Torri
ANNO III - NUMERO I
Cari lettori,
come potrete notare l'anno scolastico è già
ricominciato! Le nostre povere e spensierate
teste, adeguatamente svuotate dalle vacanze
estive, sono tornate a chinarsi sui libri.
Probabilmente al solo ricordo della spiaggia, in
cui stavate piacevolmente spaparanzati non
meno di un mese fa, vi scende una lacrima di
nostalgia...ma non preoccupatevi, come ogni
anno a distogliervi dai vostri crucci scolastici
ci penseremo noi! Quindi via quella smorfia
sofferente dalla faccia !!
Quest'anno la redazione ha avuto un cambio di
vertice; molti dei nostri redattori hanno
terminato il quinto anno e passato il testimone
a noi. La nuova redazione ha mantenuto le
linee guida del vecchio giornalino,
introducendo però molte novità e apportando
qualche modifica alla struttura.
Tanto per cominciare d'ora in poi ogni numero
avrà un tema principale. Quello di questa
edizione riguarda “le streghe e la
superstizione”!
Abbiamo mantenuto le rubriche storiche, come
lo sport, le recensioni dei libri, miti e leggende,
zona relax (con cruciverba e quant'altro),
musica, cinema e teatro. La new entry di
quest'anno è la pagina dedicata a “Le voci
dall'estero”: alcuni ragazzi della redazione
stanno attualmente partecipando al progetto
scolastico che prevede il loro trasferimento in
una località fuori dall'Italia per un anno. In
questo modo verranno pubblicati in ogni
numero un articolo in inglese e uno in tedesco.
Inoltre il nostro giornalino pubblicherà anche
un pezzo inviatoci dal Liceo Classico Carducci
e uno del Liceo di Bressanone, con noi
gemellati.
Le pagine dedicate all'informazione saranno
invece, a partire da questo numero, le Flash
News, una serie di notizie brevi e stringate su
argomenti in generale e l'Inside Torri, uno
spazio dedicato agli avvenimenti e ai progetti
in atto nella nostra scuola. Introdotto
dall'ultimo numero, anche quest'anno avremo
il fumetto e, assieme a quest'ultimo,
ospiteremo anche una rubrica nuova di zecca:
il CTI (Criminal Torri Investigation), un'intera
pagina dedicata a...beh, lo scoprirete!
Non ci rimane che augurarvi una buona
lettura!
La Redazione :D
2
INDICE:
3. Flash News
Giulia Culpo
4. Inside Torri
Prof. Cristina Pitscheider e Debora Lamcja
5. Notizie dall'estero
Sophia Schneeweiss e Luca de Marchi
7. Miti e leggende
Alice Ravagnani e Fjona Jatro
12. CTI Criminal Torri Investigation
Gaia Masotti e Giulia Culpo
14. Musica Cinema Teatro
Alice Ravagnani
16. Libri
Giulia Culpo
18. Fumetto
Fjona Jatro
20. Sport
Stefano Da Ponte
21. Zona relax
Alice Ravagnani
23. Annunci
Flash News
di Giulia Culpo
3
Inside Torri
Science Pub Chiama Torri
Curiosità per la scienza, condivisione, comunicazione e nuove tecnologie: sono queste le parole
che spiegano in sintesi i motivi del progetto del giornalino scientifico.
Il giornalismo si può considerare una strategia per tenere assieme le diverse anime culturali del
Liceo Scientifico. Il mondo della scienza, quello ufficiale della ricerca ma anche quello della
scuola dove si impara, sono la connotazione necessaria del giornale per non rischiare di essere
generici.
Ecco i primi passi che ci hanno portato a realizzare la prima edizione di SCIENCEinPUBlic,
giornalino scientifico on-line, consultabile attraverso il link presente sul sito della nostra scuola.
Lo scorso anno scolastico sono state coinvolte nel progetto tre classi terze: era necessario
costruire l'architettura fondamentale del giornale e imparare, noi insegnanti e un buon numero di
studenti, a riempirlo di articoli dignitosi e ben costruiti. Per questo ci siamo rivolti a professionisti
molto esperti come Simona, Ilenia e Luca.
Quest'anno vogliamo coinvolgere quanto più possibile tutte le classi nello sviluppo del giornale:
gli insegnanti avranno il compito di incoraggiare la collaborazione degli studenti nelle loro classi.
Per governare la situazione, però, c'è bisogno anche di un gruppo di studenti e di insegnanti
appassionati e/o curiosi che funzioni da Comitato di redazione: questo non significa che a loro
verrà delegato il lavoro di produzione degli articoli, ma che saranno loro a decidere, sotto la
guida esperta di un/a giornalista, quale aspetto, quale struttura e quali contenuti dovranno
caratterizzare la versione evoluta di SCIENCEPUB.
Probabilmente potremmo collaborare anche con la redazione di un giornale vero …. potrebbe
essere l'inizio di una luminosa carriera !!!!
Prof. Cristina Pitscheider
Diventare redattori di un giornale scientifico online: un'opportunità da non lasciarsi sfuggire!
“Giornalino scientifico online”, questa è stata l'area di progetto delle classi IIIB, IIIC e IIID
dell'anno scolastico passato. Il giornale si chiama “SciencePub”, ossia un posto, come un pub,
dove ognuno può cibarsi di scienza. Cibarsi, ma non solo! Come in un pub dietro il bancone c'è
sempre qualcuno che lavora, anche nel nostro giornale è così.
Durante la settimana di progetto, noi tre classi abbiamo imparato (o quantomeno abbiamo
cercato di imparare) a diventare dei redattori, grazie all'aiuto di due giornaliste free lance (ossia
che scrivono articoli “a chiamata”), Ilenia Picardi e Simona Regina, e di Luca Sticcotti. In quella
settimana abbiamo anche visitato la redazione del quotidiano Alto Adige e la sede bolzanina
della RAI. Insomma, ci siamo immersi nel mondo del giornalismo per riemergere poi con nuove
conoscenze ed abilità. Ma cosa ce ne facciamo delle abilità, se non possiamo diffonderle? E' qui
che entrate in scena voi, studenti del Torricelli. Sì, perché la redazione del SciencePub, così
come la gestione di un pub, è sempre aperta a nuovi collaboratori, di tutte le classi!
Sicuramente tra voi c'è qualcuno tanto appassionato di scienza quanto di scrittura, a cui
piacerebbe entrare, anche a piccoli passi, nel mondo del giornalismo online. Sicuramente
qualcuno di voi vorrebbe condividere con gli altri particolarità della scienza che magari non sono
note a tutti. Sicuramente tra voi c'è qualcuno che si interessa delle ultime scoperte in tutti i campi
scientifici e a cui piacerebbe contribuire alla diffusione di queste news.
Per cui forza e coraggio, ragazzi! Non siate timidi e proponetevi: il SciencePub ha bisogno di tutti
voi!
Se volete proporvi oppure anche solo avere informazioni riguardo il progetto, potete scrivere a
noi, redazione del Torri ([email protected]), oppure chiedere ai professori Antonietti,
Coghi e Pitscheider, che hanno organizzato il progetto.
