre i disturbi specifici
dell’apprendimento (DSA pertanto in possesso di una diagnosi), anche i deficit del linguaggio, delle
abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età
evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD), mentre il funzionamento
intellettivo limite (FIL) può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo
specifico. Per tutti questi disturbi è possibile adottare le misure previste dalla legge 170 del 2010
per i DSA
- Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale e/o disagio familiare o psicologico
La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle
situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei team docenti nelle scuole
primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della
didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico
globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
Nella Direttiva viene evidenziata la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per
alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico
Personalizzato (PDP), individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che
serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle
famiglie le strategie di intervento programmate e condividere con loro il percorso intrapreso.
Nella successiva C.M. 8 del 6 marzo 2013 e nella Comunicazione della Direzione Generale Ufficio IV “Rete
scolastica e politiche per gli studenti” dell’11 giugno 2013, Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 6945 (Oggetto:
Piano Annuale per l’Inclusività, PAI – adempimenti delle scuole) viene ribadito che la scuola deve essere
inclusiva al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà.
Per perseguire tale “politica per l’inclusione”, la Direttiva fornisce indicazioni alle istituzioni scolastiche, che
dovrebbero esplicitarsi, a livello di singole scuole, in alcune azioni strategiche tra cui la elaborazione di una
proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni
anno scolastico, entro il mese di Giugno, a cura del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione.
A tale scopo, il Gruppo Lavoro Inclusione si è riunito per procedere ad un’analisi delle criticità e dei punti di
forza degli interventi di inclusione scolastica, operati nell’anno appena trascorso, e formulare un’ipotesi
globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di
inclusività generale della scuola nell’anno successivo.
Una volta redatto, il Piano Annuale Inclusione è stato discusso e deliberato in Collegio Docenti e sottoposto
a chi di competenza per proposta di assegnazione delle risorse per il sostegno agli alunni BES.
Nel mese di Settembre, in relazione alle risorse umane effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo GLI
provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale la Coordinatrice Didattica procederà
all’assegnazione definitiva delle risorse, sempre in termini “funzionali”.
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ – SCUOLA DELL’INFANZIA
Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013
A.S. 2015-2016
Proposto dal G.L.I. in data 29 GIUGNO 2015
Deliberato dal collegio dei docenti in data 30 GIUGNO 2015
1) SITUAZIONE ATTUALE SCUOLA DELL’INFANZIA
Quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella Scuola dell’Infanzia Sally Mayer, Anno
Scolastico 2014_15
Alunni con Disturbo Evolutivo Specifico
Disturbo specifico del linguaggio
Deficit della coordinazione motoria
Alunni con difficoltà generiche
Disturbo generico del linguaggio
Difficoltà motoria/relazionale
Difficoltà emotivo-relazionale
Disturbo comportamentale/relazionale
A. Risorse professionali specifiche
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini interni
B. Coinvolgimento docenti curricolari
Docenti prevalenti
Docenti specialisti
Prevalentemente utilizzate in
Attraverso
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti
didattico-educativo
prevalente tematica inclusiva
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti
didattico-educativi
prevalente tematica inclusiva
Attività in piccolo gruppi
Sì / No
Sì
Logopedista
Psicologa
Sì / No
Sì
Sì
No
a
Sì
Sì
Sì
No
a
Sì
Sì
Punti di criticità:
 mancanza di risorse umane da utilizzare per il sostegno degli alunni BES;
 difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni
sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo.




ritardi nei percorsi effettuati presso le Uonpia
difficoltà nel ricavare dati utili da diagnosi e relazioni
difficoltà ad individuare centri idonei con specialisti competenti
nuove tecnologie non sempre funzionanti
Punti di forza:
 flessibilità dei docenti;
 lavori di gruppo eterogeneo per competenza all’interno della stessa classe guidate dai docenti;
 tutoring tra pari e bambini di età diverse
 uso di nuove tecnologie: P.C.
 collaborazione del corpo docente;
 Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
 Valorizzazione delle risorse esistenti.
OBIETTIVI
 Tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza:
 accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica
 accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione che tenga
conto delle proprie specifiche preferenze e risorse di apprendimento;
 Gli alunni con disagio certificato hanno diritto ad uno specifico piano “Piano Educativo
Individualizzato” ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità;
 I bambini con BES hanno diritto ad un percorso individualizzato e/o personalizzato.
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità
nelle pratiche di intervento, ecc.)
 Attuazione di un protocollo di intervento della Logopedista nelle sezioni della Scuola dell’Infanzia e
nelle classi I e II della Scuola Primaria
 Somministrazione e valutazione prove predittive per difficoltà di apprendimento (PRCR, MT, APCM,
CMF)
 Condivisione all’interno del gruppo dei diversi compiti
 Collaborazione tra GLI infanzia/primaria e GLI secondaria di primo e secondo grado
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
 Corso sulla Disprassia in età evolutiva
Organizzazione di diverse attività di sostegno ed attuazione di progetti INCLUSIVI
 Attività metafonologiche
 Attività di psicomotricità fine
 Progetto arti circensi (sezioni 3 e 4 anni Scuola Infanzia, classi I, II, III, IV)
 Progetti da sviluppare in corso d’anno
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione.
 Attività mirate di rinforzo e potenziamento
 Attività di recupero e di sostegno
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità
tra i diversi ordini di scuola.
 Continuità tra Nido e Scuola dell’INFANZIA con attenzione agli alunni BES
 Continuità tra Scuola dell’INFANZIA e Scuola PRIMARIA con attenzione agli alunni BES: incontro
previsto per metà ottobre ed all’occorrenza.
PREVISIONI DEL FABBISOGNO DI RISORSE UMANE PER L’A.S. 2015-2016
Visto la numerosità dei casi di alunni con BES, il Gruppo GLI con approvazione del Collegio Dei Docenti e
della Coordinatrice Didattica, si auspica di poter acquisire risorse umane aggiuntive da distribuire nei diversi
team ed utilizzare per la realizzazione dei progetti di inclusione per un totale di 18 ore.
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ
Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013
SCUOLA PRIMARIA A. DA FANO
A.S. 2015 / 2016
Proposto dal G.L.I. in data 24 Giugno 2014
Deliberato dal Collegio Docenti in data 25 Giugno 2014
Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le
azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica.
LA NOZIONE DI INCLUSIONE
“Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado di pervasività.
Integrazione consiste nel fornire alle persone che scontano rilevanti problemi nell’esercizio dei diritti/doveri
di cittadinanza, l’aiuto ad hoc necessario per accedere ai predetti diritti/doveri; in altri termini l’aiuto serve
alla persona svantaggiata per accedere a quello che per gli altri corrisponde alla “normalità”. Come si vede
l’integrazione investe prioritariamente sul soggetto in difficoltà e molto di meno sul contesto.
Inclusione significa invece progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo
che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti
normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e
intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini,
inclusività implica l’abbattimento degli “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.
Questa condizione esige che l’intera piattaforma della cittadinanza sia programmaticamente aperta e agibile
da tutti.
Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza,
aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire.
IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) è una categoria generale comprensiva di tutte le condizioni
richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali.
LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” quando c’è un alunno con BES; per questo
è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie
necessarie per operare con buona speranza di successo.
Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il primo
momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disablità o da un DSA o assimilabile (in
quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a disposizione di legge: 104/1992 e 170/2010 come
integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012).
LA SITUAZIONE ATTUALE Scuola Primaria
Quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella Scuola Primaria A. Da Fano, Anno Scolastico
2014/15
Alunni con disabilità certificate
Disabilità psicofisica
Disturbo pervasivo dello sviluppo
Alunni con Disturbo Evolutivo Specifico
DSA
Deficit del linguaggio
Difficoltà della coordinazione motoria
Disturbo generico dell’apprendimento (F.I.L)
Bes in attesa di valutazione
Alunni con svantaggio
Disagio psicologico
Difficoltà generica dell’apprendimento
Documenti redatti
N° PEI redatti dai GLH-O
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
A. Risorse professionali specifiche
prevalentemente utilizzate in
Attività individualizzate
Attività di piccolo gruppo
Partecipazione a GLHO/GLI
Insegnanti di sostegno
Rapporti con famiglie
Rapporti con specialisti esterni/interni
Tutoraggio alunni con disagio certificato
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
PRESENZA DI
Referente di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Referente Disagio DSA ed altri BES
Psicopedagogisti e affini interni
Logopedista e Psicologa
B. Coinvolgimento docenti curricolari
attraverso
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Docenti prevalenti
Rapporti con specialisti esterni/interni
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
attraverso
Rapporti con famiglie
Docenti specialisti
Rapporti con specialisti interni
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
Punti di criticità:
 necessità di attività mirate, individuali o di piccolo gruppo per il rinforzo e il potenziamento degli
alunni BES;
 mancanza di risorse umane aggiuntive da distribuire per il sostegno degli alunni BES;
 difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni
sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo.
Punti di forza:
 flessibilità dei docenti curricolari e di sostegno;
 lavori di piccolo gruppo guidati dall’insegnante di sostegno nelle classi in cui sono presenti alunni
con disabilità certificata;
 lavori di gruppo eterogeneo per competenza (apprendimento cooperativo) all’interno della stessa
classe guidate dal docente curricolare;
 tutoring tra pari;
 classi con LIM;
 uso di nuove tecnologie: P.C., I-PAD, software didattici specifici;
 collaborazione del corpo docente;
 sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
 adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
 valorizzazione delle risorse esistenti;
 attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico;
 continuità tra i diversi ordini di scuola;
 organizzazione di diverse attività coordinate dai docenti di sostegno;
 possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti presso la
nostra Scuola, grazie all’utilizzo di finanziamenti di Enti privati;
 realizzazione nell’A.S. 201472015 del progetto “Alunni con BES”
OBIETTIVI E VALUTAZIONE
Tutti gli alunni riconosciuti e riportati nel precedente punto 4 hanno diritto ad uno specifico piano
 Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con
disabilità;
 Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee
guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva
ministeriale del 27/12/2012;
 Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere “a”
e “b”.
Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani
medesimi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di
carattere trasversale:
 accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza:
1. accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
2. accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione
didattica che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e risorse di apprendimento; a
tale riguardo si richiamano: canale iconico (preferenza per disegni, immagini, schemi etc),
canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale), canale operativo-motorio (preferenza
per manipolazioni, costruzioni);
 valutazione formativa: deve essere coerente con il percorso di apprendimento, tenere conto del
punto di partenza dell’alunno, degli obiettivi esplicitati nel PDP e rispecchiare i reali progressi
conseguiti in itinere dall’alunno, sostenendo autostima e motivazione. L’errore acquisisce valenza
positiva in quanto punto di partenza per apprendere.
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
 Attenzione di un protocollo di intervento della Logopedista nelle sezioni della Scuola dell’Infanzia e
nelle classi I e II della Scuola Primaria
 Somministrazione e valutazione prove predittive per difficoltà di apprendimento (PRCR, MT, APCM,
CMF)
 Formazione di un Gruppo di Inclusione di ISTITUTO che comprenda Scuola dell’Infanzia e della
Scuola Primaria
 Collaborazione tra GLI infanzia/primaria e GLI secondaria di primo e secondo grado
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
 Corso sulla Didattica dell’Ebraismo
 Programma di arricchimento strumentale (PAS) basic I° livello
 Corso sulla Disprassia in età evolutiva
 Corso sull’uso della tecnologia nella didattica
Organizzazione di diverse attività di sostegno ed attuazione di progetti INCLUSIVI
 Progetto sulla diversità (classe III e IV)
 Progetti sulle emozioni (classi II e III)
 Progetto Feuerstein sulla classe IV ( metodo di studio ed emozioni)
 Progetto arti circensi (sezioni 3 e 4 anni Scuola Infanzia, classi I, II, III, IV)
 Progetto internet ( classi V)
 Progetti da sviluppare in corso d’anno
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione.
 Attività mirate di rinforzo e potenziamento
 Attività di recupero e di sostegno
 Attività di approfondimento degli apprendimenti curricolari
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità
tra i diversi ordini di scuola.
 Continuità tra Scuola dell’INFANZIA e Scuola PRIMARIA con attenzione agli alunni BES
 Continuità tra Scuola PRIMARIA e Scuola Secondaria di Primo Grado con attenzione agli alunni BES
PREVISIONI DEL FABBISOGNO DI RISORSE UMANE DA ASSEGNARE AL SOSTEGNO DI ALUNNI BES PER
L’A.S. 2015/2016




