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BRASILE
Rio De Janeiro
8-14 febbraio 2009
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SABATO 7 FEBBRAIO
Mese molto particolare questo …… una settimana si lavora e una
settimana si fa vacanza … averne di cosi’!!
Prima
questo
viaggetto
a
Rio
de
Janeiro:
Fabio
ha
un
meeting/training il mar+mer+gio per cui ci attacchiamo un po’ di
giorni e facciamo un’intera settimana al caldo. Poi torneremo per
una settimana e poi andremo con le bimbe per un’altra settimana a
Dubai…sempre al caldo!
Che pacchia.
Abbiamo deciso gia’ da un po’ di tempo
e Fabio (o meglio la
segretaria) si e’ occupata di tutto.
Io sono stata come al solito (ma piu’ del solito) presa con il
lavoro che, ora che e’ mio, merita qualche attenzione in piu’ e
per staccare per una settimana devo lavorare un po’ di piu’
Le bambine sono tranquille: come al solito la nonna Bruna si
trasferira’ da noi
mentre la nuova tata Anna sembra ora
affidabile.
Alle 15 Silvia parte per gli scout e domenica andrà recuperata
dalla nonna B. mentre nonno Renato viene alle 17 a prendere le
altre 3 che vanno a dormire dalla cuginetta Chiara e torneranno
poi domenica sera pronte per cominciare la settimana di scuola.
Io e Fabio intanto lavoriamo tutto il giorno per poter spedire
prima della partenza la mega email che informa del cambio dominio
(cd-education.com)…alle 18.30 finalmente parte a 2008 contatti e
io posso tranquillamente iniziare a fare le valigie. Alle 21.30
usciamo di casa sotto una pioggia torrenziale e andiamo a Malpensa
(volo alle 23.50).
Impressionante
vedere
l’aereoporto
deserto
…
ormai hanno tolto un sacco
di voli e non c’e’ in giro
proprio
nessuno
…
che
tristezza. Chissa’ cosa ne
faranno.
Ci
prendiamo
un
panino
alquanto
stoppaccioso
e
facciamo sosta nella lounge
prima di salire sull’aereo
che e’ in perfetto orario.
Fabio come sempre mi cede
il posto in business. Io
leggo, guardo un film e
dormo
parecchio
…
Fabio
invece lavora tanto e dorme
scomodo solo qualche ora.
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DOMENICA 8 FEBBRAIO
Il viaggio per San Paolo dura ben 11 ore e
arriviamo che sono le 8 del mattino (3 ore
di fuso indietro).
Facciamo lunghe code per i passaporti, per
uscire dalla dogana e per fare il check in
per Rio.
Ci sono ovunque
partite di calcio
nazionale).
monitor che proiettano
(qui e’ davvero lo sport
Dobbiamo aspettare 3 ore. Ci mangiamo in un
bar papaia e melone e poi … aspettiamo.
Fabio lavora e io dormicchio e leggo.
Alle 13.15 aereo per Rio … solo 55 minuti di volo e … finalmente
il caldo!
Cambiamo un po’ di soldi: la moneta locale si chiama Riais e vale
2.7 euro. Con 60 Riais ci facciamo portare da un taxi fino al
nostro hotel: il Mariott sull’Avenida Atlantica di Copacabana!.
Fabio chiede l’upgrade per avere la camera
con vista mare … e in effetti abbiamo una
finestra che e’ uno spettacolo.
Essendo domenica la spiaggia e’ piena zeppa
di gente: gente che corre, che va in bici,
che gioca a pallavolo o a calcio…un gran
brulichio.
Decidiamo di andare sulla terrazza del 18
piano dove c’e’ il solarium e la piscinetta.
E’ tutto un po’ filtrato e finto, ma per le
nostre ossa fredde e per la nostra pelle bianchiccia e’ bellissimo
stendersi al sole. Musichetta e Pina Colada …
che fa proprio vacanza.
Prima di brucciacchiarci troppo andiamo a fare 4 passi in
spiaggia. C’e’ in giro un sacco di gente di tutti i tipi. Fabio fa
il bagno fra i cavalloni oceanici. Io invece mi siedo sulla
sabbia. Per il momento sono un po’ delusa da questa fantomatica
spiaggia:
e’ strapiena di gente, l’acqua e’ color verde alga e
(questo in realtà dispiace piu’ a Fabio) non ci sono in giro le
bellissime brasiliane con i costumino.