Debora Lamcja
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Notizie Dall Estero
Die Symbole des Aberglaubens in Deutschland
Der Begriff „Aberglaube“ war ursprünglich eine abwertende Bezeichnung der Kirche gegen alles
was von der christlichen Lehre abwich. Heute ist damit aber eher der, als irrig angesehene,
Glauben an die Wirksamkeit übernatürlicher Kräfte gemeint. Früher wurden seltsame
Vorkommnisse, die sich heute wissenschaftlich erklären lassen, als Aberglauben abgetan. Auch
heute glauben viele Menschen in allen Regionen der Welt noch an seltsame Vorkommnisse.
Beispielsweise wird in Deutschland die 13 als Unglückszahl angesehen. Dies hat seinen
Ursprung bereits zurzeit Jesu. Dieser hatte nämlich 13 Jünger von denen Judas ihn verraten hat.
Somit ist die 12- als die Anzahl der treuen Jünger- eine Glückszahl und die 13 ein Unglückszahl
weil Judas der 13. war. Im Gegensatz dazu ist das Hufeisen in Deutschland ein Glücksbringer.
Er wird an Türen, Häusern und Scheunen angebracht, weil es auf Grund seiner gebogenen
Form an eine Falle erinnert, mit welcher Dämonen eingefangen werden können. Das Hufeisen
bringt aber nur denjenigen Glück, die es selbst gefunden haben- man kann es also nicht einfach
kaufen und als Glücksbringer ansehen. Ein weiteres Zeichen
für Glück ist der Vierblättrige Kleeblatt. Da die meisten
Kleeblätter dreiblättrig sind ist es unwahrscheinlich eines mit
vier Blättern zu sehen. Sollte man dennoch ein solches finden
ist es wichtig es nicht zu behalten sondern es zu verschenken.
Nur wenn man das Kleeblatt verschenkt bringt es Glück! Auf
Polterabenden wird in Deutschland viel Porzellan
zerschlagen, um böse Dämonen zu vertreiben um so den
Heiratenden eine glückliche Ehe zu ermöglichen.
Grundsätzlich lässt sich aber sagen, dass der Aberglaube in
den meisten Ländern gleich oder sehr ähnlich ist. So gilt eine
schwarze Katze z.B. auch in Italien als Unglückssymbol.
Lo stereotipo
Sophia Schneeweiss,
Spessartgymnasium Alzenau,
Bayern, Deutschland.
Il termine stereotipo deriva dal greco “stereos” (duro) e “typos” (immagine). Dunque il significato
proprio della parola sarebbe “immagine dura”. Venne inventata ed usata per la prima volta da
Firmin Didot, e stava ad indicare una piastra di metallo su cui veniva impressa un’immagine,
creandone così un duplicato su carta stampata. Da questo suo primo utilizzo, ne sono seguiti
diversi, usati appunto come metafora del lavoro compiuto dal signor Didot, in quanto con la
parola “stereotipo” si è iniziato a indicare una situazione o un personaggio rappresentati con
frequenza in arte o in letteratura. Con il diffondersi di alcuni di questi stereotipi, le immagini che
li rappresentano sono state sempre più utilizzate per creare spot televisivi e pubblicità. Dalla
modella tutta ossa che pubblicizza un nuovo paio di pantaloni alla famiglia felice che vive in una
grande casa con un bel giardino curato, fino al diavoletto che tormenta la gola di chi ha
l’influenza per indurci a comprare un farmaco. Questi sono solo alcuni dei tanti stereotipi che
fanno parte della nostra società.
Tuttavia se rimanessero soltanto espedienti per la vendita di un prodotto nessuno ci troverebbe
qualcosa di male. Però purtroppo se ci si guarda un po’ intorno, si notano diverse circostanze in
cui lo stereotipo vive e sopravvive anche nelle nostre vite, non solo in quelle dei personaggi di
uno spot pubblicitario. La società già da tempo si è adattata a dei canoni da cui non riesce ad
allontanarsi sia per paura che per vigliaccheria.
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Tutti inneggiano alla rivoluzione e al cambiamento ma mi chiedo, come ci potrebbe essere il
cambiamento se nessuno inizia a cambiare per se stesso? Ormai ci si veste tutti allo stesso
modo,si ascolta la stessa musica e ci si diverte alla stessa maniera altrimenti si è “sfigati” ed
emarginati. Se non si è conformi alla massa, non si è, questa è la legge che ci governa. Walter
Lippmann diceva: “Quando tutti pensano alla stessa maniera, nessuno pensa veramente”. In
questa frase è racchiuso il senso della nostra esistenza oggi. Perché fare qualcosa di nuovo o
pensare se qualcuno lo ha già fatto o magari lo sta già facendo per noi anche nel presente? È
triste dirlo ma forse in questi ultimi anni si seguono più gli stereotipi che le leggi.
All’ordine del giorno di ogni mezzo di comunicazione ci sono aggressioni e maltrattamenti su
ragazzi poiché questi semplicemente vengono tacciati come “diversi” , non da persone credo io,
ma dalla vera regina che ci governa: l’ignoranza.
Si arriva a ferire a morte una persona solo per i pantaloni o la maglia che porta oppure
semplicemente perché nel suo ipod c’è la musica di un cantante che la società non ritiene sia
giusto ascoltare. Per non parlare poi di quando, ancora nel 2013, lo stereotipo si trasforma in
vera e propria discriminazione, come quando si tratta di orientamento sessuale e altre tematiche
simili.
È recente la notizia di una scuola della centro Sardegna in cui alcuni studenti, evidentemente
con pochi interessi e ancora meno obbiettivi nella vita, hanno pubblicato sulla loro pagina
Facebook un elenco, come quello che si fa prima di andare al supermercato, di tutti i ragazzi che
si pensava fossero omosessuali nella loro scuola. Sfiderei chiunque a trovare una giustificazione
a questo fatto ma sarebbe davvero difficile trovarne una. Con quale scopo si va a ledere in
questo modo la libertà di una persona, di vivere in pace con se stesso e con gli altri?
Non penso basti una sospensione dalle attività didattiche di una settimana per colmare la lacuna
presente in queste persone. E tutto ciò è causato da una scarsa preparazione in materia anche
degli stessi genitori e in alcuni casi anche degli stessi insegnanti a scuola che in fondo, sono le
persone che maggiormente ci influenzano escludendo gli amici.
Tutto ciò succede perché si ha paura di uscire dal proprio guscio e urlare il proprio pensiero,
qualunque esso sia e quanto più diverso possa essere. Del passato, si ricorda solo chi si è
imposto con le proprie idee e convinzioni, a volte anche sbagliando, e non ha mollato finché non
ha raggiunto il proprio obbiettivo.
Quando si parla di cambiamento, facendo riferimento a ciò che sta succedendo nel nostro
Paese, non si parla di morti ingiustificate o ribellioni sanguinose, bensì di razionalità e coraggio
per portare avanti il proprio pensiero e le proprio idee fino alla fine.
“C’è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo, e questa è un’idea il cui momento è ormai
giunto”. Victor Hugo.
