A
Associazione ex Alunni Nobile Collegio Mondragone
Fondata il 2 febbraio 1922
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N° 18
GENNAIO 2010
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Primo numero redatto il 14 luglio 1866 - Nuova edizione semestrale dal 2001
On-line, a colori, sul sito www.collegiomondragone.com
Il Mondragone
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Indice degli articoli
Un caro ricordo per la scomparsa del ns/ VicePresidente Enrico Fiorelli……….….…...……pagg. 3÷6
Il Convitto Mondragone ed il Collegio Ghisleri……………….……….…………………….……pagg7÷ 9
Giro di walzer fra le Ville Tusculane…………………..……………….………………….…. …....pagg.10÷12
Due storie diverse, un unico ideale…………..…………………………………………………..….pagg.13÷14
Hermitages des Camaldules…………………………..….……………..………………….…….... ..pagg.15÷16
Renato Lauro, il Magnifico Rettore della Università di Tor Vergata………………………….. pag.17
Castel Sant’Angelo - di Claudio Sabatini……………………………………………................….pag.18
Mi ha scritto Milingo- di P.Tiziano RepettoS.J………………….………..…...………….….….…pag. 19
SAN CLAUDIUS PROVINCIALIS………………………………………………………………..….pag. 20
La vogliamo restaurare ?- L’edicola del vialone degli elci……………………………………….pag.21
Lavori di restauro effettuati a Villa Mondragone…………….……………………………………pag.22
POSTA RICEVUTA e CONTATTI………………………………………..………………........……pagg.23÷28
Presenti alla giornata degli EX a Mondragone il 7 Giugno 2009………………..……….……..pagg..29÷30
Elenco quote pagate per l’anno 2009……………………………………………………………….pag. 31
Elenco presenti alla cena augurale al Circolo tennis Parioli Roma……………………………pag. 32
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.2 di 32
Ill Mondragonee
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† UN
N CAR
RO RI
ICOR
RDO †
Il 22
2 Ottob
bre 2009
9 è manccato il nostro
n
Viice-Presiidente :
E
Enric
co Fiiorellli
attivvo testimoone della nostra
n
Asssociazionee Ex alunn
ni del
Nobile Coollegio Mo
ondragonee
Era naato a Terrni il 13 Feebbraio deel 1923
E' statoo convittoore del Collegio Mondragonee dal 1930 al 1942
Dopo averr trascorso dodici lungghi anni della
propria esisstenza, quellli dell’età addolescenzialee e
della primaa giovinezza, dentro le mura
m
austere di
un collegio isolato dal clamore dellla vita esterrna
lontano dallla famiglia e chiuso inn un ambito di
spazio e di tempo circosscritti, continnuamente sotto
vigilanza, se
s ne può venire
v
fuori con due soole
disposizionii di animo, tra loro coontrapposte: o
con un senttimento di tootale ripulsioone al ricorrdo
della lungaa “prigioniia” soffertaa o con uno
spiccato sennso di apparrtenenza e di
d orgoglio per
p
il privilegioo goduto.
E fu proprrio con quessto spirito dii attaccamennto
al suo amato collegioo che Enricco Fiorelli si
congedò daa Mondragonne dopo il completamen
c
nto
dell’intero ciclo di stuudi, dalle elementari alla
maturità, aggiudicanddosi anchee il primaato
assoluto di permanenza
p
!
Quello spirrito di corpo nei confronnti del colleggio
lo accompagnò per tuttaa la vita.
Per Enricoo, Mondraggone rappreesentò la sua
seconda cassa.
Been presto sii pose al seervizio dell’A
Associazionee
Exx-Alunni opeerando per vvari decennii in proficuaa
siimbiosi con Enrico Corrsetti Antoniini, sotto laa
gu
uida di moolteplici Preesidenti succcedutisi nell
co
orso degli annni.
A Fiorelli vaanno riconossciuti non pochi
p
meriti.
In
nnanzitutto quello
q
di avver sempre sostenuto
s
lee
so
orti dell’Assoociazione. N
Non solo nei momenti dii
all’improvviisa chiusuraa
sm
marrimento conseguenti
c
deel Collegio, ma
m anche neei vari period
di successivi,
qu
uando il nostro Sodalizioo subiva calii di interessee
e di partecipazione. Ma grazie al perdurare
p
dii
otttimi rapporti di amiciziia e di affezione sempree
in
ntrattenuti coon tanti Padrri della S.J. conosciuti a
Mondragone,
M
si adopeerò affinch
hé mai sii
alllentasse quuel vincolo che idealmente legavaa
l’A
Associazionee alle “m
mura” delll’ormai exx
co
ollegio.
See la nostra Istituzione
I
è ancora in esssere, viva e
veegeta, lo dobbbiamo allaa sua persevveranza, allaa
su
ua instancabbile azione dii stimolo, sop
prattutto neii
co
onfronti dellle ultime geenerazioni di
d convittori,
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Ediizione n° 18 – gennaio 2010 pag.3 di 322
Il Mondragone
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sempre esoortati ad enntrare a farr parte attiva
dell’Associiazione ed a cui, pocoo a poco, ha
h
lasciato la conduzionee della stesssa.
Con il suo esempio ci ha saputo trasmettere
t
g
gli
stessi valori e motivi di affetto versoo Mondragoone
che egli onoorò sino alla fine.
Sicuramentee Enrico era il perrsonaggio più
p
popolare traa di noi, connosciuto e stiimato dagli Ex
E
Alunni di tuutte le età.
Con la sua scomparsa abbiamo
a
perrduto, oltre che
c
un carissimo compagnoo di collegio, un’importannte
ed insostituuibile memooria storica,, un preziooso
testimone e conoscitorre delle tannte vicende di
Mondragonne.
Cari Amici e Care Amicche,
è con grannde tristezzza che vi inoltro quessta
comunicazione pervennutami dalll'Associazioone
degli "EX"" di Mondrragone e chhe riguarda la
scomparsa del carissiimo Enrico Fiorelli, per
p
moltissimi anni nostro Consigliere Regionale per
p
il centro.
Lo ricorderremo tutti innsieme durannte il prossim
mo
consiglio naazionale di Palermo.
P
Giusseppe Mariiano(Presideente Federeex:
Federazionee Italiana deelle Associazzioni Ex Alunnni
della Compagnia di Gessù)
*
***
Sono profoondamente addolorato
a
n
nell'apprende
ere
la tristissim
ma notizia della
d
scompparsa del caaro
Enrico, a cuui ero legatoo da grande amicizia e che
c
ho sempre stimato.
s
Ricordo il suo
s impegno ed il suo attaaccamento alla
a
Federex, alle cui riuniooni, anche inn questi ultim
mi
anni, ha seempre cerccato di esssere presennte,
portando il contributo della
d
sua sagggezza e della
sua esperiennza.
Enrico non ha mai manncato di testimoniare il suo
profondo afffetto per i Padri
P
Gesuitii ed è stato per
p
tutti noi unn esempio di
d "vero Ex Alunno" deella
Compagnia di Gesù.
ed
All'Associaazione degli "ex" di Mondragone
M
alla sua fam
miglia desideero esprimeree il sentimennto
del mio più profondo coordoglio.
Insieme aggli Amici del Consiglio Nazionaale
ricorderò ill caro Enricco a Palerm
mo il prossim
mo
novembre.
Con grandee tristezza.
Giuseppe Mariaano
*
***
L'Associaziione Ex Alunnni del Masssimo si assoccia
al dolore dell'Associazzione Ex Alunni
A
Nobile
Del
D
suo appassionato
ap
apporto in favoree
deell’Associaziione, noi tutti Ex Alunn
ni vogliamoo
qu
ui renderggliene infinitamente grazie,
g
conn
l’impegno di proseguire il cammino
o, intrapresoo
in
nsieme a lui, il più a lunggo possibile.
Giuseppe Morooni Fiori (in coollegio dal 1948 al 1953)
Collegio Moondragone pper la scomparsa dell
caarissimo Drr. Enrico Fiorelli,Vicce-Presidentee
deell'Associazione.
Paolo
Gaudenzii
Prresidente Associazione E
Ex Alunni del Massimo
***
Apprendo
A
conn profonda trristezza della scomparsaa
deel caro amicoo Enrico, il qquale per div
versi anni haa
raappresentato la continuitàà di rapportii tra tutti noii
deella Federexx, in modo particolare per il suoo
co
ollegio Monddragone.
E' stato un riferimento della nostrra autenticaa
id
dentità forttemente caratterizzata da unaa
fo
ormazione sccolastica e ddi vita che ci accomuna..
Gli
G ho voluto molto bene.
in lui grandee signorilità,, consistentee
Riconoscevo
R
caapacità di comprendere
c
e il suo prrossimo, maa
so
oprattutto fermezza
fe
dii obiettivi condita daa
co
opiosa dolcezzza. I miei riicordi più afffettuosi sonoo
leegati al nosttro viaggio a Tirana neel luglio dell
19
996. Un uomo
u
semppre corretto e buono..
Chiedo al preesidente Maariano di farrsi interpretee
deei miei sentim
menti con laa Sig.ra Mariia Paola, coll
fig
glio Alessanndro che ricoordo di aver conosciuto
c
a
Roma,
R
e con tutti gli amiici del Mond
dragone, chee
sicuramente loo ricorderannno stringend
dosi a lui, inn
qu
uesto ultimoo momento tterreno, con l'affetto chee
meritava.
m
Lo
o ricorderò sempre nellle mie pregh
hiere con laa
mia
m Angela.
Mastronarrdi
(ex
Presidentee
Beppe
deell’Associazione Ex Alunni Di
D
Cagnoo
Abbrescia
A
Baari)
***
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Edizione n° 18
1 – gennaio 2010
2
pag.4 di
d 32
Il Mondragone
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Ho appreso recentemente, con tristezza, della
scomparsa del carissimo Enrico Fiorelli, che
contavo di rivedere nel prossimo consiglio
nazionale qui a Palermo.
Partecipo le mie più sentite condoglianze e quelle
degli amici dell'Associazione Ex del Gonzaga, e
Vi prego di volere comunicare la nostra cristiana
vicinanza alla Famiglia.
