Azioni integrate per la transizione al lavoro di detenuti/ex detenuti
I n i z i a t i v a C o m u n i t a r i a E Q U A L F a s e I I ( I T- G 2 - A B R - 0 8 4 )
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Questo progetto è cofinanziato dall’Unione Europea - Fondo Sociale Europeo dal Ministero del Lavoro e dalla Regione Abruzzo
GUIDA PER I DETENUTI
ed ai servizi penitenziari
INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
GUIDA PER I DETENUTI
ed ai servizi penitenziari
Iniziativa Comunitaria EQUAL
Fase II (IT-G2-ABR-084)
www.equalintra.org
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Indice
L’ingresso in carcere e le prime regole
pag
7
Consigli per la tutela della salute in carcere
pag
13
Il Personale dell’istituto
pag
16
Servizi della struttura penitenziaria
pag
21
Servizi offerti da Enti Territoriali esterni
pag
24
I benefici penitenziari e le misure alternative
alla detenzione
pag
27
Notizie utili per l’inserimento lavorativo esterno
pag
31
Notizie e consigli pratici per i cittadini
extra comunitari
pag
33
3
INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Questa guida nasce dall’esigenza di fornire una informazione
semplice e corretta alla popolazione detenuta, sia per quanto
riguarda gli aspetti giuridici, che per quelli organizzativi della vita
carceraria; la guida rappresenta altresì una finestra sulla vita
penitenziaria per offrire una maggiore conoscenza agli operatori
esterni, in primis gli operatori del servizio SILUS dei Centri per
l’Impiego delle Province, che sono chiamati nell’ambito del progetto comunitario Equal-Intra a fornire servizi e interventi utili a
migliorare l’occupabilità delle persone (anche detenute) con
maggiori difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro.
In un’ottica di politiche ed interventi per l’inclusione sociale, la
diffusione della conoscenza tra gli attori che a vario titolo partecipano al progetto Equal-Intra, appare strumento importante per
facilitare la coesione sociale e l’offerta di un servizio più rispondente agli effettivi bisogni della popolazione detenuta.
Avvertenza : la guida viene distribuita in tutti gli istituti Penitenziari di Abruzzo e Molise diversi tra loro per tipologia, struttura,
modalità organizzative. I servizi descritti nella guida potrebbero
pertanto non essere operativi o discostarsi per modalità operative tra i singoli istituti. In caso di difficoltà puoi chiedere agli operatori i necessari chiarimenti.
La presente guida è stata elaborata nel mese di luglio 2007
da Michele Sidoti, Fiammetta Trisi e Giacinto Siciliano
nell’ambito delle attività previste dal progetto Equal-InTra finanziato dal FSE
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
L’ingresso in carcere e le prime regole
Le prime ore da detenuto
Questa guida ti è stata consegnata all’ingresso e ti serve per
capire cosa ti sta succedendo, come esercitare i diritti che ti sono riconosciuti e conoscere le regole che sei tenuto a rispettare. Sei già passato per l’Ufficio Matricola, dove ti hanno perquisito, preso le impronte,
le foto e i dati anagrafici.
In carcere non è possibile tenere con sé generi ed oggetti di
valore, vietati dalla normativa, pericolosi per te e per gli altri, non facilmente controllabili. Per questo motivo ti hanno tolto i soldi e tutti gli
oggetti di valore (telefono cellulare, anelli, catenine, etc.), l’orologio, la
cintura, gli abiti imbottiti: in seguito potrai richiedere, con domanda
scritta indirizzata al Direttore, la restituzione della cintura e dell’orologio (se di valore modesto). Gli altri generi non consentiti dal regolamento interno rimarranno depositati presso il casellario e ti saranno
restituiti al momento della scarcerazione. Potrai chiedere la restituzione alla famiglia, facendoli ritirare in occasione di un colloquio o spedendoli per pacco postale.
All’ingresso nella camera della sezione ove sarai assegnato
controlla che tutto sia effettivamente in ordine poiché dovrai sottoscrivere una dichiarazione che attesta il buono stato della stanza e dell’arredamento. Eventuali danni riscontrati in seguito, durante o al termine
della tua permanenza, ti saranno addebitati.
Se sei imputato (cioè non hai ancora avuto il processo) il magistrato può disporre che tu rimanga in isolamento fino a nuovo ordine e,
in tal caso, verrai portato nella sezione di isolamento.
Sei stato informato del tuo diritto di avvertire i familiari (o altre
persone) che sei in carcere? Lo puoi fare con un telegramma, o con
una lettera a busta aperta: chiedi il necessario all’Agente di Polizia
Penitenziaria della sezione (le spese postali sono a tuo carico ma, se
non hai soldi, l’amministrazione si fa carico della spedizione della lettera).
Se non hai un difensore puoi nominarlo: chiedi di andare all’Ufficio Matricola, dove trovi l’albo degli avvocati del circondario e puoi
scegliere il tuo.
Se sei un cittadino extracomunitario puoi metterti in contatto
con le autorità diplomatiche del tuo paese di provenienza: chiedi di
poterlo fare all’Ufficio Matricola.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
La vita interna
La vita carceraria è regolata da un Ordinamento Penitenziario, in
vigore dal 1975.
L’ordine e la disciplina sono condizioni per realizzare il trattamento rieducativo, quindi il carcere è un luogo dove ci sono regole
precise: conoscerle e rispettarle serve anche a non peggiorare la tua
situazione.
L’Ordinamento Penitenziario prevede che tu:
• osservi le norme che regolano la vita dell’Istituto;
• osservi le disposizioni impartite dal personale;
• abbia un comportamento rispettoso nei confronti di tutti.
Rivolgiti agli Agenti (e agli altri operatori penitenziari) usando il
“lei”; loro sono tenuti a rispondere nello stesso modo e a indicarti con il
tuo cognome.
Le infrazioni del regolamento comportano una punizione, che
può consistere nell’isolamento, fino a un massimo di dieci giorni. Durante questo periodo non puoi avere contatti con altri detenuti: puoi
effettuare i colloqui e le telefonate previste con i tuoi familiari e parlare
con gli operatori.
L’infrazione ti deve essere contestata e tu hai la possibilità di
esporre le tue giustificazioni, verbalmente o per iscritto.
