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settembre 2009
Un bilancio sociale di fine mandato
Le attività dell’OAT nel quadriennio 2005-2009
Com’è consuetudine per gli enti pubblici territoriali, anche l’Ordine di
Torino conclude il mandato con la pubblicazione di un bilancio sociale,
segnalazione e descrizione delle attività svolte, da cui il lettore trarrà
le proprie valutazioni sulla ragionevolezza del programma sviluppato
e sulla coerenza delle iniziative con le intenzioni programmatiche. Un
documento che testimonia l’impegno del Consiglio uscente e rappresenta un viatico impegnativo per quello di prossima elezione.
Va detto che, in considerazione dell’immobilismo politico e di governo
che ha contrassegnato anche questi ultimi quattro anni rispetto alle
attese del mondo professionale italiano, non potendo incidere sulle
strutture ordinamentali (cioè sull’impalcato istituzionale, disciplinato
per legge e non autoregolamentabile), l’Ordine di Torino ha rafforzato le
proprie strutture operative, potenziando il ruolo della Fondazione OAT,
vero strumento di realizzazione delle voci di programma: formazione,
informazione, valorizzazione della cultura dell’architetto.
Sono cresciuti i corsi di aggiornamento e di formazione continua, intesi
come anticipazione di una pratica che ha già coinvolto, con soddisfazione,
altre professioni. Si è moltiplicata l’attività di comunicazione con le news
settimanali e con il sito, che ha raggiunto livelli di audience elevatissimi. Lo
sforzo editoriale si è dilatato e differenziato, per canali di diffusione, con le
numerose pubblicazioni edite a conclusione di corsi o di convegni, con la
nascita del magazine TAO, e con la presenza costante di una pagina su “Il
Giornale dell’Architettura” o, periodicamente, sui quotidiani nazionali.
Sul piano culturale, due traguardi su tutti. In primo luogo, l’assunzione
– a conclusione di un lavoro promozionale condotto con determinazione – di un ruolo riconosciuto, tra le istituzioni, di operatore culturale
che costruisce iniziative di valorizzazione dell’architettura (su tutte, il
grande, e unico in Italia, Congresso mondiale degli architetti, celebrato
a Torino lo scorso anno). E poi, i due temi portati al confronto pubblico
e valorizzati con il massimo impegno: la città sostenibile e la buona
architettura. Per non parlare poi dei numerosi eventi, ricordati in queste
pagine, che hanno dato lustro al lavoro dell’architetto e importanza
all’architettura di qualità.
Infine, merita la segnalazione conclusiva l’attenzione assidua dedicata
dal Consiglio ai problemi della professione. Il grande sforzo di promozione del concorso ha portato l’Ordine ad assumere il ruolo – necessario
e spesso sollecitato – di consulente delle pubbliche amministrazioni. A
cui si è aggiunta la scrupolosa continuità di osservazione delle procedure di affidamento, con lo scopo di dissuadere gli enti banditori dal
premiare il prezzo e non la qualità. Il rilancio della tariffa professionale si
è basato sulla messa a disposizione gratuita a tutti gli iscritti di un programma di elaborazione automatica delle parcelle: e gli stessi Comuni
cominciano a servirsene, ormai avvertiti del pericolo di affidarsi all’entità
dei ribassi per giudicare la realizzabilità di un’opera pubblica.
Riccardo Bedrone, presidente OAT
Consiglio OAT
Riccardo Bedrone, presidente
Sergio Cavallo, vicepresidente
Felice De Luca, segretario
Adriano Sozza, tesoriere
consiglieri
Roberto Albano
Domenico Bagliani
Giuseppe Brunetti
Mario Carducci
Mariuccia Cena
Beatrice Coda (fino a giugno 2007)
Franco Ferrero
Franco Francone
Giorgio Giani
Elisabetta Mazzola (da giugno 2007)
Gennaro Napoli
Stefania Vola
direttore OAT
Laura Rizzi
RePlay – 2
Servizi OAT

Consulenze gratuite
Fiscali
Legali
Previdenziali
Sicurezza

Convenzioni
Europaconcorsi
Visure catastali on-line

Bacheca
Cercolavoro
Offrolavoro
Annunci
Architetti oltre la crisi.
Un piano strategico
per la professione
Negli ultimi 4 anni molti Ordini hanno promosso iniziative per aprire una
nuova via di promozione degli architetti e dell’architettura. L’OAT, in più,
si è impegnato per invertire la tendenza, consolidatasi negli anni, a sottovalutare l’importanza della progettazione e il ruolo dei progettisti. La
crisi economica dell’ultimo periodo ha peggiorato il quadro. Per promuovere l’opera di quegli architetti che sono capaci di offrire molto,
con uno sforzo personale di innovazione, all’elaborazione del futuro e
alla qualità della vita della collettività, è stato messo a punto un piano
strategico per la professione, un progetto per i progettisti, un’ipotesi
di sviluppo per la categoria pensato direttamente dagli architetti. La
discussione è stata impostata attraverso un approccio ‘provocatorio’,
che ha proposto una serie di incontri sul territorio per raccogliere idee,
commenti, osservazioni intorno a un documento preliminare definito a
partire dalla ricerca del Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali
di Mercato per l’Edilizia e il Territorio) “Il mercato della progettazione
architettonica in Italia” pubblicata nel gennaio 2008. Il documento preliminare in estrema sintesi ha considerato che:
´´il ciclo edilizio in costante crescita in Italia negli ultimi 10-15
anni non ha visto protagonisti gli architetti, i quali riscontrano
per lo stesso periodo un calo consistente delle commesse
pubbliche e private;
´´la responsabilità oggettiva della categoria stenta a riformarsi
nell’organizzazione del lavoro e nell’adeguamento agli strumenti
tecnologici oggi disponibili. Troppi studi sono ancora formati da un
solo componente, evidenziando una resistenza non ragionevole a
formare gruppi stabili ed interdisciplinari di progettazione;
´´il sistema di confronto concorrenziale sovrastima i parametri
“commerciali” del fare progettuale e sottovaluta o non considera gli aspetti dell’elaborazione intellettuale; non contiene
misure di valutazione della capacità di formazione permanente
del professionista;
´´il sistema normativo non garantisce né chiarezza né controllo
sui limiti di competenze delle singole professioni tecniche e,
anzi, propone nuovi attori e confini sempre più labili tra le possibilità di intervento;
Tariffa, minimi e i ribassi
L’attività professionale è stata per lunghi anni valutata economicamente
attraverso la tariffa determinata per legge e commisurata ad un minimo
inderogabile. Chi opera professionalmente sa bene che al di sotto di un
certo limite la prestazione non può essere resa in modo completo ed
esaustivo e nei confronti del committente il suo superamento rappresenta un segnale d’allarme importante.
Recenti provvedimenti legislativi sono intervenuti a eliminare i minimi
tariffari in nome del rispetto del principio di concorrenza tra professionisti regolato dal sistema di mercato. La crisi economica in atto ha ridimensionato la convinzione che il mercato sia il solo arbitro regolatore,
restituendo alla mano pubblica un ruolo ri-equilibratore. È dunque lecito
aspettarsi una revisione di tali decisioni, tanto più necessaria in quanto
la tariffa non è stata abrogata. Anzi: in sede di conversione, il decreto
´´il sistema normativo di settore spesso complesso e contraddittorio non garantisce omogeneità di interpretazione né certezza
dei tempi di attuazione;
´´la perdita di un sistema tariffario, per quanto non effettivamente
abolito, ha reso impossibile un corretto confronto economico
delle prestazioni;
´´la fiscalità e, in particolare, gli studi di settore non sono correlati
alle attuali condizioni di reddito degli architetti e richiedono maggiore aderenza alla caratteristiche della professione.
Le analisi e le proposte scaturite durante gli incontri sono state rielaborate successivamente in un documento finale (piano strategico per
la professione), dove trovano spazio approfondimenti su temi centrali
come la concorrenza tra i progettisti, la tariffa professionale, la trasparenza e l’efficienza normativa, le competenze professionali. Sono state
delineate alcune ipotesi di intervento che richiedono:
´´strategie per il rilancio del settore attraverso una forte incentivazione degli interventi sul patrimonio immobiliare esistente volte a
migliorarne le condizioni e le tecnologie;
´´strumenti per conoscere e certificare la sicurezza degli edifici (tema tornato alla ribalta con il sisma dell’Abruzzo), come il
libretto di fabbricato;
´´sostegno ai settori della progettazione innovativa per il
risparmio energetico, per l’uso di fonti energetiche rinnovabili,
per la bioarchitettura;
´´nuove politiche per un uso meno invasivo del territorio, più
orientato alla valorizzazione delle risorse esistenti che al consumo di ulteriori porzioni;
´´più efficienza al sistema normativo con maggiore informatizzazione
e snellimento procedurale, pur nel rispetto dei necessari controlli;
´´sistemi premianti per la qualità dell’architettura ed il suo inserimento ambientale.
