Corso di Laurea magistrale
(ordinamento ex D.M. 270/2004 )
in Lingue e Culture dell’Asia
Orientale
Tesi di Laurea
Tra verità e fiction.
Il Giappone contemporaneo dalla realtà ai
dorama.
R e l a t or e
P r o f e s s o r e s s a P a o l a S c r o l a ve z z a
C or r e l a t or e
P r o f e s s o r B o n a ve n t u r a Ru p e r t i
L a ur e a n d o
A l i c e Ca n n a t a
Matricola 986741
An n o Ac c a d e m i c o
2013 / 2014
要旨
日本のもおもしろい文化では、いろいろな話題が興味ほひいてるけれども、ド
ラマを見る時、観察すれば観察ほど、もっと研究してみたくなった。
しかし、ドラマはフィクションなのに、生活の問題とつながってる といえる。
その理由でドラマと社会のかかわりについて書く ことにした。
まず、ドラマのことを書こうと思っている。
ドラマは番組の種類の一つである。この言葉はの DRAMA という英語の言葉か
ら来たのである。般的に漫画や小説に基づいている。現代では、 日本にさまざ
まな放送網があるので、一週間にたくさんドラマが見 られる。有名な放送網と
いえば、NHK、FUJI テレビ、TBS などと挙げられる。
ドラマの一番違っているのは連続、単発、大河という三種類のジャンルで区別
できる。次に、ドラマの範疇に属する種類がある。
主なタイプの中で 恋愛ドラマや学校ドラマや家族ドラマなどがある。
論文は5つの章に分けている。毎章ではテーマを展示した後で、ドラマの 情報
提供する。ドラマの部分にドラマの情報は題名、連続か単発か、ジャンル、放
送の時期、テレビの放送網と視聴を書いている。選抜したドラマのプロットで
はその章の話題に関することを説明する。
最初に平安時代から結婚の詳細な歴史について研究してはじめて、恋愛結婚と
お見合い結婚の違いを説明した。、それから、結婚生活と離婚の話題を論じる。
その段落の中でデータを基礎にして過去と最近の状態に比べて、1980年代
より離婚率がずいぶん増えたのが気づく。それに、多くの若者は結婚しないよ
うだ。
未婚者として指している言葉のリストと解説を列挙する。特に、女の人に対す
る使われている表現は無礼な言葉が多いだ。
2
また、第二章が母性のテーマで、妊娠とお母さんの責任を論じている。この時
期にはお母さんは一番大切な人で、ストレスを解消して、働かないほうがいい。
さらに、あかちゃんを守るためお母さんは腹帯を着たり、 マタニティマークを
持っていたりして、お寺に祈りを捧げに行く。こんなに大事な事柄であるにも
かかわらず、妊娠中絶が高価でも、流産する女の人の割合は高くなった。
次に、第三章で 引きこもりの現象を研修した。引きこもりという言葉の由来を
尋ね、ひきこもりに関係のある出来事が載っている。
苦しい事件だったので、「引きこもりは危なくて、少し変な人だ」というイー
メジで引きこもりを見てしまうことがある。ただし医者と直った人の手伝いの
おかげで、大勢のひきこもりも直ることができた。つまりもう一度生きられる
ようになった。ニュースタートのような協会はレンタルお姉さんと若集宿を通
じて、この病気からかけ離れて引きこもりの人たちを再起してもらうのものだ。
ほかの蔓延している現象はいじめだ。それで第四章で攻究する。ただ学校だけ
でわなくで仕事でもとかく弱い人をいじめられがちである 。いじめられっ子は
心理的、物理的な攻撃を受けてる:侮辱されて、殴られて、一人にさせてしま
う。そのうえ、テクノロジーのせいでネットいじめも現れた。最近、 事態は悲
劇的な様相を呈してきた。自殺と自殺未遂があったので、文部科学省がいじめ
た対策講じたもの、現在の情勢は未解決である。
最後、家庭内暴力のことを記述する。大部分の犠牲者は女の人のに、男の人が
ある。暴力は、いじめのように、心理的、物理的な暴力である。インタネット
に書いてあるとおりに多数の手荒に扱った人はなにもしないし、助けを求めて
いない。時々、勇気えお出して戦ってみてるの女の人は警察に告発できても、
めったに状況が変わる。証人の本当にあった経験を通じて完全にいかにむずか
しかを実感できると思う。
3
Indice
要旨 ........................................................................................ 2
Capitolo uno: i dorama .......................................................... 6
Capitolo due: vincoli matrimoniali ........................................... 8
2.1 Storia ................................................................................. 8
2.2 Terminologia...................................................................... 16
2.3 Celibato , nubilato e divorzio ............................................ 17
Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo ............... 20
Capitolo tre: maternità ......................................................... 32
3.1 Passato e presente.............................................................. 32
3.2 Gestazione ........................................................................ 35
3.3 Responsabilità della madre .............................................. 37
3.4 Riti e pratiche dopo la nascita .........................................
3.5 Contraccezione e aborto ..................................................
3.6 Gravidanza surrogata .......................................................
Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo ...............
40
42
43
47
Capitolo quattro: hikikomori ................................................. 57
4.1 Etimologia ................................................................... 57
4.2 Eventi legati a hikikomori ............................................... 58
4.3 Caratteristiche del fenomeno ........................................... 59
4.4 Motivazioni .................................................................... 63
4.5 Aiuti e rimedi ................................................................. 66
4
4.6 Opere concernenti il fenomeno ........................................ 69
Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel cap itolo ............... 71
Capitolo cinque: ijime .......................................................... 82
5.1 Definizione .......................................................................... 82
5.2 Modalità ........................................................................ 84
5.3 Netto ijime ....................................................................
5.4 Tragici eventi legati all’hikikomori ....................................
5.5 Reazioni al fenomeno ......................................................
5.6 Suicidio e silenzio ...........................................................
Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel ca pitolo ...............
88
90
93
96
99
Capitolo sei: violenze domestiche ......................................... 120
6.1 Cos’è la violenza domestica? ................................................. 120
6.2 Violenza domestica in Giappone ...................................... 121
6.3 Esperienze reali ............................................................
6.4 Leggi per la tutela delle vittime ......................................
6.5 Aiuti ...........................................................................
Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo .............
124
128
131
134
Conclusione ........................................................................ 142
Bibliografia ......................................................................... 145
5
Capitolo uno: i dorama.
Nell’ambito della cultura nipponica e - negli ultimi decenni - di tutto
il sud-est asiatico non si può non prendere in considerazione lo
sconfinato mondo dei drama. Ma cosa sono i drama?
I dorama, per dirla alla giapponese, sono un tipo di programma
televisivo la cui denominazione deriva, evidentemente, dall’inglese
drama e costituiscono la messa in scena di storie il cui tema varia
dipendentemente dai soggett i a cui il prodotto è indirizzato. Una
prima differenza che può essere analizzata è quella relativa
all’orario in cui questi vengono trasmessi. E’ logico ipotizzare che i
diversi orari prevedano dei contenuti indirizzati a specifiche fasce
d’età.
Caratteristica essenziale dei drama giapponesi è quella di essere
divisi “per stagioni”. Durante l’ arco dell’ anno infatti vi sono
quattro diverse sessioni corrispondenti alla primavera, all’estate,
all’autunno e all’inverno. Va da sé quindi che ognuna di queste serie
è trasmessa per un periodo di circa tre mesi con cadenza
settimanale. La durata di un singolo episodio può variare da 20
minuti ad un’ora, come spesso accade per gli episodi pilota. Esistono
però anche dei drama che vengono trasmessi quotidianamente .
L’orario è spesso quello mattutino e la storia si snoda in numerose
puntate, altro dettaglio che li distingue dai “serali”. La quantità
degli episodi di questi ultimi è solitamente una dozzina, con varianti
sui dieci e gli undici. Un’ulteriore classifica zione si ha se il drama è
un tanpatsu 単発 o un renzoku. 連続 Il primo consiste in una storia
che si conclude in una o al massimo due episodi. Può capitare anche
che un tanpatsu funga da Special per una serie, fornendo così un
epilogo alla stessa. I renzoku sono invece i serial che continuano per
numerose puntate. Altro tipo di dorama è il cosiddetto taiga 大河
dove viene narrata la storia di un personaggio di spicco della storia
giapponese. Il genere in questione si articola in solitamente 50
episodi e copre così l’intero arco dell’anno in quanto trasmesso a
6
cadenza settimanale. I taiga dorama, trasmessi dalla NHK ogni
domenica alle ore 20 , sono oggi arrivati alla cinquantaduesima
serie. Iniziarono infatti nel 1963 con Hana no Shōgai 花の生涯 sino
all’attuale Yae No Sakura 八重の桜 . In quest’ultimo si narra la
storia di Niijima Yae, donna che con la sua straordinaria abilità nelle
armi riuscì a difendere così strenuamente la regione di Aizu durante
la guerra Boshin da meritarsi il soprannome di Giovanna D’arco del
Bakumatsu. Sempre dall’emittente televisiva NHK sono famosi gli
asadora 朝ドラ / あさドラ ( abbreviazione di asa 朝, mattina, e di
dorama). Questi, come indica il nome, vengono trasmessi appunto
durante le prime ore del giorno, solitamente verso le ore 8 con
replica alle 12. Ogni episodio dura in media quindici minuti per un
totale di circa 150 puntate.
Numerose sono le tematiche che vengono trattate all’interno delle
serie. In base ad esse si possono individuare le categorie commedia
romantica, azione, poliziesco, medico, horror, suspence / thriller e
human drama. Di frequente le storie vengono tratte da manga o
libri. Famosi esempi del primo caso sono Hana Yori Dango di Yoko
Kamio, pubblicato a partire dal 1992 sino al 2003 e trasposto tra
l’altro non solo in ambito nipponico ma anche in quello taiwanese,
coreano e cinese. Nel caso di specie va inoltre citata la presenza
come protagonista di Jun Matsumoto, membro del popolarissimo
gruppo degli Arashi. E’ questo uno degli espedienti principali nella
realizzazione di una serie. Molte emittenti televisive puntano infatti
sulla presenza di idol per poter incrementare gli ascolti. Il Johnny &
Associates, Inc fornisce a tal proposito una sostanziale gamma di
scelta avendo sotto la propria direzione i gruppi più in voga del
momento.
Altra base di partenza per una trama è costituita dalla letteratura.
Autore molto amato è Higashino Keigo ( 東野 圭吾, 1958 - ) le cui
storie sono spesso trasposte in formato renzoku. Tra i più famosi
vanno ricordati Ryūsei No Kizuna 流星の絆( con Ninomiya Kazunari,
altro membro degli Arashi) e Nishikido Ryō ( cantante dei Kanjani8,
gruppo appartenente all’agenzia di Ki tagawa); Galileo ガリレオ
(arrivato alla seconda serie dopo una prima e uno special) e il più
recente Higashino Keigo’s Mysteries.
7
Capitolo due: vincolo matrimoniale
1.1 Storia
L’istituzione del matrimonio in Giappone vanta una lunghissima
storia con svariati cambiamenti nell’arco della sua esistenza.
Nel tempo si è passati da matrimoni intesi prettamente come
questioni politiche - che hanno portato al consolidarsi dello ie 家, sino ai più recenti matrimoni d’amore.
Partendo dal lontano periodo N ara (710-794) sino al primo periodo
Heian (794-1185) il matrimonio, indicato con i termini tsumadoikon
妻 問 婚 o kayoikon 通 い 婚 , è caratterizzato dai due coniugi che
continuano a vivere in case separate: l’unione comporta delle visite
da parte del marito che fre quenta – kayoi 通 い deriva dal verbo
kayou 通う,frequentare appunto – la casa della consorte. Così come
descritto dalle antiche antologie, la successione dei beni, sia quelli
materiali che gli immobili venivano allora tramandati da madre in
figlia. Dalla seconda metà del periodo Heian però, con il diffondersi
del pensiero Buddhista e di quello scintoista la figura femminile
venne associata ad una serie di impurità e le cose iniziarono a
c a m b i a r e 1.
Nell’epoca successiva poi, con l’avvento dei bushi 武士, la condizione
della donna peggiorò notevolmente: i principi religiosi e la nuova
classe guerriera portarono alla nascita del cosiddetto danson johi 男
尊 女 卑 2, u o m o s u p e r i o r e , d o n n a i n f e r i o r e . Q u e s t o i d e a l e p e r m e ò l a
1
TAKEMARU Naoko, Women in the Language and Society of Japan: The Linguistic Roots of Bias, Jefferson,
McFarland, 2010, pp.10-11
2
Jeff GARRISON, 日本語イディオム辞典 Nihongo idiomu jiten, (dizionario degli idiomi giapponesi),
Tokyo ,Kodansha International, , 2002, p.54
8
società sino al periodo Meiji(1868 –1912) quando il cod ice civile del
1898 rese legittimo il sistema dello ie basato a sua volta su quello
familiare della classe samuraica del periodo Kamakura ed Edo. Con la
cosiddetta restaurazione, per evitare che gli antichi valori
degenerassero e si sfaldassero, si cercò d i rimanere fedeli a quei
principi che avevano permesso la lunga pax Tokugawa.
La legge sulla famiglia del 1898 stabiliva formalmente che la
s u c c e s s i o n e av v e n i s s e a t t ra v e rs o l a l i n e a m a s c h i l e c o s ì c o m e l a
p r i m o g e n i t u r a . A d i f f e r e n z e d e i s e c o l i p r e c e d e n t i s i r e g i s t r av a u n a
p r o f o n d a d i s e g u a g l i a n z a t ra i s e s s i , l a s u c c e s s i o n e d e i b e n i e l ’ i n t e ro
s i s t e m a n a z i o n a l e p r e d i l i g e v a n o o ra l a f i g u ra m a s c h i l e , l a q u a l e
e s e r c i t a v a l a p ro p r i a s u p r e m a z i a s u l l a s u a c o n t ro p a r t e . D i v e n n e
p e r c i ò s e m p r e p i ù d i f f i c i l e m a n t e n e r e i p ro p r i a v e r i e p e rs i n o i l
p r o p r i o c o g n o m e d o p o i l m a t r i m o n i o . Ve n n e i n o l t r e r e g o l a m e n t a t a
l ’ i s t i t u z i o n e d e l l a f a m i g l i a e i m a t r i m o n i c o m b i n a t i s i d i f f u s e ro p e r
tutto il tardo diciannovesimo secolo. Lo stato rese esecutive le leg gi
p e r l ’u s o d e l l o s t e s s o c o g n o m e a l l ’ i n t e r n o d e l l a f a m i g l i a e p e r
l’intensificazione della divisione lavorativa in base al genere
s e s s u a l e . C o n i l m a t r i m o n i o , l a d o n n a v e n i v a i n s e r i t a n e l r e g i s t ro d i
famiglia del marito e assumeva la posizione di yome 嫁, la più bassa
a l l ’ i n t e r n o d e l l a s t e s s a . I l c o n i u g e av e v a p i e n o p o t e r e s u i b e n i d e l l a
moglie e sui figli a meno che questo non fosse impedito da malattie,
m o r t e o d a l l ’ a b b a n d o n o n e i c o n f ro n t i d e l l a c o m p a g n a e d e l l a p ro l e .
Per essere p iù esplicit i, la moglie non solo non ven iva con sid erata
u n a p e r s o n a a v e n t e d i r i t t i l e ga l i , m a c o m e u n a s o r t a d i i n c a p a c e n o n
i n g r a d o d i g e s t i r e l a p ro p r i a v i t a e l e p ro p r i e d e c i s i o n i .
La suddetta suddivisione dei ruoli si può notare anche nel otoko wa
shigoto, onna wa katei 男 は 仕 事 、 女 は 家 庭 3 del periodo Taisho
(1912-1926) quando l’industrializzazione e la modernità favorirono
la nascita della figura del salariman サラリーマン relegando la donna
all’interno delle mura domestiche, idea protrattasi sino alla fine
d e l l a s e c o n d a g u e r r a m o n d i a l e 4. C o n l a c o s t i t u z i o n e n e l t e n t a t i v o d i
ricostruire la società, sia da un punto di vista politico sia sociale, vi
fu l’abolizione ufficiale del sistema patriarcale e della primogenitura
così come l’equità dei diritti che venne garantita dall’articolo 14.
3
All’uomo il lavoro, alla donna la casa.
4
TAKEMARU Naoko, op.cit, p.11
9
Nonostante questo, si possono notare dei residui di questa ideologia
ancora oggi in numerosi aspetti della vita. Basta citare a tal
proposito il koseki seido 戶籍制度, il sistema dei registri di famiglia,
che continua tutt’oggi ad esistere e ad avere una certa importanza.
Per ottenere dei documenti quali la patente di guida, o il passaporto
o per accedere ad una scuola o a un posto di lavoro è necessario
infatti presentare il registro di famiglia. Il problema che questo
fatto può creare è la discriminazione verso categorie quali quelle
delle ragazze madri e dei loro figli, motivo che può far comprendere
perché il Giappone sia una delle nazioni industrializzate con i l più
b a s s o t a s s o d i n a t a l i t à a l d i f u o r i d e l v i n c o l o m a t r i m o n i a l e 5.
Quando il matrimonio viene registrato all’interno del koseki6 戸籍,
viene chiesto di selezionare il capofamiglia, koseki hittosha 戶籍筆頭
者 7. S o l i t a m e n t e q u e s t a f i g u r a è q u e l l a m a s c h i l e , i n q u a n t o a d e s s a
viene richiesto di non cambiare cognome. Il suo nome viene
registrato per intero all’interno del registro, diversamente da quello
della moglie e dei figli dei quali compare solo il nome proprio. Negli
ultimi anni vi è stato un aumento del numero di donne insoddisfatte
di un sistema in cui esse sembrano apparire come delle semplici
aggiunte ad un capofamiglia maschile. Anche se quasi il 98% delle
donne assume il cognome del coniuge una volta sposata, i sondaggi
hanno indicato che più del 30% della popolazione sarebbe più incline
verso una maggiore flessibilità nella scelta di un cognome o nel
m a n t e n i m e n t o d e i d u e 8.
Per quanto concerne l’attuale prototipo di famiglia le influenze
esercitate dal modello eurocentrico sono state fondamentali.
Quest’ultimo arrivò in Giappone già nei primi anni del 1900 e
idealizzava un nucleo familiare basato sull’amore. Il forte legame
madre-figlio così come l’ideale del matrimonio legato ai sentimenti
si unì quindi ad un discorso di tipo intellettuale. Queste idee
entrarono nel pensiero collettivo tramite i media e vennero poi
5
Marcus REBICK, TAKENAKA Ayumi , The Changing Japanese Family, New York , Routledge, 2006, p.8
6
Dorothy PERKINS, Encyclopedia of Japan: Japanese history and culture, from abacus to zori, New York,
Facts on File, 1991, p.136
7
TAKEMARU Naoko, op.cit., p.31
8
Ibidem.
10
riadattate al contesto giapponese. Il vincolo tra la madre e la prole ,
che spesso si pensa essere stato tramandato come eredità del
Giappone prebellico è in realtà anche grandemente influenzato da
quegli ideali provenienti dalla letteratura, dai discorsi intellettuali e
d a i f i l m d i m a t r i c e a m e r i c a n a e d e u r o p e a 9.
Grande ascendenza ebbe anche l’idea del matrimonio d’amore che
raggiunse in Giappone il picco di popolarità massima negli anni ‘70
del secolo scorso, quando i ren’ai kekkon 恋愛結婚 superarono gli
omiai kekkon お見合い結婚 mostrando una vera e propria inversione
delle “preferenze” dei giapponesi. Ma cosa sono gli omiai? L’unione
coniugale derivata da un omiai comporta un incontro tra i due futuri
sposi mediante l’azione di un intermedia rio. La selezione delle
persone interessate si basa principalmente su criteri quali
compatibilità tra background familiare, status socioeconomico, età e
livello di istruzione. La funzione del nakōdo 仲 人 può essere una
professione o può essere esercitata sal tuariamente da coloro i quali
dispongono di numerose conoscenze.
In alcuni casi sono gli stessi supervisori dell’ambiente di lavoro a
diventare nakōdo per i loro impiegati. E’ perciò pratica comune, in
particolare tra le ragazze di circa venti anni, que lla di conservare
delle proprie fotografie per poi utilizzarle come miai shashin 見合い
写 真 10, f o t o c i o è p e r l ’ o m i a i . Q u e s t a s e m p l i c e a z i o n e r a p p r e s e n t a i l
primo passo verso l’incontro con un eventuale futuro coniuge. E’
tramite esse infatti che risulta possibile conoscere le fattezze del
partner prima di decidere di incontrarlo personalmente. Capita
spesso nei drama di vedere i tsurigaki 釣 り 書 き , insieme di
informazioni e fotografie dell’individuo che si “sponsorizza”.
Nonostante gli omiai si svolgano ancora, oggi sono però i matrimoni
d’amore ad essere predominanti.
9
HASHIMOTO Akiko , John W. TRAPHAGAN, Imagined Families, Lived Families: Culture and Kinship in
Contemporary Japan, Albany, SUNY Press, 2008, p.5
10
SASAKI Mizue,日本語らしい日本語 nihongo rashii nihongo, (il giapponese che sembra giapponese),
Tokyo, Kenkyūsha, 1989, p.79
11
E’ bene sottolineare che, per la maggiore parte dei casi, i giapponesi
tendono a considerare il matrimonio una sorta di obiettivo che
permette la piena realizzazione e stabilità dell’esistenza: un passo
necessario per diventare membri rispettabili della società. Per
meglio comprendere queste idee basta citare l’espressione utilizzata
per indicare questo importante evento: gōru in suru ゴールにする,
superare il traguardo e ottenere di conseguenza la vittoria. Curioso
risulta quindi che la stessa frase significhi al contempo sposarsi con
qualcuno. Tale espressione è impiegato sia per uomini che per
donne, ma per i primi si ricorda anche il mi wo katameru 身を固める,
dove il verbo katameru è utilizzato per indicare il consolidamento e
il rafforzamento, e se viene postposto al mi indica il convolare a
nozze e il sistemarsi creando quindi una famiglia. Molti critici si
trovano d’accordo nell’affermare che il Giappone sia una società
fortemente orientata verso il matrimonio e la famiglia, le cui
strutture si trovano ad essere prepotentemente condizionate da
q u e s t o f a t t o r e v i s t o c o m e “ n o r m a l e “ e “ n a t u r a l e ” 11.
La società attuale si trova però ad affrontare numerosi problemi
legati alla sfera matrimoniale, primo fra tutti il continuo postporre
del matrimonio stesso e del concepimento dei figli. Ragioni
significative vanno ricercate nella sempre maggiore diffusione di un
modello di cultura in cu i la libertà dai vincoli tende ad essere
considerata un valore. Questo punto spinge molte donne ad una
sorta di resistenza al ritrovarsi “intrappolate” in una tradizione
opprimente. Come dimostra un sondaggio del 1994, il numero di
giovani che considera l’unione coniugale come un beneficio è
notevolmente calato. La rivista Croissant, lanciata nell’aprile del
1977 e indirizzata ad un pubblico femminile giovane, dall’anno
successivo spostò il proprio target sulle giovani lavoratrici, iniziando
la pubblicazion e di una serie di articoli su famose donne nubili.
L’idea dietro questa manovra era fondamentalmente quella di
incoraggiare le ragazze a non affrettare il matrimonio così da poter
perseguire i propri obiettivi e una carriera professionale migliore
ignorando, se possibile, la pressione esercitata su di loro dalle
convenzioni sociali.
I dati sembrano in qualche modo confermare che le idee espresse da
Croissant ebbero un certo riscontro nella realtà poiché una donna
tokyoita su cinque risultava non sposata, n onostante avesse già
11
TAKEMARU Naoko, op.cit., p.32
12
compiuto i trent’anni. Gli articoli che riguardavano donne la cui
intenzione era quella di non sposarsi ( kekkon shinai onna 結婚しない
女 ) parlavano appunto della possibilità di vivere la propria vita
indipendentemente dalla presenza o meno di un partner accanto.
Tra i modelli figuravano Tomoko Inukai, famosa critica, divorziata, e
Yoko Kirishima, madre di tre figli ma non sposata. Quello che
accumunava questi personaggi era di essere delle donne non più
giovanissime, in carriera e non intrap polate all’interno della vita
m a t r i m o n i a l e 12.
Medesimo lavoro fu effettuato anche da svariati altri giornali, tra
cui More. Il target era sempre il medesimo così come gli argomenti
trattati, ai quali però si aggiungevano articoli di moda, di design di
interni e di viaggi. More poneva l’accento su un nuovo stile di vita
per le donne. Partendo da un’analisi della condizione lavorativa del
sesso femminile, spronava coloro che ne facevano parte a infrangere
le convenzioni e ad indirizzarsi verso un nuovo model lo di
comportamento. L’articolo discuteva quindi di quattro donne e dei
loro problemi sul lavoro, suggerendo un modo per risolverli. Gli
argomenti che erano per lo più trattati erano quelli che
interessavano maggiormente le lettrici, trovandosi esse in un’ età in
cui era presumibile che avessero sia un lavoro che una relazione da
gestire. Queste idee incoraggiarono e supportarono l’idea che una
donna avesse dei diritti e che potesse compiere da sola le proprie
s c e l t e d i v i t a 13.
A tal proposito si ricorda Kekkon Shinai ka mo shiranai shōkōgun 結
婚 し な い か も し れ な い 症 候 群 14, l i b r o d i T a n i m u r a S h i h o ( 谷 村 志 穂 1 9 6 2
- ) che ottenne un grandissimo successo, e che pare esprimere
perfettamente le novità che si profilavano all’orizzonte. Il titolo
divenne uno degli slogan più in voga in quegli anni, analogamente a
Hikon Jidai: onnatachi no shinguru raifu , 非婚時代: 女たちのシングル
・ラ ゗フ il cui hikon indica una personale scelta di non sposarsi.
12
TOKUHIRO Yoko, Marriage in Contemporary Japan, New York, Routledge, 2009, p.45
13
Merry Isaacs WHITE, Perfectly Japanese Making Families in an Era of Upheaval, California ,University of
California Press, 2002, pp.137-140
14
TANIMURA Shiho, Kekkon Shinai ka mo shiranai shōkōgun (La sindrome del forse non mi sposo), Tokyo:
Shufu no Tomo, 1990. 谷村志穂, 結婚しないかもしれない症候群, 東京 : 主婦の友社, 1990 年
13
Altri termine degni di nota e che risalgono al medesimo periodo sono
dokushin kizoku 独身貴族 ( lett. scapolo aristocratico ) e parasaito
shinguru パ ラ サ ゗ ト ・ シ ン グ ル ( singles parassiti ). Quest’ultima
espressione, nata anch’essa intorno agli anni ‘90 attraverso l’opera
letteraria di Yamada Masahiro ( 山田昌弘 1945 - ) Parasaito shinguru
n o j i d a i パ ラ サ ゗ ト ・ シ ン グ ル の 時 代 15 , i n d i c a g i o v a n i s i n g l e c h e
continuano a vivere a casa dei genitori dopo aver terminato gli studi
universitari e aver successivamente ottenuto un impiego. Particolare
è inoltre il fatto che essi non contribuiscano alla vita familiare, ma
tendano a usufruire di una discreta l ibertà finanziaria. Secondo le
sue stime lo scrittore affermò che nel 1995 il numero dei single
parassiti si aggirasse intorno ai dieci milioni. I soggetti in questione
avevano un’età compresa tra i 24 e i 34 anni e si dividevano in circa
41,6% uomini e 39,4 % donne.
Le cause del fenomeno erano innumerevoli, tra esse si ricordava
l’impossibilità di trovare un’indipendenza finanziaria tale da
permettere una vita al di fuori della casa paterna, ma così pure
quella che potrebbe essere definita come pietà fil iale. Alcuni
intervistati hanno infatti ammesso di provare una sorta di pietas nei
confronti dei propri genitori ed in special modo verso la madre.
Molte coppie infatti trovano nei figli un importante motivo di
unione. Il prendersi cura dei propri genitori si riscontra anche nella
tendenza a vivere insieme anche una volta sposati. Il coabitare
all’interno della medesima struttura risulta un beneficio per gli
anziani che possono così essere accuditi quotidianamente.
Nonostante siano trascorsi numerosi dece nni dall’abolizione del
tradizionale sistema dello ie, il pensiero dei giapponesi rimane
piuttosto conservatore. E’ raro infatti che un figlio non sposato e
impiegato nella medesima città della propria famiglia di origine viva
da solo. Lo stretto rapporto di interdipendenza con il proprio nucleo
familiare è un legame quasi impossibile da spezzare. A differenza di
altri stati in cui si tende a spingere la prole
a compiere
individualmente delle scelte, in Giappone ci si aspetta che essa
prenda in considerazi one prima i desideri dei propri genitori.
Secondo il dottor Satoru Saitō, psichiatra, in famiglie in cui la
dipendenza psicologica è abbastanza forte, i figli tendono a
15
YAMADA Masahiro, Parasaito shinguru no jidai (L’epoca dei single parassiti), Tokyo, Chikuma Shobō, 1999
山田昌弘, パラサ゗ト・シングルの時代, 筑摩書房, 1999 年
14
sacrificare il proprio futuro e possono arrivare persino a perdere la
p r o p r i a i d e n t i t à 16.
Degno di nota è però il fortissimo calo, registrato nel 2005, del
numero di coppie appena sposate che decide di coabitare con la
famiglia; la percentuale è passata dal 64% al 23%. La diminuzione è
stata inoltre in qualche modo attutita dal fatto che il tasso dei
mariti – figli primogeniti nella casa paterna - fosse salito dal 40 al
7 2 % d a l 1 9 5 7 a l 1 9 8 8 17. U n o d e i m o t i v i d e l r i n v i o d e l m a t r i m o n i o
può essere rappresentato proprio dalla convivenza con i genitori o
con i suoceri. Secondo un sondaggio sulla fertilità del 2002, il solo
7% dei single aveva avuto un’esperienza di convivenza con il partner.
Numero destinato ad aumentare, come dimostrano i dati
dell’inchiesta svoltasi due anni dopo da parte del Mainichi Shinbun.
Secondo quando da esso affermato, il 15% delle donne tra i 20 e i 49
a n n i h a a v u t o a l m e n o u n ’ e s p e r i e n z a d i c o a b i t a z i o n e 18. I l f e n o m e n o
tende ad interessare maggiormente i giovani delle città e in misura
minore quelli delle zone rurali, e spesso la convivenza funge da
surrogato per un matrimonio per il quale non si possiedono le
adeguate risorse economiche.
Tuttavia l’ondata di femminismo, che verrà poi definita da Junko
Matsubara come la sindrome Croissant nel suo omonimo Kurowassan
Shōkōgun ク ロ ワ ッ サ ン 症 候 群 del 1988, subì un totale cambio di
direzione verso gli anni ’90 quando il tasso di natalità in continuo
calo iniziava a destare preoccupazione nell’opinione pubblica. Non
solo si tendeva a sconsigliare gravidanze in età matura, ma si giunse
persino alla pubblicazione di articoli elogianti la fi gura della
casalinga, il cui tempo trascorreva in cucina nella preparazione di
pietanze per i propri mariti, decretando una professionalizzazione
del ruolo di donna di casa vista come cuoca, psicologa ed educatrice.
Il target era ora quello di giovani cons orti piuttosto che donne in
c a r r i e r a 19.
16
TAKEMARU Naoko, op.cit. p.37
17
R. D. RETHERFORD, OGAWA N., MATSUKURA R., “Late Marriage and Less Marriage in Japan” in
Population and Development Review, volume 27, numero 1, Marzo 2001, pp.65–102.
18
HASHIMOTO Akiko , John W. TRAPHAGAN, op.cit., p.6
19
TOKUHIRO Yoko, op.cit. pp.45-47
15
Terminologia.
Nonostante non mantenga più l’importanza avuta nei decenni
precedenti, si parla ancora oggi di tekireiki 適齢期, la cosiddetta età
da matrimonio, che risulta essere poco dopo i vent’anni per le donne
mentre per gli uomini può arrivare poco oltre la trentina. In passato
il tekireiki prevedeva l’unione coniugale in più giovane età e le
ragazze subivano una più forte pressione da parte della società nei
confronti di un matrimonio che, appunto, doveva avve nire
assolutamente prima che il tempo passasse. Il fattore età
rappresenta un discorso a parte e incorre in un’ironia a tratti
pesante. E’ solo recentemente che i termini hanno subito delle
modifiche, anche se il sarcasmo continua a persistere. In preceden za
l’espressione per indicare le nubili era christmas cake. Negli anni ‘80
infatti i 25 anni di età rappresentavano una data fondamentale nelle
vite delle giovani. Se non ci si era ancora sposate si veniva viste
come delle torte di Natale, ambite sino al v enticinque dicembre ma
poi lasciate sugli scaffali i giorni successivi.
Quell’età era considerata davvero cruciale, in quanto superata tale
soglia non si era più desiderabili. Con l’incremento però del numero
di donne single oltre i venticinque anni di et à, negli anni ‘90 venne
coniato un nuovo termine, toshikoshi soba, i soba mangiati a
capodanno, creando perciò un’analogia con il giorno 31 di dicembre
e il trentunesimo anno di età. Anche in questo caso, raggiungere i
trentadue anni e non essere ancora s posata equivaleva a un totale
fallimento.
A tal proposito, gli anni 2000 hanno visto la nascita del termine
31sai make gumi 31 歳 負 け 組 み , letteralmente la trentunenne
perdente del gruppo, mentre grande fama ottenne la parola makeinu
負け犬, per indicare una single sui trenta senza figli. Quest’ultimo
termine divenne uno dei più comunemente utilizzati per denigrare le
donne che a quell’età non avevano ancora creato una famiglia. E’
grazie a Sakai Junko 酒井順子( 1966 - ) che questo vocabolo venne
usato in tal senso.
Nel suo bestseller Makeinu no Tōboe 負け犬の遠吠え del 2003, la
scrittrice, basandosi su esperienze personali affermava che per una
16
donna sarebbe stato meglio ricorrere al licenziamento che venire
etichettate come dei cani perdenti. Nonostante i successi raggiunti
in campo professionale e personale, la vita sarebbe risultata in
questo modo pù facile, visto il giudizio negativo della soc ietà verso
coloro che si dimostravano felici, sebbene ancora single, dopo aver
superato il tekireiki. A dispetto dell’intenzione positiva dell’autrice
di dare supporto morale a coloro che condividevano il suo stesso
stile di vita, molti critici, ponendo l’ accento più sul titolo che sul
reale contenuto dell’opera, hanno contribuito all’impiego in maniera
o f f e n s i v a d i t a l e l e m m a 20.
Celibato, nubilato e divorzio .
A dispetto delle convenzioni sociali si è però registrato un notevole
aumento nel numero di sin gle, sia di sesso femminile che maschile.
Questa crescita si è verificata maggiormente dopo gli anni ’70 e ha
interessato in particolare le donne. La percentuale degli scapoli è
salita dal 25% del 1920 al 73% del 2005, mentre il numero delle
nubili ha subito un incremento ancora maggiore: le stime infatti
r i p o r t a n o u n p a s s a g g i o d a l l ’ 8 % a l c i r c a 6 0 % n e l l o s t e s s o p e r i o d o 21.
Altro fattore scoraggiante nei confronti delle unioni coniugali può
essere considerato l’aumento dei divorzi. Nel 2008 circa
duecentocinquantunomila matrimoni si sono conclusi con una
separazione e, considerando che le stime attestano che nel
medesimo anno il numero delle unioni si aggirava intorno alle
settecentoventimila, si può affermare che in media un matrimonio
ogni tre si conclude con il divorzio. Questa situazione genera
ulteriori dubbi nei confronti dell’impegno matrimoniale, in quanto
esso non rappresenta più, come in passato e in particolare per il
sesso femminile, una sicurezza a lungo termine. Si è inoltre
registrato un aumento dal 1.6 % al 2.3 % nel giro di pochi anni
( 1 9 9 6 - 2 0 0 3 ) 22 . I l n u m e r o d e i d i v o r z i r i m a n e c o m u n q u e m i n o r e
rispetto ad America ed Europa ma il fenomeno necessita una
20
TAKEMARU Naoko, op.cit., pp.157-159
21
TAKEMARU Naoko, op.cit. p. 35
22
TANASE Takao, tradotto da Matthew J. McCAULEY, Divorce and the best interest of the child: disputes
over visitation and the Japanese family courts, 2011 Pacific Rim Law & Policy Journal Association, p.564.
Disponibile all’indirizzo internet https://digital.lib.washington.edu/dspacelaw/bitstream/handle/1773.1/1028/20PacRimLPolyJ563.pdf Ultimo accesso il 26 Settembre 2014
17
particolare attenzione. La maggior parte dei divorzi è consensuale e
solo uno su dieci comporta controversie legali. Le coppie che si
separano in età adulta o matura presentano una più forte
inclinazione a rivolgersi ai tribunali, essendo coinvolti numerosi e
più vari aspetti che i giovani sposi spesso non devono affrontare,
quali la custodia dei fi gli o dispute legate ad eventuali eredità. La
separazione, contrariamente a quanti molti possono credere, viene
percepita dagli uomini in maniera più negativa rispetto al mondo
femminile. Essi infatti vivono questo passo come un evento pregno
di infelicità e di senso di fallimento. Molte donne, invece, in
particolare nelle città dove il mercato lavorativo può permettere
loro un impiego e quindi il mantenimento proprio e dei figli,
tendono a non considerarlo come uno stigma ma, al contrario,
vedono in esso
un atto di coraggio e di autonomia, ponendo
l’evento in una luce completamente diversa da quella del sesso
opposto. Situazione diversa però per le casalinghe, che risultano
f o r t e m e n t e p e n a l i z z a t e 23.
Nel caso di divorzio o di separazione, non avendo uno sti pendio
fisso, si vedrebbero rifiutare un prestito dalle banche, ritrovandosi
nella difficile situazione di pagare a proprie spese una differente
sistemazione. Proprio per questo motivo, si verifica quello che viene
definito kateinai rikon 家庭内離婚, vivere nella stessa casa ma essere
d i f a t t o s e p a r a t i 24. U n d i v o r z i o v e r o e p r o p r i o c o m p o r t e r e b b e i n o l t r e
il mantenimento dei figli da parte della madre, alla quale la prole è
affidata nella quasi totalità dei casi. E’ statisticamente provato
infatti che la maggior parte dei divorziati cresce i propri bambini
senza l’aiuto dell’ex partner.
Va ricordato che le sfere in cui i due partner spendono la loro vita
sono completamente separate, dagli amici alle attività svolte.
All’uomo spetta il compito del lavoro mentre alla donna quello della
casa e dei figli. La divisione dei ruoli imposti dalla società diviene
nel matrimonio essenziale ed è comunemente accettata. Tra le
locuzioni di maggior successo utilizzate per indicare questo aspetto
si può citare quella di una nota pu bblicità risalente agli anni ’80:
Teishu genki de rusu ga ii 亭主元気で留守がいい, è un bene quando il
23
SUGIMOTO Yoshio, An Introduction to Japanese Society, Cambridge, Cambridge University Press,
2014,p.171
24
SUGIMOTO Yoshio, op.cit.,p.190
18
marito, in buona salute, sta fuori casa. La priorità all’interno della
famiglia viene data ai coniugi in quanto genitori e non come coppia,
tanto che dopo una nascita i partner iniziano a riferirsi a se stessi
c o m e p a p a / o t ō s a n パ パ / お 父 さ ん o m a m a / o k ā s a n 25マ マ / お 母 さ ん . I n
caso di crisi la comunicazione tende ad azzerarsi, ma risultano
ancora rare le situazioni in cui si preferisca il divorzio
all’insoddisfazione personale. Anche se già dal diciottesimo secolo le
s e t t e m o t i v a z i o n i 26 d e l c o n f u c i a n e s i m o p e r d i v o r z i a r e d a l l a p r o p r i a
moglie non vengono più considerate come motivo di rottura, le
stime indicano comunque un futuro aumento del numero dei divorzi.
Il perseguire la carriera da parte delle donne e il loro maggiore
grado di istruzione, la bassa natalità e un’aspettativa di vita
maggiore sono tra i fattori principali.
Numerosi sono i matrimoni di convenienza, in cui si tende a
rimanere insieme per la sola stabilità familiare. Inoltre l’essere
divorziato e la relativa cancellazione dal r egistro di famiglia
comporta una sorta di vergogna e una maggiore difficoltà a
risposarsi rispetto a quanto si verifica nei paesi occidentali.
Nonostante questa premessa è però aumentata la percentuale delle
donne che si risposano, fenomeno inconsueto se s i considera che in
passato erano gli uomini a detenere il primato. Nella terminologia
utilizzata in caso di divorzio troviamo batsu-ichi ば つ い ち ,
letteralmente un batsu, il sostantivo deriva dalla “x” che
caratterizza gli sposi che sono tolti dal registro di famiglia; Narita
rikon 成田離婚, per indicare le coppie che al ritorno dalla luna di
miele (all’aeroporto di Narita appunto) decidono di lasc iarsi e
intraprendere strade diverse, e jukunen rikon 熟年離婚, divorzio in
età matura, in cui i coniugi arrivano alla considerazione che non vi
sia motivo di rimanere insieme dopo che i figli sono cresciuti.
25
TAKEMARU Naoko, op.cit. p.37
26
Tra le colpe di cui una moglie poteva essere accusata vi erano la sterilità, l’infedeltà, la gelosia e
l’eccessiva loquacità.
19
Dorama inerenti alle tematiche affrontat e nel capitolo:
101st marriage proposal
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
Titolo: 101 回目のプロポーズ
Titolo in romaji: 101 kaime no puropozu / hyakuikkaime no puropozu
Formato: renzoku
Genere: commedia
Episodi: 12
Indici di ascolto: 36.7 %
Rete televisiva: Fuji Tv
Periodo di trasmissione: 1 Luglio – 16 Settembre 1991
Trama
Il protagonista, uomo sulla quarantina, senza nessun pregio
particolare e sfortunato in amore, dopo aver preso parte a
novantanove omiai ed essere stato conseguentemente rifiutato,
incontra Kaoru e se ne innamora a prima vi sta. La giovane, bellissima
e talentuosa violoncellista ha però accettato di prendere parte
all’incontro solo per esaudire i desideri della famiglia, non avendo
nessun intenzione di sposarsi. Kaoru non può inizialmente
ricambiare i sentimenti di Tatsuro in quanto ancora coinvolta
emotivamente con il suo precedente fidanzato ormai defunto.
Double Kitchen