Apprendo solo adesso, al mio rientro a Roma, la
luttuosa notizia e vi prego di porgere a tutta la
famiglia le mie più vive condoglianze e il mio
rammarico di non aver potuto partecipare ai
funerali.
Francesco Zerbi (in collegio dal 1946 al 1947)
***
Armando Scirè (Pres. Ex Alunni Gonzaga - CEI)
***
Alla Famiglia, agli ex Alunni del Mondragone e a
tutta la Comunità degli ex-Alunni, giunga il nostro
più sentito cordoglio per la scomparsa di Enrico
Fiorelli nome mio e del direttivo degli amici tutti
del gruppo Ex-Alunni del Collegio Universitario
di L'Aquila ed di P. Sauro De Luca, nostro
assistente spirituale, particolarmente legato agli
ex-alunni del Mondragone.
Anton Giulio Pollice
Ricorderò nelle preghiere il compagno di
camerata, sempre gioviale, disponibile e
soprattutto vero amico. Esprimo ai famigliari le
mie condoglianze
Giovanni Bertelè (in collegio dal 1938 al 1941)
***
Alla famiglia Fiorelli ed alla associazione ex di
mondragone, invio le piu' sentite condoglianze per
la perdita di Enrico, con cui abbiamo passato
cinque anni insieme in collegio.
***
Antonio Bosco (in collegio dal 1933 al 1937)
Porgiamo, costernati, sentite condoglianze alla
famiglia del Dr. Enrico, uniti nella preghiera.
**
Dott. Alfonso Ciolina e famiglia (nipote di
Vincenzo Ciolina entrato in collegio nel 1890)
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.5 di 32
Il Mondragone
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IL CONVITTO MONDRAGONE E IL COLLEGIO
GHISLIERI
Nel 1860 fu concesso al collegio Ghislieri di villeggiare nella parte restaurata, e sei anni dopo villa Mondragone fu
acquistata dai Gesuiti, che ne fecero un collegio esclusivo.
ll Collegio Ghislieri di Pavia è stato fondato
nel 1567 dal Papa S. Pio V ed ampliato con la
sezione femminile nel 1965. Mantenendo nei
suoi oltre quattro secoli di storia le sue finalità
culturali originarie
opera oggi con la
supervisione del Ministero dell'Università e
della Ricerca Scientifica e Tecnologica, che lo
riconosce come ente di alta qualificazione
culturale. Al Collegio, riservato a studenti
dell'Università di Pavia, si accede, in base al
merito, mediante concorso pubblico per esami.
Il collegio Ghislieri di Pavia
Il Virgilio ha la propria sede nel centro di
Roma nel Palazzo Ghislieri, dal bel portale
tardo rinascimentale che si apre su via Giulia, la
strada costruita all'inizio del '500 dal papa
Giulio Il per agevolare il passaggio dei
pellegrini
dal
Laterano
al
Vaticano.
Il progetto del palazzo al numero 38 si deve
all'architetto Carlo Maderno che ne curò la
costruzione alla fine del'500. Nel 1667 l'edificio
venne comprato da Giuseppe Ghislieri, famoso
chirurgo dell' epoca e discendente del pontefice
S. Pio V (Antonio Michele Ghislieri), passato
alla storia come organizzatore della alleanza
cristiana vincitrice della battaglia di Lepanto
(1571).
Palazzo Ghislieri a Roma in via Giulia
Giuseppe Ghislieri volle fondare a Roma un
collegio per permettere a giovani di famiglie
nobili decadute di proseguire gli studi e lo dotò
di una rendita annua di tremila scudi. Da allora
il palazzo accoglie generazioni di studenti, molti
dei quali provenivano da famiglie del Regno
delle due Grazie al sostegno economico della
Confraternita dei napoletani. Le vicende del
Collegio Ghislieri di Roma (illustrato anche in
una stampa del Pinelli) seguono quelle dello
Stato della Chiesa.
Le cose cambiano bruscamente nel 1798,
quando le truppe repubblicane romane e
l'esercito francese saccheggiano le chiese e gli
edifici della zona e sciolgono sia il Collegio
Ghislieri sia la Confraternita dei napoletani.
Disordini e danni coinvolgono durante le
vicende della Repubblica Romana del 1848
anche il Collegio, che poi riprende l'attività
istituzionale a fatica.
Dopo il 1870, con l'arrivo a Roma dei
bersaglieri, il Collegio venne requisito e
trasformato in Real Collegio militare dallo Stato
italiano. Nei registri conservati nell'archivio
della scuola e che risalgono alla fine
dell'Ottocento, si può leggere quali erano le
materie studiate: oltre a italiano, matematica,
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.6 di 32
Il Mondragone
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francese, tedesco, anche istruzione militare,
scherma, ballo.
Dopo la prima guerra mondiale, nel 1920, ai
corsi del Real Collegio militare si affianca il
primo corso "normale" di Liceo Ginnasio
(corrispondente all?attuale prima media) che
andrà a regime nel 1928, anno in cui il nuovo
liceo completa il ciclo di studio, diventa
autonomo e vi si svolgono i primi esami di
maturità. Ma l'edificio scolastico di Via Giulia
con tutte le strutture annesse ha un gran bisogno
di restauri. La ricostruzione dura circa dieci anni
sotto la direzione dell'architetto Marcello
Piacentini; la scuola, cosi come la conosciamo
oggi, viene inaugurata nel 1938.
Il liceo Virgilio a Roma, in via Giulia 38.
Il nuovo palazzo (che costituisce solo una
parte di quello esistente) venne costruito in
meno di due anni (1573-74) da Martino Longhi
il Vecchio. Successivamente, il cardinale
costruì per il figlio naturale Roberto, quando
sposò Cornelia Orsini, un sontuoso palazzetto –
la "Retirata di Mondragone" – parallelo al
palazzo principale, da cui lo divideva un enorme
cortile.
La villa con i suoi tre palazzi era in grado di
accogliere sia la corte del cardinale che quella
del pontefice, che infatti vi soggiornò spesso,
come anche ambasciatori, uomini illustri e
persino S. Carlo Borromeo. Fu proprio qui che,
il 24 febbraio 1582, Gregorio XIII promulgò la
riforma del calendario.
Alla morte del cardinale, la villa venne ereditata
da suo nipote Giovanni Angelo Altemps, che
nel 1613 vendette tutti i possedimenti tuscolani
della famiglia ad uno degli uomini più
importanti di Roma: il cardinale Scipione
Borghese, nipote di Paolo V. Alcuni anni
prima, Scipione aveva acquistato le ville oggi
note con il nome di Torlonia e Grazioli, che
però né lui né lo zio ritenevano all'altezza del
loro casato, mentre villa Mondragone, così
grande, splendida e famosa, sembrò loro molto
più adatta. Anche il nome era perfetto, visto che
il drago era anche l'animale araldico dei
Borghese. Non soddisfatto, l'anno dopo (1614)
Scipione acquistò anche la confinante Villa
Taverna (cedendo le altre due ville frascatane),
accorpandola.a.Mondragone.
A risistemare il complesso fu chiamato il
Vasanzio. I due palazzi principali vennero
ampliati, modificati ed uniti da una nuova ala da
un lato e da una galleria dall'altro: si ottenne
così un unico, enorme edificio con un immenso
cortile interno.
Vasanzio costruì anche una seconda loggia che
divise in due il giardino originario: il
giardinetto pensile da un lato ed il grande
giardino all'italiana dall'altro, chiuso da un
teatro d'acqua (opera di Giovanni Fontana come
anche la fontana dei draghi nel cortile).
A lati
dell'esedra del ninfeo si innalzano alti muri su
cui si appoggiano profumatissime piante di
agrumi
alternate
a
busti
marmorei.
La villa venne inoltre dotata di un nuovo
accesso principale, l'imponente "portale delle
Armi", in origine il cancello d'ingresso di
Villa.Taverna.
Il cardinale Scipione riempì poi il palazzo,
riccamente affrescato, di una enorme quantità
di.opere.d'arte.
Dopo la morte del cardinale (1633),
Mondragone fu poco abitata, perché i Borghese
preferivano villeggiare nella più piccola Villa
Taverna. Tuttavia, si mantenne in ottimo stato
fino all'Ottocento, quando Camillo Borghese
(marito di Paolina Bonaparte) cominciò a
spogliare la villa di tutti i suoi tesori artistici,
provocando inoltre gravi danni strutturali
facendo rimuovere e vendere i selci del cortile,
le inferriate e persino le tegole del tetto,
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.7 di 32
Il Mondragone
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nonostante le proteste del Comune di Frascati. I
tentativi di restauro effettuati dai successori di
Camillo furono molto limitati.
Dal 1981 l'intero complesso (ad eccezione di
Villa Taverna, ora Parisi), con il meraviglioso
parco circostante, è sede di rappresentanza e
centro congressi dell'Università degli Studi di
Roma Tor Vergata.
Nel 1860 fu concesso al collegio Ghislieri di
villeggiare nella parte restaurata, e sei anni
dopo villa Mondragone fu acquistata dai
Gesuiti, che ne fecero un collegio esclusivo.
Nel 1895, Mondragone fu teatro di un altro
evento storico: il ventunenne Guglielmo
Marconi effettuò da qui la prima trasmissione
radio.
Villa Parisi
Ing, Mathieu, Guglielmo Marconi,
P.G.Gianfranceschi S.J.
,
Padre Giuseppe Gianfranceschi è stato il primo
direttore della Radio Vaticana; fu docente di
fisica alla Università di Roma e direttore della
Università Gregoriana.
Fondò e diresse la Radio Vaticana.
Prese parte alla spedizione di Umberto
Nobile nel 1928 per l'esplorazione del Polo
Nord.
Padre Gianfranceschi prese parte anche al
Congresso Internazionale dei Matematici del
1928 a Bologna.
Villa Parisi fu costruita intorno al 1595 da
monsignor Ferdinando Taverna, Governatore
di Roma sotto il pontificato di Clemente VIII.
Nel 1614 il Taverna, ormai cardinale, vendette
la sua villa al cardinale Scipione Borghese,
nipote di papa Paolo V, che l'anno prima aveva
acquistato dagli Altemps le confinanti Villa
Vecchia e Villa Mondragone e desiderava
ampliare ulteriormente la proprietà perché
fosse all'altezza del suo casato.
