SalboroIncontra
associazione culturale
Giovedì 10 Ottobre 2013
alle ore 20.45
presso il Pala-Tenda parrocchiale
di Salboro - Via Salboro 4 (Padova)
Presentazione del libro:
CATECHISMO
AGRICOLO
AD USO
DEI CONTADINI
di don Giovanni Cav.Rizzo
( parroco di Salboro, 1856 -1902)
Introduzione del presidente della Cooperativa
“El Tamiso”:
Franco Zecchinato
Con la partecipazione del presidente della CIA
e del MAAP:
Claudio D’Ascanio
e del sindaco del Comune di Padova e socio
dell’Associazione:
Ivo Rossi
Nella serata saranno letti ed interpretati brani del
libro da Serena Fiorio e proposte poesie rurali e
dialettali da Ignazio Canesso, poeta contadino
Tutti i cittadini sono invitati liberamente a partecipare
SalboroIncontra associazione culturale e
Centro parrocchiale Monsignor P. Ponchia
Breve nota sul testo
CATECHISMO AGRICOLO AD USO DEI CONTADINI
E’ un libro del canonico e patriota Don Giovanni Cav. Rizzo, riproposto in copia anastatica
dalla Cooperativa padovana El Tamiso, in occasione del suo ventennale nel 2004, in
collaborazione con la Confagricoltura di Padova e la postfazione dello storico locale Lino
Scalco. La terza ristampa è del maggio 2012 ed i proventi dalla vendita del libro vengono
investiti in progetti internazionali di sviluppo rurale sostenibile. Un modo intelligente per
porre in evidenza come la cultura agricola abbia avuto in passato una attenzione di primo
piano e come tale slancio andrebbe rivisitato al servizio del mondo di oggi.
Uscito per la prima volta nel 1869, è un manuale dei lavori di campagna: come curare non solo
la famiglia, ma anche la terra, le bestie; come produrre più e sempre meglio, risparmiando la
fatica e salvaguardando la salute. La forma è quella del catechismo a “domanda e risposta”,
nell’intento di adeguare il linguaggio, spesso usando termini dialettali, al quella che si riteneva
essere la capacità di comprensione dei contadini di allora. E non è l’unico “catechismo”,
agricolo o religioso, che Don Rizzo produsse nella sua attività, al punto che fu nominato dal
Consiglio Comunale di Padova nel 1866 fra il gruppo dei “saggi” per l’istituzione dei primi
programmi della scuola pubblica, sempre in tema di agricoltura.
Dall'introduzione di Ferdinando Camon:
“Questo è, anzitutto, un bellissimo libretto: lo si legge con grande gusto, tanta è la sapienza
naturale, istintiva, che si sente in ogni pagina, in ogni botta e risposta. È un manuale dei lavori
di campagna: come curare la terra, le bestie, la famiglia, come produrre sempre più, e sempre
meglio, risparmiando la fatica, e aumentando la salute (...) qui la verità la possiede tutta solo
uno, e l'altro la deve apprendere uno spizzico dopo l'altro. C'è dunque un sapiente, e c'è un
discendente. Il primo è un parroco, l'altro è un contadino, o , come diremmo oggi, un
coltivatore. La verità che corre dal parroco al contadino è tutta terrena, nel senso più pieno del
termine: riguarda il terreno, il campo, la vigna, il bue, l'aratro, il letame(...).
Lui sa che altrove in Europa, in Inghilterra, in Francia e in Belgio, la campagna è coltivata
diversamente, e rende di più; ha cercato di capire perché; e ora diffonde le sue scoperte tra i
contadini italiani. (...) Ci vuole un “metodo” nel lavoro, dice questo parroco, e cioè, prima che
nel lavoro, nella vita; (...)
Il prete deve aver visto, all'estero, che la campagna è più distesa, più ampia, meno frammentata,
e dunque si lamenta per la presenza di troppi fossi nelle nostre campagne. (...) Il suo sogno è
una terra dove ci sia equilibrio tra investimento e ricavo, tra fatica e premio, tra uomini e
ambiente, e tra uomini e animali (...)”
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