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Titolo: ダブル・キッチン
Titolo in romaji: daburu kicchin
Formato: renzoku
Genere: commedia
Episodi: 11
20
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Indici di ascolto: 22.3%
Rete televisiva: TBS
Periodo di trasmissione: 16 Aprile – 25 Giugno 1993
Trama
In Double Kitchen la trama è piuttosto elementare: una coppia di
giovani consorti si trova costretta, al ritorno dalla luna di miele non
solo a dover vivere con i genitori dello sposo ma con tutta la
famiglia di lui. Le numerose situazioni che si verranno a creare
mostrano con ironia tutte quelle piccole - e non - problematiche che
caratterizzano la convivenza tra due differenti generazioni.
L’immagine della famiglia, della suocera e della nuora che sono
continuamente in disaccordo costituiscono diverse rappresentazioni
di quell’ideale familiare che è tuttora perseguito. Il ruolo di yome,
appellativo con il quale, in un solo episodio viene chiamata ben
ventisette volte, porta Miyako a chiedersi se rappresenta la moglie
di Shinobu o la “sposa” dell’intera casa.
Dokushin kizoku
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Titolo: 独身貴族
Titolo in romaji: dokushin kizoku
Formato: renzoku
Genere: commedia
Episodi:11
Indici di ascolto: 11.39%
Rete televisiva: Fuji Tv
Periodo di trasmissione: 23 Ottobre – 19 Dicembre 2013
Trama
Hoshino Mamoru, interpretato da Kusanagi Tsuyoshi degli SM AP, è il
single per eccellenza. Presidente di una società produttrice di film,
ha ottenuto la carica di direttore esecutivo dal padre e si trova
perfettamente a proprio agio nella sua vita da scapolo. Quando la zia
lo “costringe” a partecipare ad un omiai, ricordandosi un consiglio
ricevuto tempo prima, invece di ascoltare la propria partner fa solo
finta di farlo, percorrendo mentalmente tutto il percorso della
21
metropolitana di Tokyo. Il fratello, al contrario, ha avuto
l’esperienza di un matrimonio che pe rò si è conclusa con un divorzio.
La protagonista femminile è invece una giovane disillusa sull’amore
il cui unico obiettivo è realizzare il suo sogno di scrittrice.
Consegnato il suo migliore manoscritto a Mamoru, inizierà la loro
avventura. Quale sarà il lieto fine per i tre?
Piuttosto divertente risulta la reazione di Yuki alla proposta di
matrimonio del fidanzato. La famiglia di lui, nascosta in macchina, si
palesa all’improvviso chiedendo alla ragazza di vivere tutti insieme.
La giovane per tutta risposta fugge, urlando disperata.
Hanayome wa yakudoshi!
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
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Titolo: 花嫁は厄年ッ!
Titolo in romaji: hanayome wa yakudoshi!
Formato: renzoku
Genere: commedia
Episodi: 12
Indici di ascolto: 12.03%
Rete televisiva: TBS
Periodo di trasmissione: 6 Luglio – 21 Settembre 2006
Trama
E’ arrivato l’anno sfortunato – o yakudoshi 厄 年 – per Akiko,
trentaduenne conduttrice televisiva: perso il lavoro a causa di una
collega più giovane, le viene affidato un incarico in cui, sotto
copertura, dovrà fingersi la fidanzata di Ichirō, su o ex fidanzato, e
sottoporsi ad una sorta di preparazione matrimoniale, sotto la guida
della famiglia di lui e della suocera, capo della famiglia.
La figura della nuora deve integrarsi perfettamente all’interno della
famiglia: fingendo di essere intenzion ata a sposare il primogenito,
Akiko trascorre due mesi nella casa in campagna della famiglia
Aizuchi. Quello che i familiari non sanno è che però si tratta di una
finzione: per recuperare il ruolo di anchorwoman sottrattole da una
ragazza più giovane, la donna deve trascorrere novanta giorni in
qualità di yome adattandosi alle regole dell’abitazione.
22
Jukunen rikon
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Titolo: 熟年離婚
Titolo in romaji: jukunen rikon
Formato: renzoku
Genere: drammatico
Episodi: 9
Indici di ascolto: 19.19%
Rete televisiva: TV Asahi
Periodo di trasmissione: 13 Ottobre – 8 Dicembre 2005
Trama
Kotaro, raggiunta finalmente l’età della pensione, decide di
comprare un anello per la moglie che l’ha supportato durante tutta
la sua carriera, ma proprio in occasione della cena, la sera stessa, la
donna gli chiede il divorzio. Il dorama analizza la vita matrimoniale
in età adulta e mostra un esempio dei sempr e più frequenti divorzi
anche in coppie sposate da lungo tempo.
Kekkon dekinai otoko
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Title: 結婚できない男
Title (romaji): Kekkon Dekinai Otoko
Formato: Renzoku
Genere: Commedia
Episodi: 12
Indici di ascolto 16.9%
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 4 Luglio – 19 Settembre 2006
Trama
23
Shinsuke Kuwano, architetto quarantenne si trova perf ettamente a
suo agio nella sua vita da single: si reca al lavoro, dove progetta
splendide case e passa le sue serate gustandosi la cena e ascoltando
musica classica. Proprio a causa del volume di questa, una sera,
verrà “disturbato” dalla nuova vicina. Men tre i due parlano però,
l’uomo accusa un forte dolore addominale e la giovane lo
accompagna in ospedale. Lì incontrerà la dottoressa Hayasake che a
poco a poco entrerà a far parte della vita del “paziente”. Ma Kuwano
sarà sino alla fine un uomo che non rie sce a sposarsi?
Particolari sono i titoli degli episodi in cui si chiede se è sbagliato
fare qualcosa come ad esempio il decimo onnagokoro ga
wakaranakute waruika!! 女ごころがわからなくて悪いか!! o il secondo
s u k i n a m o n o w o k u t t e w a r u i k a ? 好 き な も の を 食 っ て 悪 い か ! ! 27
Kekkon Shinai

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





Titolo: 結婚しない
Titolo in romaji: kekkon shinai
Formato: renzoku
Genere: Romantico
Episodi: 11
Indici di ascolto: 11.8% (Kanto)
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 11 Ottobre – 20 Dicembre 2012
Trama
Le protagoniste del dorama, Chiharu e Ha ruko, fungono da
rappresentanti della categoria delle donne single. Le ragioni per cui
non sono sposate sono diverse: la prima non trova l’uomo giusto e,
27
Rispettivamente “E’ una colpa non capire le donne?!” ed “E’ una colpa mangiare ciò che mi piace?!”
24
anche se ha compiuto trentacinque anni, decide di rifutare il partner
incontrato ad un omiai per cerca re l’amore; la seconda, dopo una
relazione
con
un
uomo
sposato,
ha
preferito
dedicarsi
completamente al suo lavoro di disegnatrice di giardini.
L’evolversi della storia descrive realisticamente le problematiche
legate alla vita affettiva delle giovani gia pponesi. Interessante
l’espediente di iniziare ogni episodio con una lezione universitaria –
condotta da uno dei personaggi principali - che fornisce informazioni
sul tema delle unioni coniugali.
Koi wo nannen yasundemasu ka?

Titolo: 恋を何年休んでますか

Titolo in romaji: koi wo nannen yasundemasu ka?

Formato: renzoku

Genere: romantico, familiare

Episodi: 10 + 2 specials

Indice di ascolti: 16.6%

Rete televisiva: TBS

Periodo di trasmissione: 19 Ottobre – 21 Dicembre 2001
Trama
Yuko, Mayumi e Sakiko son tre amic he che hanno in comune una vita
matrimoniale in cui vi sono diversi problemi: chi lavora e “mantiene”
il coniuge (diversamente dalle consuetudini è il marito in questo
caso a rimanere a casa e occuparsi delle faccende domestiche), chi
ha marito e figli ma viene tradita dal partner, e chi cerca di far
sposare la propria figlia tramite un omiai nonostante la giovane sia
già innamorata del marito dell’amica.
25
Mediante l’espediente delle tre amiche si cerca di analizzare le
differenti modalità in cui la vita co niugale può articolarsi. Le donne
sono il perno intorno al quale ruota l’intera serie televisiva: è la
loro personalità che si permette il districarsi dalle difficoltà anche
quando la loro amicizia appare compromessa
Last Cinderella








Titolo: ラスト♡シンデレラ
Titolo in romaji: rasuto shinderera
Formato: renzoku
Genere: commedia
Episodi: 11
Indici di ascolto:15.2%
Rete televisiva:Fuji Tv
Periodo di trasmissione: 11 Aprile – 20 Giugno 2013
Trama
Sakura, arrivata alla soglia dei quarant’anni, si de dica totalmente al
suo lavoro, non avendo né un marito né una famiglia di cui
occuparsi. Lo stesso si può dire per il suo capo, Tachibana, il quale
non ha intenzione di sposarsi. A differenza dei due protagonisti, le
amiche di lei hanno avuto o hanno a che fare con la vita
matrimoniale: Miki, moglie e madre di due figli, si ritrova a dover
affrontare una crisi coniugale a causa delle continue interferenze
della suocera, mentre Shima, con un matrimonio fallito alle spalle, è
quella che si potrebbe definire u na vera “mangiatrice” di uomini. La
vita di Sakura non è tuttavia destinata a rimanere solitaria per molto
tempo, ben presto arriverà sulla sua strada Hiroto, più giovane di lei
di quindici anni ma ben deciso a conquistarla.
Anche in questo dorama ritrovia mo tre amiche con caratteristiche,
personalità e vite quasi opposte. La serie permette di osservare uno
spaccato della società che si distacca dalla classica idea di
matrimonio e di relazioni amorose.
26
Narita rikon
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Titolo: 成田離婚
Titolo in romaji: Narita rikon
Formato: renzoku
Genere: commedia
Episodi: 10
Indici di ascolto: /
Rete televisiva: Fuji Tv
Periodo di trasmissione: 17 Ottobre – 17 Dicembre 1997
Trama
Ichiro e Yuko, al ritorno dalla luna di miele, capiscono di av er
commesso uno sbaglio sposandosi. Dopo un pesante litigio
all’aeroporto di Narita decidono di divorziare chiedendo l’aiuto di
Takuya e Reiko: il primo è l’ex fidanzato di lei e la seconda è
innamorata dello sposo. Tuttavia, anche se separati di fatto, i due
sono costretti a vivere sotto lo stesso tetto e a continuare la loro
vita insieme fino a quando delle decisioni li porteranno a separarsi.
Sarà per sempre?
Omiai Kekkon
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
Titolo: お見合い結婚
Titolo in romaji: omiai kekkon
Genere: commedia
Episodi: 11
Indice di ascolti: 16.9%
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 11 Gennaio – 21 Marzo 2001
27
Trama
Setsuko lascia il suo lavoro per sposarsi ma le cose non vanno come
previsto e i genitori della giovane, preoccupati, decidono di farla
partecipare ad un omiai. Hirose, pressato dal proprio capo, incontra
la ragazza e dopo un iniziale disinteresse reciproco i due inizieranno
a provare qualcosa l’uno per l’altro.
Nel dorama è molto evidente l’intrusione di terze persone nel
rapporto tra i due protagonisti. In particolare colpisce la madre di
Setsuko quando dopo aver scoperto che il matrimonio della figlia è
saltato le fa chiaramente comprendere la gravità della situazione in
cui si trova: senza lavoro e senza marito a ventiquattro anni!
La figura del nakōdo è in questo drama la moglie del capo di Hirose
che ha già esperienza nell’organizzazione di omia.
Renai NEET~Wasureta Koi no Hajimekata~

Titolo: 恋愛ニート~忘れた恋のはじめ方~

T i t o l o i n r o m a j i : r e n a i N E E T 28~ w a s u r e t a k o i n o h a j i m e k a t a ~

Formato: renzoku

Genere: commedia romantica

Episodi: 10

Indice di ascolto: 9.06% (Kanto)
28
Acronimo inglese di Not (in) Education, Employement or Training. Indica una persona non impegnata né
nel campo dell’istruzione, del lavoro o della formazione.
28

Rete televisiva: TBS

Periodo di trasmissione: 20 Gennaio – 23 Marzo 2013
Trama
Rin, troppo presa dal lavoro e dall’impeg no di badare ai fratelli, non
è riuscita a frequentare nessuno per otto anni e viene vista dai
colleghi come troppo difficile da gestire a causa della sua forte
personalità. Alla festa di divorzio della sua amica incontra Tada,
Matsumoto
e
Shunpei
appuntamento.
La
che
donna,
dopo
fuori
poco
la
contattano
“allenamento”,
è
per
un
inizialmente
spiazzata ma riuscirà dopo diverse vicende a non essere più una neet
in campo sentimentale.
Saikō no Rikon

Title: 最高の離婚

Title (romaji): saikō no rikon

Formato: renzoku

Genere: commedia romantica

Episodi: 11

Indici di ascolto: 11.8% (Kanto)