Luca De Marchi, Liceo Carducci
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Miti e leggende
Streghe come noi
Il mito delle streghe nella storia e ai giorni nostri
<<Maledetti voi e i vostri successori! Perché continuerete a sentire per sempre le urla di una
donna innocente! >> queste le ultime parole di Matteuccia, la prima donna accusata di
stregoneria, mentre brucia sul rogo sulla piazza principale di Todi (Perugia) nel 1428.
Matteuccia era una popolana che viveva da sola, senza sottomettersi ai doveri di un maritopadrone; era una donna libera, forse di mentalità troppo moderna rispetto all’epoca in cui era
nata. Ella, che curava le persone con le erbe e con le sue pozioni guariva gli infermi, assomiglia
molto alle donne-streghe di cui parliamo attualmente.
Il significato negativo di stregoneria è stato definito intorno all'Alto
Medioevo dalla Chiesa, che considerava coloro che la praticavano esseri
malvagi in contatto con Satana. Questo significato è stato largamente
diffuso anche nei secoli successivi. La stregoneria legata ai moderni culti
neopagani, viene infatti interpretata come celebrazione della natura
attraverso una nuova esaltazione del culto della Dea Madre(Terra/Luna e
le varie personificazioni del divino femminile) e del Dio Padre (il dio Sole
o le varie personificazioni del divino maschile), soprattutto attraverso
alcuni rituali che implicano l'utilizzo della propria magia per scopi
personali.
Dal punto di vista storico, le streghe erano le donne sapienti, che
conoscevano i poteri delle erbe. Erano quindi le rivali del medico e del
prete. Elle erano le donne che rivendicavano la loro libertà e non
seguivano le regole imposte dalla società. Sin dall’antichità, le streghe
sono delle donne che rinunciano a Dio; rappresentate spesso accanto ad
un filatoio e tessendo, esse richiamano l’idea di vendetta, ponendo agli
uomini continui ostacoli lungo il loro cammino. Questa rappresentazione
richiama l'antica figura della mitologia greca, Penelope, moglie di Ulisse. Inoltre, ogni strega
della tradizione è accompagnata da qualche strano animale con caratteri diabolici che
fungerebbe da consigliere della propria padrona, quali gufo, corvo, civetta, topo, rana o gatto.
Inoltre, un'altra immagine tradizionale e popolare della strega la rappresenta in volo a cavallo di
una scopa. Questa iconografia dichiara esplicitamente l'appartenenza di queste figure
all'immaginario popolare dei mediatori tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Le cosiddette streghe vengono uccise in gran numero quando la Chiesa capisce che la donna
ha in mano un potere incontrollabile che le sta sfuggendo. Un altro
potere che spaventa la Chiesa e in modo più particolarmente gli
uomini, è quello di riuscire a dare la vita ad un altro essere umano. Se
il maschio ha avuto come dono di natura la fecondità perenne, le
donne hanno la capacità di generare. La donna che rivendica la sua
libertà e non segue le regole viene soppressa. Si pensi a Giovanna
D’Arco, bruciata sul rogo perché fece il soldato. Altri esempi di donne
indipendenti con una forte influenza sociale, li possiamo ritrovare in
Rita Levi Montalcini, che appena arrivò in Parlamento venne insultata
come “vecchia”, o in Sabina Guzzanti e Luciana Littizzetto.
La caccia alle streghe è ancora aperta proprio perché le donne sono
dotate di poteri unici e di un’intelligenza che le porta a essere, con la
loro indole, “non sottomesse”.
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Amuleti e Talismani
Amuleto: deriva dal latino amulìtu(m), derivante a sua volta dal termine "amoliri", allontanare.
L’amuleto è considerato protettivo e portatore di fortuna. L’amuleto è solitamente o un oggetto
semplce e naturale (es. una pietra ) o un manufatto artificiale ( es. un ciondolo ).
Talismano: Dal persiano "tilisma¯n" (pl. di tilism), e questo dal greco "télesma" 'rito (religioso)'.
Il talismano propizia e attira particolari benefici, arrivando anche a donare delle potenzialità al
proprio possessore. il talismano è un manufatto o un oggetto naturale lavorato appositamente
per uno scopo, secondo corrispondenze astrologiche.
Eccone alcuni esempi :
Coccinella (vera o sotto forma di monile) :
Una coccinella, se vola vicino o si posa addosso, porta fortuna e
denaro (se non viene scacciata o infastidita). Per lo stesso motivo si
indossano monili con la sua forma.
Corno e/o cornetto :
Portafortuna d'eccellenza, molto diffuso nell'Italia meridionale. Protegge dal malocchio, dalle
invidie e dai tiri mancini. Quello classico e' rosso e dovrebbe essere fatto a mano.
Ferro di cavallo :
Se appeso alla parete, o da qualche altra parte, deve avere le estremità rivolte verso l'alto.
Toccarlo porta fortuna e soldi. Non deve essere nuovo, ma perso dal quadrupede. Si dice che se
proviene dagli zoccoli posteriori, porti sfortuna: "Ferru davanti a casa va avanti, ferru d'arréri a
casa va d'arréri" (Pitrè)
Lucchetto :
Per la longevità, la salute e la fertilità.
Mano (monile) :
Ce ne sono con diverse posizioni delle dita: a pugno con indice e mignolo sollevato (le classiche
corna) contro la malasorte e il malocchio /indice e mignolo puntano agli occhi dello jettatore); la
manufica, con pugno chiuso e pollice che spunta tra indice e medio contro il malocchio; tipico
dell'area mediterranea, in particolare la Sardegna. La mano di Fatma (o Fatima), aperta con da
tre a sei dita distese e unite, e una pietra, un disegno o un occhio al centro del palmo, contro la
negatività in generale e contro le malattie (in particolare se presente l'occhio).Frequente nei
paesi arabi.
Occhio (monile) :
Contro il malocchio. Viene anche considerato efficace nel prevenire in particolare gli incidenti.
Pelle di serpente :
sotto forma di braccialetto, con chiusura d'oro, tiene lontane le malattie.
Pesce (monile) :
Aiuta a trasformare i sogni in realtà.
Quadrifoglio :
E' il portafortuna per eccellenza. Trovarne uno indica che la buona sorte è dalla propria parte.
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Ruota :
una ruota di carretto come "ornamento" casalingo aiuta a far girare la sorte all'occorrenza.
Se tutto va bene, non si deve toccarla: se le cose vanno male, farla girare aiuta il cambiamento.
Zampa di coniglio (o di lepre) :
Altro "oggetto" considerato un grande portafortuna.
Mandragora
Una pianta demoniaca e infernale...
La mandragora è la pianta officinale e magica più conosciuta al mondo. Sin dall'antichità è stata
impiegata come sonnifero, come anestetico in interventi chirurgici e per l'interruzione della
gravidanza. La mandragora era un afrodisiaco e una corrispondente delle pomate magiche delle
streghe. Rendeva invulnerabili i combattenti, liberava da ogni disturbo e da ogni pena, donando
fertilità alle donne sterili, o almeno così si credeva. Durante la notte la mandragora avrebbe
raddoppiato il denaro depositato nelle sue vicinanze e indicato i tesori sotterrati. Con la
mandragora si prevedeva il futuro e si proteggevano gli animali dalle fatture di streghe.