Per fare fronte all’esigenza di realizzare pratiche educative e didattiche che sapessero rispondere in
maniera efficace ai bisogni educativi di tutti gli alunni, anche di quelli con una situazione molto
complessa, durante l’Anno Scolastico 2014/15 i docenti della Scuola Primaria si sono impegnati
nell’attuare una didattica inclusiva.
In seguito all’osservazione dei bisogni educativi speciali degli alunni, in ogni sezione sono state
adottate strategie e metodologie favorenti l’inclusione, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro
di gruppo o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, l’utilizzo di mediatori didattici, di
attrezzature e ausili informatici, l’utilizzo della LIM e del PC per attività che hanno coinvolto tutta la
classe, l’uso di software specifici come ad esempio per la costruzione di mappe. Le misure
dispensative e gli strumenti compensativi sono stati inseriti nella didattica quotidiana in modo da
tutelare l’aspetto emotivo relazionale degli alunni maggiormente in difficoltà. La varietà nelle
proposte didattiche è stata d’ausilio per raggiungere i diversi stili cognitivi degli alunni.
Durante l’A.S. appena trascorso è stato inoltre possibile sostenere alcuni allievi grazie al progetto
“Alunni con BES”, di cui una copia e relativa relazione sono depositate agli atti. Ci si auspica che ciò
si possa realizzare anche il prossimo anno.
Emerge che per poter veramente includere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali è necessario
poter intervenire individualmente e/o in piccolo gruppo, con attività mirate di recupero e
potenziamento parallelamente al lavoro di inclusione svolto in classe. Per poter attuare una vera

inclusione sarebbero pertanto necessarie, anche per il prossimo anno scolastico, delle risorse
umane aggiuntive da distribuire nei diversi team.
Vista la numerosità dei casi accertati e da accertare di alunni con BES, il Gruppo GLI con
approvazione del Collegio Docenti e della Coordinatrice Didattica, si auspica per l’Anno Scolastico
2015/16 di poter acquisire quelle risorse umane aggiuntive necessarie per un’efficace realizzazione
dei progetti di inclusione per un totale di 24 ore.
La Coordinatrice Didattica Claudia Bagnarelli
Firma autografa omessa ai sensi dell’articolo 3 D.L.gs N°39/1993
PIANO DI INCLUSIONE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO
RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA
Direttiva Ministeriale emanata dal Miur il 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.
La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla
certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità
educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES).
Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali?
La Direttiva afferma che l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile
esplicitamente alla presenza di deficit e quindi di certificazione. In ogni classe ci sono alunni che presentano
una richiesta di speciale attenzione per varie ragioni. I BES comprendono tre grandi sotto-categorie:
Disabilità certificata (legge 104/1992);
Disturbi Evolutivi Specifici. Con “disturbi evolutivi specifici” si intende oltre i disturbi specifici
dell’apprendimento (DSA pertanto in possesso di una diagnosi), anche i deficit del linguaggio, delle abilità
non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva –
anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD), mentre il funzionamento intellettivo limite (FIL)può
essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Per tutti questi disturbi è
possibile adottare le misure previste dalla legge 170 del 2010 per i DSA;
Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale e/o disagio familiare o psicologico.
La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Fermo
restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di
disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei team docenti nelle scuole primarie
indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed
eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed
inclusiva di tutti gli alunni.
Nella Direttiva viene evidenziata la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per
alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico
Personalizzato (PDP), individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che
serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle
famiglie le strategie di intervento programmate e condividere con loro il percorso intrapreso.
Nella successiva C.M. 8 del 6 marzo 2013 e nella Comunicazione della Direzione Generale Ufficio IV “Rete
scolastica e politiche per gli studenti” dell’11 giugno 2013, Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 6945 (Oggetto:
Piano Annuale per l’Inclusività, PAI – adempimenti delle scuole) viene ribadito che la scuola deve essere
inclusiva al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di
difficoltà. Per perseguire tale “politica per l’inclusione”, la Direttiva fornisce indicazioni alle istituzioni
scolastiche, che dovrebbero esplicitarsi, a livello di singole scuole, in alcune azioni strategiche tra cui la
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da
redigere al termine di ogni anno scolastico, entro il mese di giugno, a cura del Gruppo di Lavoro per
l’Inclusione.
A tale scopo, il Gruppo Lavoro Inclusione si è riunito per procedere ad un’analisi delle criticità e dei punti di
forza degli interventi di inclusione scolastica, operati nell’anno appena trascorso, e formulare un’ipotesi
globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di
inclusività generale della scuola nell’anno successivo.
Una volta redatto, il Piano Annuale Inclusione è stato discusso e deliberato in Collegio Docenti e sottoposto
a chi di competenza per proposta di assegnazione delle risorse per il sostegno agli alunni BES.
Nel mese di settembre, in relazione alle risorse umane effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo GLI
provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale la Coordinatrice Didattica procederà
all’assegnazione definitiva delle risorse, sempre in termini “funzionali”.
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ – SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8del 6/3/2013
Approvato dal Gruppo di Lavoro e deliberato dal Collegio dei Docenti in data 13/01/2016
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
Rilevazione dei BES presenti:
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
 Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
 DSA
 ADHD
 Borderline cognitivo
 Altro (BES certificati)
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
 Disagio comportamentale/relazionale
 Altro
PEI redatti dai GLHO
PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
-Risorse professionali specifiche
Prevalentemente utilizzate in…
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Assistenti educatori comune Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Coordinatori di classe: Raccolta e gestione con i colleghi e con le famiglie
docenti tutor delle informazioni sensibili relative a tutti gli alunni
della classe. Segnalazione di eventuali situazioni
che richiedano un approfondimento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES): Coordinamento delle informazioni e messa a punto
Prof.ssa Feyer con i consigli di classe degli interventi relativi agli
alunni con certificazione e/o disagio
Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sportello d’ascolto per alunni
--
Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe
Docenti con specifica formazione
Altri docenti:
tutti i docenti curricolari
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica
inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica
inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica
inclusiva tra i quali: laboratorio teatrale, laboratorio
di manipolazione dell’argilla, progetto di
“gamification”
COMPITI AMICI
Altro: strategie individualizzate di rinforzo
dell’apprendimento da parte di alcuni docenti per
sviluppare autonomia e autostima negli alunni BES.
Strategie di incremento linguistico
insegnamento dell’TALIANO come L2 nel caso di
alunni stranieri
-Assistenza alunni disabili
Coinvolgimento personale ATA Progetti di inclusione / laboratori integrati
Altro:
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento famiglie
Coinvolgimento in attività di promozione della
comunità educante, in momenti particolarmente
critici del gruppo-classe e/o dei singoli alunni
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con
Procedure condivise di intervento su disagio e
CTS / CTI
simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Strategie e metodologie educativo-didattiche /
gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a
Formazione docenti prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche disabilità
(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
Altro:
-Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto
ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni
che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
x
progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.
* 0 = per niente; 1 = poco; 2 = abbastanza; 3 = molto; 4 = moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
1
x
x
Aspetti organizzative gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Preside: coordina tutte le attività, presiede il GLI (Gruppo di lavoro sull’inclusione).
Referente disagio e alunni H : collabora con la presidenza in fase di consegna delle certificazioni dei BES da
parte delle famiglie, di informazione delle situazioni sensibili ai rispettivi consigli di classe, di pianificazione
e verifica degli interventi mirati all’inclusione degli alunni con i coordinatori di classe, riferisce sulle
normative al collegio docenti e mette a disposizione di tutti gli operatori scolastici materiali utili sui BES;
promuove un sostegno che risponda ai bisogni e alle diversità di tutti gli alunni.
Coordinatori di classe: raccolgono le osservazioni dei docenti curriculari che individuano i BES che
segnalano poi al GLI e propongono interventi di recupero confrontandosi con le famiglie e con le figure di
riferimento.
Docenti curriculari: rilevano situazioni di disagio –bisogni educativi speciali - all’interno delle classi, si
confrontano con il coordinatore e suggeriscono interventi specifici, confrontandosi col referente disagio e
stilando il piano didattico personalizzato (PDP).
Alunni: attività di collaborazione in sede di apprendimento, attraverso il lavoro in piccoli gruppi.
Personale ATA: collaborazione con tutte le figure coinvolte e osservazione di aspetti non formali e dei
comportamenti degli alunni.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
"Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti,
coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità
didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano".
La formazione avverrà:

in occasione dei collegi docenti

on-line sui siti web dedicati all’argomento dove reperire materiali specifici sui BES (ausili,
normative, convegni, ecc. …) da condividere con i colleghi dei diversi consigli di classe

attraverso corsi di formazione specifica sui bisogni educativi speciali, in sede, e possibilmente
attraverso la partecipazione a reti di scuole.
Adozione di metodologie / strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
“L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili
educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di
organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola
dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto”.
Si prevede:
-
utilizzo della LIM in fase di mediazione didattica;
-
interrogazioni programmate, con diversa modulazione temporale;
-
prove strutturate;
-
prove scritte programmate e/o non valutate;
misure compensative e dispensative
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
BES (104 e DSA) Coordinamento tra docenti curriculari e di classe per la rilevazione iniziale e in corso
d’anno delle potenzialità e la definizione dei percorsi personalizzati (PEI - PDP)
BES (altra tipologia)

Apprendimento cooperativo per veicolare conoscenze, abilità e competenze tra pari

Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie e in piccoli gruppi)

Didattica laboratoriale per sperimentare in situazione (lavoro di gruppo e a coppie)