Scipione fece ampliare e trasformare il palazzo
della villa, che chiamò Borghese, all'architetto
Girolamo Rainaldi.
Questi aggiunse due ali al corpo centrale, creò
due cortili interni, e realizzò il giardino segreto
all'italiana, tuttora esistente, con una fontana
ottagonale al centro e chiuso da un ninfeo.
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.8 di 32
Il Mondragone
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"Giro di valzer" tra le Ville Tuscolane
(Le immagini delle ville in questo scritto sono tratte dal libro del Kircher del 1671; la foto del Cardinale Scipione Borghese
è tratta da Internet)
Citta di Frascati. Incisione del Bertelli – primi anni del 17°secolo
La stampa del Bertelli, sopra raffigurata, ci offre
lo spunto per ricostruire un insieme di baratti,
quasi un "giro di valzer", intervenuto nel 1613 e
1614 fra i proprietari di alcune delle più
importanti Ville Tuscolane.
Essendo stata incisa, come abbiamo già detto,
fra il 1607 e il 1609, la stampa del Bertelli
indica ancora l’Ecc.mo Sig. Duca Altemps
quale
proprietario
delle
attuali
Villa
Mondragone e Villa Vecchia (distrutta dai
bombardamenti della 2a guerra mondiale) e
l’Ill.mo Sig. Card. Borghese quale proprietario
dell’attuale Villa Torlonia.
Il primo è Giovanni Angelo Altemps duca di
Gallese, erede del Cardinale Marco Sittico
Altemps che nel 1565 aveva acquistato la Villa
Vecchia dagli eredi del Cardinale Ranuccio
Farnese e nel 1575 aveva avviato i lavori
Villa Mondragone
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.9 di 32
Il Mondragone
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di costruzione di Villa Mondragone due anni
dopo aver acquistato i terreni su cui essa sorge.
Il secondo è il Cardinale Scipione Borghese che
nel 1607 aveva acquistato l’attuale Villa
Torlonia dal Cardinale Tolomeo Galli di Como
Villa Tusculana
.
Ebbene, il quadro rappresentato dal Bertelli fu
in qualche modo sconvolto da numerosi baratti
e compravendite, qui di seguito descritti e di cui
tengono conto le successive stampe del Greuter
(1620) e del Lauro (1622), ma non quella
dell’Hondio (1627) che quella del Bertelli
riproduce in maniera pedissequa, sia pure in un
formato più grande.
Nel 1613, infatti, il Cardinale Scipione
Borghese acquistò dal Duca Giovanni Angelo
Altemps sia la cosiddetta Villa Vecchia sia
l’attuale Villa Mondragone, stabilendo così il
nucleo centrale di quello che il Kircher, nella
sua celebre stampa del 1671, definisce
“Burghesianum, una cum villis”.
L’avvicendamento tra lo stesso Cardinale
Borghese e il Duca Altemps nella proprietà
dell’attuale Villa Torlonia passa invece
attraverso uno scambio con l’attuale Villa
Grazioli, che il Cardinale Borghese aveva
acquistato l’anno prima, cioè nel 1612, dal
Cardinale Acquaviva (che nella stampa del
Bertelli ne figura infatti ancora proprietario).
Villa Acquaviva
Ceduta tale villa al Duca Altemps nel 1613 al
prezzo di 20.000 scudi, in aggiunta ai 280.000
pagati per l’acquisto di Villa Vecchia e Villa
Mondragone, il Cardinale Borghese ne rientra in
possesso quello stesso anno, o nei primi mesi
del 1614, in cambio dell’attuale Villa Torlonia
acquistata, come abbiamo già visto, sette anni
prima dal Cardinale Tolomeo Galli di Como.
.
Villa Ludovisia
Villa Borghesia
Ma non è tutto: rientrato in possesso della villa
(parliamo sempre dell’attuale Villa Grazioli), il
Cardinale Borghese non la tenne più che pochi
mesi e, prima della fine dell’anno, la cedette al
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.10 di 32
Il Mondragone
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Cardinale Ferdinando Taverna in cambio della
villa, attuale Villa Parisi e terza delle ville
cosiddette “borghesiane”, che questi aveva fatto
edificare tra il 1604 e il 1605 sul terreno degli
Altemps non lontano da Villa Vecchia e Villa
Mondragone.
Per chi sia interessato a riassumere in maniera
più chiara tale intricata vicenda di
compravendite e scambi immobiliari si può dire
che il Cardinale Scipione Borghese entra sulla
scena delle Ville Tuscolane nel 1607
acquistando l’attuale Villa Torlonia; nel 1612
acquista l’attuale Villa Grazioli che l’anno dopo
cede al Duca Giovanni Angelo Altemps, più un
ingente conguaglio, in cambio di Villa Vecchia
e Villa Mondragone; sempre nel 1613, o nei
primi mesi del 1614, in cambio dell’attuale
Villa Torlonia riprende
indietro dal Duca Altemps l’attuale Villa
Grazioli che sempre nel 1614 cede al Cardinale
Ferdinando Taverna in cambio dell’attuale Villa
Parisi.
Insomma, nell’arco di sette anni il Cardinale
Scipione Borghese fu proprietario di ben cinque
delle dodici Ville Tuscolane più famose e tra il
1613 e il 1614, cedute le prime due ville
acquistate concentra i suoi possedimenti nelle
tre ville “borghesiane”.
Si potrebbe poi rimarcare che nella seconda
metà del ‘700, estinti gli Aldobrandini e i
Pamphili loro eredi, la Famiglia Borghese, della
quale il Principe Paolo, nipote di Papa Paolo V,
aveva sposato nel 1631 Olimpia Aldobrandini,
divenne proprietaria dei beni di questa illustre
Famiglia e quindi anche della Villa
Aldobrandini di Frascati, ma questo ci
porterebbe ad allargare troppo il discorso.
Villa Aldobrandini da Belvedere
Cardinale Scipione Borghese
(FRASCATI E DINTORNI - Achille Nobiloni
Blog)
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.11 di 32
Il Mondragone
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Due storie diverse un unico ideale
di Claudio Sabatini (in collegio dal 1936 al 1946)
Lassù nell’antico palazzo dove una volta era
ospitato il Nobile Collegio di Mondragone,
attualmente sede prestigiosa della Università di
Tor Vergata, nell’immenso salone denominato
degli Svizzeri dove nell’anno - 1582 - durante
il Pontificato del Papa Gregorio XIII°, fu
realizzata la laboriosa riforma dell’antico
calendario Giuliano,
Lapide dei nostri caduti Guerra 1915-18:
La lapide del”KALENDARIUM JULIANUM”, di
fronte alle due dei caduti in guerra
esistono, murate nella parete prospiciente al
grande caminetto due lapidi che ricordano i
gloriosi convittori caduti nella Prima e nella
Seconda Guerra Mondiale.
Lapide dei nostri caduti Guerra 1940-45:
Il buon Padre Donato Mazzoni S.J insigne
latinista, dettò per i caduti della Seconda Guerra
Mondiale una bella dedica ripresa dai
Commentari di Giulio Cesare che nomina i
caduti dopo la battaglia come :…desiderati
sunt.
Infatti quei giovani morti per la Patria nel
fiore della giovinezza ancora sono desiderati da
chi li amava.
Singolare è la storia di due di quei giovani
con i nomi incisi nella lapide: Fabio Sabatini
classe 1923 e Florian Doro classe 1925, il
primo vigliaccamente ucciso dopo tanti atti di
valore nella Guerra di Liberazione nel Marzo
del 1944 sulle montagne Umbro Marchigiane, il
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.12 di 32
Il Mondragone
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secondo negli ultimi giorni di guerra
esattamente il 22 Aprile 1945 mentre quale
sergente dei Bersaglieri della RSI tentava con i
suoi camerati di bloccare l’avanzata di forti
contingenti di truppe nippo-americane.
Fabio Sabatini
Santuario della Madonna di Viano
Di mio fratello Fabio, decorato al Valor Militare
e a cui è stata intitolata una piazza a Roma, la
storia è già stata narrata sul nostro giornale e nel
sito Mondragoniano, difficile è stato invece
ritrovare gli avvenimenti e le circostanze che
portarono alla morte di Florian Doro.
Egli, facente parte della prima Compagnia del
Btg. G. Mameli della RSI, aveva ricevuto
l’ordine di ritardare con combattimenti di
retroguardia l’avanzata di forti contingenti di
truppe Alleate che superate le colline di Viano,
tentavano di bloccare la S.S.445 nei pressi di
Gragnola sulla quale stavano defluendo, in
ritirata dalla Lunigiana,la Divisione Italia ed
altre unità italo-tedesche.
Durante questi
combattimenti Florian Doro fu colpito a morte
e venne provvisoriamente e pietosamente
composto con altri Bersaglieri nel chiostro del
Santuario della Madonna di Viano dove è
murata una lapide che li ricorda.Ambedue questi
giovani volontari hanno perso la vita nel nome
della Patria anche se su fronti diversi, ma per i
medesimi ideali.Al giorno di oggi non credo sia
facile far capire ai nostri compatrioti giovani o
meno giovani, la grandezza di questo sacrificio
offerto spontaneamente senza nulla chiedere.
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.13 di 32
Il Mondragone
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"Hermitage des Camaldules
Foto personale della stampa di J.B. Thomas pubblicata a Parigi nel 1823 come "Hermitage des Camaldules a Frascati"
L'eremo di Camaldoli sul Tuscolo ha origine in
seguito allo sviluppo della congregazione degli
eremiti camaldolesi di S. Romualdo (952-1029),
fondata a Monte Corona. Tale ramo dei camaldolesi
nasce dal monaco Paolo Giustiniani della nobile
famiglia veneziana, beato e fondatore della
congregazione, in armonia con il totale
rinnovamento voluto dal Concilio di Trento,
rinnovamento che i Camaldolesi interpretano come
un fatto di preghiera e di meditazione. Proprio tale
posizione spirituale agli inizi del Xvii secolo porta
alla formazione di molte comunità di eremiti come
quelle di Padova (1601), di Nola (1602), di
S.Michele della Torre presso Napoli (1602, di Vico
Equense e Fano (1608).