Il piano strategico ha offerto una visione dei problemi dal punto di
vista dei progettisti, ma rappresenta un concreto tentativo di considerare aspetti di carattere generale che vedono la categoria degli
architetti agire in un sistema sociale complesso. Il piano è stato presentato in seduta pubblica nel maggio 2009 alle Amministrazioni
locali e ai parlamentari della Repubblica. Il prossimo passo spetta
alle istituzioni a cui è stato chiesto di convocare un tavolo di lavoro,
non rituale, che affronti i temi tracciati con lo spirito di offrire soluzioni
condivise e di interesse collettivo.
Bersani ha stabilito che i corrispettivi tariffari possono essere utilizzati
dalle stazioni appaltanti quale criterio o base di riferimento per la determinazione dell’importo da porre a base dell’affidamento. Ciò significa
che è stata riconosciuta la necessità di avere un termine di riferimento
per la determinazione dei corrispettivi, in assenza del quale nessuno è
in grado di stabilire e valutare la qualificazione di un’offerta.
L’OAT ha proposto un’azione per ristabilire il principio che, nonostante
l’applicazione della tariffa professionale non costituisca un minimo fisso
e inderogabile, essa rappresenta un riferimento irrinunciabile per quanti
operano nel settore della progettazione, direzione lavori e collaudo. A
tal fine è stato elaborato un software (scaricabile dal sito OAT) già adottato dalla Federazione degli Ordini degli Architetti del Piemonte e R.A.
Valle d’Aosta, dalla Consulta degli Ordini Architetti della Lombardia,
dalla Consulta degli Ingegneri della Lombardia e utilizzato da oltre duemila amministrazioni in Italia, per una corretta valutazione dei costi di
progettazione e per termini di confronto omogenei.
Il lavoro delle
commissioni
Il Consiglio OAT per il quadriennio 2005-2009
ha attribuito le deleghe operative per lo svolgimento di attività essenziali per il funzionamento dell’Ordine e per la rappresentanza in
altri organismi professionali a Commissioni
istituzionali e di lavoro. Le Commissioni di
lavoro sono sempre aperte agli iscritti che ne
facciano richiesta. L’OAT, inoltre, è rappresentato attraverso delegati presso la Federazione
Interregionale Ordini Architetti del Piemonte e
R.A. Valle d’Aosta e presso il CUP, Comitato
Unitario delle Professioni del Piemonte.
Elenco commissioni
Commissioni istituzionali
-Commissione Parcelle
-Commissione Bandi e Concorsi
-Commissione Contenzioso
-Commissione Pubblicità
Commissioni di lavoro aperte agli iscritti
-Commissione Lavori Pubblici
-Commissione VV.F.
-Commissione Rapporti con la Città di Torino
-Commissione Urbanistica e Ambiente
-Commissione Architettura e Città sostenibile
-Commissione Pari Opportunità
-Commissione Visione creativa
e nuove professionalità
-L’architetto professionista
nella Pubblica Amministrazione
-Degrado e riqualificazione urbana
-Sicurezza (D. Lgs. 81/08)
Redazione
via Giolitti, 1 10123 Torino - T 011546975
Progetto grafico e impaginazione
Lorem. Grafica e Comunicazione
Foto di copertina
Angelo Morelli
Stampa
Ages - Torino
RePlay – 3
La Fondazione OAT cresce
Aggiornamento professionale
e progetti culturali al servizio della qualità
Carlo Novarino, presidente
Fabio Diena, vicepresidente
La Fondazione dell’Ordine Architetti di Torino nasce nel 2003 per rispondere alle tante segnalazioni degli iscritti che chiedono servizi e attività
che non possono trovare spazio all’interno della sfera istituzionale propria di un Ordine professionale. La Fondazione OAT muove i primi passi
all’interno degli indirizzi programmatici indicati nell’atto costitutivo, contando su una dote annua messa a disposizione dal socio fondatore e
potendo utilizzare competenze e professionalità di livello elevato, anche
queste condivise con l’OAT.
L’Ordine opera all’interno di binari legislativi che definiscono un campo
di attività invero ristretto, mentre la Fondazione può spaziare su settori assai più ampi e adottare forme più libere per la propria attività.
All’Ordine spetta un ruolo istituzionale, alla Fondazione un ruolo operativo ed esecutivo. In questo quadro è di grande importanza garantire e mantenere un sistema di rapporti corretti, improntati alla esplicita
collaborazione e cooperazione tra i due enti. Uno sguardo all’indietro
permette di affermare che su questo piano si sono conseguiti buoni
risultati che andranno consolidati nel prossimo futuro per rendere più
efficace l’azione della Fondazione.
La Fondazione ha confermato la propria presenza in alcune attività che
nel corso del tempo sono diventate elemento caratterizzante. Innanzitutto i corsi di formazione: un’attività di servizio molto apprezzata, sulla
quale investire in futuro per caratterizzarla come una vera e propria area
di formazione continua dedicata agli architetti.
Non meno importante l’attività di programmazione e organizzazione di
concorsi – dall’impostazione del bando sino al supporto operativo alle
commissioni giudicatrici – che ha ottenuto lusinghieri risultati sia in termini di crescita dell’attività di programmazione sia in termini di qualità
del servizio offerto. Numerosi i committenti che ci hanno interpellati e gli
enti che sono stati coinvolti: il Comune di San Mauro, la Città di Torino,
il Comune di Rivalta, la Provincia di Torino, il Lions Club di Chivasso,
la Città di Susa, l’Ente di gestione del Parco fluviale del Po torinese.
Attualmente è in corso di preparazione un bando per il Ministero per
i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici del Piemonte, avente per oggetto la progettazione, all’interno del Compendio storico di Villa della Regina a Torino, di un edificio
da destinare a uffici e servizi al pubblico ed è stato appena pubblicato il bando per il recupero dell’area ex Oma e Chimica Industriale
nel Comune di Rivalta. Si tratta di un’attività di grande rilevanza, alla
quale la Fondazione ha dedicato particolare attenzione per favorire la
diffusione dello strumento del concorso per la progettazione di opere di
particolare impegno culturale, tecnico ed economico.
Numerose le iniziative culturali: tra queste Architetti e Architetture rappresenta ormai una ricorrenza stabile nel panorama delle manifestazioni
culturali locali, mentre Architetture Rivelate, giunta alla sua sesta edizione, è diventata un’iniziativa aperta all’intera città. Il Laboratorio Città
Sostenibile, attuato attraverso una convenzione con la Città di Torino,
con il coinvolgimento di studenti di scuole di vario ordine e grado, ha
progettato la sistemazione dei cortili delle strutture scolastiche e degli
spazi gioco della città: gli architetti tutor hanno seguito corsi specifici
organizzati dalla Fondazione e il percorso che porta alla progettazione
condivisa rappresenta un’interessante esperienza di “partecipazione
urbana” realizzata dagli uffici tecnici della Città.
Il Congresso Mondiale degli Architetti ha rappresentato per la Fondazione una straordinaria occasione per la promozione e realizzazione di
eventi che hanno accompagnato lo svolgimento congressuale su un
arco temporale di circa un anno: ricordiamo, tra tutti quelli del calendario Off Congress, Afterville, La Città disegnata dagli architetti, il progetto Trasmettere la Città Sostenibile.
Si può dire che la Fondazione si è confermata come interlocutore culturale e scientifico del sistema locale, forte della sua autonomia e della
sua riconosciuta capacità operativa: ne sono prova le proposte di collaborazione avanzate dalla Città di Torino in merito al Laboratorio Città
Sostenibile e da Biennale Democrazia per gli avvenimenti dei prossimi
anni nel quadro delle celebrazioni Italia 150.
Le tante attività a cui ha dato vita la Fondazione OAT sono state costruite
in un quadro di autonomia finanziaria garantita dal concorso, per ciascuna
di esse, di sponsor e di partner. L’apporto economico dell’OAT è andato
riducendosi in questi anni: nel primo semestre del 2009 esso è stato pari
al 20% delle entrate complessive della Fondazione ed è destinato a ridursi
ulteriormente. Il contributo dell’OAT serve a coprire i costi delle dotazioni
di base della Fondazione, mentre le attività specifiche sono in grado di
autoalimentarsi (come succede per i corsi di formazione), ovvero sono in
grado di mobilitare risorse esterne (come è accaduto per gli avvenimenti
Off Congress e come succede per tutte le iniziative qui richiamate).