Rete televisiva: Fuji TV

Periodo di trasmissione: 10 Gennaio – 21 Marzo 2013
Trama
Il matrimonio e il divorzio rappresentano i temi principali di questa
commedia.
Dopo
continui
litigi,
Mitsuo
e
Yuka
decidono
di
29
divorziare. La facilità estrema con cui si può compiere questo atto è
esplicata dal modo in cui i moduli possono essere tranquillamente
scaricati da internet e inviati (come si vede nel primo episodio).
Nonostante la separazione però i due devono condividere la casa e
fingere che tutto sia come prima per la famiglia di lui che abita
accanto.
Altra coppia del dorama è quella formata da Akari e Ryo. L’uomo
tradisce costantemente la moglie ma la consorte finge di non
vederlo. Inoltre i documenti relativi al matrimonio non sono mai
stati consegnati e a insaputa della ragazza l’unione non è mai stata
registrata ufficialmente.
Tekireiki
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Titolo: 適齢期
Titolo in romaji: tekireiki
Formato: renzoku
Genere: commedia
Episodi: 12
Indici di ascolto:
Rete televisiva: TBS
Periodo di trasmissione: 15 Aprile – 1 Giugno 1994
Trama
Shoei, ansioso di sposarsi con Makoto, riceve improvvisamente un
messaggio dalla casa paterna: il fratello maggiore è stato adottato
da un’altra famiglia. Il fatto ha delle conseguenze sull’esistenza del
promesso sposo, costretto a ritornare alla vita di campagna e al
nucleo familiare di origine del quale è ora divenuto primogenito.
30
Watashi ga renai dekinai riyū
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Titolo: 私が恋愛できない理由
Titolo in romaji: watashi ga renai dekinai riyū
Formato: renzoku
Genere: commedia
Episodi: 10
Indici di ascolto:
Rete televisiva: Fuji Tv
Periodo di trasmissione: 17 Ottobre – 19 Dicembre 2011
Trama
Ne “il motivo per cui non riesco ad amare”, le protagoniste, Emi,
Saki e Mako, affrontano le difficoltà delle loro vite affettive: Emi
lavora in una compagnia di illuminazione e, circondata da colleghi
uomini, tende spesso ad essere trattata come tale; Saki n on riesce a
trovare lavoro e diventa una hostess; Mako, ingenua e timida, si
innamora dell’uomo sbagliato. Nel corso degli episodi le tre
matureranno riuscendo a raggiungere una maggiore consapevolezza
riguardo a chi sono e a cosa realmente vogliono.
Purtroppo solo una di loro avrà la possibilità di avere un lieto fine in
amore. Emi preferirà non seguire , mentre la “storia” tra Saki e si
conclude e l’uomo capisce di voler stare con la moglie. E’ grazie a
questa storia che si possono considerare i pro e i c ontro di una vita
matrimoniale in cui entrambi i coniugi lavorano e in cui la scelta di
una gravidanza non è condivisa.
31
Capitolo tre : maternità.
3.1 Passato e presente.
Al giorno d’oggi la gravidanza viene considerata come uno degli
avvenimenti principali nella vita di una donna. Nel Giappone
contemporaneo la maternità non risulta più essere sinonimo di
i m p u r i t à c o m e a c c a d e v a n e l p a s s a t o : i l k e g a r e 29 , 汚 れ , l ’ i m p u r i t à ,
derivato dalla nascita del feto, comportava una purificazione non
solo per la madre ma per tutta la dimora. Il semplice fatto che la
donna venisse relegata all’interno della casa senza la possibilità di
visitare i templi o di dividere il pasto con gli altri membri della
famiglia rende materialmente visibile la paura della contamin azione
c h e s i d o v e v a n u t r i r e a r i g u a r d o 30 .
Vi sono testimonianze riguardo la consuetudine femminile di
“ t r a s f e r i r s i ” a l l ’ i n t e r n o d e g l i t s u k i g o y a , 月 小 屋 31, s t r u t t u r e i n c u i l a
donna era costretta a recarsi in concomitanza delle mestruazioni e
del parto, evitando di condividere gli stessi luoghi con differenti
individui che avrebbero potuto essere contaminati. Questa fobia
verso la mancanza di purezza affonda, probabilmente, le sue radici
sia nel Buddhismo che nello Shintoismo, le due religioni
fondamentali del Giappone e pone le basi per l’inferiorità della
donna. Se però la subordinazione riguarda il sesso femminile, non si
può dire lo stesso della figura materna, la quale assume una
29
CHIKARA Abe, Impurity and Death: A Japanese Perspective, Universal-Publishers, 2003, pp.4-6. Il kegare
si articola in tre differenti tipologie: shi, 死 ketsu, 血 e san, 産 rispettivamente morte, sangue e parto.
30
L’impurità, maggiormente associata alla figura femminile, si riscontrava principalmente nel sangue.
Ragion per cui anche le mestruazioni erano oggetto di allontanamento sia dai familiari sia dai vani della casa
in cui era situato un altare e dal tempio. Nei tempi moderni è permesso l’ingresso al luogo sacro ma si tende
ancora a “preferire” non entrare direttamente al suo interno per evitare di contaminare la struttura.
31
FUJIMURA-FANSELOW Kumiko, KAMEDA Atsuko, Japanese Women: New Feminist Perspectives on the
Past, Present, and Future, New York, Feminist Press at CUNY, 1995 , pp.19-20
32
particolare importanza all’interno non solo della famiglia, ma della
stessa società giapponese.
Le donne in attesa devono necessariamente registrare la loro
gravidanza
agli
uffici
municipali
competenti.
Mediante
il
procedimento, obbligatorio, si giunge in possesso di un piccolo
libretto che dovrà accompagnare la vita del bambino fino all’età di
circa sei anni. Spesso la registrazione avviene prima del
raggiungimento delle venti settimane di gestazione. Nel Boshi kenkō
techō, 母子健康手帳, la madre è invitata a registrare periodicamente
gli avvenimenti della gestazione, del parto e dei primi momenti di
vita del bambino. Tra questi vanno citate le vaccinazioni di cui
alcune raccomandate dalla legge ma non obbligatorie.
Se ne distinguono due tipi: quelle consigliate e quelle facoltative. I
due maggiori gruppi sono i Teiki yobō sesshu, 定期予防接種 e gli Nin’i
yobō sesshu, 任意予防接種. In numerose città sono le stesse unità
sanitarie locali ad inviare i moduli concernenti il prossimo vaccino
da effettuare. Tra i teiki si distinguono quello dell’encefalite, del
tetano e della poliomelite; tra i nin’i, il cui prezzo varia da struttura
a s t r u t t u r a , s i a n n o v e r a n o q u e l l o d e l l ’ e p a t i t e A e d e l l ’ e p a t i t e B 32.
Raggiunta l’età della scuola primaria, l e informazioni contenute
all’interno del libriccino vengono utilizzate per compilare la tessera
sanitaria dello studente e da quel momento il techō non sarà più
utile come documento ma solo come ricordo dei primi anni del
piccolo. Il libretto rappresenta un documento importantissimo
nell’ambito della salute. Con il techō vengono spesso consegnati dei
“buoni-sconto” per le visite mediche a cui la futura mamma si
sottoporrà durante la gravidanza. Nel caso la donna non sia di
madrelingua giapponese esistono versioni in
lingue diverse che
possono essere comunque registrate ufficialmente.
Al momento della consegna, viene chiesto di compilare un mod ulo in
cui, oltre ai dati anagrafici appaiono domande riguardanti non solo
da quanto tempo si è in attesa, ma anche se si è anemiche, se si
fuma o si beve e sulla sensazione provata quando si è scoperto di
aspettare un figlio. Oltre al documento relativo a lla salute della
madre e del bambino, viene consegnata la Haha to ko no kenkō bag
母 と 子 の 健 康 バ ッ グ 33, a l c u i i n t e r n o v i s o n o d e p l i a n t i l l u s t r a t i v i c o n
32
http://expatsguide.jp/ch12/child Ultima visita il 28 Settembre 2014
33
http://www.tokyo-icc.jp/guide/child/01.html Ultima visita il 27 Settembre 2014
33
numerose informazioni e consigli che la madre può seguire quali non
fumare, prestare attenzione ad alcuni cibi d a somministrare al
neonato,
indicazioni sullo svezzamento e, inoltre,
la lista dei
possibili kanji da utilizzare nella scelta del nome, escludendone
determinati tra cui quello di demone. L’oggetto più particolare è
f o r s e i l m a t e r n i t y m a r k 34, マ タ ニ テ ゖ マ ー ク , q u e l l o c h e i n i t a l i a n o
potrebbe essere tradotto come contrassegno di maternità.
Si tratta di un portachiavi ad anello a cui è attaccata un’illustrazione
con la scritta onaka ni akachan ga imasu おなかに赤ちゃんがいます,
letteralmente “c’è un bambino in pancia” ad indica re che la donna
che lo porta con sé è in attesa. Oltre che negli enti comunali, è
possibile reperirlo negli uffici delle stazioni dei treni o come
allegato a riviste riguardanti la maternità. L’idea di questo mark
nacque quando, verso la fine del 2005, il Ministero della salute,
lavoro e welfare pensò alla realizzazione di un ambiente sociale più
solidale nei confronti delle donne in attesa.
La creazione di una sorta di etichetta che permettesse di distinguere
più facilmente chi necessitava di un aiuto, o anche semplicemente
di un posto in autobus, spinse il ministero a pubblicare sulla propria
homepage la richiesta di invio di opere ad esso relative. Più di mille
lavori furono raccolti nell’arco di circa un mese e venne selezionato
quello che è possibil e distinguere appeso alle borse di svariate
donne: una madre che tende il braccio verso il proprio bambino
nell’atto di sostenerlo e proteggerlo mentre sono entrambi
a d d o r m e n t a t i 35.
Il contrassegno rappresenta un’opportunità per aiutare le future
madri non solo offrendo loro il proprio sedile in treno o sul bus –
secondo un sondaggio questa
azione, che
è una delle più
apprezzate, si verifica piuttosto raramente – ma anche spostando il
passeggino o evitando di fumare quando nelle vicinanze vi è una
donna in evidente stato di gravidanza. Riuscire a distinguere una
donna in attesa da un’altra che non lo è, può però essere piuttosto
difficile, sia nei primi mesi, sia in particolar modo nel caso delle
giapponesi e della loro spesso longilinea conformazione fi sica. In
questi casi, il piccolo portachiavi svolge appieno la sua funzione di
contrassegno di maternità.
34
http://maternitymark.com/007/007.html Ultima visita il 27 Settembre 2014
35
http://pingmag.jp/2007/07/11/maternity-mark/ Ultima visita il 28 Settembre 2014
34
Per quanto riguarda i controlli, viene generalmente consigliato di
compiere delle visite ogni quattro settimane nelle prime ventitré e
di intensificarle dalla ventiquattresima alla trentacinquesima sino ad
una visita a settimana nelle ultime. L’attenzione nei confronti del
feto, per impedire che possa verificarsi un aborto e per partorire un
figlio sano, comporta un totale di circa quattordici visite ne ll’arco
d e l l ’ i n t e r a g e s t a z i o n e 36 . L a n o r m a l e e c o g r a f i a a d u l t r a s u o n i v i e n e
utilizzata per controllare le condizioni dell’embrione e frequenti
sono
le
normali
visite
ginecologiche
mentre
esami quali
l’amniocentesi
sono
raramente
praticati.
Nonostante
l’alta
tecnologia vigente in Giappone, i ginecologi e le ostetriche, secondo
le direttive del ministero della salute, non sono tenuti ad informare
i p a z i e n t i c i r c a t a l i c o n t r o l l i 37; i n o l t r e i l b a m b i n o , s i n o a l m o m e n t o
della nascita, viene ritenuto come un essere in fieri e perciò in
grado di migliorare la propria condizione.
3.2 Gestazione.
La gestazione è composta da dieci mesi lunari, costituiti a loro volta
da ventotto giorni ciascuno. Tuttavia, questo sistema di calcolo è
stato
ufficialmente
sostituito
in
base
alle
direttive
dell’organizzazione mondiale della sanità, anche se risulta ancora
piuttosto ostico lo sradicamento delle antiche tradizioni. Una di
queste è quella di indossare, a partire dal terzo mese di gravidanza
in poi, un hara obi, 腹帯 ( o iwata obi, 岩田帯), una fascia di cotone
dai colori della bandiera nazionale bianca con dettagli rossi, lunga
circa quattro metri, che viene avvolta intorno alla pancia – da qui il
termine hara. Numerose testimonianze ne attestano l’utilizzo
durante il periodo Edo (1603- 1867) ma si suppone essa abbia avuto
origine addirittura nel lontano periodo Heian (794 -1185). L’obi-iwai,
帯祝い, il rituale con il quale la futura madre indossa per la prima
volta l’obi, si compie in uno dei giorni del cane, (i giorni del cane
sono prettamente due: uno il primo novembre, l’altro in una data
36
R. KISHI , B. McELMURRY, S. VONDERHEID , S. ALTFELD, B. McFARLIN , TASHIRO J.,” Japanese Women's
Experiences from Pregnancy through Early Postpartum Period” in Health Care for Women International,
volume 32, numero 1, Gennaio 2011, pp. 57-71
37
Ivry, TSIPY “Embodied responsibilities: pregnancy in the eyes of Japanese ob-gyns” in Sociology of Health
& Illness, Volume 29, Marzo 2007, p.448
35
che può variare da donna a donna, in quanto cade un giovedì nel
q u i n t o e n e l n o n o m e s e d i g r a v i d a n z a ) 38. Q u e s t o a n i m a l e , l e g a t o a l
calendario di origine cinese, è anche collegato al l’evento del parto:
si crede infatti che i piccoli cagnolini vengano messi al mondo senza
che la madre incorra in alcuna complicazione. Vi sono numerosi
t e m p l i 39 n e i q u a l i s i p u ò a c q u i s t a r e l ’ h a r a - o b i , t r a c u i i l S u i t e n - g ū ,
水天宮 , tempio shintoista situato a Chūō, a Tokyo.
Particolare del luogo sacro sono delle statue (uno shiba inu e il più
imponente komainu, 狛犬, maestosi cani-leoni, posti all’entrata dei
templi per vegliarne l’accesso) con un cucciolo accanto; toccarne la
testa è un’ abitudine delle giapponesi, poiché si crede che anche
q u e s t o s e m p l i c e g e s t o p o s s a c o n t r i b u i r e a d a v e r e u n p a r t o s i c u r o 40.
All’interno della confezione dell’ obi sono illustrate le indicazioni su
come indossare la fascia. Questo gesto viene però solitamente
insegnato da una donna all’altra seguendo la tradizione, una madre
ad una figlia o una suocera alla nuora. Anche gli assistenti
ospedalieri possono svolgere questo ruolo, in un Giappone in cui il
numero delle nuove famiglie che risie dono distanti dal proprio
nucleo originario va aumentando. Lo hara-obi è spesso acquistato
dai parenti più prossimi del nascituro, dalla nonna materna o dalla
suocera della gestante, in particolare in occasione della nascita del
primogenito. Insieme alla fascia si usa offrire dei fagioli rossi e del
riso per festeggiare il lieto evento e si acquista un omamori 御守 per
una gravidanza serena, un anzan omamori, 安産御守.
Il rito della “vestizione” dello hara-obi si svolge dopo il primo
trimestre di gravidanza, p oiché questo lasso di tempo è considerato
come il più a rischio per la perdita del bambino; completato questo
periodo, soprattutto in concomitanza del quinto mese, la maternità
38
OHNUKI- TIERNEY Emiko, Illness and Culture in Contemporary Japan: An Anthropological View, Cambridge,
Cambridge University Press, 1984, pp.181-184
39
Tra questi ricordiamo il Nakayamadera, 中山寺, fa tto co stu ir e d a Sh otok u Tai sh i e , d ed i cato
al b od h i sat t va Jū ich i me n Kan n on ch e si p en sa , ab b ia la cap a c ità d i far con cep ir e e
gara n ti re u n a n a sc ita p r iv a d i ri s ch i. I l su o l eg a m e c ol b en e s s er e d e l b a mb i n o e col
p arto s te s s o, p a re si p o s sa ri con d u rr e a l ta rd o s ed i c e si mo s e co lo, q u an d o la m og li e d i
Toy oto mi Hid ey o sh i riu s cì a co n c ep ir e e m ett er e al mon d o i l t an to ago gn ato er ed e.
40
Vic in o al la sta zio n e Su i ten gu ma e, 水天宮前 a N i h on b a sh i
36
è ritenuta sicura e la fascia funge da conferma della stessa, ciò non
solo nei tempi antichi ma anche in quelli recenti. Essa è inoltre una
sorta di conferma della gioia legata all’evento non solo della madre
m a a n c h e d i c o l o r o c h e l e s o n o v i c i n o 41. E ’ c r e d e n z a c o m u n e c h e l a
fascia non solo protegga il bambino donandogli una sensaz ione di
calore, ma anche diminuisca le probabilità di posizione podalica
p r e v e n e n d o l ’ e c c e s s i v o a u m e n t o d e l l e s u e d i m e n s i o n i 42. N e l l o h a r a obi vengono spesso scritti dei sutra o dei semplici ideogrammi di
b u o n a u s p i c i o q u a l i i l k a n j i d i k o t o b u k i , 寿 43. D o p o a v e r v i s s u t o u n a
serena gravidanza e dopo il parto, la “nuova” mamma è solita
portare al tempio un nuovo hara-obi acquistato precedentemente.
Questo verrà poi “trasmesso” ad altre donne in attesa mantenendo
viva l’antica tradizione del regalare un obi alle proprie amiche con
l’augurio che abbiano anche esse una gestazione e un parto senza
preoccupazioni.
3.3 Responsabilità della madre.
La donna è considerata la vera e unica responsabile della gravidanza
in quanto è lei a portare nel suo grembo il bambino. Nella maggior
parte dei casi l’uomo non partecipa ai corsi pre -parto, alle visite
mediche e fondamentalmente all’evento in sé, in quanto il tutto non
si compie nel suo corpo. La figura femminile si trova quindi fin dal
primo momento incaricata della grand e responsabilità di portare a
termine la gestazione e di prendersi cura del feto. L’antico sistema
del taikyō, 胎教, presumibilmente nato in Cina ed esistente da più di
duemila anni, aiuta la madre a relazionarsi con l’embrione e a
permetterne il pieno sviluppo: le si consiglia infatti di parlargli
spesso così da fargli capire di essere desiderato e atteso, d i fargli
ascoltare musica e persino di leggergli degli haiku per incrementare
il suo futuro QI. Va ricordato che il compito principale di una
mamma è quello di vivere la gravidanza nella più auspicabile
serenità, in quanto lo stress potrebbe danneggiare il feto sia da un
punto di vista fisico – fino all’aborto – che da un punto di vista
emozionale. Il cordone ombelicale funge infatti da trasmettitore
41
OHNUKI- TIERNEY Emiko, op.cit. p.183
42
Susan Lynn, SMITH, Japanese American Midwives: Culture, Community, and Health Politics, 1880-1950,
Illinois, University of Illinois Press, 2005, p.79
43
OHNUKI- TIERNEY Emiko, op.cit. p.182
37
delle emozioni materne che devono essere a tal fine costantemente
m o n i t o r a t e 44.
Le sue interazioni con l’ambiente assumono una straordinaria
importanza a partire dall’alimentazione e dalla dieta da seguire. A
tal proposito molti medici sono particolarmente severi riguardo
l ’ a u m e n t o d e l p e s o d e l l a g e s t a n t e . I l t a i j ū k a n r i 45 , 体 重 管 理 è
costantemente effettuato durante le visite e il massimo aumento di
peso consentito è di sette chilogrammi, risultato ottenuto
sommando il peso del feto, della placenta, dei liquidi e del
conseguente aumento del volume di seno. Alcuni calcoli vengono
effettuati secondo gli standard dettat i dalla Nihon sanka fujinka
gakkai, 日 本 産 科 医 婦 人 科 学 会 , società di ostetrici e ginecologi, e
differiscono a seconda dell’indice di massa corporea della futura
madre. Basandosi su diversi limiti di peso se ne può così calcolare
uno ideale per ciascuna paziente. Imp ortanti in questa fase sono il
sapersi trattenere e controllare, osaeru, 押 え る , e il mettercela
t u t t a , g a n b a r u , 頑 張 る 46. Q u e s t a s o r t a d i o s s e s s i o n e v e r s o l ’ a u m e n t o
di peso può trovare una spiegazione nella costituzione delle donne
giapponesi: l’altezza e l’ossatura non permettono infatti di
partorire, senza un’alta percentuale di rischio, un bambino dalle
notevoli dimensioni: un feto che arrivi a pesare sui quattro o cinque
chili rappresenta, sin dal principio la prospettiva di una nascita non
facile, la tanto temuta nanzan, 難産.
Altro fattore di rischio è lo stress, ed è per questo che spesso, già
dal momento in cui si decide di concepire un bambino, il lavoro
viene temporaneamente abbandonato. Ciò comporta però un sempre
maggiore rinvio della maternità e dello stesso matr imonio: avere dei
figli al di fuori del vincolo coniugale è ancora molto raro, in quanto
la società non vede in modo favorevole le madri single o quelle
separate. La situazione che si sta però verificando nel paese del sol
Levante presenta dei dati allarma nti: l’indice di fertilità è calato
rapidamente passando da una media di circa cinque figli negli anni
44
Muriel, JOLIVET, Japan: The Childless Society?: The Crisis of Motherhood, New York , Routledge, , 2013,
pp.77-80
45
Ivry, TSIPY, op.cit., p.256
46
Ivry, TSIPY, op.cit., p.257
38
v e n t i d e l s e c o l o s c o r s o , a d u n a d i c i r c a 1 , 2 9 n e l 2 0 0 3 47 . I l c a l o d e l l a
natalità, causato anche dall’aumento delle coppie che decidono di
non avere figli, unito ad una prospettiva di vita sempre più lunga,
tende a fare del Giappone una sorta di “paese di vecchi”.
Per ciò che concerne il lavoro, secondo i ginecologi, una gestante
“ideale” è una donna che non lavora, poiché esso è considerato
appunto come uno dei motivi principali che causano degli aborti
spontanei o delle nascite premature. Basandosi su studi precisi
riguardanti la figura femminile e la maternità, vi sono diversi tipi di
c o s t i t u z i o n e 48 e p r e d i s p o s i z i o n i a d e s s e l e g a t e : i n q u e s t o g r u p p o s i
riscontrano donne predisposte a gravidanze difficili, ad aborti
oppure ad una anzan. Per evitare i primi due tipi si fa appello al
ganbaru, 頑張る, fare tutto il possibile per far sì che il proprio corpo
possa raggiungere la condizione tanto ambita.
Questo continuo “allenamento” a cui le future madri si
sottopongono, trova il suo apice nel momento del parto: è infatti
sconsigliato l’uso di antidolorifici in quanto essi potrebbero rendere
più complicata l’espulsione del feto. E’ inoltre questa la prima volta
in cui la donna può dimostrare appieno le proprie responsabilità
m a t e r n e m e d i a n t e i l g a n b a r u e i l g a m a n . 49 L ’ i m p e g n o d e l l a m a d r e s i
riscontra anche nell’evitare di urlare durante il parto poiché non
sarebbe considerato appropriato. Non è usanza comune in Gia ppone
che il marito assista la moglie in sala parto o comunque,
contrariamente a quanto si può spesso osservare in occidente, si
preferisce che l’uomo rimanga vicino al suo viso senza vedere
direttamente la nascita.
47
HASHIMOTO Akiko, TRAPHAGAN, John W., Imagined Families, Lived Families: Culture and Kinship in
Contemporary Japan, New York, State University of New York Press; Nuova edizione, 2008, p. 6
48
Ivry, TSIPY,, op.cit., p.258
49
onaka wo itameta ko wa kawaii, お腹を痛めた子はかわいい. Noto proverbio giapponese che indica
che il bambino nato con sofferenza è adorabile. Secondo il sito http://japandailypress.com/japan-fallingbehind-in-womens-medicine-for-childbirth-0921113/ solo il 3% delle giapponesi farebbe ricorso
all’epidurale. Ultima visita il 27 Settembre 2014
39
3.4 Pratiche e riti dopo la nascit a.
La degenza in ospedale varia dai sette giorni circa per il parto
naturale ai dieci in caso di taglio cesareo. Una volta dimessi
dall’ospedale, la madre e il figlio seguono una tradizione di lunga
d a t a , i l s a t o g a e r i 50 里 帰 , i l r i t o r n o a l l a c a s a n a t a l e . Q u e s t a u s a n z a
che caratterizza non solo la nascita del primo nipote ma anche altri
momenti importanti della vita di una donna, ha un duplice scopo:
provvedendo psicologicamente alla serenità della neomamma, le
viene inoltre fornito un aiuto fisico e materiale. La nonna ha infatti
il compito di “insegnare” alla propria figlia a prendersi cura del
nuovo nato e di fornirle sostegno in questa fase delicata quanto
quella della gestazione. Solitamente il periodo in cui la donna si
trasferisce in casa dei genitori varia dalle due settimane ai quattro
mesi, anche se il periodo di maternità concesso dal luogo di lavoro è
di circa quaranta giorni. I mariti, contrariamente a quanto si possa
pensare, sono favorevoli alla pratica del satogaeri e incoraggiano le
proprie compagne in questo senso. Essi rimangono nella casa
coniugale e si recano in visita quando non impegnati con la loro
professione. Molte donne ritornano a casa propria prima della data
del parto scegliendo un ospedale vici no. Se in occasione della
nascita del primogenito la donna “trasloca” temporaneamente a casa
dei genitori, nel caso di gravidanze successive è invece la madre
della gestante a trasferirsi a casa della figlia.
Pratica comune in Giappone è quella di conser vare il cordone
ombelicale. Questo, reciso, viene riposto all’interno di una piccola
scatola, la kotobuki bako, 寿箱. La scatolina presenta al suo interno
una piccolissima bambola con indosso un kimono che può essere
aperto e qui può essere sistemato il cord one. Esso viene conservato
come simbolo del rapporto tra la madre e il figlio e può essergli
donato quando lascia la casa dei genitori. Il momento in cui il
c o r d o n e v i e n e r e c i s o e r i p o s t o p r e n d e i l n o m e d i h e s o n o o , 臍 の 緒 51.
50
OHNUKI- TIERNEY Emiko, op.cit. pp.185-188
51
Javier A. GALVAN, They Do What? A Cultural Encyclopedia of Extraordinary and Exotic Customs from
around the World: A Cultural Encyclopedia of Extraordinary and Exotic Customs from around the World,
California, ABC-CLIO, 2014, pp.317-318
40
A l t r e d u e c e r i m o n i e i m p o r t a n t i s o n o l ’ o s h i c h i y a 52 , お 七 夜 e l o
hyakunichimairi, 百日参り, che si svolgono rispettivamente il settimo
giorno e il centesimo dalla nascita. Con l’ oshichiya i genitori danno
ufficialmente il nome al piccolo e all’evento vengono invitati parenti
e amici. Dopo poco più di tre mesi si svolge un altro rito che
comporta preghiere al tempio e la preparazione di alcuni piatti come
a u g u r i o d i b u o n a f o r t u n a p e r i l b a m b i n o 53.
Solo alcune donne possono permettersi di rimanere a casa e
dedicarsi completamente alla famiglia. Il ruolo di casalinga full time
indica l’appartenenza alla classe media, poiché è spesso necessario
avere due stipendi per poter mantenere una famiglia. Il lavoro
costituisce in questo caso anche un’indicazione di ceto sociale.
Situazione che si rivela piutto sto difficile per una madre single, i cui
introiti ammontano ad un terzo rispetto alla situazione delineata
precedentemente. Molte trovano un aiuto nella jidō fuyō teate, 児童
扶 養 手 当 54, m a i f o n d i n o n s o n o q u a s i m a i s u f f i c i e n t i . N o n o s t a n t e
l’importanza del tempo trascorso con i figli nei primi anni di vita, la
maggioranza delle madri single è impiegata in un lavoro a tempo
pieno o necessita di un incremento delle ore lavorative per far
fronte alle spese della famiglia. Si tende a parlare di una parabola
ad “m” in cui le donne si allontanano dal lavoro al momento del
matrimonio e della gravidanza, per poi riprendere la carriera quando
i figli sono abbastanza grandi da frequentare la scuola primaria.
Tuttavia è bene sottolineare che l’attività lavorativa non deve
assolutamente interferire con il ruolo di madre e di casalinga: la
gestione della casa e della famiglia deve trovare un perfetto
equilibrio con l’impiego. Una risorsa fondamentale sono gli asili nei
quali i bambini trascorrono l’intera giornata. Il problema principale
è quindi la difficoltà nel conciliare due diversi stili di vita, quello
della madre e della casalinga con quello della lavoratrice, in una sola
persona.
52
Jean-Claude, JUGON, Petite enfance et maternité au Japon, Parigi , L'Harmattan, 2002, p.22
53
Bernard, BERNIER, Breaking the cosmic circle: religion in a Japanese village, Edizioni 5-7, New York,
Cornell University Press, 1975, p.98
54
EZAWA Aya , “How Japanese singles mothers work” in How Japan Works volume 18, René Haak, 2006,
pp.59-72 Assicurazione per madri single.
41
3.5 Contraccezione e aborto.
N o n o s t a n t e l a g r av i d a n z a p o s s a e s s e r e c o n s i d e ra t a c o m e l ’e v e n t o p i ù
importante della vita di una donna, quello che le permette di essere
finalmente un ichininmae, 一 人 前, un adulto, molti sono i casi di
a b o r t o c h e s i v e r i f i c a n o i n G i a p p o n e . L a p i l l o l a , l e ga l i z z a t a
s o l a m e n t e n e l 1 9 9 9 , r i s c o n t ra m a g g i o r s u c c e s s o t r a l e ra ga z z e
piuttosto che fra le donne sposate e
viene solitamente utilizzata
p e r u n c i c l o i r r e g o l a r e o p e r r i s o l v e r e p ro b l e m i d i a c n e 55. L a s p i ra l e
i n t r a u t e r i n a – o I U D - h a o t t e n u t o l ’a p p ro v a z i o n e n e l m e d e s i m o
anno.
L a s t o r i a d i d e l l ’ i n t e r r u z i o n e v o l o n t a r i a d e l l a g ra v i d a n z a i n i z i a n e l
s e c o l o s c o r s o e p i ù s p e c i f i c a t a m e n t e n e l 1 9 4 9 q u a n d o l ’a b o r t o v i e n e
l e g a l i z z a t o m e d i a n t e l a l e g g e d i p ro t e z i o n e e u g e n e t i c a . L a d o n n a c h e
i n t e n d e v a r i c o r r e r e a l l ’a b o r t o d o v e v a p r e s e n t a r s i d i n a n z i a d u n a
c o m m i s s i o n e c h e av r e b b e a p p ro v a t o l a s u a d o m a n d a i n c a s o d i d a n n i
e c o n o m i c i o f i s i c i o d i s t u p ro . L a p ra s s i v e n n e a b o l i t a t r e a n n i d o p o .
N e g l i a n n i ’ 6 0 e ’ 7 0 , l a f a c i l i t à c o n c u i s i a c c e d e v a a l l ’a b o r t o l o p o r t ò
a d e s s e r e i n d i c a t o c o m e u n ’a t t i v i t à d e l l a p a u s a 56 p ra n z o e , s e c o n d o
un sondaggio del 1992 del Mainichi shinbun, il 30% delle intervistate
ha sperimentato un’interruzione di gravidanza mentre il 10% delle
s t e s s e h a p r a t i c a t o l ’a b o r t o p e r p i ù d i t r e v o l t e n e l l a p ro p r i a v i t a . I l
costo di un aborto durante il primo trimestre è piuttosto basso, sui
c i r c a 1 0 0 . 0 0 0 – 2 0 0 . 0 0 0 y e n , d a p a ga r e p o s s i b i l m e n t e i n c o n t a n t i e
l ’o p e r a z i o n e n o n è c o p e r t a d a l l ’a s s i c u r a z i o n e s a n i t a r i a . 57 P e r q u a n t o
concerne il secondo trimestre di gestazione, il prezzo può rag giunger
i 3 0 0 . 0 0 0 y e n . 58
55
Joyce, GELB, Gender Policies in Japan and the United States: Comparing Women’s Movements, Rights and
Politics, New York , Palgrave Macmillan; prima edizione, 2003. L’ autore afferma che il prezzo del
contraccettivo orale ammonta ad un totale annuale di circa 60.000/70.000 yen e per molte donne risulta
economicamente impossibile acquistarlo.
56
Merry I., WHITE, Perfectly Japanese: Making Families in an Era of Upheaval, California, University of
California Press, 2002, pp.149-150
57
http://japanhealthinfo.com/faq/abortiontermination-of-pregnancy/ Ultima visita 27 Settembre 2014
58
Joyce, GELB, op. cit. 97
42
N e g l i u l t i m i a n n i s i è r e g i s t ra t o u n i n c r e m e n t o d e l l ’ i n t e r e s s e n e i
c o n f r o n t i d e i b a m b i n i a b o r t i t i . I l t e r m i n e m i z u ko , 水 子 , b a m b i n o
d ’a c q u a , v i e n e u t i l i z z a t o p r o p r i o p e r i n d i c a r e l e l o r o a n i m e c h e , n o n
p o t e n d o a t t r a v e r s a r e i l s a i n o ka w a r a , 西 の 河 原 , a c a u s a d e i d e m o n i
che glielo imped iscon o, cercan o di costru ire degli st upa con i sassi
d e l l a r i v a e o t t e n e r e c o s ì l a p o s s i b i l i t à d i p a s s a r e d a l l ’a l t ro l a t o . I n
q u e s t o a r d u o l av o r o s o n o p e rò o s t a c o l a t i d a g l i s p i r i t i m a l v a g i c h e
d i s t r u g g o n o q u a n t o d a l o ro c r e a t o , c o s t r i n g e n d o l i a r i c o m i n c i a r e l a
l o r o o p e r a . L’ i m m a g i n e d e l l e a n i m e d e i b a m b i n i a b o r t i t i è p r e g n a d i
t r i s t e z z a e s o l i t u d i n e 59. P e r a l l e v i a r e i l d o l o r e c h e l i av v o l g e e n t ra i n
scena il bodhisattva Jizo. Rivolgendogli preghiere e offrendogli
cerimonie si può modificare il destino al quale i piccoli sono andati
i n c o n t r o . N e i n u m e ro s i t e m p l i 60 è f a c i l e d i s t i n g u e r e d e l l e s t a t u e :
queste piccole sculture presentano sulla parte posteriore il nome e
la data della morte o un messaggio per il giovanissimo defunto. Il
monaco recita una canto in sanscrito ed è usanza lasciare dei doni
quali indumenti che il bambino avrebbe potuto indossar e, giochi e
f i o r i . 61
3.6 Gravidanza surrogata.
La gravidanza surrogata è una tecnica che permette di avere dei figli
anche a chi non riesce a farlo naturalmente. Mediante il proprio
materiale quello della donna che partorirà, ella sarà quindi non solo
m a d r e s u r ro ga t a m a a n c h e b i o l o g i c a d e l b a m b i n o . S i r i c o r r e a q u e s t o
p ro ced imento nel caso le cellule uovo de lla donna non rie scano a
c o m p i e r e i l l o ro r u o l o n e l p r o c e s s o d i c o n c e p i m e n t o e , d a t a l a
difficoltà d ello stesso, esso non vien e praticato in diversi p aesi.
Nella seconda, la madre surrogata mette a disposizione della coppia
r i c h i e d e n t e s o l o i l p ro p r i o u t e r o : a l s u o i n t e r n o v e n g o n o i m p i a n t a t i
degli embrioni creati con il seme del padre e gli ovociti della madre
o di un donatore/donatrice nel caso in cui uno dei due sia sterile. E’
59
Peter, KORNICKI, I.J. McMULLEN , Religion in Japan: Arrows to Heaven and Earth, Cambridge, Cambridge
University Press, 1996, pp. 250-266
60
Il tempio Shojuin , conosciuto anche come akachan dera, 赤ちゃん寺, conserva le ceneri dei bambini
abortiti.
61
Molti vedono in questa nuova pratica un business che i templi utilizzano per ricavare del denaro. Le
cerimonie infatti possono arrivare a costare anche centinaia di migliaia di yen.
43
sicuramente più esosa da un punto di vista economico ma è anche
q u e l l a c h e v i e n e m a g g i o r m e n t e p ra t i c a t a . I p ro b l e m i c h e d e r i v a n o d a
questo tipo di concepimento non sono solo di ordine scientifico o
p e c u n i a r i o , m a s o p r a t t u t t o p s i c o l o g i c i , e t i c i e m o ra l i . g e n e t i c o o
quello di una terza persona, è possibile diventare genitori attraverso
il cosiddetto “utero in affitto”. E’ infatti grazie al corpo di una
donna che porta a termine la gravidanza al posto di colei che non
può farlo, che viene messo al mondo un nuovo individuo con il dna di
almeno uno dei due futuri genitori. Ma per meglio affrontare il
discorso è il caso di effettuare subito una prima differenziazione tra
surrogazione tradizionale e surrogazione gestazionale. Nella prim a si
ricorre ad un’inseminazione artificiale con il solo corredo genetico
del padre e
Per quanto con cerne il Giappon e, la pratica del dairishussan, 代理出
産 n o n è c o n s i d e ra t a i l l e ga l e m a v i e n e r a r a m e n t e p r a t i c a t a p o i c h é
s o n o p o c h i i m e d i c i c h e d e c i d o n o d i a f f ro n t a r e u n a s i m i l e p ra s s i . V i è
u n a s o r t a d i p ro i b i z i o n e s t a b i l i t a d a i m e m b r i d e l l a s o c i e t à
giapponese di ostetricia e ginecologia a riguardo, ma i singoli medici
e le cliniche possono decidere di portare avanti la pratica. In
G i a p p o n e n o n e s i s t e i n f a t t i u n a c h i a r a l e g g e i n p ro p o s i t o e l e
c o n t r o v e r s i e c h e n e d e r i v a n o s o n o l e ga t e a l l ’a m b i t o d e l l e r e l a z i o n i
tra genitori e figli sancite dal codice civil e e dalla legge sulla
r e g i s t r a z i o n e d e l l a f a m i g l i a ( l a l e g g e r e l a t i v a a l ko s e k i , l a ko s e k i h ō ,
戸 籍 法. Nel 1962 la corte suprema ha infatti stabilito che la
maternità è legata alla nascita. Un recente articolo, facilmente
r e p e r i b i l e i n r e t e , h a s v e l a t o u n e p i s o d i o d i g r a v i d a n z a s u r ro ga t a
a v v e n u t o a N a ga n o , n e l l a c l i n i c a d i m a t e r n i t à S u w a . S e c o n d o l e f o n t i ,
una donna di sessantun anni avrebbe messo al mondo il nipote. La
madre biologica è infatti la figlia della sessantunenne, che non
a v r e b b e p o t u t o p o r t a r e a t e r m i n e u n a g r av i d a n z a i n m o d o n a t u ra l e .
S e m p r e s e c o n d o l e n o t i z i e t ra p e l a t e , a l t r e o t t o d o n n e h a n n o
p a r t o r i t o i l o ro n i p o t i : p e r l ’ i n s e m i n a z i o n e s o n o s t a t e u t i l i z z a t e
cellule uovo fecondate ap partenenti alle proprie figlie.
Altri due episodi degni di essere annoverati sono quelli della piccola
M a n j h i 62 e q u e l l o d i A k i M u k a i 63 . I n e n t r a m b i i c a s i u n a c o p p i a
62
http://edition.cnn.com/2008/WORLD/asiapcf/11/02/india.baby/index.html Ultima visita 27 settembre
2014
44
giapponese si è recata all’estero nella speranza di riuscire ad avere
un figlio mediante il proprio dna: nel primo in India, nel secondo
negli Stati Uniti. La prima coppia recatasi in India, è riuscita ad
avere un bambino tramite la fecondazione di una cellula uovo di una
donatrice diversa dalla madre surrogata. Al momento della nascita,
tuttavia, la coppia giapponese aveva già inoltrato le carte per il
divorzio. La triste ironia di questa storia ha visto una neonata
rifiutata da “entrambe” le madri e un disperato tentativo di portare
la piccola in territorio giapponese. In India non è permesso ai
genitori single, come in questo caso il padre divorziato, di adottare
un bambino. Grazie all’interessamento dell’opinione pubblica, la
situazione si è potuta risolvere in tempi piuttosto rapidi e la piccola
è stata data in adozione allo stesso padre biologico.
A k i M u k a i 64, l a f a m o s a c e l e b r i t à t e l e v i s i v a e s u o m a r i t o , i l w r e s t l e r
Nobuhiko Takada, dopo sei anni di matrimonio e un can cro all’utero
con conseguente isteroctomia e cure a base di radiazioni, si sono
recati in Nevada e hanno siglato un contratto con una donna del
luogo che avrebbe messo al mondo il bambino e che si impegnava a
rinunciare a qualsiasi diritto su di lui; in tal modo sono diventati
genitori di due gemellini. In questo specifico caso si parla di
gravidanza surrogata gestazionale. L’americana ha solo “prestato” il
suo corpo per dare alla luce i figli generati dal materiale genetico
dei due coniugi: la donna infa tti, prima di sottoporsi agli interventi
che le avrebbero asportato l’utero aveva fatto prelevare e congelare
i suoi ovociti.
Avvenuta la nascita, Mukai e il marito sono stati riconosciuti da un
tribunale americano come genitori legali dei bambini, ma rit ornati in
Giappone ci sono stati dei problemi a tal proposito. Secondo la legge
giapponese, infatti, la madre legale del neonato è colei che lo mette
al mondo, così come in Italia. Dopo il rifiuto di registrare Mukai
come la madre legale, la coppia ha deci so di denunciare l’ufficio che
aveva fatto ciò non scendendo ai compromessi spesso utilizzati
secondo i quali si inscena una gravidanza all’estero o un’adozione.
63
Melissa, AHLEFELDT , “Less than Family: Surrogate Birth and Legal Parent-Child Relationships in Japan” in
Journal of Japanese Law, numero 32, volume 16, 2012, pp.68-72
64
Danielle, FRANCO-MALONE , “Forging family ties through full surrogacy: an argument in favor of
recognizing nontraditional parents in Japan” in Pacific Rim Law & Policy Journal Association, volume 32,
numero 16,2007 , pp. 1-3
45
Dopo anni di lotte legali, Aki è stata riconosciuta come madre legale
nell’ottobre del 2006.
La gravità di questi episodi sottolinea ancora una volta il dilemma
etico e morale che un simile procedimento comporta e spinge a
chiedersi fino a che punto si è disposti a spingersi per avere un figlio
proprio.
46
Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo:
14 sai no haha







Titolo: 14 才の母
Titolo in romaji: 14 sai no haha
Genere: Drammatico
Episodi: 11
Indice di ascolti:
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 11 Ottobre – 20 Dicembre 2006
Trama
Il drama affronta il delicato argomento della gravidanza in età
adolescenziale, fatto molto raro in Giappone. Miki, 14 anni, tante
amiche e sogni, dopo una notte con Satoshi, più grande di lei di solo
un anno, rimane incinta. Confermata la gravidanza, la giovane è
risoluta sin dal principio a portarla a termine per poter vedere il suo
bambino ignorando i consigli riguardo a un aborto. Inizialmente
scossa e turbata, la famiglia della ragazza la sosterrà durante questo
difficile percorso.
Abarenbo mama







Titolo: : 暴れん坊ママ
Titolo in romaji: abarenbo mama
Genere: commedia
Episodi: 10
Indice di ascolti: 12.4
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 16 Ottobre – 18 Dicembre 2007
Trama
47
La giovane Ayu decide di sposare, nonostante le reticenze del padre,
Tetsu. Dopo essersi trasferita e aver iniziato la vita di coppia, arriva,
un giorno, un bambino di soli cinque anni con in mano una lettera
nella quale la madre lo affida all’ex marito. Da quel momento la
ventiduenne si ritroverà a far da mamma al piccolo con tu tte le
difficoltà che il ruolo comporta, dal preparare il bentō la mattina
all’interagire con le stravaganti e non sempre sincere madri dei
compagni di scuola di Yuki.
Aishiteru~kaiyō~







Titolo: ゕ゗シテル~海容~
Titolo in romaji: aishiteru~kaiyō~
Genere: drammatico
Episodi: 10
Indice di ascolti:14.7 %
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 15 Aprile – 17 Giugno 2009
Trama
Tratto dal manga di Ito Minoru ( 伊藤実 , 25 Agosto - ) aishiteru〜
kaiyō 〜 ゕ ゗ シ テ ル 〜 海 容 〜 narra la storia di due famiglie i cui
destini si intrecciano drammaticamente. Satsuki Noguchi, vive la
propria vita come moglie e madre a tempo pieno ma i rapporti con il
marito e il figlio non sono dei migliori, in quanto la mancanza di
comunicazione tra loro la porta a vivere costantemente turbata.
Nello stesso quartiere vive la famiglia Ozawa composta da madre,
padre e due figli. La più grande dei due inizia a mostrare i primi
segni della ribellione adolescenziale mentre il più piccolo, Kiyotaka,
di soli sette anni è – come verrà poi definito dal capofamigl ia – il
sole della casa.
Un tragico giorno, credendo che il secondogenito abbia cinque ore di
lezione invece di quattro, Seiko, madre della futura vittima, pranza
fuori con un’amica e non è in casa per ricevere il figlio quando vi fa
ritorno. Mentre il ba mbino aspetta la mamma, passa di lì Tomoya
Noguchi. Si scoprirà bene presto che quest’ultimo ha ucciso
volontariamente il più piccolo con una grossa pietra.
48
Di fronte ad un dolore così profondo cosa possono fare le due madri?
Sofferenze così diverse eppure così simili come verranno affrontate
dalle rispettive famiglie?
Del drama vi è pure un seguito, aishiteru~kizuna~, ゕ゗シテル~絆~.
In esso il punto di vista è quello di Naoto, il fratellino di Tomoya
nato alla fine della prima serie.
Ghost mama sōsasen







Titolo: ゴーストママ捜査線
Titolo in romaji: ghost mama sōsasen
Genere: commedia familiare
Episodi: 9
Indice di ascolti: 10.9 %
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 7 Luglio – 15 Settembre 2012
Trama
Choko, poliziotta dal grande senso del dovere è sposa ta e ha due
bambini, Aoi e Tonbo. Un giorno muore ma non potendo andare in
Cielo abbandonando la famiglia ed in particolar modo il più piccolo
decide di rimanere sulla terra in qualità di fantasma.
Nonostante il suo intento originario fosse quello di star vicino alla
famiglia, si ritrova coinvolta in numerosi casi del passato aiutando le
anime di coloro che come lei sono defunte fino al giorno in cui dovrà
andarsene per sempre.
Tratto dal manga Ghost mama s ōsasen di Satō Tomokazu ( 佐藤智一,
17 Dicembre 1958 - )
Haha no kokuhaku


Titolo: 母の告白
Titolo in romaji: haha no kokuhaku
49
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
Genere: drammatico
Episodi: 60 (da circa 15/20 minuti)
Indice di ascolti: /
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 7 Gen naio – 29 Marzo 2002
Trama
Haruna, popolare sedicenne, non sa che in realtà i suoi genitori non
sono quelli biologici. Ai e Shiro sono ricorsi all’inseminazione
artificiale dopo aver provato a concepire naturalmente senza
risultati. Insospettita da stran e chiamate e messaggio di auguri, il
padre e la madre si trovano costretti a rivelarle la verità: il suo vero
padre è il dottor Kadokura che ha recentemente perso moglie e
figlia…
L’asadora, 朝ドラマ, – come sono soliti chiamarli i giapponesi - è
basato sull’opera Kyoen 「 饗 宴 」 di Takahashi Masao ( 高 橋 昌 男 , 23
Ottobre 1935 - ) pubblicata su Nihon keizai shinbun 日本経済新聞 a
partire dal 1998.
Jigoku shōjo
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
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Titolo: 地獄少女
Titolo in romaji: jigoku shōjo
Genere: drammatico, horror
Episodi: 12
Indice di ascolti: /
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 4 Novembre 2006 – 27 Gennaio 2007
Trama
Il titolo può ad una prima occhiata risultare inappropriato in un
capitolo sulla gravidanza ma in un episodio del la serie la
protagonista, impegnata in una relazione clandestina, rimane
incinta. Dopo aver discusso con il partner, decide di affrontare
ancora una volta un aborto. Il terzo intervento a cui si sottopone è
abbastanza delicato in quanto comprometterebbe la sua capacità di
50
procreare. Dopo aver rinunciato a tutto per il suo amante,
comprende di essere stata presa in giro e decide di rivolgersi alla
ragazza dell’inferno per ottenere la sua vendetta.
Madonna verde

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

Titolo: マドンナ・ヴェルデ
Titolo in romaji: madonna Verde
Genere: drammatico
Episodi: 6
Indice di ascolti: /
Rete televisiva: NHK
Periodo di trasmissione: 19 Aprile – 24 Maggio 2011
Trama
Il drama è il seguito del controverso film Gene waltz, ジーン・ワルツ,
uscito nel 2011 e tratto dall’opera di Takeru Kaido e incentrato sul
tema della gravidanza surrogata. La protagonista dopo aver subito la
rimozione dell’utero e fortemente desiderosa di avere un figlio
proprio, decide insieme al marito di ricorrere alla surrogazione. La
madre di lei acconsente a portare ava nti la gestazione e a mettere al
mondo il nipote, mentre il processo rimane segreto. Tuttavia due
uomini ostacolano il piano di Rie, un uomo innamorato della madre,
Midori, e un collega della dottoressa che viene a conoscenza della
procedura precedentement e utilizzata. Le donne saranno quindi
costrette a fingere che il bambino nel grembo di Midori sia suo da un
punto di vista biologico.
Mama ni naritai

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Titolo: ママになりたい
Titolo in romaji: mama ni naritai
Genere: documentario
51
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
Episodi: 1 (Tanpatsu)
Indice di ascolti: /
Rete televisiva: NHK
Periodo di trasmissione: 23 Aprile 2013