Didattica attraverso l’uso della LIM e di materiale strutturato
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi
esistenti
1.
Rapporti con ASL (UONPIA- neuropsichiatria e assistenza sociale) per confronti periodici, rispetto
alle situazioni certificate e per l’attivazione di percorsi.
2.
Collaborazioni con le cooperative di educatori per l’assistenza specialistica.
3.
Eventuali collaborazioni con Enti pubblici (Comune, consiglio di zona, ecc.)
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative
La scuola prevede di fornire informazioni e di richiedere la collaborazione e il coinvolgimento delle famiglie
nella redazione dei PDP attraverso incontri periodici del referente e dei coordinatori con i genitori degli
alunni BES per incrementare la collaborazione alla realizzazione del loro piando didattico ed educativo.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
Prevenzione: identificazione precoce e segnalazione tempestiva di eventuali difficoltà alle figure di
riferimento (coordinatori di classe, referente area disagio) per intervenire prima che si trasformino in
problemi più gravi;
Insegnamento/Apprendimento che procede tenendo conto dei diversi alunni e del loro modo di
apprendere: es. potenziamento dell'esposizione orale, potenziamento della competenza digitale e di
progettazione, meta-cognizione
Valorizzazione della vita sociale: per promuovere un apprendimento cooperativo, quando possibile e/o
necessario (lavori a coppie o a piccoli gruppi)
Sostegno ampio e diffuso: capacità da parte della scuola di rispondere alle diversità degli alunni, di cui il
sostegno individuale è solo una parte.
Valorizzazione delle risorse esistenti
La scuola prevede di individuare e valorizzare le risorse umane e le competenze specifiche di ciascun
docente, tramite l’attivazione di progetti didattico-educativi e di percorsi per l’integrazione di tutti gli alunni
BES
Laddove possibile si promuoverà anche la partecipazione dei docenti che lo volessero a corsi di
aggiornamento sul tema dei BES e dell’inclusione presso il C.T.S. (Centro territoriale di supporto) di
riferimento.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Purtroppo la nostra scuola non riceve l’erogazione di alcuna risorsa economica da parte della provincia per
l’assistenza specialistica riservata ai BES, ma da parte della Fondazione Scuola
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità
tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
La scuola prevede una serie di incontri tra i docenti delle classi di inizio scuola secondaria di primo grado
con le maestre della scuola primaria, per assicurare l’inserimento e la continuità didattica nel sistema
scolastico per gli alunni con bisogni educativi speciali.
La scuola prevede attività di orientamento nel corso del triennio verso la scelta della scuola secondaria di
secondo grado.
La coordinatrice didattica
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ – SCUOLA SECONDARIA 2° GRADO
Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8del 6/3/2013
Approvato dal Gruppo di Lavoro e deliberato dal Collegio dei Docenti in data 13/01/2016
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
Rilevazione dei BES presenti:
4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
 Psicofisici
5. disturbi evolutivi specifici
 DSA
 ADHD
 Borderline cognitivo
 Altro (BES certificati)
6. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
 Disagio comportamentale/relazionale
 Altro
PEI redatti dai GLHO
PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
Risorse professionali specifiche
Prevalentemente utilizzate in…
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Assistenti educatori comune Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Raccolta e gestione con i colleghi e con le famiglie
delle informazioni sensibili relative a tutti gli alunni
della classe. Segnalazione di eventuali situazioni
che richiedano un approfondimento
Coordinamento delle informazioni e messa a punto
con i consigli di classe degli interventi relativi agli
alunni con certificazione e/o disagio
Sportello d’ascolto per alunni
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica
inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica
inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica
inclusiva tra i quali: laboratorio teatrale,
laboratorio di manipolazione dell’argilla, progetto
di “gamification”
COMPITI AMICI
Altro: strategie individualizzate di rinforzo
dell’apprendimento da parte di alcuni docenti per
sviluppare autonomia e autostima negli alunni BES.
Strategie di incremento linguistico
insegnamento dell’TALIANO come L2 nel caso di
alunni stranieri
Assistenti alla comunicazione
Coordinatori di classe:
docenti tutor
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES):
Prof.ssa Feyer
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe
Docenti con specifica formazione
Altri docenti:
tutti i docenti curricolari
–
Coinvolgimento personale ATA
Coinvolgimento famiglie
Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con
CTS / CTI
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori integrati
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione della
comunità educante, in momenti particolarmente
critici del gruppo-classe e/o dei singoli alunni
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
Procedure condivise di intervento su disagio e
simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Strategie e metodologie educativo-didattiche /
gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a
prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche disabilità
(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
Formazione docenti
-Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto
ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni
che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
x
progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.
* 0 = per niente; 1 = poco; 2 = abbastanza; 3 = molto; 4 = moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
1
x
x
Aspetti organizzativi gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Preside. Coordina tutte le attività, presiede il GLI (Gruppo di lavoro sull’inclusione)
Referente disagio e alunni H : collabora con la presidenza in fase di consegna delle certificazioni dei BES da
parte delle famiglie, di informazione delle situazioni sensibili ai rispettivi consigli di classe, di pianificazione
e verifica degli interventi mirati all’inclusione degli alunni con i coordinatori di classe, riferisce sulle
normative al collegio docenti e mette a disposizione di tutti gli operatori scolastici materiali utili sui BES;
promuove un sostegno che risponda ai bisogni e alle diversità di tutti gli alunni;
Coordinatori di classe: raccolgono le osservazioni dei docenti curriculari che individuano i BES che
segnalano poi al GLI e propongono interventi di recupero confrontandosi con le famiglie e con le figure di
riferimento;
Docenti curriculari: rilevano situazioni di disagio –bisogni educativi speciali - all’interno delle classi, si
confrontano con il coordinatore e suggeriscono interventi specifici, confrontandosi col referente disagio e
stilando il piano didattico personalizzato (PDP);
Alunni: attività di collaborazione in sede di apprendimento, attraverso il lavoro in piccoli gruppi
Personale ATA- Collaborazione con tutte le figure coinvolte e osservazione di aspetti non formali e dei
comportamenti degli alunni
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
"Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti,
coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità
didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano. "
La formazione avverrà:

in occasione dei collegi docenti

on-line sui siti web dedicati all’argomento dove reperire materiali specifici sui BES (ausili,
normative, convegni, ecc. …) da condividere con i colleghi dei diversi consigli di classe

attraverso corsi di formazione specifica sui bisogni educativi speciali, in sede, e possibilmente
attraverso la partecipazione a reti di scuole.
Adozione di metodologie / strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
"L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili
educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di
organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola
dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto."
Si prevede:
-
utilizzo della LIM in fase di mediazione didattica,
-
interrogazioni programmate, con diversa modulazione temporale;
-
prove strutturate;
-
prove scritte programmate e/o non valutate;
misure compensative e dispensative
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
BES (104 e DSA) Coordinamento tra docenti curriculari e di classe per la rilevazione iniziale e in corso
d’anno delle potenzialità e la definizione dei percorsi personalizzati (PEI - PDP)
BES (altra tipologia)

Apprendimento cooperativo per veicolare conoscenze, abilità e competenze tra pari

Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie e in piccoli gruppi)

Didattica laboratoriale per sperimentare in situazione (lavoro di gruppo e a coppie)