Una rete territoriale
proseguire sulla strada della collaborazione e del confronto con altri soggetti di riferimento nel corso di questi cinque anni si è collaborato con più
di 50 istituzioni pubbliche e private e con più di 35 imprese private.
Per consolidare tale rete, peraltro, si intendono utilizzare gli strumenti
già evidenziati nello statuto. Essi sono la figura del “sostenitore della
Fondazione” e dei “comitati tecnico-culturali”.
Lo statuto definisce sostenitori della Fondazione le persone fisiche e gli
enti collettivi con o senza personalità giuridica che sostengano le attività
della Fondazione e siano considerati tali dal consiglio di amministrazione. Nel regolamento si stabilisce che i sostenitori dovranno avere un
ruolo di partecipazione attiva e propositiva nella vita della Fondazione e
avranno diritto, con modalità definite di volta in volta, ad essere coinvolti nelle attività della Fondazione ed a figurare nelle comunicazioni
istituzionali per garantirne in modo adeguato ed equilibrato la visibilità.
Aderire come sostenitori significa anche contribuire al finanziamento
economico della Fondazione.
Sempre nello statuto viene inoltre stabilita la possibilità per la Fondazione di essere assistita da comitati tecnico-scientifici che hanno funzioni consultive a richiesta del consiglio di amministrazione, oltre che
funzioni propositive in materia scientifico-culturale.
La Fondazione è quindi sin d’ora attiva nella ricerca di collaborazioni
pubbliche e private per creare quella rete sinergica di interessi scientifico-culturali nel campo dell’architettura in cui fermamente crede.
La Fondazione OAT si occupa di valorizzare la professione dell’architetto, ideando e realizzando iniziative volte a promuovere l’architettura
come servizio fondamentale alla qualità della vita, ponendo particolare
attenzione al territorio di competenza, ricercando dove possibile sinergie
e condividendo obiettivi con enti pubblici e soggetti privati.
Quest’ultimo è stato di fatto uno degli obiettivi principali della Fondazione
in questi anni, ovvero, la costruzione di una rete di contatti e di collaborazioni scientifico-culturali, ma anche economiche, con soggetti pubblici
e privati che localmente operano per la valorizzazione del territorio con
particolare riferimento al campo dell’architettura e dell’urbanistica. È un
percorso che ha come finalità quella di non disperdere le energie, di
costruire condizioni favorevoli alla collaborazione al fine di dare maggior
risalto e valore alla professione dell’architetto; un percorso reso possibile
anche da una credibile ed autorevole attività della Fondazione.
L’anno congressuale è stato l’occasione per intrecciare molti contatti
importanti necessari ad avviare questa “rete territoriale” dell’architettura:
i temi, il livello delle collaborazioni e la qualità delle proposte hanno rappresentato un buon viatico per assumere un ruolo positivo nella costruzione della rete territoriale. Il 2009 è stato l’anno in cui ci si è concentrati
per capitalizzare queste sinergie e per consolidarle nel tempo. Per
Consiglio
Fondazione OAT
Carlo Novarino, presidente Fondazione OAT
consiglieri
Riccardo Bedrone
Domenico Bagliani
Mariuccia Cena
Franco Francone
Marcello La Rosa
Claudio Papotti
Ivano Pomero
Giuseppe Portolese
Claudio Tomasini
direttore Fondazione OAT
Eleonora Gerbotto
Attività
Fondazione OAT

Formazione

Programmazione concorsi

Progetti e iniziative culturali

Comunicazione e informazione
Partner, collaboratori
e sostenitori
Città di Torino
Provincia di Torino
Regione Piemonte
Amiat
Archivio di Stato
Archphoto
Associazione Amici della Slovacchia MY@VY
Associazione Volo 2006
Associazione Volto
Atc - Agenzia territoriale per la casa
Biblioteca Reale
Biennale Democrazia
Camera di commercio, industria, agricoltura,
artigianato provincia di Torino
Casartarch - Casa delle arti e dell’architettura
Settimo Torinese
Caue - Conseil d’architecture, d’urbanisme
et de l’environnement de la Savoie
Celid Torino
Centre culturel français Turin
Centro arte contemporanea Castello di Rivara
Circolo dei Lettori
Città di Chieri
Collegi d’arquitectes de Catalunya
Cluster
CNA - Confederazione nazionale dell’artigianato
e della piccola e media impresa Torino
CNAPPC - Consiglio nazionale architetti
Comitato Italia 150
Compagnia di San Paolo
Comune di Rivalta
Comune di San Mauro Torinese
Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici del Piemonte
E.M.V.S. - Empresa Municipal Vivienda y Suelo
Madrid
Ente di gestione del Parco fluviale del Po torinese
Federazione interregionale degli Ordini
del Piemonte e della R.A. Valle d’Aosta
Finpiemonte spa
Fondazione CRT
Fondazione Palazzo Bricherasio
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Fondazione Teatro Piemonte Europa (TPE)
Fondazione Teatro Stabile
Goethe-Institut Turin
GTT - Gruppo torinese trasporti
Il Giornale dell’Architettura
IN/ARCH
Merkurio progetti musicali
MIAAO - Museo internazionale arti applicate oggi
Ministerio de desarrollo urbano
del gobierno de la ciudad de Buenos Aires
Ministero dell’ambiente e della tutela
del territorio e del mare
Museo nazionale del cinema
Museo nazionale dell’automobile
Carlo Biscaretti di Ruffia
Palazzo Reale
Plug_in
Politecnico di Torino
SiTI - Istituto superiore sistemi territoriali
per l’innovazione
Tag - associazione Torino Art Galleries
Top - Torino Olympic Park
Torino 2008 World Design Capital
Torino Convention Bureau
Torino Internazionale
Uia - International union of architects
Umar - Union of mediterranean architects
Umberto Allemandi Editore
Universitat politècnica de Catalunya
Urban Center Metropolitano
World Architecture Community
RePlay – 4
Concorsi organizzati
Concorso di idee per la realizzazione
di un nuovo polo scolastico in località Pragranda.
San Mauro Torinese
Anno 2006
Ente banditore Comune di San Mauro Torinese
Vincitore Roberta Menconi
Partecipanti 79
la città
il fiume
la collina
Concorso di idee
La formazione:
leva strategica per la costruzione
della professionalità
Nelle intenzioni dell’Ordine degli Architetti di Torino, l’innalzamento della
qualità professionale è uno degli strumenti (forse il più importante) per
la promozione e la difesa del lavoro degli architetti.
La formazione gioca un ruolo decisivo, non solo a sostegno di processi di qualificazione all’interno dei settori di intervento ‘tradizionali’
dell’architetto (aggiornamento normativo, sicurezza degli edifici e del
cantiere, procedure operative, CAD e strumenti di lavoro tecnologicamente avanzati, tecnologia dei nuovi materiali,…), ma anche e
soprattutto nell’ambito dei cosiddetti settori ‘emergenti’ (la sostenibilità, le fonti energetiche rinnovabili, le nuove tecnologie di gestione
degli impianti e degli edifici,…). In particolare, tra gli architetti più giovani, la formazione viene percepita come leva strategica per la costruzione della propria professionalità e come strumento in grado di aprire
nuove prospettive di lavoro.
Significativi, da questo punto di vista, i risultati dei programmi di formazione realizzati in questi anni dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti
di Torino: dal 2004 a metà 2009 sono stati organizzati 130 corsi, per
circa 4.000 ore d’aula, cui hanno partecipato 3.309 iscritti, per quasi
130.000 ore di presenza.
Oltre venti di questi corsi, che hanno interessato 717 partecipanti, hanno
avuto come tema specifico la sostenibilità in architettura: efficienza energetica, fonti rinnovabili, bioarchitettura, sistemi di gestione degli impianti,
normativa energetica. Temi su cui non solo gli architetti, ma gran parte
degli operatori dei settori industriali e dei servizi ripone grande aspettativa per il rilancio dell’economia.
Con una media di circa 600 partecipanti all’anno, la Fondazione OAT
porta avanti un volume di attività paragonabile a quello di molti istituti
di formazione che operano a scala regionale, senza peraltro gravare sul
bilancio dell’Ordine di Torino o di altri enti.
Si tratta di consolidare questo percorso, anche valutando la possibilità di
introdurre i meccanismi propri della formazione continua: la possibilità di
acquisire crediti formativi, certificati da organismi di controllo, attraverso
i quali dimostrare la titolarità a fornire prestazioni professionali in ambiti
specifici, possibilità oggi lasciata quasi esclusivamente alla valutazione
dei curriculum, non sempre sufficienti a garantire la qualità del contributo
professionale promesso. Occorre inserire a pieno titolo i percorsi formativi post-laurea all’interno dei modelli che si stanno affermando in Europa:
gli ILA (Individual Learning Account), i voucher formativi, la leva fiscale per
incentivare la partecipazione ai corsi, soprattutto per i dipendenti degli studi
tecnici e delle imprese, i fondi paritetici interprofessionali, gli IFTS (Istituti di
Formazione Tecnica Superiore, in via di sperimentazione in ambiti strategici),
il modello ECM (già ampiamente in essere per le professionalità mediche).