Continuiamo la nostra passeggiata e poi
ci sediamo ad uno dei chiringhiti a bere
una birra mentre uno molto bravo suona
musica dal vivo.
Andiamo in hotel a farci la doccia e poi
a piedi andiamo al ristorante dove
abbiamo gia’ prenotato. Si chiama Marius
e sta proprio
all’altro lato della
spiaggia (circa 2 km) …ma ho le ballerine
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per cui andiamo a piedi … mano nella mano al
tramonto mentre tutti piano piano lasciano
la spiaggia.
Ceniamo benissimo (antipasto di pesce e
carne) anche se qui non girano con il
chirrasco ma ti affettano il pezzo di carne
davanti al tavolo. Sul soffitto ci sono
appese un sacco di cose…anche una sedia.
Mentre in bagno c’e’ la ghiaia per terra.
Al ritorno pensavamo di prendere il taxi …
ma l’aria e’ cosi’ bella e calda che piano
piano ce la rifacciamo tutta a pedi e ci
fermiamo ancora al chiringhito a bere
qualcosa.
Poi a nanna … per noi e’ proprio tardi.
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LUNEDI 9
FEBBRAIO
Ci svegliamo alle 8
perche’
suona
il
telefono di Fabio che
comunque
ha
una
conferente call alle
9.
Dalla
nostra
finestra
osservatorio
vediamo che il tempo
non e’ bellissimo … il
cielo
e’
un
po’
coperto e non c’e il
sole. Ma la spiaggia
e’
larghissima
e
lunghissima … oggi si
riesce
a
vedere
perche’ non c’e’ nessuno.
Io leggo un po e faccio colazione mentre aspetto … abbiamo
prenotato le bici e dobbiamo fare un bel giro esplorativo.
La conferente call di Fabio va un po’ per le lunghe e io riesco a
leggermi piu’ di 100 pagine di libro
mentre faccio colazione.
Alle 11.30 saliamo in sella e ci mettiamo
sulla pista ciclabile. E’ davvero bello!
Entriamo in un negozietto a comperare
ciabatte per Fabio e calzoncini per me
prima di arrivare alla piaggia di Ipanema.
Qui il mare sembra piu’ bello. La spiaggia
e’ sempre enorme e con poca gente. Ci
fermiamo ad un ciringhito a caso poco
prima della fine della spiaggia. E’ sempre
abbastanza nuvoloso ma tira un venticello bellissimo. In questa
zona ci sono tantissime reti … non di pescatori ma per campi di
beach volley. Proprio davanti a noi in un campo si stanno
allenando mentre nell’altro giocano ad un volley in cui non puoi
usare le mani ma tutte le altre parti del corpo … sono bravissimi.
Mangiamo
un
hamburgher
abbastanza
pesante
e
beviamo una birra avvolta
nel polistirolo.
Poi …bagno. Ci sono ondone
alte alte ed e’ bellissimo!
Ci
stendiamo
stretti
stretti
sull’unico
asciugamano che abbiamo e
che
abbiamo
rubato
in
camera
e
quasi
ci
addormentiamo.
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Poi risaliamo in bici e andiamo verso
Lacoa
…
e’
il
lago
che
c’e’
all’interno,
proprio
dietro
ad
Ipanema. La pista ciclabile ci gira
proprio intorno.
Domenica quando
siamo arrivati c’erano anche un po’ di
barche a vela, ma oggi no. Facciamo un
pezzo del giro e poi voltiamo per il
Parco Botanico. Pensavamo un po’ ad
una cavolata, invece e’ un concentrato
di piante grandissime e stranissime.
Subito all’entrata si aprono 2 vialoni
di Palme Imperiali che sono altissime.
Poi ci sono alberi con le radici che escono, albero con la barba,
alberi che fano fiori strani. Nel laghetto ci sono delle ninfee
che sembrano dei vassoi. Si apre anche un pezzo di “foresta
atlantica” ma noi non ci andiamo. Ci fermiamo al baretto a bere e
a riposarci un po’. C’e’ una gran pace e anche i locali vengono
qui a rilassarsi e a leggere un libro.