Didattica attraverso l’uso della LIM e di materiale strutturato
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi
esistenti
4.
Rapporti con ASL (UONPIA- neuropsichiatria e assistenza sociale) per confronti periodici, rispetto
alle situazioni certificate e per l’attivazione di percorsi.
5.
Collaborazioni con le cooperative di educatori per l’assistenza specialistica
6.
Eventuali collaborazioni con Enti pubblici (Comune, consiglio di zona, …)
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative
La scuola prevede di fornire informazioni e di richiedere la collaborazione e il coinvolgimento delle famiglie
nella redazione dei PDP attraverso incontri periodici del referente e dei coordinatori con i genitori degli
alunni BES per incrementare la collaborazione alla realizzazione del loro piando didattico ed educativo.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
Prevenzione: identificazione precoce e segnalazione tempestiva di eventuali difficoltà alle figure di
riferimento (coordinatori di classe, referente area disagio) per intervenire prima che si trasformino in
problemi più gravi;
Insegnamento/Apprendimento che procede tenendo conto dei diversi alunni e del loro modo di
apprendere: es. potenziamento dell'esposizione orale, potenziamento della competenza digitale e di
progettazione, meta-cognizione
Valorizzazione della vita sociale: per promuovere un apprendimento cooperativo, quando possibile e/o
necessario (lavori a coppie o a piccoli gruppi)
Sostegno ampio e diffuso: capacità da parte della scuola di rispondere alle diversità degli alunni, di cui il
sostegno individuale è solo una parte.
Valorizzazione delle risorse esistenti
La scuola prevede di individuare e valorizzare le risorse umane e le competenze specifiche di ciascun
docente, tramite l’attivazione di progetti didattico-educativi e di percorsi per l’integrazione di tutti gli alunni
BES. Laddove possibile si promuoverà anche la partecipazione dei docenti che lo volessero a corsi di
aggiornamento sul tema dei BES e dell’inclusione presso il C.T.S. (Centro territoriale di supporto) di
riferimento.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Purtroppo la nostra scuola non riceve l’erogazione di alcuna risorsa economica da parte della provincia per
l’assistenza specialistica riservata ai BES, ma da parte della Fondazione Scuola
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità
tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
La scuola prevede una serie di incontri tra i docenti delle classi di inizio scuola secondaria di primo grado
con le maestre della scuola primaria, per assicurare l’inserimento e la continuità didattica nel sistema
scolastico per gli alunni con bisogni educativi speciali. La scuola prevede attività di orientamento nel corso
del triennio verso la scelta della scuola secondaria di secondo grado
La coordinatrice didattica
AREA DEI LINGUAGGI –(ITALIANO, EBRAICO L2; ED.IMMAGINE/ARTE, ED.MUSICALE, …….) TRAGUARDI DI COMPETENZA
SECONDARIA SECONDO GRADO
COMPETENZA
COMPRENDERE
INFANZIA
Ascolta e riconosce l’altro come interlocutore portatore di pensieri, idee ed emozioni
differenti
Comprende richieste e consegne specifiche
Risponde a semplici richieste e a consegne specifiche
Ascolta e comprende il significato di una narrazione
Comprende parole e
discorsi
Comprendere alcune espressioni in lingua ebraica relative alla vita quotidiana
Comprende alcune espressioni in lingua inglese relative alla
vita quotidiana Ascolta e comprende le storie della Torà raccontate dall’adulto con
l’aiuto d’immagini, disegni e burattini
Riconosce semplici ritmi, canti, rumori e suoni dell’ambiente circostante
COMUNICARE
Verbalizza, acquisendo progressivamente fiducia nelle proprie capacità, i pensieri, le
idee e le emozioni personali
Si esprime con frasi semplici e corrette sintatticamente, utilizzando con sempre
maggior proprietà la lingua italiana
Partecipa a piccole discussioni, cercando, con l’aiuto dell’adulto, di intervenire in modo
pertinente e rispettando il proprio turno
Racconta e descrive situazioni o esperienze vissute
Riassume, con l’aiuto dell’adulto, un racconto ascoltato
Verbalizza una sequenza di azioni con rapporti di tempo, di causa-effetto in un
racconto
Descrive immagini con rapporti di spazio o semplici sequenze d’immagini con rapporti
di tempo, causa-effetto
Estende e precisa il proprio lessico, fa ipotesi sui
significati delle parole
Si esprime con
frasi semplici e compiute
Usa la lingua per progettare
attività e definire regole
Ebraico
Si sperimenta con la lingua
ebraica in contesti di gioco, nella routine quotidiana (saluti, richieste, etc.), nelle
filastrocche e nei canti
Partecipa attivamente con interventi e domande ai racconti legati alle storie della Torà
e alle festività ebraiche
Conosce le canzoni della tradizione ebraica
Inglese
Si sperimenta con la lingua
inglese in contesti di gioco, nella routine quotidiana (saluto, richieste, etc.),
nelle filastrocche e nei canti
Utilizza la voce in modo creativo nel gioco
Inventa semplici ritmi e canti
Canta in coro
RIELABORARE
Realizza creazioni plastiche con materiali diversi, strutturati e non strutturati
Sceglie, manipola, trasforma materiali in modo creativo
Rielabora
situazioni vissute quotidiane attraverso il gioco e la drammatizzazione
Rielabora storie ascoltate attraverso la drammatizzazione in
attività guidate Rielabora situazioni vissute quotidiane o storie ascoltate attraverso il
disegno, i colori
PRIMARIA TERZA
Descrive oralmente in modo semplice elementi del proprio ambiente.
Interagisce nel gioco con semplici espressioni memorizzate.
Interagisce negli
scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione)
Prende la parola rispettando i turni di parola e la pertinenza dell'argomento)
Produce testi orali
monologici: descrive in modo semplice elementi del proprio ambiente ,racconta
storie personali o fantastiche rispettando l'ordine cronologico, ricostruisce
verbalmente le fasi di un'esperienza vissuta, usando le parole man mano apprese
Mostra di aver appreso la tecnica della scrittura
Produce semplici testi scritti funzionali, narrativi e descrittivi
legati a scopi concreti, situazioni quotidiane
Scrive frasi semplici e
compiute, le strutturate in brevi testi rispettando le convenzioni di ortografia e
interpunzione
Attraverso voce e strumenti
improvvisa eventi sonori/musicali di vario genere.
Produce brevi frasi per dare informazioni essenziali su se stesso, l’ambiente
familiare e la vita della classe;
Produce poche semplici frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone;
Sa utilizzare poche e semplici strutture in un contesto situazionale adatto;
Interagisce con i compagni per presentarsi e/o giocare mediante l’utilizzo di
strutture già apprese e memorizzate.
Scopre e utilizza il linguaggio visivo e dell’arte
RIFLETTERE SUL
SISTEMA LINGUISTICO
CULTURALE
PERCORSO TECNICO
TRAGUARDI SPECIFICI BIENNIO
SECONDARIA 1° grado- TERZA
TRAGUARDI COMUNI
TRAGUARDI SPECIFICI BIENNIO
Ascolta, legge e comprende testi di vari tipo, letterari e non, riconoscendone la fonte, il
tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
Ascolta e comprende testi di vario tipo
«DIRETTI»
e «TRASMESSI» riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, punto
di vista dell'emittente.
Legge testi letterari comincia a
costruirne un'interpretazione con compagni e insegnanti.
Comprende le parole del vocabolario di base.
Riconosce e comprende termini specialistici in base ai campi di discorso.
Ebraico (livello A2): Sa riconoscere espressioni famigliari di uso frequente; sa leggere testi
semplici e quotidiani.
Inglese: (livello A2)
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su
argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre
discipline.
Spagnolo: (livello A2) Lo studente sa comunicare in attività semplici e di abitudine che
richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni.
Sa descrivere in termini semplici aspetti della sua vita e
dell’ambiente circostante.
Sa esprimere bisogni
immediati
Ascolta e comprende brani musicali di vario genere
riconoscendone il contesto storico- artistico e sociale
Legge e comprende i significati di
immagini statiche e in movimento.
Ascolta, legge, comprende e interpreta testi scritti di diversa natura, letterari e non,
di carattere complesso.
Sa cogliere le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in
rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale Comprende
globalmente e analiticamente testi orali di vario tipo, articolati e complessi,
utilizzando metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali
Comprende il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le
relazioni tra parole.
Individua informazioni date esplicitamente nel testo.
Coglie le relazioni di coesione e di coerenza testuale (organizzazione logica entro e
oltre la frase).
Sa fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più
informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore.
Legge e interpreta testi scritti di diversi periodi del corso storico della
letteratura, sapendoli contestualizzare
Ebraico: :(livello B1)
Riesce a capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua
standard su argomenti familiari. Riesce a capire l’essenziale di molte
trasmissioni radiofoniche e televisive.
Inglese: (Livello B1): Sa comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in
lingua standard su argomenti familiari
Francese (livello A2): Sa riconoscere espressioni famigliari di uso frequente;
sa leggere testi semplici e quotidiani.
Spagnolo: (livello A2): Sa riconoscere espressioni famigliari di uso
frequente; sa leggere testi semplici e quotidiani.
Descrive oralmente e per iscritto in modo semplice elementi del suo ambiente.
Interagisce in diverse situazioni comunicative.
Partecipa a scambi comunicativi in classe rispettando il Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri nella realizzazione di giochi o
turno di parola, con messaggi chiari e pertinenti in un registro il più possibile adeguato prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi
alla situazione
Produce testi orali monologici: racconta
riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
esperienze personali o storie inventate rispettando ordine cronologico e logico,
Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche
inserendo descrizioni e informazioni , organizza un semplice discorso orale su un tema avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
affrontato in classe, lo espone utilizzando una scaletta
Scrive correttamente testi coerentidi tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo,
Produce testi scritti chiari e coerenti, corretti nell'ortografia, legati all'esperienza e a regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario, usando
diverse occasioni di scrittura che la scuola offre (testi personali:racconti di esperienza, registri appropriati, riconoscendo e negoziando i punti di vista
lettere a destinatari noti r no, brevi articoli di cronaca per giornalino o sito web scuola, Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi
diari, testi funzionali: regole, ricetti, progetti per attività, testi creativi sulla base di
verbali con quelli iconici e sonori.
modelli dati anche attraverso la scrittura elettronica)
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa
È in grado di sostenere conversazioni semplici sul suo vissuto
e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
Attraverso voce e strumenti improvvisa eventi sonori/musicali in modo creativo e
Usa in modo appropriato termini specialistici in base ai campi del discorso
consapevole ampliando le capacità di invenzione Pone domande semplici e brevi
Descrive beni culturali utilizzando il linguaggio adeguato
frasi per chiedere e fornire informazioni su se stessi, l’ambiente familiare e la vita della
classe.
Inglese: (Livello A2)
Descrive persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole interiorizzate durante il Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone
percorso scolastico;
argomenti di studio.
Interagisce esprimendosi linguisticamente in modo pressappoco comprensibile,
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
utilizzando semplici frasi di uso quotidiano e formule note adatte alla situazione
Ebraico:
(anche se a volte non connesse e formalmente difettose);
(Livello A2): sa presentarsi, sa esprimere delle opinioni e descrivere il suo vissuto con un
Utilizza forme espressive e di comunicazione spontanee sempre più consapevoli e
repertorio linguistico abbastanza elementare e con delle parole di uso famigliare.
strutturate.
Sa ascoltare in modo consapevole e attivo
Ebraico: :(livello B1)
Riesce a capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua standard su
argomenti familiari. Riesce a capire l’essenziale di molte trasmissioni radiofoniche e
televisive.
Inglese: (Livello B1): Sa comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua
standard su argomenti familiari
Francese (livello A2): Sa riconoscere espressioni famigliari di uso frequente; sa leggere
testi semplici e quotidiani.
Spagnolo: (livello A2): Sa riconoscere espressioni famigliari di uso frequente; sa
leggere testi semplici e quotidiani.
Padroneggia l’intera gamma degli strumenti espressivi ed argomentativi per
Padroneggia l’intera gamma degli strumenti espressivi ed argomentativi
gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Inglese: (Livello B2):
per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
Si esprime in modo scorrevole e spontaneo senza un eccessivo sforzo,
Ebraico: (Livello B1)
mostrando un livello relativamente alto di controllo grammaticale.
Riesce ad affrontare molte delle situazioni che si possono presentare
Francese (Livello B2): sa interagire con scioltezza senza fatica su diversi
viaggiando in Israele. Riesce a partecipare in modo spontaneo a
argomenti di media difficoltà. Sa presentare i pro e i contro argomentando le
conversazioni su argomenti familiari, di interesse personale o riguardanti la diverse posizioni.