Occorre far tesoro del vantaggio costituito dall’esperienza acquisita dalla
Fondazione OAT, per fare della formazione continua uno degli elementi
‘di sistema’ per la modernizzazione del settore.
Un ufficio concorsi
al servizio della qualità
e della trasparenza
L’OAT ha da sempre portato avanti un dialogo sul rafforzamento del
ricorso alla procedura concorsuale in architettura quale strumento
utile alla qualificazione dell’attività progettuale e alla trasparenza
nell’affidamento degli incarichi professionali, alla diffusione della
cultura architettonica e all’inserimento dei giovani professionisti nel
mondo del lavoro.
In seno all’Ordine opera da molti anni una Commissione Concorsi che
è nata con lo scopo di promuovere i concorsi e fornire consulenze e
pareri agli enti che ne facessero richiesta. Col tempo si sono aggiunte
esperienze di ‘programmazione’ in seguito ad accordi di collaborazione, fra Ordine ed enti, per la realizzazione di concorsi.
Con la nascita della Fondazione OAT si è presentata la possibilità di
svolgere una vera e propria attività di servizio agli enti banditori nell’attività di programmazione dei concorsi: tale attività si è concretizzata
con specifici incarichi professionali retribuiti.
La Fondazione OAT, sin dal suo primo anno di attività, ha quindi operato
mediante la consulenza e il supporto a favore degli enti che intendevano
ricorrere a tale strumento per la selezione di progetti e di progettisti.
In questi quattro anni l’attività di contatto e relazione con pubbliche
amministrazioni e aziende private per promuovere l’adozione di procedure concorsuali è stata molto intensa e ha portato alla gestione di
diversi concorsi a Torino e in Provincia.
In previsione di un più ampio ricorso a tale procedura e soprattutto
facendo tesoro dell’esperienza maturata in questi anni, la Fondazione
OAT ha deciso di procedere ad una più compiuta organizzazione e strutturazione dell’attività di programmazione e, in generale, della promozione
dei concorsi costituendo un vero e proprio Ufficio Concorsi interno.
L’Ufficio Concorsi rappresenta per gli enti banditori un interlocutore
dotato di specifica esperienza e professionalità, organizzato al suo
interno con competenze in grado di proporre schemi organizzativi, di
comunicazione ed economici uniformi per tutti i concorsi di architettura. L’attività dell’Ufficio Concorsi si svilupperà, come avvenuto sinora,
in accordo e con la collaborazione delle specifiche commissioni attive
nell’OAT e in particolare con la Commissione Concorsi.
Concorso di idee a procedura aperta
e in forma anonima per proposte di riassetto urbano
e ambientale e di riorganizzazione infrastrutturale
per l’ambito di rilevante valore storico-ambientale
costituito dal sistema piazza Vittorio Veneto - sponde
del Po - piazza Gran Madre di Dio
Anno 2007
Ente banditore Città di Torino
Vincitori ex aequo Anna Maria Cristina Bianchetti,
Giorgio De Ferrari
Partecipanti 30
Concorso di progettazione per il recupero
del complesso edilizio “ex casa littoria” di Piazza
del Popolo di Chivasso in nuovo Teatro e Auditorium
Anno 2008
Ente banditore Lions Club Chivasso Duomo
Vincitori Angelo Delli Gatti, Maurizio Gontier, Giovanni
Rosotto
Partecipanti 37
Concorso di idee a procedura aperta
per la riqualificazione spaziale e funzionale
dell’area Casermette
Anno 2008
Ente banditore Comune di Rivalta
Vincitori Mauro Manfrin
Partecipanti 17
Concorso internazionale di idee
per l’individuazione del futuro del complesso
monumentale del Forte di Fenestrelle,
proponendo anche una soluzione ideativa
per il reinserimento della Ridotta Carlo Alberto
da porre a base di una progettazione preliminare
Anno 2008
Ente banditore Provincia di Torino
Vincitori Proap Estudios e Projectos de arquitectura
paisagista - João Antonio Ribeiro Ferreira Nunes (capogruppo), Fiorenzo Meneghelli, Andrea Menegotto e
Marco Carretta
Partecipanti 19
Concorso di progettazione per la valorizzazione
dei resti dell’antico tempio romano di piazza
Savoia e la definizione di un percorso
storico-architettonico nella Susa romana
e medioevale
Anno 2009
Ente banditore Provincia di Torino
Vincitori Gaetano Renda, Piergiorgio Pascolati, Laura Russo
Partecipanti 42
Concorso di idee per la riqualificazione
delle aree ex OMA e Chimica Industriale
lungo il torrente Sangone
e per la valorizzazione dell’area vasta della
Collina Morenica del Comune di Rivalta di Torino
Anno 2009
Ente banditore Comune di Rivalta
In corso
RePlay – 5
I progetti culturali:
la comunicazione
al centro della ricerca
Il periodo della preparazione del Congresso mondiale degli Architetti
del 2008 è stato caratterizzato dalla ricerca sul tema della comunicazione in architettura, quello post-congresso da tutte le esperienze che
ne sono derivate, articolate e innovative, che hanno richiesto di essere
sistematizzate, capitalizzate e messe a frutto.
Proprio a partire dalla suggestione del tema del Congresso sono state
messe a fuoco due grandi questioni, importanti per gli architetti e la loro
professione: la qualità dell’ambiente costruito e la sostenibilità in campo
urbano. Questioni che nel contributo originale messo a punto nel tempo
dalla Fondazione OAT sono sempre state messe in relazione e confronto
con una rinnovata responsabilità sociale degli architetti verso la collettività e con la ricerca di un dialogo continuo con la società civile.
I due temi di lavoro sono diventati i due progetti trainanti la politica
culturale dell’Ordine: il premio Architetture Rivelate, giunto quest’anno
alla sua sesta edizione, festeggiata con una mostra nella centralissima
piazza Carignano a Torino, e l’estesa iniziativa Trasmettere la Città
Sostenibile, che in quattro anni ha prodotto un protocollo di intesa,
due workshop internazionali, tredici incontri di esperti (focus), tre sessioni al Congresso, una mostra, due conferenze e due eventi fuori programma a Biennale Democrazia.
Il progetto di AfterVille merita una menzione speciale all’interno dei
progetti culturali del quadriennio. Ideato e curato da quattro giovani
torinesi, è stato realizzato grazie al sostegno e alla collaborazione
della Fondazione OAT, ottenendo in Italia e all’estero straordinari
premi e riconoscimenti.
Astronave Torino
Mostra
14 ottobre 2007 - 7 gennaio 2008, MIAAO
AfterVille. Eventi dalle città del futuro
Afterville è il titolo di un insieme di
manifestazioni collegate al Congresso mondiale degli Architetti sul
tema della città del futuro nell’immaginario della comunicazione
di massa. Un progetto ideato e
curato da Undesign di Michele
Bortolami e Tommaso Del Mastro
con Fabrizio Accatino e Massimo
Teghille che ha esplorato il mondo
della fantascienza attraverso la
lettura delle sue città con molteplici strumenti di comunicazione in
un viaggio durato un anno.
A partire dalla consapevolezza che
esiste un’estetica dell’altrove “che
chi ha girovagato almeno un po’
lungo i sentieri della fantascienza
riconosce al primo sguardo”, AfterVille ha ricondotto in una ricerca
unitaria un secolo di romanzi, film,
storie a fumetti: una fanta-urbanistica, una fanta-architettura, un
fanta-design che hanno attribuito
forme e colori alle visioni di generazioni di narratori. Tutto questo
coinvolgendo il pubblico in mostre,
incontri, letture, performance,
concerti, fino alla produzione di
un mediometraggio ambientato a
Torino. Un serie di eventi che hanno
visto protagonisti personaggi come
Bruce Sterling, scrittore americano
di fantascienza, e Syd Mead, straordinario scenografo per film cult
come Alien e Star Trek.
Un progetto nato con la Fondazione
OAT che ha mietuto riconoscimenti
nazionali e internazionali e che dura
tuttora (www.afterville.com).