Trama
Il tanpatsu è in realtà un drama -documentario basato sulla vera
storia di Mashita Konomi, famosa bambina attrice e poi fotografa
ritiratasi dal mondo dello showbiz dopo il ma trimonio con un
borghese. Dopo due anni di vita insieme, la donna rimane incinta,
ma a contrastare la felicità della coppia arriva la tragica morte del
bambino alla ventitreesima settimana di gestazione. Mediante il
pensiero del piccolo Kokko volato in cie lo, i due riescono a superare
la drammatica situazione: quando però Konomi è nuovamente in
attesa, le viene diagnostica la ASP, sindrome da anticorpi
antifosfolipidi, malattia autoimmune e per il momento incurabile,
che, comportando la formazione di coagul i nel sangue, è una delle
principali cause di trombosi. Nel caso di una gravidanza, a causa di
questa patologia si possono riscontrare ripetuti aborti. Da quel
momento in poi, la coppia farà il tutto per tutto per riuscire a far
venire al mondo la piccola Piyo chan.
Mother
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



Titolo: マザー
Titolo in romaji: maz ā
Genere: drammatico
Episodi: 11
Indice di ascolti: /
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 14 Aprile – 23 Giugno 2010
52
Trama
Spesso si dice che non è generare un figlio a rendere una persona
genitore ed è da questa premessa che si può introdurre la
protagonista del drama Mother. Nao Suzuhara, maestra elementare,
dopo aver scoperto che una sua piccola alunna è vittima di abusi da
parte della madre e del suo compagno decide di prendere con sé l a
bambina e di andarsene. Nel viaggio che le due compiranno insieme,
l’istinto materno dell’insegnante si rivelerà forse più forte di quello
della madre naturale, ma chi ha il diritto di decidere della vita della
bambina? L’allontanamento dalla
madre dell a piccola è un
salvataggio o un rapimento?
Mother and lover

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




Titolo: マザー&ラヴゔー
Titolo in romaji: mazā and lovā
Genere: Familiare, romantico
Episodi: 12
Indice di ascolti: 12.5 %
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 5 Ottobre – 21 Dicembre 2004
Trama
Il forte legame tra madre e figlio è reso in maniera divertente in
questo drama dove il protagonista, Shingo Okazaki, giovane di
ventotto anni, ha con il genitore un rapporto strettissimo. La sua
pietà filiale, considerata una virtù, è però a un livello tale da essere
ritenuta persino eccessiva da coloro che lo circondano. Hitomi,
innamoratasi di lui, si trova sempre al secondo posto rispetto alla
mamma di lui che ha grandissima imporrtanza per il giovane.
Ma sarà sempre così? Riuscirà Shingo a tagliare il cordone che lo
tiene legato alla madre?
53
Namae wo nakushita megami

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




Titolo: 名前をなくした女神
Titolo in romaji: namae wo nakushita megami
Genere: drammatico
Episodi: 11
Indice di ascolti: 11.7 %
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 12 Aprile – 21 Giugno 2011
Trama
Yuko, giovane madre e moglie, dopo essersi trasferita con la famiglia
in un nuovo quartiere, fa la conoscenza di altre mamme. L’amicizia
tra loro appare però sin dall’inizio carica di gelosie e cose non dette.
I valori della protagonista si trovano così a scontrarsi con un mondo
del tutto diverso da quello al quale era abituata: competizione per
gli esami di ammissione, per il successo decretato da articoli e
interviste in giornali di moda o per l’amore non ricevuto dal pr oprio
marito. La famiglia Akiyama potrà mantenere la propria serenità
anche dopo essere entrata nel mamatomo jigoku ママ友地獄?
Particolare degno di nota è quello da cui poi deriva il titolo della
serie: le madri non vengono chiamate con il loro nome di battesim o
ma con quello dei propri figli a cui viene associato il sostantivo
mama, per esempio, Yuko, madre del piccolo Kenta, viene designata
come Kenta kun mama.
Risō no musuko
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


Titolo: 理想の息子
Titolo in romaji: Risō no musuko
Genere: commedia familiare
Episodi: 10
Indice di ascolti: 11.9
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 14 Gennaio – 17 Marzo 2012
54
Trama
Il drama ha come protagonista il giovane Daichi, unico figlio di Umi,
una mamma single. Il rapporto tra i due è molto stretto e il ragazzo
cerca di conseguire ottimi risultati a scuola per renderla felice.
Questa sorta di adorazione lo porta non solo ad essere geloso della
mamma nel caso in cui qualcuno le si avvicini, ma anche ad avere
q u e l l o c h e v i e n e i n d i c a t o c o m e m a m a k o n 65.
Per stare vicino alla madre e “difenderla”, Daichi abbandona la
scuola di preparazione che frequentava per iscriversi in quella in cui
la donna ha trovato lavoro.
Woman

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
Titolo: ウーマン
Titolo in romaji: woman
Genere: familiare
Episodi: 11
Indice di ascolti: 13.6 %
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 3 Luglio – 11 Settembre 2013
Trama
Inizialmente sereno, il drama presenta Koharu e il primo incontro
con quello che diventerà suo marito. L’atmosfera idilliaca viene però
presto turbata dalla morte del ragazzo e dalla difficilissima
situazione nella quale si troverà la giovane. Con due bambini da
65
Dalle parole mama e l’inglese complex.
55
mantenere, Koharu si massacra letteralmente di lavoro, mentre
cerca di non mostrare ai due piccoli le sue ansie e le sue
frustrazioni. Gli introiti sono talmente pochi c he non sono sufficienti
per pagare l’asilo dei due bimbi e, totalmente disperata, chiederà un
prestito persino al dipendente dell’ufficio al quale si rivolge nella
speranza di ottenere un aiuto economico in quanto madre single. La
madre della ragazza, spar ita vent’anni prima e che l’aveva
abbandonata per sposare un altro uomo, cerca di aiutare la figlia in
questa penosissima situazione. Ma Koharu potrà perdonarla e
accettare di nuovo la sua presenza?
L’opera esprime l’incredibile forza di una madre che lott a per i
propri figli.
56
Capitolo quattro: hikikomori.
4.1 Etimologia.
In una società ricca e senza difetti come spesso sembra essere quella
giapponese ad una prima occhiata tutto appare scorrere
fluidamente. Ma analizzando oltre la patina superficiale ci si accorge
ben presto delle mancanze che invece la caratterizzano.
Dall’ambiente familiare a quello scolastico, arrivando infine a quello
lavorativo,
l’individuo si ritrova frequentemente
quasi a
soccombere sotto il pesant e stress della vita quotidiana. Non
riuscendo più a vivere appieno la propria esistenza gli si presentano
innanzi due scelte: o smettere di vivere tramite il suicidio (
individuale o collettivo, triste tendenza degli ultimi anni ) oppure
abbandonare l’esistenza richiudendosi nella propria camera. La
definizione di hikikomori che più maggiormente viene utilizzata è la
seguente : さまざまな要因によって社会的な参加の場面がせばまり、就
労や就学などの自宅以外での生活の場が長期にわたって失われている状
態 66
La paternità del termine hikokomori va a Kitao Norihiko (北尾倫彦,
1932 - ) che la utilizzò per primo in ambito accademico. Tuttavia
molti la attribuiscono a Saitō Tamaki (斎藤 環, 1961 - ) psichiatra e
direttore dell’ospedale Sofukai Sasaki a Funabashi , specializzato in
psichiatria della pubertà e dell’adolescenza, che ha avuto in cura più
di mille pazienti hikikomori.
L’esatta scrittura della parola hikikomori è, secondo il sito
dictionary.goo.ne.jp , la seguente: hikikomori, 引籠もり, dal verbo
hikikomoru, 引 籠 も る . Il significato è indicato come chiudersi,
isolarsi. Interessante da un punto di vista linguistico è il secondo
kanji che rende quasi tangibile i sentimenti di coloro che sono
66
http://www.hikikomori-tokyo.jp/guide/ Situazione in cui si trascorre un lungo periodo di tempo nella
propria abitazione senza frequentare istituzioni scolastiche, o lavorare, riducendo a causa di diversi fattori
principali. la propria partecipazione alla vita sociale. La traduzione è mia. Ultimo accesso 24 Settembre
2014
57
affetti da questa patologia: kago, 籠, ha nelle sue varie accezioni
anche quella di gabbia. Quale miglior ideogramma per rappresentare
la totale chiusura dal mondo?
4.2 Eventi legati a hikikomori
A partire dai primi anni ’90 si è iniziato a dare una maggiore
importanza al fenomeno valutandolo come un vero e proprio
problema sociale.
Due fatti hanno portato alla ribalta il problema: nel 2000 un ragazzo
di soli diciassette anni, definito dalla stampa un hikikomori, dirottò
un autobus uccidendo una ragazza al suo interno. Pare che il
giovane, dopo aver presentato comportamenti simili a quelli
riscontrati negli hikkomori, sia stato portato dai genitori in un
ospedale psichiatrico e tenuto in osservazione.
Questo atto di
estrema violenza sarebbe stato identificato come una sorta di
punizione nata dalla rabbia verso la propria famiglia. Altro episodio,
conosciuto come Niigata shōjo kankin jiken o 新 潟少女監禁事 件, è
quello del rapimento della piccola Sano Fusako avvenuto il 13
novembre del 1990. La ragazza ha poi raccontato alla polizia di
essere stata costretta a salire sull’auto del suo rapitore, Sato,
mentre tornava a casa dopo aver assistito ad una partita di baseball.
Condotta nella sua abitazione vi risiedette sino al giorno in cui la
polizia si recò nell’abitazione dell’uomo. Il rapitore usciva raramente
e da molti anni prima del rapimento della bimba non permetteva
neanche alla madre, che abitava al piano inferiore, di recarsi nella
propria camera. Fusako venne suo malgrado costretta a vivere
un’esistenza da hikikomori come il suo oppressore per quasi dieci
a n n i : v e n n e l i b e r a t a i l 2 8 g e n n a i o d e l 2 0 0 0 67.
Nonostante la porta della camera nella quale si trovava non venisse
chiusa a chiave, la prigionia aveva raggiunto un livello di
soggiogazione tale da farle temere persino di muoversi. I due casi
scossero la società e decretarono un iniziale stigma del fenomeno
che si stava imponendo all’attenzione pubblica.
67
http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/761787.stm Ultimo accesso 24 Settembre 2014
58
4.3 Caratteristiche del fenomeno.
Oggi si sa che questa condizione può derivare da diversi fattori e
sfociare in altrettanti comportamenti. In general e vi sono delle
caratteristiche comuni che sono: non uscire di casa o farlo
raramente, non avere delle relazioni sociali ed evitare quanto più
possibile qualsiasi interazione.
L’hikikomori quindi, oltre ad abbandonare quella che era la sua
normale esistenza restringe la nuova all’interno delle quattro mura
di una stanza. La decisione di non “vivere” può variare di intensità e
il periodo di reclusione volontaria può andare da pochi mesi a molti
anni e nei casi peggiori persino a decenni. La comunicazione d iretta,
quando e se avviene, è solo con i famigliari, mentre internet e il
cellulare fungono da tramite nei confronti di terzi. E’ logico quindi
dedurre che il dialogo diviene quasi inesistente Quest’esistenza
vissuta senza uno scopo preciso comporta una s orta di inversione tra
il giorno e la notte, inducendo a trascorrere le nottate in bianco e a
dormire invece durante la giornata.
Nelle ore notturne, il tempo viene occupato giocando con
videogiochi o guardando la televisione. Il motivo principale per cui
questo stravolgimento del tempo si verifica è il tentativo di evitare
qualunque rapporto sociale e non rispettare le regole di quella
società da cui ci si sente oppressi. Le relazioni umane si riducono al
minimo e le persone in carne ed ossa vengono rimp iazzate da oggetti
elettronici.
Una persona si può definire hikikomori se presenta le seguenti
caratteristiche:
 Rimane in casa per la maggior parte del suo tempo
 Non frequenta istituzioni scolastiche e/o non lavora.
 Q u e s t a s i t u a z i o n e s i p r o t r a e p e r u n p e r i o d o p i ù l u n g o d i s e i m e s i 68.
68
Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori Investigations into the phenomenon of acute social withdrawal in
contemporary Japan. Hawaii, 2003, p. 14
59
Si ricorda inoltre che molti hikikomori sono soggetti a forti
depressioni caratterizzate da paure irrazionali e paranoia. In questi
casi la mancanza di comunicazione è uno degli aspetti principali, in
quanto non solo i soggetti che soffrono di questo disagio tendono a
chiudersi sempre di più in se stessi ma quando il problema si aggrava
si sviluppa una sorta di complesso di inferiorità. La diversità da cui
ci si sente afflitti porta a sviluppare un rifiuto nei confronti d i
qualsiasi relazione. Iniziando dal mondo esterno si arriva a poco a
poco a non rivolgere la parola nemmeno ai propri familiari. Tutti
sono visti come dei nemici che non possono comprendere le
emozioni più profonde del soggetto.
Da numerosi casi è emerso anche che oltre al silenzio, gli hikikomori
danno vita a veri e propri fenomeni di violenza e rabbia contro chi li
circonda nel tentativo di sfogare la propria frustrazione.
Solitamente chi vive questa situazione non condivide i problemi con
la famiglia al punto che il dialogo si fa inesistente. Il computer e il
telefonino rappresentano i principali compagni di vita degli
hikikomori con i quali trascorrono il loro tempo sostituendoli alle
persone in carne ed ossa. Negli ultimi vent’anni il fenomeno si è
esteso e il dottor Saitō stima che all’incirca un milione di persone
soffrano di questo problema. In altre parole l’1% dei giapponesi ne è
c o l p i t o 69 . T u t t a v i a è d i f f i c i l e a n c h e s o l o f a r e u n a s t i m a
approssimativa del numero di hikikomori in quanto è spesso visto
come un problema da tenere nascosto.
I dati esaminati portano spesso a risultati contrastanti ma le stime
sono comunque preoccupanti.
69
http://www.japanpowered.com/japan-culture/japans-missing-million-the-hikikomori Ultimo acceso 23
Settembre 2014
60
70
Su seimila soggetti presi in esame l’8.4% ha un’età compresa tra i 10
e i 15 anni, il 19.8 % tra i 16 e i 20, il 20.8 % tra i 21 e i 25 anni e il
18 % tra i 26 e i 30 anni. Il fenomeno si presenta pure in fasce d’età
più avanzate anche se in misura minore: il 10.2 % ha un’età
compresa tra i 31 e 35 anni e l’8.6 % ha circa 36 anni. Se si
analizzano i dati si nota quindi che la percentuale più bassa, anche
se non meno preoccupante, interessa la fascia di età compresa tra i
10-15 anni di età. Dei circa i due terzi degli intervistati la maggior
p a r t e s i c o l l o c a i n u n a f a s c i a d i e t à d a i 1 6 a i 3 0 a n n i 71.
Il dato smentisce così l’iniziale convinzione che vedeva il problema
hikikomori come qualcosa riguardante solo i giovani. Per quanto
concerne invece il genere sessuale, il malessere colpisce anche le
70
Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori Investigations into the phenomenon …., p.9
71
Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori as a gendered issue. Analysis on the discourse of acute social
withdrawal in contemporary Japan, 2005, p.8. Documento disponibile online all’indirizzo
http://towakudai.blogs.com/Hikikomori_as_Gendered_Issue.pdf p.8 Ultimo accesso 25 Settembre 2014
61
donne ma in percentuale molto minore: si conta infatti che circa
l ’ 8 0 % d e g l i h i k i k o m o r i s i a d i s e s s o m a s c h i l e 72.
Il fatto può essere legato all’idea da parte dei genitori che le
ragazze possano passare più tempo in casa mentre i ragazzi siano più
portati a trascorrere il loro tempo al di fuori delle mura domestiche.
Inoltre la docilità e la riservatezza sono tipiche caratteristiche
femminili del mondo giapponese e una giovane che passa la maggior
parte del proprio tempo nella propria stanza non è, nel più dei casi,
visto come un qualcosa di negativo. Totalmente differente a ppare
invece la situazione nel caso di giovani ragazzi, i quali dovrebbero
trascorrere le giornate, oltre a dedicarsi allo studio, uscendo con gli
amici, praticando sport ed essendo competitivi nei confronti della
vita, ponendo le basi per essere dei futur i adulti capaci di affrontare
la società e i suoi ritmi. Se queste aspettative non trovano una
corrispondenza scatta la preoccupazione dei genitori che cercano
aiuto all’esterno. I motivi sopraelencati possono costituire la
ragione per cui il numero “ufficiale” delle ragazze hikikomori è
ancora così basso rispetto a quello dei maschi.
Nel grafico seguente è ben chiaro per quanto tempo si rimane
rinchiusi in casa. La percentuale maggiore indica un periodo
compreso tra 1 e 3 anni.
72
OHASHI Noriko Exploring the Psychic Roots of Hikikomori in Japan, (tesi di dottorato), ProQuest, 2008, p.1
62
73
4.4 Motivazioni

Ma la domanda che più frequentemente ricorre è perché questa
situazione si verifichi e quali siano i motivi scatenanti. Per quanto
riguarda la società giapponese si possono evidenziare tre motivi
principali:
Eccessive aspettative nel perseguire gli standard culturali nelle
persone della classe media.

Il sistema sociale vede nell’avanzamento scolastico uno dei maggiori
successi dell’individuo.

Problema legato all’ambito familiare. In particolare l’eccessivo
a t t a c c a m e n t o t r a m a d r e e f i g l i o v i e n e v i s t o c o m e d e t e r m i n a n t e 74.
73
Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori Investigations into the phenomenon of acute social withdrawal in
contemporary Japan. Hawaii, 2003, p. 13
63
Sul terzo punto è necessario fare delle più ampie considerazioni. Le
donne, una volta sposate, tendono ad occuparsi interamente della
famiglia. La prole e l’educazione della medesima rappresentano uno
dei compiti più importanti. Si parla spess o di kyōiku mama 教育ママ,
per indicare la mamma che non solo aiuta il figlio in ambito
scolastico ma che bada alla sua istruzione chiedendo consigli ai
docenti, rivolgendosi ad insegnati privati e ricercando le migliori
scuole preparatorie. La presenza costan te della madre si rende
ancora più esplicita durante la preparazione agli esami di
ammissione. La riduzione delle proprie attività sociali per dedicare
una maggiore quantità e qualità di tempo ai figli si nota anche dalle
piccole attenzioni quali i cosidde tti spuntini di mezzanotte.
D’altronde l’ammissione in una scuola prestigiosa dimostra
concretamente l’impegno del giovane e della madre che ha alle
spalle. Lo stretto coinvolgimento tra mamma e figlio può però anche
c a u s a r e d e l l e t e n s i o n i n e l r a p p o r t o d i c u i i l t e r m i n e m a m a g o n 75 è u n a
palese dimostrazione.
La mamma-mostro - mamagon appunto
genitrice il cui controllo dell’istruzione
anni 70 e può essere considerata come
negativa della kyōiku mama, 教育ママ,
p r o p r i o f i g l i o n e l l ’ i s t r u z i o n e a p p u n t o 76.
- termine per indicare quelle
diventa ossessivo, risale agli
un’evoluzione estremamente
la quale assiste e sostiene il
Nonostante ciò però negli ultimi anni sono aumentati i casi di
abbandono (ochikobore, 落ちこぼれ ), rifiuto di andare a scuola ( tōkō
kyohi, 登校拒否), hikikomori, violenze domestiche (kateinai bōyoku,
家 庭 内 暴 力 ). Secondo le stime del Monbukagakusho, 文 部 科 学 省 , i
casi di tōkōkyohi registrati nell’anno accademico 2000 - 2001
ammontano a 134000 e sono circa raddoppiati rispetto a dieci anni
74
Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori Investigations into the phenomenon of acute social withdrawal in
contemporary Japan. Honolulu, Hawaii, 2003, p.21
75
IMAMURA Anne E. (a cura di), Re-imaging Japanese Women, University of California Press, California,
1996, pag.137 Il termine mamagon è utilizzato in imitazione di un mostro presente nella serie Ultra Man.
76
TAKEMARU Naoko, Women in the Language and Society of Japan, The Linguistic Roots of Bias,
Jefferson,McFarland & Company Incorporated Pub, 2010, p. 24 . La traduzione è mia.
64
f a . 77 A l c u n i c r i t i c i v e d o n o n e l l a f i g u r a m a t e r n a l a c a u s a p r i n c i p a l e d i
questi problemi. Altri, tra cui il dottor Takeo Doi (土居健郎, 1920 – 5
l u g l i o 2 0 0 9 ) i n v e c e l a a d d e b i t a n o a l l ’ a s s e n z a d e l l a f i g u r a p a t e r n a 78.
Ad essa va aggiunto il fatto di essere il primogenito di una famiglia
di classe media o medio -alta in cui i genitori possiedono una buona
istruzione. Il padre, continuamente al lavoro, è assente o distante
nei confronti dei propri figli che tendono a trascorrere lungo tempo
con la madre, preoccupata e ansiosa per la loro vita.
Di solito un hikikomori, prima di rinchiudersi nella propria stanza,
non ha sofferto di altre patologie ma è anzi sempre stato un motivo
d i o r g o g l i o p e r l a f a m i g l i a . 79 S p e s s o i g e n i t o r i n o n i n t e r v e n g o n o i n
maniera decisiva permettendo che la situazione si protragga. Può
subentrare in determinati casi un senso di colpa che i familiari
provano nei confronti dell’ hikikomori e l’unico motivo per alleviarlo
è prendersene cura per quanto possibile, anche solo semplicemente
preparando i pasti. Lo schema così creatosi si prolunga nel tempo.
La dottoressa Carla Ricci nel suo Hikikomori, narrazioni da una porta
c h i u s a 80 a f f r o n t a i l t e m a d e l l a “ c u l t u r a d e l s e g r e t o “ e n e a n a l i z z a l a
complessità basandosi su due termini pregnanti della cultura
giapponese, ura, 裏, e omote, 表, ciò che è nascosto e non visibile il
primo e la facciata, quello che viene mostrato il secondo. Il conflitto
tra queste due realtà porta al nakatta koto ni suru, なかったことにす
る, il non vedere le cose come per evitare che esse esitano davvero.
Questa cultura del segreto si sviluppa inoltre nel profondo rispetto
che all’interno della famiglia si crea verso il proprio intimo.
Erroneamente questo comportamento viene spesso considerato come
una mancanza di considerazione – soprattutto dei genitori verso i
77
Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori as a Gendered Issue Analysis on the discourse of acute social
withdrawal in contemporary Japan. Honolulu, Hawaii, 2004, pp.8-9 Il documento è reperibile all’indirizzo
internet http://towakudai.blogs.com/Hikikomori_as_Gendered_Issue.pdf . Ultimo accesso 25 Settembre
2014. La traduzione è mia.
78
Ibidem, p.17
79
KAWANISHI Yuko, Mental Health Challenges Facing Contemporary Japanese Society: The "Lonely Crowd”,
F o l k e s t o n e , Global Oriental; nuova edizione (31 luglio 2009), p.121. La traduzione è mia.
80
Carla, RICCI, Hikokomori, Narrazioni da una porta chiusa, Roma, Aracne edizioni, 2009, pp. 65-80
65
propri figli – ma la concretezza dei sentimenti in certi ambiti tende a
cristallizzarsi in svariate forme fino all’innalzamenti di barriere
quasi infrangibili. La famiglia può anche vivere questa situazione
come una vergogna e la preoccupazione ve rso il sekentei, 世間体,
(facilmente deducibile dai kanji, il significato rimanda alla propria
immagine nei confronti del mondo o nel caso più specifico, della
società, è per questi motivi che il termine può essere tradotto come
“apparenza,” quello che gli al tri percepiscono ) tende a provocare
disagio nei familiari dell’hikikomori che, per conseguenza, evita
ancora di più di uscire per impedire che il mondo lo veda e possa
biasimarlo.
La pressione esercitata sui giovani inizia dall’asilo quando molti
bambini frequentano oltre alla scuola dei corsi preparatori nel
pomeriggio. Il motivo è semplice: riuscendo ad entrare in un istituto
prestigioso si ha la possibilità di proseguire nella propria carriera
scolastica seguendo quella direttiva. La necessità di fugg ire da una
realtà che non è possibile affrontare porta a scappare verso un luogo
considerato sicuro. Uno dei problemi che però questa situazione può
comportare è che, tagliando completamente i legami con gli
individui, in particolar modo negli anni dell’ad olescenza possa poi
essere difficile riuscire a recuperare dal punto in cui il processo di
maturazione si era interrotto. Inoltre questa rottura con la società
diventa, mano a mano che il tempo della reclusione aumenta, un
ostacolo da superare sempre magg iore. Come si può riuscire a tenere
il ritmo di una società che si è abbandonata e che è andata avanti
l a s c i a n d o l i i n d i e t r o ? 81 S i p a r l a d i a k i b i n , 空 き 瓶 , b o t t i g l i a v u o t a , e
a v e r e q u e s t a l a c u n a e q u i v a l e a d u n a s o r t a d i s u i c i d i o . 82
4.5 Aiuti e rimedi.
Questa fuga dalla vita generata da paure e pressioni psicologiche
tende però a far entrare il soggetto in un circolo vizioso dal quale è
spesso difficile uscire. Entrati all’interno di questa spirale il senso di
81
Michael J., DZIESINSKI, Michael J., Hikikomori as a Gendered Issue Analysis on the discourse of acute
social withdrawal in contemporary Japan. Honolulu, Hawaii, 2004, pp.12-15
82
Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori Investigations into the phenomenon of acute social withdrawal in
contemporary Japan. Honolulu, Hawaii, 2003, p.21
66
ansia e angoscia si canalizzano in un “vivere” c ercando
disperatamente di fuggire dal senso di vergogna che questa
situazione comporta. In aiuto di coloro che ne cadono vittime entra
in gioco un’associazione no profit, la New Start o ニュースタート,il
cui sito internet è http://www.newstart -jimu.org/ fondata da Noki
Futagami 二神能基, che si occupa di fornire un nuovo inizio a tutte
quelle persone che non vivono più. L’associazione funziona come una
vera e propria scuola in cui i giovani – la maggior parte dei residenti
ha sui vent’anni – partecipano ad attività interagendo con gli altri e
“allenandosi” per ripristinare i contatti sociali prima bruscamente
interrotti. Lo scopo della New Start è proprio quello di riportare alla
v i t a c h i d a e s s a s i e r a v o l o n t a r i a m e n t e s o t t r a t t o 83.
Degna di nota è stata la partecipazione al pellegrinaggio degli
ottantotto templi dello Shikoku. Il lungo viaggio – all’incirca tre
mesi – ha sostituito per i giovani un’esperienza unica: non solo il
fatto di riuscire a r ecarsi all’esterno delle quattro mura per così
tanti giorni ma anche interagire con le persone lungo il percorso è
denso di significato. Scoraggiati all’inizio, si sono poi ritrovati ad
essere entusiasti del lavoro compiuto e del rapporto che si creava
con i residenti della zona. L’esperienza portata a termine da tredici
hikikomori – di cui dodici ragazzi e una ragazza – può essere
considerata come il primo ma enorme passo verso un nuovo futuro.
Assistenza offerta dall’ente è anche quella della sorella in affitto o
rentaru onēsan レンタルお姉さん, dall’inglese rental, in affitto. Vi
s o n o a n c h e d e i c a s i d i “ f r a t e l l i m a g g i o r i ” 84 m a s o n o a n c o r a i n m i n o r
numero in quanto questa figura di aiuto è nata proprio con
esponenti di sesso femminile. Il punto di sblocco di questa
situazione statica avviene quando i genitori di un hikikomori si
rivolgono alla New Start, la quale invia le cosiddette sorelle a casa
del giovane o della giovane. Queste visite possono proseguire per
mesi e mesi prima di produrre anche dei piccoli cambiamenti, m a
solitamente vi sono dei risultati. Solo il 30% degli hikikomori non
risponde alle aspettative, decidendo di non abbandonare il proprio
83
Così appare scritto nella homepage del loro sito internet : We create a supportive network to help young
people start a new life. 私たちは「家族をひらく」を活動理念に、ニート・ひきこもりの若者の再出
発を支援する機関です。
84
Non è n e c e s sar io ch e i l so gg et to si a an agr a fi ca m en t e p iù g ran d e d e ll’h ikik o mor i
67
rifugio, e un 10%, dopo aver aderito al programma, ritorna alla vita
da recluso. La presenza di una rentaru onēsan è graduale e con
delicatezza entra nella vita dell’ hikokomori, la maggior parte di esse
ha vissuto la stessa esperienza e questa le aiuta a relazionarsi.
Tuttavia, nei primi incontri – si parla di una visita a settimana – la
giovane rimane fuori dalla camera dell’ospite e parla con lui
attraverso la porta che li divide. Solitamente questo “colloquio” è
una sorta di monologo che la sorella maggiore intraprende
aspettando, con pazienza, una reazione. A volte si chiede di scrivere
una lettera per esprime re le proprie emozioni senza doverle
necessariamente tradurre in parole. Possono trascorre anche dei
mesi prima che vi siano dei seppur piccoli miglioramenti e anche se
comunemente si può parlare di un lasso di tempo compreso tra i
dodici - diciotto mesi è d’uopo menzionare l’evento che ha visto
come protagonista un giovane hikikomori e un terapeuta dell’istituto
di igiene mentale di Tokyo, Takeshi Watanabe, che lo ha seguito per
dieci lunghi anni per un totale di più di cinquecento visite. Il giovane
paziente riuscì ad uscire dalla sua condizione solo dopo numerosi
a n n i 85.
Numerose “scuole “ di riabilitazione – wakashu yado o 若衆宿- sono
p o i s o r t e i n G i a p p o n e t r a c u i l a T a k a y a m a G a k k ō 86. I l d i r e t t o r e d e l l a
struttura, Kazuo Ishida ha un’esperienza di oltre trent’anni ed è
supportato nel suo lavoro dalla moglie. All’interno della struttura si
compie un vero e proprio percorso di r iabilitazione mediante una
“fisioterapia di genere”: essendo la maggior parte dei residenti dei
ragazzi – venti giovani nella fase più acuta e di questi il 70% di sesso
maschile - si cerca di rinforzare l’idea di mascolinità mediante
attività suddivise nei tre diversi momenti di recupero.
L’idea
principale – da cui il titolo del saggio From failed sons to working
m e n : r e h a b i l i t a t i n g h i k i k o m o r i 87 – è q u e l l a d i r e n d e r e i g i o v a n i
85
http://www.nytimes.com/2006/01/15/magazine/15japanese.html?pagewanted=print&_r=0 La
traduzione è mia.
86
Nome fittizio utilizzato da Michael J. Dziesinski nel suo From failed sons to working men: rehabilitating
hikikomori, per indicare un’istituzione in cui vengono “riabilitati” i giovani hikikomori.
87
Michael J., DZIESINSKI, From failed sons to working men: rehabilitating hikikomori, Department of
sociology University of Hawaii at Manoa. Documento disponibile all’indirizzo internet
http://socialsciences.people.hawaii.edu/publications_lib/DZIESINSKI_ASA_From_Failed_Sons.pdf
68
capaci di uscire dal guscio nel quale si sono chiusi donando loro la
possibilità di ricostruire la personalità perduta basandosi sul
concetto di mascolinità. Come primo esempio del loro futuro essere
è facile identificare non solo lo staff ma anche i ragazzi che si
trovano già nelle fasi successive alla loro. Se Kamen – giovane
hikikomori così soprannominato dall’autore perché indossa una
mascherina di cotone – nei primi giorni continuava a scandire le sue
giornate secondo il ritmo che aveva utilizzato nella sua casa, le cose
sono a poco a poco cambiate. Puntando sulla nozione di vir ilità
vengono proposte attività quali praticare sport, scommettere sulle
gare di wrestling e persino fumare.
4.6 Opere concernenti il fenomeno.
Nel video del corrispondente britannico Phil Rees intitolato Japan:
T h e M i s s i n g M i l l i o n 88, i l g i o r n a l i s t a i n c o n t r a n u m e r o s i h i k i k o m o r i t r a
cui il figlio di Yoshiko, rinchiuso da due anni, dopo aver subito del
bullismo a scuola. Caratteristica del giovane è quella di non “poter”
buttare nulla delle cose con cui viene a contatto , ritrovandosi così
completamente sommerso dai rifiuti. Altro caso è quello di Hiroshi
che decide però di conoscere personalmente Phil e la sua interprete.
Il ragazzo, come la maggior parte degli hikikomori, evita il contatto
visivo e rimane seduto in posizione abbastanza distante dai due
ospiti. La maggior parte del tempo la trascorre giocando con
videogames o leggendo manga. Il giovane afferma di non essere
pronto per uscire dalla propria stanza nella quale si sente a proprio
agio e al sicuro, soprattutto la notte quando gli altri dormono e,
completamente solo, può rilassarsi. Uno dei problemi principali che
indica come causa della sua condizione, condivisa da tanti altri, è la
mancanza di comunicazione e l’eccessiva attenzione posta
sull’istruzione.
Nel documentario è presente anche Yasuo , ex hikikomori, divenuto
tale a causa della pressione che la competitività del mondo del
lavoro esercitava su di lui.
Dopo una reclusione di tre anni è
88
BBC. 20 Ottobre 2002. Disponibile all’indirizzo web http://vimeo.com/28627261 . La trascrizione inglese è
invece presente in
http://news.bbc.co.uk/1/shared/spl/hi/programmes/correspondent/transcripts/2334893.txt
69
riuscito a “guarire” e a diventare un consulente per famiglie con
problemi simili.
Degne di nota sono due opere che hanno ottenuto un vasto successo
quali NHK Ni Yōkoso, NHK にようこそ, benvenuti alla NHK e Tobira no
mukō, 扉のむこう. Il primo nasce come romanzo e diventa poi manga
e anime. L’opera è in parte autobiografica poiché l’autore, Takimoto
Tatsuhiko (滝本 竜彦 1978 - ), è stato per un periodo della sua vita
un hikikomori. Il protagonista Sato, ha abbandonato gli studi e
trascorre le sue giornate in casa da solo. Molti dei personaggi
inoltre manifestano stati depressivi o emozioni quali la solitudine e
il senso di paranoia. Il titolo , che sembra apparentemente
rimandare all’emittente televisiva , ma la NHK sigla per Nippon Hōsō
Kyōkai 日 本 放 送 協 会 , sta invece qui ad indicare Nihon Hikikomori
Kyōkai 日 本 ひ き こも り 協 会 , ovvero organizzazione degli hikikomori
giapponesi. La NHK cercherebbe di creare una società di reclusi
sociali mediante l’utilizzo di droghe: i giovani “intrappolati” in
questa condizione sono ritenuti dalla società diversi e inferiori. Il
secondo è un film del 2008 del regista e sceneggiatore inglese
Laurence Thrush, conosciuto all’estero con il titolo di Left Handed,
mancino. La trama è semplice: nella famiglia Okada, il giovane
Hiroshi decide di abbandonare la scuola e interrompere i contatti
con il mondo esterno. La situazione crea un senso di vergogna in
casa e nel vicinato e porta inevitabilmente la famiglia a disgregarsi.
Solo dopo la separazione dei coniugi , la madre riuscirà ad aiutare il
figlio.
70
Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo:
37 sai de isha ni natta boku