vita quotidiana. Riesce a descrivere, collegando semplici espressioni,
Dispone di un ampio vocabolario non solo di uso famigliare ma anche nel
esperienze ed avvenimenti. Riesce a motivare e spiegare brevemente
settore di specializzazione.
opinioni e progetti. Riesce a narrare una storia e la trama di un libro o di
Spagnolo: (Livello B2): sa interagire con scioltezza senza fatica su diversi
argomenti di media difficoltà. Sa presentare i pro e i contro argomentando le
un film e a descrivere le sue impressioni.
diverse posizioni.
Inglese: (Livello B1): Sa affrontare molte situazioni che si possono
Dispone di un ampio vocabolario non solo di uso famigliare ma anche nel
presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua standard
settore di specializzazione
Inglese: (Livello A2)
utilizzando un repertorio linguistico semplice ma corretto.
Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone Francese (Livello A2): sa presentarsi, sa esprimere delle opinioni e
argomenti di studio.
descrivere il suo vissuto con un repertorio linguistico abbastanza
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
elementare e con delle parole di uso famigliare.
Ebraico:
Spagnolo: (Livello A2): sa presentarsi, sa esprimere delle opinioni e
(Livello A2): sa presentarsi, sa esprimere delle opinioni e descrivere il suo vissuto con descrivere il suo vissuto con un repertorio linguistico abbastanza
un repertorio linguistico abbastanza elementare e con delle parole di uso famigliare. elementare e con delle parole di uso famigliare.
Padroneggia gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
Domina la scrittura e l’espressione orale in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari
(ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e
ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico),
Sa applicare tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi
Sa produrre testi orali e scritti di varia natura adeguati allo scopo e
al contesto comunicativo
Partecipa adeguatamente in occasione di comunicazioni dialogiche
Sa esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui
attraverso la pratica dell'argomentazione e del confronto
Scrive semplici frasi chiare e corrette nell’ortografia
Utilizza
voce, strumenti e oggetti sonori per creare diverse possibilità espressive sonoro/
musicali.
Trascrive correttamente parole di uso quotidiano
inerenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali e del gruppo;
Copia correttamente semplici frasi presentate in classe
Rielabora in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e
Ebraico
Rielabora situazioni di vita quotidiana in lingua strumenti
ebraica attraverso la drammatizzazione
Rielabora storie lette attraverso il disegno e i colori, il fumetto
Rielabora le storie della Torà raccontate dall’adulto utilizzando modalità grafico-pittoriche,
Rielabora testi trasformandoli (cambiando i personaggi, il
plastiche e manipolative
finale, etc,)
Scrive frasi e brevi testi chiari, coerenti e corretti nell’ortografia.
Rielabora testi attraverso PARAFRASI, AVVIO AL RIASSUNTO ,
COMPLETAMENTI, TRASFORMAZIONI
Utilizza strategie funzionali allo studio
Legge e confronta informazioni provenienti da testi diversi per farsi un'idea di un
argomento, per documentarsi per parlare o scrivere
Sperimenta anche con l'uso del computer diverse forme di scrittura, adattando il
lessico, la struttura del testo, l'impaginazione, le soluzioni grafichealla forma testuale
scelta, integrando il testo verbale con materiali multimediali
Utilizza
voce, strumenti e nuove tecnologie in modo creativo e consapevole per creare diverse
possibilità espressive sonoro/musicali.
Trascrive correttamente semplici messaggi familiari;
Risponde a domande scritte utilizzando il lessico e le strutture noti
Scrive in forma comprensibile (anche se formalmente difettosa) semplici e brevi
messaggi/testi (per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare qualcuno, per
chiedere/dare informazioni, per raccontare le proprie esperienze…)
Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie
tipologie di testi visivi.
Elabora opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali a patire da un
Ascolta in modo funzionale a comprendere, memorizzare, rielaborare, utilizzando
Ebraico: (Livello B1)
confronto dialogico.
Rielabora testi attraverso parafrasi, sintesi, riscritture su metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali (appunti, scalette, mappe, etc.) Riesce a scrivere testi semplici e coerenti su argomenti noti o di suo
consegne date (cambio di punti di vista, esercizi di stile)
interesse.
Riesce a scrivere lettere personali esponendo
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui, misti) nelle attività di Rielabora informazioni attraverso SCHEMI, MAPPE per studiare, SCALETTE, PPT
esperienze e impressioni.
studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e (dallo scritto all'orale) , RELAZIONI / PRODTTI MULTIMEDIALI, SAGGIO BREVE o
Inglese: (Livello B1): Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti
concetti.
SCRITTURA DI SINTESI (da più testi) , ARGOMENTAZIONI , RISCRITTURE (variazioni di familiari o di suo interesse.
E' in grado di descrivere esperienze e
Costruisce, sulla base di quanto letto, testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti
genere/di stile)
Produce testi coerenti avvenimenti, di esporre brevemente ragioni e di dare spiegazioni su
tradizionali e informatici
di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi con perfetta padronanza
opinioni e progetti.
Usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
dell’ortografia
Francese (livello A2) sa scrivere brevi messaggi e brevi lettere copiando
Inglese (Livello A2):
Domina la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e
espressioni pronte.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del
Spagnolo: (livello A2) sa scrivere brevi messaggi e brevi lettere copiando
Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per
lessico, anche letterario e specialistico),
Sa espressioni pronte
apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i
ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più
compagni nella realizzazione di attività e progetti.
informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse.
Ebraico:
Sa esplicitare relazioni (ad es. causa-effetto o temporali) tra fatti ed eventi anche
(livello A2) sa scrivere brevi messaggi e brevi lettere copiando espressioni pronte
distanti nel testo, integrandolo anche con informazioni tratte dall’enciclopedia
Collega il linguaggio musicale ad altri linguaggi; improvvisa brani musicali utilizzando
personale
semplici schemi o strutture aperte.
Sa individuare elementi o informazioni del testo che autorizzano un’inferenza
Realizza elaborati personali e creativi
complessa (fornita nella domanda oppure da costruire nel processo di risposta)
Sa modulare tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi
Sa curare l’esposizione
orale e sa adeguarla ai diversi contesti
Sviluppa progressivamente le competenze metafonologiche (capacità di
usione/segmentazione delle parole, di riconoscimento delle rime, etc.)
Formula ipotesi sulla lingua scritta
Scopre la presenza di linguaggi e lingue diverse
Fa
ipotesi sul significato di parole, inventa parole nuove, cerca analogie tra suoni e
significati
Formula
ipotesi sulla lingua scritta anche incontrando le tecnologie digitali.
Fa previsioni sul significato di parole non note in base al contesto e/o alla
conoscenza intuitiva delle famiglie di parole
Comprende ed usa nell'orale e nello scritto le parole del lessico fondamentale e
del lessico ad alto uso
Riconosce se una frase è o no
completa
Riflette sui testi, in attività guidate, per cogliere regolarità
morfosintattiche, e caratteristiche del lessico
Fa attenzione alla
grafia delle parole e applica le conoscenze ortografiche alla propria produzione
scritta
Coglie correlazioni tra forme
linguistiche e usi della lingua ebraica.
Impara a conoscere e a usare le leggi grammaticali di base.
Comprende e usa i vocaboli più frequenti termini delle discipline
Riflette sui testi per cogliere regolarità morfosintattiche e
caratteristiche del lessico
E' consapevole che le
scelte linguistiche sono in relazione alla situazione comunicativa (varietà della lingua)
Padroneggia e applica le conoscenze fondamentali
relative all'organizzazione-logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso,
ai principali connettivi
Coglie correlazioni tra forme linguistiche e usi
della lingua ebraica
Conosce e usa le leggi grammaticali di base.
Manifesta sensibilità e rispetto per la salvaguardia del patrimonio artistico- culturale
del proprio territorio
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico,
alla morfologia, all’organizzazione logico sintattica della frase semplice e complessa, ai
connettivi testuali.comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base
(FO, AU, AD); termini specialistici
Adatta i registri
informale e formale in base alla situazione comunicativa
Utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i
significati dei testi e per correggere i propri scritti
I
nglese (livello A2)
B. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li
confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
Ebraico:
B. comincia a riflettere sui diversi sistemi linguistici e culturali mettendo a confronto le
diverse culture e civiltà.
Legge le opere
più significative sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali.
E’ sensibile ai problemi della tutela e conservazione degli elementi principali del
patrimonio culturale artistico e ambientale del proprio territorio.
Riconosce elementi di base di un brano musicale come ritmo, timbro e melodia.
Riconosce differenze vocali timbriche e elementi principali di un brano musicale come b. Comincia a costruire un’interpretazione dei testi letterari letti, collaborando con
ritmo, timbro, melodia e dinamiche
compagni e insegnanti.riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse
(plurilinguismo)e il loro uso nello spazio geografico, sociale, comunicativa
Realizza oggetti rituali legati alle festività ebraiche (es. chanukyà, meghillà, candelieri di shabbat,
tovaglietta coprimatzot)
Inglese
Rielabora situazioni di vita quotidiana o
racconti in lingua inglese attraverso la drammatizzazione e modalità grafico-pittoriche
Simbolizza graficamente le esperienze sonore
Si muove seguendo gli impulsi ritmici di un brano musicale
Esegue per imitazione ritmi elementari con il corpo e con semplici strumenti
RIFLETTERE SULLA
LINGUA
PRIMARIA QUINTA
Ascolta, legge e comprende testi di vario tipo
Comprende brevi messaggi orali e scritti sugli argomenti studiati
Ascolta, legge e comprende brevi semplici testi
Ascolta e comprende l'argomento, le informazioni principali,
Comprende brevi messaggi orali.
coglie le posizioni espresse dai compagni negli scambi comunicativi in classe
Esegue semplici comandi o istruzioni. Negli scambi comunicativi ascolta e
Ascolta e comprende testi orali
comprende l'argomento e le informazioni principali dei discorsi e degli scambi
«DIRETTI» o «TRASMESSI» cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
comunicativi in classe
. Ascolta e comprende brevi messaggi orali
Comprende nell'uso orale parole del lessico fondamentale e di
(consegne, istruzioni); esegue semplici consegne e istruzioni relative a un'attività alto yuso, i termini più frequenti delle discipline
conosciuta
. Ascolta e comprende il senso globale di
Legge e comprende testi scritti di vario tipo, ne coglie il senso globale, le informazioni
semplici testi (storie e racconti, testi informativi di divulgazione) , è in grado di
principali utilizzando strategie adatte agli scopi .
riesporli in modo comprensibile
Padroneggia la lettura
Legge testi di vario genere della letteratura per l'infanzia anche in lettura
strumentale (decifrazione) in modo da saper cogliere il senso del testo
silenziosa e autonooma e formula giuduzi personali
Legge in lettura silenziosa/ad alta voce brevi Osserva, esplora, descrive e legge messaggi multimediali in lingua
semplici testi, narrativi,descrittivi, informativi, ne comprende l'argomento, le
Esegue in gruppo o individualmente brani vocali/strumentali
informazioni principali e le loro relazioni
Legge e
anche polifonici, curando intonazione e interpretazione
comprende testi continui e non continui per scopi pratici
Comprende espressioni familiari di uso quotidiano e formule comuni utili per
soddisfare bisogni di tipo concreto, espresse oralmente in modo chiaro e lento;
Sa cantare diverse canzoni
Ascolta/guarda brevi e semplici testi multimediali, identificandone il senso generale e
Ascolta - esegue semplici brani vocali o strumentali di vario genere.
qualche parola-chiave;
Riconosce ritmi e intonazioni caratteristici della lingua
Identifica il tema generale di un discorso e/o di semplici testi in cui si parla di
straniera;
argomenti conosciuti, cogliendone, inoltre, alcuni dettagli;
Comprende in modo globale vocaboli e istruzioni di uso quotidiano pronunciati
Legge lentamente semplici testi scritti con pronuncia pressappoco corretta
chiaramente e lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alle attività di classe e Osserva, esplora, descrive e legge immagini e messaggi multimediali
alla famiglia;
Comprende in modo globale semplici descrizioni relative ad oggetti, personaggi e
luoghi;
Riconosce e legge singole parole e semplici frasi già note oralmente,
individuandone il significato;
Osserva, esplora, descrive e legge
immagini
PERCORSO LICEALE
Conosce le strutture della lingua italiana e le loro funzioniL
Osserva le differenze generali nell’uso della lingua orale,
scritta e trasmessa,Sa utilizzare gli strumenti di base per una iniziale fruizione del
patrimonio artistico-letterario
Sa sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto o dalla sua
forma, andando oltre una comprensione letterale.
Sa riflettere sul testo e valutarne il contenuto e/o la forma alla luce delle conoscenze