Origini e Miti Il nome, probabilmente di derivazione persiana (mehregiah), le è stato
assegnato dal medico greco Ippocrate.
Secondo le credenze popolari, le mandragore nascevano dallo sperma emesso dagli impiccati in
punto di morte. Nell'epoca romana si credeva che la mandragora fosse abitata da un demone.
Estratta dal terreno, il demone si sarebbe risvegliato e il suo urlo avrebbe ucciso l'incauto
raccoglitore.
La mandragora ha un curioso aspetto antropomorfo. La forma della radice, che in alcuni
esemplari è completa di protuberanze che ricordano i genitali maschili, ha fatto sì che la
mandragora venisse considerata afrodisiaca. Fin dall’alba dei tempi, la mandragora ha costituito
un elemento indispensabile per le pratiche magiche e spirituali di molte culture. Può scacciare i
demoni, ed ha sempre avuto una valenza strana, in quanto,
pur essendo vero che la sua radice posta sotto il letto di un
malato ne guarisce il corpo e l'anima, essa può, nello stesso
tempo, portare a perdizione.
La magia...
In ambito magico la Mandragora è adatta per aumentare i
poteri psichici, ad esempio attraverso bagni rituali in cui
aggiungere all’ acqua del bagno: un litro di acqua bollita con
radice di mandragora in unione a 50 grammi di foglie di
salice, 7 pizzichi di origano e 7 cucchiai di miele.
La Mandragora è di natura un potente talismano, con la quale vengono costruiti amuleti e
sacchettini di protezione per la difesa attiva, per attrarre il denaro, per la seduzione, contro
l'impotenza o per assicurarsi la fedeltà dell’amato o dell’amata. È la pianta delle Streghe, dalla
quale ricavavano una magica bevanda utilizzata per i Sabbat.
Di Alice Ravagnani e Fjona Jatro
9
CTI criminal Torri investigation
Come vi abbiamo già anticipato nell'introduzione, questa è la rubrica CTI (criminal torri
investigation), interamente dedicata alla criminologia e ogni suo ambito. A occuparmene sarò io,
Gaia Masotti, un'appassionata di indagini, gialli e film polizieschi.
In questa edizione mi aggancerò al tema principale del giornalino, facendo un'analisi psicologica
dei soggetti che compiono atti di femminicidio.
La costola di Adamo
“L'amore ci riempie di gioia, non di lividi!”
Quante volte vi è capitato negli ultimi tempi di passare in salotto, davanti alla televisione e
leggere distrattamente titoli del telegiornale, come: “Donna assassinata” o “Giallo sull'omicidio
della ragazza di Rimini”? A me, troppe.
Erano giorni che mi spremevo le meningi, cercando di trovare una notizia abbastanza attuale
per questo articolo; poi, l'ennesima mattina, mentre entravo assonnata ciabattando in cucina,
l'annunciatrice del TG2 ha commentato con voce nasale “Ritrovato il cadavere di una ragazza a
Udine, accoltellata mentre faceva jogging.” Il mio cervello, ancora intontito dal sonno, ha fatto un
piccolo calcolo mentale: era la seconda ragazza trucidata in due giorni! Nel dubbio mi sono
fiondata al computer. Sono riuscita ad entrare in internet e i dati che ho trovato mi hanno
scioccata; solo durante i primi sei mesi del 2013, in Italia, sono state uccise circa 81 donne, una
ogni due giorni. Ma il peggio l'ho visto aprendo un sito con le notizie di cronaca nera dell'ultimo
mese, scritte sulla Repubblica. Il 7 settembre, a Lodi, una ragazza è stata trovata nuda e
strangolata con due fascette da elettricista auto bloccanti, in
mezzo ad un campo. Il 12 una ragazza è stata picchiata a
sangue dall'ex per strada. L'uomo l'aveva già minacciata con
un coltello e le aveva dato pure fuoco alla casa. Il 14 una
donna sposata con un uomo di origine egiziana ha finalmente
confessato i soprusi del marito. Lui l'aveva costretta a
convertirsi, contro la sua volontà, alla religione musulmana, le
aveva imposto il velo, l'aveva picchiata ripetutamente,
segregata in casa e aveva minacciato il resto della famiglia con un coltello e uno scacciacani. Il
16 settembre a Taranto un uomo ha sparato alla convivente, al culmine di una lite, colpendola ad
un rene. La ragazza non ha voluto denunciare il fatto, curandosi da sola, ma il giorno dopo il
ragazzo le ha piazzato una pallottola in mezzo al torace. La ventenne ha chiamato i soccorsi e la
madre, fuggendo dall'appartamento. Il suo fidanzato l'ha inseguita, sparandole addosso e
speronando l'auto della madre, su cui stava salendo. La ragazza, portata d'urgenza all'ospedale,
è morta il 23 settembre. Man mano che scorrevo con il mouse i vari articoli mi sentivo sempre
peggio. Tre donne uccise dai loro ex nel giro di pochi giorni, una cameriera accoltellata, una
moglie buttata giù dal balcone, un'altra rincorsa dal marito con un'ascia e costretta a gettarsi giù
da un capannone. Episodi raccapriccianti, l'uno peggio dell'altro...
Una ragazza di soli 28 anni di Udine è stata accoltellata da uno sconosciuto, mentre faceva
jogging al parco. L'aggressore, come ha raccontato alla polizia dopo l'arresto, voleva
semplicemente rapirla e chiedere un riscatto alla famiglia, ma la ragazza ha iniziato a chiamare
aiuto e lui l'ha dovuta mettere a tacere. I soldi, ha spiegato il ragazzo con aria ovvia, gli
sarebbero serviti per lasciare gli studi universitari e trovarsi un lavoro.
In sintesi le ragazze che sono state picchiate, maltrattate o ammazzate dal 3 settembre fino ad
oggi sono circa sedici. Sedici vittime in appena tre settimane.
10
L'8 Agosto scorso il Consiglio dei Ministri aveva approvato il decreto di legge, riguardo a pene
più severe in caso di violenza sulle donne, stalking e cyberbullismo. Il decreto prevedeva pene
maggiori per gli aggressori di donne sotto i 18 anni o incinte e querele irrevocabili in merito. Ma,
a quanto pare, la mole di emendamenti da rivedere e di proposte di modifica è tale che
l'approvazione e l'esame del fascicolo sono stati rimandati al 2 ottobre. Il voto al decreto va dato
entro il 15 di ottobre, data entro la quale il fascicolo deve essere già stato approvato. Al Governo
non rimane molto tempo, ma fino ad ora le donne salvate da questa legge sono state solo 51. 51
come i potenziali assassini, chiusi momentaneamente in carcere, che potrebbero essere liberati
nel caso il decreto non venga approvato. C'è chi dice che il numero di donne maltrattate e uccise
stia aumentando pericolosamente. C'è chi smentisce il tutto, affermando
che la cifra sia stabile come sempre. Io penso che in ogni caso il nostro
paese potrà vantarsi di questi bilanci solo quando si ridurranno i numeri,
gli spot pubblicitari in cui si vedono donne servire a tavola la famiglia o
trasmissioni “intelligenti” nelle quali la figura della donna non va al di là
del soprammobile.