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
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Titolo: 37 歳で医者になった僕
Titolo in romaji: 37 sai de isha ni natta boku
Genere: drammatico, medico
Episodi: 11
Indice di ascolti: 12.95 %
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 10 Aprile - 19 Giugno 2012
Trama
L’opera di successo Kenshui junjō monogatari ( 研 修 医 純 情 物 語 )di
Kawafuchi Keiichi ( 川 渕 圭 一
1959 - ) narra le vicende
autobiografiche dell’autore che dopo continui cambi di lavoro e
g i o r n a t e t r a s c o r s e a l p a c h i n k o 89, f i n ì p e r d i v e n t a r e u n h i k i k o m o r i .
Ripresosi da questa triste esperienza decise di uscire dal suo st ato di
apatia e intraprendere la carriera medica mettendo le sue
esperienze per iscritto.
La storia del drama racconta di Yuta interpretato da Kusanagi
Tsuyoshi, membro del famosissimo gruppo degli SMAP. Konno,
nonostante abbia superato i trent’anni, si i scrive all’università degli
studi di medicina per diventare dottore. Riuscito a laurearsi e a
diventare medico a trentasette anni si scontrerà con coloro che non
89
Intrattenimento simile al flipper in cui piccole palline d’acciaio devono essere fatte cadere all’interno di
determinati punti del pannello di gioco. A seconda della posizione si possono ricevere altre sfere, con cui
continuare il gioco, o decidere di utilizzarle per ottenere premi in regalo.
71
condividono pienamente il suo entusiasmo e i suoi ideali nell’ambito
ospedaliero.
Il praticantato si rivela arduo in particolare per quei problemi
presenti in molte strutture ospedaliere: sorta di rivalità tra la
categoria dei medici e quelle degli infermieri e poca o scarsa
considerazione dei pazienti ai quali vanno sommati problemi
personali, malattie e il dolore che esse comportano.
Particolarmente toccante risulta l’episodio in cui un padre di
famiglia non riesce a vincere la sua battaglia contro il cancro.
Sebbene certo della futura morte, Yuta si sente ulteriormente in
colpa per aver dato fal se speranze sia a lui che alla sua famiglia.
Aozora no tamago
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Titolo: 青空の卵
Titolo in romaji: aozora no tamago
Genere: mistero, crimine.
Episodi: 9
Indice di ascolti: /
Rete televisiva: BS Asahi
Periodo di trasmissione: 28 Luglio – 22 Settembre 2012
Trama
I protagonisti che si troveranno a risolvere casi misteriosi sono Torii,
programmatore di computer dotato di straordinaria intelligenza che
vive recluso nella propria casa come hikikomori - diventato tale
72
poiché come viene suggerito nel drama ie demo, gakkō demo,
daremo kare wo hoshigaranakatta, 家でも学校でも誰も彼を欲しがらな
か っ た か ら 90- e S a s a k i , s u o u n i c o a m i c o c h e c e r c a i n o g n i m o d o d i
farlo uscire dalla propria abitazione anche solo per comprare la cena
da condividere.
Nei diversi episodi si presentano dei casi da risolv ere, come novelli
detective i due aiutano Kaori, vittima di stalking, un ragazzo non
vedente a causa di un incidente in moto e un bambino di origini
messicane incontrato solo al parco.
L’ingenuo Sasaki si lascia trasportare dalle vicende degli altri al
punto da farsi per lo più ingannare. E’ sempre Torii, a risolvere le
situazioni in cui l’amico si ritrova coinvolto.
L’amicizia tra i due è di lunga durata e ha attraversato un periodo
difficile quando Torii fu vittima di bullismo da parte dei propri
compagni di classe. Sasaki sebbene consapevole non riuscì ad
aiutarlo, evento che sarà sempre per lui motivo di grande rimorso.
Cat street
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Titolo: キャットストリート
Titolo in romaji: cat street
Genere: drammatico
Episodi: 6
Indice di ascolti: 5.9 %
Rete televisiva: NHK
Periodo di trasmissione: 28 Agosto – 2 Ottobre 2008
90
Né a casa, né a scuola, nessuno lo voleva. La traduzione è mia.
73
Trama
Tratto dal manga omonimo di Kamio Yoko, ( 神尾葉子,1966 - ), che ha
espressamente richiesto Mitsuki Tanimura per il ruolo di
protagonista , il drama narra le vicende di Keito, giovanissima
hikikomori. Le prime scene con la ragazza sono esplicite: si sveglia,
non sa che ore sono né che giorno è. Ha perso il senso del tempo
rimanendo chiusa nella propria camera per sette anni senza
intrattenere rapporti con nessuno. Persino i suoi famigliari si
vergognano della sua condizione. Come esempio sarà sufficiente
elencare la richiesta della madre di non farsi vedere quando ci sono
le compagne di scuola della sorella o l’espressione della stessa
quando Keito si reca in cucina dove le altre sono radunate.
Incontrato casualmente il direttore de El liston, una sorta di scuola
per “recuperare” coloro che hanno rinunciato ad una normale
esistenza, riuscirà a trovare veri amici superando il trauma che
l’aveva portata a isolarsi tanti anni prima.
Densha Otoko
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Titolo: 電車男
Titolo in romaji: densha otoko
Genere: commedia romantica
Episodi: 11
Indice di ascolti: 21.04 %
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 7 Luglio – 22 Settembre 2005
74
Trama
Dagli incontri virtuali sulla BBS online 2nd channel tra la comun ità e
il protagonista, è nato Densha Otoko, romanzo poi divenuto anime,
trasposto in film, drama e manga. La storia si incentra su Yamada
Tsuyoshi o Utente 731 che chiede aiuto ai membri della chat
riguardo alla sua vita sentimentale. Il giovane ha infatti incontrato
una ragazza su un treno, Saori, e l’ha salvata da un uomo ubriaco. La
ragazza per sdebitarsi gli invierà delle tazzine di Hermes e da questo
deriverà il suo soprannome. A poco a poco gli utenti diventeranno
sempre più numerosi e sempre più appa ssionati nei confronti della
storia del giovane otaku e della ragazza della quale si innamora. Tra
coloro che chattano vi è pure un hikikomori che durante una delle
prime inquadrature rimane quasi fisso sul computer senza nemmeno
voltarsi quando la madre g li porta la cena.
F r e e t e r 91, i e w o k a u
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Titolo: フリーター、家を買う。
Titolo in romaji: freeter, ie wo kau
Genere: drammatico
Episodi: 10
Indice di ascolti: 17.1 %
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 9 Ottobre – 21 Dicembre 2010
91
Neologismo formato dalla parola inglese free, libero, e da quella tedesca arbeiter, lavoro. Indica una
condizione in cui si prediligono lavori part-time e/o precari per non rimanere legati eccessivamente
all’ambito lavorativo e perdere di conseguenza la propria libertà.
75
Trama
Il protagonista interpetato da Ninomiya Kazunari cantante degl i
Arashi, è Take Seiji, giovane che, dopo il mancato superamento per
l’accesso all’università inizia a lavorare. Ma a causa della delusione
e della perdita di speranza i suoi lavori non durano che pochi mesi,
limite dopo il quale si orienta verso uno diver so. Demotivato, si
arrende e rinuncia a lottare rinchiudendosi e diventando un
hikikomori.
Un momento di svolta si ha quando la madre si ammala e il ragazzo
si trova così costretto a cercare un nuovo impiego. Assunto part time in un cantiere deciderà di ri prendere in mano la sua vita e di
ricostruirla ponendosi un obiettivo importante: comprare una casa
per la propria famiglia e poter rivedere il sorriso della mamma.
Freeter, ie o kau è basato sull’opera omonima di Arikawa Hiro (有川
浩, 1972 - )
Loss:Time:Life
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Titolo: ロス:タ゗ム:ラ゗フ
Titolo in romaji: loss:time:life
Genere: vario
Episodi: 9 + 2
Indice di ascolti: 10.3 %
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 2 Febbraio – 19 Aprile 2008
76
Trama
Genere particolare di drama che affronta il tema della mort e e di
una sorta di tempo supplementare che viene concesso a coloro in
procinto di morire. Proprio nell’istante in cui si cessa di vivere
appaiono davanti al protagonista dell’episodio un arbitro e due
guardalinee che mostrano una lavagna luminosa su cui appare la
quantità di tempo che rimane per poi decidere che fare di esso. Nel
nono episodio, Miura Kentaro, hikikomori da più di dieci anni,
soffoca mangiando un mochi. Immediatamente, il giudice di gara e i
suoi collaboratori entrano in scena e con un fis chietto indicano al
ragazzo quanto ancora potrà vivere. Il grande 12 che compare sulla
lavagna viene inizialmente considerato come numero ore, poi di
settimane e mesi ma esso indica in realtà anni. La somma dei
momenti che Kentaro aveva perso rinchiuso nel la propria stanza,
giocando con i videogames o chattando, gli viene nuovamente
concessa. Egli capisce l’importanza della vita e degli attimi lasciati
fuggire e decide di realizzare il suo sogno, diventare medico, quello
stesso desiderio che non era riuscit o a far avverare anni prima e che
l’aveva fatto diventare un recluso.
Omoni naiteimasu
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Titolo: 主に泣いてます
Titolo in romaji: omoni naiteimasu
Genere: Commedia romantica
Episodi: 8
Indice di ascolti: 5.3 %
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 7 Luglio – 8 Settembre 2012
77
Trama
La bellissima Izumi ha un solo desiderio, rinascere orribile per poter
così vivere serenamente. Il suo aspetto fa infatti innamorare a prima
vista qualunque uomo che la incontri. Disperati per ottenere la sua
attenzione diventano degli stalker che la perseguitano. La ragazza è
invece dedita al professor Jin che le ha salvato la vita quando stava
per suicidarsi. In maniera abbastanza divertente e leggera si accenna
anche ad un hikikomori: Izumi, a causa dell’ ennesimo pr etendente è
costretta a cambiare casa. L’abitazione è però già occupata dal
nipote hikikomori della signora che gliel’aveva proposta. Grazie alla
sua bellezza, il ragazzo uscirà immediatamente dalla stanza per
seguirla. Il drama si basa sul manga omoni naiteimasu, 主に泣いてま
す di Higashimura Akiko, (東村ゕキコ , 1975 -) e il titolo rimanda a
quello che la ragazza fa nel suo tempo libero, piangere appunto.
Slow start
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Titolo: スロースタート
Titolo in romaji: slow start
Genere: drammatico
Episodi: 2
Indice di ascolti: /
Rete televisiva: NHK
Periodo di trasmissione: 27 Gennaio – 3 Febbraio 2007
78
Trama
Il drama affronta il fenomeno dell’ hikikomori dal punto di vista di
coloro che lavorano in un’associazione no profit, la Slow Start.
Maeda Shingo è un ventiquattrenne che da cinque ann i vive
rinchiuso nella propria camera e ne esce solo per andare in bagno. Il
giovane manifesta dei comportamenti molto aggressivi e tramite
questi esprime la sua frustrazione. La madre, disperata chiede
l’aiuto della Slow Start e in suo aiuto arriva Miki, rentaru onēsan. La
donna inizialmente parla con lui tramite il telefono posto fuori dalla
porta della stanza e non ottiene risposta. Il secondo tentativo è
quello di comunicare con il ragazzo rimanendo all’esterno della
camera ma neanche questo va a buon f ine. Shingo, irritato le scrive
u n b i g l i e t t o c h e d i c e k a e r e ! “ か え れ ! 92. P e r n i e n t e s c o r a g g i a t a , l a
onēsan risponde chiedendogli cosa gli piacerebbe fare. Ricordatosi
degli abusi da lui subiti, il giovane distrugge tutto ciò che c’è nella
stanza. Miki non demorde ma anzi approfitta del momento per
entrare in quella che è il rifugio/gabbia del ragazzo. E’ da questo
momento che Shingo riuscirà ad aprirsi a poco a poco, compiendo il
primo passo e decidendo di uscire di casa per recarsi nel centro.
Dall’opera letteraria Rentaru onēsan, レンタルお姉さん, di Arakawa
Ryū, (荒川龍 1963 - )
Tsumi to batsu



Titolo: 罪と罰
Titolo in romaji: tsumi to batsu
Episodi: 6
92
Imperativo del verbo kaeru 帰る In questo caso è inteso come “Vattene!”
79
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Indice di ascolti: /
Rete televisiva: WOWOW
Periodo di trasmissione: 29 Aprile – 3 Giugno 2012
Trama
Il drama, basato sul manga di Naoyuki Ochiai, ( 落合尚之,1968 - )narra
la storia di Tachi Miroku, giovane il cui padre si è suicidato e la cui
madre e sorella hanno per il suo futuro grandi aspettative.
Il giovane che passa tutte le sue giornate senza uno scopo preciso,
un giorno incontra una studentessa che si prostituisce e interviene
in suo aiuto. A poco a poco scoprirà il motivo che spinge la ragazza a
vendersi: è la sua migliore amica a “chiederglielo”. La punizione, per
colei che porta avanti un giro di prostituzione approfit tando della
debolezza psicologica dell’amica, sembra per Miroku una sola:
ucciderla.
L’opera originaria, il manga di Ochiai Naoyuki, deve il suo titolo –
poi utilizzato anche per la stessa serie televisiva – al famosissimo
romanzo Delitto e castigo di Fëd or Dostoevskij.
Y a m a t o n a d e s h i k o 93 s h i c h i h e n g e


Titolo: ヤマトナデシコ七変化
Titolo in romaji: yamato nadeshiko shichi henge
93
Espressione che unendo l’antico nome del Giappone, Yamato e nadeshiko, il dianthus superbus ( tipo di
garofano ) nella lingua nipponica, indica la personificazione della donna ideale.
80
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