Il rapporto disciplinare, o una denuncia, non ti permettono di avere lo sconto di pena previsto per la buona condotta (si chiama liberazione anticipata ed è di 45 giorni ogni semestre).
Quindi, per non allungarti la pena, evita comportamenti scorretti,
come:
• negligenza nella pulizia e nell’ordine della persona (include
gli autolesionismi);
• schiamazzi e linguaggio blasfemo;
• simulazione di malattia;
• possesso o traffico di oggetti non consentiti o di denaro;
• atti osceni (il carcere, cella compresa, è “luogo pubblico”: i
rapporti sessuali vi sono proibiti);
• intimidazione o sopraffazione verso i compagni;
• appropriazione o danneggiamento dei beni dell’amministrazione;
• possesso o traffico di strumenti atti ad offendere;
• atteggiamento offensivo nei confronti degli operatori peniten8
INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
ziari o dei visitatori;
• promozione o partecipazione a disordini e sommosse;
• ogni altro fatto previsto dalla legge come reato, commesso a
danno di compagni, operatori e visitatori.
Oltre al personale di Polizia Penitenziaria, nell’Istituto sono
presenti altri operatori:
Direttori;
Educatori;
Psicologi;
Assistenti sociali;
Operatori del Ser.T.(Servizio tossicodipendenze);
Volontari;
Cappellani (ministri del culto cattolico);
Ministri di altri culti;
Mediatori culturali;
Insegnanti.
Puoi avere un colloquio con loro rivolgendo richiesta scritta
(domandina) alla Direzione ( più avanti verranno specificate le competenze dei predetti operatori).
L’Ordinamento Penitenziario ti garantisce anche la possibilità di
entrare in contatto con il Magistrato di Sorveglianza e con il Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria: puoi chiedere
di essere sentito personalmente da loro, oppure puoi inviar loro domande e reclami scritti. Se non hai il necessario per scrivere, l’Amministrazione è tenuta a fornirtelo. Puoi scrivere anche in busta chiusa,
all’esterno della quale devi scrivere “riservata” (oltre al nome, o alla
funzione, del destinatario, e al tuo nome).
Colloqui, telefonate, pacchi, corrispondenza.
Ti spettano sei colloqui al mese, della durata di un’ora, con
familiari o conviventi (in casi particolari i colloqui “possono” essere
consentiti anche con altre persone); il colloquio con i tuoi familiari è
comunque prolungato sino a due ore quando questi risiedono in un
comune diverso da quello in cui ha sede l’istituto, a condizione che
nella settimana precedente non hai fruito di alcun colloquio e le esigenze organizzative dell’istituto lo consentono. Finché sei in attesa di
giudizio l’autorizzazione ai colloqui viene concessa dal magistrato
competente; dopo il processo di I° grado, viene concessa dal Direttore.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Se i tuoi familiari abitano lontano dalla sede dell’istituto puoi
chiedere il trasferimento per avvicinamento alla famiglia oppure il
trasferimento provvisorio per colloqui in un istituto vicino al luogo di
residenza dei tuoi familiari.
Una volta alla settimana puoi telefonare a familiari e conviventi,
sempre dopo aver ottenuto la necessaria autorizzazione dal magistrato competente, o dal direttore. Le telefonate possono essere effettuate
anche a carico del destinatario e durano al massimo dieci minuti ciascuna.
Puoi ricevere, tramite colloquio o per posta, al massimo quattro
pacchi al mese il cui peso complessivo non supera i 20Kg, contenenti
esclusivamente capi di abbigliamento (evita le scarpe nonché gli abiti
imbottiti che potrebbero essere respinti perché di difficile controllo)
ovvero, su autorizzazione del direttore, anche generi alimentari ( ti
consigliamo a tal proposito di leggere il regolamento interno dell’istituto).
Per le madri detenute non si applicano le limitazioni di cui sopra
solo se sono oggetti, generi alimentari utili al fabbisogno dei bambini.
Puoi inoltrare e ricevere corrispondenza postale senza limite.
Sulle lettere devi sempre scrivere il tuo nome e cognome. Il Magistrato
può sottoporre la corrispondenza a censura; in questo caso, sarai avvertito preventivamente e le lettere, in arrivo e in partenza, porteranno
il visto della censura.
Avvertenza : i detenuti per i reati più gravi, previsti dal primo
periodo del primo comma dell’articolo 4bis dell’Ordinamento Penitenziario, hanno diritto solamente a quattro colloqui e a due telefonate
ogni mese (le telefonate vengono registrate).
La spesa
In matricola ti hanno ritirato il denaro: presto ti verrà consegnato
un “libretto” di conto corrente, sul quale è riportato quello di cui disponi e verranno segnati tutti i successivi carichi (soldi spediti o consegnati dai tuoi familiari in occasione del colloquio, proventi di attività lavorativa all’interno, etc.) e scarichi (spese per acquisti, telefonate, vaglia,
etc.)
Oltre ai tre pasti che ti vengono forniti dall’Amministrazione, puoi
acquistare altri generi alimentari e cucinarli con un fornello a gas
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
tipo camping, anch’esso in vendita al sopravvitto. Puoi acquistare anche altri prodotti vari (detersivi, cartoleria, sigarette, etc.).
Gli acquisti possono essere fatti 2/3 volte la settimana (dipende
dall’istituto). E’ disponibile in sezione la lista dei prodotti che puoi acquistare al sopravitto con il relativo prezzo. Se hai bisogno di prodotti
diversi da quelli inseriti nella lista puoi presentare una apposita domandina al Direttore. L’acquisto di bevande alcoliche è consentito nella misura di mezzo litro al giorno, salvo diverse disposizioni della Direzione. L’acquisto di farmaci diversi da quelli disponibili in istituto è consentito solo previa autorizzazione del Direttore su prescrizione del sanitario.
Per gli acquisti e la corrispondenza puoi spendere: 520 euro
mensili (130 euro a settimana).
Se madre detenuta puoi spendere ulteriori 100 euro, 620 mensili
complessivi, (155 a settimana) sempre che i generi e prodotti siano
effettivamente destinate ai bambini.
Ai soli “familiari” e “conviventi” puoi inviare somme di denaro,
tramite vaglia postale per un massimo di 220 euro mensili.