Perchè le donne vengono viste fin dall'antichità come degli strumenti
facili da eliminare? Ma la vera domanda è: “Perché questi uomini
uccidono le proprie donne? Cosa spinge una persona a commettere atti
così crudeli?” Si è sempre pensato che gli assassini fossero pazzi criminali, con problemi
psicologici e impulsi maniacali, ma la realtà è ben diversa. Negli ultimi anni, infatti, gli eventi di
cronaca ci stanno dimostrando che dietro anche ai più crudeli atti criminali ci sono delle persone
normali, che hanno semplicemente perso il controllo delle loro emozioni. Vi starete chiedendo
come mai accadono questi fenomeni, vero? Beh dovete sapere che nella personalità di ognuno
di noi c’è un lato nascosto, normalmente represso che, se liberato, ci trasformerebbe in criminali,
crudeli assassini o pericolosi delinquenti. Pur essendo presente in tutti, la maggior parte di noi
non commette né omicidi, né rapine.
Di questo fatto aveva parlato anche Freud: “Ogni uomo ha istinti aggressivi e passioni primitive
che lo portano allo stupro, all’incesto e all’omicidio e che sono tenute a freno, in maniera
imperfetta, dalle istituzioni sociali e dai sensi di colpa.” Questo
significa che in alcuni individui (fortunatamente la minor parte
degli abitanti della terra) quello che viene immaginato viene poi
messo anche in atto. Le persone non sono quindi buone o cattive,
ma semplicemente molto influenzabili, con la conseguenza di un
comportamento imprevedibile. Invece, ci sono volte in cui
l'omicida è perfettamente consapevole delle sue azioni ed è fiero
delle sue scelte. Anche in quel caso il reato non è giustificato,
ovviamente.
Per quanto riguarda il movente non si può mai sapere il perchè si arrivi ad uccidere. Tutt'oggi si
parla di “delitto passionale”, ma l'amore non può per principio convertirsi in questo tipo di odio.
Potrei dare molti nomi alle motivazioni che inducono un uomo a sparare, mutilare, o uccidere la
propria donna. La mentalità, tipicamente chiusa e possessiva, che fa apparire all'uomo la propria
donna come un oggetto di cui può disporre a seconda delle sue esigenze, e di cui si può liberare
quando più gli aggrada, è radicata nella nostra cultura fin dalle nostre origini. Un esempio? Le
donne che venivano messe al rogo accusate di stregoneria.
A volte un uomo non si rende conto della facilità con cui è capace di uccidere. Sono anche gli
avvenimenti quotidiani e gli stati emotivi o psicologici improvvisi, come per esempio gli impulsi
passionali o le forti emozioni, che alimentano l’aggressività e l’ira. Alcune persone maneggiano
le armi con leggerezza e superficialità, altre, invece, a causa di problemi patologici, non riescono
a contenere la propria rabbia. In ogni caso il fine non giustifica mai i mezzi e non c'è mai una
scusa per un assassinio.
11
Di Giulia Culpo e Gaia Masotti
Musica Cinema Teatro
Il ballo della taranta
Secondo la leggenda, la tarantola con il suo morso provocherebbe uno strano stato psicologico,
chiamato tarantismo; esso è considerato un fenomeno isterico convulsivo. Tale quadro
psicopatologico è caratterizzato da una condizione di malessere generale e da
una sintomatologia psichiatrica vagamente assimilabile all'epilessia o all'isteria. I sintomi
sarebbero: offuscamento dello stato di coscienza e turbe emotive.http://www.taranta.it/Immagini/TballoNA-pp.gif
Le vittime più frequenti del tarantismo erano le donne, in quanto durante la stagione della
mietitura, le raccoglitrici di grano erano maggiormente esposte al rischio di essere morsicate da
questo fantomatico ragno.
Attraverso la musica e la danza era però possibile dare guarigione ai
tarantati, realizzando un vero e proprio esorcismo a carattere
musicale.
Ogni volta che un tarantato esibiva i sintomi associati al tarantismo,
dei suonatori di tamburello, violino, organetto, armonica a bocca ed
altri strumenti musicali andavano nell'abitazione del tarantato oppure
nella piazza principale del paese.
I musicisti cominciavano a suonare la pizzica, una musica dal ritmo
sfrenato, e il tarantato cominciava a danzare e cantare per lunghe
ore sino allo sfinimento. La credenza voleva infatti, che mentre si
consumavano le proprie energie nella danza, anche la taranta si
consumasse e soffrisse sino ad essere annientata.
Alla leggenda popolare può essere in realtà legata anche una spiegazione strettamente
scientifica: il ballo convulso, accelerando il battito cardiaco, stimolando abbondante sudore e il
rilascio di endorfine, favorisce l'eliminazione del veleno e contribuisce ad alleviare il dolore
provocato dal morso del ragno e di simili insetti. Non è quindi da escludere che il ballo venisse
utilizzato originariamente come vero e proprio rimedio medico, a cui solo in seguito sono stati
aggiunti connotati religiosi ed esoterici.
Spettacolo teatrale “Le streghe”
Sabato 27 luglio 2013 alle ore 21,00 presso il centro storico di Bajardo,
nella Chiesa di San Nicolò, va in scena 'Le Streghe' con la regia di
Silvano Ilardo e prodotto da Teatrando, di cui il regista è anche direttore
artistico.
"Lo spettatore verrà condotto in questa storia di donne: donne
accusate, processate, torturate e umiliate da una visione ottusa e
gretta in cui la donna veniva spesso vista come capro espiatorio dei
traumi sociali e che trovò sfogo nei processi dell'Inquisizione che si
tennero anche a Triora nel XVI secolo.
Ma prima di intraprendere questo percorso emotivo, vi sarà un vero e proprio cammino verso la
Chiesa Vecchia in cui nelle strette vie di Bajardo si potranno incontrare donne impegnate in
vecchi riti che si ritrovano simili in tutta Italia, riti in cui la forza della natura si unisce alle religione
mischiata al paganesimo.
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Anche la musica accompagnerà lo spettatore nel percorso, si ascolteranno ninne nanne i cui
versi raccontano di strane donne da cui bisognava tenere lontani i bambini e che ancora oggi
cantiamo ai nostri figli.
Infine, la rappresentazione si concluderà con la catarsi delle interpreti e del pubblico offerta dai
ritmi ossessivi della Taranta, che in questo caso serviranno a liberarsi dal veleno che spesso
offusca la mente umana ".
Queste le parole del regista… Beh, che dire, si va in scena!!
La strega
Regia: Andrè Michel, 1955 Francia
Genere: drammatico
Durata: 97 minuti
Roland, un giovane ingegnere parigino, si reca in Svezia per sostituire un collega nella direzione
di certi lavori, che Cristina, graziosa e ricca vedova, fa eseguire in una
sua proprietà.