Risaliamo in sella e, subito all’incrocio
assistiamo ad un incidente in diretta… un
motociclista contro una macchina ma nulla
di grave. Ritorniamo sulla ciclabile
della Lacoa e continuiamo il giro….sono
pu’ di 7 chilometri e il sedere comincia
a fare un po’ male.
Lasciamo il laghetto e torniamo verso
Ipanema ma prima ci fermiamo in uno di
quei tipici negozi pieni di frutta
(ricordano un po’ viel) e proviamo il
frullato di Aceia…non sappiamo che tipo
di frutto sia ma e’ molto buono.
Riprendiamo il lungo mare e facciamo
all’indietro al strada che abbiamo fatto
questa
mattina.
Ci viene voglia
di fare un altro
bagno
e
poco
prima
di
arrivare
all’albergo mettiamo ancora il lucchetto
alle bici. In realtà il bagno lo fa solo
Fabio e poi ci sediamo…questa volta si
prova
la
noce
di
cocco
con
la
cannuccia…buonissima.
Ancora 4 chiacchiere e poi in albergo.
Fabio va a correre mentre io lavoro un
pochino.
Poi doccia e fuori a cena insieme ad una
copia
di
spagnoli:
aperitivo
ad
un
chirnghito sulla spiaggia e poi in un
ristorante grill.
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MARTEDI 10
FEBBRAIO
Oggi Fabio inizia a lavorare, ahime’.
Si sveglia alle 8 e si mette la giacca pronto per il meeting. Io
leggo ancora un po’ di libro e poi vado
a
fare
colazione.
Questa
mattina
…shopping.
Vado in uno shopping center (Rio Sul)
con l’obiettivo di comprare costumi da
bagno …e trovo tutto: ben 10 bikini (2
per ciascuna) e 7 paia di infradito!
Torno in hotel e mi fiondo in spiaggia
sotto all’ombrellone. C’e’ il sole ma il mare e’ sempre grosso e
non invoglia a tuffarsi. Verso le 16 mi raggiunge Carola Pieretti
(che e’ appena arrivata) e poco dopo anche Fabio che riesce cosi a
farsi un bagno.
Ci prendiamo poi una birretta (chopps…e’ la birra brasiliana molto
leggera, con 2 livelli di fermentazione e anche molto buona) e poi
in camera a farsi belli.
Per cena andiamo insieme a tutti gli altri al famosissimo Porcao
(quello verso Flamenco).
Si pasteggia a latte di cocco e chipirina mentre arrivano
bisontici ciurraschi di carne. Assaggio anche la mousse di papaia
(buonissima). Dopo cena il metre ci fa fare un giro per le cucine
(pare che qui sia un’abitudine) e rimaniamo sbalorditi. E’ un
ristorante da piu’ di 1000 coperti, con 260 persone assunte e
delle cucine enormi su 2 piani (dove si fa il pane, dove si
preparano i ciuraschi, dove si fa il sushi ecc ecc ). Davvero
impressive!
Porcão Rio’s fica localizado em uma das áreas mais belas do Rio de Janeiro. Com uma vista
privilegiada de toda a Baia de Guanabara, do Pão de Açúcar e do Corcovado, oferecendo uma
paisagem deslumbrante da cidade. Além se ser uma grande referência gastronômica da cidade
Dopo cena tutti in
rinunciare al sigaro.
albergo…io
sono
un
po’
stanca
e
faccio
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MERCOLEDI 11
FEBBRAIO
La sveglia suona sempre piu’ presto…insomma questo meeting sembra
una cosa seria e Fabio non riesce proprio a sganciarsi.
Io mi trovo alle 9 con Carola e, dopo una lauta colazione,
prendiamo il taxi e ci facciamo portare ad Ipanema: stamattina
spiaggia!
Scegliamo a caso un noleggiatore di sdraio
e ombrelloni e ci posizioniamo vicino al
mare. Solo dopo scopriamo che Ipanema si
divide in settori: il primo, prima del
baracchino 7 e’ il piu’ popolare, fra il 7
e l’8 c’e’ la zona dei gay, fra l’8 e il 9
invece c’e’ la bella gente, oltre ci sono
gli sportivi con i campi da beach volley e
oltre ancora ci sono le famiglie.