Il limite della spesa non può essere superato.
La domandina
La domandina è un modulo che ti serve per chiedere alla direzione una vasta gamma di cose:
• colloquio con gli operatori penitenziari;
• acquisto di prodotti non compresi nell’elenco della spesa
(Mod. 72);
• sussidio economico, o vestiario, o prodotti per la pulizia;
• un lavoro interno (sappi che il tempo di attesa potrebbe essere molto lungo);
• libri in prestito dalla biblioteca;
• partecipare a corsi scolastici e altre attività.
In sostanza per tutte le cose che vorresti avere o chiedere devi
fare la domandina.
I moduli delle domandine chiedili all’Agente in servizio nella sezione.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Oltre alle domandine sono disponibili altri moduli con i quali puoi
chiedere:
•
•
•
•
colloqui con i familiari e conviventi;
telefonate con i familiari e conviventi;
colloquio con il Magistrato;
tutti i benefici previsti dall’Ordinamento Penitenziario.
Le domandine ed i moduli di richiesta vanno imbucate nella
cassetta della posta o consegnate all’Agente di sezione. Le richieste all’Autorità Giudiziaria possono essere consegnate direttamente in Matricola ed acquisite ad apposito registro (mod. IP1ex mod. 13).
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Consigli per la tutela della salute in carcere
La detenzione può comportare rischi per la tua salute: una
informazione corretta e un comportamento adeguato sono molto importanti per difenderla.
Regole generali per una vita sana
- Se rimani in branda tutto il giorno, la notte non riuscirai certa-
-
-
-
-
mente a dormire. Cerca perciò di alzarti presto il mattino e di
fare del moto: anche in cella è possibile fare ginnastica.
Cura in modo particolare l’alimentazione. Non conservare i
cibi deperibili (carni, latte, etc.) da un giorno all’altro, specialmente d’estate o quando il riscaldamento è acceso. Sbuccia
la frutta e lava la verdura, quando possibile. Se hai problemi
di masticazione o di digestione chiedi al medico una dieta
appropriata.
Cerca di non usare il vino che vendono in carcere, assieme
agli psicofarmaci, per stordirti: lo sballo lo pagheresti, in
seguito, con gravi danni fisici e mentali, oltre a rischiare un
rapporto disciplinare con conseguente punizione.
L’autolesionismo (tagliarsi, inghiottire lamette, varechina,
etc.) è inutile e ti fai soltanto male: i tuoi diritti li puoi rivendicare con i mezzi previsti dalla legge, cioè delle richieste scritte rivolte alle persone competenti. Il ricatto e la minaccia
non consentono all’Amministrazione di prendere in considerazione le tue richieste.
Farsi i tatuaggi con strumenti “artigianali” e comunque vietati
può essere pericoloso: corri il rischio di infettarti con gli aghi.
I preservativi non ci sono e i rapporti sessuali non protetti
possono trasmettere diverse malattie: AIDS, epatite B, sifilide.
Non scambiare oggetti per l’igiene personale (rasoi, spazzolini da denti, etc.), biancheria, calzature, con altri detenuti:
anche attraverso questi oggetti puoi ricevere contagi, dalla
epatite, alla scabbia, ai funghi della pelle.
Tieni aperta il più possibile la finestra della cella, per garantire il ricambio dell’aria, soprattutto se in cella ci sono fumatori.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Le ore d’aria
Ogni giorno ti spettano due ore d’aria ma, di norma, in tutti gli
Istituti ne sono concesse quattro, due al mattino e due al pomeriggio.
In alcuni Istituti è prevista anche l’aria “estiva”: un’ora da trascorrere
all’aperto dopo le quattro del pomeriggio.
Le regole per la pulizia
Per regolamento devi curare la pulizia della tua persona e della
cella in cui ti trovi. In genere è concesso di fare la doccia più volte la
settimana, anche tutti i giorni in alcuni Istituti, e quando si siano fatte
attività sportive o lavorative pesanti.
Rapporti con il servizio sanitario
° All’ingresso nel carcere vieni sottoposto a vari esami del san°
°
°
°
°
gue e il medico ti chiede se vuoi fare anche il test dell’H.I.V.
un modo per difendere la tua salute è di accettare.
I dati sulla tua salute sono riservati e i medici sono vincolati
dal segreto professionale: se hai una qualsiasi malattia parlane con loro senza timore.
Se sei tossicodipendente e lo dichiari, otterrai l’assistenza
degli operatori del Ser.T.
Il servizio sanitario penitenziario non fornisce soltanto i farmaci, ma visite specialistiche, esami clinici, cure presso i
centri clinici: se ne hai bisogno chiedi finché non ottieni queste prestazioni. E’ importante che tu collabori con il servizio
sanitario, rispettando le indicazioni dei medici ed assumendo
regolarmente i farmaci prescritti.
Per essere visitato dal medico penitenziario devi prenotarti la
sera o al mattino, tranne le urgenze, lasciando il tuo cognome all’Agente in servizio nella sezione.
Hai anche la possibilità di essere visitato da un medico esterno, a tue spese; devi chiedere al Direttore che ne autorizzi
l’ingresso, specificando il motivo della visita.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
L’importanza dell’igiene
Quando ti danno la fornitura controlla che il materasso e il cuscino siano puliti.
Come entri in una nuova cella, lavala da cima a fondo, anche se
sembra già pulita.
Se non hai soldi, chiedi alla amministrazione i prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della cella.
Tieni costantemente puliti i ripiani dove conservi il cibo, le stoviglie, il lavandino, il water; cerca comunque di risparmiare l’acqua e usa
i detersivi nelle dosi indicate.
È consigliabile fare la doccia tutti i giorni, o comunque ogni volta
che è consentita. Non entrare nelle docce a piedi nudi, rischi di prenderti funghi e verruche.
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Il Personale dell’istituto
All’interno dell’Istituto sono presenti diverse figure professionali
ed Istituzionali:
Il Direttore;
La Polizia Penitenziaria;
Gli Educatori;
Gli Assistenti sociali;
Gli Psicologi;
I volontari:
Il Cappellano ed i Ministri di Culto;
Il personale sanitario
e gruppi di lavoro, i più significativi dei quali sono:
il GOT e
l’Equipe di Osservazione e Trattamento.