La scelta del suolo per la fondazione dell'eremo, che
segue quella di altri in Italia, nasce dalla necessità di
avere una sede nei pressi di Roma, essendo l'ordine
direttamente controllato dqal Papa, e viene promossa
dal nobile comasco Giovan Angelo Frumenti,
canonico di S. Maria Maggiore in Roma. Egli
individua la località Grotta del Ceraso nei pressi di
Frascati e di proprietà della Camera Apostolica. Il
concretizzarsi dell'operazione viene raggiunto dal
Procuratore Generale di Monte Corona, il veneziano
padre Alessandro Secchi, con l'appoggio di
Francesco Borghese fratello di Paolo V, superando
tra l'altro l'ostacolo del Governatore di Frascati. Il
terreno viene concesso in enfiteusi perpetua il 26
dicembre 1606 confermato il 27 dicembre 1607 con
esatta indicazione sulla costruzione dell'eremo e
della chiesa, che sorgeranno sul luogo ove sono
presenti imponenti ruderi forse relativi a una villa
del I secolo d.C., conglobanti opere anche più
antiche. Si ricorda che una lapide testimonia la
munificenza di Paolo V nei confronti dell'eremo
camaldolese, posta al centro della doppia rampa che
sale alla chiesa. Per l'interessamento dei Borghese,
notabili della zona, le opere edilizie procedono
celermente e già le prime quattro celle nel 1607
vengono ultimate e lo stesso papa Paolo V nel 1608
benedice la prima cappellina della prima cella
dedicata all'Annunziata. Con una donazione papale,
inoltre vengono concessi fondi per la costruzione di
ulteriori 14 celle e di una chiesa che congloba due
precedenti cappelle e viene dedicata a San
Romualdo fondatore dei Camaldolesi e consacrata
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.14 di 32
Il Mondragone
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l'11 ottobre 1610. Tale chiesa non è quella che noi
oggi vediamo perché nel XVIII secolo viene
sostituita da un nuovo edificio, mentre un'ulteriore
cappella viene aggiunta da Ortensia Santacroce
cognata di Paolo V. Ulteriori sviluppi dell'eremo si
hanno nel corso del XVIII secolo, soprattutto con il
contributo da parte delle famiglie Aldobrandini,
Montalto, Altemps, Borghese tutte proprietarie delle
terre e delle ville vicine. Tali sostegni determinano il
completamento quasi totale del complesso, riservato
però alla visita dei soli uomini e in particolare ai
viandanti, che trovano ospitalità in una foresteria.
Infatti la vita dell'eremo esercita un fascino
particolare sui viandanti, dovuto anche al particolare
ambiente naturale che lo circonda e al senso di
povertà unita alla religiosità interiore manifestata dai
monaci. Con la consacrazione della chiesa nel 1660
effettuata dal Cardinale Aldobrandini, viene
momentaneamente interrotta la tradizionale clausura
con l'accesso di molte donne rappresentanti la
nobiltà romana per la visita dell'eremo stesso. Infatti
nel 1656 la stessa Cristina di Svezia ormai convertita
la Cattolicesimo, con la dispensa papale viene
ammessa, accompagnata da un gruppo di uomini e
donne, alla visita del luogo.
L'interesse dell'eremo prosegue anche nel XVIII
secolo e lo stesso Cardinale Passionei, noto
personaggio della Curia Romana evoluto e liberale,
sceglie Camaldoli quale luogo di ritiro, anche se nel
tempo è personaggio piuttosto discusso. E' circa il
1731 e il Cardinale comincia a frequentare il luogo,
inserendosi inizialmente nelle celle esistenti, ma
successivamente organizzandone una propria con
più comode attrezzature e dimensioni, circondandosi
di propri ospiti fra cui il noto pittore Ghezzi,
personaggi che al paesaggio uniscono la lettura e la
discussione in attesa dei giornalieri pasti, assumendo
nel dibattito una posizione critica contro la Curia.
ll complesso strutturale del Tuscolo è costituito
dall'Eremo, La Chiesa, la Biblioteca, l'Archivio storico,
un piccolo ufficio e la foresteria per l'accoglienza di
qualche ospite.
Nel 1781, con la morte del Passionei, personaggio
intruso nella vita dei monaci eremiti, viene
praticamente cancellata ogni traccia del suo
inopportuno passaggio. Nel 1772, come già
anticipato, viene consacrata la nuova e attuale
chiesa, abbattuta la precedente da parte del
Cardinale Enrico di York, vescovo tuscolano, nel
corso del XIX secolo vari sono gli episodi incorsi
all'eremo che possono così sintetizzarsi: nel 1810,
con le sanzioni napoleoniche assunte verso gli ordini
religiosi, il luogo viene chiuso e i monaci cacciati;
nel 1821, dopo la riapertura, l'eremo viene assalito
dal bandito Gasparone che sequestra i monaci con
una richiesta di riscatto; dal 1831 in poi, il Papa
Gregorio XVI già presente a Camaldoli come
monaco, dopo lo spostamento estivo del Papa a
Castelgandolfo, viene in visita ogni anno a
Camaldoli; nel 1844 viene realizzato, proprio a
Camaldoli, il Capitolo Generale degli Eremiti di
Monte Corona che viene successivamente chiuso nel
1861 con l'inserimento del Procuratore generale
dell'Ordine nella sede tuscolana, ove tuttora risiede e
controlla tutti gli altri monasteri sparsi nel mondo.
Da internet
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.15 di 32
Il Mondragone
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Renatto Lau
uro – Magnif
M
fico Re
ettore della IIIª Un
niversittà
degli Studi
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di
ma Tor
r Verg
gata
Il Magnifico
M
R
Rettore
Proff. Renato Lauro
L
con il nostro Pre
esidente Ferrdinando Massimo
M
Si laureea nel 1964 in Mediciina e Chiruurgia
all'Università di Palerm
mo. Nel 1965 viene abillitato
all'esercizioo della profeessione di medico
m
chiruurgo.
Nel 1966 si
s specializzza in Endoccrinologia prresso
l'.Universitàà.di.Torino.
Medico innterno pressso l' Istitutto di Patollogia
Speciale Medica
M
e Metodologiaa Clinica dell'
Università di Torinno nell' A.A.
A
19633/64.
Vince una Borsa di studio del Ministero della
Pubblica Istruzione perr l' A.A. 19665/66 e un PostP
Doctoral Reesearch Fellow presso l'' università dello
d
Utah neggli AA.AA
A. 1966/677 e 19667/68
Nel 1969 si specialiizza in Carddiologia pressso l'
Università di Torino e nel 19772 in meddicina
interna sem
mpre pressoo l'Universiità di Toorino.
Vince unna Borsa di studio
s
biennaale del Ministero
della Pubbblica Istruziione per l' addestram
mento
didattico e scientifico per
p la Catteedra di Patollogia
Speciale Medica
M
e Metodologiaa Clinica dell'
Università di
d Torino neggli AA.AA. 1967/68.
Diviene asssistente di ruuolo dell' Istiituto di Patollogia
medica deell' Università di Torrino dall' A.A.
1968/69.
Nel 1972 è abilitatoo alla libeera docenzaa in
Endocrinoloogia con D.M
M. in data 3 febbraio 1972.
1
Autorizzatoo ad esercitarre la docenzza stessa pressso l'
Università di
d Torino.
Negli anni 1970/71, 1971/72 e 1972/73. viene
v
incaricato all'
a insegnam
mento di Farrmacologia degli
Ormoni nella
n
Scuolaa di Speccializzazionee in
Endocrinoloogia presso l' Università di
d Torino.
Nel 1976 diviene
d
assisttente di ruolo (trasferimeento)
della II Cllinica Medicca dell' Università.di.R
Roma.
Incaricatto all' inseggnamento di
d Malattie delle
Scuola
di
Ghiandole
Endocrinne
nella
Specializzazzione in Meddicina Intern
na dell' Univeersità
di Roma neegli AA.AA
A. 1973/74, 1974/5,
1
19755/76,
1976/7, 19977/78, 19778/79, vien
ne incaricatto all'
insegnamennto di Endocrrinologia preesso la Facolltà di
Medicina e Chirurgia ddell' Universiità degli Stuudi di
Ancona perr gli AA.AA
A. 1977/78,1978/79,19799/80.
Vince nel
n 1979 il concorso per Professorre di
ruolo grupppo 145 (Endoocrinologia) G.U.
G 187.
Dal 1980 al 1983 è professore Straordinariio di
Endocrinoloogia e Meddicina Costituzionale prresso
l'Universitàà.Cattolica.deel.Sacro.Cuore.
Dal 1/111/1983 al 31/11/1984
4 è Professsore
straordinario di Endocrinologiaa e Meddicina
Costituzionnale presso l' Univerrsità di Roma
R
"Tor.Vergatta".
Professoore Ordinarrio di En
ndocrinologia e
Medicina Costituziona
C
ale presso l' Universittà di
Roma "Tor Vergata" daall' 1/11/1984
4 al 31/10/1991.
Professoore incaricaato di Pattologia Speeciale
Medica e Metodologia
M
C
Clinica pressso l' Universiità di
Roma "Toor Vergataa", Corso di Laureaa in
Odontoiatria, dall' 11/11/1986 al 31/10/11991.
Professore Ordinario di Medicin
na Interna dall'
1/11/1991 al
a 7/XI/20088, data dellaa sua elezioone a
Rettore delll'Università Roma.“Tor.V
Vergata”.
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Edizione n° 18
1 – dicembree ’09 pag.16 di 32
Il Mondragone
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CASTEL SANT’ANGELO
Sono stato con il mio nipotino a visitare Castel
Sant'Angelo!
Nel ricordo delle mie passate visite gli avevo
promesso che avrebbe potuto vedere delle cose
stupende oltre l'interessante monumento con
tanti secoli di storia. Purtroppo oltre il costo di
oltre 11 euro per l'ingresso, di cose stupende
non esiste più nulla! Tutte le mostre di armi,di
corazze ,di divise militari di tutti i tempi sono
sparite.