The Experiment
Presentazione interattiva di The movie
29 febbraio 2008, Cinema Massimo
The Show
Videoperformance dei Larsen
27-28 marzo 2008, Museo nazionale del Cinema
The Movie
Cortometraggio a regia di Fabio & Fabio
16 aprile 2008, Cinema Massimo
foto Maurizio Pisani
The Reading
Architetture Rivelate
Apparteniamo a un’epoca storica che sembra affidarsi sempre
meno alla “cultura” del progetto
per costruire, che interpreta con
fatica il gesto architettonico raffinato per disegno, capacità innovativa, funzionalità, rispetto del
contesto. All’architetto si chiede,
se lo si chiama a progettare, una
capacità gestionale dei rapporti
amministrativi con l’ente titolare delle autorizzazioni: il resto
del lavoro deve semplicemente
garantire la vendita al minor costo
di produzione possibile. Un loop
che ha prodotto negli ultimi anni
concorrenza spietata tra i progettisti, edificazioni spesso inadatte
alla domanda reale, massiccio
consumo di suolo.
Da un’intuizione e dal lavoro
avviati circa otto anni fa con il
progetto Architetture Rivelate,
l’OAT ha dimostrato che esiste
uno spiraglio: esempi di architetture sconosciute, che rappresentano “buone pratiche” e che
qualificano se stesse e il loro
immediato intorno.
Architetture Rivelate significa
questo da sei edizioni: promuovere l’architettura e il lavoro
degli architetti, misurarne il
talento sul campo, riconoscere
le capacità espresse in un’opera
realizzata, offrire al pubblico una
chiave di lettura, di interpretazione e conoscenza della qualità dell’opera: chi comprende la
qualità, la chiederà.
Agli architetti che progettano
nel territorio della provincia di
Torino il premio offre la possibilità di una pubblica segnalazione
Dialoghi intorno a videoclip e fumetti
29 aprile - 13 maggio 2008, Circolo dei Lettori
Trasmettere la Città Sostenibile
con l’apposizione di una targa
sull’opera indicante il nome
dell’edificio, del progettista e
l’anno di realizzazione.
Nel 2009 si è conclusa la sesta
edizione e dal 2004 a oggi sono
stati premiati 68 edifici, la maggior parte dei quali sono stati
realizzati nella città di Torino, ma
è comunque alto il numero di
opere premiate in provincia. Un
dato rilevante è che circa il 40%
dei riconoscimenti è stato assegnato a opere di restauro, il che
evidenzia la sensibilità con cui si
affrontano edifici storici con un
approccio progettuale innovativo
e di qualità.
Le destinazioni d’uso maggiormente premiate sono edifici ad
uso residenziale, luoghi di cultura – musei, teatri, archivi storici
– ed edifici destinati al terziario.
È da sottolineare, inoltre che
la maggior parte delle targhe
sono state assegnate a edifici
realizzati, o restaurati, dal 2000
ad oggi. Nel tempo la targa ha
premiato non tanto l’importanza
dell’opera sotto il profilo dimensionale, quanto la sua capacità
di incidere sull’ambiente circostante, valorizzandolo anche
laddove si presenta parzialmente
anonimo o degradato.
Il 3 luglio 2009 a Torino si è aperta
la mostra delle opere premiate dal
2004 al 2009: una mostra fotografica a cielo aperto allestita nella
centralissima piazza Carignano.
La storia del premio, il bando e
tutte le opere premiate sono rac
colti nel sito internet:
www.architetturerivelate.com.
Il progetto Trasmettere la Città
Sostenibile vuole contribuire alla
formazione di una coscienza consapevole e rispettosa delle problematiche eco-sostenibili in ambito
urbano; un percorso che consenta
di costruire strategie e azioni per
coinvolgere non solo il mondo
tecnico, accademico e delle pubbliche amministrazioni, ma anche,
e soprattutto, i cittadini quali utenti
consapevoli della propria città.
Un progetto ambizioso che nasce
nel 2007 come un grande patto
con le generazioni future per
affrontare il tema della sostenibilità
urbana, tradottosi in un Protocollo
d’intesa sottoscritto da enti pubblici e soggetti privati piemontesi
che hanno individuato nell’area di
Basse di Stura una parte di città
che, per dimensione territoriale,
posizione, caratteristiche e complessità morfologiche, offre la possibilità di misurarsi su un piano di
sviluppo sostenibile sotto il profilo
ambientale, economico e sociale,
attraverso un approccio integrato
ai temi della progettazione del territorio, della qualità urbana, della
partecipazione, della governance
pubblico/privato per favorire investimenti generatori di reddito, sviluppo ed occupazione.
In accordo con i firmatari è stata realizzata un’iniziativa in occasione del
Congresso mondiale degli Architetti
che si è articolata in un workshop
internazionale (febbraio 2008) che
ha coinvolto un centinaio di professionisti provenienti da diverse realtà
e esperti di varie discipline che
hanno formato il comitato scientifico internazionale (oltre alla nutrita
partecipazione di esperti locali) per
sviluppare un’esperienza interdisciplinare di ricerca applicata sull’area;
convegni internazionali nei quali
sono stati presentati e messi a confronto alcuni casi di trasformazioni
urbane sostenibili selezionate nel
panorama mondiale (Le politiche
sulla sostenibilità urbana: Torino
e Buenos Aires; Città Sostenibili:
New York-Tokio-Milano; Le politiche dell’Europa per città sostenibili; Architetti per Città Sostenibili:
Carlos Leite, Jaime Lerner, Mario
Cucinella, Michael Hopkins; Torino
2008: una tappa verso il Patto dei
Sindaci della Commissione Europea).
Numerosi eventi di avvicinamento
al Congresso sono stati organizzati
sotto il marchio TCS da febbraio a
luglio 2008: incontri con il territorio
(scuole e circoscrizioni), conferenze pubbliche, focus (comunicazione, parternariato pubblico/
privato, nuovi modelli abitativi),
presentazione degli esiti del workshop (commissioni congiunte
Provincia di Torino e Città di Torino,
seminari per studenti universitari) e
una mostra.
Gli esiti di questo percorso sono
stati la base per fornire ai promotori e a tutti gli operatori del settore
indirizzi e strumenti per avviare la
trasformazione di una porzione
significativa del territorio torinese
pensata come parte di “città
futura” attenta ai valori della sostenibilità urbana a garanzia di una
migliore qualità della vita di tutti.
Il progetto TCS ha partecipato a
Biennale Democrazia e continua la
sua attività di attenzione sull’area
di Basse di Stura.
The Underground Exhibition
Mostra. 10 città per 10 stazioni della
metropolitana
12 giugno - 27 luglio 2008
linea 1, Metropolitana di Torino
The Starchitecture Night
Videoconcerto e proiezione di The Movie
2 luglio 2008, Ogr
Syd Mead Event
Performance e incontro
4 luglio 2008, Circolo dei Lettori
Dalle città dell’aldilà
Mostra
4 ottobre - 31 dicembre 2008, MIAAO
AfterVille Tabloid
6 numeri della rivista-catalogo
RePlay – 6
Iniziative editoriali
foto Beppe Giardino
Sistemi solari fotovoltaici e termici.
Strumenti per il progettista
A cura di Orio De Paoli, Michele Ricupero
Celid, 2006
pp. 192 | € 20,00
Conversazioni
Serie di incontri per avvicinare il
pubblico ai temi dell’architettura
e della città, facendo dialogare
architetti ed esponenti di altre
discipline. Le Conversazioni OAT
hanno inaugurato una felice collaborazione con il Circolo dei Lettori di Torino, sede degli incontri,
che ha garantito alla rassegna un
pubblico numeroso, eterogeneo e
interessato. Da settembre 2007 ad
aprile 2008 i temi sono stati diversi
e hanno spaziato dal rapporto tra
professionista e cliente, al ruolo
di olfatto e udito nella progettazione, dalla querelle sui grattacieli,
al paesaggio contemporaneo, alla
qualità delle nuove costruzioni e
all’architettura in guerra.
Architetti e
Architetture
Architecture
Exchange
Creare Paesaggi
Avviata nel 1999, la manifestazione organizzata per premiare
gli architetti che giungono al traguardo dei 50 anni di laurea si è via
via arricchita di iniziative e di presenze. Dal 2004 è diventata Architetti e Architetture, evento durante
il quale architetti, amministratori,
appassionati e amici si incontrano
per celebrare i decani della professione, premiare le architetture
eccellenti realizzate sul territorio
di Torino e provincia (Architetture
Rivelate) e gli “amici” dell’architettura ovvero chi, pur non essendo
architetto, ha promosso l’architettura attraverso il suo lavoro e
la sua specifica professionalità.
(premio ai Cultori dell’Architettura).
Dal 2007 è anche il momento in
cui gli iscritti ricevono una copia
della celebre agenda Moleskine.
Da sempre il contatto diretto con
paesi stranieri, l’opportunità di
conoscere professionisti di altre
culture e di ‘toccare con mano’
l’architettura conosciuta soltanto
attraverso disegni e fotografie rappresentano un’esperienza culturale
e un arricchimento professionale
irrinunciabili per gli architetti. Dalla
collaborazione con l’associazione
GAC (Giovani Architetti del Canavese) è nato il programma Architecture Exchange per promuovere
viaggi su misura per gli architetti.