Il Direttore
E’ la figura di vertice della struttura, che cura l’organizzazione
ed il coordinamento degli interventi dei vari operatori e decide sulle
richieste di competenza della Direzione. In alcuni istituti è coadiuvato
da uno o più vice direttori, che lo sostituiscono. E’ responsabile delle
procedure disciplinari, presiede il consiglio di disciplina e l’equipe di
osservazione trattamento. Puoi chiedere, con lettera o “domandina”,
di conferire con il direttore e i vicedirettori al fine di esporre problemi
personali o reclami relativi alla tua condizione detentiva
La Polizia Penitenziaria
Attende ed assicura l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi
della libertà personale, garantisce l’ordine all’interno degli istituti di prevenzione e pena e ne tutela la sicurezza, partecipa, anche nell’ambito
dei gruppi di lavoro, all’attività di osserva-zione e di trattamento rieducativo dei detenuti e di coloro che espiano una misura di sicurezza
detentiva, espleta il servizio di traduzione ed il servizio di piantonamento nei luoghi esterni di cura dei detenuti e di coloro che espiano
una misura di sicurezza detentiva.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
La Polizia Penitenziaria è suddivisa nei seguenti ruoli, secondo
l’ordine gerarchico:
_ ruolo dei Commissari (indossano sull’uniforme distintivi con una o
più stellette)
_ ruolo degli Ispettori (indossano sull’uniforme distintivi con uno o più
pentagoni)
_ ruolo dei Sovrintendenti (indossano sull’uniforme distintivi con una
o più barre)
_ ruolo degli Agenti e degli Assistenti (indossano sull’uniforme distintivi neutri o con uno o più segni rossi .
La polizia penitenziaria, costantemente presente nelle sezioni e
negli altri luoghi di permanenza dei detenuti, è il tramite di contatto con
tutte le altre figure professionali.
Nell’ambito dell’espletamento dei compiti propri legati al servizio
di sicurezza e custodia, garantisce le condizioni per la realizzazione
delle finalità del trattamento.
Il Comandante di Reparto partecipa alle riunioni dell’equipe di
osservazione e trattamento, anche utilizzando gli elementi di osservazione raccolti dal personale.
L’Educatore
L’educatore svolge la propria attività nei riguardi delle persone
mediante la formulazione e la attuazione di progetti educativi caratterizzati da intenzionalità e continuità, volti a promuovere e contribuire al pieno
sviluppo delle potenzialità di crescita personale e di inserimento e partecipazione sociale, agendo, per il perseguimento di tali obiettivi, sulla relazione interpersonale, sulle dinamiche di gruppo e sull’organizzazione dei servizi in campo educativo.
È la figura, quindi, che predispone, organizza e coordina le attività interne inerenti la scuola, il lavoro, la biblioteca, le iniziative culturali, ricreati-ve e sportive, in collaborazione con gli altri operatori. Partecipa, nell’ambito dell’équipe “di osservazione e trattamento” di cui è il
segretario tecnico, alla definizione di un percorso finalizzato alla ricerca, da parte della persona detenuta, di una propria dimensione all’interno del contesto sociale. Nel caso di istanze per la fruizione di benefici, l’équipe relaziona alla Magistratura di Sorveglianza sugli esiti dell’osservazione della personalità.
L’educatore quale segretario tecnico è l’elemento di continuità
tra il GOT ed il gruppo interprofessionale cd. “équipe”.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
L’assistente sociale
L’Assistente sociale appartiene all’Ufficio Esecuzione Penale
Esterna.
Si occupa del rapporto tra il detenuto ed il suo ambiente esterno
(familiare, lavorativo, abitativo, etc.) e delle eventuali problematiche
che ci possono essere in tale contesto. In caso di ammissione a misure alternative la persona che ne fruirà sarà seguita, all’esterno, dall’Ufficio Esecuzione Penale Esterna. L’Assistente sociale collabora con
l’Istituto nelle attività di osservazione della personalità e può intervenire:
° su richiesta dell’Istituto per fornire una consulenza;
° su richiesta dell’Istituto e/o della Magistratura di Sorveglianza
quando il detenuto nei termini di legge richiede un benefi-cio
(es. permesso premio, art. 21, misure alternative alla detenzione); in questi casi l’assistente sociale partecipa all’attività
di osservazione della personalità nell’équipe di osservazione
e trattamento;
° su richiesta del detenuto attraverso “domandina”, o su richiesta dei familiari dello stesso presso l’UEPE., l’assistente sociale effettua colloqui di consulenza inerenti problemi di tipo
familiare e sociale. Si evidenzia che l’Assistente sociale potrà
attivare interventi solo negli ambiti sopra riferiti.
Lo psicologo
È una figura professionale che su indicazione della Direzione
fornisce un sostegno psicologico durante la detenzione; partecipa, all’occorrenza, nell’ambito dell’équipe “di osservazione e trattamento fornendo una consulenza sul profilo di personalità del condannato.
I compiti degli psicologi penitenziari si possono sintetizzare in:
osservazione e trattamento, sostegno psicologico, servizio Nuovi
Giunti, consiglio disciplina integrato ex art. 14 bis.
Volontari penitenziari
Sono privati cittadini che, a titolo volontario, operano sotto il coordinamento della Direzione dell’Istituto, fornendo, principalmente, so18
INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
stegno morale ai detenuti ed organizzando attività ludiche e ricreative.
Tali operatori non possono tenere relazioni con il mondo esterno
(familiari, avvocati, magistrati, etc.), se non per casi specifici espressamente autorizzati.
Si occupano inoltre di altre problematiche quali la fornitura di
vestiario, di disbrigo di pratiche burocratiche, ecc.. Assicurano una
presenza almeno una volta a settimana.
Il Sanitario
L’assistenza sanitaria è prestata, nel corso della permanenza
nell’istituto, con periodici riscontri, indipendentemente dalle richieste,
dal Sanitario d’istituto che ha appunto il compito di garantire la salute
dei reclusi. Il Sanitario d’istituto partecipa anche alle varie attività di
osservazione e trattamento delle persone detenute.
L'assistenza sanitaria per i detenuti e gli internati è assicurata in
ogni struttura detentiva con la presenza di personale medico e paramedico.