Egli dovrà vivere per qualche tempo in una lontana regione, tra gente
primitiva e impressionabile, legata ad antiche superstizioni e
stranamente ostile.
Tra il giovane ingegnere e Cristina si stabiliscono intanto rapporti di
reciproca amicizia; malgrado il suo naturale riserbo, la giovane vedova
non sa dissimulare i sentimenti di affettuosa simpatia ch'ella nutre per
Roland e che questi, col suo contegno, certamente non scoraggia.
Nella foresta, non lontano dal villaggio, vive una vecchia, che ha presso
di sé una giovanissima nipote; schiavi delle loro superstizioni, i paesani
sono convinti che le due donne siano streghe che intrattengono
quotidiani rapporti col diavolo.
Durante una passeggiata solitaria Roland incontra Ina, la giovane abitatrice della foresta.
Si tratta in realtà di una fanciulla bellissima e pura, selvaggia e dolce, che sembra possedere
poteri prodigiosi. Tra Roland ed Ina fiorisce un sincero e profondo sentimento d'amore e ad un
certo punto il giovane ingegnere propone alla fanciulla il matrimonio. Ina, benché ricambi l'affetto
del giovane, si sente quasi prigioniera di un destino, cui nulla potrà strapparla, e rifiuta la
proposta di Roland.
Un giorno, cedendo alle insistenze di lui, Ina s'affaccia alla chiesa luterana del villaggio, dove si
sta svolgendo una funzione. Finito il rito, i paesani, scandalizzati per la presenza della presunta
strega, la assalgono brutalmente, calpestandola e lapidandola; malgrado l'intervento del pastore
e di Cristina, che ha intuito il dramma della ragazza, ella viene ferita molto gravemente e si
rifugia nella foresta, dove muore, vittima innocente di una insensata e crudele superstizione.
Di Alice Ravagnani
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Libri
Il viaggio della strega bambina: Celia Rees (2011) Editore: Salani Euro:13 Pagine: 197
Immaginate, un giorno, di prendere in mano una trapunta sdrucita e vecchia. State per
strofinarla, cercando di lavare via i segni del tempo incisi sulla stoffa,
quando si rompe una cucitura e dal panno liso salta fuori un libretto tutto
macchiato. Quello non è un semplice libretto. L'oggetto che tenete tra le
mani è il diario di Mary.
Mary è una ragazzina, nata nell'Inghilterra puritana del 600 e allevata da
Mamma Nuttall, sua nonna e curatrice del villaggio in cui vivono. Mary non
sa chi siano veramente i suoi genitori. Sua nonna le ha sempre raccontato
che lei è figlia delle fate e degli elfi, un essere speciale. Ma la passione per
le leggende e l'alchimia di Mamma Nuttall condurranno la povera vecchia
ad essere accusata di stregoneria. Per sfuggire allo stesso terribile destino
della nonna, Mary parte per il Nuovo Mondo, l'America. Durante l'intero viaggio la ragazzina sarà
inseguita dalle superstizioni e dalle maldicenze che la descrivono come un essere malvagio e
crudele. Ma chi è veramente Mary Nuttall? Una bambina o un strega?
Sangue di strega- La rivelazione: Justine Larbalestier (2007) Editore: Mondadori
Euro:8,80 Pagine: 289
La vita della quindicenne Reason viene sconvolta definitivamente quando è costretta a trasferirsi
a Sydney da sua nonna. Beh, diciamo che neanche prima erano tutte rose e fiori, ma almeno la
ragazza aveva i suoi punti di riferimento e alcune certezze! Adesso invece Reason deve fare i
conti con una nuova casa e con nonna Esmeralda. Quest'ultima poi è particolarmente strana!
Un'anziana chiusa nella sua paura, tramandatale dalla propria madre, Serafina. Nonna
Esmeralda infatti non parla d'altro, di come Serafina le abbia insegnato fin da piccola a temere la
curiosità altrui e che i loro segreti vengano alla luce. Intanto in Reason cresce sempre più il
dubbio che sua nonna, quella vecchia fragile e strana, sia diversa da come appare agli altri, una
creatura misteriosa: una strega. Solamente quando riuscirà ad aprire con la magia un passaggio
segreto che collega Sydney a New York, Reason capirà che nel suo sangue scorre lo stesso
gene contorto che possiede sua nonna, il marchio di una strega.
La voce del violino: Andrea Camilleri (1997) Editore: Sallerio Euro:10 Pagine: 207
Il commissario Salvo Montalbano dorme tranquillamente sul sedile posteriore della volante. Alla
guida Galluzzo pigia il piede sull'acceleratore per non fare ritardo al
funerale delle moglie del vicequestore Tamburanno . Improvvisamente
l'auto di servizio sterza e va a cozzare contro un'automobile verde
bottiglia, parcheggiata davanti ad una villa abbandonata. Montalbano,
sveglio e arrabbiato, lascia il numero di telefono del Commissariato sul
tergicristallo della macchina danneggiata e fa proseguire Galluzzo.
Passano i giorni, ma in Commissariato non arrivano telefonate e Salvo
non riesce a dimenticare la faccenda. Presa la cosa sul personale, il
commissario si introduce nella villa e scopre perchè il proprietario non si è
fatto vivo. Nella camera da letto giace il cadavere di una donna soffocata.
Iniziano così le indagini di Montalbano intorno alla vita di Michela Licalzi,
la giovane donna assassinata. Lo sfondo del romanzo è la splendida Sicilia, che mischia la
trama gialla ed accenti tipici, variopinti ed accesi colori ad un vago profumo di arance.
La prima neve di primavera: Blanca Busquets (2013) Editore: Piemme Euro:16,50
Pagine: 249
Lali è una donna diversa dalle altre. Anche da piccola era timida, fantasiosa e sempre con la
testa tra le nuvole. Per questo era vittima di bullismo e il bersaglio di continue prese in giro. I
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genitori, troppo presi dalla nascita dei gemelli, non avevano tempo per accorgersi delle
sofferenze della figlia. Così Lali è costretta fin dall'infanzia a crearsi un mondo tutto suo. Da
adulta Lali non cambia abitudini. Anche dopo il divorzio, i genitori non hanno tempo per lei e lei
non ne ha per loro! Incuriosita da una quadro, da sempre appeso in casa sua, indaga su chi
l'abbia dipinto. La ricerca la conduce al paesino dove la sua famiglia ha sempre posseduto una
tenuta. Lì scopre la storia di Tonia, una sua antenata. Tonia era una donna forte e sensibile, che
aveva una passione segreta e pericolosa per la sua epoca: scrivere. Ed è proprio dalle pagine
clandestine del diario di Tonia, che Lali viene a conoscenza della vita difficile della sua lontana
parente, una donna molto simile a lei. Una storia che ne comprende due, due vite parallele,
lontane che non si incontreranno mai, eppure così simili!