Ci rosoliamo al sole e chiacchieriamo un
sacco. Le onde sono davvero fortissime e non riusciamo a fare il
bagno. Assistiamo anche al salvataggio di un ardito che era finito
oltre il frangere delle onde e a causa dei crampi non riusciva
piu’
a
rientrare:
e’
arrivato
un
elicottero, un bombardero (pompiere) si
e’ buttato e poi l’elicottero li ha
pescati con una grande rete e li ha
portati a riva.
Poi e’ successa ancora una cosa simile
ma questa volta sono sati i bay wach a
salvare l’ardito. Quindi noi non ci
azzardiamo a fare il bagno. Facciamo una
doccia….ci sono dei motorini a scoppio
con una pompa che prelevano acqua dal
sottosuolo e quindi ti puoi fare la
doccetta in spiaggia (buffo!).
Alle 12.30 le gambe di Carola sono
praticamente
bordeaux,
quindi
ci
ritiriamo
e
andiamo
a
cercare
un
ristorantino. Ce ne hanno consigliato
uno sulla via principale di Ipanema che
si chiama Rue Visconte de Piraja. Lo
troviamo ma siamo morte di caldo.
Ci mangiamo un’insalatona e proviamo
anche il Mato lemao (una specie di succo
al rabarbaro)…qui sono abituati a bere roba dolce mentre si
mangia!
Dopo pranzo entriamo in qualche negozio per cercare dei bikini e
delle ciabattine per Carola.
Andiamo anche nel famosissimo negozio Garoca de Ipanema che dicono
avere i migliori bikini che fanno anche moda….rimaniamo molto
deluse e non comperiamo nessun costume.
Da queste parte dovrebbe anche esserci il bar dove e’ stata
composta la famosa canzone sulle ragazze di Ipanema.
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Prendiamo poi un taxi
e torniamo in hotel
accaldatissime
e
andiamo in camera a
riposare un po’ e ad
aspettare i mariti.
Prima
pero’
ci
informiamo
al
concierge per la gita
che
vorremmo
fare
domani in jeep nella
foresta.
Alle 8 ci aspetta
addirittura
un
pulmino per andare tutti a cena da Marius (lo stesso di domenica)
dove pero’ mangiamo pesce: tantissimo e buonissmo!
Dopo cena tanti si ritirano mentre noi con alcuni altri andiamo in
un locale a bere birra (sempre chopps) e a fare 2 chiacchiere.
GIOVEDI 12
FEBBRAIO
Ci svegliamo un po’ angosciati perche’ non e’ suonata la sveglia e
Fabio e’ quindi in ritardo. Io faccio una conferente call alle
8.30 e poi mi trovo con Carola per la colazione alle 9. Poi
andiamo in spiaggia. Lasciamo il copricostume e ci facciamo una
lunghissima passeggiata fino in fondo alla spiaggia di Copacabana.
Quando esce il sole e’ proprio faticoso camminare sulla sabbia: il
lavoro dei venditori ambulanti e’ proprio faticoso!
Ci facciamo una doccetta rinfrescante dal paletto con la canna e
poi ci riposiamo un po’. Alle 12
andiamo
a
cambiarci
e
poi
pranziamo come due sciure al
buffet
dell’albergo.
Alle
14
parte la nostra gita: un jeep
nella foresta pluviale di Tijca.
Siamo in 3 piu’ un’altra coppia
non nota con la bravissima guida
che si chiama Henry. Dopo 5
minuti
inizia
a
piovere
e
dobbiamo mettere il tettuccio
alla jeep.
Superiamo Ipanema, il quartiere
chic di LeBlond e la favelas vicina e poi cominciamo a salire. E’
questa una grandissima foresta che pero’ e’ stata piantata
dall’uomo alla fine dell’800 ed ora e’ riserva naturale. Appena si
inizia a salire ci sono grandiose ville con giardini tropicali
(anche quella dell’architetto che ha progetto Brasilia) affiancate
da favelas. Henry ci spiega che io 28% della popolazione
brasiliana vive nelle favelas e che per loro non e’ una vergogna.
Anche la visita dei turisti viene vista come motivo di orgoglio
(pero’ a me non piacerebbe fare il tour delle favelas).
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Facciamo uno stop vicino ad una cascata e inizia a piovere a
catinelle. Ci mettiamo tutti delle
mantelline verdi impermeabili e
proseguiamo ancora.