I Ministri di culto
In ogni istituto è presente un Cappellano a cui sono affidate le
pratiche di culto e l’assistenza religiosa cattolica. Chi ha una religione
diversa dalla cattolica ha il diritto di ricevere i Ministri del proprio culto
e di celebrare i relativi riti. Tutti i Ministri di culto sono a disposizione
dei detenuti nelle ore della loro permanenza nell’istituto per effettuare
dei colloqui.
Per Gruppo di osservazione e trattamento – GOT - deve intendersi il gruppo allargato di cui fanno parte o possono essere chiamati a far parte, con il coordinamento dell’educatore, tutti coloro che
interagiscono con il detenuto o che collaborano al trattamento dello
stesso (operatori di pol. Penitenziaria, l’assistente sociale incaricato
dal direttore del Centro, l’esperto, l’insegnante del corso scolastico o
professionale frequentato dal detenuto, il volontario, il medico, etc.).
L’Equipe è il gruppo ristretto presieduto dal direttore e composto
dagli operatori penitenziari (educatore, assistente sociale incaricato
del caso, comandante di reparto e dall’esperto) che ha il compito di
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
elaborare un documento avente rilevanza esterna, una sintesi /
aggiornamento dell’osservazione, un’ipotesi di trattamento intra o extra
murario, da inviare per l’ approvazione/ratifica alla competente Magistratura di sorveglianza o ancora la relazione contenente le notizie per
la medesima Magistratura in ordine alla richiesta di benefici.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Servizi della struttura penitenziaria
SERVIZI INTERNI
Il vestiario
Per comprovate necessità (mancanza di vestiario di proprietà ed
accertate situazioni di indigenza) è possibile richiedere, tramite la compilazione di apposita modulistica e fatta salva la disponibilità, capi di
abbigliamento. Il servizio è fornito dal magazzino detenuti (in alcuni
istituti da altro personale) e il vestiario è generalmente fornito dai volontari o ricevuto da donazioni.
La pratica delle religione
La Direzione organizza funzioni religiose cattoliche e degli altri
culti e presso ogni sezione è presente l’elenco dei Ministri di Culto delle varie religioni con i quali, previa richiesta, è possibile effettuare gli
incontri.
È comunque consentito praticare autonomamente la propria religione, purché non si esprima in comportamenti molesti per la comunità.
Le prescrizioni delle diverse religioni sono tenute in considerazione per la somministrazione del cibo.
Lo studio e la formazione
La Direzione organizza :
- in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione
corsi scolastici (alfabetizzazione, elementari, media, superiori);
- in collaborazione con la Regione e gli Enti formativi, corsi di
formazione proflessionale;
- corsi didattici di livello e tipologie differenti.
Quando deve essere avviato un corso, viene fatto un bando, af
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
fisso nelle sezioni e nei luoghi comuni, perché tutti ne possano venire
a conoscenza. Se sei interessato e possiedi i requisiti richiesti (posizione giuridica, fine pena, competenze, etc.), puoi fare la richiesta.
Se vengono affissi bandi relativi a corsi previsti in altri Istituti si
può richiedere il trasferimento per partecipare a tali specifici corsi.
Il lavoro interno
Per essere ammessi ad una delle mansioni lavorative interne è
necessario fare una specifica richiesta. L’ammissione al lavoro avviene per graduatoria come previsto dall’Ordinamento Penitenziario. I
criteri possono cambiare da istituto ad istituto. Se sei in possesso di
particolari abilità e competenze e titoli professionali (cuoco, barbiere,
imbianchino, idraulico, etc.) fallo presente. Puoi essere iscritto nelle
apposite liste speciali per “mestiere”.
Le attività sportive
La Direzione organizza attività sportive presso gli spazi disponibili con un accesso in orari e giorni diversi a seconda della sezione di
appartenenza. Se sei interessato a partecipare puoi inoltrare richiesta
utilizzando gli appositi moduli (in assenza puoi utilizzare la c.d. domandina). Per l’ammissione all’attività sportiva devi essere in possesso del
nulla osta sanitario all’attività non agonistica che devi richiedere al sanitario dell’istituto.
La biblioteca
L’Istituto ti offre la possibilità di accedere ad un servizio di biblioteca nel quale puoi trovare libri o riviste, sia in lingua italiana che straniera.
Puoi fruire del servizio di biblioteca compilando sempre la
“domandina”. L’elenco dei testi disponibili lo puoi trovare presso la tua
sezione. In alcuni istituti è possibile accedere direttamente alla biblioteca. Nella maggior parte dei casi puoi chiedere il libro che ti sarà consegnato dopo alcuni giorni.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Mediazione interculturale - I mediatori culturali
È una figura che, se, presente all’interno dell’Istituto, opera un
raccordo tra gli appartenenti alle varie culture, sia detenuti sia operatori. Inoltre presta sostegno ai detenuti stranieri a seconda delle necessità specifiche presentate dagli stessi e legate alla cultura di provenienza (lingua, comprensione delle norme, religione, etc.). Partecipa,
all’occorrenza, al Gruppo di Osservazione e Trattamento (da distinguersi dalla cd. équipe).
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Servizi offerti da Enti Territoriali esterni
Nella maggior parte degli istituti, grazie al raccordo ed alla collaborazione con gli enti esterni, sono forniti dei servizi ulteriori che possono agevolare la tua permanenza in carcere ed il tuo percorso di reinserimento. Si indicano di seguito i principali:
PROVINCIA - I Servizi per l’Impiego
Tra i vari collegamenti che l’Istituto ha attivato con gli enti presenti sul territorio, un ruolo importante è quello svolto dalla collaborazione con i Centri per l’Impiego (gli ex Uffici di Collocamento).
Si tratta di nuove realtà, presenti su tutto il territorio nazionale,
che offrono servizi specialistici dedicati al lavoro.
In ogni Centro per l’Impiego potrai trovare:
1. Servizio di Accoglienza e Informazione, grazie al quale è
possibile ricevere un quadro completo delle opportunità proposte dal
Centro per l’Impiego, o da altre strutture territoriali, circa la formazione
e le offerte di lavoro.
