I DIVERTICOLI
I diverticoli si possono ritrovare
in tutto il canale alimentare
( retto escluso )
DIVERTICOLO DI ZENKER
DIVERTICOLI ESOFAGEI
DIVERTICOLI GASTRICI E DUODENALI
DIVERTICOLI DEL COLON
DIVERTICOLI DEL COLON : COMPLICANZE
DIVERTICOLI DEL COLON
DIVERTICOLI
DEFINIZIONE 1
VERI :
estroflessioni dell’ intera parete
intestinale
FALSI:
estroflessioni della mucosa e
sottomucosa attraverso i fasci
muscolari della parete intestinale
DIVERTICOLI
DEFINIZIONE 2
CONGENITI:
ACQUISITI :
estroflessioni dell’ intera parete intestinale,
quindi VERI, di dimensioni spesso superiori
al cm. ( es. Colon destro, Giapponesi )
VERI da trazione
es. Terzo medio esofageo
FALSI : da pulsione
es. Zenker, Colon sn.
DIVERTICOLI
DEFINIZIONE 3
DIVERTICOLOSI: presenza di diverticoli nel colon, singoli
o multipli, sintomatici o asintomatici
DIVERTICOLITE:
implica un reperto isto-patologico
di infiammazione : NON una forma
clinica specifica di malattia.
PREVALENZA della malattia diverticolare
del colon, basata su studi autoptici
32%
37%
6–15%
1%
0,1%
0%
42,5%
PREVALENZA della malattia diverticolare del colon :
clisma opaco, ripetuto a distanza di anni
sulla stessa popolazione
1977
1985
16,2
17,4
Sefarditi
3,8
12,4
Palestinesi
0,8
5,4
Askenaziti
FORMAZIONE DEI DIVERTICOLI 1
FORMAZIONE DEI DIVERTICOLI 2
FORMAZIONE DEI DIVERTICOLI 3
SEZIONE ISTOLOGICA DI UN DIVERETICOLO
DIVERTICOLI DEL COLON : SEDI
DIVERTICOLI :
CALIBRO DEL COLON UMANO
Ascendente
10,1 ± 0,6
Trasverso
9,1 ± 0,7
Sigma
5,0 ± 0,5*
( * P< 0,05)
Calibro in cm, misurato su campioni autoptici
SPESSORE IN MICRON DELLA MUSCOLATURA
DEL COLON
CIRCOLARE
LONGITUDINALE
TENIALE
Ascendente
58 ± 4
270 ± 12
1057 ± 195
Trasverso
571 ± 36
285 ± 30
990 ± 88
Sigma
1327 ± 112*
68 ± 45*
1862 ± 112*
(* P < 0,05)
Da campioni autoptici
LEGGE DI LAPLACE
P=T/r
P = pressione intraluminale
T = tensione
r = raggio
PRESSIONE INTRALUMINALE
nel colon umano normale
Colon prossimale ( N=18)
2,8 ± 1,3
Colon sigmoideo ( N=18 )
13,5 ± 5,0*
Retto ( N=5 )
0,5 ± 0,4
( *P< 0,05 )
CLASSIFICAZIONE CLINICA 1
 ASINTOMATICA
non complicata
 SINTOMATICA
complicata
CLASSIFICAZIONE CLINICA 2
 SINTOMATICA
Non complicata
forma lieve
Complicata
forma moderata
forma severa
FORME LIEVI : clinica e iter diagnostico
SINTOMI

Dolore in fossa iliaca sinistra lieve, diurno,
attenuato dai flati, talvolta esacerbato dal pasto

Alterazioni dell’ alvo: stipsi, diarrea, alvo alterno

Distensione addominale
ITER

Esame urine, VES, emocromo, clisma a doppio contrasto
FORME MODERATE: clinica e iter diagnostico
SINTOMI

Dolore severo in fossa iliaca sinistra, di breve durata
Richiede la consultazione del medico e farmaci

Stipsi, distensione addominale

Febbre negli anziani
ITER

VES, emocromo, esame urine, sangue occulto

Dopo la fase acuta: CLISMA A DOPPIO CONTRASTO
FORME SEVERE: clinica e iter diagnostico
SINTOMI

Dolore in fossa iliaca sn, intenso, continuo, non di tipo spastico

Febbre elevata remittente con brivido

Alvo chiuso o diarrea

Peritonite, ostruzione, emorragia ( possibili )
ITER

VES, emocromo, indici di attività infiammatoria, esame urine,
RX addome s.m.c. , ecografia, TAC

Mai endoscopia o clisma in fase acuta !
DIVERTICOLI ALLA TAC
TERAPIA MEDICA
FORME LIEVI
 Fibre, antispastici, probiotici ( se diarrea ),
antibiotici non assorbibili ( rifaximina )
FORME MODERATE
 Prevenzione : come sopra
 In fase acuta : metronidazolo - ciprofloxacina
TERAPIA MEDICA
FORME SEVERE
 Prevenzione : come sopra
 In fase acuta : nulla per os, aspirazione
naso - gastrica, antidolorifici, antibiotici per via
sistemica, fluidi ed elettroliti e.v.
TERAPIA CHIRURGICA
CHIRURGIA IN ELEZIONE

Quando fallisce il trattamento medico di un episodio acuto

In caso di attacchi ripetuti non adeguatamente controllati
dalla Tp. medica

Fistola colo - vescicale
CHIRURGIA D’URGENZA

In caso di complicanze maggiori : peritonite, ascesso,
sanguinamento
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