Dal 2007 al 2009 le mete raggiunte
sono state: “Viaggio a Dublino e
dintorni”, “Passaggio a Nord-Est.
Architettura contemporanea italiana da Brescia a Venezia”, “Dopo
Aalto. Architettura contemporanea
finlandese”, “ Da San Sebastian a
Bilbao. Viaggio in Spagna”.
Nata nel 2002, la rassegna biennale Creare Paesaggi dedicata
alla cultura contemporanea del
paesaggio ha concluso due
nuove edizioni: la terza nel 2006
e la quarta in occasione del Congresso mondiale degli Architetti
Torino 2008. Intitolata “Paesaggi
indecisi”, l’edizione 2006 ha visto
a Torino 4 mostre tra cui quella
della IV Biennale Europea del Paesaggio di Barcellona, a cui hanno
fatto da corollario gli incontri con
G. Clément, F. Mousquet, T. Latz,
J. W. Haverkort. “Paesaggi indecisi” ha dato luogo a un catalogo bilingue italiano-inglese, a
cui seguirà quello in due volumi
dell’edizione 2008 con i contributi
dei relatori alle sessioni dedicate
a “Comunicare il paesaggio” e
“Paesaggio al futuro”.
Paesaggi indecisi /
Undecided landscapes
A cura di Claudia Cassatella e Francesca Bagliani
Alinea Editrice, 2007
pp.136 | € 18,00
Qualità dell’architettura torinese.
La parola ai protagonisti
A cura di Silvia Crivello e Luca Davico
Celid, 2007
pp. 80 | € 10,00
Soleritown
Emanuele Piccardo, Filippo Romano
Plug_in, 2007
pp. 132 | € 35,00
Albo d’Onore del Novecento.
Architetti a Torino /
Honor Roll of the twentieth century.
Architects in Turin
Nuova edizione ampliata
Celid, 2008
pp. 168 | € 20,00
Architettura
e Città Sostenibile
In collaborazione con la Città di
Torino si è lavorato allo sviluppo
dello strumenti della progettazione
partecipata all’interno delle scuole
torinesi valorizzando la figura
dell’architetto tutor – un tecnico
facilitatore che supporta le classi
nell’elaborazione di analisi territoriali, nella discussione su criticità
e opportunità riscontrate negli
spazi scolastici e urbani e nell’elaborazione di proposte progettuali
sostenibili. Il percorso di progettazione partecipata ha coinvolto 48
scuole di Torino e ha consentito di
intervenire su 28 cortili: 11 progetti
sono già stati ultimati. Nel 2009 la
Fondazione OAT diviene soggetto
attivo nello sviluppare con la Divisione Servizi Educativi della Città
di Torino iniziative sui temi dello
sviluppo urbano sostenibile e della
progettazione partecipata.
Voci di Architettura
Torino Today Tour
TCS
a Biennale Democrazia
In collaborazione con Urban
Center Metropolitano, il ciclo di
incontri illustra e discute di otto
interventi appena conclusi a Torino
e nell’area metropolitana. Infatti la
città cambia con grandi operazioni a scala urbana, ma si modifica forse anche più in profondità,
nella forma e nella vocazione,
attraverso la metamorfosi di tanti
piccoli tasselli. La formula prevede
una visita guidata dai progettisti
degli interventi per scoprire gli
spazi e un dialogo a più voci per
incrociare i temi dell’architettura e
della città con quelli delle nuove
funzioni e vocazioni urbane, del
restauro di sedi storiche, dell’arte
e della sostenibilità.
Insieme ad Urban Center Metropolitano sono state presentate
due coppie di itinerari del programma Torino Today Tour, visite a
piedi o in bus condotte da giovani
architetti. I tour dedicati alla città
pubblica verso Falchera e verso
Mirafiori permettono di conoscere
i più significativi esempi di edilizia
residenziale pubblica che hanno
prodotto nel corso del Novecento
complessi residenziali e interi quartieri. La seconda coppia di Tour
riguarda la città del Novecento nel
centro storico e lungo le sponde
del Po e propone una lettura critica del Ventennio fascista. Le due
coppie di percorsi sono stati anticipati da dibattiti aperti al pubblico
alla Cascina Roccafranca e al Circolo dei Lettori.
Perché gli architetti a Biennale? Per
interrogarsi sul proprio ruolo, consapevoli dell’urgenza di passare
– in tema di democrazia urbana –
dalla teoria alla pratica. E si tratta
della pratica di tutti i giorni, del
“praticare” strade, spazi pubblici
e privati che a volte ci appaiono
ostili e potremmo dire “non democratici”. Si è trattato il diritto alla
casa e la richiesta di luoghi d’abitazione che rispondano a nuove
esigenze, nuove famiglie, nuovi
nomadi, perché si sviluppi un’utile
riflessione sull’evoluzione dei modi
di abitare la città. Un workshop, 3
incontri (La casa che ci aspetta,
I luoghi urbani della democrazia,
Abitare la città), 2 lezioni (Dunster
e Zucchi) e lo spettacolo teatrale
Assemblea condominiale.
Guida all’architettura del Novecento
in Piemonte (1902-2006)
Maria Adriana Giusti, Rosa Tamborrino
Disponibile anche in lingua inglese
Allemandi, 2008
pp. 408 | € 30,00
Torino Tour. La guida definitiva
Nuova edizione
Adarte, 2008
pp. 320 | € 12,00
Le nuove leggi urbanistiche regionali.
Esperienze a confronto
A cura di Antonello Camillo, Fabio Minucci
Pubblicazione a seguito del convegno
“La prova dei fatti”, dicembre 2006
Edizioni Città Studi, 2009
pp. 150 | € 19,00
RePlay – 7
5 giorni, 558 relatori, 122 sessioni
10.140 iscritti, 136 Paesi di provenienza
foto Daniele Ratti
6 Off Congress Official Events
oltre 100 eventi Off Congress Calendar
oltre 50 organizzazioni coinvolte
Il Congresso mondiale:
tutto il mondo a Torino
Il quadriennio 2005-2009 è stato segnato dal grande appuntamento
internazionale del XXIII Congresso UIA Torino 2008. L’OAT si è impegnato affinché questo evento si trasformasse a tutti gli effetti in un’occasione concreta per affermare l’architettura, il disegno della città e la
tutela ambientale come temi primari per il futuro, grazie alla comunicazione, con quel Transmitting Architecture che ha attraversato tutti i temi
del Congresso (Cultura, Democrazia, Speranza).
Grazie al lavoro appassionato di tutti i soggetti coinvolti è stato possibile
organizzare un Congresso cui hanno partecipato più di diecimila persone:
architetti, studenti, amministratori, comunicatori, imprenditori provenienti
da più di centoventi paesi. Oltre novanta sessioni e seicento relatori, tra i
quali anche il premio Nobel Muhammad Yunus.
Al successo del Congresso hanno contribuito le moltissime manifestazioni collaterali (oltre cento iniziative tra mostre, concerti, visite guidate,
conferenze pubbliche, feste, installazioni, rassegne video, pubblicazioni)
che hanno animato e coinvolto Torino e numerose località piemontesi.
Il Congresso si è concluso con la stesura del Manifesto, che ha raccolto e sintetizzato il dibattito sviluppato nei giorni dell’evento e che
ha lasciato in eredità un accalorato appello: per un nuovo modello di
sviluppo che si riconcili con la natura e la tuteli in una nuova alleanza,
per una società post consumistica che rimetta al centro dell’attenzione
i valori primari dell’umanità, per ridefinire i contorni della modernità
affinché ristabilisca l’armonia con i cicli della natura, per un’architettura
che si faccia interprete della natura, che difenda e valorizzi la biodiversità declinata a tutti i livelli: estetica, etica e politica.
Il Manifesto sottolinea come le emergenze in termini ambientali,
energetici e urbani abbiano raggiunto il punto di rottura e come non
sia rimandabile una presa di coscienza generalizzata a livello planetario per raggiungere obiettivi cruciali: assumere un modello che
riconosca i limiti dello sviluppo e lo concepisca come sintesi tra economia ed ecologia; passare da una visione iper consumistica a una
post consumistica che coniughi la sobrietà con la soddisfazione dei
bisogni; adottare un approccio globale ai problemi, per mettere a
rete saperi ed esperienze; operare una scelta netta verso lo sviluppo
delle energie rinnovabili, puntando sul riciclaggio dei rifiuti e sul controllo dell’inquinamento.
Perché gli architetti dovrebbero farsi carico di queste problematiche?