2. Servizio di Orientamento fornisce un supporto alla persona
in tutte le fasi di cambiamento, sia professionale che scolastico - formativo. Pertanto, svolge un’azione mirata per individuare competenze,
abilità e conoscenze del lavoratore allo scopo di renderlo occupabile.
Il servizio viene erogato attraverso le seguenti modalità: colloquio, individuale e di gruppo, seminari, test, questionari e strumenti di
autovalutazione.
3. Servizio Incontro Domanda/Offerta
È il servizio motore del Centro per l’Impiego.
Ha come obiettivo la soddisfazione delle richieste espresse sia
dalle imprese che dai cittadini/lavoratori.
Si occupa di sensibilizzare ed informare le imprese pubbliche e
private, di individuare le opportunità di lavoro presenti sul territorio e di
informare il cittadino/lavoratore sulle concrete possibilità di occupazione.
A queste attività principali si aggiungono quelle dedicate all’au24
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toimpiego, grazie alle quali tutti gli utenti che aspirano a creare la propria impresa ricevono assistenza, informazioni e utili riferimenti normativi.
4. Servizio Inserimento Lavorativo Utenza Svantaggiata
(S.I.L.U.S.)
È un’attività specialistica che opera allo scopo di favorire l’inserimento lavorativo e l’integrazione dei cittadini disoccupati o inoccupati,
che hanno difficoltà nella ricerca autonoma del lavoro, a causa di disabilità (fisica, sensoriale, motoria e psichica) o di svantaggio ed esclusione sociale.
A quest’ultima categoria appartengono:
- i disoccupati di lungo periodo e bassa qualifica;
- i giovani con bassa scolarità;
- le donne con bassa scolarità/con carico di famiglia/in reinserimento lavorativo;
- gli immigrati;
- i nomadi;
- i detenuti sottoposti a pene alternative ed ex-detenuti
(secondo quando stabilito dal D.G.R. 157/06);
- tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti;
- alcolisti ed ex-alcolisti;
- cittadini a rischio di povertà;
- cittadini over 40 disoccupati o inoccupati.
All’interno dell’Istituto è attivo uno sportello che offre alcuni di
questi servizi.
La sua finalità è quella di farti conoscere il Centro per l’Impiego
con il quale potrai iniziare un percorso che, partendo dall’iscrizione
nell’elenco anagrafico, ti permette di maturare l’anzianità di disoccupazione, requisito spendibile per accedere nel mercato del lavoro.
Un nuovo percorso che, una volta terminata la pena, potrà continuare e facilitarti nella ricerca del posto di lavoro.
Se sei interessato, potrai rivolgerti agli operatori dello sportello
per fissare un appuntamento utilizzando la “domandina” che già conosci.
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5. Servizio di Mediazione
Affidato a mediatori culturali, il servizio è rivolto essenzialmente
a cittadini extracomunitari residenti sul territorio e fornisce informazioni
sulla normativa vigente (come ad esempio per il permesso di soggiorno, il regime dei flussi migratori, il riconoscimento del titolo di studio).
Un’attività di orientamento completa, che tiene conto delle richieste del
cittadino extracomunitario, spesso incapace di orientarsi sul territorio a
causa delle scarse conoscenze linguistiche, oppure perché a contatto
con uno stile di vita differente da quello della cultura di provenienza.
AZIENDA SANITARIA LOCALE (ASL)
1. SERVIZIO TOSSICODIPENDENTI/ALCOLDIPENDENTI.
L’assistenza sanitaria ai detenuti tossicodipendenti e alcol dipendenti viene prestata dal Servizio Tossicodipendenti operante in
ogni Istituto penitenziario. Esso è composto dal Medico dirigente, da
un altro medico, da un assistente sociale, da uno psicologo e da una
infermiera.
Per accedere al servizio basta fare richiesta con la “domandina”;
in ogni caso, alla visita medica di primo ingresso, segnala la tua situazione di dipendenza: questa sarà comunicata al Servizio Tossicodipendenti.
Ti consigliamo di servirti del Servizio che può aiutarti a risolvere i
problemi della dipendenza e non usarlo per uscire prima dal carcere:
usa il periodo di detenzione (anche se breve) per tentare di superare
la dipendenza da sostanze.
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I benefici penitenziari e le misure alternative alla
detenzione
La tua situazione in carcere è regolamentata, tra l’altro, dalla
legge cosiddetta di Ordinamento penitenziario (che indicheremo O.P.)
e dal regolamento della legge (R.E.).
Legge e regolamento indicano i tuoi diritti ed i tuoi doveri nella
situazione in cui ti trovi.
Queste sono le possibilità previste dall’ordinamento penitenziario e vengo descritte operando una semplificazione. Tieni presente che
i termini e le condizioni possono variare se si è stati condannati per
determinati reati (articolo 4 bis O.P.)
I moduli per inoltrare le richieste si trovano presso ogni sezione
detentiva. Per chiarimenti rivolgiti sempre all’area educativa.
Permesso premio : ( art. 30 ter O.P.)
Chi ha mantenuto regolare condotta e non risulta socialmente
pericoloso può uscire dal carcere per un massimo di 15 giorni per ogni
permesso concesso (e per non più di 45 giorni per ogni anno) per coltivare interessi culturali, affettivi e di lavoro. Lo concede il Magistrato di
sorveglianza dopo l’espiazione di almeno1/4 di pena ( o metà pena per
i reati indicati nel comma 1 dell’art. 4bis O.P.)
Lavoro all’esterno: (art. 21 O.P)
È un modo di espiare la pena legato allo svolgimento di un’attività lavorativa esterna pubblica o privata. Su provvedimento della Direzione dell’Istituto, può essere riconosciuto a:
- definitivi per reati comuni senza alcuna limitazione relativa
alla posizione giuridica e al periodo trascorso in carcere;
- condannati alla pena della reclusione per uno dei delitti indicati nel comma 1 dell’art. 4 bis O. P. dopo 1/3 della pena e
comunque non oltre 5 anni;
- condannati all’ergastolo dopo l’espiazione di almeno 10 anni.
Il provvedimento di ammissione al lavoro all’esterno diventa esecutivo dopo l’approvazione del Magistrato di Sorveglianza.
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Liberazione anticipata: ( art. 54 O. P. e art.103 R. E.)