Ricordavo, tra l'altro un meraviglioso
elmo da gladiatore,catapulte e balestre anche di
grandi dimensioni,pile di palle da cannone di
ferro,pezzi di artiglieria di tutti i calibri e di tutti
i secoli,una sala con gloriose bandiere italiane e
tante altre cose che avrebbero dovuto illustrare
la storia del monumento dall'epoca Romana ai
tempi moderni,ma di tutto questo non è rimasto
quasi nulla. In compenso vi sono tante sale con
esposizione di articoli da supermercato;
stoviglie, cappelli, articoli casalinghi svariati e
perfino un motorino. Chiuse le prigioni dove
hanno languito prigionieri illustri e tanti nostri
patrioti dell'epoca risorgimentale,vuote alcune
sale importanti come la camera da letto del
Papa,non visibili tanti altri locali di grande
interesse storico ed artistico. Ho notato anche
con un certo rammarico che le piazzuole delle
fortificazioni dove tra i merli erano piazzati
cannoni di grosso calibro con i loro proiettili
metallici erano completamente vuote.
Dove tutte queste cose siano finite è un mistero.
Avranno forse preso la strada della Venere di
Cirene?
Alla mia età oramai non mi meraviglio più di
nulla. Un ultima cosa: sarei curioso di conoscere
la fine dei due piccoli carri armati L3 che erano
collocati vicino all'ingresso del monumento. Si
trattava di due L3 reduci dalla guerra di
Abissinia, crivellati di colpi dove erano stati
uccisi alcuni carristi Italiani poi decorati al
valore.
Ogni commento sarebbe inutile!
Claudio Sabatini
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.17 di 32
Il Mondragone
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Mi ha scritto Milingo
di Padre Tiziano Repetto S.J., ( esorcista della Diocesi di Roma )
CITTA’ DEL VATICANO
Pareva una serata tranquilla, nella mia cella a
Roma. Apro la mia mailbox ed era, come
sempre, intasata di ogni genere di spam e altre
amenità.
Ma
ad
un
certo
punto,
nell’interminabile
elenco
di
pattumiera
telematica, mi colpisce un nome tra tutti:
Milingo. Sulle prime pensai a un episodio di
phishing “creativo”. Poi controllando meglio mi
accorsi che Sua Eccellenza mi aveva scritto in
riferimento a un’intervista da me rilasciata sulla
mia esperienza di esorcista. La mail era proprio
quella della sua associazione di preti uxorati.
Ebbene, Emmanuel Milingo mi rimproverava di
essere un chiaro esempio di prete celibatario
maschilista, perché ho affermato che nel mio
studio ricevo molte più donne che uomini.
Afferma, infatti, che il rapporto è inverso, sono
più gli uomini ad essere demonopatici e
supporta questa sua affermazione con la guerra:
sono gli uomini che vanno in guerra. Ma si
tratta di una chiara fallacia: forse chi scatena le
guerre è demonopatico, ma quelli che sono
costretti ad andarci non è detto che lo siano.
Mio padre, buonanima, fu costretto a
combattere in guerra ma era un uomo mite e di
sani principi, nulla a che vedere con la
demonopatia. Occorre infatti distinguere le
normali azioni ordinarie di satana, che
colpiscono tutti gli esseri umani, da quelle
straordinarie, che colpiscono solo pochi, per
grazia di Dio. Siamo in grado di compiere il
male anche senza alcun intervento diretto del
demonio, per causa della nostra natura ferita dal
peccato originale. La possessione, in senso
tecnico, è rara. Ad ogni modo, dire che una
persona è demonopatica non significa
necessariamente denigrarla, perché, se talora le
demonopatie sono conseguenti ad azioni
moralmente disordinate, spesso esse sono
derivate da malefici o fatture comandati da terzi
nei confronti di persone ignare e che magari
avevano pure una sana vita di fede. In
subordine, non abbiamo alcun modo per
verificare che gli uomini siano più
demonopatici, perché pure se commettono
omicidi o vanno in guerra, tali comportamenti
non sono direttamente ascrivibili ad un’azione
straordinaria del demonio. Ad ogni buon conto,
Sua Eccellenza sostiene che la mia misoginia è
derivata dall’essere un prete celibatario. Ma,
Eccellenza, il Vangelo parla di eunuchi per il
Regno dei Cieli e non di Mariti per il Regno dei
cieli, e non dice che Gesù, modello
antropologico e teologico del sacerdote, fosse
sposato.
Di più non so dirLe, Eccellenza.
Comunque sia, spero che Nostro Signore non mi
condanni se, in buona fede e lavorando per il
Regno, ho volontariamente e serenamente
rinunciato a gustare le delizie della vita
matrimoniale…
Padre Tiziano Repetto S.J.
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.18 di 32
Il Mondragone
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S. CLAUDIUS PROVINCIALIS
La Cappella grande dei convittori
Negli Acta Santorum il giorno 26 aprile si
ricordano i martiri Marcellino papa, Claudio,
Cirino e Antonio sepolti da papa Marcello nel
cimitero di Priscilla Papa Marcellino e gli altri
martiri sarebbero stati uccisi negli anni 304 305 durante la persecuzione di Diocleziano.
Il corpo di S. Claudio provinciale fu estratto
dalla catacomba di Priscilla, sulla via Salaria, il
4 aprile 1804. Il loculo era chiuso con una lastra
di marmo con la scritta Claudius provincialis e
all'interno con le ossa fu rivenuto un "vasello di
vetro" incassato nel loculo medesimo e nel suo
interno c'erano tracce di sangue rappreso.
Le ossa furono poste in una cassa di legno e
suggellate e furono depositate nella Custodia
delle Sacre Reliquie. Nel 1807 le reliquie
furono donate a Mons. Emanuele Gregorio, che
fu poi cardinale e da lui passarono alla famiglia
Ricasoli Firidolfi di Firenze.
Da questa famiglia per mezzo del P. Luigi
Ricasoli S.J. le reliquie furono donate al
Collegio di Mondragone, era l'8 maggio 1870
quando con grande solennità furono trasportata
dalla cattedrale di Frascati, presso il collegio di
Mondragone dove il giovane santo fu venerato
dagli alunni come loro particolare protettore. P.
Ponza, allora rettore del collegio, diede ordine
di far costruire una maschera di cera e riporvi
dentro le sacre reliquie. L'opera fu eseguita dalla
signora Brigida Agrizzi e fu completata con
abiti sontuosi la cosa fu "ammirata da tutti gli
intenditori di arte".
Parrocchia di S. Pio X a Grottaferrata
Il 9 luglio 1977 essendo ormai chiuso il
Collegio di Mondragone, il corpo di S. Claudio
fu trasferito con decreto di Mons. Luigi
Liverzani, vescovo tuscolano alla parrocchia di
S. Pio X in Grottaferrata dove è attualmente
conservato e venerato.
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.19 di 32
Il Mondragone
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LA VOGLIAMO RESTAURARE?
L’edicola di Mater Pietatis nel Viale degli Elci
Gentile Dott. Spadorcia,
…per quanto riguarda il preventivo dei lavori per restaurare l'edicola lungo il
viale dei lecci, posso dirLe che il prezzo si aggira intorno a 11.000,00 euro.
Per qualsiasi chiarimento, rimango a Sua disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Rosanna Gervasio
Centro Congressi e Rappresentanza Villa Mondragone
Il periodico Il Mondragone registrò, con un
numero speciale di ventiquattro pagine, lo
sconvolgente evento e in ricordo dello scampato
pericolo fu anche eretto, lungo il Viale dei Lecci,
un piccolo monumento votivo su progetto
dell’ing. Giorgio Perucchetti (in collegio dal 1932
al 1941), in prossimità del punto più vicino al
Collegio in cui erano cadute le bombe.
Successivamente, nel 1947, un'altra edicola ex
voto fu realizzata all'esterno del muro di
recinzione del fondo, verso l’Eremo di Camaldoli,
a cura e memoria degli ex sfollati di Frascati che
avevano trovato rifugio proprio nella Villa
Oggi: Graziano e Mario Sonnino, in collegio dal 1943 al 1947, davanti all’edicola di Mater Pietatis
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.20 di 32
Il Mondragone
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Elenco di alcuni lavori effettuati con la nuova gestione a
VILLA MONDRAGONE (Gennaio 2009)
1. Progetto ammodernamento tecnologico dell’Ing. Alexandro Catini (Access point per wifi,
cablaggio wireless per tutte le sale)
2. Realizzazione magazzini e bonifica cantieri piano terra
3. Installazione vetrata di separazione tra Galleria e Cappella Borghese
4. Messa in sicurezza e interventi di consolidamento Portale di ingresso corte interna
5. Viabilità parcheggio
6. Messa in sicurezza Muraglione Esedra
7. Restauro orologio e facciata corte interna
8. Pulizia ex magazzino dell’olio per Auditorium
9. Restauro “Madonnina” e realizzazione inferriata
10. Ripristino sampietrini Portico del Vasanzio e corte interna
11. Ripristino balaustra e colonnine Giardino Segreto
12. Potenziamento illuminazione Portico del Vasanzio, Giardino della Girandola e Giardino Segreto
13. Pulitura sedili e ripristino ciotola Giardino Segreto
14. Eliminazione galleria per mostre e conseguente recupero Sala del Teatro
15. Acquisto tavolo e sedie (120) per Sala del Teatro
16. Sistemazione Biblioteca con catalogazione da parte della Dott.ssa D Picin dei volumi antichi
17. Creazione di una piccola segreteria tra la Biblioteca e la Sala del Teatro
18. Restauro parziale spinetta
19. Inizio installazione pendolo di Foucault
20. Sgombero antibagno
21. Riutilizzo degli elementi della cucina depositati al piano terra nella cucina presente nella zona
dell’ex guardiania
22. Sistemazione sedie e tavoli bianchi nel terrazzo
23. Recupero tavoli e armadi vecchi negli uffici amministrativi
24. Acquisto tavoli e sedie da giardino
25. Recupero Corridore e separazione da zona bagno
26. Installazione porte taglia fuoco
27. Creazione armadi in legno per zona antibagno e Sala del Teatro
28. Copertura in vetro per stendardo di Villa Mondragone
29. Pedana riscaldata con copertura in parquet per Sala degli Svizzeri
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.21 di 32
Il Mondragone
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I candelieri sull’altare di Mater Pietatis erano di “Giuseppe” BRUGO?
francisco cruz neto <nero…[email protected]>
Date: 2009/5/3
Subject: Brugo
To: [email protected]
Cc: ne…[email protected]
Prezados Senhores:
Estou promovendo um
estudo sobre a presença no Brasil do pintor
Giuseppe BRUGO, razão pela qual encontrei no
site desse tradicional colégio uma referencia ao
seu nome, mais precisamente na PAGE 9 , creio
na “ Edizione n. 12- dicembro ’07 pag.8 di
32”, na oportunidade em que refere-se a
“grandiosità única Del Comotato generale, di
cui anima Il P. C. Rinaldi e presidente onorario
Il Ri(....), após o que, reinicia o texto com a “I
lavori in ricchi marmi, disegno del cav.