Il giocattolaio: Stefano Pastor (2012) Editore: Fazi Euro: 9,90 Pagine: 397
Le strade grige e sporche, la gente ancora più grigia e quella puzza, quell'odore terribile che
impregna ogni cosa. Massimo capisce subito che il paese in cui è capitato
è molto diverso da casa sua. Rimasto orfano dei genitori l'undicenne è
stato costretto a trasferirsi da suo zio, un uomo violento e quasi sempre
ubriaco. Così Massimo, per sfuggire alle botte, si costringe a passare il
tempo fuori casa, tra quelle vie maleodoranti e tetre. L'unico negozio che
non pare sia stato colpito da quella tristezza e depressione è quello di
Peter il giocattolaio, l'unica persona del villaggio in grado di comunicare
con i bambini e ascoltare i loro problemi.
All'improvviso il clima di tensione si infittisce. Molti ragazzini sono
scomparsi improvvisamente e nessuno sa dare una spiegazione logica al
fatto. Massimo non si è sbagliato! Quel tanfo che asfissia la città è proprio
l'odore del pericolo, che si avvicina sempre più. Ma il ragazzino non sa di essere la prossima
vittima, finchè non viene rinvenuto il cadavere di un bimbo, crudelmente martoriato. Gli adulti
non possono fare niente per Massimo, che sente già la lama dell'assassino affondargli nella
gola. Un thriller avvincente, pieno di colpi di scena e leggermente inquietante.
Di Giulia Culpo
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Sport
La pallamano
La pallamano è un tipico sport di squadra; si gioca su campi rettangolari con lati di 40 e 20 metri
solitamente indoor. Viene definito il più veloce gioco di squadra con la palla, grazie anche ad
alcune regole che impediscono i tatticismi. Le formazioni sono composte da sette giocatori, una
in campo e altrettanti in panchina. Lo scopo è quello di realizzare il maggior numero di reti
possibili nella porta avversaria; le partite si disputano in due tempi da trenta minuti; il pallone non
può essere tenuto per più di tre secondi in mano se si è fermi, e non si
possono fare più di tre passi senza passarlo o farlo rimbalzare al suolo.
La squadra attaccante deve tentare di far rete senza entrare però
nell'area del portiere o, comunque, se tira in corsa, il giocatore può
entrare saltando nell'area del portiere ma rilasciando la palla prima che
questa tocchi con una parte del corpo il suolo entro l'area di porta.
Nel caso di falli di una certa gravità ma non tali da prevedere
l'ammonizione o l'esclusione definitiva, vi sono delle sospensioni
temporanee dal campo di gioco che consistono in periodi di due minuti;
alla terza esclusione temporanea, il giocatore viene squalificato per il
resto dell'incontro. Si ha il fallo dai nove metri che viene battuto con la
difesa a 3 metri dalla palla e l'attacco tutto al di fuori della linea dei 9 metri e il tiro dai 7 m detto
comunemente "rigore" che viene effettuato con un piede sulla linea dei 7 metri senza toccarla e
con solo il portiere davanti, il quale può uscire dalla porta ma non può superarla di 4 metri.
Gli arbitri sono generalmente due, uno di area e uno di campo, ma nei campionati giovanili può
essere ammessa la presenza di un solo arbitro.*
Ecco alcune notizie dal mondo dello sport!!
Sembra che l'atleta croato Goran Ĉolak abbia battuto il record del mondo di apnea statica con
un tempo pari a 22 minuti e 32 secondi, sfatando il suo stesso record nell'apnea dinamica
conseguito il 28 giugno di quest'anno.
Di Stefano Da Ponte
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Zona relax
L’OROSCOPO DEL MESE DI OTTOBRE
Ariete
Un famoso motto legato al vostro segno dice “io sono il primo”; difficilmente
un ariete nasce maestro nell’arte della diplomazia. Il Sole nel mese di
ottobre vi è sempre poco amico,
vi stimola la parte istintiva e poco diplomatica, sarà vostro compito riuscire a
bilanciare trattative e lavori di collaborazione con altri, anche in visione di
risultati maggiormente positivi.
Marte positivo fino a metà mese garantisce iniziative audaci ed anche originali.
Toro
La struttura su cui avete fondato i vostri progetti risulta essere solida, mentre nel lavoro
quotidiano piccoli inconvenienti o rinvii possono rendervi nervosi. Il toro difficilmente si arrabbia
o va in escandescenza, e quando arriva a tali misure sbalordisce le persone vicine. Avete tutti i
pianeti veloci poco favorevoli al vostro segno, non condizionano i risultati importanti che vi siete
prefigurati, ma è possibile che dobbiate fare sforzi su voi stessi per mantenere la vostra
consueta calma.
Gemelli
In particolare per la prima decade, dalla terza settimana di ottobre Marte e Venere vi inducono
verso passi poco risoluti, con conseguente pessimismo ed emotivamente poco ripagati per
quello che date nel lavoro. Nettuno insieme a Giove vi rende confusi e poco certi, e rallentano la
vostra abituale velocità. Lasciate passare il periodo ed accontentatevi dei piccoli risultati, non è
momento per i gemelli di pianificare su larga scala i progetti futuri. Rilassatevi !
Cancro
Il cancro non eccelle nell’attività fisica, è alquanto pigro, ma non è mai pigro nell’intuire i percorsi
che portano alla sua stabilità economica e familiare. Siete nella fase in cui nel pianificare e
programmare tirate fuori il meglio di voi stessi. Giove e Marte vi aiutano a
seguire le direzioni più fortunate. Il Sole dissonante al vostro segno genera
magari intralci di percorso e tempi di attesa, che potete però usare per
meglio definire ciò che dovrete compiere.
Leone
Il Sole in buon aspetto insieme a Marte vi facilita verso prospettive chiare
da raggiungere, ed energia e collaborazione positiva con gli altri. Mercurio negativo vi
suggerisce invece di fare attenzione a possibili sviste e soprattutto attenzione a non valutare
correttamente i rischi su quello che state facendo, procedete percorrendo strade conosciute e
organizzatevi su quelle. Venere dalla seconda settimana di ottobre vi porta buone entrate.
Vergine
Le strade inconsuete, l’originalità non fanno per voi, magari qualche
rimpianto può insinuarsi, ma la vostra attenzione in ambito lavorativo sarà
sempre canalizzata verso quello che vi crea certezze. Marte da metà
mese entra nel vostro segno ed insieme a Mercurio positivo, possono
creare cambi di organizzazione che vi portano maggiori introiti. Venere in
aspetto negativo vi ostacola e vi crea attese ma successivamente ben
riposte.
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Bilancia
Dai pianeti veloci Marte e Venere prendete energia, vitalità e buoni contratti. Particolarmente
risolutivo e proficuo il lavoro che rimanda al vostro ordine quotidiano delle cose. Nei nuovi
progetti dubbi che creano confusione e progrediscono al momento nell’incertezza.
Buon supporto da Venere vostro pianeta governatore, e con il Sole che transita proprio nel
vostro segno, la vostra creatività saprà trovare il giusto apporto a passi lenti ma ben direzionati.