ed esperienze personali.
Sa ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti,
anche formulando inferenze complesse.
Conosce le strutture della lingua italiana e le loro funzioni
Utilizza gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio letterario
Inglese:
A. Comincia a riflettere sulla struttura morfo-sintattica della lingua
straniera e a confrontarla con quella della lingua madre.
Francese:
A.comincia a riflettere sulla struttura morfo-sintattica della lingua
straniera e a confrontarla con quella della lingua madre.
B. INGLESE Comincia a riflettere sui diversi sistemi linguistici e culturali
mettendo a confronto le diverse culture e civiltà.
B.Francese: comincia a riflettere sui diversi sistemi linguistici e
culturali mettendo a confronto le diverse culture e civiltà.
B?Spagnolo: comincia a riflettere sui diversi sistemi linguistici e culturali
mettendo a confronto le diverse culture e civiltà.
Inglese: Sa riflettere in maniera matura su diversi argomenti,
mettendo a confronto in maniera sciolta in L2 diversi aspetti culturali,
sociali e linguistici dei diversi paesi europei e non.
Francese: Sa riflettere in maniera matura su diversi argomenti,
mettendo a confronto in maniera sciolta in L2 diversi aspetti culturali,
sociali e linguistici dei diversi paesi europei e non.
Spagnolo: Sa riflettere in maniera matura su diversi argomenti,
mettendo a confronto in maniera sciolta in L2 diversi aspetti culturali,
sociali e linguistici dei diversi paesi europei e non.
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO- TECNOLOGICA
SCUOLA DELL'INFANZIA
COMPETENZA
OSSERVARE
TRAGUARDI IN USCITA
SCUOLA PRIMARIA
CLASSE TERZA
SECONDARIA 1° grado
CLASSE QUINTA
Legge, scrive e confronta i numeri decimali ed
esegue le quattro operazioni.
Descrive, denomina e classifica figure
geometriche identificando elementi significativi e
simmetrie.
Esplora fenomeni con approccio scientifico:
osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula
domande, anche sulla base di ipotesi personali,
propone e realizza semplici esperimenti.
Acquisisce consapevolezza di sé anche attraverso
la padronanza degli schemi motori e posturali.
Riconosce nell’ambiente che lo circonda elementi
di tipo artificiale.
SECONDARIA DI SECONDO GRADO- BIENNIO
TRAGUARDI AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA
TRAGUARDI COMUNI
TRAGUARDI PERCORSO LICEALE
Osserva con attenzione i fenomeni naturali, gli
organismi viventi e i loro ambienti e si accorge dei loro
cambiamenti
Osserva elementi e li raggruppa o ordina secondo criteri
differenti (classificare, seriare, etc.)
Osserva elementi e li quantifica
Confronta insiemi con numerosità diverse
Osserva e riconosce le figure geometriche di base
Inizia a capire la corrispondenza biunivoca tra numero e
oggetti contati
Familiarizza con il contare anche attraverso il conteggio
dell’Omer e dei lumi della Chanukyà
Discrimina i cinque sensi
Osserva ed esplora lo spazio attraverso il movimento e
il corpo
Inizia a prendere coscienza del corpo e di alcune sue
necessità
Inizia a comprendere l’importanza e il piacere del
prendersi cura di sé e del proprio corpo
Inizia a capire, con l’aiuto dell’adulto, che mangiare
correttamente, rispettando alcune regole
comportamentali e posturali, significa prendersi cura di
sé e del proprio corpo
Padroneggia le abilità motorie di base
Inizia a prendere coscienza della propria globalità
somatica e dei singoli segmenti corporei
Conosce e consolida gli schemi motori di base, sia statici
che dinamici
Esplora le possibilità del linguaggio corporeo e gestuale
Riconosce, legge e scrive i numeri naturali in
notazione decimale, con la consapevolezza del
valore posizionale delle cifre.
Riconosce, denomina e descrive forme
geometriche nel piano e nello spazio.
Riconosce le principali caratteristiche degli
organismi viventi e non viventi.
Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la
percezione del proprio corpo nello spazio.
Inizia ad analizzare in modo organizzato, con l’aiuto
dell’adulto, i cambiamenti dei fenomeni naturali, degli
organismi viventi e dei loro ambienti
Analizza e confronta immagini
Conoscere i problemi dell’inquinamento e attua la
raccolta differenziata
Formula ipotesi, con l’aiuto dei compagni, riferendosi a
semplici e comuni elementi o eventi naturali osservati,
anche utilizzando strumenti specifici (es. microscopio,
lenti di ingrandimento, prisma)
Inizia, con l’aiuto dell’adulto, a riconoscere e descrivere
il corpo, le sue parti ed espressioni
Inizia a decodificare le emozioni attraverso le
espressioni facciali e del corpo
Confronta ed ordina i numeri naturali.
Confronta ed ordina i numeri decimali.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa
misurazioni, registra dati significativi, identifica
relazioni spazio/temporali.
MATEMATICA
A) L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni
e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
B) Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.
C) Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.
D) Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
E) Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
F) Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.
H) Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una
argomentazione corretta.
I) Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
L) Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, ...) si orienta con valutazioni di probabilità.
M) Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà
SCIENZE
N) L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
O) Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi
personali, propone e realizza semplici esperimenti.
P) Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
R) Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
S) Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
T) Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
V) Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
TECNOLOGIA
a. L’alunno osserva l’ambiente che lo circonda con curiosità, riconoscendo i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli elementi naturali.
b. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.
c. E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
d. E’ in grado di analizzare e di capire la funzione degli oggetti che utilizza, in relazione alla loro forma, struttura, materiale.
f. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi anche collaborando con i compagni.
MOTORIA
E'
in grado di utilizzare i test motori riconoscendone le caratteristiche di validità, obiettività e attendibilità. E' in
grado di analizzare gli effetti delle attività motorie e sportive su se stesso. Riconosce le caratteristiche fisiologiche che influenzano le prestazioni di resistenza.
E' in grado di adattare per sé e per gli altri le norme per mantenere corretti stili di vita.
Progetta in modo del tutto personale, oppure in piccolo
gruppo e con l’aiuto dell’adulto, strumenti per
osservare, registrare o descrivere i fenomeni e i loro
cambiamenti.
Manipola, smonta e rimonta seguendo un’idea
progettuale
Costruisce oggetti rituali per le festività, seguendo le
indicazioni dell’adulto.
Sa costruire percorsi da solo e con gli altri
Sa utilizzare il materiale a disposizione per costruire,
condividendolo con i pari
Sa organizzarsi per il riordino dei materiali di
psicomotricità
Ricerca dati per ricavarne informazioni e
costruisce tabelle e grafici.
Esegue attività di ripartizione, distribuzione
schieramento con oggetti e li sa rappresentare
graficamente.
Disegna figure geometriche e costruisce modelli
materiali, utilizzando gli strumenti appropriati.
Osserva e descrive lo svolgersi dei fatti e formula
domande.
Segue istruzioni di uso e sa fornirle ai compagni.
Ricava informazioni da dati rappresentati in
tabelle e grafici e costruisce rappresentazioni.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi,
sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il
punto di vista di altri.
Propone e realizza semplici esperimenti.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di
uso quotidiano ed è in grado di descriverne la
funzione principale e la struttura.
Utilizzare Tecnologie della Informazione e delle
Comunicazione (TIC) nel proprio lavoro.
SCIENZE
O) Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi
personali, propone e realizza semplici esperimenti.
V) Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
TECNOLOGIA
e. Utilizza adeguate risorse materiali, informatiche ed organizzative per la progettazione e per la realizzazione di semplici prodotti.
f. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi anche collaborando con i compagni.
g. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche e infografiche relative alla struttura e al funzionaento si sistemi materiali ed immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali
Impara a raccogliere dati.
Sa formulare ipotesi e argomenta le proprie scelte
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e
mentale con i numeri naturali.
Esegue mentalmente semplici operazioni con i
numeri naturali e verbalizza le procedure di
calcolo.
Legge, rappresenta relazioni e dati con diagrammi,
tabelle e schemi.
Argomenta sui criteri usati per realizzare
classificazioni, ordinamenti.
Classifica e descrive e figure geometriche piane.
Sa formulare ipotesi e ne controlla le conseguenze MATEMATICA
M) Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà
Sperimenta e confronta i dati con le ipotesi
SCIENZE
formulate.
O) Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi
Utilizza i dati raccolti per negoziare e costruire
personali, propone e realizza semplici esperimenti.
significati interindividuali.
P) Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
Sperimenta una pluralità di esperienze che
Q) Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
permettono di maturare competenze di gioco
T) Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
sport anche come orientamento alla futura pratica
U) Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
sportiva
V) Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
Descrive situazioni quotidiane utilizzando numeri TECNOLOGIA
decimali, frazioni e percentuali.
c. E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Interpreta i numeri interi negativi in contesti
d. E’ in grado di analizzare e di capire la funzione degli oggetti che utilizza, in relazione alla loro forma, struttura, materiale.
concreti.
e. Utilizza adeguate risorse materiali, informatiche ed organizzative per la progettazione e per la realizzazione di semplici prodotti.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di
f. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi anche collaborando con i compagni.
oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
g. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche e infografiche relative alla struttura e al funzionaento si sistemi materiali ed immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali
MOTORIA
Sa controllare il movimento
percentuali, scale di riduzione …).
dei segmenti corporei, adattandolo ai cambiamenti morfofologici del corpo, rielaborando le informazioni percettive.
Descrive e classifica figure geometriche
identificando elementi significativi e simmetrie. Sa utilizzare le procedure proposte per l’incremento delle capacità condizionali ( forza, resistenza, velocità, mobilità articolare.)
Sa addattare per sé e per gli altri le norme per mantenere corretti stili di vita.
Attraverso la conoscenza delle regole degli sport , mostra più abilità tecniche e tattiche con “stile sportivo”.
MATEMATICA:
A) Risolve brevi espressioni nei diversi sistemi numerici.
B) Risolve semplici problemi diretti e inversi.
C) Risolve equazioni e sistemi di primo grado e verifica la correttezza dei procedimenti
utilizzati e dei risultati ottenuti.
D) Applica le principali formule relative alla geometria piana e conosce i fondamenti della
geometria euclidea
SCIENZE E TECNOLOGIE
1) Applica conoscenze scientifiche in una determinata situazione
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
X) Sperimentare il proprio corpo e la sua funzionalità: posture, funzioni fisiologiche, capacità
motorie (coordinative e condizionali ).
Y) Sperimentare le caratteristiche della musica e del ritmo in funzione del movimento.
Z) Sperimentare nelle attività i diversi ruoli, il fair play e l’arbitraggio.
T) Adottare comportamenti attivi per migliorare il proprio stato di salute perché
consapevole della loro utilità per il benessere.
MATEMATICA
a) Risolve espressioni complesse conoscendo e applicando le strutture
algebriche da applicare.
b) Applica le principali formule relative al piano cartesiano e alla retta sul
piano cartesiano.
c) Risolve un problema di geometria euclidea, sviluppando una dimostrazione
logico- deduttiva
DISEGNO TECNICO
X) Sperimentare i diversi metodi di costruzione e proiezione acquisiti per
rappresentare lo stesso oggetto da più punti di vista e posizioni nello spazio.
Legge e comprende facili testi che riguardano
aspetti matematici.
Riesce a risolvere facili problemi, il più possibile
legati a esperienze concrete.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé
e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli
attrezzi
elaborare strategie risolutive
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli
adulti, ecc…) informazioni e spiegazioni sui
problemi che lo interessano.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti
logici e matematici.
Descrive il procedimento seguito in situazione
problematiche e riconosce strategie di soluzione
diverse dalla propria.
Trasferisce i criteri base di sicurezza per sé e per
gli altri nell’ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è
in grado di farne un uso adeguato a seconda delle
diverse situazioni.
MATEMATICA:
A) Risolve un problema, individuando metodi alternativi e valutando la migliore soluzione in
chiave logico- deduttiva.
B) Risolve sequenze di operazioni e problemi, sostituendo alle variabili letterali i valori