Leonori, incomparabilmente eseguito dal Cav.
Medici, capo d’arte marmista dei Sacri Palazzi;
gli affreschi, ritoccati dal Mecozzi S.J.; l’altare
in tutto marmo e di un fino elegante disegno che
lega perfettamente con gli stucchi di stile
barocco; il Ciborio, che per la sua preziosita e i
pregi artistici é un vero gioiello; i candelieri,
opera del celebre Brugo; e le quattro iscrizioni,
del prof. P. Grossi Gondi S.J., sono la prova più
bella di quanto quel Comitato sentisse quella
devozione a Mater Pietatis, che anche in seguito
fu sempre tradizionale in Collegio; come nel
marzo 1912 lo riprovava lo slancio generoso di
tanti alunni e ex-alurmi nel riparare lo sfregio
d’un furto sacrilego”.
La cappella di Mater Pietatis
Agradeço antecipadamente a informação que
puderem prestar-me, oportunidade em que colocome à disposição dos senhores para o que vierem
necessitar aqui no Brasil, cidade do Rio de Janeiro,
local em que resido, sito `a rua Tonelero,...
Coberura,
CEP
n.
2...-000
Copacabana, RJ., Tel (21) 25......
Francisco Cruz Neto
Risposta a Francisco Cruz Neto:
L’articolo pubblicato su IL MONDRAGONE n° 12
del dicembre 2006 è stato tratto sempre dal nostro
giornale n° 8 Anno X dell’8 giugno 1919. Riporta
solo il cognome dell’autore dei candelieri e non è
detto che sia quindi il pittore “Giuseppe” Brugo.
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.22 di 32
Il Mondragone
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Ecco come è riuscito a ritrovare dopo tanti anni la nostra Associazione
Ferdinando Fujani ha
fatto il IV° ginnasio nel
Collegio
Mondragone
nell’anno 1942-43 e il
V° ginnasio nel 1943-44.
Vive a Milano.
Ha inviato l’email
riportata
successivamente alla
Parrocchia di San Fedele
di Milano.
All’interno del San Fedele vive una delle tre
comunità dei gesuiti di Milano, formata da una
decina di padri e fratelli. La loro scelta di
inserirsi nel cuore della città è tipica della
spiritualità di S. Ignazio, loro fondatore: riflette il
desiderio di vivere e lavorare fraternamente,
partecipando al dialogo che si svolge nella
Chiesa e nella società, alla comune ricerca di
senso e di spiritualità che credenti e non credenti
conducono nel mondo contemporaneo.
D: [email protected]
Oggetto: RE: ricerca ex compagni di studio nobile
collegio mondragone di frascati (Roma)
OGGETTO : ricerca ex convittori del
NOBILE COLLEGIO MONDRAGONE di
FRASCATI
(Roma)
Buon giorno forse mi potreste essere voi
di qualche aiuto perché ogni tentativo fatto su
diversi siti non sono riuscito nell'intento per
quanto in oggetto.
Prima di lasciare questo mondo sono del 1927
mi piacerebbe incontrarmi per una bella
rimpatriata di ex compagni di studio del
NOBILE COLLEGIO MONDRAGONE di
FRASCATI per gli anni dal 1942-1943.
Vi posso dire che il Collegio era retto dai
Reverendi Padri Gesuiti. Allora il rettore era
Padre Raffaele Cubbe e il Padre Ministro era
Padre Primo Renieri. Il mio professore di
greco era Padre Lorenzo Rocci autore del
famoso vocabolario di greco.
Vi cito qualche nome di ex miei compagni
di studio : Giacomo dei conti Attolico figlio
dell'ambasciatore Attolico; Carlo Frezza duca
di S. Felice; Giuseppe Zappata figlio del noto
costruttore di aerei ,Florian Trenker figlio del
noto regista cinema e documentari; Giulio dei
conti Caradonna, Guido dei Marchesi
Cavalcanti.
Vogliate scusarmi del disturbo e spero
riusciate a dirmi qualcosa e ringraziandovi,
resto in attesa di una vostra risposta.
Riceviamo anche:
Cari Amici
Dirvi che sono commosso ed emozionato
nel rivedere i luoghi, le foto dei mie compagni
di studio e del mio Collegio Mondragone e
ben poca cosa.
Grazie a voi che avete raccolto il mio
appello, la mia ormai stanca mente ho 82
anni, ha potuto ringiovanire e di colpo
rivivere quei tempi a volte anche drammatici
(i tempi di studio e di sport ; i miei insegnanti
Padre Rocci, Padre Gamper; i famosi
cartellini di buona o cattiva condotta i
cosiddetti bianchi verdi rossi ,qualcuno lo ho
beccato anche io; i bombardamenti; il rifugio
dato ai cittadini ebrei e sfollati; la paura per
visite di SS; i paracadutisti tedeschi
accampati nel parco e ai bordi della grande
fontana; il vecchio tram da Stazione Termini a
Frascati che noi chiamavamo “gnafo più mo
te lass” (non ce la faccio più e adesso di
pianto)
specie
durante
le
salite
………)l‘enorme e caro portiere che
chiudendo un occhio a volte mi lasciava
scappare da amici a Roma anche se il mio
cartellino non l’avrebbe permesso.
Ne avrei di cose da raccontare anche se per
alcune è difficile poterle scrivere.
Ma ora bando ai sentimenti e alle
rimembranze e desidero invece farvi
pervenire il mio più sentito ringraziamento e i
più fervidi complimenti per la costituzione
dell'Associazione e la realizzazione dei siti
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.23 di 32
Il Mondragone
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internet e del giornale di cui nulla sapevo.
Questa volta magari si potrà pubblicare invece
di un ricordo funebre di ex convittori, quello
della pecorella smarrita …….
Del Giornale mi piacerebbe averne una copia,
così come della medaglia e del foulard da
mettere nella teca dei miei ricordi di infanzia,
ormai tanto lontani.
Complimenti ancora anche per la giornata
del Mondragone di domenica 7 Giugno.
Averlo saputo prima mi sarei potuto
eventualmente organizzare per tempo. E'
certamente una bellissima occasione per
incontrarci tutti e rivivere quei tempi.
Purtroppo ho una certa età e qualche acciacco
e Milano non è dietro l'angolo per cui non
penso di poterci essere e me ne dispiace
moltissimo.Tra l’altro ci sono di mezzo anche
le elezioni per l’Europa.
Per il mio chiodo fisso di effettuare un
eventuale incontro, dove e quando e magari
con la vostra supervisione
e diretta
collaborazione con gli ex della mia camerata
(IV Ginnasio nel 1942)mi potete dare una
mano per poterli contattare?
Vi ho annoiato abbastanza un caro
abbraccio a voi tutti da FERNANDO FUJANI
Via Rosa ,,, -201.. MILANO Tel.02 … E-mail
ferfujn@... .
FERNANDO FUJANI
(in collegio 1942 e 1943)
Risposta della Parrocchia di San
Fedele a Fujani:
E’ emozionante leggere la Sua richiesta.
L’Associazione degli Ex Alunni del
Mondragone è molto attiva e sono convinto
che potrà aiutarti nella ricerca dei Tuoi
compagni di scuola……Un caro saluto
Risposta dell’Associazione Ex
dell’Istituto Leone XIII a Fujani:
Buongiorno, inoltro la sua mail al presidente
dell'Associazione Ex-Alunni/e dell'Istituto
Leone XIII, auspicando che possa avere
qualche informazione aggiuntiva.
Un cordiale saluto
Paolo Arosio
Consigliere Associazione Ex-Alunni/e Leone
XIII
***
La nostra Associazione ha contattato
telefonicamente il Dr. Ferdinando Fujani, in
collegio nel 1942 e 1943, ed ecco cosa ci ha
comunicato:
“Ti ringrazio molto per le informazioni.
Compatibilmente agli acciacchi dell'età vedrò
se potrò venire domenica 7 giugno.
Mi piacerebbe moltissimo rivedere gli amici e
il mio ex collegio. Complimenti per
l'organizzazione che non conoscevo e per
quanto fai per gli ex alunni
E' bello potersi rivedere dopo tanti anni.
Fammi sapere se in seguito ci saranno
eventualmente altre occasioni di incontri e
magari saperlo con un po’ più di anticipo.
Purtroppo del Mondragone ho ritrovato solo
il libretto del Mondragone relativo agli anni
1941-42 ma non ho ne la cravatta e neppure
la targhetta ti posso solo dire che il 78 era il
mio numero assegnatomi.
Un grazie ancora, sperando ed un a presto
arrivederci
Fernando Fujani”
FERNANDO FUJANI
(in collegio 1942 e 1943)
Massimiliano Cattano
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.24 di 32
Il Mondragone
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Abbiamo ricevuto anche…:
Alla redazione de IL MONDRAGONE.
Caro Dr. Spadorcia stamani ho ricevuto il
bustone contenente il numero 17 del Giugno
2009 del periodico IL MONDRAGONE e te
ne ringrazio tanto.
Ho subito divorato le diverse pagine specie
quelle relative a padre Rocci del quale
possiedo una copia del dizionario di greco con
dedica particolare, e a padre Cubbe, che ai
miei tempi era rettore del collegio con padre
ministro Ranieri e Padre Gamper della mia
camerata.
Quello che specialmente ha attirato la mia
attenzione sono state le pagine 20 e 21 per le
quali come in un vecchio film ho rivissuto
alcuni episodi della mia vita in collegio e il
cui contenuto trova riscontro e conferma su
quanto ti ho scritto con la mia del giorno 19
corrente.