Genere: commedia romantica
Episodi: 10
Indice di ascolti: /
Rete televisiva: TBS
Periodo di trasmissione: 15 Gennaio – 19 Marzo 2010
Trama
Dall’omonimo manga di Hayakawa Tomoko ( 早川智子 4 Marzo ? - ),
Yamato nadeshiko shichi henge ヤ マ ト ナ デ シ コ 七 変 化 , a Takano,
Morii, Toyama e Ōda viene fatta la straordinaria proposta di avere
vitto e alloggio gratis se riusciranno a trasformare la nipote Sunako
in una splendida ragazza. Entusiasti dell’idea non hanno però fatto i
conti con la giovane la cui personalità è decisamente particolare.
Dopo essere stata rifiutata dal ragazzo di cui era innamorata, che
q u a t t r o a n n i p r i m a l e h a d e t t o “ B u s u g a k i r a i ” 94ブ ス が 嫌 い , S u n a k o
nasconde il proprio aspetto sotto pesanti abiti neri e con una
lunghissima frangetta si copre quasi completamente il volto.
Abituata a vivere come una hikikomori, l’impresa che si prospetta
per i quattro ragazzi appare piuttosto ardua.
94
Trad. Odio le ragazze brutte.
81
Capitolo cinque : ijime.
5.1 Definizione.
Dan Olweus, ricercatore danese, definisce vittima di bullismo una
p e r s o n a è “ e x p o s e d , r e p e a t e d l y a n d o v e r t i m e , t o n e ga t i v e a c t i o n s o n
t h e p a r t o f o n e o r m o r e o t h e r p e r s o n s ' 95. I l t u t t o av v i e n e ' w h e n a
person
intentionally
inflicts
injury or discomfort
upon
another
p e r s o n , t h ro u g h p h y s i c a l c o n t a c t , t h r o u g h w o r d s o r i n o t h e r w a y s .” 96
E an cora,
i l s i t o u f f i c i a l e d e l M o n b u k a g a k u s h ō 97 文 部 科 学 省 a f f e r m a
che si verifica l’ ijime, 苛め, quando 「当該児童生徒が、一定の人間関
係のある者から、心理的、物理的な攻撃を受けたことにより、精神的な
苦 痛 を 感 じ て い る も の 。 」 98
D e f i n i r e i l t e r m i n e i j i m e c o m e b u l l i s m o s e m b ra b a n a l i z z a r n e l a
n a t u r a m a è l a t ra d u z i o n e p i ù f e d e l e c h e s i p u ò d a r e . L e a z i o n i ,
d i r e t t e o i n d i r e t t e , p o s s o n o e s s e r e d i t i p o f i s i c o c o s ì c o m e d i n a t u ra
p s i c o l o g i c a . I l ra p p o r t o n o n è p a r i t a r i o i n q u a n t o i d u e ( o p i ù )
95
http://www.unesco.org/new/en/education/themes/strengthening-education-systems/qualityframework/technical-notes/definition-of-bullying/ Esposta ripetutamente e nel tempo ad azioni negative da
parte di una o più persone.
96
Ibidem. Quando una persona infligge, intenzionalmente, lesioni o disagi ad un’altra, mediante contatti
fisici, parole o altre modalità. La traduzione è mia. Ultimo accesso 28 Settembre 2014
97
Ministero che si occupa dell’istruzione, delle scienze, dello sport e della cultura
98
http://www.mext.go.jp/ijime/detail/1336269.html “uno studente soffre psicologicamente dopo aver
subito attacchi fisici o psicologici da parte di altri con cui intrattiene normali relazioni sociali”. La traduzione
è mia. Ultimo accesso 28 Settembre 2014
82
s o g g e t t i c o i n v o l t i n o n s o n o s u l l o s t e s s o l i v e l l o . E ’ u n ra p p o r t o
s b i l a n c i a t o i n c u i u n o v i e n e t ra v o l t o d a l l e a n g h e r i e d e l p i ù f o r t e o
nella mag gior parte dei casi, dei più forti.
N e l l a s o c i e t à g i a p p o n e s e l ’e n f a s i v i e n e p o s t a p r e t t a m e n t e s u l l e
a t t i v i t à d i g r u p p o , s u l l ’a r m o n i a e s u l l a c o e s i o n e e d è n e l l a c l a s s e c h e
avvengono la maggior parte degli episodi di bullismo. Rare ma non
d e l t u t t o a s s e n t i s o n o l e v e s s a z i o n i a l d i f u o r i d e l l ’a r e a s c o l a s t i c a m a
q u e s t ’u l t i m a r i m a n e l a s e d e p r e f e r i t a d e g l i av v e n i m e n t i . G i à d a
b a m b i n i , g l i i n d i v i d u i v e n g o n o c o n s i d e ra t i c o m e f a c e n t e p a r t e d i u n a
collettività piuttosto che singoli distinti dagli altri. Il modello, che
p o t r e m m o d e f i n i r e b a s i l a r e , d e l l ’a d e s i o n e a u n p ro g e t t o u n i t a r i o m a è b e n e s o t t o l i n e a r e , n o n i n d i v i d u a l i s t a – t ro v a l e s u e ra d i c i g i à
a l l ’a s i l o , p r i m o l u o g o i n c u i i b a m b i n i g i a p p o n e s i s o n o s p i n t i v e r s o
una sempre più forte standardizzazione. Il sistema tende a creare
una società senza differenziazioni o deviazioni dalle norme che esso
s t e s s o e l a b o r a e d è p e r q u e s t o m o t i v o c h e , p a ra d o s s a l m e n t e , l a
vittima dell’ijime viene in qualche modo ritenuta responsabile dei
m a l t r a t t a m e n t i a l e i i n f l i t t i . E ’ l e i s t e s s a a d av e r d e t e r m i n a t o l a s u a
c o n d i z i o n e n o n e s s e n d o r i u s c i t a a c o n f o r m a rs i a d u n g r u p p o l a c u i
r e g o l a p r i n c i p a l e c o n s i s t e i n n a n z i t u t t o n e l l ’u n i f o r m a z i o n e . N o n s o l o
i l s i l e n z i o d i c h i è a t t a c c a t o p u ò v e n i r e i n t e s o c o m e u n a d i v e rs i t à m a
a n c h e c o m e u n m a n c a t o d e s i d e r i o d i i n t e ra g i r e c o n g l i a p p a r t e n e n t i
alla classe. E’ famoso il d etto, deru kui wa utareru, 出る釘は打たれる
99
,
che
rende
perfettamente
la
situazione,
ed
è
c h i a ro
l ’a c c e t t a z i o n e è u n r e q u i s i t o p e r l ’e v o l v e r s i d e l l a v i t a s o c i a l e .
99
che
E’ la
Lett. “Il chiodo che sporge deve essere martellato”.
83
disgressione dalle direttive a risultare nociva e porta il chiodo ad
essere martellato e posto in linea con gli altri.
5.2 Modalità.
Va r i e s o n o l e m o d a l i t à i n c u i s i a r t i c o l a i l b u l l i s m o e u n a d i q u e s t e è
r e n d e r e i n m a n i e ra s c h e r z o s a i s o p r u s i . D i s o r i e n t a n d o l a v i t t i m a e
p o n e n d o s i i n u n t e r r i t o r i o s i c u ro , i b u l l i c o l p i s c o n o i l l o ro o b i e t t i v o
i n m a n i e ra p s i c o l o g i c a , l e d e n d o l a s u a s i c u r e z z a e t ra n q u i l l i t à . L a
ribellione diventa in questo caso anche più difficile poiché è arduo
d i s t i n g u e r e i l c o n f i n e t ra i l g i o c o s e p p u r c r u d e l e e l ’a b u s o .
Ta m a k i M i n o , n e l s u o I j i m e ( B u l l y i n g ) i n J a p a n e s e S c h o o l s : A P r o d u c t
of Japanese Education Based on Group Conformity
100
, distingue
q u a t t r o “g r u p p i ” n e g l i a t t i d i b u l l i s m o : g l i i j i m e k ko , 苛 め っ 子 , i v e r i e
p r o p r i e s e c u t o r i d e i m a l t r a t t a m e n t i , l ’ i j i m e r a r e k ko , 苛 め ら れ っ 子 , l a
vittima prevaricata dai compagni, il
ka n s h ū , 観 衆 , i l p u b b l i c o c h e
i n c o r a g g i a g l i i j i m e k ko e i b ō ka n s h a , 傍 観 , u n a v e ra e p ro p r i a s o r t a d i
spettatori silenziosi che non prendono parte alla situazione ma
f i n g o n o , a n z i , d i n o n v e d e r l a 101.
G l i a g g r e s s o r i , i n d i v i d u a t a u n a v i t t i m a , i n i z i a n o e p ro s e g u o n o l a l o r o
op era
di
persecuzione
sotto
gli
occhi
della
classe,
che
può
100
TAMAKI Mino, Ijime (Bullying) in Japanese Schools: A Product of Japanese Education Based on Group
Conformity, Brisbane, Australia, University of Queensland, 2006, pag.3
101
Ibidem.
84
partecipare
“ a t t i v a m e n t e ”,
assistere
al
“d i v e r t i m e n t o “
oppure
i g n o r a r e l e c i r c o s t a n z e . P u ò c a p i t a r e p e rs i n o c h e g l i i n s e g n a n t i
prendano parte a questi episodi o non intervengano per porne fine.
Emblematico è il comportamento del corpo docente e delle stesse
autorità
scolastiche,
le
quali
tendono
a
i n c o ra g g i a r e
la
s o p p o r t a z i o n e i n c o l o ro c h e v e n g o n o p e rs e g u i t a t i e a c o p r i r e i f a t t i ,
qualo ra que sti po ssano d anneg giare il nome della scu ola. Il primo
e s e m p i o d i i j i m e c h e g l i s t u d e n t i a n n o v e ra n o è p r o p r i o q u e l l o
causato dagli insegnanti, si stima infatti che negli anni ’90 siano
s t a t e n u m e ro s e l e v i t t i m e d i p u n i z i o n i c o r p o ra l i d a p a r t e d e i d o c e n t i .
Tr a q u e s t i s i r i c o r d a l a m o r t e d i u n a g i o v a n e s t u d e n t e s s a a r r i v a t a i n
ritardo
uccisa dal cancello
della scuola,
chiuso
dal professore
i n c a r i c a t o 102. U t o p i c i p a i o n o a t a l p ro p o s i t o i d o ra m a i n c u i l e f i g u r e
di riferimento della scuola diventano amici dei loro alunni visto che
la maggioranza di essi assume ancora un atteggiamento che li fa
apparire come figure distanti o comunque non disponibili al dialogo.
I casi di ijime si articolano in diverse forme e quelli più comuni
comprendono nascondere og getti
appartenenti alla vittima o dire
cose negative sul suo conto. Frequenti sono anche il danneggiamento
d i i n d u m e n t i s c o l a s t i c i , q u a l i l ’u n i f o r m e o i c a p i a d i b i t i a l l ’o r a d i
e d u c a z i o n e f i s i c a ; g e t t a r e l e s c a r p e n e l l a s p a z z a t u ra o s c r i v e r e
insulti su libri e quaderni.
I l b u l l i s m o t e n d e a d av e r e d i f f e r e n z e n e l g e n e r e s e s s u a l e : l e ra ga z z e ,
non esenti dal fenomeno, tendono a tormentare, in modo differente
d a i r a ga z z i , l e p ro p r i e c o m p a g n e ; m e n t r e i n f a t t i g l i s t u d e n t i s o n o p i ù
102
SUGIMOTO Yoshio, An Introduction to Japanese society, second edition, New York, Cambridge University
Press, 2002, p. 136
85
portati
ad
un
bullismo
di
tipo
fisico
nelle
studentesse
è
più
frequente quello di tipo psicologico. Queste ultime hanno anche la
p ropen sione a maltrattare un sog getto in gruppo, co sa che inve ce
a v v i e n e i n m i s u r a m i n o r e t ra i ra ga z z i – i g r u p p i p o s s o n o a r r i v a r e a
c o m p r e n d e r e u n n u m e r o d i p e rs o n e m a g g i o r e d i d i e c i . L’ i j i m e è
i n o l t r e s o l i t a m e n t e a t t u a t o v e r s o p e rs o n e d e l l o s t e s s o s e s s o : 6 4 . 2 %
d e l l e s t u d e n t e s s e è s t a t o a n ga r i a t o d a r a g a z z e e l ’ 8 2 d e g l i s t u d e n t i
d a r a ga z z i . 103
L’ i j i m e s i v e r i f i c a a n c h e a l i v e l l o v e r b a l e e i l g e r g o è u n o d e l l e s u e
sfaccettature; questo modo di relazionarsi si individua soprattut to
t r a s t u d e n t i e t ra l e p a ro l e u t i l i z z a t e r i t o r n a n o s p e s s o : b o ko b o ko ぼ
こ ぼ こ d a b o ko b o ko n a g u r u ぼ こ ぼ こ 殴 る ( c o l p i r e v i o l e n t e m e n t e ) ,
fukuro 袋 叩 da fukuro dataki ni suru 袋 叩 き に す る ( picchiare
qualcuno
in
gruppo),
che
rimandano
e n t ra m b i
al
concetto
di
“pestaggio” e indicano una forma di violenza fisica e collettiva che
i n c l u d e c a l c i , p u g n i o c o m u n q u e p e r c o s s e . E r u b o エ ル ボ ー , c o l l e ga t o
all’inglese elbow,gomito, sta ad indicare la p arte del corp o in cui la
vittima deve essere colpita.
S i r e g i s t r a n o d e l l e f o r m e d i b u l l i s m o c h e s i r i f a n n o a l l ’ i d e a d i g i o co
a n c h e s e s o l o n o m i n a l m e n t e l u d i c i e s o n o i l p u r o r e s u g o k ko , プ ロ レ ス
ごっこ, wrestling professionale, una sorta di emulazione delle lotte
c o m p i u t e d a i w r e s t l e r e i l ka g o m e r i n c h i , 籠 目 リ ン チ , l e t t e ra l m e n t e
u n l i n c i a g g i o , i n c u i i l p e rs e g u i t a t o v i e n e f a t t o i n g i n o c c h i a r e e ,
103
Florence, DENMARK, Uwe, GIELEN, H. Herbert , KRAUSS, Elizabeth, MIDLARSKY, R., WESNER, Violence in
Schools: Cross-National and Cross-Cultural Perspectives, New York , Springer Science & Business Media,
2006, p.181
86
m e n t r e i l g r u p p o g l i s i m u o v e i n t o r n o e c a n t a l a f a m o s a c a n z o n e 104,
viene picchiato da tutti.
Altra violenza fisica è quella dello spegnere una sigaretta sulla pelle
d e l l a v i t t i m a , i n d i c a t a c o m e ko n j ō y a k i , 根 性 焼 き , m e n t r e è d i t i p o
p s i c o l o g i c o l a c o e r c i z i o n e e s p r e s s a d a i t e r m i n i t s u ka i ka p p a , つ か い か
っ ぱ , e p a s h i r i , ぱ し り , d a t s u ka i p a s h i r i , 使 い 走 り ,
in cui si
c o s t r i n g e u n a l t ro i n d i v i d u o a f a r e d e l l e c o s e s e c o n d o i p r o p r i
desideri, come per esempio correre a comprare degli snack senza,
ovviamente,
avergli
prima
consegnato
del
d e n a ro .
Per
quanto
concerne i soldi si può parlare anche di reato di estorsione, oltre che
d i b u l l i s m o , c o n i l t e r m i n e ka t s u a g e , 喝 上 げ , d a k y ō ka t s u , 恐 喝 , e
m a k i a g e r u , 巻 き 上 げ る 105, d o v e s i v i e n e c o s t a n t e m e n t e o b b l i g a t i a
c o n s e g n a r e d e i s o l d i a i p ro p r i o p p r e s s o r i . P e r f a r e c i ò , s p e s s o i
g i o v a n i t e n d o n o a p r e n d e r e d i n a s c o s t o i s o l d i a i p ro p r i g e n i t o r i
s e n t e n d o s i c o s ì i n c o l p a v e r s o d i l o r o . Va n n o c i t a t i a n c h e t e r m i n i
utilizzati per intimidire od offendere quali kusai, 臭い, kitanai , 汚い,
b a i k i n , 黴 菌 , g o m i , 塵 , o s h i n e , 死 ね . 106
M o l t o c o m u n e è l ’e s s e r e i g n o ra t o , s h i ka t o , シ カ ト , c h e p u ò p o i
d e g e n e r a r e i n u n z e n ’ i n s h i ka t o , 全 員 シ カ ト , i n c u i t u t t i g l i e l e m e n t i
d e l l a c l a s s e n o n c o n s i d e ra n o p i ù u n l o ro c o m p a g n o l a s c i a n d o l o n e l l a
più completa solitudine.
104
Kagome, Kagome, 籠目籠目, gioco a cui è associata una canzone. In esso un bambino, bendato, funge da
oni, 鬼, demone, circondato dagli altri che cantano e battono le mani. Quando la melodia giunge al termine
il piccolo deve indovinare chi gli si trova davanti.
105
Con i termini k y ō k a t s u e m a k i a g e r u s i i n d i c a n o i l r i c a t t o e l ’ e s t o r s i o n e .
106
Rispettivamente puzzolente, sporco, batterio, rifiuto, muori ( il verbo morire è nella sua forma
imperativa).
87
La violenza degli attacchi fisici può variare di intensità e va dal
gettare cose addosso, mettere delle puntine dentro le scarpe o nella
sedia sino al pugnalare con forza la vittima usando delle matite.
Q u e s t e f o r m e p i ù “ b l a n d e ” p o s s o n o a g g r av a rs i e s f o c i a r e i n v e r i e
p r o p r i a t t a c c h i i n c u i s i r i s c o n t ra n o a n c h e m o l e s t i e s e s s u a l i 107.
A l t r o e s e m p i o d i i j i m e , i n f o r m a m e n o g ra v e è l ’u s o d e l p ro n o m e
p e r s o n a l e . S e c o n d o l ’e s a m p i o c i t a t o d a J a p a n e s e L a n g u a g e , G e n d e r,
a n d I d e o l o g y : C u l t u r a l M o d e l s a n d R e a l P e o p l e 108i l g i o v a n e Ta k u è
“c o s t r e t t o ” a m o d i f i c a r e i l m o d o i n c u i s i i d e n t i f i c a a c a u s a d e l l a
presenza di alcuni
compagni di classe
che
lo deridono e
che
e s e r c i t a n o u n a s o r t a d i “ p o t e r e ” a l l ’ i n t e r n o d e l l a s t e s s a 109.
5.3 Netto ijime.
L’ i j i m e p u ò a n c h e a s s u m e r e c o n n o t a z i o n i t e c n o l o g i c h e : è i l c a s o d e l
n e t t o i j i m e , ネ ッ ト 苛 め , i n c u i g ra z i e a l s e m p r e p i ù u t i l i z z a t o
i n t e r n e t , i l b u l l i s m o d i l a g a n e l l a r e t e e n o n s o l o . O g g e t t o d i c ro n a c a
n e r a f u l ’o m i c i d i o d i S a t o m i M i t a ra i , 110 怜 美 御 手 洗 , d i d o d i c i a n n i ,
107
YONEYAMA Shoko, The Japanese High School: Silence and Resistance, New York, Routledge, 1999,
pp.160-161
108
OKAMOTO Shigeko, SHIBAMOTO SMITH Janet S., Japanese Language, Gender, and Ideology : Cultural
Models and Real People:, New York, Oxford University Press 2004,
109
Ibidem, pp.266-267
110
Conosciuto come Sasebo shōroku joji dōkyūsei satsugai jiken, 佐 世 保 小 6 女 児 同 級 生 殺 害 事 件 ,
caso dell’omicidio della compagna di classe della sesta elementare di Sasebo.
D a d i s t i n g u e r e d a l p i ù r e c e n t e Sasebo joshikōsei satsugai jiken, 佐世保女子高生殺害事件, caso
di omicidio di una liceale, avvenuto il 26 giugno del 2014.
88
uccisa da un colpo alla gola inferto con una taglierina da una sua
a m i c a . L a r a ga z z a , l a s c i a t a m o r i r e d i s s a n g u a t a , e ra s t a t a c h i a m a t a
d a l l a s u a c o e t a n e a f u o r i d a l l a c l a s s e d u ra n t e l a p a u s a p ra n z o .
Movente del delitto sarebbero stati dei messag gi riguardanti la sua
assalitrice e che la vittima avrebbe postato in rete. La maestra,
t e r m i n a t a l a p a u s a p ra n z o , a v e v a n o t a t o l ’a s s e n z a d e l l e d u e . D o p o
aver visto la giovane assassina sporca di sangue al suo ritorno in
aula, l’insegnante contattò la polizia e i genitori delle due.
Altri casi sempre connessi con la tecnologia vengono citati in
Confront ing cyber-bullying: what schools need to know to control
misconduct and avoid legal consequences
111
. Nel primo e nel secondo
s o n o d e l l e ra g a z ze l e r e s p o n s a b i l i d e g l i a t t i d i b u l l i s m o . D e l l e
studentesse del terzo anno della scuola media, dopo aver privato un a
l o r o kō h a i , 後 輩 , d e i s u o i v e s t i t i l e h a n n o f a t t o d e l l e f o t o u t i l i z z a n d o
l a f o t o c a m e ra d e i l o r o t e l e f o n i n i . Q u e s t e i m m a g i n i s a r e b b e ro s t a t e
p o i d i f f u s e s e l a r a g a z z a av e s s e r i f e r i t o a i p ro f e s s o r i l ’a c c a d u t o .
Tu t t a v i a , l ’e p i s o d i o d i v e n n e n o t o a l l a s c u o l a c h e r i u s c ì a c a n c e l l a r e
l e f o t o g r a f i e p r i m a c h e v e n i s s e ro p o s t e s u l w e b o i n v i a t e a d a l t r i .
N e l f e b b r a i o d e l 2 0 0 7 , s e i r a ga z z i n e d i Ko b e m e d i a n t e i l o ro c e l l u l a r i
s c a t t a r o n o u n a f o t o d i u n a l o r o c o m p a g n a n u d a e l a p o s t a ro n o s u u n
s i t o w e b i n v i t a n d o g l i u t e n t i a d i n d i c a r e l e l o ro p a r t i p r e f e r i t e d e l
c o r p o d e l l a g i o v a n e . N e l c a s o i n t e r v e n n e l a p o l i z i a p e r l ’a c c u s a d i
atti osceni.
D u e m e s i p r i m a , d u e s t u d e n t i d e l l e m e d i e , m a i n q u e s t o c a s o ra g a z z i ,
a v e v a n o i n v i a t o c i r c a 8 0 0 e m a i l a d u n a l o ro c o m p a g n a c o n m e s s a g g i
111
SHARIFF, Shaheen, Confronting cyber-bullying, what schools need to know to control misconduct and
avoid Legal Consequences, New York, Cambridge University Press, 2009,
89
quali Muori! o Non venire a scuola! I genitori, venuti a conoscenza
del fatto, contattarono la polizia che arrestò i du e. Le procedure
cautelari,
secondo
le
quali
v e n n e ro
i n c a r c e ra t i
per
molestie,
san ciron o un pe riodo d i re clusione pe r un massimo d i due me si e un
pagamento in denaro per un ammontare di cinquecentomila yen.
Sempre nello stesso ann o, nel novembre del 2006, il nome di uno
s t u d e n t e d i A k i t a v e n n e u t i l i z z a t o p e r u n a s t o r i a e ro t i c a p r e s e n t e s u
un
sito
internet.
P ro t a g o n i s t e
del
racconto
erano
anche
al tre
studentesse dipinte in scene piuttosto spinte. Utilizzando pc e
telefonini
la
storia
venne
postata
in
m a n i e ra
anonima.
L’a m m i n i s t r a t o r e d e l s i t o r i m o s s e i l t u t t o s u r i c h i e s t a d e l l e a u t o r i t à
c h e c o n s i d e ra ro n o l ’a c c a d u t o c o m e d i f f a m a z i o n e . N e l m e d e s i m o
m e s e a S a p p o ro , u n r a ga z z o d e l p r i m o a n n o d e l l e s u p e r i o r i p o s t ò s u
i n t e r n e t d e l l e f o t o i n c u i v e n i v a p i c c h i a t o d a d i v e rs i c o m p a g n i d i
c l a s s e d i c u i d u e v e n n e r o p o i s o s p e s i 112.
5 . 4 Tr a g i c i e v e n t i l e g a t i a l l ’ i j i m e .
C a s o p i u t t o s t o e f f e ra t o è q u e l l o av v e n u t o n e l 1 9 9 7 , a Ko b e , p e r
m a n o d i c o l u i c h e s i r i b a t t e z z e r à c o m e S a k a k i b a ra S e i t o . I l r a g a z z o
u c c i s e Ya m a s h i t a Ay a k a e H a s e J u n , r i s p e t t i v a m e n t e d i d i e c i e u n d i c i
anni. Il secondo venne decapitato e mutilato e la sua testa, venne
112
SHARIFF, Shaheen, Confronting cyber-bullying, what schools need to know to control misconduct and
avoid Legal Consequences, Cambridge University Press, New York, 2009, pp. 66-71
90
l a s c i a t a d av a n t i a l c a n c e l l o d e l l ’ i s t i t u t o s c o l a s t i c o p e r p o t e r e s s e r e
visto da tutti gli studenti. Il legame con la scuola è reso esplicito
d a l l o s t e s s o c r i m i n a l e : n e l l a b o c c a d e l p i c c o l o J u n v i e n e r i t ro v a t a
u n a l e t t e ra i n c u i i l k i l l e r s i f i r m av a c o m e “ a s s a s s i n o d e l l a s c u o l a ”. I l
f o r t e r i s e n t i m e n t o d i m o s t r a t o s i n d a i p r i m i m o m e n t i n e i c o n f ro n t i
d e l l a s t r u t t u r a s i p a l e s ò q u a n d o i l ra g a z z o a f f e r m ò d i e s s e r e s t a t o
p i c c h i a t o e a l l o n t a n a t o d a i p ro f e s s o r i n u m e ro s e v o l t e e c h e g l i s t e s s i
gli avevano p ersino imp edito l’ingresso ne ll’istituto. Ricon osciuto
come affetto da sadismo sessuale, venne portato in riformatorio e
p ro ce ssato . Se condo la sua te stimonian za le vittime venivano scelte
per la loro debolezza: in particolare, pare che Jun fosse vittima di
bullismo da parte di alcuni sui compagn i.
Il caso passato poi alla
c r o n a c a c o m e Kō b e r e n z o k u j i d ō s a s s h ō j i ke n , 神 戸 連 続 児 童 殺 傷 事 件 ,
c a s o d e l l ’o m i c i d i o d i b a m b i n i a K ō b e , h a p o r t a t o l ’a t t e n z i o n e n o n
s o l o s u l l ’o m i c i d a m a a n c h e s u l l a d i f f i c i l e p r e s s i o n e c h e l a s c u o l a
e s e r c i t a s u g l i s t u d e n t i 113.
L a p a u r a d i s u b i r e c o s t a n t i u m i l i a z i o n i p u ò p o r t a r e a l l ’a b b a n d o n o
d e l l a v i t a s c o l a s t i c a : n u m e ro s i s o n o i c a s i d i t o ko k y ō h i , 登 校 拒 否 , c h e
s i v e r i f i c a n o s o p ra t t u t t o a p a r t i r e d a l l ’u l t i m o a n n o d e l l e s c u o l e
medie. Quando la pressione, non solo in ambito accademico ma
an ch e in quello u man o, diviene in sopportabile nasce il conflitto tra il
d o v e r e – s c o l a s t i c o , i n q u e s t o c a s o – e i l p ro p r i o i n t i m o c h e s i
r i b e l l a : i c a s i d i r i t i ro d a s c u o l a n o n s o n o s o l o r e l a t i v i a d u n r i f i u t o
volontario ma sono prettamente dovuti ad un’impossib ilità sia fisica
c h e p s i c o l o g i c a . I s i n t o m i p i ù f r e q u e n t i r i s c o n t ra t i s o n o m a l d i t e s t a ,
113
YONEYAMA Shoko, op.cit, pp.247-248
91
nau see, capogiri, ecc. Alternativa alla sopp ortaz ione è il suicidio,
c o n s i d e r a t o c o m e u n a n t i d o t o a l l a d i s p e ra z i o n e .
Uno degli episodi che scossero l’opinione pubblica si verificò nel
febbraio del 1986. Il giovane e sfortunato protagonista era uno
studente delle scuole medie inferiori. Il ragazzo, assente da scuola
per delle ferite precedentemente infertegli, al suo ritorno assistette
al funerale che i suoi compagni ave vano organizzato per lui. Il banco
era stato spinto vicino alla lavagna, dei fiori e persino dell’incenso
erano stati posti vicino alla sua foto. Vi erano anche dei volantini
che erano stati fatti circolare e su cui non solo gli studenti avevano
scritto delle frasi di cordoglio - o crudele ironia, quali “vedi di
morire presto”- ma persino dei docenti avevano partecipato. Il
tredicenne fu poi trovato impiccato in una stazione a Morioka vicino
alla casa della nonna. Portava con sé una lettera in cui accusava i
compagni delle azioni che avevano perpetrato a suo danno e di aver
vissuto una vita infernale a causa loro. Shikagawa Hirofumi, questo il
nome del giovane, era stato spesso picchiato e aveva persino
ricevuto delle minacce di morte tramite telefonate a ca sa. L’aspetto
più terrificante della vicenda è che nessuno fece niente in proposito,
anzi
quando
il
padre
del
ragazzo
si
rivolse
alla
polizia,
agli
insegnanti e ai genitori dei “bulli”, gli venne unicamente consigliato
di cambiare scuola. Insolito è però s tato il coinvolgimento dei
professori i quali tendono normalmente a non farsi coinvolgere
dando l’impressione di essere all’oscuro delle vicende nel tentativo
di preservare il buon nome dell’istituto o la propria posizione nei
confronti di più alte cariche . Gli insegnanti che avevano firmato le
condoglianze furono puniti solo da un punto di vista lavorativo: uno
92
venne licenziato, il principale, due insegnanti furono costretti a dare
le dimissioni e altri due a rifare il kenshū, 研修, preparazione per i
docenti,
per un anno. Fu la prima volta che vennero prese delle
misure disciplinari nei confronti del corpo docenti. Tuttavia, al
processo avvenuto in seguito, la scuola non fu ritenuta responsabile
dell’accaduto
114
. La corte dichiarò che sradicare completamente
queste pratiche fosse estremamente difficile, aggiungendo inoltre
che nel processo di crescita era necessario essere esposti a questo
fenomeno.
I casi di ijime dovevano essere quindi riconosciuti come specifici. Si
s t i m a c h e g i à n e l 1 9 8 5 e s s i ra g g i u n g e s s e r o i 1 5 5 0 0 0 e q u e s t i
r a p p r e s e n t a n o s o l o i l n u m e ro d i q u e l l i “ u f f i c i a l m e n t e ” r i p o r t a t i . D a l
1982
al
1986
gli
episodi
di
violenza
all’interno
delle
scuole
passarono d a circa du emila casi al dopp io . Ne gli anni ’90 i casi
d i m i n u i r o n o m a i l b u l l i s m o r i m a s e c o m u n q u e u n a c a ra t t e r i s t i c a
costante della vita scolastica giapponese: si contano circa trentamila
c a s i s e g n a l a t i n e l 2 0 0 0 115.
5.5 Reazioni al fenomeno.
I l M o n b u k a ga k u s h ō f o r m ò u n c o n c i l i o c h e s i o c c u p a s s e d e i b a m b i n i e
de i p rob lemi co mpo rtame ntali ne gli ist ituti scolastici. Ne l tentativo
d i f a r f r o n t e a q u e s t o p ro b l e m a e d a r g i n a r n e i l c r e s c e n t e d i l a ga r e , s i
114
http://www.apnewsarchive.com/1991/Court-Rules-School-Not-Responsible-for-Child-s-Suicide/idfcb5f3df3f2735e145fa237859ceef84 Ultimo accesso 29 Settembre 2014
115
SUGIMOTO Yoshio , op.cit. pag.137
93
r i u s c ì a d a t t i ra r e l ’a t t e n z i o n e d e l l e s c u o l e s u l l a q u e s t i o n e e s u l m o d o
d i t r a t t a r l a . F u ro n o d a t i n u m e ro s i s u g g e r i m e n t i p e r c e r c a r e d i r i d u r r e
la piaga del bullismo non solo nei contesti dell’istruzione ma anche
in ambito familiare e della vita comunitaria.
Ve n n e r o i n c o ra g g i a t i n o n s o l o g l i i n s e g n a n t i , a d a v e r e u n m i g l i o r e
a p p r o c c i o c o m u n i c a t i v o v e rs o i p r o p r i s t u d e n t i , m a s i c e r c ò d i f a r
l e v a s u u n a m a g g i o r e s o l i d a r i e t à v e rs o l e v i t t i m e d i t a l i a b u s i . Tra i
v a r i c o n s i g l i v a n o t a t a l a g ra n d e i m p o r t a n z a d a t a a l l a c o m u n i c a z i o n e
e ad una serena atmosfera all’interno della famiglia unita ad una
maggiore
c o l l a b o r a z i o n e d e l l a s c u o l a v e r s o l e r i c h i e s t e d ’a i u t o .
Tu t t o
m i r av a
ciò
a
s ra d i c a r e
le
ormai,
p u r t ro p p o ,
consolidate
a b i t u d i n i a d i g n o r a r e i l p ro b l e m a .
N o n o s t a n t e q u e s t e a z i o n i , i l f e n o m e n o d e l l ’ i j i m e n o n s e m b rò e n o n
s e m b r a t u t t o r a p l a c a r s i . N o n è d ’a i u t o i l ga p g e n e ra z i o n a l e t r a a l u n n i
e insegnanti che porta spesso ad una mancata comprensione in
ent rambe le direzioni. Inoltre le rigide re gole sco last iche e la
p r e s s i o n e e s e r c i t a t a s u g l i s t u d e n t i p e r l ’av a n z a m e n t o n e l l a c a r r i e ra
scolastica possono portare o ad un abbandono della stessa o ad una
p r e v a r i c a z i o n e v e rs o i p i ù d e b o l i a t t ra v e r s o a t t i d i b u l l i s m o . I l c l i m a
che
si
r e s p i ra
all’interno
della
classe
è
carico
di
ansia
e
i n s o d d i s f a z i o n e , g l i s t u d e n t i i n f a t t i d i c h i a ra n o d i s e n t i r s i f r u s t a t i
dalle esperienze scolastiche. Una delle cause dell’ ijime va ricercata
p roprio nell’infelicità che que sta vita comporta e la ne ce ssità di
s f o ga r e q u e s t i s e n t i m e n t i n e ga t i v i s u i l o ro p a r i c h e f u n g o n o c o m e
c a p r i e s p i a t o r i . L a p ro f o n d a c o m p e t i t i v i t à i n d i r i z z a t a a l l a c a r r i e r a
futura unita alla mancanza di un reale rapporto e alle strette regole
94
vigenti
portano
a
dei
risultati
spesso
d i s a s t ro s i .
Queste
sono
r i t e n u t e t ra l e p r i n c i p a l i c a u s e d e l f e n o m e n o a n c h e s e n o n è
ovviamente possibile ricondurre ogni singolo caso alle suddette
m o t i v a z i o n i p e r i l r i s c h i o d i g e n e ra l i z z a r e u n p r o b l e m a c h e i n v e c e
a n d r e b b e a f f ro n t a t o n e l l o s p e c i f i c o 116.
I giovani soggetti a queste pressioni tendono ad abbandonare la
s c u o l a i n c r e m e n t a n d o i l n u m e r o d e i f u t ō kō , 不 登 校 , i g i o v a n i c h e
“rifiutano” la scuola. Più di 12700 casi sono quelli registrati già nel
1998. La mag gior parte di questi studenti viene descritta come “bravi
ragazzi” che vorrebbe andare a scuola ma per qualche motivo non
p u ò 117.
N e l 1 9 9 6 f u t e n u t o u n s i m p o s i o d a l m i n i s t ro d e l l ’ i s t r u z i o n e e d e l l e
s c i e n z e e l ’ i s t i t u t o n a z i o n a l e d e l l a r i c e r c a p e r l ’ i s t r u z i o n e ( Ko k u r i t s u
Ky ō i k u
Seisaku
Ke n k y ū j o ,
国 立 教 育 政 策 研 究 所))
nel
quale
si
d i s c u s s e r o n u m e ro s i c a s i d i b u l l i s m o , a n c h e d i p a e s i s t r a n i e r i . L a
c o n v i n z i o n e d e l l ’u n i c i t à d e l l a p ro p r i a c u l t u ra s i e ra p a l e s a t a a n c h e i n
q u e s t o f ra n g e n t e , i n d u c e n d o a p e n s a r e e r r o n e a m e n t e c h e s o l o n e l
p r o p r i o p a e s e p o t e s s e ro v e r i f i c a r s i c a s i s i m i l i , r i t o r n a n d o a l t e m a
d e l l ’ u n i c i t à d e l G i a p p o n e . C o m e r i s u l t a t o s i e b b e u n ’ i n t ro d u z i o n e d i
a l c u n i p r o g ra m m i a n t i - b u l l i s m o a p p a r t e n e n t i a p a e s i q u a l i N o r v e g i a e
S v e z i a 118.
116
Florence DENMARK, Uwe GIELEN, H. Herbert KRAUSS, Elizabeth MIDLARSKY, R. WESNER, op cit, p.173
117
Lawrence H GERSTEIN, International Handbook of Cross-Cultural Counseling: Cultural Assumptions and
Practices Worldwide, Sage Publications, Los Angeles 2009, p. 162
118
Florence DENMARK, Uwe GIELEN, H. Herbert KRAUSS, Elizabeth MIDLARSKY, R. WESNER, op.cit, p.172
95
S e c o n d o l ’A p p l i e d D e v e l o p m e n t a l P sy c h o l o g y : T h e o r y, P r a c t i c e , a n d
Research from Japan
119
gli episodi di bullismo hanno una maggiore
durata nel tempo se si verificano nei livelli di istruzione più alti. Si
r i s c o n t r a n o c i r c a i l 7 0 % d e i c a s i n e l l e s c u o l e s u p e r i o r i c o n t ro i l 3 0 %
della scuola primaria e il 40% delle scuole medie. Spesso inoltre sia i
p rofesso ri
che
i
genitori
degli
studenti
hanno
una
maggiore
c o n s a p e v o l e z z a d e l f e n o m e n o p ro p r i o n e i l i c e i 120.
5.6 Suicidio e silenzio.
N o n o s t a n t e l e m i s u r e i n d e t t e d a l g o v e r n o p e rò u n n u o v o c a s o d i
s u i c i d i o s i v e r i f i c ò n e l 1 9 9 4 . O ko c h i K i y o t e r u , s t u d e n t e t r e d i c e n n e s i
i m p i c c ò n e l l a s u a c a s a d o p o av e r l a s c i a t o s c r i t t o n o n s o l o c i ò c h e
alcuni compagni gli avevano fatto – e di cui lasciava pure i nomi – ma
a n c h e l a q u a n t i t à d d e n a ro c h e g l i av e v a n o e s t o r t o , p i ù d i u n m i l i o n e
d i y e n . G l i e p i s o d i d i b u l l i s m o av e v a n o av u t o u n ’e s c a l a t i o n a n d a n d o
dalla semplice distruzione della sua bicic letta, ai pestaggi, i cui segni
e r a n o v i s i b i l i – e p e r i q u a l i n e s s u n o e ra i n t e r v e n u t o , n e m m e n o g l i
insegnanti – ad un tentativo di annegamento.
I l ra ga z z o n o n a v e v a
mai denunciato i suoi oppressori ma li riteneva, anzi, amici. Kiyoteru
119
David W.SHWALB; NAKAZAWA Jun , Barbara J. SHWALB, Applied Developmental Psychology: Theory,
Practice, and Research from Japan, Information Age Publishing, 2005, p.304
120
Florence DENMARK, Uwe GIELEN, H. Herbert KRAUSS, Elizabeth MIDLARSKY, R. WESNER, op.cit, pag.181
96
e r a s t a t o p r e s o d i m i r a d o p o av e r d i fe s o u n a l t r o s t u d e n t e v i t t i m a d i
bullismo.
Sono tanti i casi di suicidio che si verificano ogni anno e molti sono
l e g a t i a l l ’ i j i m e , t u t t av i a q u e s t o n o n p u ò e s s e r e e s p r e s s o c o n c e r t e z z a
a meno che la vittima non lasci, come nei casi sop ra citati, delle
l e t t e r e i n f o r m a n d o d e l l a p ro p r i a s i t u a z i o n e 121.
Caratterist ica d elle vittime di ijime è il silenzio . Per cap irlo ci si de ve
p r i m a c o n f ro n t a r e s u c o m e v i e n e v i s s u t o l ’a m b i e n t e s c o l a s t i c o .
Questa istituzione viene vissuta da molti come una sor ta di prigione
i n c u i l ’u n i c a c o s a c h e s i p u ò f a r e è a s c o l t a r e l ’ i n s e g n a n t e e
a s s i m i l a r e i n u m e ro s i c o n c e t t i . N o n è n e c e s s a r i a u n a p a r t e c i p a z i o n e
attiva se non richiesta e non è sentito indispensabile esprimere la
p r o p r i a o p i n i o n e . N e l g i u g n o e n e l l u g l i o d e l 1 9 9 7 l a r i v i s t a S h i n ke n
z e m i c h ū g a ku kō z a , 進 研 ゼ ミ 中 学 講 座 , r u p p e q u e s t o s i l e n z i o e d i n i z i ò
a p a r l a r e d e l f e n o m e n o d e l l ’ i j i m e . N u m e r o s e f u ro n o l e l e t t e r e i n v i a t e
m a q u e l l o c h e l e c a ra t t e r i z z av a e r a l a r i c h i e s t a d e l l a s e g r e t e z z a ; e ra
importante che nessuno sapesse che loro le ave vano scritte. Questa
s o r t a d i d i f e s a a v e v a s p i n t o i g i o v a n i a t ro v a r e s ì i l c o ra g g i o p e r
d e n u n c i a r e q u e s t a s i t u a z i o n e m a l a p a u ra i m p e d i v a l o ro d i e s p o r s i
u l t e r i o r m e n t e . E ra i n f a t t i , p ro p r i o l a p o s s i b i l i t à d e l l ’a n o n i m a t o c h e
a v e v a p e r m e s s o a m o l t i d i s c r i v e r e 122.
Sembra proprio questo un ulteriore dramma all’interno del già
a l l a r m a n t e f e n o m e n o : l a d i f f i c o l t à n e l l ’e s p r i m e r e l a p ro p r i a a n g o s c i a
d a p a r t e d e l l e v i t t i m e e l a s t e s s a i n c a p a c i t à d i c o l o ro c h e i n v e c e
121
Numerosi sono anche i casi elencati come tentativi di suicidio, non riportati nelle statistiche.
122
YONEYAMA Shoko , op.cit. pp.86
97
d o v r e b b e ro d i f e n d e r l e c o m p o r t a n o u n s e m p r e m a g g i o r e a g g r av a r s i
d e l l a s i t u a z i o n e . At t u a l m e n t e , l e c i r c o s t a n z e n o n p a i o n o t ro v a r e u n a
soluzione positiva poiché la “vergogna” del dover affrontare ciò che
i n v e c e s i t e n d e a n a s c o n d e r e , s o p ra t t u t t o i n a m b i e n t e s c o l a s t i c o ,
porta i
perseguitati o ad una passiva resistenza o - nella maggior
p a r t e d e i c a s i - a l s u i c i d i o n e l t e n t a t i v o d i f u g g i r e d a l l ’o p p r e s s i o n e
alla quale sono sottoposti.
98
Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo:
3 5 - s a i n o kō kō s e i








Titolo: 35 歳の高校生
Titolo in romaji: 35 sai no kōkōsei
Formato: renzoku
Genere: drammatico, scolastico
Episodi: 11
Indici di ascolto: 13.1 %
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 13 Aprile – 22 Luglio 2013
Tr a m a
B a b a A y a ko , t r e n t a c i n q u e n n e d a l p a s s a t o o s c u ro , t o r n a s u i b a n c h i d i
s c u o l a p e r o t t e n e r i l d i p l o m a . I l c l i m a c h e t ro v a è p e rò q u e l l o d i u n a
classe vittima del fenomeno dell’ ijime non solo tra gli studenti ma
a n c h e t r a i d o c e n t i : u n o d i e s s i t e n t e rà i l s u i c i d i o 123 d o p o e s s e re
stato vittima di un complotto in cui veniva presentato come un
123
L’episodio non sembra appartenere solo alle fiction: gli episodi di bullismo e comunque di violenza in
generale hanno creato seri problemi anche nel corpo docenti tanto che si è registrato un aumento dei casi
di malattie mentali dal 1995
99
maniaco
sessuale.
Le
continue
difficoltà
incontrate
d a l l ’u o m o
d u r a n t e l a s u a e s p e r i e n z a v e n g o n o t ra s c r i t t e i n u n d i a r i o i n c u i n o n
solo
emergono
le
angherie
dei
suoi
studenti
ma
soprattutto
l’indifferenza dei suoi colleghi. La gestione della vita scolastica è in
mano alla squadra 1, un gruppo di sei/sette studenti che vessa gli
a l t r i e i m p o n e l a p ro p r i a v o l o n t à p e r s i n o a g l i i n s e g n a n t i . I l g i o v a n e
p r o f e s s o r K o i z u m i è i n f a t t i t e r ro r i z z a t o d a l l ’ i d e a d i f i n i r e i n f o n d o
a l l a c l a s s i f i c a e a s s e c o n d a s e m p r e l e r i c h i e s t e d e i “ b u l l i ”.
A p o c o a p o c o Ay a ko r i u s c i r à a s p e z z a r e l e c a t e n e c h e l e g a n o i
c o m p o n e n t i d e l l a c l a s s e i n t e ra g e n d o n o n s o l o c o n i s u o i c o m p a g n i d i
c l a s s e m a a n c h e c o n i p ro f e s s o r i e g l i s t e s s i g e n i t o r i d e g l i a l u n n i .
Uno dei primi casi è quello in cui una studentessa preferisce
mangiare il suo bentō da sola nella toilet poiché non le è possibile
f a r l o n e l l ’a u l a c o n l e a l t r e .
Ai wo kudasai








Titolo: 愛をください
Titolo in romaji: ai wo kudasai
Formato: renzoku
Genere: drammatico,
Episodi: 12
Indici di ascolto: 11.1 %
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 1 Luglio – 30 Settembre 2000

100
Tr a m a
R i r i k a l a v o ra p a r t - t i m e c o m e m a e s t ra d ’a s i l o e s e b b e n e n o n a b b i a
m a i c o n o s c i u t o l ’a m o r e d i u n a f a m i g l i a , a m a s i n c e r a m e n t e i s u o i
alunni ed è
ricambiata.
Ma nonostante
l’ aspetto
giovale
che
m a n i f e s t a a l l a v o ro è c o m e s e av e s s e d u e p e rs o n a l i t à d i s t i n t e : l a
mattina è una timida insegnate e la sera è una donna che vuole ad
o gni costo “assorbire” la fe licità alt rui, un a gioia che non riesce ad
a v e r e o t ro v a r e a l l ’ i n t e r n o d e l l a p ro p r i a e s i s t e n z a . L a g i o v a n e è
convinta
che
questa
mancanza
possa
dipendere
d a l l ’a s s e n z a
d e l l ’a m o r e d e l l a f a m i g l i a d i o r i g i n e , c h e n o n h a m a i c o n o s c i u t o .
I l s u o d i s a g i o l o m a n i f e s t a t ra m i t e u n a s e r r a t a c o r r i s p o n d e n z a c o n
Nagasama, poeta incontrato anni prima durante un tentativo di
suicidio: arrivata al limite, dopo anni di maltrattamenti da parte del
d i r e t t o r e d e l l ’ i s t i t u t o n e l q u a l e e r a c r e s c i u t a , av e v a p e n s a t o c h e
l ’u n i c a s o l u z i o n e f o s s e q u e l l a d i g e t t a r s i d a u n p o n t e .
G l i e p i s o d i d i i j i m e n o n s e m b ra n o p e rò t e r m i n a r e c o n l ’a d o l e s c e n z a .
Q u e s t i s i v e r i f i c a n o i n f a t t i a n c h e n e l l ’a m b i t o l av o ra t i v o d a p a r t e
d e l l e m a d r i d i a l c u n i b a m b i n i e d a i s u o i s u p e r i o r i c h e a p p ro f i t t a n o i n
o g n i m o d o p e r r i m p ro v e ra r l a .
Gokusen

Titolo: ごくせん
101







Titolo in romaji: gokuse
Formato: renzoku
Genere: commedia scolastica
Episodi: 12 + 1
Indici di ascolto: 17.43 %
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 1 Aprile – 3 Luglio 2002
Trama
Il sogno di fare l’insegnante è diventato per lei rea ltà e Kumiko è
pronta per il suo primo giorno di scuola. Tuttavia la classe che le
viene assegnata è la difficile 3 – D, incubo di tutti i suoi colleghi. La
professoressa Yamaguchi o Yankumi, come verrà poi ribattezzata, è
però
l’erede
del
clan
yakuza
deg li
Oedo
e
non
si
spaventa
certamente dinanzi alle azioni dei suoi nuovi alunni.
I suoi studenti, svogliati, pigri, con capelli ossigenati e mezzi
teppisti, cercheranno di farla scappare con tutti i mezzi possibili ma
non ci riusciranno.
Il tema, trattato specificatamente nella sesta puntata della prima
serie, è quello dell’ijime, i cui episodi hanno portato Yuki a rifiutare
la scuola. Venutane a conoscenza, Kumiko non solo deciderà di
riportare il ragazzo in classe ma gli fornirà anche una sorta di
allenamento contro i bulli che lo avevano attaccato. E’ in questa
circostanza che si scopre qualcosa in più sul passato dell’insegnante:
dopo la morte dei suoi genitori e il suo trasferimento a casa del
102
nonno era stata lei stessa presa di mira dai suoi compagni. F u
proprio il boss ad aiutarla ad affrontare quel momento insegnandole,
come lei farà poi con Yuki, a non fuggire dalla situazione ma a far
fronte alle difficoltà.
Il dorama si basa sul manga omonimo di Kozueko Moritomo( 梢子森本
27 Febbraio - ) il cui titolo deriva da gokudō sensei, 極道先生, che
p o t r e b b e e s s e r e t r a d o t t o c o m e p r o f e s s o r e s s a g a n g s t e r 124.
G r e a t t e a c h e r O n i z u ka








Titolo: グレート ティーチャー オニヅカ
Titolo in romaji: GTO – Great teacher Onizuka
Formato: renzoku
Genere: commedia scolastica
Episodi: 12
Indici di ascolto: 28.3 %
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 7 Luglio - 22 Settembre 1998
Tr a m a
L’e x t e p p i s t a E i k i c h i O n i z u ka v i e n e a s s u n t o d a l p r e s i d e d i u n a s c u o l a
s u p e r i o r e e i n t r a p r e n d e l a s u a c a r r i e ra c o m e i n c a r i c a t o d e l l a c l a s s e 2
124
Con gokudō si indica anche la yakuza di cui Kumiko fa parte.
103
s e z i o n e 4 . A l l ’ i n t e r n o v i s o n o d e g l i s t u d e n t i c o n sv a r i a t i p r o b l e m i :
incomprensioni
con
i
genitori,
solitudini,
casi
di
bullismo,
p ro stituzione mino rile, e cc. Il giovan e, con metodi non sempre
a t t i n e n t i a l l e r e g o l e e s p e s s o f u o r i d a g l i s c h e m i , s a rà c a p a c e d i
trasformare degli alunni insofferenti in veri e propri amici – come li
d e f i n i s c e l u i s t e s s o – c o n i q u a l i t r a s c o r r e r e n o n s o l t a n t o l ’a n n o
scolastico.
U n g r a v e e p i s o d i o d i b u l l i s m o s i v e r i f i c a n e i c o n f ro n t i d e l p i c c o l o
N o b o r u . I s u o i a g g r e s s o r i , d i v e rs a m e n t e d a q u a n t o r i s u l t a s p e s s o
nelle statistiche, sono tre ragazze. I soprusi sono prettamente di tipo
f i s i c o e c i ò s a r à p a l e s e q u a n d o l o s t u d e n t e , s p o g l i a t o s i , m o s t r e rà l e
cicatrici e le ferite infertegli. Onizuka, per bloccare le azioni delle
tre decide di interveni re. Scena che può risultare alquanto forte è
quando la giovane leader del gruppo viene tenuta in bilico sul
cornicione
della
scuola
per
farle
p ro v a r e
la
pena
che
av e v a
precedentemente inferto alla sua vittima.
D a l m a n g a d i F u j i s a w a Tō r u ( 藤 沢 と お る 1 2 G e n n a i o 1 9 6 7 - ) è s t a t o
t r a t t o a n c h e u n a n i m e . U n r e m a ke d e l l o s t e s s o d o r a m a s i a r t i c o l a i n
due stagioni, la prima andata in onda nel 2012 , la seconda nel
12014.
104
Hagane no onna








Titolo: ハガネの女
Titolo in romaji: hagane no onna
Formato: renzoku
Genere: scolastico, drammatico
Episodi: 7 (prima stagione)
Indici di ascolto: /
Rete televisiva: TV Asahi
Periodo di trasmissione: 21 Maggio – 2 Luglio 2010
Tr a m a
H a ga I n e ko , a b b a n d o n a t a l a p ro f e s s i o n e d i i n s e g n a n t e i n v i s t a d e l
m a t r i m o n i o , v i e n e i n v e c e l a s c i a t a d a l f u t u r e s p o s o e s i d à a l l ’a l c o o l .
In suo aiuto arriva un vecchio amico che le propone di fare da
s u p p l e n t e n e l l a s c u o l a d o v e i n s e g n a : l a c l a s s e è r i m a s t a s p ro v v i s t a d i
docente dopo che numerosi hanno rinunciato all’incarico. Il motivo è
subito chiaro: tra i bambini della classe 4 sezione 3 ci sono numerosi
casi di bullismo a cui nemmeno gli insegnanti riescono a porre
r i m e d i o . S o l o I n e ko r i u s c i r à i n q u a l c h e m o d o a d i n t e r v e n i r e i n q u e s t e
d i n a m i c h e c h e s i t ra s c i n a n o d a t e m p o . I p ro t a g o n i s t i n o n s o n o
soltanto
i
bambini
ma
fondamentale. Gli atti di
anche
le
ra ga z z e
hanno
un
ruolo
ijime vanno dalle offese verbali agli
s c h i a f f i , a i p e s t a g g i d a v a n t i a t u t t i g l i a l t r i c o m p a g n i e p e rs i n o
105
a l l ’u c c i s i o n e d i a l c u n i a n i m a l i : u n p i c c o l o c o n i g l i o v i e n e p o s t o n e l
c a s s e t t o d e l l a s c r i v a n i a d e l l a p ro f e s s o r e s s a .
I l n o m e d e l d ra m a d e r i v a d a l s o p r a n n o m e d e l l a p ro t a g o n i s t a , H a n e ko ,
d e r i v a t o d a l c o g n o m e ( H a ga ) e d a u n a s i l l a b a d e l n o m e ( I n e ko ) 125. I l
t e r m i n e h a g a n e i n d i c a l ’a c c i a i o , p ro p r i o a d i n d i c a r e l a f o r z a d e l l a
donna che non si pie ga neanche dinanzi al dolore.
Hana yori dango