Consiste in una riduzione della pena pari a 45 giorni, per ogni 6
mesi di pena espiata. Viene concessa a chi ha tenuto una regolare
condotta ed ha anche partecipato alle attività trattamentali organizzate
in carcere.
È riconosciuta anche per il periodo trascorso in custodia cautelare ed agli arresti domiciliari.
Semilibertà: ( art. 48 O. P. e art. 101 R. E.)
Può essere data a chi, disponendo di un’attività lavorativa, formativa o comunque utile per il reinserimento sociale, è:
-sottoposto ad una misura di sicurezza (in qualunque momento);
- condannato ad una pena superiore ai 6 mesi ed abbia scontato
metà pena (2/3 per i reati all’articolo 4 bis, comma 1 O.P.);
-condannato all’ergastolo ed abbia scontato 26 anni di detenzione. La persona in semilibertà esce dal carcere la mattina e fa rientro la
sera.
Detenzione domiciliare (art. 47 ter O. P. e art. 100 R. E.)
Può scontare la pena agli arresti domiciliari (che si chiamano
detenzione domiciliare quando la pena è definitiva) chi ha compiuto 70
anni, non è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per
tendenza e non è stato condannato con la recidiva. Inoltre chi deve
scontare una pena o un residuo di pena inferiore ai quattro anni se:
-donna in stato di gravidanza, madre o padre di prole inferiore
ai 10 anni;
-persona in particolari condizioni di salute o di età anagrafica
superiore ai 60 anni (se inabile) o inferiore ai 21 anni;
-persona con una pena o residuo di pena inferiore ai due anni
indipendentemente dalle condizioni sopra descritte se non sussistono i
presupposti per ottenere l’affidamento in prova (e non condannata per
reati di cui al 4 bis o con recidiva 99, 4° c.).
Detenzione domiciliare speciale (art. 47 quinquies O. P.)
Può essere data se la detenuta è madre di prole inferiore ai 10
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anni, non manifesta recidiva, partecipa all’opera trattamentale ed ha
espiato un terzo della pena (15 anni se la pena è quella dell’ergastolo).
Affidamento in casi particolari (art. 94 D. P. R. 309/90 e
art. 99 R.E.)
Può esservi ammessa la persona tossicodipendente e/o alcool
dipendente, con condanna o residui di pena inferiori ai 6 anni (4 se per
reati di cui all’art. 4 bis o.p.), che abbia in corso un programma di recupero o che ad esso intenda sottoporsi (d’accordo con il Servizio Tossicodipendenze della Sua ASL). La misura può essere concessa per un
massimo di due volte.
Sospensione dell’esecuzione della pena detentiva per tossicodipendenti o alcooldipendenti (art. 90 ss., D. P. R. 309/90)
Può essere data a chi deve scontare una pena o un residuo pena inferiore ai 6 anni (4 se condannati per reati di cui all’art.4 bis o.p.)
per reati commessi in relazione allo stato di tossicodipendenza/alcool
dipendenza.
La persona si deve essere sottoposta con esito positivo ad un
programma terapeutico e socio – riabilitativo. In questo caso la pena
rimane sospesa per 5 anni e si estingue se in questo periodo non viene commesso delitto non colposo punibile con la reclusione altrimenti
viene revocata).
Affidamento in prova al Servizio Sociale (art. 47 O. P. e artt.
da 96 a 98 R. E.)
Se la condanna o il suo residuo pena è inferiore ai tre anni, valutati i risultati dell’osservazione della personalità, il soggetto può essere
affidato al servizio sociale per il periodo di pena ancora da scontare; in
tale periodo verrà seguito dall’Ufficio Esecuzione Penale Esterna.
Sospensione condizionata della pena detta indultino
(legge 207/03)
Chi ha scontato almeno metà della pena e deve scontare ancora
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al massimo 2 anni per una condanna diventata definitiva prima del 22
agosto 2003 può ottenere il cosiddetto indultino, cioè uscire dal carcere anticipatamente. Ci sono delle limitazioni (ad esempio non può es
sere richiesto da chi è stato condannato per determinati reati).
Liberazione condizionale (art. 176 C.P. e art. 682 C.P.P.)
Può essere riconosciuta a chi ha scontato almeno 30 mesi e
comunque almeno 1/2 della pena inflitta qualora il rimanente della pena non superi i 5 anni (se recidivo almeno 4 anni di pena e non meno
di 3/4; se condannato all’ergastolo gli anni scontati devono essere
almeno 26). Per ottenerla bisogna aver tenuto, durante il tempo di esecuzione della pena, un comportamento tale da far ritenere sicuro il ravvedimento. È subordinata all’adempimento delle obbligazioni civili derivanti dal reato ai sensi degli artt. 185 e ss c.p. (restituzioni e risarcimento del danno), salvo si dimostri l’impossibilità di adempierle.
IMPORTANTE:
Quando la decisione è presa dal Magistrato di Sorveglianza, e tu
non la ritieni giusta, da quando ricevi l’atto, ed entro un termine indicato sull’atto stesso, puoi fare reclamo al Tribunale di Sorveglianza.
Quando la decisione è presa dal Tribunale di Sorveglianza, e tu
non la ritieni giusta, entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento,
puoi fare ricorso alla Corte di Cassazione.
IMPORTANTE:
Il Magistrato di sorveglianza vigila sull’organizzazione degli istituti, in
particolare esercita la vigilanza sull’esecuzione delle pene che deve
essere attuata in conformità alle leggi e ai regolamenti. Il Magistrato di
sorveglianza è inoltre competente su alcuni provvedimenti: sul riesame
della pericolosità sociale, sulla liberazione anticipata, sulla remissione
del debito, sui permessi, sulle licenze, sulle modifiche relative all’affidamento in prova al servizio sociale e sulla detenzione domiciliare.
Approva con decreto il provvedimento di ammissione al lavoro esterno
eseguito dal Direttore dell’istituto.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Notizie utili per l’inserimento lavorativo esterno
Infine ti informiamo che esistono delle leggi nazionali e regionali che
erogano contributi (fiscali ed economici) a favore di chi assume detenuti ed ex detenuti.
Queste notizie ti possono essere utili quando cerchi lavoro da solo
con l’aiuto dei tuoi familiari.