Nella tua rubrica " Posta Ricevuta " ho
cercato
disperatamente
qualcuno
che
chiedesse notizie di ex convittori per il
periodo 42-43 ma non ho trovato nulla. Sono
proprio vecchio!
Devo arguire che siamo rimasti veramente in
pochi. Spero mi aiuterai per rintracciarli
perché, come ti ho già detto, sarebbe mia
intenzione organizzare per tempo un incontro
con i miei ex compagni di studio. Rinnovati
complimenti e a presto risentirci.
Risposta:
Caro Fernando,
ho visto nell'elenco dei convittori che hanno
frequentato la IV ginnasiale nell'anno 194243
e
ho
trovato
alcuni
che
ancora
frequentano l'Associazione:
-Giacomo Costa
-Antonio D'Angelo
-Paolo Federici
Inoltre quelli che facevano il V° ginnasio e
che stavano nella tua camerata dei mezzani:
-Giacomo Attolico
-Alessandro Chieco Bianchi
-Francesco Cosmelli
-Francesco Foglia Manzillo
-Federico Froelichsthal
-Virgilio Lucangeli
-Nicola Sacco
-Fiorello Silla
Fujani Fernando
NON SIETE RIMASTI IN POCHI!
Se ti interessa ti posso inviare l'indirizzo ed il
telefono dei sopra elencati.
Un caro saluto
Vittorio Spadorcia
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.25 di 32
Il Mondragone
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Prof. Avv. Piero Antonio BONNETPiero Antonio Bonnet (in collegio dal 1949 al 1953
Città del Vaticano 20 maggio 2009
Papa Benedetto XVI ha nominato come nuovo giudice unico dello Stato della
Città del Vaticano Piero Antonio Bonnet, che conserverà la carica di giudice del
Tribunale, e sostituirà Gianluigi Marrone, morto lo scorso febbraio e noto per aver
seguito i casi della scomparsa di Emanuela Orlandi e dell’omicidiosuicidio Estarmann-Tornay: un caporale della guardia svizzera che aveva ucciso il
comandante e la moglie, per poi togliersi la vita.
Il giudice unico del Vaticano ha il compito di occuparsi di tutte le questioni di
sicurezza interne, dalle rogatorie internazionali agli scippi nella basilica di San
Pietro.
Il papa ha anche nominato giudice del tribunale Paolo Papanti-Pelletier, finora
giudice aggiunto, come rende noto l’Ansa.
Incarichi attuali:
• Giudice Unico dello Stato Città del Vaticano
• Giudice Tribunale dello Stato della Città del
Vaticano
• Giudice Esterno Tribunale di Prima Istanza per
le Cause di Nullità di Matrimonio della Regione
Lazio – Vicariato
• Professore invitato nella Facoltà di Diritto
Canonico della Pontificia Università Lateranense
• Professore Invitato nella Facoltà di Diritto
Canonico della Pontificia Università Gregoriana
•
•
Professore Ordinario di Diritto Ecclesiastico
nella Università di Teramo
Direttore della Scuola di Specializzazione per le
professioni Forensi dell’Università di Teramo
Congratulazioni affettuosissime a Pier Antonio
Bonnet! Sono fiero di essere stato suo compagno di
scuola!
Ciao, Giuliano Zincone.
***
Il successo del bravo Bonnet si riflette anche un po’
sui suoi compagni del Mondragone. Complimenti
Bonnet!
Giuseppe Munno
LA STORIA DEL COLLEGIO SU YOUTUBE
Caro Vittorio
a nome e per conto del Provinciale ringrazio
formalmente l'Associazione Ex Alunni Nobile
Collegio Mondragone per il sapiente utilizzo dei
moderni mezzi telematici al fine di sostenere e
diffondere
la
memoria
del
Collegio
Mondragone.
Al di là della diffusione telematica, tuttavia,
la testimonianza più probante viene data
dall'affetto con cui ricordate e celebrate quei
momenti che hanno costituito la base della
vostra formazione umana e culturale.
La fedele intercessione della Mater Pietatis
accompagni voi tutti e le vostre famiglie.
Con devota osservanza
p. Tiziano Repetto SJ.
*****************************************
Sono Alfonso Ciolina, medico radiologo, nipote
di Vincenzo Ciolina (il nonno) che fu allievo del
Collegio Mondragone verso la fine del XIX
secolo.
La famiglia Ciolina, piemontese di origine, della
Val Vigezzo (Novara) e precisamente di
Craveggia, si trasferisce in centro Italia, prima a
Rieti e subito dopo a L'Aquila, intorno al 1750 e
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.26 di 32
Il Mondragone
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si dedica, in modo preminente al commercio del
preziissimo zafferano che esporta in tutto il
mondo fino al 1915, anno in cui si verifica il
terribile evento sismico, conosciuto come
"terremoto di Avezzano", che provoca la morte
di 30.000 persone. Anche L'Aquila fu
fortemente danneggiata e vi furono crolli e molti
decessi.
Nella mia qualità di abruzzese, aquilano per
nascita come il nonno Vincenzo che fu allievo
del Collegio, esprimo parole di lode e di
gratitudine per la significativa iniziativa
culturale ed umanitaria della Scuola Comunale
di musica "Iseo Ilari" e di tutti coloro che si
sono
associati
rendendo
possibile
la
manifestazione concertuale a
favore dei miei concittadini tuttora sfollati ed
allontanati dalle loro mura, dalle loro radici e
dai loro ricordi legati alle loro abitazioni ed
ai loro preziosi centri storici a causa del terribile
sciame sismico che tuttora persiste.
Mi preme infine ricordare che nel Comune di
S.Eusanio Forconese vi è, a due passi, un borgo
splendido, Casentino, che ha dato i natali ad
uomini di grande cultura e che ha subìto danni
severissimi in occasione degli eventi sismici
iniziati il 14 dicembre 2008, perduranti, i
quali hanno fatto registrare la scossa di maggior
magnitudo il 6 aprile u.s. alle ore 3,32.
Con cordiali saluti e complimenti a tutti, agli
amici del Collegio ed agli organizzatori dei 2
concerti in programma e con la gratitudine di un
abruzzese ferito dal sisma.
Grato per l'invito saluto tutti cordialmente
Dott. Alfonso Ciolina
(nipote del Comm. Vincenzo Ciolina ex alunno del
Collegio 1890).
********
Gent.mo sig.Spadorcia,
mi auguro che l’attività dell’Associazione stia
continuando con ottimi risultati.
Spero, per il prossimo anno, di liberarmi dai
continui impegni ed essere tra Voi al consueto
festeggiamento annuale.
Nel ringraziarla porgo cordiali saluti, anche al
principe Massimo.
Ettore d’Alessandro (nipote di Nicola
d’Alessandro di Pescolanciano entrato in
collegio nel 1865, anno di apertura del Nobile
Collegio Mondragone).
Dott. Alfonso Ciolina
(Il primo concerto sarà diretto dal Maestro Jorge Perez Gomez previsto per il prossimo 4 settembre alle 21, presso il Duomo di San Gregorio Magno, e il secondo sarà diretto dal Maestro Silvano Mangiapelo, ideatore e coordinatore artistico dell'intera manifestazione, due giorni dopo, (il 6 settembre), alle 18 presso la prestigiosa Villa Mondragone.) Carissimi amici,
sono spiacente di non poter essere con Voi
anche quest'anno a causa del sisma che ha
messo in ginocchio la nostra L'Aquila e ci
sta impegnando quotidianamente con problemi
legati alle condizioni gravissime in cui versa il
Centro Storico.
Nicola d’Alessandro di Pescolanciano, uno dei primi
convittori (1865)
**************
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.27 di 32
Il Mondragone
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_________________
RICEVU
UTO SU YOUTUB
Y
BE:
commentoo
aggiunnto
su
COLLE
EGIO
MONDRAGONE (Seeconda Parrte) 1865-11953
che si trovaa su Youtubbe:
Signori unna meravigllia; io nonn ho studiatto lì
però ho unn ricordo niitido di Villla Mondraggone;
ci portò lì padre Tarquini della sccuola
Calasanzioo di Frascatii.
Faccio il restauratore
r
ed il decooratore d'interni.
In effetti credo chhe certi palazzi abbbiano
alimentato la mia fantasia
f
e che meravviglia
sarebbe staato studiare in quelle auule.
Fernando Iosa
I
( dallaa Spagna )
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*****
*
***********
*****************
Ciao Vittoriio,
Mi e' capitaato fra le manni
il no 16 de " Il Mondragone " che non
n avevo anncora
letto, purtrooppo seppelllito l'anno scorso sottoo un
mare di carte quanndo abbiam
mo fatto allcune
modifiche alla casa, Congratulazioni a Frranco
Puca!!!!!!