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Titolo: 花より男子
T i t o l o i n r o m a j i : h a n a yo r i d a n g o
Formato: renzoku
Genere: commedia romantica
Episodi: 9 (prima stagione)
Indici di ascolto: 19.6 %
Rete televisiva: TBS
Periodo di trasmissione: 21 Ottobre – 16 Dicembre 2005
Tr a m a
F a m o s i s s i m o i n t u t t a l ’A s i a t a n t o d a e s s e r e o g g e t t o d i r e m a ke i n
Ta i w a n , i n C o r e a d e l S u d , i n C i n a e r e c e n t e m e n t e a n c h e i n A m e r i c a , i l
125
Haga e la sillaba ne di Ineko.
106
d o r a m a t r a t t o d a l m a n ga d i Ka m i o Yo ko ( 神 尾 葉 子 , 2 9 g i u g n o 1 9 6 6 - )
h a c o m e p r o t a g o n i s t a M a k i n o Ts u k u s h i e g l i F 4 , s t u d e n t i d e l l a
p r e s t i g i o s a E i t o k u G a r d e n . L a ra ga z z a , l ’u n i c a p o v e ra t r a g l i a l l i e v i
milionari, difende un giorno una sua amica dalle prepotenze di uno
d e g l i F 4 , i q u a t t ro f i o r i , f i g l i d i e s p o n e n t i m i l i o n a r i d e l l a s o c i e t à c h e
d e c i d o n o l e s o r t i d e l l a s c u o l a g ra z i e a l l e l o ro i m p o r t a n t i d o n a z i o n i .
L a v i t t i m a d e l l e l o r o a n g h e r i e v i e n e d e s i g n a t a t ra m i t e u n c a r t e l l i n o
rosso ed è costretta a subire ogni genere di bullismo, dai rifiuti
g e t t a t i a d d o s s o , a i s e c c h i d ’a c q u a a l l ’e s s e r e c o s t r e t t i a p u l i r e l e
s c a r p e d e l l e a d e r, D o my ō j i , c o n l a l i n g u a . L’ i n t e r a s c u o l a p a r t e c i p a
agli episodi di bullismo i cui registi principali sono appunto i quattro
r a g a z z i . M a k i n o n o n è p e rò d i s p o s t a a f a r s i m a l t r a t t a r e e d e c i d e d i
c o m b a t t e r e , a n c h e f i s i c a m e n t e c o n t ro i l s u o n u o v o n e m i c o .
I l t i t o l o d e l m a n ga s i b a s a s u u n n o t o p ro v e r b i o g i a p p o n e s e , h a n a
y o r i d a n g o 126, 花 よ り 団 子 , i n c u i l ’a u t r i c e h a s o s t i t u i t o g l i u l t i m i d u e
i d e o g r a m m i c o n 男 子 , l a c u i c o r r e t t a p ro n u n c i a s a r e b b e i n v e c e
danshi.
Hana yori dango returns


Titolo: 花より男子~リターンズ~
T i t o l o i n r o m a j i : h a n a yo r i d a n g o r e t u r n s
126
Lett. “Meglio i dango dei fiori”. I dango sono dei tipici dolci giapponesi preparati con farina di riso
glutinoso. Il proverbio consiglia di indirizzarsi verso le cose importanti, come i dango e quindi più in
generale il cibo, rispetto a ciò che invece, come i fiori, non ha un valore pratico ma solo bellezza superficiale.
107

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Formato: renzoku
Genere: commedia romantica
Episodi: 11
Indici di ascolto: 21.7 %
Rete televisiva: TBS
Periodo di trasmissione: 5 Gennaio - 16 Marzo 2007
Tr a m a
N e l l a s e c o n d a s e r i e , l e av v e n t u r e r i p r e n d o n o d o p o i l d i p l o m a d e i
p r o t a g o n i s t i . G l i F 4 , p ro f o n d a m e n t e c a m b i a t i d o p o av e r c o n o s c i u t o
M a k i n o , s o n o m a t u r a t i e h a n n o a b b a n d o n a t o i l o ro m o d i d i f a r e d a
t e p p i s t i . Tu t t a v i a c ’è c h i p ro v a d e l r i s e n t i m e n t o v e r s o l e l o ro a z i o n i
passate
ed emulando
le
l o ro
gesta fa ricomparire
sulle
scene
s c o l a s t i c h e i l t a n t o t e m u t o c a r t e l l i n o ro s s o . G l i e p i s o d i d i b u l l i s m o
h a n n o p e r ò v i t a b r e v e i n q u a n t o s a ra n n o g l i s t e s s i F 4 a d i n t e r v e n i r e
e p o r v i f i n e . L a s t o r i a p o i s i c o n c e n t r e rà p r i n c i p a l m e n t e s u l l e
v i c e n d e a m o ro s e d e i d u e p e rs o n a g g i p r i n c i p a l i i n t e r c a l a t e d a q u e l l e
degli attori secondari.
H o ka b e n


Titolo: ホカベン
Titolo in romaji: hokaben
108
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
Formato: renzoku
Genere: legale, drammatico
Episodi: 10
Indici di ascolto: 8.1 %
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 16 Aprile – Giugno 2008
Tr a m a
D o m o t o A ka r i è u n a g i o v a n e av v o c a t e s s a f e r m a m e n t e c o n v i n t a c h e l a
giustizia debba sempre trionfare. È questo il motivo per cui ha
i n t r a p r e s o l a c a r r i e ra l e g a l e : d i f e n d e r e i p i ù d e b o l i . Tu t t av i a , s i
s c o n t r a b e n p r e s t o c o n l a d u ra r e a l t à , r a p p r e s e n t a t a i n p a r t i c o l a r
m o d o d a R e i ko Ku d o c h e s e g u e l e l i n e e s e c o n d o l e q u a l i u n b u o n
av vocato deve difendere sempre il proprio cliente, innocente o
c o l p e v o l e c h e s i a . A k a r i r i c e r c a d i s p e ra t a m e n t e l a v e r i t à a n c h e n e l
c a s o d e l l a m o r t e d i u n ra ga z z o av v e n u t a d u ra n t e u n ’e s c u r s i o n e c o n l a
s c u o l a . C o n v i n t a c h e l o s t u d e n t e s i a s t a t o v i t t i m a d i b u l l i s m o i n d a ga
per conto proprio sino a scontrarsi apertamente con i suoi superiori.
L a v e r i t à c h e v e r rà a g a l l a s u g l i e p i s o d i d i i j i m e s a rà l ’o p p o s t o d i c i ò
c h e l a g i o v a n e s i e ra f i g u r a t a e i l c a s o l a p o r t e rà a i n t e r ro ga rs i
ulteriormente sul suo ruolo.
A n c h e i n q u e s t o d ra m a , l ’a m b i e n t e s c o l a s t i c o t e n t a i n o g n i m o d o d i
scro llarsi
di
dosso
il
pesante
fardello
dell’ ijime.
Ma
ciò
che
mag giormente può sorprendere è il fatto che nel caso di specie, il
“ b u l l o ” a b b i a t ro v a t o d e l l e v i t t i m e c h e h a n n o d e c i s o d i r e a g i r e a l l e
a n g h e r i e , p e r s i n o , s i p o t r e b b e d i r e , i n m a n i e ra e c c e s s i v a .
109
Kazoku game








Titolo: 家族ゲーム
Titolo in romaji: kazoku game
Formato: renzoku
Genere: drammatico, familiare, scolastico
Episodi: 10
Indici di ascolto: 13 %
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 17 Aprile – 19 Giugno 2013
Tr a m a
D a l l ’o p e r a d i H o n m a Yo h e i ( 本 間 洋 平 , 1 9 4 8 - ) i l d ra m a n a r r a l e
v i c e n d e d i Yo s h i m o t o K o y a , o p e r l o m e n o è q u e s t o i l n o m e c h e
f o r n i s c e , i l q u a l e s v o l g e i l r u o l o d i t u t o r e p ro m e t t e n d o r i s u l t a t i
eccezionali
come
a l l ’u n i v e rs i t à
preoccupata
di
per
il
superamento
To k y o .
la
sorte
degli
Convocato
del
figlio
esami
dalla
minore
di
ammissione
famiglia
che
Numata,
non
intende
frequentare la scuola, mediante dei metodi non ortodossi cerca di
a i u t a r e i l g i o v a n e a d i v e n t a r e p i ù f o r t e . S h i g e y u k i , v i t t i m a d i i j i m e 127,
riesce
a
farsi
c o ra g g i o
grazie
alla
presenza
di
Yo s h i m o t o
a p p o g g i a n d o s i s e m p r e p i ù a l u i c o s ì c o m e d e l r e s t o f a l ’ i n t e ra
127
I compagni di classe praticano un vero e proprio pestaggio nei confronti del piccolo, gli abusi non si
interrompono all’uscita di scuola ma proseguono anche lungo la strada verso casa.
110
f a m i g l i a . M a q u a l è i l s e g r e t o c h e n a s c o n d e ? H a d av v e ro u c c i s o
q u a l c u n o c o m e d i c e ? E p e r c h é c o n t i n u a a f a r e l ’a s s u r d o g i o c o d e l l a
f a m i g l i a , i l ka z o k u g a m e , c o n l o s c o p o d i d i s t r u g g e r l a ?
Kingyo Club








Titolo: 金魚倶楽部
T i t o l o i n r o m a j i : k i n g yo c l u b
Formato: renzoku
Genere: drammatico
Episodi: 10
Indici di ascolto: 2.3 %
Rete televisiva: NHK
Periodo di trasmissione: 23 Luglio – 1 Ottobre 2011
Tr a m a
Haru, studente del terzo anno con ottimi voti e abbastanza popolare
t r a l e r a g a z z e n o n s e n e c u ra p i ù d i t a n t o , c ’è q u a l c o s a i n l u i c h e l o
h a t u r b a t o i n p a s s a t o e n o n v u o l e i n t e r e s s a rs i p i ù d i t a n t o a l l e s u e
c o e t a n e e o a i c l u b d o p o s c u o l a . U n g i o r n o i l g i o v a n e s o r p r e n d e Ko t o ,
d e l p r i m o a n n o , c h e v i e n e m a l t ra t t a t a d a a l c u n e c o m p a g n e e d
inter viene in suo aiuto. Mentre camminano vedono una bancarella
111
d o v e l a g i o v a n e r i e s c e a p r e n d e r e u n p e s c i o l i n o ro s s o c h e t e r ra n n o
c o n l o r o , s i m b o l o d e l l o ro c l u b f o r m a t o d a s o l e d u e p e r s o n e ( e d a l
quale deriva il titolo della serie). Gli abusi sulla gio vane continuano
sino ad un tentativo di violenza sessuale da parte di un compagno di
c l a s s e c h e e r a a p p a r s o s i n o a d a l l o ra c o m e u n a p e rs o n a i n e c c e p i b i l e .
D o p o q u e s t a e s p e r i e n z a t ra u m a t i c a , K o t o n o n r i e s c e p i ù a p ro f e r i r e
p a r o l a . L e d i f f i c o l t à r e n d o n o p i ù s o l i d o i l l o ro ra p p o r t o c h e l i p o r t a
e n t r a m b i a m a t u ra r e e m i g l i o r a r e r i u s c e n d o a v i n c e r e n o n s o l o l o
scetticismo delle persone intorno ma anche le angherie con cui la
ragazza era vessata.
Legal High Special

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Titolo: リーガルハイ
Titolo in romaji: legal high special
Formato: tanpatsu
Genere: commedia
Episodi: 1
Indici di ascolto: 13.5%
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 13 Aprile 2013
112
Tr a m a
N e l l o s p e c i a l t ro v i a m o a n c o ra K o m i ka d o Ke n s u ke , av v o c a t o b r i l l a n t e
m a a l q u a n t o s t ra m b o e M a y u z u m i c h e t e n t a d i a r g i n a r e i “d i s a s t r i ”
creati dall’irruenza del suo collega. Il caso di cui si devono occupare
è quello di una madre che chiede giustizia dopo che il figlio è caduto
dal tetto della scuola. In un primo momento pare che il giovane si sia
buttato per ottenere popolarità presso i compagni ma ad un esame
più attento emergono degli episodi di bullismo del quali era vittima.
A d i s p e t t o d e l l a s c u o l a c h e c e r c a d i n e ga r e i n o g n i m o d o l ’a c c a d u t o e
c o n e s s o l a r e s p o n s a b i l i t à , Ke n s u ke r i e s c e a v i n c e r e l a c a u s a a n c h e
g r a z i e a l l a s u a s t ra o r d i n a r i a a r r i n ga f i n a l e i n c u i v e d e i l p ro c e s s o
come il primo passo per lo sradicamento del bullismo, problema che,
p e r l u i , a s s o r b e o g n i c o s a i n q u a n t o p r e s e n t e p e rs i n o n e l l ’a r i a c h e
respiriamo.
Life
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
Titolo: ライフ
Titolo in romaji: raifu
Formato: renzoku
Genere: drammatico, scolastico.
Episodi: 11
Indici di ascolto: 12.2%
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 30 Giugno – 15 Settembre 2007
113
Tr a m a
D a l m a n g a d i Ke i ko S u e n o b u ( け い こ す え の ぶ , m a r z o 1 9 7 9 - ) ,
v i n c i t o r e d e l t r e n t e s i m o p r e m i o Ko d a n s h a c o m e m i g l i o r s h ō j o m a n ga ,
il
drama
a f f ro n t a
temi
particolarmente
scabrosi
come
autolesionismo, suicid io e ijime.
D e s i d e r o s a d i s e g u i r e l ’a m i c a a l l a s c u o l a s u p e r i o r e N i s h i , A y u m u
d e c i d e d i i m p e g n a r s i p e r s u p e ra r e i l d i f f i c i l e e s a m e d i a m m i s s i o n e
che riesce a passare dopo dure giornate di studio. Non è il caso della
sua compagna di classe che, umiliata, dopo aver riversato su di lei la
p ropria fru strazione si toglie la vita. Sentendo si in co lpa pe r qu esto
e p i s o d i o , Ay u m u i n i z i a a t a g l i a r s i i p o l s i e s i i s o l a . S a r à M a n a m i a
presentarsi a lei e a volere, quasi con prepotenza, diventarle amica
f a c e n d o l a c o s ì e n t r a r e n e l s u o g r u p p o . D o p o a v e r p r e s o d i m i ra u n a
c o m p a g n a d i c l a s s e , A y u m u n o n h a i l c o ra g g i o d i o p p o rs i e d e m u l a i l
l o r o c o m p o r t a m e n t o s c a t e n a n d o l ’o d i o d e l l a v i t t i m a . Q u a n d o s a rà l e i
a e s s e r e b u l l e g g i a t a s a rà p ro p r i o H i r o s e a s c a t e n a r e l ’ i ra d e l s u o
gruppo facendo vedere a Manami un video in cui Ayumu entra in casa
d e l f i d a n z a t o d e l l a l e a d e r. D a q u e l m o m e n t o i n p o i l e v e s s a z i o n i a c u i
la
r a ga z z a
s a rà
sottoposta
d i v e n t e ra n n o
sempre
peggiori
e s a c e r b a n d o s i i n u n ’e s c a l a t i o n d i v i o l e n z e e v e s s a z i o n i p s i c o l o g i c h e .
114
N a ka n a i t o k i m e t a h i








Titolo: 泣かないと決めた日
Titolo in romaji: nakanai to kimeta hi
Formato: renzoku
Genere: drammatico
Episodi: 8
Indici di ascolto: /
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 26 Gennaio – 16 Marzo 2010
Tr a m a
Ts u n o d a M i k i è u n a g i o v a n e a l l a r i c e r c a d i u n i m p i e g o . A s s u n t a i n
u n a g r a n d e a z i e n d a f a s u b i t o a m i c i z i a c o n Ta c h i b a n a c h e c o m e l e i è
a l s u o p r i m o g i o r n o d i l a v o ro . A s s e g n a t a a l s e t t o r e a d d e t t o a l l a
v e n d i t a d i c i b i d i i m p o r t a z i o n e s i t ro v a s u b i t o a d o v e r f a r e i c o n t i
c o n u n a m b i e n t e a l e i o s t i l e . U n a s u a c o l l e ga c o m m e t t e u n e r r o r e
f a xa n d o u n d o c u m e n t o r i s e r v a t o e l a i n c o l p a i n g i u s t a m e n t e . L a
direttrice del gruppo e gli altri iniziano a prenderla in antipatia in
q u a n t o n o n s o l o n o n a m m e t t e l e s u e c o l p e m a , a p a r e r l o ro , a c c u s a
u n ’a l t r a d e l l e s u e m a n c a n z e . D a q u e l m o m e n t o c o m i n c e r à p e r l e i u n
percorso difficile fatto di soprusi e dispetti sempre più pesanti. La
p r i m a a r t e f i c e d e l l e v e s s a z i o n i s a r à l a s u a s t e s s a “ a m i c a ”, g e l o s a
d e l l a p e r s o n a l i t à e d e l l a r e l a z i o n e d a l e i i n s t a u ra t a c o n u n c o l l e g a .
M i k i r i u s c i r à a n o n a b b a n d o n a r e i l p ro p r i o l av o r o a n c h e g r a z i e a l l a
sua ferma determinazione ad aiutare economicamente la famiglia: il
115
den aro è infatti n ece ssario per p agare le cure me diche de lla sorella
m i n o r e . S o l o i n u n f ra n g e n t e s a rà s u l p u n t o d i a b b a n d o n a r e p e r s i n o
l a p r o p r i a v i t a m a s a l v a t a d a l s u o c a p o r i u s c i rà p o i a r i p a r t i r e c o n p i ù
g r i n t a , s i n o a l l ’a c c e t t a z i o n e d a p a r t e d e l s u o t e a m .
Nobuta wo produce








Titolo: 野ブタ。をプロデュース
Titolo in romaji: nobuta wo produce
Formato: renzoku
Genere: drammatico, scolastico.
Episodi: 10
Indici di ascolto: 16.89 %
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 15 Ottobre – 17 Dicembre 2005
Tr a m a
Kiritani
Shuji è
uno
dei ragazzi più
popolari della
scuola,
va
d ’a c c o r d o c o n t u t t i e h a u n a b e l l i s s i m a r a g a z z a . Tu t t o è i n a p p a r e n z a
perfetto ma in realtà, questo mondo ovattato è solo una finzione e il
g i o v a n e è m o l t o s o l o . A l c o n t r a r i o , Ku s a n o A k i r a , s t a s p e s s o i n
d i s p a r t e , f a d i s c o rs i e m o s s e s t ra n e e n o n s p i c c a n e l g r u p p o . A d
u n i r e q u e s t e d u e p e r s o n a l i t à c o s ì d i v e rs e s a r à l ’a r r i v o d i N o b u ko ,
116
r a g a z z a t i m i d a e i m p a c c i a t a c h e , a p p e n a t ra s f e r i t a s i , v e r rà s u b i t o
presa di mira dalle sue compagne. Semplice esempio è il secchio
d ’a c q u a c h e l e v i e n e ro v e s c i a t o a d d o s s o . L’o b i e t t i v o d e i d u e ra g a z z i
sarà
quello
di
farla
diventare
popolare
e
smettere
di
essere
bulleggiata. Il piano al quale entrambi “lavoreranno” in segreto
v i e n e r i b a t t e z z a t o N o b u t a w o p r o d u c e , p ro d u r r e N o b u t a , d a c u i i l
t i t o l o d e l d o ra m a .
M e n t r e i l p ro g e t t o p r e n d e rà v i t a e N o b u ko r i u s c i r à a d i n t e g r a r s i t r a i
t r e r a ga z z i n a s c e r à u n a s p l e n d i d a a m i c i z i a .
L’o p e r a o r i g i n a l e d a c u i l a s e r i e t e l e v i s i v a è t r a t t a , N o b u t a w o
p r o d u c e , 野 ブ タ 。 を プ ロ デ ュ ー ス d i G e n S h i ra i w a , ( 玄 白 岩 , 1 9 8 3 - )
differisce in alcun i aspett i: innanz itutto, Nobuta, è un ragazzo ed è
l u i a c h i e d e r e l ’a i u t o d i S h u j i ; i l n o m e N o b u t a d e r i v a d a l l ’e r ra t a
l e t t u r a d e i ka n j i d e l n o m e d e l n u o v o s t u d e n t e , S h i n t a , 信 太 . A n c h e i l
f i n a l e è m o l t o d i v e rs o , n o n v i è n e s s u n A k i r a e S h u j i n o n h a
u n ’e v o l u z i o n e d u ra n t e i l s u o p e r c o r s o m a v i e n e s e m p l i c e m e n t e
avvalo rata la su a id ea d i non permette re a ne ssu no di avvicin arsi
t r o p p o a l s u o v e ro i o . N o b u t a g u a d a g n a p o p o l a r i t à e S h u j i i n i z i a a
p e r d e r l a . Q u e s t ’u l t i m o d e c i d e c o s ì d i t ra f e r i rs i i n u n a n u o v a s c u o l a
d o v e p r o b a b i l m e n t e s a r à d i n u o v o q u e l ra ga z z o c h e v i v e i n d o s s a n d o
una maschera.
117
Wa t a s h i t a c h i n o k y ō ka s h o

Titolo: わたしたちの教科書

T i t o l o i n r o m a j i : w a t a s h i t a c h i n o k yō k a s h o

Formato: renzoku

Genere: drammatico, scolastico.