Scorpione
Il Sole transiterà nel vostro segno intorno al 23 ottobre, portandovi
fortuna e dandovi una mano nei rapporti d'amicizia. Marte non è in
posizione, ma non preoccupatevi, manca solo un mese a novembre. Sul
finire di questo mese riceverete una proposta unica. Sappiate cogliere
l'attimo! Il vostro carattere creativo si manifesterà con particolare
insistenza nei weekend, mettendo a soqquadro i vostri progetti. Ma
tranquilli, la ginnastica vi farà tornare in forma appena riusciete a
ritagliarvi un attimo di tempo.
Sagittario
Il Sole in aspetto armonico e Urano positivo vi invitano a muovere le vostre cose e tergiversare
poco, avviando ciò che è di vostro interesse. Venere transita per tutto il mese in sagittario, vi
concilia con le persone a voi vicine e buone cose possono nascere. Attenzione invece a Marte
che da metà mese entra in dissonanza; la pressione nervosa in alcuni giorni può giocare in
modo sfavorevole, se vi sentite nervosi fate sport e smaltite le energie in eccesso.
Capricorno
Mercurio vi dona buona organizzazione del lavoro e da metà mese anche con l’ausilio di Marte,
prenderete scelte che nel tempo porteranno risultati. Essere esigenti nel lavoro è una vostra
prerogativa essenziale e che vi caratterizza nella competenza e serietà. Ad ottobre con il
passaggio del Sole in bilancia, quindi negativo al vostro segno, la vostra serietà può trasformarsi
in durezza, chiusura, e forse anche pessimismo che rallenta il buon andamento delle cose e
disarmonia con l’ambiente circostante.
Acquario
Siete in una fase evolutiva, dove il coraggio di compiere i passi, anche quelli che vi creano
maggiore titubanza, vi porta a far fiorire i vostri progetti. La parte emotiva può presentarvi ombre
che non incoraggiano neanche i più audaci di voi. Da metà mese Venere e Marte vi ricreeranno
armonia sia con voi stessi che con gli altri, si possono sbloccare situazioni, e con il Sole positivo
l’economia del mese può dare risultati soddisfacenti.
Pesci
Sono possibili revisioni da parte vostra che vi inducono a riconsiderare se non cancellare
propositi o situazioni passate. Lo spirito che anima il tutto è ben consapevole delle proprie
decisioni, e da intuitivi che siete riuscite a portare avanti quello che di proficuo si prospetta.
Marte in opposizione al vostro segno vi può rendere incauti o irascibili, fate sport per smaltire
possibili nervosismi. Giove in tutto questo vi porta opportunità fortunate da cogliere.
Di Alice Ravagnani
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MI OFFRI UN GELATO???
IO FACCIO IL MUSICAL, E TU?
Già da anni, il nostro liceo si impegna con Ti piace cantare o ballare? Hai voglia di cimentarti
regolarità in alcuni progetti di solidarietà, nella meravigliosa arte del musical? Non importa se
sostenendo economicamente delle
non hai mai fatto nulla di simile prima d'ora, sei il
associazioni che aiutano bambini, ragazzi, benvenuto!
uomini e donne nella loro lotta quotidiana Però affrettati che il tempo sta per scadere!!!!
per garantirsi una vita migliore.
Per informazioni sullo spettacolo, sulle riunioni o per
L'impegno più significativo è certamente entrare nella famiglia del musical, rivolgiti a Michael
quello dell'adozione a distanza che, dal
Scerbo (VA) e Francesca Di Stasio (VA)
2001, grazie all'iniziativa degli studenti, ha Ti aspettiamo presto, impazienti di iniziare a
consentito a due ragazze etiopi di
lavorare insieme!
completare gli studi superiori. Ora tocca a
due maschietti, Abenezer Abdica e Mikias, che studiano presso il “Centro Romagna” del
Children's Education for Development di Adis Abeba, di Padre Bernardo Coccia, che una volta
all'anno è presente a Bolzano al “Centro E. Lovera” di Viale Europa. Questi ragazzi sono spesso
orfani di un genitore e solo grazie a noi e a tutte le altre associazioni e famiglie disposte a fare
un'adozione a distanza, riescono a studiare e garantirsi una vita accettabile (sufficiente
alimentazione, cure mediche, una casa, evitare lo sfruttamento e le violenze...): aiutare uno di loro
significa aiutare anche la sua famiglia, che può così sperare in un riscatto economico e sociale.
Ogni singola adozione costa annualmente 186 euro: se ogni alunno mettesse 2 euro all'inizio
dell'anno si riuscirebbe ad adottare un altro bambino in cerca di studi... praticamente il costo di un
gelato!!! Ma ci sono dei ragazzi che hanno gravi problemi anche vicino a noi.
Avete mai sentito parlare dei bambini farfalla??? Non pensiate sia una cosa bella, perché detto
così potrebbe sembrarlo, ma non lo è affatto... al contrario si tratta di una delle peggiori malattie. I
bambini e gli adulti affetti da epidermolisi bollosa, quando fanno la doccia sentono come se,
invece che gocce d'acqua, cadessero migliaia di chiodi e spilli, lasciando loro ferite e bolle su tutta
la pelle; lo stesso accade quando afferrano un oggetto: hanno una pelle debolissima, molto fragile
e vulnerabile, proprio come le ali di una farfalla...Oltre ad ulcere esterne, questi soffrono anche di
forme di ulcere interne (mucose, tratto digerente...), di certo non meno dolorose. Fin dalla nascita
devono convivere con questi dolori e queste ferite, che richiedono continue medicazioni.
Attualmente non esistono cure efficaci, ma si spera di poterne trovare entro i prossimi dieci anni.
La nostra scuola assiste economicamente l'associazione “Debra Südtirol-Alto Adige”, che opera
per la costruzione di un reparto specializzato presso le cliniche riunite di Salisburgo, aiutando
anche la ricerca scientifica.
Infine, il nostro istituto è impegnato nel sostenere
CERCASI BAITA DISPERATAMENTE!!!
economicamente anche l'associazione ASEM in
Hai una baita in montagna? E' libera per
Mozambico, che si interessa del reinserimento e della Capodanno? Sei la persona giusta per me!
reintegrazione familiare e sociale, dei bambini orfani, Sto cercando una casetta o un appartamento
ad esempio presso parenti o famiglie del villaggio. Ciò un po' isolato, non per forza enorme, per tre o
avviene assicurando un aiuto economico, assistenza
quattro notti a cavallo di Capodanno: se tu ce
medica e psicologica, istruzione e formazione
l'hai o se conosci qualcuno che ce l'ha,
professionale. Nello specifico i nostri contributi sono contattami! Io ed altre 10 miei amici te ne
destinati ad una delle due scuole che garantiscono
saremmo molto grati!
l'istruzione primaria e secondaria a quasi duecento
(Debora Lamcja, [email protected])
bambini ospitati nel centro di accoglienza e ad altri
mille provenienti dalle famiglie più povere che non hanno i mezzi per accedere alle scuole
pubbliche. Tre importanti progetti di solidarietà portati avanti in prima linea dalla professoressa
Francesca Tognon. Offriamo un gelato anche noi: sarà un gelato con un gusto davvero speciale,
quello di aver fatto qualcosa di utile ed importante per chi ne ha bisogno.
Di Francesca Andriolli
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