Un abbraccione
Sergio Ziviani
Z
(in coollegio dal 1949
1
al 1953))
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Edizione n° 18
1 – gennaio 2010
2
pag.288 di 32
Il Mondragone
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Presenti alla Giornata degli Ex del 7 giugno 2009
Padre Sauro De Luca S.J. (Assistente Spirituale
della Associazione e Prefetto 1952-53) con l’amico
Peppino
Padre Tiziano Repetto S.J. (webmaster della
Compagnia di Gesù)
Prof. Franco e Clara Giannini (Delegato del
Rettore per Villa Mondragone)
Amm. Ferdinando Sanfelice di Monteforte
(figlio del nostro Marcello Presidente dal 1960 al
1991)
Giuliano Mauro (Socio Onorario e cassiere)
Dr.ssa Rosanna Gervasio (Università di Tor
Vergata)
Francesco De Ghantuz Cubbe, nipote di P. Raffaele
Cubbe S.J. (Prefetto 1929-31; Ministro 1937-41;
Rettore 1942-47)
Alessio Sabatini Sciarroni figlio di Filippo (194550)
N.B. Le date dopo i nomi riguardano gli anni in Collegio
Maria Arnaldi ved. di Francesco (1930-38)
Francesco Autuori (1947-52)
Mirva Baicoianu ved. di Alessandro (1948-53)
Giannetto Balsi (1946-49)
Luca Benini
Alberto Bonaca Bonazzi (1946-53)
Giuseppe e Maura Carafa Jacobini (1945-53)
Massimo e Manuela Carafa Jacobini (1952-53)
Romano Chiavegatti e consorte (1947-49)
Carlo e Maria Conforti (1944-48)
Enrico ed Isabella Corsetti Antonini (1935-43)
Ennio Cortese (1940-46)
Luca Cortese (1949-53)
Giacomo Costa (1936-1947)
Marco D’Asaro Biondo (1947-53)
Luigi Devoti
Vincenzo Falzacappa (1949-53)
Franco Fanti Salvoni (1945-48)
Paolo Federici (1944-47)
Lamberto, Michela Ferri Ricchi e la figlia Laura
(1950-53)
Mario Garofoli
Gabriele Fiastri e Maria Massimo Lancellotti
Luigi ed Olga Filograsso (1946-1951)
Fabrizio e Lisa Franco con Lisa ved. di Francesco
(1945-52)
Bruna Garbellotto ved. di Maurizio (1945-51)
Antonio e Franca Gnoni Mavarelli (1935-43)
Carlo Maria e Chicchi Gregoretti (1945-49)
Luigi Imperato (1938-40)
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.29 di 32
Il Mondragone
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Eros e Laura Leonzi (1948-51)
Giovanni Battista Lucangeli (1940-1943)
Luigi Lucangeli (1948-51)
Enrico ed Antonella Luzi (1949-1953)
Franco ed Angela Mancinelli Scotti (1945- 48)
Piero Marchetti (1946-49)
Ferdinando e Maresti Massimo (1949-53)
(Presidente della nostra Associazione dal 2004)
Giuseppe Moroni Fiori (1948-53)
Roberto e Patrizia Nobiloni (1950-53)
Marcello ed Ornella Pahor (1936-1943)
Marco e Claudia Pavoncello con la figlia Celeste
con il marito Bruno (1943-48)
Manfredi Pio di Savoia e la sorella Luisa (1948-50)
Giovanni Pirani (1950-53)
Paolo e Dirce Rebecchini (1941-43)
Antonino ed Ada Rizzo Galimi (1945-48)
Claudio Sabatini con il figlio Fabio (1936-1946)
Sabatucci ved. di Carlo
Giovanni Sambucci e consorte (1951-53)
Franco Sanvoisin
Massimo ed Anne Scaramella (1939-42)
Lidia Sciolari ved. di Angelo (1940-46)
Alessandro Sciolari figlio di Angelo
Tommaso Sinibaldi (1952-53)
Mario Sonnino (1943-47)
Vittorio Spadorcia (1946-53)
Orazio e Giulia Tarantini Pastore (1947-53)
con il figlio Francesco ed Antonella
Fabio Valerj (1947-53) con il figlio
Ludovico
Giuliano e Mimmi Zincone (1951-53)
Sono intervenuti da fuori Roma:
Mirva Baicoianu ved. di Alessandro da Ginevra
Giannetto Balsi da Todi
Alberto Bonaca da Trevi in Umbria
Carlo Conforti da Eboli
Giacomo Costa da Macerata
Franco Fanti Salvoni da Bra (Torino)
Luigi Filograsso da Barletta
Antonio Gnoni Mavarelli da Perugia
Giovanni Battista Lucangeli da Appignano di
Macerata
Manfredi Pio di Savoia da San Francisco USA
Giovanni Pirani da Ancona
Giovanni Sambucci da Vienna
Massimo Scaramella da Montecarlo
Orazio Tarantini da Brindisi
***
Alla Giornata degli Ex sono intervenuti anche Ex del
“ISTITUTO SAN GIOVANNI BERCHMANS”
Scuola Apostolica della Compagnia di Gesù
a Villa Mondragone dal 1954 al 1972:
Franco Compagno
Mario De Carli
Franco Farascioni
Ugo Marchetti
Michelino Michetti
Giuseppe Ventura
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.30 di 32
Il Mondragone
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Elenco quote pagate per l’anno 2009
Altorio
Amonn
Appio
Attolico di Adelfia
Autuori
Balsi
Benassi
Benigni
Bertelè
Bianchi
Bonaca Bonazzi
Bonnet
Borea
Borghese
Borzì
Broili
Burzacca
Cafiero
Cafiero
Capece Galeota
Capocchiani de
Judicibus
Carafa Jacobini
Carafa Jacobini
Carletti
Carlizzi
Causo
Giuseppe
Ander
Gaetano
Giacomo
Francesco
Giannetto
Fabio Massimo
Gianbernardo
Giovanni
Andrea
Alberto
Pierantonio
Giuseppe
Don Camillo
Vito
Francesco
Antonio
Felice
Luigi
Don Francesco
Bartolomeo
Ceravolo
Chiavegatti
Chieco Bianchi
Cidonio
Colagrosso
Conforti
Corsetti Antonini
Cortese
Cortese
Cosentino di Rondé
Costa
Costanzo
Cupini
Curato
Curato
Cusmano
D'Angelo
D'Angelo
D'Asaro Biondo
De Agostini
Dragonetti
de Angelis
de Geronimo
Beneventano
Alfonso
Romano
Alessandro
Maurizio
Enrico
Carlo
Enrico
Luchino
Ennio
Giovanni
Giacomo
Felice
Carlo
Lucio
Baldassarre
Franco
Guido
Antonio
Marco
Giulio
Massimo
Giuseppe
Tommaso
Giuseppe
Roberto
Ennio
Federico
de Strobel de
Haustadt e
Schwanenfeld
del Drago
Daniele
Don Alessandro
di Paola Consolini Domenico
Di Stefano
Mario
Di Stefano
Fabrizio
Diana
Alfredo
Ermetes
Augusto
Eupizi Brunamonti Alfonso
Falzacappa
Vincenzo
Fanelli
Aldo
Fanti Salvoni
Franc.Lamberto
Federici
Paolo
Ferreri
Enrico
Ferri Ricchi
Lamberto
Filograsso
Luigi
Fiorelli
Enrico
Foglia Manzillo
Francesco
Froelichsthal
Friedrich
Froelichsthal
Alexius
Schoeller
Garofoli
Mario
Garzia
Raffaele
Gaslini Alberti
Egidio
Giacobazzi Fulcini Enrico
Giannone
Luigi
Gnoni Mavarelli
Antonio
Gonzaga del Vodice Don Maurizio
Gregoretti
Carlo Maria
Guerra
Francesco Paolo
Guerrini Maraldi Guglielmo
Harvey
Ugo
Imperato dei
Gaetano
Marchesi di Spinete
Imperato dei
Luigi
Marchesi di Spinete
Irace
Silvio
Kakarrigi
Valentin
Koch
Luciano
Lajolo
Laviosa
Leonzi
Lucangeli
Luzi
Malfatti
Luigi
Ernesto
Eros
Luigi
Enrico
Gioacchino
Mancinelli Scotti di
S.Vito
Marchetti
Masi
Massimo
Francesco Maria
Piero
Saverio
Don Ferdinando
Melucco
Giorgio
Morelli
Moretti
Moroni Fiori
Munno
Nobiloni
Pacifici
Pahor
Panichi
Pansini dè Mistura
Parlapiano
Pascucci
Patrizi Montoro
Pavoncello
Francesco
Bruno
Giuseppe
Giuseppe
Roberto
Tommaso
Marcello
Giovanni
Bonifacio
Calogero
Michele
Paolo
Marco
Piervitali
Pio di Savoia
Pio di Savoia
Pirani
Prandi
Prestifilippo
Girolamo
Don Manfredi
Don Lionello
Giovanni
Ettore
Orazio
Rebecchini
Rizzo Galimi
Rocchi
Rossetto
Sabatini
Sabatucci Frisciotti
Stendardi
Salaroli
Salce
Samarughi
Sambucci
Scaramella
Paolo
Antonino
Ettore
Fabrizio
Claudio
Carlo
Shtylla
Sinibaldi
Solito
Sonnino
Sonnino
Spadorcia
Tarantini Pastore
Tedeschi
Terenzio
Titi
Tonarelli
Trecca Trifone
Turilli
Valerj
Zerbi
Zincone
Mehmet Alessamdro
Tommaso
Alberto
Graziano
Mario
Vittorio
Orazio
Giovanni Carlo
Pio Carlo
Angelo
Rolando
Fabrizio
Oreste
Fabio
Francesco
Giuliano
Giovanni
Guido
Ermanno
Giovanni
Massimo
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.31 di 32
Il Mondragone
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PRESENTI CIRCOLO TENNIS PARIOLI:
giovedì 10 dicembre 2009
Andrea Bianchi (1947-1953)
Piero Antonio ed Elisabetta Bonnet (1949-1953)
Salvatore Colella (1952-53)
Carlo e Maria Conforti (1944-1948) con gli amici
Maria Assunta e Gaetano.
Franco e Roberta Cusmano (1947-48) con Amb.
Antonio Napolitano e consorte
Marco D’Asaro Biondo (1947-53)
Vincenzo Falzacappa (1949-53)
Francesco Fanti Salvoni (1944-48)
Mario Garofoli (1947-51)
Prof. Franco e Clara Giannini
Carlo Maria e Chicchi Gregoretti (1945-49)
Luigi Imperato (1938-40)
Francesco Maria ed Angela Mancinelli Scotti (194548)
Ferdinando Massimo (1949-52)
Giuliano e Paola Mauro
Giorgio ed Augusta Melucco (1944-47)
Giuseppe Moroni Fiori (1948-53)
Giovanni e Beatrice Panichi (1948-52)
Padre Tiziano Repetto S.J.
Antonino ed Ada Rizzo Galimi (1945-48)
Luigi Rocchi (1948-53)
Alessio Sabatini Sciarroni (figlio di Filippo in collegio
dal 1945 al 1950)
Alberto e Letizia Solito (1945-49)
Vittorio e Nilla Spadorcia (1946-53)
Fabio Valerj (1947-53)
Redazione ed editing a cura di Vittorio Spadorcia e Rolando Tonarelli
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Edizione n° 18 – gennaio 2010 pag.32 di 32
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Edizione 18 - Gennaio 2010 - associazione ex alunni nobile collegio