Episodi: 12

Indici di ascolto: 11.2 %

Rete televisiva: Fuji TV

Periodo di trasmissione : 12 Aprile – 28 Giugno 2007
Tr a m a
U n g i o r n o , Ta m a ko Ts u k i m i , i m p i e ga t a i n u n p r e s t i g i o s o s t u d i o
l e g a l e , r i c e v e l a v i s i t a d i A s u ka c h e l e c h i e d e a i u t o p e r u n a c a u s a . L a
g i o v a n e s t u d e n t e s s a v o r r e b b e i n t r a p r e n d e r e u n ’a z i o n e l e ga l e p e r
ijime ma la d onna si rif iuta e n on le presta attenzione. Poch i giorni
d o p o , d u ra n t e u n m o m e n t o d i g ra n d e c o n f u s i o n e a s c u o l a , A s u ka
c a d e d a l l a f i n e s t ra d e l l a s u a c l a s s e – a l m e n o q u e s t a è l a v e rs i o n e
u f f i c i a l e – e m u o r e . Q u e s t a n o t i z i a c o l p i s c e p ro f o n d a m e n t e Ta m a ko
che aveva precedentemente abbandonato la ragazza in un istituto
poiché,
dopo
essersi
sposata
col
padre
di
lei,
questi
l ’a v e v a
a b b a n d o n a t a l a s c i a n d o l e l a f i g l i a . P e r p o r t a r e av a n t i l e i n d a g i n i s u
e v e n t u a l i a t t i d i b u l l i s m o c h e A s u ka av r e b b e s u b i t o , l ’av v o c a t o a r r i v a
118
persino a mettere in discussione la sua carriera e la sua vita
s e n t i m e n t a l e . D e c i s a a s c o p r i r e l a v e r i t à è p ro n t a a s c o n t ra rs i i n
tribunale con il suo fidanzato che difende invece la scuola. Le
reazioni dell’istituto scolastico sono dipinte sempre nella medesima
m a n i e r a , p r o n t e s o l o a n e ga r e c h e v i s i a n o s t a t i – o c h e v i p o s s a n o
an cora essere - de gli ep isodi d i ijime o an che solo a prendere in
con sid eraz ione il fen omeno .
119
Capitolo sei: violenze domestiche.
6.1 Cosa è violenza domestica?
Secondo l’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità, è violenza
domestica “ogni forma di violenza fisica, psicologica o sessuale che
riguarda tanto soggetti che hanno, hanno avuto o si propongono di
avere una relazione intima di coppia, quanto soggetti che all’interno
di un nucleo familiare più o meno allargat o hanno relazioni di
c a r a t t e r e p a r e n t a l e o a f f e t t i v o . 128”
Vi sono diversi tipi di violenza attuata nella maggior parte dei casi
dall’uomo nei confronti della donna.
-violenza fisica: si manifesta come un’aggressione corporea in
modalità quali spintoni, sch iaffi, percosse, strangolamenti, tirate di
capelli, provocazione di ferite tramite gli arti o con armi sino
all’uccisione.
-violenza psicologica: comportamenti, azioni, parole, gesti che
mettono in pericolo minando l’autostima e l’identità. In particolare
si citano le pressioni psicologiche o persino l’uccisione di animali
domestici.
-violenza economica: in casi di dipendenza economica non viene dato
alcun mantenimento o comunque non in forma adeguata, abusando
della disponibilità di mezzi finanziari.
-violenza assistita: le vittime di questo tipo sono per lo più i bambini
costretti a vedere le continue violenze compiute dai genitori.
Vedono, ascoltano e sentono sempre la violenza che subisce una
persona per loro importante.
128
World Health Organization, 1996 http://www.onvd.org/index.php?page=58
120
-stalking: è un comportamento p ersecutorio che attraverso gesti e
azioni reiterate porta la persona perseguitata a vivere in uno stato
d’ansia, paura, impotenza.
In genere l’obiettivo della violenza è quello di ottenere il potere ed
il controllo sulla vittima. Si usano quindi: coercizi one e minacce,
intimidazioni, abusi emotivi, abusi economici e isolamento.
6.2 Violenza domestica in Giappone.
In Giappone l’idea di una società dominata dall’uomo è
profondamente radicata e vi è ancora la tendenza a non riconoscere
lo status sociale de lle donne. La violenza è usata dagli uomini per
soddisfare i loro desideri, forzando gli altri – in questo caso la
propria partner - ad essere loro subordinati. L’aggressività è inoltre
“permessa” agli esponenti del sesso maschile in quanto considerata
caratteristica della virilità e non essendo essi in grado di reprimere i
propri istinti a causa della loro natura impulsiva.
Tale forma mentis della società è una delle cause che porta
numerose donne a tollerare in maniera reiterata gli abusi. Inoltre,
dato che la maggior parte delle donne giapponesi dipende
economicamente dal partner, ci si aspetta che esse compiano
perfettamente i lavori di casa e che rispettino ed ubbidiscano al
proprio compagno. Se compiono degli errori, la punizione diventa
quasi la normalità ma allo stesso tempo il “castigo” a cui esse sono
sottoposte viene vissuto come una vergogna e raramente si parla di
ciò con qualcuno. Oltre a questi sentimenti, prevalgono la solitudine
e l’isolamento derivati dalla pressione della società che impon e loro
di mantenere il segreto. Le donne sopportano la violenza per non
distruggere la famiglia e per il bene dei figli. Inoltre se la vittima
risulta apatica nei confronti degli abusi o si aggrappa tenacemente
al ricordo dei tempi in cui il partner era te nero, il numero delle
volte in cui vengono attuate le violenze aumenta.
121
129
La tabella fornisce una dimostrazione concreta del silenzio che
caratterizza le donne giapponesi. Se il 54.7% delle vittime riesce a
parlare delle proprie esperienze con un altro me mbro della famiglia,
quello che colpisce è invece il 37,8% che non fa parola con nessuno
riguardo l’accaduto. Per quanto concerne invece le eventuali cure
mediche va ricordato che la maggior parte delle donne abusate non
si rivolge a nessuna struttura ospe daliera. I motivi di tale decisione
sono vari e vanno dalla vergogna che si prova nell’ammettere di
essere stata picchiata dal proprio compagno, alla proibizione del
partner stesso di visitare un medico. Nel caso in cui i danni riportati
non siano stati permanenti, una buona parte delle vittime ha dovuto
subire un ricovero per un tempo compreso tra un minimo di venti
g i o r n i s i n o a u n m a s s i m o d i d u e m e s i 130.
129
Randal W. SUMMERS; Allan Michael, HOFFMAN, Domestic Violence: A Global View, Connecticut,
Greenwood Publishing Group, 2002, p.91
130
Ibidem.
122
I dati ricavati dai numerosi sondaggi e inchieste svolte sinora hanno
dato una triste conferma: attual mente una donna su tre ammette di
avere subito almeno una volta nella vita degli abusi, mentre una su
venti ha temuto o teme ancora per la propria vita. Un’inchiesta
effettuata nel novembre e dicembre del 2006 dall’Ufficio delle pari
opportunità unita alle informazioni della più recente indagine
c o n d o t t a n e l 2 0 1 1 , m o s t r a d e l l e s t a t i s t i c h e a l l a r m a n t i . 131
N e l l a p r i m a d e l l e d u e s t a t i s t i c h e 132 s u u n c a m p i o n e d i 5 0 0 0 u o m i n i e
donne adulte - di cui il 65.9 % ha fornito risposte ( un totale quindi
di 2888 persone – 1578 donne o 54.6% donne), si può notare che gli
episodi di violenza iniziati a volte durante il periodo di fidanzamento
raggiungono delle percentuali elevatissime durante l’unione
coniugale. Secondo il rilevamento del 2011 il 32,9 % delle donne
sposate o delle donne che sono state sposate ha avuto esperienze di
abuso domestico quali danni fisici o molestie psicologiche.
Sempre secondo questo sondaggio, il 41,1 % delle vittime non ha
parlato con nessuno dell’esperienza subita. In molti casi, gli abusi
vengono accettati in considerazione dei figli – nonostante dalle
risposte fornite risulti che tali episodi abbiano una forte influenza
negativa sulla prole - o della dipendenza economica. La percentuale
delle donne che hanno subito abusi domestici è rimast a costante
dalle due analisi precedenti. Quando si
chiedono i dettagli di ciò
che le vittime sono state – o sono - costrette ad affrontare, il 25,9 %
parla di calci, pugni e spintoni da parte del partner, mentre il 6,2 %
ha non solo ammesso di essere stata aggredita, ma che gli episodi si
sono ripetuti più volte. Il 17,8 % ha avuto esperienza di molestie
psicologiche e intimidazioni o la loro vita era stata controllata in
maniera ossessiva. Questo comportamento da parte dei mariti è
spinto dal dubbio che vi possa essere qualcun altro nell’esistenza
della propria partner.
131
È possibile visionare il sondaggio all’indirizzo internet
http://whatjapanthinks.com/2006/04/23/domestic-violence-in-japan-part-1-of-3/
132
Altri sondaggi sono stati condotti nel 2005 e nel 2008.
123
Il 14,1 % delle donne ammette di essere stata costretta a rapporti
sessuali. Alla domanda sul perché non è stata fatta richiesta per il
divorzio, il 57,3 % delle interessate ha dichiar ato di sopportare per i
f i g l i m e n t r e i l 1 8 . 9 % p e r m o t i v i d i d i p e n d e n z a e c o n o m i c a 133.
6.3 Esperienze reali.
S e c o n d o q u a n t o p o s s i b i l e v i s i o n a r e n e l s i t o j a p a n t i m e s . c o . j p 134 ,
a l c u n e d o n n e h a n n o a v u t o i l c o r a g g i o d i a f f ro n t a r e q u a n t o a c c a d u t o
e d i u s c i r e d a l l a p r i g i o n e n e l l a q u a l e s i t ro v av a n o . L a p r i m a , E m i
Yo s h i d a , c o m p r e s e , d o p o u n a n n o d i m a t r i m o n i o , c h e n o n s a r e b b e
p o t u t a s o p r av v i v e r e . I l m a r i t o , a b i t u a l e u t i l i z z a t o r e d i d ro g h e , d o p o
a v e r c e r c a t o d i s t ra n g o l a r l a , l a p i c c h i ò s i n o a f a r l e p e r d e r e i s e n s i
f u o r i d a l l a l o ro c a s a a To k y o . Q u a n d o l a d o n n a r i p r e s e c o n o s c e n z a ,
l ’u o m o l a m i n a c c i av a c o n u n c o l t e l l o .
La polizia non le offrì nessuna protezione: invece di consigliarle di
r e c a r s i i n u n c e n t ro d i a i u t o p e r l e d o n n e v i t t i m e d i v i o l e n z e , c e r c ò
di convin cerla a riman ere con il coniuge che, secondo loro, non
intendeva farle alcun male. La soluzione migliore per tutti sarebbe
s t a t a s e m p l i c e m e n t e q u e l l a d i d i s c u t e r e e r i s o l v e r e i p ro b l e m i
all’interno della coppia. Le parole della polizia colpiscono
p r o f o n d a m e n t e : “ S e m a l m e n i q u a l c u n o i n s t ra d a v i e n i a r r e s t a t o , m a
s e i l t u o p a r t n e r c e r c a d i u c c i d e r t i d e v i p a r l a r c i ”.
L a v e n t i n o v e n n e r i u s c ì a t ro v a r e u n a v i a d i f u ga g r a z i e a l l ’a i u t o d i
o p e r a t o r i s o c i a l i e m e d i c i c h e l e f e c e ro c a p i r e c h e n o n e r a c o l p a s u a
s e i l m a r i t o e ra a g g r e s s i v o . L e d i s s e r o c h e a n c h e i f i g l i s a r e b b e ro
s t a t i m e g l i o s e n z a u n p a d r e d e l g e n e r e . I l m a r i t o f u t ro v a t o m o r t o u n
a n n o d o p o c h e i l l o r o d i v o r z i o d i v e n n e u f f i c i a l e . Yo s h i d a e ra c o s ì
traumatizzata dalle violenze a lei inflitte che per più di un mese
133
http://tx.english-ch.com/teacher/jocelyn/news/japanese-domestic-abuse/
134
Per la precisione http://www.japantimes.co.jp/news/2009/11/07/national/speaking-out-aboutdomestic-violence/ La traduzione è mia.
124
d o p o l a s u a m o r t e e ra c o n v i n t a c h e l ’u o m o a v e s s e o r ga n i z z a t o t u t t o e
p o t e s s e r i t o r n a r e d a l e i p e r f a r l e a n c o ra d e l m a l e . P e rs i n o o ra d o p o
d u e a n n i h a a n c o ra d e g l i i n c u b i d o v e l u i l a p e r s e g u i t a . A t t u a l m e n t e
la giovane studia per diventare infermier a ed è riuscita ad avere una
nuova vita insieme ai suoi tre bambini e a un nuovo figlio. “Quando
sono scappata, ho fatto una promessa: recidere le catene che
legavano me e mio marito a quella spirale di violenza. Ora mi sento
così libera. Quando cammino no n devo più guardarmi intorno per
vedere se mi sta seguendo”.
Hiromi Abe, la cui testimonianza è possibile vedere in un video
f a c i l m e n t e r i n t r a c c i a b i l e i n i n t e r n e t 135 a m m e t t e d i a v e r s u b i t o a b u s i
ma di non aver ricevuto nessun aiuto dalla polizia quando si r ivolse
ad essa. Le venne infatti detto che la questione non sarebbe stata
presa seriamente in un centro pubblico. La donna era inoltre
spaventata dal fatto che il marito potesse venirne a conoscenza e
delle conseguenze che ciò avrebbe provocato. Parlandone con
un’amica, le fu risposto che era una situazione comune e di non dire
niente a nessuno. La figlia, ancora bambina, si era trovata spesso a
dover assistere a questi abusi durati circa due anni.
Nello stesso video vi è la testimonianza di un’altra donna , Sachi
Nakajima che dall’età di 20 anni è stata vittima di violenze da parte
del proprio partner. Vi sono state numerose volte in cui ha temuto
anche per la vita. “Le cose che stavano accadendo nella mia vita, le
avevo viste solo nei film. Nei film horror . Ma quella era la vita reale.
Allora ho pensato ‘sta capitando a me ma non riesco a crederci, e se
non riesco a crederci io nessun altro mi crederà.’ Così ho tenuto
tutto dentro”.
Noriko Yamaguchi si occupa di aiutare le donne che hanno subito
abusi. “Credono di poter usare il loro potere per controllare le mogli
o le fidanzate e perciò loro possono essere abusate. Tendono a
pensare di poter fare loro ciò che non possono fare agli altri e che
sinché c’è amore la violenza è lecita, così come i genitori s ono
135
Il video si trova anche presso http://www.youtube.com/watch?v=OpsImrbLNbI. La traduzione è mia.
125
“perdonati” quando picchiano i propri figli perché è necessario per
insegnare loro come comportarsi. “
Futa, nome fittizio utilizzato per un marito violento, troppo
imbarazzato per mostrarsi, viene presentato con il volto
“censurato”, ammette di ave r cercato di imporre la propria volontà
senza tener conto dei sentimenti della compagna e che non può
essere sicuro di non usare mai più violenza contro di lei. Aiutato dai
servizi appositi, sta cercando di comprendere ciò che la donna prova
i n v e c e d i r e a g i r e i n m o d o a g g r e s s i v o 136.
Un caso particolare è quello di Kaori Mihashi, che nel 2007 ha
sconcertato il paese con la notizia dell’assassinio del marito e del
conseguente dismembramento del suo corpo abbandonato poi lungo
l e s t r a d e d i T o k y o 137. I l c a s o e m e r s e q u a n d o a l c u n i p a s s a n t i v i d e r o
parti del torso e delle gambe lasciate nelle vie della capitale nel
dicembre dello stesso anno. Al processo la trentatreenne confessò di
essere stata picchiata ripetutamente durante il
matrimonio
138
avvenuto nel 2003 . Nel 2005 la donna passò diverse settimane in
una struttura di ricovero per le gravi ferite che disse erano state
inferte dal marito, ma come numerose altre vittime, l’unica cosa che
riuscì a fare fu quella di ritornare a casa dal suo carnefice. In
tribunale invocò la comprensione e uno sconto di pena portando in
sua difesa il tema delle donne maltrattate. Tuttavia, nonostante la
difesa avesse invocato l’insanità mentale per la sua assistita,
secondo il giudice che la condannò a 15 anni di reclusione, i ripetuti
episodi di violenza non avevano minato la sua capacità di intendere
e volere.
136
137
Al Jazeera English. Tony Birtley, Japanese women hit back at domestic abuse , 2009
http://news.asiaone.com/News/Latest%2BNews/Asia/Story/A1Story20080428-62242.html
138
Per una maggiore precisione, l’interessata ammise che le violenze iniziarono appena una settimana dopo
le nozze.
126
Un altro episodio di violenza domestica nell’ambito della famiglia
giapponese vede come protagonista - carnefice il vice console
Yoshiaki Nagaya. Secondo le notizie, l’uomo sar ebbe stato arrestato
con l’accusa di violenza domestica verso la consorte. Gli attacchi
iniziati subito dopo il matrimonio comprendono percosse - che le
hanno causato la perdita di alcuni denti – e una pugnalata alla mano
con un cacciavite. La donna ha dec iso di sporgere denuncia dopo
essere stata buttata fuori dall’auto nel parcheggio di casa. Le ferite
riportate dalla vittima sono state dalla stessa fotografate e
utilizzate come prova contro il marito. Il vice console, a cui
inizialmente era stata concess a una cauzione di 25000 dollari, è
potuto uscire temporaneamente di prigione ma non ha potuto
godere dell’immunità politica in quanto essa interessa solo casi
relativi all’ufficio svolto. La condanna definitiva è stata di un anno
di reclusione, 104 ore di terapia sulla violenza domestica, tre anni di
libertà vigilata e l’allontanamento dalla moglie, ritornata in
G i a p p o n e 139.
Una notizia che rimanda al gossip è quella riguardante la fine del
m a t r i m o n i o d e l l ’ a t t r i c e N o r i k a F u j i w a r a 140. L e i n d i s c r e z i o n i a f f e r m a n o
che dietro la decisione di divorziare dal compagno Tomonori Jinnai ci
siano stati episodi di violenza domestica. L’artista ha tenuto una
conferenza in cui ha ammesso come unico motivo di separazione il
tradimento, negando totalmente i rumors che lo caratt erizzavano
come un uomo violento.
Il famoso fotografo Kosuke Ohakara ha realizzato, a partire dal 2008
u n p r o g e t t o , i b a s y o 141 , r i g u a r d a n t e s e i g i o v a n i g i a p p o n e s i . Q u e s t e
ragazze, vittime di violenze - non solo domestiche - riescono a
sopravvivere solo facendosi del male. Lo stesso autore della raccolta
ha avuto un’infanzia caratterizzata da numerose difficoltà - una
139
http://japandailypress.com/japanese-envoy-in-san-francisco-gets-year-in-jail-for-beating-wife-1925380/
Ultimo acceso il 29 Settembre 2014
140
http://news.stareastasia.com/tag/norika-fujiwara/ Ultimo acceso il 29 Settembre 2014
141
È possibile visionare il lavoro fotografico all’indirizzo internet
http://kosukeokahara.com/?pid=story_detail&id=8 Ultimo acceso il 29 Settembre 2014
127
famiglia con problemi di alcol e di violenze – e può bene identificarsi
con i soggetti dei suoi scatti. L’opera è stata inoltre realizzata nell a
speranza che queste ragazze possano vedere la propria vita sotto
una luce nuova.
6.4 Leggi a riguardo.
Il grande numero di casi di violenze domestiche ha portato il
governo a promulgare nel 2001 una legge. Ma vediamo meglio di
cosa si tratta. In Giappone le violenze domestiche non erano
riconosciute come crimine sino agli ultimi anni del secolo scorso.
Infatti, quando negli anni ottanta si parlava di violenza domestica, si
intendeva solo quella perpetuata dai genitori sui figli. Anche se gli
abusi risultavano essere uno dei motivi principali di divorzio,
l’argomento non era affrontato e vi era solo una struttura di aiuto in
tutto l’intero paese. Un primo passo venne compiuto da
un’organizzazione non governativa, il gruppo femminista di ricerca e
di azione contro la violenza domestica che condusse un sondaggio.
Quest’ultimo avrebbe poi costituito le fondamenta di un rapporto
inviato alla conferenza mondiale sulle donne tenutasi a Pechino nel
1995. I risultati parlavano chiaro e il governo non poteva più
ignorare la situazione. Si iniziò perciò a raccogliere dati e stilare
delle statistiche sul problema che pareva quanto mai dilagante. La
difficoltà stava tuttavia nel reperire queste informazioni, dato che
r i s u l t a v a c h e m e n o d e l l ’ 1 % d e l l e v i t t i m e s i e r a r i v o l t o a l l a p o l i z i a 142.
Fu il Ministero delle pari opportunità a portare all’attenzione
pubblica il problema delle violenze domestiche e sessuali contro le
donne, il quale è a tutti gli effetti una violazione della costituzione
giapponese e più specificatamente dell’articolo 14 che garantisce
pari diritti per entrambi. Il rapporto presentato dal consiglio citava
numerosi documenti supportati dalle nazioni unite, inclusa la
dichiarazione per i diritt i umani di Vienna. La legislatura giapponese
approvò la prima legge, haigūsha karano bōryoku no bōshi oyobi
higaisha no hogo ni kansuru hōritsu 配偶者からの暴力の防止及び被害
142
Marcus REBICK , TAKENAKA Ayumi, The Changing Japanese Family, New York, Routledge, 2006, pp.152154
128
者 の 保 護 に 関 す る 法 律 , 143, i l 6 a p r i l e d e l 2 0 0 1 , m a n o n e n t rò i n v i g o r e
s i n o a l 1 3 o t t o b r e d e l l o s t e s s o a n n o . Q u e s t a l e g g e e ra e f f e t t i v a m e n t e
u n g r a n d e p a s s o av a n t i , m a n o n e ra e s e n t e d a c r e p e . Re n d e v a i n f a t t i ,
l ’a g g r e s s i o n e f i s i c a n e i c o n f ro n t i d i u n a d o n n a u n c r i m i n e p u n i b i l e
dalla legge, ma era applicata solo in caso di abusi fisici e non
p s i c o l o g i c i . P r e v e d e v a u n a d e t e n z i o n e d i s e i m e s i e l ’o r d i n e d i
a l l o n t a n a m e n t o d a l l a c a s a c o n i u ga l e p e r u n t e m p o d i d u e s e t t i m a n e .
Se questo ordine fosse stato violato, avrebbe comportato una
p e s a n t e m u l t a o l a r e c l u s i o n e f i n o a d u n a n n o . A l t ro p u n t o a f av o r e
d e l l a l e g g e e ra l a n o n d i s t i n z i o n e , a i f i n i d e l l a s u a a p p l i c a b i l i t à , t r a
coppie sposate e di fatto. Essa prevedeva inoltre l’istituzione di
o r ga n i
locali
preposti
a l l ’a s s i s t e n z a
finanziaria
v e rs o
le
144
o r ga n i z z a z i o n i c h e f o r n i v a n o a i u t o a l l e v i t t i m e .
Nonostante le indubbie no vità introdotte dalla suddetta legge, la
s i t u a z i o n e è a n c o ra d ra m m a t i c a . H i ro ko A b e , p o r t a v o c e d e l M i z u ra ,
st ruttura d i aiuto pe r donne che h anno subito abu si, afferma “ La
l e g g e è s i g n i f i c a t i v a p e r l a p ro m o z i o n e d e i d i r i t t i d e l l e d o n n e i n u n a
s o c i e t à d o m i n a t a d a u o m i n i ” 145. E s s a s i b a t t e f o r t e m e n t e c o n t ro l a
o r m a i a c c e t t a t a t r a d i z i o n e d e l l a g e ra r c h i a m a s c h i l e , p o i c h é u n
m a r i t o v i o l e n t o è p u r t ro p p o a n c o ra c o n s i d e r a t o
una questione
146
privata e non un fatto sociale.
Come diretta conseguenza del
p r o v v e d i m e n t o l e g i s l a t i v o , l ’a n n o s u c c e s s i v o i l n u m e ro d i a r r e s t i
q u a d r u p l i c ò e s i r e g i s t rò u n f o r t e a u m e n t o – p i ù d e l 5 0 % - d e l l e
denunce di abuso domestico.
L a l e g g e a v e v a p e rò d e l l e g r av i p e c c h e . I n p r i m i s , p e r u n a d o n n a c h e
intendeva denunciare la situazione, la pri ma cosa da fare, prima che
pote sse ro in iziare le indagini da parte de lle autorità, era quella di
c o m p i l a r e u n r a p p o r t o . I n s e c u n d i s , l a l e g g e r i c h i e d e v a p ro v e f i s i c h e
143
Letteralmente la legge per la prevenzione della violenza sul coniuge e la protezione delle vittime.
144
Roger, GOODMAN,Family and Social Policy in Japan: Anthropological Approaches, Cambridge, Cambridge
University Press, 2002 pp.151-153
145
http://www.albionmonitor.com/0207a/copyright/japandomesticviolence.html Ultimo acceso il 29
Settembre 2014
146
Elizabeth, MEISENZAHL “Domestic Violence in Japan.” Documento reperibile in download all’indirizzo
internet http://www.docstoc.com/docs/110770002/Domestic-Violence-in-Japan-by-Elizabeth-Meisenzahl
Ultimo acceso il 30 Settembre 2014
129
d e l l ’a b u s o p e r f a r s ì c h e v e n i s s e e m e s s o l ’o r d i n e d i a l l o n t a n a m e n t o .
M a g l i a b u s i p o s s o n o av v e n i r e i n d i v e r s e f o r m e e n o n t u t t e l a s c i a n o
u n s e g n o n e l f i s i c o . A l c u n e v i o l e n z e f i s i c h e n o n l a s c i a n o d e l l e t ra c c e
v i s i b i l i e a n c o ra m e n o a v v i e n e c o n q u e g l i a b u s i c h e m i n a n o l a p s i c h e .
I n o l t r e n o n t u t t e l e v i t t i m e s o n o p ro n t e a r i c e v e r e d o m a n d e e v i s i t e
a b b a s t a n z a i n v a s i v e p r i m a c h e q u a l u n q u e a z i o n e s i a i n t ra p r e s a . Tu t t o
q u e s t o i t e r a v r e b b e c o m p o r t a t o p e r l a d o n n a s o l o u n t ra u m a
maggiore. I dati hanno inoltre dimostrato che la polizia giapponese è
stata spesso scettica e poco sensibile nei confronti del le vittime di
v i o l e n z e . I c a s i c o m e q u e l l o d i H i ro m i A b e s o n o f r e q u e n t i e l e d o n n e
s o n o p e r c i ò s p e s s o r i l u t t a n t i a d e n u n c i a r e g l i a b u s i 147.
N e l 2 0 0 4 s o n o s t a t i a p p o r t a t i d e i m i g l i o ra m e n t i a l d e c r e t o
legislativo: gli abusi psicologici hanno finalmente ottenu to di essere
enumerati tra le violenze. E anche se ciò viene applicato solo in caso
di coppie sposate o divorziate, esso rappresenta comunque un passo
avanti. Inoltre il tempo di allontanamento del partner violento è
s t a t o p r o l u n ga t o a d u e m e s i , c o n c e d e n d o u n m a g g i o r l a s s o d i t e m p o
alle donne per la ricerca di una diversa sistemazione. Nonostante
q u e s t o , l ’a n n o s u c c e s s i v o , i l n u m e ro d e i c a s i d e n u n c i a t i è s a l i t o d e l
17 % per un totale di 16888 casi e le percentuali continuano ad
a u m e n t a r e . N e l 2 0 0 8 l a p o l i z i a h a r e g i s t ra t o u n n u m e ro d i v i o l e n z e
domestiche pari a 25210 e ci si riferisce solo a quelli denunciati. La
c i f r a i m p r e s s i o n a n t e a s s u m e u n a c o n n o t a z i o n e a n c o ra p i ù g r av e
quando si apprende che si è verificato un aumento del 20,1% rispetto
a l l ’a n n o p r e c e d e n t e . N e l l ’a m b i t o d i q u e s t i a b u s i c i r c a 2 3 5 4 s o n o s t a t i
g i u d i c a t i g r a v i m e n t r e g l i e p i s o d i d i s t a l k i n g h a n n o ra g g i u n t o i
1 4 . 6 5 7 c a s i 148.
I l p r o g e t t o d i l e g g e n o n è s t a t o p e rò a c c e t t a t o u n a n i m e m e n t e d a l l a
s o c i e t à e h a i n c o n t r a t o d e l l e o p p o s i z i o n i . Tr a q u e s t e t ro v i a m o q u e l l a
d i M a s a ko N o m a k i , i n s e g n a n t e f o r t e m e n t e c o n s e r v a t r i c e : “ L a l e g g e è
p r e g n a d i i d e o l o g i a c o m u n i s t a e d è r a d i c a t a n e l l ’o d i o v e r s o l a
f a m i g l i a . U o m i n i e d o n n e p o s s o n o r i s o l v e r e i l o ro p ro b l e m i s e i l
g o v e r n o r e s t a f u o r i d a l l a l o r o v i t a f a m i l i a r e ”. S e c o n d o l a d o n n a , i
sostenitori della leg ge fanno il lavaggio del cer vello alle donne,
d i s t r u g g e n d o c o s ì l a s o c i e t à e a d d o s s a n d o t u t t e l e c o l p e a l l ’u o m o .
147
Elizabeth, MEISENZAHL , op.cit. p.4
148
Elizabeth, MEISENZAHL, op.cit. p.5.
130
“Le relazioni” continua “non dovrebbero essere basate su leggi e
punizioni.” Accusa inoltre le pr esunte vittime di violenze di
presentare delle prove false e distorte. Nonostante le numerose
denunce, vi è ancora chi crede che il dramma delle violenze
domestiche non debba essere considerato un problema sociale, ma
d e b b a e s s e r e r i s o l t o i n f a m i g l i a . 149
6.5 Aiuti.
N e l d o c u m e n t a r i o J a p a n e s e w o m e n h i t b a c k a t d o m e s t i c a b u s e 150 s i
parla anche delle strutture di aiuto, ma purtroppo il numero di
queste è relativamente basso, soprattutto se rapportato alla
domanda. Negli ultimi anni, il governo ha iniziato ad in vestire dei
fondi in metodi per supportare le donne vittime di violenze, anche
se la quantità di denaro impiegata non è pari a quella utilizzata per
finanziare altre strutture quali quelle inerenti agli abusi infantili
mediante il Danjo Kyōdō Sankaku 2000 -nen Plan, 男女共同参画 2000
年 プ ラ ン 151p i a n o p e r l ’ e q u i t à t r a i s e s s i ; è s t a t o c o m u n q u e r i c h i e s t o
un miglioramento sia in termini di qualità che in termini di quantità
delle strutture per donne maltrattate.
Al giorno d’oggi ne esistono circa centocinquanta e molte d i esse
sono situate in strade strette e nascoste alla pubblica vista. Alcune
non hanno neppure delle insegne che ne permettano il
riconoscimento.
La
difficoltà
nell’individuarle
può
essere
considerata come un’ulteriore difesa della privacy, vista la retice nza
e la vergogna che spesso si associano a queste esperienze. Questi
organismi offrono aiuto sia alle vittime che ai loro carnefici: se
infatti alle donne viene offerto sostegno morale e psicologico, vi
sono anche sessioni per coloro che compiono questi a busi, che
hanno la finalità di eliminare la reale causa della violenza.
Particolare attenzione merita l’attività svolta dal Fondo Philip
Morris che fornisce prestiti a interessi zero alle vittime di abusi
149
Elizabeth, MEISENZAHL, op.cit. La traduzione è mia.
150
Tony, BIRTLEY, J a p a n e s e w o m e n h i t b a c k a t d o m e s t i c a b u s e , 2 0 0 9
151
http://www.ipss.go.jp/publication/j/shiryou/no.13/data/shiryou/syakaifukushi/610.pdf Ultimo acceso il
30 Settembre 2014
131
d o m e s t i c i 152. N u m e r o s e d o n n e s o n o s t a t e g i à a i u t a t e m a m o l t e a l t r e
vivono ancora nell’incubo. Fungendo da precursore riguardo il
problema, il fondo Philip Morris è attualmente in collaborazione con
strutture di accoglienza situate in tutto il Giappone. Dopo
l’abbandono di questi centri, il fondo fornisce u n aiuto materiale per
permettere così alle ex vittime di ricominciare una nuova vita. Circa
una sessantina dei centri presenti nel territorio è legata a
un’organizzazione no profit indicata con la sigla NNSW. Su questa
rete nazionale gravano però numerose e pesanti spese e l’aiuto del
governo non riesce a coprirle completamente. E’ in questo frangente
che il fondo dà il suo contributo. Secondo la testimonianza di una
beneficiaria, tale struttura è stata utile per la riorganizzazione della
propria esistenza dopo aver abbandonato la casa coniugale e il
marito violento; infatti questa le ha dato la possibilità di vivere una
vita diversa e completamente nuova insieme al proprio figlio. I
centri di sostegno non forniscono solo un concreto aiuto economico
dopo aver lasciato gli stessi, ma anche la consapevolezza di non
essere sole nel dover affrontare quanto avvenuto in passato e
quanto accadrà nel futuro.
Nel 2009 si è tenuta un’importante manifestazione contro la violenza
domestica con più di duecento partec ipanti. Riconosciuta come la
prima vera e propria marcia contro questo fenomeno, ha visto
numerose donne sfilare lungo il quartiere di Omotesando indossando
a b i t i e m a s c h e r e d a i c o l o r i s g a r g i a n t i 153. L ’ e v e n t o è s t a t o s u p p o r t a t o
dall’azienda
The
Body
Shop
e
il
presidente
del
partito
socialdemocratico, Mizuho Fukushima, Ministro per le pari
opportunità, ha spedito una lettera di incoraggiamento. Molte
donne, che portavano dei cartelli in cui affermavano che la colpa
non era loro, hanno ricevuto gli applausi dei presenti. Per tutelare
molte delle partecipanti il percorso è stato tenuto segreto.
Nonostante l’allegria dei colori, erano però molte le donne con
espressioni terrorizzate. L’ansia è inoltre aumentata quando
numerosi spettatori hanno scattato delle fotog rafie, facendo temere
152
http://www.pmi.com/ita/about_us/charitable_giving/domestic_violence/pages/japan_nnsw.aspx
Ultimo acceso il 30Settembre 2014
153
http://www.japantimes.co.jp/news/2009/11/07/national/speaking-out-about-domesticviolence/#.VC29UlegRek
132
alle vittime di poter essere riconosciute dai propri mariti e assalite
n u o v a m e n t e 154.
154
Ibidem.
133
Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo :
Akutō







Titolo: 悪党~重犯罪捜査班
Titolo in romaji: akutō~juhanzai sosahan
Formato: Renzoku
Genere: Mystery
Episodi: 8
Rete televisiva: TV Asahi
Periodo di trasmissione: 21 Gennaio – 25 Marzo 2011
Trama
I protagonisti del drama sono dei detective incaricati di risolv ere i
casi più scottanti come gli omicidi o i rapimenti di bambini. I quattro,
Togashi Masayoshi, Iinuma Reiko, Shibata Yasuharu e Yamashita
Manabu fanno parte di un gruppo che conduce le indagini in maniera
particolare tanto da essere addirittura accusati di estorcere
confessioni mediante violenze e di aver contatti con la criminalità.
Nonostante i loro metodi poco ortodossi i casi vengono sempre
risolti in maniera impeccabile. Le tematiche trattate sono piuttosto
forti e il contrasto della protagonista ch e appare esteriormente
forte ma dilaniata in realtà da un dolore nel profondo è un
esplicativo
esempio
della
piaga
della
violenza
domestica.
Considerato che in Giappone le donne che continuano a lavorare
sono viste come “egoiste” poiché non si dedicano all a vita domestica,
Reiko dimostra una grande forza sul campo e un alto senso della
giustizia. La donna però, già nel secondo episodio, non avendo
accontentato il giovane che si trova a casa sua riguardo al portargli
dei budini, viene violentemente picchiata sino a riuscire a stento a
rialzarsi.
134
Kagi no nai yume wo miru







Titolo: 鍵のない夢を見る
Titolo in romaji: kagi no nai yume wo miru
Formato: renzoku
Genere: drammatico
Episodi: 5
Rete televisiva: WOWOW
Periodo di trasmissione: 1 Settembre 2013
Trama
Il drama si divide in cinque episodi a sé stanti e ha come
protagoniste cinque donne diverse: Miku, Mie, Shoko, Michiru e
Yoshie. Tutte devono affrontare gravi problemi relativi al proprio
partner o alla propria famiglia, come Yoshie, casalinga con una
bambina piccola alla quale non riesce a badare o Shoko, dedita a
mantenere le apparenze spingendosi fino all’estremo. Nel secondo
dei cinque episodi viene raccontata la storia di Mie a partire dalla
sua adolescenza e dalla vita scolastica. Iscrittasi ad un sito di
incontri, riceve una risposta da Yoji che la invita ad incontrarlo.
Inizialmente il giovane è gentile e premuroso ma le violenze iniziano
ben presto a verificarsi e la ragazza è costretta a nascondere le
ferite causate da lui alla propria madre. Nonostante gl i abusi subiti,
Mie rimane accanto a Yoji e accetta la sua proposta di matrimonio.
Un giorno però la madre, notati i segni sul corpo della giovane
denuncia il compagno alla polizia. Tuttavia Yoji troverà un modo per
imporre il silenzio alla donna mentre la moglie rimarrà sempre
pressocché passiva nei confronti della situazione.
Kare, otto, otoko tomodachi


Titolo: カレ、夫、男友達
Titolo in romaji: kare, otto, otoko tomodachi
135





Formato: renzoku
Genere: drammatico
Episodi: 8
Rete televisiva: NHK
Periodo di trasmissi one: 1 Novembre – 20 Dicembre 2011
Trama
Il drama andato in onda sulla NHK ad un orario riservato a temi
piuttosto forti si articola in otto puntate in cui si snoda la vita delle
tre sorelle Inuyama. Haruko, rifiuta la proposta di matrimonio del
suo compagno e questo rende difficile la loro relazione. Ikuko non
riesce a vivere serenamente il suo matrimonio e tradisce il marito
mentre la più grande delle tre nasconde le violenze domestiche di
cui è vittima. Già dalla prima puntata questo è indicato dalla scena
in cui la donna raccoglie i cocci di un bicchiere rotto dal partner
durante una lite. Grazie al loro forte legame familiare riusciranno ad
affrontare i problemi che le affliggono e ad uscire dal loro silenzio.
Keishichō sōsa ikka kyū gakari – stagione ottava-







Titolo: 警視庁捜査一課9係
Titolo in romaji: Keishichō sōsa ikka kyū gakari
Formato: renzoku
Genere: crimine
Episodi: 10
Rete televisiva: TV Asahi
Periodo di trasmissione: 10 Luglio – 4 Settembre 2013
136
Trama
Hiroko Tsukura viene ritrovata morta vici no casa sua, uccisa
mediante forti colpi alla nuca con una mazza di metallo. Dalle
indagini risulta inoltre che l’assassino ha infierito sulla vittima
portando gli inquirenti a dedurre che potesse provare un profondo
rancore verso di lei. Il passato della donna brutalmente assassinata
è stato caratterizzato dalla violenza domestica. L’ultimo dei
numerosi episodi si svolse con una mazza di metallo che l’uomo
utilizzò per farle del male ma con il quale la vittima riuscì a
ucciderlo. Dopo aver affrontato un pr ocesso ed essere stata
scagionata, riutilizzò il suo cognome da nubile per ricominciare una
nuova vita aprendo una panetteria. Seguendo le analisi del team
investigativo, quello che verrà scoperto sarà una verità nascosta
molti anni prima.
Last Friends








Titolo: ラスト・フレンズ
Titolo in romaji: last friends
Formato: renzoku
Genere: amicizia, drammatico, omosessualità
Episodi: 11
Indici di ascolto: 17.7 (Kanto)
Rete televisiva: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 10 Aprile - 19 Giugno 2008
Trama
Last friends, andato in onda sulla Fuji TV nel 2008, ha ricevuto un
discreto successo grazie alle sue particolari tematiche quali amore
omosessuale e violenza domestica. Una delle protagoniste, fuggita
137
dai maltrattamenti del fidanzato con il quale era da poco andata a
convivere, si ritrova a condividere una sharehouse insieme ad una
vecchia amica ed altri giovani. Sousuke, interpretato da Ryo
Nishikido, dopo essersi dimostrato apparentemente un bravissimo
ragazzo ha infatti iniziato a picchiarla per le cose più banali. Il
controllo esercitato su di lei raggiunge l’apice quando la ragazza
viene costretta a rimanere in casa ed avvisare il partner di qualsiasi
spostamento. Le scene di violenza oltre che tramite calci e pugni
sono rese particolarmente esplicite verso il settimo epis odio in cui
Michiru indossa una piccola benda su un occhio tumefatto.
Rikon syndrome






Titolo: 離婚シンドローム
Titolo in romaji: rikon shindorōmu
Formato: tanpatsu
Genere: drammatico
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 30 Giugno 2010
Trama
Il tanpatsu, drama di una sola puntata, si basa sul libro di Yasue
Y o s h i i k e 155 , u n a c o n s u l e n t e m a t r i m o n i a l e . M i k i N a k a t a n i c e r c a d i
risolvere i problemi di tre diverse coppie - un marito la cui moglie
minaccia di divorziare, una moglie colpita dalla violenza domestica e
un’altra che deve affrontare delle vessazioni psicologiche.
Tre uomini si incontrano in un bar, tutti hanno problemi in famiglia:
uno di loro mostra il biglietto da visita di Watanabe Kimiko,
consulente dalla quale si reca spesso la moglie. Nonostante l’uomo
155
Opera originale 「今すぐ出て行って」と言われたら di Yoshiike Yasu, (吉池安恵 , 1964 - )
138
si mostri solidale con gli altri due, è in realtà lui a umiliare
costantemente la propri a compagna che ne è terrorizzata.
Suzuki Toshio rappresenta invece l’uomo di mezza età che si trova
sull’orlo della separazione : la moglie gli ha detto di andarsene di
casa e manifesta tutto il proprio disappunto quando il marito vi fa
ritorno.
La terza coppia ha invece il problema della violenza domestica ma,
diversamente dalla maggior parte dei casi, è la moglie a picchiare il
marito lasciandogli degli evidenti ematomi.
Kimiko riuscirà a risolvere i problemi di queste coppie aiutando la
giovane moglie e mamma ad avere la forza di chiedere il divorzio dal
suo “persecutore”e i signori Suzuki a riconciliarsi, appianando le
loro divergenze. Dopo alcune sedute di analisi, la moglie violenta
capirà che il suo problema affonda nell’infanzia quando suo padre
picchiava la mamma. Per incanalare in una giusta direzione questa
sua aggressività, la giovane inizierà a prendere lezioni di boxe per
evitare così di sfogarsi sul partner.
Yakō kanransha








Titolo: 夜行観覧
Titolo in romaji: yakō kanransha
Formato: renzoku
Genere: suspence
Episodi: 10
Indici di ascolto: 11.6%
Rete televisiva: TBS
Periodo di trasmissione: 18 Gennaio -22 Marzo 2013
Trama
Basato sull’omonima storia di Minato Kanae 湊かなえ (1973 - ), il
dorama narra le vicende di due famiglie residenti nello stesso
139
quartiere. Nonostante l’apparenza di serenità che caratterizza le
abitazioni, la situazione al loro interno è pregna di difficoltà che
porteranno all’attuazione di un omicidio. Il figlio di una delle
famiglie viene ritrovato morto e il colpevole potrebbe essere una
persona conosciuta. Ciò che è interessante del dorama è la violenza
domestica perpetrata non come solitamente accade da un coniuge
verso l’altro ma dalla figlia verso la madre. La giovane, fallito
l’esame di ammissione al liceo, inizia a indirizzare la sua rabbia
verso il genitore che continua a sopportarne le angherie. Tuttavia, la
donna arriva ad un punto in cui la sopportazione viene sostituita
dall’ira e pone del f ango in bocca alla giovane nel tentativo di
imporre il silenzio a quella bocca che tanto l’ha umiliata.
Z e n i G e b a 156







Titolo: 銭ゲバ
Titolo in romaji: zeni geba
Formato: renzoku
Genere: drammatico
Episodi: 9
Rete televisiva: NTV
Periodo di trasmissione: 17 Gennaio – 14 Marzo 2009
Trama
Il protagonista Futaro, sin dalla più tenera età ha conosciuto la
povertà. Da bambino ha assistito alle violenze perpetuate dal padre
nei confronti della madre. La donna veniva costantemente picchiata
per ottenere il denaro che l’uomo avrebbe poi sperperato al gioco.
Abbandonati da soli in mezzo ad un mare di debiti la donna finirà col
perdere la vita. Il giovane a causa di queste esperienze considererà
il denaro come la cosa più importante e sarà disposto a fare
156
Il titolo deriva dall’unione delle parole zeni, antico termine giapponese indicante il denaro e geba dal
tedesco gewalt, controllo o violenza
140
qualunque cosa per ottenerlo persino avvicinarsi alle sorelle Mikuni
per poter mettere le mani sulla loro azienda.
141
Conclusione
Le tematiche affrontate nella mia analisi si intrecciano tra loro nel
comune denominatore che è la famiglia. Se il matrimonio e le circ ostanze
ad esso legate creano dei vincoli non solo tra i due sposi ma anche tra le
rispettive famiglie, vero è che anche la maternità, il fenomeno dello
hikikomori, l’ijime e le violenze domestiche ruotano intorno ad un asse
comune che è proprio l’ambito f amiliare.
Entrare a far parte di un nucleo familiare comporta non soltanto dei diritti
ma per lo più degli obblighi e dei doveri ad iniziare dall’ambiente
domestico e da tutto ciò ad esso pertinente. Uno dei più importanti eventi
dell’esistenza è la nasc ita di una nuova vita: la famiglia creatasi può,
come
già
visto,
essere
“allargata”,
nel
caso
il
capofamiglia
sia
primogenito, o monofamiliare. Tutti gli avvenimenti associati al nascituro
investono la sfera di casa e ne influenzano la quotidianità. Il per iodo
della gravidanza, considerato fondamentale sia per il feto che per la
madre, rappresenta solo l’incipit del legame che unirà lei e il bambino per
tutta la vita. La costante presenza della famiglia può comportare dei
benefici o dei disagi ai quali, nel la maggior parte dei casi, non si riesce a
porre rimedio senza l’aiuto di un elemento esterno. Le sole forze dei
genitori non sembrano essere d’aiuto, quando si verificano, per esempio,
dei casi di hikikomori. Il rifiuto della vita comunitaria non pare inf atti
riuscire ad essere “curato” semplicemente grazie all’amore dei familiari,
che
spesso
invece
peggiorano
la
situazione.
E’
quindi
molto
utile
l’intervento di strutture adeguate per la risoluzione del “problema”
riuscendo a far rinascere coloro che ne so no afflitti e permettendo loro di
vivere di nuovo.
142
La casa, luogo di sicurezza e rifugio, può anche divenire teatro di
violenze domestiche, siano esse psicologiche o fisiche, e i disagi legati a
questa vera e propria piaga sociale aumentano di anno in anno . Il fertile
terreno della cultura giapponese ha facilitato il germogliare di questi
episodi: la donna,
raramente separata dalla sfera casalinga, è spesso
costretta a sopportare in silenzio. Sono relativamente pochi i casi di
coloro che, reagendo, sono ri uscite a liberarsi da questa condizione di
sofferenza, se paragonati all’alto numero di quante invece rimangono
intrappolate nella loro infelice condizione.
Se molteplici sono gli episodi legati alle violenze domestiche altrettanti
sono quelli legati dell’ijime. Già a partire dalla scuola primaria il
bambino deve sopportare le prepotenze del più forte. In gruppo, da soli o
con
la
complicità
umiliazioni,
della
pestaggi
classe,
e/o
la
vittima
intimidazioni.
La
designata
gravità
è
del
oggetto
di
fenomeno
è
l’omertà che si registra, spesso, proprio tra il personale incaricato di
sorvegliare
e
mantenere
l’armonia
all’interno
delle
strutture.
Paradossalmente, proprio per non spezzare il nuovo ” equilibrio” così
creatosi, gli interventi a favore dell’oppresso sono sporadici o del tutto
assenti. Nella maggior parte dei casi, la famiglia non si accorge di ciò che
avviene al di fuori delle mura domestiche poiché, anche in questo
frangente, la vittima rimane chiusa nel proprio silenzio.
In questo spaccato di vita cont emporanea i dorama hanno un ruolo
essenziale.
Le
serie
televisive,
trasmesse
settimanalmente,
portano
all’attenzione del pubblico quelle tematiche, scomode, che spesso ci
rifiutiamo di affrontare per paura, vergogna, indifferenza o per mera
inconsapevolezza. Trovandosi davanti agli occhi le vicissitudini di quelle
donne, uomini e bambini, lo spettatore non può più rimanere indifferente.
143
La volontà di reagire alle oppressioni può essere incentivata dalla
consapevolezza di non essere i soli a dover tollerare
quel tipo di
esistenza. Mediante chimeriche soluzioni, vie di fuga o aiuti insperati,
queste storie vere
travestite da fiction non solo offrono spunti
di
riflessione a chi non vive in prima persona determinate situazioni ma
anche un lenimento a quel dolore quotidiano a coloro che, purtroppo, lo
sperimentano giornalmente.
Comunemente
associati
ad
un intrattenimento ludico,
questi
dorama
possono essere una speranza per chi l’ha persa e rappresentare una spinta
decisiva verso un futuro migliore.
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