IC MERANO 1
REGOLAMENTO ALUNNI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Premessa
Il presente Regolamento si attiene ai principi contenuti nello Statuto dello studente e della
studentessa e ad esso si rimanda per la parte riguardante i diritti degli allievi.
Comportamenti
(finalità e intenti)
Art. 1 Lo studente è tenuto a rispettare e valorizzare la personalità propria e quella degli altri membri
della comunità scolastica. Per questo è richiesto agli alunni un comportamento educato e rispettoso verso
adulti e coetanei, nonché l’uso di un linguaggio adeguato e consono ad una struttura educativa quale è la
scuola. Ha il dovere di concorrere al perseguimento dei fini formativi individuali e collettivi, nell’ambito del
proprio corso di studi, mediante una frequenza puntuale e regolare delle lezioni e delle altre attività
scolastiche (uscite didattiche, viaggi d’istruzione) e con l’impegno nello studio.
(ingresso, ritardi, assenze, permessi d’uscita)
Art. 2 Per motivi di sicurezza, l’apertura del cancello d’entrata si effettuerà 10 minuti prima dell’inizio
delle lezioni e l’accesso al cortile avverrà sotto la vigilanza da parte di bidelli, insegnanti ed assistenti.
NB.: prima dell’orario di apertura del cancello gli alunni non avranno nessuna
sorveglianza e non è previsto nessun accesso al cortile.
Gli alunni si radunano per classe nel cortile della scuola negli appositi spazi segnati e, al suono della
prima campanella, salgono ordinatamente in fila per due, accompagnati dall’insegnante della prima ora.
Art. 3 Ogni ritardo dovrà essere giustificato dai genitori il giorno successivo. In caso di ritardi ripetuti il
coordinatore di classe contatterà la famiglia.
Art. 4 Le assenze, anche pomeridiane a corsi di recupero e laboratori, devono essere giustificate da uno
dei genitori o da chi ne fa le veci sull’apposito libretto, controfirmate dall’insegnante della prima ora di
lezione. In caso di assenze ripetute il coordinatore contatterà la famiglia.
In base alla deliberazione n. 4926 del 29 dicembre 2006: "Modifiche ed integrazioni della
deliberazione n. 1193 del 10 aprile 2006 - Riforma scolastica nelle scuole primarie e
secondarie di primo grado in lingua italiana", ai fini della validità dell’anno, per la valutazione
degli allievi e delle allieve nella scuola secondaria di primo grado è richiesta la frequenza di
almeno ¾ dell’orario annuale.
Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire deroghe al suddetto limite.
Art. 5 Gli alunni non possono uscire dalla scuola prima del termine delle lezioni senza autorizzazione del
Dirigente scolastico.
(norme da rispettare all’interno della scuola)
Art. 6 Non saranno tollerati in alcun caso eventuali episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli
alunni sia all’interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità, senza
dover subire le prepotenze di altri.
Art. 7 E’ vietato fumare in qualsiasi spazio della scuola, interno ed esterno, ai sensi della legge
provinciale n. 8/2004. La scuola programma interventi di Educazione alla salute per informare gli alunni
sui danni derivanti dal fumo.
Il Dirigente scolastico o le persone da esso delegate vigileranno sull’osservanza del divieto.
Art. 8 Non è consentito l’uso dei telefoni cellulari durante l’intero orario scolastico, in caso contrario essi
verranno ritirati e riconsegnati alla famiglia dalla Dirigente scolastica
Art. 9 Si richiede agli alunni un abbigliamento adeguato all’ambiente educativo in cui si trovano.
Art. 10 Gli alunni possono utilizzare gli armadietti presenti nelle aule o in prossimità delle stesse per
depositare esclusivamente i testi e il materiale scolastico.
Art. 11 In palestra sono prescritte scarpe idonee e abbigliamento adeguato.
Art. 12 Gli spostamenti all’interno della scuola vanno effettuati con ordine, senza eccessivo rumore per
non disturbare lo svolgimento delle lezioni. In occasione di uscite sul territorio si richiede un
comportamento corretto, responsabile e bene educato.
Art. 13 PAUSA: si svolge in cortile con appositi turni di sorveglianza dei docenti o, in caso di maltempo,
nelle classi o nel corridoio antistante le aule, con i docenti della terza ora. Non è consentito:
allontanarsi senza permesso;
spostarsi da un piano all’altro;
soffermarsi nei bagni più del necessario;
svolgere giochi pericolosi per sé e per gli altri.
Art. 14 Sono da evitare le uscite dalla classe durante lo svolgimento delle lezioni, limitandole ai casi di
necessità.