Perché la professione di architetto è profondamente connessa con i
processi di trasformazione del territorio e il suo ruolo, assieme ad altre
figure, può essere decisivo nella regìa di una complessità di saperi da
mettere in gioco.
E perché nessuno deve delegare le proprie responsabilità. Come dice Barry
Commoner, “Se si deve fare pace con il Pianeta, siamo noi a doverla fare”.
AfterVille.
Tomorrow comes today
da ottobre 2007 al 31 dicembre 2008
2 mostre al MIAAO, 1 cortometraggio,
1 videoperformance alla Mole Antonelliana,
3 incontri al Circolo dei Lettori,
1 mostra nella metropolitana, 1 festa, 6 tabloid
La città disegnata
dagli architetti
Un percorso in 5 mostre dal 3 giugno
al 14 settembre 2008
Guarini, Juvarra, Antonelli.
Segni e simboli per Torino. Palazzo Bricherasio
Comunicare la Maestà.
Gli architetti e gli spazi del principe. Palazzo Reale
Committente e architetto: direttive e libertà
progettuale. 1731: Filippo Juvarra progetta
i Regi Archivi di corte per il re Vittorio Amedeo II.
Archivio di Stato di Torino, Palazzo dei Regi Archivi
Carlo Promis.
Insegnare l’architettura. Biblioteca Reale
In Gran teatro ceramico BAU + MIAAO. Oropa
barocca, Biella futurista, California funk. MIAAO
YOUPrison.
Riflessioni sulla limitazione
di spazio e libertà
foto Roberto Albano
Dal 12 giugno al 12 ottobre 2008
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Off Congress
Nelle intenzioni degli organizzatori locali del Congresso mondiale degli
Architetti di Torino, la manifestazione doveva rappresentare per i partecipanti l’occasione di scoprire la città ospite, viverne la storia, la
cultura e l’atmosfera.
Per questo motivo l’Ordine degli Architetti di Torino e la Fondazione
OAT si sono impegnati nell’organizzazione e nel coordinamento di un
programma di iniziative – mostre, visite, presentazioni, concerti, pubblicazioni – per coinvolgere tutti in un clima di festa all’insegna dell’architettura e per cercare di garantire un diffuso “effetto Congresso”,
puntando su iniziative di qualità e di largo respiro, in grado di lasciare
un’eredità duratura al territorio per il futuro.
Il programma degli Off Congress Official Events era contraddistinto
da un marchio dedicato che simboleggiava l’invasione sul territorio
delle iniziative collaterali al Congresso ed era supportato dagli enti
locali territoriali: Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte
e Camera di Commercio di Torino.
Sei gli eventi che si sono distinti per l’originalità della proposta, come nel
caso della mostra “YOUPrison” promossa dalla Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo, o la rassegna “AfterVille. Tomorrow comes today” declinata in molteplici iniziative sul tema dell’immaginario della fantascienza
nella comunicazione di massa, curata e ideata da Undesign; il percorso di
mostre “La città disegnata dagli architetti” con la felice collaborazione
di importanti sedi museali che hanno proposto il meglio della produzione
architettonica, in particolare di Guarini, Juvarra e Antonelli; due progetti
sul tema della sostenibilità: “Casa Capriata 1954-2008”, attualizzazione
tecnologica ed energetica operata dal Politecnico di Torino del progetto di
Carlo Mollino, e “Trasmettere la Città Sostenibile”, un anno di iniziative
dal workshop di febbraio sull’area di Basse di Stura al Congresso che ha
coinvolto in un patto locale enti pubblici e privati e relatori di respiro internazionale; “Architecture Flows” e le iniziative delle sere del congresso.
La Fondazione OAT è inoltre stata impegnata nel coordinamento di tutti
gli eventi legati all’architettura che componevano il ricco Off Congress
Calendar. Oltre cento iniziative in città e fuori Torino, alcune delle quali in
proseguimento ben oltre la fine del congresso, che hanno messo in rete
più di cinquanta diverse organizzazioni sul territorio.
Casa Capriata 1954-2008
In corso
Progetto, realizzazione e mostra promossi
dal Politecnico di Torino - DIPRADI
Architecture flows
30 giugno – 2 luglio 2008
Programma di mostre, dibattiti,
proiezioni, concerti, aperitivi, spettacoli,
visite e presentazioni.
Trasmettere
la Città Sostenibile
Da giugno 2007 a dicembre 2008
(il progetto continua)
1 workshop internazionale con 100 partecipanti,
2 sessioni al congresso, 1 mostra,
9 focus di approfondimento
RePlay – 8
La Squadra
Comunicare: missione possibile
Sito Internet e Newsletter
TAO, la rivista
In questi ultimi quattro anni è
stato soprattutto attraverso il sito
web www.to.archiworld.it che gli
architetti hanno potuto ottenere
informazioni, usufruire dei servizi riservati agli iscritti, trovare
occasioni di aggiornamento professionale e di formazione.
Il totale rinnovamento del sito,
operativo da gennaio 2008, ha
consentito un nuovo rapporto
con gli utenti che, grazie al
sistema di gestione dinamico e
al lavoro della redazione interna,
hanno usufruito di una migliore
distribuzione delle informazioni
e di un maggiore sviluppo dei
servizi, con ampi e tempestivi
aggiornamenti.
Dalle circa 27.000 visite medie
mensili al sito nel 2007 si è passati a circa 64.000 nel 2008, cresciute a circa 94.000 nei primi
sei mesi del 2009: un risultato
estremamente gratificante, che
Comunicare l’architettura è un
compito prioritario per gli architetti, sempre più coinvolti, attraverso il loro ruolo sociale, nei
temi della sostenibilità ambientale, della qualità del costruito,
della cultura del progetto. TAO
è un magazine monografico
attualmente a periodicità quadrimestrale che non persegue
l’approccio delle grandi riviste
d’architettura troppo spesso concentrate sul mondo delle archi
star. TAO parla agli architetti di
buone pratiche, di percorsi possibili, di obiettivi raggiungibili, di
progetti innovativi in una prospettiva di continuo dialogo, miglioramento e confronto tra il livello
locale e quello internazionale. Si
rivolge anche ad un pubblico più
numeroso e viene distribuito in
ogni occasione pubblica. Esce
con una doppia versione: una
cartacea e gratuita e una digitale
foto Angelo Morelli
Spesso gli architetti sono accusati di vivere in un loro tempio dorato, senza
capacità di dialogo con il prossimo. E se l’accusatore è un cliente le ripercussioni professionali sono immaginabili. Con l’intenzione di aumentare
l’informazione, il coinvolgimento e la visibilità della categoria, coscienti che
esiste sempre un margine di miglioramento, l’OAT crede di aver attivato
alcuni strumenti, progetti, contatti che lavorano nella giusta direzione.
L’attività di comunicazione è l’insieme delle azioni che offrono visibilità
alla categoria presso le istituzioni e presso il pubblico generico. Dalle
iniziative di avvicinamento al Congresso UIA, l’attenzione e le presenze
agli eventi pubblici (mostre, convegni, premiazioni, viaggi…) sono
aumentati in modo considerevole.
Gli strumenti di informazione adottati sono molteplici. La newsletter OA
Notizie raggiunge circa 6.000 iscritti, le segreterie dei 103 ordini degli
architetti italiani e chi ne fa richiesta. L’aggiornamento è settimanale e
si riflette sull’homepage del sito www.to.archiworld.it, che vanta oggi
94.000 contatti/mese. Uno spazio è riservato alla rassegna stampa
sui temi della qualità e della sostenibilità ambientale e urbana, tratti
dai quotidiani. I progetti principali (“Trasmettere la Città Sostenibile” e
“Architetture Rivelate”) godono di minisiti propri: www.progettotcs.it e
www.architetturerivelate.com.
“TAO – Transmitting architecture organ”, magazine tirato in 3.000
copie distribuite gratuitamente in alcune librerie e locali e durante le
manifestazioni OAT, è la novità del 2009; diffonde i progetti culturali
di interesse per la categoria, senza limitarsi al resoconto di un’attività
svolta, ma coinvolgendo autori anche non del mondo dell’architettura
(giornalisti, scrittori, esperti in altri settori) per interessare un pubblico
vasto, invitandolo così ad avvicinarsi e a comprendere il ruolo dell’architetto. Per raggiungere gli utenti del web, la rivista ha anche una versione on-line, che si arricchisce di approfondimenti e contributi raccolti
nel tempo (www.taomag.it).
La comunicazione si esprime anche attraverso l’attività di ufficio stampa.
I comunicati annunciano alle principali testate giornalistiche l’avvio di
nuove iniziative (concorsi, mostre, convegni,…) con diffusione locale o
sovralocale a seconda della portata dell’evento. La rassegna stampa e
video è raccolta nel sito principale.