Al
secondo
stop
scendiamo
e
proseguiamo a piedi all’interno
della foresta. Henry (che e’ un
antropologo) ci racconta un sacco
di cose . Vediamo il Palo do
brasil…un
albero
con
l’interno
rosso da cui ha preso nome il
paese,
ci sarebbero anche le
scimmie e i bradipi..ma si fanno
vedere solo al mattino presto. Ai piedi di un albero vediamo anche
un vassoio con caramelle e dolcetti vari: e’ un offerta votiva
perche’ i brasiliani credono molto agli spiriti (eredita’ delle
religioni feticiste e magiche del passato)…pero’ secondo me li
hanno messi li loro.
Continua a piovere a dirotto e non posso fare nemmeno una
foto…uffa!
Pero’
e’
sicuramente
affascinante.
C’e’
una
grande
umidita’
e
un
buonissimo
profumo..sembriamo degli
esploratori. hh
Vedo
anche
la
pianta
dello Jatoba (il parquet
di via Dario Papa) e
quella del caffe’ con i
chicchi verdi.
Risaliamo sulla jeep e
scendiamo la collina.
Arriviamo
in
hotel
fradice come dei pulcini…subito doccia calda.
Ormai il meeting e’ finito per cui siamo rimasti solo una decina e
questa sera Silvio Barboza (l’organizzatore) ci porta in un locale
molto molto trendy (Scenarium): un palazzo vecchio di un
antiquario adibito a ristornate e discoteca di samba (dicono che
suonano i migliori complessini di Rio). Il posto e’ davvero molto
carino e dopo cena anche io mi metto a ballare come riesco un po’
di samba..certo che ci sono dei
ballerini….
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VENERDI 13 FEBBRAIO
Finalmente oggi Fabio non lavora ma, ahime il
tempo e’ proprio bruttino.
Ci troviamo a colazione con i Pieretti e poi in
taxi andiamo a prendere il trenino a cremagliera
che porta in cima al Corcovado. Il trenino passa
in mezzo alla foresta pluviale e ancora vediamo
tante e tante specie di piante. Dopo il trenino,
l’ascensore e le scale mobili e finalmente siamo
ai piedi del Cristo: e’ alto 30 metri ed e’
fatto di piccole tessere di pietra pomice, si
vede anche il cuore sotto il quale c’e’ la firma
dell’autore, mani e faccia invece sono stati
fatti in Francia.
Siamo sommersi dalle nuvole e in certi momenti
non riusciamo nemmeno a vedere il Cristo. Il panorama ce lo
immaginiamo guardando i pannelli illustrativi che sono stati messi
per i turisti. Ci sediamo ad un tavolino del
baretto sperando in una schiarita …ma si mette
a piovere per cui riprendiamo il treno e
scendiamo.
Con un altro taxi ci facciamo portare al
quartiere di Santa Teresa….zona con case
portoghesi post coloniali molto tranquilla e
caratteristica…sicuramente in contrasto con la
citta’ che sta piu’ basso. Facciamo un po’ di acquisti (compresa
una pioda pesantissima da portarci poi in giro) e poi ci sediamo
in un ristorantino per pranzo. Aspettiamo quindi il tram giallo
aperto che ci porta giu’ in citta’ nella zona Carioca.
Il tram ha dei sedili di legno e delle pedane esterne cosi ci si
appende un sacco di gente (Fabio compreso). Passiamo anche sopra
ad uno strettissimo ponte che era il vecchio acquedotto:
pericolosissimo!!
Arriviamo in largo Carioca dove ci sono un
sacco di bancarelle che vendono di tutto
e, nonostante la pioggia, c’e in giro un
sacco di gente di ogni specie. Uno propone
anche un panino gia’ morsicato a Carola.
Proseguendo entraimo in una vastissima
zona pedonale con un viale centrale e
tante stradine perpendicolare. C’e’ anche
un
grandissimo
mercato
chiuso.
Un
poliziotto ci ferma e ci consiglia di
mettere
nello
zaino
la
macchina
fotografica….qui
sembra
un
po’
piu’
pericoloso.