Art. 15 Gli alunni hanno il dovere di rispettare il regolamento della scuola, nonché le decisioni assunte
dagli organi competenti e le regole di civile convivenza. Devono inoltre osservare le disposizioni
organizzative e le norme di sicurezza vigenti.
Art. 16 Le uscite didattiche e i soggiorni-studio devono essere considerati parte integrante dell’attività
didattica e pertanto prevedono l’obbligo di frequenza e di rispetto del regolamento della scuola.
(rispetto dei materiali)
Art.17 Gli alunni sono tenuti a rispettare l’ambiente scolastico, il patrimonio della scuola e gli oggetti
propri e altrui. Non devono portare a scuola oggetti pericolosi, né oggetti di valore. Sono responsabili dei
danni che cagionano volontariamente all’edificio scolastico, alle suppellettili ed al materiale didattico, agli
oggetti di proprietà altrui. Qualsiasi danno arrecato dovrà essere risarcito dalle famiglie degli alunni una
volta che sia stata scoperta e accertata la responsabilità individuale o di gruppo.
Art. 18 A tutti gli alunni sono dati in comodato i libri di testo. Gli alunni sono tenuti alla conservazione
accurata degli stessi e dovranno risarcirne, in caso di smarrimento o eccessivo deterioramento, il costo
alla scuola provvedendo all’acquisto di un nuovo testo.
Provvedimenti disciplinari
I provvedimenti disciplinari, in conformità con quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli
studenti (Art. 5) “hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al
ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica”.
Gli interventi disciplinari avvengono nel rispetto della personalità dello studente o della studentessa, a
tutela di tutte le componenti della comunità scolastica e del costruttivo lavoro all’interno della scuola, e
sono finalizzati al recupero di comportamenti corretti e al miglioramento della partecipazione alla vita
della comunità scolastica. Per la comminazione di sanzioni disciplinari va sentito sempre l’alunno e, nei
casi più gravi, anche un genitore.
Il quadro delle mancanze, delle sanzioni, dell’organo competente a infliggerle e della procedura da
seguire è il seguente:
NATURA DELLE MANCANZE
a) Mancanza ripetute ai doveri
scolastici; negligenza abituale,
assenza non giustificata; ritardi
non giustificati.
b) Anche in seguito a note sul
Registro di Classe, per violazioni
del Patto Formativo e del
Regolamento interno, per
reiterarsi dei casi previsti nella
lettera a) e per fatti che turbino il
regolare andamento dell’attività
scolastica.
c) Ammonizioni ripetute e
disattese
Fatti di particolare gravità:
- linguaggio offensivo
- violenze psicologiche e fisiche
verso le persone
- danni alla struttura scolastica e
alle attrezzature
d) Reati che violano la dignità e il
rispetto della persona
Atti di violenza grave.
Situazioni di pericolo per
l’incolumità delle persone.
INTERVENTI
- Ammonimento verbale
- Avviso alla famiglia sul libretto
delle comunicazioni
- Attestazione del fatto (nota) sul
registro di classe e contestuale
avviso alla famiglia
Ammonimento scritto
ORGANO COMPETENTE
Insegnanti
Dirigente scolastico
Sospensione sino a quindici giorni
e/o misure educative alternative (la
punizione può essere commutata
con richiesta della riparazione del
Consiglio di classe
danno o a favore della comunità
scolastica o della comunità, in
generale).
Allontanamento dalla comunità
scolastica superiore ai 15 giorni;
esclusione dallo scrutinio finale;
non ammissione all'esame di Stato
Consiglio di Istituto
SANZIONI ALTERNATIVE ALLA SOSPENSIONE
In caso di delibera di sospensione da parte del consiglio di classe, è sempre prevista la possibilità di
optare per una sanzione alternativa alla sospensione con obbligo di frequenza presso l’Istituto.
RICORSO
Entro 5 giorni dalla ricezione del provvedimento è ammesso ricorso da parte dei genitori degli studenti
all’Organo di Garanzia interno alla scuola.
PROCEDIMENTO
L'Organo di Garanzia effettua un tentativo obbligatorio di conciliazione tra le parti. In caso di accordo
viene redatto un verbale di intesa con cui si conclude il procedimento. In caso di esito negativo, l'Organo
di Garanzia deve decidere in merito al ricorso. Le decisioni vengono prese a maggioranza dei presenti,
che non si possono astenere dal voto. In caso di parità di voti, prevale il voto del presidente. L'esecuzione
delle sanzioni disciplinari rimane sospesa fino alla scadenza del termine di ricorso stabilito dal
regolamento interno o fino alla decisione dell'organo di garanzia, nel caso in cui si presenti ricorso.
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