Per rafforzare il messaggio, occasionalmente, si è scelto di acquistare
spazi pubblicitari sulle pagine cittadine di La Repubblica carta e web,
TorinoSette e EPolis. Il Giornale dell’Architettura accoglie mensilmente
una pagina dedicata all’OAT e alla professione. Quando è possibile, la
comunicazione istituzionale o il dettaglio delle iniziative sono comprese
nei calendari delle manifestazioni di altri enti. È stato il caso del What’s
on, Infoclick e CittAgorà della Città di Torino, del programma annuale
del Teatro Stabile e degli organi di informazione dei partner che di volta
in volta collaborano a specifiche iniziative (Urban Center Metropolitano,
Circolo dei Lettori, Biennale Democrazia,…).
Da un paio d’anni il sito si è arricchito anche delle videointerviste ad
alcuni protagonisti dell’architettura e della nostra città (Renzo Piano,
Cino Zucchi, Bill Dunster e alcuni nostri iscritti, Sunil Abraham, Davide
Ferrario, Syd Mead, docenti, editori,…).
conferma il gradimento degli
iscritti verso questo strumento di
informazione e comunicazione.
Il sito si avvale degli aggiornamenti settimanali della newsletter
OA Notizie, inviata a quasi 6000
indirizzi di posta elettronica tra
quelli degli iscritti e quelli della
mailing list di enti e istituzioni
territoriali di riferimento, oltre agli
altri ordini nazionali e coloro che
ne fanno richiesta.
45 edizioni all’anno con una
media di circa dieci notizie a settimana tra appuntamenti, bandi
e gare, comunicazioni istituzionali, news professionali e rassegna stampa.
La newsletter è uno strumento
efficace per consentire una lettura
rapida dei principali argomenti
della settimana, approfondibili
nelle varie sezioni del sito (di cui
riprende l’impostazione grafica)
o attraverso link esterni.
consultabile e scaricabile da
tutti dal sito www.taomag.it che
riprende e attualizza i contenuti
dell’edizione cartacea. TAO utilizza i progetti della Fondazione
OAT come “pre-testo” per sviluppare tematiche più ampie, coinvolgendo professionisti e studiosi
provenienti da campi disciplinari
diversi: il progetto Trasmettere
la Città Sostenibile è al centro
del primo numero “Sostenibilità
Urbana” – che affronta il tema della
sostenibilità a partire dalle riflessioni sull’area di Basse di Stura
– e del terzo numero “Abitare la
Città”, in uscita nel prossimo
autunno, dedicato al tema dei
nuovi modelli abitativi e dei luoghi
della democrazia; il secondo
numero “Qualità Urbana” rende
conto dell’esperienza di Architetture Rivelate e si concentra sulla
qualità dell’ambiente costruito e
sulla qualità della vita.
Maddalena Bertone
Chiara Boero
Elitsa Bozhkova
Arianna Brusca
Raffaella Bucci
Maria Josè Carlone
Simona Castagnotti
Alda Cavagnero
Sandra Cavallini
Giulia Chiarle
Roberto Coda
Giulia Di Gregorio
Francesca Doro
Giancarlo Faletti
Vanda Fallabrino
Maria Luisa Fassero
Antonella Feltrin
Fabio Giulivi
Massimo Giuntoli
Milena Lasaponara
Raffaella Lecchi
Ester Loparco
Mario Montalcini
Lucia Montanaro
Francesco Nava
Claudio Papotti
Liana Pastorin
Luciano Quattrocchio
Valeria Santoro
Virginia Viglione
Gli architetti OAT
che hanno collaborato alle iniziative
Laura Agosti, Andrea Aiazza, Gianluca Alessio,
Lorena Alessio, Paola Amione, Francine Amsler,
Arturo Andreol, Giorgio Baggio,
Francesca Bagliani, Riccardo Balbo,
Carla Barovetti, Alessandra Battistelli, Giulia Baù,
Liliana Bazzanella, Giuliano Mario Becchi,
Franca Belforte, Mauro Bellora , Mauro Berta,
Enrico Bettini, Andrea Bocco, Massimiliano Boeris,
Michele Bonino, Michele Bortolami,
Barbara Brondi, Andrea Bruno, Maria Bucci,
Elso Busca, Gianni Cagnazzo, Alessandro Caimi,
Guido Callegari, Matteo Calvi, Antonello Camillo,
Piero Camoletto, Valentina Campana,
Antonio Canu, Roberta Cardaci, Luigina Carere,
Elena Carmagnani, Massimo Carosso,
Tullio Casalegno, Serena Casana,
Maria Claudia Casetta, Claudia Cassatella,
Cristiana Catino, Gianni Cavallero, Mario Cena,
Laura Chiavazza, Giuseppe Chiodin,
Ornella Chiotti, Elena Ciattino, Antonio Cinotto,
Pier Massimo Cinquetti, Gianfranco Cobetto,
Francesco Colletto, Mattia Collo, Anna Coluccia,
Silvia Coppola, Gianluca Cosmacini,
Carlo Costantini, Luisella Cresto, Franco Cucchiarati,
Rocco Curto, Federico De Giuli,
Tommaso Del Mastro, Sergio Dellavecchia,
Angelo Delli Gatti, Tommaso Delmastro,
Pietro Derossi, Elena Di Rovasenda,
Valentina Drocco, Laura Einaudi,
Daniela Fabbris, Vanda Fallabrino,
Giovanni Ferrero, Emanuele Luigi Finello,
Lucas Fingerle, Gianfranco Fiora, Luca Fissore,
Aldo Fogli, Davide Fornero, Agata Fortunato,
Luciana Fracchia, Raffaele Francone,
Daniela Franzé, Roberto Fraternali, Franco Fusari,
Noemi Gallo, Giovanni Garbaccio, Emilia Garda,
Patrizia Garrone, Pier Giorgio Gatti,
Carmela Gattuso, Franca Gea Fassio,
Alessandra Genisio, Gustavo Gherardi,
Gianluca Giachetti, Paolo Giordano,
Silvia Giordano, Mauro Giudice, Massimo Giuntoli,
Sabrina Giusiano, Maria Adriana Giusti,
Alessio Gotta, Pia Grieco, Daniela Grognardi,
Mario Gronchi, Antonio Gullì, Luca Imberti,
Roberta Ingaramo, Giovanna Izzo,
Sergio Jaretti Sodano, Guido Lagana’,
Alessandra Leone, Sonia Leone,
Raffaella Leonforte Bruno, Marta Levi,
Patrizia Lombardi, Roberto Lombardi,
Arturo Lombardo, Stefano Longhi,
Andrea Lorenzon, Patrizia Ludi,
Manuela Luis y Garcia, Milena Maccaferri,
Giovanni Manca Mura, Teresa Marchini Vernetti,
Rossella Maspoli, Piero Massa,
Alessandro Mazzotta, Emilio Melgara,
Barbara Melis, Carlo Merlo, Fabio Minucci,
Angela Maria Molinari, Andres Javier Moncalvo,
Giulio Mondini, Guido Montanari, Arturo Montorsi,
Annalisa Mosetto, Leonardo Mosso,
Andrea Muzio, Alberto Nada, Maria Grazia Novo,
Stefano Oletto, Filippo Orsini, Roberto Pagani,
Gian Carlo Paglia, Enzo Palmesano, Luisa Papotti,
Attilia Peano, Cristina Pellerino, Chiara Penco,
Gabriella Peretti, Mariella Perletti, Paolo Perotti,
Pier Paolo Peruccio, Silvia Pettiti,
Emanuele Piccardo, Elena Picco, Giovanni Picco,
Andrea Pintus, Giuliana Piovano, Liliana Pittarello,
Laura Porporato, Giuseppe Portolese,
Raffaele Radicioni, Marco Rainò, Roberta
Ranuschio, Carlo Amedeo Reyneri, Diego Romaldi,
Erinna Roncarolo, Riccardo Roscelli, Silvia Rossi,
Barbara Salomone, Laura Schranz,
Vincenzo Sciacca, Roberto Secci,
Barbara Sembianti, Luca Semeraro,
Giuseppe Serra, Agata Spaziante, Carlo Spinelli,
Valerio Sticca, Paride Strobino, Mauro Sudano,
Ivano Talmon, Claudia Tavella, Massimo Teghille,
Piergiorgio Tosoni, Stefano Trucco,
Pier Giorgio Turi, Flavia Emma Vacchero,
Federica Valle, Stefano Vellano, Renato Vezzari,
Aurelia Vinci, Mariagrazia Viola, Marco Visconti,
Danila Voghera, Mauro Volpiano,
Emanuele Zaniboni, Francesco Zannier,
Italo Zanotti, Ferruccio Zorzi, Gian Pio Zuccotti
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Un bilancio sociale di fine mandato