numerici.
C) Sa progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe.
SCIENZE E TECNOLOGIE
1) Rende consapevoli dei legami tra scienza e tecnologia, della loro correlazione con il
contesto culturale e sociale, con i modelli di sviluppo e la salvaguardia dell’ambiente
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
X) Elabora risposte motorie efficaci riconoscendo le variazioni fisiologiche indotte nella
pratica sportive; assume posture corrette
Y) Adatta le abilità tecniche alle situazioni richieste dai giochi e dagli sport in forma
personale
Z) Partecipa in forma propositiva alla scelta e alla realizzazione di strategie e tattiche
dell’attività sportiva.
W) Riconosce e mette in atto strategie personali per raggiungere e mantenere uno stato di
benessere.
MATEMATICA
a) Formalizza il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli
algebrici e grafici.
B) Convalida i risultati conseguiti sia empiricamente sia mediante
argomentazioni deduttive.
C) E' in grado di applicare le nozioni di geometria euclidea per definire una via
innovativa alla risoluzione di problemi complessi
ANALIZZARE
MATEMATICA
A) L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni
e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
B) Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.
C) Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.
D) Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
F) Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.
I) Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
L) Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, ...) si orienta con valutazioni di probabilità.
M) Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà
SCIENZE
N) L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
O) Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi
personali, propone e realizza semplici esperimenti.
P) Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
Q) Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
R) Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
S) Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
T) Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
V) Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
TECNOLOGIA
a. L’alunno osserva l’ambiente che lo circonda con curiosità, riconoscendo i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli elementi naturali.
b. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.
d. E’ in grado di analizzare e di capire la funzione degli oggetti che utilizza, in relazione alla loro forma, struttura, materiale.
MOT'ORIA
Osserva durante lo svolgimento
della pratica e riconoscee gli elementi delle capacità coordinative utilizzate.
Riconosce le corrette posture su se stesso e sui compagni.
Osserva il gioco come giudice e svolge funzioni di arbitraggio.
E'in grado di rilevare i principali cambiamenti morfologici del corpo.
Riconosce gli aspetti comunicativo - relazionali del linguaggio corporeo, motorio, sportivo.
MOTORIA
movimento nella dimensione spazio– temporale, non solo rispetto a se stesso, ma anche verso avversari, compagni, attrezzi.
E' in grado di prevedere l’andamento , la successione, gli esiti dell’azione e di programmare conseguentemente la propria condotta.
PROGETTARE
Mostra curiosità, esplora, pone domande, discute,
confronta e ipotizza soluzioni e azioni
Manipola materiale vario (creta, pittura)
Mostra curiosità, esplora, pone domande, discute,
confronta e ipotizza soluzioni e azioni
Si muove nello spazio acquisendo una progressiva
fiducia nelle proprie capacità
Si sperimenta in salti, corse, arrampicate, salite e
discese, calci, lanci, atterraggi, etc.
Esegue giochi motori individuali, a coppia e a squadra,
anche con l’ausilio di attrezzi sportivi
Sperimenta, schemi posturali e motori
SPERIMENTARE Inizia a capire che con il corpo (postura, movimenti e
mimica) si possono comunicare emozioni, pensieri,
vissuti ed esperienze.
Utilizza la mimica e il travestimento nel gioco simbolico
ELABORARE
STRATEGIE
RISOLUTIVE
(MATEMATICA, SCIENZE, TECNOLOGIA, MOTORIA, ECONOMIA….) - TRAGUARDI DI COMPETENZA
Fa giochi strutturati con le quantità e i numeri.
Inizia a elaborare, confrontandosi con i pari e con l’aiuto
dell’adulto, strategie per rispettare l’ambiente
Usa i dadi nei giochi di società (giro dell’oca)
Si confronta con i compagni facendo ipotesi di soluzioni
ed azioni nel gioco
Impugna correttamente gli strumenti di uso comune
(matita, forbici, pennelli, posate, etc.)
E’ in grado di eseguire alcune azioni quotidiane legate
all’autonomia (abbottonarsi, vestirsi, mettere le scarpe,
etc.)
Inizia a controllare il corpo a livello globale e fine
Sa orientarsi nello spazio scolastico e negli spazi
conosciuti
Inizia a collocare nello spazio se stesso, le persone e gli
oggetti
Imita semplici sequenze motorie in una successione
corretta
TRAGUARDI PERCORSO TECNICO
MATEMATICA
MATEMATICA
A) L'alunno comprende il significato logico- operativo di numeri appartenenti a diversi
a) Sa convertire numeri nei diversi sistemi numerici
sistemi numerici.
SCIENZE E TECNOLOGIE
B) Riconosce i principali enti, figure e luoghi geometrici e li descrive con linguaggio naturale. 1) E' consapevole del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica
SCIENZE E TECNOLOGIE
dell'ambiente che ci circonda considerato come sistema
1) Osserva e descrive fenomeni appartenenti alla realtà naturale e antropizzata e riconosce DISEGNO TECNICO
nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
x) E' attento all'applicazione delle regole geometriche, all'utilizzo corretto
2) E' in grado di racocgliere dati attraverso l'osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, degli strumenti e mezzi tecnici
chimici, biologici, geologici, ecc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali y) E' in grado di osservare e trasferire quanto rilevato dalla realtà in termini
o media.
grafici bidimensionali e tridimensionali.
3) Riconosce e definisce i principali aspetti di un ecosistema
4) Impatto ambientale; limiti di tolleranza Concetto di sviluppo sostenibile
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
X) Osservare il gioco dei compagni compilando schede tecniche di osservazione.
Y) Orientarsi negli ambiti motori e sportivi, riconoscendo le variazioni fisiologiche e le
proprie potenzialità.
Z) Riconoscere la differenza fra movimento biomeccanico ed espressivo.
MATEMATICA
A) Comprende il significato di potenza e le relative proprietà
B) Comprende il significato logico- operativo di rapporto e grandezza derivata.
C) Individua le proprietà essenzali delle figure e le riconosce in situazioni concrete.
D) Comprende i principali passaggi logici di una dimostazione.
E) Analizza dati e li interpreta sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l'ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni scientifiche di tipo informatico.
F) Raccoglie, organizza e rappresenta un insieme di dati.
G) Legge e interpreta tabelle e grafici in termini di corrisondenze tra due elementi di due
insiemi.
H) Valuta l'ordine di grandezza di un risultato.
I) Elabora e gestisce semplici calcoli con l'utilizzo di un foglio elettronico.
SCIENZE E TECNOLOGIA
1) E' in grado di individuare una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli
studiati
2) Analizza in maniera sistemica un determinato ambiente al fine di valutare i rischi per i
suoi fruitori
3) Interpreta un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico,
distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano
4) Riconosce il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell'economia
della società.
5) Sa cogliere le interazioni tra esigenze di vita e processi tecnologici
6) Analizza qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni fisiche
e chimiche a partire dall’esperienza
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
X) Conoscere le funzioni fisiologiche in relazione al movimento.
Y) Assumere posture corrette.
Z) Conoscere le abilità tecniche dei giochi e degli sport praticati.
T) Approfondire i principi di una corretta alimentazione e le informazioni sulle dipendenze e
sulle sostanze illecite.
MATEMATICA:
A) Sa rappresentare la soluzione di un problema attraverso un'espressione.
B) Imposta uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di porporzionalità e percentuale.
C) Rappresenta graficamente equazioni di primo grado, comprende e sa utilizzatre il
concetto di equazione e funzione.
D) Disegna figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative.
SCIENZE E TECNOLOGIE
1) E' in grado di organizzare dati sperimentali raccolti in modo scientifico e sistematico
E' in grado di organizzare il 2) Adotta semplici progetti per la risoluzione di problemi pratici
3) Utilizza le funzioni di dase dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni
multimediali, calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare
informazioni e comunicare in rete.
4) Interpreta dati scientifici e prende e comunica decisioni, individua i presupposti, gli
elementi di prova e il ragionamento che giustificano determinate conclusioni
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
X) Riprodurre ritmi interni ed esterni attraverso il movimento.
Y) Elaborare risposte motorie efficaci, riconoscendo le variazioni fisiologiche indotte nella
pratica sportiva.
Z) Ideare e realizzare sequenze ritmiche di movimento, rispettando spazi, tempi,
compagni.Adattare le abilità tecniche alle situazioni richieste dai giochi e dagli sport di
squadra in forma personale.
T) Per mantenere lo stato di salute scegliere di evitare l’uso di sostanze illecite e adottare
principi igienici e alimentari corretti
MATEMATICA
MATEMATICA
a) Calcola potenze, applicando debitamente le proprietà.
a) Utiliza le proporzionalità e le percentuali, finalizzate ai calcoli inerenti alle
b) Sa rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a torta.
applicazioni economiche e commerciali e tecniche
c) Riconosce una relazione tra variabili, in termini di porporzionalità diretta o
inversa e la formalizza attraverso una funzione matematica. Sa rappresentare
su un piano cartesiano il grafico di una funzione.
d) Elabora e gestisce un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i
risultati di calcoli eseguiti o una funzione matematica.
SCIENZE E TECNOLOGIE
1) Utilizza classificazioni e generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il
modello di riferimento.
2) E' in grado di analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di
funzioni o di architettura
3) Ha la consapevolezza dei possibili impatti sull'ambiente naturale dei modi
di produzione e di utilizzazione dell'energia nell'ambito quotidiano
DISEGNO TECNICO
x) E'in grado di analizzare un singolo oggetto o inserito all'interno di uno
spazio sia in termini architettonici che spaziali
y) E' attento ad applicare e trasferire le regole acquisite nello sviluppo
successivo della disciplina
MATEMATICA
a) Riconosce l'opportuità di risolvere un problema matematico o di realtà
attraverso un rapporto di proporzione o di percentuale.
b) E' in grado di progettare una figura complessa elaborando le nozioni
elementari di disegno tecnico.
c) Conosce la geometria euclidea ed è in grado di impostare correttamente un
problema, definendone ipotesi e tesi.
DISEGNO TECNICO
x) E' in grado di progettare e sviluppare le figure complesse e gli oggetti nello
spazio applicando la geometria descrittiva in particolare il metodo delle
proiezioni di Monge e delle proiezioni assonomotriche.
y) Sa proiettare in dimensioni spaziali le figure acquisite in termini
bidimensionali.
MATEMATICA
a) Riconosce variabili implicite, mediante l'applicazione di formule inverse
b) E' in grado di produrre documenti di carattere commericale (fatture,
bilanci) utilizzando nozioni matematiche elementari
Familiarizza con le strategie del contare
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato.
Riproduce le figure geometriche di base graficamente o Descrive il procedimento usato per risolvere un
con materiale manipolabile
problema.
Utilizza la numerazione ordinaria
Inizia a operare con le quantità
Esegue il conteggio dell’Omer
Fa giochi motori che implicano un semplice ordine di
spazio e di tempo, il rispetto di consegne e l’imitazione
di movimenti
Inizia a conoscere e utilizzare i concetti di spazio e di
direzione
Riconosce le relazioni topologiche rispetto a se stesso e
all’oggetto
Riconosce le relazioni topologiche del foglio
Espone ciò che ha sperimentato utilizzando un
linguaggio appropriato
Sa utilizzare simboli diversi per registrare eventi e per
classificare oggetti
Utilizza il corpo come strumento comunicativo e
relazionale
Acquisisce progressivamente armoniosità e
coordinazione nei movimenti
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Presenta i dati sottoforma di tabelle e grafici
X) Esprimere con creatività azioni, emozioni, sentimenti, con finalità comunicativo – espressiva.
Produce rappresentazioni grafiche del proprio
Y) Stabilire corretti rapporti interpersonali.
operato usando elementi del disegno tecnico o
Z) Partecipare attivamente alla scelta della tattica di squadra e alla sua realizzazione al gioco.
strumenti multimediali.
T) Relazionarsi positivamente con il gruppo rispettando le diverse capacità, le esperienze pregresse, le caratteristiche personali.
Esprime i propri stati d’animo utilizzando la
Riconoscere e utilizzare i gesti arbitrali degli sport praticati e comprenderne la funzione comunicativa.
drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali Comprendere e utilizzare il linguaggio specifico della disciplina.
e coreutiche Utilizza il Fair-Play
UTILIZZARE IL
LINGUAGGIO
SPECIFICO
COMUNICARE E
SIMBOLIZZARE
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per
comunicare
MATEMATICA
A) L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni
e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
B) Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.
C) Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.
D) Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
E) Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
F) Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.
G) Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).
H) Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una
argomentazione corretta.
I) Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
L) Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, ...) si orienta con valutazioni di probabilità.
M) Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà
SCIENZE
N) L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
O) Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi
personali, propone e realizza semplici esperimenti.
P) Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
R) Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
S) Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
T) Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
V) Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
TECNOLOGIA
a. L’alunno osserva l’ambiente che lo circonda con curiosità, riconoscendo i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli elementi naturali.
b. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.
c. E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
d. E’ in grado di analizzare e di capire la funzione degli oggetti che utilizza, in relazione alla loro forma, struttura, materiale.
e. Utilizza adeguate risorse materiali, informatiche ed organizzative per la progettazione e per la realizzazione di semplici prodotti.
f. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi anche collaborando con i compagni.
g. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche e infografiche relative alla struttura e al funzionaento si sistemi materiali ed immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali
MOTORIA
Sa utilizzare il linguaggio
corporeo , riconoscendo che agisce in modo parallelo a quello verbale, ampliandolo o completandolo.
Sa riconoscere e utilizzare i gesti arbitrali degli sport praticati e comprenderne la funzione comunicativa.
Comprende e utilizza il linguaggio specifico della disciplina.
MATEMATICA
A) Traduce dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa.
SCIENZE E TECNOLOGIE
1) E' capace di presentare i risultati di analisi e di modellizzazione della realtà attraverso
opportune strutture proprie della disciplina
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
X) Conoscere la differenza fra movimento biomeccanico ed espressivo.
Y) Conoscere modalità relazionali che valorizzino le diverse capacità sia di sviluppo che di
prestazione.
Z) Conoscere gli aspetti essenziali della struttura dell’evoluzione dei giochi e degli sport di
rilievo nazionale, la terminologia, il regolamento e la tecnica dei giochi e degli sport
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
X) Esprimere con creatività azioni, emozioni, sentimenti, con finalità comunicativo –
espressiva.
Y) Stabilire corretti rapporti interpersonali.
Z) Partecipare attivamente alla scelta della tattica di squadra e alla sua realizzazione al gioco.
T) Relazionarsi positivamente con il gruppo rispettando le diverse capacità, le esperienze
pregresse, le caratteristiche personali
MATEMATICA
MATEMATICA
a) E' in grado di descrivere una dimostrazione nelle sue parti essenziali con le a)Descrive in modo appropriato e specifico le variabili relative alla
opportune simbologie e definizioni specifiche.
documentazione commerciale ed economica.
SCIENZE E TECNOLOGIE
a) Sa spiegare opportunamente il principio di funzionamento e la struttura dei
principali dispositivi fisici e software.
DISEGNO TECNICO
a) Sa
spiegare le regole applicate nella rappresentazione attraverso termini corretti.
a) Sa applicare opportunamente i
metodi rappresentativi in funzione dello scopo da raggiungere nella
descrizione di un oggetto.
AREA ANTROPOLOGICA ( STORIA – GEOGRAFIA – EBRAISMO – Ed. CONVIVENZA) - TRAGUARDI DI COMPETENZA
SECONDARIA SECONDO GRADO
COMPETENZA
INFANZIA
Esplora la realtà che lo circonda (contesti e
ESPLORARE/
contenuti)
OSSERVARE/
Esplora lo spazio
PORSI DOMANDE/
partendo
dall’esperienza
personale
(aula, scuola,
INTERPRETARE
casa, etc.
Osserva, con l’aiuto
dell’adulto, la realtà che lo circonda (contesti e
contenuti)
Osserva, con l’aiuto dell’adulto, la velocità e la
durata degli eventi
Osserva, con l’aiuto dell’adulto, lo spazio partendo
dai luoghi dell’esperienza personale (aula,
scuola,casa, etc.)
Osserva, con l’aiuto dell’adulto, elementi e fenomeni
naturali
ANALIZZARE/
ORIENTARSI
Impara a farsi domande sulla realtà osservata e a
darsi delle risposte
Impara fare domande e a chiedere spiegazioni sulla
realtà osservata
Analizza, con l’aiuto dell’adulto, le specificità,
i’organizzazione e i cambiamenti della realtà
osservata Sviluppa una prima idea di
contemporaneità
Opera semplici scansioni temporali
Conosce alcuni concetti topologici
Colloca azioni quotidiane nel tempo e nello spazio
Colloca esperienze vissute nella propria storia
personale e famigliare
Colloca e si colloca nello spazio a partire dai luoghi
dell’esperienza personale
PRIMARIA TERZA
PRIMARIA QUINTA
SECONDARIA 1° gradoTERZA
TRAGUARDI COMUNI AI PERCORSI
LICEALE E TECNICO
TRAGUARDI SPECIFICI
BIENNIO PERCORSO
TECNICO
Individua nel proprio vissuto personale e
familiare elementi collegati al passato
Riconosce i diversi elementi del territorio
Si assume responsabilità nei confronti di
persone e cose
Riconosce tracce storiche nel territorio
anche legate alla presenza ebraica
Identifica nel proprio vissuto gli elementi
che lo ricollegano alla tradizione del popolo
ebraico
Comprende l’importanza di porsi domande
per lo studio della Torah
Individua relazioni tra diversi contesti
Comprende le relazioni di causa-effetto
Sa cogliere trasformazioni
Esplora il testo della Torah ponendosi
domande in maniera autonoma per
interpretarlo, mettendosi in relazione con i
commenti tradizionali.
L’alunno si informa in modo autonomo su
fatti e problemi storici
Osserva, legge ed analizza sistemi territoriali
vicini e lontani nello spazio e nel tempo.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali
gli elementi fisici significativi e le emergenze
storiche, artistiche, architettoniche
Conosce aspetti, processi e avvenimenti
fondamentali della storia europea e
mondiale
Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici.
Riconosce le origini storiche delle principali istituzioni
politiche, economiche, giuridiche e religiose del mondo
attuale e le loro interconnessioni.
Riconosce l’importanza della sostenibilità territoriale, la
salvaguardia degli ecosistemi e della bio–diversità.
Riconosce le relazioni tra tipi e domini climatici e
sviluppo di un territorio.
Utilizza strumenti modelli e rappresentazioni nel
trattamento quantitativo del’informazione in ambito
economico, storico e sociale.
Riconosce il ruolo delle Istituzioni nazionali e
comunitarie riguardo allo sviluppo, al mercato del lavoro
e all’ambiente.
Analizza aspetti e comportamenti delle
realtà personali e sociali e li confronta
con il dettato della norma giuridica.
Analizza il ruolo dei diversi soggetti
pubblici e privati nel promuovere e
orientare lo sviluppo economico e
sociale, anche alla luce della
Costituzione italiana.
Usa riferimenti temporali
Si costruisce un’immagine mentale dello
spazio esplorato
Decodifica i simboli principali nelle
rappresentazioni convenzionali dello spazio
geografico
Percepisce la ciclicità del tempo legata alle
festività ebraiche
Usa la linea del tempo
Colloca gli avvenimenti della storia del
popolo ebraico sulla linea del tempo
Usa gli strumenti convenzionali per
rappresentare lo spazio geografico
Comprende testi storici
Analizza e comprende aspetti, processi e
avvenimenti fondamentali della storia
italiana
Sa analizzare le fonti storiche di natura
differente
Sa utilizzare opportunamente i diversi
strumenti della geografia (carte, immagini,
sistemi informativi geografici..) per
comunicare efficacemente informazioni
spaziali
Sa leggere elaborazioni grafiche, dati
statistici, sistemi informativi geografici
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi
nella complessità del passato e del presente
Lo studente si orienta nello spazio e sulle
carte di diversa scala
Utilizza strumenti della ricerca storica a partire dalle
fonti e dai documenti accessibili agli studenti con
riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel
primo biennio.
Individua e sa leggere correttamente fonti di natura
differente relative ad un evento o ad un periodo.
Individua la distribuzione spaziale degli insediamenti e
delle attività economiche e identifica le risorse di un
territorio.
Descrive e analizza un territorio utilizzando metodi,
strumenti e concetti della geografia.
Individua la varietà e l’articolazione delle funzioni
pubbliche (locali, nazionali e internazionali) in relazione
agli obiettivi da conseguire.
Colloca gli eventi storici affrontati nella giusta
successione cronologica e nelle aree geografiche di
riferimento.
Sa cogliere gli elementi di affinità-continuità e diversitàdiscontinuità fra civiltà diverse, si orienta sui concetti
generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e
giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica e
culturale.
Si sa orientare all’interno delle coordinate spaziali
collocando correttamente luoghi e fenomeni nello
spazio e sulle carte di diversa scala.
Reperisce e distingue le differenti fonti
normative e la loro gerarchia con
particolare riferimento alla Costituzione
italiana e alla sua struttura.
Individua varietà, specificità e
dinamiche elementari dei
sistemi economici e dei mercati locali,
nazionali e internazionali.
RICOSTRUIRE
Rappresenta graficamente sequenze di fatti e di
Organizza le informazioni in quadri
eventi
d’insieme storici e della tradizione ebraica
Ricostruisce, in sequenza logico-temporale, semplici
eventi o esperienze vissute
Crea rappresentazioni non convenzionali del tempo
Crea
rappresentazioni non convenzionali dello spazio
Crea calendari settimanali, indicando l’importanza
del giorno dello Shabbat
Crea, con l’aiuto dell’adulto, calendari mensili, basati
sul ciclo lunare, evidenziando il capo-mese (rosh
chodesh)
Crea, con l’aiuto dell’adulto, tabelloni per il ciclo
annuale delle ricorrenze ebraiche, inserendoli nel
calendario ebraico dei mesi
VALUTARE
Riconosce l’altro come soggetto portatore di
pensieri, emozioni, punti di vista diversi
Inizia a comprendere la responsabilità personale
nell’interazione con l’altro (diritti e doveri)
Riconosce la diversità di genere
Inizia a capire che ciascun contesto sociale ha le
proprie regole
Riconosce di appartenere a un gruppo (classe) con
caratteristiche e regole specifiche
Inizia a conoscere le diversità culturali e religiose e a
esserne rispettoso
Iniziano ad acquisire di vivere in una comunità con le
sue regole, le sue tradizioni e riti (conosce i precetti,
gli usi, le tradizioni e i rituali della religione e della
cultura ebraica)
Riconosce la diversità di genere anche attraverso
simboli e azioni specifiche compiute
tradizionalmente da un genere o dall’altro (chippà,
Kabbalat Shabbat) nella religione ebraica
Inizia a conoscere gli insegnamenti etici della
tradizione ebraica relativi ai rapporti dell’uomo con il
suo prossimo (ospitalità, visita ai malati, agli anziani,
etc) e li mette in pratica, sviluppando un senso di
solidarietà verso l’altro (visita alla residenza anziani,
Tzedakà)
Inizia a comprendere il legame storico, tradizionale,
emotivo e affettivo che il popolo ebraico ha con la
terra d'Israele
UTILIZZARE IL
LINGUAGGIO
SPECIFICO DI
AREA
Organizza le informazioni apprese
mettendole in relazione e facendo inferenze
Mette in relazione gli avvenimenti della
storia del popolo ebraico con la storia
generale
Produce informazioni storiche e geografiche
con fonti di vario genere e le sa organizzare.
Sa rielaborare un testo di argomento storico
e geografico con un personale metodo di
studio
Sa esporre oralmente e con scritture le
conoscenze storiche e geografiche
Sa operare confronti tra le diverse età della
storia
Sa descrivere e inquadrare nello spazio i problemi del
mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni storiche
di “lunga durata”, i processi di trasformazione, le
condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione
delle risorse, gli aspetti economici, giuridici e
demografici delle diverse realtà.
Ha un’adeguata consapevolezza delle complesse
relazioni che intercorrono tra le condizioni ambientali, le
caratteristiche socioeconomiche e culturali e gli assetti
demografici di un territorio.
Rielabora ed espone i temi trattati in modo articolato e
attento alle loro relazioni applicando un personale
metodo di studio.
Espone oralmente e con scritture le conoscenze
storiche, geografiche o giuridiche apprese nel corso del
primo biennio.
Sa esporre oralmente e con scritture le
conoscenze storiche argomentando con
proprie riflessioni.
Sa esprimere valutazioni fondate sui
problemi fondamentali del mondo
contemporaneo.
Sa valutare gli effetti di azioni dell’uomo sui
sistemi territoriali
Sa leggere e valutare i diversi tipi di fonti storiche in
base al periodo studiato.
Sa discutere e confrontare diverse tesi interpretative di
fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in
riferimento alla realtà contemporanea.
Sa esporre oralmente e per iscritto le conoscenze
storiche, giuridiche ed economiche argomentando con
proprie riflessioni.
Sa interpretare il linguaggio cartografico e saper
rappresentare i modelli organizzativi dello spazio in
carte tematiche, grafici, tabelle anche attraverso
strumenti informatici.
Sa valutare gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi
territoriali e sull’ambiente
Sa comprendere ed utilizzare il linguaggio
specifico della storia e della geografia.
Sa usare in maniera appropriata il lessico e le categorie
interpretative proprie delle materie storico-giuridiche,
dell’economia e della geografia.
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Scuola dell`Infanzia - Scuola Ebraica di Milano