Legge 497/1990 (articolo 8, comma 9)
I datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato lavoratori disoccupati da oltre 24 mesi godono di uno sgravio contributivo triennale del 50%
Legge 193/2000 ( Legge Smuraglia)
Le imprese pubbliche e private che organizzano attività produttiva all’interno degli istituti penitenziari o che assumono detenuti ammessi al lavoro all’esterno hanno uno sgravio fiscale in misura pari
all’80% dei contributi previdenziali ed hanno diritto a un credito mensile di imposta pari a 516,46 euro per ogni lavoratore assunto. Il credito
è cumulabile con le altre agevolazioni.
Legge regione Abruzzo 12 giugno 1998, N. 55 (articolo 13)
Ai datori di lavoro che assumono soggetti in condizioni di particolare disagio sociale (persone assoggettate nel corso degli ultimi cinque anni a misure limitative della libertà per almeno sei mesi; detenuti
ammessi al lavoro esterno in regime di semi-libertà; soggetti che abbiano svolto od abbiano in corso programmi terapeutici di recupero
socio-riabilitativo, ai sensi del D.P.R. 9/10/90 n. 309, in relazione a
stati di dipendenza da alcool o sostanze stupefacenti e psicotrope) è
corrisposto un contributo biennale, pari a lire 15 milioni per la prima
annualità e 11 per la seconda. La Regione riconosce, inoltre, il valore
sociale di un inserimento lavorativo temporaneo, accordando all'Impresa che assuma taluno dei soggetti di cui al presente articolo, per un
periodo non inferiore a 18 mesi, il 50% del contributo indicato per la
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
prima annualità. Qualora alla scadenza si proceda alla trasformazione
del rapporto a tempo indeterminato, compete, in via aggiuntiva, il contributo indicato per la seconda annualità.
Per chiarimenti e ulteriori informazioni rivolgiti agli sportelli del
Centro per L’impiego.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Notizie e consigli pratici per i cittadini extra comunitari
• L’espulsione decretata come misura di sicurezza (pena accessoria di quella alla detenzione) può esserti revocata se hai
mantenuto buona condotta in carcere: la richiesta di riesame
della pericolosità e di revoca dell’espulsione va rivolta al Magistrato di Sorveglianza.
• L’espulsione quale misura alternativa alla detenzione
Questa espulsione può essere ordinata dal Magistrato di Sorveglianza solo nei confronti del cittadino straniero già detenuto per una condanna definitiva, che deve scontare una pena
residua di meno di due anni (cioè se mancano meno di due
anni al fine pena), salvo che la condanna riguardi determinati
reati gravi).
L’espulsione la può richiedere tu direttamente.
• Anche lo straniero detenuto senza permesso di soggiorno e
senza documento di identità in corso di validità può essere
ammesso, quando ricorrono gli altri presupposti, al lavoro all’esterno ed alle misure alternative alla detenzione.
• Se hai il permesso di soggiorno non lasciarlo scadere ma
chiedine il rinnovo attraverso l’Ufficio Matricola del carcere: ti
verrà riconosciuta la residenza presso l’Istituto dove sei detenuto.
• Ottenere la residenza presso l’Istituto nel quale sei detenuto ti
permette l’iscrizione al Centro per l’ Impiego della città nella
quale l’Istituto sorge.
• Avere una regolare residenza in Italia ti dà diritto ad avere
l’assistenza socio - sanitaria prestata dai vari servizi pubblici
che operano nel distretto (A.S.L., Ser.T., etc.).
• Trovare un lavoro esterno significa, in molti casi, poter ottenere una misura alternativa alla detenzione e avere una possibilità in più di regolarizzarti, al termine della pena.
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
• Se sei irregolare fai la massima attenzione all’uscita di eventuali sanatorie, potresti metterti in regola, anche da detenuto.
• Nel caso tu abbia dichiarato un nome falso al momento dell’arresto sappi che chiedere che ti venga attribuito quello autentico può essere il primo passo verso la regolarizzazione.
La richiesta relativa va indirizzata alla Questura del luogo in
cui sei detenuto.
• Approfitta del periodo di detenzione per apprendere l’italiano,
iscriviti ai corsi di alfabetizzazione che vengono organizzati in
quasi tutti gli istituti (oppure a corsi scolastici di grado superiore se hai già una conoscenza di base della lingua italiana).
• Se hai multe da pagare, puoi chiederne la conversione nella
libertà controllata (con firma in questura), condizione che ti dà
diritto a soggiornare in Italia per “motivi di giustizia” al termine
della pena detentiva e per tutto il periodo della libertà controllata.
• Nei rapporti con l’istituzione l’uso della lingua italiana costituisce un grande vantaggio, anche per i tuoi familiari che vengono al colloquio o ai quali telefoni: le telefonate effettuate in
italiano non richiedono la presenza dell’interprete e quindi
vengono autorizzate con maggiore facilità.
• I documenti anagrafici (esempio lo stato di famiglia) presentati
per ottenere l’autorizzazione ai colloqui, se sono scritti in lingue diverse dall’italiano, richiedono un esame più lungo e
quindi ritardano la concessione dei colloqui.
• Presso Consolati e Ambasciate è possibile farsi rilasciare
questi documenti già scritti in italiano.
• Per affrontare e, se possibile, risolvere i problemi burocratici e
amministrativi chiedi l’aiuto degli operatori, dei volontari, oppure del mediatore culturale (quando è presente nell’Istituto).
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Ulteriori informazioni potrai trovarle presso la biblioteca consultando la versione integrale dell’Ordinamento penitenziario e il
Regolamento Interno dell’Istituto (se non ti è gia stato consegnato). In ogni caso per specifiche approfondite informazioni
rivolgiti all’area educativa (agli educatori per intenderci)
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INTRA – Guida per i detenuti ed ai servizi penitenziari
Per la compilazione della presente guida abbiamo liberamente tratto da analoghe guide distribuite in altri
istituti penitenziari di Italia. In particolare, un doveroso ringraziamento al sito : www.ristretti.it, alla casa
Circondariale Lo Russo-Cotugno di Torino , agli Istituti penitenziari della regione Emilia Romagna, alla Provincia di Udine.
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Prodotto realizzato dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per l’Abruzzo e il Molise
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