Prendiamo un altro taxi e andiamo alla
funicolare per il Pan di Zucchero (45
Riais).Passiamo attraverso la citta’ che
e’ proprio bruttina. Co deve essere stato
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un grande boom edilizio negli anni 50 e 60 che ha portato alla
costruzione di palazzoni tutti uguale e molto tristi e che ora
avrebbero bisogno di una bella ristrutturazione…pero’ non c’e in
giro nessun ponteggio… girando la citta’, per quanto abbastanza
pulita, si ha comunque un senso di grande trascuratezza.
La
funivia e’ divisa in 2 tronconi: prima ci si ferma su un
montarozzo che gia’ di per se ha
una bellissima vista. Si vede la
spiaggia di Botafogo e quella di
Flamenco seguita dall’aereoporto
…. questa e’ tutta una zona
artificiale costruita con terra
di riporto. I portoghesi che
arrivarono qui il 1 gennaio del
1512 videro spiagge ben piu’
estese e, ricordando la loro
Lisbone,
pensarono
fosse
l’estuario di un fiume percio
diedero nome di Rio de Janeiro. In realta’, il fiume che entra
nella baia e’ lungo solo 4 km e nessuno sa nemmeno come si chiami.
Stanno allestendo il palco per una discoteca…Fabio vuole venire
qui a passare un qualche capodanno.
Prendiamo anche il secondo troncone e arriviamo in cima al pan di
zucchero…si vede anche la spiaggia di Copacabana, le 7 isole e fra
le nuvole anche il Cristo. La giornata non e’ delle migliori ma
comunque riusciamo a godere del bellissimo panorama.
Scendiamo sempre con la funicolare e andiamo in hotel. Purtroppo
ci e’ stata annullata la
lezione
di
samba
delle
18.30…. prenotiamo comunque
per cena
al Porcao e poi
al Plataforma (samba show).
Cena come sempre buonissima
con ciurrasco continuo e la
caipirinia nel bicchiere e
poi il taxi attraversa la
citta’ per portarci allo
spettacolo delle 10.30.
Fabio
era
diffidente
ma
alla fine e’ piaciuto anche
a
lui:
un
trinfo
ddi
costumi, di colori e di
musica…ovviamnte con tanti
culetti
tremolanto
al
ritmo
della
samba.
Davvero
bello.
Immaginiamo il carnevale di settimana prossima quando costumi e
colori e musica finiranno tutti in largo Carioca.
Il taxista che ci porta in hotel e’ un po’ fatto e ci prova anche
a fregare dei soldi…e’ forse l’unico approccio malavitoso che
abbiamo avuto, anche se dicono che Copacabana e’ la zona piu’
pericolosa (peggio ancora delle favelas) perche’ vive la calata
dei disperati che rubano qualunque cosa che luccichi. Domeni
scorsa e’ capitato a ben cinque ospiti del nostro albergo.
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Lasciamo i Pieretti e noi ci facciamo una passeggiatina fumando il
sigaro…l’ultima.
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SABATO 14 FEBBRAIO
Ci svegliamo alle 8 … ancora brutto tempo per cui nessun rimorso e
nessuna corsa per andare a fare un ultimo bagno. Ricompongo anche
l’ultima valigia e poi andiamo a fare la colazione con i Pieretti.
Salutiamo tutti e Copacabana e andiamo all’aereoporto …abbiamo il
volo per San Paolo alle 12.30. Facciamo una coda infinita al check
in ma tutto fila liscio come l’olio.
A San Paolo abbiamo un po’ di tempo e comperiamo ancora qualche
souvenir e la cachiassa per la caipirina e i sigari…Fabio sparisce
dal mio controllo per un po….
In aereo come al solito … io in business e lui in economy. Poi io
gli mando tramite una hostess un bigliettino per San Valentino:
sono tanto contenta di fargli una sorpresa che non si aspetta.
Invece lui mi viene a portare un vero e proprio regalo gioiello:
una ciondolo con un’ametista….ovviamente mi viene da piangere…sono
proprio tanto fortunata!
Per fortuna su questo volo sono tanto gentili e fanno venire Fabio
vicino a me per cui viaggiamo vicini.
E’ stata una vacanza bellissima in un paese davvero incredibile!
Pero’ sono contenta di tornare a casa …. Anche se venerdi si
riparte per Dubai (vedi altro libretto)
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2009 brasile - Vacirca.com